Quanti errori, opportunismi e sporcizie nascoste sotto il tappeto dei nostri sei morti in Afganistan. Mentre il capo del governo e alcuni ministri svalutano il Risorgimento e attentano all’unità d’Italia. E la Fiat si rimette a piangere per avere i nostri soldi quando la faida tra Agnelli mostra egoismi e lucri privati colossali
Mi inchino anch’io di fronte alla morte dei nostri sei soldati in Afganistan, sperando che il tragico bilancio non aumenti. Mi inchino anche di fronte ai 20 civili uccisi anche loro nello stesso attentato, ma di cui nessuno o quasi parla, come se non ci riguardasse e non fossero stati uccisi solo perché casualmente vicini alla nostra pattuglia. Il cordoglio e il dolore non mi impediscono però di far rilevare alcune cose spiacevoli e sostenere di conseguenza che per esempio è un errore il rinvio della manifestazione per la libertà di stampa indetta dalla Federazione nazionale della stampa italiana, vale a dire dal sindacato di noi giornalisti.
Dopo avere spiegato perché il rinvio è un errore passerò a spiegare come in quanto a logica e decenza dei politici di governo lo Strapaese è ormai messo molto male.
La prima cosa da rilevare riguardo l’Afganistan è che i nostri militari muoiono a molte migliaia di chilometri da casa in una guerra persa in partenza. Non dico che tutti debbano avere studiato e conoscere la Storia, ma almeno i politici e gli alti comandi militari dovrebbero dare un’occhiata alle carte geografiche prima di imbarcarsi in imprese tanto altisonanti quanto sballate. Per “vincere” in Afganistan servono non meno di 2 o 3 milioni di soldati, seguiti però da qualche milione di occidentali che vi si trasferiscano per viverci. Ovvero: l’Afganistan o lo si colonizza con una tabula rasa, come sono state colonizzate le Americhe, o è meglio lasciarlo stare e darsi alla politica anche con quel Paese anziché condurvi avventure militari. La colonizzazione però è ormai un relitto della Storia, e in ogni caso l’Afganistan, che non è la val Padana aperta all’invasione longobarda o la Palestina chiusa in una morsa e abbandonata al suo destino dal mondo, in fatto di colonizzazione si è già a suo tempo rivelato un osso più duro dell’India, della Cina e del Vietnam. Che avevano di fronte non gli italiani dell’Italia berluscona, ma i francesi della Francia, gli inglesi dell’impero di Sua Maestà e infine i marine, così come gli afgani avevano di fronte non l’eserito di re Sciaboletta, ma gli inglesi prima e i sovietici dopo: tutti finiti nella polvere.La seconda cosa è che, come ha fatto rilevare senza mezzi termini Sergio Romano sul Corsera di mercoledì 16, il nostro Berluscao Meravigliao s’è impelagato nell’avventura afgana, come si era impelagato anche in quella irachena, solo per accattivarsi le simpatie di Bush e rilucere così di riflesso anche della luce della Casa Bianca. E’ intollerabile crepare e veder crepare per gli interessi personali e per l’egolatria di un primo ministro che, pur sorvolando su tutto il resto, criminalizza chiunque non si pieghi davanti a lui, arrivando a dare dei farabutti e dei delinquenti a buona parte dei giornalisti e degradando ulteriormente la nostra professione con il varo dell’ultrafeltrismo. Farabutti e delinquenti sono comunque epiteti che ci onorano detti da uno come Berluscao Meravigliao, il megaimprenditore mediatico che, inseguito da anni dalla giustizia, vi si sottrae facendosi confezionare anche leggi su misura da una parlamento che ha contribuito massicciamente a ridurre come è (mal)ridotto.
La terza cosa è che proprio con i taliban che uccidono anche i nostri militari sta trattando il signor Kharzai. Se lui tratta pur di restare in sella o “unire il Paese”, non c’è motivo perché i nostri continuino a rischiare la pelle e a volta anche a lasciarcela.
La quarta cosa è che anche Kharzai vince con i brogli elettorali, esattamente come noi diciamo che ha fatto in Iran Ahmadinejad. Morire per un tizio che è anche truffatore elettorale?
La quinta cosa è che se noi reagiamo come stiamo reagendo, giustamente, per la morte di sei italiani, temo che gli afgani abbiano motivo di incazzarsi ancora di più per i qusi 900 civili ammazzati per errore dalle bombe della Nato, della quale facciamo parte e con la quale siamo schierati militarmente in Afganistan. O forse siamo anche noi convinti che i nostri morti siano da piangere come eroi e quelli altrui come spazzatura?
Tutto ciò rende evidente che il ruolo della stampa, che purtroppo sulle tragedie politico-militari all’estero è prevalentemente disinformata o a senso unico, è ancor più prezioso ed essenziale, anche per evitare derive pericolose per la nostra democrazia, già messa in grave pericolo dalla svendita della laicità e della scuola pubblica della Repubblica italiana. E poiché il tramite d’unione di tutte queste magagne e di tutti questi pericoli è l’attuale signor primo ministro, c’è un motivo in più per manifestare come previsto sabato 21 anziché dare tregua e respiro a chi criminalizza la libera stampa e attenta agli interessi collettivi per salvaguardare i propri.
Chiaramente non è compito di un sindacato dare spallate a un governo, ma questa tregua concessa unilateralmente dalla Fnsi rischia di trasformare i nostri caduti in Afganistan in una insperata e cinica zattera di salvataggio per l’attuale inquilino di palazzo Chigi nonché padrone di palazzo Grazioli e annesso anfitrione di belle di giorno e di notte.
Poi però ci sono da aggiungere un paio di altre cose.
La prima è che abbiamo poco da lamentarci noi italiani del terrorismo altrui. Il terrorismo in epoca moderna lo abbiamo infatti teorizzato proprio noi, con il famoso ma ormai un po’ dimenticato convegno del maggio 1965 a Roma all’hotel Parco dei Principi sul tema “la guerra rivoluzionaria moderna”. Convegno durato più giorni, mi pare tre, realizzato anche con soldi della Fiat, della Montedison e dei nostri servizi segreti militari, al’epoca chiamati Sifar. Gli atti del convegno furono pubblicati da Volpe Editore, sede in via Michele Mercati a Roma, appartamento poi acquistato, assieme alla casa editrice e ai suoi archivi (fatti sparire, I presume) dall’industriale Ciarrapico, fasciatore dichiarato e amico di Andreotti.
Tra i relatori del convegno c’erano il giornalista Pino Rauti, uscito dal Movimento sociale italiano, cioè dall’Msi dal quale provengono anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa e Gianfranco Fini, e il giornalista Guido Giannettini, collaboratore dei servizi segreti militari con il nome di copertura “agente Zeta” e finito nell’inchiesta sulla strage del 12 dicembre 1969 in quanto cerniera tra i terroristi veneti che mettevano le bombe e i servizi segreti militari che li utilizzavano. Guarda caso, Giannettini una volta scarcerato è stato assunto proprio da Ciarrapico per i suoi giornali laziali.
Il succo del convegno era semplice e chiaro: poiché oggi le guerre classiche sono diventate impossibili a causa delle bombe atomiche ed H, bisogna ricorrere al terrorismo contro i civili in modo da condizionare e spingere le masse in altro modo: pur sempre con le bombe, ma piazzate intelligentemente in numero limitato da ignoti anziché essere sparate a migliaia o a milioni da eserciti regolari e in divisa. La via era stata indicata dai terroristi algerini del Fronte di Liberazione Nazionale nella guerra di liberazione dal colonialismo della Francia, con bombe piazzate in luoghi affollati da civili francesi. E prima ancora era stata tracciata dai terroristi sionisti, come le bande Stern, Irgun e Haganà, che in Palestina avevano fatto saltare a Gerusalemme l’hotel King David, sede del comando inglese e di molti uffici, mietendo 92 vittime anche tra i civili, e l’hotel Semiramis, massacrando una ventina di palestinesi.
Gli atti furono pubblicati da Volpe editore e la teoria venne messa in pratica dai terroristi fascisti, variamente legati a Ordine Nuovo e ad altri gruppi di estrema destra oltre che a gruppi di ufficiali militari golpisti, soprattutto nel 1969: dopo il crescendo delle bombe estive sui treni e in altri luoghi, si arriva alla bombe del 12 dicembre a Roma e a Milano, dove ci scappa una grande strage.
Certo, quella strategia del terrore era diretta contro il “pericolo rosso”, tant’è che veniva alimentata in segreto dallo Stato al punto che la strage di Milano è passata alla storia come la “strage di Stato”. Ma il mondo gira e anche gli arabi, i musulmani e gli afgani sanno leggere. Come i talebani sono cresciuti con i soldi e le armi Usa per essere usati contro l‘Unione sovietica, ma finendo col ribellarsi proprio contro gli americani e oggi ne paghgiamo le spese, così la strategia che noi italiani abbiamo teorizzato nel ’65 e messo in pratica nel ’69 contro “il pericolo rosso” è stata adottata dai palestinesi prima e ora anche dai talebani, che nel frattempo hanno aggiornato la strategia del terrore contro i civili con la nuova orrenda arma dei kamikaze.
E’ illusorio oltre che demenziale pretendere che i nostri nemici combattano secondo le regole stabilite da noi. Ed è anche disonesto. Non abbiamo infatti combattuto gli indigeni d’America, i neri d’Africa, gli aborigeni australiani, i contadini indiani, quelli cinesi e indocinesi con le lance, gli archi e le frecce, ma con armi da fuoco enormemente più potenti. E s’è salvato solo chi ha imparato a usarcele contro, colpo su colpo. Gli Stati Uniti non hanno combattuto i giapponesi con le armi usate anche dai giapponesi, ma gli hanno sganciato sulla testa, dei civili, due bombe atomiche. Noi italiani non abbiamo combattuto gli etiopi, i somali e i libici con le loro frecce e zagaglie, ma con la nuova arma chiamata aviazione. I tedeschi non hanno combattuto gli inglesi solo con fucili, cannoni e aerei come gli inglesi combattevano i tedeschi, ma anche con i missili inventati a bella posta per essere usati contro le città.
Conclusione: la cosa migliore è lasciare l’Afganistan agli afgani e trovare con loro un equo modus vivendi. Se non sono gli afgani e le afgane a ribellarsi ai talebani, non saremo certo noi a liberarli e a liberarle (dal burqa, per esempio, ammesso che se ne vogliano davvero liberare). E i soldi bruciati nelle avventure militari è meglio investirli nella nostra scuola e ricerca scientifica. Il modo migliore per tener testa al “nemico” è infatti avere una società avanzata e ben sviluppata, sempre più moderna e sempre un po’ davanti agli altri.
Passiamo ora alla seconda parte del discorso.
Solo nello Strapaese può accadere, come è accaduto e continua ad accadere, che il capo del governo consigli pubblicamente la lettura di un libro che stravolge la storia del Risorgimento italiano in modo antinazionale, che il ministro delle Riforme urli e minacci in pubblico la secessione di un terzo del territorio nazionale e che un ministro dell’Interno gli faccia pubblicamente eco reggendogli il bordone. Berlusconi ha proprio consigliato una tale lettura, pur di farsi perdonare dal Vaticano l’imperdonabile, che comunque non è affare che riguardi lo Stato estero vaticano. Con l’aggravante di avere fatto e continuare a fare spallucce, il Berluscao Meravigliao, quando il capo dello Stato chiede rassicurazioni e chiarezza per le celebrazioni del 150enario dell’unità d’Italia.
Umberto Bossi benché ministro per le Riforme ha proprio giurato che “la Padania sarà libera con le buone o con le meno buone”, cioè con le cattive, magari con le famose migliaia di fucili acquartierati in “Padania” di cui straparlava anni fa.
E se non ho letto male i giornali, Roberto Maroni benché ministro dell’Interno, cioè del ministero che i tipi come Bossi dovrebbe mettere in condizione di non nuocere, ha anche lui avvalorato le promesse/minaccia del senatùr.
Poiché tutti questi signori hanno giurato fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione nella mani del presidente della Repubblica si direbbe che siano incappati in qualcosa che se non somiglia all’alto tradimento ha comunque un aspetto non onesto e non ammissibile.
Bene ha fatto Gianfranco Fini a mettere Vittorio Feltri con le spalle al muro querelandolo. Però è da Strapaese che l’avvocato incaricato da Fini per sporgere denuncia sia lo stesso avvocato Giulia Bongiorno che siede in parlamento come presidente della commissione Giustizia. Ma dove siamo arrivati? Non approvavamo i doppi servizi dell’avvocato Taormina, non approviamo neppure quelli di Bongiorno.
E’ ormai drammaticamente chiaro che s’è persa la tramontana, oltre alla decenza non solo morta, ma ormai anche putrefatta nell’indecenza della recente puntata di Porta a porta dopo le indecenze varie che s’erano date appuntamento alla Perdonanza-Mignottanza per un italianissimo e vaticinassimo “Chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scurdammoce ‘o passato”.
La Perdonanza-Mignottanza servita a tavola di Berlusconi e del segretario di Stato del Vaticano Tarcisio Bertone è saltata a causa del farla fuori dal vaso di Feltri, ma a metterla comunque in scena sia pure in sedicesimo nell’Abruzzo dei terremotati è accorso il vescovo de L’Aquila, Giuseppe Molinari, che senza arrossire dalla vergogna ha accolto a braccia aperte il Chiavaliere d’Italia con queste parole: “Carissimo presidente, il Vangelo condanna coloro che chiacchierano e non fanno i fatti. Invece loda chi alle chiacchiere sostituisce cose concrete”.
Siamo anche al festival dell’insensatezza, ovviamente spacciata per etica, morale, ecc., con la svendita al solito Vaticano dei nostri diritti del “testamento biologico”: la legge che si vuole anche peggiorare NON consente infatti NESSUN diritto! Regala alla Chiesa il decidere al posto nostro che cavolo fare quando l’accanimento terapeutico diventa un fatto di puro sadismo. Se i papi vogliono soffrire come Cristo in croce sono liberi di farlo, come la Binetti col suo malsano cilicio. Però si diventa disonesti, cialtroni, invadenti e prepotenti, oltre che bari, quando il lusso dello “staccare la spina” viene concesso a un papa come Wojtyla e negato a tutti noi, cittadini della Repubblica italiana.
Abbiamo un governo da Strapaese, un governo inconcepibile in qualunque altro Stato occidentale, abbiamo cioè un governo da Strapaese e non da Paese civile. Un governo che ha tradito e continua a tradire l’Italia trasformandola nella sagrestia d’Europa, ruolo che avevano prima l’Italia fascista e la Spagna fascista, poi però solo la Spagna franchista.
Solo nello Strapaese può accadere che il ministro degli Esteri, al secolo Franco Frattini, si sbracci a dire che gli scandali che assediano Berlusconi sono “manovre di grandi potenze”, ma senza saperne fare i nomi. Ma allora perché non si dimette un ministro degli Esteri che vbede le grandi manovre estere contro il nostro primo ministro ma non sa fare i nomi degli Stati manovrieri? Dilettanti allo sbaraglio anche al vertice della Farnesina?
Solo nello Strapaese può accadere che il signor Berluscao Meravigliao con annessa corte di servi strapagati prenda per il sedere per anni e anni gli italiani con la favola della mancanza di influenza poltica delle televisioni sulla pubblica opinione e poi impunemente dimostrare che è vero invece l’esatto contrario blindando la puntata di Porta a Porta con l’abolizione della concorrenza sugli altri canali e sulle altre tv. Fermo restando il fatto che la presa per il sedere era già stata ammessa qualchew settimana prima dallo stesso Berluscao Meravigliao in Libia, dove in un’un intervista televisiva ha spiegato proprio l’importanza fondamentale della televisione nell’influire politicamente sulla pubblica opinione.
E solo nello Strapaese può accadere che una industria come la Fiat, dopo avere declamato la sua conquista dell’America con la Crysler e avere tentato anche la conquista della Germania con il boccone mancato della Opel, si metta per l’ennesima volta a piangere per chiedere ancora ricche regalie di soldi dello Stato. Cioè di noi contribuenti, che però non siamo diventati suoi azionisti nonostante che dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi abbiamo regalato alla Fiat una cifra pari a quasi metà dell’intero debito pubblico italiano!
Vergogna nella vergogna, solo nello Strapaese può accadere che si parli di regalare palate di quattrini alla Fiat proprio mentre la faida giudiziaria scoppiata nella famiglia Agnelli tra madre Marella e figlia Margherita mette a nudo, oltre a probabili gigantesche evasioni fiscali del patriarca Gianni Agnelli, anche una lotta tra egoismi personali di livello piuttosto miserabile e assegni vitalizi da oltre 700 mila euro al mese versati dalla figlia alla madre per non ho capito bene quale compensazione. Oltre 700 mila euro al mese! Mentre Marchionne, fino a ieri Napoleone su ruote negli Usa e quasi anche in Germania, si rimette a pietire nostri quattrini.
Ditemi voi se questo è un Paese serio.
@ Pino (150)
Come sopra per Vox.
Ciao.
x VOX -#146-
Non e’ una perla, si puo’ manipolare finanziando organizzazioni come CodePink per esempio.
Non si dimentichi che nella Florida in particolare ci sono molti Venezuelani e Latinos.
Nel Sud della Florida c’erano 41’000 venezuelani prima del 2002, quelli arrivati dopo non contano perche’ erano contrari al loro Presidente.
Anita
x Faust
Cara Anita, cciai strafracassato le palle degli occhi, con il grande busc…
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Guarda che io ho solo schiarito tante balle dette su Bush, non l’ho mai portato in ballo senza un vostro spunto.
Anita
Suggerisco sia a Vox sia a Ma’am Anita (naturalmente per motivazioni diverse) un libriccino interessante: “Confessioni di un sicario economico” (Confession of an Economic Hit-man) di John Perkins. L’autore ci racconta come si è agito, sfruttando le leve economiche (l’indebitamento, in pratica), per accaparrarsi a poco prezzo (o almeno provarci prima di intervenire con assassinìi politici o militarmente) le risorse di alcune nazioni, e cita i casi di Iran, Ecuador, Panama, Iraq e Venezuela.
“…Noi, sicari economici, siamo stati i veri responsabili della creazione di questo primo impero globale lavorando in diversi modi.
Ma probabilmente il più comune era quello di identificare un paese che aveva risorse, che la nostra società desiderava, come il petrolio, dopodiché facevamo concedere enormi prestiti a quel paese, dalla Banca Mondiale o da una delle sue organizzazioni collaterali, ma il denaro in verità non arrivava mai a quel paese andava invece a quel gruppo di società per la costruzione di progetti di infrastrutture di quello stesso paese. Impianti energetici, siti industriali, porti… cose di cui beneficiava una cerchia ristretta di persone ricche di quel paese oltre alle nostre multinazionali; ma di sicuro non ne beneficiava affatto il popolo…”
Se volete ascoltarne le dichiarazioni fate riferimento al link postato nel mio 11.
Ciao.
Laura Pausini solidale con i cubani che soffrono per il blocco
La cantante Laura Pausini ha confermato il suo accordo per il concerto del colombiano Juanes, che si svolgerà tra poche ore a L’Avana, perchè “è un’espressione di pace”.
L’artista è amica di Juanes da quando hanno cantato insieme nell’agosto scorso al Madison Square Garden di New York, in un omaggio al presentatore di Puerto Rico, Polito Vega.
La Pausini ha difeso Juanes contro le critiche degli estremisti reazionari di Miami.
“Non m’importa molto l’industria; m’interessa di più il fatto che ci sono persone che hanno sofferto e soffrono per l’embargo (il blocco), e speriamo che tutti comprendano che Juanes canterà per unificare: questo è un gesto di pace”, ha dichiarato la cantante italiana al quotidiano cileno El Mercurio.
Laura Pausini terrà un recital a Santiago del Cile il prossimo 30 settembre, dopo un’assenza di 12 anni.
X Anita 153
Certo che questi potentissimi U$A ,grande,unica ed invincibile superpotenza mondiale,hanno una debolezza intrinseca fatale!
Da esportatori INDUSTIALI di COLPO DI STATO hanno perso il nazionale ,consolidatissimo KNOW-HOW GOLPISTA ed adesso lo importano in modo artigianale da quelli che una volta erano i piccoli paesi importatori!
MA VALA,VALA, VALA!!!!!!
Come gia detto per le armi nucleari ipotetiche (Iraniane?)è meglio che si guardino l’ombelico ovvero la sovrabbondanza di tutte le armi grandi e piccole che “passeggiano”tranquillamente per il paese col beneplacito della CIA e che fa MOLTISSIME VITTIME(sicuramente non ipotetiche)!
LAST BUT NOT LEAST( in lingua ,per evitare fraintesi) può anche darsi che Carter dica balle(ipotesi da dimostrare) ,mentre che per i BU$CH & C. le balle dette(TANTISSIME e DISASTROSE)sono una CERTEZZA DIMOSTRATA DALLA ECONOMIA ALLA “POLITICA”!
Formula uno
Due anni alla Renault
Briatore radiato dalla F1
di VINCENZO BORGOMEO
Due anni alla Renault Briatore radiato dalla F1
Nelson Piquet Jr: il principale colpevole è stato assolto
* BLOG, dite la vostra
PARIGI – Massima pena per il caso del falso incidente a Piquet Junior: il Consiglio Mondiale della Fia riunitosi oggi a Parigi ha deciso di sospendere per due anni con la condizionale la scuderia Renault (in pratica non gli succede nulla se nei prossimi due anni non ripetono una cosa simile) e di radiare dalla F1 l’ex team manager Flavio Briatore, già dimessosi da team manager della scuderia francese. Non solo: il direttore tecnico Pat Symonds, anche lui già dimessosi dall’incarico, si è beccato cinque anni di squalifica mentre Fernando Alonso, alla fine l’unico beneficiario di tutto questo macello (visto che si è portato a casa la vittoria in quel maledetto Gp) è stato prosciolto da qualsiasi accusa. Uno scandalo vero. Ma – se possibile – c’è ancora di peggio: Piquet, il vero colpevole di tutta questa vicenda, ossia il pilota che è andato volontariamente a sbattere, non ha subito alcun provvedimento in quanto si era garantito l’immunità denunciando il fatto.
Max Mosley ovviamente sostiene il contrario: “La Formula 1 – ha spiegato dopo la sentenza – esce piuttosto bene da questa vicenda, perchè abbiamo dimostrato di aver eliminato le persone responsabili”. Sarà. In ogni caso la pena è folle perché raggiunta in modo “sporco”: la Federazione Internazionale è riuscita ad incastrare Renault e Briatore garantendo l’immunità al principale colpevole di tutta questa vicenda, ossia il pilota, quel Nelson Piquet Junior che dopo il suo licenziamento dal team ha iniziato a sputare fuori veleno.
SEGUE: http://www.repubblica.it/2009/09/sport/formulauno/sentenza-fia-renault/sentenza-fia-renault/sentenza-fia-renault.html
8 CONTRARI, 5 favorevoli, 2 pare astenuti. Ecco come il Cavaliere cade da cavallo.
AllafacciadiFeltri
Lombardia, condanna definitiva per consigliere Guarischi (Pdl)
La Cassazione ieri ha reso definitiva la condanna a cinque anni di carcere per il consigliere regionale della Lombardia Massimo Guarischi, del Pdl, che oggi, dopo quasi 10 anni di silenzio, ha deciso di parlare.
«Questa sentenza – ha detto – è una follia giuridica. È un omicidio politico premeditato, perché si basa non su prove certe ma su teoremi e supposizioni». Guarischi, che a questo punto decadrà dalla sua carica istituzionale anche se non rischia la carcerazione, ha però annunciato che farà ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, «per un motivo semplice, perché questo provvedimento è una vergogna per il nostro paese».
«In tutti questi anni – ha proseguito – ho sempre sperato che qualche giudice mettesse gli occhiali del buon senso e non del pregiudizio. Purtroppo non è stato così e anche ora non è stato tenuto conto di uno, dico uno, dei punti del ricorso in Cassazione nel quale sono state segnalate una ventina di violazioni procedurali».
Massimo Guarischi venne coinvolto, con le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e turbativa d’asta, in un’inchiesta della Procura di Milano che riguardava una serie di irregolarità negli appalti per le opere di riassetto idrogeologico in Lombardia rese necessarie dopo le alluvioni del 1996 e 1997. Nel 2000 fu anche arrestato.
Ieri, però, dopo il provvedimento della Suprema Corte ha ammesso di essersi levato un gran peso: «Sono contento che sia finita, in quanto la cosa peggiore sono stati questi dieci anni di graticola continua». Situazione che lo ha portato anche a decidere di abbandonare la politica: «Ho chiuso per sempre, lavoro come libero professionista e basta».
Poi è ritornato a parlare della sua vicenda e del motivo per cui ha bollato la sentenza che rende definitiva la sua condanna come un «omicidio politico premeditato».
«Perché – ha ribadito – mi hanno accusato di corruzione quando la corruzione non c’é mai stata. Perché non mi hanno concesso le attenuanti generiche nonostante fossi incensurato e questo per arrivare a darmi i cinque anni e compiere l’omicidio politico. Perché insieme a me c’erano una cinquantina di imputati, ma alla fine l’unico ad essere condannato sono stato io che sono un politico».
E allora Guarischi con amarezza ha concluso: «Ho l’animo sereno per un semplice motivo: sono consapevole di essere nel giusto e di non aver commesso alcun reato. Sono anzi convinto che, se mai c’é stato, il reato l’ha commesso chi mi ha giudicato: è stata rovinata la vita non solo a una persona, ma a un’intera famiglia, senza un motivo».
Cara Silvy,
no, non faccio ribollire nulla. Aggiungo al vaso con le ciliegie (ad esempio) la nuova mostarda fatta con i fichi (ad esempio).
Mescolo il tutto e lascio riposare qualche giorno. Aggiungo parti nuove a quelle vecchie ma senza più toglier enulla dal vaso. Solo gli do una girata capovolgendo il vaso oppure usando un mestolino.
PS. La mostarda di fichi e zucca è una vera figata!……
“Nel 1948 la popolazione Araba fuggi(fuggì) da Safed che da allora e´ritornata ad essere dopo tante vicissitudini una citta´Ebraica”
E perché mai fuggirono?.. Perché faceva caldo e c’erano troppe zanzare, … perché avevano perso il locale torneo di boccette, o il derby di calcio!!!! …. Perché ….
Per l’estensore del commento non ha alcuna importanza, basta ce se ne siano andati via tutti e venga ristabilita la purezza israelitica il resto: dove andarono?? con che mezzi di sussistenza?? Con che prospettive??? Quello per lui non conta tanto quelli non sono popolo eletto non adoravano il dio giusto e quindi e colpa loro.
Se però come io penso, se ne andarono perché erano stati presi a fucilate e bombe (cosa continuata poi per altri 60 anni) la cosa ha qualche rilevanza ed in questo caso sarebbe più corretto almeno usare le parole giuste e non dire “la popolazione Araba fuggi” ma che la popolazione Araba fu cacciata
Antonio – – - antonio.zaimbri@tiscali.it
CONVIENE METTERSI D’ACCORDO!.
DA REPUBBLICA OGGI:
FUNERALI DEI CADUTI
L’addio dell’Italia ai caduti di Kabul
“Portavano pace, sono i nostri eroi”
Sempre da Repubblica
Da:
Afghanistan, El Pais contro il Foglio
“Ci attaccano perché vogliono il comando”
“In una critica tanto feroce quanto ben documentata – si legge oggi sul Pais – l’articolo (del Foglio, ndr) assicurava che “il comando italiano ha dovuto affrontare un’estate di battaglie senza poter contare sui 780 militari spagnoli, saliti a 1250 per le elezioni ma limitati dai rigidissimi caveat imposti dal governo Zapatero. Limitazioni che impediscono azioni offensive, anche al fianco degli afgani e che consentono l’uso delle armi soltanto per autodifesa”.
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
“Azioni offensive non portan pace”per cui per quali azioni sono li militari Italiani?.
Di pace e non di guerra?
Di guerra senza la pace?
Di pace ed anche di guerra?
Di guerra ma …senza la costituzione,o di pace per la costituzione?
La risposta è difficile e controversa,la dichiarazione di bossi:
“BOSSI: LI ABBIAMO MANDATI NOI E SONO TORNATI MORTI
“Li abbiamo mandati noi e sono tornati morti”. Cosi’ il leader della Lega nord, Umberto Bossi, entrando nella basilica di San Paolo fuori le mura per i funerali dei caduti italiani morti nell’attentato a Kabul.”
dopo tanti attentati e caduti da parte di tutte le forze che intervengono (che si aspettava?),non convince e non aiuta a toglierci dalla nebbia(ANCHE QUESTA VOLTA) per cui restiamo nel dubbio.
L.
- I bambini della scuola materna ed elementare, sono troppo piccoli per riflettere su alcuni temi”
Simonetta Salacone Dirigente di un Istituto Comprensivo di Roma.
dall’Unità.
Non trovo vergognoso che questa pseudo- dirigente trombata alle europee abbia rifiutato il minuto di silenzio per i morti di Kabul.
Trovo vergognosa la motivazione che ne ha dato:
– i bambini sono troppo piccoli-
In V elem hanno 10anni!!!
I bambini in S.Paolo erano ben più piccoli!!!
Ancora una volta la scuola tagliata fuori dalla realtà, dalla vita familiare e sociale.
Poteva dire quello che voleva, poteva indottrinare, ma non mandare un messaggio che la “scuola è una cosa e la vita fuori un’altra”!!! Sono indignata!
Quella di scuola non capisce un fico secco!
Spero vinca le prossime elezioni e che vada a far danni altrove!
Sylvi
x Uroburo
Ho ancora dei fichi sul mio enorme fico. Vado a raccoglierli!
Farò l’esperimento.
Grazie
Sylvi
Si dice che la vita è bella e, per viverla al meglio
dobbiam renderla gradevole e varia.
Infatti dalla vita i più vorrebbero avere solo godimento, divertimento e tanta gioia,
volutamente scordando che
esiste anche una vita di inferno, donne uomini che la vita la passano soffrendo, bambini che l’infantile gioia non conosceranno.
Eppure la maggior parte di questa gente, riesce a trovarla bella e divertente, questa loro esistenza così triste e amara, dura, difficile, spossante e avara.
Da queste donne e uomini si dovrebbe
imparare che la vita si deve soltanto amare.
Ma perché non si vuol capire che vivere è bello
solo, se puoi chiamare il tuo prossimo ” fratello!”.
x Linosse
Non le sembra ora di mettere fine a questo discorso?
La CIA non ha niente a che vedere con la gente che usa armi da fuoco per fare del male.
Semmai in casi d’importanza e’ la FBI.
In quanto all’articolo su Carter riportato dall’anonimo -#134,
non ho negato quanto dice, ho detto che un Presidente non dovrebbe andare in giro sparlando la propria nazione.
Infatti e’ molto criticato in casa per i suoi commenti ai giornali esteri ed all’estero, esiste un codice d’onore tra ex Presidenti che lui non osserva.
Senza che se ne accorga fa anche danno all’attuale Presidente con i suoi commenti pubblici.
Anita
@ alex
L’ho letto, l’ho letto.
E l’anno scorso, ne ho anche tradotto un
brano per questo blog, se non ricordo male…
@ Anita
Si, ma in Florida (spec. Miami) non ci stanno mica i venezuelani e cubani che sostengono la revolucion. Nella stragrande maggioranza sono gli oppositori.
x Sylvi
E no! Non vale! I miei quattro alberelli di fichi in terrazza quest’anno hanno fatto i lavativi e lei invece ne ha addirittura uno enorme carico di frutti. Vede che non c’è giustizia?
Ah, questi Togliatti e Berlusconi e il governo ladro cosa mi hanno combinato….
Un saluto invidioso.
pino
“Nel 1948 la popolazione Araba fuggi(fuggì) da Safed che da allora e´ritornata ad essere dopo tante vicissitudini una citta´Ebraica”
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Ehhhhhh sì!……. Proprio come a Minsk (ed in molte altre città), da dove la popolazione ebraica scomparve durante la guerra cosicchè dopo la guerra rimasero solo dei (bielo) russi…. Ehhhh sì … questa gente che abbandona VOLONTARIAMENTE le proprie case e pretende pure che rimangano loro! Non hanno mica capito la lezione dei pellirosse: chi va via perde il posto all’osteria….. E’ così semplice, perdincibacco. U.
Cara Silvy,
ho letto la sua ricetta della salsa di cren ma è troppo complicata per me. Credo che farò quella che i libri chiamano la salsa piemontese e che era esattamente quella che si faceva a casa mia.
La allego qui sotto.
Un saluto U.
SALSA DI RAFANO (O CREN) ALLA PIEMONTESE
Ingredienti. Aceto 8 cucchiai, cren o rafano radice 250 g, olio 1 cucchiaio, mollica di pane o pangrattato 100 g, zucchero 2 cucchiaini
Preparazione. Lavate la radice di cren o rafano (deve essere molto fresca e tenera) sotto l’acqua corrente, asciugatela bene, quindi raschiatela con il coltello e grattugiatela finemente; mettetela poi in un recipiente e aggiungete 100 gr di pangrattato o mollica di pane, mezzo bicchiere di aceto bianco, un cucchiaio di olio, un cucchiaino di zucchero, un pizzico di sale fino e mescolate bene per amalgamare gli ingredienti: ed eccola pronta.
Se desiderate conservare a lungo la salsa, anche per diverse settimane, dovrete riporla in frigorifero in un contenitore di vetro e ricoprire la sua superficie con un velo d’olio d’oliva. Tenete presente che più passerà il tempo e più il sapore caratteristico che la salsa possedeva appena preparata si attenuerà.
Ecco la storia completa dell’articolo di Jimmy Carter.
Carter: U.S. Behind Coup Against Hugo Chavez
Sunday, September 20, 2009 6:23 PM
The United States knew about an abortive coup against Venezuelan President Hugo Chavez in 2002, and may even have taken part, former US president Jimmy Carter has told a Colombian newspaper.
“I think there is no doubt that in 2002, the United States had at the very least full knowledge about the coup, and could even have been directly involved,” Carter said in an interview with El Tiempo published Sunday.
The former US leader said it is understandable that Chavez continues to blame the United States for the failed overthrow attempt.
The Venezuelan president, considered a bulwark of leftism in Latin America, was overthrown by a civilian-military junta for about 48 hours in April 2002, before returning to power.
Then-president George W. Bush denied any US involvement in the abortive coup and called on Chavez, a fierce US critic, to “learn a lesson” from the attempted overthrow.
Carter told El Tiempo that he believed Chavez was elected in a “fair” vote in 1999, had carried out necessary reforms for Venezuela and ensured that “those who are traditionally excluded are able to get a larger share of the national wealth.”
But he also said he was worried by the Venezuelan leader’s drift towards “authoritarianism.”
He added that he felt Chavez’s popularity at home and his influence abroad had been “diminished.”
Carter said US President Barack Obama had told him he would eventually like to have normal relations with Venezuela.
“But he (Chavez) has made this almost impossible,” Carter said, adding that “international relations would be better if he would stop his attacks and insults against the United States.”
Copyright AFP 2009.
Bye,
Anita
caro Pino,
qui c’è lo zampino del governo ladro!!!
Ne ho trovati, gli ultimi sani e integri, quattro di numero!
Il resto sono i rimasugli del banchetto di uccelli, lepidotteri, imenotteri e che altro ancora, lì attaccati al fico, come i nostri eroi alla poltrona, da tutta l’estate.
Però l’annata è stata abbondante e succosa, nonostante due botte di bora che avrebbero stroncato un picciolo di ferro.
Ma ho cominciato il mio esperimento con quello che avevo, comprese mele e peschenoci comprate stamattina dal contadino. Domani vado a cercare altro.
Vi terrò informati.
Credo che i suoi poveri alberi da frutto, in terrazzo a Milano, abbiano fatto anche troppo!
Si concentri sul caciucco!
Saluti Sylvi
PS. Secondo me 8 cucchiai di aceto sono troppi ma anche 250 gr. di rafano sono tanti…. Garantisco che la salsa fatta in questo modo dura mesi ed è ottima.
Noi la mescolavamo con il mixer. Sa la modernità…..
PS 2. La zucca, non dimentichi la zucca. Gialla, possibilmente quella che una volta si chiamava la zucca marina, dolce e saporita.
Un saluto U.
x Uroburo
250gr di rafano? Si vede che quello non lo ha mai grattugiato!
Se sono 100gr di rafano, sono la metà di pane grattugiato e di burro. 2 cucchiai di aceto con un cucchiaino di zucchero.
Un piccolissimo pizzico di sale. Brodo quanto basta a restringere.
Credo sia più convincente il mio pane tostato con il burro.
Infatti gli austriaci lo usano anche nello strudel, ed è un altro sapore.
A Trieste ci aggiungono un po’ di panna, ma si sa che i triestini…
Non è salsa da mantenere a lungo, io uso i vasetti Bormioli piccolissimi.
E poi, infine, l’olio ci va dove ci va, il burro pure!!!
Sylvi
Ps: Ho presente cos’è il mixer!!!
Lo uso solo quando ho premura! Ameno per alcune cose.
Se lei assaggia la brovada grattugiata a mano o con il mixer capirebbe la differenza che è siderale!
Agli amici a mano, ai nemici in scatola già precotta!
Sylvi
Provate la zucca gialla di Uroburo ( che viene prima bollita), e dopo con la sola forchetta ridotta ad un pure´. Viene aggiunto aglio tritato finissimo, succo di limone, olio di oliva,un pizzico di pepe nero, e infine , il non plus ultra ,” il cumino” (kümmel) , che deve essere battuto in un mortaio.Lo imparato da mia madre. Le dosi non le so.
Quando cucino io, faccio tutto ad occhio e non sbaglio mai .
Sono una persona ragionevole.
x Anita, Peter, Sylvi, Rodolfo, Uroburo e gli altri culinari
A questo punto manca solo che mia moglie invii la sua ricetta per la crema di melanzane, che sa fare ottima, o per quello che in casa chiamiamo “pappone”, a base di pure e varie altre cose buone, il tutto messo al forno in una tiella.
Ragazzi, ma io dovrei mettermi un po’ a dieta. Da circa 20 anni. Senza risultato. Mangio come un ossesso.
Buon appetito. Ops, scusate, volevo dire buona serata.
pino
P.S. x Rodolfo: ha letto il mio post 103? In definitiva si parla di una possibile magnata anche lì.
ringrazio Pino per chiamarmi culinario, ma in cucina sono davvero rudimentale. Anche se mangiare mi piace, almeno quando ho fame. E mi mantengo piuttosto magro, il che scoccia i miei colleghi ed amici un po’ cicci…
Il traduttore mi dice che il rafano e’ horseradish, quello che spalmo generosamente sul roastbeef quasi ogni domenica. Ha un gusto molto acre e pungente, buono per la sinusite e le riniti, direi. Non saprei come lo fanno qui. E’ una delle pochissime salse che uso, insieme con la mustard sul ‘bubble&squeak’, vediamo se Anita sa cos’e’, ma non e’ il nome completo. E poi lei e’ troppo occupata a denigrare l’ottimo Mr Carter, infinitamente migliore di Reagan, ed i due Bushes. E forse anche di Clinton (husband).
Invece non uso la salsa di menta sull’agnello arrosto, di solito.
In cucina sono minimalista. La vita e’ troppo breve, life is too short. Mi sto facendo un filetto di aglefino (haddock) al forno. Lo sbatto in terrina, un po’ di olio, vino bianco, e rosmarino. Tutto qui. La bouillabesse o il vostro caciucco mi da’ i brividi. Life is too short. Sono d’accordo con Marco T sulla zuppa di pesce.
E poi gli italiani sono ossessivi coi dettagli, ma solo in cucina. E questo li accomuna tutti, nord-centro-sud-isole, come il calcio.
A Pino vorrei dire che il 3 settembre (post 103) e’ gia’ passato, ahime’. Forse voleva dire il 3 ottobre? allora non posso. Ma avro’ una settimana di ferie da qui a Natale. Ed andare a Roma mi piacerebbe
un saluto
Peter
xaz e x vocs
fanno tenerezza i vostri tentativi di arrampicarvi sugli specchi.
xvocs post Nr.148
Non deve girare le frittate gentile vocs. Il mio post criticava il fatto che Safed veniva descritta, nel sito da lei indicato, come una ” city of 10.844 Palestinian, Chriastian and Muslim”.
No, nel periodo di cui si parla esistevano a Safed 1700 persone di religione Ebraica.Nel 1550 piu´di 10.000.
Quello era il problema, quella era la disinformazione, ed io a quello mi riferivo.
Lei se ne esce fuori con Nizza, con i Savoia e i pellirossa.-
–
Veramente prima degli anni 30 -40, in Israele non c´erano tanti Ebrei.
Quelli che vi tornarono successivamente agli anni 30 – 40 e quelli che tornarono subito dopo la seconda guerra mondiale, Israele la conoscevano solo nelle loro preghiere se pregavano, oppure dai racconti dei nonni o dei parenti.
Gli Ashkenaziti che si erano stabiliti nel nord Europa e nell´europa orientale, inventarono perfino una lingua,
l´ yiddish, un miscuglio di tedesco e ebraico, i Sefardim si stabilirono il Spagna, Portogallo e nei paesi del nord Africa.
Hanno conservato la loro religione e le loro tradizioni, cioe´sono rimasti Ebrei, che nella loro preghiera mattutina
recitavano ” Il prossimo anno a Gerusalemme”.
Una nostalgia struggente, infinita, che e´durata 2000 anni,con il ricordo ogni mattino.
L´Ebreo nella diaspora non ha mai smesso di sognare di ritornare nella propria terra.
–
–
–
– Gentile az, post 162
vorrei risponderle usando le sue stesse parole, con alla fine una piccola differenza.
–
E perché mai fuggirono?.. Perché faceva caldo e c’erano troppe zanzare, … perché avevano perso il locale torneo di boccette, o il derby di calcio!!!! …. Perché ….
ma vede, gentile az, gli Ebrei non fuggirono dalla loro terra,
dopo il fallimento della grande rivolta ebraica contro l’Impero Romano, gli Ebrei furono massacrati , in massa espulsi dalla loro patria e deportati come schiavi.
Questa e´la realta di un popolo che non ha saputo dimendicare.
Il post di cui sopra diretto a vocs , e´complementare, se lo legga con attenzione. Rodolfo
xRodolfo
mi assale un dubbio amletico. Ma quel ‘gentile’ che propina a tutti, lo usa nel senso di cortese, affabile, educato, ‘kindhearted’, o semplicemente di non-ebreo?
Peter
Caro Nicotri,
si, ho letto il post Nr 103, ma come le ha fatto notare Peter, il 3 Settembre e´ passe´. Credevo ad uno scherzo.
xPeter
la lascio nel dubbio.
xRodolfo
e’ un dubbio sui generis, cioe’ per modo di dire…
Peter
N0n avevo nessuna voglia di fare la mostarda quest’anno, ma i quattro fichi di Silvy mi hanno spinto a prender la scala ed a cogliere mezzo chilo di fichi, quelli un po’ duri. Ho colto anche qualche mela ancora dura (annurca campane, dolcissime ed acidule ad un tempo). Appena le mettono in vendita prenderò della zucca gialla…..
Domani pomeriggio incomincerò la prima bollitura per ora ho messo fichi e mele sotto zucchero. Dovrò passare in farmacia a prendere un po’ di estratto di senape super concentrato. Io ne metto una decina di gocce per un chilo di frutta. Poi mescolerò tutto con la mostarda rimasta di un paio di anni fa.
Ma se mi gira prendo qualche prugna ed albicocca secca e metto via anche quelle ….. E poi dei limoni e degli spicchi di agrumi … Insomma deciderò al momento.
Sì, sì, credo proprio che quest’anno farò la mostarda.
Un saluto a tutti U.
http://www.cookaround.com/yabbse1/showthread.php?t=26304
per chi lo avesse trovato sulla wikipaedia, vorrei dire che il bubble&squeak non e’ fatto piu’ coi rimasugli di arrosto del giorno prima. E’ un’omelette di fecola di patate arricchita con vegetali vari ed un po’ di manzo. La uso come contorno, il pasto completo include diverse fette di prosciutto particolare ed un pezzo di stilton, ed un uovo d’anatra fritto. La mustard si mette sul prosciutto, se va. Un piatto semplice e molto nutriente
Peter
x Rodolfo
Okkavolo! Volevo dire il 3 ottobre, perché sarò di nuovo a Roma direi dall’1 al 4, più o meno.
Come scherzo sarebbe stato un po’ di dubbio gusto, dato l’argomento.
Un saluto.
pino
P.S. Anche Uroburo mi fa incazzare: ha preso fichi pure lui dal suo albero come Sylvi, e io nisba!
x Peter
Sono di ritorno…….
Si’ so cos’e’ “bubble squeak”, sono avanzi generalmente fritti o si puo’ anche fare un omelette di avanzi.
Quando Carter era Presidente forse non eri ancora nato.
Mio marito ne era entusiasta, era una figura paterna…ma a lui piacevano i TV preachers.
L’ho conosciuto di persona, ho anche una foto con Rosalynn Carter.
Ci e’ costato solo $2’000 per l’onore, $2’000 di allora.
Noi abbiamo vissuto quegli anni………….
Ciao, Anita
PS: x Peter
Ti racconto una storiella.
La foto con Mrs. Carter fu presa alla Casa Bianca……
Quando ricevetti le copie rimasi meravigliata della sua altezza di statura vicino a me.
Lei era circa della mia altezza, ma nella foto e’ molto piu’ alta….
Anzi piu’ alta anche in proporzione con altri uomini del secret service ed il nostro governatore di allora, tutti sopra i 6 piedi.
Incuriosita feci domande, nelle foto ufficiali il secret service gli sfilava uno sgabello sotto i piedi.
Bye, Anita
Carissimi amici del Blog,
mi stavo domandando se da qui al 21 Dicembre 2012, saremo in grado di proporre “il nettare degli Dei”.(che non è vino e miele )
Penso di averlo scoperto (la ricetta) in una “quartina di Nostradamus !
Al pranzo del “caciucco” rivelerò agli” iniziati” la ricetta, non prima però di almeno tre ore di espiazione per purificare la mente e il corpo.
Amen
cc
Visto che ormai il blog si sta facendo concorrenza a “La prova del cuoco” ci mancano solo la Moroni e il Bigazzi poi ci siamo. Uroburo non ti preoccupare per la zucca sono le uniche cose che, per ora, ho nel mio orto, sono quelle gialle allungate un po’ a pera, polpose, sono buone fritte, nel minestrone, ottime per gli gnocchi con le patate e per un sughetto con i gamberetti, spero siano adatte anche per la tua mostarda, assolutamente biologiche una dovrebbe bastarti credo siano intorno ai 10 Kg. Per i fichi il mio, a misura Brunetta, piantato quest’anno ne ha maturati 6 e ne ha 4 piccolini che dubito arrivino a maturazione.
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Passando da “La prova del cuoco” a “Ballarò”, mi dicono che la manifestazione rimandata il 13 settembre si farà il 3 ottobre, e Pino si riferiva a quella data e a quell’occasione per Roma, organizziamoci dobbiamo essere in tanti. A radio radicale ho appreso che non ci sarà Pannella, un ulteriore buon motivo per essere presenti.
Non mi interessa la demografia di questo o quel villaggio o città della Palestina la cosa che mi “strideva” in quel discorso era proprio quel “fuggiti” privo di motivazioni quasi si trattasse di un fatto naturale e non di una “CACCIATA” manu militari quale fu e che purtroppo tuttora perpetua.
Antonio – – – antonio.zaimbri@tiscali.it
x TUTTI
E’ IN RETE IL NUOVO ARGOMENTO.
BUONA LETTURA.
pino nicotri
P.S. Dato l’andamento dei post di ieri e oggi, stavo per scrivere “è in rete la nuova ricetta. Buona cottura”.
… no cciho l indivia e due fichi… femmini…
Sono al tavolo 77 e non ho ancora visto una cameriera… ma cche ristorante è mai qquesto… Siam venuti x mangiare la zucca gialla di Uroburo… famosa per monti evvalli… è conosciuta persin in Kartoffenlandia… Vuoi vedere cche quando arriveranno apprendere lOrdine al ns. tavolo… la zucca ggialla saraa ggia finita… pputtanaeva…direttoreeee!! Mandi una cameriera anche al ns. tavolo eeccheccacchio.. scusi saa!! qui vanno tutti arruotalibera e noi restiamo con la fame in bocca alla romana… Pero, guarda di questo post ne parlano tutti bbene… CCCamerieraaaa!! Guarda un ppo cosa cce daltro fra le Specialita della Casa…. ma guarda quasi tutti i piatti sono abbase di fichi e femmine delle susine… ma guarda sembra un sushi vegetariano… Originale questo post..
arruotalibera da Pino Nicotri… se non vviene una cameriera xddiqui… mi mangio il braccio di qualcuno… cosi torno carnivoro… amme sto sushi vegetariano non mi convince…. ccamerieraaa……Dai passami il menu… capite ncass… Ecco vedi avevo ragione La zucca ggialla di Uroburo… non ce ne sono ppiu… Cosè cos’e’ “bubble squeak”… ddai Peter non siamo in Cornovaglia… ma voi lli cosa mangiate il chewingum…squeakkato e lo ingoiate, invece di sputarlo??? ddai ma ffa male… Vuoi mettere una zzuppa di pesce alla cacciughese livornato… ddai, da cciucciarsi le orecchie…. Aaaa ecco… ccè rimasta della zucca gialla appera di AZ… se veramente è finita la zucca gialla di Uroburo… Ma come?? nel menu cce scritto:::
Rodolfo { 21.09.09 alle 19:53 }
Provate la zucca gialla di Uroburo ( che viene prima bollita), e dopo con la sola forchetta ridotta ad un pure´
mangeroo la zucca ggialla appera di AZ…. ma in questa bbettola ci sono solo i fichi di Sylvi e le Mostarde domestiche dellanno scorso..?? ccè anghe Nostradamus delle Valli dei Savoiardi… con “il Nettare degli Dei” … il solito vino cche si fa “anche con luva” cciha 18 K. e lo vuol regalare alla ccamerieraaa…. se dopo il suo turno, vva con lui avvedere la collezione di millestelle cche cciha in camera sua… Ma dove siamo capitati..?? Pino dice:: ha preso fichi pure lui dal suo albero come Sylvi, e io nisba!
Con cosa si accompagna il tuo piatto di nisba.. (ma tu dici quella alla milanese o di Casablanca… ) nisba con fagiolini al forno… Mah!! fossi in lui mangerei la zuppa di pesce al salto..
Ma siete sicuri cche questo è un ristorante Millestelle della Guida Ciel0chelin ?? mi sembra un blog di quelli ccullinari… pputtanaeva eqqui non simangia ancora… ccamerieraaa!! bbe vado al bagno… se viene la cameriera… x me chiedetegli il numero di telefono… mi è passata la fame… pputtanaeva!!!
Faust
Balbetti anche quando parli?
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