Gli assurdi paragoni boomerang di Netanyahu. E la sua prosecuzione della strategia del rubare quanta più terra ai palestinesi continuando a demolire le loro case e a insediare coloni

Giornalista: “Come mai in questo conflitto sono morti tanti palestinesi e pochi israeliani?”.

Netanyahu: “Lei è certo di voler iniziare con questo tipo di domanda?”.

Giornalista : “Perché no?”.

Netanyahu: ” Perché nella seconda guerra mondiale sono morti più tedeschi di tutti gli americani e gli Inglesi messi insieme, eppure nessuno dubita che la guerra sia stata causata dall’aggressione tedesca. E in risposta al bombardamento tedesco di Londra gli Inglesi rasero al suolo l’intera città di Dresda, uccidendo più civili di quanti ne morirono a Hiroshima. Inoltre potrei ricordarle che nel 1944, quando gli Inglesi provarono a distruggere il comando della Gestapo a Copenhagen, alcune bombe caddero per errore su di un ospedale pediatrico nelle vicinanze, uccidendo 83 bambini danesi. Vuol passare a un’altra domanda?”.

Se ce ne fosse ancora bisogno, ecco un’altra prova dell’ottusità e della non buona fede di molti governanti israeliani, in questo caso del primo ministro attuale Netanyahu. Il suo ragionamento fa acqua da molti buchi, e in ogni caso diventa un boomerang. Se infatti si dice che chi è aggredito può reagire in modo devastante contro l’aggressore, si autorizzano per esempio i palestinesi a reagire in modo devastante contro le aggressioni e invasioni che ahnno iniziato a subire per primi. E l’Egitto? Assalito proditoriamente nel ’57 dall’esercito guidato da Dayan in quanto reo di avere finalmente nazionalizzato il canale di Suez, è forse autorizzato a devastare Israele? Io ne dubito, ma Netanyahu e i suoi supporter evidentemente no. Per non parlare del Libano, dell’Iraq bombardato ad Osirak, della Siria pure bombardata nella centrale nucleare in costruzione, e via elencando.

Purtroppo il giornalista non è stato pronto a ribattere. Ma a volte con certa gente è meglio il lancio delle scarpe, come ha fatto in Iraq un altro giornalista. La volgarità, la disonestà e il razzismo del paragonare il popolo palestinese alla Germania di Hitler che scatenò la seconda guerra mondiale e il molto abusato, ormai tedioso dare del nazista, antisemita, ecc., a chiunque non applauda qualunque azione di Israele, compresi quindi una marea di israeliani e di ebrei nel mondo, può entusiasmare il noto canagliume nostrano, ma sicuramente non blocca la capacità degli esseri umani di ragionare con la propria testa. Non blocca neppure la capacità dell’Onu di comminare altre condanne e altri biasimi verso Israele, che non si capisce bene cosa ci stia a fare nll’Onu e perché non ne venga espulsa visto e considerato che dei deliberati dell’Onu se ne infischia altamente. Se a infischiarsene fosse un qualunque stato islamico sarebbe già stato cacciato a pedate.

Però  “non ragioniam di lor, ma guarda e passa”. Allego un articolo di Jeff Halper, direttore del Comitato israeliano contro la demolizione di case (in sigla ICAHD), che mostra il solito gioco delle tre carte di Netanyahu&C. A allego anche un comunicato di una associazione di volontari cattolici che aiutano un paesino palestinese a sud di Hebron  a difendersi dalle violenze dei coloni, che continuano imperterriti a rubare la loro terra spalleggiati e protetti dall’esercito pur trattandosi di furti illegali anche dal punto di vista della stessa legge israeliana.  Oltre al furto della loro terra, hanno ricevuto anche l’ordine di demolizione di sei case. Poiché in quel minuscolo paesino ci sono stato, inserisco nel pezzo alcune mie foto. Le case demolite sono la quasi totalità del paese, formato da pochissime case, abitazioni povere e dignitose delle persone anziane che ci hanno accolto festanti, di quei bambini, di quelle ragazze e di quei giovani che hanno danzato per noi visitatori, ragazze e giovani bisognosi anche loro di speranze e di certezze, cioè di un futuro, ma rispetto i quali voltiamo ipocritamente la testa dall’altra parte. Le responsabilità non sono tanto di Israele quanto nostre, cioè dell’Europa e degli Usa che di Israele si servono rischiando inevitabilmente alla lunga di essere usati.
Obama se vuole davvero imporre la pace in Medio Oriente dovrà adoperare il bastone. Ammesso che glielo lascino usare e non gli tolgano quanto meno la mano.Sabato 01 Agosto 2009 – Jeff Halper

Dopo il suo incontro con il Presidente Obama il Primo Ministro di Israele Netanyahu avrebbe pronunciato le magiche parole “due stati”?
Tutta Israele stava con il fiato sospeso, ma lui non l’ha fatto. La distanza fra i due comunque è tanta che neppure quelle parole l’avrebbero potuta colmare. Obama è alla ricerca -io ritengo sinceramente, forse urgentemente- di una risoluzione del conflitto israelo-palestinese, che egli comprende essere una pre-condizione per andare avanti su questioni mediorientali più grandi e pressanti. Netanyahu, che rifiuta persino l’idea di quel mini-stato palestinese a malincuore accettato da Barak, Sharon e Olmert, persegue uno stato permanente di “immagazzinamento” in cui i Palestinesi vivano eternamente in un limbo di “autonomia” definito da un Israele che li racchiuda e li controlli. Il pericolo, di cui dovremmo essere tutti consapevoli, è che le due parti si possano accordare sull’apartheid – l’istituzione di un bantustan palestinese che non possieda né una vera sovranità né l’autosufficienza economica.
 
Da parte sua, sembra che Obama sia consapevole del forte legame fra il conflitto israelo-palestinese e l’ostilità verso l’Occidente così diffusa nel mondo islamico. La sua amministrazione è stata esplicita sulla necessità di fare progressi in Palestina per trattare il tema del nucleare iraniano, e la sua abilità di ritirarsi dall’Iraq, stabilizzare l’Afghanistan e il Pakistan e di affrontare la sfida che l’Islam politico rivolge agli stati arabi “moderati” dipende anche, in misura significativa, dalla creazione di una nuova relazione con il mondo musulmano, che non si può ottenere senza porre fine alla Occupazione israeliana.
 
Netanyahu ed il suo Ministro degli Esteri Avigdor Lieberman hanno già presentato le linee della loro nuova “ricontestualizzazione” del conflitto:

1.    la minaccia iraniana è prioritaria, unisce gli USA e Israele in una alleanza strategica e rende marginale la questione palestinese;
2.    slogan (come li definisce Lieberman) quali occupazione, colonie, coloni, terra in cambio di pace e persino la “semplicistica” soluzione dei due stati devono essere abbandonati per favorire il “processo” secondo un nuovo slogan: “economia, sicurezza, stabilità” – che significa migliorare l’economia palestinese e nel contempo garantire la sicurezza di Israele. Ne risulterebbe una stabilità (Lieberman cita a modello la situazione “stabile” fra le popolazioni greca e turca di Cipro sotto l’occupazione turca) che in qualche modo faciliterà qualche vago futuro processo di pace;
3.    Israele continuerà ad espandere i suoi “fatti compiuti”. Proprio il giorno prima dell’incontro Netanyahu-Obama era stata annunciata la costruzione di una nuova colonia: Maskiot, nella Valle del Giordano, il primo insediamento in 26 anni. Due giorni dopo il ritorno da Washington, Netanyahu inoltre ha dichiarato: “la capitale di Israele è Gerusalemme. Gerusalemme è sempre stata nostra e sempre lo sarà. Non verrà mai più frazionata e divisa.” L’annuncio aggiungeva che si continuerà a costruire all’interno dei “blocchi degli insediamenti”. Giusto un mese prima, il giorno che Hillary Clinton e George Mitchell dovevano arrivare nel Paese, il governo israeliano aveva annunciato che avrebbe eseguito imponenti demolizioni di case palestinesi a Gerusalemme. Questo approccio di aperta sfida segnala all’Amministrazione USA che Israele non intende accettare dictat, come si esprime il Ministro per gli Affari Strategici Moshe Ya’alon, e vuole testare quanto sarà disposto a fare sul serio Obama.

4.    Sia gli USA sia Israele sollecitano un maggior coinvolgimento degli stati arabi nel processo di pace, ma anche di questa questione Israele ha una sua visione particolare. Mentre gli USA stanno elaborando un approccio globale alla pace e stabilità dell’intera regione mediorientale (quella che il re Abdullah di Giordania chiama la “soluzione dei 57 stati” per cui l’intero mondo arabo e musulmano riconoscerebbe Israele in cambio della fine dell’occupazione), la formula israeliana di anteporre la “pace economica” a qualsiasi accordo di pace politicamente definito cerca di creare uno stato di normalizzazione fra Israele ed il mondo arabo-musulmano che relegherebbe per un tempo indefinito la questione palestinese in secondo piano. Considerati i trascorsi dei cosiddetti stati arabi “moderati” e l’ostilità che essi, come Israele, nutrono contro una maggiore influenza dell’Iran, un loro coinvolgimento non promette necessariamente bene per i Palestinesi.

E poi ci sono tutti i meccanismi per ritardare o minacciare i negoziati:
•    creare insormontabili ostacoli politici, come la richiesta che i Palestinesi riconoscano Israele come “stato ebraico”. Netanyahu sa bene che i Palestinesi non l’accoglieranno. Tale riconoscimento pregiudicherebbe lo status di uguaglianza dei cittadini palestinesi di Israele, un buon 20% della popolazione israeliana. Esso aprirebbe anche la strada per un’ulteriore pulizia etnica (“trasferimento” secondo il gergo israeliano). Quando era Ministro degli Esteri, Tzipi Livni aveva affermato con chiarezza che il futuro dei cittadini arabi-israeliani sta in un futuro stato palestinese, non certo in Israele. E non dimentichiamoci che l’anno scorso il Parlamento israeliano ha approvato una legge che richiede la maggioranza dei due terzi, il che equivale ad una soglia impossibile da raggiungere, per approvare qualsiasi cambiamento nello status di Gerusalemme. Su altre questioni, quali lo smantellamento degli insediamenti o la ratifica di qualsiasi accordo di pace, si approveranno, con il sostegno del governo, leggi dello stesso tipo.

•    Ritardare l’applicazione. OK, dice il governo israeliano, negoziamo, ma l’applicazione di ogni accordo sarà subordinata alla completa cessazione di qualsiasi resistenza da parte dei Palestinesi. “Sicurezza prima della pace” è il modo di esprimersi del governo israeliano. Dal momento, però, che non vi è mai stato alcun indizio che Israele darebbe il suo consenso ad uno stato palestinese autosufficiente, e poichè Israele considera qualsiasi forma di resistenza, sia armata sia nonviolenta, come una forma di terrorismo, “sicurezza prima della pace” in realtà significa “fermate ogni resistenza e può darsi che avrete uno stato.” L’inghippo qui è che se i Palestinesi cessano la loro resistenza, essi sono perduti. Senza la pressione palestinese, Israele e la comunità internazionale rimarrebbero senza alcuna motivazione per fare le concessioni necessarie ad una vera soluzione. Ed anche se si raggiungerà un accordo, “sicurezza prima della pace” significa che esso non verrà attuato finchè Israele non deciderà unilateralmente che le condizioni sono mature. Questo cosiddetto “accordo a palchi” continua ad erigere altri ostacoli insormontabili davanti a qualsiasi processo di pace.

•    Proclamare uno stato palestinese “di transizione”. Se tutto il resto fallirà – dato che un vero negoziato con i Palestinesi o la fine dell’Occupazione sono fuori questione- gli USA, su lascito israeliano, possono riuscire a saltare la fase 1 della Road Map e passare direttamente alla fase 2, che richiede la proclamazione di uno stato “transitorio” palestinese prima della definizione dei suoi effettivi confini, territorio e sovranità. Questo è l’incubo dei Palestinesi: venire rinchiusi per un tempo indefinito nel limbo di uno stato “transitorio”. Per Israele invece questa è la soluzione ideale, in quanto offre la possibilità di imporre i confini e di espandersi nelle aree palestinesi mostrando però nel contempo di rispettare il cammino della Road Map.

Inutile dire che tutto ciò serve ad evitare una vera soluzione a due stati, idea che suona semplicemente come un’anatema per il governo a guida Likud. Più di un decennio fa Netanyahu aveva enunciato la sua visione di auto-determinazione per i Palestinesi: una via di mezzo fra “meno-di-stato e più-di-autonomia”. Il termine migliore, per quanto squallido, per definire ciò che Israele ha in serbo per i Palestinesi è immagazzinamento, uno stato permanente di controllo e soppressione in cui le vittime scompaiono dalla vista e la loro situazione, spogliata di qualsiasi contenuto politico, diviene una non-questione.
Per quanto l’Amministrazione Obama possa autenticamente desiderare una soluzione basata su due stati autosufficienti e possa capire persino tutti i trucchi di Israele, è pure chiaro che senza una pressione significativa essa non potrà realizzarsi. Ed ecco dove sorge il vero problema. L’asso nella manica di Israele è sempre stato il Congresso USA, dove gode praticamente di un unanime sostegno bipartisan. E lo stesso Partito Democratico di Obama, che ha ricevuto quasi l’80% dei voti degli Ebrei statunitensi, è sempre stato molto più “proisraeliano” di quello Repubblicano. Potrebbe anche darsi che, per quanto Obama e Mitchell cerchino di indirizzare la politica americana in modo nuovo, più assertivo, i leader del suo partito si tirino indietro, per timore di non essere rieletti.
In questo caso, il compromesso fra il desiderio di risolvere il conflitto e l’incapacità di indurre israele a ritirarsi dai Territori Occupati in modo da fare emergere uno Stato palestinese autosufficiente potrebbe anche tradursi in una forma di apartheid.

La differenza fra uno Stato palestinese autosufficiente ed un Bantustan è questione di dettagli. Ci sono già segni che l’Amministrazione Obama autorizzerà Israele a conservare i principali blocchi di colonie, compresa una “Grande Gerusalemme”, ed impedirà ai Palestinesi di ottenere la sovranità sui confini con gli Stati arabi vicini. Poichè solo una minoranza è in grado di comprendere appieno il significato cruciale di tali dettagli, Israele è convinta di potere disegnare con diplomazia una situazione di apartheid spacciandola per una soluzione a due stati. Nel corso degli ultimi decenni il lavoro della società civile è stato quello di costringere i governi ad adempiere alle proprie responsabilità ed iniziare un processo politico che porti effettivamente ad una pace giusta fra Israeliani e Palestinesi. Ora che questo processo si avvicina, il nostro compito è di fare in modo che sia un processo onesto.
 
 
traduzione di Stefania Fusero
 
 
Jeff Halper è il Direttore del Comitato Israeliano Contro la Demolizione di Case -ICAHD. ( jeff@icahd.org Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. )

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COMUNICATO DELLA COMUNITA’ PAPA GIOVANNI XXIII

Continua senza sosta l’espansione delle colonie israeliane a sud di Hebron
Nuovi caravan nell’insediamento israeliano di Ma’on e ordini di demolizione per sei abitazioni palestinesi nel villaggio palestinese di At-Tuwani

14 settembre 2009

At-Tuwani – Mentre nell’arena internazionale si continua a parlare del congelamento degli insediamenti e dell’evacuazione degli avamposti israeliani illegali, continua senza sosta l’espansione delle colonie sulle colline a sud di Hebron (Southern Hebron Hills).

Nei giorni scorsi, i coloni dell’insediamento di Ma’on hanno iniziato la costruzione di sei nuovi caravan nell’area sud-est dell’insediamento, ad oggi completati e pronti per essere abitati. Nel frattempo sono iniziati i lavori preparatori per nuove costruzioni sulla collina vicina all’insediamento. (http://bit.ly/MH9gk)

Negli ultimi mesi, gli internazionali presenti nell’area hanno continuato a documentare l’espansione degli insediamenti presenti nell’area, osservando la costruzione di nuove unità abitative negli avamposti di Havat Ma’on e Avigail e nell’insediamento di Carmel.

Lo scorso 9 settembre, l’esercito israeliano ha rimosso due container ad uso abitativo che alcuni coloni dell’insediamento di Suseya, a sette chilometri dal villaggio di At-Tuwani, avevano illegalmente costruito al di fuori del perimetro della colonia su terreni agricoli dei contadini palestinesi del vicino ed omonimo villaggio. In seguito alla rimozione delle costruzioni abusive da parte dell’esercito israeliano, i coloni hanno aggredito gli abitanti del villaggio palestinese, ferendo dodici persone, di cui una è dovuta ricorrere a cure ospedaliere. Durante la notte, i coloni hanno eretto di una nuova costruzione sulla sommità della collina in questione.

Infine nel pomeriggio del 13 settembre, ufficiali del DCO (unità dell’esercito israeliano responsabile dell’amministrazione civile dei Territori Palestinesi Occupati) hanno consegnato ordini di demolizione per sei abitazioni palestinesi vicino al villaggio di At-Tuwani.

Le abitazioni in causa erano state costruite di recente su terre private palestinesi nell’area d Humra. Nella notte del 16 luglio scorso alcune di queste abitazioni e diversi ulivi erano stati danneggiati, presumibilmente da coloni del vicino avamposto di Havat Ma’on. Alcuni giorni dopo, il 20 luglio, il DCO aveva consegnato ordini di blocco dei lavori per queste abitazioni e altre strutture appena costruite.

Adesso che l’ordine di demolizione è stato emesso, le famiglie temono che l’esercito israeliano arrivi da un momento all’altro per demolire le loro abitazioni.

L’esercito israeliano, che in quest’area ha un controllo non solo militare ma anche civile (secondo gli Accordi di Oslo), vieta ogni permesso di costruzione per i palestinesi, impedendo lo sviluppo delle comunità locali. Di contro, i vicini insediamenti di Ma’on e Carmel e gli avamposti di Avigail e Havat Ma’on continuano ad espandersi senza sosta.

Operazione Colomba e Christian Peacemaker Teams continuano a monitorare la colonizzazione israeliana nell’area dal 2004.

Foto delle nuove costruzioni nell’insediamento di Ma’on disponibili all’indirizzo: http://bit.ly/4ZLMe
Foto della consegna degli ordini di demolizione disponibili all’indirizzo: http://bit.ly/VhoYn

www.operazionecolomba.com


Operation Dove – Nonviolent Peace Corps
Palestine – Israel
Community Pope John XXIII

e mail: tuwani@operationdove.org
website: www.operationdove.org

157 commenti
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  1. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Il contenuto del commento di AZ, quello da me cancellato per errore e rimesso nel forum sopra questo mio commento, puà piacere o no, ma devo chiederle energicamente di non insultare nessuno. Le faccio notare che per ospitare i suoi commenti con certi epiteti io sono passibile di denuncia e di querela, con annessa richiesta di danni. Dovrei quindi cancellare quei suoi commenti, ma non lo faccio in primis perché conto sulla civiltà e generosità di AZ, e poi per evitare che lei equivochi sul reale motivo dell’eventuale censura. Ovviamente, eventuali interpretazioni equivoche non mi possono ricattare impedendomi eventuali censure future, discorso che vale sia per lei che per chiunque altro.
    Termino facendo notare che AZ ha reso noto il suo nome, cognome e indirizzo, lei in vece no: ergo, è ancor più grave che lei lo insulti. Se la memoria non mi inganna , lei nei giorni scorsi ha chiesto a marco tempesta se può rendere noto il proprio nome, ma è una strana richiesta se fatta da chi ritiene doveroso mantenere l’anonimato. Non le pare?
    Un cordiale saluto.
    pino nicotri
    P. S. Mi dicono che il solito piagnone calunniatore le ha consigliato in altro blog di non rispondere non ho capito se ai miei articoli o ai miei commenti a commenti dei lettori. Non voglio credere lei si lasci mal consigliare o “etero dirigere”, per usare un termine arido.

  2. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Sylvi…l’art.10 della Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.

    Si, anche la liberta´ di parcheggiare subito dopo una curva in sosta vietata.

  3. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Rodolfo { 16.09.09 alle 7:18 }

    xAZ
    lei non ha capito niente di quello che ho scritto, o ha capito benissimo e si diverte a rivoltar calzoni, cio´ la squalifica non solo come extraterrestre ma anche come uomo.
    Il mondo non funziona, la politica non funziona perche´ esiste gente come lei, incapace di colloquiare , di seguire una linea,di seguire il filo di un discorso, ma capace per i propri tornaconti di travisare,alterare e falsificare.

    Lei ha dimostrato di essere stupido scrivendo :-
    “Esimio Sig. Rodolfo, e la cosa vale anche per quando si firma Alessandro o qualsivoglia altro dei numerosi nickname che usa”.
    (Dove, “l´esimio” se lo poteva risparmiare )

    Molto piu´stupido lo ha dimostrato scrivendo un´altra frase:-
    “Se per essere suo amico occorre inseguirla con il coltello, non è nel mio stile ed anche per questo suo amico non lo sarò mai”.

    Se ci ha fatto caso io ho scritto che i risentimenti li lascio ai coglioni. Rodolfo

  4. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Nicotri, lei penso conosce la mia E-Mail ,io pero´non conosco la sua. Mi faccia sapere la sua E-Mail ed io le spediro´il mio nome e cognome e indirizzo, per facilitarle eventuali querele nei miei confronti.

    Lei confonde, come al solito. Non sono stato io a chiedere a Marco il suo indirizzo, ma e´stato Alssandro a chiederlo a Faust , che poco dopo ha risposto.
    Sono stati fatti due errori, perche´ci si e´dimendicati di cambiare il nick name tra me e mio filglio, ma sia nel primo che nel secondo caso, nel post successivo e´stato accennato l´ errore, che pero´tra l´altro e´superfluo perche´abbiamo idee e stili di scrivere del tutto diversi.

  5. sylvi
    sylvi says:

    “Il mondo non funziona, la politica non funziona perche´ esiste gente come lei, incapace di colloquiare , di seguire una linea,di seguire il filo di un discorso, ma capace per i propri tornaconti di travisare,alterare e falsificare.” Rodolfo dixit

    Bravo! Bell’autoritratto!

    Sylvi

  6. Marta
    Marta says:

    Ammetto di essermi fermata su Rai 1, ieri sera, due minuti di orologio, curiosa di vedere la faccia di plastica del grande statista.
    Ancora peggio di come la ricordavo con tutta la cipria che la copriva!!
    Ho letto stamattina velocemente Repubbblica, e non mi aspettavo niente di diverso, le solite megaballe, che da sempre ha snocciolato nello studio dell’insetto velenoso suo pari.
    Sempre piu`incazzato il piccolo napoleone.
    saluti M.

  7. sylvi
    sylvi says:

    cara Marta,

    ieri sera ho preferito un documentario sui babbuini Gelada degli altipiani di Etiopia.
    “Facce” sveglie e senza trucchi!!!
    Al tg 3 della notte, su “quella faccia” e le esternazioni su De Gasperi mi è venuto un travaso di bile.
    Nemmeno i babbuini lo vorrebbero!!!
    Camomilla ed erbe varie!!!
    buonagiornata
    Sylvi

  8. ber
    ber says:

    x Peter,
    penso sia quello che ha preso fuoco ma non e’ crollato.
    Anche quello sarebbe un argomento da approfondire.
    Ciao,Ber

  9. Linosse
    Linosse says:

    X Ber 50
    Non sai quanto mi indigna questa grancassa sulle disgrazie altrui,in particolare quelle degli Abuzzesi prima,durante,dopo il terremoto.Per adesso ,di certo, ANCORA son senza case ma con solo 2 porte con autoaltoparlante che glorificano er meglio 150(quasi il doppio dell’età)un primato per un premiooor.
    Come dici giustamente sarebbe stato preferibile affidare la ricostruzione agli stessi Abruzzesi(chissà quanti hanno lavorato nei cantieri e ,come nel tuo caso ,hanno esperienza da far valere) favorendo una ripresa LOCALE economica ,sociale ed anche morale oltre che ridurre i tempi e gli enormi disagi patiti dalla popolazione(che purtroppo dureranno ancora e chissà fino a quando).
    Queste sono però cose che si fanno in un paese normale,con responsabili normali ma,cosa vuoi ,noi abbiamo er meglio per cui……………. e poi alla fine dopo il danno la beffa con la biporta che non porta a nulla,VUOTO ASSOLUTO!
    Saluti
    L.

  10. Faust  x Indirizzo ad alessandro..
    Faust x Indirizzo ad alessandro.. says:

    Ho dato il mio indirizzo (voleva sapere il mio nome e cognome… gli ho detto di scrivermi che glielavrei mandato in privee…) Ma non mi ha risposto… non so x quale motivo… eppoi il suo padre sa come mi chiamo… Boh!

    In ogni caso, sottoscrivo anche le virgole della risposta di AZ al raccaminghia. Lui è un ILLEGALE nel blog… un infiltrato non autorizzato…. ESPULSO …. fincche non chiede scusa ai blogghisti da lui offesi ed al Blogmaster… offeso in questo ed altro blog… Nicotri è il padrone di casa e non ti bbanna xcche non vuole cche i fondamentalisti come raccatrippa ekakkavviggi, strillino calunnie ed… alla censura dell antisemita Nicotri, dai tipi come costui cci libberi il loro ddio… se non lo ffa … vuol dire cche degli stronzi come ste cacchette vestite da uomo… nun gliene ppo frega de meno… anche quando spargono il suo verbo ad altri malati di mente come lloro… al lloro iddio e allebraismo questi fanno danno… sono dei pallonari malati di mente…. privi di una coscenza propria… sopravvivono di luce riflessa…. IN QUESTO BLOG, non ci sono antisemiti… in molti, con in testa il blogmaster, siamo antisraeliani cche sono criminali genocidi….

    …. e ste due cacchette sono complici e sostenitori di ASSASSINI.. VOLGARI ASSASSINI NAZISTI ISRAELIANI…
    …dovè il loro ddio…??? li sostiene…?? criminale anche lui ..??

    Faust

  11. ber
    ber says:

    x Linosse,
    come giustamente ha ricordato la presiente della regione:
    la piccola-grande Stefania Pezzopane,proprio di Onna ci sono
    16500 cassintegrati che hanno perso tutto e sparsi in tutto l’Abruzzo.
    Per loro sarebbe stata un’occasione di rinascita lavorare alla
    ricostruzione di dette case e riunire le loro famiglie,ricostruendo
    anche le fabbriche.
    Eppure c’era gia’l’esperienza del Friuli,…ma vallo a capire questo mentecatto che ci comanda …
    Ciao,Ber

  12. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xL´(in)Faust(o)
    Alessandro lavora, non e´uno sfaccendato , ne´ e´ pensionato.
    Pare che nessuno se ne sia ancora accorto ma Alessandro posta solo il lunedi.
    Oltre cio´i tuoi deliri e le tue offese non mi sfiorano minimamente , (te l´ho gia´scritto parecchie volte) ti ho sempre compatito.
    Rodolfo

  13. Faust
    Faust says:

    i tuoi deliri e le tue offese non mi sfiorano minimamente

    Non sono ne deliri ne offese… tti ripeto cche sei stato espulso dal blog SEI ILLEGALE… Non hai chiesto scusa a cchi hai dileggiato ed insultato… di tte nun me ppo frega de meno… come posso litigare con un malato di mente… con cche faccia ti presenti?? SEI ILLEGALE.. RISPONDI A questo .. altro cche insulti di Faust… rispondi cche cci fai nel blog di Pino Nicotri, dopo averlo dileggiato ed insultato anche in altro blog… oltre che in questo ??
    Faust

  14. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    trovo che l’evoluzione del blog in questi ultimissimi tempi sia alquanto singolare.
    Per incominciare sono ricominciati degli insulti espliciti che non dovrebbero essere accettati. Si tratta di un vecchio problema che ha a che fare con la tua difficoltà ad esercitare i tuoi doveri di gestore del blog e con la tua difficoltà a mettere in atto interventi censori.
    Ognuno ha il suo carattere e tu il tuo, tuttavia sono del parere che almeno dovresti cancellare le parolacce e gli insulti lasciando dei puntini di sospensione, o quanto meno lasciando solo le iniziali (soluzione che mi sembrerebbe peggiore).
    In secondo luogo non si capisce proprio perché in un gruppo di quattro gatti, molti dei quali si conoscono personalmente, non si possa accettare che qualcuno abbia dei pareri diversi dal nostro senza ricorrere ad un linguaggio così pesante. Qui poi non si tratta di giudizi politici (come ad esempio quelli che io do sui governi usaegetta o israeliano) ma di insulti personali e diretti.
    In terzo luogo credo che qui tutti coloro che partecipano lo facciano a pieno diritto perché tu sei l’unico che può esprimersi su chi può o non può partecipare al blog. Questo in considerazione del fatto che tu e solo tu ne sei il responsabile sul piano legale.
    Io sono del parere che dovresti stabilire dei paletti e poi mettere in atte le decisioni prese senza troppi complimenti. Ci vuole poco a trasformare anche questo blog in una fogna come erano diventati diversi blog dell’Espresso.
    Un caro saluto a te ed a tutti U.

  15. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Poiché sono in giro e non ho il mio computer, non erosiciro se fgosse lei o Alessandro ad avere fatto quella richiesta a marco tempesta, tant’è vero che nel mio precedente commento a lei diretto ho ben specificato “Se la memoria non mi inganna , lei nei giorni scorsi ha chiesto a marco tempesta se può rendere noto il proprio nome”. Ripeto: “Se la memoria non mi inganna”. Non ho infatti la presunzione dell’infallibilità.
    Il suo nome e cognome e indirizzo non mi interassano, o meglio: non mi interessa ai fini di una eventuale querela contro di lei, che non ho mai pensato di fare pur essendocene gli estremi visto che – se la memoria non mi inganna e se non è stato Alessandro, ma non credo perché è persona mite – in un commento di qualche mese fa ha scritto che se mi avesse incontrato mi avrebbe sputato in faccia. In Italia questa è una minaccia, perseguibile penalmente a norma di legge.
    Un cordiale saluto.
    pino nicotri
    P.S. Mi spiace non ci abbia mai detto il nome del suo nuovo figlio, pur avemdoglielo io chiesto, per affettuosa curiosità, almeno due volte. Argomento quindi chiuso.

  16. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Faust

    Rodolfo NON è “illegale” nel blog. Come ho spiegato a suo tempo, se non ricordo male, l’ho infatti riammesso in segno di omaggio al suo nuovo bebè.
    Un saluto.
    pino

  17. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Hai segnalato problemi reali. Cerco di chiarire.
    – reputo più civile e dialogico invitare chi usa parolacce ad personam a non usarle più anziché a rincorrerla con la cancelalzione delle singole parole. Non sempre ho a disposizione il mio computer, dato che a volte viaggio, e quindi non sempre potrei essere tempestivo nella cancellazione delle parole. Inoltre non è che io debba, possa e voglia stare sempre appiccicato al computer per cassare le intemperanze degli incontinenti. E’ meglio prima invitare, poi ammonire e infiine, se non si è ottenuto nulla, bannare. Così ognuno si prende le sue responsabilità, visto che siamo tutti adulti e vaccinati.
    – Rodolfo l’ho riammesso per i motivi che ho appena spiegato qui sopra a Faust.
    – Come sai, ho già presentato al magistrato varie querele, per le quali ho appuntamento davanti al giudice mi pare il 22. E c’è materiale per altre querele ancora (non parlo di Rodolfo). Prima o poi metterò in rete il decreto di condanna – a pagare 50 mila euro – a chi aveva dato dell’antisemita a Michele Santoro, decreto che è allegato agli atti delle querele che ho presentato.
    – Riguardo gli altri blog di cui parli, e restando in tema di querele, ti consiglio di sporgerne anche tu perché vi si insiste a darti, tra l’altro, del nazista, oltre che a usare a volte la tua firma. E’ un discorso che ti farò non appena ci si rivede per il caciucco. Poiché c’è chi ci fa la guerra – perché di guerra si tratta come sono in grado di dimostrare – è bene rispondere adeguatamente. Come del resto è’ lo stesso Netanyahu a consigliare, ergo….

    Un saluto affettuoso.
    pino

  18. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Tempi moderni..!!

    Il crollo dell’Audience del Vespasiano, in un mondo come il nostro, può essere un segnale molto più” preoccupante” che due punti in meno di PIL!

    cc

  19. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Che all’ometto non vada tutto bene lo si può rilevare da alcuni piccoli ma significativi segnali.

    A parte il crollo di ascolti di porta a porta, che comunque vorrà pur dire qualcosa, chi ha avuto lo stomaco di guardarsi tutto o quasi mi dice che perfino il vespone è stato meno slinguante del solito, su alcune delle più farneticanti affermazioni del cavaliere si è perfino permesso di correggere e dissentire ed ogni tanto di porre perfino qualche timido interrogativo.
    Il sondaggista Mannaimer, che solitamente si limita a snocciolare i suoi numeri, ad un certo punto, senza essere stato interpellato sull’argomento, è intervenuto a ridimensionare le sparate sul gradimento del premier e pur non facendo numeri ha detto che i suoi sondaggi davano risultati inferiori.
    Nelle due o tre “capatine” che ho fatto sul primo, durante la pubblicità del film che guardavo, ho notato, oltre alla postura napoleonica, mano infilata nella giacca all’altezza dello stomaco, il palpabile nervosismo del cavaliere che ad un certo punto è sfociato in un vero stato confusionale fino ad “incartarsi miseramente in una serie di svarioni tra miliardi di euro e di lire, più che un premier/imprenditore sembrava di sentire la lettura delle estrazioni del lotto.

    Antonio – – - antonio.zaimbri@tiscali.it

  20. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    questo è l’unico blog che frequento, gli altri non li leggo neppure quindi non so cosa vi scrivono. Francamente neppure mi importa molto: in questa fase della mia vita avrei altro a cui pensare.
    Ne parleremo a Cecina ma i generale non mi va di aver a che fare con certe persone. Se poi alludi a quel signore che sta a Roma, quello mi ha detto delle cose così gravi e così totalmente ingiustificate da farmi pensare che si tratti di una persona con un pessimo controllo dei suoi nervi. Contento lui contenti tutti, io cerco di vivere in altro modo, almeno per quel che posso.
    Quanto alle tue opinioni sul blog (massaggio n. 70), io credo che ammonire sia più che giusto, tuttavia parole e frasi sconvenienti rimangono in onda e danno una pessima impressione. A me pare che la cancellazione sia doverosa, anche se in ritardo, perchè quel che conta è il significato morale ed il sapere che certe espressioni non sono ammesse e quindi verranno cancellate.
    Ma questo è un punto sul quale io e te abbiamo sempre avuto opinioni differenti.
    Un caro saluto U.

  21. Anita
    Anita says:

    x Ber -#44-

    Caro Ber,
    tu scrivi:

    “Bernanke dice che “forse”la crise e’ passata,…il ns tre-conti invece
    si dice certo che e’ passato,siamo in ripresa,…a chi credere?
    A nessuno dei due secondo me.
    Se la disoccupazione aumenta vuol dire che l’industria sta chiudendo e non crea nuovi posti di lavoro,…ma la borsa e’ tornata ai livelli prima della crisi,…e gia’,…ma a chi giova la borsa? Alla sola finanza speculativa.
    Perche’ si sono adoperati i soldi che Obama aveva messo per salvare le banche e invece si sono investiti in borsa?”
    ____________________________________________

    Bernanke e’ po’ ambiguo nel suo ultimo discorso:

    “From a technical perspective, the recession is very likely over.”

    But he warned unemployment could continue to rise into next year and the US economy may feel weak “for some time”.

    Mr Bernanke’s comments were supported by positive figures on retail sales and manufacturing suggesting America may be returning to growth.

    US retail sales rose by 2.7% in August, the highest month-on-month increase in more than three years and the Federal Reserve manufacturing index rose to its highest level since November 2007.

    Mr Bernanke also said he felt “quite confident” that Congress would approve White House proposals to reform financial regulation in the US.

    President Obama outlined his plans to prevent another financial crisis on the eve of the anniversary of the collapse of Lehman Brothers, earlier this week.

    Mr Bernanke’s stance echoes earlier comments made by the Bank of England governor Mervyn King.

    Mr King said while the UK economy was starting to show signs of growth, the recession will continue to impact on the real economy.

    “Growth rates don’t tell the full story, it’s the levels that matter,” he said.

    “For most businesses and households the recession will continue for some time.”
    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Ecco, le maggiori banche hanno ripagato il prestito di “Tarp”, il primo istituito dal Presidente Bush, stanno riprendendosi bene, meglio delle aspettative.
    Le piccole banche hanno difficolta’ e molte periranno.

    E’ lo stesso come nel 1991 con le Credit unions.

    “US retail sales rose by 2.7% in August…..”

    Si’, ma e’ una cosa naturale, il ritorno a scuola e’ sempre un paariodo di grandi spese.

    Il programma “Cash for Clunkers” e’ il vero responsabile per l’aumento delle vendite delle auto.
    Che pero’ e’ stato un incentivo incerto, pagato dallo “Stimulus Program” e che fara’ danno nel prossimo futuro.

    “”For most businesses and households the recession will continue for some time.”

    Questo e’ il nocciolo piu’ importante.
    I business piccoli e medi sostengono la nazione, aiuto per loro e’ scarso o non esistente.

    Le shopping malls sono deserte, sono rimasti aperti solo i grandi negozi, come Sears, Macy, Target….Tutte le altre vetrine sono chiuse, centinaia di negozzi, chiusi.
    Sembrano ghost towns.

    Per le famiglie o households, la recessione e’ presente e va peggiorando.
    Stipendi ridotti, disoccupazione in crescita ed i prezzi ai supermercati e mercati fanno strabiliare.

    Peggiorera’ con le tariffe imposte alla Cina……..

    Ciao,
    Anita

  22. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Anita,
    concordo perfettamente …!!
    (Sul fatto che è bene non credere a nessuno dei due)
    La realtà dei fatti a mio modestissimo avviso e che se da un lato non si sono ripetuti i tragici errori del 1929, l’intervento di Obama di per sè non garantisce la ripresa della produzione e forse anche perchè la funzione di locomotiva del mondo degli USA è finita.
    In altre parole o in parole più povere se vuoi,non siete più in grado di vivere oltre i vostri “mezzi”reali e anche “oltre i vostri meriti reali”,trainati dal capitalismo finanziario di marca anglossassone.

    Il tragico della vicenda è che per il momento a quanto è dato da vedere i famosi meccanismi di controllo delle banche ,non si vedono e stentano a decollare.
    Quelle che “dovrebbero essere ” le nuove locomotive mondiali , Cina e India, Brasile ect..puntano ancora sulla produzione reale e non sui consumi e questo è un guaio per il Global system..
    E? tempo di ripensare il modello..sic!

    In sostanza L?UTOPIA di un nuovo” mondo” nata dopo il crollo dell’URSS, sta miseramente naufragando, dietro alle “insanabili contraddizzioni”che il “modello globale” comporta, sia in termini “politici”, predatori in ternazionali che in termini puramente economici.
    Il guaio è,a mio avviso ,che stanno franando anche i “classici modelli di Welfare per l’occidente europeo!

    In questo quadro, diciamo che i nostri “guru”sono ridotti per il momento come gli “orbi” che si fanno accompagnare dai ciechi, in una notte buia!
    Vanno , ma non sanno dove vanno!
    Prega Manitou!

    cc

  23. Damocle
    Damocle says:

    Caro Nicotri; non riesco a lanciare un intervento sul presidente Obama, per favore me lo può postare lei, grazie. Saluti

  24. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Ps-
    x Anita

    Un dato interessante dopo “sbornia degli anni 90,che merirebbe di essere ripensato e che i dati relativi al reddito medio ,espresso in potere di acquisto in dollari Ppp$, in diversi paesi del Sud economico relativamente a quelli quelli del Nord (economico) , mostrano nel periodo 1950-2001, un andamento negativo per l’America latina e Europa dell’Est, parzialmente compensato da un andamento positivo , per Asia e Cina, così che il saldo registra nel globale un leggero peggioramento.
    Un dato su cui riflettere direi…sulle cose del mondo!!

    cc

    tanto chiasso per nulla e tutto da ripensare..direi!!

  25. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Da parte di Damocle che non riesce a postarlo.
    ———————————————

    Obama mantiene la politica del blocco economico contro Cuba

    Non riconosce le schiaccianti votazioni contrarie nelle Nazioni Unite

    Il presidente Barack Obama ha firmato un ordine che proroga di un anno la legge usata per imporre il blocco commerciale statunitense contro Cuba, nonostante i richiami per farla spirare, riporta Reuters da Washington, ed afferma che il presidente ha detto le stesse cose che dicevano i suoi predecessori sin dal 1970 AFP, citando la stessa Casa Bianca, segnala che la detta Legge di Commercio con il Nemico, vigente dal 1917 e che proibisce qualsiasi scambio con i Paesi considerati una minaccia, attualmente danneggia solo Cuba.

    “Determino che la continuazione per un anno dell’esercizio di questa autorità nei confronti di Cuba è d’interesse nazionale”, ha detto Barack Obama, lunedì 14, continuando la stessa politica dei suoi predecessori.

    La legge, la più vecchia in vigore negli Stati Uniti per ciò che riguarda le sanzioni commerciali, è quella che ha portato al blocco commerciale e finanziario contro Cuba e la proroga si sconosce proprio prima dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nella quale da 17 anni consecutivi si condanna in maniera schiacciante questa crudele misura, che è costata a Cuba perdite per più di 90.000 milioni di dollari.

    Forse, noi uomini liberi, uomini socialisti, uomini democratici, uomini che credono nella convivenza civile tra paesi che hanno dottrine politiche diverse, ma che però entrambe auspicano il miglioramento della vita dei loro popoli ci siamo vistosamente sbagliati.

    Quando abbiamo avuto la certezza dell’elezione di Obama a capo della più potente nazione del pianeta, tutti noi avevamo gioito, pensando che essendo Obama un presidente che usciva dai tradizionali canoni, avesse un minimo di comprensione per un paese ( Cuba ) che sopporta da mezzo secolo le tremende tagliole che il governo statunitense applica senza la minima pietà umana e religiosa.

    Ci siamo sbagliati, abbiamo preso lucciole per lanterne, Obama, con quella firma ricalca le vecchie politiche xenofobe anticubane, quelle assurde politiche che tutti i suoi predecessori hanno puntigliosamente praticato.

    Non ricordo, però non tanto tempo fa, un assiduo frequentatore di questo speciale blog mi faceva notare che Obama era un presidente degli Stati Uniti, e come tale avrebbe praticato la stessa politica dei suoi predecessori, io gli risposi che era troppo presto per giudicare e, bisognava aspettare i primi passi e poi giudicare, ebbene, quell’illuminato interventista aveva ragione!, con i fatti honduregni e con la recente firma contro la rimozione del blocco economico, Obama è uguale, ne più ne meno a tutti i suoi predecessori. Si sa, il buon giorno si vede dal mattino e stamattina piove a dirotto, perciò oggi è un brutto giorno.

  26. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Siamo tutti fannulloni..!!!

    __________________
    I salari italiani sono inferiori del 18% rispetto alla media Ocse e se calcolati sulla base del potere di acquisto il divario si amplia al 26,5%. è quanto emerge dal rapporto Ocse sull’occupazione.

    La media italiana dei salari risulta di 36.021 dollari l’anno (dati 2007) contro i 43.970 della media Ocse. Se calcolati sulla base del potere d’acquisto la media italiana scende a 29.198 dollari contro i 39701 Ocse, il che pone la penisola al 18esimo posto sui 26 paesi considerati.

    Rispetto al 2006, il rapporto calcola tuttavia un aumento reale dei salari dello 0,1%, decisamente meno rispetto allo 0,9% della
    media Ocse, dello 0,8 della Ue a 15 e dello 0,9% della Ue a 19.

    Al top della classifica Ocse ci sono lussemburgo e Norvegia con oltre 66mila dollari l’anno. Sulla base del potere d’acquisto la palma va però agli Stati Uniti (49.486 dollari).

    _____________________________-

  27. Controcorrente
    Controcorrente says:

    EFETTO GELMINI (cara ,cara ragassa..!!)

    Classi-pollaio alle medie come alle superiori. Il sovraffollamento nelle aule la fa da padrone nella scuola dei tagli della Gelmini. E oggi – primo giorno di lezione per gli studenti d’Italia – l’amara sorpresa delle famiglie con figli che vivono in una condizione di disagio. A Velletri ben cinque alunni con disabilità sono finiti insieme in una classe di trenta adolescenti. A Cagliari, cinque ragazzi svantaggiati siedono negli ultimi banchi “isolati” da oltre venti compagni. A Vercelli sette disabili su 23 alunni. Ma il ministro dell’Istruzione continua a tacere, in barba al progetto stesso di integrazione.
    __________________________________________-

    Non so come chiamare questa situazione , ma qualche buontempone , sono sicuro che mi porterà soccorso..informadosi meglio presso i provveditorati e mi tranquillizzerà

    cc

  28. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    Caro CC,
    ma sai e’ ben per questo che da tempo scrivo che non ho visto mai tanto malcontento.
    Sentiamo discorsi dalla mattina alla sera, ma non convincono quasi nessuno.

    Sono limitata dal mio italiano un po’ debole.

    Siamo in una situazione imprecedente, la scesa del dollaro e’ impressionante, con piu’ $$$$$$$$$ stampano con piu’ scende il dollaro in rapporto con le altre nazioni.

    Dalla fine di november 2008 il dollaro e’ caduto del
    9% to the Canadian;
    9% to the Yen
    9% to the British pound
    8.6% to the Swiss franc and
    15% to the Euro.

    Continue to devalue by printing $ is resulting in inflation, or… we have to default on obligations.

    Basta fare un giro a fare la spesa per un vivido esempio di inflation / devaluation in progresso; less for more cost.

    Oggi leggevo sul Wall Street Journal:
    “Obama Is Pushing Israel Toward War”

    Il 45% dei dottori pensano di ritirarsi.
    45% Of Doctors Would Consider Quitting If Congress Passes Health Care Overhaul.

    Buone notizie non ci sono, corruzione e’ in incremento, vogliono dare 8 bilioni a ACORN, una banda di criminali……….

    Mah………..

    Ciao, Anita

  29. sylvi
    sylvi says:

    CCCCC, credo di sedermi per un po’ di pace…

    ci sei tu e la tua gioia Gelmini con i suoi carceri…
    La Repubblica che mi informa che dalle tue parti, a Levone, alto Canavese, c’è una pluriclasse di sedici…
    che a Velletri e dintorni classi di oltre venti con 6/7 handicappati…

    Esclusi” i carceri”: il resto Balle, balle, balle…e se non fossero balle quei bravi giornalisti farebbero bene ad andare dai Carabinieri…anzichè strillare sui giornali!!!!!
    – La legge non è stata abrogata: le pluriclassi NON possono superare i dieci alunni.
    (Da noi c’erano 40anni fa!!!)

    – Una classe con UN handicappato non può superare i venti!!!-
    Poi, in Italia, si fa passare per handicappato un ragazzino magari un po’ lento o magari troppo nervoso, o magari con leggeri disturbi di dislessia che vengono rapidamente risolti con l’aiuto di strutture specializzate presenti in tutto il territorio!!!

    Molto spesso gli insegnanti di sostegno, non specializzati ovviamente, sono lì in classe solo per sostenere se stessi e il loro precariato!

    Ma noi siamo bravi, in Italia, abbiamo ABOLITO prima i matti e poi gli handicappati, come ci dicono all’estero!
    E ora non dobbiamo fare classi ponte per gli stranieri, fin che imparano la lingua!!! Discriminati!
    Così il cinesino chiacchera col peruviano il quale risponde al nigeriano che si rivolge al rumeno che sta conversando coll’albanese…e tutti insieme cantano San Martino campanaro!!!

    E poi…se anche ci fossero classi pollaio…non si deve mica insegnare e imparare a Scuola, basta fare babysitteraggio NEEEHHH!!!

    ciao bella gioia
    Sylvi

  30. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    Bernanke e’ un politico,…e si deve barcamenare in un disastro finanziario lasciatogli dal guru della finanza GreenSpan che,
    per venti buoni anni, ha gonfiato la borsa.
    Il dollaro e’ basso perche’ cosi il debito americano spaventa di meno,12 miliardi di dollari,svalutati del 40% fanno 8 miliardi,
    4 miliardi che il governo americano risparmia sul debitoestero,
    l’Italia con questo trucchetto ci ha campato bene 30 anni.
    Se ti puo’ consolare,noi italiani abbiamo il debito pubblico piu’ alto degli Usa e Andreotti,che ha governato initerrottamente per quasi 30 anni,…diceva che tutto andava bene….si vede.
    Come vedi i politici sono tutti uguali.
    Il dollaro canadese era sottovalutato,…il canada e’ una nazione ricchissima e quindi il suo reddito salira’.
    Quando sono stato in Usa due anni fa ho notato che si vive bene
    anche con 1000 dollari al mese e lo stato fa una politica di aiuto ai redditi bassi.
    Io non sarei tanto pessimista,gli Usa sono un grande paese e con qualche correzione al ribasso per i redditi bancari,qualche aumento sulle tasse ai ricchi,…qualche spesa di meno per aiuti ad Israele,etc,…possa rimettersi in carreggiata.
    Ma la riforma finanziaria va fatta,..il G20 lo sta preparando e se applicata bene,senza inganni,continuerete a vivere
    bene,… Obama va aiutato nel risanamento.
    Un caro saluto,Ber

    Carter ha detto che Obama e’ osteggiato perche’ nero,…e’ vero?

  31. Anita
    Anita says:

    x Tutti

    Ecco come si vive negli US, aver paura a dire una parola senza essere tacciati di razzismo.

    L’ombra del razzismo su insulti a Obama
    L’ex presidente Carter: «Gli attacchi non nascono dal dibattito sulla riforma sanitaria»

    http://www.corriere.it/esteri/09_settembre_16/razzismo_obama_caretto_c7af25b0-a2d0-11de-a7b6-00144f02aabc.shtml

    Carter si riferisce, al Congressman Wilson, il quale durante l’ultimo discorso di Obama sulla sanita’ ha detto, “you lie” = tu menti.

    Joe Wilson ha sbagliato e si e’ scusato poche ore dopo, direttamente col Presidente, scuse accettate.

    Carter ci vuole inserire il razzismo.
    Quante volte hanno detto a Bush che mentiva, quante volte lo hanno dipinto come Hitler, nazista e peggio….giornalmente.
    Era razzismo? Certo no, perche’ Bush e’ bianco.

    Obama infatti mentiva perche’ la verita’ e’ che i 12-15 milioni di illegali entreranno nella riforma sanitaria, se sara’ approvata.

    Tutte queste storie sono un’altra ‘diversion’ dai problemi reali.

    Anita

  32. Anita
    Anita says:

    x Ber

    I nostri commenti si sono incrociati.

    Non avevo letto il tuo.

    Ma, non ti saprei dire, la soglia della poverta’ e’ di 14’000 l’anno.

    Io da sola non ce la faccio con meno di $ 5’000 al mese.
    Non ho nemmeno un mutuo.
    Non faccio niente, ma tra tasse, assicurazioni, sanita’ e mantenimento della mia casa, i soldi volano.
    Solo le tasse sulla mia casa sono di circa $600 al mese.
    E non e’ un palazzo, e’ un ranch in una buona localita’.

    Credo che l’income mediano sia circa sui $ 47’000 annui.

    Ciao, scappo devo andare dal chiropractor.
    Pomeriggio perso.
    Anita

  33. ICD
    ICD says:

    Una vecchia polemica…

    la classificazione internazionale delle malattie (ICD) è usata nei sistemi sanitari di tutto il mondo.
    Una patologia come l’epatite virale ha un suo codice ICD.
    Ovviamente nella diagnostica medica si parla solo di epatite virale, e non si scrive in un certificato un codice. Comunque le malattie trovano una loro classificazione precisa nella codificazione ICD.
    Questo serve per elaborare le classificazioni e le statistiche epidemiologiche.
    però nessuno usa l’ ICD per classificare le malattie…così fu detto

    Basterebbe dare un occhiatina a wikipedia…

    ecco un buon motivo per non scrivere più.
    Lupi travestiti da agnelli….buon appetito

  34. Linosse
    Linosse says:

    Da Repubblica oggi
    “Porta a porta” con il premier capitola nel confronto con “L’onore e il rispetto”
    La serie ha ottenuto il 22,61% di share, al presidente del Consiglio solo il 13,47%
    Ascolti, Vespa battuto da Canale 5
    la fiction va meglio di Berlusconi”

    Da quando abbiamo nati siamo sempre saputi che la fiction è la fiction e le carceri sono i carceri .
    Quelli che scambiano “informazione luce “con la fiction oltre che fare una fiction penosa fanno solo disinformazione e penosa pure quella!
    L.

  35. MA SE IL LODO LO APPROVANO E' A RISCHIO LA DEMOCRAZIA!
    MA SE IL LODO LO APPROVANO E' A RISCHIO LA DEMOCRAZIA! says:

    Lodo Alfano, la tesi dell’Avvocato dello Stato
    “Se viene bocciato premier a rischio”
    Shalom

  36. LODO (H)ALF ANO PRIVILEGIO ILLEGITTIMO PER PROTEGGERE L'ANO DEL CHIAVALIERE
    LODO (H)ALF ANO PRIVILEGIO ILLEGITTIMO PER PROTEGGERE L'ANO DEL CHIAVALIERE says:

    “Lodo Alfano privilegio illegittimo”, alla Consulta parte la guerra legale
    di LIANA MILELLA

    “Lodo Alfano privilegio illegittimo” alla Consulta parte la guerra legale

    ROMA – “Privilegio illegittimo” per una legge “criptopersonale”. Il lodo Alfano “incostituzionale” come il suo recente antenato, il lodo Schifani. La Consulta lo bocciò, era il 20 gennaio 2004, e adesso non può che mettere l’identico timbro sul suo figlioccio che lo riproduce in fotocopia. La procura di Milano e il suo avvocato, il presidente dei costituzionali italiani Alessandro Pace, versus il duo Niccolò Ghedini-Pietro Longo che sostengono le ragioni del Cavaliere. Guerra legale a colpi di memorie fresche di deposito nel palazzo che fronteggia il Quirinale e dove solo dalla prossima settimana si riprenderà a lavorare in un clima sospettoso e blindato.

    Meno 21 giorni all’appuntamento giudiziario più importante dell’anno, l’udienza pubblica del 6 ottobre alla Consulta sul lodo Alfano, lo scudo che consente di sospendere i processi per le quattro più alte cariche dello Stato, ma che finora ha congelato “solo” tre processi di Berlusconi, Mills e diritti tv a Milano, compravendita dei senatori a Roma. Legge bocciata ad horas da oltre cento costituzionalisti che la etichettarono come incostituzionale e che altri 36 difesero. Giuristi progressisti contro conservatori.

    Meno 21 giorni e lo scontro si svolgerà nell’aula delle udienze, tutta oro e stucchi, della Consulta. Poi sarà camera di consiglio super segreta. Il presidente Francesco Amirante vorrebbe una pronuncia rapida per via di un viaggio che due giorni dopo lo porterà a Lisbona, ma tutto dipenderà dalla discussione e dagli schieramenti. Le prime indiscrezioni danno un primo possibile esito: su 15, otto per la bocciatura, cinque contrari, due incerti. Da questi dipenderà il destino della legge che, se cassata, metterà in seria crisi il governo.

    “Incostituzionale”. Non ha dubbi il professor Pace. Lo argomenta in due lunghe memorie (44 e 36 pagine) che fanno da contraltare a quelle più smilze di Ghedini-Longo (sette più sette). Se i due sostengono che il lodo “non è un’immunità”, anzi garantisce “il diritto alla difesa” di Berlusconi e soprattutto ha tenuto in buon conto la bocciatura della Consulta della vecchia legge, Pace la pensa all’opposto. Cita a mo’ d’esempio la famosa sentenza della Suprema Corte Usa del ’97 in cui, quando Clinton si difendeva dalle accuse di sexual harassment di Paula Jones e chiedeva una sospensione del processo per i suoi impegni di presidente, si beccò un secco niet perché quei reati non attenevano alla sua funzione pubblica.

    E poi il governo “si è mosso illegalmente come aveva fatto cinque anni prima”, mettendo nel cestino la sentenza della Consulta che, bocciando la Schifani, aveva provocato la ripresa del processo Sme. Il vulnus più grave è proprio la mancata costituzionalità della legge che, per Pace, la Corte “implicitamente” aveva già sanzionato quando parlava della violazione degli articoli 3 e 24 della Costituzione, uguaglianza e diritto alla difesa che “in quanto norme parametro si pongono a un livello gerarchico superiore”. Qui restano i punti critici, la parità di trattamento tra il premier e un cittadino comune violata, pur per reati comuni, l’automatismo di un lodo senza alcun filtro, l’irrazionalità di un premier che gode di un “privilegio” che i ministri non hanno (e neppure il presidente della Consulta e i governatori regionali), un processo che si allunga a dismisura contro la “ragionevole durata”.

    Il Guardasigilli Alfano, con una mano, vuole contenerlo in sei anni, ma con l’altra, per Berlusconi, viola la regola che lui stesso ha posto. Paradosso di una legge “criptopersonale”.

  37. Peter
    Peter says:

    xBer

    se Carter dice che Obama e’ osteggiato per razzismo avra’ le sue ottime ragioni. Molti in US non hanno votato per lui appunto perche’ nero…e soprattutto, i benpensanti vedono la sua riforma sanitaria come fatta a vantaggio delle minoranze etniche. Cosa falsa, perche’ quelli che in maggioranza vi beneficeranno sono comunque dei bianchi poveracci

    ciao, Peter

  38. Perché Berlusca&Vespa....
    Perché Berlusca&Vespa.... says:

    …non fanno Porca a Porca? Tarantini porta-a-porta le ospiti, Berluscao le tromba in diretta, Vespa regge il microfono e Ghedini regge l’attrezzo del suo datore di lavoro.
    Ratzy a Mary
    ps: intanto Bossi ascolta con nostalgia una canzone di Luisa Corna. Che ha una bella voce di gola. Profonda.

  39. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Uno come Carter non fa altro che dividere quello che era gia’ conquistato da tempo.

    L’unica ragione di Carter e’ che si vuole ancora sentire importante, e’ sempre nel mezzo e non ragiona tanto bene.
    Questa sua ultima e’ il discorso del giorno…

    I neri che hanno acquistato parita’ ed oltre con i bianchi non sono affatto con Carter, non si sentono oltraggiati, al contrario sono antagonisti ai tipi come Carter.

    The race card is a very bad political move.

    Of course there always be people against anything that is not like them, religion, color, nationality, race, Italians, Irish, Jews. etc……
    I bigots, non mancano e mi fermo qui.

    Carter non ha fatto un favore ad Obama di sicuro.

    Barack Obama non e’ neanche nero, e’ come Tiger Woods, mixed race.

    In percentuale, ci sono piu’ neri che bianchi in alte posizioni.

    La gioventu’ di oggi si meraviglia di questa rinnovata enfasi sul razzismo.
    I loro compagni, maestri, professori, poliziotti, mogli, pompieri…….sono neri ed il razzismo e’ solo quello che leggono sui libri.

    Michael Steele e’ il Chairman del National Republican Committee, era prima il governatore del Maryland, e’ nero, rappresenta il GOP o Grand Old Party.

    Anita

  40. Anita
    Anita says:

    x Ber

    Bilioni e trilioni……

    In the American system one billion is 1,000,000,000 and
    a trillion is 1,000,000,000,000 so one trillion is one thousand times one billion.

    In the British system one billion is 1,000,000,000,000 and one trillion is 1,000,000,000,000,000,000 so one trillion is one million times one billion.

    Tu parli di bilioni….magari.
    Un trilione e’ mille volte un bilione.

    Buona notte,
    Anita

  41. Anita
    Anita says:

    PS: x Peter

    Joe Wilson is safe, he said “You lie” not “You ARE a liar”…

    In quel discorso il Presidente ha detto che 30 milioni di Amarecani non sono assicurati……
    Ne avevamo persi 17 milioni. ( gli illegali )

    Oggi ha detto che 47 milioni non sono assicurati.

    Deve essere causa della matematica imparata in Indonesia.

    Come si fa’ a prenderlo sul serio?

    Anita

  42. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    con le tasse che paghi sulla casa gia’ pagheresti l’affitto di un piccolo appartamento in citta’
    Le grosse vecchie case sono diventate onerose e vivere fuori dai centri abitati e’ diventato particolarmente costoso.
    In Italia i vecchi in pensione che hanno una certa possibilita’ sono in case di riposo dove sono assistiti anche dal punto di vista sanitario.
    In Canada’,non mi ricordo piu’ per quale ragione,ne ho trovato dei carini e molto accoglienti,
    600 km non e’ una grande distanza dai tuoi famigliari.
    Io ci farei un pensiero,…potrebbe essere una soluzione.
    Un abbraccio,Ber

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