L’enorme afflusso di gente alla manifestazione per la libertà di informazione dimostra che urge una manifestazione nazionale contro il governo Berlusconi e il suo capo. Che politicamente, oltre che moralmente, somiglia ormai a un cadavere. Tant’è che impazzano gli scherzi da prete…

(Se cliccate sulla foto diventa grande come una vera home page)

Ho partecipato alla manifestazione di Roma per la libertà d’informazione e quindi del giornalismo. Davvero grande. La partecipazione deve avere sorpreso gli stessi organizzatori, tant’è che a me è parsa un po’ arraffazzonata per quanto riguarda gli oratori, più il solito intermezzo canterino. Che il segretario nazionale del sindacato dei giornalisti, by the way Franco Siddi, parli a 2-300 mila persone è impressionante, ed è il sintomo di un ulteriore scollamento tra Paese reale e Paese strutturato. Interessante il discorso del costituzionalista Onida, che si può così riassumere: 1) senza informazione o con informazione insufficiente i cittadini sono meno liberi, e quindi di fatto l’informazione e il giornalismo reticente o azzoppato sono un attentato alla Costituzione; 2) Il giornalismo è il cane da guardia della democrazia, e quindi non può esercitare un ruolo compiacente; se la democrazia resta senza cani da guardia è ovvio che i ladri ne possano approfittare, e anche i suoi assassini. Io aggiungerei che il cane da guardia non solo deve sapere abbaiare forte e ringhiare minacciosamente, ma anche azzannare quando è il caso…. Ma chi lo fa oggi in Italia?

Accolti come eroi Michele Santoro e Marco Travaglio, altra cosa che a mio avviso è troppo sovradimensionata: se diventano eroi dei giornalisti che fanno bene il proprio mestiere, e che sono privilegiati rispetto la gran massa, allora butta male, e per due motivi. Il primo è che è roba da repubblica delle banane cercare di zittire dei giornalisti. Il secondo è che forzare a un ruolo politico dei giornalisti è sempre una cosa sbagliata, i due ruoli sono e devono restare distinti, sovrapporli o mescolarli è un po’ come mescolare il diavolo con l’acqua santa. Le delusioni, politicamente parlando,  sono inevitabili. Il ruolo della figura salvifica, alla quale affidare la delega delle nostre responsabilità civili, è sempre e solo una faccenda fideistica, da uomo della Provvidenza sia pure in sedicesimo, e la Storia insegna che “no bbuono”.

Applausi ai vari nomi delle varie adesioni alla manifestazione, compresi i Comitati di redazione (cioè gli organismi sindacali dei giornalisti nelle redazioni) di molte testate e quando ho sentito nominare anche Federica Sciarelli – che dovrebbe essere fischiata per come mena il torrone e il fumo con il “mistero” della scomparsa di Emanuela Orlandi, nascondendo in realtà perfino quanto appurato dai magistrati riguardo le responsabilità del Vaticano – ho capito che la manifestazione si stava sprecando come supporto ai soliti noti. Compresi i Comitati di redazione che troppo spesso sono i corresponsabili del degrado della professione nella Rai e nei giornali: troppo facile regalare adesioni per far dimenticare l’ormai longevo andazzo da schiene prone, inciuciste e cooptate.

La enorme folla romana ha dimostrato che c’è urgente bisogno di una manifestazione nazionale contro il governo Berlusconi e contro il suo capo di governo, cioè contro il Chiavaliere a Dondolo. Se non si muove la piazza, forzando l’opportunismo compiacente dei partiti, questo governo durerà tutto il tempo necessario per scassare e affondare definitivamente l’Italia e la sua unità.

Impressionante vedere non solo piazza del Popolo stracolma, ma anche tutto il suo circondario pieno zeppo di gente, con cortei delle più svariate categorie di lavoratori che continuavano ad arrivare ed erano costretti a fermarsi ovunque nei pressi, in via Margutta come su al Pincio. Piazza del Popolo ha due lati opposti – quello del bar Rosati e quello del bar Canova – che la dominano dall’alto. Dalla parte del bar Canova c’è la collina del Pincio e dalla parte opposta, quella del bar Rosati,  strade e piccoli spiazzi meno alti del Pincio ma più alti della piazza. Vedere il tutto gremito di folla e bandiere, distribuite su più piani dalla parte del Pincio, dava una forte impressione di coralità. Come se una folla affacciata alle finestre di molti palazzi partecipasse a quanto avveniva giù in piazza, un enorme teatro all’aperto. L’impressione di una gigantesca assemblea: un anfiteatro con al centro la piazza, sormontata e circondata su due lati da spalti, gradinate e loggione, e pressata dagli altri due lati da una marea di partecipanti comunque presenti anche se costretti a stare fermi nelle vie circostanti.

A fronte di tanta ricchezza di popolo fa purtroppo da contraltare la tanta miseria politica, e morale, di quasi tutto il parlamento, messa significativamente in luce dai 29 parlamentari del PD che NON si sono presentati alla votazione sulla sanatoria nota come “scudo fiscale” permettendo così a questo di diventare legge, approvata con una maggioranza di appena 20 voti. Il che significa che se di quei 29 ce ne fossero stati anche solo 21 la legge sarebbe stata bocciata e il governo di conseguenza avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni, anche se Berlusconi piuttosto che dimettersi e sloggiare da palazzo Chigi preferirebbe certamente tagliarsi i coglioni. Forse qualcuno di quei 29 è stato davvero impossibilitato a presentarsi, ma statisticamente è molto difficile che lo fossero davvero tutti e 29. L’odore di corruzione è forte. Come è forte l’odore di una furbata, magari dalemiana o rutelliana, per fare comunque un ALTRO grande piacere a Berlusconi. Ora però o il PD sollecita e accetta le dimissioni di quei 29 in blocco, oppure si sputtana definitivamente, ben oltre lo sputtanamento che già si stanno facendo tra loro i vari Franceschini, espressione facciale triste da stitico che “spinge” invano, Bersani e Marino in vista delle primarie, questo rito copiato dagli Stati Uniti così cari a Uòlter Veltroni nonostante abbia fatto carriera nel partito che era legato non agli Usa bensì al suo nemico, vale a dire all’Unione Sovietica. E’ la famosa disinvoltura di noi “ittagliani brava gente”.

Berlusconi nei giorni scorsi a un incontro con la Confindustria ha distribuito la prima pagina di un falso numero di Repubblica pieno zeppo di articoli elogiativi per lui, il suo governo e la sua azione politica, spiegando che lui preferisce “un giornale fatto così, che parla bene di me”. Temo però che giri di più e abbia più successo e auguri di realizzazione un’altra prima falsa pagina di Repubblica. Un’altra pagina e di ben differente contenuto: quella che ho messo in alto prima del testo dell’articolo. Noi però in caso di decesso reale o anche solo politico il Chiavaliere a Dondolo lo ricorderemo così:

E in ogni caso gli ricorderemmo le 24 domande che riproporremo per un bel pezzo pur sapendo che ovviamente non risponderà mai. Peggio per lui. Riecco le domande:

http://www.pinonicotri.it/?p=1404#comments

144 commenti
Commenti più recenti »
  1. ber
    ber says:

    Caro Pino,
    la manifestazione e’ stata impressionante,…come al solito il popolo
    ha capito la truffa in atto prima dell ‘”opposizione barzelletta”.
    Quel gridare a Bersani che in parlamento mancavano 23 deputati
    per far cadere berlusconi, ha fatto capire,…a quei pochi politici che
    lo vogliono capire ,che si annunciano tempi duri per tutti,…compresa per il PD,… in letargo.

    Un caro saluto,Ber

  2. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    x Pino e per tutti

    Non sapevo che eri a Roma ti avrei fatto uno squillo, anche se sarebbe stato difficile trovarci.
    Io ho fatto una “toccata e fuga” non avevo preventivato di venire ma in tarda mattinata mi ha assalito la sindrome del disertore e sono partito. Arrivato in ritardo volevo andare a piazza del Popolo da strade secondarie, a metà di via del Babbuino mi sono trovato bloccato dalla ressa di gente, ho fatto un centinaio di metri ma l’orologio mi diceva inesorabile che il treno non aspetta ed io alle 21:00 dovevo essere a Cecina per l per un impegno precedente. Un po’ dispiaciuto per non essere arrivato in piazza ma molto MOLTO contento per tutta quella gente, sono tornato di corsa alla stazione.
    Comunque ne valeva la pena, respirare due boccate di quell’aria (politica), specialmente dopo il fetore delle 39 assenze di parlamentari di opposizione, è stato molto corroborante.
    Certo che la stessa manifestazione con il “cavaliere a dondolo” (carina questa ne ho visto anche in corteo) messo in minoranza sulla fiducia, avrebbe assunto un altro significato e peso …. Pazienza!!! … e ce ne vuole tantaaaaa…..!!!!!
    Mi consola il fatto che se l’opposizione ha il mal di pancia per i 39, per la maggioranza si è trattato di una diarrea politica bella e buona, tutte quelle assenze nella maggioranza su un volto di fiducia non è possibile che siano solo frutto di “vagabondite” cronica ed inevitabilmente lasceranno strascichi non facilmente risanabili, aspettiamo fiduciosi, attivi ed anche MOLTO VIGILI.

    Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it

  3. Pasquino
    Pasquino says:

    non m’ero accorto del nuovo articolo, scusatemi, perciò riporto per la Signora Sjlvi dall’articolo precedente.

    101 Pasquino { 04.10.09 alle 8:48 } Cara Sjlvi, dai, su, non se la prenda, in fin fine son solo parole scritte con creanza veemenza.
    Bella, bellissima la poesia di Prati, rallegra el cor e la mente, rende la mattinata leggera e dolce, con spirito allegro dopo aver gustato quelle dolci e leggere rime vado a cercar compagnia nel bar dinnanzi al sagrato della chiesa mia.

    Buona domenica a Sjlvi e a tutto il blog.

  4. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Da parte di Uroburo che non riesce a postarlo.

    Cari tutti,
    prendo l’occasione della lettera n. 56 del 03.10.09 alle 9:34 di quella fascista della Silvy per riprendere un tema che, in realtà, non ha nulla a che fare con quel lontano periodo ma con un costume italico che io ritengo debba essere adeguatamente bollato.
    La Silvy dice di non accettare di esser definita fascista solo perchè non è comunista. L’affermazione è (secondo il solito costume del personaggio) o imbecille o menzognera: nel blog ci sono persone certamente non comuniste (io tra gli altri, visto che non ho MAI avuto in tasca la tessera di un partito) ma che nessuno ha mai definito fasciste.
    Quel che più caratterizza costei non è il suo essere non-comunista ma il suo anticomunismo, un anticomunismo di ferro, senza incrinature, senza dubbi, senza riserve, senza conceder nulla di positivo ad un partito che, purtuttavia, ha fatto molto per migliorare il costume e la cultura di questo paese. Un anticomunismo di stampo integralista che si trova solo nei fascisti o negli integralisti cattolici, ambedue comunque di estrema destra.
    E’ semplicemente impossibile essere di sinistra in Italia senza riconoscere i meriti del vecchio PCI (il che naturalmente non significa non criticarne i demeriti e le colpe). L’unica sedicente sinistra ittagliana su queste posizioni è stata quella del Crassi, che infatti era un uomo di estrema destra, tant’è che nell’Internazionale Socialista ci stanno adesso i post-PCI e non i post-crassisti che sono stati espulsi. Non solo ma i seguaci del Crassi adesso stanno tutti nell’ala mafiosa di Coschittaglia (che è poi il loro vero posto).

    In realtà le faccende italiane relative ai nostri confini orientali sono SOLO faccende di politica interna, ed è una cosa che la Silvy (imbecille ma non scema!) ha colto benissimo. Infatti la sua polemica è contro la sinistra (Togliatti, il PCI e la sinistra in genere), come ad altri livelli lo è contro il sindacato. La polemica è contro Togliatti, reo di non aver avuto la bacchetta magica nei confronti di Stalin oppure reo di non aver difeso l’italianità di terre che non potevano assolutamente più restare italiane sulla base dei trattati di pace da noi subiti in quanto paese sconfitto, proprio come accadde ai nostri confini occidentali. Ma soprattutto la polemica è contro la Resistenza (“i cosiddetti resistenti”, un linguaggio da vera fascista non più solo da conservatrice come pensavo che fosse), che senza gli alleati non avrebbe vinto nulla. Quest’affermazione è tipica dei fascisti della repubblichetta ed è veramente una truffa intellettuale, militare e storica. Il compito delle forze guerrigliere, da che mondo è mondo, non è mai stato quello di sconfiggere degli eserciti regolari (nei cui confronti sono infinitamente meno forti, equipaggiate ed armate) ma solo di indebolirli. Nel caso dell’Italia poi il significato della Resistenza non è mai stato militare ma politico: un popolo che insorge per difendere la propria libertà ed ottiene di darsi una carta costituzionale democratica.
    Non a caso la destra mafio-fascio-clerico-leghista vuole abolire Costituzione insieme al valore determinante della Resistenza, operazione che vede la nostra sedicente insegnante democratica (di religione!!!) in prima fila.
    Io penso invece che la Resistenza sia stato un periodo fondante della nostra storia recente, nonostante i suoi errori ed i suoi eccessi e magari anche i suoi crimini, presenti comunque in tutti i momenti rivoluzionari nei quali la comprensione delle cose e degli stessi valori etici è sempre stata parziale e sacrificata ad un determinato fine.
    Per queste ragioni per me è molto più importante vedere cosa è successo in casa nostra e non vedere quel che han fatto gli altri, a cui penseranno i loro compatrioti. Non ho mai detto che prima bisogna documentarci sui misfatti dei fascisti, anche perché sono ben conosciuti nelle loro grandi linee; ho detto che prima di accusare i crimini degli altri, come fa questa revanchista di estrema destra, faremmo bene ad ammettere i nostri.
    Inoltre io non riesco, proprio perché sono strutturalmente di sinistra e per me tutti hanno uguali diritti, a dimenticare che siamo stati noi ad aggredire gli altri popoli, senza nessuna ragione, neppure (a pensarci bene) ragioni economiche visto che abbiamo aggredito popoli che vivevano in regioni addirittura più povere dell’Italia (Libia, Etiopia, Grecia, Spagna). Curioso poi che si parli di procedere nella ricerca storica: gli errori della Resistenza sono ben noti, sono stati ammessi anche dal partito comunista, sono stati denunciati dai fascisti, che li hanno regolarmente ingranditi. Nessuno ha mai impedito a nessuno di fare ricerche storiche, che i fascisti facciano le loro (come le hanno fatte) e ne mostrino i risultati al paese.
    Direi che sono cose ben conosciute anche se se n’è parlato poco giustappunto perché l’importanza della Resitenza non sta nei suoi errori ma nel significato che quel movimento ha avuto e che la nostra fascistella vuole distruggere e cancellare. Ci riusciranno, sia chiaro: il suo governo procede a passi rapidi verso la fascistizzazione della memoria del paese, ma che poi questo sia un vantaggio lo si vedrà in futuro. Lo stesso discorso per la distruzione dei sindacati: ormai non contano più nulla ma che questo rappresenti un vantaggio per la produzione sarà tutto da vedere. Comunque la nostra sedicente democratica di sinistra sarà felice proprio come i seguaci del Crassi.

    Un alto dei temi della nostra nostalgica è quello del fare la pace. Che vuol dire che partigiani e repubblichini difensori di Auschwitz sono tutti uguali perché tutti hanno combattuto per la Patria (ovviamente maiuscolo!). Ci arriveranno in brave tempo e sarà stata un’altra vittoria della nostra sedicente democratica: tutti i caduti sono uguali e meritano tutti uguali onori. Insomma le SS erano come i partigiani, e questa sarebbe il punto di vista di una democratica! Siamo proprio mal messi perché in nessun paese al mondo si assisterebbe ad un tale capovolgimento di valori. Per fortuna che dice che non si capisce nulla, epperforza, con una tale (voluta) confusione in testa!
    La pace la si può fare solo nella chiarezza, esattamente quella che i fascisti non hanno mai voluto fare. Infatti ci parlano della vittoria mutilata e delle bonifiche ma non della repressione contro cittadini di altre lingue (che vivevano in casa loro) o delle guerre insensate, stupide, inutili che abbiamo voluto fare.
    La pace non consiste nel mettere tutti sullo stesso piano perché su queste basi, che sono poi quelle della destra italiana (tanto diversa da quella tedesca di cui costei blatera tanto), non ci può esser pace. Le destre, compreso questa sedicente persona di sinistra, difendevano e difendono i campi di sterminio. Punto. Le destre riconoscano di essere state dalla parte dell’abominio invece di ciurlar nel manico con il Truce più grande statista del secolo (sic!!??).
    Lasciamo costei insieme ai suoi deliri, alle sue menzogne, alle sue interessate turbinate. La maggioranza del paese attuale è come lei, noi siamo diversi.
    Un cordiale saluto Uroburo

  5. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x AZ e x TUTTI

    Ho critto il pezzo verso le 3 di notte, perciò ho evitato di dilungarmi. Devo infatti aggiungere che arrivare a piazza del Popolo ieri era una impresa disperata. La fermata della metropolitana della stazione Termini paurosamente affollata, tanto da convincermi a uscire sgusciando tra la folla imballata. I taxi non potevano avvicinarsi alla zona della manifestazione, venivano deviati molto prima, anche già all’imbocco di via del Corso davanti all’altare della Patria. Alla fine, ero con Pietro Falco, siamo riusciti a prendere un autobus che ci ha scaricato a piazza Venezia, poi ce la siamo fatta a piedi fino alla fine di via del Corso, cioè fino a piazza del Popolo, guizzando tra una folla di turisti, curiosi, manifestanti che già tornavano indietro perché la piazza era già intasata. Nel delirio di gente in via del Corso non mancavano le auto e neppure le carrozzelle, col cavallo che andava neppure a passo d’uomo.
    L’impressione che ho avuto è che la manifestazione sia stata forse in parte sabotata o comunque osteggiata dai responsabili del Comune, che non hanno neppure provveduto all’elementare gesto di civiltà di fare aprile i tornelli della metropolitana senza il bisogno di dover acquistare il biglietto. Le resse davanti alle macchinette dei biglietti erano impressionanti, con molti anziani e la solita gente che usa i mezzi pubblici trovatasi in mezzo a bolge di manifestanti arrivati da ovunque. In qualunque altro Paese europeo o asiatico le autorità avrebbero ordinato l’accesso ai treni del metrò senza il biglietto. O più semplicemente nessuno si aspettava un tale afflusso e quindi anche le autorità preposte al traffico e ai mezzi pubblici sono state prese alla sprovvista e, italianamente, dal solito piccolo 8 settembre.
    La gente invece è stata meravigliosa. Pur nella calca, non un gesti di stizza o nervosismo, ed è stato possibile a molti, me compreso, attraversarla tutta sia pure a passo di lumaca per andare fino alla fermata del metrò oltre il Muro Torto, cioè dalla parte opposta a quella di via del Corso.
    Una giornata di sole di quelle che Roma ti regala quando ti vuole conquistare e scaldare il cuore. E quando ti vuole ricordare chi e come te lo ha a suo tempo conquistato e scaldato….
    Un grandioso consesso civile, una agorà, una boulè, un anfiteatro gremito e percorso dalla tensione e ironia dei momenti migliori, quando si percepisce che un po’ oltre c’è “la Svolta”, la possibilità di abbattere con una spallata la Prepotenza. Spallata che non verrà data perché mai come in questo momento la sinistra è affollata di vili, incapaci, opportunisti, conformisti, corrotti, comprati, baciapile e Binetti di varia estrazione, tendenza e sesso. Quella di ieri è stata una grande occasione. Che temo andrà persa. Vivrà però nel cuore di chi c’era. E pian piano sarà la tomba non solo di Berlusconi. C’è una larga fetta dello Strapaese che è ignobile. Ma c’è una robusta fettona di gente semplice, generosa, disponibile, disinteressata. Ed è quella che sempre, da molti decenni, impedisce al resto della baracca di sprofondare nell’enorme massa di merda che ci ostiniamo a portarci dentro, dietro e addosso senza mai volercene liberare.
    Un abbraccio a tutti.
    pino

  6. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Non sono mai stato un giornalista che vende la sua penna a chi gliela paga meglio e deve continuamente mentire.

    Sono stato giornalista liberissimo e non ho mai dovuto nascondere le mie convinzioni per far piacere a dei padroni.

    Antonio Gramsci,
    lettera dal carcere a Tatiana

  7. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    TRECENTOMILA ITALIANI
    PER LA LIBERTA’
    DI STAMPA A ROMA.

    Chi va in giro con il bavaglio. Chi con l’articolo 21 della Costituzione stampato sul petto.

    “Siamo trecentomila”, scandiscono dal palco di piazza del Popolo, gremita, strapiena, troppo piccola per contenere tutti.

    “Eccoci”. Un vecchio lettore ha fotocopiato la storica prima pagina dell’Unità e la distribuisce agli amici venuti con lui da Napoli.

    Ressa al nostro gazebo. Tutti vogliono le magliette con la vignetta di Staino: “Denuncia anche me”.

    Nel cielo volteggia la frase di Gramsci: “Odio gli indifferenti”.

    Un minuto di silenzio per le vittime di Messina.

    Saviano: “Libertà? Poter raccontare senza dover temere ritorsioni”.

  8. Uroburo
    Uroburo says:

    Io credo che il Banana durerà e che queste manifestazioni (per altro di fondamentale importanza) gli facciano il solletico.
    Il fatto è che la piazza conta solo se è guidata da un’opposizione e questa opposizione rottelica, baffettista e binettiana ha altro a cui pensare. Ad esempio a mettersi d’accordo con lui. U.

  9. Linosse
    Linosse says:

    X La Striscia Rossa & C.
    Uroboro ha espresso un parere che non è solo il suo.Le manifestazioni di piazza sono importanti ma è in Parlamento che si fa azione politica ed il Parlamento attuale ha solo una maggioranza,confusa ma maggioranza.
    La domanda che ci facciamo in molti è:
    dov’è la minoranza che potrebbe in certe situazioni trasformarsi in maggioranza e fare IL PROPRIO DOVERE POLITICO,OLTRE CHE MORALE e rappresentare i propri elettori?
    Quelli che disertano puzzano e FORTE! DI BERLUSCONES per cui non è meglio che vengano CACCIATI VIA per tornare nelle fila del LORO PARTITO :L PDL!
    BASTA CON LE BUFFONATE ,DIMISSIONI E SUBITO,ci sono PERSONE MIGLIORI DI LORO PER FARE POLITICA !
    Oltre che appoggiare con gli scritti nei blog sarebbe vostro DOVERE informare e SPINGERE il partito ad una decsione per il diffuso malcontento verso il PD,NON Ê LA PRIMA VOLTA che accadono queste schifezze!,altrimenti vi aspetta un ridotto elettorato di un 3-4%se vi va bene,STATE PERDENDO LA POCA CREDIBILITÂ CHE VI Ê RIMASTA!
    CI SIAMO ROTTI I MARRONI DI UN PARTITO DI OPPOSIZIONE DI QUESTO TIPO;VOGLIAMO UN SEGNALE E SUBITO:
    DIMISSIONI SENZA REVOCA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    L.

  10. Peter
    Peter says:

    xUroburo

    il suo giudizio su Sylvi mi lascia perplesso. Puo’ darsi che Lei abbia ragione, concettualmente parlando direi che Sylvi ha idee essenzialmente di destra. Esito pero’ a dire di estrema destra o fasciste, semplicemente perche’ per me (mi chiami datato o obsoleto o esteta) cio’ che qualifica l’estrema destra come tale e’ prima di tutto il linguaggio che usa in situazioni ufficiali e pubbliche. Non dubito che il sig. Berlusconi ed i leghisti suoi accoliti siano di estrema destra prima di tutto per il linguaggio che usano verso la stampa critica e gli oppositori genuini (imbecilli, coglioni, etc, se non erro, tanto per fare un esempio banale. Ma e’ la sostanza che conta). Un linguaggio che non credo sia mai stato usato nemmeno da Fini (un ex-missino, quindi di estrema destra a buon titolo). Invece concordo con Lei che il defunto Craxi fosse un forzista ante-litteram, mi ricordo i suoi modi, linguaggio ed atteggiamenti in TV. Sed de mortuis nihil nisi bonum.
    In sostanza, e’ un linguaggio ed uno stile che sul blog Sylvi non ha MAI usato, nemmeno quando provocata. Punti esclamativi a parte. Il signor P. usava regolarmente linguaggio e toni da fascista, tanto per intenderci. Questione di genere? ne dubito. Tra l’altro, anch’io credo in un nazionalismo democratico e temperato, ovvero persino inspirato, dal diritto, ed aperto ad influssi e comunanze internazionali. L’unico punto in comune che potrei avere con Sylvi, delle cui idee in materia di politica e religione non condivido praticamente nulla.

    un saluto

    Peter

  11. Peter
    Peter says:

    aggiungo per completezza che io credo nell’unita’ nazionale prima di tutto, ed in quella europea come un complemento ed in un certo senso un risvolto ed uno sviluppo internazionale di essa. Invece per Sylvi ( e per parecchi di voi su posizioni politiche persino antipodiche rispetto a lei) e’ esattamente l’opposto. Intelligenti pauca

    Peter

  12. ber
    ber says:

    x Linosse,
    e’ stata una manifestazione molto importante,…non perche’ il berlasca e C ne tengono conto,…ma perche’ ha fatto capire proprio
    al PD che e’ ora di svegliarsi e che il popolo lo tiene sotto osservazione.
    Hanno gridato a Bersani e in parecchi:
    …ne mancavano 23,…e non credo che bersani ha fatto finta di non capire…
    Certo,le proteste vanno guidate,…si affrettino a fare il segretario,…
    SENZA INCIUCI,….e incominciano sul serio a fare opposizione.
    Ci sono 5 milioni di famiglie che vivono in miseria….e la misria va
    battuta sul nascere.
    Ciao,Ber

  13. Anita
    Anita says:

    In riguardo a Sylvi.

    Spero sinceramente che non si stanchi di scrivere su questo forum.
    E’ apprezzata da molti, beh da 3 su 4 gatti……

    Forza e coraggio cara Sylvi, sei un raggio di sole su questo spesso tetro forum.

    Anita

  14. Anita
    Anita says:

    In Caso che vi sia sfuggito:

    Pino Nicotri { 04.10.09 alle 0:00 } x TUTTI

    Il post firmato “il signor P.” NON è del signor P.

    ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

    Anita { 04.10.09 alle 0:13 } x Pino

    Grazie, stavo proprio per scrivere al Sig. P. chiedendogli se aveva scritto sul forum.
    Alcune parole non mi sembravano di suo pugno.

    Trovo la cosa piu’ allarmante, chi ha scritto segue il forum minutamente e forse giornalmente.
    Mi sembra che ne sia molto famigliare.

    Poi il nome e’ Carletti, non Carlino.

    Chi ha scritto usa una tastiera americana-inglese o mette separati gli accenti di proposito.

    Come lei sa’ noi non abbiamo accenti.

    Buona notte,
    Anita

    :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

  15. Linosse
    Linosse says:

    X Ber 14
    Non c’e peggior interlocutore di quello che non vuole capire!
    Io sono nessuno,figurarsi se voglio paragonarmi ad un responsabile politico,ma tutto quello che sta succedendo in questa Italia, che si sta demolendo da sola,già dovrebbe essere un segnale forte se non uno SCOSSONE per quelli che dovrebbero avere sotto controllo il MALATO SOCIALE CHE È L’ITALIA!
    Cosa aspettano uno TSUNAMI che ci travolga TUTTI!
    Se poi non capiscono CHE CAMBINO MESTIERE ;che ci facciamo di “politici” che per almeno 15.000 € al mese non sanno cosa fare e quello che fanno…lasciamo perdere!
    SICURAMENTE ci sono altre persone con MAGGIOR PROFILO che sono disposte a dare il cambio,a questo punto abbiamo SOLO DA GUADAGNARE!
    La mia non è una critica è una constatazione e non sono l’unico,l’ipocrisia lasciamola agli altri che sanno giocarla meglio.
    MI RIPETO :
    CON QUESTA OPPOSIZIONE(?) NON SI VA DA NESSUNA PARTE,IL CAMBIO È UN DOVERE VERSO GLI ELETTORI
    L.

  16. Linosse
    Linosse says:

    La storia si ripete.
    Da Repubblica oggi:
    “Messina, nel fango 22 morti e 40 dispersi
    Berlusconi: “Avevamo previsto il disastro ”

    Ma come siamo bravi nelle previsioni dei terremoti,delle alluvioni ,dei disastri.
    In questo caso previsioni di una durata di almeno 2 (DUE) anni dovrebbero servire a qualcosa PER CHI HA LA SENSIBILITA E L’AUTOREVOLEZZA DA PREMIER ,ma che ci possiamo fare noi qui in ittaglia,NIENTE!
    Prepariamoci e meglio alla emergenza ,è l’unica risorsa nazionale in cui siamo veramente forti.
    L.

  17. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    a mio modo di vedere il linguaggio che la Silvy usa nei confronti della Resistenza (sedicenti vincitori, i cosiddetti resistenti, senza gli alleati non avrebbero vinto nulla, che è la scoperta dell’acqua calda visto che sul piano militare i crucchi le suonavano a tutti fin quasi alla fine); l’insistenza nel chiedere una pacificazione che significa solo l’accettazione delle ragioni dei nazifascisti e la loro legittimazione storica e politica; la posizione rigidamente antisindacale, ne fanno una rappresentanza non tanto di una destra moderata ma di un’estrema destra fascista.
    Cordialmente U.

  18. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Anche quessa volta il blogmaster dice delle falsificazioni, perche’ sono veramente io. Lunico che l’a capito e’ il sedicente “Uroburo” che a quanto pare e’ la persona piu’ intelligiente fra voi. E a lui appunto voglio rispondere. Signor Uroburo, smentisso nel modo piu’ assoluto di aver fornito particolari tecnici (technical details) sul mio lavoro pasato o attuale. Le ragione le ho gia spiegate e dovrebbero esere chiare. Il mio e’ un job troppo “sensible” per parlarne con altri men che meno con comunisti. Quindi lei mi attribuisse dichiarazioni che NON ho mai fatto. Spero che questo fosse chiaro. Con voi ho cercato di parlare di problemi di politica internazionale ma per questo songo stato bannato dal vostro guru (haw haw haw) per colpa anche di quel fesacchiotto di Belbo. Ripeto! Se il vostro guru (haw haw haw) vogliesse che rientro nel suo blog deve chiedere formalimente scusa a me. E non dire da bugiardo che io non
    sono io.
    Addio Il signor P.
    PS – La signora Anita ha ragione su Carletti ma sbaglia su di me. Il post di Carlino e’ stato scritto dal noto amico del fessacchiotto. Pero’ condivido quello che ha scritto.

  19. Il signor P.
    Il signor P. says:

    X Peter
    Lei dicce che io sarei un fascista e sa benisimo che non e’
    vero! Forse il mio italiano non era perfetto, ma a dire il vero anco
    il suo piuttosto fa pena, e ci sono stati misunderstandings. Ma ora,
    dopo aver frequentati due corsi intensivi per conto della mia
    aminisstrazione, mi dicono che parlo e scrivo in modo perfecto. E
    quindi mi capisse bene: lei e’ solo un incompetente che parla di
    quello che non sa. Da un “medico” come lei non venissi a nessun costo. Salutami Ted.
    Lei e’ degno del suo pino. Addio Il signor P.

  20. Anita
    Anita says:

    x il sedicente sig. P.

    Allora mi dica di cosa abbiamo discusso ieri sera.
    Che messaggi ci siamo scambiati.

    Anita

  21. Anita
    Anita says:

    PS: per il sedicente sig. P.

    Il suo Italiano non e’ migliorato, se le dicono che parla e scrive in modo perfetto, non ci creda, ritorni a scuola.
    Lei falsifica di proposito, e’ palese.

    Anita

  22. Uroburo
    Uroburo says:

    Signor P. (chiunque lei sia),
    che lei lavorasse nel campo informatico l’aveva detto lei.
    Non vedo proprio come potrei essermi inventata da solo la notizia della sua partecipazione ai sistemi di guida dei missili Sting (dato per altro vecchio di circa 25 anni perchè sono missili creati all’inizio degli anni Ottanta e quindi non più riservato). Lo ha scritto lei nel blog, non ricordo se di Bocca o di Nicotri.
    Guardi però che il mio rispondere ai suoi messaggi non significa affatto che io riconosca la sua identità. Come ho sempre detto, io rispondo agli autori dei messaggi per quel che si presentano e di rado sto a guardare chi realmente li scrive. Ricordo di avere scritto testualmente, in un periodo nel quale si metteva in dubbio l’identità sua e di Anita, che io “rispondo ad Anita come Anita ed a Popeye come Popeye”. Chi poi ci sia sotto non mi importa più di tanto. U.

  23. Vox
    Vox says:

    @ Ber
    Anzitutto, saluti a tutti. Rientro adesso da un lungo giro di viaggi e di situazioni difficili, per cui ho potuto solo dare una scorsa velocissima agli ultimi 2 blog.
    Caro Ber, mi e’ caduto sotto gli occhi un suo commento sul voto dell’Irlanda.

    Vorrei correggerla sulla questione che gli irlandesi “abbiano capito che l’Europa unita” eccetera eccetera. L’unico motivo per il quale gli rilandesi stavolta hanno votato si e’ perche’ sono stati oggetto di una campagna terrorizzante e altamente disinformativa.

    La pubblicita’ insisteva sullo stare in Europa o meno, come se fosse questo l’oggetto del referendum (mentre invece si trattava di votare la costituzione europea, sulla quale si sono guardati molto bene dal dare informazioni di alcun tipo). Un no non avrebbe affatto voluto dire restare fuori dell’Europa, ma avrebbe costretto i signori di Bruxelles a rivedere molti punti di questa costituzione liberista che incentra l’attenzione sul mercato, anzicche’ sui lavoratori e sul benessere del comune cittadino europeo.

    La campagna del si in Irlanda e’ stata tutta tesa a spaventare la gente, affermando che la vittoria del no avrebbe comportato chissa’ quali ritorsioni dell’Europa e che sarebbero spariti i posti di lavoro. Ecco, soprattutto il terrorismo sul lavoro ha fatto breccia, perche’ e’ quello a cui la gente tiene di piu’, specialmente dopo la perdita di migliaia di posti.

    Intanto, secondo alcuni punti del Trattato di Lisbona, adesso l’Europa (ovvero i vertici che stanno a Bruxelles e che nessuno di noi europei ha eletto, con un parlamento che non conta nulla, perche’ non ha il diritto di non ratificare le decisioni dei vertici, decisioni definite “inamendabili”!), c’e’ un punto, dicevo, che prevede che se, per esempio, una gara d’appalto in irlanda viene vinta da una compagnia polacca, questa avra’ il diritto di portarsi i lavoratori dalla Polonia, pagandoli secondo i prezzi polacchi, mettendo quindi fuori causa i lavoratori locali e/o costringendoli a scendere dall’attuale minimo per ora di 8.70 euro a 1.84 x ora.

    Non si mette alcun freno alla pratica delle rilocazioni di fabbriche e compagnie, togliendo ulteriormente lavoro alla gente e favorendo, ancora una volta, solo le aziende e le banche.
    Paesi come l’Italia non perdono solo posti di lavoro, ma anche il know-how accumulato in decenni. E poi ci vengono ad accusare di perdere competitivita’!

    In Irlanda non c’e’ stata alcuna par condicio tra le campagne del si e del no, motivo per cui questo secondo referendum e’ stato nominato “a dirty game”, un gioco sporco. La gente ha votato alla cieca, fidandosi di quel che dicevano TV e giornali principali, sperando che avessero ragione.

    Dovrebbe far riflettere il risultato di un’indagine secondo la quale hanno votato per il no soprattuto persone con un livello di istruzione medio-alto (trasversalmente, cioe’ di tutti i colori politici) e che hanno dichiarato di attingere informazioni piu’ su internet che alla TV.

    Dovrebbe anche far riflettere che la Gran Bretagna stia avendo proprio adesso second thoughts, ovvero dei dubbi, serpeggia l’idea che sarebbe addirittura conveniente uscire del tutto dall’Europa. E’ vero che e’ un’idea espressa principalmente dai leader conservatori, ma l’ho sentita ripetere anche da molta gente che vota Labour da sempre, che e’ scontenta del si irlandese e che non vorrebbe assolutamente vedere come presidente dell’UE Tony Blair!

    Chi non si lascia convincere facilmente dalla propaganda, teme che ci sia poco di buono da aspettarsi da un manipolo di burocrati che fanno in Europa gli interessi di multinazionali e banchieri, e che non hanno dato spazio, nel cosi detto trattato di Lisbona, alcuna legge chiara e ben definita a favore dell’occupazione, dei diritti dei lavoratori e della gente comune, anzi. Sembra che verranno introdotti molti paletti e restrizioni al diritto di protesta e di sciopero: una ricaduta indetro di 50 anni di battaglie. Un sotto-punto addirittura presuppone la pena di morte per atti di terrorismo e di sovversione! E chi decidera’ che un cittadino e’ davvero un terrorista o un sovversivo (dopo l’esempio di Guantanamo, dove sono stati rinchiusi centinaia di innocenti)!? Chi ci assicura che non verra’ accusato di terrorismo o sovversione chi si sia permesso di protestare o scioperare per condizioni di lavoro migliori, o contro l’ennesima guerra, o altro?

    Be’ comunque sia, il dado e’ tratto. Ora non ci resta che stare a vedere come si sviluppera’ la situazione. Per l’Italia forse sara’ un bene, almeno per alcuni versi (vedi Berlusconi), ma sui principi generali ho molti dubbi. Spero vivamente di sbagliarmi. Vedremo.

  24. Popeye, quello vero
    Popeye, quello vero says:

    Non so chi sia questo cavolo di signor P. Forse Belbo o forse quel tizio di Mosca o qualche altro giratacchi. Se non si spacciano per me fanno molto meglio. Non vorrei dovergli sparare uno Sting nel culo.
    Popeye

  25. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita e anche Pasquino, grazie!

    Poichè non sono un pagliaccio ho deciso che qualsiasi cosa scriverà di me Uroburo non risponderò.
    Ho scritto abbastanza su questo blog per farmi capire da chi ha voglia di capire.
    Degli altri pazienza!!! Che non è solo Uroburo!

    Pino ha sopportato ben di peggio di me, può fare “un fioretto” anche per me!

    Oggi abbiamo fatto un bel giro in Slovenia.
    Un ottobre splendido.
    Siamo andati sul Vrsic, il passo più alto che hanno, 1650 m slm.
    Ma ci interessava scendere per una strada che mai avevamo fatto, verso Kraniska Gora e che è stata sistemata e aperta non molti anni fa.
    Era una strada militare costruita dagli austriaci nel 1916 per raggiungere più agevolmente l’Italia e prendere alle spalle l’esercito italiano.
    A costruirla materialmente furono 10.000 prigionieri russi.
    I pochi supestiti, a ricordo dei compagni morti, costruirono una bellissima capella russa, di legno e scandole, nello stile che ho visto in Karelja.
    La Slovenia la tiene come un gingillo.

    Un caro saluto.
    Sylvi

  26. Vox
    Vox says:

    Un punto di vista alternativo sulla possibilita’ o meno di una guerra contro l’Iran:

    L’OCCIDENTE VERSO LA “RITIRATA”
    IMPOSSIBILE ATTACCARE L’IRAN

    di Giancarlo Chetoni
    cpeurasia.org

    L’Occidente frana sotto il peso dei “fronti” che apre e che non sa più come gestire. Usa ed Europa tornano minacciosamente a ringhiare contro l’Iran, ma i due cani da guardia sono sempre più eticamente fradici, a corto di consenso politico ‘fresco’ e scossi da un fremito incoercibile. Quello della decadenza industriale, finanziaria e militare.

    […]Più Stati si tenta di coinvolgere nei “summit” (G-8/G-20), più emergono i contrasti tra Paesi fondatori ed Associati che minano alla radice gli obiettivi “comuni” delle risoluzioni adottate.

    Il vecchio imperialismo yankee e quello nuovo di UE e Nato, che straziarono a morsi la gola di Serbia e Kosovo, a dieci anni dalla caduta del muro di Berlino e dalla successiva ‘implosione dell’Urss’, segnano ormai rovinosamente il passo ovunque abbiano aperto un fronte di guerra, organizzato nuove aggressioni mascherate da “rivoluzioni colorate” o da interventi “umanitari”. Gli oneri derivanti dal tappare le falle a livello planetario si stanno dimostrando sempre più costosi ed inefficaci.

    Il bilancio reale del Pentagono è di 890,8 miliardi di dollari, che con gli impegni correnti per i programmi di armamento, ad ultimazione avvenuta, saliranno a 1.587 miliardi di dollari. Quello Nato sfiora i 320 miliardi di euro.

    […]Che Barack Obama, Sarkozy, Brown, Merkel o Berlusconi facciano la voce grossa contro “Stati Canaglia” come Corea del Nord e Iran non produce ormai più gli stessi effetti di “solidarietà internazionale” che resero possibili le aggressioni del 1991 e del 2003 all’Iraq e del 2001 all’Afghanistan.
    America Latina, Vicino Oriente e Asia stanno scappando per la tangente dalla trappola del dominio culturale, economico e militare di Stati Uniti ed Europa.

    Bric, Sco e Mercosur fanno ormai da punti focali di attrazione. Un multilateralismo in piena salute ed espansione scuote con crescente successo le fondamenta egemoniche, anche commerciali ed industriali, di Usa ed Europa. Gli approvvigionamenti di materie prime e di energia a costi irrisori per l’Occidente sono ormai sempre più problematici. Fattore che ne alimenta l’aggressività a livello planetario e ne usura la struttura militare e finanziaria. Un circolo vizioso.

    […]Un arco allungato di “instabilità” sta lentamente tirando via, una a una, le bandierine piantate dall’Occidente nei territori ex comunisti di Europa e Asia. La Russia sta scardinando un po’ alla volta, con la costruzione di una rete di oleo-gasdotti e con il suo potere di commercializzazione delle immense risorse energetiche di cui dispone, l’influenza acquisita dall’Occidente nell’Europa dell’Est tenendo peraltro sotto tiro l’ UE.

    I Paesi dell’Est già appartenenti al blocco sovietico, dopo una breve fiammata di crescita economica e sociale, finanziata da istituti pubblici e privati, dalla BCE e dalla Banca Mondiale con l’abbassamento della qualità di vita dei lavoratori europei, sono oggi alle prese con una crisi senza precedenti che si manifesta, dalla Lituania all’Ucraina, dall’Ungheria alla Moldavia, con scontri di piazza e oceaniche manifestazioni di protesta davanti ai parlamenti nazionali con morti e feriti, ripetuti default, una feroce deindustrializzazione, una disoccupazione da capogiro e un drammatico calo del potere d’acquisto di settori sempre più vasti delle popolazioni residenti.

    IRAN

    Mentre Putin alimenta silenziosamente il cerchio di fuoco che costringe Israele a rivedere i suoi piani in Medio Oriente, l’Iran, messo sotto pressione da Usa e Europa, minacciato da sanzioni unilaterali sempre più aggressive, rivendicando a giusta ragione il suo pieno diritto allo sviluppo dell’energia nucleare a scopi civili, è costretto a flettere i muscoli. Muscoli difensivi, poderosi, capaci di scoraggiare l’aggressività di Usa, Alleati e Israele[…]

    Teheran ha una difesa missilistica antiaerea, anticruise e antimissile (parziale), per limitarci al solo settore terra-aria, di enorme efficacia per numero di vettori, superiore per 1.000 kmq a quella della stessa Russia.

    Gli esperti militari indipendenti stimano ad oltre 8.500 i missili terra-aria su rampe di lancio mobili a disposizione di Teheran, con un portata dai 3.7 degli RBS 70 ai 120 degli S 300 pm 1 e i 300 km degli Sa 300 pm 2 Favorit.

    Ogni esemplare ha capacità potenziale di abbattere un jet intrusore anche se la distruzione del cacciabombardiere è affidata a batterie di missili terra-aria compatibili per contrasto e abbattimento ad una quota di avvicinamento che potrebbe oscillare da 300 a 16-18.000 mt, anche se appare totalmente irrealizzabile, nelle attuali condizioni politiche, un sorvolo della Heil Ha’avir degli spazi aerei di Arabia Saudita, Giordania, Iraq, Siria e Turchia senza provocare allerta radar, intercettazioni, scontri aerei e lancio di missili terra-aria. Le uniche eccezioni su piattaforma fissa sono gli S 200-Sa 5 ottimizzati Ghareb con una gittata di 250 km e gli Sa 2-Hq 2 ottimizzati Sayyad 1 e 1 A con portata di 50 km.

    La sola artiglieria contraerea in postazioni fisse (poche) e mobili in calibro dal 12.7 al 100 mm conta più di 3.000 bocche di fuoco a tiro rapido, che si posizionerebbero in tempo utile sulle direttrici di attacco degli F 16 ed F 15.

    Israele possiede per una “missione suicida” al principale degli impianti atomici dell’Iran, escluso Busher, posizionati in caverna o tunnel sotterranei fortemente induriti, non più di 110 F 16 I (sufa) e 15-20 F 15 I, la prima intera linea di attacco della Heil Ha’avir.

    Una flotta aerea che sarebbe gravata da serbatoi supplementari di carburante, da armamento di attacco e difesa al limite del carico, con perdita di velocità e consumo straordinario di carburante, da piena visibilità ai radar e da amplissimo preallarme, senza mettere nel conto il contrasto aereo della caccia di Teheran e il lancio di missili aria-aria senza poter disporre di velivoli Awacs. Naturalmente lasciando da parte la Siria, i suoi Su 27 e Mig 31, la rete di avvistamento satellitare, quella radar, la ECM del Kolcuga, il pattugliamento aereo degli Iran 140, dei potenti intercettori F 14 armati di 6 Phoenix da mach 4 e una portata di 180 km e… il resto, per brevità di esposizione.

    Insomma, Ahmadinejad può dormire sogni non tranquilli, ma tranquillissimi. Un attacco convenzionale “israeliano”, anche con il via libera di Barack Obama per l’attraversamento dell’Iraq è totalmente irrealizzabile.

    L’unica strada percorribile per l’ Occidente è quella delle sanzioni che coinvolgano la cosiddetta “Comunità Internazionale”. A Washington e nelle capitali della Vecchia Europa si sa perfettamente che quelle dell’Onu sono impossibili da ottenere per il veto di Russia e Cina.

    http://cpeurasia.org/?read=34723

  27. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Cara Anita, come faccio a dimostrarti che io sono io? Mi chiedi che cosa ci siamo detti ieri sera. Ebene: abbiamo parlato di quanto siamo orgogliosi del nostro presidente Obama, le stronzate che scrive pinocchio e il suo amico filo-partiggiano, revisionista, apologista dei peggiori comunisti, e ratsista uroburo (hai visto cosa ha scritto sui “siciliani”), e degli insulti che deve subire la brava Sylvi da questo filo-comunista.
    Non amo intervenire in questo blog di comunisti falsificatori, come Vox e il pinocchio che ha subito detto che io non sono io. E lui allora chi e’? E’ un pinocchio, un buratino con la testa di legno e il naso lungo!
    Vedo che ho sbaliato a farmi risentire. Addio per sempre!
    Il signor P.

    x post numero 27
    Ma come ti permetti? Allora parlami dei componenti critichi del sistema Sting?

  28. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cari amici del Blog,

    oggi è stata qui da noi in Occidente ,una bella giornata.
    Mi sono svegliato un pò tardino,ma per fortuna il pranzo era pronto già dalla sera, per cui ci siamo limitati a scaldarlo nel forno.
    Questo fatto mi ha permesso una bella passeggiata nel paese ,che molto ha aiutato L’espletamento naturale di una funzione strategica di altissimo livello,sostanzialmente importante per l’equilibrio di carettere esoergonico.
    Lo” sting” è uscito infatti a velocità alta , molto compatto , e l’impatto è stato tale da produrre un classico “schizzo ” di natura non desiderata.
    Pomeriggio molto tranquillo e rilassante .
    Nembo-cumuli in cielo a forma decisamente “strana”, ma facilmente decifrabili.
    Questa sera vedrò di occuparmi dei “merletti” della nonna ,ovvero anche dell’analisi del suo “costume” tradizionale in modo da ricavarne un interessante trattato da dare alle stampe.

    un saluto a tutti

    cc

  29. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x il signor P. (ammesso e non concesso che sia un signore)

    Caro Belbo, capisco che ti vergogni, ma perché non ti firmi col tuo solito nick e fingi invece di essere “il signor P.”?
    Ah, lo sapevo che non sei un balente….

  30. La Marcia dela Pace Perugia-Assisi si sposta in Israele e Palestina
    La Marcia dela Pace Perugia-Assisi si sposta in Israele e Palestina says:

    Anch’io per la pace in Medio Oriente

    Cari amici del Tavolo della Pace, quest’anno la Marcia per la pace Perugia-Assisi non seguirà il percorso tradizionale. Si sposterà a Gerusalemme, in Israele e nei territori palestinesi occupati. Una decisione importante per chiedere all’Italia e all’Europa di fare ogni sforzo per chiudere definitivamente questo lungo e doloroso conflitto. Prima che un’altra spaventosa guerra ci travolga tutti. La Perugia-Assisi a Gerusalemme, denominata “Time for Responsibilities”, si svolgerà dal 10 al 17 ottobre 2009, con la partecipazione di oltre quattrocento italiani ed europei, rappresentanti di Comuni, Province e Regioni, esponenti di associazioni e gruppi, studenti e insegnanti, giovani e semplici cittadini. Da lungo tempo il Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, sta sollecitando il mondo intero a “raddoppiare i nostri sforzi per giungere alla pace in Medio Oriente” ma l’Italia e l’Europa non hanno ancora risposto. Per questo, alla vigilia del nostro viaggio a Gerusalemme, ti chiediamo di unire la tua voce per sollecitare l’intervento dell’Italia e dell’Europa. Lo puoi fare inviandoci un tuo appello o firmando quello su http://www.perlapace.it. Info: 075 5736890, segreteria@perlapace.it

  31. Anita
    Anita says:

    x 30

    Si sbaglia, ci siamo inviati cartoons e filmati.

    Il missile si chiama Stinger.

    So long.
    Anita

  32. Peter
    Peter says:

    xpost 21 (chiunque lei sia)

    a dire il vero io ho detto che il suo era un linguaggio da fascista, che non e’ esattamente la stessa cosa, nel senso che le sue vere convinzioni politiche le sa solo lei, ed io (parafrasando il suo linguaggio, che lei continua ad usare negli ultimi posts, magari sotto falso nome) me ne frego di esse.
    Peraltro io, a differenza di altri e forse anche lei, non ho mai detto di cosa mi occupo e le mie qualifiche, quindi il ‘medico’ tra virgolette e’ una sua ipotesi. E se lo fossi, sarei io a rifiutarla come paziente in primis, se non altro per preservare il mio equilibrio, ma anche la mia digestione…
    Immagino che i corsi di italiano e il suo italiano ‘perfecto’ siano una barzelletta a spese del vero signor P., per cui vedetevela pure tra voi su quel punto.
    Non vedo Ted da molto tempo, e’ rientrato in USA, credo. E voto’ per Obama, ‘the right guy’, come disse lui stesso.

    Peter

    ps
    gia’ che c’e’, si faccia anche un corso intensivo d’inglese. Dovrebbe sapere che tra sensitive e sensible c’e’ una differenza abissale. Per cui lei non e’ il vero signor P. Almeno il suo inglese era ok

  33. Peter
    Peter says:

    x26
    Ricambio il saluto.

    gli irlandesi sono venuti a piu’ miti consigli non per terrorismo, ma per pura informazione veritiera. E’ ovvio che se l’Europa collassasse loro e tanti altri tornerebbero in un’epoca alquanto buia, prima di tutto sotto il profilo economico.
    Riguardo a GB, gli unici che vogliono (a parole) uscire dall’Europa sono BNP, UKIP, e forse alcuni Tories che li rincorrono a destra. Tutti partiti di destra o estrema destra. BNP apertamente razzista e xenofobo, solo i bianchi ‘nativi’ vi si possono iscrivere. E nessuno di loro ama i polacchi, questo e’ vero.
    Non ho mai visto o sentito parlamentari o dirigenti Labour in GB parlare mai di uscire dall’Europa, quindi la invito a non spargere notizie inesatte e tendenziose. Altrimenti dica pure i nomi e le fonti. Che gente che votava Labour abbia cambiato idea e’ pero’ possibilissimo, infatti il Labour lo si da’ perdente alle prossime elezioni politiche. In parte e’ dovuto alla propaganda xenofoba ed antieuropeista organizzata da altri, che attecchisce bene, ed ovunque, in un regime di austerity dovuto alla crisi economica ancora in atto.
    Osservo obbiettivamente che i suoi punti di riferimento nelle isole britanniche, almeno in materia europea, sono sempre stati di destra o estrema destra, come precisato sopra. E ricordo anche il Daily Mail che ha smesso di citare solo per la mia passata reazione, direi

    ‘notte

    Peter

  34. Anita
    Anita says:

    x Peter

    L’ho notato anch’io sul fatto della tua occupazione o professione.
    Non l’hai mai detto.
    Si e’ potuto solo intuire che tratti sul campo di salute.
    Il campo e’ molto vasto………

    Veramente non ricordo che anche Popeye sia mai stato specifico.

    Anche personalmente non gliel’ho mai chiesto, so un pressappoco, ma non altro.

    D’abitudine non faccio mai domande, se me lo vogliono dire me lo dicono da loro stessi.
    Non so’ neanche di preciso che posizione abbia la mia amica Sofiya e ce l’ho sempre fra i piedi, se non di persona al telefono, mentre viaggia di ritorno da Boston, dove lavora.

    Infatti non mi vanno le persone che fanno troppe domande.

    Buona notte,
    Anita

  35. Faust
    Faust says:

    Insomma, Ahmadinejad può dormire sogni non tranquilli, ma tranquillissimi. Un attacco convenzionale “israeliano”, anche con il via libera di Barack Obama per l’attraversamento dell’Iraq è totalmente irrealizzabile.

    … lattacco sara terrorista e non sara fatto direttamente da isdraele… ma organizzato dai servizi segreti isdraeliani ed eseguito da altri x far ricadere la colpa sull Iran. Attenti al botto…!! sara straziante e inumano… oltre che criminale..
    Faust

  36. ber
    ber says:

    x Linosse 17,
    non sara’ l’opposizione che fara’ fuori il berlasca e la sua banda,…
    e’ il suo castello di bugie che sta crollando.
    I suoi collaboratori sono poi degli emeriti imbecilli opportonisti
    che sono capaci solo di arraffare a tutto spiano…perche’ sanno che prima o poi dovranno abbandonare la barca che affonda…

    Internet e la crisi economica sta aprendo gli occhi ai ns giovani,
    quelli veri,…la mia,dopo i 3 mesi passati in Usa,non riesce piu’ a ragionare con i suoi ex compagni di scuola,…il 16 ottobre partira’
    per Londra per un corso alla Cisco system.
    I figli di Sylvi,a cui va tutta la mia stima,…(del suo colore politico a me non importa un fico secco),conoscono le lingue e hanno girato il mondo,possono fare dei confronti culturali e gestire al meglio la loro vita.
    Ad un ex iugoslavo che in Nigeria,6 anni fa,mi faceva delle battute su Berlusconi io ho risposto che “e’ un incidente di percorso”,…passera’ anche quello.

    Noi,bene o male,facciamo parte dell’europa che si rafforzera’ nel
    suo governo centrale fino ad una federazione a cui anche i paeselli come l’Italia si dovranno uniformare.
    Passeranno dieci anni,…forse anche di piu’,…questa italietta
    bistrattata,derubata,governata da preti e mafiosi,…
    sopravvivera’ in barba ai ladri e ruffiani politici di tutte le specie
    e colore….
    Ciao,Ber

  37. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    L’opinione del popolo è la base del nostro governo.

    Se fossi chiamato a decidere tra un governo senza giornali oppure dei giornali senza un governo, io non esiterei un momento a preferire quest’ultima soluzione.

    Thomas Jefferson,

    terzo presidente degli Stati Uniti

  38. Marta x Anita
    Marta x Anita says:

    Gentile signora il “tetro” se lo tenga per lei. Non ha prprio niente da recriminare, a mio parere, riguardo al blog.Nessuno ci obbliga a dialogare con persone che non ci piacciono. Anche se mi dispiace anch’io ho deciso di intervenire poco, è una mia scelta, senza permettermi di scrivere che il blog è lugubre. Intanto non lo è, ma solo perchè fra i tanti che scrivono qualcuno non piace succede…. se non è di corta memoria qualche tempo fa le feci notare come lei difese sempre a spada tratta il presidente Bush, senza mai fare una piccola analisi in merito, ( era cosi`perfetto, non mi pare dopo tutto quel che ha combinato????) arriva Obama e lei non esita a scrivere giornalmente o quasi, tutto il negativo possibile. Mi ricordo la sua reazione a quanto scrissi, mollto lagnosa e buona parte dei presenti la difese, come se l’avessi insultata, decisi di ridurre i miei interventi, tutto qua, senza pensare di scrivere che me ne andavo perchè il blog era lugubre!!! Magari impari da Sylvi, di cui condivido poco, ma devo darle atto che stizzita o no trova sempre il modo di rispondere a volte anche ironicamente.
    la saluto M.

  39. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Per Linosse n. 11.

    Non sia precipitoso, calma, calma, lo sappiamo, parte del popolo presenta stanchezza, però caro Linosse abbian votato poco tempo fa.

    E’ esatto, il castello di menzogne berlusconiane sta crollando sotto il peso delle enormi malvagità di Silvio Berlusconi, lo sappiamo.

    Ancora una volta l’Unto dal Signore tenta di salvare la sua bottega corrotta e puzzolente dietro il paravento della politica, calma lo sappiamo.

    Ecco perchè anche qui, pazienza e saggezza. La saggezza di capire che i fatti valgono più delle parole, specie di quelle scritte sui programmi politici, e la pazienza di sceglierci i compagni di viaggio che vanno effettivamente nella nostra stessa direzione, non che dicono soltanto di farlo.

    La saggezza di non raccogliere tutto e tutti, la scelta soltanto ” ai ragruppamenti, ài partiti che vanno nella nostra direzione”, allargarla anche a tutti i “turisti disorganizzati” e perfino ai “turisti per caso” ; aspettiamo il 25 ottobre e poi con un Segretario leggittimato dal voto popolare potremmo viaggiare e sottrarsi dalle rognose regole ad personam dell’indecente brianzolo, e viaggiare in compagnia ci fa fare più strada, con maggiore sicurezza (verità ovvia e non facile, da illustrare con tenacia in questi momenti di deriva antidemocratica, che non si può solo squalificare come demagogica).

    E la pazienza di ascoltare tutti sulla strada migliore da fare per raggiungere la meta, il nostro scopo, l’unico nostro scopo è il bene del popolo, dei nostri figli, dei nostri vecchi, dovrà essere una strada scelta in modo chiaro e condiviso, respingendo nettamente, fin dall’inizio, la tentazione di ricorrere a scorciatoie pericolose (spero che la metafora turistica ti sia stata chiara caro Linosse).

    un caro saluto.

  40. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Per Linosse

    La presidenza del gruppo PD alla Camera prenderà immediate sanzioni per gli assenti ingiustificati, che comunque non sarebbero stati determinanti, al voto finale sul decreto contenente lo scudo fiscale.

    E’ quanto si legge in una nota diffusa in queste ore dal Partito Democratico. Nello stesso testo si rendono noti i numeri della votazione: era presente l’88,43% dei deputati PD; su 216 erano assenti in 22, di cui 11 per malattia e due in missione per la Camera.

  41. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Mi sono affacciato al blog in un attimo di tregua (autoimposta).
    Vedo che per certi versi siamo alle solite: U che dà della fascista a Sylvi, Democratico che si guarda bene dall’intervenire sulle ultime questioni, Linosse che si è finalmente accorto che il PD fa acqua, più le solite cose.
    Geniale la pagina in apertura, quella di Repubblica per intenderci.
    Sempre interessanti gli articoli di Pino, ma questo si sapeva già, fa parte delle solite cose.
    In questo periodo passo pochissimo tempo al PC e lo passo prevalentemente su Facebook, che ha acquisito una certa vivacità anche nelle discussioni politiche, oltre ad essere molto diffuso tra i giovani, che sono i veri proseliti.
    Sono ancora a Bisceglie, con problemi ancora da risolvere, dopo averne risolti una certa quantità. Il tempo stringe, per Venerdi è previsto il trasloco vero e proprio, sperando che nel furgone ci stia tutto, altrimenti mi toccherà fare un altro viaggio, richiedendo in prestito furgone, autista ed operaio.
    Non appena mi sarò sistemato, mi metterò in contatto con Pietro Falco, che abita nei pressi.
    Un saluto a tutti. M.

  42. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Striscia rossa, che parla esattamente come Democratico, tranquillizza sul futuro del PD e dice che quelli che contano sono i fatti.
    Appunto…

  43. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x marco tempesta

    Pietro, che ti saluta, me lo ha detto a Roma, alla manifestazione, che vai a stare vicino a lui.
    Buon trasloco.
    Un saluto.
    pino

  44. alex
    alex says:

    “…Infatti non mi vanno le persone che fanno troppe domande…”
    (Anita 38 { 05.10.09 alle 2:16 }).
    – – – – – – – –
    Chi Vi ricorda? Dài, è facile…;o)

  45. Vox
    Vox says:

    @ Peter
    Non ho affermato da nessuna parte che parlamentari o dirigenti del Labour (o meglio New Labour, che non e’ affatto la stessa cosa, bensi’ un partito molto meno di sinistra) abbiano detto di voler uscire dall’Europa.

    Ho parlato di opinioni di amici e conoscenti inglesi (vado spesso e da anni a Londra) che frequento regolarmente, molto spesso di persona, alcuni dei quali da tempo delusi del New Labour, che di “labour” ha oramai ben poco e che ha sostenuto tutte le guerre illegali e di occupazione volute dagli Usa negli ultimi anni (altro che “razzismo”, eh?).

    Quanto all’Irlanda, ero li’ qualche settimana prima del voto e ho visto coi miei occhi i manifesti fuorvianti del Si, ascoltato con le mie orecchie quel che si diceva (o meglio NON si diceva) sul trattato in TV e parlato con gente di entrambi gli schieramenti.

    C’era un tangibilissimo e diffuso senso di disorientamento, di incertezza, grande sfiducia verso l’attuale governo e le sue raccomandazioni (alle ultime elezioni amministrative il partito al governo, il Fianna Fail+ Verdi ha avuto una batosta clamorosa).
    Moltissimi hanno votato per paura e con paura, o turandosi il naso, specialmente, come ho gia’ detto, quelli che si informano meno sui media e piu’ su fonti alternative. Parecchie persone hanno votato con l’unica convinzione che sia No che Si saranno un male per il loro paese.

    Lei non interviene mai nel merito delle questioni di cui parlo, non adduce contro-argomentazioni, ma cerca di denigrare in qualche modo lo scrivente. Senza parlare del fatto che, se ricordo correttamente, lei il Trattato di Lisbona non lo ha nemmeno letto, quindi parla senza cognizione di causa, per sentito dire, o magari per fiducia nei media o nelle posizioni dei partiti che segue.

    Lei puo’ avere la sua opinione, e’ un suo diritto, come e’ mio diritto avere un’opinione differente e parlarne su questo blog, che a lei piaccia o meno. Se non altro, non sono sempre in linea con le varie posizioni e propagande di partito, non prendo per buono tutto quello che proviene da organi ufficiali acriticamente e nemmeno da i partiti per i quali simpatizzo, siano essi italiani o stranieri: preferisco avere su ogni cosa un’opinione personale e indipendente, caso per caso.

    Inoltre, che le mie posizioni politiche siano autenticamente di sinistra mi sembra del tutto evidente. Probabilmente, parecchio piu’ delle sue.

  46. Vox
    Vox says:

    … lattacco sara terrorista e non sara fatto direttamente da isdraele… ma organizzato dai servizi segreti isdraeliani ed eseguito da altri x far ricadere la colpa sull Iran.
    @ Faust

    Questo e’ possibilissimo, e’ una pratica ben rodata e ormai arci-nota. Bisogna vedere, pero’ se a questo punto qualcuno ci casca sul serio.

    Usa e Nato, piu’ si spalmano in guerre-pantano, piu’ si usurano. Mi sembra anche di cogliere in America una crescente stanchezza verso il sostegno (soprattutto economico) a Israele e una montante insofferenza verso le lobby sioniste come l’AIPAC. Il contribuente americano medio e’ giustamente stanco di venire spremuto per cause al di fuori dei suoi reali interessi. Anche le politiche portate avanti dall’amministrazione Obama, per quanto contraddittorie, mi sembrano meno orientate a lasciarsi portare per mano dagli interessi israeliani, almeno apparentemente.

    Del resto, non si puo’ essere certi di nulla, ormai. Negli ultimi anni mi sembra che funzioni sempre piu’ la “legge di Murphy”: se qualcosa puo’ andare male, lo fara’.
    Mah. Stiamo a vedere.

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  1. […] L’enorme afflusso di gente alla manifestazione per la libertà di informazione dimostra che urge una manifestazione nazionale contro il governo Berlusconi e il suo capo. Che politicamente, oltre che moralmente, somiglia ormai a un cadavere. Tant’è che ( Se cliccate sulla foto diventa grande come una vera home page ) Ho partecipato alla manifestazione di Roma per la libertà d’informazione e quindi del giornalismo. Davvero grande. blog: ArruotaLibera | leggi l’articolo […]

  2. […] moralmente, somiglia ormai a un cadavere”. E’ il titolo della puntata del 3 ottobre (  http://www.pinonicotri.it/?p=1413 ), scritta al ritorno dalla grande manifestazione di Roma contro i continui attacchi al giornalismo […]

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