Approvato il Ddl sulla sicurezza. Inizia la caccia a migranti e stranieri
Credo, sinceramente, che un Paese che dimentica la sua storia, anche la più umiliante, andrà in corso a derive pericolose; calcoli fatti male sulla pelle dei più deboli ma che investirà la stessa popolazione che su quei calcoli, cercava di poggiare le proprie, fragili sicurezze. Noi, che fino agli anni Sessanta e oltre, andavamo a cercare una vita dignitosa, su treni maleodoranti, con la valigia fermata dallo spago; noi che ancor prima ci rifugiavamo in patrie più solide e prosperose in cerca di danaro per vivere e magari di più, lasciati in quarantena come si trattasse di appestati; noi che dal sud contadino e gramo, ci riversavamo sulle promettenti Torino e Milano e quanta solitudine, quanta fatica a leggere in bella mostra sui portoni: “Qui non si affitta a meridionali”. Forse a pensarci bene, un po’ tanto razzisti lo siamo sempre stati e le vicende dei nostri nonni o dei nostri padri, poco ci toccano e meno ci interessano.