Gli assurdi paragoni boomerang di Netanyahu. E la sua prosecuzione della strategia del rubare quanta più terra ai palestinesi continuando a demolire le loro case e a insediare coloni

Giornalista: “Come mai in questo conflitto sono morti tanti palestinesi e pochi israeliani?”.

Netanyahu: “Lei è certo di voler iniziare con questo tipo di domanda?”.

Giornalista : “Perché no?”.

Netanyahu: ” Perché nella seconda guerra mondiale sono morti più tedeschi di tutti gli americani e gli Inglesi messi insieme, eppure nessuno dubita che la guerra sia stata causata dall’aggressione tedesca. E in risposta al bombardamento tedesco di Londra gli Inglesi rasero al suolo l’intera città di Dresda, uccidendo più civili di quanti ne morirono a Hiroshima. Inoltre potrei ricordarle che nel 1944, quando gli Inglesi provarono a distruggere il comando della Gestapo a Copenhagen, alcune bombe caddero per errore su di un ospedale pediatrico nelle vicinanze, uccidendo 83 bambini danesi. Vuol passare a un’altra domanda?”.

Se ce ne fosse ancora bisogno, ecco un’altra prova dell’ottusità e della non buona fede di molti governanti israeliani, in questo caso del primo ministro attuale Netanyahu. Il suo ragionamento fa acqua da molti buchi, e in ogni caso diventa un boomerang. Se infatti si dice che chi è aggredito può reagire in modo devastante contro l’aggressore, si autorizzano per esempio i palestinesi a reagire in modo devastante contro le aggressioni e invasioni che ahnno iniziato a subire per primi. E l’Egitto? Assalito proditoriamente nel ’57 dall’esercito guidato da Dayan in quanto reo di avere finalmente nazionalizzato il canale di Suez, è forse autorizzato a devastare Israele? Io ne dubito, ma Netanyahu e i suoi supporter evidentemente no. Per non parlare del Libano, dell’Iraq bombardato ad Osirak, della Siria pure bombardata nella centrale nucleare in costruzione, e via elencando.

Purtroppo il giornalista non è stato pronto a ribattere. Ma a volte con certa gente è meglio il lancio delle scarpe, come ha fatto in Iraq un altro giornalista. La volgarità, la disonestà e il razzismo del paragonare il popolo palestinese alla Germania di Hitler che scatenò la seconda guerra mondiale e il molto abusato, ormai tedioso dare del nazista, antisemita, ecc., a chiunque non applauda qualunque azione di Israele, compresi quindi una marea di israeliani e di ebrei nel mondo, può entusiasmare il noto canagliume nostrano, ma sicuramente non blocca la capacità degli esseri umani di ragionare con la propria testa. Non blocca neppure la capacità dell’Onu di comminare altre condanne e altri biasimi verso Israele, che non si capisce bene cosa ci stia a fare nll’Onu e perché non ne venga espulsa visto e considerato che dei deliberati dell’Onu se ne infischia altamente. Se a infischiarsene fosse un qualunque stato islamico sarebbe già stato cacciato a pedate.

Però  “non ragioniam di lor, ma guarda e passa”. Allego un articolo di Jeff Halper, direttore del Comitato israeliano contro la demolizione di case (in sigla ICAHD), che mostra il solito gioco delle tre carte di Netanyahu&C. A allego anche un comunicato di una associazione di volontari cattolici che aiutano un paesino palestinese a sud di Hebron  a difendersi dalle violenze dei coloni, che continuano imperterriti a rubare la loro terra spalleggiati e protetti dall’esercito pur trattandosi di furti illegali anche dal punto di vista della stessa legge israeliana.  Oltre al furto della loro terra, hanno ricevuto anche l’ordine di demolizione di sei case. Poiché in quel minuscolo paesino ci sono stato, inserisco nel pezzo alcune mie foto. Le case demolite sono la quasi totalità del paese, formato da pochissime case, abitazioni povere e dignitose delle persone anziane che ci hanno accolto festanti, di quei bambini, di quelle ragazze e di quei giovani che hanno danzato per noi visitatori, ragazze e giovani bisognosi anche loro di speranze e di certezze, cioè di un futuro, ma rispetto i quali voltiamo ipocritamente la testa dall’altra parte. Le responsabilità non sono tanto di Israele quanto nostre, cioè dell’Europa e degli Usa che di Israele si servono rischiando inevitabilmente alla lunga di essere usati.
Obama se vuole davvero imporre la pace in Medio Oriente dovrà adoperare il bastone. Ammesso che glielo lascino usare e non gli tolgano quanto meno la mano.Sabato 01 Agosto 2009 – Jeff Halper

Dopo il suo incontro con il Presidente Obama il Primo Ministro di Israele Netanyahu avrebbe pronunciato le magiche parole “due stati”?
Tutta Israele stava con il fiato sospeso, ma lui non l’ha fatto. La distanza fra i due comunque è tanta che neppure quelle parole l’avrebbero potuta colmare. Obama è alla ricerca -io ritengo sinceramente, forse urgentemente- di una risoluzione del conflitto israelo-palestinese, che egli comprende essere una pre-condizione per andare avanti su questioni mediorientali più grandi e pressanti. Netanyahu, che rifiuta persino l’idea di quel mini-stato palestinese a malincuore accettato da Barak, Sharon e Olmert, persegue uno stato permanente di “immagazzinamento” in cui i Palestinesi vivano eternamente in un limbo di “autonomia” definito da un Israele che li racchiuda e li controlli. Il pericolo, di cui dovremmo essere tutti consapevoli, è che le due parti si possano accordare sull’apartheid – l’istituzione di un bantustan palestinese che non possieda né una vera sovranità né l’autosufficienza economica.
 
Da parte sua, sembra che Obama sia consapevole del forte legame fra il conflitto israelo-palestinese e l’ostilità verso l’Occidente così diffusa nel mondo islamico. La sua amministrazione è stata esplicita sulla necessità di fare progressi in Palestina per trattare il tema del nucleare iraniano, e la sua abilità di ritirarsi dall’Iraq, stabilizzare l’Afghanistan e il Pakistan e di affrontare la sfida che l’Islam politico rivolge agli stati arabi “moderati” dipende anche, in misura significativa, dalla creazione di una nuova relazione con il mondo musulmano, che non si può ottenere senza porre fine alla Occupazione israeliana.
 
Netanyahu ed il suo Ministro degli Esteri Avigdor Lieberman hanno già presentato le linee della loro nuova “ricontestualizzazione” del conflitto:

1.    la minaccia iraniana è prioritaria, unisce gli USA e Israele in una alleanza strategica e rende marginale la questione palestinese;
2.    slogan (come li definisce Lieberman) quali occupazione, colonie, coloni, terra in cambio di pace e persino la “semplicistica” soluzione dei due stati devono essere abbandonati per favorire il “processo” secondo un nuovo slogan: “economia, sicurezza, stabilità” – che significa migliorare l’economia palestinese e nel contempo garantire la sicurezza di Israele. Ne risulterebbe una stabilità (Lieberman cita a modello la situazione “stabile” fra le popolazioni greca e turca di Cipro sotto l’occupazione turca) che in qualche modo faciliterà qualche vago futuro processo di pace;
3.    Israele continuerà ad espandere i suoi “fatti compiuti”. Proprio il giorno prima dell’incontro Netanyahu-Obama era stata annunciata la costruzione di una nuova colonia: Maskiot, nella Valle del Giordano, il primo insediamento in 26 anni. Due giorni dopo il ritorno da Washington, Netanyahu inoltre ha dichiarato: “la capitale di Israele è Gerusalemme. Gerusalemme è sempre stata nostra e sempre lo sarà. Non verrà mai più frazionata e divisa.” L’annuncio aggiungeva che si continuerà a costruire all’interno dei “blocchi degli insediamenti”. Giusto un mese prima, il giorno che Hillary Clinton e George Mitchell dovevano arrivare nel Paese, il governo israeliano aveva annunciato che avrebbe eseguito imponenti demolizioni di case palestinesi a Gerusalemme. Questo approccio di aperta sfida segnala all’Amministrazione USA che Israele non intende accettare dictat, come si esprime il Ministro per gli Affari Strategici Moshe Ya’alon, e vuole testare quanto sarà disposto a fare sul serio Obama.

4.    Sia gli USA sia Israele sollecitano un maggior coinvolgimento degli stati arabi nel processo di pace, ma anche di questa questione Israele ha una sua visione particolare. Mentre gli USA stanno elaborando un approccio globale alla pace e stabilità dell’intera regione mediorientale (quella che il re Abdullah di Giordania chiama la “soluzione dei 57 stati” per cui l’intero mondo arabo e musulmano riconoscerebbe Israele in cambio della fine dell’occupazione), la formula israeliana di anteporre la “pace economica” a qualsiasi accordo di pace politicamente definito cerca di creare uno stato di normalizzazione fra Israele ed il mondo arabo-musulmano che relegherebbe per un tempo indefinito la questione palestinese in secondo piano. Considerati i trascorsi dei cosiddetti stati arabi “moderati” e l’ostilità che essi, come Israele, nutrono contro una maggiore influenza dell’Iran, un loro coinvolgimento non promette necessariamente bene per i Palestinesi.

E poi ci sono tutti i meccanismi per ritardare o minacciare i negoziati:
•    creare insormontabili ostacoli politici, come la richiesta che i Palestinesi riconoscano Israele come “stato ebraico”. Netanyahu sa bene che i Palestinesi non l’accoglieranno. Tale riconoscimento pregiudicherebbe lo status di uguaglianza dei cittadini palestinesi di Israele, un buon 20% della popolazione israeliana. Esso aprirebbe anche la strada per un’ulteriore pulizia etnica (“trasferimento” secondo il gergo israeliano). Quando era Ministro degli Esteri, Tzipi Livni aveva affermato con chiarezza che il futuro dei cittadini arabi-israeliani sta in un futuro stato palestinese, non certo in Israele. E non dimentichiamoci che l’anno scorso il Parlamento israeliano ha approvato una legge che richiede la maggioranza dei due terzi, il che equivale ad una soglia impossibile da raggiungere, per approvare qualsiasi cambiamento nello status di Gerusalemme. Su altre questioni, quali lo smantellamento degli insediamenti o la ratifica di qualsiasi accordo di pace, si approveranno, con il sostegno del governo, leggi dello stesso tipo.

•    Ritardare l’applicazione. OK, dice il governo israeliano, negoziamo, ma l’applicazione di ogni accordo sarà subordinata alla completa cessazione di qualsiasi resistenza da parte dei Palestinesi. “Sicurezza prima della pace” è il modo di esprimersi del governo israeliano. Dal momento, però, che non vi è mai stato alcun indizio che Israele darebbe il suo consenso ad uno stato palestinese autosufficiente, e poichè Israele considera qualsiasi forma di resistenza, sia armata sia nonviolenta, come una forma di terrorismo, “sicurezza prima della pace” in realtà significa “fermate ogni resistenza e può darsi che avrete uno stato.” L’inghippo qui è che se i Palestinesi cessano la loro resistenza, essi sono perduti. Senza la pressione palestinese, Israele e la comunità internazionale rimarrebbero senza alcuna motivazione per fare le concessioni necessarie ad una vera soluzione. Ed anche se si raggiungerà un accordo, “sicurezza prima della pace” significa che esso non verrà attuato finchè Israele non deciderà unilateralmente che le condizioni sono mature. Questo cosiddetto “accordo a palchi” continua ad erigere altri ostacoli insormontabili davanti a qualsiasi processo di pace.

•    Proclamare uno stato palestinese “di transizione”. Se tutto il resto fallirà – dato che un vero negoziato con i Palestinesi o la fine dell’Occupazione sono fuori questione- gli USA, su lascito israeliano, possono riuscire a saltare la fase 1 della Road Map e passare direttamente alla fase 2, che richiede la proclamazione di uno stato “transitorio” palestinese prima della definizione dei suoi effettivi confini, territorio e sovranità. Questo è l’incubo dei Palestinesi: venire rinchiusi per un tempo indefinito nel limbo di uno stato “transitorio”. Per Israele invece questa è la soluzione ideale, in quanto offre la possibilità di imporre i confini e di espandersi nelle aree palestinesi mostrando però nel contempo di rispettare il cammino della Road Map.

Inutile dire che tutto ciò serve ad evitare una vera soluzione a due stati, idea che suona semplicemente come un’anatema per il governo a guida Likud. Più di un decennio fa Netanyahu aveva enunciato la sua visione di auto-determinazione per i Palestinesi: una via di mezzo fra “meno-di-stato e più-di-autonomia”. Il termine migliore, per quanto squallido, per definire ciò che Israele ha in serbo per i Palestinesi è immagazzinamento, uno stato permanente di controllo e soppressione in cui le vittime scompaiono dalla vista e la loro situazione, spogliata di qualsiasi contenuto politico, diviene una non-questione.
Per quanto l’Amministrazione Obama possa autenticamente desiderare una soluzione basata su due stati autosufficienti e possa capire persino tutti i trucchi di Israele, è pure chiaro che senza una pressione significativa essa non potrà realizzarsi. Ed ecco dove sorge il vero problema. L’asso nella manica di Israele è sempre stato il Congresso USA, dove gode praticamente di un unanime sostegno bipartisan. E lo stesso Partito Democratico di Obama, che ha ricevuto quasi l’80% dei voti degli Ebrei statunitensi, è sempre stato molto più “proisraeliano” di quello Repubblicano. Potrebbe anche darsi che, per quanto Obama e Mitchell cerchino di indirizzare la politica americana in modo nuovo, più assertivo, i leader del suo partito si tirino indietro, per timore di non essere rieletti.
In questo caso, il compromesso fra il desiderio di risolvere il conflitto e l’incapacità di indurre israele a ritirarsi dai Territori Occupati in modo da fare emergere uno Stato palestinese autosufficiente potrebbe anche tradursi in una forma di apartheid.

La differenza fra uno Stato palestinese autosufficiente ed un Bantustan è questione di dettagli. Ci sono già segni che l’Amministrazione Obama autorizzerà Israele a conservare i principali blocchi di colonie, compresa una “Grande Gerusalemme”, ed impedirà ai Palestinesi di ottenere la sovranità sui confini con gli Stati arabi vicini. Poichè solo una minoranza è in grado di comprendere appieno il significato cruciale di tali dettagli, Israele è convinta di potere disegnare con diplomazia una situazione di apartheid spacciandola per una soluzione a due stati. Nel corso degli ultimi decenni il lavoro della società civile è stato quello di costringere i governi ad adempiere alle proprie responsabilità ed iniziare un processo politico che porti effettivamente ad una pace giusta fra Israeliani e Palestinesi. Ora che questo processo si avvicina, il nostro compito è di fare in modo che sia un processo onesto.
 
 
traduzione di Stefania Fusero
 
 
Jeff Halper è il Direttore del Comitato Israeliano Contro la Demolizione di Case -ICAHD. ( jeff@icahd.org Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. )

——————————————————————————-

COMUNICATO DELLA COMUNITA’ PAPA GIOVANNI XXIII

Continua senza sosta l’espansione delle colonie israeliane a sud di Hebron
Nuovi caravan nell’insediamento israeliano di Ma’on e ordini di demolizione per sei abitazioni palestinesi nel villaggio palestinese di At-Tuwani

14 settembre 2009

At-Tuwani – Mentre nell’arena internazionale si continua a parlare del congelamento degli insediamenti e dell’evacuazione degli avamposti israeliani illegali, continua senza sosta l’espansione delle colonie sulle colline a sud di Hebron (Southern Hebron Hills).

Nei giorni scorsi, i coloni dell’insediamento di Ma’on hanno iniziato la costruzione di sei nuovi caravan nell’area sud-est dell’insediamento, ad oggi completati e pronti per essere abitati. Nel frattempo sono iniziati i lavori preparatori per nuove costruzioni sulla collina vicina all’insediamento. (http://bit.ly/MH9gk)

Negli ultimi mesi, gli internazionali presenti nell’area hanno continuato a documentare l’espansione degli insediamenti presenti nell’area, osservando la costruzione di nuove unità abitative negli avamposti di Havat Ma’on e Avigail e nell’insediamento di Carmel.

Lo scorso 9 settembre, l’esercito israeliano ha rimosso due container ad uso abitativo che alcuni coloni dell’insediamento di Suseya, a sette chilometri dal villaggio di At-Tuwani, avevano illegalmente costruito al di fuori del perimetro della colonia su terreni agricoli dei contadini palestinesi del vicino ed omonimo villaggio. In seguito alla rimozione delle costruzioni abusive da parte dell’esercito israeliano, i coloni hanno aggredito gli abitanti del villaggio palestinese, ferendo dodici persone, di cui una è dovuta ricorrere a cure ospedaliere. Durante la notte, i coloni hanno eretto di una nuova costruzione sulla sommità della collina in questione.

Infine nel pomeriggio del 13 settembre, ufficiali del DCO (unità dell’esercito israeliano responsabile dell’amministrazione civile dei Territori Palestinesi Occupati) hanno consegnato ordini di demolizione per sei abitazioni palestinesi vicino al villaggio di At-Tuwani.

Le abitazioni in causa erano state costruite di recente su terre private palestinesi nell’area d Humra. Nella notte del 16 luglio scorso alcune di queste abitazioni e diversi ulivi erano stati danneggiati, presumibilmente da coloni del vicino avamposto di Havat Ma’on. Alcuni giorni dopo, il 20 luglio, il DCO aveva consegnato ordini di blocco dei lavori per queste abitazioni e altre strutture appena costruite.

Adesso che l’ordine di demolizione è stato emesso, le famiglie temono che l’esercito israeliano arrivi da un momento all’altro per demolire le loro abitazioni.

L’esercito israeliano, che in quest’area ha un controllo non solo militare ma anche civile (secondo gli Accordi di Oslo), vieta ogni permesso di costruzione per i palestinesi, impedendo lo sviluppo delle comunità locali. Di contro, i vicini insediamenti di Ma’on e Carmel e gli avamposti di Avigail e Havat Ma’on continuano ad espandersi senza sosta.

Operazione Colomba e Christian Peacemaker Teams continuano a monitorare la colonizzazione israeliana nell’area dal 2004.

Foto delle nuove costruzioni nell’insediamento di Ma’on disponibili all’indirizzo: http://bit.ly/4ZLMe
Foto della consegna degli ordini di demolizione disponibili all’indirizzo: http://bit.ly/VhoYn

www.operazionecolomba.com


Operation Dove – Nonviolent Peace Corps
Palestine – Israel
Community Pope John XXIII

e mail: tuwani@operationdove.org
website: www.operationdove.org

157 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. ber
    ber says:

    x Peter,
    penso anch’io che il fatto che sia nero dovra’ lottare piu’ degli altri.
    Ma pare che anche i neri,in fatto di razzismo,…in US non scherzano.
    Anch’io sono del parere che la riforma sanitaria in Usa sia necessaria,
    specialmente in recessione economica,…ma abbattere le vecchie abitudini sara’ un’impresa da titani,…speriamo ce la faccia.
    Ciao,Ber

  2. x commento 95
    x commento 95 says:

    Noi invece abbiamo segnalato tua madre alla buoncostume, tua moglie all’Unione zoccole per nani, le tue sorelle alla S. Vincenza Pompi Nara, le tue figlie all’orfanatrofio Figlie di Buonadonna, tuo padre all’Unione capre sarde castrate e te alla neurodeliri per malati mentali terminali.
    Decaprator

  3. sylvi
    sylvi says:

    Angolo della poesia nostrana.

    Da Severgnini sul Corriere

    Taci. Su le soglie / del losco non odo / parole che dici sane; ma odo parole non nuove / che parlano furie e voglie lontane. / Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. / Piove su candidate ministre e comparse, / piove su Fini scaglioso ed irto, / piove su i papi divini, / su i fatti recenti all’estero accolti, / su i colleghi ebbri / di promozioni recenti, / piove sulle nostre chiusu­re la sera, / piove sulla nostra tastiera ignuda, / su i nostri pati­menti leggeri, / su stanchi pensieri che l’anima schiude, / po’ rella, su la favola bella / che ieri c’illuse, che oggi c’illude, o Ita­lia. Odi? La pioggia cade su la solitaria apertura con un crepitio che dura / e varia nell’aria secondo le bande / più rudi, men rudi. Ascolta. Risponde al pianto il canto / delle cicale aziendali, / che il senso professionale non impaura, / né il ciel cinerino. E il Tigì ha un suono, e Chi altro suono, e il Giornale / altro ancora, strumenti diversi / sotto le stesse dita. E stremati noi siam tra destre e sinistre, / d’amare risse travolti; e il tuo volto stanco / è molle di pioggia come una sfoglia, / e il tuo bel nome sbiadisce eccome / trimestre dopo trimestre, o luogo terrestre che hai no­me Italia.

    Da La pioggia nel Pineto del Vate.

    Buonagiornata
    Sylvi

  4. Che voto dare al governo Berlusconi?
    Che voto dare al governo Berlusconi? says:

    Trenta e Lodo.
    (Trenta sono le sorche portata da Tarantini al Chiavaliere e trento sono anche i danari di Giuda che tradisce l’Italia).
    Spinoza

  5. Linosse
    Linosse says:

    La crisi è alle spalle e…che spalle!
    Questa mattina mi son svegliato…….incazzato come una belva,no peggio di una belva!
    Pensavo che questa crisi fosse una crisi seria leggendo di licenziameti,cassa integrazione,povertà diffusa,gente che se ha perso la casa,come per es, gli Abruzzesi se la sogna insieme a quelli che non l’hanno MAI avuta e MAI la avranno,per non parlare dell’impoverimento morale e culturale,insomma un bel fritto misto e invece….
    INVECE è tutto un BLUFF stiamo benissimo ,in una epoca in cui l’unica ideologia praticabile è quella del portafoglio,meglio se traboccante,andiamo a vedere come se la cavano i “cuochi” della nouvelle information” & C.
    Cominciamo ,ma si ,da Feltri il corazziere del giornale :15.000.000 di € l’anno,vi sembra che la crisi la senta?
    Andiamo più in basso(si fa per dire) B. vespa, senza alveare,da solo nudo e crudo 1.800.000 € l’anno .
    Poveretto arranca un pò per arrivare a fine mese ma con qualche sacrificio ce la fa.
    Andando oltre sapete gia la situazione del bossino,sempre a Milan quella dei calciatori,rigorosamente non italiani,in fondo in fondo,ma non troppo, i parlamentari ottimisti del pdl,quelli con doppio stipendio,dipendenti mediaset e da “politico”:? €(ognuno,a suo piacere, può fissare la quantità,non può sbagliare!).
    Non vado oltre perchè gia questa esemplare rassegna mi ha convinto che la crisi,anche se per loro non è esistita,non esiste e non esisterà mai per cui ALLEGRIA!
    Un consiglio,prendiamoli come esempio e mi raccomando….aggiungete al consueto altro OTTIMISMO,OTTIMISMO,OTTIMISMO altrimenti la magia (non quella di M.T.)non funziona!!!!!!!
    Saluti ,alla salute e alla facciaccia dei pessimisti!
    L.

  6. Ghedini è un avvocato penale, ma "penale" in che senso?
    Ghedini è un avvocato penale, ma "penale" in che senso? says:

    Forse nel senso di pene come come cazzo del Chiavaliere. Ghedini infatti in una intervista a Repubblica alla domanda se Berluscao Meravigliao ha problemi di impotenza sessuale ha risposto sdegnato storcendo la boccuccia e appannando gli occhiali: “Coooosaaaa?! Ma scherziamo?”. Lui il coso del Padrone lo ha visto in azione mentre stantuffava, è chiaro. Altrimenti come farebbe a essere così sicuto? Un avvocatissimo come lui non può certo basarsi solo sulle vanterie del “consumatore finale” o sulle confidenze della “consumate finali”. E’ evidente che deve avere toccato l’argomento con mano, scuola di S. Tommaso.
    Spinoza

  7. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    sono anch’io del parere che il messaggio precedente del n. 95 (il sistema non accetta più quel nome) dovesse essere rimosso. U.

  8. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    è proprio vero che io e lei non ci intendiamo in nulla. Credo che sia proprio una questione di pelle, io la trovo esponente di una cultura di destra perfino a livello poetico.
    Io penso che l’Imaginifico – quel Gaetano Rapagnetta che, vergognandosi di se stesso, cambiò NOME e cognome per ragioni puramente estetiche e d’immagine, come una qualunque escort si cambierebbe il profilo del vezzoso culetto – sia stato uno degli intellettuali più pericolosi e dannosi della breve storia dell’Ittaglia unita.
    Era un uomo privo di moralità, e non mi sto riferendo alle sue perversioni sessuali, e privo di senso della collettività, era un egocentrico egoista, non era capace di vivere del suo ma è vissuto sulle spalle di qualcuno per tutta la sua vita. Era un eroe da palcoscenico, che non ebbe mai il coraggio di far qualcosa quando il rischio era vero e reale, come dimostrò la fine vigliacca dell’impresa fiumana, che fu in realtà solo una ribellione ai poteri dello stato fatta da un gruppo di ribelli che avrebbero dovuto essere banditi dalla comunità nazionale. Anche perchè difendevano una tesi insostenibile da qualunque punto di vista: storico, geografico, diplomatico, politico, militare …
    Ma perfino sul piano puramente letterario l’Imaginifico [la definizione di Vate (d’Ittaglia) la può usare solo una donna di cattivo giusto come lei] era un autore di provincia, mediocre, parolaio, verboso, privo di gusto e di eleganza al di sotto di quella puramente formale che lei, evidentemente, tanto apprezza.
    Questo intellettuale da Strapaese era contemporaneo di Joyce, di Rimbaud, di Verlain, di Thomas Mann … Il confronto con questi titani della letteratura fa vedere bene quel che il Rapagnetta in realtà era: il poeta ufficiale di un paese terribilmente arretrato ma tutto, inutilmente, fiero di un passato definitivamente tramontato e che, temo, non tornerà mai più. Un autore da quattro soldi, adattissimo all’Ittaglia umbertina e fascista, che della più vuota e bolsa rettorica aveva fatto la base del paese. Allora come ora. Siamo e rimaniamo il paese di Adua, di Caporetto e dell’Otto Settembre; e la cosa grave, imparabile direi, è che non ce ne rendiamo minimamente conto. Avanti con il Vittoriale e Redipuglia signora mia, il mondo è suo, fin quando non ci toccherà di risvegliarsi dal sogno.
    Un saluto Uroburo

  9. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Gentile Uroburo,
    lei ha avuto da ridire sul mio post Nr.11 con rettifica post Nr.19.
    Cerchero´ di spiegarmi meglio, siamo qui per colloquiare no?In Amos 5:24 cé´scritto che” bisogna rivelare la legge come fosse acqua pura,la giustizia e il diritto come se fosse la corrente, il flusso e la luce della stessa acqua”.
    Questo pensiero non vale per l´ONU.
    Quando si ha a che fare con Israele L´ONU rinuncia dalle proprie disposizioni.
    Cosi come anche il giudice sudafricano di religione Ebraica che ha presieduto e condotto la missione dell´ Human Rights Council. Se ben lei si ricorda , si verifico´ un fatto senza precedenti , ben 50 avvocati Inglesi e Canadesi denuncio´ il rifiuto di Christine Chinkin, Professoressa al London School of Economics di dimettersi dalla commissione, perche´aveva condannato Israele prima di avere avuto delle prove, cio´minava l´integrita´ delle analisi che comprometteva irremidiabilmente il rapporto.
    Gia´ l ´11 Gennaio del 2009 la signora Chinkin aveva ,in una lettera al Sunday Times bollo´, stigmatizzo´ Israele come aggressore. La lettera comincia con un categorico rifiuto del diritto di Israele a difendersi dai razzi di Hamas. Tutto il resto della lettera e´ dedicata alla tesi che Israele e´colpevole, insomma le stesse colpevolezze che al di la´delle parti la commissione stessa avrebbe dovuto analizzare ed indagare.
    A parte la Chinkin anche tre altri facenti parte della commissione e cioe´ ,Goldstone, Hina Jilani e i Colonnello Desmond Travers avevano gia´in marzo dichiarato la colpevolezza di Israele senza aver mai avuto nessuna prova o letto un qualsiasi rapporto.
    Cio´squalifica la commissione che vuole comparare uno stato di diritto con un gruppo di terroristi.
    Comparare , misurare le parti con questo principio e´perverso,dunque:-” Civili che muoiono durante una guerra e´
    per Israele, gli USA e gli alleati una non progettata tragedia che naturalmente vuole essere evitata, per gli Hamas, Hizbollah o Al -Kaida ,uccidere civili un modus operandi , un trionfo del loro diritto a esistere.

    In quanto alle offese, non credo che coglione o stupido possa essere una offesa. A me ne sono state dette di peggio, nessuno si e´scusato. Ripeto ancora una volta, non sono un tipo che porta risentimenti, dimendico facilmente, contro chi ricorda, contro chi non si auspica , per nessuna cosa al mondo che tra me e Nicotri possa sfociare un´amicizia .
    Certa gente sono come gli Hamas.
    Ma su questo problema ritornero´a parlarne.

    Ora non mi interessa piu´nemmeno la Slvi, che dopo averle tolto la “Y” sostituendola con una semplice “I” ora gli tolgo anche quella.
    Una maestra di scuola che deve insegnare ai bambini non solo che 2+2 fa´4, ma anche l´educazione, va a parcheggiare dopo una curva in sosta vietata, mettendo in pericolo passanti e bambini. Una cosa imperdonabile e per me una delusione.
    La suddetta, che non e´riuscita a scusarsi con chi l´aveva rimproverata , non riesce a scusarsi nemmeno con me che lo criticata, cercando stupide scuse. Cio´la dice lunga.
    Purtroppo , caro Uroburo, non ho piu´ tanto tempo da passare al computer, anche se sono in pensione, ho trovato un lavoretto che mi occupa il dopopranzo.
    Il mio bambino, si chiama Benjamin e Giuseppe che e´il nome di mio padre, cresce bene, ha un sorriso che impazzisco e i capelli rossi. Non so se rallegrarmene. Un saluto
    Rodolfo

  10. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Gentile Uroburo,
    ah la testa, mi son dimendicato di farle una domanda.
    Qualche sera fa´, guardando un documentario sulla seconda guerra mondiale, mi ha incuriosito la dichiarazione di guerra di Mussolini all´Etiopia, non mi ricordo piu´le parole esatte ,ma supergiu´
    “:- Abbiamo avuto 40 anni di pazienza con l´Etiopia, adesso basta”.
    Mi piacerebbe sapere da lei, cosa intendeva con “40 anni di pazienza”, in cosa consisteva qusta pazienza e perche´´ . Un saluto, Rodolfo

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Per prima cosa, una carezza a Benjamin Giuseppe, ora che ne sappiamo il nome. Beh, Giuseppe come me.

    Non capisco il significato delle parole “….contro chi ricorda, contro chi non si auspica , per nessuna cosa al mondo che tra me e Nicotri possa sfociare un´amicizia” . Non capisco cioè se lei afferma che per nessun motivo al mondo potrebbe nascere una amicizia tra lei e me o se, al contrario, non apprezza che afferma che tale amicizia non potrebbe mai nascere.

    Riguardo il verdetto dell’Onu, è la seconda volta nel giro di pochi mesi che Israele – intesa ovviamente come suo governo e non come intero Paese e popolazione” – se la prende con ebrei dell’Onu, al primo gli è stato addirittura non ricordo se cacciato o impedito di rimettervi piede. Ma a parte questo, le malefatte dell’esercito sono certificate da un cinquantina di militari israeliani, che evidentemente non hanno il pelo sullo stomaco degli altri. L’indecoroso baccano sollevato da un triste figuro come Liberman tende a nascondere proprio questo: che la base delle prove in mano all’Onu è composta da testimonianze addirittura di militari israeliani, che c’erano e hanno visto. Del resto, era ovvio che i militari che si facevano fotografare mentre davanti al loro carro armato pregavano con tanto di bibbia in mano, kippa sulla testa e tallèth sulle spalle, si sarebbero comportati con la popolazione palestinese come i crociati si sono comportati con la popolazione di Gerusalemme e non solo. Il fanatismo religioso è infatti il peggior veleno esistente al mondo, ed è una caretteristica delle religioni monoteiste.
    Rattrista che Israele e i suoi fans – molti ipocriti e con la coda di paglia sporca di sangue, come l’intero mondo cristiano – se ne infischino proprio dell’Onu, e anzi in occasioni come queste addirittura la disprezzano, quanto è proprio l’Onu che ha permesso la creazione dello Stato israeliano. Peraltro con la grave colpa di non avere imposto anche la creazione anche dello Stato palestinese, come da sua delibera, colpa grave perché ha provocato una mattanza su vari fronti di non meno di 200.000 vittime, senza contare le pulizie etniche, le distruzioni di vario tipo e gli odi esplosivi che ancora covano col rischio di travolgerci.
    Israele e gli ebrei in genere hanno fatto la pace perfino con la Germania, a mio avviso imperdonabile, e col mondo cristiano, ancor più imperdonabile. Non farla con i palestinesi o farla solo dopo esserseli messi sotto i piedi non gioverà a nessuno. Neppure a Israele. I vincitori delle forche caudine fecero l’errore
    di umiliare ferocemente i romani vinti in battaglia: anziché accopparli tutti o lasciarli andare liberi, come aveva consigliato un vecchio saggio, li derisero denudandoli e lasciandoli andare sì liberi, ma nudi come vermi. I romani se la legarono al dito, vendicandosi in modo indecente.
    Gli europei hanno fatto più o meno la stessa cosa nelle Americhe, però accoppando tutti o quasi tutti. Compresi, vigliaccamente, i nativi che avevano permesso ai primi coloni (Coloni? Oh, guarda guarda…..) di sopravvivere alla fame del primo inverno regalando loro i tacchini perché si sfamassero. Il colmo della porcaggine, mi scusi il termine, è che dopo avere sterminato anche quella tribù troppo generosa gli europei, diventati man mano statunitensi, hanno pure istituito il Giorno del Ringraziamento per festeggiare, a base di tacchino al forno, la sopravvivenza di quei primi coloni. Chissà come sono felici gli “indiani d’America” di un tale ringraziamento…..
    Uroburo è una persona per bene. E dare del coglione a qualcuno è, in Italia, una offesa.
    Un saluto.
    pino nicotri

  12. sylvi
    sylvi says:

    x Rodolfo

    Le perdono tutte le sue intemperanze perchè mi ha definito
    “maestra di scuola”.
    Nessun complimento potrebbe farmi altrettanto piacere. Grazie!!!

    Sylvi

  13. sylvi
    sylvi says:

    x Pino

    Riferendomi al post sopra: “nel giro” delle Leghe navali a Grado e a Trieste nessuno sa il mio nome.
    Sono “la maestra”.
    Giusto se capita da queste parti!

    mandi Sylvi

  14. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Mi sembra corretto… a cagate nazionali, non possono mancare “cagate locali”…
    _________________________________

    Asili nido, insorgono le famiglie
    I sindacati: situazione spaventosa
    “La situazione quest’anno è spaventosa – accusa Tatiana Cazzaniga (Cgil funzione pubblica) – Il Comune ha disposto decine di trasferimenti di maestre cercando di camuffare i buchi d’organico, ma il risultato è stato solo quello di aumentare le difficoltà e i disagi per i bambini. Inoltre gli organici sono ancora insufficienti e si sente parlare di nuovi inserimenti dei bambini di due anni e mezzo rimasti in lista d’attesa”
    _______________________________________________

    cc

  15. Anita
    Anita says:

    x Ber

    ber { 17.09.09 alle 6:29 } Cara Anita,
    con le tasse che paghi sulla casa gia’ pagheresti l’affitto di un piccolo appartamento in citta’
    Le grosse vecchie case sono diventate onerose e vivere fuori dai centri abitati e’ diventato particolarmente costoso.
    In Italia i vecchi in pensione che hanno una certa possibilita’ sono in case di riposo dove sono assistiti anche dal punto di vista sanitario.
    In Canada’,non mi ricordo piu’ per quale ragione,ne ho trovato dei carini e molto accoglienti,
    600 km non e’ una grande distanza dai tuoi famigliari.
    Io ci farei un pensiero,…potrebbe essere una soluzione.
    Un abbraccio,Ber

    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Caro Ber,
    saro’ anziana, ma non a quel punto.
    Io -morirei- in una casa di riposo, anche la piu’ bella che esiste.
    Ce ne sono diverse nel mio stato, non si chiamano “case di riposo”, ma “retirement villages”, con golf courses, tennis, piscine, etc……
    Ma io amo la mia casa, il mio posticino sulla penisola, ed amo la mia LIBERTA’.

    Passando agli affitti, con 600 dollari affitti una stanza tuttofare ed in localita’ indesiderabili, nei ghetto.

    Un affitto per un condominio passa i $ 1400 al mese e non include i servizi elettrici e di riscaldamento.

    Sei il primo a farmi suggerimenti simili, non mi conosci.

    Perche’ poi andare nel Canada? Fa gia’ freddo abbastanza nel RI.

    In quanto alla famiglia…e chi li vede?

    Nel mio vicinato il 60% delle case, alcune enormi vittoriane, sono occupate da un solo proprietario/a, giovani ed anziani.

    Pensa che i figli usualmente dopo sposati ritornano a comprare case su questa penisola, dove sono nati.

    Ciao, Anita

  16. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Caro Pino,
    il Thanksgiving e’ la festa della raccolta.

    Il Thanksgiving che dice lei successe solo a Plymouth nel Massachusetts, William Bradford, Governatore della colonia fondata dai Pellegrini.

    Dopo il duro lavoro degli inizi il governatore William Bradford indisse un giorno di ringraziamento a Dio per l’abbondanza ricevuta e per celebrare il successo del primo raccolto.

    Alla festa i coloni invitarono anche gli indigeni.

    Nel menu’ di quel primo Ringraziamento americano ci furono delle pietanze che divennero tradizione per le feste, in particolare il tacchino e il pumpkin (zucca) insieme ad altre carni bianche, carne di cervo, ostriche, pesci, torte di cereali, frutta secca e noccioline.

    Infatti nei dipinti si vedono le donne Pellegrine che offrono cibo agli indigeni.

    Saluti, Anita

  17. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    prima di tutto, sei pronto per andare a Roma?

    Rispondo a modo mio, al solito , al tuo post.
    Parlo di circa dieci anni fa, in Francia; a Parigi; e nel Midì, esattamente a ridosso della Tarn e Garonne, della Provence e dell’Ariege; quello che ho visto con i miei occhi.
    A Parigi c’erano i Nidi, carissimi e con pochi posti disponibili.
    Oppure:
    -Organizzazioni di poche mamme ( 3/4) che riunivano i figli in appartamenti controllati giornalmente dai servizi sociali dell’ arrondissement;
    -organizzazioni di ins. dell’infanzia a ore, sempre controllati dallo Stato.
    I nidi fornivano tutto, cibo dieteticamente controllato e pannolini.
    Gli altri accoglievano i bambini , i genitori provvedevano al resto.

    Nel Midì tutto era un po’ più famigliare e ruspante però il controllo sociale era sempre ineceppibile!

    Lo Stato si FIDAVA e si FIDA dei genitori e degli operatori pur mantenendo un severo controllo medico- pediatrico!

    Ma la Francia è uno Stato che funziona!

    Da noi, almeno qui, esistono i nidi, bellissimi, carissimi, e con pochi posti!
    Esiste qualche struttura a ore “controllata” e poi…ci sono i nonni e il deserto!

    La CGIL, al solito, protesta…ma proposte …ZERO.
    Ci pensi lo Stato, la Regione e il Comune che sarà ancor più facile criticare perchè le risorse sono alla canna del gas!
    E soprattutto che gli operatori abbiano il POSTO FISSO!

    La sig. Cazzaniga al solito si preoccupa dei “lavoratori del pannolino” ma non del portatore di pannolino!!!

    Proprio come in Francia!!!!!!!!!!!!!!!

    Sylvi

  18. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    assolutamente d’accordo con il tuo 115!
    Ricordo che avevo promesso a mia madre che mai l’avrei portata in una “casa di riposo”, lusso o non lusso!
    Quando era alla fine della vita, per necessità di maggior spazio, l’ho spostata dalla sua camera a quella di mia figlia, c’era il bagno in mezzo!
    Ho avuto il mio daffare a ricordarle che era sempre a casa nostra e che i mobili e le tende erano quelli che lei aveva comprato per la nipote.
    Vedere noi andare avanti e indietro, sentire gli odori familiari della cucina, i rumori normali di casa nostra l’ha fatta morire serena e in pace!

    E’ stata una donna libera e contenta fino alla fine!!!

    Anche noi ragioniamo sulle spese di una casa che è costosa, ma è casa nostra;
    se i nostri figli vogliono tenerla, bene, altrimenti i soldi ci serviranno per vivere e morire qui!
    Dai figli non ci aspettiamo NULLA!

    Ti invierò stasera le foto di Riccardo che cresce splendidamente!

    ciao Sylvi

  19. Anita
    Anita says:

    x Ber

    Caro Ber,
    la recessione non ha niente a che vedere con la proposta riforma sanitaria.

    Se passera’, ci vorranno anni per essere messa in atto.

    Non ti rendi conto dell’enorme burocrazia.

    L’ 80-85% dei cittadini sono contenti della loro sanita’.

    Perche’ cambiare tutto un sistema invece di aggiustare quello che non funziona?
    I cambiamenti erano gia’ stati proposti dal Presidente Bush, il congresso ed il Senato non li hanno accettati.

    Ti rendi conto che il Presidente non ha scritto queste riforme, ci sono volumi che nessuno ha letto, ogni pagina richiede ricerche e riferimenti ed interpretazioni legali.

    Una delle proposte e’ di multare chi non si vuole iscrivere, multare il datore di lavoro se i dipendenti non vogliono iscriversi.
    Non e’ Costituzionale, la multa sarebbe di $ 3’800….ma ti pare?

    I dottori scappano dal Canada, dal UK, dall’Europa per venire a far pratica qui, appunto perche’ il vostro sistema e’ troppo restrittivo ed i pazienti diventano un numero.

    In Canada hanno una lotteria per assegnare un medico di pratica generale, tanto che sono scarsi.

    Anita

  20. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Gli immigrati vengono respinti senza verificare se stanno fuggendo da persecuzioni.

    In molti casi, le autorità li lasciano affrontare stenti e pericoli, se non la morte, come se stessero respingendo barche cariche di rifiuti pericolosi.

    Navi Pillay,

    Alto Commissario Onu per i Diritti Umani

  21. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara la mia dolce Anita,

    tocchi un “tasto delicato” e un argomento di cui mi sono occupato in prima persona tanti anni fa.

    La prima cosa che viene in mente è che siamo in Ittaglia!
    Al paesello tanti anni fa si inaugurò un Asilo Nido ” nuovo di zecca”.
    Tra l’altro il finanziamento era stato ottenuto da una giunta di Centro -Sinistra dell’epoca.
    Tocco alla giunta con i Bolschevichi ,portarlo a termine e inauguralo con “ovviamente ” il personale.

    Durò circa una decina di anni,poi ai benpensanti del paesello davano fastidio quelle colonne di “bambini”che al mercato scoprivano il mondo.(il loro paese)
    I benpensanti sai sono coloro che dicono (Chi i fa a sian levi), tradotto ..chi li fa li allevi..!!
    E in genere o non hanno figli ,o sono nelle condizioni migliori per tenerli a casa!(gli altri possono crepare)
    Fatti fuori i Bolschevichi,una nuova giunta chiuse il Nido, con la scusa di costi troppo elevati…panzana solenne poichè tutto il personale fu reimpiegato , ovviamente “puericultrici a fare le segretarie, cuoco l’aiuto-bibliotecario ect,ect..

    La struttura era ovviamente “nuovissima e funzionale, sai qui in canavese si sa costruire bene,,,e fu per lungo tempo adibita a deposito e biblioteca..sai la goduria..

    Ovviamente portai a spasso per tre anii i miei piccoli, pagando salato , e con la sorprsa di vedere uno dei due “buttato fuori “da un asilo perchè non residente.
    Un inferno di viaggi per mantenere il lavoro e i figli…ora ci sono tre micro-asili privati , direi parcheggi…
    Conoscevo i programmi ,la professionalità dei pericultori e il loro alto senso di collaborazione con i genitori..un vero gioiello educativo, ho dei bellissimi ricordi…

    Crepino i benpensanti..è il mio unico augurio di tutto cuore , crepino loro e le loro manie di risparmiare sul portafoglio altrui, gli imbecilli però sono spaventati dalla “bassa natalità italiota”…direi che forse è un bene, spariscano dalla faccia della terra ..persone così grette ed ipocrite..

    cc

  22. Controcorrente
    Controcorrente says:

    EC- Errore il post era per la Sylvi, anche se per Anita vale lo stesso il Cara e dolce”
    Pardon

  23. Linosse
    Linosse says:

    Oggi è una giornata tragica sono caduti altri 6 militari (21 in 5 anni) ed altri 4 sono stati feriti in Afganistan.
    Sono rattristato e vicino ai loro familiari ma in questo momento tragico non posso dimenticare per cui sono ancora più rattristato ,vicino e solidale ai familiari dei 203 civili (dall’inizio di quest’anno)caduti per mancanza di sicurezza mentre svolgevano il loro lavoro.
    L.

  24. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    lo so che non abbandoneresti la tua casa per tutto l’oro del mondo,
    ma la liberta’ dai condomini,il vivere isolati in una villa ed altre
    comodita’ costano.
    Il mio era solo un suggerimento pratico,…non me ne volere,…
    anch’io mi son fatto una casa di campagna con un ettaro di terreno
    intorno da passarci la vecchiaia,…ma ogni volta che ci devo andare
    e’ tutta una discussione con la mia meta’,…e allora sono qui al compiuter.
    Comunque quello che volevo mettere in evidenza quando parlavo della crisi economica e’ che non sara’ difficile rimettere in sesto le
    finanze,ma far capire a gente che e’ vissuto in un determinato modo,
    che cosi non potra’ continuare.
    Opera titatinica come ho gia’ detto da qualche parte.
    Un caro saluto,Ber

    PS.sono andato a controllare il debito usa sulla tabella mobile
    che mi hai mandato e segna,arrotondato in eccesso:
    dodicimilamilioni dimiliardi,cioe':
    12.000.000.000.000 e il debito italiano che e':
    1.700.000.000.000 sette volte inferiore,…..
    calcolando la pop itat 5,8 volte inferiore il ns debito e’ superiore al vs,…ergo,noi,con meno abitanti,abbiamo un debito supriore,…
    da non esserne orgogliosi……

  25. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    circa i medici che vengono a specializzarsi negli Usa dipende dal fatto che voi stanziate i soldi per la ricerca,…noi li stanziamo per
    i ruffiani politici.
    E’ un vecchio tasto che non intendo suonare,…io che ho preferito
    lavorare in Africa,… al mio paese.
    In questo paese non si va per merito,…ma per raccomandazioni,
    e i medici bravi scappano.
    Forse Peter ti puo’ illustrre meglio il caso.
    Ciao,Ber

  26. Anita
    Anita says:

    x Ber

    Mentre e’ vero che molti dottori vengono qui per le nostre facilita’ e la liberta’ di ricerca, molti vengono qui per fare la loro pratica di medici generali o general practitioners, GP.

    Con le nuove regole, i nostri se ne vogliono andare in pensione forzata e non perche’ guadagnano troppo poco, ma per le restrizioni che verranno imposte.

    L’America e’ stata fondata sul principio della LIBERTA’, e quando cercano di togliercela, ci ribelliamo, sfortunatamente non abbastanza, siamo diventati troppo ‘complacent’.

    Vedi, se non si conosce una nazione a fondo e difficile parlarne.

    Sempre da non dimenticare che siamo 50 Stati, individuali, ognuno con la sua costituzione, regole e leggi.

    Bye, Anita

  27. ber
    ber says:

    x Anita,
    io ammiro gli Usa per la sua LIBERTA’,…mia figlia addirittura,nei
    tre mesi che e’ stata a S.Francisco, e’ rimasta entusiasta.
    Voi siete liberi di fare i lavori che volete, senza che nessuno interfersca,…io invece ho perso quasi dieci anni per cercare di fare uno stabilimento,…e poi mi sono ritrovato a combattere con malfattori politici di varia specie,…e spese varie.

    Qui e’ il paese in cui se succede un terremoto,alla popolazione si
    promettono miracoli,…vedi quello dell’Aquila.
    Dopo quasi sei mesi si consegnano 34 case,….
    realizzate dai Trentini,
    pagate dalla croce rossa,
    chiavi consegnate in pompa magna dal capo del governo,
    dopo la perdonanza,(mignottanza)del discoso lecca-lecca del
    vescovo locale.

    Capito perche’ ai giovani piace l’America…

    Ciao,Ber

  28. Anita
    Anita says:

    Brutte notizie da Kabul……

    Sei militari italiani e quindici civili sono stati uccisi nel tragico attentato kamikaze che ha colpito Kabul alle 12 ora locale (9,30 in Italia).

    I sei militari italiani erano a bordo di due mezzi «Lince» e stavano percorrendo la strada che porta dall’aeroporto alla città. Nell’attentato sono rimasti feriti altri quattro militari italiani, tre appartenenti al 186° reggimento dell’esercito e uno all’aeronautica militare, e 60 civili. Testimoni oculari riferiscono di aver sentito una fortissima eplosione che ha proiettato verso il cielo un’enorme colonna di denso fumo nerastro.

    http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2009/09/attentato-afghanistan-italiani.shtml?uuid=161321f4-a365-11de-9cb7-ea7a81dfc3bd&DocRulesView=Libero

    Anita

  29. Linosse
    Linosse says:

    Quanta inutile polemica e quante inutili terapie forzate addirittura basate su inutili panini(è il massimo!)
    Da Repubblica oggi:

    “E il TAR del Lazio sconfessa
    la legge sul testamento biologico

    ROMA – A nessuno possono essere imposte
    alimentazione e idratazione forzata, nè cosciente nè incosciente, e anche in caso di stato vegetativo un cittadino può esprimere ex post la propria volontà di interrompere terapie giudicate inutili, comprese proprio alimentazione e idratazione. Il Tar del Lazio, accogliendo un ricorso del Movimento difesa dei Cittadini all’ordinanza Sacconi emanata lo scorso anno, nei giorni del caso Eluana, boccia di fatto la legge sul testamento biologico già approvata alla Camera e al vaglio del Senato, dove si precisa invece che alimentazione e idratazione artificiali sono atti imprescindibili che il malato in stato vegetativo non può rifiutare tramite una dichiarazione anticipata di trattamento. “

  30. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Anita ,

    la vostra libertà a mio avviso non corre proprio nessun serio pericolo”, più di quanto non l’abbia corsa in passato.

    Semmai forse sta per tramontare “il sogno americano”, che tutto sommato era figlio della possibilità di avere un continente a disposizione all’interno di confini nazionali.

    In sostanza state per assaporare anche voi i limiti di dovervi muovere all’interno di pochi metri ,anzichè di miglia, come in passato.

    Noi qui in Italia , lo sappiamo!
    E ce ne siamo fatti una ragione , anche se a malincuore!

    cc

  31. sylvi
    sylvi says:

    –“Durò circa una decina di anni,poi ai benpensanti del paesello davano fastidio quelle colonne di “bambini”che al mercato scoprivano il mondo.(il loro paese)”—

    caro cc,

    questa è veramente incredibile!!!
    Sono sempre stata una fanatica di bambini e ragazzini che girano il mondo…
    E’ il confronto con la vita reale che va oltre i tre porcellini…
    Perchè non avete fatto la Rivoluzione?

    Perchè è più difficile chiudere qualcosa che già c’è, che aprire qualcosa che non c’è!
    Questo sarebbe stato un buon motivo!

    Però…però… ai Dirigenti e ai puericultori bisognava dare coraggio… in queste situazioni non potevano darselo da sè.

    Comunque la Scuola è sempre stata complicata…
    il PIL non si vede,… in pericolo continuo di essere strumentalizzata…la politica che fa capolino da dietro la lavagna…i cordoni della borsa, di qualsiasi colore, sempre stretti …
    Se torno a nascere faccio la Gelmini…..

    Sylvi

  32. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Rodolfo,
    Pino ha già risposto in parte, io a mia volta mi limito a constatare che se Israele non avesse nulla da nascondere dovrebbe semplicemente aprire le sue frontiere agli osservatori internazionali. Per controllare sia lo stato delle carceri e dei campi di detenzione, sia quello della popolazione civile palestinese, sia quello degli impianti atomici. Per altro la continuazione degli espropri e l’abbattimento delle case palestinesi, così come la continuazione dei furti d’acqua e la distruzione di ogni attività economica palestinese, la dice lunga sulle intenzioni dello stato israeliano e spiega bene perchè si tratti, a tutti gli effetti, di una politica genocida avente come suo obiettivo finale la scomparsa dei palestinesi come popolo.
    Quanto ai razzi di Hamas, che a mio modo di vedere non è un’organizzazione terroristica più di quanto lo sia lo stato d’Israele, le leggi di guerra impediscono le rappresaglie. Gli israeliani vadano a cercare i lanciatori di razzi e li arrestino, ma la distruzione dei centri abitati e l’omicidio di 1000 persone, a stragrande maggioranza civili, è un’altra forma di genocidio.
    Comunque in politica si difendono le proprie ragioni in modo diverso da come fa Israele che semplicemente ignora le ragioni di chiunque non sia d’accordo con le sue tesi.

    Io credo che in un periodo in cui il blog funzionava abbastanza pacificamente (pur con qualche inutile scintilla ogni tanto) bisognerebbe misurare le parole e lei abitualmente non lo fa. Comunque riconosco che talvolta lei è provocato in modo eccessivo.

    Le rinnovo i miei sinceri auguri per il suo bimbo: capelli rossi o meno che cresca sano, forte, bello ed intelligente come Alessandro. Magari con i piedi un po’ più per terra.

    Quanto alla sua domanda su Mussolini, nel 1936 quarant’anni arrivano al 1896, giustappunto l’epoca della sonora sconfitta nella battaglia di Adua, che fu la conclusione di un tentativo di invasione italiano del regno etiopico..
    Era normale per la retorica dell’epoca, nella quale i fascisti furono maestri (quantunque superati ora dal Banana), trasformare un’aggressione in una difesa ed una guerra d’invasione in una missione di civilizzazione. La riduzione del 50% della popolazione libica (araba) in trent’anni di dominio italiano la dice lunga sui sistemi da noi usati per pacificare popolazioni che non ci volevano e che non avevano nessun bisogno di noi.
    Mussolini pretendeva che l’Etiopia si piegasse riconoscente ai voleri dell’Italia imperiale e littoria, sacrificando la propria vita al sogno fascista della ricostruzione di un impero. Ma se noi avessimo investito in strade, ferrovie, ponti, porti, scuole (magari scuole tecniche), reti telefoniche, lotta alla malaria, opere di controllo delle acque ed altre opere di pubblica utilità il denaro buttato nelle guerre coloniali e nella guerra di Spagna, avremmo risolto i problemi strutturali del paese, che non sono stati adeguatamente risolti ancora adesso.
    Nonostante questo, ed una guerra mondiale perduta che è costata un terzo del patrimonio nazionale, c’è ancora una buona parte del paese convinta che il Truce fosse un grande uomo politico…..
    Un saluto U.

  33. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara la mia dolce Sylvi,

    e che ti credi ..che non si protestò…i solti comunistacci trinariciuti si disse all’epoca..picchetti davanti al Comune, ect,ect..nell’indifferenza generale ..salvo poche mamme..di passaggio!!
    Gli sguardi commiserevoli dei benpensanti …!!
    Credevano di “pagare con le loro tasse” gli idioti , ..!!!

    Ma si,guarda ,oggi parlavo con” reduce ferie” dalla Romania, grandi investimenti italiani, 200 euro al mese, senza posto fisso ..
    Mi sembra una soluzione lungimirante..non tira il loro mercato interno e noi tra un pò faremo acquistare i prodotti italo-rumeni ai nostri disoccupati , o in alternativa ai marziani che non aspettano altro..

    Hai ragione , ma tu non resisteresti un’ora al ministero, non sai pronunciare “I carceri”..

    cc

  34. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro uroburo ,
    devo solo più vedere l’orario dei treni e sono della partita , ne dubitavi, forse..social traditore sciovista del cacchio,che non sei altro!
    Ovviamente vada per la soluzione Rho!
    Dunque sarà un bel viaggio ..Kerenskj , Fidel ed io .
    Ci sarà da discutere !!

    un abbraccio
    cc

  35. Uroburo
    Uroburo says:

    Leggo ora la dichiarazione del ministro della guerra,l’ex-fascista Ignazio La Russa, con un passato di picchiatore ed ora fedelissimo del Banana ed assai lontano dal segretario del suo partito, Fini.
    Infami e vigliacchi aggressori, ulula, il nostro.
    Fa parte dela rettorica fascista questa strana idea che il nemico dell’Ittaglia dovrebbe presentarsi a viso aperto, magari su una bell’isoletta in mezzo al mare, per permettere ai nostri prodi “ragazzi” una bella disfida di Barletta tra le nostre armi superpesanti ed i loro fucilini.
    Ma se io dovessi difendere il mio paese da un’aggressione straniera, com’è il caso dei talebani afghani, io userei qualunque mezzo (e sottolineo: qualunque mezzo) per farla pagare all’invasore. E quindi l’infamia con la guerra partigiana non c’entra un bel nulla, se non nella cultura di chi è rimasto
    fermo alla Repubblichetta di Salò; e la vigliaccheria men che meno.
    Come sempre ognuno parlando esprime quel che ha dentro, ed i fascisti null’altro han dentro che la loro strutturale incapacità di accettare che anche gli altri possano avere interessi ed obiettivi diversi dai loro e null’altro che una cieca ed ottusa violenza. U.

  36. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    Non mi riferivo a confini o a miglia.
    Le miglia ci sono e non si possono accorciare…….

    Mi riferisco a liberta’ personale.

    Il nuovo governo sta entrando nella nostra vita personale, non ci siamo abituati e nemmeno ci vogliamo abituare.

    Non sai quante proposte invasive sono gia’ state fermate, grazie all’attenzione di cittadini accorti.

    Anita

  37. Faust x Uroburo
    Faust x Uroburo says:

    Comunque riconosco che talvolta lei è provocato in modo eccessivo.

    hai detto che non leggi altro blog allinfuori del Ns. Coro e si vvede…. Se sei interessato sia io che AZ ne abbiamo registrate varie pagine del blog che tu non leggi… Altrimenti non saresti cosi cortese ed educato con cchi ha insultato questo blog e me Pino, AZ , te, C.G. etc… Faust non insulta se non provocato… come è successo con il bbibbliofago su altro blog… supportato dai malati di mente…. kakkavvigi, lo sta piangendo ancoroggi… e il letterato sardo col suo servo ex amici ns. …e il pantegana (visto come è sparito da quando il mio avvocato ha fatto cancellare tutti i post incriminati… sullEspresso??) ma… tu estas cosas, no la sabes mi hermano querido Uroburo… dellaltro ne parleremo al caciucco… mi sa che hai seguito poco o letto meno… Faust non ffa mai gniente aaggratis… ciao caro, ti aspetto aggambe aperte al solito incrocio… sotto la sopraelevata come sempre… ciaooo!!!
    Faust

  38. Faust x ...VVAAFFANCULO.... cancellata Roma... pputtanaeva!!!
    Faust x ...VVAAFFANCULO.... cancellata Roma... pputtanaeva!!! says:

    Un Vaffanculo Speciale ai convocatori od organizzatori… della Protesta Sacrofante… La FED. DELLA STAMPA… quando sento parlare di poesie e federazioni (ex Corporazioni..) metto mano alla pistola (poesia… nel senso a me ppiu ostico della cultura…) (corporazioni nel senso fascista… ) Da subito ho avuto il sospetto di non fidarmi… ma sii, cci vado los tesso a rroma… in culo alla balenanano…(cche scchifoo!!) Avevo ragione… Fed. di padroni della stampa… Altrimenti non avrebbero spostato la manifestazione di protesta “trasversale” Anzi si sarebbero aggiunti ai cortei “i contro tutte le guerre” … gli Arcobaleni Tuti…. altro cche cazzi…L a Federaccione… la puossono spostare aqquando le da la maldita gana o svogliono… Non ci andra ppiu nessuno AFFANCULO federazione della PPampa..

    Un Vaffanculo anche ai relazionati assinistra… pputtanaeva… x Roma Tutto Pieno… treni normali, treni speciali a ffuul
    e i cervelli della sinistra cche fanno??? GNIENTE PULMANSSS… i cervelli sinistri… NON offrono un viaggio alternativo ed apprezzi operai… dei PPPPPULMANSSS… ennoi con dei Toastsss… con delle Hooostess… tuti agguardare il Tv di bordo… la corazzata Potionpki… GNIENTE… NULLA… x arrivare arroma dovevi partire lunedi, al seguito di bersaglieri trombanti…. x arrivare arroma, sabbato alla sera… cche era ggia ora di tornare… ammilano…. pputtanaeva…. Tuta colpa di quel ppirla di un ssirvio… CANCELLATO VIAGGIO ARROMA!! VIVVA SIRVIO
    Er bbersculone-nano-uccellone … forse ccia raggione er marco tempesta co sti organizzatori non arriviamo da qqui alli… al mare dimenticatelo… figurati arroma… NON SOLO X la libberta de stampa… ma anche xggridare contro tutte le guerre… PPIU GLI ARCOBALENI E RRESTO MANCIA… Ma si va… lasciamo stare… Nel mondo si parla di morti sul lavoro, SOLO quando sso mmilitari… Ma quando succede una tragedia sul lavoro con la morte di 6 paracadutisti della folgore… (uguali a 6 operai in una cisterna…) ettanti feriti… si commemorano e NO cche si sposta uan manifestazione di protesta contro il Colpevole di queste morti…. Il Presidente P2ista ittaglianonano…
    AFFANCULO SIRVIO E STI CAZZARI ORGANIZZATORI… Faust

  39. Vox
    Vox says:

    “Vile” attacco ai “nostri ragazzi”?!

    1) La guerra non e’ una passeggiata e non e’ una “missione di pace”, come demagogicamente stanno cercando di continuare a sostenere tutti i nostri politici, da destra e perfino da sinistra, con pochissime eccezioni. In Afghanistan dal 2001 a oggi sono stati uccisi migliaia di civili innocenti e di quelli che sono morti oggi non si parla nemmeno, tutti i riflettori sono sui “nostri eroi” (maddeche’?).

    2) “Vile” non mi sembra la definizione adatta a descrivere degli uomini che, lottando NEL e PER il proprio paese contro truppe di occupazione straniere, si fanno saltare in aria. Ci vuole molto coraggio, molta determinazione e molta disperazione per compiere suicidi di questo tipo.

    I “nostri ragazzi” combattono contro il terrorismo internazionale in Afghanistan?!

    1) Balla megagalattica. Col beneplacito dell’ONU, stiamo dando una mano agli americani, i quali tentano di seguire, nella regione, i LORO interessi strategico-politici. Hanno bisogno di tenere entrambi i piedi il piu’ vicino possibile a Russia e Cina (e al nuovo oleodotto che collega i due paesi), oltre che guadagnare sulla guerra stessa. L’Italia non ha NESSUN INTERESSE in Afghanistan e partecipa a una guerra di tipo neo-coloniale.

    2) I talebani non sono terroristi. Saranno anche dei fondamentalisti islamici, ma sono IN CASA PROPRIA. Avranno bene il diritto di difendere il loro territorio. Inoltre sono una creazione degli americani stessi, che ai tempi della presenza russa in Afghanistan erano stati armati, pagati e istruiti proprio dagli Usa (come al solito, prima creano il “mostro”, tipo Saddam, e poi gli fanno la guerra).

    3) Bin Laden, stando ad alcune fonti degli stessi servizi segreti americani, e’ morto da un pezzo (ed e’ molto probabile che il nemico gli Usa se lo debbano cercare in casa).

    Siamo li’ per la “democrazia”?!?

    1) QUALE democrazia?! Quella in cui si produce oltre un milione di voti fasulli in favore del burattino di Washington? Quel burattino super-ricco, corrotto e mafioso che, stando ai sondaggi pre-elettorali, avrebbe avuto i voti di appena il 2% della popolazione, ma poi – miracolo – ne raccoglie il 50%?

    2) La democrazia e’ un’altra balla megagalattica. Anche perche’ gli afghani se la devono costruire da soli. L’Afghanistan e’ uno stato sovrano ed e’ affar suo come gestirsi le sue cose interne.
    E comunque, la cosiddetta democrazia e’ solo una flebile scusa, buona per gli ingenui, i creduloni e i sostenitori delle politiche della GUERRA INFINITA. Politiche che, forse, solo la crisi riuscira’ a tarpare.

    Dopo 8 anni di occupazione, l’80% del territorio afghano e’ tornato in mano ai Talebani. Gli americani e i loro alleati non caveranno un ragno dal buco. Come sostengono ormai anche alcuni generali americani, la guerra e’ perduta. Come l’hanno perduta, prima di loro, Alessandro Magno, i colonialisti inglesi e i russi.

    Quindi, questa guerra, oltre a essere un pozzo mangia-soldi dei contribuenti internazionali (anche quelli che sono assolutamente contrari), oltre a essere criminale, e’ anche INUTILE.

  40. Peter
    Peter says:

    per la verita’ il capo di stato maggiore britannico sostiene su ITN che si trovera’ il modo di raddrizzare la situazione in Afghanistan a vantaggio occidentale. Senza dire bene come. Comunque, ne’ Obama ne’ gli altri demordono perche’ ritirarsi darebbe un segnale troppo negativo agli estremisti islamici di tutto il mondo (o cosi’ dicono).
    Invece, Mr Obama ha gettato a mare il piano di difesa missilistica in Europa di Bush, che tanto aveva seccato i russi

    Peter

  41. Uroburo
    Uroburo says:

    Sono molto cinico, lo so, ma speriamo che continui…. L’Usaegetta quando non è impegnato in imprese impossibili tende a prevaricare sull’intero pianeta ….. Noi, inteso come noi genere umano oppure noi abitanti di questi pianeta, abbiamo bisogno che l’Usaegetta sia impegnato in molti Viet Nam. Così almeno possiamo tirare un po’ il fiato. Detto con molta pena per gli afghani, poveracci. U.

  42. Peter
    Peter says:

    xAnita

    certo che hai coraggio a sostenere che i cambiamenti sanitari proposti da Obama erano gia’ stati proposti da Bush!
    Quanto al razzismo, il fatto che vi siano neri tra i repubblicani lo sapevo gia’. Colin Powell per esempio. Infatti io non credo che tutti i repubblicani siano razzisti (o tutti i democratici non lo siano), ma i repubblicani sono piu’ conservatori e quindi albergano piu’ razzisti tra le loro file, anche se devono rispettare una certa ‘cosmesi’ a livello nazionale. Di qui la tendenza a mettere neri e persone di colore in alcuni posti importanti. Il che e’ gia’ qualcosa, perche’ tale tendenza non la si nota affatto, direi, nei conservatori britannici, per esempio. Invece molti Labour MPs appartengono a minoranze etniche.
    Sia in UK che in USA, pero’, vi sono molti che non votano affatto , o che in parte votano per partiti di estrema destra xenofoba (almeno qui)

    Peter

  43. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro vecchio Faust,
    io non leggo altri blog, quindi non so cosa si scrive altrove. E neppure mi interessa saperlo, per la verità.
    Però penso che si debba tener presente solo quel che viene scritto qui. Anche perchè scrivere usando il nome degli altri è facilissimo (pare che qualcuno abbia usato anche il mio, almeno a quanto mi viene riferito).
    Detto questo io parlo solo per me stesso e ciascuno scrive quel che gli pare. Tuttavia rimango del parere che sarebbe meglio abbassare i toni e cercare di intenderci almeno tra noi. Il che vuol dire SOLO trovare una maniera civile di dialogare con tutti coloro che partecipano a questo blog, lasciando a ciascuno i suoi punti di vista.
    Un caro saluto ed a venerdì prossimo. U.

    Quindi ci vediamo all’angolo tra via Scarampo e via Renato Serra, verso le 15.00. Ma dobbiamo prima vedere quando Controcorrente arriva a Rho. E se venissi anche tu alla stazione di Rho? Da lì sarebbe facile prendere la tangenziale per Parma senza entrare in Milano che sarebbe una grossa perdita di tempo. A Rho ci arrivi prendendo un qualunque treno per Gallarate (Varese, Luino, Sesto Calende) o per Torino. Fammi sapere.

  44. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Uroburo,
    prendo spunto dagli ultimi avvenimenti ,per allacciarmi ancora una volta alla problematica della doppia morale dell´ONU e di Goldstone. L `ONU dovrebbe usare lo stesso metro di misura che usa con gli Stati Uniti d´America. Questo e´il mio parere.

    Se ben si ricorda, due settimane fa´aerei Americani hanno bombardato delle cisterne nel nord Afganistan. Un ufficiale tedesco aveva consigliato la forza aerea americana di attaccare e bombardare le cisterne nel bel mezzo della notte e in un luogo con intensa popolazione. L ´attacco ebbe , come sappiamo, successo, le due cisterne furono colpite e andarono in fiamme.
    Poco pero´si e´ parlato delle circa 70 vittime di questo attacco e
    dei sopravissuti ricoverati in ospedale con ferite molto gravi.
    Fino ad oggi non e´chiaro se la maggior parte di quei morti sono guerrieri telebani come afferma la NATO o innocenti civili che volevano portare un po´di benzina a casa.
    In ogni caso, per me, sia la Germania che l´America sono responsabili per quel brutale attacco.
    Anche l´Italia, l´Inghilterra, la Francia,la Spagna, l´Olanda,il Belgio e la Norvegia si portano sulle spalle le responsabilita´di quel massacro. Se la comunita´ internazionale, non viola la legge generale della morale vigente che non vuole discriminazioni o differenze, e´vincolata ed ha il dovere di nominare anche una commissione per chiarire quel vile attacco.
    Questo e´il problema che io vorrei far capire, non se Israele ha,o non ha colpa per i fatti di Gaza.
    Se gli Stati Uniti e la Germania si rifiutano di collaborare l´ONU dovrebbe prendere in considerazione di portare il caso presso la corte internazionale a Den Haag. Durante il processo potrebbe essere necessario di accusare di crimine contro l´umanita´ il presidente Americano Obama,la cancelliera Merkel e i capi di stato di tutti i paesi che ho accennato poco fa, perche´in quell´attacco non si e´stati abbastanza attenti a distinguere tra combattenti e civili. A proposito, chissa´come avrebbero potuto fare i soldati Israeliani a distinguere ,quando gli Hamas, dei civili se ne sono fatti persino scudo. Ma questo e´un´altro problema, non divaghiamo. Obama , certamente sarebbe in questo caso l´imputato principale, perche´pensa che la guerra in Afganistan sia necessaria e perche´persino la rinforza.
    Lui e´il principale responsabile per i civili innocenti morti in quell´attacco irresponsabile.
    Dimmi, caro Uroburo, non e´assurdo quello che scrivo?
    Certamente e´assurdo. Nessuna persona ragionevole in questo mondo crederebbe mai che gli Stati Uniti , la Russia o la Cina si piegherebbero alle leggi puritane internazionali.
    Gli Stati Uniti hanno ucciso migliaia di civili in Irak e nei mesi passati, come lei benissimo sapra´,incoraggiato il Pakistan ad attaccare militarmente il distretto di Swat. Ma di fatti gli stati Uniti non devono rendere conto a nessuno, perche´tutti capiscono che questo e´il prezzo che si deve pagare per questa terribile guerra contro il terrore. Cosa ha fatto la Russia in Cecenia, quanti crimini di guerra…….e la Cina che toglie i diritti fondamentali di un popolo ed occupa il Tibet? Queste nazioni non pagano per i loro atti, per le loro azioni.
    Esiste dunque l`ONU solo per Israele? Questo e´il problema.
    Ma, caro Uroburo, non solo le superpotenze sono immuni. Anche per esempio l´Arabia Saudita pratica molto apertamente
    una dichiarata politica di discriminazione contro le donne.
    Sri Lanka stronca senza pieta´ il movimento nazionale deiTamili.
    La Turchia opprime brutalmente la minorita´Curda.
    E l´ONU si comporta come le tre scimmiette.
    Solo quando si tratta di Israele, la giustizia internazionale scopre di avere dei denti, solo da Israele ci si aspetta di mantenere alto lo standard della morale che non si esige a nessuna superpotenza e a nessun altro stato in medio oriente.
    E per finire, gentile Uroburo ti diro´, che anch´io so´ che nel corso dell´offensiva militare nella striscia di Gaza ,Israele ha reagito con esagerata violenza militare e questo non si dovra´piu´ripetere. Fatti incresciosi devono essere valutati ed esaminati , i colpevoli condannati. Ma l´indagare, l´investigare spetta allo stato stesso d´Israele.
    Il giudice Goldstone non puo´essere una istanza morale fin quando non avra´ esaminato anche le gesta degli Stati Uniti, Russia, Cina, Arabia Saudita, Sri Lanka e Turchia.
    Una legge, e´una legge se vale per tutti.
    Un saluto. Rodolfo
    Ps. Per il caciucco buon divertimento,mi raccomando pero´,
    mangiamo con moderazione, masticare bene,i denti li abbiamo esclusivamente per tritare bene, cosi l´intestino lavora meno.


    Grazie per le delucidazioni riguardo l´Etiopia, anche mio padre diceva le cose che lei ha scritto.
    (Circa i lavori in patria invece di cazzeggiare in Etiopia e in Libia)



    xNicotri
    Caro Nicotri, io penso che lei forse,ultimamente si occupa di parecchie cose insieme per cui non riesce a seguire il blog con la dovuta attenzione. Oppure sono io che nella mia ignoranza non riesco a farmi capire.
    Il “coglione” non era diretto a Uroburo ma a AZ .

    Per quanto riguarda la sua domanda sull´amicizia.
    Le faccio un piccolo riassuntino:
    Nel post Nr.32 indirizzato ad Az tra l´altro scrivevo:-

    “Lei e´rimasto alle “gambe larghe”, dimendichi.
    Quante gliene ho dette a Nicotri, eppure ora, anche se non siamo ANCORA AMICI, ci sopportiamo I risentimenti io li lascio ai coglioni.

    Poco dopo AZ risponde con il post , ripostato da lei Nr.49 e scrive:-
    “Sul “ci sopportiamo”, credo che chi sopporta sia solo Nicotri e spero vivamente che il “NON ANCORA AMICI duri per l’eterno.

    Ecco…..caro Nicotri se io scrivo che i risentimenti li lascio ai coglioni, ad una risposta del genere non si puo´dir altro che
    “coglione”.
    Eppoi chi l´ha mai detto che dare del coglione a qualcuno sia un´offesa, io…..non lo mai saputo.
    Quante volte con gli amici…..”ma dai coglione!”
    Sicuro qualcuno lo ha detto anche a me, mai offeso.
    Forse viviamo in due pianeti diversi.
    Un saluto . Rodolfo

  45. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    “Tuttavia rimango del parere che sarebbe meglio abbassare i toni e cercare di intenderci almeno tra noi. Il che vuol dire SOLO trovare una maniera civile di dialogare con tutti coloro che partecipano a questo blog, lasciando a ciascuno i suoi punti di vista.”
    _______________________________________________

    Non mi dica che ha preso il mio consiglio.

    Sull’articolo in data 8 Settembre le scrissi questa frase:

    10-9-0:44 -#36-

    Le consiglio di alleggerire il suo tono, dopo tutto il forum e’ usualmente civile, le sue parole non sarebbero permesse a nessun altro.
    Capito mi ha?
    ~~~~~~~~~~~~~~

    Come mai non ci aveva pensato prima?

    Anita

  46. Anita
    Anita says:

    x Alex

    alex { 17.09.09 alle 22:34 } Per i “complottisti” (absit…) dell’ 11 settembre segnalo questo interessante link (min.44.20, ma suggerisco a tutti la visione completa):
    _______________________________________________

    Re: Zeitgeist the movie.

    Alla fine dei conti lo scopo di questi complotti sarebbe di creare un governo globale.

    Chi avrebbe gli auspici per una cosa simile?
    Non certo gli Stati Uniti, non l’Israele e non al tempo quando questo film e’ stato prodotto.

    Bye, bye.
    Anita

Trackbacks & Pingbacks

I commenti sono chiusi.