BOCCIATO IL LODO ALFANO! Uno dopo l’altro, vari nodi stanno venendo al pettine di Berlusconi: perciò tira aria da golpe bianco. O da super inciucio. A Milano per esempio Filippo Penati….

BOCCIATO IL LODO ALFANO, DICHIARATO INCOSTITUZIONALE DALLA CONSULTA!

BOCCIATO IL LODO ALFANO, DICHIARATO INCOSTITUZIONALE DALLA CONSULTA!

BOCCIATO IL LODO ALFANO, DICHIARATO INCOSTITUZIONALE DALLA CONSULTA!

Premesso che le domande a Silvio Berlusconi sono diventate 25 – rintracciabili sul link http://www.pinonicotri.it/?p=1404 – e in attesa della sentenza della Corte Costituzionale, sentenza che può innescare reazioni da golpe bianco da parte di Silvio Berlusconi e dalla sua banda di lacchè indecisi e decisi a tutto, cerchiamo di capire che succede, dove stiamo andando e dove rischiamo di precipitare. Stiamo vivendo una sorta di calma prima della tempesta, a parte il fatto che di calma ce n’è poca. Diciamo meglio: stiamo vivendo una burrasca prima delle tempesta e fors’anche prima del terremoto.

Che l’Italia sia prigioniera di Berlusconi e che questi usi il suo potere politico e istituzionale di premier per salvare i propri giganteschi interessi e patrimoni personali (e farne semmai anche di nuovi) lo dimostra – tra molto altro – il suo gravissimo comportamento di queste ore. La magistratura milanese lo ha condannato a risarcire con una grossa cifra la Cir di Carlo De Benedetti e lo ha anche bollato come “corresponsabile di corruzione” per la molto losca vicenda del cosiddetto “lodo Mondadori”. Vale a dire della sentenza comprata dal suo avvocato Cesare Previti per fregare disonestamente De Benedetti nella corsa ad accaparrarsi la Mondadori, che a quell’epoca s’era pappata anche il gruppo L’Espresso, cui faceva  – e fa – capo non solo l’omonimo settimanale, ma anche il quotidiano Repubblica e un nutrito gruppo di testate locali. De Benedetti riuscì a recuperare almeno il gruppo L’Espresso grazie alla mediazione di un personaggio non proprio cristallino come l’imprenditore Ciarrapico, fascista dichiarato e amicone in particolare di Giulio Andreotti. Non so se mi spiego.

Avere come di capo del governo una persona ricattabile non solo dalle D’Addario, che peraltro si sono dimostrate persone per bene anziché ricattatrici, ma di conseguenza anche dai servizi segreti di vario tipo e bandiera, è già cosa inconcepibile. In un Paese civile. Ma ancor più disgustoso è l’azzeccagarbugliare da parte di politici, giornalisti e intellettuali per giustificare l’ingiustificabile,  minzolinizzando non solo quasi tutto il giornalismo, già malridotto di suo specie alla Rai e in Mediaset, ma anche buona parte del parlamento e degli opinionmaker un tanto (ma tanto) al chilo. L’unica nota confortante è che, come avevo previsto tempo fa e come risulta confermato da una ricerca del sociologo Enrico Finzi (presentata all’Università Statale di Milano a un dibattito sul futuro del giornalismo), finalmente l’utilizzo di Internet ha superato quello delle tv, specie da parte dei giovani. Che, come appunto prevedevo, sempre meno vivono nel cono d’ombra della volgarità e della pseudo realtà che tracima dalle tv italiane ridotte ormai quasi solo a intestino crasso, in attesa di ridursi a qualcosa di anatomicamente ancora più in basso non appena il nuovo editto bulgaro di Silvio Berlusconi avrà fatto piazza pulita dei vari Santoro, Gabanelli e pochi altri meritevoli di attenzioni particolari.

Già è gravissimo di per sé che Berlusconi abbia portato in parlamento e perfino al governo gente della risma di Previti e di Marcello Dell’Utri, e basterebbe questo, in un Paese civile, a costringerlo ad uscire dalla scena politica. Ora però Berlusconi non solo insiste ad accusare di complotto e malafede i magistrati – come fa da anni, altra cosa che in un Paese civile non verrebbe tollerata – ma addirittura prepara contromosse del governo per salvare ciò che non è bene e patrimonio comune degli italiani, ma solo roba sua privata, affari e interessi suoi privati, proprietà e quattrini suoi privati. Berlusconi inganna e truffa gli italiani strillando come un’aquila per spacciare come complotto contro di lui e contro i risultati delle elezioni quelle che invece sono semplici sentenze della magistratura, venute faticosamente al mondo nonostante i continui tentativi di aborto preventivo e i sabotaggi vari organizzati  dal Cavaliere e dai suoi scudieri.

Più che non firmare l’indecorosa legge sullo “scudo fiscale” il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano dovrebbe convocare d’urgenza Berlusconi al Quirinale e costringerlo alle dimissioni. Oppure dimettersi lui, mettendo così con le spalle al muro il Cavaliere che usa l’intera Repubblica e il parlamento italiani come sua stalla privata. Non è decoroso essere non tanto il presidente della Repubblica quanto invece quello  della stalla di Berlusconi.  Eppure Napolitano se ne resta dove sta, NON convoca Berlusconi per obbligarlo alle dimissioni, come invece fece il re quando convocò Mussolini e lo fece arrestare, mossa che peraltro avrebbe dovuto fare all’inizio della marcia su Roma anziché alla fine del rovinoso ventennio e annesso disastro delle seconda guerra mondiale.

Berlusconi, scortato dalle camice verdi, prosegue imperterrito la sua marcia non solo su Roma, che ha già fatto e vinto, ma anche sulle macerie della dignità e delle legalità repubblicana, delle quali sta facendo strame. La sua è una marcia verso l’abisso, ma prima di finirci lui può ancora trascinarci quel che resta delle decenza e della legalità istituzionale del Paese. Berlusconi si comporta non tanto da padrino quanto da padrone: Padrone d’Italia. Ma il Padrone d’Italia è il popolo, il popolo italiano. E i casi sono due e solo due: o il popolo italiano si lascia abbindolare anche da questo Cavaliere, sperando l’impossibile, e cioè di poter diventare Todos Caballeros, evitando magari di pagare le tasse ma diventando tutti ricchi; oppure si ribellerà furiosamente. E più tardi si ribellerà, più si ribellerà furiosamente, con una scintilla che partirà probabilmente dalle Università e dalla scuola in generale, come sempre accade quando un sistema politico diventa di fatto un regime e un semplice capo di governo vuole incoronarsi Cacicco, Rais, Caudillo.

Perché Napolitano non interviene? Abbiamo già più volte fatto notare che a suo tempo Berlusconi/Fininvest finanziava la rivista della corrente cosiddetta migliorista del Partito comunista italiano, corrente della quale proprio Napolitano era il leader. Abbiamo anche fatto notare più volte che il suo nome appare nell’agenda di Maurizio Japicca, finito in galera quando era il responsabile di Mediaset o di Finivest della Campania, uscito di galera perché reo confesso di finanziamento illecito dei partiti e poi, di conseguenza, fatto eleggere in parlamento dal solito Berlusconi per il suo partito, di fatto altra sua proprietà privata. Abbiamo anche fatto notare che quando era ministro degli Interni Giorgio Napolitano si adoperò per fare approvare la legge che limitava a sei mesi il tempo a disposizione dei pentiti per vuotare il sacco, dopodiché ciò che restava nel sacco si poteva solo buttar via. Una legge della quale non si è mai capito bene l’urgenza, ma che è stata accolta con soddisfazione da Berlusconi-Dell’Utri e amici vari.  Se non ricordo male Napolitano è stato anche a capo di una commissione parlamentare per il riassetto del sistema televisivo. Che a quanto pare NON è stato ben riassettato….

Ho letto infine da qualche parte che quando era un europarlamentare Napolitano è stato visto scendere a Bruxelles, per andare al parlamento europeo, da un volo low cost, quando invece – a quel che ho letto – il parlamento europeo paga ai suoi parlamentari per ogni viaggio di lavoro il biglietto a tariffa piena. Una carta, questa del rimborso spese, almeno per quel viaggio, che, se documentabile e quindi vera, in mano a uno come Vittorio Feltri potrebbe creare nella Repubblica italiana uno sconquasso simile a quello creato in Vaticano e nella Chiesa italiana con la carta della condanna di Dino Boffo. Condanna che peraltro è ridicola a fronte delle condanne non solo dello stesso Feltri e del suo editore, ma anche di molta gente del pianeta Berlusconi che tanto si impanca a dare lezioni a tutti mandando intanto in malora la Repubblica.

C’è speranza che si muova qualcosa e che Berlusconi paghi finalmente il dovuto? No. Nessuna speranza. A Milano per esempio il prossimo sindaco sarà con tutta probabilità Filippo Penati, ex Pci, oggi Pd del ramo D’Alema e quindi “coordinatore della mozione Bersani”, non appena sarà andata a buon fine la manovra iniziata pochi giorni fa da Salvatore Ligresti, in tandem con costruttori edili di Comunione e Liberazione,  per buttar giù Letizia Moratti. La manovra messa in piedi per spostare Penati dalla guida della Provincia a palazzo Marino indica che l’assalto alla diligenza dell’Expo’ del 2015 viene condotto da un mix di ligrestiani, dalemiani, formigoniani, ecc. Pecunia non olet, ma non puzza neppure il potere. Chiacchiere a Roma e accordi sotto banco ovunque, a partire da Milano. Città che da Milano da bere è diventata quella da divorare, ora che c’è la ricca polpa stanziata per l’Expo.

E del resto perché mai quel (poco) che resta della sinistra dovrebbe assumersi il peso pazzesco di rimettere in piedi un Paese ormai in larga parte corroso e corrotto dal berlusconismo e in preda a una crisi economica che non si sa bene dove andrà a parare? A parte gli inciuci, dei quali sono stati e sono maestri i D’Alema, i Veltroni e troppi altri, e che oggi rendono più difficili e vischiose le manovre dei resti della sinistra contro l’attuale premier (per la quarta volta!), anziché assumersi l’enorme peso di rimettere in sesto il Paese è molto più comodo mettersi ancora una volta d’accordo con Berlusconi: un governo di transizione o di salvezza nazionale guidato da Gianfranco Fini o da Casini in cambio della  garanzia di immunità. Sotto forma magari anche di nomina a senatore a vita, dandogli cioè lo stesso salvacondotto perpetuo lanciato a suo tempo da Francesco Cossiga a Giulio Andreotti, a patto che Berlusconi ceda la poltrona di palazzo Chigi.

Tutto sommato, il Cavaliere potrebbe traslocare di poche centinaia di metri e  continuare così a godersi in santa pace e fino alla fine del viale del tramonto il suo comodo palazzo Grazioli. E l’annesso “letto grande”. Beato lui. Sempre meglio di piazzale Loreto. Anche se virtuale.

195 commenti
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  1. Marilisa
    Marilisa says:

    Pochi sanno che da oltre 11 anni 5 cubani sono ingiustamente in carcere negli U.S.A. per aver cercato di impedire a gruppi terroristi della Florida di organizzare attentati contro il loro paese.
    Per chiedere la loro liberazione e contro il silenzio dei mezzi di comunicazione, l’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba ha organizzato una manifestazione, a livello nazionale, che si terrà a Milano, il giorno 10 ottobre 2009, con partenza alle 15 da P.zza Cavour, e termine in p.zza Leonardo da Vinci dove si terrà anche un’esibizione di danze cubane e musica dal vivo.

    Vi invitiamo a dare comunicazione dell’evento e ad approfondire questo tema così poco conosciuto.

    Per maggiori informazioni, richiesta di documentazione od immagini, potete contattarci utilizzando i
    recapiti indicati sul comunicato stampa allegato.

    Ufficio stampa
    Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba

  2. Uroburo
    Uroburo says:

    per Silvy
    Cara signora,
    per me gli insegnanti di religione (cattolica) in una scuola statale non ci dovrebbero proprio essere. Al massimo un insegnante di storia delle religioni. E non vedo perchè dovrebbero partecipare al consiglio di classe per una materia che non può essere che facoltativa e di parte.
    Per altro lei parlava come se fosse una normale insegnante di lettere. Ma avrò capito male io…… U

  3. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    VITTORIA!!! ORA VIGILARE PER RICACCIARE IN GOLA A BOSSI E A GENTE SIMILE LE MINACCE DI EVERSIONE ANTICAMERA DELLA SPACCATURA DELL’UNITA’ D’ITALIA SE NON DELLA GUERRA CIVILE

    La pronuncia a maggioranza dei giudici della Consulta sulla legge che sospende i processi per le prime quattro cariche dello Stato. “Violati gli articoli 3 e 138 della Costituzione”
    La Corte Costituzionale ha deciso, il lodo Alfano è “illegittimo”
    Una sentenza che di fatto sblocca i due procedimenti giudiziari a carico del premier

    ROMA – Il lodo Alfano è illegittimo. Lo hanno stabilito, a maggioranza, i giudici della Corte costituzionale, riuniti in seduta plenaria per deliberare sulla legittimità – rispetto ai principi della nostra Carta fondamentale – della legge che sospende i processi per le prime quattro cariche dello Stato.

    Una bocciatura a tutto campo, dunque, per il provvedimento fortemente voluto da Silvio Berlusconi: secondo i magistrati, il lodo viola ben due norme della Costituzione: l’raticolo 138, vale a dire l’obbligo di far ricorso a una legge costituzionale (e non ordinaria come questa); e l’articolo 3, quello che stabilisce il prinicipio di uguaglianza di tutti i cittadini.

    E questa presa oggi dalla Consulta è forse la decisione più attesa, più importante sul piano delle ricadute politiche, degli ultimi anni. Anche perché, sul piano pratico, sblocca i due processi a carico del premier (per corruzione in atti giudiziari dell’avvocato Mills, e per reati societari nella compravendita dei diritti tv Mediaset), congelati proprio a causa del lodo.

    I magistrati sono entrati in Camera di consiglio ieri, ma la giornata si è conclusa con una fumata nera. Da qui la seconda riunione, quella odierna: mattinata ancora con un nulla di fatto, e poi, nel pomeriggio, la pronuncia è arrivata. Una scelta non facile, quella dei giudici. Anche perché tra i membri della Corte si è consumato uno scontro tra i favorevoli e i contrari. Fino alla decisione finale.

    Ancora stamattina, il ministro della Giustizia Angelino Alfano aveva difeso con forza la legge: un provvedimento – queste le sue parole – “in cui noi abbiamo confidato, ritenendo di avere applicato tutti i precetti della precedente sentenza della Consulta”. Ma ora la Corte gli ha dato torto.

    Quanto a Berlusconi, ha atteso la pronuncia dei giudici costituzionali nella sua residenza di Palazzo Grazioli. In compagnia, tra gli altri, di Gianni Letta, dello stesso Alfano e di Umberto Bossi, giunto col figlio Renzo.

  4. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    troveranno qualche altra gabola per fermare i processi, che il Co0llle, come al solito, avallerà.
    Tra parentesi che la Consulta dichiari incostituzionale una legge tranquillamente firmata dal presidente della repubbòica è un’autentica sconfessione di legalità. Ma costui non dovrebbe difendere la legalità istituzionale e la costituzionalità delle leggi?
    Comunque godiamoci queste scarse soddisfazioni. U.
    PS. Ma cosa ci fa un avvocato privato (anzi due: Ghedini e Pecorella) in una questione ceh riguarda la legalità di una legge? Curioso……

  5. GV
    GV says:

    Oggi è una giornata felice per la democrazia.

    Questa gioia durerà molto poco, però per lo meno oggi è un bel giorno

  6. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    da “fascista” sono molto contenta!

    Avevo scritto un post lunghetto ad Uroburo, ho provato a dividere parole per farlo partire ma …niente!
    Farò un riassunto più tardi.
    Saluti
    Sylvi

  7. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Pensa se avesse vinto lui!
    Su Napolitano non intendo spendere neppure una parola, specie se è vero abbia detto l’enorme corbelleria, peraltro indecentemente falsa, che “chi è antisionista è anche antisemita”, Ora però si apre la strada all’uscita di scena del Gran Corruttore Berluscon de’ Berlusconi. Almeno quando andiamo all’estero non dovremo solo vergognarci, abbiami pur sempre una Consulta che non s’è piegata, non s’è venduta, non ha aggiunto altro disonore al disonore di essere un Paese berlusconizzato al punto da avere voluto, supportato e sopportato ben 4 governi del Chiavaliere a Dondolo.
    Ora è più facile finiscano nella spazzatura della storia le varie Gelmini e Carfagne, nonostante il bel culetto di una e la faccina compunta da mutande col pizzo dell’altra.
    Certo, avessimo una opposizione seria, una sinistra di sinistra, una destra moderna e un ceto politico laico anziché binettiano o rutelliano, sarebbe meglio. Anzi, questo sarebbe un momento magico. Ma dicono non si possa avere tutto dalla vita….
    Occhio, però! Forse la marmaglia bossiana ci costringerà a qualche barricata. Magari al canto di “Va pensiero”….. Al quale potremmo rispondere con un sonoro coro di “Va a fanculo”, scusami la volgarità imposta dal parlare di Bossi e dei suoi. Il senatùr balabiòt a palazzo Chigi alla riunione strategica con Berluscon de’ Berlusconi per pianificare la reazione alla cannonata del lodo affondato si è presentato con suo figlio Renzo, cioè con l’asino pluribocciato alla maturità scientifica. Roba da avanspettacolo o da Repubblica delle banane? In ogni caso roba da ridere, anzi da sganasciarsi dalle risate.
    Un abbraccio.
    pino
    P.S. E nella spazzatura anche i Ghedini, i Pecorella, i vari azzeccagarbugli, ecc.

  8. Linosse
    Linosse says:

    “Umberto Bossi. “Io sono per la saggezza. Perché sfidare l’ira dei popoli?“, aveva detto il Senatur. “Non sarà bocciato, speriamo bene. Non si può sfidare l’ira dei popoli…“. ”
    Che si sia autoeletto miglior presidente degli ultimi 150 anni,trascurando naturalmente i precedenti,non basta bisogna autocelebrarsi non un eletto dal popolo ma il popolo stesso anzi I POPOLI …. IRATI!
    L.

  9. Pietro
    Pietro says:

    Gentile Pino,

    come vede ho seguito il Suo consiglio…

    L’incostituzionalità del Lodo era palese, ma la sua bocciatura da parte della Consulta la considero, ahimè, una vittoria di Pirro: infatti tale lodo ha avuto il benefico effetto di far slittare il processo del “nostro” premier relativo alla corruzione di Mills, la cui sentenza di primo grado è giunta in un momento in cui Sua Emittenza era travolto dai vari scandali (Veronica, Noemi e via “velinando”) e la sua sicura condanna – nella sentenza di primo grado è stato stabilito che Mills fu corrotto da Berlusconi – sarebbe stata la mazzata finale che lo avrebbe spinto a levarsi dai c…

    Non ci resta adesso che aspettare che un “Ghedini” o un “Ghedoni” trovi l’ennesimo escamotage per assicurare l’immunità a quest’individuo che tra leggi “ad personam”, assoluzioni, prescrizioni e inciuci vari pare davvero immortale…

    Craxi disse che alla fine tutte le volpi finiscono in pellicceria, ma a Berlusconi la sua pelliccia, anche se piena di rogna, non sarà mai scuoiata…

    Saluti

  10. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI

    Secondo me D’Alema è indagato a Bari già da un paio di settimane, ma non lo si dice in attesa che si trovi un compromesso sul lodo Alfano trombato. Non a caso ho scritto la presente puntata del blog dicendo che Penati sarà il prossimo sindaco di Milano.
    Ora il rischio è che Berluscon de’ Berlusconi e il Senatùr Balabiòt vogliano andare alle urne, convinti di stravincere e tornare quindi con un parlamento ancor più a loro favore che rifà il lodo Alfano se non peggio. Devo però dire, cambiando un po’ parere su Napolitano, che il capo dello Stato NON intende sciogliere il parlamento. E’ vero che la sconfessione del lodo gli fa fare una strana figura, visto che lui ha lo promulgato, ma ora al governo e all’opposizione dirà: “Signori, mettetevi d’accordo su un compromesso decente. Quando siete pronti, sapete dove trovarmi”. E torneranno in ballo i D’Alema&C, con Berlusconi comunque salvato e magari pur sempre a palazzo Chigi perché ora è chiaro anche ai ciechi e ai disonesti che appena esce da lì finisce, giustamente, in galera. Altro che complotto dei magistrati! Qui l’unico che complotta è lui con la sua cricca ai danni della Repubblica, e complotta fin da quando è “sceso in campo” al solo fine di salvare il suo potere, la sua ricchezza ed evitarsi le manette. Lo dimostra senza possibilità di dubbio alcuno il suo avere tentato di nominare un tipaccio come Cesare Previti, avvocato al suo esclusivo servizio, ministro della Giustizia del suo primo governo, e il suo averlo nominato ministro della Difesa, cioè con in mano i servizi segreti militari (quelli che più contano…), quando l’allora capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro gli disse che non avrebbe mai ratificato la nomina di Previti alla Giustizia. Il complotto del Caimano dura da 4 suoi governi, altro che balle e accuse demenziali alla magistratura.
    Ciò detto, l’accordo con Gheddafi è cosa intelligente. E se all’Italia il gas metano durante l’inverno non manca è grazie all’amicizia di Berlusconi con Putin, quello che gli ha regalato il “letto grande” in attività a palazzo Grazioli. Sarebbe forse davvero un bravo capo di governo Berlusconi se non fosse anche Sua Emittenza e si togliesse dai piedi il cattivo odore dei Dell’Utri e amici dei suoi amici, oltre che farla finita coi prestanome a partire dal fratello Paolo, altra vergogna nostrana quella del prestanome consanguineo. Insomma, un Berlusconi privato del suo immenso potere massmediatico e finanziario, la cui origine ora comincia ad essere assai più chiara. Ma la sinistra s’è lasciata fregare, se non comprare, corrompere e cooptare. Non molto diversa, in questo, dalla destra o dal centro: siamo tutti “ittagliani brava ggente”, dedita al “tengo famiglia” E famigli….
    Buona serata a tutti.
    pino nicotri

  11. GV
    GV says:

    Caro Nicotri

    guardi che l’affare con Gheddafi lo fanno i fornitori di armi e lo fa il Banana con le sue televisioni.
    Mi consenta…..la fornitura di gas con le personali amicizie con putin e gheddafi c’entrano molto poco, come ben rivelato dall’espresso. In realtà si tratta di personalissima politica energetica dell’ ENI.

    Sono molto sciettico sull’evoluzione delle cose.
    I cosidetti poteri forti italici in realtà del Banana ne hanno abbastanza piene le scatole, e pare che a livello internazionale ormai si aspetti l’occiasione per spedirlo…però
    Però lo zoccolo duro italico (il 40%) lo segue ciecamente

  12. Vox
    Vox says:

    Il crollo del Lodo Alfano e’ una delle poche – e rare – vittorie di cui ancora possiamo rallegrarci in un’Italia devastata dall’illegalita’ e dall’arroganza della Banda Bassotti. Il golpe bianco di cui parla Pino e’ possibile. E c’e’ il furbo di tre cotte Fini in attesa dietro le quinte…

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Pietro

    In parte, e l’ho già scritto, sarà se non di Pirro una vittoria incompleta o molto svuotata. Ma in Italia è sempre così….
    Del resto il problema è che NON esiste la forza politica, sociale, economica ed elettorale per fare uscire di scena Berlusconi come merita. Non credo che la Consulta abbia sollevato il masso che non esistendo poi la forza per spostarlo ci finirà, come diceva Mao, sui piedi nostri anziché su quelli di Berlusconi. Del resto questo è un Paese che ha uno come Bossi ministro delle Riforme, anziché clown al circo Orfei o venditore di accendini al bar dell’angolo. E, per dirla tutta, siamo un Paese che per portare Mussolini in piazzale Loreto ha aspettato di essere disonorato e ridotto allo stremo, mancando della civiltà necessaria per fargli un regolare processo. E’ vero che il re lo fece arestare, ma con un sotterfugio da ladro di formaggi. E comunque DOPO avergli dato disco verde e avergli dato spago per 20 anni. A piazzale Loreto anziché Clara Petacci doveva andarci semmai il re.
    Mah.
    Un saluto.
    pino

  14. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x GV

    Mah, che con Gheddafi ci sia anche dell’altro, “amazzoni” e affari del Biscione compresi, è ovvio. A certi livelli certo “contorno” NON manca mai… Però l’accordo è giusto, non a caso ha fatto imbestialire gli inglesi e le Sette Sorelle, che ora temono vogliano imitare Gheddafi, cioè avere una partnership nelle Sorelle, anche gli altri Paesi produttori di petrolio. Si immagini se puntasse i piedi anche l’Iran…
    Per il gas: sì, ma guardi che senza l’assenso di Putin il flusso ralenterebbe. E’ vero che l’Eni fa una politica sua, da sempre e sempre intelligente (non a caso è sempre stata un regno dei nostri “servizi”), ma Putin potrebbe chiudere i rubinetti. O almeno stringerli un po’… E per noi sarebbero cavoli amari.
    Buona serata.
    pino nicotri

  15. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Pietro

    Ha seguito il mio “consiglio”? Bene. Scusi però, forse per la giornata convulsa che ho avuto oggi, non ricordo quale e quando gliel’ho dato.
    pino nicotri

  16. Lodo Mondadori: altro che non ne sapeva niente!
    Lodo Mondadori: altro che non ne sapeva niente! says:

    LODO MONDADORI: FIDEIUSSIONE E’ IPOTESI PER SOSPENSIONE…
    (Ansa) – La Fininvest potrebbe presentare anche una fidejussione bancaria chiedendo la sospensione dell’esecutivita’ della sentenza civile con la quale il giudice Raimondo Mesiano del Tribunale di Milano ha condannato la holding della famiglia Berlusconi a versare 750 milioni di euro alla Cir di Carlo De Benedetti per il risarcimento nella vicenda del Lodo Mondadori.

    ‘E’ una possibilita’ che sussiste’, spiegano fonti legali precisando che e’ pero’ ancora prematuro precisare se verra’ presentata tale fideiussione e quale importo avra’. Sulla vicenda e’ intanto gia’ intervenuta la societa’ con una nota senza precisare nulla al riguardo, limitandosi a confermare che presentera’ la richiesta di sospensione.
    Cesar Alierta

    Gli avvocati della Fininvest che hanno assistito la societa’ nella causa, Aldo Frignani, Achille Saletti, Fabio Lepri e Romano Vaccarella, sono al lavoro per presentare in tempi brevi il ricorso sulla sentenza. Contestualmente alla citazione in Appello, secondo quanto si apprende, verra’ presentata anche la richiesta di sospensiva.

  17. VOX
    VOX says:

    @ GV

    Le stime reali sulla popolazione irlandese tra il 600 e i primi del 900 sono molto varie. Come ha scritto lo storico che ho citato nel blog precedente, non e’ mai stato possibile registrare il numero reale per una serie di motivi che qui sarebbe troppo lungo elencare (per esempio, erano moltissimi i farmer irlandesi che, rimasti senza terra, diventavano travelers con tutta la famiglia, il loro numero non e’ mai stato calcolato con precisione).
    Secondo questo autore, alcune fonti dell’800 parlavano di 11 milioni e altre stime (tenendo appunto conto dei miserabili che si spostavano di continuo, che nascevano o morivano senza che la cosa venisse in alcun modo registrata ufficialmente) arrivavano addirittura, appunto, ai 15 milioni.

    Puo’ anche darsi che questa stima sia stata fatta per eccesso, ma non bisogna dimenticare che la popolazione irlandese era molto prolifica, proprio a causa della diffusa miseria. E comunque, anche se fossero stati solo 8 milioni (una stima, secondo me, per difetto), pensi come doveva essere graziosa, equa e solidale la dominazione britannica, se gia’ nel 900 ne erano rimasti la meta’.

    In realta’, la situazione descritta dagli stessi storici inglesi e’ aberrante, roba da far drizzare i capelli.
    Una ricostruzione molto suggestiva, relativa al periodo di poco precedente la rivoluzione del 1916, l’ha fatta Ken Loach, regista britannico, in “The Wind that Shakes the Barley”, dove il comportamento dei soldati britannici verso la popolazione locale, donne e bambini inclusi, non si distingue troppo da quello delle SS.

    @ Uroburo
    Hai ragione tu. Il problema della carestia, anzi della serie di carestie irlandesi tra 700 e 800 e’ molto piu’ complesso di come la mette Andrea.

    Non solo il sistema del latifondo creato dai britannici aveva tolto denaro, terra e sostentamento a milioni di contadini irlandesi, non solo era stata imposta la coltivazione di un unico particolare tipo di patata (eliminando altri tipi che avrebbero anche potuto resistere all’attacco della malattia), non solo quell’unico tipo di patata era stato anche imposto come cibo base del popolo perche’ tutto il resto veniva esportato in GB, ma quando le carestie colpirono duramente la popolazione, il governo inglese non prese i provvedimenti che avrebbero potuto salvare milioni di affamati, perche’ la sua preoccupazione principale era quella di non nuocere al libero mercato e di non creare sbandamenti nel prezzo del grano! Si arrivo’ addirittura a chiudere a chiave diversi depositi e metterci di gurdia i soldati, con l’ordine di sparare ai miserabili che avessero tentato di rubare qualche manciata di granaglie.

    A dare il colpo di grazia arrivarono poi le febbri tifoidee, dovute all’estrema malnutrizione, alle condizioni di miseria e alla totale assenza di igiene (intere famiglie non avevano altra opzione che vivere in profonde fosse scavate nella terra e coperte con pezzi di legno e rami!). Perfino tra gli inglesi molti si indignavano e scrivevano petizioni su petizioni al loro governo, purtroppo inutilmente. Il risultato fu un disastro di proporzioni bibliche. Io arriverei anche a parlare di genocidio, magari non proprio programmato, ma quanto meno colposo.

  18. Vox
    Vox says:

    Ho letto da qualche parte che Putin avrebbe fermamente smentito di aver mai regalato letti o altri pezzi di mobilio al nostro attempato, ma grande amatore di fanciulle…

    Quanto al gas, i problemi di erogazione, in realta’, sono sempre stati legati al contenzioso con l’Ucraina (attraverso il cui territorio passano i condotti) che da anni non paga o ritarda i pagamenti del proprio gas e ha accumulato un grosso debito con la Russia. L’anno scorso a chiudere i rubinetti per l’Europa non fu la Russia, ma proprio l’Ucraina. La quale, pur cantando sempre peste e corna della vicina e tentando di entrare nella Nato, vuole pero’ che le siano conservati gli antichi trattamenti di favore e di amicizia.

  19. VOX
    VOX says:

    Da notare anche che, proprio oggi, sono state emesse sentenze di non colpevolezza per i vertici della polizia di Genova (relativamente al massacro del Diaz) e per Speciale (relativamente al trasporto di pesce per uso personale su un aereo dello stato). Un fatto “che non sussiste”, pensa un po’.

    Su questo sfondo la dichiarazione di illegalita’ del lodo Alfano e’ praticamente un miracolo.

  20. Vox
    Vox says:

    @ Pino

    Molti post non passano, o passano in un modo a dir poco strano, come il 69. Amtispam impazzito di gioia per il lodo Alfano?

  21. Vox
    Vox says:

    Ohibo’! Il 69 a puntini e’ scomparso e si e’ trasformato nel post che lo precedeva.

  22. Pietro
    Pietro says:

    Gentile Pino,

    il consiglio era quello di scrivere sul blog le mie opinioni anzichè su FB… saluti.

  23. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Pino,
    una nota positiva c’è, “non moriremo attaccati alla canna del gas!
    Semmaiin un crecsendo di giaculatorie dirette da tarciso bertone , alias Petrus romanus”.
    Pensa che ho scoperto (e non sapevo) che quando era giovane era segretario particolare di Siri,sai quello specializzato in passaporti!
    Puoi verificare?
    cc

  24. Uroburo
    Uroburo says:

    Per Vox
    Ho letto il pezzo che riguarda la difesa antiaerea iraniana.
    Francamente mi sembra un po’ generoso.
    Avere un’adeguata difesa antiaerea, e per di più antimissilistica, richiede moltissimo personale particolarmente ben addestrato.
    Non credo che l’Iran l’abbia quindi credo che si tratti di un articolo piuttosto speranzoso.
    Io penso che le difficoltà di attaccare l’Iran siano soprattutto politiche: allargare ancora di più il conflitto (che per ora comprende Irak ed Afghanistan con mezzo Pakistan sullo sfondo) significa rendere tutta la regione ingestibile. Israele se ne infischia ma l’Usaegetta non può rischiare troppo. U.

  25. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Pietro

    Ah, sì, ricordo. Però anziché “anziché” – mi scusi il gioco di parole – io ho sugerito un “anche”. Mi fa piacere abbia seguito il mio consiglio.
    Buona serata.
    pino

  26. Linosse
    Linosse says:

    Non so a voi ma a me arrivano a valanga messaggi con faccine sorridenti,tante come bollicine di spumante stappate per festeggiare la SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE!
    Meno male che la COSTITUZIONE C’È ED ANCHE QUELLI CHE LA RISPETTANO.
    Sono curioso di vedere quando e chi darà una strigliata COSTITUZIONALE al bossi & c che sembrano anguille nel confronto del rispetto delle ISTITUZIONI!
    L.

  27. alex
    alex says:

    @ Sylvi (4)
    “…NESSUNO deve sacrificare la propria vita , nè la propria libertà per nessun altro..non ne vale la pena , anche se normalmente sono le donne a farlo!”
    – – – – – – – –
    Toh, quoto Nostra Signora! (anbelìvebol!)
    – – – – – – – –
    @ Azzèta (26)
    “Intimisti” come versi, ma decisamente efficaci.
    – – – – – – – –
    @ Uro (37)
    Lei avresse scrito “prospopea” e si è propio sbagliato, pappappéro pappappà!
    – – – – – – – –
    Ciao a tutti, scusate i messaggi in serie, ma sono impegnato a festeggiare con il trenino l’incostituzionalità del lodo.
    “BRIGITTE BARDO, BARDO……”

  28. Vox
    Vox says:

    @ Uro
    Puo’ darsi, anche se l’Iran ha avuto molti armamenti dalla Russia negli ultimi anni, oltre ad aiuti per l’addestramento dei militari. Comunque sia, l’importante e’ che l’attacco non avvenga.

  29. Marta x CC
    Marta x CC says:

    Caro CC con ritardo rispondo al tuo scritto (post 68) del precedente tema.Nel mio mettevo in discussione quello che Anita scrive poco simpaticamente sul Presidente americano e per aver scritto “questo tetro blog”. Naturalmente un po’ come Sylvi risponde ogni volta picche. Me lo immaginavo!!
    Sylvi è una brava persona, ma a me ha sempre dato l’impressione che per lei il tempo si è fermato al dopoguerra. L’arrivo del nipotino sono sicura addolcirà questo lato duro del suo carattere….tipico friulano?
    Tornando al tema attuale sono contenta che sia stato bocciato il lodo Alfano. Ho visto il premier stasera esattamente al tg3 un servizio di un minuto e venti secondi. Stravolto dalla rabbia, furioso con i” comunisti” (sai che novità) ha chiuso dicendo viva l’Italia viva berlusconi. Credo che ha capito che la fine si sta avvicinando. Sei tu che hai scritto di essere preoccupato delle parole di Bossi? Ma va, avete cacciato quelli con la
    camicia nera, caccerete anche quelli con la camicia verde dai…
    un caro saluto M.

  30. Vox
    Vox says:

    L’infelice espressione di sostegno di Formigoni al Cav.
    (della serie: la verita’ del subconscio)

    Dichiarazioni come questa di Formigoni: “Esprimo la massima solidarietà, la massima vicinanza e il mio grandissimo affetto al presidente Berlusconi” rivolta al Papi in occasione della dichiarata incostituzionalita’ del Lodo Alfano, non sono state rivolte ne’ a Fini, ne’ al presidente della repubblica. Questo fa capire, se ancora ce ne fosse bisogno, che perfino i suoi sappiano benissimo che l’unico ad aver bisogno del Lodo era lui.

  31. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Ripeto un’altra volta: fare il “Copia” prima di inviare il commento, così se per qualche strambo motivo non compare me lo si invia e io appena posso lo metto in rete perché ho trovato il modo di aggirare il misterioso ostacolo.
    Un saluto “lodoso”.
    pino

  32. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Pietro,
    fine seconda guerra mondiale..strani personaggi con accento tedesco, ma tutti rigidamente di passaporto italiano, bolzanini presumo, si imbarcarono per il sud -america, Uruguay , meta delle vacanze,
    dal porto di Genova!
    Ma non ne sono sicuro, per cui il condizionale è d’obbligo e anche le verifiche del caso!

    cc

    NB- In tutti i casi una Italtourist ante-litteram,a dimostrazione del fatto che in certe materie ,qualcuno è imbattibile !

  33. Peter
    Peter says:

    quella della popolazione irlandese e’ un’altra questione di lana caprina. Direi che lasciare perdere e’ meglio, ma inviterei i contendenti ad usare il senso pratico, come esercizio. Oggi la popolazione irlandese totale (EIRE ed Ulster) rasenta appena i sei milioni, a quanto leggo! mi e’ difficile credere che fosse 8 milioni di anime nel 1841, quando secondo il census di allora l’intera popolazione britannica (compresa quella irlandese!) era meno di 30 milioni in tutto. E di sicuro i 15 o anche 11 milioni postulati da Vox sono stime del tutto immaginarie. Comunque, do per buona la stima di 8 milioni, se non altro perche’ in quell’anno, pare, vi fu un censimento.
    A Vox faccio notare che i travellers possono fare aumentare i numeri, anziche’ ridurli (essendo contati piu’ volte…).
    Quanto agli accurati registri dei parroci, non faccio troppi commenti. Tenendo presente la birra che si bevevano, ed i ragazzi del coro cui erano occupati a correre dietro…
    Apprezzo i commenti di Uroburo sulla dominazione britannica, molto meno quelli di Vox che sono estremizzati. Uroburo capisce che il proletariato rurale era trattato allo stesso modo ovunque, e che l’Irlanda dell’epoca non era una colonia piu’ di qualunque altra provincia del Regno Unito. Ed i latifondisti locali erano irlandesi essi stessi

    Peter

  34. Pietro
    Pietro says:

    Gentile Controcorrente,

    grazie per l’informazione, e magari quei signori emigrati in Uruguay hanno poi intrapreso la carriera di ricettatori di diamanti come quel Zehl del bellissimo film intitolato “il maratoneta”, eh eh eh…

    Saluti

  35. Vox
    Vox says:

    A Destra è l’ora dei falchi.
    Fini tace, si rafforza l’asse Berlusconi-Bossi

    Superato lo choc, nella maggioranza è l’ora dei falchi […] Ammainato lo statista, torna il Caimano. L’asse di ferro premier-Senatùr si riprende con prepotenza la scena chiamando a raccolta il popolo contro le istituzioni. «A questo punto le elezioni regionali acquistano valenza politica. E con un alleato come noi Berlusconi non può perderle» chiosa Bossi, seguito dal ministro Ronchi, mentre già ieri Il Giornale sparava a titoloni che il 70% degli italiani è con il capo del governo.

    La parola d’ordine della Lega è: niente elezioni, bisogna andare avanti con le riforme, il popolo lo vuole. Lo dice Bossi dopo il colloquio con il presidente della Camera, lo confermano i capigruppo Cota e Bricolo dopo il vertice del Carroccio. Una riforma tra tutte, storico cavallo di battaglia bossiano, è di grande attualità.
    E pare abbia trovato attente e spalancate le orecchie del furibondo premier: la riforma della Consulta in senso territoriale e regionalizzato, con cinque giudici eletti dai consigli regionali, e quindi indirettamente, appunto, dal popolo. C’è chi scommette che gli sherpa dei due partiti saranno prestissimo al lavoro su questo tema.

    […] Il Guardasigilli Alfano trova «sorprendente» e «incomprensibile» la sentenza. Cicchitto invoca «la maggioranza del popolo italiano che dovrà far sentire la sua voce» contro «processi imbastiti sulla base dell’uso politico della giustizia». Violentissimo il commento di Verdini: «Da sinistra una lotta politica a colpi di sentenze per far cadere il governo attraverso improbabili scorciatoie giudiziarie… Una Consulta totalmente sbilanciata a sinistra». Forze che «per dare la spallata sfasciano il Paese e vogliono portarlo al fallimento sulla pelle degli italiani». fino all’avvertimento del senatore Viceconte: Qualora qualcuno tentasse di sovvertire la scelta degli italiani troverebbe in Parlamento e nelle piazze adeguate risposte a tutela dell’ordine democratico.

    http://www.unita.it/news/italia/89473/a_destra_lora_dei_falchi_fini_tace_si_rafforza_lasse_berlusconibossi

  36. Vox
    Vox says:

    Ed i latifondisti locali erano irlandesi essi stessi
    @ Peter

    Ma davvero? Ne e’ proprio sicuro sicuro sicuro?
    Com’era quel detto sull’insistere nell’errore…

  37. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro linosse,
    io non starei a festeggiare,un qualcosa che è nella logica in tutto il mondo democratico, meno che in Italia.
    Ci sarà pure qualche ragione..no..adesso invece è il momento di non mollare la presa e di lavorare ancora di più..ognuno per quello che può fare…
    Vigilare,vigilare,vigilare!!!!

    cc

  38. Vox
    Vox says:

    Un po’ di umilta’, o almeno il sapersi fermare quando e’ chiaro che non si sa sempre tutto di tutto, mette le persone in una luce migliore. Altrimenti si perde credibilita’ su tutto.

  39. Antonio di Pietro: Berlusconi è matto!
    Antonio di Pietro: Berlusconi è matto! says:

    LODO ALFANO: DI PIETRO, BERLUSCONI E’ MATTO
    “L’attacco del giorno dopo da parte di Berlusconi alla Consulta e a Napolitano, fatto dopo aver brandito il giorno prima gli stessi giudici della Corte, e dopo aver invitato a cena alcuni di essi per ingraziarseli, dimostra ancora una volta non solo che egli non e’ uomo di governo, ma che non ha rispetto per le istituzioni. Berlusconi e’ letteralmente matto, se non da legare, da rimandare a casa”. Lo afferma il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

  40. Bondi lo è di sicuro, magari pure ubriaco
    Bondi lo è di sicuro, magari pure ubriaco says:

    LODO ALFANO: BONDI, SENZA BERLUSCONI NON C’E’ SPERANZA
    Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl, in una nota afferma: “Ogni giorno sono stupefatto dalla determinazione, dal coraggio e dalla forza morale che il Presidente del Consiglio esprime di fronte a quello che di sconcertante accade da quasi 20 anni in questo sventurato Paese. Dobbiamo sapere tutti che senza di lui, senza la testimonianza quasi eroica e certamente commovente che offre al servizio della liberta’, della democrazia e dello sviluppo dell’Italia, saremmo tutti privati della possibilita’ di guardare al futuro con un minimo di speranza”.

  41. Vox
    Vox says:

    Fanno riflettere alcune considerazioni (forse anche estreme) espresse nel seguente articolo:

    Il 03 ottobre 2009 il Presidente Napolitano, prima di firmare il decreto legge 103/2009 (lo scudo fiscale), a un cittadino che gli ha urlato: “Presidente, non firmi, lo faccia per le persone oneste”, ha risposto: “Nella Costituzione c’è scritto che il presidente promulga le leggi. Se non firmo oggi il parlamento rivota un’altra volta la stessa legge ed è scritto che a quel punto io sono obbligato a firmare. Questo voi non lo sapete? Se mi dite non firmare, non significa niente”.

    […] Il Presidente della Repubblica è garante della Costituzione.
    Cosa significa questo? Significa che il Presidente della Repubblica ha l’importantissimo compito di controllo preventivo di costituzionalità sulle funzioni legislative e di governo.

    Il Costituente ha previsto che sia compito del Presidente della Repubblica promulgare le leggi, emanare i decreti ed i regolamenti proprio per permettergli di svolgere questa funzione di controllo. Infatti il parlamento vota una legge (decreto o regolamento), questa giunge sul tavolo del Capo dello Stato che, con la sua firma, ne garantisce la conformità ai principi costituzionali.

    Se il presidente ha dei dubbi e ritiene che la legge presenti profili di incostituzionalità, può, e deve, non firmare, ovvero può, e deve, porre un veto sospensivo sulle legge e, con messaggio motivato, rinviare alle Camere la legge chiedendo una nuova votazione (Art. 74 Cost. “Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può’ con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione)

    E’ possibile che le Camere non tengano conto delle indicazioni del Capo dello Stato e approvino nuovamente lo stesso testo […]In questo caso il Capo dello Stato deve firmare e promulgare la legge (Art. 74 Cost. Se le Camere approvano nuovamente la legge, questa deve essere promulgata)

    Ma tutto ciò non significa che la funzione preventiva di controllo di costituzionalità del Capo dello Stato non sia importante, anzi è fondamentale e, sopratutto, non può essere sostituita dal solo controllo successivo della Corte Costituzionale.

    Il capo dello stato ha la funzione di garante della costituzione (funzione di controllo preventiva).
    La corte costituzionale ha la funzione di custode della costituzione (funzione di controllo successiva).
    Il rispetto della carta costituzionale può avvenire solo se entrambe le funzioni vengono svolte correttamente.

    […] abbiamo una delle migliori costituzioni del mondo ed è per questo che [sono state] predisposte due fasi di controllo alla nostra costituzione, perché il solo controllo successivo della corte costituzionale, in alcuni casi, non potrà che essere tardivo per la tutela di diritti costituzionalmente garantiti.

    In altri termini, se il Capo dello Stato rinuncia a priori a esercitare questa sua importantissima funzione preventiva di garante della costituzione, non solo la sua figura si riduce a quella di un passacarte ma, così facendo, salta la nostra costituzione[…] Se una funzione non viene esercitata il sistema salta, saltano le efficaci garanzie sui possibili abusi ai nostri diritti fondamentali, salta il sistema democratico alla base della nostra repubblica.

    Ecco perché è tanto grave la dichiarazione del presidente Napolitano che afferma: “Nella Costituzione c’è scritto che il presidente promulga le leggi. Se non firmo oggi il parlamento rivota un’altra volta la stessa legge ed è scritto che a quel punto io sono obbligato a firmare. Questo voi non lo sapete? Se mi dite non firmare, non significa niente”.

    Significa eccome. E’ fondamentale. E’ la differenza tra “tutelare” e “non tutelare” efficacemente un diritto costituzionale!

    Il Capo dello Stato non può rinunciare a priori ad esercitare la sua funzione di garante dicendo “tanto è lo stesso, il parlamento rivota un’altra volta la stessa legge”. Innanzitutto come fa a saperlo? Ma, sopratutto, anche qualora avesse questa consapevolezza, questa può essere sufficiente per indurlo a non esercitare la sua funzione? NO!

    Ma se il Capo dello Stato è arrivato a dire questo la domanda da porsi è: Cosa intendeva dire veramente il Presidente Napolitano con quella frase?[…]
    In altri termini: siamo ancora in una Repubblica oppure… siamo in un momento in cui non vi è più controllo agli abusi di una maggioranza, perché chi demandato a questo compito vi ha rinunciato a priori, dichiarandolo pubblicamente? E se è così, l’affermazione di Napolitano può significare che, in realtà, è già stato attuato e portato a termine una sorta di golpe bianco? Spero vivamente di no.
    [di Solange Manfredi, giurista]
    http://paolofranceschetti.blogspot.com/2009/10/03-ottobre-2009-golpe-bianco.htm

    Mi sembra – mi si corregga se sbaglio – che Napolitano abbia commesso un errore giuridico nel firmare, a suo tempo, il Lodo che faceva da scudo alle 4 principali cariche, inclusa la sua. E in un certo senso si e’ anche dato la zappa sui piedi, visto che ora la C.C. ha dichiarato questo Lodo incostituzionale. Non avrebbe dovuto controllare prima? E’ stata una leggerezza? O cosa?

  42. Anita
    Anita says:

    x Marta

    Cara Marta,
    e’ lei che si attacca ad ogni parola che scrivo.
    Quanti si sono lamentati che a volte il forum e’ morto, lento, noioso……
    Io ho scritto solo due righe di incoraggiamento a Sylvi.
    E’ permesso?

    Lei e’ sempre stata velenosetta verso di me, e francamente sono affari suoi.

    Good night,
    Anita

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