La Chiesa della vergogna

Contro i nazisti e lo sterminio su scala industriale degli ebrei, dei rom, dei prigionieri e di altri  ancora non ha speso neppure una parola. Contro la sentenza di Bruxelles contraria all’imposizione del crocifisso sui muri delle scuole pubbliche la Chiesa ha invece scatenato una tempesta di parole e non solo di parole. Una vera e propria fiera del ridicolo e delle falsità, con la più reazionaria e integralista gerarchia del clero impegnata a blaterare lezioni di “sana laicità”.  Forse l’idiozia più grossa l’ha sparata il segretario di Stato del Vaticano Tarcisio Bertone quando col suo sorriso a 48 denti ha tuonato che “L’Europa ci regala le zucche vuote di Halloween”, peraltro preferibili di molto alle devastazioni, guerre, roghi di esseri umani, di libri e di intere biblioteche, a partire da quella di Alessandria, e alle troppe persecuzioni e stragi regalateci dalla Chiesa nel corso dei secoli.

Bertone sorride a 48 denti felice della subalternità dei politici e mass media italiani, che non hanno il coraggio di rinfacciargli l’avere firmato nel 2001, assieme all’attuale papa, anche lui chissà perché sempre molto sorridente, l’ordine a tutti i vescovi del mondo di nascondere alle autorità civili dei rispettivi Paesi tutti i casi di pedofilia nel clero. Ordine che non è mai stato rinnegato. Un bel campione della Chiesa e della carità cristiana questo Bertone, per non dire di Ratzinger, a suo volontario della gioventù hitleriana.In questa gara a chi la spara più grossa contro la sentenza di Bruxelles, ispirata peraltro a un banale ed ovvio principio di civiltà disatteso solo nello Strapaese, si sono distinti anche il cardinale Giovanbattista Re, il capo dei vescovi italiani Raffaele Bertone e se non vado errato anche monsignor Camillo Ruini, lo stratega dell’assalto vaticano alle molto grasse elemosine dello Stato italiano. Peccato solo che Re, pezzo grosso della solita segreteria di Stato, è lo stesso Re che rispose più o meno “non ce ne frega niente” a monsignor Francesco Salerno quando nel 1983 gli propose il proprio aiuto per cercare di capire che fine avesse fatto la giovane e bella sedicenne Emanuela Orlandi, cittadina vaticana pericolosamente vicina di casa a gangli sensibili della “santa sede”, noto covo di allupati più o meno repressi ma sicuramente ipocriti. Da notare che mentre Re rifiutava l’offerta di Salerno lui e la stessa Segreteria di Stato tenevano bordone a papa Wojtyla che chissà perché lanciò per primo e pubblicamente l’ingiustificato sospetto che la ragazza fosse stata rapita, innescando così la montatura che dura tuttora. Un vero campione della Chiesa e della carità cristiana monsignor Re, non c’è che dire.

Il disgusto mi ha impedito di capire se a lanciare l’invito a uscire dal partito a “tutti i cattolici che  non sono rispettati nel Partito Democratico” sia stato Bagnasco, il capo dei vescovi che remano contro la laicità e quindi la libertà della Repubblica italiana, o Ruini, lo stratega della questua miliardaria a spese del contribuente italiano.

Vedere le foto del Chiavaliere a L’Aquila con in mano un enorme crocifisso mi ha fatto letteralmente schifo. Povero Cristo in croce! Mio Dio, come è ridotta male la Chiesa…. che peraltro in quanto a pulizia morale e salute dell’anima non è mai stata messa bene. La Mignottanza prosegue senza sosta, anzi, più il Chiavaliere è in difficoltà e più la Mignottanza incalza. Do ut des: io do una assoluzione e un bel pacco di voti elettorali a te, tu dai un’altra fetta di libertà e laicità dello Stato italiano e una mano contro l’Europa a me. Un bel mercimonio, putrido quanto si conviene, ovviamente spacciato per religione, libertà religiosa, identità italiana, e via mentendo al gran galoppo.

La gara ha visto scendere in pista anche Umberto Bossi, il cui viso storpiato descrive bene il suo pensiero politico. Il senatùr che ce l’aveva duro, con un debole per miss Padania Luisa Corna, una vera bellezza da coccolone o ictus per chi di duro ha anche le arterie, ha lanciato l’idea di andare in massa a Bruxelles tutti con il crocifisso in mano. Non so se mi spiego: il grande “padano” si picca di essere erede e campione dei lumbàrd, vale a dire dei nipotini dei longobardi. E i longobardi sono coloro che a suo tempo hanno regalato alla Chiesa il primo nucleo territoriale diventato poi Stato pontificio per venire in cambio fottuti da papa Stefano II, accorso in Francia a chiedere – e ottenere – al re dei franchi l’invasione militare della Padania e dell’Italia contro “i foetentissimi longobardi”. Come se niente fosse, Bossi vuole andare con il Carroccio non con lo spadone di Alberto di Giussano, bensì con un carico di croci per protestare contro l’Europa!

L’ignoranza non perdona. Il povero Bossi evidentemente ignora che a Monza c’è la Corona di Ferro da re d’Italia e che la regina Teodolinda, cattolicissima, avrebbe potuto essere la prima regina dell’Europa intera, se la Chiesa non avesse sabotato – per ben mille anni – sia l’unità d’Italia che dell’Europa. Il povero Bossi non lo sa, e certo non può essergli d’aiuto il figlio pluribocciato alla maturità scientifica, più volte vanamente inseguita in una scuola privata di preti cattolici. L’ignoranza infatti non perdona.

Lo Strapaese ha la stampa che si merita: tutti a titolare che Bruxelles non vuole “i crocifissi a scuola”, dimenticando il non trascurabile particolare che non della scuola si tratta, bensì della scuola pubblica. Nelle scuole private il crocifisso possono tranquillamente continuare a metterselo dove meglio credono.

Lo Strapaese ha i Chiavalieri, i papi, i senatùr e i vari sicofanti che si merita. La Chiesa anche. Siamo ancora una volta alla Chiesa della vergogna. E del business as usual.

421 commenti
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  1. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Sondagio schock tra i scolari in Gran Bretagna risulta che Hitler fosse un allenatore di calcio Tedesco, l´olocausto invece un avvenimento per festeggiare la fine della II guerr mondiale.

  2. Vox
    Vox says:

    STRATEGIE INTORNO ALL’IRAN

    tratto da un articolo
    di GILLES BONALFI
    Mondialisation.ca

    […]la realtà assomiglia molto alle scatole cinesi. Infatti, dietro un “segreto”, spesso se ne nasconde un altro, molto più importante. Ecco perché capire il problema dell’Iran deve svolgersi su due assi: quello più evidente, il problema del petrolio, ma anche quello, più segreto, di un nuovo ordine mondiale.

    Innanzitutto bisogna [ricordare]… che l’Iraq è diviso in tre regioni diverse:

    – Kurdistan libero
    – Iraq sunnita
    – Iraq sciita

    … l’Iran detiene il 10% delle riserve petrolifere mondiali attestate (si trova così al terzo posto dei fornitori), ma anche il 15% delle riserve di gas (secondo posto)… Democrazia o meno, l’Iran è così condannato a passare sotto il giogo dell’impero statunitense…

    Esiste… il progetto di un gasdotto (oleodotto) chiamato Tap [gasdotto Trans-Adriatico, NdT] che passando per l’Afghanistan collega il Turkmenistan al Pakistan, per far passare il petrolio e il gas dal Mar Caspio all’Oceano Indiano.

    C’è anche il progetto di un gasdotto (oleodotto) Iran-Pakistan che passi per Gwadar [nell’originale si possono vedere delle illustrazioni]… questo progetto passa per il Pakistan, zona molto instabile, che ben presto diventerà completamente esplosiva.

    Anche in questo caso, la cartina dell’Armed Forces Journal del 2006 ci è utile. Infatti, si nota la creazione di un nuovo stato: il Baluchistan libero (Free Baluchistan).

    E, come “per caso”, ci sono stati numerosi attentati in questa provincia (più precisamente nella provincia iraniana del Sistan e Baluchistan).

    Questi attentati, perpetrati dagli Jundollah (gruppo armato beluco sunnita), sono cominciati cinque anni fa con l’assassinio di un ufficiale dei Guardiani della Rivoluzione, ma soprattutto con il tentato omicidio di Mahmoud Ahmadinejad il 14 dicembre 2005.

    Il 2 febbraio 2007 hanno attaccato un autobus dei Guardiani della Rivoluzione causando 11 morti, a cui seguì l’attentato suicida contro il quartier generale dell’esercito a Zaravan il 28 maggio 2009. [“Jundollah, sunniti che dal 2005 combattono Teheran” NdT]).

    Il Sistan e Baluchistan è la più grande regione dell’Iran (11% del paese), ma soprattutto, è la via d’accesso all’oceano Indiano con il porto di Gwadar (in Pakistan). Non bisogna dimenticare che Gwadar ha anche un aeroporto internazionale, un porto in acque profonde e un terminal petrolifero. Questa città diventerà quindi la più importante del nuovo stato e il terminal petrolifero del progetto TAP dovrà essere ribattezzato TAB (Turkmenistan, Afghanistan, Baluchistan).

    Ma questi obiettivi di controllo sul petrolio del Medio Oriente nascondono un altro fine: la “regionalizzazione del mondo”… la costruzione del Nuovo Ordine Mondiale passa per la tappa fondamentale della distruzione delle nazioni… Il mondo arabo non farà eccezione e il “ritaglio” dell’Iraq, e ben presto del Pakistan e dell’Iran, rientrano in questa strategia.

    http://www.mondialisation.ca/index.php?context=va&aid=15742

  3. Uroburo
    Uroburo says:

    Dio Santo, Nicotri, ingozzandoci , e discutento,cos´e´ mezzo litro.
    Un saluto Rodolfo
    ——————————-
    Beh, io di solito non sono d’accordo con Rodolfo ma nel caso specifico direi proprio che ha ragione lui!!! U.

  4. Uroburo
    Uroburo says:

    Per VOX
    Il messaggio n. 50 è proprio bello ed estremamente centrato.
    VI sono altri fattori, prima di tutto la forma mentis del paese, che incidono su questo tipo azioni. U.

  5. Vox
    Vox says:

    EXCLUSIVE: Convicted CIA Spy Says “We Broke the Law”

    One of the 23 Americans convicted today by an Italian court says the United States “broke the law” in the CIA kidnapping of a Muslim cleric Abu Omar in Milan in 2003.

    “And we are paying for the mistakes right now, whoever authorized and approved this,” said former CIA officer Sabrina deSousa in an interview to be broadcast tonight on ABC’s World News with Charles Gibson.

    DeSousa says the U.S. “abandoned and betrayed” her and the others who were put on trial for the kidnapping. She was sentenced in absentia to five years in prison.

    Representative Pete Hoekstra (R-MI), a member of the House Intelligence Committee told ABC News that the trial was a disaster for CIA officers like DeSousa on the frontline.

    They’re taking the fall potentially for a decision that was made by their superiors in our agencies. It’s the wrong place to go.”

    Italian prosecutors said deSousa was a CIA officer who helped organized the kidnapping using her diplomat cover at the U.S. Consulate in Milan. Several former U.S. intelligence officials confirm to ABC News deSousa’s role in the operation.

    Without confirming her CIA role, deSousa said her status as a State Department diplomat should have protected her, but that the U.S. refused to invoke diplomatic immunity.

    “Everything I did was approved back in Washington,” she said. deSousa says she was on a ski trip on the actual day of the kidnapping.

    The ruling by the Italian court was seen as landmark repudiation of the U.S. policy of rendition, involving the capture of suspected terrorists taken to secret locations for interrogation…

    The former CIA station chief in Milan, Robert Seldon Lady, was sentenced in absentia to eight years in prison. deSousa and twenty-two others received five-year sentences.

    Jeffrey Castelli, the CIA station chief in Rome, who several former CIA officers describe as the alleged architect of the kidnapping, was acquitted by the Italian court. The court ruled that he and two others had diplomatic immunity because they worked out of the U.S. Embassy in Rome.

    The CIA declined to comment, as it has since the case first became public.

    A State Department spokesman said the Obama administration was “disappointed” by the verdict.

    Also convicted was Air Force Colonel Joseph Romano, who allegedly helped facilitate the CIA kidnapping team’s flight to Egypt from a U.S. air base in Italy…

    http://abcnews.go.com/Blotter/exclusive-convicted-cia-spy-broke-law/story?id=8995107

    Gli agenti Cia, esecutori diretti del rapimento di Abu Omar in Italia, pagano. I loro capi di Washington e gli ideatori del “rendition” no. Intoccabili, obviously.

    E’ stato condannato solo chi si poteva processare, anche perche’ Washington ha “mollato” i dipendenti, togliendo loro l’immunita’ dipolmatica. Forse non credevano che si sarebbe effettivamente arrivati a delle condanne. Forse pensavano che i giudici italiani non avrebbero osato? Mah.

    Ricorda, anche se alla lontana, il caso Mills: il corrotto viene trovato colpevole e condannato, il corruttore no. Il corruttore e’ innocente e intoccabile. Obviously.

  6. Vox
    Vox says:

    VIDEO

    Zionism’s Version of History

    Norman Finkelstein

    The reason why Finkelstein is vilified by Jewish supporters of Israel right or wrong can be simply stated. In his writing and public speaking, as in his doctoral thesis, he is committed to exposing books which present Zionism’s version of history. They are, he writes and says, part of a “monumental hoax”, “fraud” and “nonsense”

    http://www.informationclearinghouse.info/article23900.htm

  7. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Il commento è poi passato? Altrimenti, al solito, me lo mandi via e-mail che lo posto io.
    Un saluto, non “litrico”.
    pino
    P.S. Io comunque il mezzo litro non lo supero. Specie dopo avere bevuto a cena luculliana del mio compleanno preparata da mio cugino e consorte in Sardegna qualche anno fa tre litri di vini di vario tipo, mezzo litro di lomoncello e, a fine pasto, quasi un litro di mirto. Guidando poi l’auto è stata la seconda volta in vita mia che vedevo doppio, tanto che guidavo con un occhi solo aperto e l’altro chiuso. Poiché quello chiuso era il destro, il mio compagno di viaggio moriva dalla paura che stessi dormendo e mi romepva le palle in continuazione. Dietro di noi, mia figlia e i due soi figli, ancora bimbi, dormivano come angioletti. Mi hanno guardato storto dei tizi ai quali, alle 2 di notte, ho chiesto indicazioni sulla via per tornare al villaggio dove passavamo le vacanze: poi ho capito che mi guardavano storto per via del mio occhio tenuto chiuso forse per loro a mo’ di occhiolino…

  8. Anita
    Anita says:

    x VOX

    I violenti crimini in Canada sono inferiori dagli US.
    L’uso delle armi da fuoco e’ prevalentemente per caccia.
    Le pistole ed altre armi da fuoco illegali sono per lo piu’ in mano dei giovani.
    Il Canada nel vastissimo territorio ha solo circa 34’000’000 di abitanti, forse meno.

    Anche la demografia e’ molto differente dagli US.

    La sola California ha almeno il 10% piu’ abitanti di tutto il Canada.

    Anita

  9. Un cacciabombardiere in piazza Duomo a Milano!
    Un cacciabombardiere in piazza Duomo a Milano! says:

    Il tracollo e la prostituzione della Chiesa risulta evidente anche dalla accettazione passiva, senza neppure fiatare, di mezzi militari in piazza Duomo a Milano, cioè davanti al sagrato del famoso duomo. Ho visto prima un mezzo corazzato di trasporto truppe, del tipo usato in Afganistan, poi un aereo cacciabombardiere.
    Ah, i bei tempi quando la Chiesa benediceva i cannoni italiani, quelli francesi e quelli tedeschi, che sparavano gli uni contro gli altri nella seconda guerra mondiale. Ah, gli ancora più bei tempi di quando i merdosi con la tonaca benedicevano le armi e le truppe italiane che invadevano l’Abissinia….
    Che schifo! Ancora oggi.
    Shalom

  10. La Mignottanza procede a gonfie vele, Berluska nuovo uomo della Provvidenza pro crocifesso
    La Mignottanza procede a gonfie vele, Berluska nuovo uomo della Provvidenza pro crocifesso says:

    LA PRESA DI POSIZIONE DI BERLUSCONI. APPREZZAMENTO DA PARTE DELLA CEI
    «Il crocifisso resterà nelle aule»
    «Decisione della Corte europea non è rispettosa della realtà e comunque non è coercitiva»

    Silvio Berlusconi (Ap)ROMA – «Non è una sentenza coercitiva, non c’è nessuna possibilità di coercizione che ci impedisca di tenere i crocefissi nelle aule». In una conferenza stampa a Palazzo Chigi, Silvio Berlusconi torna a parlare della sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo sui crocifissi nelle aule scolastiche. Il premier ha ribadito tutte le sue perplessità nei confronti di questa decisione spiegando che qualunque sia l’esito del ricorso presentato dal governo italiano «non ci sarà capacità coercitiva».
    DECISIONE NON RISPETTOSA DELLA REALTA’ – Berlusconi ha poi aggiunto che la decisione della Corte dei diritti dell’uomo «Non è rispettosa della realtà: l’Europa tutta e in particolare l’Italia non può non dirsi cristiana. Quando sono stato presidente del Consiglio Europeo – ha ricordato ancora il premier -condussi una battaglia per introdurre nella Costituzione le radici giudaico-cristiane, ma Paesi laici e laicisti come la Francia di Chirac si opposero e siccome serviva l’unanimità non riuscimmo a introdurle». Comunque, «Se c’è una cosa su cui anche un ateo può convenire è che questa è la nostra storia. Ci sono 8 paesi d’Europa che hanno la croce nella loro bandiera… Cosa dovrebbero fare cambiare la loro bandiera?».

    CEI – La conferenza episcopale italiana ha espresso apprezzamento per le parole del premier, che ritiene «non vincolante» la decisione della Corte di Strasburgo sul crocifisso. «Non posso che confermare quanto finora detto dalla stragande maggioranza degli italiani, governo compreso – dice monsignor Vincenzo Paglia, vescovo di Amelia-Terni e responsabile della Cei per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso -. C’è un tale consenso contro la sentenza di Strasburgo che mostra quanto essa tenga poco conto della realtà di un Paese».

  11. La santa sedizione di Ruini e i suoi servi.
    La santa sedizione di Ruini e i suoi servi. says:

    Ai cattolici del Pd si rivolge il cardinale Camillo Ruini, che per quanto da una posizione ormai appartata, ogni tanto si produce in esternazioni esplicite: «Se i cattolici constatano che in una determinata formazione non c’è più spazio, per coerenza dovrebbero rinunciare a quella collocazione».

    Un invito alla «diserzione» che pare rivolto ai personaggi ai quali il cardinale a suo tempo «suggerì» la collocazione nel Pd (Paola Binetti, Luigi Bobba) ma anche a coloro che sono meno sensibili alle indicazioni del cardinale di Sassuolo.

    Che schifo!
    Camilla Ruina

  12. Uroburo
    Uroburo says:

    Quel coxxionazzo dell’Andrea ….

    Ringrazio molto l’Anita per il link da lei inviato
    http://www.nationmaster.com/graph/cri_mur_percap-crime-murders-per-capita
    che contiene molti ed interessanti dati statistici.

    Forse qualcuno di voi ricorderà una polemica che avevo avuto con il gegnale Andrea a proposito del numero dei poliziotti: io sostenevo che il numero dei poliziotti in Ittaglia era uno dei più alti al mondo.
    Il gegnale Andrea ribadiva che a Montecarlo erano molti di più, tesi difficile da smentire ma che, credo, non interessi una beata fava proprio a nessuno. Preso l’abbrivio il gegnale Andrea sosteneva che mentivo, altra affermazione delle più curiose: chi porta un dato sbagliato più che mentire sbaglia. Ma il gegnale Andrea sembrava mooooolto convinto.
    Il sito citato dall’Anita dice però che l’Ittaglia è il quarto paese al mondo per numero di “tutori dell’ordine” (si spera non quello assaggiato quindici giorni fa dal povero Cucchi a Roma …) dopo India, Usaegetta e Messico. Ora, essendo gli altri paesi molto o moltissimo più popolosi dell’Italia, se ne deduce che il nostro è il paese con il più alto numero di poliziotti ogni 100.000 abitanti proprio come sostenevo io. Quindi l’Andrea straparlava, come molti di noi pensano da sempre.
    Un saluto a tutti, anche al gegnale Andrea, quel coxxionazzo…. Uroburo

  13. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Le statistiche sono quel che sono, ma molto dipende dalle Nazioni e del come mantengono i records.

    Ho abbastanza fiducia nelle nostre negli US, ed anche quelle Europee, ma non tutte la nazioni mantengono records e statistiche diligentemente.

    Forse a Montecarlo ci puo’ essere polizia privata, oltre a quella regolare.

    Negli US ci sono servizi di polizia privati, e non parlo di Blackwater.
    Anche nel nostro business ne assumevamo secondo la necessita’, Per esempio quando avevamo concerti di “heavy metal” e di gruppi che attiravano la gioventu’ scalmanata.

    Buona notte,
    Anita

  14. peter
    peter says:

    sul Canada la pensiamo allo stesso modo: ne ho parlato anch’io brevemente con Anita giorni fa. Ha un’organizzazione sociale, sanitaria e giuridica di tipo west-europeo, che si riflette anche nei dati criminologici dati da Anita. Invece per quei dati-lampo USA e’ a livello Est-europeo…
    Non saprei se in Canada vi siano davvero piu’ armi per uso personale che in USA, anche se e’ possibile in termini pro-capite, data la molto minore densita’ di popolazione notata da Anita, ed anche una popolazione sparsa in zone rurali semidesertiche (difesa personale, caccia…).
    Leggevo poi che le armi contrabbandate illegalmente in Canada, ed anche in Messico, provengono dagli USA…

    Peter

  15. Anita
    Anita says:

    Non so se questa notizia e’ vera, ma viene fa fonti rispettabili.

    The base commander at Fort Hood says soldiers who witnessed a shooting rampage that left 13 people dead reported that the gunman shouted “Allah Akbar!” before opening fire at the Texas post.

    Lt. Gen. Robert Cone told NBC’s “Today” show on Friday that suspected shooter, Maj. Nidal Malik Hasan, made the comment, which is Arabic for “God is great!” before the rampage Thursday that also left 30 people wounded.

    ~~~~~~~~~~~~~~~~

    Il comandante della base di Fort Hood, dice che soldati che hanno assistito a un’escalation di violenza sparatoria che ha lasciato 13 morti ha riferito che il killer ha gridato “Allah Akbar!” prima di aprire il fuoco contro il posto del Texas.

    Lt. Gen. Robert Cone detto NBC “Today”, show che il Venerdì shooter sospetti, il maggiore Nidal Malik Hasan, fatto il commento, che è in arabo significa “Dio è grande!” prima che la furia Giovedi che ha anche lasciato 30 feriti.

    Traduzione Gooogle, ma capibile.
    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    La vicina di porta ha detta la stessa cosa, il Maggiore Nidal Malik Hasan, gridava in casa: “Allah Akbar!”

    Il numero dei feriti e’ salito a 34, almeno questo e’ quello che ho sentito in TV.
    Inoltre Hasan era a Fort Hood solo dal mese di Luglio.
    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Quello che non capisco e’ che secondo chi lo conosce o conosceva, Hasan era inferocito sin dal 9/11, perche’ dunque e’ rimasto a studiare al Walter Reed Medical Center, dove ha ricevuto il suo PHD, a spese del governo e ben pagato?

    Ne sapremo di piu’ nel futuro.
    Un gran colpo per i familiari delle vittime e per tutte le famiglie di Fort Hood.

    Una delle vittime era di ritorno per dare alla luce….

    Anita

  16. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Ho fatto un giretto sui blog de “L’Espresso”. ho lasciato un commento sul blog della Valentini che riporto qui
    ____________
    Per gli smemorati che si sciacquano la bocca con le solite frasi molto retoriche e soprattutto molto false tipo “il crocifisso fa parte della tradizione dello stato italiano” e/o “le radici cristiane” .
    Una noticina storica per ricordare loro che la tradizione del crocefisso nei locali pubblici va collocata in un periodo assai poco lusinghiero della storia patria, la seconda metà del periodo fascista, vale a dire dopo il concordato.
    lo stato unitario italiano si era completato in modo decisamente anticlericale con i bersaglieri a Porta Pia.
    A chi va cianciando di tradizioni e di radici faccio rispondere dal padre della patria per antonomasia, Giuseppe Garibaldi nel suo testamento politico (esposto al museo di Caprera) scriveva.

    ”TESTAMENTO POLITICO DI GIUSEPPE GARIBALDI
    Ai miei figli, ai miei amici, ed a quanti dividono le mie opinioni, io lego: l’amore mio per la libertà e per il vero; il mio odio per la menzogna e la tirannide.
    Siccome negli ultimi momenti della creatura umana, il prete, profittando dello stato spossato in cui si trova il moribondo e della confusione che sovente vi succede,s’inoltra e mettendo in opera ogni turpe stratagemma, propaga con l’impostura in cui è maestro, che il defunto compi, pentendosi delle sue credenze passate, ai doveri di cattolico.
    In conseguenza io dichiaro, che trovandomi in piena ragione oggi, non voglio accettare in nessun tempo il ministero odioso, disprezzevole e scellerato d’un prete, che considero atroce nemico del genere umano e dell’Italia in particolare.
    E che solo in istato di pazzia o di ben crassa ignoranza, io credo possa un individuo raccomandarsi ad un discendente di Torquemada.

    Quindi per favore difendete fin che volete l’esposizione del crocifisso dove vi pare ma con altri argomenti e rispettare la storia che dice cose altre ed opposte.

    Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it

  17. peter
    peter says:

    xAZ

    bravo Antonio, ricordo di aver letto a suo tempo quel passo di Garibaldi.
    Un aneddoto storico. Dopo la sbarco in Sicilia, la gente del posto faceva a gara per baciargli la mano. Garibaldi ne era disgustato e disse: ma voi baciate la mano ad uno che mangia e beve come voi?! ma guarda questi preti quanti danni hanno fatto

    un saluto

    Peter

  18. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Lo Stato di diritto, la norma uguale per tutti, l’autonomia della sfera giuridica da quella politica sono gli esiti più importanti del grande e difficile cammino della civiltà dal sentimento di vendetta al sentimento di giustizia.

    Nadia Urbinati, 6 novembre

  19. sylvi
    sylvi says:

    x AZ e Peter

    Valori fondamentali del Soc…lismo.

    I Soc…listi perseguono una società nella quale ogni individuo possa liberamente espandere la propria personalità e partecipare in modo responsabile, come membro al Servizio della Comunità, alla vita politica, economica, culturale dell’Umanità.

    Libertà e Giustizia si condizionano mutuamente;

    la dignità dell’individuo, infatti, consiste sia nel diritto ad una propria, personale Responsabilità, che nel riconoscimento del diritto degli altri uomini……..

    Il SO…ialismo Democratico, che in Europa AFFONDA LE PROPRIE RADICI NELL’ETICA CRISTIANA, NELL’UMANESIMO E NELLA FILOSOFIA CLASSICA……..
    il resto lo trovate sul web… anche perchè non mi passa quella parolina magica che i tedeschi nominano spesso…

    Bad Godesberg 15/11/1964

    Queste sono Le CIANCE dei tedeschi!!!! Fascisti? o Nazisti?

    buona giornata Sylvi

  20. sylvi
    sylvi says:

    Specifico ancora:

    i Tedeschi parlano di” Responsabilità individuale”!
    in tedesco non esiste la parola ” dipendente”, esiste solo “collaboratore”!
    In tedesco non esiste la parola “eleggere” (cioè elevare) ma “scegliere”…

    Proprio e soltanto merito di Martin Lutero?
    Anche in Baviera?

    Sylvi

  21. Pietro
    Pietro says:

    Prendo spunto dal post di Antonio, per dire che la discussione sul crocefisso sì/crocefisso no sta prendendo una piega anti-clericale che, secondo me, va al di là della questione affrontata.

    Che i sacerdoti non siano simpatici a parecchi qui su, si sa. Ma tale discorso c’entra in parte con l’argomento principale. Per questa ragione sono d’accordo con il pensiero di Sylvi, come precedentemente detto.

    Poi, caro Antonio, con tutto il rispetto per Garibaldi, ma se il prete è “discendente” di Torquemada, allora – provocatoriamente – potremmo dire che gli italiani attuali sono tutti “discendenti” di Mussolini o che i comunisti (di qualsiasi parte del mondo, che abbiano avuto o meno la tessera del partito in tasca) siano tutti “discendenti” di Stalin e di Pol Pot, magari. Ma sappiamo che non è così.

    Ed interpreto le parole del cardinal Bertone sul discorso “zucche di Halloween” in questo senso: il crocefisso è un elemento culturale, oltre che religioso. Se ne sta disconoscendo il valore, mentre se ne dà ad una festa importata dall’estero pochi anni fa. Innocua, per carità: nessuno lo nega.

    Io sono d’accordo, infine, sulle parole, riprese anche in questi giorni, dette da Natalia Ginzburg (scrittice e tesserata del Pci, ma già lo sapete) nel 1988 sull’Unità: “Il crocefisso non genera alcuna discriminazione. Tace. E’ l’immagine della rivoluzione cristiana che ha sparso per il mondo l’idea dell’uguaglianza tra gli uomini fino allora assente”.

  22. Pietro
    Pietro says:

    x Nicotri.

    Mi scusi, estrapolo a pretesto una sua frase dal tema principale per una mia riflessione… Lei dice “La Mignottanza prosegue senza sosta, anzi, più il Chiavaliere è in difficoltà e più la Mignottanza incalza”…

    Già, probabile che sia così… Poi, però, mi ritrovo sul sito de La Repubblica articolo e foto sulla signorina Noemi Letizia a proposito del luogo in cui ha trascorso la notte di Halloween…

    Ma che ce ne frega a noi di cosa fa la Noemi?!? Così si crea, a mio avviso, il “personaggio” (già lo è, purtroppo), nonostante questa diciottenne non abbia mai fatto nulla, non conosciamo neanche la sua voce…

    Con servizi del genere “La mignottanza”, a mio avviso, assume credito e passa il messaggio che per sfondare nella vita la strada sia questa…

    D’acc0rdo sulla necessità di chiarire il rapporto intercorso tra il premier e (a suo tempo) la minorenne, ma questa attenzione verso la ragazza mi sembra esagerata, fuori luogo, inutile e dannosa.
    Un saluto

  23. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Cari amici buongiorno,
    questo risarcimento di 5.000 euro ,causato dal danno recato per un anno intero ,dalla vista della croce ai bambini di una filandese ,cioe´da una cittadina di un paese che ha la croce sulla bandiera che sventola un po´dappertutto,potrebbe portare a idee molto interessanti.
    Caro Az, Peter, e compagnia bella,voi potreste aver trovato l´albero della cuccagna.
    Faciamo i conti:- Per uno di voi , che normalmente ha frequentato un´aula con annessa croce,per almeno 13 anni, se vi decideste di denunciare al tribunale europeo di essere stati per tutto quel tempo, dalla presenza della croce e dalla presenza del prete che entra in aula a mani giunte,di essere stati dunque cosi manipolati dal Cattolicesimo, menomati, psicologicamente danneggiati, compromesso il vostro sviluppo mentale, ricevereste la bellezza di
    (anni)13xEuro5000= Euro 65.000, se poi prendiamo magari uno nato a Catania che non e´proprio un luogo di tolleranza, citta´che ha manifestato con enormi croci, ci sarebbero almeno altri 10.000 Euro a disposizione , nell´insieme 75.000 Euro. Evviva Sant´Agata.
    Una somma non disprezzabile.
    Se pero´ un tizio qualunque, denuncia anche di non essere andato bene in matematica per via del + e per questo di essere stato bacchettato sul sedere, ci sarebbero a disposizione almeno altri 25.000 Euro, che summa summarum fa´la bellezza di Euro 100.000.
    Non parliamo poi di caio , che potrebbe denunciare di essere uscito di senno per via di un complotto universale che lo costringe a vedere, e fare , croci dappertutto.Le croci delle finestre,le croci delle chiese, la croce di sant´Andrea nei passaggi a livello, le croci sulle montagne, la croce del divieto di parcheggio (nevvero cara Sylvi) , ma anche i crocevia, la croce sulla schedina del totocalcio, agli esami per la patente, quando si va´a votare,insomma una tortura.
    Bah, finalmente arrivano i risarcimenti per danni causati dalla croce.

    Dopo la sentenza, un mio amico non riesce piu´a mangiare pesce, e si che ci piaceva tanto.

    Oltre cio´pare che un imprenditore che ha una fabbrica che costruisce croci abbia denunciato il tribunale europeo per danni.
    Come andra´a finire non si sa´.
    Buona giornata a tutti. Rodolfo

  24. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Sinceramente c’è da ridere–

    Crocifissi, radici cristiane…tutta roba da deboli di fede!
    Infatti per “non affondare” nelle radici cristiane, ci si attacca ai crociffissi per restare a galla!

    saluti illuministi !

    cc

  25. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Oltre cio´pare che un imprenditore che ha una fabbrica che costruisce croci abbia denunciato il tribunale europeo per danni.
    ——————————————-
    Bravo Rodolfo, non so da quali radici provengano queste tue intuizioni , ma posso immaginarlo,..devo riconoscere che lo spirito pratico è una potente molla “spirituale”
    Ad secula seculorum
    Amen

    Buon Sabato

    cc

  26. peter
    peter says:

    x il rude, (ed anche Pietro e Sylvi)

    compagnia bella, detto da lei, e’ il solito insulto.
    Mi fa piacere comunque che ammetta che Catania non e’ un modello di tolleranza.
    Quanto alle croci ed i crocefissi, temo che stia dando i numeri. La sentenza della Corte riguarda solo i crocefissi, parecchio grafici e plastici, cioe’ con modello di giovane uomo seminudo morente in croce e coperto di piaghe e con corona di spine ed inri scritto sopra, in luoghi pubblici, e scolastici in particolare.

    Peter

  27. peter
    peter says:

    il resto del post non passa, acc…dannaz…boiacc….

    Le bandiere sono un’altra questione: una semplice croce latina adottata come parte del simbolo nazionale. Ma se le vogliono cambiare, per me si possono accomodare. A quel punto, pero’, sarei per l’abolizione di simboli religiosi da TUTTE le bandiere del mondo!
    Cambiare la Union Jack sarebbe complicato: di croci ve ne sono due: S. Giorgio e S. Andrea.
    La croce c’era su quella italiana: venne tolta in quanto parte del logo dei Savoia

    Peter

  28. peter
    peter says:

    ho una croce (ma non crocefisso) anche qui in casa mia. La comprai a Roma per delle belle immagini bibliche-evangeliche disegnate sopra a colori sgargianti. Una riproduzione, ovviamente

    Peter

  29. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Ed interpreto le parole del cardinal Bertone sul discorso “zucche di Halloween” in questo senso: il crocefisso è un elemento culturale, oltre che religioso. Se ne sta disconoscendo il valore, mentre se ne dà ad una festa importata dall’estero pochi anni fa. Innocua, per carità: nessuno lo nega.

    ———————————————————-

    Caro pietro,
    ritengo che gli assatani frequentatori del Blog, mangia preti, non siano incolpabili di dar valore a riti arcaici di zucche vuote !
    Se proprio vuole prendersela con qualcuno il Camerlengo sa perfettamente con chi prendersela,ma in questo caso troverà sulla sua strada ossi ben più duri da spazzare che non i soliti “quattro mangia preti” che di halloween , frega una “minchia”.
    Alla sera i “mangia preti” si ritrovano più felicemente in cantina davanti a due fette di salame ed un buon “bicchierozzo”..a raccontarsi storie…sovente magari i compagnia di qualche “pretonzolo” di campagna ..!!

    cc

  30. peter
    peter says:

    a Pietro vorrei pero’ dire che quella della innocente tradizione culturale e’ una balla. E’ un’imposizione, ovvero affermazione di proprieta’, da parte di una confessione religiosa privilegiata, in luoghi pubblici di uno stato laico per definizione. L’anticlericalismo neanche c’entra niente.
    Le tradizioni culturali, poi, non si impongono per leggi o concordati. Da noi successe appunto col fascismo

    Peter

  31. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xPeter
    Vedo che lei non capisce lo scherzo,la satirica.
    Di questo pero´ me n´ero gia´accorto prima, il suo post Nr.80 ne e´la conferma. Rodolfo

  32. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro peter,
    io al contrario possiedo una ceramica con un “uomo” a braccia allargate e viso sofferente….appeso in camera da letto , ma senza il supporto della croce…
    E’ un ‘opera molto bella , di un ceramista locale,molto noto anche in Italia,che si era specializzato in Arte sacra ” per guadagnare qualche soldino in più.
    Rimane il fatto che comprai quell’opera proprio per il significato che ho sopra esposto..!

    cc

  33. Pietro
    Pietro says:

    x CC

    Ho preso il caso di Halloween perché nominato da Nicotri nel suo argomento. E l’ho ricollegato al discorso di Bertone, dandone una mia impressione. Tutto qui, mi sembrava chiaro il discorso: ossia riferito ad un confronto tra il valore del Crocefisso e la festa in questione.

    x Peter
    Parla di tradizione culturale imposta. Posso capire il suo discorso. Che contiene come gli altri degli elementi di verità. Io parlavo e parlo, invece, di valore. E mi sembra che l’articolo di Magris apparso oggi sul CdS sia uno dei più lungimiranti, attenti ed equilibrati sul tema. La invito (come tutti) a leggerlo. Anzi, vedo se lo trovo su internet per postarlo qui.

    Un saluto a tutti

  34. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xCc Post Nr.87
    Ti sarei grato se tu ti potessi spiegare meglio.
    Non dimendicare che sono un ignorante, gli enigmi non sono il mio forte.
    Insomma , me piace dire pane ar pane e vino ar vino, semplicemente.
    Rodolfo

  35. Pietro
    Pietro says:

    Il crocifisso, simbolo di sofferenza che non può offendere nessuno
    di Claudio Magris
    —————————————

    Il giovane Sami Albertin — la cui madre ha chiesto la rimozione del crocifisso dalle scuole statali approvata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, ricevendo per questo su forum e blog volgari insulti da chi, per il solo fatto di proferirli, non ha diritto di dirsi cristiano — dev’essere molto sensibile e delicato come una mimosa, se, com’egli dice, «si sentiva osservato» dagli occhi dei crocifissi appesi nella sua classe.

    Se erano tre, come egli ricorda, erano un po’ troppi, ma provare turbamenti da giovane Werther o da giovane Törless è forse un po’ esagerato; fa pensare a quella prevalenza dei nervi sui muscoli irrisa da Croce, che preferiva studenti studiosi e gagliardi a precoci giacobini.

    La sentenza e soprattutto i suoi strascichi provocheranno — ed è questa la conseguenza più grave — un passo indietro in quella continua lotta per la laicità che è fondamentale, ma che è efficace — ha ricordato Bersani, uno dei pochi a reagire con equilibrio a tale vicenda — solo se non travolge il buon senso e non confonde le inique ingerenze clericali da combattere con le tradizioni che, ancora Bersani, non possono essere offensive per nessuno. La difesa della laicità esige ben altre e più urgenti misure: ad esempio — uno fra i tanti — il rifiuto di finanziare le scuole private, cattoliche o no, e di parificarle a quella pubblica, come esortava il cattolicissimo e laicissimo Arturo Carlo Jemolo.

  36. Pietro
    Pietro says:

    Segue articolo…
    ——————————

    Sono contrario a ogni Concordato che stabilisca favori a una Chiesa piuttosto che a un’altra anche se numericamente poco rilevante; ritengo ad esempio — è solo un altro esempio fra i tanti — che il matrimonio cattolico e il suo eventuale annullamento ecclesiastico non dovrebbero avere alcuna rilevanza giuridica, che dovrebbe essere conferita solo dal matrimonio e dal suo eventuale annullamento civile. «Frate, frate, libera Chiesa in libero Stato!», pare abbia detto Cavour in punto di morte al religioso che lo esortava a confessarsi. Forse è una leggenda, ma esprime bene la fede nel valore della laicità — che non è negazione di alcuna fede religiosa e può anzi coesistere con la fede più appassionata, ma è distinzione rigorosa di sfere, prerogative e competenze.

    L’obbligatoria rimozione del crocifisso è formalmente ineccepibile, in quanto la separazione fra lo Stato e la Chiesa — tutte le Chiese — non richiede di per sé la presenza di alcun simbolo religioso. La legge tuttavia consente di temperare la formale applicazione del diritto con l’equità ossia con la giustizia nel caso concreto. Ad esempio è giusto che i responsabili di istituzioni pubbliche non possano affidare lavori che riguardino quest’ultime senza indire pubbliche gare di appalto, perché altrimenti si favorirebbe la corruzione.

    Confesso che trenta o quarant’anni fa, all’epoca in cui dirigevo a Trieste un minuscolo e fatiscente Istituto di Filologia germanica, quando in una gelida giornata invernale di bora si era rotto il vetro di una piccola finestra ed entrava il gelo, non ho indetto alcuna gara d’appalto bensì ho cercato nella guida telefonica il vetraio più vicino, l’ho chiamato e gli ho pagato la piccola cifra richiesta, facendola gravare sulle piccole spese destinate all’acquisto di cancelleria, gomme, carta igienica, gesso.

  37. Pietro
    Pietro says:

    Idem…
    ———————-
    Formalmente sarebbe stato possibile incriminarmi, ipotizzando un mio illecito accordo col vetraio; ad ogni buon conto confesso il reato solo ora, in quanto caduto in prescrizione. Credo tuttavia che, in quel caso come in altri, ciò avrebbe convalidato il detto, proclamato da rigorosi giuristi e non da teste calde, «summum ius, summa iniuria» — massimo diritto, massima ingiustizia.

    E così forse è il caso del crocifisso. Quella figura rappresenta per alcuni ciò che rappresentava per Dostoevskij, il figlio di Dio morto per gli uomini; come tale non offende nessuno, purché ovviamente non si voglia inculcare a forza o subdolamente questa fede a chi non la condivide. Per altri, per molti, potenzialmente per tutti, esso rappresenta ciò che esso rappresentava per Tolstoj o per Gandhi, che non credevano alla sua divinità ma lo consideravano un simbolo, un volto universale dell’umanità, della sofferenza e della carità che la riscatta. Un analogo discorso, naturalmente vale per altri volti universali della condizione umana, ad esempio Buddha, il cui discorso di Benares parla anche a chi non professa la sua dottrina ed è radicato nella tradizione di altre civiltà come il cristianesimo nella nostra. Per altri ancora, scriveva qualche anno fa Michele Serra, quel crocifisso è avvolto dalla pietas dei sentimenti di generazioni. Altri ancora possono essere del tutto indifferenti, ma difficilmente offesi.

    Si può e si deve osservare che le potenze terrene di cui quel crocifisso è simbolo e sostanza ossia le Chiese si sono macchiate e talvolta si macchiano ancora di violenze, prepotenze, ipocrisie, che negano quell’uomo in croce e fanno del male agli uomini. Tutte le Chiese, non solo la cattolica; anche i protestanti hanno i loro roghi di streghe e la consonante finale dell’orrenda sigla razzista wasp (bianchi anglosassoni protestanti, sprezzantemente contrapposti ai neri). Naturalmente, siccome a noi stanno sullo stomaco le prepotenze della Chiesa cattolica, quando essa le commette, è giusto prendersela con essa prima che con le malefatte di altre confessioni in altri Paesi.

    Ma come quella p di wasp non offusca la grandezza della Riforma protestante e del suo libero esame, i misfatti e le pecche delle Chiese cristiane d’ogni tipo non offuscano l’universalità di Cristo, che anzi le chiama a giudizio. Su ogni bandiera e anche sulla croce ci sono le fetide macchie dei delitti commessi dai loro seguaci. In nome della patria si sono perpetrate violenze feroci; in nome della libertà e della giustizia si sono innalzate ghigliottine e creati gulag; in nome del profitto svincolato da ogni legge si sono compiute inaudite ingiustizie e crimini. Sulla bandiera dell’Inghilterra e della Francia c’è anche lo sterco della guerra dell’oppio, una guerra mossa per costringere un grande ma allora indifeso Paese a drogarsi in nome del profitto altrui.

  38. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Pietro

    Cosa scrivano e come pensino negli altri giornali non è cosa che mi interessi fino a limitare l’espressione delle mie idee. Comunque per Mignottanza non intendo cosa fa tale Noemi di Casoria o cosa abbia fatto col Chiavaliere, ma l’uso che fa la Chiesa della Perdonanza, come si chiama una ben precisa festa dell’Aquila. Un uso talmente sfacciato e prostitutorio da averne stravolto la natura facendola diventare la Mignottanza in occasione dell’osceno balletto con Tarcisio Bertone in vista della cena allo stesso tavolo di Berlusconi a L’Aquila, cena saltata solo a causa dell’attacco di Feltri contro Dino Boffo, cioè contro il direttore dei giornali dei vescovi L’Avvenire d’Italia. Suscita francamente disgusto e schifo vedere l’improntitudine con la quale la Chiesa, sempre assecondata dalle sue mosche cocchiere nel parlamento italiano, è pronta a barattare tutto, in primis il perdono che in realtà significa voti elettorali del suo gregge, approfittando così dell’altrui porcaggine e dell’altrui delinquere, da Costantino ad oggi. Peraltro, le penitenze e le assoluzioni dai peccati, facoltà che la Chiesa si è inventata di sana pianta,, compresi quelli gravissimi, sono sempre state “tariffate”, concesse cioè in cambio di quattrini secondo un ben preciso prezzario o tariffario che dir si voglia. Con i quattrini della “Tax Camerae” si comprava l’assoluzione dai peccati e, ben prima del Lodo Alfano…. – anche quella dai reati, omicidi, stupri e incesti compresi. Perfino l’ enorme basilica di S. Pietro, cuore del cattolicesimo e della cristianità, è stata costruita grazie ai quattrini così rammassati. Vespasiano diceva che “pecunia non olet” riferendosi all’orina che faceva raccogliere nei vespasiani, che da lui per l’appunto prendono il nome, per venderla agli artigiani delle stoffe. La Chiesa invece che la “pecunia non olte” lo dice riferendosi non solo all’orina….
    Ma la Mignottanza e la porcaggine papalina e curiale non sono cosa nuova: hanno già disgustato perfino uomini come S. Frencesco e Martin Lutero al punto da avere provocato la nascita del protestantesimo.
    Non sono mai stato anticlericale per principio, tant’è che ho avuto amici – e qualche amica – con l’abito talare. Oggi però essere anticlericali credo sia un dovere, un elementare dovere a fronte della miscela tossica del combinato disposto clero/berlusconismo, miscela che sta corrodendo l’Italia fino a poterne provocare il tracollo morale, culturale, scientifico, economico e unitario nel senso di unità d’Italia.
    La sentenza di Bruxelles è talmente ovvia da risultare banale. Avrebbe dovuto pasare quasi inosservata. Ciò che invece è davvero mostruoso è il ridicolo arrampicarsi sugli specchi di TUTTI i politici e intellettuali di un qualche peso, a partire dalle contorsioni di un Vito Mancuso su Repubblica. Un Paese che ha in parlamento una cone Binetti e opportunisti come Rutelli&C, più sparsi un po’ ovunque intellettuali di fama ridotti all’acquasantiera come Mancuso, è un Paese messo male. Che deliri in modo demenzial-autocelebratorio un Vittorio Messori non suscita nessuna meraviglia, ma se anche i Mancuso si acconciano a giustificare tutto l’ingiustificabile e a baciare sempre la pantofola allora c’è di che porsi qualche domanda in più.
    In nessuna scuola pubblica milanese ho mai visto un crocifisso, anche se certo non le ho visitate se non in minima parte. Questo indecoroso casino nasce quindi solo per la prepotenza di qualche preside o insegnante bigotto del Veneto bianco, in quel di Padova dove sino a pochi anni fa la basilica di S. Antonio possedeva ancora, tramite l’ente Arca di S. Antonio, interi paesi nei quali gli abitanti, quasi tutti contadini, erano trattati e sfruttati a livello medioevale. La canea scatenata dai benpensanti servili contro la famiglia che per avere giustizia s’è rivolta a Bruxelles mi ricorda l’accanimento irridente contro gli ebrei durante il Ventennio e quello che serpeggia anche oggi con il retropensiero “ma perché non se ne vanno tutti in Israele?”.
    Del resto non a caso è stato il fascismo a permettere la vegognosa definizione del cattolicesimo come “religione di Stato” e a permettere l’occupazione delle aule scolastiche con il simbolo religioso del Vaticano. Simbolo che è un’altra invenzione della Chiesa, mai esistito nei primi quattro secoli di cristianesimo se non come simbolo già ultramillenario di altre religioni e culture. Fa ridere i polli il ministro La Russa quando si scatena con la sobrietà e la buona educazione che gli è tipica – a Porta a Porta ha gridato più volte “lei fa schifo!” al matematico Piergiorgio Odifreddi, che ho consigliato di querelare il ministro chiedendogl i danni – per urlare che è incazzato contro chi dice che il crocifisso nella scuola pubblica è cosa fascista. Purtroppo per il buon ministro della Difesa, il crocifisso imposto nei luoghi pubblici, scuola, ospedale, ecc. E’ (maiuscola!) cosa fascista. Doppiamente fascista. In primo luogo perché è fascista qualunque imposizione pubblica di tipo religioso, che la facciano i talebani o altri. E in secondo luogo perché a permettere anzi a volere questa macabra esibizione è stato il fascismo per comprarsi l’appoggio e la benedizione della Chiesa con la Mignottanza nota come Concordato. Quel Concordato che dava in Italia alla Chiesa notevole potere e notevoli quattrini, in nome dei quali la Chiesa ha benedetto il fascismo e liquidato il partito cattolico di don Sturzo innescando così il meccanismo che ha portato alla seconda guerra mondiale anche perché la Chiesa ha fatto esattamente le stesse cose con la Germania nazista. Crocifiggendo così non solo Cristo, ma milioni di esseri umani cattolici compresi.
    Buona giornata.
    pino nicotri

  39. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Pietro

    Dimenticavo. Se a scuola nella classe di mia figlia fosse esposto un crocifisso, oggi contro una tale prevaricazione mi rivolgerei anch’io a Bruxelles.
    Un saluto.
    pino nicotri

  40. Pietro
    Pietro says:

    L’ultima parte dell’articolo non riesce a passare… L’ha trovate comunque su internet e mi pare, lo ripeto, estremamente interessante. Mi scuso per la lunghezza e per aver “riempito” a lungo lo spazio

  41. peter
    peter says:

    xPietro

    l’articolo e’ bello ed interessante per la descrizione dei vari significati attribuibili al crocefisso.
    Resta comunque il fatto che i laici, o credenti di altre religioni, non vogliono vedersi quel simbolo, peraltro molto grafico e barocco, sbattuto in faccia quando vanno a scuola, o in tribunale, o in caserma, o negli uffici comunali, o…
    Comprende? chi invece si riconosce in quel simbolo-valore, invece, puo’ andare a vederlo in chiesa (in Italia ve ne sono migliaia…) o se ne puo’ esporre dozzine in casa propria.
    Ne’ e’ condivisibile quel solito discorso un po’ ambiguo di opportunismo politico, la sentenza pptrebbe ostacolare il cammino verso la laicita’, etc etc. Per me la sentenza e’ un ottimo punto d’inizio, certo non puo’ essere un punto d’arrivo…

    un saluto

    Peter

  42. Pietro
    Pietro says:

    Mi è scappato un errore grammaticale… perdonatemi! Ma voglio l’assoluzione laica di Nicotri, non quella del sacerdote… Aha aha aha!!!

    Comunque, caro Nicotri, capisco il suo discorso e dove vuole arrivare. Io non intendevo dire, poi, che quanto scritto dagli altri giornali debba limitare il suo pensiero: ci mancherebbe!

    Mi riferivo al fatto che “la mignottanza”, o almeno parte di essa, si combatte dando meno “peso” a certi personaggi, comportamenti e fenomeni che, tra le altre cose, non sussistono perché effettivamente non hanno alcun “valore” positivo da trasmettere ai più giovani…
    “Valorizzando” una Noemi con tanto di servizio fotografico, se ne evince un modello che influenza i giovani più di un crocefisso esposto (tanto per restare in tema) perché molte potranno pensare che, con le giuste conoscenze e qualche comparsata, si può sfruttare la propria bellezza per fare soldi, tanti e subito. E non è un bell’esempio.

  43. peter
    peter says:

    xPino

    Strasburgo, caro Pino, Strasburgo. Non Bruxelles. O mi sbaglio?

    Peter

    ps
    neanche al liceo salentino (collegio da sempre bianco!) dove studiai io vi erano crocefissi in aula. Ed il preside era DC doc, ed ex-presidente di provincia…

  44. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Pietro

    Noemi è stata un po’ troppo strombazzata, certo. Ma questa è responsabilità dello “star system” da stracciaculi seminato a man bassa dalle tv e giornali (tipo “Chi”, per intenderci) del Chiavaliere da più di vent’anni. Ho pronte varie foto di Noemi in pose da vetrina delle chiappe, vorrei metterle nel blog per chiedere ai lettori dove fosse mai “l’iinocenza” che nelle sue foto aveva a suo dire colpito il Chiavaliere al punto da fargli telefonare alla ragazza per raccomandarle di conservarsi “pura come sei nelle foto”. Però poi penso ci siano argomenti più seri, e le foto “innocenti” o forse porcaiole che dir si voglia restano dove sono.
    Un saluto.
    pino

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