Il Papa assolverà il Papi? Dati i (nostri) molti altri quattrini in ballo per le scuole private, cioè cattoliche, è quasi certa una nuova “pro stitùtio” della Chiesa. Del resto il bue non può dare del cornuto all’asino
Il motivo per cui la Chiesa alla fine farà finta di nulla e continuerà a dare spago a Silvio Berlusconi nonostante le critiche crescenti da Famiglia Cristiana alla Cei, è molto semplice e concreto: il ministro della Pubblica (d)Istruzione, tale signora Gelmini, vuole estendere a livello nazionale ciò che già è pratica corrente nella sua amata Regione Lombardia: vale a dire, regalare soldi pubblici a chi decide di mandare i figli alla scuola privata. Che in Italia è quasi sempre cattolica. Teniamo presente che la Regione Lombardia ha dato nell’ultimo anno ben 44 milioni di euro di sussidi a chi manda la prole alle private, cioè “dai preti” o “dalle monache”. Moltiplicando 44 per il bel numero delle regioni italiane salta fuori una cifra decisamente di tutto rispetto, dirottata dalle nostre tasche e da aggiungere ai più o meno 2 miliardi di euro che la Chiesa già incassa a vario titolo dal remissivo Stato italiano. Insomma, un altro modo per finanziare il Vaticano, ovvero quella Chiesa che non perde mai l’occasione per invadere la nostra vita politica, condizionare i politici condizionabili, e sono molti, anzi troppi, riducendo di conseguenza sempre di più la laicità della Repubblica italiana e di conseguenza la nostra libertà di cittadini italiani.
Non vorrei turbare Minzolini, ma ci sono in giro già “pettegolezzi”, come li chiama lui, o notizie, come le chiamano i giornalisti, secondo le quali sono già iniziati gli incontri, a partire dalla cena organizzata dal solito Letta col solito prelato vaticano, e le trattative per stabilire il prezzo dell'”assoluzione” del Chiavaliere. Non so dire se verrà definito anche lui “uomo della Provvidenza”, come già avvenne per Benito Mussolini, con le note disastrose conseguenze per l’Italia ma con la miniera d’oro del Concordato, più un bel pacco di quattrini, per il Vaticano.
Le prostitute, come già ho avuto modo di spiegare, si chiamano così perché etimologicamente la parola “prostituta” deriva da ” pro stitùere”, che significa “fissare prima”, in questo caso il prezzo delle proprie prestazioni. E’ quindi del tutto legittimo dire che la Chiesa, o se si preferisce il Vaticano che la governa, si sta prostituendo per l’ennesima volta al potente di turno. Nulla di nuovo sotto il sole. Eccetto i grandi danni che il Bel Paese dovrà prima o poi patire di nuovo, a partire dal dilagare dell’ipocrisia e dallo spappolamento della morale pubblica e privata peraltro già conciate male proprio per la mania di Santa Madre Chiesa di voler sostituire “la legge di Dio”, ovvero il perdono a pagamento a proprio vantaggio del pedaggio chiamato pio obolo, alla più prosaica e dura legge delle società civili e annessi codici penali.
Il Chiavalier Berlusconi ne avrà pur fatte di cotte e di crude in fatto di pelo pubico e dintorni, e la stampa non solo italiana gli dà addosso non per il Chiavalierato libertino in sé, ma per il modo esibizionista e sbracato con il quale se n’è abboffato e ha fatto abboffare gli “amici” perfino a spese del servizio pubblico chiamato Rai – e non Bordello – e perfino per far cadere il governo Prodi allora in carica. Resta però il fatto strano che l’attuale pastore tedesco di guardia al soglio di Pietro nel giugno 2001 ha firmato l’ordine scritto a tutti i vescovi del pianeta che li obbliga a tacere alle autorità civili qualunque caso di pedofilia e adescamento anche di adulti tramite il sacramento della confessione, ma nessuno ne parla. Anzi, se il Chiavaliere viene bastonato, il Pastore tedesco viene esaltato. Come la mettiamo? E’ più grave, su scala italiana e su scala mondiale, il “letto grande” scopereccio di Berlusconi o quell’ordine impartito da Ratzinger quando era a capo della Congregazione erede dell’Inquisizione? Prima di rispondere teniamo a mente che quell’ordine ha favorito il dilagare tra i religiosi di professione della pedofilia e degli adescamenti, a partire dal noto caso del parroco fiorentino Delio Cantini fino alla pioggia di casi negli Usa, in Australia e in Irlanda, per citare solo i casi più noti e di cui la stampa non tace tutto.
In quanto autore del libro “Emanuela Orlandi, la verità: dai Lupi Grigi alla Banda della Magliana”, libro che mette a nudo alcune pesanti brutture del Vaticano, ho preferito non appesantire il carico occupandomi anche dello scandalo dei preti pedofili irlandesi che dallo scorso marzo affiora ogni tanto solo su pochi giornali italiani, forse solo su Repubblica, ma di fronte ai clamorosi due pesi e due misure a seconda che si tratti del Chiavaliere Papi o del Pontefice Papa e di fronte allo sfrontato e sgangherato “pro stitùere” se stessa della Chiesa per assolvere il pubblico libertinaggio del primo, non è il caso di continuare a tacere. La notizia è che il 9 marzo sono state rese note le dimissioni del vescovo John Magee – ex segretario privato di Wojtyla – da titolare della diocesi irlandese di Cloyne. La buccia di banana che ha fatti scivolare Magee è la protezione e la copertura data a troppi preti pedofili. Se le ha date a religiosi pedofili irlandesi, è lecito chiedersi se può averla data a eventuali religiosi pedofili vaticani quando era segretario privato di Wojtyla. Il dubbio non è ozioso, visto che la scomparsa della non ancora sedicenne Emanuela, che abitava in Vaticano, somiglia molto a un caso di pedofilia anche nell’ipotesi fantascientifica che abbia ragione la “superteste” vaneggiante Sabrina Minardi, l’ex amante del boss della Magliana Renatino De Pedis che dice di sapere tutto. Ecco perché mi sarei aspettato un interesse meno limitato da parte dei mass media. La notizia è invece durata solo lo spazio di un mattino ed è riemersa un paio di volte e lasciata appassire quando invece andrebbe sviluppata. Visto che non lo ha fatto nessuno, passati ormai quattro mesi lo faccio io.
Magee è stato segretario privato di tre papi, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II, alias papa Wojtyla. Del quale era il segretario privato anche quando di Emanuela si perde ogni traccia. E mentre Magee ne era il segretario privato, il responsabile dell’Anticamera di Wojtyla era il vescovo pedofilo gay Julius Paetz, mentre il Cappellano di Sua Santità era monsignor Bertani. Paetz verrà promosso in Polonia come vescovo di Poznan, donde però vari anni dopo ne verrà cacciato proprio quando stava ormai per essere promosso primate dell’intera Polonia. A causa del suo vizietto, infatti, il governo polacco pretenderà e otterrà il richiamo di Paetz in Vaticano per evitare l’onta della nomina a capo della Chiesa polacca di un collezionista di denunce per molestie sessuali verso troppi seminaristi. Bertani è invece il prelato che in una intercettazione telefonica della magistratura italiana lo si sente impartire al vice capo della sicurezza vaticana, Raul Bonarelli, l’ordine di mentire ai magistrati italiani che lo avevano convocato per interrogarlo come testimone del caso Orlandi.
Magee, Paetz, Bertani: un bel trio, non c’è che dire! Come si vede, non pochi strani tipi circondavano Karol Wojtyla, il papa che con fretta alquanto sospetta si vorrebbe “santo subito!”. Strano che di questa inquietante terna non parli mai per esempio il cardinale Stanisław Dziwisz, segretario particolare di Wojtyla durante tutto il suo pontificato, pur essendo sempre così pronto a riferire ogni maraviglia edificante del suo ex principale. Ma andiamo per ordine.
Magee ha dovuto dimettersi per non avere mosso un dito durante i molti anni nel corso dei quali nella sua diocesi fioccavano gli allarmi e le denunce per episodi di pedofilia di sacerdoti ai danni di bambini e bambine. Nel 1999 a Ferns si suicida il parroco Sean Fortune, accusato di abusi sessuali multipli. E nel 2002 parte l’inchiesta governativa “The Ferns Report”, che come si vede prende il nome proprio dalla località del suicidio del parroco. Nello stesso anno ci sono le dimissioni del vescovo di Ferns, Brendan Comiskey, figura di grande spicco della Chiesa cattolica irlandese: è costretto a uscire di scena quando emerge che pur a conoscenza dei molti abusi perpetrati da preti della sua diocesi non aveva mosso un dito (né più e né meno come è successo un po’ dappertutto, negli Usa, in Australia, in Austria, ecc., e anche in l’Italia per esempio con il caso fiorentino del parroco pedofilo e stupratore Lelio Cantini, ma tralasciamo). Sempre nel 2002, la Chiesa irlandese è costretta a pagare ben 128 milioni di euro per risarcire le vittime, ma le indagini non si fermano. L’apposita commissione governativa dopo tre anni di lavoro ha messo assieme un vero e proprio “libro nero”. Le cifre sono da brivido: l’andazzo pedofilo e annessa omertà clericale duravano da almeno 40 anni, più di 100 i sacerdoti coinvolti, 350 le vittime, con vescovi compiacenti che – as usual – coprivano o al massimo trasferivano i preti, ma solo quelli colti in flagrante. Tant’è che il ministro per l’Infanzia, Brian Lenihan, ha dichiarato quello che in Italia nessun ministro o anche semplice parlamentare avrebbe mai il coraggio di dichiarare: «Il rapporto prova che nessuna azione fu intrapresa per proteggere bambini vulnerabili, per molti anni. Da parte di tutto il governo irlandese condanno nel modo più forte possibile il ripetuto fallimento e la grossolana trascuratezza di chi aveva incarichi di responsabilità nella diocesi».
Se Magee si è comportato così indegnamente nella sua diocesi della lontana Irlanda, perché mai avrebbe dovuto comportarsi meno indegnamente se avesse saputo di mele marce addirittura in Vaticano, cioè nel cuore della Chiesa? E se fosse giunto al suo orecchio qualcosa di compromettente riguardo la fine fatta da Emanuela Orlandi, figlia di un fattorino del papa, con abitazione in Vaticano a meno di 200 metri dal “palazzo apostolico”, perché mai Magee avrebbe dovuto evitare l’omertà che in Vaticano tutti hanno avuto? Il cardinale Silvio Oddi per esempio di cose compromettenti ne sapeva, ma ne ha parlato ai magistrati con ben 10 anni di ritardo, comunque solo in parte, sfumando i ricordi ed evitando accuratamente di fare nomi. Per non parlare del cardinale della segreteria di Stato Giovanni Battista Re, che ha rifiutato l’offerta di monsignor Francesco Salerno di darsi da fare per capire come e perché Emanuela fosse scomparsa. Offerta interessante, quella di Salerno, visto che lui si occupava di finanze vaticane, e quindi aveva contatti ovunque, dalle ambasciate a personaggi contigui alla banda della Magliana. Come per esempio quel don Piero Vergari che celebrò le nozze, il funerale e la sepoltura del boss Enrico De Pedis, “Renatino” per gli amici, addirittura nella basilica di S. Apollinare. Il cui edificio, guarda caso, è la continuazione del palazzo che ospitava la scuola di musica frequentata da Emanuela e proprietà del Vaticano.
E’ grazie alle omertà come quelle dei Magee, Bertani, Oddi, Re, ecc., e alle code di paglia dei Paetz, che si è potuto formare nel cuore del potere della Chiesa, cioè nelle immediate vicinanze dello stesso papa Wojtyla, la gigantesca omertà che ha seppellito Emanuela Orlandi sotto una montagna di menzogne e depistaggi. La riprova della malafede è l’incredibile avallo vaticano anche del “rapimento” di Mirella Gregori, ragazza romana scomparsa un mese e mezzo prima di Emanuela senza che nessuno mai ne avesse rivendicato alcunché fino a quando, due mesi e mezzo dopo, il suo nome è comparso nell’inchiesta di un noto settimanale sulla frequente sparizione di minori in Italia.
Che strano: nel mio libro indico anche dove – a detta di un mio informatore interno al Vaticano – Emanuela sarebbe morta la sera stessa della scomparsa, vale a dire in Salita Monte del Gallo. Un particolare del quale ho parlato ormai in varie interviste, compresa l’intera puntata andata in onda il 3 marzo del programma di Raitre “Le Storie – Diario italiano”, condotto da Corrado Augias. Eppure tutti, dentro e fuori le mura leonine. fanno finta di nulla. Compresa Federica Sciarelli di “Chi l’ha visto?”, che da anni tiene chiusa nei cassetti una mia intervista di oltre un’ora. Eppure per realizzarla mi aveva spedito una piccola troupe capeggiata da Fiore Di Rienzo. “Chi l’ha visto?”: no, semmai è più corretto dire “Chi l’ha vista?”. “Chi l’ha vista l’intervista?” E chi l’ha bloccata?
Ecco, questi sono i metodi grazie il Chiavaliere può sfangarsela pagando alla Chiesa un altro pesante dazio a nostre spese. La Storia si ripete, da un Uomo della Provvidenza all’altro, dalla tragedia alla farsa. Che non è detto resti farsa.
Naturalmente noi speriamo che un sussulto di dignità eviti questo nuovo “pro stitùere” se stessa da parte della Chiesa. Anche se il malloppo messo sul piatto per l’assoluzione, vale a dire le centinaia di milioni di altri nostri euro per le scuole cattoliche, è tale da indurre in tentazione non solo una escort come la D’Addario.Il motivo per cui la Chiesa alla fine farà finta di nulla e continuerà a dare spago a Silvio Berlusconi nonostante le critiche crescenti da Famiglia Cristiana alla Cei, è molto semplice e concreto: il ministro della Pubblica (d)Istruzione, tale signora Gelmini, vuole estendere a livello nazionale ciò che già è pratica corrente nella sua amata Regione Lombardia: vale a dire, regalare soldi pubblici a chi decide di mandare i figli alla scuola privata. Che in Italia è quasi sempre cattolica. Teniamo presente che la Regione Lombardia ha dato nell’ultimo anno ben 44 milioni di euro di sussidi a chi manda la prole alle private, cioè “dai preti” o “dalle monache”. Moltiplicando 44 per il bel numero delle regioni italiane salta fuori una cifra decisamente di tutto rispetto, dirottata dalle nostre tasche e da aggiungere ai più o meno 2 mila miliardi di euro che la Chiesa già incassa a vario titolo dal remissivo Stato italiano. Insomma, un altro modo per finanziare il Vaticano, ovvero quella Chiesa che non perde mai l’occasione per invadere la nostra vita politica, condizionare i politici condizionabili, e sono molti, anzi troppi, riducendo di conseguenza sempre di più la laicità della Repubblica italiana e di conseguenza la nostra libertà di cittadini italiani.
Non vorrei turbare Minzolini, ma ci sono in giro già “pettegolezzi”, come li chiama lui, o notizie, come le chiamano i giornalisti, secondo le quali sono già iniziati gli incontri, a partire dalla cena organizzata dal solito Letta, e le trattative per stabilire il prezzo dell'”assoluzione” del Chiavaliere. Non so dire se verrà definito anche lui “uomo della Provvidenza”, come già avvenne per Benito Mussolini, con le note disastrose conseguenze per l’Italia ma con la miniera d’oro del Concordato, più un pacco di quattrini, per il Vaticano.
Le prostitute, come già ho avuto modo di spiegare, si chiamano così perché etimologicamente la parola “prostituta” deriva da ” pro stitùere”, che significa “fissare prima”, in questo caso il prezzo delle proprie prestazioni. E’ quindi del tutto legittimo dire che la Chiesa, o se si preferisce il Vaticano che la governa, si sta prostituendo per l’ennesima volta al potente di turno. Nulla di nuovo sotto il sole. Eccetto i grandi danni che il Bel Paese dovrà prima o poi patire di nuovo, a partire dal dilagare dell’ipocrisia e dallo spappolamento della morale pubblica e privata peraltro già conciate male proprio per la mania di Santa Madre Chiesa di voler sostituire “la legge di Dio”, ovvero il perdono a pagamento a proprio vantaggio del pedaggio chiamato pio obolo, alla più prosaica e dura legge delle società civili e annessi codici penali.
Il Chiavalier Berlusconi ne avrà pur fatte di cotte e di crude in fatto di pelo pubico e dintorni, e la stampa non solo italiana gli dà addosso non per il Chiavalierato libertyino in sé, ma per il modo esibizionista e sbracato con il quale se n’è abboffato e ha fatto abboffare gli “amici” perfino a spese del servizio pubblico chiamato Rai – e non Bordello – e perfino per far cadere il governo Prodi allora in carica. Resta però il fatto strano che l’attuale pastore tedesco di guardia al soglio di Pietro nel giugno 2001 ha firmato l’ordine scritto a tutti i vescovi del pianeta che li obbliga a tacere alle autorità civili qualunque caso di pedofilia e adescamento anche di adulti tramite il sacramento della confessione, ma nessuno ne parla. Anzi, se il Chiavaliere viene bastonato, il Pastore tedesco viene esaltato. Come la mettiamo? E’ più grave, su scala italiana e su scala mondiale, il “letto grande” scopereccio di Berlusconi o quell’ordine impartito da Ratzinger quando era a capo della Congregazione erede dell’Inquisizione? Prima di rispondere teniamo a mente che quell’ordine ha favorito il dilagare tra i religiosi di professione della pedofilia e degli adescamenti, a partire dal noto caso del parroco fiorentino Delio Cantini fino alla pioggia di casi negli Usa, in Australia e in Irlanda, per citare solo i casi più noti e di cui la stampa non tace tutto.
In quanto autore del libro “Emanuela Orlandi, la verità: dai Lupi Grigi alla Banda della Magliana”, libro che mette a nudo alcune pesanti brutture del Vaticano, ho preferito non appesantire il carico occupandomi anche dello scandalo dei preti pedofili irlandesi che dallo scorso marzo affiora ogni tanto solo su pochi giornali italiani, forse solo su Repubblica, ma di fronte ai clamorosi due pesi e due misure a seconda che si tratti del Chiavaliere Papi o del papa e di fronte allo sfrontato e sgangherato “pro stitùere” se stessa della Chiesa per assolvere il pubblico libertinaggio del primo, non è il caso di continuare a tacere. La notizia è che il 9 marzo sono state rese note le dimissioni del vescovo John Magee – ex segretario privato di Wojtyla – da titolare della diocesi irlandese di Cloyne. La buccia di banana che ha fatti scivolare Magee è la protezione e la copertura data a troppi preti pedofili. Se le ha date a religiosi pedofili irlandesi, è lecito chiedersi se può averla data a eventuali religiosi pedofili vaticani quando era segretario privato di Wojtyla. Il dubbio non è ozioso, visto che la scomparsa della non ancora sedicenne Emanuela, che abitava in Vaticano, somiglia molto a un caso di pedofilia anche nell’ipotesi fantascientifica che abbia ragione la “superteste” vaneggiante Sabrina Minardi, l’ex amante del boss della Magliana Renatino De Pedis che dice di sapere tutto. Ecco perché mi sarei aspettato un interesse meno limitato da parte dei mass media. La notizia è invece durata solo lo spazio di un mattino ed è riemersa un paio di volte e lasciata appassire quando invece andrebbe sviluppata. Visto che non lo ha fatto nessuno, passati ormai quattro mesi lo faccio io.
Magee è stato segretario privato di tre papi, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II, alias papa Wojtyla. Del quale era il segretario privato anche quando di Emanuela si perde ogni traccia. E mentre Magee ne era il segretario privato, il responsabile dell’Anticamera di Wojtyla era il vescovo pedofilo gay Julius Paetz, mentre il Cappellano di Sua Santità era monsignor Bertani. Paetz verrà promosso in Polonia come vescovo di Poznan, donde però vari anni dopo ne verrà cacciato proprio quando stava ormai per essere promosso primate dell’intera Polonia. A causa del suo vizietto, infatti, il governo polacco pretenderà e otterrà il richiamo di Paetz in Vaticano per evitare l’onta della nomina a capo della Chiesa polacca di un collezionista di denunce per molestie sessuali verso troppi seminaristi. Bertani è invece il prelato che in una intercettazione telefonica della magistratura italiana lo si sente impartire al vice capo della sicurezza vaticana, Raul Bonarelli, l’ordine di mentire ai magistrati italiani che lo avevano convocato per interrogarlo come testimone del caso Orlandi.
Magee, Paetz, Bertani: un bel trio, non c’è che dire! Come si vede, non pochi strani tipi circondavano Karol Wojtyla, il papa che con fretta alquanto sospetta si vorrebbe “santo subito!”. Strano che di questa inquietante terna non parli mai per esempio il cardinale Stanisław Dziwisz, segretario particolare di Wojtyla durante tutto il suo pontificato, pur essendo sempre così pronto a riferire ogni maraviglia edificante del suo ex principale. Ma andiamo per ordine.
Magee ha dovuto dimettersi per non avere mosso un dito durante i molti anni nel corso dei quali nella sua diocesi fioccavano gli allarmi e le denunce per episodi di pedofilia di sacerdoti ai danni di bambini e bambine. Nel 1999 a Ferns si suicida il parroco Sean Fortune, accusato di abusi sessuali multipli. E nel 2002 parte l’inchiesta governativa “The Ferns Report”, che come si vede prende il nome proprio dalla località del suicidio del parroco. Nello stesso anno ci sono le dimissioni del vescovo di Ferns, Brendan Comiskey, figura di grande spicco della Chiesa cattolica irlandese: è costretto a uscire di scena quando emerge che pur a conoscenza dei molti abusi perpetrati da preti della sua diocesi non aveva mosso un dito (né più e né meno come è successo un po’ dappertutto, negli Usa, in Australia, in Austria, ecc., e anche in l’Italia per esempio con il caso fiorentino del parroco pedofilo e stupratore Lelio Cantini, ma tralasciamo). Sempre nel 2002, la Chiesa irlandese è costretta a pagare ben 128 milioni di euro per risarcire le vittime, ma le indagini non si fermano. L’apposita commissione governativa dopo tre anni di lavoro ha messo assieme un vero e proprio “libro nero”. Le cifre sono da brivido: l’andazzo pedofilo e annessa omertà clericale duravano da almeno 40 anni, più di 100 i sacerdoti coinvolti, 350 le vittime, con vescovi compiacenti che – as usual – coprivano o al massimo trasferivano i preti, ma solo quelli colti in flagrante. Tant’è che il ministro per l’Infanzia, Brian Lenihan, ha dichiarato quello che in Italia nessun ministro o anche semplice parlamentare avrebbe mai il coraggio di dichiarare: «Il rapporto prova che nessuna azione fu intrapresa per proteggere bambini vulnerabili, per molti anni. Da parte di tutto il governo irlandese condanno nel modo più forte possibile il ripetuto fallimento e la grossolana trascuratezza di chi aveva incarichi di responsabilità nella diocesi».
Se Magee si è comportato così indegnamente nella sua diocesi della lontana Irlanda, perché mai avrebbe dovuto comportarsi meno indegnamente se avesse saputo di mele marce addirittura in Vaticano, cioè nel cuore della Chiesa? E se fosse giunto al suo orecchio qualcosa di compromettente riguardo la fine fatta da Emanuela Orlandi, figlia di un fattorino del papa, con abitazione in Vaticano a meno di 200 metri dal “palazzo apostolico”, perché mai Magee avrebbe dovuto evitare l’omertà che in Vaticano tutti hanno avuto? Il cardinale Silvio Oddi per esempio di cose compromettenti ne sapeva, ma ne ha parlato ai magistrati con ben 10 anni di ritardo, comunque solo in parte, sfumando i ricordi ed evitando accuratamente di fare nomi. Per non parlare del cardinale della segreteria di Stato Giovanni Battista Re, che ha rifiutato l’offerta di monsignor Francesco Salerno di darsi da fare per capire come e perché Emanuela fosse scomparsa. Offerta interessante, quella di Salerno, visto che lui si occupava di finanze vaticane, e quindi aveva contatti ovunque, dalle ambasciate a personaggi contigui alla banda della Magliana. Come per esempio quel don Piero Vergari che celebrò le nozze, il funerale e la sepoltura del boss Enrico De Pedis, “Renatino” per gli amici, addirittura nella basilica di S. Apollinare. Il cui edificio, guarda caso, è la continuazione del palazzo che ospitava la scuola di musica frequentata da Emanuela e proprietà del Vaticano.
E’ grazie alle omertà come quelle dei Magee, Bertani, Oddi, Re, ecc., e alle code di paglia dei Paetz, che si è potuto formare nel cuore del potere della Chiesa, cioè nelle immediate vicinanze dello stesso papa Wojtyla, la gigantesca omertà che ha seppellito Emanuela Orlandi sotto una montagna di menzogne e depistaggi. La riprova della malafede è l’incredibile avallo vaticano anche del “rapimento” di Mirella Gregori, ragazza romana scomparsa un mese e mezzo prima di Emanuela senza che nessuno mai ne avesse rivendicato alcunché fino a quando, due mesi e mezzo dopo, il suo nome è comparso nell’inchiesta di un noto settimanale sulla frequente sparizione di minori in Italia.
Che strano: nel mio libro indico anche dove – a detta di un mio informatore interno al Vaticano – Emanuela sarebbe morta la sera stessa della scomparsa, vale a dire in Salita Monte del Gallo. Un particolare del quale ho parlato ormai in varie interviste, compresa l’intera puntata andata in onda il 3 marzo del programma di Raitre “Le Storie – Diario italiano”, condotto da Corrado Augias. Eppure tutti, dentro e fuori le mura leonine. fanno finta di nulla. Compresa Federica Sciarelli di “Chi l’ha visto?”, che da anni tiene chiusa nei cassetti una mia intervista di oltre un’ora. Eppure per realizzarla mi aveva spedito una piccola troupe capeggiata da Fiore Di Rienzo. “Chi l’ha visto?”: no, semmai è più corretto dire “Chi l’ha vista?”. “Chi l’ha vista l’intervista?” E chi l’ha bloccata?
Ecco, questi sono i metodi omertosi grazie ai quali il Chiavaliere può sfangarsela pagando alla Chiesa un altro pesante dazio a nostre spese. La Storia si ripete, da un Uomo della Provvidenza all’altro, dalla tragedia alla farsa. Che non è detto resti farsa.
Splendente, immenso mio sole.
Arriva!
Un fascio di sole
in mezzo ai fiori, che
di giorno riempiono,
grandi braccia per il domani,
ora sulla via di casa.
Ammiro freschi
petali rosa lasciano
indellebili impronte
geniali idee…
sulla landa desolata
dimenticate nel vento,
in disparte, sparse,
e perdute,
in codesto tempo
malfermo, ed insipiente
di un nulla contenente.
Un raggio di sole,
m’avvolge un’idea geniale,
grandiosa, fantastica,
nasce… allo sbocciare di te
mio piccolo fiore,
dentro me,
nel mio cuore!
Komare!
Pensi che affidai, terzomondista come sono, ad una coppia tamil la cura del mio orticello, tosare il giardino e una guardata al resto per far guadagnare loro qualcosa dato che dovevo essere assente per tre settimane da casa. Bene: non solo estirparono le erbacce ma anche le piantine ben cresciute di prezzemolo, il rosmarino, il timio e l’origano.
Tabula rasa..!!
Al mio ritorno li avrei “uccisi” tutti e due anche se, diciamolo pure a loro discolpa, questi poveretti le piantine non le conoscevano proprio.
Per loro tutta gramigna, boia di un mond leder!
C.G.
C.G.
xAnita
se le scuole religiose chiudono per mancanza di fondi, e’ un segnale positivo, significa che la gente apprezza di piu’ un’educazione laica, quindi piu’ critica, meno contraddittoria, piu’ tollerante, razionale, etc etc. In sostanza, tutte le scuole religiose (cattoliche e non) insegnano che solo gli appartenenti alla loro parrocchia sono ‘degni’, gli altri sono giocoforza di serie B o C, che venga detto esplicitamente o no non importa. E proprio non vedo perche’ uno stato laico se ne debba anche fare carico. Ma questo Sylvi non lo capira’ mai.
Peter
Cara Sylvi,
Io come “libero cittadino” sono disposto a dare “liberi finanziamenti a chi “cazzo voglio”.
Come cittadino contribuente” non sono disposto a pagare alcun chè ,per chi voglia mandare i figli in qualunque scuola che professi qualunque credo.
Quello che ai cattolici di un certo tipo “proprio ” non va giù è la Costituzione italiana del Dopoguerra e il principio dello stato laico e aconfessionale che è stata l’unica vera grande conquista,nata dal secolo dei Lumi.
Proprio qui sta il punto…la Libertà in uno stato laico ed aconfessionale è una e una sola.
Quello di rivendicare stessi diritti “in pecunia”per soddisfare esigenze del tutto privati e confessionali è un problema che non mi riguarda e direi addirittura “sovverviso” affermare il contrario.
Ognuno è libero di spendere ciò che vuole per la propria “coscienza”,ma non con i soldi miei!
Comunque ,non ti crucciare poi troppo, come già altri e Pino stesso hanno scritto il problema si risolverà presto con l’assoluzione pubblica del Puttaniere.
La Gelmini potrà continuare a dirsi soddisfatta di mandare definitivamente del Kulo” la scuola pubblica e Voi potrete tranquillamente attingere manodopera altamente specializzata Dai Futuri Artigianelli, che ad un’alta preparazione, potranno un’unire una sana “coscienza cattolica”addestrata all’uopo alla rassegnazione et alla misericordia”.
Non mi preoccupo , tanto rispetto al resto de mondo è una scelta perdente comunque rispetto ai paesi più avanzati.
Per parte mia , mi preparo a finanziare per quel che potrò una scuola laica privata, se mai nè nascerà una , ma credo di sì.
Così si potra fare della libera concorrenza , per esempio al Nord una sana scuola “razzista” della lega , dove Bossino potrà insegnare.al Sud una “sana” scuola “mafiosa con specializzazioni varie nei più svariati settori del crimine…una Bocconi economica ci pensi…aggiugi tu tanto la “fantasia in merito non può certo mancare..!!
Buona permanenza con I Legaioli ,se mai dovessi capitare dalle tue parti , e venissi a trovarti …fammi una cortesia..non farmeli conoscere neanchè per sbaglio..meglio ancora gesuiti e salesiani!
cc
cara Anita
ti pregherei di non fare paragoni tra la Scuola USA e quella italica.
Voi siete uno Stato Confessionale , il vostro presidente giura sulla Bibbia.
Noi a parole almeno fin’ora un Stato laico che molto concede alla religio dominante , ma pur sempre per principio laico.
Per quelli che “non piace “, se ne vadano..avevano solo da non fare la seconda guerra mondiale, benedendo “gagliardetti bandiere tricolori insiema e a quelle nere tentando di civilizzare 2fuori tempo massimo”altri popoli.
Il vostro sistema scolastico è per “natura privato” nasce così.
Il nostro nò e per natura pubblico,è nato così dai tempi del regno.
cc
caro Peter,
forse non capirò perchè ho una visione della scuola religiosa o laica diversa dalla sua.
Perchè metto sullo stesso piano il religioso che predica la sua fede
e il laico che pretende allo stesso modo di essere di serie A perchè laico.
La scuola definendosi cattolica mette già sul piatto la sua carta d’identità perciò è onesta e permette di scegliere.
Così dovrebbe fare anche quella così detta laica che si dice laica ma si intende spesso atea, anticlericale, molto spesso intollerante verso chi dissente.
Se una scuola cattolica chiude significa che non ha un’offerta formativa convincente perciò è una cattiva scuola.
Quella pubblica invece non chiude mai e quello che offre lo sappiamo fin troppo bene!
Io capisco che la scuola non dovrebbe avere aggettivi e se li ha dovrebbe avere insegnanti e dirigenti all’altezza del compito affidato, così che l’aggettivo diventa una diversità che arricchisce.
-Io la penso così, ma altri la pensano in modo diverso e ti indico chi sono.-
Questo dovrebbe essere il comandamento di qualsiasi scuola e di ogni insegnante .
Infine, la scuola italiana non insegna matematica e materie scientifiche, infatti siamo in fondo alla classifica europea.
Se è per questo, molto spesso non insegna nemmeno l’italiano!!!
Lo sa che in meridione, Basilicata ad esempio, non si insegna inglese perchè i docenti sanno solo, forse, il francese?
E andrei avanti a lungo con simili amenità.
Colpa delle scuole cattoliche?
Uno stato laico dovrebbe farsi carico di una scuola che funzioni e finanziarla di conseguenza.
Ma io parlo di scuola e qualcuno di ideologia applicata alla scuola.
Sylvi
La Federazione Internazionale dei Giornalisti, il più grande e antico sindacato della stampa con sede a Bruxelles, ha espulso la branca israeliana affiliata all’organizzazione.
@ post 20
Era ora!
Il che dimostra che, malgrado tutto (soldi e intrallazzi megagalattici internazionali compresi), chi la fa l’aspetti.
caro CC,
ma che ti è successo?
Hai mangiato un porcospino a cena?
O sono io che non capisco le tue sparate legaiole!!??
Quella poi dei Futuri Artigianelli proprio non me la merito!
Sylvi
xCC
sentito il legaiolo Castelli?
Si inkazza perchè nelle ficton in TV si parla spesso con cadenza romanesca.
Il suo capoccia, Bossi da Gemonio, vuole addirittura costruire una “Hollywood padana” (sic!) dove si produrranno film dove si parlerà, cito: “solo milanese”.
Quello che non fanno o dicono, questi cialtroni in camicetta verde, pur di dimostrare di esserlo.
C.G.
@ Faust
Scrivimi via email, fammi sapere
tutta la situazione.
Ciao!
Sulla Scuola..ancora “du notarelle”
La Burocratizzazione della Scuola pubblica ittagliana non la vuole nessuno e al pari di tanti altri ci si può trovare d’accordo nel rimediare a tutti i “parassitismi” ed alle assurdità del sitema italico.
Se uno analizza i dati delle “bocciature” con il nuovo sistema Gelmini vedrà che le più alte percentuali rigurdano le scuole tecniche secondarie Istituti ect,ect e non certo Licei .
Sia per il sistema del Cinque in condotto sia per il rendimento.
Mi dispiace , ma questo segue uno schema preciso ed è cogruente con il “disfacimento ” della società italica e del fatto che alla lunga sarà PERDENTE.
Chi va nelle scuole tecniche e con che preparazione ?
Con quale educazione poi?
Salvo rare eccezioni , i figli della TV!Senza alternative ” I figli dei padri degli anni ottanta , i figli degli operai legaioli, che poi si stupiscono che i “negher” gli rubano i posti di lavoro…
Ecco operchè siamo PERDENTI..!!Senza scampo.
cari Industriali o assumete negher o vi rifate le scuole aziendali!
Sganciando quattrini!
Ma non rompete i Koglioni”sui perchè della Scuola pubblica,laicamente parlando.
Sennò assumete filippini, cattolici ”
cc
xSylvi
e daje…guardi che CC ha ragione sulla logica leghista. Scusi poi la personalizzazione, ma la passione per le lingue, oltre 30 anni fa, mi venne inspirata proprio da un’insegnante di inglese lucana (se non lo sa, si chiamano cosi’ quelli della Basilicata…), oltreche’ da una pugliese. Mentre il francese lo insegnavano malissimo, infatti lo imparai essenzialmente da autodidatta. Le apparenze ingannano…
Comunque, se lei non capisce e’ proprio perche’ e’ lei ad essere animata da passione ideologica (anche se non e’ l’unica qui, questo glielo posso concedere). Posso dirle in tutta tranquillita’, che non sono mai stato animato da fedi od ideologie di nessun genere, ed ormai dovrebbe saperlo. Ma come sempre qui si attribuisce…
Peter
x Pino.
Salve, leggevo su un blog quanto segue:
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La “taxa camarae”, un elenco tariffario in 35 articoli divulgato nel 1517 da papa leone x (1513-1521). due “chicche” fra gli articoli che lo compongono: 6 – ” per ogni peccato di lussuria commesso da un laico, l’assoluzione costerà 27 libbre, 1 soldo; per gli incesti si aggiungerà a coscienza 4 libbre.”13 – “la donna che distruggesse il figlio che porta nel suo ventre, e il padre che avesse contribuito alla realizzazione del crimine, pagheranno 17 libbre, 15 soldi ognuno. colui che facilitasse l’aborto di una creatura che non fosse suo figlio, pagherà 1 libbra di meno.”
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Ne sapevi qualcosa?
C.G.
x Peter
non basta CC, anche lei mi dà dell’ignorante a proposito dei lucani della Basilicata!!!
Dev’essere l’aria calda e afosa che arriva dall’Africa … fin sino in Inghilterra che è parte dellUK!!!!!!!!
Sylvi
“ARRIVA L’ INSURREZIONE”
(calmi, per ora e’ solo un libro)
E’ uscito di recente un libro francese, “Arriva l’Insurrezione” scritto da autori ignoti che si firmano Comitato Invisibile. Forse sarebbe passato abbastanza inosservato, se non fosse sbarcato in Usa con un certo clamore. Ma la questione non sta tanto nel libro, quanto nella situazione generale in cui si inserisce. Neanche due anni fa, infatti, ben pochi lo avrebbero letto e ancor meno ne avrebbero sentito parlare.
Un articolo sul tema da:
http://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/dalla_francia_agli_usa_libro_che_cambiera_mondo020709.html
[…] Tradotto in inglese, “The coming insurrection” spiega attentamente il rifiuto della Sinistra ufficiale e della sua agenda riformista, mentre si allinea con il crescente numero di chi in Francia, negli Stati Uniti e altrove, rifiuta l’idea che teoria, politica e vita stessa sono reami separati.
“The coming insurrection” è la prima pubblicazione ufficiale in USA della collezione di propaganda che si accentra al recupero del “comunismo” come tattica per l’insurrezione globale.
Mette paura addosso all’americano il fatto che il libro esorti apertamente la formazione di ‘centinaia di comunita’ basate sul principio dell’amicizia che si formano “in ogni stabilimento, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni scuola”. In una parte della pubblicazione si legge: “Hanno usato i nostri genitori per distruggere il mondo e ora vogliono usare noi per ricostruirlo, e con un profitto”. Molti giovani statunitensi la pensano proprio cosi’.
Oggi gruppi di giovani dai 20 ai 30 anni si riuniscono privatamente per discutere pagina per pagina di questo libro. Anche in America, insistono, arriverà l’insurrezione. E come è scritto nel libro stesso, arriverà con le armi. Con il fuoco. “Non c’e’ insurrezione senza armi!”.
Gli studenti una volta erano tutti conservatori, ragazzi destinati a “diventare qualcuno”. Oggi, macchè. Appaiono nervosi, forse storditi dalle parole contenute nel libro “The coming insurrection”; qualcuno non crede che avverà negli Stati Uniti, ma la maggioranza pensa che si stanno creando le basi per una insurrezione e quando arrivera’ non ci sara’ modo di fermarla.
Nella libreria Barnes Noble (il piu’ importante bookstore in America), nella Union Square di Manhattan, un centinaio di giovani si sono riuniti per celebrare la traduzione in inglese del libro scritto dall’Invisible Committee. Ne ha parlato anche il New York Times. Questi giovani hanno urlato che anche in America ci sara’ un imminente collasso della cultura capitalista[…]
Barnes & Noble non aveva dato l’autorizzazione per la riunione e cosi’ sono stati cacciati dalla polizia. Prima di uscire un giovane e’ saltato su un tavolo e ha urlato: “Sono tutti d’accordo: esploderà presto”, parole scritte nella prefazione del libro. Ha detto a Affaritaliani.it Jeff, studente 23enne: “Il libro è importante perché spiega la totale bancarotta di tutto. Noi viviamo in un’estetica ampollosa con contenuto zero”. In un mondo avvolto dal ghiaccio delle falsità statunitensi, “The coming insurrection” potrebbe diventare il rompighiaccio auspicato dagli anarchici di questa nazione. Una cosa è certa: la gente è stanca, non crede più al potere della politica nazionalistica degli Stati Uniti. “Siamo un popolo morto che si muove come uno zombi”, ha concluso il giovane Jeff.
di Benny Manocchia
Cara Sylvi,
è possibile che io abbia mangiato un porcospino, ma è anche possibile che Gli spiriti di Carlo Botta e di Ugo Botton mi abbiano parlato nel sonno e abbia visto in sogno, quando piantarono l’albero della Libertà al paesello.
Solo che poi mi sono pure ricordato che se quello fu un passo avanti notevole per uscire dal Medio_EVO , qui in Piemonte, mi sono pure ricordato che alcuni passi in avanti oltre alle scuole professionali negli anni 60 si fece.
Infine ho visto Illy in Tv, e fatto che non sapevo,ho pure scoperto che il “nostro” anche se non “professante” è di cultura valdese.
Mi sembra che adesso si occupi anche di Viticoltura!
Non ho dubbi che anche in questo riuscirà a produrre qualcosa di meglio del Vin santo!
cc
Caro Gino,
ho sentito, ho sentito.
Perfino mia moglie che di solito non commenta ed in questo è molto più “laica” di me si è lasciata andare ad un commento del tipo…”quella persona è l’esemplicazione della cattiveria”fatta persona”
Ora per quelli che come me non giudicano in base a dei pregiudizi , di questo tipo …vi è venuto naturale pensare che se un giorno vedessi Castelli affogare..entrei in un conflitto interiore talmente aspro ,da farmi perdere Secondi preziosi” al suo salvamento.
cc
COLONI israeliani mettono a fuoco diversi ettari di terre coltivate e uliveti appartenenti ai palestinesi. La polizia israeliana, invece di fermarli (per non parlare di punirli) impedisce ai vigili del fuoco palestinesi di estinguere le fiamme.
http://myfreefilehosting.com/f/c3cf8d1bc0_0.33MB
x CC
Che Illy fosse valdese l’avevo scritto, così come ho scritto che l’8xmille lo do ai valdesi da mo!
Gli Illy hanno da alcuni anni una tenuta a Montalcino, e altre da altre parti.
In Somalia hanno una scuola del caffè per insegnare a tutelare una certa qualità che rischiava l’estinzione. E hanno molto altro.
Austro- ungarici- svizzeri- triestini, sono soldi molto vecchi.
E gli “artigianelli” che impiegano hanno fatto scuole alla tedesca!
E da governatore ha finanziato anche le scuole cattoliche.
E’ stato fatto fuori dalla sinistra, di Roma e di Trieste, che non sopportava un capitalista di merda illuminato!
Sylvi
A proposito di influenza suina
Sembra che non esista un vaccino appropriato contro questo particolare virus influenzale e che il panico pandemico diffuso dai media sia volutamente esagerato.
Nel 1976 fu usato un vaccino per combattere l’epidemia che non solo non pote’ proteggere centinaia di persone, ma che ne uccise piu’ dell’influenza stessa. In quell’anno il governo di Stoccolma raccompando’ ai cittadini svedesi di non vaccinarsi affatto.
I vaccini che vengono imposti alle popolazioni (con contorno di campagne di panico) sono molto spesso una mera operazione commerciale non priva di gravi conseguenze.
http://whatreallyhappened.com/WRHARTICLES/flu.php
The H1N1 virus is a hybrid of swine flu, which is highly contagious, and avian flu, which is similar in effect to the 1918 so-called “Spanish” flu, plus human influenza.
The fatalities are mostly within the 25 to 45 age grouping. Ironically, it is the good health of this young adult population which causes the fatalities as the avian flu triggers a severe immune response which leads to excessive edema. This in turn ruptures the cell walls leading to hemorrhagic symptoms. Patients bleed out into their lungs and drown.
UPDATE: At this time the numbers of infected and dead do not appear to support the excessive media hype about this disease. This appears to be another case of the government that cried “wolf”, whether to distract the world from the plunging economy, torture scandal, AIPAC-gate, or simply to sell some of the vaccines sold by companies Congressmembers are invested in.
VACCINE
There is no vaccine known to the public for this particular virus. There are vaccines for related viruses thought to possibly be effective, but this is unreliable information. In response to the problems of the 1976 Swine Flu vaccine which caused neurological damage in patients as well as the more recent Baxter scandal in which live H5N1 virus was mixed in with vaccine materials, the government of Sweden has advised their population NOT to obtain vaccinations at this time. As was demonsterated in the 1976 case, the decision to force vaccines on the public are often made more from a commercial for-profit concern than what is actually best for the population.
In the 1976 Swine Flu outbreak, the vaccine killed fifty times as many people as the flu did!
PREVENTION
At this time it is being claimed that primary infection is skin-to-skin contact, so wash your hands often with a good bacteriological soap. Avoid touching other people. While risk of direct transfer by air is low, according to CDC, the reality is that coughs and sneezes can produce aerosolized secretions in which the virus is surrounded by liquids and able to survive for prolonged periods of time outside the body. If this virus has a lipid coating, that time will be longer.
Disinfection of household surfaces can be accomplished with a dilute (10%) solution of chlorine bleach and water will kill the virus. So will strong light, especially ultra-violet light.
Given the similarity between the avian flu component of this new virus and the 1918 Spanish flu, a possible precaution to take is common household CINNAMON [cannella] from the spice rack.
During the 1918 outbreak it was noticed that people who worked at a cinnamon processing factory did not catch the disease. Cinnamon in high doses can be toxic, but 1 gram a day for adults seems like a reasonable dose.
x Controcorrente #55
Caro CC,
gli Stati Uniti sono stati fondati sul Cristianesimo, e il giuramento sulla Bibbia e’ in vigore da oltre un secolo.
C’e’ divisione fra Chiesa e Stato.
Nelle scuole pubbliche non vi e’ traccia di religione, solo in qualche Stato altre religioni richiedono privilegi non concessi ai Cristiani.
Non mi sembra di avere fatto paragoni con le scuole Italiane, manco da troppi anni e non sono mai andata alle scuole pubbliche.
Non per principi religiosi da parte dei miei, semplicemente perche’ anche allora si riceveva una migliore educazione.
Non e’ d’obbligo giurare sulla Bibbia, e’ una formalita’.
Per conto mio un insegnamento Cristiano non fa male a nessuno.
Tu scrivi:
“Il vostro sistema scolastico è per “natura privato” nasce così.”
E’ una frase che non capisco, le nostre scuole pubbliche sono secolari, laiche.
Bye, Anita
Cara Sylvi,
di “capitalisti” illuminati ,nè abbiamo avuto “uno molto più grande” di Illy e tu losai era Adriano Olivetti.
Anche se non gradito a certa sinistra, fu fatto fuori dal sistema bancario e dalla stessa logica capitalista che non poteva di certo ammettere che sistemi “avanzati” elettronici strategici , potessero essere prodotti in Ittaly e non dalla IBM.
Uno che costruiva “asili nido ” per i figli dei dipendenti e produceva cultura laica sul territorio era di pessimo esempio sia per Il Vaticano , ed un pericoloso “sovversivo” per il sistema capitalista a conduzione anglosassone del tempo e per di più in periodo di guerra fredda.
cc
prima parte… ppoi comincero i post arretrati… vvaii!!!
Buongg!! Blog. Oggi vi racconto un momento di vita e di malessere, in pieno luglio a Milano.
Nel pomeriggio di venerdi stavo recandomi alla seconda lezione di inglese incominciato il gg prima. Gia in metropolitana sentivo le forze mancarmi e respiravo con grande difficolta, ero in ritardo e cerco di accelerare il passo, inutilmente, stavo male. Sono arrivato in classe e la docente vedendomi con un grande affanno e un fortissimo dolore al polmone destro mi consiglia di chiamare un ambulanza…. Arriva lambulanza e con sirena affull mi scaricano al pronto soccorso del Fatebenefratelli di Milano. Sono le 2,30pm. Mi fanno i prelievi di sangue, due radiografie e vari elettrocardiogrammi, la infermiera che non pesava piiu di 30 kg. ha rifatto lelettro 4-5 volte…. cera qualcosa che non capiva e ha rifatto loperazione piu volte, con mio stupore ed apprensione, quando il medico letto i vari cardio, mi domanda se avessi avuto in precedenza un infarto, anche se lieve. Ho risposto di non aver mai avuto infarti e da una recente cardiografia, a detta del medico: ho due coronarie “bellissime”, in ogni caso in poche ore mi han fatto 3-4 elettrocardiogramma… forse non funzionava bene la macchinetta o non so… ma il medico visto le radiografie dei polmoni, mi diagnostica una pleurite al polmone destro e mi ricoverano. Mi trasferiscono nel “reparto medicina con indirizzo pneumologico”, letto 30. Stanza con aria condizionata affull, manco fosse una discoteca. In stanza con me, altri due pazienti, un rom rumeno di nome Florel, 41 anni, 5 figli, ricoverato da una 20ina di gg con polmonite e un 68enne di Vedano Olona, immobilizzato a letto, con deliri sia da sveglio che quando dorme e x 3 gg mi chiamava aqqualsiasi ora, xcche laiutassi o voleva che gli parlassi… bbe
Alle sei di sera, ora di cena, mi portano come a un carcerato o brefotorio, un tazzone da latte, con brodo di dado, piu acqua che dado, con pasta supercotta, ditalini piccoli. Una schifezza che non darei da mangiare neanche ad una bestia, Il secondo piatto era di carne sfilacciata, come fosse tonno, ma era carne, con una salsa schifosa che ricordava lontanamente un vitel tonnato con odore ne di carne ne di pesce con contorno di pure, meta gia secco e duro e meta quasi molle, ugualmente immangiabile. Mi sdraio a letto, completamente spossato e guardo le mie braccia tumefatte dai prelievi di sangue, massacrate da una apprendista infermiera che non trovava la vene da strapazzare. Sono molto spossato e dopo qualche minuto, entra una “quasi bella” infermiera, originaria del Camerun, treccine rasta, bionda di farmacia. Mi porta altre medicine ed un aerosol. Termino di fare aerosol e riappare la giovane africana, con lapparecchiatura x fare lelettrocardiogramma, comincia a districare i fili per collegarmeli al petto e far partire la macchina, ma i fili non riusciva a fissarmi i sensori sul petto, forse x non rovinare le unghie ben curate. Mi accorgo di avere freddo e chiedo gentilmente se possibile di regolare il timer x alzare di qualche grado la temperatura. Mi dicono che lo faranno, ma il freddo continua e chiedo x circa due ore, ppiu volte agli infermieri di fare qualcosa x spegnere o aumentare la temperatura, mi dicono che lo faranno, ma non cambia il freddo da frigo… mi incazzo anche xcchè mi hanno appena diagnosticato una pleurite al polmone destro… visto che facevano finta di regolare il timer, mi accorgo che non facevano nulla. Alzo la voce e decido di vestirmi x andarmene a casa o in un altro ospedale, chiedo di firmare che me ne vado sotto la mia responsabilita (come da legge) erano le 10 e 30… sto x firmare contro il parere del medico di turno, una bella ed affascinante donna sui 40 anni, portati benissimo e una voce veramente arrapante.. cerca di convincermi a restare visto la gravita della mia situazione clinica …. arriva un infermiera e mi dice che sono riusciti a spegnere laria condizionata e se voglio posso restare… mi sono calmato, soprattutto grazie al fascino della medichessa e son tornato a letto. Da non dimenticare che ero arrivato in ambulanza e non avevo con me se non il cellulare che al mattino si sarebbe scaricato, restando incomunicato, a casa ero solo, mi son ricordato di aver lasciato una finestra aperta… intanto mi guardo intorno e vedo tutto molto vecchio, diciamo sia le strutture sui letti x attacchi di ossigeno e spine elettriche che gli arredi ed in particolare i bagni vecchi di almeno 30 anni, puliti i bagni, come dapertutto ma vecchi e mal funzionanti. Comprati di recente ci sono i comodini e l armadietto… punto
..continua….. F.
cara Anita,
gli Stati Uniti sono stati fondati sul Cristianesimo, e il giuramento sulla Bibbia e’ in vigore da oltre un secolo.
Non e’ d’obbligo giurare sulla Bibbia, e’ una formalita’.
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Beh, se è una formalità sono ansioso di conoscere il primo President che non lo farà!
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Per conto mio un insegnamento Cristiano non fa male a nessuno.
Dipende !!!Come in tutte le cose,direi di lasciare una porticina aperta ad un po di” relativismo” che di certo non nuoce alla salute!
cc
Al mattino di sabato, arriva un medico riccioluto e faccia rossiccia e rotonda… studia i reperti medici e mi dice che non ho una pleurite (??!!) ma un principio di scogliosi al centro della colonna vertebrale (???) in ogni caso mi da il permesso di uscire ed andare accasa, con rientro alle 7pm… Non ci capisco niente, ma mi adeguo e parlo con miei amici raccontandogli il fatto x mme incomprensibbile…
continua… F.
x Cerutti Gino
Certo! E’ pubblicata per intero su un libro di Pepe Rodriguez, Verità e Menzogne della Chiesa cattolica”, ed è una cosa davvero chockante, oltre che scandalosa. Avevi ucciso tua sorella dopo averla stuprata? No problem: pagavi il dovuto a Santa Madre Chiesa ed eri a posto! Coscienza e fedina penale pulite. Come credi che sia stata finanziata la costruzione della basilica di S. Pietro, se non vendendo “indulgenze” simili?
Questo è un link per sapere qualcosa del libro: http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-rodriguez_pepe/sku-12011265/verita_e_menzogne_della_chiesa_cattolica_come_e_stata_manipolata_la_bibbia_.htm
Buona lettura.
pino
Cara Sylvi,
ma da anni tutti i Governatori di centro sx finanziano le sculole cattoliche ,sarà mica una novità.
Solo che come ben tu sai la voracità non ha limiti,se gli dai una mano quelli si prendono il braccio…e di braccio in braccio si finisce nuovamente per finaziare i “roghi” .
Ed io,di finanziare l’albero a cui domani mi impiccheranno, non ne ho propria nessuna voglia.
cc
cara Sylvi,
Illy a domanda ha risposto…come ben sapete il calvinismo non ammette l’istituto della confessione e pertanto il rapporto è diretto con Dio.
Se io “pecco”, non c’è nessun tribunale terreno che mi assolva..e nessuna pecunia riparatoria..!!
Pertanto..
cc
x Sylvi
Guardi che le deve essere sfuggito qualcosa. Sono la Chiesa e i credenti che hanno perseguitato i laici, i “pagani”, i protestanti, gli ebrei, gli “eretici”, gli ugonotti, ecc. Milioni di vittime! I laici NON hanno mai avuto una schifezza atroce come l’Inquisizione.
Non conosco nessun laico che si sente superiore ai credenti. Sono i credenti che si sentono superiori ai laici, per non dire degli atei. Il laico può essere cattolico, ebreo, musulmano, ma NON rompe l’anima e NON ammazza nessuno, non bandisce le crociate né le guerre di religione né gli “scontri di civiltà”. E’ la Chiesa che ha benedetto le armate di Musolini, quelle di Hitler e l’invasione dell’Urss.
Devo continuare? Credo che basti. O no?
Un saluto.
pino
P. S. E’ la Chiesa che spilla allo Stato italiano qualche miliardi di euro, NON una associazione di laici o di atei. E’ la Chiesa che fa propaganda, non i laici. E’ la Chiesa che ha sempre detestato il sapere, dal massacro di Ipazia e l’inncedio della biblioteca di Alessandri fino alla condanna di Galilei, dell’eliocentrismo, delle autopsie, dei trapianti d’organo, ecc., fino alle staminali. Se non ci fossero stati i laici, saremmo fermi allo strame. Ai roghi delle “streghe”. E l’Oriente, islam o Cina o altri, ci avrebbero pappati in un solo boccone da secoli.
… sono stato svegliato alle 4am, dal vicino in delirio continuo… e non mi sono ppiu riaddormentato… cosi dopo una giornata cche ho vissuto momenti di vera felicitaa, andro addormire (forse!!) domattina la sveglia è alle 5… se non riesco addormire continueroo il raccontino… e devo fare ancora la secvonda parte dello sconvelgente aerosol… forse ho capito cosa mi è successo, un forte afflusso di ossigeno ai polmoni… laerosol è come se avesse sturato un lavandino, mi ha aperto i bronchi ppiu di 10 volte ppiu del solito broncodilatatore che non volevo usare xcche mi causa attacchi di crampi alle mani e ai piedi… mentre questo nuovo è una bbomba… di conseguenza grande afflusso di sangue al cervello ed ho vissuto e continua… momenti di vera contentezza e non scherzo… adesso sso cosè la felicita cche mi ha dato tamnta allegria… speriamo cche leffetto benefico continuiii.. e continuero il raccontino dellOspedale Fatebenefratelli di Milano, mitico Ospedale milanese, ora in completa decadenza… e dove in 3gg è successo di tutto… cosicchè i post arretrati li leggero domani pomeriggio dal ritorno da scuola…
continua… F.
x Controcorrente
Caro CC,
il giuramento su una bibbia e’ un opzione.
Anche le parola “giuro” si puo’ cambiare con “affermo”.
Theodore Roosevelt non uso’ la bibbia, Dwight Eisenhower, Harry Truman, Richard Nixon giurarono su due bibbie.
John Quincy Adams giuro’ su un libro di legge.
Lyndon B. Johnson giuro’ sul messale Cattolico Romano.
Washington bacio’ la Bibbia , seguito fino a Harry Truman.
Un Presidente disse una sua preghiera, invece di usare la Bibbia.
Non ricordo chi, ma un Presidente fu inaugurato da suo padre.
Devo rileggere il 20esimo amendment….credo che si riferisca ai cambiamenti sul oath presidenziale.
Buona notte,
Anita
Passi per il riconoscimento di uno Stato di Autorita’ Palestinese all’ONU,
con o senza l’approvazione di Tel Aviv. Ma Gerusalemme andrebbe tutta a Israele.
http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/132354
EU: ‘Accept PA State as Full Member of UN’
by Hana Levi Julian
European Union foreign policy chief Javier Solana is taking steps to move the establishment of a Palestinian Authority state through the United Nations, whether Israel agrees to it or not.
Solana told a British audience in London on Saturday that Israel and the PA should be given a deadline by which to conclude negotiations for a two-state solution. If a final status agreement is not reached by that time, according to the Reuters news agency, Solana recommended that one be imposed by the United Nations instead.
“After a fixed deadline, a UN Security Council resolution should proclaim the adoption of the two-state solution,” he said. “It would accept the Palestinian state as a full member of the UN, and set a calendar for implementation. It would mandate the resolution of other remaining territorial disputes and legitimize the end of claims.”
He added, “If the parties are not able to stick to it [referring to the UN-imposed timetable -ed.], then a solution backed by the international community should be put on the table.”
Solana added that the UN-imposed “two-state solution” should include resolution of issues such as control over Israel’s capital, the city of Jerusalem, as well as border definitions, security arrangements and the “right of return” by millions of foreign descendants of Arab refugees who abandoned their homes during the 1948 war.
PA negotiator Saeb Erekat reiterated Sunday that no discussions between the Palestinian Authority and Israel would begin without a complete freeze of all Jewish construction in Judea Samaria. Erekat made the statement in response to a call by Prime Minister Binyamin Netanyahu to resume peace talks with Israel.
“There can be no compromises on construction,” Erekat said. “If Israel is allowed to build 1,000 or 2,000 housing units it will lead the PA and the Arab nations to believe the U.S. government cannot convince the Israeli government to stop building.”
PA Chairman Mahmoud Abbas has said repeatedly he is unwilling to come to the table unless Israel stops all building in the regions, including construction within the city limits of existing cities and towns.
Cara Anita ,
sì, hai ragione tu .
Ma per quanto mi riguarda continuo a sostenere che da un certo punto di vista , alle fondamenta, la vostra Costituzione non sia una Costituzione laica come la nostra .
Anche se di tipo sostanzialmente calvinista e di certo non cattolica!
cc
Beh, non per niente siete diventati gli Stati Uniti d’America!
Dovrebbero buttarla fuori anche dall’Onu, visto che da sempre si pulisce il culo con le sue risoluzioni di condanne, esortazioni, ammonimenti e raccomandazioni. Siamo a quota oltre 80.
Shalom
@ Shalom
Condivido. Ma e’ chiedere troppo, non lo faranno mai.
x Controcorrente – #85
Caro CC,
la maggioranza della popolazione americana e’ fondamentalmente religiosa. L’ 85%.
Non necessariamente nel senso che siano bigotti, eccetto comunita’ in zone del sud, quella chiamata “the Bible Belt”, zona che non ha confini definiti.
Quello che non vogliamo e’ che ci privino della liberta’ di praticare e di credere in essere onnipotente o qualche cosa di sopranaturale.
Siamo sempre in turmoil perche’ i pochi vogliono dettare alla maggioranza.
Sulla nostra moneta c’e’ scritto: “In God We Trust”, anche sui coins = moneta spicciola..
Prima era sulla faccia dei coins, adesso la nascondono in minuscolo sul lato.
Su molti palazzi antichi c’e’ la stessa scritta, la ACLU dice e fa causa perche’ e’ una violazione dei diritti degli atei.
In quasi tutti i meetings c’e un invocazione, di solito con due ministri di diverse denominazioni, che danno fa?
Non e’ di obbligo alzarsi o partecipare.
Io non prego, abbasso il capo e basta.
Ma non accetto che mi vogliano privare anche di questo benche’ io sono agnostica.
Ciao, Anita
Per Sylvi a proposito di finanziamento alle scuole private:
Art. 33.
L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse
piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.
La Costituzione e’ chiara: oneri per lo stato zero e legislazione paritaria per entrambe.
In quanto alla scelta tra scuola pubblica e privata: il cittadino deve avere il “diritto di scelta” il che non significa che questa scelta la devono pagare i contribuenti.
Provi a chiedersi come potrebbe essere riorganizzata la scuola pubblica se tutti i soldi destinati all’istruzione le venissero erogati senza tagli per le strutture private.
La distinzione tra pubblico e privato sta tutta qui': la struttura pubblica si finanzia con soldi pubblici, mentre la struttura privata (a scopo di lucro) si autofinanzia. Altrimenti ha ragione chi sostiene che a fare l’imprenditore con i soldi dello Stato si e’ tutti bravi tanto i debiti accumulati li paga Pantalone.
Pensi solo a questo:
1) quanti soldi in piu’ avrebbe la scuola pubblica se non le venissero sottratti dalla scuola privata?
2) si potrebbe ripanare il nostro debito verso i paesi del terzo mondo senza l’otto per mille destinato alla chiesa o ad altro?
3) senza i regali alla Chiesa tra oboli, sgravi fiscali ed altro pagheremmo meno tasse?
In merito al concetto di istruzione sono d’accordo con Nicotri: e’ difficile mettera assieme la scienza moderna e qualsiasi credo religioso: fanno a cazzotti.
Saluti.
13 Luglio 2009
L’istruzione è per tutti, ed è pubblica
Mercoledì 15 luglio, alle ore 10.30, saremo in piazza Montecitorio al fianco dei lavoratori precari della scuola e parteciperemo al sit in di protesta da loro indetto, per unire la nostra voce a quella dei docenti e difendere l’occupazione e la qualità del sistema d’istruzione pubblico.
Un momento imprescindibile, quello della difesa dell’occupazione, che deve essere sostenuto e tutelato così come il diritto al lavoro è difeso dalla Costituzione.
La scuola è una risorsa fondamentale del Paese ed è nostro dovere difenderla.
I tagli e le riduzioni di organico non possono essere l’esclusivo elemento di una riforma che investe il processo educativo delle nuove generazioni.
Il Governo toglie risorse al settore e si proclama a favore della selezione, ma i problemi antichi restano e le riduzioni degli organici violano le stesse leggi della Stato. In tre anni si storneranno 6 miliardi di euro agli investimenti per la scuola pubblica.
In pratica: 145.000 posti in meno.
Diminuire il tempo prolungato, aumentare il numero degli alunni per classe a 33, in aperto contrasto con le norme sulla sicurezza degli edifici scolastici, far regredire il sistema pedagogico di oltre vent’anni attraverso il reimpianto del maestro unico e l’abolizione della compresenza, significa marginalizzare e dequalificare la scuola pubblica.
I ministri Gelmini, Tremonti e Brunetta stanno perpetrando un disegno criminale da cui il sistema d’istruzione uscirà annientato.
E’ ora che il Governo si assuma le proprie responsabilità e ci spieghi il motivo per il quale vuole trasformare la scuola pubblica in fondazioni, creando un sistema aziendale e verticistico del personale docente, perché taglia il numero di migliaia di insegnanti e personale Ata, perché priva l’istruzione di fondi per le supplenze e per il sostegno ai diversamente abili.
La scuola pubblica è un bene comune che va tutelato e su cui è necessario investire.
Difendiamo il diritto allo studio, all’educazione plurale, alla libertà d’insegnamento, per una scuola che sia finalmente inclusiva, competitiva e soprattutto di qualità.
La scuola italiana deve essere efficiente nel rispetto della nostra Costituzione, la quale garantisce un trattamento uguale a tutti gli studenti, e deve essere contro una riforma che invece favorisce i “paganti”.
Un sistema scolastico ispirato alla qualità, alla libertà, alla laicità e al pluralismo è il più saldo presupposto di uno Stato moderno, ma sembra che l’importanza di una scuola pubblica statale non sia stata compresa dall’attuale governo, che non si accorge di quanto potenziale stia soffocando, con atteggiamento tanto disinvolto quanto pericoloso.
Bisogna promuovere una scuola pluralista, fruibile da tutti: come possono le classi ponte per gli stranieri favorirne l’integrazione e promuovere il rispetto per la multiculturalità?
Non sono forse i giovani i primi e i più pronti al confronto senza pregiudizi e al dialogo costruttivo, in un mondo sempre più simile ad un immenso network?
Se l’accesso alla professione sospenderà il ciclo di specializzazione per gli insegnanti, cosa ne sarà della loro preparazione, a cosa si ridurrà la loro offerta didattica?
Attualmente, in Italia, a maestri e professori non sono garantiti gli strumenti e i mezzi per migliorarsi, né quelli per tutelarsi. E’ inaccettabile questo tentativo di gettare la classe docente verso un futuro di precarietà stagnante. I criteri di adeguamento del numero di insegnanti sono davvero spregiudicati, perché sono ispirati a una logica di bilancio e non agli obiettivi della qualità e del merito.
In questo modo, il problema dei tagli alla scuola pubblica non colpirebbe solo il personale, ma anche le strutture: il 42% degli edifici scolastici non è agibile. Come si può razionalmente prevedere di affollare palazzi pericolanti? E com’è possibile non destinare risorse perlomeno sufficienti per garantirne la messa in sicurezza? Il Governo ha stanziato solo 300 milioni, a fronte dei 14 miliardi richiesti dal responsabile della Protezione civile.
antonio di pietro.
Buongiorno a tutti,
come la mafia e’ gia’ entrata in a l’Aquila,…gia’ dal primo lavoro.
http://www.repubblica.it/interstitial/interstitial1637495.html
Accompagnarono Tarantini da Berlusconi quando il premier
andò in Umbria nell’Healt Center di Marc Messeguè
Escort nel centro estetico, indagano i pm di Bari
di GABRIELLA DE MATTEIS e GIULIANO FOSCHINI
BARI – Da Bari a Milano. Passando per Roma. Gianpaolo Tarantini non reclutava le sue ragazze soltanto in Puglia. Al contrario, la sua agenda era centrata prevalentemente in altre regioni italiane: delle 19 accompagnatrici individuate dagli investigatori più della metà infatti non sono baresi o pugliesi. Il dato emergerebbe chiaramente delle intercettazioni telefoniche che in questi giorni stanno analizzando i militari della Guardia di Finanza. In alcune si farebbe riferimento anche alla seconda visita di Silvio Berlusconi nell’health center di Marc Messeguè, a Melezzole, vicino Todi, dove il premier si sarebbe “rifugiato” per due volte tra settembre e novembre del 2008.
In almeno una di queste due situazioni – come ha ricostruito il settimanale l’Espresso – è passato dal beauty center anche Tarantini. E non era da solo: “Gianpi”, così come usava fare quando era invitato dal premier, si sarebbe fatto accompagnare da tre, forse quattro ragazze. La magistratura sta valutando se ascoltarle tutte. Ipotesi questa che però al momento sembra poco probabile: agli atti ci sono le testimonianze di almeno quattro donne (Patrizia D’Addario, Maria Teresa De Nicolò, Lucia Rossini e Barbara Montereale) che raccontano di essere state pagate da Tarantini per partecipare alle feste di Berlusconi.
Tanto basta agli investigatori per contestare il reato di favoreggiamento della prostituzione per il quale, tra gli altri, Tarantini è indagato. Al momento, all’imprenditore barese viene contestata anche l’associazione finalizzata alla truffa e la cessione e il trasporto di sostanze stupefacenti: l’indagine è ancora aperta ma sarebbe vicina alla chiusura.
Chiusa da qualche giorno, sette anni dopo essere cominciata, è invece la prima indagine sui Tarantini condotta dal sostituto procuratore Roberto Rossi. Tra gli indagati c’è anche Salvatore “Tato” Greco, ex parlamentare dell’Udc, oggi responsabile della “Puglia prima di tutto”, il movimento del ministro degli Affari regionali Raffaele Fitto. Greco è considerato socio occulto di una delle società dei Tarantini, la Gsh: per conto dell’azienda, quando era consigliere regionale Udc, gira per le Asl di tutta la Puglia portando preventivi e incassando ordini. Chiama anche uno zio vescovo per intercedere, con successo, sulla Casa Divina Provvidenza di San Giovanni Rotondo dove vengono vendute protesi per la neurochirurgia.
Le conversazioni lasciano pochi spazi alle interpretazioni: “Non mi dare la protesi fetente, che la devo mettere alla mamma dell’ingegnere del Comune” dice un medico a Tarantini. Che risponde: “Non ti preoccupare, ti do quella buona”. Nelle conversazioni spunta anche il nome del ministro Fitto, al quale però non viene contestato alcun reato. Dice Tarantini: “Abbiamo fatto questa società io, Claudio è un prestanome di Fitto”… “La società è di Fitto”. C’è spazio anche Alberto Tedesco, esponente del Pd, ex assessore regionale alla Salute, che si appresta a entrare in Senato in sostituzione di un neo-europarlamentare: a chiamarlo è Greco, chiedendogli di intercedere con i fratelli Tarantini affinché facciano una concorrenza meno spietata alle aziende dei suoi figli.
Nuove accuse alla Cia, Obama ordina un’inchiesta
Tra mille e duemila miliziani giustiziati dopo la cattura e i corpi fatti sparire
L’eccidio dei Taliban nel 2001
Bush e Cheney nascosero tutto
dal nostro inviato ALBERTO FLORES D’ARCAIS
L’eccidio dei Taliban nel 2001 Bush e Cheney nascosero tutto
NEW YORK – Nel novembre del 2001, pochi giorni dopo la conquista di Kabul, oltre mille prigionieri Taliban vennero uccisi dagli uomini di Abdul Rashid Dostum, signore della guerra finanziato dagli americani. È una delle pagine più nere della guerra in Afghanistan, e Barack Obama ha deciso che su questa storia è arrivato il momento di fare piena luce. È stato lo stesso presidente ad annunciarlo, durante un’intervista alla Cnn registrata in Ghana e andata in onda ieri sera: “Sono stato informato che non si è investigato a dovere, per questo ho chiesto al mio team della sicurezza nazionale di mettere insieme tutti i fatti. Quando li conosceremo, prenderemo una decisione su come affrontare la vicenda”.
Il numero esatto dei morti non si sa, sicuramente più di mille, ma potrebbero anche essere millecinquecento o duemila. Si erano arresi. Erano stati chiusi in aerei militari sigillati per due giorni, molti di loro morirono soffocati, centinaia vennero uccisi a colpi d’arma da fuoco, qualcuno all’arma bianca. Dostum diede l’ordine di seppellirli in fosse comuni, i corpi ammucchiati usando bulldozer. Nel 2002 funzionari delle Nazioni Unite avevano scoperto alcune di queste fosse nel nord del Paese vicino Shibergan, città natale e quartier generale di Dostum. L’Onu aveva aperto un’inchiesta e anche gli americani avevano iniziato a indagare. Erano arrivati agenti specializzati dell’Fbi, uomini del Dipartimento di Stato, medici della Croce Rossa. Ma la Casa Bianca di Bush scoraggiò apertamente queste indagini, l’immagine del nuovo Afghanistan “libero e democratico” ne avrebbe risentito troppo. E le indagini, dice oggi la Casa Bianca, “furono insufficienti”.
“Penso che le nazioni abbiano delle responsabilità, anche in tempo di guerra. Se con la nostra condotta abbiamo avvallato violazioni delle leggi di guerra, penso che dovremmo saperlo”. I soldati Usa sono impegnati in una grande offensiva contro i Taliban e Obama, che questa offensiva l’ha voluta, vuole chiarire che questa volta i marines e gli altri reparti americani combatteranno una guerra corretta. Non sono stati loro a compiere il massacro del 2001, ma Dostum era “a libro paga della Cia” (lo scrive il New York Times) e gli americani non potevano non essere al corrente di quanto successo. Anche l’allora comandante delle truppe Usa, generale Tommy Franks, era a favore di un’inchiesta ma trovò un muro nei politici dell’amministrazione Bush.
x Carlino 89 e 90
Lei crede che la Carta all’art. 33 citato voglia dire che i cittadini che intendono avvalersi delle scuole private debbano essere puniti pagando DUE volte le tasse per lo stesso servizio?
Alla faccia della libertà di scelta e dell’uguaglianza!
A. Di Pietro ha detto un bel po’ di trombonate e inesattezze.
Spigolo qua e là…
-Non è che la scuola funzioni già male, e la Gelmini che vuol distruggere ciò che va bene…
_In Francia e Germania, nell’ambito della stessa scuola, stranieri e bambini con difficoltà hanno classi ponte con personale specializzato e appena possibile ” il ponte” viene attraversato!
Meglio il nostro demagogico minestrone che è un insulto alla professionalità e all’offerta formativa?
Aumentare gli alunni a 33? Dove l’ha sentita Di Pietro?
Le medie europee sono 23/25 per classe, , alle elementari, con ins. prevalente, non unico!
Da noi sono 15/18 per classe con doppi, tripli insegnanti nella stessa classe a fare non si sa cosa!
Fondazioni dove?
Di Pietro fa voluta confusione fra scuola dell’obbligo, licei e Università a proposito di Fondazioni.
Non si può confutare la deliberata malafede!
Reclutamento dei docenti.
Di Pietro si è perso nella nebbia …volutamente?
Io affermo:
Gli ins. siano reclutati con regolare e giusto concorso SU POSTI LIBERI come recita l’art. 97 della Carta.
Il resto è demagogia e assunzioni selvagge con logiche clientelari che hanno portato la scuola dov’è!
Di Pietro o Catalano?
– Un sistema scol. ispirato alla qualità, alla libertà, alla laicità e al pluralismo è il più saldo presupposto di uno stato moderno…!!!
Ma bravo, parla come un libro stampato, direbbe mia nonna!
– Il 42% degli edifici è inagibile…al Sud sono anche topaie da terzo mondo…
E gli edifici nuovi di zecca, costati miliononi, mai usati e distrutti dai vandali al Sud?…
Poi…a Di P. vorrei ricordare il terremoto del suo Molise…
Farebbe bene a spazzare a casa sua, per essere più convincente!
Concludo che la Gelmini passa, come tutti gli altri, e la nostra scuola resta, sempre alle prese con incompetenti o ideologizzati.
Gentile era fascista, ma quando parlava e scriveva di scuola era al di sopra delle parti! Sapeva ciò che faceva e sapeva di cultura da trasmettere.
Non ce ne sono stati altri!
E se mi da della fascista, non sarebbe la prima volta, nel blog!
Buona giornata
Sylvi
Il figlio di don Vito a pubblici ministeri: “Pronto a darvi
il ‘papello’ di Riina”. Ovvero le richieste dei boss alle istituzioni
Ciancimino jr, l’ultimo segreto
“Patto mafia-Stato, ecco la prova”
di ATTILIO BOLZONI e FRANCESCO VIVIANO
Ciancimino jr, l’ultimo segreto “Patto mafia-Stato, ecco la prova”
PALERMO – Lo cercano da quando venne ucciso Paolo Borsellino, diciassette anni fa. Un foglio di carta, uno solo. Con la scrittura incerta di Totò Riina e, in fondo, la sua firma. È il famoso “papello”, le richieste dei Corleonesi allo Stato per fermare le stragi in Sicilia e in Italia. “Ve lo consegno io nelle prossime ore”, ha giurato qualche giorno fa Massimo Ciancimino, testimone eccellente ormai sotto scorta come un pentito.
È forse l’epilogo della più intricata vicenda siciliana di questi ultimi anni: la trattativa fra Stato e Mafia. Se il più piccolo dei cinque figli di quello che fu il sindaco mafioso di Palermo manterrà la sua promessa, fra qualche giorno – proprio alla vigilia dell’anniversario della morte di Borsellino, il 19 luglio – il famigerato documento del patto fra boss e misteriosi apparati di sicurezza finirà nelle mani dei magistrati di Palermo e poi quelli di Caltanissetta e Firenze, tutte le procure che indagano direttamente o indirettamente sugli attentati mafiosi fra il 1992 e il 1993. “Questa volta ve lo porterò davvero, questa volta non faccio bluff”, ha assicurato Ciancimino junior nel suo ultimo interrogatorio dopo un tira e molla durato un anno.
La sua “collaborazione” è cominciata nel giugno del 2008. In decine di verbali ha raccontato la sua verità su incontri fra mafiosi e uomini dei servizi segreti, ha parlato dei fatti accaduti fra la strage di Capaci e le bombe dei Georgofili, ha ricordato i faccia a faccia fra suo padre e l’allora vicecomandante dei Ros Mario Mori, ha svelato alcuni segreti che don Vito si era portato nella tomba. Come certi appuntamenti che l’ex sindaco agli arresti domiciliari aveva – sia a Palermo che a Roma – con “l’ingegnere Lo Verde”, cioè Bernardo Provenzano.
Ma fino ad ora “Massimuccio” non aveva mai voluto dire nulla sul “papello”. Alle insistenze dei procuratori, la sua risposta è sempre stata una sola: “Mi avvalgo della facoltà di non rispondere”. All’improvviso, la settimana scorsa e dopo un ultimatum della procura di Palermo, Massimo Ciancimino però ha ceduto: “Garantito: adesso il papello ve lo do”.
Nessuno sa dove sia stato custodito in tutti questi anni, molti pensavano e ancora pensano in una cassetta di sicurezza di una banca da qualche parte in Europa. Un sospetto, un mese fa, aveva portato gli investigatori in Francia. Una mossa di Massimo Ciancimino e una contromossa degli inquirenti. Ma non quelli di Palermo, gli altri di Caltanissetta. Tutti erano e sono ancora a caccia del “papello”.
Massimo Ciancimino, a giugno – appena gli hanno revocato il divieto di espatrio – ha lasciato Bologna dove vive da qualche mese e con la sua auto ha raggiunto Parigi insieme alla moglie Carlotta. È stato pedinato. Al ritorno da Parigi, fermato al posto di frontiera e invitato a entrare in un ufficio di polizia, ha trovato un paio di magistrati della procura della repubblica di Caltanissetta e alcuni ufficiali di polizia giudiziaria. Erano sicuri di trovarlo con il “papello” addosso. Perquisito lui e perquisita anche la moglie, ma il “papello” non l’hanno trovato. Interrogato al posto di frontiera, Ciancimino junior ha spiegato: “Mi ero accorto che mi seguivate, voi non vi fidate di me e io non mi fido di voi e non ho portato con me quel documento che non è a Parigi…”.
Messo alle strette dai procuratori di Palermo subito dopo ha promesso di far avere quel foglio di carta, quell’atto con il quale Totò Riina e i suoi Corleonesi chiedevano ad alcuni emissari dei servizi segreti di “trattare” con loro. Fine della violenza e delle stragi in cambio dell’abolizione del carcere duro, basta bombe in cambio di una sorta di salvezza per i familiari dei boss, armistizio con lo Stato in cambio di un colpo di spugna della legge sui pentiti e sui patrimoni aggrediti dalla legge Rognoni la Torre.
Ma quanto è attendibile nei suoi racconti il rampollo di don Vito? Quanto i magistrati possono credere alle sue parole? “Come qualsiasi imputato di reato connesso, le sue dichiarazioni possono essere attendibili solo se supportate da riscontri obbiettivi ed esterni”, risponde il procuratore aggiunto Antonio Ingroia, che con il sostituto Nino Di Matteo indaga sui misteri palermitani dei Ciancimino. Aggiunge Ingroia: “Alcuni elementi di riscontro alle sue dichiarazioni li abbiamo già avuti, però abbiamo bisogno ancora di qualcosa per avere un quadro completo”.
Sarà il “papello” a certificare una volta per tutte l’attendibilità del figlio di don Vito. Tutto un impasto, fra i più pericolosi mafiosi latitanti e alti funzionari degli apparati. Tutto un impasto che ora fa molta paura al giovane figlio di don Vito, condannato in primo grado a 5 anni e 8 mesi per avere riciclato il “tesoro” di suo padre. Dal novembre scorso è stato costretto a lasciare la sua casa di Palermo e vivere 24 ore su 24 con auto blindata e “tutela”. Dopo un paio di episodi inquietanti accaduti in Sicilia, Massimo Ciancimino è stato contattato da falsi carabinieri e poi ha ricevuto una lettera di minacce. Dentro la busta tre proiettili. Uno era destinato a lui, il secondo al procuratore Ingroia, il terzo al sostituto Di Matteo.
Tutti i verbali di Ciancimino junior sono finiti alla procura di Caltanissetta che è titolare delle indagini sulla strage di via Mariano D’Amelio. Gli stessi procuratori di Caltanissetta l’hanno interrogato più volte. C’è un’ipotesi investigativa: il procuratore Paolo Borsellino, subito dopo la morte del suo amico Giovanni Falcone, avrebbe scoperto la vicenda del “papello” e quella trattativa fra Stato e Mafia. L’avrebbero ucciso perché qualcuno lo considerava un ostacolo al patto con la mafia.
a proposito di influenza ‘pandemica’, spigolo qua e la’, senza nessun titolo o pretesa. Si stima che qui in UK centinaia di migliaia di persone ne siano o siano stati affetti, and counting. La mortalita’ rimane molto bassa, i decessi accertati sono qualche decina finora. Tuttavia almeno alcuni dei casi di morte non sembra fossero affetti da malattie o condizioni particolari, ovvero a rischio. E’ anche preoccupante che, come in tutte le pandemie, i soggetti piu’ colpiti siano giovani ed in relativa buona salute, mentre l’influenza ordinaria e’ particolarmente virulenta negli anziani. Ieri ne e’ morto un medico praticante vicino Londra.
Un vaccino mi dicono viene ora messo a punto, si spera sia pronto in 3 settimane. Vi sono anche farmaci che possono essere usati nei casi a rischio, in particolare. Nell’insieme, e’ una malattia mite. Tuttavia, alcuni temono che somigli alla ‘Spagnola’ del 1918, iniziata con casi lievi in primavera e continuata in autunno-inverno con una catastrofe planetaria. Il virus puo’ infatti provocare una polmonite influenzale, dovuta al virus stesso (non a complicanze batteriche come nella influenza ordinaria in soggetti debilitati ed anziani)
Peter
x Peter
Mia figlia è tornata ieri sera. Senza influenza. Ma la metà dei suoi compagni ha avuto febbre, anche se dicono non sia la “suina”. Spero non le venga ora, visto anche che me la porto in giro io una settimana.
Un saluto.
pino
Oggi 14 luglio 2009
Ricorrenza in Francia della “presa della Bastiglia” che gli ittagliani vorrebbero trasformare in”presa del basto e basta!”
Questi scopiazzamenti danno pessimi risultati!
L.
E invece no, la Carfagna tira dritto: “È sentita come prioritaria l’esigenza di colpire chi si avvale della prostituzione o contatta delle persone che si prostituiscono alimentando il mercato stesso”.
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La balda ministra pensa che debba scopare solo lei e chi è giovane e in bela compagnia, dentro o fuori palazzo Grazioli. Chi non ha o non è capace di rapporti spontanei si dovrà tagliare le palle. E le decine di migliaia di donne che campano facendo dignitosamente il più antico mestiere del mondo se la piglieranno in culo tornando o sul marciapiede o a fare la fame.
L’unica consolazione potrebbe essere che andrebbe in galera anche l’utilizzatore finale Chiavalier Berlusconi Silvio, ma anche qui ci metterebbero subito il preservativo, pardòn la toppa di una legge ad personam per evitargli noie giudiziarie.
Che Paese da barzelletta che sta diventando l’Ittaglia nelle mani del peggio del peggio votato e rivotato dai peggio illusi.
R. a M.
Cara Sylvi,
ma lei lo sa quanto e’ stato erogato con Il governo Berlusconi, Ministro Letizia Moratti (ma non e’ stato solo il Governo di centrodestra a fare queste regalie visto che il precedente governo presieduto da D’Alema aveva fatto quasi altrettanto), con il DM 27/2005 stabiliva:
non si parla più di “concessione di contributi”, ma di vera e propria “partecipazione alle spese delle scuole secondarie paritarie”;
è abbassata la soglia di alunni per classe (da 10 a 8) per l’accesso ai contributi;
vengono innalzati i livelli massimi dei contributi (12.000 euro per una scuola media, 18.000 per una scuola superiore);
sono più che raddoppiati i finanziamenti per i progetti formativi (da circa 6 milioni di euro ad oltre 13 milioni).
Nel 2005 l’ammontare dei contributi alle scuole non statali è stato di circa 527 milioni di euro (si veda la circolare ministeriale 38/2005).
Vorrei fare alcune riflessioni:
il fatto che si tratti di una partecipazione diretta dello Stato e’ una affermazione discutibile visto che i finanziamenti sono praticamente gli stessi ed anzi, con le ultime legislazioni i tagli alla scuola pubblica ci sono stati mentre i finanziamenti alla scuola privata sono cresciuti.
L’abbassamento della soglia degli alunni minimi per classe e’ un insulto visto che come lei ricordava la media europea e ben al di sopra dei venti (con costi gestionali che aumentsano di conseguenza).
I livelli massimi di contributo sono altissimi: cosa succederbbe se la stessa somma venisse versata per le scuole pubbliche? I bilanci salterebbero completamente (non dimentichiamoci che a causa del maggior numero di iscritti alla scuola pubblica le risorse da destinare al singolo studente sono ridotte).
Senza parlare di Buoni Scuola: la Legge finanziaria 2004 del governo Berlusconi (Ministro Moratti), aumentava il tetto per il 2005 a 50 milioni di euro con accesso indiscriminato ai buoni per tutte le famiglie, senza cioè limite di reddito alcuno. La legge sulla parità, inoltre, non prevede alcuna incompatibilità dei buoni statali con eventuali buoni regionali per cui di fatto buoni statali e regionali risultano cumulabili.
Vogliamo parlare dei insegnanti di religione cattolica (scelti dai vescovi e quindi dalla Chiesa) diventati dipendenti statali, per i quali c’e’ l’obbigo da parte dello Stato di provvedere al loro impiego alternativo, in caso di revoca dell’abilitazione da parte del Vescovo?