Il Papa assolverà il Papi? Dati i (nostri) molti altri quattrini in ballo per le scuole private, cioè cattoliche, è quasi certa una nuova “pro stitùtio” della Chiesa. Del resto il bue non può dare del cornuto all’asino
Il motivo per cui la Chiesa alla fine farà finta di nulla e continuerà a dare spago a Silvio Berlusconi nonostante le critiche crescenti da Famiglia Cristiana alla Cei, è molto semplice e concreto: il ministro della Pubblica (d)Istruzione, tale signora Gelmini, vuole estendere a livello nazionale ciò che già è pratica corrente nella sua amata Regione Lombardia: vale a dire, regalare soldi pubblici a chi decide di mandare i figli alla scuola privata. Che in Italia è quasi sempre cattolica. Teniamo presente che la Regione Lombardia ha dato nell’ultimo anno ben 44 milioni di euro di sussidi a chi manda la prole alle private, cioè “dai preti” o “dalle monache”. Moltiplicando 44 per il bel numero delle regioni italiane salta fuori una cifra decisamente di tutto rispetto, dirottata dalle nostre tasche e da aggiungere ai più o meno 2 miliardi di euro che la Chiesa già incassa a vario titolo dal remissivo Stato italiano. Insomma, un altro modo per finanziare il Vaticano, ovvero quella Chiesa che non perde mai l’occasione per invadere la nostra vita politica, condizionare i politici condizionabili, e sono molti, anzi troppi, riducendo di conseguenza sempre di più la laicità della Repubblica italiana e di conseguenza la nostra libertà di cittadini italiani.
Non vorrei turbare Minzolini, ma ci sono in giro già “pettegolezzi”, come li chiama lui, o notizie, come le chiamano i giornalisti, secondo le quali sono già iniziati gli incontri, a partire dalla cena organizzata dal solito Letta col solito prelato vaticano, e le trattative per stabilire il prezzo dell'”assoluzione” del Chiavaliere. Non so dire se verrà definito anche lui “uomo della Provvidenza”, come già avvenne per Benito Mussolini, con le note disastrose conseguenze per l’Italia ma con la miniera d’oro del Concordato, più un bel pacco di quattrini, per il Vaticano.
Le prostitute, come già ho avuto modo di spiegare, si chiamano così perché etimologicamente la parola “prostituta” deriva da ” pro stitùere”, che significa “fissare prima”, in questo caso il prezzo delle proprie prestazioni. E’ quindi del tutto legittimo dire che la Chiesa, o se si preferisce il Vaticano che la governa, si sta prostituendo per l’ennesima volta al potente di turno. Nulla di nuovo sotto il sole. Eccetto i grandi danni che il Bel Paese dovrà prima o poi patire di nuovo, a partire dal dilagare dell’ipocrisia e dallo spappolamento della morale pubblica e privata peraltro già conciate male proprio per la mania di Santa Madre Chiesa di voler sostituire “la legge di Dio”, ovvero il perdono a pagamento a proprio vantaggio del pedaggio chiamato pio obolo, alla più prosaica e dura legge delle società civili e annessi codici penali.
Il Chiavalier Berlusconi ne avrà pur fatte di cotte e di crude in fatto di pelo pubico e dintorni, e la stampa non solo italiana gli dà addosso non per il Chiavalierato libertino in sé, ma per il modo esibizionista e sbracato con il quale se n’è abboffato e ha fatto abboffare gli “amici” perfino a spese del servizio pubblico chiamato Rai – e non Bordello – e perfino per far cadere il governo Prodi allora in carica. Resta però il fatto strano che l’attuale pastore tedesco di guardia al soglio di Pietro nel giugno 2001 ha firmato l’ordine scritto a tutti i vescovi del pianeta che li obbliga a tacere alle autorità civili qualunque caso di pedofilia e adescamento anche di adulti tramite il sacramento della confessione, ma nessuno ne parla. Anzi, se il Chiavaliere viene bastonato, il Pastore tedesco viene esaltato. Come la mettiamo? E’ più grave, su scala italiana e su scala mondiale, il “letto grande” scopereccio di Berlusconi o quell’ordine impartito da Ratzinger quando era a capo della Congregazione erede dell’Inquisizione? Prima di rispondere teniamo a mente che quell’ordine ha favorito il dilagare tra i religiosi di professione della pedofilia e degli adescamenti, a partire dal noto caso del parroco fiorentino Delio Cantini fino alla pioggia di casi negli Usa, in Australia e in Irlanda, per citare solo i casi più noti e di cui la stampa non tace tutto.
In quanto autore del libro “Emanuela Orlandi, la verità: dai Lupi Grigi alla Banda della Magliana”, libro che mette a nudo alcune pesanti brutture del Vaticano, ho preferito non appesantire il carico occupandomi anche dello scandalo dei preti pedofili irlandesi che dallo scorso marzo affiora ogni tanto solo su pochi giornali italiani, forse solo su Repubblica, ma di fronte ai clamorosi due pesi e due misure a seconda che si tratti del Chiavaliere Papi o del Pontefice Papa e di fronte allo sfrontato e sgangherato “pro stitùere” se stessa della Chiesa per assolvere il pubblico libertinaggio del primo, non è il caso di continuare a tacere. La notizia è che il 9 marzo sono state rese note le dimissioni del vescovo John Magee – ex segretario privato di Wojtyla – da titolare della diocesi irlandese di Cloyne. La buccia di banana che ha fatti scivolare Magee è la protezione e la copertura data a troppi preti pedofili. Se le ha date a religiosi pedofili irlandesi, è lecito chiedersi se può averla data a eventuali religiosi pedofili vaticani quando era segretario privato di Wojtyla. Il dubbio non è ozioso, visto che la scomparsa della non ancora sedicenne Emanuela, che abitava in Vaticano, somiglia molto a un caso di pedofilia anche nell’ipotesi fantascientifica che abbia ragione la “superteste” vaneggiante Sabrina Minardi, l’ex amante del boss della Magliana Renatino De Pedis che dice di sapere tutto. Ecco perché mi sarei aspettato un interesse meno limitato da parte dei mass media. La notizia è invece durata solo lo spazio di un mattino ed è riemersa un paio di volte e lasciata appassire quando invece andrebbe sviluppata. Visto che non lo ha fatto nessuno, passati ormai quattro mesi lo faccio io.
Magee è stato segretario privato di tre papi, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II, alias papa Wojtyla. Del quale era il segretario privato anche quando di Emanuela si perde ogni traccia. E mentre Magee ne era il segretario privato, il responsabile dell’Anticamera di Wojtyla era il vescovo pedofilo gay Julius Paetz, mentre il Cappellano di Sua Santità era monsignor Bertani. Paetz verrà promosso in Polonia come vescovo di Poznan, donde però vari anni dopo ne verrà cacciato proprio quando stava ormai per essere promosso primate dell’intera Polonia. A causa del suo vizietto, infatti, il governo polacco pretenderà e otterrà il richiamo di Paetz in Vaticano per evitare l’onta della nomina a capo della Chiesa polacca di un collezionista di denunce per molestie sessuali verso troppi seminaristi. Bertani è invece il prelato che in una intercettazione telefonica della magistratura italiana lo si sente impartire al vice capo della sicurezza vaticana, Raul Bonarelli, l’ordine di mentire ai magistrati italiani che lo avevano convocato per interrogarlo come testimone del caso Orlandi.
Magee, Paetz, Bertani: un bel trio, non c’è che dire! Come si vede, non pochi strani tipi circondavano Karol Wojtyla, il papa che con fretta alquanto sospetta si vorrebbe “santo subito!”. Strano che di questa inquietante terna non parli mai per esempio il cardinale Stanisław Dziwisz, segretario particolare di Wojtyla durante tutto il suo pontificato, pur essendo sempre così pronto a riferire ogni maraviglia edificante del suo ex principale. Ma andiamo per ordine.
Magee ha dovuto dimettersi per non avere mosso un dito durante i molti anni nel corso dei quali nella sua diocesi fioccavano gli allarmi e le denunce per episodi di pedofilia di sacerdoti ai danni di bambini e bambine. Nel 1999 a Ferns si suicida il parroco Sean Fortune, accusato di abusi sessuali multipli. E nel 2002 parte l’inchiesta governativa “The Ferns Report”, che come si vede prende il nome proprio dalla località del suicidio del parroco. Nello stesso anno ci sono le dimissioni del vescovo di Ferns, Brendan Comiskey, figura di grande spicco della Chiesa cattolica irlandese: è costretto a uscire di scena quando emerge che pur a conoscenza dei molti abusi perpetrati da preti della sua diocesi non aveva mosso un dito (né più e né meno come è successo un po’ dappertutto, negli Usa, in Australia, in Austria, ecc., e anche in l’Italia per esempio con il caso fiorentino del parroco pedofilo e stupratore Lelio Cantini, ma tralasciamo). Sempre nel 2002, la Chiesa irlandese è costretta a pagare ben 128 milioni di euro per risarcire le vittime, ma le indagini non si fermano. L’apposita commissione governativa dopo tre anni di lavoro ha messo assieme un vero e proprio “libro nero”. Le cifre sono da brivido: l’andazzo pedofilo e annessa omertà clericale duravano da almeno 40 anni, più di 100 i sacerdoti coinvolti, 350 le vittime, con vescovi compiacenti che – as usual – coprivano o al massimo trasferivano i preti, ma solo quelli colti in flagrante. Tant’è che il ministro per l’Infanzia, Brian Lenihan, ha dichiarato quello che in Italia nessun ministro o anche semplice parlamentare avrebbe mai il coraggio di dichiarare: «Il rapporto prova che nessuna azione fu intrapresa per proteggere bambini vulnerabili, per molti anni. Da parte di tutto il governo irlandese condanno nel modo più forte possibile il ripetuto fallimento e la grossolana trascuratezza di chi aveva incarichi di responsabilità nella diocesi».
Se Magee si è comportato così indegnamente nella sua diocesi della lontana Irlanda, perché mai avrebbe dovuto comportarsi meno indegnamente se avesse saputo di mele marce addirittura in Vaticano, cioè nel cuore della Chiesa? E se fosse giunto al suo orecchio qualcosa di compromettente riguardo la fine fatta da Emanuela Orlandi, figlia di un fattorino del papa, con abitazione in Vaticano a meno di 200 metri dal “palazzo apostolico”, perché mai Magee avrebbe dovuto evitare l’omertà che in Vaticano tutti hanno avuto? Il cardinale Silvio Oddi per esempio di cose compromettenti ne sapeva, ma ne ha parlato ai magistrati con ben 10 anni di ritardo, comunque solo in parte, sfumando i ricordi ed evitando accuratamente di fare nomi. Per non parlare del cardinale della segreteria di Stato Giovanni Battista Re, che ha rifiutato l’offerta di monsignor Francesco Salerno di darsi da fare per capire come e perché Emanuela fosse scomparsa. Offerta interessante, quella di Salerno, visto che lui si occupava di finanze vaticane, e quindi aveva contatti ovunque, dalle ambasciate a personaggi contigui alla banda della Magliana. Come per esempio quel don Piero Vergari che celebrò le nozze, il funerale e la sepoltura del boss Enrico De Pedis, “Renatino” per gli amici, addirittura nella basilica di S. Apollinare. Il cui edificio, guarda caso, è la continuazione del palazzo che ospitava la scuola di musica frequentata da Emanuela e proprietà del Vaticano.
E’ grazie alle omertà come quelle dei Magee, Bertani, Oddi, Re, ecc., e alle code di paglia dei Paetz, che si è potuto formare nel cuore del potere della Chiesa, cioè nelle immediate vicinanze dello stesso papa Wojtyla, la gigantesca omertà che ha seppellito Emanuela Orlandi sotto una montagna di menzogne e depistaggi. La riprova della malafede è l’incredibile avallo vaticano anche del “rapimento” di Mirella Gregori, ragazza romana scomparsa un mese e mezzo prima di Emanuela senza che nessuno mai ne avesse rivendicato alcunché fino a quando, due mesi e mezzo dopo, il suo nome è comparso nell’inchiesta di un noto settimanale sulla frequente sparizione di minori in Italia.
Che strano: nel mio libro indico anche dove – a detta di un mio informatore interno al Vaticano – Emanuela sarebbe morta la sera stessa della scomparsa, vale a dire in Salita Monte del Gallo. Un particolare del quale ho parlato ormai in varie interviste, compresa l’intera puntata andata in onda il 3 marzo del programma di Raitre “Le Storie – Diario italiano”, condotto da Corrado Augias. Eppure tutti, dentro e fuori le mura leonine. fanno finta di nulla. Compresa Federica Sciarelli di “Chi l’ha visto?”, che da anni tiene chiusa nei cassetti una mia intervista di oltre un’ora. Eppure per realizzarla mi aveva spedito una piccola troupe capeggiata da Fiore Di Rienzo. “Chi l’ha visto?”: no, semmai è più corretto dire “Chi l’ha vista?”. “Chi l’ha vista l’intervista?” E chi l’ha bloccata?
Ecco, questi sono i metodi grazie il Chiavaliere può sfangarsela pagando alla Chiesa un altro pesante dazio a nostre spese. La Storia si ripete, da un Uomo della Provvidenza all’altro, dalla tragedia alla farsa. Che non è detto resti farsa.
Naturalmente noi speriamo che un sussulto di dignità eviti questo nuovo “pro stitùere” se stessa da parte della Chiesa. Anche se il malloppo messo sul piatto per l’assoluzione, vale a dire le centinaia di milioni di altri nostri euro per le scuole cattoliche, è tale da indurre in tentazione non solo una escort come la D’Addario.Il motivo per cui la Chiesa alla fine farà finta di nulla e continuerà a dare spago a Silvio Berlusconi nonostante le critiche crescenti da Famiglia Cristiana alla Cei, è molto semplice e concreto: il ministro della Pubblica (d)Istruzione, tale signora Gelmini, vuole estendere a livello nazionale ciò che già è pratica corrente nella sua amata Regione Lombardia: vale a dire, regalare soldi pubblici a chi decide di mandare i figli alla scuola privata. Che in Italia è quasi sempre cattolica. Teniamo presente che la Regione Lombardia ha dato nell’ultimo anno ben 44 milioni di euro di sussidi a chi manda la prole alle private, cioè “dai preti” o “dalle monache”. Moltiplicando 44 per il bel numero delle regioni italiane salta fuori una cifra decisamente di tutto rispetto, dirottata dalle nostre tasche e da aggiungere ai più o meno 2 mila miliardi di euro che la Chiesa già incassa a vario titolo dal remissivo Stato italiano. Insomma, un altro modo per finanziare il Vaticano, ovvero quella Chiesa che non perde mai l’occasione per invadere la nostra vita politica, condizionare i politici condizionabili, e sono molti, anzi troppi, riducendo di conseguenza sempre di più la laicità della Repubblica italiana e di conseguenza la nostra libertà di cittadini italiani.
Non vorrei turbare Minzolini, ma ci sono in giro già “pettegolezzi”, come li chiama lui, o notizie, come le chiamano i giornalisti, secondo le quali sono già iniziati gli incontri, a partire dalla cena organizzata dal solito Letta, e le trattative per stabilire il prezzo dell'”assoluzione” del Chiavaliere. Non so dire se verrà definito anche lui “uomo della Provvidenza”, come già avvenne per Benito Mussolini, con le note disastrose conseguenze per l’Italia ma con la miniera d’oro del Concordato, più un pacco di quattrini, per il Vaticano.
Le prostitute, come già ho avuto modo di spiegare, si chiamano così perché etimologicamente la parola “prostituta” deriva da ” pro stitùere”, che significa “fissare prima”, in questo caso il prezzo delle proprie prestazioni. E’ quindi del tutto legittimo dire che la Chiesa, o se si preferisce il Vaticano che la governa, si sta prostituendo per l’ennesima volta al potente di turno. Nulla di nuovo sotto il sole. Eccetto i grandi danni che il Bel Paese dovrà prima o poi patire di nuovo, a partire dal dilagare dell’ipocrisia e dallo spappolamento della morale pubblica e privata peraltro già conciate male proprio per la mania di Santa Madre Chiesa di voler sostituire “la legge di Dio”, ovvero il perdono a pagamento a proprio vantaggio del pedaggio chiamato pio obolo, alla più prosaica e dura legge delle società civili e annessi codici penali.
Il Chiavalier Berlusconi ne avrà pur fatte di cotte e di crude in fatto di pelo pubico e dintorni, e la stampa non solo italiana gli dà addosso non per il Chiavalierato libertyino in sé, ma per il modo esibizionista e sbracato con il quale se n’è abboffato e ha fatto abboffare gli “amici” perfino a spese del servizio pubblico chiamato Rai – e non Bordello – e perfino per far cadere il governo Prodi allora in carica. Resta però il fatto strano che l’attuale pastore tedesco di guardia al soglio di Pietro nel giugno 2001 ha firmato l’ordine scritto a tutti i vescovi del pianeta che li obbliga a tacere alle autorità civili qualunque caso di pedofilia e adescamento anche di adulti tramite il sacramento della confessione, ma nessuno ne parla. Anzi, se il Chiavaliere viene bastonato, il Pastore tedesco viene esaltato. Come la mettiamo? E’ più grave, su scala italiana e su scala mondiale, il “letto grande” scopereccio di Berlusconi o quell’ordine impartito da Ratzinger quando era a capo della Congregazione erede dell’Inquisizione? Prima di rispondere teniamo a mente che quell’ordine ha favorito il dilagare tra i religiosi di professione della pedofilia e degli adescamenti, a partire dal noto caso del parroco fiorentino Delio Cantini fino alla pioggia di casi negli Usa, in Australia e in Irlanda, per citare solo i casi più noti e di cui la stampa non tace tutto.
In quanto autore del libro “Emanuela Orlandi, la verità: dai Lupi Grigi alla Banda della Magliana”, libro che mette a nudo alcune pesanti brutture del Vaticano, ho preferito non appesantire il carico occupandomi anche dello scandalo dei preti pedofili irlandesi che dallo scorso marzo affiora ogni tanto solo su pochi giornali italiani, forse solo su Repubblica, ma di fronte ai clamorosi due pesi e due misure a seconda che si tratti del Chiavaliere Papi o del papa e di fronte allo sfrontato e sgangherato “pro stitùere” se stessa della Chiesa per assolvere il pubblico libertinaggio del primo, non è il caso di continuare a tacere. La notizia è che il 9 marzo sono state rese note le dimissioni del vescovo John Magee – ex segretario privato di Wojtyla – da titolare della diocesi irlandese di Cloyne. La buccia di banana che ha fatti scivolare Magee è la protezione e la copertura data a troppi preti pedofili. Se le ha date a religiosi pedofili irlandesi, è lecito chiedersi se può averla data a eventuali religiosi pedofili vaticani quando era segretario privato di Wojtyla. Il dubbio non è ozioso, visto che la scomparsa della non ancora sedicenne Emanuela, che abitava in Vaticano, somiglia molto a un caso di pedofilia anche nell’ipotesi fantascientifica che abbia ragione la “superteste” vaneggiante Sabrina Minardi, l’ex amante del boss della Magliana Renatino De Pedis che dice di sapere tutto. Ecco perché mi sarei aspettato un interesse meno limitato da parte dei mass media. La notizia è invece durata solo lo spazio di un mattino ed è riemersa un paio di volte e lasciata appassire quando invece andrebbe sviluppata. Visto che non lo ha fatto nessuno, passati ormai quattro mesi lo faccio io.
Magee è stato segretario privato di tre papi, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II, alias papa Wojtyla. Del quale era il segretario privato anche quando di Emanuela si perde ogni traccia. E mentre Magee ne era il segretario privato, il responsabile dell’Anticamera di Wojtyla era il vescovo pedofilo gay Julius Paetz, mentre il Cappellano di Sua Santità era monsignor Bertani. Paetz verrà promosso in Polonia come vescovo di Poznan, donde però vari anni dopo ne verrà cacciato proprio quando stava ormai per essere promosso primate dell’intera Polonia. A causa del suo vizietto, infatti, il governo polacco pretenderà e otterrà il richiamo di Paetz in Vaticano per evitare l’onta della nomina a capo della Chiesa polacca di un collezionista di denunce per molestie sessuali verso troppi seminaristi. Bertani è invece il prelato che in una intercettazione telefonica della magistratura italiana lo si sente impartire al vice capo della sicurezza vaticana, Raul Bonarelli, l’ordine di mentire ai magistrati italiani che lo avevano convocato per interrogarlo come testimone del caso Orlandi.
Magee, Paetz, Bertani: un bel trio, non c’è che dire! Come si vede, non pochi strani tipi circondavano Karol Wojtyla, il papa che con fretta alquanto sospetta si vorrebbe “santo subito!”. Strano che di questa inquietante terna non parli mai per esempio il cardinale Stanisław Dziwisz, segretario particolare di Wojtyla durante tutto il suo pontificato, pur essendo sempre così pronto a riferire ogni maraviglia edificante del suo ex principale. Ma andiamo per ordine.
Magee ha dovuto dimettersi per non avere mosso un dito durante i molti anni nel corso dei quali nella sua diocesi fioccavano gli allarmi e le denunce per episodi di pedofilia di sacerdoti ai danni di bambini e bambine. Nel 1999 a Ferns si suicida il parroco Sean Fortune, accusato di abusi sessuali multipli. E nel 2002 parte l’inchiesta governativa “The Ferns Report”, che come si vede prende il nome proprio dalla località del suicidio del parroco. Nello stesso anno ci sono le dimissioni del vescovo di Ferns, Brendan Comiskey, figura di grande spicco della Chiesa cattolica irlandese: è costretto a uscire di scena quando emerge che pur a conoscenza dei molti abusi perpetrati da preti della sua diocesi non aveva mosso un dito (né più e né meno come è successo un po’ dappertutto, negli Usa, in Australia, in Austria, ecc., e anche in l’Italia per esempio con il caso fiorentino del parroco pedofilo e stupratore Lelio Cantini, ma tralasciamo). Sempre nel 2002, la Chiesa irlandese è costretta a pagare ben 128 milioni di euro per risarcire le vittime, ma le indagini non si fermano. L’apposita commissione governativa dopo tre anni di lavoro ha messo assieme un vero e proprio “libro nero”. Le cifre sono da brivido: l’andazzo pedofilo e annessa omertà clericale duravano da almeno 40 anni, più di 100 i sacerdoti coinvolti, 350 le vittime, con vescovi compiacenti che – as usual – coprivano o al massimo trasferivano i preti, ma solo quelli colti in flagrante. Tant’è che il ministro per l’Infanzia, Brian Lenihan, ha dichiarato quello che in Italia nessun ministro o anche semplice parlamentare avrebbe mai il coraggio di dichiarare: «Il rapporto prova che nessuna azione fu intrapresa per proteggere bambini vulnerabili, per molti anni. Da parte di tutto il governo irlandese condanno nel modo più forte possibile il ripetuto fallimento e la grossolana trascuratezza di chi aveva incarichi di responsabilità nella diocesi».
Se Magee si è comportato così indegnamente nella sua diocesi della lontana Irlanda, perché mai avrebbe dovuto comportarsi meno indegnamente se avesse saputo di mele marce addirittura in Vaticano, cioè nel cuore della Chiesa? E se fosse giunto al suo orecchio qualcosa di compromettente riguardo la fine fatta da Emanuela Orlandi, figlia di un fattorino del papa, con abitazione in Vaticano a meno di 200 metri dal “palazzo apostolico”, perché mai Magee avrebbe dovuto evitare l’omertà che in Vaticano tutti hanno avuto? Il cardinale Silvio Oddi per esempio di cose compromettenti ne sapeva, ma ne ha parlato ai magistrati con ben 10 anni di ritardo, comunque solo in parte, sfumando i ricordi ed evitando accuratamente di fare nomi. Per non parlare del cardinale della segreteria di Stato Giovanni Battista Re, che ha rifiutato l’offerta di monsignor Francesco Salerno di darsi da fare per capire come e perché Emanuela fosse scomparsa. Offerta interessante, quella di Salerno, visto che lui si occupava di finanze vaticane, e quindi aveva contatti ovunque, dalle ambasciate a personaggi contigui alla banda della Magliana. Come per esempio quel don Piero Vergari che celebrò le nozze, il funerale e la sepoltura del boss Enrico De Pedis, “Renatino” per gli amici, addirittura nella basilica di S. Apollinare. Il cui edificio, guarda caso, è la continuazione del palazzo che ospitava la scuola di musica frequentata da Emanuela e proprietà del Vaticano.
E’ grazie alle omertà come quelle dei Magee, Bertani, Oddi, Re, ecc., e alle code di paglia dei Paetz, che si è potuto formare nel cuore del potere della Chiesa, cioè nelle immediate vicinanze dello stesso papa Wojtyla, la gigantesca omertà che ha seppellito Emanuela Orlandi sotto una montagna di menzogne e depistaggi. La riprova della malafede è l’incredibile avallo vaticano anche del “rapimento” di Mirella Gregori, ragazza romana scomparsa un mese e mezzo prima di Emanuela senza che nessuno mai ne avesse rivendicato alcunché fino a quando, due mesi e mezzo dopo, il suo nome è comparso nell’inchiesta di un noto settimanale sulla frequente sparizione di minori in Italia.
Che strano: nel mio libro indico anche dove – a detta di un mio informatore interno al Vaticano – Emanuela sarebbe morta la sera stessa della scomparsa, vale a dire in Salita Monte del Gallo. Un particolare del quale ho parlato ormai in varie interviste, compresa l’intera puntata andata in onda il 3 marzo del programma di Raitre “Le Storie – Diario italiano”, condotto da Corrado Augias. Eppure tutti, dentro e fuori le mura leonine. fanno finta di nulla. Compresa Federica Sciarelli di “Chi l’ha visto?”, che da anni tiene chiusa nei cassetti una mia intervista di oltre un’ora. Eppure per realizzarla mi aveva spedito una piccola troupe capeggiata da Fiore Di Rienzo. “Chi l’ha visto?”: no, semmai è più corretto dire “Chi l’ha vista?”. “Chi l’ha vista l’intervista?” E chi l’ha bloccata?
Ecco, questi sono i metodi omertosi grazie ai quali il Chiavaliere può sfangarsela pagando alla Chiesa un altro pesante dazio a nostre spese. La Storia si ripete, da un Uomo della Provvidenza all’altro, dalla tragedia alla farsa. Che non è detto resti farsa.
Ancora per Sylvi
In Francia ed in Germania (ma anche nella cattoicissima Irlanda) si dedicano molte piu’ risorse alla scuola pubblica, comparate al PIL ed ai finanziamenti alla scuola privata.
In Europa la media del PIL destinato alla scuola pubblica e’ del 5% (per non parlare di paesi scandinavi dove si va oltre il 7%) mentre in Italia e’ dell’1,1%.
A proposito di clienteralismo come crede che vengano assegnati i 15.000 posti in quota vescovi ve ledono direttamente il diritto di chi invece a seguito le graduatorie?
Nella mia piccola e modesta’ citta’ non esistono scuole pubbliche demolite dai vandali. Esistono invece strutture pubbliche incompiute e devastate dai vandali (o usate come campi di aggregazione aggiungerei io), dopo l’abbandonamento dell’impresa edile a seguito della mancanza di fondi. Ma questo e’ un’altro discorso che riguarda la gestione delle opere pubbliche.
Il fatto che Antonio di Pietro si occupi anche di scuola (a suo parere in maniera demagocica ed incompetente) deriva dal fatto che come uomo di carattere pubblico e rappresentante di un movimento politico in espansione si occupi anche di politiche diverse da quelle del suo Molise (tra l’altro in Molise non c’e’ bisogno di lui visto che sta facendo tutto il nostro presidente del consiglio).
Io sono dell’avviso che ci debba essere una netta distinzione tra pubblico e privato, che il privato vada finanziato (pensi alla ricerca scientifica) ma che quandfo ci sono i soldi pubblici anche lo stato ha diritto a partecipare in maniera proporzionale al finanziamento.
Il capitalismo finanziato, entro certi limiti, dallo stato fa bene allo stesso stato, I soldi regalati a gruppi di potere, economico o spirituale che sia sono il primo passo verso uno stato oligarchico.
Saluti.
http://adagiof3.repubblica.it/ad/clkRec.jsp?x=79658.78593.0.cl.79426|21936|68439|73912|1716|22350|77425|68438|20709|58569|22747|8267|5461|4223|.23034|79608|.78593|..1.1.&link=http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/cronaca/sisma-aquila-12/inchiesta-bolzoni/inchiesta-bolzoni.html
Dove il figlio di ciancimino ha riciclato,…e non solo i soldi di suo
padre.
x Carlino,
le rispondo soltanto a un quesito, perchè devo badare al pranzo.
Dirò la mia sul resto più tardi.
Gli ins. di religione: su questo blog ho espresso spesso la mia opinione che è coerente con l’idea che ho della Scuola.
E’ osceno, è profondamente ingiusto oltre che contrario alla serietà dell’ins. avere insegnanti nominati dai vescovi e pagati dallo Stato!
Ho combattuto le mie battaglie al riguardo, quando lavoravo ancora!
Ma il nuovo Concordato l’ha firmato Craxi e ora, o si ha la forza, che non credo sia solo della sinistra, di porre mano alla Costituzione, o starnazzare non serve a nulla!
Anzi credo che ritornare all’obbligatorietà di un concorso, senza eccezioni, sia l’unico sistema per obbligare “gli eletti” almeno a un po’ di cultura generale.
Buon pranzo
Sylvi
E che diàmine, ma la volete smettere di fare i crumiri? ;o)
– – – – – – – –
Protesta contro il disegno di legge Alfano che prevede pesanti sanzioni pecuniarie, oggi lo sciopero dei blog.
“No al bavaglio sul web”
http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/politica/polemiche-intercettazioni/sciopero-dei-blog/sciopero-dei-blog.html
L’Alto commissariato per i rifugiati si riferisce
al respingimento di 89 persone, in maggioranza eritrei
Onu, accuse alla Marina
“Usata forza contro migranti”
Rimandati in Libia dalla “Orione” senza alcun tipo di verifica
di VITTORIO LONGHI
ROMA – Sono stati respinti in Libia con la forza e senza le verifiche necessarie. Sono gli 89 africani, in maggioranza eritrei, tra cui donne e bambini, intercettati 30 miglia a sud di Lampedusa il primo luglio e raccolti dal pattugliatore Orione della Marina Militare per poi essere trasferiti sulle motovedette libiche.
Nei giorni scorsi 82 di quegli immigrati, quasi tutti richiedenti asilo rinchiusi nei centri di detenzione libici, sono stati sentiti dai funzionari dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr), che oggi, da Ginevra, ne rende note le testimonianze.
“Non risulta che le autorità italiane a bordo della nave abbiano cercato di stabilire la nazionalità delle persone coinvolte né tanto meno le motivazioni che le hanno spinte a fuggire dai propri paesi” sostiene l’Unhcr. Eppure si tratta di 76 eritrei, di cui 9 donne e almeno 6 bambini.
In base alle valutazioni dell’agenzia Onu sulla situazione in Eritrea e da quanto dichiarato dalle stesse persone, è chiaro che un buon numero ha bisogno di protezione internazionale. Inoltre, i militari italiani avrebbero “usato la forza” durante il trasferimento sulle motovedette libiche, tanto che sei migranti hanno avuto bisogno di cure mediche.
Anche gli effetti personali, fra i quali documenti importanti, sarebbero stati confiscati durante le operazioni e non più riconsegnati. Sempre in base alle testimonianze, dopo avere trascorso quattro giorni in mare, gli immigrati non avrebbero ricevuto cibo dai militari italiani durante l’operazione di respingimento che è durata circa 12 ore.
Vista la gravità di queste accuse, l’Unhcr ha inviato una lettera formale al governo italiano, chiedendo chiarimenti e il rispetto delle norme internazionali in materia di asilo. “Negli anni passati l’Italia ha salvato migliaia di persone in difficoltà nel Mediterraneo – ricorda l’agenzia Onu – fornendo assistenza e protezione a chi ne aveva bisogno. Dall’inizio di maggio è stata introdotta la nuova politica dei respingimenti e almeno 900 persone sono state respinte verso altri paesi, principalmente la Libia”. Pertanto, da Ginevra si torna a esprimere “seria preoccupazione” per l’impatto di questa nuova politica che rischia di impedire l’accesso all’asilo e mina il principio internazionale del non-respingimento.
Varese, il diktat dell’assessore leghista
“Non vendete o affittate a extracomunitari”
L’appello è contenuto nel bollettino ufficiale del Comune di Gerenzano, nel Varesotto, guidato da una giunta monocolore della Lega. “Qui non abbiamo mai favorito gli extracomunitari sotto il profilo dei contributi o dei sussidi economici”
di Gianni Messa
L’appello è senza mezzi termini: “Chi ama Gerenzano non vende e non affitta agli extracomunitari. Altrimenti avremo il paese invaso da stranieri e avremo sempre più paura a uscire di casa!”. Con tanto di punto esclamativo alla fine, per rafforzare il concetto, e la firma di Cristiano Borghi, assessore alla Polizia locale e alla sicurezza pubblica del Comune di Gerenzano, in provincia di Varese, retto da una amministrazione monocolore leghista. La pagina è apparsa sul numero di maggio di Filo diretto con i cittadini, il bollettino ufficiale del Comune, ed è stata già segnalata all’Ufficio contro le discriminazioni razziali istituito presso il ministero delle Pari opportunità.
IL CASO
Il ministro e la cassiera
Un romanzo che scotta
ROMA – Ci sono tutti gli ingredienti perché diventi una nuova puntata dello scandalo che parte dalle veline candidate e arriva a Patrizia D’Addario. Il libro di Maria Gabriella Genisi, “Il pesce rosso non abita più qui” è un romanzo autobiografico che ha per protagonista una trentenne e la sua relazione con quello che viene descritto come un ministro dell’attuale governo.
Duecento pagine, scrive oggi il Riformista, che raccontano la storia tra una cassiera di un supermercato e tal “Salvo Toscani” che sembra in tutto e per tutto un ministro molto vicino al Cavaliere. Una storia che intreccia sesso, candidature, tradimenti, poesie e tentativi di suicidio. Senza tralasciare alcun dettaglio. Se non quello del vero nome del protagonista. A cui, però, è facile risalire.
Nel libro, largo spazio alla torrida estate del 2007, in cui irruppe nella vita del partito un’industriale rampante “come una Ferrari Testarossa”. “Il partito andò sotto shock. “Poteva diventare la delfina del Capo”.
La storia d’amore -racconta l’autrice – finisce con una mail. E con il rifiuto -dopo le promesse- di candidarla alle elezioni. A questo proposito, la Genisi è prodiga di particolari: “”Nelle trattative per le liste, le sedi di partito sono luoghi di meretricio, frequentati da stelle e stelline con book fotografico d’ordinanza”.
…e gia’ la m…. tracima,uno posta un articolo del riciclaggio dei soldi
che il figlio di ciancimino ha fatto e gli compare,…
un neodata group,…e chi e’ costui?
il solito servizio non richiesto?
Ciao a tutti,Ber
…un pensiero di pietà per il ragazzo della Folgore morto in Afghanistan e di di profonda solidarietà per i suoi genitori.
In fondo un blog dovrebbe servire anche a questo!
Sylvi
Cara Sylvi,
mi associo al tuo pensiero,
condoglianze alla famiglia.
Un caro saluto,Ber
L’UCCISIONE DI UN UOMO E’ STATA NASCOSTA PER CINQUE GIORNI
Omicidio a Ivrea: silenzio con i giornali e i cittadini
Esposto al Csm: la Procura applica prima dell’approvazione il ddl Alfano
I cittadini di Ivrea, e gli altri piemontesi, hanno appreso ieri, lunedì 13, che martedì 7 luglio, nella sua abitazione nel vicino paese di Strambino, era stato assassinato un uomo di 56 anni con alcuni precedenti penali. Per una settimana la Procura della Repubblica, che coordinava le indagini sulla morte, e i Carabinieri, che le svolgevano, hanno taciuto.
Quando i cronisti sono venuti a conoscenza dell’accaduto dal passaparola degli abitanti e hanno chiesto informazioni ufficiali, hanno incontrato soltanto un muro di imbarazzato silenzio. Inquirenti e investigatori hanno, cioè, deliberatamente evitato di informare l’opinione pubblica arrogandosi loro il potere di decidere cosa, e se mai quando, i cittadini possono sapere di quanto accade.
Una violazione plateale e clamorosa del diritto ad essere informato che l’art. 21 della Costituzione riconosce a ciascun italiano e del diritto-dovere di cronaca che è stato ripetutamente sancito dalla Corte Suprema di Cassazione , e dell’obbligo, ribadito dalla Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo, per magistrati e forze di polizia di tenere informati i cittadini.
A Ivrea, quindi, si sta cercando di far diventare operante prima del tempo il ddl Alfano che attraverso l’obbligo della segretezza sulle attività di magistrati e inquirenti punta a negare l’informazione ai cittadini. Una informazione che per non divenire manipolazione deve essere corretta, compiuta e tempestiva. E le fonti pubbliche hanno un duplice dovere: non nascondere le notizie e non manipolare le informazioni, e fornire ai giornalisti gli elementi obiettivi di conoscenza di base.
Per questi motivi il Presidente dell’Unci, Guido Columba, e il Gruppo Cronisti del Piemonte, hanno annunciato l’invio di un esposto al Consiglio Superiore della magistratura sul comportamento del Procuratore di Ivrea Elena Daloiso.
00186 ROMA – Corso Vittorio Emanuele 349 – Tel 06/680081 – Fax 06/6871444
sito: http://www.unionecronisti.it – mail: presidente@unionecronisti.it
Sì, ma anche una maledizione a chi ce lo ha mandato, assieme ad altri poveracci, solo perchè il Chiavalere Mascarato non può dire di no allo zio Sam, la cui Compgania della Zia sa sulle sue attività sibaritiche e dintorni ben di più di quel che sanno i magistrati e le escort di scorta.
Vero Nico dar Core
C’è da morir dal ridere a vedere come il solito hvgino huatovanghezzino copincolli frasi di questo blog per postarle sui blog de L’espresso dicendo che le ha presa “da un blog minore”. Se questo è minore, quelli frequentati da lui, con pochissimi lettori e quasi tutti dediti a disegni osceni e volgarità varie, cosa sono? Minorissimi? Minorati? Zavorra? Chiacchiere perse?
Quell’individuo è davvero posseduto da strani tormenti. Ma chi glielo fa fa’?
Ofelè fa il to mestiè
Domenica il giornalista aveva parlato di “quattro gatti che ancora
hanno il coraggio e la pazienza di ascoltare le sue parole”
Papa, rimosso vaticanista Tg3 dopo le polemiche su un servizio
LES COMBES (Valle d’Aosta) – E’ stato rimosso dal suo incarico, dopo le polemiche scoppiate ieri a causa di un servizio sul Papa, il vaticanista del Tg3, Roberto Balducci. Ne danno notizia fonti della redazione del Telegiornale.
Il servizio era andato in onda domenica nell’edizione delle 19. Parlando della partenza di Benedetto XVI per le vacanze in Valle d’Aosta, il giornalista aveva dato l’impressione di ironizzare sui pochi fedeli che seguirebbero il Pontefice: “I proverbiali quattro gatti, forse un po’ di più, che hanno ancora il coraggio e la pazienza di ascoltare le sue parole”.
L’espressione usata da Balducci aveva scatenato una ridda di critiche. Il vicepresidente della Vigilanza Rai, Giorgio Merlo (Pd), aveva parlato di “deriva anticlericale” della terza rete, definendola “singolare e volgare”. Il direttore del Tg3, Antonio Di Bella, aveva difeso la testata dicendo di aver chiesto chiarimenti al vaticanista che gli aveva “assicurato che non era sua intenzione ironizzare, o peggio irridere il Pontefice, come d’altronde non ha mai fatto in passato”. E oggi l’ordine di servizio con cui Di Bella ha comunciato che “a partire da oggi il collega Roberto Balducci non seguirà più il Vaticano”.
Balducci ha scritto una lettera a Di Bella in cui ha ribadito il proprio “rispetto per il Vaticano” e ha sottolineato il proprio dispiacere per il fatto che la vicenda “possa aver procurato danno a te, alla nostra testata, alla nostra azienda”. “Per questo soltanto, e per la nostra decennale amicizia – ha aggiunto – mi rimetto ad ogni tua valutazione del caso”. Il giornalista ha poi fatto chiarezza sulle ragioni della “battuta” sui “quattro gatti” del Papa: “La frase è un inciso retta da ‘gli strapparono un sorriso’ (i gatti di montagna, perfino quello malandato), almeno quanto i proverbiali (sottolineo proverbiali) quattro gatti, forse molti di più (con immagine del saluto e del sorriso e della piazza piena), che hanno il coraggio e la pazienza di ascoltare”.
Cari amici,
trovo “grave” l’allontanamento del vaticanista del TG3 !
Ancora poi, per le “ragioni sopraddette”…
Lo apprendo dal Blog intanto..e già questo è sintomatico..di un fascismo “strisciante” di cui si cominciano a manifestare i primi segni premonitori..
Lo” starnazzare “di un Giorgio Merlo poi mi rendono di un “particolare umore”..
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Credo che bisogna unirsi alle “condoglianze” alla famiglia del caporal maggiore in quanto a mio avviso la sua morte va considerata al pari di quella delle migliaia di caduti sul lavoro in Italia..
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Considero invece con molto” sospetto”la levata di scudi contro la Sentenza a soli 6 anni contro l’agente Spaccarotella da parte del PDL…tipica dei soliti due “pesi e due misure” a seconda della Vittima…
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cc
@ Sylvi (109)
Onestamente, ci sarebbe da provare molta piu’ pieta’ non per chi e’ andato – militare volontario (la leva non e’ piu’ un obbligo da decenni) – in missione invasiva in terra altrui, tra l’altro conoscendo benissimo i rischi, ma per i bambini, le donne, i vecchi e gli uomini afghani uccisi nella loro terra non certo per scelta. La mia solidarieta’ va alle loro famiglie.
Anzi, per i militari italiani (nonche’ americani, britannici e quant’altri) provo piuttosto vergogna e disprezzo, perche’ infrangono la nostra costituzione, la quale e’ molto chiara sul ripudio della guerra.
Se lo fanno perche’ hanno bisogno di lavorare, be’ che razza di lavoro e’ dare una mano ai marines a massacrare gente innocente? O ci siamo gia’ dimenticati che proprio i soldati italiani hanno di recente sparato a un’auto, uccidendo una bambina? O dobbiamo strapparci i capelli solo quando uno di questi “eroi” alla rovescia ci rimette la salute o la pelle (ripeto, a ragion veduta e per propria scelta)?
Giornalista licenziato
@ CC
Temo che sia solo uno dei primi di una lunga serie.
Ormai, c’e’ poco da stupirsi. Siamo in piena Era del Letame Strabordante. Senza pudore e senza nemmeno le foglie di fico.
Sentenza a soli 6 anni contro l’agente Spaccarotella
@ CC
Che vuoi, ne hanno dati appena 3 e mezzo (che poi forse diventeranno uno per “buona condotta”) ai quattro agenti che hanno massacrato un povero ragazzo di 18 anni. E l’omicidio preterintenzionale, con aggravanti di inquinamento di prove, secondo la legge prevede dai 10 ai 18 anni di reclusione.
Altro che due pesi, eccetera.
Per il resto, come sopra.
Non capisco perché un giornalista della Rai, o di qualunque altra testata non proprietà del Vaticano, debba dichiarare, come ha dovuto fare Balducci di Rai3, di “avere rispetto per il Vaticano”. Forse che il Vaticano, oltretutto, ha rispetto per l’autonomia della Repubblica italiana e del suo giornalismo?
Siamo in presenza di una triste gara a chi si inchina di più e bacia la pantofola dopo adeguate abluzioni con l’acquasantiera. Questo non è giornalismo, è servilismo. Il dato tragico è che Minzolini Bavaglini resta al suo posto, con giustificazioni risibili e anche volgari al pari del tizio della Consulta che invita a cena a casa in un sol colpo Berlusconi e gli altri addetti al lavoro del lodo Alfano. Roba da pedate nel sedere da parte del Quirinale, se fossimo un Paese serio e non di Pulcinella, anzi del Chiavaliere a Dondolo del Letto Grande per le Orge.
Leggete queste righe di cronaca sulla vicenda del 4 gatti che ancora si sorbono il papa e di Rai3. Non so chi è il più ipocrita, chi il più servo e chi il più untuoso.
In ogni caso, povera Italia.
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L’espressione usata da Balducci aveva scatenato una ridda di critiche. Il vicepresidente della Vigilanza Rai, Giorgio Merlo (Pd), aveva parlato di “deriva anticlericale” della terza rete, definendola “singolare e volgare”. Il direttore del Tg3, Antonio Di Bella, aveva difeso la testata dicendo di aver chiesto chiarimenti al vaticanista che gli aveva “assicurato che non era sua intenzione ironizzare, o peggio irridere il Pontefice, come d’altronde non ha mai fatto in passato”. L’incidente sembrava chiuso dopo una telefonata tra Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede e Di Bella. Oggi invece è arrivato l’ordine di servizio con cui il direttore del Tg3 ha comunciato che “a partire da oggi il collega Roberto Balducci non seguirà più il Vaticano”. Una decisione “difficile – ha detto Di Bella – ma giusta e necessaria verso la testata”, presa in “una vicenda delicata e dolorosa”.
Immediata la replica del comitato di redazione della testata che si è detto stupito per la “strumentalizzazione politica, priva di senso, di un fatto che era già rientrato ieri”. “Non stiamo parlando di uno scontro con il Vaticano su prese di posizione del Papa – ha sottolineato il cdr – ma di una battuta riuscita male, certamente infelice, e di cui il collega stesso si era scusato: e anche il Vaticano ci sembrava che avesse accettato questa lettura dei fatti”. Il cdr, che ha respinto le accuse di “deriva anticlericale” della testata, ha ricordato anche che in due anni il collega Balducci non aveva mai ricevuto un appunto. “Forse – conclude la rappresentanza sindacale del Tg3 – siamo sotto tiro nel delicato momento delle nomine”.
Dal canto suo, prima della sua rimozione, Balducci aveva scritto una lettera a Di Bella in cui aveva ribadito il proprio “rispetto per il Vaticano” e aveva sottolineato il proprio dispiacere per il fatto che la vicenda “possa aver procurato danno a te, alla nostra testata, alla nostra azienda”. “Per questo soltanto, e per la nostra decennale amicizia – aveva aggiunto – mi rimetto ad ogni tua valutazione del caso”. Il giornalista aveva poi dato la sua versione sulle ragioni della “battuta” sui “quattro gatti” del Papa: “La frase è un inciso retta da ‘gli strapparono un sorriso’ (i gatti di montagna, perfino quello malandato), almeno quanto i proverbiali (sottolineo proverbiali) quattro gatti, forse molti di più (con immagine del saluto e del sorriso e della piazza piena), che hanno il coraggio e la pazienza di ascoltare”. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai, Sergio Zavoli: “Ho appena scritto una lettera al presidente e al direttore generale della Rai in cui richiamo l’urgenza di far rispettare i vincoli contrattuali del servizio pubblico, stabilendo il principio che al merito professionale deve corrispondere la responsabilità. L’episodio del Tg3, in sé un tentativo maldestro di fare dello spirito, risoltosi in una palese e disarmante grossolanità aggiunge nuove voci al vocio di quanti si dicono scontenti della Rai senza distinzioni e senza mezze misure”. “La lezione di questa spiacevole circostanza – ha concluso il senatore Zavoli – riconduce all’indirizzo della Commissione di Vigilanza sulla necessità di incrementare il rapporto fiduciario che, per tradizione, lega l’azienda e l’opinione pubblica”.
I tumulti in tribunale ad Arezzo contro la sentenza di (lieve) condanna dell’agente Spaccarotella che ha ucciso il giovane tifoso Sandri è chiaramente un antipasto servito in tavola dai volenterosi palafregneri del Chiavaliere a Dondolo del Letto Grande per le Orge. E’ da sempre che costui calunnia la magistratura e aizza e conciona contro i magistrati, la tifoseria come quella di Arezzo gli fa comodo. Anche per pararsi il culo in caso di nuovi guai giudiziari.
Povera Italia.
x Vox
La leva non è più un obbligo da un quinquennio, in Italia.
Lo so perchè mio figlio, durante l’Università, doveva fare continui rinvii.
Per quel che riguarda l’Afghanistan mi pare che le cose siano meno semplici di come le presenta lei.
Come mi pare che la nostra carta ripudi la guerra di aggressione, ma non la difesa del territorio e dei cittadini che vi abitano.
E i terroristi non se ne stanno tranquilli a casa loro!!!
Ma al riguardo le nostre idee divergono.
Quello che non accetto è tagliare con l’accetta torti e ragioni, a seconda della ideologia che ci guida;
Come non accetto il suo disprezzo e vergogna nei riguardi di ragazzi di cui non sappiamo le difficoltà di vita.
Non era un delinquente, era un ragazzo che voleva vivere nell’ambito delle leggi di uno stato di diritto.
Sylvi
ah, l’Afghanistan. Teatro di guerre e scontri da parecchi annetti, anzi decenni. Anzi secoli…
L’ultimo attacco occidentale, come tutti sanno, comincio’ nel 2001 e finora non ha avuto molto successo, bisogna ammetterlo. Lo dicono tutti.
A proposito pero’ di stragi, massacri e vittime civili, vittime soprattutto di bombardamenti, milioni di mine antiuomo, e distruzione sistematica di sistemi d’irrigazione in clima arido, sara’ anche bene ricordarsi dell’invasione sovietica dell’Afghanistan (1979-1988). Almeno un milione di afghani morti, due milioni di feriti o menomati, milioni di ‘refugees’. O almeno cosi’ mi dice la compagniadellazia da cui sono lautamente stipendiato…mmmmmhhhh….Tuttavia, i sovietici erano militari ‘di leva’, soldati del popolo, anticapitalisti, di sicuro non avevano nessuna altra scelta, quindi onore al merito.
Ed onore ai loro 15.000 caduti (di cui non frega piu’ niente a nessuno, comunque, e neanche se ne ricorda nessuno).
Sia chiaro che io sono per il ritiro delle truppe e che se la sbrighino pure da soli, per cosi’ dire, tanto peggio di cosi’…tuttavia i danni peggiori in Afghanistan non li hanno fatti i soldati occidentali. E’ stato il Vietnam di qualcun altro
Peter
@ Sylvi (122)
Demagogia. Ipocrisia. Gesuitismo.
Fare la guerra per gli interessi (non certo onorevoli) di qualcun altro E’ una vergogna, oltre che un’assurda e inutile perdita di vite umane, comunque lei voglia rigirare la frittata. E gli italiani non stanno in Afgahanistan (come prima in Iraq) per “difendere” i cittadini italiani, ne’ tanto meno quelli afghani.
Chi siano poi i veri terroristi resta proprio da vedere.
Lei mi dava addosso, qualche sttimana fa, perche’ (secondo lei) non avevo abbastanza rispetto della nostra Costituzione, ma ora sembra avere dei “se” e dei “ma”, solo perche’ si tratta di “ragazzi” italiani.
Poi parliamo di due pesi e due misure.
..scusate avevo promesso il raccontino del Fatebbenefratelli ed anche se ho avuto una giornata faticosissima… provo a scrivere lo stesso …
Sabato sera rientro alle 8pm. Passo dalla reception ed incontro il medico rossiccio cche meravigliato mi dice cche ggia erano convinti cche non sarei rientrato… passo il resto della serata con Florel, il mio nuovo amico Rom… mi racconta di lui e il suo popolo ed io gli racconto di me e delle mie frequentazioni giovanili di gitani Slavi ( in questo blog ho raccontato della mia adolescenza e delle mie amicizie di giochi in un campo Rom) I racconti ci emozionano a vicenda e dopo aver confortato il vicino in delirio continuo, siamo andati addormire… mi accorgo che non ho ppiu acqua minerale e vado in infermeria a chiedere una bottiglietta… NON CE NE PPIU DI ACQUA… ai pazienti diamo due bottigliette da 1/2 litro al gg… ma se voglio posso comprarla al dispenser automatico al piano di sotto… Non mi metto aggridare…. incazzatissimo vado addormire…
Domenica mattina mi sveglio come sempre alle 5 ed alle 6 faccio il primo aerosol… Mi preparo x uscire in permesso ggia dal primo mattino x rientrare alle 8pm come la sera precedente…. Il medico della domenica, una dolce e gentile dottoressa, arriva nella mia stanza alle 10am e alla mia richiesta di permesso mi dice che con la pleurite cche mi ritrovo, non ppuo darmi nessun permesso….Cosicche torno ad avere la pleurite la domenica ed il sabato la scogliosi alla colonna… Gli chiedo se ci guadagno o ci perdo fra le due malattie… La disperazione nella mia testa ffa scintille… mi sarei dato una martellata sulle palle, x sentire qualcosa di piacevole… mi calmo e passo la domenica in stanza con i miei nuovi amici di sventura. Decido di aspettare il mattino di lunedi x parlare col medico titolare del reparto (la sensuale medichessa di quando sono arrivato e con lei ho litigato x laria condizionata il venerdi sera… A 1/2 gg… arriva il mangiare…. mi colpisce un attacco di vomito, solo alla vista del solito brodino di dado e questa volta salatissimo.. con un secondo piatto di due fettine di carne con grasso… Questa brodaglia mi ricorda la pastina in brodo cche ci davano le suore al mezzogiorno alla mensa dei poveri della chiesa di San Cristoforo…. Al Fatebbenefratelli è rimasto tutto uguale a 30 anni prima, quando lo gestivano le suore…. pputtanaeva!! Il pomeriggio viene in visita la moglie di Florel vestita con una gonna lunga piena di pallettes dorate ed un viso antico e provato di una mamma di 5 figli…. Tengo gli occhi bassi quando mi rivolgo a lei e continuo a guardare Florel x rispetto a sua moglie ed a lui, Florel nota la mia reazione e mi sorride , contento di conoscermi…. ( solo quando la moglie saluta e va via… mi fissa intensamente negli occhi e mi fa un sorriso, nel quale ho visto il suo mondo e la sua gioia nel salutarmi… ) Dopo un ora di colloquio fitto fra i due… con le pallette cche sparavano riflessi del sole di luglio a Milano, arriva un amico di Florel, uno zingaro doc… armato di violino, e cappello tipo cowboy, ori in quantita discreta, Florel mi presenta il suo amico… un bel uomo, magro, con un bel viso dai lineamenti sinceri. vestito da festa x loccasione o forse è il suo vestito di tutti i gg, Mi sorride e rimango abbagliato dai suoi denti di oro puro…uno spettacolo abbocca aperta… Li lascio alle loro chiacchiere e mi apparto da loro… Quando ad un tratto il musicista sfodera il violino (zigano.. eqqui ci vuole..) e comincia a pizzicare note danzanti arritmo gitano… lo squallido stanzone sembra meno squallido e le note del violino saltano di gioia, rallegrando un ambiente molto deprimente, comè naturale in un ospedale… ma in questo era non solo deprimente e disperante… Sara stato x cche era anche domenica cche ho pensato di rimandare il mio suicidio ad altra occasione… ( almeno dopo la festa di Uroburo ecche caxxo..)
…vado addormire, scusate… http://www.vvuaddurmi.now contina…
Faust
x Vox
poichè sono l’unica in questo blog che può essere tacciata, forse!, di “gesuitismo” anche se non ho studiato dai gesuiti,sono andata sulla Treccani.
“Spregiativo, di persona falsa o finta.
Questo sign. è stato assunto dalla parola attraverso la polemica seguita alla Controriforma e condotta da rigoristi, spec. dai giansenisti, che rimproveravano ai gesuiti orientamenti quali il probabilismo e il lassismo, e l’adozione della casistica per scopi mondani e per accrescere il proprio prestigio e potere nella società contemporanea”-
Vede? i Giansenisti, buoni quelli! Rigoristi e con” paratie” sugli occhi!
Io ho parlato di Stato di diritto, senza “se” e senza “ma”, perchè è quello nato dalla Carta.
Ps: Io sto indagando se un marxista può diventare un laico riformista, sa il PD!…
E se un cattolico può evitare di essere gesuitico…
Vado a meditare.
Buonanotte
Sylvi
x Sylvi,
Cara Sylvi,
non ci fare caso, in questo blog ci davano sotto perche’ abbiamo espresso cordoglio per altri Italiani caduti in Iraq ed Afghanistan.
Ricordo Fabrizio Quattrocchi ed il Para’ Salvatore Marraccino.
Da non dimenticare Nicola Calipari, non un militare ma un agente segreto.
Per decenza il Sig. VOX potrebbe frenarsi con frasi come questa:
“Anzi, per i militari italiani (nonche’ americani, britannici e quant’altri) provo piuttosto vergogna e disprezzo, perche’ infrangono la nostra costituzione, la quale e’ molto chiara sul ripudio della guerra.”
Mio papa’, tutti i miei zii e mio marito hanno servito l’Italia e tengo care le medaglie al valore di mio papa’.
Buona notte.
Anita
PS:
Il Sig. VOX usa una tastiera inglese…e’ la prima volta che ci faccio caso.
L’Inglese non ha accenti.
x VOX
Se la Costituzione Italiana e’ tanto rigida e molto chiara sul ripudio della guerra, perche’ avete un esercito militare abbastanza robusto?
Una volta nell’esercito devono accettare di essere richiamati.
Ricordo filmati con le feste con trombe e musica per la partenza dei bersaglieri in Iraq….
I primi dei nostri militari richiamati, infatti piu’ della meta’ dei militari in Iraq erano e sono della Guardia Nazionale, richiamati perche’ la Guardia Nazionale e’ “volontaria”.
Diversi stanno servendo due e tre’ turni di servizio.
Se mio figlio maggiore fosse vivente sarebbe stato richiamato, era un MP = Military Police di riserva.
Anita
@ Sylvi
Mi dimostri che gli italiani in Afghanistan stanno difendendo i cittadini italiani o afghani, anzicche’ gli interessi materiali e strategici degli Usa, e ritiro tutto quello che ho detto.
Lei e Anita avete i vostri motivi familiari per voler difendere l’indifendibile, e dal punto di vista piscologico e sentimentale lo comprendo. Ma per me una guerra di invasione, specialmente quando non provocata e compiuta sotto falsi pretesti e menzogne, con fini rapaci e metodologie naziste, e’ una guerra sporca e vergognosa. Prendervi parte e’ quindi un’ingiustizia, un’onta per il nostro Paese e per la nostra Costituzione. La spesa, uno schiaffo alla miseria e alle difficolta’ in cui versa in questo momento l’Italia.
Morire combattendo una guerra d’invasione e’ assurdo. Dare la propria vita e toglierla agli altri solo perche’ si arricchiscano i vari alti papaveri che non rischiano una goccia del proprio sangue e’ semplicemente atroce.
Quattrocchi e i suoi comrades erano dei mercenari assunti da una ditta privata, si facevano pagare lautamente per fare la guerra contro un popolo che non gli aveva fatto assolutamente nulla di male. Dov’e’ l’eroismo? Dov’e’ il merito? Di quale rispetto stiamo parlando? Cos’altro si puo’ provare se non sgomento, se si rimettono per un momento i paletti della ragione ai propri posti?
La guerra di offesa, chiunque la compia, suscita in me solo orrore e sdegno. Io rispetto un solo tipo di guerra: quella di difesa. E un solo tipo di soldato: quello che combatte per difendere il proprio popolo e la propria terra dagli aggressori.
Se la Costituzione Italiana e’ tanto rigida e molto chiara sul ripudio della guerra, perche’ avete un esercito militare abbastanza robusto?
@ Anita
Perche’ crede che abbia parlato di ipocrisia? Proprio per questo. Art. 11: la Costituzione italiana ripudia la guerra. Intanto, i militari italiani vanno in Iraq, in Afghanistan, magari tra poco pure in Pakistan, non me ne stupirei. A fare cosa? A difendere gli interessi di chi? Coi governi genuflessi che ci ritroviamo, possono mandarci pure su Marte a combattere gli omini verdi e tutti si sentiranno orgogliosi dei propri “ragazzi”.
Io se avessi un figlio di quell’eta’, lo incatenerei al divano piuttosto che permettergli di partecipare a queste guerre coloniali. Dovrebbe passare prima sul mio corpo.
Ma se un esercito nemico invadesse il nostro paese, partirei con lui senza indugio.
@ Anita
PS – Uso una tastiera inglese per lavoro. E con cio’?
@ Anita
E non si preoccupi della decenza. E’ evidente che abbiamo paramentri morali piuttosto distanti. Cosa sia decente e cosa no non sta a lei giudicare.
Inoltre, non faccia l’insalata: Calipari e Quattrocchi non si possono mettere sullo stesso piano. E i motivi per la loro presenza in Iraq non potevano essere piu’ diversi: uno per farsi un po’ di soldi e l’altro per salvare una giornalista italiana. Non si dimentichi, poi, che Calipari lo hanno ucciso i soldati americani, mica gli irakeni!
L’articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana:
“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”
x Faust
Caro Nico,
mi dispiace per la tua salute, spero che non sia cosa seria.
La scoliosi non arriva tutto di un botto….di solito si nasce con una curvatura della spina dorsale, puo’ succedere in un incidente non curato, puo’ essere causato da osteoporosi…gli uomini non ne sono immuni, anche se piu’ frequente nelle donne dopo la menopausa.
Poi con l’invecchiamento e l’artrite, una graduale riduzione del spazio tra le vertebre, cosi’ come la riduzione dello spazio disponibile per i nervi o stenosi, la scoliosi si aggrava.
La degenerazione della colonna vertebrale e’ parte del normale processo di invecchiamento in tutte le persone.
Ne so’ qualche cosa….
Io ho una curvatura lombare, non seria, ma con l’andar degli anni si fa sentire, eccome….
Ma che ospedale e’, ti fanno entrare e uscire?
Qui non succederebbe mai…o dentro o fuori.
Comunque, auguri e tieni su il morale.
Ciao, baci e abbacchi.
Anita
x VOX
Non sono nuova di questo forum, dico questo, ma all’inizio era L’Espresso blog di Bocca, poi Aruotalibera ed ora Arroutalibera.
So benissimo chi era Nicola Calipari, un agente segreto della SISMI, ucciso in Iraq al checkpoint Americano.
Si trovava sul luogo per riportare in Italia la giornalista Giuliana Sgrena.
Non ho fatto paragoni o nemmeno messo sullo stesso piano.
Fabrizio Quatrocchi era un panettiere disoccupato, e’ morto dignitosamente.
Secondo i suoi ragionamenti i militari che hanno persa la vita in Europa per liberarvi dai tedeschi erano forse dei criminali?
Se un domani l’Italia si trovasse minacciata o occupata, le assicuro che i nostri Marines e forze armate sarebbero pronti a sacrificare la loro vita per voi.
Anita
…aggiungo due righe, poi vado a scuola e continuero nel pomeriggio…
Al Fatebbenefratelli è rimasto tutto uguale a 30 anni prima, quando lo gestivano le suore…. ecco qui manca un pezzo….
Dopo mangiato faccio due passi nel corridoio e vedo un altro carrello del mangiare… ma era diverso il contenuto del carrello…. prosciutto e melone, tortellini in brodo, verdure di vario tipo… Domando da dove viene quel ben diddio e alzo la voce… cominciano a farfugliare una spiegazione cche in breve mi han detto cche quel mangiare era stato prenotato 3 gg prima, quando ancora non cero… pputtanaeva ho fatto un casino cche meta bastava… e nessuno ha saputo spiegarmi il xcche di questa differenza di trattamento… in fondo anchio ho prenotato del mangiare, ma mi hanno portato quel cche han voluto… Passata la tempesta odo violini zigani far festa e continua la giornata… arrivano le visite dei parenti e di questo ho scritto sopra… continua con la serata con Florel ed il mattino del lunedi….
continua e buona ggiornata a tuti, beli e bruti…. Ma allora approposito della mangiata-festa proposta da Uro, a Livorno da AZ… chi mi sa dire qualcosa…Non ho ancora avuto tempo di leggere i post arretrati…. Antonio fammi sapere qualcosa… ciaooo!!!
Faust
Cari amici,
Siamo in regime dittatoriale,…bisogna eseguire alla lettera le direttive del vaticano e del governo,…in carica.
L’ipocrisia e’ stata sempre la loro politica,…al popolo bue non resta
che pagare e stare zitto.
Le poche voci di dissenzo vengono ridicolizzate e messe a tacere
con qualsiasi mezzo,…una repubblichetta delle banane in piena regola.
Ma quando si svegliera’ questo popolo di imb…..i?
Buongiorno a tutti,Ber
Cara Pino,
La tua riflessione sull’uso della massa amorfa per intimidire anche quella poca giustizia rimasta in questo paese, mi ha fatto riflettere.
Il potere politico si serve del potere legislativo,in modo subdulo e ricattatorie per imporre le leggi che fa loro comodo?
Il tasto premuto sull’insicurezza,…ci hanno portato alle ronde.
Le accuse sulla corruzione dell’avversario politico,…ci hanno portato ad un regime ancora piu’ corrotto e fascista del precedente.
Faccio una paragone:
In abruzzo da trenta anni hanno mangiato sulla sanita’…,dc,sx,dx,…il bilancio e’ da bancarotta.
Due anni fa la giunta del turco cade,…tangenti sanitarie.
Io mi sono meravigliato che del turco va” solo lui in galera”,…quandoper ben 8 anni la giunta dx aveva rubato a tutto spiano e non sono stati nemmeno indagati.
Caduta la giunta sx il cavaliere mette il suo burattino,…arriva anche il terremoto,…il nuovo governatore trova le casse vuote,…che sfigato,…forse chr loro le avevano lasciate piene?
Pero’ l’inchiesta va avnti e l’inchiesta arriva ai pupilli del cavaliere.
Io sono il popolo ingenuo,che ha sempre avuto
un rispetto per le istituzioni,…ma la domanda sorge spontanea:
Perche’ l’indagine della sanita’ sulla dx parte dopo due anni,…
il tutto e’ stato fatto per vincere le elezioni ed ingannare il popolo bue?
Un caro saluto,Ber
….scusa mi e’ scappato un cara,…al posto di caro,
chiedo venia.
Per Ber 137
caro Ber, sono duemila anni che parte del nostro popolo è reso schiavo dalle storielle religiose dell’Oltre Tevere, con un susseguirsi continuo di uomini loschi che succhiano il sangue e imboniscono il popolo credulone, non tutto il popolo, si, non tutto, però una buona parte si.
E allora; giustamente tu ti chiedi “Ma quando si svegliera’ questo popolo di imb…..i?”, tra breve mio caro amico, il popolo si sveglierà e saranno cazzi amari per chi ci governa. La fame sta avanzando a grandi passi e questo governo d’incapaci perirà sotto il peso delle sue bugie e dei suoi stomachevoli spot pubblicitari. La fame, la fame, la perdita del lavoro vedrai, tempi bui ci aspettano!!
http://www.repubblica.it/interstitial/interstitial1638763.html
….per il magnaccia mastella una miseria,…lui abituato a ben altro.
Cari Amici,
ieri mi sono unito alle condoglianze per la morte del caporal maggiore Sandri paragonando appositamente la”sua morte” a quella di un caduto sul “lavoro”.
Ieri se non sbaglio sono “morti” altre tre persone in Italia per incidenti sul lavoro.
Facevano il “loro” dovere..cioè di portare a casa “la pagnotta” cosi come presumo il Sandri.
Caricare di altri “significati” la sua morte ,mi pare sia del tutto improprio.
Se non erro la nostra è “definita ” tecnicamente Missione di pace, ovvero missione che rasenta quella classica delle forze dell’ordine .
Orbene ,chi lavora in Acciaieria, chi sale su impalcatura ecct al pari di un poliziotto o di un militare ,sa benissimo a quali pericoli va incontro.
Se la situazione in Afghanistan ,sta diventando qualcosa di diverso da quella iniziale si abbia il “coraggio” di prenderne atto e di dire le cose “come stanno”.
E cioè che quello non è affatto un territorio “pacificato” e che è in corso una guerra .
Sull’Agente Spaccarotella e sulla sentenza di Arezzo , mi sembra che il “caso” stia montando con :
Cortei ect,ect il padre ha invocato “la presenza di Un MILIONE di persone in piazza.
Direi che a parte il caso Giuliani dove è scappato il morto, ma tutti i Poliziotti che si comportaron in un certo “modo” alla Diaz e Bolzaneto e d’intorni , non vi siano stati troppi piagnistei per le sentenze lievi.
Direi che in questo caso siano stati adottati “eventualmente” gli stessi pesi e le stesse misure ..una volta tanto…!!
Semmai ..se qualcosa non funziona..si faccia un’analisi più “generalizzata”, poichè diversamente questo sì che può diventare “gesuitismo”come ben specificato dalla Sylvi ..alla quale peraltro voglio ricordare che di Gesuiti si si può anche parlare in senso di “politici intelligenti”,semmai “mascherati” sotto toghe improprie …per la loro funzione.
Sul caso del vaticanista direi che non sia nemmeno più il caso di ritornare ,si commenta da solo..sapete per la prevenzione degli “infortuni sul lavoro” giornalistici , consiglio di mettere un cartello con teschio su ogni “luogo” santo con l’avvertimento “CHI TOCCA I FILI MUORE”, almeno ci si lava la coscienza..sapete la prevenzione..!!!
cc
X TUTTI
E’ IN RETE IL NUOVO ARGOMENTO.
BUONA LETTURA.
pino nicotri
x CC,
sembra anche a me che sul caso spaccarotelle si stia montando un caso politico.
Il caso giuliani frutto’ alla madre una buona pensione da onorevole,forse anche il padre del povero ragazzo avra’ aspirazioni tali.
Chi puo’ portare in piazza un milioni di persone….
Insomma,e’ mia impressione che si stiano sfruttando tutti i casi,
anche quelli che con lo stesso non hanno nessun rapporto,…per
sfruttare al massimo la societa’ a proprio vantaggio personale.
Rimane il soldato e l’operaio che muoiono per un salario,…ma loro non sono di moda,…non hanno ultras che li appoggiano,…e presto cadranno nell’oblio.
E intando le entrate tributarie scendono…,come saranno soddisfatte tutti questi appetiti?
Un saluto,Ber
PS:i gesuiti sono considerati i ribelli della chiesa,…e non troppo
ben visti dal vaticano.
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