E’ la Rai, bellezza! Nella più grande azienda pubblica italiana giornalismo fa troppo spesso rima con servilismo, si tengono al loro posto i Minzolini e le Sciarelli ma si silurano di colpo i Balducci del Tg3. E’ la Rai della vergogna e della “pro stitùtio”, descritta bene da Denise Pardo nel suo bel libro “La piovra Rai”

Ma dove siamo arrivati! Augusto Minzolini, il mister Bavaglio del Tguno resta al suo posto perfino dopo le risibili spiegazioni fornite pubblicamente per giustificare la sua ingiustificabile censura sulle faccende delle escort, chiamiamole piamente così, al servizio della fregola  capo del governo, vicenda che ha fatto il giro delle principali testate dell’intero Occidente. Invece Roberto Balducci, vaticanista del Tg3, è stato di colpo sollevato dall’incarico per una battuta neppure sul papa, ma su chi ha ancora la pazienza di starlo ad ascoltare. Battuta che per giunta non ha nulla a che vedere con l’espressione minimizzatrice comunemente usata quando si parla di “quattro gatti”, bensì legata a quanto detto dallo stesso papa sui gatti che gli fanno compagnia in vacanza, particolare che peraltro non vedo chi possa interessare. Fedeli va bene, ma che anche il papa si dia alle battute in stile tra il berluscone e il
criptico è un po’, come dire, dissacrante. O no?

Balducci si è sentito in dovere di assicurare il suo direttore Antonio di Bella che lui “rispetta il Vaticano”, ma non si capisce perché si debba rispettare o no il Vaticano o qualunque altra istituzione, dalla casa Bianca al Quirinale. Un giornalista non dovrebbe limitarsi a fare del giornalismo, anche graffiante se necessario o comunque utile?

E’ francamente imbarazzante la corsa al prostrarsi verso i forti e punire il debole, in tal caso Balducci, da una serie di personaggi, strapagati, tutti più realisti del re. Ha aperto gli inchini il vicepresidente della Vigilanza Rai, Giorgio Merlo, in quota PD, che s’è sentito in dovere di parlare di
“deriva anticlericale” di Raitre, che ha anche definito “singolare e volgare”. Volgare sarà Merlo con le sue accuse incongrue, per esempio non ha senso l’accusa a Raitre di essere “singolare”: la vorrebbe forse “plurale”? E che significa? Il grave però è che i signor Merlo fa finta di non sapere che semmai in Italia è in atto da tempo una “deriva clericale”. Deriva che, oltre agli altri guasti, vedi il caso delle staminali, dopo avere consegnato ai vescovi, cioè al Vaticano che li nomina, il potere di scelta degli
insegnanti di religione anche nelle scuole pubbliche, le vuole demolire con il progetto del ministro della Pubblica Istruzione, tale signora Gelmini, di far fare in tutte le Regioni italiane ciò che già fa la Regione Lombarda: sborsare quattrini a favore di chi alla scuola pubblica preferisce le private, cioè di fatto le scuole cattoliche, peraltro già abbondantemente finanziate dallo Stato italiano in spregio della Costituzione. Come ho già avuto modo di scrivere, la sola Regione Lombardia nell’ultimo anno ha regalato 44  milioni di euro per stimolare questa fuga dalla scuola pubblica. Se si moltiplica questa cifra per il numero delle Regioni italiane salta fuori una cifra spaventosa: spesa per demolire ancor più la scuola pubblica a favore di quella confessionale!

Dopo Merlo è stata la volta di Di Bella e dell’”Uomo Garanzia” Sergio Zavoli. Non vale neppure la pena riportare il loro blablablà, peraltro costoso. Se questo Zavoli è una garanzia….. Ma garanzia “de che?”, come si dice a Roma.

Certo, in Rai sono invece bene accetti i vaticanisti come la bonanima di Orazio Petrosillo, che in una puntata della trasmissione “Novecento” di Pippo Baudo ha potuto impunemente raccontare, con il concorso attivo e cosciente dello stesso Baudo, un mare di balle sulla “misteriosa” (?) scomparsa della ragazzina vaticana Emanuela Orlandi, vittima da ben 26 anni anche di volenterosi depistaggi giornalistici. Tutti tesi ad allontanare i sospetti e le certezze di colpa dall’ombra del Cupolone.

Petrosillo almeno della Rai era solo un ospite baudiano, dato che faceva sì il vaticanista, ma per Il Messaggero. Federica Sciarelli invece è una conduttrice di Raitre in pianta stabile. Eppure anche lei nel suo “Chi l’ha visto” insabbia, oltre a tutti gli atti giudiziari, interviste scomodissime per il Vaticano e lascia passare invece strambe telefonate in diretta, che a chiacchiere “gettano luce sul mistero Orlandi”, mentre invece è evidente, anzi è dimostrato  che servono solo a tenerla ben spenta.

Se tutto ciò è giornalismo…. Alla Rai fa troppe volte rima con servilismo. Stipendi, prezzi, favori e compensi vengono ovviamente contrattati prima e ognuno lo fa a proprio favore, il che, come sappiamo già, dal punto di vista etimologico equivale a una “pro stitùtio”, che in italiano si traduce con “prostituzione”. E si vede.
Tutto ciò non accade a caso. Leggetevi il libro della mia brava collega de L’espresso Denise Pardo intitolato La piovra Rai, così sarà più chiaro perché si arriva a tanta vergogna: http://www.lafeltrinelli.it/products/9788845262739/La_piovra_Rai/Denise_Pardo.html?prkw=industria&cat1=1&cat2=1080&page=1&srch=9&layout=2

Le prime righe della presentazione del libro della Pardo sono l’indovinato epitaffio della Rai, che non dimentichiamo è la più grande azienda pubblica italiana: “Un’inchiesta sulla tv di Stato che punta il dito sulle storture di un’azienda pubblica che spesso segue logiche non di mercato, ma di opportunismo. La radiografia di una casta sovrabbondante, in cui cariche, seggiole e poltrone sono sproporzionate rispetto alle necessità”.

Insomma, “di tutto e di più!”. Ma anche e soprattutto “di peggio”.

147 commenti
Commenti più recenti »
  1. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Vediamo quale accoglienza avrà il nuovo quotidiano “Il Fatto”.
    Vediamo cosa succederà di Beppe Grillo.
    Aspettiamo il prossimo disfacimento del PD.
    E’ dalle ceneri che risorge la Fenice.
    Non sono pessimista.

  2. democratico
    democratico says:

    Aiutiamo le imprese
    Per uscire dalla crisi

    “Sono ormai mesi che il Partito democratico segnala con urgenza la necessità che le banche riprendano al più presto a fare credito alle imprese, soprattutto al sistema delle piccole e medie imprese”. Così Dario Franceschini, segretario del Pd, intervenuto con una nota per ribadire quanto detto questa mattina dal presidente della Consob, Lamberto Cardia.

    “L’emergenza segnalata oggi anche dal presidente della Consob – ha continuato Franceschini – conferma quanto già detto più e più volte dal Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi e il grido d’allarme che ci arriva quotidianamente da tanti piccoli e medi imprenditori che hanno bisogno di credito per non rischiare la chiusura delle proprie aziende.

    In questo quadro, è tempo però che anche il governo si svegli, guardi la realtà e faccia finalmente la sua parte. Il Partito democratico ha presentato di nuovo oggi emendamenti specifici per rafforzare il credito alle imprese e per sbloccare davvero il pagamento dei crediti che le imprese hanno nei confronti della pubblica amministrazione”.

  3. Linosse
    Linosse says:

    Da Repubblica
    “Per la prima volta a Strasburgo gli stipendi sono uguali per tutti
    L’eurodeputato del Pdl: “Questi non sanno quanto si prende a Montecitorio”
    “Una miseria questi 290 euro”
    Mastella protesta per la diaria”
    Certo che per un “politico” par suo tutto “casa e politica”,che dedica e si sacrifica tutto per la “politica” È UN AFFRONTO!
    Nessuno è obbligato a restare nell’Europarlamento per cui la soluzione è rapida ed indolore:
    DIA LE DIMISSIONI!!!!!!!!!!!!!!!!
    Gli Italiani saranno eternamente grati(almeno e solo per questo!) per la decisione molto opportuna
    L.

  4. democratico
    democratico says:

    GRILLO VAI A FAR RIDERE QUALCUN’ALTRO!

    Hanno tutti un bel dire che siamo in democrazia. La democrazia dei referendum, delle elezioni, perfino delle primarie.
    Peccato però che i più di questa democrazia parlino in casa d’altri.

    Avete visto qualche accenno a scelte democratiche e libere in casa Berlusconi? Le avete viste in casa Di Pietro?
    Manco per idea. Facciamola fare ad altri la democrazia. Noi magari la sfruttiamo
    Ecco l’ultimo caso.

    Il signor Giuseppe Piero detto Beppe Grillo-parlante, uno che meriterebbe i piu delle volte per la sua arroganza saccenza e volgarità, una scarpata in fronte ha pensato di farsi un giro nel PD.

    Lui dice che il PD non fa opposizione, che è un comitato di affaristi, un inciuciamento colossale.
    Bene e cosa fa allora?
    Si crea un partito? Si fa la sua lista civica? Ci ha provato, non funziona.
    E quindi perché non sfruttare la democrazia interna del partito che già c’è?
    Il partito è bell’e che fatto. Vado là e faccio un po di casino.
    Mi prendo contenitore e contenuto.
    Quale il programma? Alla Bartali “gliè tutto sbagliato gliè tutto da rifare”

    Quale rispetto per gli elettori del Pd che a questo punto sarebbero tutti dei mezzi cretini dementi, perchè ricordatevelo bene, il PD è solo un nome, Voi, noi, noi qui tutti quanti lo formiamo. Senza D’alema, Fassino, Rutelli, Binetti, Letta, Franceschini e chi ne ha più ne metta il PD esiste ancora, senza Marco Bianchi Enzo Rossi Signora Maria di Voghera io , tu che mi leggi e milioni con noi, il PD non esiste e quando qualcuno parla di fare il segretario parla di fare il nostro dipendente, il nostro delegato e se il PD è una tale merda per proprietà transitiva la merda siamo noi.

    IO NON CI STO A FARMI DARE DELLA MERDA DA UN COMICO RICICLATO A SANTONE.

  5. democratico
    democratico says:

    A Bruxelles, Seminario PD per discutere sulle politiche degli italiani nel mondo e il prossimo appuntamento congressuale

    Ore 10/17 – Hotel Metropole – Bruxelles

    Il dipartimento Italiani nel mondo PD organizza per sabato 18 luglio a
    Bruxelles, presso l’Hotel Metropole, un Seminario per discutere sulle
    politiche per gli italiani nel mondo e il prossimo appuntamento
    congressuale. La giornata si articolerà in 2 tempi:
    dalle 10 alle 13
    l’incontro sarà dedicato alle questioni del partito all’estero, mentre
    dalle 14 alle 17
    verranno messi a fuoco le modalità e le scadenze per il Congresso
    nazionale del partito. Lo comunica l’Ufficio stampa del Pd.

  6. democratico
    democratico says:

    Propaganda nucleare

    A più di 20 anni dal referendum torna il nucleare. E invece di andare avanti il paese si scopre a passo di gambero.

    Il Senato approva il ddl sviluppo reintroducendo l’energia nucleare. Al di là degli spot come un gambero l’Italia viene riportata indietro nel tempo.

    E delle tante promesse contenute nel disegno di legge solo poche potranno vedere la loro effettiva realizzazione. Quindi dopo oltre 20 anni e messo al riparo dall’attenzione dell’opinione pubblica, troppo incantata dal G8 de L’Aquila, in Italia torna il nucleare.

    A dire il vero, il condizionale è d’obbligo in quanto sebbene il governo faccia sembrare tutto molto semplice e immediato – un po’ come la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina la cui realizzazione la vede solo Berlusconi -, l’effettiva realizzazione del piano per il nucleare è rimandato di sei mesi, tempo in cui il governo dovrà predisporre le norme d’attuazione, la localizzazione degli impianti e i sistemi di stoccaggio e deposito dei rifiuti radioattivi. Quisquilie!

  7. Controcorrente
    Controcorrente says:

    A proposito di Liquame che ormai straborda…
    Che cazzo è questo nuovo scudo fiscale…ah mica forse quello che imbracciano certi Kavalieri del Lavoro ,quando” pontificano”,sui valori del lavoro ??

    cc

  8. Vox
    Vox says:

    @ Caro CC,
    ma come si puo’ parlare di ‘missione di pace’ in Afghanistan? E se mai ci fossero stati dei dubbi in merito, credo che sparare ad automobili cariche di civili (ferendo e uccidendo) ai check-point ne sia la conferma.
    Inoltre, mi spieghi come si possa essere ‘in missione di pace’ e dipendere allo stesso tempo dagli ordini dell’esercito americano che si trova la’ non certo per fare la pace?

    Pensa alle parole dello stesso para’ morto ieri: “questa e’ una sporca guerra”. E non era certo un uomo di sinistra, anzi si e’ definito lui stesso “troppo di destra”.

    Io credo che paragonare un muratore (o chiunque altro) che perda la vita durante il lavoro a un militare che si trova in un teatro di guerra offensiva a migliaia di chilometri dal proprio paese sia un insulto ai lavoratori civili.

  9. Vox
    Vox says:

    @ Democratico

    Grillo non serve al PD. Infatti ci pensa Veltroni a far ridere (e a far perdere voti) mi riferisco spec. alla sua ultima uscita su Craxi. Dev’essere impazzito.

  10. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Vox

    E infatti nessuno li paragona. Dei muratori e delle altre migliaia di uccisi sul lavoro dal lavoro non frega niente a nessuno, a parte le chiecchiere a partire dal Quirinale, ma quando muore un carabiniere, un poliziotto o un militare “in missione di pace” (?) allora si scatena il chiegneffotti italico. Solo dopo morti ammazzati li si chiama “i nostri raggazzi”, piangendo lacrime di coccodrillo, prima li si usa come carne da macello, vedi l’invasione dell’Urss, o come vetrina e pedaggio del governo verso gli Usa, vedi appunto l’Afganistan. Purtroppo anche i governanti sono ignoranti, e fin troppo, altrimenti saperebbero che da Alessandro magno in poi l’Afganistan è sempre stato la tomba degli invasori. Oltre che di recente anche l’incubatrice Usa di Bin Laden e annessi e connessi.
    La parola pace ha la stessa radice della parola patti. Per il semplice motivo che la pace si fa stipulando patti con gli avversari, e NON bombardandoli o invadendoli o colonizzandoli. Concetto duro da comprendere per chi ancora si illude così come si illudevano la Germania, la Francia, l’Inghilterra, la Spagna, il Belgio e perfino il Portogallo.
    Per il militare italiano morto in Afganistan mi dispiace,e molto. Però trovo rivoltante, oltre che immancabilmente ipocrita as usual, che delle vittime civili fatte, a centinaia se non ormai a migliaia, donne e bambini compresi, dai nostri militari, dove per nostri intendo anche quelli americani, non solo non sappiamo i nomi ma neppure il numero esatto! Di loro NON ce ne frega assolutamente nulla, quasi come i morti sul lavoro. Ci interessa solo chiagnereefottere solo quando ci rimette la pelle qualcuno “caduto adempiendo il suo dovere”, cioè in divisa. Come se invece i lavoratori morti sul lavoro, capitolo del quale abbiamo il vergognoso record europeo, cadano invece mentre fanno bagordi, magari a palazzo Grazioli.
    E’ il Belpaese, bellezza!
    Finché dura.
    Un saluto.
    pino

  11. Vox
    Vox says:

    Se un domani l’Italia si trovasse minacciata o occupata, le assicuro che i nostri Marines e forze armate sarebbero pronti a sacrificare la loro vita per voi.
    @ Anita

    No, per favore, no! Si risparmino la vita, ci pensiamo da soli, grazie! E poi siamo gia’ invasi e ‘occupati’ comunque, fin dal 1945.

    Quanto alla WWII, gli americani non sono stati i soli a liberare l’Europa. Il loro ingresso in guerra e’ stato ben meno romantico e disinteressato di quel che lei vorrebbe credere. Gli Usa si sono fatti pagare lautamente. La gran Bretagna ha finito di pagare il proprio debito di guerra agli Usa solo negli anni 70 (1976, credo). Inoltre, hanno intuito il potenziale e i risvolti politico-strategici positivi della propria entrata in guerra e dopo aver ‘liberato’ l’Europa, l’hanno occupata.

    Abbiamo 113 vostre basi militari in territorio italiano, basi straniere per il cui co-mantenimento (al 41%) il contribuente italiano paga con le proprie tasse (altrove in Europa, per esempio in Germania, la percentuale e’ ancora piu’ alta).
    Per non parlare dell’intrusione nelle politiche interne degli altri paesi, Italia in primis.

    E per adesso, ben lungi dal ‘salvarci’, i vostri gloriosi marines ci coinvolgono in una guerra dopo l’altra (Serbia, Iraq, Afghanistan… e la lista rischia di allungarsi: Pakistan, Iran, Siria…).

  12. Vox
    Vox says:

    @ Pino
    Beh, ieri sera mi hanno mezzo-linciato sul blog (a parole, s’intende) perche’ sostenevo piu’ o meno lo stesso concetto e non provavo sacra devozione al milite italico.
    Sembra che la pace (quella senza condizioni, senza i se e senza i ma) non vada piu’ tanto di moda. Almeno, non quando a rimetterci la vita sono i ‘nostri ragazzi’.
    E la bimba afghana uccisa al check-point dai ‘nostri ragazzi’ ce la siamo gia’ dimenticata (come tutte le altre vittime).

  13. Vox
    Vox says:

    @ Caro Linosse,
    il Mastellone non fa altro che confermare, caso mai avessimo ancora una molecola di dubbio, che tutto quel che fa lo fa per dineros. Se a lui 300 euro al giorno sembrano una miseria, qualunque lavoratore/precario/disoccupato italiano avrebbe il diritto di sputargli in faccia o, a scelta, bersagliarlo con uno scarpone. Lanciargli le monetine, infatti, lo farebbe solo contento, si butterebbe a raccoglierle.

    Pensa un po’ che gente ci ritroviamo a Strasburgo.
    Come del resto, anche nel nostro parlamento. Mi consola solo il pensiero che, quando il letame straripa, finisce per affogare anche chi lo ha prodotto.

  14. Afghanistan
    Afghanistan says:

    Report:
    After brutal police rule, Talibans ‘welcomed as liberators’

    In the wilds of Afghanistan, the civilian populace is increasingly turning to the Taliban for aid over U.S.-backed police forces, a published report revealed Monday. In some areas of the country, the situation has become so dire that some have began to see Taliban movements as ‘liberation’ rather than oppression.

    http://rawstory.com/08/news/2009/07/13/report-after-brutal-police-rule-taliban-welcomed-as-liberators/

    If this is “victory” in Afghanistan, what does failure look like?
    After all the money and blood that have been spent in this campaign, is this the pinnacle of US and NATO accomplishment? That the Taliban are now looking like the good guys to the Afghans?!

  15. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Vox

    E’ evidente che la Storia non ci ha insegnato niente. La voglia di “menare le mani”, cioè di guerra, è ormai irrefrenabile anche perché è il modo classico per uscire dalle crisi economiche, ovviamente a spese sanguinose dei poveracci, che vengono illusi per primi onde poterli usare come carne da cannone. Il lato comico tipicamente italiano è questa continua voglia di “dare una lezione” agli altri o di “spezzare le reni alla Grecia” di turno senza avere una goccia di autonomia in fatto di petrolio, senza avere armamenti non di latta e, soprattutto, senza avere la più pallida idea di cosa sia una guerra. Dai primi del ‘900 ad oggi i nostri stati maggiori militari e i nostri comandanti sono sempre stati composti, eccetto rare eccezioni, da carrieristi pronti a ogni baciamano e anche baciaculo, veri massacratori dei “nostri ragazzi” disprezzati ma apprezzati come carne da cannone per poter fare carriera. Ovviamente rubando sulle forniture, specie su quelle di munizioni e armamenti, navi, arei e veicoli vari.
    L’imperi autroungarico con la scusa dell’attentato di Sarajevo diede fuoco alla miccia della prima guerra mondiale, e ne uscì semplicemente distrutto. La Germania – con i servi in camicia nera e quell’idiota di Mussolini, povero illuso di cavarsela in una settimana e che le divisioni militari necessarie alla guerra si potessero inventare e millantare – con la scusa del Lebesraum, cioè dello “spazio vitale”, e del pericolo “giudaico-comunista” ha dato fuoco alle polveri della seconda guerra mondiale, e sappiamo come è finita. Gli scomposti imbecilli al governo oggi premono di fatto per la guerra, come chiunque è a corto di argomenti e ragiona con le viscere, anzi con il sedere, e provocheranno la scomparsa dell’Europa. Poi prima o poi toccherà agli Usa, il cui banchetto a spese del resto del mondo sta già finendo.
    Sic transit gloria mundi….
    pino

  16. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro pino,

    condivido appieno,quanto da te affermato nel tuo “intervento” al n 10.
    Infatti il mio “pezzo” era proprio indirizzato a depotenziare la morte del caporal maggiore Sandri da tutti quegli aspetti ,o contorni di cui in genere “le morti” sotto una divisa sono normalmente “caricate”.

    cc

    Ps- Affrontare “razionalmente” il problema “depotenziadolo” , vuol infatti dire ,cominciare a chiamare le cose “pane al pane e vino al vino”!
    Non per niente Il baldo Ministro della Difesa, già parla di inadeguatezza dei mezzi.
    Ha ragione, infatti .
    Se si va in guerra, allora non si “va” con attrezzature da Polizia!
    O peggio, con le “scarpe di cartone”,ancorchè molto ben pressato, illudendo (i soliti) di essere una grande “macchina da guerra”come nel passato.
    Al solito ,”facciamo ridere i polli”ed è meglio non piangersi troppo addosso.
    Si chiami “guerra ,ciò che è guerra e si discuta in Parlamento, secondo i dettami della Costituzione.
    Si smetta di fare I gesuiti in senso deteriore e soprattutto ci si guardi in faccia “seriamente”una volta per tutte!
    A scenari mutati, mezzi diversi o tutti a casa, senza illudersi però che anche con “Potenti mezzi”non si lasceranno sul campo “nuove vittime”.
    Come al solito , si spera sempre di sfangarsela…con “voglio alcune migliaia di morti da buttare sul tavolo della pace”…
    Italioti ,..come al solito..!!

  17. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Alla cortese attenzione del primo ministro Silvio Berlusconi.

    Egregio signor primo ministro, ma se come lei ha dichiarato “il nostro intervento in Afganistan è necessario”, perché non ci manda a combattere suo figlio Piersilvio?
    Un cordiale saluto.
    pino nicotri
    P.S. In caso Piersilvio fosse contrario, lei potrebbe far varare subito un’altra legge ad personam per risolvere il problema. E per rendergli più confortevole il soggiorno da bravo nostro “ragazzo in divisa” nel lontano Afganistan lei potrebbe dotarlo anche di una bella scorta di escort. Non trova? Se fa un’altra telefonata a Tarantini vedrà che le procura anche questa “torta”.

  18. Linosse
    Linosse says:

    Condoglianze per la famiglia del militare “caduto” in Afganistan ma in proporzione un milone e tantissime più ai familiari delle vittime del lavoro .
    Loro si da nominare CAVALIERI del lavoro ed EROI NAZIONALI altro che i buffoni che purtroppo ci ritroviamo!
    L.

  19. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Appello agli “amici” del blog

    Qualcuno può procurarmi l’intero dispositivo della sentenza con cui furono condannati a morte i martiri di Belfiore!
    Già ho recuperato la parte dello “spretamento” di Enrico Tazzoli, con relativo grattamento della pelle dita con cui “distribuiva le ostie”

    Non ho mai letto sui nostri “libri di storia” questo particolare,interessante!Chissà perchè!

    Il resto mi serve come “comparazione” di altre sentenze ,emesse da Stati Sovrani , per una mia ricerca particolare!
    grazie anticipatamente

    cc

  20. Vox
    Vox says:

    @ Pino e CC

    Tanto per cominciare, bisognerebbe che il cosidetto ministro della Difesa (?!?) parli di azioni di guerra e non piu’ di missioni di pace che, oltre a essere ridicolo, e’ anche un insulto. E forse a questo punto bisognerebbe anche ribattezzare il suo ministero in ‘della guerra’, anzicche’ della ‘difesa’. Tanto, della Costituzione non frega nulla ad alcuno di lor signori.

  21. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    La partita in corso intorno alle mille verità, contraddizioni, reticenze, bugie sulla vicenda personale del presidente del Consiglio deve concludersi in modo da evitare ogni inquinamento del sistema democratico. Aspettiamo pazienti.

    Stefano Rodotà

  22. sylvi
    sylvi says:

    x Vox

    Se la mia storia personale mi ha permesso :
    a) di scindere le responsabilità di chi comanda da quelle di chi ubbidisce. ( in una società comunque strutturata si deve anche ubbidire altrimenti è il caos)

    b) di provare pietà e dolore per chi è morto ubbidendo alle leggi di uno stato democratico…e il nostro lo è ancora!…

    c) di considerare morti innocenti tutti i morti facendo il loro dovere…

    Bene , la mia perdita non è stata inutile!
    Alcune sue espressioni, diciamo così antimilitariste, le trovo,queste sì, inaccettabili e vergognose perchè fanno di ogni erba un fascio:
    il soldato morto con il generale o il politico assetati di potere!

    Anche sulle morti sul lavoro si dovrebbe discriminare:
    il “padrone” che non mette in atto le tutele previste dalla legge ma anche il lavoratore che beve o non usa i mezzi previsti a proteggersi!
    Si dividano i fatti dalle cause che li hanno determinati e si analizzino con lucidità e freddezza.
    Si dividano i morti, che è vergognoso non rispettare ,perchè hanno dato tutto ciò che avevano e non possono più polemizzare, dai vivi e dalle loro eventuali responsabilità.

    Lei non ha risposto al post di Peter sul Vietnam sovietico e tira in ballo sempre e solo la bambina morta, che è sicuramente” un universo perduto” come lo sono tutti gli esseri umani (e non solo).

    Due pesi e tre misure?
    Non le do del gesuita, ma sicuramente del giansenista o del Testimone di Geova. Vedono solo la loro!

    Sono invece del tutto d’accordo con il suo n9.

    Sylvi

  23. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Non racconti storie.

    Lei ha usate parole cruenti verso i militari Italiani, e delle altre nazioni, in occasione della morte recente del militare italiano, Alessandro Di Lisio.
    “Vergogna e disprezzo”
    E solo perche’ abbiamo espresso sentimenti di cordoglio.

    Oggi leggo:

    “Oggi l’Italia intera piange il primo caporal maggiore dell’8° genio guastatori della Folgore, Alessandro Di Lisio, classe 1984, morto a seguito di un attacco avvenuto a 50 km a nord-est di Farah, Afghanistan. Di Lisio si trovava a bordo di uno dei mezzi della pattuglia di militari italiani paracadutisti della Folgore e del Reggimento Bersaglieri che martedì mattina è stato attaccato con un ordigno improvvisato «Ied» (Improvised Explosive Device)”.

    Anita

    PS: Nessuno l’ha linciata, una discussione educata non e’ linciare.

  24. sylvi
    sylvi says:

    ma caro CC,

    che fai? ti metti a cercare i peli nel naso?
    mi rubi il mestiere?

    La UTET sta riducendo i suoi tomi e tu pretendi di mandare i poveri nostri ragazzi a scuola con l’Enciclopedia Britannica?

    Ho una bella enciclopedia storica, i Propilei, che mio marito mi ha regalato quando è nato il figlio maschio, altro che diamante!!!
    Se trovo qualcosa, te la comunico!

    mandi Sylvi

  25. sylvi
    sylvi says:

    x Vox

    Fra le 113 basi americane citate da lei, e stampate su un post precedente, ho trovato anche l’aeroporto di Rivolto, sede delle Frecce Tricolori, a qualche km da casa mia.
    Sono stata parecchie volte , nel corso degli anni, in quell’aeroporto; avevo alcuni avieri che facevano i corsi CRACIS, (scuole medie) per militari!
    E’ sempre aperto al pubblico, ogni anno migliaia di persone lo visitano, mai visto un americano in divisa!

    Forse è come la storia dei “campi di concentramento” in Friuli.
    Penso ci sia parecchio da scremare!

    Sylvi

  26. Vox
    Vox says:

    @ Sylvi
    Un certo numero delle 113 basi citate sono basi Nato gestite principalmente da militari italiani. Ma sempre basi Nato sono. E comunque, quell puramente americane sono circa 90, una cifra enorme.

    Se anche ce ne fosse una sola, resterebbe da capire perche’ il nostro paese debba ancora ospitare dei centri militari stranieri, molti dei quali utilizzati come punti di partenza per attacchi offensivi contro altri paesi, in aperto contrasto con quanto sostenuto dall’Art. 11 della nostra Costituzione (che credevo lei cosidersse praticamente sacra, ma forse l’ho interpretata incorrettamente).

  27. Vox
    Vox says:

    @ Anita

    Lei o qualcun altro, adesso non ricordo, mi ha tacciato di indecenza perche’ non provo alcun ‘rispetto’ per militari (volontari, eh!) che partecipano a una guerra che essi stessi definiscono, a ragion veduta, ‘sporca’.

    Per me la decenza e’ altro. Ma su questo argomento, come su molti altri, we must agree to disagree.

  28. Vox
    Vox says:

    E detto tra parentesi, se io debba o meno ‘raccontare storie’ non sta a lei dirlo. Qualcuno l’ha nominata gendarme del blog? Se cosi’ fosse, me lo faccia sapere.
    Cordiali saluti

  29. Vox
    Vox says:

    @ Sylvi,
    No, non credo che le morti siano tutte uguali. Una cosa e’ chi muore, innocente, perche’ gli piovono bombe straniere in testa, un’altra e’ chi viene colpito mentre le lancia (o aiuta altri a farlo).

    Ma forse nella sua infinita’ umanita’, signora, per lei sono da mettere sullo stesso piano anche i morti delle SS e le loro vittime? Oppure sono morti “uguali” Pinochet e i desaparecidos?
    La bambina uccisa al check-point italiano? Beh, poverina, una casualita’ del dovere! Il dovere di ubbidire, di eseguire gli ordini, qualunque essi siano!

    Resta solo da capire allora quale sia la differenza tra un militare volontario, ovvero uno che al giorno d’oggi sceglie la carriera militare senza che nessuno lo costringa, e uno di leva, obbligato dallo stato (ma che anche in questo caso puo’ sempre appellarsi all’obiezione di coscienza), perche’ nella mia infinita ingenuita’ credevo che ‘volotario’ volesse dire: colui che compie un’azione per propria scelta. Se sceglie liberamente di ubbidire a determinati ordini, vuol dire che li condivide e ha la sua parte di responsabilita’ nel compierli.

    E la sua sarebbe una morale cristiana? Io non sono credente, ma ho qualche dubbio sul fatto che sia questo il messaggio del Vangelo (per il quale, per altro, nutro il massimo rispetto).

  30. Anita
    Anita says:

    x VOX

    “Lei o qualc’un altro, adesso non ricordo, mi ha tacciato di indecenza perche’ non provo alcun ‘rispetto’ per militari (volontari, eh!) che partecipano a una guerra che essi stessi definiscono, a ragion veduta, ’sporca’.”
    _________________________________

    Non ricordo nemmeno io.
    In ogni caso c’e’ differenza tra accusare una persona di indecenza o classificare una parola ‘indecente’.

    Lei non riesce a capire che entrando nelle forze armate si e’ al servizio della Nazione.
    Navy, airforce, army, national guard, coast guard, and so on………..

    IE: mio nipote, diciottenne, si arruolo’ nei Marines, tempo di pace o quasi.
    Io ne ero contraria, la sua mamma ed i suoi famigliari indifferenti…il servizio ne fara’ un uomo.
    Bene, per 3 anni e’ stato al sicuro, sul suolo americano e ad Okinawa, poi 14 mesi in Iraq.

    Grazie ai miei consigli ha scelto di entrare in un corpo meccanico, ma sempre al fronte, quando al fronte si deve essere preparati a difendere ed offendere.

    Il mio vicino di oltre 50 anni di eta’, ufficiale medico nella Guardia Nazionale di riserva, ha dovuto servire in Iraq, non come combattente, ma al fronte.

    Anita

  31. Vox
    Vox says:

    @ Sylvi
    Non so cos’abbia scritto il signore che si firma Peter, perche’ non mi interessa, ma a proposito dei sovietici in Afghanistan le diro’ che la ritengo una delle cose piu’ sbagliate che lo stato sovietico abbia mai fatto e la condanno esattamente come condanno quello che fanno gli americani & Co.

    Se si va a leggere i materiali piu’ recenti dissecretati dell’intelligence americana (ci sono articoli online sull’argomento) scoprira’ che i russi sono stati indotti alla campagna afghana e ci sono cascati come pere.
    I Talebani stessi sono una creazione americana per combattere i russi in loco (finanziati e riforniti di armi Usa) e oggi, come a suo tempo Saddam, sono nemici degli stessi americani. Tipico.

    Comunque cio’ non diminuisce la responsabilita’ dei sovietici e non toglie che la campagna afghana sia stata una cosa assolutamente sbagliata sotto ogni punto di vista.

    Comunque, tanto per ricordarglielo, contro l’Afghanistan dei russi ci sarebbero la Cambogia, il Vietnam, l’Iraq 1 e l’Iraq 2, l’Afghanistan e il Pakistan degli Usa, con contorno di colpi di stato vari per insediare dittature (come appunto quella di Pinochet e altre) e rovesciare governi stranieri con rivoluzioni piu’ o meno colorate. Non credo quindi che siano nelle condizioni di puntare il dito contro chiunque altro su questo argomento.

  32. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X Sylvi

    La nota di VOX non è detto che sia inesatta per il fatto che a Rivolto “non si vedano americani”, il che di per se non vuol dire che sicuramente non ve ne siano. Un conoscente che lavora a Camp Derby mi diceva che gli USA hanno diritti sulla parte militare dell’aeroporto di Pisa e su parte del porto di Livorno dove caricano e scaricano senza passare dai normali controlli di dogana, oltre alle basi vere e proprie, presidiate stabilmente da personale USA altri siti sono per così dire “disponibili” in caso di necessità, Rivolto potrebbe quindi essere uno di questi.

    Salutoni
    Antonio – – – antonio.zaimbri@tiscali.it

  33. x Anita e Sylvi
    x Anita e Sylvi says:

    Gentili signore, cosa direste se arrivassero in Italia o negli Usa militari afgani per garantire “la pace” secondo il loro punto di vista, cioè per imporre la sharya magari su decisione di un organismo politico militare multinazionale di riffa o di raffa centrato sul mondo islamico così come la Nato è centrata di riffa o di raffa sul mondo cristiano e i suoi valori?

    Ha ragione Nicotri, meglio stipulare dei patti e arrivare così alla pace, quella vera e duratura. Ma a Washington e Tel Aviv/Gerusalemme non la vogliono capire. Capiranno, capiranno…
    Shalom

  34. Vox
    Vox says:

    mio nipote, diciottenne, si arruolo’ nei Marines, tempo di pace o quasi.

    @ Anita
    Il punto di partenza e’ sempre la libera scelta di prestare servizio militare oppure no. Libera scelta significa responsabilita’ , e responsabilita’ vuol dire (almeno dal mio modesto punto di vista) anche accettare il tribunale militare per non compiere azioni in contrasto con la propria coscienza.

    “In tempo di pace o quasi” e’ una perla.
    Lei e’ simpatica, anche se non condivido quasi nulla delle sue idee.

  35. alex
    alex says:

    @ Pino
    “…Invece Roberto Balducci, vaticanista del Tg3, è stato di colpo sollevato dall’incarico per una battuta neppure sul papa, ma su chi ha ancora la pazienza di starlo ad ascoltare. Battuta che per giunta non ha nulla a che vedere con l’espressione minimizzatrice comunemente usata quando si parla di “quattro gatti”, bensì legata a quanto detto dallo stesso papa sui gatti che gli fanno compagnia in vacanza…”
    – – – – – – – –
    Purtroppo la frase sui gatti il papa non l’ha pronunciata, e comunque ‘sto Balducci se l’è proprio andata a cercare.
    Secondo me, tentando di fare il simpatico e, contemporaneamente, di aggiungere una riflessione (anche un pò lecchina), ha tirato fuori una scemenza che non faceva nè ridere nè riflettere.
    E d’altronde è normale che un “pastore tedesco”, quando gli nomini i “quattro gatti” si incaxxi, no?

  36. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x AZ, Sylvi e Vox

    Vorrei ricordarvi che ci sono ancora bombe atomiche americane almeno negli aeroporti di Aviano e Ghedi (Brescia). Non è chiaro se abbiano tolto quelle dell’aeroporto di Rimini e quelle nella loro base in Sicilia. La permanenza di atomiche americane in Italia è illegale anche eprché Bush padre decretò il rientro negli Usa di tutte le bombe atomiche dislocate nella loro basi militari terrestri. Restano quelle imbarcate sulle navi, sui sommergibili e sugli aerei in “addestramento” e pattugliamento.
    Ad Aviano le atomiche non sono più in depositi sotterranei, ma allineate in rastrelliere contenuto in un hangar di superficie. Non so se mi spiego.
    Un saluto.
    pino

  37. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x alex

    Quella sul pastore tedesco che per i gatti si incazza la stavo per scrivere pure io. Poi prò ci ho rinunciato non tanto per evitare di esagerare, quanto perché è stato il pastore tedesco a dire che gli facevano compagnia in vacanza i gatti.
    A questo punto si potrebbe concludere dicendo “E poi dicono “Cani e gatti”!”, ma evitiamo. Il troppo stroppia.
    Un saluto.
    pino

  38. Vox
    Vox says:

    Vorrei ricordarvi che ci sono ancora bombe atomiche americane almeno negli aeroporti di Aviano e Ghedi (Brescia)

    @ Caro Pino,
    me lo ricordo benissimo, non solo, ma ti posso anche dire che sono un numero pazzesco. Pensa anche solo a un incidente, per non parlare del resto.

    http://www.peacelink.it/disarmo/a/9545.html

    50 ad Aviano e 40 a Ghedi Torre
    In Italia bombe 90 atomiche Usa

    La notizia compare sull’ultimo rapporto del National Resources Defence Council (Nrdc)

    Secondo il rapporto nelle basi americane in Europa ci sono ben 481 bombe nucleari, dislocate in Germania, Gran Bretagna, Italia, Belgio, Olanda e Turchia. In Italia ve ne sono 50 nella base di Aviano e altre 40 in quella di Ghedi Torre, in provincia di Brescia. Sono tutte del tipo indicato dal Pentagono come B 61, che non si presta ad essere montato su missili ma può essere sganciato da cacciabombardieri.

  39. Anita
    Anita says:

    x VOX

    ““In tempo di pace o quasi” e’ una perla.
    Lei e’ simpatica, anche se non condivido quasi nulla delle sue idee.”

    Quando mio nipote si e’ arruolato, c’erano venti della guerra in Afghanistan, venti non guerra.
    Lui si arruolo’ nel settembre 2001 e la guerra inizio’ nell’ottobre 2001.
    Non credo che avesse mai sentita la parola Afghanistan se non da me proprio quando si arrulo’.

    Simpatica?
    Thank you.
    Anita

  40. alex
    alex says:

    @ Pino (40)
    Però possiamo sempre titolare “Il Tg3 mette in croce Balducci”, così, tanto per rimanere in tema.
    Noto però con sconforto che, blog a parte, in giro non sono in molti a strapparsi le vesti per il licenziamento del giornalista…business as usual, quando si tocca il Vaticano.
    Bai-bai

  41. Linosse
    Linosse says:

    X Vox 41
    BOMBE ATOMICHE E NON PRALINE AL CIOCCOLATO!
    “50 ad Aviano e 40 a Ghedi Torre
    In Italia bombe 90 atomiche Usa””
    Bisognerà aggiungere anche le nostrane,per intenderci le future 4, o chissá quante legate a segreto ,delle “centrali nucleari.
    Insomma EVVIVA LA TRANQUILLITÀ E LA SICUREZZA DOCG fiore all’occhiello dei governanti(?) attuali.
    Anche su questo ,già da adesso, UN BEL DISASTRO!!!!
    MAVALA,VALA,VALA
    L.

  42. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Vox

    No, non sono in numero enorme. Mi pare in totale meno di trenta, e sotto forma mi pare di mine terrestri. Comunque troppe.
    Un incidente con le atomiche è impossibile: se non viene inserito l’esplosivo convenzionale per l’innesco, le bombe atomiche sono solo pezzi di metallo. Però i pazzi ci possono essere ovunque.
    Un saluto.
    pino

  43. Vox
    Vox says:

    Sicurezza, Napolitano al governo
    “La nuova legge è incoerente”

    Pero’ intanto l’ha firmata!
    Mastella non e’ che la pagliuzza sul fondo del barile.
    Stiamo attraversando una lunga notte, nel sonno della ragione.

  44. Linosse
    Linosse says:

    X Ber
    Quando questi politici sono addirittura “caldeggiati “per una “grata riconoscenza “da altri per “meriti sul campo”…………………………………
    L.

  45. Anita
    Anita says:

    1 morto e 3 feriti in Afghanistan
    Quel caporale di 23 anni che su Facebook scriveva “la guerra è un lavoro sporco ma qualcuno deve farlo”

    Di Emiliano Albensi14 Luglio 2009 Nel riquadro in basso il caporalmaggiore Alessandro Di Lisio

    L’Italia paga con un’altra vita il proprio impegno militare in Afghanistan. Il caporal maggiore Alessandro Di Lisio è rimasto ucciso e altri tre soldati sono rimasti feriti in un attentato, a circa 50 chilometri da Farah.

    La pattuglia di paracadutisti della Folgore e del Primo Reggimento Bersaglieri è stata investita dall’esplosione di una bomba lungo la strada, nella zona occidentale del Paese.

    Secondo le informazioni diffuse dallo Stato maggiore della Difesa, Di Lisio e gli altri tre militari facevano parte di un team specializzato nella bonifica delle strade da ordigni esplosivi e stavano “ripulendo” la strada, prima del passaggio dei convogli militari. La pattuglia era composta da due blindati Lince e da un Coguar, un mezzo dotato di particolari protezioni antimina. Tuttavia, l’esplosione del “Led” (Improvised Explosive Devide) è stata molto violenta – ha una potenza superiore a quella di bombe analoghe utilizzate in passato – ed ha causato la morte di uno dei soldati.

    Il caporal maggiore Di Lisio, 25enne di Campobasso in missione in Afghanistan da quattro mesi, è deceduto per le ferite riportate, poco dopo essere giunto all’ospedale militare di Farah.

    Fonti del contingente italiano a Herat hanno confermato, intanto, che “nessuno dei tre militari italiani feriti è in pericolo di vita” e che sono in corso gli interventi medici all’ospedale da campo americano.

    I mezzi e gli uomini coinvolti nell’attacco erano diretti a una caserma afghana a Farah. Il rinforzo era stato chiesto dalle forze armate locali che, sotto costante attacco dei ribelli, non riuscivano a completare i lavori di costruzione della struttura.

    Disperato e incredulo Nunzio Di Lisio, il padre del militare deceduto. “Non posso crederci, non è vero, forse è uno scherzo?”, sono state le uniche parole rivolte al sindaco di Oratino (paese dove viveva il soldato con la famiglia), Orlando Iannotti, appena appresa la notizia.

    Si è detto “addolorato” il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il quale ha ricordato che c’è “comprensione e condivisione nell’opinione pubblica italiana” nel portare avanti l’impegno in Afghanistan.

    Il premier Silvio Berlusconi ha racchiuso in una nota il proprio personale cordoglio e quello del governo, sottolineando anche “la necessità e l’importanza della missione di pace in Afghanistan per la stabilità di un’area strategica”.

    L’Aula della Camera ha osservato, invece, un minuto di silenzio dopo che il presidente Gianfranco Fini ha dato notizia dell’attentato, annunciando che il governo riferirà alle Camere appena avrà informazioni più compiute su quanto accaduto.

    La Procura di Roma ha intanto aperto un’inchiesta per omicidio, tentato omicidio e attentato per finalità terroristiche.

    Dall’inizio della missione, nel 2004, l’Italia ha schierato in Afghanistan circa 2.800 militari, distribuiti nella capitale Kabul e a Herat, nella parte orientale del Paese. Altri 500 ne ha inviati per le prossime elezioni. E con l’attentato di oggi sono quattordici i militari deceduti.

    Il caporal maggiore Di Lisio aveva un profilo sul social network Facebook. Il suo ultimo messaggio è datato 8 luglio, ore 19,45: “La guerra è un lavoro sporco… ma qualcuno dovrà pur farla…”.

  46. sylvi
    sylvi says:

    x Vox

    Per me la Costituzione è sacra ( il Vangelo sta su altri piani),
    come lo sono tutte le costituzioni che i popoli democraticamente si sono dati.
    E’ anche l’unico argine che abbiamo a derive autoritarie.
    La lascerei volentieri soltanto di fronte a una Costituzione europea che mi farebbe, il più tardi possibile, morire felice!

    Detto ciò, non per fare il pidoccio,ma l’art. 11 dice anche:
    – consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni.-
    Le basi militari americane non sono contro la Costituzione, che siano ancora opportune e nelle modalità attuali è un altro discorso.

    Non dimentico nemmeno, però, che gli americani in Friuli ci hanno fatto vivere con una certa tranquillità nel lunghissimo periodo post bellico.
    Capisco che lei non sia d’accordo, date le sue idee politiche.
    Ma che vuole, per noi Tito era una minaccia, non un vicino affabile e cordiale!
    Se poi non dimenticassimo gli aiuti economici che hanno permesso all’Italia di risollevarci…non sarebbe male.
    Lei conosce l’Est e i paragoni li può fare da solo.

    Se ricorda, ho aspramente criticato anche gli interventi in Serbia permessi da D’Alema che mai avrà il mio voto!

    Sylvi

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