Anche Scalfari teme per la nostra unità nazionale. Mentre la Chiesa sul Chiavaliere svicola o divaga, in Israele anche l’impresentabile ministro degli Esteri rischia di finire sotto processo

Ricorderete forse che poco tempo fa ho parlato della possibilità che l’unità d’Italia vada in frantumi nel giro di 5 o 10 anni, a causa del federalismo d’accatto voluto dalla Lega. E ho aggiunto  che la Comunità Europea prenderebbe al volo l’occasione per buttarci fuori dall’euro, perché la Germania, che nell’euro non ci voleva, e la Francia vedono ormai come un peso morto la nostra presenza. Beh, mi ha fatto una certa impressione leggere il fondo domenicale di Eugenio Scalfari di apertura della prima pagina di Repubblica 2 agosto, perché parla anche lui esplicitamente del pericolo di sfascio dell’unità nazionale e ne elenca i vari motivi, anche se a mio avviso ne ha dimenticati qualcuno. Scalfari lo sfascio lo vede possibile a meno dei 5-10 anni da me ipotizzati (toccando ferro). Per fortuna non parla della possibilità che ci caccino dall’euro, e quindi almeno su questo posso pensare che sbaglio e sono un visionario.

Scalfari punta il dito soprattutto contro la Lega, che dallo sfascio dell’unità dello Stivale crede di avare tutto da guadagnare. Là dove non sono riuscite le Brigate Rosse, il vario terrorismo rosso e quello nero, che – alimentato da gangli dello Stato – è stato il padre di tutti i terrorismi, sta riuscendo egregiamente il leghismo, anche se l’obiettivo è diverso. I lati comici di questa faccenda sono almeno due, anzi tre.

1) – I lumbàrd incazzati neri contro gli immigrati, non sono altro che gli immigrati che – provenienti dall’Ungheria dove erano calati dalla Danimarca – invasero l’Italia senza essere stati invitati da nessuno. Tant’è che a un certo punto papa mi pare Stefano II dopo averli definiti “genia fetentissima” si rivolse ai Franchi perché li bastonassero militarmente e politicamente, come riuscì egregiamente a Carlo Magno. Forse bisognerà cominciare a chiedere a Bossi&C, almeno ironicamente all’inizio, se non sia il caso che se ne tornino donde sono venuti.

2) I longobardi, cioè i nonni dei lumbàrd, furono stangati dalla Chiesa e da Carlo Magno perché volevano fare l’unità d’Italia, cosa che alla Chiesa non piaceva così come oggi non piace la pillola del giorno dopo e tutto ciò che rende migliore la vita degli esseri umani e di conseguenza minaccia il suo potere pervasivo e troppo spesso, anche oggi, nocivo. Oggi invece i nipotini lumbàrd del longobardi l’unità nazionale, fatta (male) non da loro ma dai piemontesi, la vogliono sfasciare. Di fatto quindi sono diventati alleati della Chiesa di 1.200 anni fa, che ancora oggi perde a volte il pelo, ma non il vizio. Anzi, i vizi.

3) La famosa “Padania” geologicamente NON fa parte dell’Europa, ma della tanto detestata Africa! Colmo dei colmi, fanno invece parte geologica dell’Europa l’aborrita Terronia, che infatti slitta di qualche millimetro l’anno verso Nordovest.

E a proposito di Chiesa, mentre ferve il dibattito tra chi dice che la Chiesa sul Chiavaliere ha parlato chiaro echi invece dice che ha parlato poco e ambiguamente, anzi ai massimi livelli ha taciuto, eccoti il vescovo – che preferisco non nominare – che in una intervista nega il diritto a criticare il Chiavaliere a chi “lo fa con un secondo fine o ha stili di vita simili”. Capito? Per questo signore i diritti politici non esistono, se non per gli italiani che secondo la Chiesa se li meritano.

Ormai siamo al punto che la Chiesa grida e anzi minaccia (anche) riguardo la famosa pillola, puntando il dito addirittura contro “il governo che non è stato compatto”. Capito? Abbiamo un governo sub judice dello Stato estero chiamato Vaticano! Che alla Chiesa non vada bene la pillola è scontato, visto che da Galileo Galilei in poi non ne ha azzeccata una ed è ferma alla “valle di lacrime”, cioè alla vita intesa solo come sofferenza (ovviamente altrui, non del clero, e di sicuro non della curia) per guadagnarsi il paradiso. Ma che minaccino anche il governo della Repubblica italiana, come ormai fanno a ogni piè sospinto, è davvero troppo. Scalfari prenda nota.

I vescovi che hanno parlato contro il Chiavaliere lo hanno fatto in modo leggero, se non leggiadro, chiedendo soprattutto che effetto farà sui giovani lo stile di vita e esibito a mutande calate e “letto grande” dal signore di palazzo Grazioli, villa Certosa e palazzo Chigi. Beh, a mio avviso questi cari vescovi dovrebbero chiedersi prima di tutto che effetto fa sui giovani il fatto che è ancora operante la circolare firmata nel 2001 da Ratzinger per ordinare ai vescovi di tutto il mondo, Italia compresa, quindi, di nascondere alle rispettive autorità civili qualunque caso di pedofilia del clero e anche di adescamento in confessionale. Che effetto fa che mentre negli Usa la Chiesa è stata sotto processo varie volte e condannata a pagare vari miliardi di dollari come risarcimento alle vittime della pedofilia di troppi preti in Italia invece si tace anche su casi clamorosi come quello di Firenze? E che effetto fa che mentre in Irlanda progettano un monumento all’infanzia vittima dei preti pedofili in Italia invece si fa finta di niente? Già: che effetto fa ai giovani? Forse nessuno, visto che in Italia certi argomenti sono tabù e la “santità” della Chiesa regge solo se si tace, se si obbliga al silenzio con la minaccia di rovinare le carriere di chi non tace e si mente attivamente.

Che pena sentire Francesco Rutelli belare il suo “Basta col silenzio sul conflitto di interessi!”, validamente aiutato da Beppe Giulietti, quando Rutelli è il principale responsabile – come ho spiegato più volte – del potere del Chiavaliere. E Giulietti è il genio che suggerì a Rutelli il demenziale referendum, perso in partenza, contro l’interruzione dei film in tv tramite gli spot pubblicitari. “Non si in terrompe una emozione!” ero lo slogan del cinefilo Rutelli, slogan che nell’immaginario italiota avrebbe dovuto ricordare il coitus interruptus, in effetti piuttosto deprecando.

Cambiamo argomento. In Israele sta per finire nei guai giudiziari anche il ministro degli Esteri, il russo Liebermann, corrotto e ladro, a quanto sostiene la polizia israeliana. Lì i Chiavalieri non la fanno franca neppure se sono già diventati capo di Stato, il che è un bene. Però impressiona il fatto che sono finiti nella polvere per bassi e a volte pecorecci motivi un presidente della Repubblica, un capo di governo, quell’Olmert che ha scatenato una guerra devastante contro il Libano, e che i sospetti hanno lambito concretamente anche Sharon, da qualche anno ridotto a vegetale a causa di un brutto ictus.

Liebermann è il ministro degli Esteri che predica “il trasferimento all’estero”, cioè la deportazione, di tutti i palestinesi e di tutti gli arabi cittadini israeliani, più o meno 4 milioni di esseri umani, anche se alcuni miei amici israeliani mi dicono che è davvero pronto anche a ritirare quasi tutti i coloni dai Territori Occupati. Sono gli stessi amici israeliani che in Israele mi hanno fatto notare che Liebermann è un baro, nel senso che i 250 mila ebrei russi da lui fatti affluire grazie al suo partito Israel Beitanu (=Israele Nostra Casa) NON sono affatto ebrei. Incredulo, sono stato portato a vedere dove sono sepolti questi “ebrei” russi morti da soldato armi in pugno o per altre cause: tutti sepolti in cimitari cristiani e NON ebrei!

Da notare che Liebermann ha in mente di far calare dalla Russia almeno metà dei 5 milioni di ebrei (?) che ci vivono ancora. A questi viene infatti accordato il “diritto al ritorno” – dopo 2.000 anni!!!! – mentre i palestinesi, cioè di fatto, come dimostrano le ricerche sul DNA, i discendenti degli ebrei rimasti in Palestina da oltre 2.000 anni  e diventati in seguito islamici, non solo non posso tornare dopo essere stati cacciati o essere scappati nel ’47-’48 e anche successivamente, ma secondo Liebermann devono essere anche “trasferiti all’estero” quelli che tuttora vivono in Palestina e in Israele.

Per fortuna mi dicono che in realtà il governo di Israele ha già accettato, per ora sotto banco, che tornino 40 mila profughi della diaspora palestinese. In compenso, mi dicono che la moglie del capo del governo, cioè la signora Netanyahu, è un po’ troppo disinvolta in fatto di benessere e quattrini, tant’è che ha voluto la villa a Cesarea, località marino balneare tanto a la page che per non disturbare la vista dei vacanzieri e finesettimanieri israeliani verrà costruito anche qui il famoso Muro onde evitare agli occhi il fastidio della miseria dei palestinesi dall’altra parte del Muro, dove in particolare vivono alcune famiglie di pescatori dell’unica località sul mare rimasta ai palestinesi. Guai in vista anche per Netanyahu, magari via consorte? Anche se fosse, lì non se la caverebbe neppure lui, contrariamente a quanto avviene invece da noi con il Chiavaliere.

324 commenti
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  1. MA PERCHE' BAGNASCO NON VA A LAVORARE ANZICHE' SCIUPARE I NOSTRI SOLDI? BASTA CON QUESTI PARASSITI!
    MA PERCHE' BAGNASCO NON VA A LAVORARE ANZICHE' SCIUPARE I NOSTRI SOLDI? BASTA CON QUESTI PARASSITI! says:

    Scende in campo il cardinale presidente della Cei che invita i medici all’obiezione
    “Così si finisce per affermare solo il diritto del più forte”
    Pillola abortiva, Bagnasco attacca
    “E’ una crepa nella nostra civiltà”
    Nencini (presidente del Consiglio della Toscana”: “Le donne sanno scegliere
    Nella nostra regione che sperimenta la RU486 non c’è stato aumento degli aborti”

    Pillola abortiva, Bagnasco attacca “E’ una crepa nella nostra civiltà”

    ROMA – “Una crepa nella civiltà”, “La libertà di scelta finisce per affermare solo il diritto del più forte”. Continua, feroce, la polemica sulla Ru486, la pillola abortiva ammessa anche in Italia dalla decisione dell’Aifa. La Chiesa non dà tregua e scende in campo, con un’intervista sull’Avvenire, il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei che invita anche i medici a far crescere l’obiezione di coscienza.

    Gli risponde, indirettamente, il presidente del Consiglio regionale della Toscana (e segretario nazionale del Ps), Riccardo Nencini: “Le donne sanno decidere sulla gravidanza e non c’è bisogno di mettere in discussione la 194. Al di là di ogni discussione – aggiunge Nencini – un dato di fatto viene dalla Toscana, regione che già applica l’uso della RU486 e dove non si è registrato alcun aumento di aborti”. Sullo sfondo, molti interventi di parte cattolica che, ormai, puntano direttamente alla modifica della legge 194. Il più significativo è quello del ministro per l’Attuazione del Programma, Giovanni Rotondi: “Politici cattolici e laici – afferma in una nota – devono impegnarsi per il nuovo obiettivo di progresso di una civiltà senza aborto. In italia il tema è rafforzare la prevenzione prevista nella 194 e mai attivata”.

    Bagnasco. Il cardinale genovese e presidente dei vescovi non usa mezze misure. Ed è evidente, dalle sue parole l’intenzione di schierare in campo tutto il peso e la forza della Chiesa per fare pressione sul governo.

    Con la RU486, ragiona Bagnasco, “si rende tutto più facile”, e s’induce sempre più a considerare “l’aborto come un anticoncezionale, cosa che la legge 194 assolutamente esclude”.

    Bagnasco afferma di aver provato “tristezza, amarezza, preoccupazione” dopo il via libera dell’Aifa, e bolla la decisione come “una crepa nella nostra civiltà”. “Dove non c’è rispetto integrale della vita umana nel suo concepimento, nella sua fragilità e poi nel suo tramonto – spiega – la società è meno umana. E’ amaro che così prevalga il diritto del più forte”.

    E la responsabilità è anche della politica, che non ha fatto tutto il possibile per arginare questa “deriva”: “Si può ragionevolmente fare di più, nel rispetto dei meccanismi democratici”, dice il presidente dei vescovi italiani, augurandosi che si alzi “una voce più coraggiosa, chiara, argomentata a tutti i livelli sui temi della vita umana” da parte dei “laici cattolici”. E’ “pretestuoso” invocare l’allineamento all’Europa per giustificare la scelta della pillola abortiva: gli “obiettivi” indicati dagli organi sovranazionali, secondo Bagnasco, vanno considerati “solo quando sono orientati al bene, all’ordine morale. Diversamente, un Paese membro deve discostarsi, dando il buon esempio agli altri e diventando capofila di una inversione di marcia”. Infine un appello ai medici, affinchè “cresca” l’obiezione di coscienza, “nata da profondi convincimenti”.

  2. Le chiavalcate del Chiavaliere
    Le chiavalcate del Chiavaliere says:

    Carriera folgoranti, parti in commedia, un posto nei reality o in Parlamento
    dov’erano e dove sono arrivate le donne aiutate dal premier Berlusconi
    Da C di Carfagna a M di Matera
    le baciate dall’amicizia di Silvio

    Da C di Carfagna a M di Matera le baciate dall’amicizia di Silvio

    di ANTONELLO CAPORALE
    ROMA – Il passato e il presente. Come eravamo, anzi dove eravamo, e dove siamo arrivate. C’è sempre un momento della vita in cui è possibile fare un bilancio e ai lettori di Gente, l’attrice Elena Russo, sdraiata come una tigrotta all’ingresso del salotto, nel dicembre dello scorso anno confida: “Ho finalmente realizzato un sogno. Comprarmi una casa”. Elena è stata anche testimonial del governo italiano nella vittoriosa campagna napoletana contro l’immondizia.
    Elena e Camilla, Evelina e Antonella. Forse Selvaggia, sicuramente Barbara, Virginia, Chiara, Francesca… Letterine, nella classificazione televisiva anche letteronze, che hanno attraversato il cerchio di fuoco del potere, hanno goduto dell’amicizia di Silvio e in qualche modo sono state premiate.

    Fanciullesca e anche parecchio drammatica la confessione telefonica di Evelina Manna a Berlusconi: “Io credo nel mondo dei sogni… con te”. La risposta del premier, purtroppo piuttosto concretista: “C’è anche il mondo dei giornali… I giornalisti sguazzano nella merda. Ti do questo consiglio: non farti trovare”. A Evelina è andata così così. Certo, si è aggiudicata una parte ne “I sette giorni della sposa”, e le sue capacità artistiche potranno in futuro essere ancora premiate. Però è niente rispetto a quello che Barbara Matera ha ottenuto: un seggio europarlamentare dopo tre avvincenti esperienze televisive tutte sviluppate in verticale: da letterina silente a “letterata” di Chiambretti e infine letteronza della Gialappa’s. La politica nel cuore. Tra i quindici e i ventuno secondi la durata della sua performance oratoria. Tradita dall’emozione (ma era il primo comizio in piazza) non dall’urna. Barbara oggi è l’onorevole Matera. Tiè!

    Micro e macro. E’ un saliscendi di attese e traguardi mancati o raggiunti. Mara Carfagna, per esempio, era valletta della Domenica del villaggio (“In tre anni di lavoro comune non l’ho mai sentita pronunziare una sola parola di politica, neanche, che so: piove, governo ladro”, sintetizzò sorpreso Davide Mengacci, il conduttore del programma di Retequattro). Oggi chi lo ricorda più? Mara è un fior di ministro: consapevole, rigorosa, sempre in prima fila. Nella vita ci vuole talento per sfondare. Anche un pizzico di fortuna.
    Camilla Ferrante fu bollata da Agostino Saccà, al tempo re della fiction Rai, un po’ “strappona”. L’aveva però segnalata Berlusconi. La Rai alla fine le concesse una parte in Incantesimo, la soap per cui l’intero Parlamento si mobilitò a difesa, e si è capito anche perché. Le carriere, i dolori, lacrime e gioie di una relazione emozionante, tra l’altro assai bene raccolte nell’istant book “Papi, uno scandalo politico” (Chiarelettere), firmato da Travaglio, Gomez e Lillo, raccontano dell’Italia contemporanea, delle vite di tante giovani e avvenenti ragazze che hanno avuto la ventura di frequentare Palazzo Grazioli. A ciascuna il suo. Sembra però confermata, scorrendo curricula e dichiarazioni a futura memoria, la proverbiale generosità berlusconiana.

    Se Barbara Montereale, in ordine cronologico tra le ultime visitatrici della dimora, ha goduto – oltre alla farfallina – di un pensierino da diecimila euro cash, Virginia Sanjust di Teulada, bellissima e ascetica, ha legittimamente occupato per anni il vasto appartamento di Campo dei Fiori, ora di proprietà del Capo, e persino ottenuto, senza mai avanzare alcuna pretesa, un contratto di consulenza con l’ufficio stampa di Palazzo Chigi. C’è da dire che Virginia ha rifiutato di passare alla cassa (“Non ho mai lavorato lì”). I giornali e il giornalismo, dopo le soap, sono la meta prediletta.
    Francesca Pascale, del club napoletano “Silvio ci manchi”, ha trovato rifugio dopo la laurea nella segreteria del sottosegretario Francesco Giro e consolazione al consiglio provinciale di Napoli. Chiara Sgarbossa, ex valletta brunetta del Lotto alle otto, ha puntato al consiglio provinciale di Padova. Di Silvia Trevisan, già miss muretto di Alassio, si sono purtroppo perse le tracce. Senza tralasciare la recente e fin troppo nota Noemi Letizia, che comunque ambirebbe all’Isola dei famosi, altre da via del Plebiscito sono atterrate sull’isola. Aida Yespica, per esempio. Altre ancora, ma qui si valuti un fondo di persistente criterio meritocratico, sono state deviate in reality meno nobili. Francesca Lodo comunque ha raggiunto la Fattoria. Dite che è poco?

  3. ber
    ber says:

    x Pino,
    sono annch’io del parere che l’Italia presto si spacchera’,…lo squilibrio tra sud e nord e’ troppo marcato e con la crisi si sta accentuando.
    La germania dell’est e’ stata reintegrata nella piena economia della grande germania nel giro di 20 anni,…noi stiamo ancora a discutere ancora sul sesso degli angeli.
    I meridionali hanno piene le balle dei capricci del bossi e delle
    ruberie della coalizione di governo,….della sua mafia e dei suoi
    leccaculo,…in abruzzo sono scomparsi i soldi della 488 e del
    doppio binario della pe-roma,(400 miliomni di euro), e dopo il terremoto,…a 50 gradi sotto le tende,….il malcontento diventa rabbia e quelli che non avranno una casa per l’inverno si accamperanno a piazza montecitorio….

    Che benefici ha portato al meridione la costituzione del regno d’Italia?
    Niante,..nada,…maggiore corruzione e sviluppo di mafia,ndrangheta e sacre corone varie che si sono sviluppate con l’aiuto di organi dello stato centrale .
    Lasciamo che la storia faccia il suo corso,…cosa fara’ il famoso federalismo,…che gli industriali del nord lavorano con marocchini e rumeni,…il laureato del sud avra’ piu’ fortuna
    e piu’ sicurezza andando in germania o altrove,….alla fine sara’
    sicuro di avere una pensione,…che,…sentirsi dire,…dopo tanti
    anni,…i contributi sono aumentati e i tuoi non sono sufficienti,..
    (cioe’ i tuoi soldi ci sono serviti per mettere a posto le ns cose,…
    quindi non rompere troppo)
    Un caro saluto,Ber

  4. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x ber

    Non ricordo quale ministro dei Savoia teorizzava che il Sud doveva essere agricolo e serbatoio di mano d’opera per le industrie del Nord, tant’è che quelle del Sud, a partire dalla flotta commerciale , la più grande o la seconda d’Europa, furono di fatto paralizzate.
    L’Italia si vanta di avere 100 milioni di emigrati nel mondo: l’emorragia è iniziata proprio con l’unità d’Italia, che ha messo in ginocchio il Veneto, la Campania di Napoli e la Sicilia.
    Poi c’è stato l’errore di pochi decenni or son o di fare le regioni, troppe e non poche senza motivo di esistere. La Basilicata! Per non dire della Val d’Aosta, nata solo per fare un piacere ai francesi. Anche la Calabria non c’era nessun motivo perché esistesse come Regione.
    Un saluto.
    pino

  5. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Li ho visitati a casa loro il 19 luglio, quando già correvano il rischio gli demolissero la casa. Dall’altra parte del piazzale, c’era la tenda dove si era accampata per protesta una donna palestinese cacciata con la forza da casa sua per far posto a un ultraortodosso, che passava beato fottendosene di tutto nonostante il marito della donna fosse morto di infarto il giorno dello sgombero forzato. Ieri i bulldozer hanno demolito anche la tenda, cacciando i volontari internazionali che – come l’americana Rachel Corrie uccisa proprio da un bulldozer – vigilavano per opporsi alla demolizione.
    L’articolo figura nella edizione di oggi de La Stampa.
    —————————————————-
    La Corte suprema israeliana ha respinto il loro appello. E così, ieri mattina, due famiglie palestinesi che vivevano nel quartiere arabo di Sheikh Jarrah, a Gerusalemme est, sono state allontanate con la forza dalle loro case. Secondo la tv araba Al jazeera su quel terreno ci sarebbe il progetto di costruire un albergo, secondo la Bbc venti appartamenti per i coloni israeliani.
    Chris Gunness,. un portavoce delle Nazioni Unite che ha visto tutta la scena con i suoi occhi, ha raccontato che la polizia è arrivata prima dell’alba, ha isolato interamente l’area e ha proceduto allo sgombero di una cinquantina di persone. Poco dopo è arrivato un bus carico di coloni ebrei, che hanno immediatamente preso possesso delle case. «Gli Hanun e gli
    al-Ghawi occupavano abusivamente quelle abitazioni», ha spiegato un portavoce della polizia israeliana.
    Il provvedimento ha subito scatenato le proteste dei
    palestinesi. «Israele ha ignorato il diritto internazionale» ha accusato il negoziatore dell’Olp Saeb Erekat, che ha aggiunto: «Mentre le autorità israeliane hanno promesso
    all’amministrazione statunitense che le demolizioni dì case,
    le espulsioni e altre provocazioni contro i palestinesi di
    Gerusalemme saranno fermate, sul terreno vediamo esattamente
    l’opposto. Questa notte ci saranno 19 bambini palestinesi che non sanno dove dormire».
    Alle proteste si è unito anche il Consolato britannico di
    Gerusalemme est che ha affermato di essere rimasto sbigottito» dalle espulsioni di ieri. Il consolato ha aggiunto di non poter accettare la tesi israeliana secondo cui è prerogativa delle
    corti giudiziarie o del municipio «l’imposizione di coloni estremisti ebrei in un antico quartiere arabo». «Queste azioni –
    secondo il consolato britannico – sono incompatibili con il
    proclamato desiderio di Israele per la pace. Chiediamo ad Israele di non consentire agli estremisti di fissare la sua agenda».
    Sulla stessa linea, Robert Serry, inviato dell’Onu in Medio
    Oriente: «Tali azioni sono contrarie alla Convenzione di
    Ginevra sui territori occupati». Nel frattempo il vicedirettore
    generale del ministero israeliano degli Esteri Rafi Barak , ha
    convocato l’ambasciatore britannico in Israele Toni Philips
    per ricevere chiarimenti sulle dichiarazioni di un diplomatico
    inglese secondo cui il suo Paese finanzia costruzioni in rioni
    palestinesi di Gerusalemme Est allo scopo di contrastare
    l’ingresso di famiglie ebraiche.
    Un portavoce del ministeroisraeliano ha detto al quotidiano
    Maariv che si tratta di una ingerenza «sfrontata» da parte del governo britannico in questioni interne allo Stato
    israeliano.

  6. ber
    ber says:

    Cari amici,
    Anita mi ha detto di trasmettervi che non riesce a collegarsi
    con il blog,…Pino scrive da una isoletta,…beato lui, e la connessione e’ debole,…per lei.
    Un saluto a tutti,Ber

  7. Anita
    Anita says:

    x PINO e x TUTTI

    Tutto apposto, siamo in business.
    Anche Peter non poteva entrare, ci siamo scritti sull’articolo precedente.

    Thank you Pino and Thank you Ber.

    Anita

  8. Caxi amari da settembre, altro che le berlusko-cagate
    Caxi amari da settembre, altro che le berlusko-cagate says:

    Crisi/ Tito Boeri: Mercato lavoro peggiorerà, rischi tensioni sociali
    Subito riforma ammortizzatori. Legittimi timori Marcegaglia

    E’ destinata a peggiorare, nei prossimi mesi, la situazione del mercato del lavoro e, senza una riforma degli ammortizzatori sociali, si profilano rischi di tensioni sociali. A sostenerlo è l’economista e fondatore de LaVoce, Tito Boeri, commentando le dichiarazioni del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, sull’impatto occupazionale della crisi nei mesi a venire. “Sicuramente – spiega Boeri all’Apcom – la situazione del mercato del lavoro è destinata a peggiorare. Come sempre, nelle situazioni di crisi, il mercato del lavoro reagisce con maggiore ritardo. Per ora siamo in possesso solo dei dati Istat relativi al primo trimestre del 2009 che ci dicono che nel primo trimestre a pagare il conto più alto sono stati i giovani con contratti temporanei e i lavoratori del Sud. E’ prevedibile che nel secondo trimestre questo andamento prosegua e che, nei restanti mesi del 2009, le cose peggiorino”. Dunque “le preoccupazioni del presidente Marcegaglia sono legittime”, aggiunge. Ecco perchè il governo deve “fare subito la riforma degli ammortizzatori sociali. Quelli attuali – afferma – sono troppo selettivi, lasciano fuori troppi lavoratori: da quelli temporanei fino a quelli delle piccole imprese”. Dunque, secondo Boeri, “la riforma degli ammortizzatori sociali è improrogabile. Va fatta subito, altrimenti i rischi di tensione sociale non saranno piccoli”. Quanto ai tempi di uscita dal tunnel della crisi, l’economista sottolinea che “è difficile fare previsioni”, ma “con l’interruzione della caduta della produzione industriale, nel 2010 si dovrebbe andare verso un graduale miglioramento del mercato del lavoro”.

  9. Peter
    Peter says:

    xPino

    crede davvero che il destino dell’Italia sia quello della Cecoslovacchia? Rivoluzione di velluto et similia?
    Io sospetto che la fine dell’unita’ sia uno spauracchio inventato da molti anni per terrorizzare il Sud, e ricattare Roma. Se fosse politicamente fattibile, e soprattutto davvero economicamente conveniente, i nostri generosissimi ‘longobardi’ lo avrebbero fatto da tempo.
    In ogni caso, non avverrebbe certo in modo indolore. Piu’ che velluto, credo sarebbe carta vetrata (o filo spinato…)

    un saluto

    Peter

  10. ber
    ber says:

    x Pino,
    questo stato cosiddetto ebreo sta proprio rompendo i c…… a tutti
    e fara’ diventare razzisti anche i frati cappuccini di Assisi.

    Che si scavino pure la fossa da soli che, prima o poi ci cascheranno dentro,3 o 4 quattro milioni di fanatici non avranno scampo di fronte a un miliardo di nemici inferociti da tanta protervia.
    Un saluto,Ber

  11. ber
    ber says:

    x Pino,
    questo compito di colonia previsto dai savoia e non solo,…il sud
    lo ha assolto egregiamente,…ha fatto da granaio all’impero romano,da fornitore carne da cannone per le guerre italiane e
    ha creato il benessere per le industrie del nord comperando merce
    di scarso valore a prezzi esosi….
    Ma i tempi sono cambiati,…le tasse le vogliamo pagare a chi reinveste e non arricchire ladri e mafiosi,…
    FUORI GLI INVASORI FASCISTI-MAFIOSI,
    se dobbiamo campare di agroturismo
    non abbiamo bisogno delle stronzate del bossi e C,…del suo egoista
    federalismo e delle regioni autonome-mangiasoldi.
    uN SALUTO,bER

  12. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita e Peter

    Bene, il problema era, come ormai spesso, di Word. Risolto con Open Office. Ero preoccupato. Ora posso correre a gettarmi in mare, qui si suda come cavalli.

    x Peter
    Mah, spero sia tutto fumo, ma il momento della verità verrà se e quando il Nord non vorrà più assolvere alla parte solidale verso il Sud pur prevista in qualche modo dal federalismo che la Lega ha voluto. Allora saranno cavolo amari, molto amari. Con annesse, temo, tragedie. Come ho visto con i miei occhi in Palestina, la Storia non si ferma e macina continuamente vittime…. Temo non si fermi neppure da noi. La Lega di fatto è razzista, anche verso altri italiani, e dei “terroni” non gliene frega assolutamente nulla: per il semplice motivo che non servono più come massa di mano d’opera per le grani industrie del Nord, ormai tutte in malora, e in quelle piccole e medie i leghisti preferiscono sfruttare i tanto detestati extracomunitari, che non voglionon mettere in regola solo ed esclusivamente per poterli sfruttare meglio pagandoli meno.
    La natura umana è strana. O meglio: è anch’essa animale.
    Le responsabilità comunque non sono della Lega, e Bossi si è sempre dimostrato meno fderoce di quello che pure poteva essere. Se la Lega manca di capacità verso l’alto, cioè verso il livello decente e alto della politica, bisogna dire che la sinistra manca del livello “basso”, cioè della capacità di essere collegata alla realtà. Finito il Pci è finita anche la capacità di analisi del sistema produttivo e di classe. E’ rimasto solo il blablablà, ondeggiante tra il moralismo, il giustizialismo e il bacio alla pantofola, con i rottami del passato, i Veltroni e i D’Alema, in lotta per restare a galla, ma senza più motivi storici e politici per restare a galla. Il tentativo di trasformare il Pci in qualcosa di attuale è morto con l’Urss, è rimasto solo un gigantesco apparato senza più molto motivo d’essere. Ciò vuol dire che quando erano dirigenti del Pci i Veltroni e D’Alema erano già solo “eco dei sovietici”, e bisogna aggiungere che l’Unità e affini hanno sempre raccontato balle sull’Urss e dintorni.
    Mi spiace molto dover dire queste cose, anche perché ci vedo il fallimento e il tramonto della mia epoca, in qualche modo quindi anche il mio falimento, e temo molto per i nostri figli.
    Ma io, si sa, sono un lucido pessimista. Mi allarma che lo sia diventato anche Scalfari… Difetti della (sua) vecchiaia?
    Un forte abbraccio.
    Ora vado a tuffarmi, se no mi sciolgo.
    pino

  13. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Se un uomo di 72 anni, sposato, nonno, può rifiutarsi di chiarire una sua relazione con una ragazza di 18 anni e riesce a sopravvivere alle registrazioni in cui discute a letto con una prostituta, allora bisogna chiedersi cosa potrebbe metterlo al tappeto

    The Observer

  14. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro Pino,

    il bello dell’intera vicenda è che tutto sommato una secessione silenziona di fatto è già in atto.
    Questa volta però il “chiavaliere” ,sta riuscendo nella sublime impresa di riuscire a scontentare tutti. (era ora)
    Al mercatino rionale sono stato fermato da una “incazzatissima” signora, la quale mi ha detto che bisogna far qualcosa per via di tutti “questi soldi” che vanno al Sud, dopo che il chiavaliere è intervenuto !
    Le ho risposto di star “tranquila” , poichè nei fatti al Sud,al Nord ,ad Est , come ad Ovest, ormai vanno solo più “parole”.
    Altri stanno cominciando ad incazzarsi con i soldi per il Ponte sullo Stretto ..anche in questo caso tranquilli, presumo che la Flotta di traghetti diventi “ruggine”, prima che si veda un ponte di Liane.

    Al nordest invece tutto bene …il Mose è già stato ridotto,forse diventerà un mosetto..mentre Venessian ed affini si consolano con il grande successo del passante di Mestre.
    Ma anche in questo caso dice uno dei miei preferiti ,Ascanio Celestini, che avanzando la “cementificazione” il problema si risolverà da solo, poichè se tutto diventa “urbano”da Milan a Venessia gkli ittagliani andranno ai 30 all’ora ,senza lamentarsi.

    Al centro invece ha colpito il grande successo della nuova Aliitalia anche qui fortemente voluta dal Chiavaliere…

    Insomma tutti felici..e per felice qualcuno di nostra Conoscenza ” ..
    nabka, nabka, nabka e figli maschi

    cc

    Sempre per rubar battute ad Ascanio..vedo un futuro ..radioso nelle nuove tecnogie in Italia…faremo i Premasticati, cosicchè che so di Imbuto in Imbuto,accorciando considerevolmente la distanza tra la bocca ed il buco del culo , il genio italico si salverà., viva il” Foie gras”.
    Lo so ,lo so.. è un francesismo, che non quadra con i cibi italici, vabbè concesso…che so i baldi milaneis e venessian , potranno sempre consolarsi con una “bella vittoria” a Sanremo..che uomo il Bossi , una ne fà ,cento ne pensa..!!

  15. Linosse
    Linosse says:

    XCC 17

    Dopo tante considerazioni “sfuse” sono riuscito ad aprire un varco nella nebbia patana e capire ,forse solo per un attimo,la
    POLICA ITTAGLIANA ,DEGLI ITTAGLIANI, QUELLI VERI
    Per la Franza o per la Spagna l’importante è che se magna!
    Magna oggi ,anche di nascosto ,che domani chissà?
    La politica è ormai tutto e solo un magna magna che possiamo fà!
    I politici che magnoni pensano solo a magnà,loro.
    Noi dietro, forti dell’esempio, li seguiamo per la pace della panza
    Ma tutto questo magnà dove finisce?
    Ingozzati come tacchini da ingrasso,o come oche,con uno stomaco trimalcionesco stragonfio come un otre pronto allo scoppio, non ce la fanno più ad ingozzarsi,già gli effetti contaminanti sono all’opera sui loro cervelli,i risultati sono noti..
    Dopo i tempi della crescita industriale quelli pantagruelici della crescita della panza dei piccoli e grandi masticatori,onnivori ed indefessi .
    Se magnato tutto quello che gli capita sottomano anzi sotto i denti,di recente iniziano con l’ultimo successo culinario ,il piatto forte:
    cordate agli scampi (chi può)
    Dagli oggi e pure domani ormai sono in sovrappeso costante nel tempo e in totale sintonia con l’eccesso di popolazione in ogni più remoto angolo nazionale
    Il portarsi le mani convulsamente ,solo e sempre , alla bocca è diventato lo sport nazionale da primato,peccato che non sia una disciplina olimpionica sennò sai le medaglie e tutte d’oro!
    Anche le autostrade,strade,passanti,vicoli, sono ormai anche loro stragonfi ,stracarichi tanto da ottenebrare i cervelli di quelli che li hanno pensati per la solita gioia dei soliti autocelebrativi.
    Poi ,per completare l’opera “magna”,ci sono molti che continuano a far politica rivolgendosi a queste panze esauste,stracolme all’eccesso,addirittura a stimolarle,a solleticarle.
    CHE INCOSCIENTI!!!
    Va a finire che un giorno questi stomaci di tutti sti magna magna ,già stremati ,non reggeranno all’ultimo anche se piccolo invito e grazie al solletico finale cominceranno a vomità e quanto!
    Un consiglio :
    cercate di stare alla larga ,sarà peggio di un tsunami
    L.

  16. sylvi
    sylvi says:

    Scrivo con la ragionevole certezza che i “perfidi sloveni- croati” non mi scipperanno la connessione! Almeno per stasera!

    Scalfari e anche in questo blog, escluso Pino che ha allargato il discorso, si personalizza troppo, come se tolte una decina di persone , o anche cento, tutto potesse tornare come prima, che era già male!

    L’articolo di Tito Boeri del n 10 già sposta il tiro altrove, su fatti dell’immediato dopo ferie! E saranno cavoli VERI amari!
    Potrei aggiungere che , io me ne intendo, non si vive 40anni sposati dando sempre la colpa di tutto “all’ altro”…

    Bossi ha i voti, e non sono generalmente tutti imbecilli quelli che lo votano, altrimenti possiamo fare come Marco che , poichè lui non ha mai incontrato un veneto decente, tutti veneti sono indecenti!!!

    Perchè Bossi ha i voti?
    Perchè il Nord ( e al nord ci sono tantissimi meridionali) è arcistufo di continuare a mandare soldi al sud senza che si venga a capo di qualche risultato? Un po’ di sviluppo, un po’ di servizi decenti, un po’ di ospedali e scuole che funzionano, un po’ di educazione nella P.A….un po’ di tutto un po?
    L’unica cosa che il sud sa fare bene è pietire, o minacciare.
    Scalfari, fondatore di un giornale che ha contribuito a rafforzare il pietismo del sud contro il nord, forse, finalmente, anche a causa della crisi, ha capito che ora” la pecora non è più tosabile”
    perchè anche lui ha contribuito a mandarla in fin di vita.

    CC, racconta ciò che dicono in Piemonte; qui in troppi dicono:
    chi se ne frega, vada come vada, tanto peggio di così è impossibile!
    Altan, Rumiz, anche Illy a suo tempo, sanno che cosa significa l’UE, sanno come si vive qui,sanno che si deve combattere al 43% delle tasse contro il 20% dei vicini d’oltralpe!!
    E si perde sempre!
    Sanno che cos’è una burocrazia che tutto soffoca e tutto strangola, impedendo di lavorare…perchè non lo raccontano a Scalfari che potrebbe magari raccontarlo all’Italia!!!

    Io vedo da tutte le parti, ma nella massa degli italiani,( e dire che è colpa del Governo attuale è disonesto) uno scollamento definitivo, frutto di una “solidarietà” che è sempre stata carità o rapina, mai desiderio di collaborazioe e volontà di “farcela” uniti.
    La crisi ha semplicemente detto che il re è nudo!

    Questo non è più campanilismo che potrebbe essere positivo se fosse indirizzato a mantenere e valorizzare le singole specificità, questa è rapina, voglia di vivere alle spalle altrui,di fare i “furbi” per non faticare, assenza di vera SOLIDARIETA’ che porta a marciare uniti con il forte che dà una mano al debole.

    Come ci sono moltissimi veneti per bene, alla faccia di Marco, così ci sono moltissimi meridionali che pagano un prezzo insopportabile per una vita insopportabile e senza speranza.

    Ma non vedere la propria trave non porta altro che a un divorzio che, pur distruttivo, a volte è meglio di un “matrimonio” ormai insopportabile per tutti.

    Spesso penso alla ex Yugoslavia: le nazioni economicamente più forti ce la stanno facendo, gli altri entreranno in EU per disinnescare le mine etniche, ma i loro cimiteri sono pieni!!!

    Anche se non credete, raccomandatevi a Dio come faccio io!!!

    Sylvi

  17. marco tempesta
    marco tempesta says:

    possiamo fare come Marco che , poichè lui non ha mai incontrato un veneto decente, tutti veneti sono indecenti!!! (Sylvi)
    ————
    Vedi come si ‘interpreta’ e si attribuiscono intenzioni e dichiarazioni false?
    Io ho detto che non ho mai incontrato veneti decenti, ma non ho mai detto che non ci siano, ho semplicemente affermato che non ne ho incontrati.
    Che poi ci siano, l’ho confermato parlando di prevalenze statistiche, che implicitamente ammettono una quantità di ‘altri’ rispetto a quelli che ho incontrato io.
    Ho voluto sottolineare questo rilievo, come esempio di una facilità di errore di ascolto e di attenzione.

  18. Linosse
    Linosse says:

    X Sylvi 19
    “Questo non è più campanilismo che potrebbe essere positivo se fosse indirizzato a mantenere e valorizzare le singole specificità, questa è rapina, voglia di vivere alle spalle altrui,di fare i “furbi” per non faticare, assenza di vera SOLIDARIETA’ che porta a marciare uniti con il forte che dà una mano al debole.”

    Vediamo quelli che realmente “marciano”, o ci marciano, guadagnandoci e sempre loro, attualmente ad es.:
    con la cordata
    con il terremoto,quali sono le imprese che partecipano alla ricostruzione,sono forse locali?
    Ber potrebbe aprire gli occhi,se si vogliono aprire!
    Questi ultimi interventi al sud apriranno nuove situazione o saranno la soliti pioggerellina per i soliti.
    Chi piange?
    Chi non ha voglia di lavorare?
    Chi ha decentrato le industrie invece di innovarsi?
    Chi propone tecnologie obsolete che vanno solo a favore di gruppi forti?
    Sfatiamo una volta per tutte queste prese di posizione “a cotiche sugli occhi” e non scivoliamo almeno questa volta sulla buccia del banana!
    Da come si stanno indirizzando gli interessi industriali emerge una volontà di distruggere la piccola impresa,tessuto connettivo della economia nostrana e concentrare tutto su settori sicuri ,ultimamente speculando anche sull’acqua.
    Io giudico le persone per quello che sono non per come parlano o per la provenienza ma questa spocchia e queste considerazioni come le sue hanno un precedente ben localizzato nel nord-est.
    Si faccia illustrare sulle situazioni che hanno portato a queste realtà che non sono certo il frutto di volontà di vivere sulle spalle di nessuno ma di sopravvivere con e senza raccomandazioni al suo Dio.
    L.

  19. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    cio’ che lei dice potrebbe avere un senso, se non fosse che la lega (che ha preso i voti) e’ uno dei partiti piu’ razzisti e xenofobi d’Europa, paragonabile (direi per eccesso) al BNP di queste parti, o al FN francese. Clientelare come gli altri partiti coi quali si allea. Ed a sostegno di un governo che, lungi dall’opporsi alle logiche parassitarie e mafiose, le sostiene e rafforza, al Sud come altrove…
    Un divorzio, od una separazione in casa, sarebbe stato possibile farlo in termini decenti, civili ed onesti con qualunque altro governo, ma non questo.
    Aprés nous, le déluge…sta arrivando la bufera.

    Peter

  20. marco tempesta
    marco tempesta says:

    L’articolo di Pino mi lascia perplesso.
    Non so dove stiamo andando a parare. La Padania come entità politica o etnica non esiste. Ogni regione ha la sua peculiarità, che non è quella di identificarsi con una improbabile o meglio inesistente razza padana.
    Altrettanto, non esiste un Sud coeso, nè credo possa esistere al giorno d’oggi, epoca profondamente diversa da quella del Regno di Napoli e delle due Sicilie. Nel Sud la plebe è forse meno che nel Nord, perchè c’è maggior collaborazione tra la gente, nonostante ci sia più individualismo. Un eventuale accentuarsi della crisi sarebbe affrontato molto meglio qui al Sud che non al Nord.

    Abbiamo una classe politica di pagliacci, nessuno escluso.
    I pochi che si salvano, sono affogati nell’immondezzaio generale.
    Lo Stellone finora ci è sempre stato favorevole: chissà che il crollo di una pseudo sinistra ormai marcia non permetta alle forze sane di emergere e catturare tutta quella gente che della politica attuale ne ha schifo. E’ un atto non di fede ( non si può nè si deve avere fede) ma di speranza. La carità non è di questo mondo, almeno per ora.

  21. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylvi:
    dal mio post 299:
    Caro Peter, ma certamente ci saranno veneti validi e simpatici, che diamine!
    Si tratta solo di percentuali statistiche, che pendono verso l’una o l’altra delle caratteristiche salienti di una popolazione.
    ———–
    Allora?

  22. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Faccio anche notare a Sylvi che il primo rigurgito razzista è venuto dalla Liga Veneta degli anni ’80, molto prima di Bossi.

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Anche se, paradossalmente, parlando con un presidente di un circolo della Liga veneta verso la metà degli anni ’80, questi mi ha confessato di essere di Catania!
    Incredibile ma vero!

  24. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Tormnando all’articolo di Pino, tra la Padania e il Sud esiste un centro prevalentemente rosso, di cui però nessuno tiene conto, nelle analisi politiche.
    Che facciamo? Lo attribuiamo a chi? Alle Signorie di Firenze? Al Papa di Roma? O a chi, se no?

  25. sylvi
    sylvi says:

    x Linosse

    So benissimo che il suo intervento potrebbe essere il più gentile che mi viene indirizzato; in fondo mi ha solo detto che ho spocchia!

    Oggi mio marito mi ha fatto l’elenco delle imprese che nel pordenonese( culla dell’imprenditoria dell’intera regione,) hanno già chiuso o stanno per…
    Del Veneto sappiamo…
    Spocchia de che? Reggono solo quelle ad altissima tecnologia, la Illy per esempio.
    Disoccupazione, caro Linosse, e cassa integrazione…
    Lei mi cita Alitalia o altre cordate che stiamo pagando, anche Catania, Palermo, Roma ecc. ecc.

    Non parliamo del debito pubblico sempre aumentato …se non con quei galantuomini di Ciampi e Prodi, sgambettati immantinente… e non da Berlusconi.
    Chi ha decentrato? Chi aveva imprese con forte concorrenza cinese, e non gli è servito!
    Hanno sbagliato perchè non si decentra in Paesi in via di sviluppo, si decentra dove lo Stato funziona!

    A Ber la mia opinione l’ho espressa parecchie volte, dovevano fare “la rivoluzione” per avere la gestione dei fondi localmente, …non so come si sono comportati gli amministrarori locali!

    Chi piange? Credo basti leggere i giornali!
    Chi pietisce fondi? Credo basti leggere i giornali!
    Come sono usati i soldi? Credo basti leggere i giornali.

    Vede,continuare a sparare contro Berlusconi o ai nostri politici microscopici mentre il mondo si rovescia come un calzino, mi pare una solita perdita di tempo.
    Non ci separeremo violentemente perchè siamo in Europa.
    Per il resto non so.

    Intendevo dare un contributo duro ma propositivo, quello che predico, prima l’ho applicato a me coerentemente.

    Con Dio o senza Dio basta sopravvivere, ha ragione.
    Vedremo.

    Sylvi

  26. Peter
    Peter says:

    ‘non ci separeremo violentemente perche’ siamo in Europa’

    wishful thinking. Ovvero illusione di una fine indolore…
    Gia’, perche’ la Iugoslavia era in Africa…Ah gia’, li c’erano anche i musulmani, allora…
    Il discorso di Sylvi e’ il classico dei benpensanti sulla nave che rischia di affondare: buttiamo via la zavorra…e vinca il peggiore.

    Peter

  27. Linosse
    Linosse says:

    X Sylvi 29
    “Non parliamo del debito pubblico sempre aumentato …se non con quei galantuomini di Ciampi e Prodi, sgambettati immantinente… e non da Berlusconi.”

    AHHHHH il sonno di una notte di mezza estate!

    A parte le promesse ed i contratti VIRTUALI con gli elettori vediamo la realtà dei risultati del precedente Governo Berlusconi (PDL):
    – Crescita zero nel 2003 e nel 2005
    – Crescita complessiva tra il 2001 e il 2005 pari al 3,2%
    (meno della crescita del 3,3% registrata nei soli 2006 e 2007)
    – Deficit oltre il 3% del PIL nel 2001, 2003, 2004, 2005
    – Procedura di infrazione per deficit eccessivo da parte dell’UE
    – Spesa pubblica cresciuta del 2,7% del PIL

    Non sono un barcarolo ma quando l’onda arriva e forte…
    ATTACCHIAMOCI A QUALUNQUE SPORGENZAAAAAA!!!
    L.

  28. Peter
    Peter says:

    xLinosse

    lascia perdere le cifre: la signora preferisce dare lei i numeri. I suoi, beninteso. Gli altri sono propaganda ‘sudanofila’ o sinistrorsa.
    Ancora una volta, quel vecchio ‘s. of a b.’ di Uroburo aveva ragione: e’ una leghista di estrema destra. ‘God bless’

    Peter

  29. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    sa quali sono i “disturbi” di comunicazione fra lei e me?
    Il fatto che lei legge prevenuto!

    La Yugoslavia non faceva parte dell’UE dove bene o male ci sono strumenti per sbollire gli animi!
    D’Alema non avrebbe potuto bombardare la Serbia se questa fosse stata membro UE!
    Auspico l’entrata nella Ue della Bosnia perchè ritengo che quei mussulmani sia meglio averli” dentro che fuori”!
    Senza parlare della Macedonia, altro falò che cova sotto la paglia!!!

    Marco si preoccupa di dove piazzare le regioni rosse del centro…
    Innanzi tutto credo siano in grado di intendere e volere…
    e poi…potremmo darci i famosi “sei mesi di riflessione”…
    che però, da quel che so, sono sempre finiti in un divorzio!!!
    Dovremmo chiedere alla ex DC e a tutti i partiti di sx come si fa la divisione dei beni…

    Sylvi
    poi non è una visione da

  30. Linosse
    Linosse says:

    X Sylvi
    “Chi piange? Credo basti leggere i giornali!
    Chi pietisce fondi? Credo basti leggere i giornali!
    Come sono usati i soldi? Credo basti leggere i giornali.”
    A chi finiranno i fondi dopo aver pianto e pietito?
    Basterà leggere i giornali!!!,ma quelli in inglese,francese,spagnolo,cinese!
    Da noi i giornali non si leggono,quando va bene si guardano le foto delle “bonazze” e ci si sofferma sull”ultima gossippata ovvero le uniche notizie che ci vengono date per far contento l’editore,quasi sempre quello.

  31. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro marco,
    ti devo ancora una risposta..ma penso che come al solito bisogna mettere alla alla “prova” la tua logica..adamantina…
    __________________________________________

    Io ho detto che non ho mai incontrato veneti decenti, ma non ho mai detto che non ci siano, ho semplicemente affermato che non ne ho incontrati.

    _____________________________________________

    Complimenti è un capolavoro, appena ho un pò di tempo ti traduco il senso con una formula matematica…tipo se Aè uguale a B allora B..
    Se mettiamo anche C allora..A+B+C
    Visto l’insieme ect,ect,ectper le leggi della statistica ,i casi sono tre ….ho hai perso la memoria,ho hai girato poco l’Italia,(nel caso sei fuori -gioco ,ovvero sei un dato da scartare a priori, o sei il famigerato Bosone di Higgs..per la serie tutti lo cercano nessuno lo trova..

    E poi critici i politici….per favore …veltroni con i suoi ma anche è nessuno nei tuoi confronti..

    cc

  32. Linosse
    Linosse says:

    X CC 36
    …nel caso sei fuori -gioco ,ovvero sei un dato da scartare a priori, o sei il famigerato Bosone di Higgs..per la serie tutti lo cercano nessuno lo trova..

    A me sembra che invece sia o vorrebbe essere un tachione:più vellooccee della luce!
    L.

  33. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro marco,

    ———————————————-
    Lo Stellone finora ci è sempre stato favorevole: chissà che il crollo di una pseudo sinistra ormai marcia non permetta alle forze sane di emergere e catturare tutta quella gente che della politica attuale ne ha schifo.

    ——————————————————————–

    la lingua batte sempre dove il dente duole….eh
    L’analisi dopo un’infinità di Perifrasi, cirlocuzioni, ect,ect
    finisce sempre con una “proposta”…
    Prendi il timone …condottiero!!

    cc

  34. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    cosa vuole, credo che venga sempre, prima o poi, il momento di togliersi i guanti bianchi…espressione lontanissima dalla mia cultura, ma che prendo a prestito volentieri

    Peter

  35. Uroburo
    Uroburo says:

    L’unica cosa che il sud sa fare bene è pietire, o minacciare.
    Scalfari, fondatore di un giornale che ha contribuito a rafforzare il pietismo del sud contro il nord, forse, finalmente, anche a causa della crisi, ha capito che ora” la pecora non è più tosabile”
    perchè anche lui ha contribuito a mandarla in fin di vita. Silvy
    —————————
    Cara Silvy,
    io leggo Repubblica dal primo numero: Scalfari non ha mai detto quel che lei gli fa dire. O capisco male io oppure, come succede abitualmente, lei interpreta a modo suo…… U.

  36. sylvi
    sylvi says:

    Caro Uroburo,

    è venuto a dar man forte a Peter?
    Anch’io leggo Repubblica dal 1976.
    Giornale romano, prima che nazionale.
    Che al massimo arrivava in Veneto per accusarli di evasione!
    Il terremoto del Friuli penso, ma lo sa Pino, è stato “coperto” con il minimo dei giornalisti!
    E non per colpa loro!

    Ricordo che mi divertivo a fare i paragoni delle pagine dello sport con il Corriere.
    L’Udinese vinceva contro la Roma o il Lazio?
    La Roma o il Lazio hanno avuto sfortuna…o erano distratte …e giù paginate della loro formazione. E per quell’anno l’Udinese non aveva più udienza!

    Il meridione aveva tutte le attenzioni, la Calabria in particolare.
    Non volevo comprarlo più, poi, per amore di coppia, ho ceduto,
    ma ho ceduto anche perchè aveva fior di giornalisti!
    Io che di calcio so a malapena contare i giocatori, non mi perdevo un Gianni Brera.

    Vede parlo di sensazioni, perchè non ho l’archivio, ma naturalmente , se lo dice lei, sbaglio sicuramente!
    E lei ha i guanti bianchi?

    Sylvi

  37. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cari tutti,
    penso che un briciolo di “amarcord” non guasti..peccato manchi alla discussione il buon URO…

    Allora,allora …………..
    Si parte da lontano..
    L’Ittally arriva buona ultima nel panorama delle Nazioni che contano…
    Anche se in larga misura contadina..con l’aggrvante che ci sono un mare di contadini “diversi” , i braccianti,i salariati agricoli, i piccoli proprietari…e già questo è un dato di non poco conto..
    Perchè è nazione subito dopo l’unità ?..perche sostanzailmente fa “massa critica” sufficiente, dal punto di vista economico…
    Le classi dirigenti….beh qui siamo al “parossismo” un miscuglio spaventoso,in cui sostanzialmente diventa decisiva la peggiore delle classi ..la piccola borghesia…idealista ..sostanzailmente da un lato velleitaria, dall’altro consapevole che il riscatto sociale passa attraverso la burocrazia di stato…(interpreti di questo velleitarismo saranno poi i filosofi Croce e Gentile. il fascismo nè esalterà il velleitarismo , non riuscendo peraltro a frenarne l’ingordigia nell’accaparammento dei posti di stato…!!
    Il risorgimento italiano è impreganto di tutto questo, le masse assolutamente non partecipano ad un bel nulla e si scoprono “italiane”
    I processi di accumulazione che sviluppano la grande industria al Nord vede una classe dirigente di alto livello sostanzailmente rachitica e che si adegua..per poter galleggiare….intanto ex-garibaldini ex generali napoletani da carrozza, idioti di tutte le risme ci conducono ad Adua, vera anticipatrice di Caporetto, e della seconda guerra mondiale.

    Dopo è una storia che conosciamo ..c’è la prima repubblica e tutto sommato una classe politica con i “piedi per terra ” che si barcamena…e tutto sommato ci porta “sfruttando” il vento mondiale al Boom dei primi 60.Non senza mai poter poter disfarsi del pesante fardello di cui prima..
    A dimenticavo che nel frattempo ,fatto del tutto insignificante e superfluo tra Risorgimento e anni 60 nacse una una nuova Classe quella Operaia , nè meglio ne peggio sul piano singolo degli altri , ma che “oggettivamente”porta a una visione “altra”dello sviluppo di questa benedetta nazione.
    Ci sono perfino I Comunisti(PCI) e i loro inttelletuali…

    Dunque dicevamo ah si gli anni 60, la DC partito interclassista per definizione , peso delle contarddizioni , PCI da combattere..ect,ectinsomma ci si barcamena e nulla si fa per risolvere alcuni nodi strutturali (da non confondersi con quelli interferenziali di marco ,sono altro)
    Siamo a Moro e Berliguer, ..e qui anche se rispetto Enrico arriviamo ad un nodo cruciale…entrambi si rendono conto ..ma Berlinguer commette un errore a mio avviso..Non non quello del Compromesso Storico , quello era una soluzione Politica.. ma quello di spostare l’attenzione sul piano Etico-morale..sarà fatale la rinuncia al realismo,al pragmatismo, al razionalismo di un analisi di Sinistra….
    Al dunque di dover scegliere, esce la Stella di Bettino, vera madre di tutti i guai odierni..Berlinguer e d i PCI cominciano a prendere sberle da DX (moralisti)e da Sx berlinguer cucu i sacrifici falli tu.
    la DC senza Moro..beh non gli par vero di sfruttare il nuovo stellone che promette sviluppo senza comunismo(sic!) aggratis e comincia la stagione del debito pubblico , dell’effimero della Milano da bere..
    E le classi dirigenti…beh sostanzialmente sempre quelle …non gli par vero di campare ancora per un pò, con i vecchi metodi, la Burocrazia beh,sempre quella..
    Gli operai beh, per carità , si adeguano…è lo sport nazionale..breve parentesi e siamo a berlusconi e agli ultimi 20 anni,di cui 15 tutti suoi nel più spirito della vera madre di tutti i guai….
    beh mi rendo conto di aver saltato parecchi passaggi , ma comunque credetemi la colpa è tutta dei comunisti, quelli di marco tempesta tanto per capirci..!!(che peraltro meritano di essere studiati a fondo , quelli di marco ovviamente, ma credo si riferisca ai 3+3+3 che non riescono a far 10 e continuano imperterriti adesso neanche più in parlamento).
    In questo caso , un pò di ragioni le ha , ma sono ragioni del tutto diverse dalle mie.

    cc

  38. sylvi
    sylvi says:

    Domani mattina vado a cercare il libro:
    Le guerre italiane in Libia e Etiopia dal 1896 al 1939.
    Scritto da Giorgio Rochat ( piemontese credo!)
    Ed. Gaspari Udine

    Caro Uroburo, a settembre riuscirò a superare l’esame di riparazione?

    Sylvi

  39. Peter
    Peter says:

    xCC

    un resoconto molto interessante, che non si puo’ non condividere.
    Perdonami la puntigliosita’ ‘geografica': ex-garibaldini va bene, generali napoletani da carrozza non la capisco bene: Oreste Baratieri era trentino. Forse lontano parente di…

    Peter

  40. Cresce il razzismo anti arabo e anti palestinese in Israele
    Cresce il razzismo anti arabo e anti palestinese in Israele says:

    Sulla nuova cacciata di casa segnalata da Nicotri:
    http://www.radiondadurto.org
    oppure
    http://lombardia.indymedia.org/node/20666

    http://www.standupforjerusalem.org , dove c’è proprio una petizione contro la nuova cacciata da casa loro di palestinesi a Sheick Jarrah

    Infine ecco un’Ansa uscita oggi sul modo in cui i “nuovi” israeliani vedono gli arabi..

    MO: ISRAELE; CRESCE OSTILITA’ PER ARABI, DI PIU’ FRA EX URSS

    LO RIVELA SONDAGGIO. EMERGE SCARTO ANCHE SU ATTACCAMENTO A PAESE

    (ANSA) – TEL AVIV, 3 AGO – Crescono i sentimenti di ostilità verso gli arabi fra la popolazione ebraica d’Israele e inparticolare fra gli immigrati originari dell’ex Urss. Lo rivela il sondaggio annuale realizzato dall’Istituto per la Democrazia di Israele per verificare il tasso di adesione ai valori democratici dell’opinione pubblica. Secondo la ricerca, il 53% dell’intera popolazione ebraica auspica oggi una politica d’incoraggiamento all’emigrazione degli arabo israeliani. Una percentuale in ascesa che include un 77% di israeliani di origine ex sovietica contro un 47% di ebrei israeliani nativi. La maggioranza degli intervistati si dichiara inoltre convinta della necessità che sia una maggioranza ebraica a determinare anche in futuro il destino di Israele e che i diritti civili debbano appartenere in pieno solo a chi sia leale allo Stato (su quest’ultimo punto concordano il 56% degli ebrei israeliani nativi e il 67% degli immigrati, contro solo il 30% degli arabi israeliani). Quanto agli insediamenti ebraici in Cisgiordania il 48% degli israeliani ebrei (tra cui il 64% degli ex sovietici) si dice contrario a evacuarne alcuno, contro un 30% che si mostra pronto ad accettare uno sgombero parziale in cambio di un accordo di pace complessivo con i palestinesi e un residuo 15% disposto ad accettare la prospettiva – indicata dalla comunità internazionale – del ritiro di tutte le colonie realizzate dopo la guerra del ’67 oltre la cosiddetta linea verde. L’Istituto sottolinea inoltre con preoccupazione che il tasso di sostegno alla libertà di espressione (manifestato dal 74%degli intervistati) si combina ormai con la convinzione di un 54% di israeliani – in netta ascesa rispetto a qualche anno fa -secondo cui tale libertà non deve valere tuttavia per chi esprima critiche radicali allo Stato d’Israele. Da notare infine lo scarto fra israeliani di lungo corso e immigrati dall’ex Urss sulla volontà di far crescere i propri figli in Israele: volontà espressa con assoluta convinzione dall’80% dei primi, solo dal 28% dei secondi. (ANSA).

  41. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro peter,

    in effetti più che a qualc’uno” in particolare, mi riferivo alla mentalità dei generali napolatani , del tipo di quello che a Calatafimi in vantaggio numerico e stategico,alle prime schioppettate, girò la carrozza e si recò probabilmente a prendere un caffè e presumo anche qualche “picciolo”, lasciando di stucco i bravi napoletani del suo esercito, che ovviamente altro non potevano fare che “votarsi a San gennaro” e tornare a casa.
    Era la mentalità, non l’etnia, magari il tipo neanche” napoletano” era!
    Nota in proposito un lontano cronista del Times…mai nella storia di tutte le guerre si era assistito a una cosa del genere… vinti e vincitori, formano un lungo serpentone che si avvia verso Napoli..gli uni su un lato gli altri sull’altro..i vincitori manco si preoccupano se i vinti hanno o meno ancora il fucile..
    Il cronista “era ” un malizioso piemontese, ex-mazziniano , all’epoca cavouriano…

    cc

  42. Berlusconi premio Nobel per la pace? Ovvero, come leccare a più non posso il culo del Chiavaliere
    Berlusconi premio Nobel per la pace? Ovvero, come leccare a più non posso il culo del Chiavaliere says:

    Il 29 settembre 2009 uscirà in tutte le sale cinematografiche Italiane il brano composto da Loriana Lana e dal maestro Pino Di Pietro, e cantato da Loriana Lana e dal tenore Sergio Panajia: “La pace può”.
    Sin qui nulla di strano, se non fosse per il fatto che tale brano, o meglio inno, è stato composto per supportare la candidatura di Silvio Berlusconi al Premio Nobel per la Pace e verrà diffuso anche all’estero, in anteprima in Russia dal 21 al 29 settembre 2009.
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    Silvio Berlusconi dopo aver battutto tutti i record, in politica, in campo calcistico con il Milan, ora potrebbe anche conquistare lo scettro di King of the Pop, lasciato libero da Michael Jackson?
    Nella vita tutto è possibile.
    Sicuramente sia il brano che il video che andremo a realizzare faranno molto discutere.
    Sino ad oggi il Comitato che ha proposto tale candidatura ha raggiunto in tre mesi dalla sua nascita sul sito http://www.silvioperilnobel.it oltre 400.000 contatti, ed oltre 2.000.000 di visitatori su Facebook.
    Le adesioni sono migliaia ed è la prima volta nella storia c he una candidatura al Nobel per la Pace viene promossa da un! a campag na di massa di questa portata.

    “La pace può
    miracolo
    la guerra è stata solo un incubo
    voglio un abbraccio che sia unico
    e dove sei sarò”.

    Dott. Giammario Battaglia
    Portavoce del Comitato per il Nobel a Silvio Berlusconi
    Tel. 3926911002

  43. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Dimenticavo…
    peter ..potenza del “cronista” ..a volte due “righe”, servono molto di più di duecento pagine di storia..

  44. ségolene
    ségolene says:

    Nord..Sud..Est..Ovest..
    finirà mai questa storia? secondo me un divorzio ci sarà, ma il processo di divisione si trascinerà stancamente x decenni.. come tutte le altre riforme fin qui ipotizzate! tra 40 anni un papi sempre arzillo inviterà a cena il figlio di bossi con consorte, e mentre letta gli spiega il progetto di secessione, lui si intrattiene con la moglie dell’astuto renzo sul ‘letto grande’..

    Ah, una curiosità: molti parlamentari eletti al sud sono in realtà di pura razza padana, ma grazie alle liste bloccate vengono ‘paracadutati’ dalle segreterie nazionali con buona pace del legame con i territori. Ad esempio ricordo che a napoli il pdl ha eletto una giovane trentina (o altoatesina? bah, ‘sti barbari mi sembrano tutti uguali..) dall’esotico nome di ‘michaela’.
    Ora, che politiche potranno mai portare avanti questi ‘inflitrati’? progetti di sviluppo? forse idee per attirare investimenti?

    ricordate che ‘cca nisciun è fesso!’

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