Quanti errori, opportunismi e sporcizie nascoste sotto il tappeto dei nostri sei morti in Afganistan. Mentre il capo del governo e alcuni ministri svalutano il Risorgimento e attentano all’unità d’Italia. E la Fiat si rimette a piangere per avere i nostri soldi quando la faida tra Agnelli mostra egoismi e lucri privati colossali
Mi inchino anch’io di fronte alla morte dei nostri sei soldati in Afganistan, sperando che il tragico bilancio non aumenti. Mi inchino anche di fronte ai 20 civili uccisi anche loro nello stesso attentato, ma di cui nessuno o quasi parla, come se non ci riguardasse e non fossero stati uccisi solo perché casualmente vicini alla nostra pattuglia. Il cordoglio e il dolore non mi impediscono però di far rilevare alcune cose spiacevoli e sostenere di conseguenza che per esempio è un errore il rinvio della manifestazione per la libertà di stampa indetta dalla Federazione nazionale della stampa italiana, vale a dire dal sindacato di noi giornalisti.
Dopo avere spiegato perché il rinvio è un errore passerò a spiegare come in quanto a logica e decenza dei politici di governo lo Strapaese è ormai messo molto male.
La prima cosa da rilevare riguardo l’Afganistan è che i nostri militari muoiono a molte migliaia di chilometri da casa in una guerra persa in partenza. Non dico che tutti debbano avere studiato e conoscere la Storia, ma almeno i politici e gli alti comandi militari dovrebbero dare un’occhiata alle carte geografiche prima di imbarcarsi in imprese tanto altisonanti quanto sballate. Per “vincere” in Afganistan servono non meno di 2 o 3 milioni di soldati, seguiti però da qualche milione di occidentali che vi si trasferiscano per viverci. Ovvero: l’Afganistan o lo si colonizza con una tabula rasa, come sono state colonizzate le Americhe, o è meglio lasciarlo stare e darsi alla politica anche con quel Paese anziché condurvi avventure militari. La colonizzazione però è ormai un relitto della Storia, e in ogni caso l’Afganistan, che non è la val Padana aperta all’invasione longobarda o la Palestina chiusa in una morsa e abbandonata al suo destino dal mondo, in fatto di colonizzazione si è già a suo tempo rivelato un osso più duro dell’India, della Cina e del Vietnam. Che avevano di fronte non gli italiani dell’Italia berluscona, ma i francesi della Francia, gli inglesi dell’impero di Sua Maestà e infine i marine, così come gli afgani avevano di fronte non l’eserito di re Sciaboletta, ma gli inglesi prima e i sovietici dopo: tutti finiti nella polvere.La seconda cosa è che, come ha fatto rilevare senza mezzi termini Sergio Romano sul Corsera di mercoledì 16, il nostro Berluscao Meravigliao s’è impelagato nell’avventura afgana, come si era impelagato anche in quella irachena, solo per accattivarsi le simpatie di Bush e rilucere così di riflesso anche della luce della Casa Bianca. E’ intollerabile crepare e veder crepare per gli interessi personali e per l’egolatria di un primo ministro che, pur sorvolando su tutto il resto, criminalizza chiunque non si pieghi davanti a lui, arrivando a dare dei farabutti e dei delinquenti a buona parte dei giornalisti e degradando ulteriormente la nostra professione con il varo dell’ultrafeltrismo. Farabutti e delinquenti sono comunque epiteti che ci onorano detti da uno come Berluscao Meravigliao, il megaimprenditore mediatico che, inseguito da anni dalla giustizia, vi si sottrae facendosi confezionare anche leggi su misura da una parlamento che ha contribuito massicciamente a ridurre come è (mal)ridotto.
La terza cosa è che proprio con i taliban che uccidono anche i nostri militari sta trattando il signor Kharzai. Se lui tratta pur di restare in sella o “unire il Paese”, non c’è motivo perché i nostri continuino a rischiare la pelle e a volta anche a lasciarcela.
La quarta cosa è che anche Kharzai vince con i brogli elettorali, esattamente come noi diciamo che ha fatto in Iran Ahmadinejad. Morire per un tizio che è anche truffatore elettorale?
La quinta cosa è che se noi reagiamo come stiamo reagendo, giustamente, per la morte di sei italiani, temo che gli afgani abbiano motivo di incazzarsi ancora di più per i qusi 900 civili ammazzati per errore dalle bombe della Nato, della quale facciamo parte e con la quale siamo schierati militarmente in Afganistan. O forse siamo anche noi convinti che i nostri morti siano da piangere come eroi e quelli altrui come spazzatura?
Tutto ciò rende evidente che il ruolo della stampa, che purtroppo sulle tragedie politico-militari all’estero è prevalentemente disinformata o a senso unico, è ancor più prezioso ed essenziale, anche per evitare derive pericolose per la nostra democrazia, già messa in grave pericolo dalla svendita della laicità e della scuola pubblica della Repubblica italiana. E poiché il tramite d’unione di tutte queste magagne e di tutti questi pericoli è l’attuale signor primo ministro, c’è un motivo in più per manifestare come previsto sabato 21 anziché dare tregua e respiro a chi criminalizza la libera stampa e attenta agli interessi collettivi per salvaguardare i propri.
Chiaramente non è compito di un sindacato dare spallate a un governo, ma questa tregua concessa unilateralmente dalla Fnsi rischia di trasformare i nostri caduti in Afganistan in una insperata e cinica zattera di salvataggio per l’attuale inquilino di palazzo Chigi nonché padrone di palazzo Grazioli e annesso anfitrione di belle di giorno e di notte.
Poi però ci sono da aggiungere un paio di altre cose.
La prima è che abbiamo poco da lamentarci noi italiani del terrorismo altrui. Il terrorismo in epoca moderna lo abbiamo infatti teorizzato proprio noi, con il famoso ma ormai un po’ dimenticato convegno del maggio 1965 a Roma all’hotel Parco dei Principi sul tema “la guerra rivoluzionaria moderna”. Convegno durato più giorni, mi pare tre, realizzato anche con soldi della Fiat, della Montedison e dei nostri servizi segreti militari, al’epoca chiamati Sifar. Gli atti del convegno furono pubblicati da Volpe Editore, sede in via Michele Mercati a Roma, appartamento poi acquistato, assieme alla casa editrice e ai suoi archivi (fatti sparire, I presume) dall’industriale Ciarrapico, fasciatore dichiarato e amico di Andreotti.
Tra i relatori del convegno c’erano il giornalista Pino Rauti, uscito dal Movimento sociale italiano, cioè dall’Msi dal quale provengono anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa e Gianfranco Fini, e il giornalista Guido Giannettini, collaboratore dei servizi segreti militari con il nome di copertura “agente Zeta” e finito nell’inchiesta sulla strage del 12 dicembre 1969 in quanto cerniera tra i terroristi veneti che mettevano le bombe e i servizi segreti militari che li utilizzavano. Guarda caso, Giannettini una volta scarcerato è stato assunto proprio da Ciarrapico per i suoi giornali laziali.
Il succo del convegno era semplice e chiaro: poiché oggi le guerre classiche sono diventate impossibili a causa delle bombe atomiche ed H, bisogna ricorrere al terrorismo contro i civili in modo da condizionare e spingere le masse in altro modo: pur sempre con le bombe, ma piazzate intelligentemente in numero limitato da ignoti anziché essere sparate a migliaia o a milioni da eserciti regolari e in divisa. La via era stata indicata dai terroristi algerini del Fronte di Liberazione Nazionale nella guerra di liberazione dal colonialismo della Francia, con bombe piazzate in luoghi affollati da civili francesi. E prima ancora era stata tracciata dai terroristi sionisti, come le bande Stern, Irgun e Haganà, che in Palestina avevano fatto saltare a Gerusalemme l’hotel King David, sede del comando inglese e di molti uffici, mietendo 92 vittime anche tra i civili, e l’hotel Semiramis, massacrando una ventina di palestinesi.
Gli atti furono pubblicati da Volpe editore e la teoria venne messa in pratica dai terroristi fascisti, variamente legati a Ordine Nuovo e ad altri gruppi di estrema destra oltre che a gruppi di ufficiali militari golpisti, soprattutto nel 1969: dopo il crescendo delle bombe estive sui treni e in altri luoghi, si arriva alla bombe del 12 dicembre a Roma e a Milano, dove ci scappa una grande strage.
Certo, quella strategia del terrore era diretta contro il “pericolo rosso”, tant’è che veniva alimentata in segreto dallo Stato al punto che la strage di Milano è passata alla storia come la “strage di Stato”. Ma il mondo gira e anche gli arabi, i musulmani e gli afgani sanno leggere. Come i talebani sono cresciuti con i soldi e le armi Usa per essere usati contro l‘Unione sovietica, ma finendo col ribellarsi proprio contro gli americani e oggi ne paghgiamo le spese, così la strategia che noi italiani abbiamo teorizzato nel ’65 e messo in pratica nel ’69 contro “il pericolo rosso” è stata adottata dai palestinesi prima e ora anche dai talebani, che nel frattempo hanno aggiornato la strategia del terrore contro i civili con la nuova orrenda arma dei kamikaze.
E’ illusorio oltre che demenziale pretendere che i nostri nemici combattano secondo le regole stabilite da noi. Ed è anche disonesto. Non abbiamo infatti combattuto gli indigeni d’America, i neri d’Africa, gli aborigeni australiani, i contadini indiani, quelli cinesi e indocinesi con le lance, gli archi e le frecce, ma con armi da fuoco enormemente più potenti. E s’è salvato solo chi ha imparato a usarcele contro, colpo su colpo. Gli Stati Uniti non hanno combattuto i giapponesi con le armi usate anche dai giapponesi, ma gli hanno sganciato sulla testa, dei civili, due bombe atomiche. Noi italiani non abbiamo combattuto gli etiopi, i somali e i libici con le loro frecce e zagaglie, ma con la nuova arma chiamata aviazione. I tedeschi non hanno combattuto gli inglesi solo con fucili, cannoni e aerei come gli inglesi combattevano i tedeschi, ma anche con i missili inventati a bella posta per essere usati contro le città.
Conclusione: la cosa migliore è lasciare l’Afganistan agli afgani e trovare con loro un equo modus vivendi. Se non sono gli afgani e le afgane a ribellarsi ai talebani, non saremo certo noi a liberarli e a liberarle (dal burqa, per esempio, ammesso che se ne vogliano davvero liberare). E i soldi bruciati nelle avventure militari è meglio investirli nella nostra scuola e ricerca scientifica. Il modo migliore per tener testa al “nemico” è infatti avere una società avanzata e ben sviluppata, sempre più moderna e sempre un po’ davanti agli altri.
Passiamo ora alla seconda parte del discorso.
Solo nello Strapaese può accadere, come è accaduto e continua ad accadere, che il capo del governo consigli pubblicamente la lettura di un libro che stravolge la storia del Risorgimento italiano in modo antinazionale, che il ministro delle Riforme urli e minacci in pubblico la secessione di un terzo del territorio nazionale e che un ministro dell’Interno gli faccia pubblicamente eco reggendogli il bordone. Berlusconi ha proprio consigliato una tale lettura, pur di farsi perdonare dal Vaticano l’imperdonabile, che comunque non è affare che riguardi lo Stato estero vaticano. Con l’aggravante di avere fatto e continuare a fare spallucce, il Berluscao Meravigliao, quando il capo dello Stato chiede rassicurazioni e chiarezza per le celebrazioni del 150enario dell’unità d’Italia.
Umberto Bossi benché ministro per le Riforme ha proprio giurato che “la Padania sarà libera con le buone o con le meno buone”, cioè con le cattive, magari con le famose migliaia di fucili acquartierati in “Padania” di cui straparlava anni fa.
E se non ho letto male i giornali, Roberto Maroni benché ministro dell’Interno, cioè del ministero che i tipi come Bossi dovrebbe mettere in condizione di non nuocere, ha anche lui avvalorato le promesse/minaccia del senatùr.
Poiché tutti questi signori hanno giurato fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione nella mani del presidente della Repubblica si direbbe che siano incappati in qualcosa che se non somiglia all’alto tradimento ha comunque un aspetto non onesto e non ammissibile.
Bene ha fatto Gianfranco Fini a mettere Vittorio Feltri con le spalle al muro querelandolo. Però è da Strapaese che l’avvocato incaricato da Fini per sporgere denuncia sia lo stesso avvocato Giulia Bongiorno che siede in parlamento come presidente della commissione Giustizia. Ma dove siamo arrivati? Non approvavamo i doppi servizi dell’avvocato Taormina, non approviamo neppure quelli di Bongiorno.
E’ ormai drammaticamente chiaro che s’è persa la tramontana, oltre alla decenza non solo morta, ma ormai anche putrefatta nell’indecenza della recente puntata di Porta a porta dopo le indecenze varie che s’erano date appuntamento alla Perdonanza-Mignottanza per un italianissimo e vaticinassimo “Chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scurdammoce ‘o passato”.
La Perdonanza-Mignottanza servita a tavola di Berlusconi e del segretario di Stato del Vaticano Tarcisio Bertone è saltata a causa del farla fuori dal vaso di Feltri, ma a metterla comunque in scena sia pure in sedicesimo nell’Abruzzo dei terremotati è accorso il vescovo de L’Aquila, Giuseppe Molinari, che senza arrossire dalla vergogna ha accolto a braccia aperte il Chiavaliere d’Italia con queste parole: “Carissimo presidente, il Vangelo condanna coloro che chiacchierano e non fanno i fatti. Invece loda chi alle chiacchiere sostituisce cose concrete”.
Siamo anche al festival dell’insensatezza, ovviamente spacciata per etica, morale, ecc., con la svendita al solito Vaticano dei nostri diritti del “testamento biologico”: la legge che si vuole anche peggiorare NON consente infatti NESSUN diritto! Regala alla Chiesa il decidere al posto nostro che cavolo fare quando l’accanimento terapeutico diventa un fatto di puro sadismo. Se i papi vogliono soffrire come Cristo in croce sono liberi di farlo, come la Binetti col suo malsano cilicio. Però si diventa disonesti, cialtroni, invadenti e prepotenti, oltre che bari, quando il lusso dello “staccare la spina” viene concesso a un papa come Wojtyla e negato a tutti noi, cittadini della Repubblica italiana.
Abbiamo un governo da Strapaese, un governo inconcepibile in qualunque altro Stato occidentale, abbiamo cioè un governo da Strapaese e non da Paese civile. Un governo che ha tradito e continua a tradire l’Italia trasformandola nella sagrestia d’Europa, ruolo che avevano prima l’Italia fascista e la Spagna fascista, poi però solo la Spagna franchista.
Solo nello Strapaese può accadere che il ministro degli Esteri, al secolo Franco Frattini, si sbracci a dire che gli scandali che assediano Berlusconi sono “manovre di grandi potenze”, ma senza saperne fare i nomi. Ma allora perché non si dimette un ministro degli Esteri che vbede le grandi manovre estere contro il nostro primo ministro ma non sa fare i nomi degli Stati manovrieri? Dilettanti allo sbaraglio anche al vertice della Farnesina?
Solo nello Strapaese può accadere che il signor Berluscao Meravigliao con annessa corte di servi strapagati prenda per il sedere per anni e anni gli italiani con la favola della mancanza di influenza poltica delle televisioni sulla pubblica opinione e poi impunemente dimostrare che è vero invece l’esatto contrario blindando la puntata di Porta a Porta con l’abolizione della concorrenza sugli altri canali e sulle altre tv. Fermo restando il fatto che la presa per il sedere era già stata ammessa qualchew settimana prima dallo stesso Berluscao Meravigliao in Libia, dove in un’un intervista televisiva ha spiegato proprio l’importanza fondamentale della televisione nell’influire politicamente sulla pubblica opinione.
E solo nello Strapaese può accadere che una industria come la Fiat, dopo avere declamato la sua conquista dell’America con la Crysler e avere tentato anche la conquista della Germania con il boccone mancato della Opel, si metta per l’ennesima volta a piangere per chiedere ancora ricche regalie di soldi dello Stato. Cioè di noi contribuenti, che però non siamo diventati suoi azionisti nonostante che dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi abbiamo regalato alla Fiat una cifra pari a quasi metà dell’intero debito pubblico italiano!
Vergogna nella vergogna, solo nello Strapaese può accadere che si parli di regalare palate di quattrini alla Fiat proprio mentre la faida giudiziaria scoppiata nella famiglia Agnelli tra madre Marella e figlia Margherita mette a nudo, oltre a probabili gigantesche evasioni fiscali del patriarca Gianni Agnelli, anche una lotta tra egoismi personali di livello piuttosto miserabile e assegni vitalizi da oltre 700 mila euro al mese versati dalla figlia alla madre per non ho capito bene quale compensazione. Oltre 700 mila euro al mese! Mentre Marchionne, fino a ieri Napoleone su ruote negli Usa e quasi anche in Germania, si rimette a pietire nostri quattrini.
Ditemi voi se questo è un Paese serio.
Non sarebbe un male se ci si dimendicasse anche dei
fraintendimenti e delle liti con Huato.
… excche no… dimendichiamo anche gli sputi in faccia con il pantegana. la merda spalmata in faccia, spacciandola x nutella del kakkavviggi e del supponente sardo incaprettato… Ho avuto da dire assuo tempo con Pino cche difendeva kakkavviggi… Il Pino si è fidato e ci ha inondato di nutella israeliana… amme non ppiu di tanto… ma al Pino continuano a spalmargli nutella israeliana in faccia, su altri blog… ed ora la storia si ripete… tanto lloro sono ebbrei e delle risoluzioni del blogmaster o dell ONU… ci si puliscono il culo… uguale alla loro faccia…
Faust
x Rodolfo
Io non ho problemi a dimenticare, non uso portare rancori od odi perché il fegato mi serve e preferisco conservarlo ben funzionante. Ho sempre detto che basta chiedere scusa pubblicamente per il pregresso. Non chiedo neppure che le scuse siano chieste a me, mi basta siano rivolte all’intero forum. Dopodiché non ho problemi di nessun tipo. Non è però che si possa chiudere senza scuse, perché le ingiurie e le calunnie proseguono, ormai hanno superato abbondantemente i 12 mesi, anzi mi pare i 18. Né serve usare nick fasulli, perché non sono né scemo né privo di contatti. Di mestiere, nel caso qualcuno non lo avesse ancora capito, faccio il giornalista. Per giunta inchiestista. E da oltre 35 anni.
Le otto querele che ho presentato non comprendono finora né la persona che lei nomina né, per quanto possa parere strano, il signor Ignazio Posadinu. Di querele però ne partiranno altre otto, forse nove, e l’avvocato mi ha consigliato di aggiungere anche quei due nomi. Poiché non ho fretta e ho altro cui dedicarmi, finora non sono state formalizzate, inoltre faccio fatica e considerare l’idea di querele contro singoli, per quanto meritevoli e delle querele e di ben altro.
Insomma, diciamo che chi vuole tornare qui può farlo, e ha ancora un po’ di tempo per decidere. Naturalmente non chiedo né di cambiare idee loro né ci si aspetti che io cambi le mie, non voglio convertire nessuno e mi infastidisce qualunque tentativo di convertire me. Qui si chiede solo di discutere. magari anche incazzandoci, sbattendo i pugni sul tavolo e a volte pure lasciandosi scappare qualche insulto, ma senza mai arrivare a insulti imperdonabili e tanto meno a calunnie.
Un abraccio.
pino nicotri
P.S. Meglio sarebbe un altro caciucco o un porceddu arrosto di rappacificazione, meglio per tutti a Roma immagino, per esempio attorno al 3 settembre. Conto alla romana? Può essere.
La mostarda di Cremona.
Il lesso qui non e’ molto usato, quando io lo facevo usavo la salsa verde.
Infatti quando fanno il brodo di carne, la carne viene usata tagliata a pezzetti e messa nella minestra.
Avevo ed ho amici ebrei che fanno una specie di salsa cremonese.
Frutta e berries all’agro dolce con senape.
La mostarda di senape e’ pero’ molto usata su hamburgers, hot-dogs, piatti freddi, poi usiamo honey mustard, col miele e si usa per imbastire pollo ed altri piatti.
Anita
82 foto interessanti, il cui titolo potrebbe essere “Prima e dopo la cura”:
http://sabbah.biz/mt/my-occupied-land/
Non mi pare proprio che Nicotri abbia tracciato un quadro del mondo irrealistico e troppo ingenuo, anzi tutt’altro.
A meno che tu non intenda dire che è ingenuo pensare che Israele accetti la pace e preferisca andare avanti a furia di guerre, sempre più rovinose. O che il mondo islamico voglia sempre e a tutti i costi distruggere Israele, condannandosi così a sparire lui prima che i suoi eventuali missili abbiano finito di mettersi in posizione e acceso i motori.
Dany
Cara sylvi,
a proposito di salsette, qui si usa molto il Kren o Horseradish sauce.
E’ un po’ forte per me’.
Ho trovata una traduzione in Italiano:
barbaforte
cren
rafano
Ma si usa anche come accompagnamento al pesce fritto, cosi’ come la Tartar sauce.
La Tartar sauce la compro gia’ fatta, in vasetti piccolissimi.
Ciao, Anita
Per chi è interessato alla storia infinita sul possesso dell’Iran dell’arma atomica e la capacità di costruire vettori capaci di portarla a destinazione un interessante articolo di Giulietto Chiesa su Don Chisciotte Blogtroll qui a destra
“INTRIGO INTERNAZIONALE E FUNGHI ATOMICI SU TEHERAN. ALTA TENSIONE”
Buona lettura e domenica
L.
x Linosse
dall’articolo:
“….infatti, si basa sulla valutazione congiunta delle agenzie americane, dei servizi segreti, che l’Iran non possiede, né potrà possedere in un futuro prevedibile, né l’arma atomica, né la capacità di costruire vettori capaci di portarla a destinazione negli Stati Uniti”.
Si sentono tre’ suonate, o l’Iran e vicinissima, ho l’ha gia’, o e’ lontana all’averla.
Comunque non ci aspettiamo missili , ma bensi’ dirty bombs in valigie coordinate ad esplodere simultariamente nelle citta’ principali.
Ci aspettiamo che le nostre infrastrutture possano venire paralizzate e cosette simili.
Molti attentati in via di preparazione sono stati sventati…
Abbiamo cellule terroriste ben piazzate sul nostro suolo.
Anita
Ma quelle diavolerie le potete già da tempo piazzare voi degli Usa o Israele, come anche la Francia, l’Inghilterra e ora anche la Cina, il Pakistan, l’India. Perché sospettare l’Iran di cose che possono invece fare gli altri? L’Iran è una nazione civile, non un paese governato dagli Sherman o dai Bush.
Shalom
x Linosse,
mi sto attrezzando con la maschera anti-acido-solforico,…resto perche’ ho l’impressione,che altri seguiranno,…anche l’albero oramai e’ marcio.
Ciao,Ber
Gentile Vox,( post Nr.1o5 )
gia´la seconda fotografia mi ha colpito, gia´li sono evidenti inesattezze. Potrei esagerare con le parole, ma non lo faro´.
Per quanto mi concerne, visitando siti, riporto notizie e fotografie solo quando mi sono accertato che corrispondono alla verita´. Non intendo fare alcuna propaganda di parte.
Ma andiamo con calma. La seconda fotografia raffigura la citta´di Safed , sotto troviamo le seguenti informazioni:-” Safed was an Arab city of 10.844 Palestinian, Chriastian and Muslim. 99% of their homes, commercial,buildings, LAND and POSSESSION were usurped by Jews.”
–
Qual´e´ pero´la vera storia della citta´di Safed.
Safed che ha oggi circa 30.000 abitanti ottenne importanza come luogo di erudizione Ebraica. E´stato il centro di mistica cabbalistica e insieme a Gerusalemme,Tiberias e Hebron e´ considerata come citta´Santa .Dopo la prima crociata nel 1100 venne costruita una fortezza , dopo diverse vicessitudini Safed venne conquistata nel 1266 dai Mussulmani che ne fecero la capitale della Galilea del nord. Nel sedicesimo secolo cadde sotto dominazione Osmanica che pero´dichiaro´Safed
“Citta´Ebraica”. Nel 1550 vivevano a Safed piu´di 10.000 Ebrei dei quali la maggior parte fuggiti dalla inquisizione Spagnola del 1492.Tra questi gli avi di mia madre, discendenti di Maimonides, che si stabilirono pero´in Libia. Molti i filosofi e famosi dotti Rabbini vengono o si stabilirono li e rafforzarono la rinomanza di Safed nel mondo come centro di studi cabbalistici. Nel 1563 e´stata fondata la prima tipografia Ebraica in Palestina. Nel diciasettesimo secolo nacque a Safed il famoso movimento di Sabbatai Zwis ( sabbatianismo).
Dal 1800 la popolazione Ebraica comincio´a diminuire fino ad arrivare durante il mandato Inglese di solo 1.700 persone, mentre la popolazione Araba era di 12.000 unita´.
Nel 1948 la popolazione Araba fuggi da Safed che da allora e´ritornata ad essere dopo tante vicessitudini una citta´Ebraica come lo era circa 500 anni fa´.
–
Gentile Vox, non le sembra una grande differenza con quello che asserisce l´autore del sito da lei pubblicato?
Potrei continuare cosi anche con parecchie altre citta´.
Un saluto . Rodolfo
X Anita
Purtroppo le morti violente negli U$A non si devono ad attentati terroristici in via di preparazione o a cellule diffuse sul territorio pronte a tutto ma…………
Da LETTERA 22
“Mercoledi’ 2 Luglio 2008
Gianna Pontecorboli
New York – Per gli americani, si sa, possedere un’arma e puntarla contro un nemico considerato pericoloso per la propria vita o i propri beni e’ un diritto sacrosanto garantito dal secondo emendamento della Costituzione. Solo pochi giorni fa, la Corte Suprema lo ha ribadito con molta energia. Quello che la carta costituzionale non precisa, pero’, e’ che troppo spesso il nemico contro cui difendersi e’ diverso da quello a cui Madison e Jefferson si riferivano. E la pistola, invece che contro un ladro in fuga, gli americani se la puntano alla tempia. Secondo uno studio del Center For Disease Control di Atlanta, nel 2005 sono morte negli Stati Uniti a causa delle armi da fuoco 31.000 persone. Ma il 55% sono state vittime di un suicidio e non della violenza di un criminale armato.
Negli Stati Uniti, il diritto dei privati di possedere armi e’ da decenni uno dei piu’ spinosi punti di dibattito, una discussione che non solo divide la destra e la sinistra, ma anche i sindaci delle grandi citta’ e gli sceriffi dei piccoli paesi, la National Rifle Association, la potente lobby dei proprietari di armi, e i candidati elettorali. Giusto ieri, in un’intervista al sito Internet The Politico, il direttore della NRA, Chris Cox, ha raccontato che l’associazione ha gia’ stanziato 15 milioni di dollari per lanciare in autunno una campagna contro Barack Obama. “Se Obama sara’ eletto e avra’ l’appoggio del Senato per scegliere i nuovi giudici della Corte Suprema”, ha spiegato Cox, “il diritto che la Corte ci ha giusto garantito potrebbe esserci tolto in futuro”. Anche se il candidato democratico ha gia’ detto, sia pure ambiguamnte, di voler rispettare il diritto costituzionale, contro di lui sono pronte a scatenarsi telefonate e lettere rivolte ai 4 milioni di iscritti e ai dieci milioni di simpatizzanti della NRA, pubblicita’ televisive e radiofoniche negli stati incerti, edizioni speciali dei tre periodici del gruppo. E per non sbagliare, John McCain ha parlato proprio ieri di fronte a un gruppo di sceriffi.
Tuttavia, in un dibattito che non accenna certo a quietarsi e che anzi la sentenza della Corte Costituzionale, che ha giudicato illegittime le restrizioni imposte dal 1976 dalla citta’ di Washington, ha giusto rinvigorito, i dati del Center For Disease Control aprono un nuovo fronte. Secondo il centro, che e’ un’agenzia federale e che dal 1996, per ordine del Congresso, ha tagliato i fondi destinati a questioni relative al controllo delle armi, solo il quaranta per cento dei trentamila morti del 2005 sono stati vittime di un omicidio, mentre il 3 per cento e’ rimasto coinvolto in un incidente e il 2 per cento e’ stato ucciso in uno scontro con la polizia. Tutti gli altri hanno volontariamente usato la pistola contro se stessi. E hanno utilizzato per il suicidio un’arma efficace nel 90 per cento dei casi, ben di piu’ delle altre usate in casi simili, la caduta da un piano alto o un’overdose di medicinali.
Il legame tra il possesso di una pistola in casa e la tentazione di usarla in un momento di disperazione, tra l’altro, e’ stata provata senza ombra di dubbi.
I dati, per di piu’, mostrano un aumento rispetto a un’analoga ricerca completata una decina di anni fa dal dipartimento della Giustizia e durata cinque anni, che aveva attribuito a suicidi poco piu’ della meta’ delle morti a causa di un colpo di arma da fuoco. Il fatto e’ che, anche per fermare un’epidemia di suicidi troppo facili, i sostenitori di un maggior controllo hanno spesso delle armi troppo deboli. Giusto ieri, in Texas, e’ stato assolto un uomo che ha sparato e ucciso
due rapinatori, malgrado la polizia fosse gia’ arrivata sul posto e gli operatori del servizio telefonico d’emergenza lo implorassero di attendere prima di far fuoco. E lo stesso Stephen Breyer, il giudice della Corte Suprema che ha scritto la sentenza di minoranza nei giorni scorsi, ha ammesso di avere in qualche modo le mani legate. “Se si ha una pistola per difendersi si ha anche una pistola per suicidarsi e una pistola per la violenza domestica”, ha scritto il giudice, che e’ uno dei quattro liberal rimasti nella corte, “ma studi e controstudi lasciano spesso i giudici incerti sulla strada corretta da prendere”. Nella stessa Washington, il severo controllo in vigore per piu’ di trent’anni ha fatto diminuire gli omicidi e i crimini violenti per alcuni, come i ricercatori di uno studio del New England Journal of Medicine, ma lasciato la situazione inalterata, anzi peggiorata, per altri, come il criminologo Gary Kleck della Florida State University. “Ci sono tanti fattori da considerare e anche i bambini sanno che non sempre ‘dopo’ significa ‘a causa'”, ha ammesso amaro Breyer.”
Saluti
L.
Stando vicino al mio fico, (per me è ancora troppo piccolo per starci sotto ci starebbe a mala pena Brunetta) mi sovviene un’armonia e dietro a questa, la voce dolce e roca del grande Fabrizio De Andrè ed alcune strofe de “il giudice” :
…….
Fu nelle notti insonni
vegliate al lume del rancore
che preparai gli esami ………
E poi ancora
…
E allora la mia statura
non dispensò più buonumore
a chi alla sbarra in piedi
mi diceva Vostro Onore,
e di affidarli al boia
fu un piacere del tutto mio ……….
http://www.youtube.com/watch?v=7zHHoKM1JeQ
I fichi a volte suggeriscono strane riflessioni
Antonio – – - antonio.zaimbri@tiscali.it
x Linosse -#113-
Il suo articolo non ha nulla a che vedere con i missili Iraniani o le cellule terroriste sul nostro territorio.
Si informi della demografia di Washington DC.
Anita
Cara Silvy,
vorrebbe mandarmi la sua ricetta per la salsa al cren o rafano? Possibilmente conservabile per un po’ di tempo.
Grazie anticipatamente U.
PS. Se anche Controcorrente ne sa qualcosa …. sono tutt’orecchie.
PS. Se vuole in cambio le mando la mia ricetta della mostarda di Cremona. U.
Onde evitare che qualcuno mi accusi di una sorta di razzismo verso i piccoletti.
Non è certo l’altezza che fa la qualità di una persona, mi stanno antipatici sia quelli che per il solo fatto di essere alti si credono superiori agli altri quanto quelli che complessati dall’essere bassi si mettono sottotacchi per apparirlo meno, come il giudice della canzone di De Andrè, per una sorta di compensazione nutrono una smisurata sete di potere ed un sordo rancore verso gli altri.
Un mio amico diceva “se Emanuele III, il re sciaboletta, fosse stato 10 centimetri più alto non avrebbe approvato le guerre coloniali di Mussolini per diventare imperatore” e non aveva forse tutti i torti.
Antonio – – - antonio.zaimbri@tiscali.it
x Shalom
x Anita { 20.09.09 alle 16:31 } Ma quelle diavolerie le potete già da tempo piazzare voi degli Usa o Israele, come anche la Francia, l’Inghilterra e ora anche la Cina, il Pakistan, l’India. Perché sospettare l’Iran di cose che possono invece fare gli altri? L’Iran è una nazione civile, non un paese governato dagli Sherman o dai Bush.
Shalom
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E chi pianta queste diavolerie in Eurabia, oops Europa?
Io ho scritto:
“Abbiamo cellule terroriste ben piazzate sul nostro suolo.”
I terroristi sono di diverse nazionalita’ e religioni.
Anita
x Shalom
Sherman chi?
Lo Sherman dell’ Antitrust Act ?
Ma guardi che lei parla della fine del 1800.
Anita
X Anita 115
Neanche i supposti missili iraniani hanno a che vedere con le cellule terroriste,che sembrano tranquille, per cui purtropo ,le ragioni delle morti violente sono dovute ad altre ragioni come da articolo.
L.
HO CANCELLATO PER ERRORE VARI COMMENTI RIPULENDO LO SPAM. LI POSTO ORA IO, SCUSANDOMI PER LA DISTRAZIONE.
x Linosse
Segua il discorso.
Ho nominato le cellule terroriste perche’ le minacce ce le abbiamo in casa.
I missili Iraniani raggiungerebbero l’Europa e l’Israele, non gli US, non per via missili.
Bye, Anita
caro Uroburo,
l’unica salsa che so fare bene è quella al verde classica Prezzenolo, aglio,aggiughe,olio extra-vergine come ingredienti base, il resto ovvero i dosaggi degli altri componenti : aceto, sale ectect, rosso d’uovo ,tonno sono “tramandati” dal mio papà..niente di trascendentale..!
Vige sempre l’assaggio intermedio e quello finale..,disgraziatamente fumando ho perso notevole sensibilità.
Ricordo poi a tutti, a propositi di “lessi”, che i bolliti misti alla Piemontese a tre o sei salse , sono i Re dei Lessi.
Mi sovvien a proposito, la celebre battuta di Fortebraccio , dopo il referendum sul divorzio a proposito di fanfani…: Il Senatore è bollito…
Speriamo in un’altro famoso lesso a breve …sconsigliato però mangiarne le “carni”,ci sarebbero troppi effetti collaterali..!!
Lessi vengono bene anche i bambini ,da latte..secondo antiche tradizioni,,mai dimenticate!(segreta la famosa salsa” beria”)
un abbraccio
cc
acciughe, prezzemolo…
x Controcorrente
Anch’io ho nominata la salsa verde per il lesso, l’unica che ho sempre fatto e che piaceva a mio marito.
Prezzemolo tritato a mano, nel blender viene come una pappa.
Da bambina andavo matta per il vitel tonne’, mia mamma era la cuoca, ma i gusti cambiano, adesso non mi piace piu’.
Idem per l’insalata russa, si comprava in salumeria fresca del giorno, con la gelatina attorno….o e’ cambiata o il mio gusto e’ cambiato.
Ciao, Anita
x Uroburo
Quando ero giovane ed entusiasta, a Tarvisio, grattugiavo il rafano con la grattugia che normalmente usiamo per la “brovada”, nei buchi più sottili.
Era veramente un pianto greco!
Poi , in un padellino tostavo, con un po’ di burro, del pane grattugiato; quando era tostato lo bagnavo con poco aceto mescolato a una puntina di zucchero, finivo di sobollire con qualche cucchiaio di brodo. ( circa 15′).
Mescolavo energicamente il rafano fino a farne una crema.
Sì, tutto “a naso”, caro Uroburo!
Abitavo presso una famiglia di austriaci che avevano la mamma al di là del confine.
Quando arrivava in visita preparava strudel, krafen e salsa al kren in abbondanza.
Mi ha insegnato a tostare il pane grattugiato con il burro, sia per il kren che per lo strudel. Non è così banale, deve essere asciutto ma non bruciacchiato.
L’agrodolce è a piacere.
Ora compro a Villaco i vasetti pronti e ammorbidisco il tutto con un po’ di burro prima di servire. Ohh tempora…
Ps: Non lo accompagno “ai bambini lessi” ma nemmeno alle coriacee “galline”.
Molto meglio un buon “musetto” nostrano!
Sylvi
x Uroburo
La mostarda di Cremona alla frutta intera, non grattugiata come la vicentina, è un boccone da Re.
Ce l’ha sempre portata un amico di Casalpusterlengo, quando ci vedavamo più spesso.
Ora ci fornisce la consuocera che è originaria di Pizzichetone.
Grazie se mi darà la ricetta, che mi incuriosisce molto!
saluti Sylvi
caro Pino,
sto seguendo un bel servizio di Jacona, sulla rete tre , sulla sicurezza!
Poi sono impegnato in una questione “locale” che racconterò al “caciucco”.
Meglio parlare di salse ,sughetti, ect,ect,proprio mi manca L’INSPIRAZIONE…sto leggendo un vecchio libro che parla della possibilità di multiversi ect,ect..quantistica ect,ect
Sono completamente “prosciugato”…!!
cc
caro Pino,
quante guerre in meno faremmo,
se stessimo a scambiarci ricette vicendevolmente?
Quanti popoli hanno mantenuto la lorto identità,
tramite la cucina,pur aprendosi ad altre culture?
E poi…io sono invidiosa del vostro prossimo caciucco!
L’ho mangiato anni fa a Livorno ma non ne ricordo più il sapore.
GULP!!!
Sylvi
x Sylvi
Mia nonna era nativa di Casalpusterlengo nel lodigiano.
Non ci sono mai stata, ma gli antenati del nonno erano nativi di Castiglione D’Adda, li’ ci sono stata.
C’era ancora la casa, ricordo l’entrata nel cortile, sul muro del portone c’era uno stemma con cervi rampanti.
Ci andai quando avevo circa 10 anni, l’anno che mia mamma abbandono’ l’ovile.
Passai un mesetto con la Rosina, la donna di servizio di quei giorni…veniva da quelle parti.
Ciao, Anita
cara Anita,
Casalpusterlengo è un paesone della bassa lodigiana che ho visto crescere per oltre trent’anni.
Andavamo o venivano spesso a Natale o a Pasqua; d’estate andavamo in barca con i nostri amici, nel Tirreno con la loro, nellAdriatico con la nostra.
Con loro abbiamo fatto gli arcipelaghi del Tirreno.
Loro hanno conosciuto la Dalmazia.
Ricordi bellissimi, quando i figli erano piccoli e crescevano insieme.
Ora ci sentiamo spesso al telefono!!!
Conosco bene la bassa lodigiana, e ricordo che andavamo spesso a Codogno, nel ristorante frequentato da Gianni Brera che che era un mio idolo, anche se non capisco assolutamente nulla di calcio!
Io ricordo che compravo i carciofi spinosi , sardi credo, da condire crudi con scaglie di parmigiano, quando da noi non si trovavano ancora.
Ti abbraccio Sylvi
In realtà la ricetta è semplicissima. Si incomincia all’inizio dell’estate con le albicocche e le ciliegie e si prosegue con tutta la frutta fino ai fichi ed alla zucca in autunno.
Si usano:
albicocche, ciliegie, meloni, angurie, prugne, pesche, pesche noci, fichi, pere, mele, mele cotogne, zucche. Si possono usare anche gli agrumi: se sono molto piccoli (ad esempio i mandarini o i piccoli aranci ovali) si usano interi, altrimenti a spicchi avendo tolto prima tutta la pellicina bianca. Si usa frutta piuttosto dura, tendenzialmente un tantino acerba. Se molto grossa si taglia a pezzi; alcuni tolgono la buccia, altri no. Io la tolgo.
Si può fare, anzi solitamente si fa, in varie tornate perchè si aggiunge al vaso la frutta mano a mano a disposizione. Quindi ci si impiega qualche mese. Io aggiungo tutto al vecchio vaso e mescolo il contenuto.
Prendo la frutta tagliata a tocchi e la copro con una quantità uguale di zucchero. La lascio al coperto ed al buio ( ad es. dentro alla credenza dei piatti) per 24 ore in un recipiente di vetro o di ceramica, non di metallo.
Metto il tutto in una pentola, la porto a bollore e la lascio bollire per cinque minuti scoperta, poi, lasciandola sempre scoperta (o al massimo coprendola con un canovaccio asciutto e pulito) la faccio raffreddare. Ripeto questa manovra (farla bollire cinque minuti e poi lasciarla raffreddare senza coperchio) per tre giorni di fila a 24 ore di distanza.
Metto poi il tutto in un vaso che si possa chiudere (tipo i Bormioli) da un litro o due, ci metto da 5 a 10 gocce di senape (secondo se la si vuole molto o poco piccante) comperata in farmacia (e conservata in frigorifero perchè non evapori rapidamente), lascio riposare un paio di settimane e poi sarebbe pronta. E’ perfetta con arrosti, lessi e formaggi piccanti.
Buon appetito
Uroburo
x Sylvi
Io non conosco niente, soli brevi ricordi da bambina.
Mia zia Carla nominava Codogno, credo che avesse amici……
Di Castiglione D’Adda ricordo solo la visita di un giorno.
La Rosina abitava in campagna e la sua famiglia allevava i maiali, mi sono rimasti impressi perche’ io venivo dal centro di Milano…mi ricordo che avevano una mangiatoia lunga e mangiavano immondizia e l’acqua dei formaggi.
La Rosina si era innamorata di mio papa’, era un anziana zitella e papa’ aveva 41 anni.
Sperava di sostituire mia mamma…….
La vita e’ davvero strana.
Buona notte,
Anita
x -#134-
AGI) – Bogota, 20 set. – Gli Stati Uniti di George W. Bush “certamente sapevano” ma “potrebbero anzi essere stati direttamente coinvolti nel golpe” del 2002 contro il presidente venezuelano Hugo Chavez. Ne e’ convinto l’ex presidente americano Jimmy Carter che l’ha raccontato al quotidiano colombiano “El Tiempo”. (AGI) –
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Evidentemente Jimmy Carter e’ rimbambito, non gli basta di avere rovinata la nazione, vuole fare il bis………….
Carter is on a guilt trip, era un vero razzista.
Non voleva la costruzione di una scula nera nel vicinato di una scuola bianca perche’ i bambini si sarebbero incontrati sulla stessa strada……….
“…It represents a completely racist perspective on the part of Mr. Carter.
Perhaps it is a projection of his own guilt. According to his well-sourced and comprehensive 2003 book, A Voting Rights Odyssey: Black Enfranchisement in Georgia, by Laughlin McDonald, Director of the Voting Rights Project for the ACLU and prolific author on race, Mr. Carter was something less than a supporter of civil rights in his early career.
On page 65,
White racial phobia extended even to segregating the streets. In 1956, the Sumter County Board of Education tried to halt construction of a new black elementary school, not because segregation had been held unconstitutional in Brown two years earlier, but because local white citizens had complained that the school would be “too close” to an existing white school. According to the white parents, “the children, both colored and white, would have to travel the same streets and roads in order to reach their respective schools.” One member of the board, a former naval officer named Jimmy Carter who had returned to Sumter County to take up peanut farming and politics, made a motion to request the state board of education to hold up construction of the “Elementary Negro School” until a new site could be selected. The state board turned down the request because of “the staggering cost” involved in delaying construction but Carter and the other members of the local board assured the white par
ents that the board “would do everything in its power to minimize simultaneous traffic between white and colored students in route to and from school.”
Bye, Anita
Caro Pino, sono spariti due o 3 post fra me ed Anita… Non erano in attesa di moderazione o altro… No, erano gia pubblicati… Dora in poi faro ppiu attenzione a controllare…
Faust
Anita!!! Anita!!!
Ma che c’entra con la notizia se Carter è rincoglionito e pure razzista, quello che ha affermato è vero o e falso? Il resto è depistaggio della discussione.
E poi dai che non sei più una ragazzina ed alla tua età arrampicarsi e pericoloso ……..
specie se lo si fa sugli specchi.
Antonio – – - antonio.zaimbri@tiscali.it
x Antonio
Caro Antonio,
probabilmente e’ vero che gli US fossero al corrente del golpe.
Ma non sta’ al ex Presidente Carter di sparlare la sua nazione.
Sembra che non faccia altro.
Ti credi che Chavez non ha la sua pesante manina nell’America Centrale?
Chi ha manipolato le elezioni di Ortega in Nicaragua?
Ti credi che non si sia immischiato nelle nostre elezioni 2008?
Qui ci sono state evidenze di infiltrazioni dal Venezuela.
Nessuno e’ santo, ma non si va contro la propria Patria all’estero.
Carter e’ stato l’inizio della deregolazione, del diritto che tutti dovevano possedere una casa….
E’ ora che la smettete con la mia eta’, gli italiani hanno perso il minimo principio di buon senso e di educazione.
Siete tutti giovani e belli, vero?
Buona notte,
Anita
Gli Stati Uniti di George W. Bush “certamente sapevano” ma “potrebbero anzi essere stati direttamente coinvolti nel golpe” del 2002 contro il presidente venezuelano Hugo Chavez.
…. diciamo non potrebbero, MA èccerto che los gringos hanno appoggiato e coordinato direttamente (e di documenti che lo dimostrano è pieno il web) il colpo di stato contro il Presidente Hugo Chavez… Non vorrai pensare che los gringos ne fossero alloscuro?? Il golpe è durato 48h… dopo appena 6h ggia gli usaeggetta riconoscono il governo dei golpisti… Ma anche fuori dai documenti, secondo te Anita (siccome x fare un golpe è indispensabile lappoggio degli usa) cchi ha finanziato il golpe pagliacciata?? La russia?? l Iran?? il fratello di Chavez x invidia xcche è il ppiu bello..?? Ti ripeto, ci sono filmati, anche se so che con te sono inutili, che raccontano minuto x minuto gli accadimenti di quelle tragiche ore… il riconoscimento (come anche in honduras) del golpista, dopo solo 6 hore, da parte dellambasciatore di gringolandia… ( non lo sapeva , diciamo, ancora nessuno… ma los gringos avevano ggia la dichiarazione di riconoscimento dei burattini di bbuuuuscccc….
e
ppoi sei ancora rimasta, forse lunica cche ci crede ancora a acche Chavez è un dittatore… eppoi di quel cche tu credi la storia se ne impippa… Chavez ha vinto DEMOCRATICAMENTE in piu di 10 confronti elettorali… ma x te resta un dittatore… quando non vva bene alla tua tasca sono tutti dei bugiardi e diffamatori… o documenti della propaganda comunista… naturalmente perdi di credibilita…
Faust
x Faust
Questo forum e’ come il gioco delle sedie.
Ecco da dove e’ iniziato il post #134
Ma no! Gli Usa dietro il golpe del 2002 contro Chavez { 20.09.09 alle 23:14 }
VENEZUELA: CARTER, USA DIETRO GOLPE CONTRO CHAVEZ del 2002
Gli Stati Uniti di George W. Bush “certamente sapevano” ma “potrebbero anzi essere stati direttamente coinvolti nel golpe” del 2002 contro il presidente venezuelano Hugo Chavez. Ne e’ convinto l’ex presidente americano Jimmy Carter che l’ha raccontato al quotidiano colombiano “El Tiempo”.
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A me non importa un bel niente di Ugo Chavez, mi importa di Jimmy Carter, il nostro ex Presidente che spara cavolate a destra e sinistra, in casa e fuori casa.
Capito?
Anita
il nostro ex Presidente che spara cavolate a destra e sinistra, in casa e fuori casa.
Capito?
Gli Stati Uniti di George W. Bush “certamente sapevano” ma “potrebbero anzi essere stati direttamente coinvolti nel golpe”
e appunto non sono cavolate… dice la verita…
Capito?
Faust
x Faust
Ho già spiegato il mio errore e rimediato. Grazie comunque per la segnalazione.
Abbacchi e canditi.
pino
non gli basta di avere rovinata la nazione, vuole fare il bis………….
Carter is on a guilt trip, era un vero razzista.
…quando si dice : il mondo alla rovescia… far passare caino x abele e viceserva…
… mentre busc cos era??? un eroe nazionale di un paese che fanno colpi di stato etc…..?? Cara Anita, cciai strafracassato le palle degli occhi, con il grande busc… Ora che è certo in cche merda a messo il vs. paese ed il mondo… non ho ancora letto da te gniente in proposito… eppure sia in usa che in tutto il mondo sono evidenti i danni fatti dal bambino scemo… marionetta del puparo criminale cheeney… Tu imperterrita… gniente… x te i danni li fa Carter, quando dice la semplice verita… che gli usa come al solito hanno finanziato ed organizzato un colpo di stato contro Hugo Chavez… è la pura verita… altro cche noccioline…
Buona ggiornata…
Pino, sono stati cancellati solo i miei post… e quello di Anita..
Faust
Ok, grazie!!
F.
caro Uroburo
a proposito della ricetta della Mostarda.
Lei dice: aggiungo man mano la nuova frutta al vaso dove è pronta l’altra e mescolo.
Non capisco: mettiamo la stagione dei fichi, delle pere…
Rifà a parte il procedimento di cui sopra e poi mescola nel vaso delle ciliegie e delle albicocche… o fa ribolline tutto insieme?
Credo sia la prima, ma vorrei conferma.
Grazie. Sylvi
Ps.E’ morta ieri a 89 anni Novella Cantarutti, poetessa in friulano e anche in italiano; era grande amica di Pasolini.
Io la ricordo soprattutto perchè per decenni insegnò letteratura e storia all’ Istituto Tecnico Industriale “Malignani” di Udine, fucina dei tecnici friulani sparsi per il mondo.
Non volle mai insegnare al Liceo, nè accettò dirigenze, perchè riteneva che i ragazzi del Tecnico avessero, più degli altri, bisogno di buoni insegnanti di Lettere.
Ebbi modo di conoscerla bene; una gran donna!
Scrisse fino a una settimana fa.
Pordenonelegge l’ha ricordata.
Ne sentirò la mancanza. S.
@ Anita
Carter ha detto la verita’. Che dietro il tentato golpe in Venezuela ci fossero gli Usa e’ un fatto ormai conosciuto. Idem per il Cile, quando al posto di un presidente democraticamente eletto (Allende) misero un dittatore fascista (Pinochet), ripetendo ancora una volta la sceneggiatura, in modo ancora piu’ ipocrita, con l’Honduras quest’anno.
Tra l’altro, Carter – anche se non e’ uno stinco di santo – e’ uno dei pochi che parla apertamente a favore dei palestinesi, un affronto inenarrabile per la lobbi sionista americana.
@ Anita
Il Venezuela che manipola le elezioni presidenziali USA!!!
Cara Anita, credo che questa sia una delle sue perle piu’ belle.
Veramente da Guinness!
Tanto per tornare ai patri lidi:
La Nemesi storica ha colpito ancora. Nella fattispecie ha colpito Bertolaso, l’uomo che non mosse un dito nei giorni precedenti il grande terremoto in Abruzzo (se fosse stato piu’ cauto, forse molte persone si sarebbero salvate): era presente, con Del Noce – altro stinco di santo – a uno dei festini a Palazzo Grazioli.
Ora il suo legale ci fara’ sapere che Bertolaso passava di la’ per caso, fischiettando, che il B. lo vide dal balcone e gli disse di salire e favorire…
@ Rodolfo (112)
Nizza e parte del territorio delle Alpi Marittime, furono ceduti dai Savoia alla Francia nel 1860, contro la volonta’ di gran parte della popolazione locale. Stando alla sua logica, forse oggi dovremmo andare a massacrare i francesi e riprenderci quel che ci apparteneva.
Allo stesso modo, i nativi americani dovrebbero descalpizzare tutti i bianchi e riprendersi tutti i territori che gli furono sottratti. Eccetera eccetera eccetera. Sa quanti esempi analoghi esistono al mondo?
Oltre tutto, sembra che gli ebrei odierni discendono dagli Ashkenaziti, una popolazione che nell’Israele storica non c’e’ mai stata
Ho trovato un articolo molto interessante sul 9-11
(mi spiace, ma al momento non ho la possibilita’ di tradurlo,
magari in seguito se a qualcuno interessa):
Scienziati trovano esplosivo nelle polveri delle Torri
http://911research.wtc7.net/essays/thermite/explosive_residues.html#reaction_rate
Explosives Found in World Trade Center Dust
Scientists Discover Both Residues
And Unignited Fragments
Of Nano-Engineered Thermitic Pyrotechnics
In Debris From the Twin Towers
The scientific paper Active Thermitic Material Discovered in Dust from the 9/11 World Trade Center Catastrophe conclusively shows the presence of unignited aluminothermic explosives in dust samples from the Twin Towers, whose chemical signature matches previously documented aluminothermic residues found in the same dust samples. The present review of the paper and related research is intended to summarize those findings for the non-technical reader […]
Certo che interessa. Verifichi però per cortesia se magari lo ha già tradotto comedonchisciotte.
Io mi sono sempre chiesto se i grattacieli – almeno alcuni – non abbiano al loro interno una serie di cavità per cariche esplosive, da applicare solo al momento del bisogno, per poterli demolire quando necessario. Ed è ovvio che prima o poi anche qualunque grattacielo dovrà essere demolito o per vecchiaia o per un qualche incidente (terremoto, incendio, attentato, ecc.). Se non con delle cariche delle quali è già data la sistemazione, come si pensa di demolire un grattacielo? Certo non con la grossa palla di ferro appesa a un lungo cavo d’acciao come si vede nei film, perché un grattacielo onde evitare disastri tutto attorno deve necessariamente essere demolito facendolo cadere in verticare perfetta, cioè solo su se stesso e non addosso ai palazzi limitrofi. L’uso dell’esplosivo è ovvio, anche se di solito lo si applica solo al momento della demilizione e a seconda delle esigenze. Può essere che nelle Twin Tower ci fossero le cariche già piazzate anche se ovviamente non innescate?
Non so rispondere.
Un saluto.
pino
@ Vox (149)
Sul tema dai un’occhiata al link postato nel mio 10.
Ciao.