Il collega Enzo Magosso ha scritto una verità scomoda, e cioè che i carabinieri di Milano sapevano con sei mesi di anticipo che Walter Tobagi, ucciso il 28 maggio 1980, era nel mirino dei terroristi. E per averla scritta lo hanno condannato. Una sentenza che il processo d’appello deve cancellare, se la libertà di stampa non è diventata un’auto priva di benzina e con i freni in azione

In vista del processo di appello che inizia domani, 13 ottobre, a Milano, questa mattina ho assistito alla conferenza stampa del collega Enzo Magosso, condannato in primo grado dal tribunale di Monza a pagare 240 mila euro di risarcimento per “danni morali e all’immagine” al generale dei carabinieri Alessandro Ruffino e alla sorella del defunto generale Umberto Bonaventura a causa di una intervista a un sottufficiale dei carabinieri in pensione, Dario Covolo, pubblicata sul settimanale Gente del 17 giugno 2004. Covolo aveva raccontato come i carabinieri dell’antiterrorismo di Milano non avessero mosso un dito pur avendo saputo con sei mesi di anticipo da un loro confidente militante della sinistra armata – il postino Rocco Ricciardi, di Varese – che il giornalista Walter Tobagi era nel mirino dei terroristi della Brigata XXVIII Marzo che in seguito, il 28 maggio 1980, lo uccisero davvero.
Al processo a Monza non solo Covolo ha ribadito tutto, ma il generale dei carabinieri in pensione Nicolò Bozzo ha consegnato vari elementi che smentivano la tranquillizzante versione ufficiale dei suoi ex colleghi milanesi.
Nei giorni scorsi ho avuto modo di vedere un altro documento, che per fortuna Magosso è riuscito a procurarsi, che inchioda alle loro responsabilità alcuni carabinieri ex responsabili dell’antiterrorismo di quell’epoca. Non solo è incomprensibile, contro la logica, se non vergognoso che Magosso sia stato condannato, ma sarebbe ancor più grave se in appello la condanna venisse confermata, pur se magari ridimensionata. Sarebbe  grave perché si tratterebbe di un altro colpo alla libertà di stampa.
E’ certamente non vero che in Italia non esiste la libertà di stampa o che sia minacciata da un “regime”. E’ però certamente vero che la libertà di stampa somiglia sempre di più a un’auto che c’è, sì, ma alla quale si centellina la benzina e si preme sul freno per ridurne drasticamente la velocità e i movimenti. Da qualche tempo si aziona anche il freno a mano…
Non è solo un problema di Magosso o dei giornalisti in blocco. E’ anche un problema dei cittadini tutti, perché la libertà se priva di una informazione non condizionata e non intimidita, è una libertà manovrabile e manovrata, perciò tendenzialmente in pericolo.

POST SCRIPTUM

Ho assistito all’intera udienza tenuta nella mattinata di oggi, 14 ottobre. La prossima udienza, conclusiva e forse seguita dalla sentenza, è stata fissata per le ore 9 del 3 novembre. La prima cosa che mi ha colpito è stata la mancanza di qualunque giornalista del Corriere della Sera, che pure è il giornale per il quale Tobagi lavorava e per il quale ci ha rimesso lavita. Non mi par poco. Come giornalisti, c’eravamo solo Franco Abruzzo, ex presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Milano, Davide Moro, della Fininvest, Ilaria Cavo e io. Pochi, direi. Troppo pochi. Grave anche la mancanza di qualsiasi dirigente della Federazione nazionale della Stampa.

L’altra cosa che mi ha molto colpito è stato il divieto, chiesto dal rappresentante della pubblica accusa e dai querelanti, di riprese televisive e di registrazione del sonoro per Radio Radicale. Si tratta di un divieto molto grave. E’ stato infatti detto no a Giovanni Minoli intenzionato a inviare una troupe per il suo programma “La storia siamo noi”, ed è fuori dubbio che la vicenda Tobagi sia ormai un pezzo di storia. e al programma Matrix di Canale 5, che aveva inviato una troupe e la giornalista, Ilaria Cavo. E’ la prima volta che Radio Radicale si vede chiudere le porte in faccia in quello che è un pubblico servizio, che come tale avrebbe dovuto essere coperto dalla Rai, che non s’è neppure fatta vedere da lontano. Mi viene in mente inoltre una ben precisa considerazione: solo persone che hanno la coda di paglia di solito impediscono che benga fatta circolare l’informazione al pubblico di fatti che le riguardano, ma che sicuramente non riguardano solo loro.

Ritengo quindi molto strano, e non commendevole, che si sia opposto alle riprese video e audio anche il generale dei carabinieri Alessandro Ruffino, presente in aula. Un carabiniere, per giunta di grado così elevato, dovrebbe invece avere a cuore l’informazione al pubblico, perché il giornalismo è un bene prezioso per l’intera collettività. Il mio sgomento diventa indignazione quando a parlare è uno degli avvocati dei querelanti, che era presente ieri mattina alla conferenza stampa di Magosso e che letto in aula stralci, a mio avviso non del tutto esatti, di quanto detto ieri da Magosso ed altri. Ma come? Si oppone alla presenza dei giornalisti radiofonici e televisivi proprio chi ieri ha usufruito a mani basse di una conferenza stampa convocata in particolare per loro?

Mi hanno detto che in aula era presente anche il responsabile dei servizi segreti a Milano, non ho capito se dei servizi civili o militari. Trovo strana una tale presenza. Se dovessi parlarne come giornalista investigativo, quale in effetti sono, mi verrebbe da dire che una tale presenza denota un desiderio più di controllo della situazione che di semplice informazione, desiderio più consono a chi ha qualcosa da temere che a chi ha la coscienza a posto e quindi gli può bastare la lettura dei giornali o un giro di telefonate ad avvocati e querelanti.

Non capisco il tono duro e accusatorio contro Magosso da parte del rappresentante della Procura generale. In una querela privata cosa c’entra un pubblico ministero sbilanciato solo verso l’accusa? La sua presenza credo sia legata al reato di omesso controllo contestata all’allora direttore di Gente, ma il tono e le argomentazioni a senso unico mal si addicono, a mio parere, a un processo di questo tipo. In ogni caso il tono dell’accusa e degli avvocati dei querelanti questa volta non è stato offensivo e aggressivo come invece al processo di primo grado a Monza.

Le considerazioni svolte dai due avvocati della difesa e la nuova documentazione da loro prodotta dimostrano che Magosso ha solo fatto il suo dovere di giornalista, anche verificando le notizie presso le fonti a lui accessibili. Motivo per cui anche ammesso, ma non concesso, che abbia davvero in qualche modo danneggiato i generale  Ruffino e Bonaventura, tra persone civili non rancorose dovrebbe bastare una lettera in cui, appunto, ci si scusa di eventuali e involontari danni morali e all’immagine. Ruffino è senza dubbio un gentiluomo, così come l’erede di Bonaventura è una signora perbene.

Stando anche il tono non troppo aggressivo dei loro avvocati, così diverso da quello di Monza, propongo di chiedere noi giornalisti al generale Ruffino e alla Bonaventura di chiudere la vicenda ritirando la querela in cambio di una  lettera del nostro collega Enzo Magosso in cui, appunto, potrebbe scusarsi per eventuali offese perché, se ci sono state, sono state fatte sicuramente senza volerlo e in assoluta buona fede.

123 commenti
Commenti più recenti »
  1. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Oggi per me una gradevole e piacevole sorpresa. Mio figlio ,oggi al suo terzo giorno di universita´(Johann Wolfgang Goethe-Universität Frankfurt am Main) mi riferisce che la sua professoressa di germanistica e´Italiana. Rodolfo

  2. Pietro
    Pietro says:

    Incrociamo le dita per i processo d’appello, allora…

    Io ho ancora fiducia nella giustizia italiana…

  3. Peter
    Peter says:

    xRodolfo

    nell’elenco degli ebrei famosi si e’ scordato Harold Pinter (tra l’altro Nobel anch’egli, e molto piu’ meritato del nostro Fo direi) e parecchi altri.
    Pero’ ha fatto il solito errore: pochi o pochissimi di loro erano di ‘religione’ ebraica. Di sicuro non lo erano Moravia, Freud, Einstein, Bob Dylan , Pinter…
    Al limite, si potrebbe dire di famiglia ebraica, o origini, o estrazione…

    saluti

    Peter

  4. Anita
    Anita says:

    Guerra al terrore, Al Qaeda ha le casse vuote – l’Unità.it

    Dove non è riuscita la crociata di Bush è arrivata la task force in giacca e cravatta del Tesoro Usa. Al Qaeda è alle strette: non come rete terroristica, non ancora almeno, ma le sue risorse finanziarie si sono decisamente assottigliate, grazie al lavoro di contrasto organizzato dall’intelligence finanziaria anti-terrorismo dell’amministrazione Usa. Tanto sono vuote le casse dell’organizzazione di Bin Laden, che per ben quattro volte dall’inizio dell’anno ha battuto cassa, chiedendo oboli per mandare avanti le sue attività.
    Continua………..

    http://www.unita.it/news/mondo/89715/guerra_al_terrore_al_qaeda_ha_le_casse_vuote

  5. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Copincollo anche nel forum di questa puntata il commento che Rodolfo non riusciva a far comparire nella puntata precedente, dove l’ho quindi postata io a suo nome. Poiché è apparso tra gli ultimi della puntata precedente e poiché vedo che Rodolfo lo cita e completa in questa, ritengo utile postarlo anche qui.
    ——————————————————–
    xShalom e per tutti
    In questo blog piano piano vengono citati , o sono gia stati citati,Yitzhak Rabin, Shimon Perez, Menachem Begin, Ben Gurion,
    Henry Kissinger,dette carogne come definito nel post Nr.58 e possessori di un Nobel. Tutti Ebrei . Nessuno cita Arafat, e perche´si dovrebbe?
    Integro i nomi di altre personalita di religione Ebraica, tanto per rinfrescare la memoria:-”Hans Georg Gadamer Filosofo,
    Aage Bohr Premio Nobel nel 1975,
    Albert Abraham Michelson, Nobel per la fisica nel 1907
    Albert Einstein Nobel per la Fisica nel 1921
    Albert Sabin Nobel 1964 per il vaccino antipolio
    Alberto Moravia(per l’anagrafe Alberto Pincherle) scrittore
    Arthur Schnitzler drammaturgo e romanziere
    Benedetto ( Baruch ) Spinoza Filosofo
    Bob Dylan (Zimmerman) Musicista e cantante
    Bruno Rossi Fisico Nucleare (Raggi Cosmici)
    Carlo Rosselli Politico liberale antifascista
    Cesare Lombroso Psichiatra, antropologo e criminologo del XIX secolo
    Dino Segre (Pitigrilli) pittore,poeta,scrittore
    Elfriede Jelinek Nobel per la Letteratura 2004
    Elie Wiesel Premio Nobel Nobel per la pace
    Emanuele Luzzati Scrittore,giornalista
    EMILIO GINO SEGRE’ Premio Nobel 1959 per la fisica
    Erich Fromm Psicologo e sociologo
    Ernesto Nathan Sindaco di Roma
    Franco Modigliani Nobel per l’economia nel 1985
    Franz Kafka scrittore
    Giuseppe Ottolenghi Generale di alto grado
    Heinrich Wilhelm Matthäus Olbers astronomo, fisico e medico
    Hermann Minkowski
    Isaac Bashevis Singer premio Nobel per la letteratura nel 1978.
    Jacob Levi Moreno Drammaturgo
    John von Neumann informatico ricercatore
    Joseph Rotblat Progetto Manhattan
    Karl Marx politico
    Karl Raimund Popper musica, fisica, matematica, politica
    Primo Levi Scrittore
    Richard P. Feynman Premio Nobel nel 1965,
    Rita Levi Montalcini Nobel per la Medicina nel 1986
    Robert Oppenheimer Premio Nobel nel 1938
    Salvatore Edward Luria Il Nobel dei Fagi(Batteriofagi. piccoli corpi molecolari)
    Sam Cohen (l’ultrafalco) inventò la bomba N
    Saul Bellow Premio Nobel nel ‘76 Premio Nobel nel ‘76
    Sigmund Freud Padre della psicoanalisi
    Stefan Zweig Filosofo Scrittore
    Woody Allen sceneggiatore ed attore cinematografico .

    Il problema cari amici e´, che se non si impara a conoscere l´anima e la psiche del popolo Ebraico (nell´insieme) che ha intus una sofferenza vecchia di 2000 anni, si sbagliera´in continuazione nel giudicare , perche´si parla solo guidati dai preconcetti e dai pregiudizi, incapaci ad analizzare ed ad essere obiettivi. Per essere un po´piu´chiaro il problema e´sapere se Uroburo e Nicotri con i suoi bei discorsi che io peraltro condivido, ma rimane l´amaro in bocca perche´ discorsi sempre dando torto ad una parte,anche se Nicotri ha accennato anche ad altre cose, non pero´Uroburo che va avanti diritto per la sua linea senza accorgersi di quello che gli succede a destra e a sinistra, dicevo , quale sarebbe il comportamento e come sarebbero i ragionamenti se tutti e due avessero dietro alle spalle in passato Ebraico, magari con congiunti periti in un campo di concentramento.
    Preconcetti e pregiudizi dunque, senza nessun voler un po´capire l´animo e la psiche dell´ Ebreo in generale e dell´Israeliano in particolare.
    Mi limito a citare appunto solo il post Nr.58 e quello dell´(in)Faust(o)
    specializzato nell´arte dell´infamia e dell´offesa, senza che io lo abbia chiamato in causa, mai che scriva qualcosa di serio ,oltre naturalmente le vicessitudini di cui conosciamo tutti ,perche´ripetuti a iosa. Codesto scrive:-”Cara Sylvi, non dargli retta a sto cretino vestito di nuovo, quel che dice, vale meno di gniente… allui quel cche interessa è alla fine e sempre… parlare della bbbibbia… di quel cche scrivi tu o Faust o biribillo O pincopallo…. gliene frega meno di gniente… è un vuoto pieno di gniente… mangia bbibbia e nuvole scotte e spara giudizi impropri e volgarita gratuite sugli altri… aggratis… Ello, ne sono certo… Non lo farebbe se gli costasse dei soldi…”

    Cretino, mangia la bibbia, e con l´ultima frase sono spilorcio, come se mi conoscesse, no…..non mi conosce, ma conosce gli Ebrei e gli Ebrei si sa´, sono spilorci.
    E questo solo per correre in difesa di Slv,scivolata sulla solita buccia di banana, di cui e´pero´piu´interessato a sapere se ha rivevuto o hanno rivevuto la sua foto ,” ta voi fa´ fa´ na foto”.

    Ma torniamo sul discorso dell´anima e della psiche Ebraica.
    Non ne sono sicuro se questa frase e´stata detta dal primo ministro Israeliano Eschkol , in ogni caso, in un discorso dice riferendosi e paragonando la forza spropositata eccessiva, alla disperata debolezza :-” Il forte Sansone,questo debole”.
    Solo ora, e solo le nuove generazioni possono capire la genialita´ironica di questo motto.
    Una buona parte degli Israeliani capisce esattamente il senso di questa frase, difficilmente pero´riescono a capirla gli altri che l´intendono come una cosa di mezzo tra la pazzia e l´ipocrisia.
    Israele armata fino ai denti, come un ragazzo debole, che a scuola si porta un manganello e un coltello per vendicarsi del presuntuoso che ogni giorno gli prende la colazione.
    Indipendentemente se nazione ,stato,esercito, prodotto interno lordo o collocamento e funzione internazionale, gli Israeliani ai loro stessi occhi sono e rimangono i partigiani, i resistenti, i ribelli , ombre dei campi di concentramento. La Schoah e´la loro vita , non la vogliono dimendicare e non permettono a nessuno di dimendicarla.

    (si sa pero´che certi infami la mettono in dubbio, vanno a cercare siti appositi e pubblicano quello che alla loro mente perversa fa´comodo)

    Gli Israeliani hanno dunque estirpato la Schoah dal contesto storico e la usano come carburante per scusare tutto il loro agire e procedere. Tutto viene paragonato alla Schoah, tutto il resto appare piccolo e insignificante e permette i reticolati, i muri, gli assedi, la mancanza di alimenti ,di acqua o uccisioni non perfettamente chiariti.
    Tutto e´permesso perche´si ha sofferto per 2000 anni, 2000 anni di persecuzioni sfociati nella piu´grande tragedia di tutti i tempi,
    la Schoah, e nessuno puo´dire quello che possiamo o non possiamo fare. All´Israeliano tutto appare pericoloso e il progresso come popolo nuovo, come societa´ e come stato e´ quieta e ferma.
    Ma….la Schoah , nonostante la tremenda e immane dimensione non e´la fine , e´un dato di fatto che il popolo Ebraico ancora esiste, ed il problema e´,che invece di trovare e sviluppare un´alternativa per quest´anima martoriata dalla Schoah, ci si trova in lei come se ci si trovasse tra le sabbie mobili e non si riesce a trovare la sponda dell´ottimismo che sarebbe necessaria per la salvezza e sopravvivenza.
    Ora sappiamo da segnali che nel tempo sono sempre piu´forti, che nonostante la piu´grande tragedia di tutte tragedie, che questa non puo´essere l´ultima via , cioe´ che non si puo´vivere in essa e per essa.
    Spero di aver un po´chiarito quest´anima spaccata, una che vive ancora nel passato, ancorata ad essa , con tutti i timori e le paure che hanno portato agli errori che tutti conosciamo, e quell´altra parte che cerca di liberarsi e che ha capito che bisogna dare al popolo Palestinese quel che a loro aspetta, per poter vivere un futuro senza paure e di prosperita´.
    Il popolo Israeliano si sta´accorgendo degli errori, anche perche´ la situazione del paese odierna non e´delle migliori, le universita´non vengono finanziate adeguatamente, la scuola nell´insieme non e´piu´quella che ancora 10 anni fa´era l´oroglio di ogni Isrealiano, la corruzione trabocca, e la differenza tra poveri e ricchi e´oramai un abisso, quasi dimensioni Brasiliane…….lo so´c´e´sempre gente che crede che TUTTI gli Ebrei sono ricchi .
    Lo scetticismo prende mano, e c´e´persino chi si domanda se lo stato Israeliano sara´in grado di persistere nei prossimi 50 anni.
    Se ne parla in televisione e si leggono articoli sui giornali, ed e´un bene. Sembra pazzesco, perche´fino a poco tempo fa´ le risorse economiche e la situazione del paese nell´insieme era sviluppata come non mai. La domanda che mi faccio e´, e torniamo quasi al problema di prima:-” Perche´Israele non riesce a risolvere i problemi che affliggono la societa´?.
    Dopo i scandali di corruzione, la miseria del sistema scolastico e il vicolo senza uscita che riguarda la situazione geopolitica.Come mai la gente non scende in strada a dimostrare?
    Dopo Sabra e Chatila migliaia di persone dimostravano li in quella piazza dove 13 anni dopo fu assassinato Yizhak Rabin. Vi ricordate quella commissione , mi sembra che si chiamasse Kahan, che sotto la pressione delle pubbliche proteste decise che per Ariel Sharon non sarebbe stato piu´possibile ricoprire la carica di ministro della difesa.
    E´molto interessante, quello che succede, si ha la senzazione che la societa´Israeliana cominci a vacillare, a barcollare e questo riflette qualcosa di nuovo. Pare che Israele non sia piu´sicuro deisuoi fondamentali valori, pare che la paralisi rifletta i complessi di colpa della condotta tenuta negli ultimi anni.
    Da una parte si sforza e si impegna per una decente e democratica societa´, dall´altra costruisce nella westbank un sistema di strade dicui ci sarebbe molto da discutere, espropia terreni, divide paesi con un muro,ed e´capitato persino che donne incinte non abbiano potuto raggungere un ospedale.
    Sotto questo aspetto , ritorniamo ancora una volta al problema gia´accennato, Israele assomiglia ad una anima collettiva , spaccata
    nella personalita´ , un trauma di uomini che magari di giorno si comportano in modo normale ma che a sera quando ritornao a casa propendono a eccessi, a esplosioni di collera.
    Pare che la cosa sia da addebitarsi alle cose vissute durante il servizio militare.
    Secondo il mio parere la psiche collettiva di una buona parte del popolo Israeliano funziona supergiu´ come quella che dal 1948 poco dopo l´olocausto fino al 1967. E´cosi come se, da allora non ci si fosse ancora svegliati, ci si comporta cosi come se Israele fosse ancora una piccola isolata comunita´Ebraica che e´minacciata di essere sterminata e che di conseguenza permette ogni atto, ogni azione, perche´ci si deve difendere.
    Come societa´e come paese Israele accetta e rispetta i valori universali dei diritti dell´uomo. Dentro, nell´animo l´Israeliano sa´ che e´causa di infinito dolore per milioni di Palestinesi nella Westbank per via degli insediamenti e che moralmente non e´ne´da giustificare ne´da legittimare .E ciononostante succede.
    Gli Israeliani ogni giorno vanno a lavorare, continuano la loro vita e cercano di calmare la propria coscienza sostenendo che “non c´e´un partner con cui parlare”,” i blocchi stradali sono necessari contro gli atti di terrorismo” oppure ” guarda quello che e´successo quando abbiamo lasciato Gaza, ce ne siamo andati e per ringraziamento ci mandano i Kassam.
    Mentre sull´ultimo punto ci puo´essere della verita´, e c´e´della verita´, sono del parere che gli insediamenti le cuore della westbank dimiunisce la sicurezza invece di aumentarla, e sono proprio questi insediamenti che fanno necessari i tanti posti di blocco e che a sua volta reca ai Palestinesi dolore e una vita impossibile. Questo ho scritto anche nelle mie discussioni con Uroburo.
    Il risultato e´, che anche i Palestinesi credono che Israele non vuole la pace. C´e´solo una possibilita´per uscire fuori da questa situazione. La politica ed il popolo Isreliano si deve liberare dalla paura, direi si deve liberare dalla sindrome della Schoah,
    Israele non e´stato costruito sulle sabbie mobili, bisogna ritrovare la moralita´andata persa dalla divisione dell´anima Israeliana ed Ebraica, si deve sinceramente mettere alla prova la coscienza esaminarla ed analizzarla ritrovando cosi le responsabilita´ per gli atti compiuti.
    Io profetizzo, questa paralisi finira´, quando Israele trovera´il coraggio di dire ai coloni:-” Noi capiamo la vostra tristezza e la vostra ira, ma abbiamo fatto un errore quando vi mandammo nella Westbank. La sopravvivenza morale e politica di Isreaele dipende dal vostro ritorno in Israele.
    La psiche Israeliana deve liberarsi dell´insopportabile colpa cheli affligge.
    E svegliarsi un mattino e sapere di non avere perpretato nessuna atrocita´, nessun giovane soldato verra´spedito li per fare un mestiere che lo segnera´ per l´intera vita, nessuna donna Palstinese perdera´il proprio bambino.
    Solo allora si sara´in grado di risolvere i problemi della societa´.
    Questo sara´possibile anche con l´aiuto dell´Europa ed ora anche dagli USA, ma anche con l´aiuto di tutti gli uomini di buona volonta´.
    Non certo di quelli che vanno solo a senso unico. Se no mi blocco e cavoli tuoi. Un saluto a tutti. Rodolfo

  6. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Sto ascoltando Robert Gibbs, White House press secretary, la contingenza dei 14’000 che saranno inviati in Afghanistan fanno parte della precedente amministrazione.
    Saranno di piu’ perche’ non comprendono i contrattori.

    Gibbs non risponde adeguatamente ai reporters, e’ evasivo e cambia discorso……

    Rimpiango Tony Snow, White House press secretary, sotto Bush. Deceduto.

    Anita

  7. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xPeter
    Vede caro amico Peter, (evito con lei il “gentile” di proposito),
    lei scrive:- “Al limite, si potrebbe dire di famiglia ebraica, o origini, o estrazione”
    Non c´e´differenza, puo´essere anche un Ebreo convertito al cattolicesimo o chesso´io, ma sempre Ebreo e`.
    Ce ne si ricorda sempre quando si ha qualcosa da ridire contro qualcuno, o quanto si e´trattato di spedirli nelle camere a gas, non si sono salvati nemmeno quelli che avevano il padre , il nonno o solo un lontano parente Ebreo.
    Se si ha solo il bisnonno e sei ricco, sei Ebreo( si mette in evidenza) , se sei un grande scrittore ed hai il padre Ebreo per certuni non si e´Ebreo,(si nasconde) per altri invece si..Per l´antisemita non tutto, o tutto fa brodo,secondo le convenienze, ma dietro c´e´il solito antisemitismo. Un saluto
    Rodolfo

  8. Pietro
    Pietro says:

    Una piccola precisazione a proposito degli ebrei vincitori del Nobel postati da Rodolfo/Pino: Albert Sabin, lo scopritore del vaccino contro la poliomelite non vinse mai il prestigioso premio: la motivazione sta sicuramente nel fatto che egli non volle mai far brevettare la sua scoperta per renderla accessibile a tutti e quindi venne a mancare il colosso farmaceutico che avrebbe dovuto spingere alla (meritata) vittoria.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Albert_Sabin

  9. sylvi
    sylvi says:

    caro Ber,

    Riccardo mangia come un lupetto e cresce che è una meraviglia.
    Io sono la nonna del ruttino, si arrampica come una scimmietta sulla spalla e insieme aspettiamo…l’evento!

    Sto ripassando le favole che avevo dimenticato.
    E’ veramente grandioso avere fra i piedi piccoli, pannolini…e quant’altro!
    Mio marito è molto perplesso…è ridicolo quando lo prende in braccio.

    ciao Sylvi

  10. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x Ber
    nel suo post Nr. 74 del precedente argomento lei scrive:-“Io francamente non lo ritenevo capace di una autocritica cosi
    profonda,…” riferendosi al post Nr. 67 qui ripubblicato gentilmente da Pino Nicotri al Nr.5. Dunque caro Ber, si sbaglia, io non ho mai cambiato idea, ho sempre sostenuto il diritto degli Ebrei a vivere in sicurezza in Israele, mi sono sempre rammaricato per la sofferenza dei Palestinesi lamentando sempre la non disponibilita´a venirsi incontro, il rincrescimento per la mancanza in tutte le due parti di personaggi carismatici e coraggiose che siano stati capaci di concludere una pace definitiva e duratura, ho sempre sostenuto il diritto dei Palestinesi ad un loro stato, perche´non c´e´via d´uscita.
    Uroburo puo´testimoniare. La diatriba con lui era riferita sempre al suo modo di vedere le cose , in una sua particolare prospettiva, cosi che sinceramente mi giravano………
    In questo blog, noi due non abbiamo mai discusso, eccetto una sola volta uno o due anni fa e il discorso era sulla agricoltura, io le accennai la mia passione per gli innesti, fini tutto li.
    E´stato un amore breve.
    Con il mio post ho cercato non di giustificare,, ma nel mio piccolo di spiegare il comportamento degli Israeliani secondo quello che sento,
    le sofferenze del passato, l´incapacita psichica di liberarsene, la paura del futuro.
    Io sono Ebreo, ma sono anche Italiano, sento la mia ebraicita´ cosi come sento la mia italianita´.
    Calcisticamente parlando, io che rompo piatti e bicchieri quanto l´Italia fa´o subisce un gol, per Italia-Israele non saprei veramente per chi tifare, sinceramente per me e´una partita che puo´finire come vuole. I piatti e i bicchieri a casa sono al sicuro. Un saluto.
    Rodolfo
    ,
    ,

  11. Anita
    Anita says:

    x Pietro

    Caro Pietro,
    io sapevo che il primo vaccino per la poliomelite fu inventato da Jonas Salk e la prima prova nel 1952.
    Usato da tutto il mondo nel 1955.

    Ricordo bene perche’ avevo due piccoli e disinfettavo tutto, bollivo il vestiario, i giocattolini, e guai chi toccava i bambini.
    L’epidemia era severa.

    Albert Sabin uso’ il vaccino orale, ma dopo Jonas Salk , qui lo davano su zollette di zucchero.

    Avevo chiesto se era il Pietro di mia conoscenza, ma non ho mai ricevuta risposta.
    Ci sono due Pietro sul forum.

    Anita

  12. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Mio marito era terrorizzato dei neonati ed anche dei grandicelli.
    Speravo che cambiasse con l’avvento dei nipotini, ma non era nel suo carattere.
    Gli voleva bene ma a distanza.
    Ti assicuro che non ha mai cambiato un pannolino.

    Ciao, Anita

  13. Vox
    Vox says:

    14′000 che saranno inviati in Afghanistan fanno parte della precedente amministrazione.
    @ Anita

    Si, ma l’amministrazione attuale poteva cancellare. Bush non e’ piu’ a capo del governo da oltre sei mesi, non puo’ continuare a essere usato come scusante e copertura.

  14. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    misuro sempre l’abisso tra il comportamento di mio marito, giovane padre, e mio figlio.
    Mio figlio fa tutto con grande naturalezza; ricordo che mio marito per cambiare un pannolino, dopo un paio di tentativi andati a vuoto, misurava a spanne la lunghezza dietro e avanti con esiti esilaranti.
    Gli spiegavo che non c’era bisogno del regolo calcolatore…
    Più grandicelli, se li portava sempre in giro, gli regalava barchette, treni, macchinine e aerei…anche alla femmina, poverina.
    Però adesso in casa sa aggiustare tutto…
    Meno male che il lato fantastico lo tenevo io a bada!!

    I giovani padri adesso sono decisamente bravi.
    ciao Sylvi

  15. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Si vede che questo contingente era gia’ pronto e necessario.

    Dopo tutto molto e’ stato ritenuto dalla precedente amministrazione, magari cambiandoci il nome.

    Anita

  16. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Quando portai a casa il mio primo figlio ero terrorizzata.
    Non avevo mai avuto contatto con neonati, il mio era il primo che avevo visto.
    In piu’ era abbastanza piccolo, meno di 3 chilogrammi.

    Al primo pannolino sono quasi svenuta.
    Aveva la colica…un pannolino pieno di sangue, il medico non mi aveva avvisata, poi c’era la circoncisione e la garza su l’ombelico.
    In ospedale allora non insegnavano niente…e non c’erano corsi di istruzione come adesso.

    Sono stata una mamma molto nervosa.

    E’ meglio che non ci pensi…….

    Ciao, Anita

  17. ber
    ber says:

    x Rodolfo,
    la convivenza civile e’ l’unico sistema che puo’ garantire la sopravvivenza sia degli Israeliani che dei Palestinesi.
    Riconoscere questo,senza pregiudizi e menzogne da ambo le parti, e’ gia’ una premessa importante.
    Dopo si puo’ discutere e mettersi d’accordo su tutto.

    Il mondo ha bisogno di case,pane,lavoro e spendere miliardi di
    dollari per guerre fratricide,… e’ una pazzia grande come l’universo,…”ma penso che la mancanza di fondi,che sta avvenendo con la crisi finanziaria”,fara’ trovare gli accordi di pace a parecchi popoli.

    Io non ho mai discusso sui concetti religiosi od altro,ne’ mi interessa sapere le varie opinioni,..penso siano opinioni personali.

    Non ricordo la ns discussione sulla potatura,…e non me ne faccio un dramma.
    Un saluto,Ber

  18. ber
    ber says:

    Cara Sylvi,
    i padri sono un po’ nervosi ma sono anche molto volenterosi.
    Li vedo in giro con i passeggini e posso dire che mio figlio segue suo figlio piu’ della mamma.
    Anch’io ho imparato con i pannolini,ed ho insegnato alla mia seconda moglie come si da il biberon,…dato che avevo un po piu’ di esperienza in materia.
    Comunque,penso sia una cosa naturale che i figli vengono allevati da entrambi i genitori.
    Un caro saluto,Ber

  19. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    Se ho ben capito i 13000 uomini che saranno mandati in afganistan servono per la ricostruzione e i servizi.
    Piu’ che le guerre questi popoli hanno bisogno di pace e di progresso sociale,…”un sistema nuovo di approccio con il mondo cosi detto civilizzato”.
    Sotto questo punto di vista si puo’ puntare molto sul volontariato mondiale,…una volta finita la guerra fratricida in
    atto.
    Ciao,ber

  20. ber
    ber says:

    Cari Amici,
    lunedi c’erano 18 gradi all’Aquila,…questa notte -uno.
    Ancora 6000 sfollati vivono sotto le tende,…non hanno ancora una sistemazione e sentono freddo.
    Il piu’ grande buffone della storia d’Italia,nonostante i grandi proclami in tv etc,,…non e’ stato capace di sistemare i terremotati di una piccola citta’ come l’Aquila,trentamila abitanti.
    Ventimila sono ancora negli alberghi della costa.
    Il pazzo caligola,ciagola ancora di ponti sullo stretto e di mega lavori di ristrutturazioni,…dopo che si e’ mangiato anche i soldi,…60 miliardi,della UE.

    “Le notizie sui terremotati che muoiono di freddo, sono riportati sul Corriere della sera,giornale serissimo,…non su quello di repubblica,il “giornale dei farabutti”.

    Buon giorno a tutti,Ber

  21. Marta x Rodolfo
    Marta x Rodolfo says:

    Caro Rodolfo nel blog precedente ho scritto il nome di almeno due personaggi che a mio parere non meritavano di ricevere il Nobel per la pace, ho menzionato anche Arafat.
    Saluti M.

  22. Il Passator Cortese
    Il Passator Cortese says:

    Il premier Berlusconi a “fine corsa”?

    Del “grande timoniere” Mao Tse Tung si ricorda spesso la battuta sul gatto (“non importa di che colore è, basta che acchiappi i topi”), mai quella sugli stupidi (“Solo gli stupidi sollevano pietre che poi ricadono sulla loro testa”).

    Orbene, il Cavaliere-Premier è tutt’altro che uomo stupido.

    Ma è entrato in una fase critica: solleva ripetutamente pietre che già gli cadono addosso e ancor più pesantemente, presto, gliene cadranno a valanga.

    La vicenda “personale” del “papi” “della Consulta” è niente rispetto al presidente del Consiglio che denuncia pubblicamente un progetto eversivo per farlo cadere e sostituirlo con “un non eletto dal popolo”. Insomma, un golpe.

    Mai nessuno, in oltre 60 anni, era arrivato a tanto.

    Berlusconi sta dando i “numeri”? E sarebbero fatti suoi.
    Ma si dà il caso che a giocare coi bussolotti è il capo del (nostro) governo.

    Non sono pochi, in queste ore, anche nella maggioranza e nei “territori” limitrofi, a considerare il Premier un “morto” che cammina.
    Politicamente parlando, ovvio.

    E non sono pochi quelli che stanno lavorando, più o meno negli antri “segreti” del palazzo, e più o meno con la “bava” alla bocca, a una inedita maggioranza parlamentare, a un esecutivo d’emergenza, di nuovo conio.

    Berlusconi sente la morsa che lo stringe e cerca di giocare d’anticipo. Dalla padella alla brace.

    C’è chi getta acqua. Che però a nulla serve in caso di terremoto.

    L’Italia, si sa, è il paese (anche) degli inventori. Oltre che di “dux” finiti male.

  23. sylvi
    sylvi says:

    x tutti

    non vorrei entrare nel merito delle polemiche sulla bocciatura della legge Concia nè sul voto della solita Binetti.
    Chiedo a tutti un parere.
    Purtroppo la proposta l’ha fatta la Carfagna…ma la questione non mi fa velo…cosa c’è di sbagliato nel proporre un testo che recita:
    “…la legge prevede aggravanti per tutti i fattori discriminanti previsti dal testo di Lisbona, compresi quelli dell’età, della disabilità, dell’omosessualità e della transessualità”.
    Forse che gli omosessuali, perchè sono una potente lobby, meritano di avere maggiori protezioni legali dei vecchi e dei disabili?

    L’Italia, al contrario dell’Europa intera, non fa quasi niente per bambini, vecchi e disabili…
    Francia e Germania tutelano egregiamente queste categorie e hanno tranquillamente sindaci di metropoli e vicepresidenti gay.
    Questa mi pare civiltà.

    buona giornata Sylvi

  24. Arsenio
    Arsenio says:

    Omofobia, la legge bocciata dalla Camera.

    Ha resistito soltanto un giorno all’esame dell’aula la proposta di legge sull’omofobia, poi il suo cammino si è fermato.

    Per l’Udc si tratta di un testo incostituzionale e l’assemblea di Montecitorio ha approvato, con i voti di Pdl e Lega, la questione pregiudiziale avanzata dal partito di Casini: 285 voti a favore, 222 contrari e 13 astensioni.

    Democratici e Idv hanno votato contro.

  25. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    francamente non la capisco. Non so neanche chi siano Binetti e Carfagna, quindi non entro in quel merito. Badi pero’ che il tanto osteggiato trattato di Lisbona prevede appunto sanzioni molto serie per chiunque discrimini sul lavoro in base a eta’, disabilita’ o handicap, orientamento sessuale, e parecchie altre cosette. Che i gays e trans avrebbero PIU’ diritti degli altri e’ (come al solito in certe dispute, mi consenta) solo una sua illazione. Al massimo, hanno parita’ di diritti, che e’ poi cio’ che hanno sempre chiesto.
    Noti anche che la discriminazione contro tali gruppi e’ gia’ illegale da tempo, anche se in Italia se ne fregano. Qui in GB il BNP dovrebbe presto chiudere bottega, visto che discrimina contro neri, gente di colore, ‘bianchi non indigeni’, ed omosessuali…non si tratta di lavoro, ma la legge non ammette neanche che un partito pubblico possa selezionare i suoi iscritti…Anche la chiesa cattolica dovrebbe chiudere o cambiare, visto che non puo’ opporsi al reclutamento di preti (o sagrestani, o insegnanti di religione…) omosessuali. E mi pare giustissimo. E proprio lei parla di lobbies! le varie chiese sono ancora oggi le lobbies piu’ potenti al mondo. O le danno fastidio solo quelle laiche?

    buona giornata a lei

    Peter

  26. Peter
    Peter says:

    forse in Italia si scordano che vi sono leggi europee in merito. Chi venisse discriminato sul lavoro o altrove e non trovasse leggi adatte in Italia cui appigliarsi, puo’ fare ricorso alla Corte Europea dei diritti umani. Dopodiche’ il governo e parlamento del paese violatore si troverebbe in seri guai.
    E’ dal 2006 che persino alberghi, pensioni ed agenzie turistiche non possono rifiutarsi di assistere clienti gays o trans (per non parlare poi di anziani, bambini, disabili….)

    Peter

  27. democratico
    democratico says:

    Lo sciagurato in scena con il suo “ghe pensi mi”.

    Berlusconi: nessuno mi fermerà.

    Silvio Berlusconi è tornato sulle polemiche dei giorni scorsi durante un incontro con gli industriali della Brianza. «Non mi fermerà nessuno, alla democrazia ghe pensi mi» ha detto il premier.

    Poi ha attaccato nuovamente Repubblica: «C’ è un giornale italiano che getta discredito su di me e sui nostri prodotti, ribellatevi».

    Poco prima il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia aveva invitato il premier a rispettare il capo dello Stato.

    E in mattinata il Quirinale aveva smentito le voci di un accordo per far passare il Lodo Alfano.

  28. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    pur di darmi contro…guardi che io sto parlando di recepire il Trattato di Lisbona, e non di fare una legge italiana che tutela solo alcune categorie e non altre.
    Con la legge Concia sarebbero state tutelate solo alcune categorie.
    Che l’omofobia sia da combattere mi pare un’ovvietà, della pedofilia non c’è discussione, ma qui ci sono anche forti problematiche educative che nessuna legge può immediatamente risolvere.
    La Chiesa è, o dovrebbe essere , altro dallo Stato, ha altre regole che in Italia, ma non solo, sovrastano purtroppo a volte lo Stato laico.
    Questo è un altro problema.
    Che con una legge che vuole tutelare chi è già forte a scapito di altri deboli non c’entra nulla.
    La Chiesa è una lobby ma due lobby non fanno una giustizia.

    Proprio io, caro Peter, parlo di lobby perchè la mia formazione di persona è laica, esattamente come può essere laico un ateo.
    Ma qui troppo spesso si confonde la laicità con l’ateismo e contro qualsiasi altro credo personale.

    Prima di partire, lancia in resta, cerchi di capire quel che intendo dire!

    cordialmente Sylvi

  29. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Su Studio Aperto, giorni fa ( sono ancora a Bisceglie, ospite di un’amica, avendo smantellato casa mia), un penoso tentativo di screditare il giornale La Repubblica.
    Su Canale 5, sia il telegiornale che alcune trasmissioni di carattere politico, sono così smaccatamente orientate a giustificare il PDL e il cav, che mi chiedo quale sia il QI di chi guardi quelle trasmissioni, senza accorgersene.
    La mia amica vede solo Canale 5, per le fiction, che io non sopporto, e tiene la Tv accesa giorno e notte. Menomale che non segue i canali religiosi…avrei cercato asilo da altre amiche laiche!

  30. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Mi fa specie vedere Claudio Martelli utilizzato in funzione giustificatoria delle scelte del cav., in una trasmissione apposita in cui commenta la Costituzione.
    Esistono ancora, i soc…sti? O sono come l’araba fenice? ( Che ci sia ognun lo dice, dove sia, nessun lo sa).

  31. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Credo anch’io che il cav sia alla frutta. Questione di poco, ormai.
    Ciò non toglie che la sua scomparsa dalla scena politica possa essere un bluff, nel senso che al suo posto potrebbe andarci una qualsiasi testa di turco eterocomandata. Ma anche se scomparisse per davvero, non è che i suoi eventuali probabili successori siano meglio di lui. E’ il sistema che è marcio. Marcio per intero, checchè se ne voglia pensare. A questo punto, se non si cambia in profondità creando un nuovo movimento politico di stampo assolutamente diverso, un leader vale l’altro. Faremo magari meno brutte figure all’estero, ma all’interno non cambierà nulla.

  32. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    le lobbies in genere non sono sbagliate. I gruppi di pressione sono a volte gli unici capaci di attirare attenzione su problemi reali. Per me le lobbies vanno bene se: non agiscono a scopo di lucro; agiscono in modo legale, trasparente ed egualitario; vogliono attirare l’ attenzione del pubblico su carenze, problemi reali, discriminazioni, o addirittura crimini sistematici, di cui non sembra importare nulla a legislatori e tutori della legge.
    In questo senso, le varie chiese non sono lobbies accettabili, dato che agiscono spesso in modo sotterraneo e quindi non trasparente, e lo fanno prima di tutto nel loro esclusivo interesse, il quale puo’ essere molto lontano da quello pubblico. Le lobbies delle varie disabilita’, ed anche quelle dei pensionati e degli orientamenti sessuali minoritari, possono al massimo aspirare ad un trattamento piu’ equanime di chi tutelano

    Peter

  33. nobel
    nobel says:

    la lista del sig rodolfo @5 sui premi nobel vinti da persone di origine ebraiche ha stimolato la mia curiosità.
    Ho cercato su interent un po’ di dati: per esempio una suddivisione etnica dei premi nobel, ma sfortunatamente non sono riuscito a trovare dei dati aggregati.

    Questa supposta superiorità degli ebrei per intelligenza, mi sembra che faccia pari con l’idea contraria che gli ebrei siano inferiori o razzialmente pericolosi. E mi sembra parallela ad un altra idea per cui certi gruppi etnici sarebbero più intelligenti di altri. tutte idee che trovo prive di fondamento anche perchè mi ricordo (mi scuso per non saper citare correttamente) che qualcuno aveva studiato la questione e aveva scoperto che non c’era nessun nesso etnico/razziale con l’intelligenza piuttosto che la propensione artistica.

    a coloro che propongono di questi ragionamenti vorrei controbattere un semplice fatto.
    La maggioranza dei premi nobel sono caucasici. E’ questo sufficiente per pensare che i caucasici sono di intelligenza superiore? a me non sembra.
    Se volessimo essere ancora più assurdi, i premi nobel caucasici e non semitici (non ebrei) sono di gran lunga di più. forse che questo vuol dire qualche cosa? ma per favore…..
    Pochi sono i premi nobel africani…….qualcuno è tanto sciocco da fare strambe conclusioni.
    Oppure pochi sono i nobel sino-giapponesi….che gli “jellow face” sono meno intelligenti? tutto da dimostrare.

    Probabilmente l’intelligenza non ha nessuan base etnico-genetica. Oltretutto quale tipo di intelligenza?
    forse nei paesi con livelli di scolarità superiore e maggiore ricchezza procapite è possibile avere quelle elaborazioni scientifico-culturali che poi portano a successi come il conferimento di un nobel.
    Per cui in conclusione le analisis di distribuzione etnica dell’intelligenza mi lasciano MOLTO perplesso e non le considero fondate.
    Mentre invece considero fondamentale per lo sviluppo dell’intelligenza umana l’accesso alle risorse, economiche, culutrali, artistiche ed intellettive

    cordialità

  34. Peter
    Peter says:

    x nobel (credo GV, o sbaglio?)

    sono del tutto d’accordo. Ed era lungi da me nel mio post a Rodolfo l’avallare qualsiasi idea di superiorita’ di questo o quel gruppo (?etnico ?religioso? come definirlo?) in fatto di intelligenza, o propensione artistica, o letteraria, o altro. Prima di tutto perche’ le comunanze genetiche (nascoste o non ovvie) tra gruppi etnici sono molto piu’ forti delle differenze (apparenti o ovvie), cosa che pochi sanno. Poi perche’ i gruppi etnici di oggi non sono affatto tali! non credo che la definizione di ebrei, per esempio, abbia oggi alcunche’ di genetico o scientifico. Poi perche’ i criteri per stabilire il successo (tipo i Nobel) sono artificiali e moolto biased, come ha gia’ detto lei…etc etc.
    Puo’ darsi (e dico forse) che oggi gli ebrei diano maggiori risultati di altri gruppi in campo artistico, teatrale e letterario perche’ gli e’ stato dato piu’ spazio in quel campo (come una volta gli si dava piu’ spazio in campo bancario…). Ma e’ tutto molto relativo ed artificiale. Vorrei anche ricordare a tutti che nella liberalissima Vienna del XIX secolo (di Freud) agli ebrei era concesso solo di accedere alle facolta’ di medicina e legge…
    Quanto al fenotipo, anche quello e’ molto opinabile. Una gentile signora ebrea (non sono sarcastico, era davvero gentile) mi accolse con simpatia in casa per ragioni di lavoro e dopo disse che sapeva che non ero ebreo, ma non importava perche’ le sembravo ebreo al 100%. Anni prima un palestinese mi accolse a braccia aperte perche’ gli ricordavo in tutto i membri della sua famiglia…per inciso, in Olanda mi prendevano per tipico olandese, e qui pensano che sia irlandese, scozzese o persino inglese un po’ abbronzato a secondo dei casi, finche’ non apro bocca

    un saluto

    Peter

  35. GV
    GV says:

    Caro Peter

    per una volta siamo totalmente d’accordo senza le solite nostre lunge discussioni…..

    volevo infatti contribuire anche io alla discussione e concordo con il suo punto di vista

    cordialità

    GV

  36. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Crisi: compensi Wall Street verso record

    (ANSA) – NEW YORK, 14 OTT – Le maggiori banche e societa’ di investimento Usa potrebbero versare ai loro manager 140 miliardi di dollari nel 2009. Si tratta di una cifra record che indica come i compensi sono tornati a salire anche a fronte di controlli piu’ stringenti. Lo riporta il Wall Street Journal, secondo cui i dipendenti delle maggiori 23 istituzioni finanziarie fra banche, hedge fund e asset manager ”possono aspettarsi di guadagnare piu’ del 2007” e circa il 20% rispetto allo scorso anno. Tali societa’ – prosegue il quotidiano – hanno distribuito 130 miliardi di dollari fra compensi e benefit ai propri dipendenti enl 2007. Lo scorso anno la cifra sborsata si e’ ridotta a 117 miliardi di dollari. ”La crescita dei compensi riflette il rapido ritorno dei ricavi delle aziende di Wall Street ai livelli pre-crisi. Anche se l’economia resta debole e il tasso di disoccupazione si avvicina al 10% – aggiunge il Wall Street Journal – le banche e le societa’ di investimento sono spinte dal forte recupero dei mercati azionari, del protrarsi degli effetti di vari programmi di aiuto del governo e della ripresa delle attivita”’ di merger and acquisition. Complessivamente il fatturato delle 23 maggiori istituzioni finanziarie americane e’ previsto attestarsi quest’anno a 437 miliardi di dollari. (ANSA)
    ___________________________________________

    Rapporto Fao e Pam, superata la soglia: +9% nell’anno in corso
    Aumento del 15,4% nei Paesi ricchi. Ma in testa resta l’Asia-Pacifico
    Oltre un miliardo soffre la fame
    è il livello più alto dal 1970

    _____________________________________________

    Ridete cazzoni, tra un pò, magari avrete sempre meno da ridere!

  37. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    il coxxionazzo mi ha mangiato un messaggio. Te lo invio per e-mail. Un saluto U

  38. Anita
    Anita says:

    x Ber

    Caro Ber,
    i 14’000 uomini che saranno mandati in Afghanistan, fanno parte di un contingente in prevalenza di ingegneri, personale medico, esperti di intelligence e polizia militare.
    La costruzione usualmente viene assegnata a contrattori privati.

    Li’ non c’e’ niente, anche le forze militari presenti sul posto hanno necessita’ di aiuto, di cuochi, di materiale, di meccanici, accampamenti, etc….

    Ciao, Anita

  39. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    quindi in Italia vi è una potentissima lobby omosessuale!!!
    E la Nostra Signora del Soccorso (Pronto) ha ancora una volta dimenticato le pilloline ……
    Male, perbacco, molto male. Poi i risultati si vedono.
    Un saluto U.

  40. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    mi scusi se sto sbrodolando sulla tastiera, ma sto mangiando un dolcissimo caco, dopo aver gustato alcune “olive” della profumata fesoa, non so come la chiamate nella brumosa Lombardia.

    Se lei mi venisse a tiro la farei oggetto di un tiro di dolcissime biglie , belle, sode, profumate…
    sarebbero le pillolone che le eviterebbero di fare certe stralunate affermazioni come:- non esiste una lobby omosessuale !-
    il “potentissima” se l’è inventato lei come al solito!

    nostra signora della pazienza

  41. Linosse
    Linosse says:

    X CC 37
    Aspettiamo stoicamente e con pazienza,tenendoci e massaggiandoci le trippe,che il magico sistema liberalliberistaliberanosamalos incominci a risoffiare impetuoso come anticipa il vidente M.T.
    Dopo ,oltre a tenerci le trippe strette dai morsi della fame, ci assaliranno algidi morsi del gelido vento”impetuoso e mantrico”.
    Dicono che il freddo aguzzi la vista……….
    Saluti
    L.

  42. Uroburo
    Uroburo says:

    Mia pregevole signora,
    che lei abbia della pazienza mi sembra una contraddizione in termini visto la sua tendenza alle aggressioni, ora addirittura fisiche (“la farei oggetto di un tiro di dolcissime biglie , belle, sode, profumate…”)….
    Comunque lei ha scritto “gli omosessuali, perchè sono una potente lobby”. Io avevo scritto “potentissima”. Francamente mi sembra una differenza non sostanziale.
    Ora, che in alcuni paesi ci sia una potente lobby omosessuale lo penserei anch’io, ma che questa ci sia anche in Italia mi sembra un’affermazione vagamente fuori dalla realtà.
    Tanto per cambiare. U.

  43. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    A Washington DC ci sono diverse Gay Lobbies.
    Ci sono frequenti dimostrazioni davanti la Casa Bianca.
    Non so molto di piu’ perche’ non seguo.

    C’e molta tolleranza, anche ingiusta, per esempio abbiamo Barney Frank un importante Congressman, Chairman of House Financial Services Committee, apertamente gay dal 1982.
    Gestiva dalla sua casa un bordello…ci fu uno scandalo temporaneo, ma tutto venne spazzato sotto il tappeto.
    Fu coinvolto in altri seri scandali…ma continuano a votarlo.

    Certe cose non riesco a capirle……..

    Anita

  44. Uroburo x Sylvi
    Uroburo x Sylvi says:

    Cara signora,
    in linea di principio la sua lettera non merita neppure una risposta perché porta pochissime argomentazioni, e tutte assai poco argomentanti, ma palesa il solito livore anti-sinistra che si addice perfettamente ai paladini dell’estrema destra.
    Lei non ha letto il libro io invece l’ho letto e quindi so di cosa parlo. Nel suo libro Asor Rosa spiega perché ha criticato Bobbio, opinione che attualmente corregge, e Pasolini, verso cui mantiene una critica negativa sul piano letterario. Non si capisce perché un critico letterario non dovrebbe avere il diritto di criticare un letterato. Solo perché è friulano?
    Mi sembra inutile spiegarle che cosa vuol dire intellettuale organico, ma Asor Rosa è stato proprio un intellettuale assai poco organico ed invece assai indipendente nei giudizi, anche sul piano politico. Ed è stato assai loquace nelle sue critiche, rivolta a vari indirizzi. L’obbedienza cieca può essere stata, ed essere, di tanti ma non certo sua.
    Inoltre è uno dei maggiori esperti mondiali di letteratura italiana, ed ha dimostrato una competenza assai rara addirittura in un paese che ha avuto tra i suoi critici letterari gente come il De Santis, Sapegno, Binni.
    Il suo accenno alla pagnotta manifesta la solita volgarità dei fascisti, una volgarità concettuale non meno fastidiosa (e nel caso specifico falsa) di quella verbale. Forse Peter dovrebbe rivedere il suo giudizio sui suoi scritti.
    Non si capisce proprio perché mai Asor Rosa avrebbe dovuto occuparsi di economia visto che è un letterato. E neppure si capisce perchè mai un pensionato non dovrebbe avere il diritto di esporre il suo parere, magari anche attraverso degli scritti.
    Scopriamo anche che per lei parlar male del Banana può essere fatto solo a certe condizioni. Bene, ci mancava questo punto di vista.
    Si plachi cara, continui a prendere qualche pillolina di quelle giuste, e provi a pensare che in democrazia ci si confronta con argomenti, con lei sempre un po’ carenti. Un saluto U.

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