Troppe interferenze in Iran da parte di chi in altre occasioni è cieco, sordo e muto. “Escortopoli” e Berlusconistan: colonna sonora, reality e pochade della nuova estate italiana. Intanto Fiat e Confindutria vogliono ancora in regalo soldi dallo Stato (cioè da noi), ma senza dare in cambio nulla. Soprattutto, come sempre, niente azioni e partecipazione per i lavoratori

Non capisco più bene il comportamento di Moussavi. Mi pare francamente difficile si possa organizzare una truffa elettorale delle dimensioni da lui denunciate, sono cose oggi impossibili anche in una repubblica della banane. L’Iran non è una repubblica della banane, ha un parlamento, una opposizione, molti più laureati dell’Italia e gli iraniani non sono né distratti né menefreghisti e tanto meno cretini in massa. D’altro canto mi pare strano che Ahmadinejad abbia vinto con un margine così grande, quando alla vigilia del voto quasi tutti in Iran erano convinti si arrivasse al ballottaggio, e cioè che Ahmadinejad avrebbe vinto sì, ma non al primo turno elettorale. Così come l’afflusso massiccio alle urne fa pensare sia dovuto più al desiderio di cambiamento che a una riconferma plebiscitaria dell’attuale capo dello Stato, che pur non essendo il tipo che viene descritto dalla stampa occidentale non ha comunque fatto compiere all’Iran passi talmente in avanti da poter suscitare entusiasmi giganteschi e quindi vincere le elezioni con un margine così smaccato. Per giunta la gente, compresa una larga fetta del clero, vuole una politica di sviluppo senza pericoli di guerra o di bombardamenti israeliani, perciò l’entusiasmo oceanico per l’attuale capo dello Stato non mi pare abbia motivi per esserci.

Ma se da una parte l’enorme quantità di voti di Ahmadinejad non mi pare perciò molto credibile, dall’altra mi fanno notare che ha avuto la stessa percentuale di voti, il 62%, delle elezioni precedenti. Come a dire che in pratica è stato solo riconfermato dalla sua base elettorale, che non ha certo motivo di essere scontenta, anzi, del comportamento del suo leader. Se hanno deciso di controllare le schede con un campione del 10% scelto un po’ qui e un po’ là, in grado quindi di far capire come sono andate le cose per davvero, mi pare ci sia il modo di fare delle verifiche serie perché il controllo non potrebbe certo avvenire senza che vi partecipi anche l’opposizione in modo da garantirne così la trasparenza.
Mi pare anche strano che Moussavi si sia reso conto solo nelle ultime ore che, stando a quanto accusa, la truffa elettorale è stata pianificata da mesi. Certo, solo una pianificazione può a mio avviso alterare il risultato con cifre così sbilanciate, ma un’operazione di truffa elettorale preparata per mesi non credo possa rimanere segreta, né più e né meno come non credo che le Twin Tower di New York siano state minate dai servizi segreti americani in modo che potessero crollare quando gli aerei dirottati l’avessero poi colpita. Le operazioni clandestine che impiegano un gran numero di persone è impossibile restino segrete nel Paese in cui vengono compiute.

Poiché non posso pensare né che Moussavi menta, non essendo un burattino come Khalabi o un Karzai, né che sia diventato matto e irresponsabile, l’unica cosa che posso concludere è che qualcuno dall’estero gli abbia passato la “notizia”, vera o falsa che sia, e che gli abbia anche garantito un appoggio massiccio spingendolo così a non demordere dalla protesta di piazza nonostante i morti e la più generale repressione. Teniamo sempre presente che il sistema di spionaggio elettronico messo in piedi dagli Usa e dall’Inghilterra noto come Achelon permette di ascoltare qualunque telefonata e di leggere qualunque sms e fax del pianeta. E teniamo pure presente che certamente le potenze che da lungo tempo si impicciano negli affari non solo di quella zona del mondo, vale a dire Usa e Inghilterra, si saranno in vari modi “impicciate” in anticipo delle elezioni iraniane, così come non è credibile che un nemico dichiarato dell’Iran qual è Israele non abbia svolto la sua parte con largo anticipo.
Non ritengo ammissibile che un Paese civile, e l’Iran lo è, sia governato da una teocrazia, per giunta quella iraniana non viene eletta dal popolo e ha anzi messo in piedi un sistema di potere legale definito giustamente labirintico mi pare dal Guardian. Un sistema che le ha permesso di castrare moltissime delle riforme varate o progettate a suo tempo dal presidente Khatami.

Anche ammesso che alla fine sia Moussavi quello che riesce a insediarsi alla presidenza della Repubblica iraniana nulla potrà realizzare di buono se non glielo permettono il leader spirituale Khamenei e la struttura che gli sta attorno, struttura che elegge la guida spirituale ma non viene a sua volta eletta dal popolo. Sarei perciò felice se le attuali doglie e sommovimenti partorissero un sistema più democratico sbarazzandosi della morsa del clero o riducendone di molto il potere. Dubito però che questo risultato sia possibile senza tragedie. In ogni caso, ogni popolo è libero di darsi la struttura di potere che più gli aggrada e di farsi governare da chi raccoglie la maggioranza non truccata dei voti. Che gli iraniani abbiano anche il diritto di manifestare non c’è bisogno che lo dica presidente degli Stati Uniti, come ha invece fatto Obama provocando ovvie reazioni restrittive da parte delle autorità iraniane: quanto del dramma delle ultime è dovuto alla ovvia e prevedibile rabbia delle autorità che si sentono sfidate ancora una volta dal grasso Occidente su fatti di casa loro? Questa interferenza insistita e sbandierata è della stessa natura dell’ “errore” di Bush quando si inventò l’Asse del Male assicurando così la vittoria elettorale ad Ahmadinejad.

Strano che a Washington e in varie capitali europee si faccia la voce grossa per tifare per il diritto a manifestare degli iraniani quando ci si volta dall’altra parte se a manifestare sono i palestinesi nella loro terra e i militari occupanti ammazzano decine di persone. Dico “strano”, ma so benissimo che non lo è: si tratta solo della politica, che – capovolgendo la nota massima di von Klausewitz – spesso è praticata come prosecuzione della guerra sia pure con altre modalità…. Così come fanno ridere le accuse contro la teocrazia iraniana lanciate da quelli che negli Usa aspirano a una politica basata sul fondamentalismo cristiano – che è stato il piedistallo e lo zoccolo duro degli otto anni di presidenza di Bush figlio – e che in Italia sono i servi del Vaticano. Del quale patrocinano e foraggiano con soldi pubblici le sempre più volgari invadenze nella nostra vita politica e sociale per essere in cambio foraggiati con i voti dei cattolici.

Mi pare anche strano che questi volenterosi strappatori dei propri capelli in nome del diritto di manifestare degli iraniani tacciano di fronte al fatto che non sempre viene rispettato il diritto di dimostrare in Georgia, dove da mesi  la popolazione occupa in massa le strade e chiede le dimissioni del semi-americano Saakashvili, o in Ucraina con Yushenko,  in Estonia, ecc. Senza dimenticare che gli stessi Stati Uniti hanno sparato a zero contro le manifestazioni che portarono alla caduta dello scià, così come avevano fatto reprimere nel sangue le manifestazioni a favore di Mossadeq, democraticamente eletto ma fatto deporre con un colpo di Stato organizzato dalla Cia in combutta col peggio del peggio della feccia di Teheran.

Riassumendo, tanta amorevole attenzione degli Usa non è detto che sia pura generosità e amore per la democrazia anziché, come al solito, per il petrolio e per la “sicurezza” di Israele. D’altra parte, Cia o non Cia, Shin Bet o non Shin Bet, è un fatto che i fermenti in Iran ci sono, e anche molto forti: non è pensabile siano tutti e solo frutto di mestatori stranieri. Così come è un fatto che Lenin fu spedito in Russia dai tedeschi, per maggior sicurezza in un vagone piombato, e se non ricordo male qualche aiutino lo ebbe pure Castro almeno fino allo sbarco col Granma, il che non toglie che né il primo né il secondo erano servi di qualcuno. Il problema in questi casi è sempre uno e sempre quello: chi usa chi? Se Moussavi e i riformatori riescono a usare gli Usa, ben venga. Di solito le masse studentesche, professionali e metropolitane pur partendo in minoranza possono fare da volante per cambiamenti radicali utili a tutti. Non vorrei proprio però che in Iran si innescasse una guerra civile, visto che a quanto pare c’è una spaccatura città-campagne e – stando a quel che si vede a Teheran – a volte anche all’interno delle stesse città.

Tutto il baccano sull’Iran ha comunque il pregio di nascondere che dopo la Camera anche il Senato degli Usa ha approvato all’unanimità, il 18 giugno, l’atto di costrizione e di pentimento per la “peculiare istituzione”, come venne chiamata eufemisticamente la schiavitù dei neri, peraltro nata dopo una apposita bolla papale che  a suo tempo ho messo in rete. Nel 1857, cioè appena 150 anni fa, la Corte suprema degli Stati Uniti aveva riconosciuto nella Costituzione il diritto a possedere come schiavi le “creatura inferiori”. Il senatore Harkin, sponsor della mozione votata il 18 giugno, e la schiera di co-sponsor della maggioranza e dell’opposizione, Kennedy compreso, hanno fatto in modo che sia ben chiaro che le scuse e la “contrizione” ci sono, ma NON il risarcimento. Sono a dir poco 100 miliardi di dollari i soldi che i discendenti degli schiavi potrebbero chiedere alla Corte Suprema come risarcimento per “lavoro non retribuito”, esattamente come tale risarcimento è stato riconosciuto agli ebrei discendenti dei lavoratori usati come schiavi nella industrie tedesche durante la guerra. Molto strana questa giustizia leggermente asimmetrica… O no? Il Canada un paio di anni fa ha deciso di risarcire anche con soldi i “pellerossa” per i loro 40-50 mila bambini variamente martirizzati e fatti sparire dalle scuole cristiane nelle quali erano stati rinchiusi da una legge che voleva “civilizzarli”. Strano che gli Usa non ne abbiano seguito l’esempio. Ironia della sorte, gli Usa che sono stati l’ultima nazione ad abolire, solo nel 1865, la schiavitù e che fino a 50 anni fa ancora praticavano legalmente l’apartheid, cioè il razzismo e annessa segregazione razziale, oggi sono guidati da un presidente nero. Chissà, tra qualche tempo avranno un presidente musulmano, di origine araba o iraniana….

Che ci sia un po’ troppo cinismo nel nostro stile di vita e nella nostra concezione dell’informazione e dei sentimenti lo dimostrano mirabilmente e sinteticamente, tra una miriade di altre cose, link come questi:
http://tv.repubblica.it/dossier/iran/un-altro-uomo-ucciso-dalla-polizia/34144?video . Prima che compaiano le scene di un video a base di repressione e sangue in piazza bisogna sorbirsi 12 minuti di pubblicità di un prodotto, un superfluo prodotto per i privilegi e  i vizi mangerecci della nostra gioventù. Non c’è limite alla nostra inciviltà consumistica, che ci sta consumando anche la coscienze e la dignità. Dubito che se anziché iraniani fossero newyorkesi o se si trattasse dell’agonia di un cardinale o papa o della repressione di cattolici – che so – in Cina o, in ipotesi fantascientifica – a Cuba, si avrebbe la faccia come il culo di mandare in rete una ghiotta pubblicità di accompagnamento. A me qualunque prodotto reclamizzato approfittando del sangue, della sofferenza e della morte altrui farebbe semplicemente orrore e se c’è gente che invece reagisce acquistandolo, e magari mangiandoselo di gusto, allora significa che siamo malmessi: non abbiamo ancora smesso il vizio di mangiare sulla disgrazia altrui, dei più deboli e sfortunati di noi.

Ma veniamo alla situazione italiana. Il fetore è tale da risultare più imbarazzante del solito. La Puttanopoli o, diciamola più elegantemente e modernamente, la Escortopoli in cui sta sprofondando la banda berluscona lascia francamente allibiti. Sorvoliamo pure sull’esercizio del sesso da parte di Berlusconi, che è un suo diritto, ma anche il resto basta e avanza. Il simpatico e pimpante vecchietto di 70 e passa anni inceronato e “mascarato” come un clown regala buste da 10 mila euro a botta alle disinvolte signorine, escort o meteorine o comunque non crocerossine, che gli rallegrano anche solo le cene? Beh, già questo è un comportamento malsano, non da persona totalmente sana di mente, cosa che mi ricorda l’affermazione di sua moglie Veronica Lario che suo marito “non sta bene”. Il dottor cavaliere onorevole e premier Berlusconi può andare in decine di ristoranti e trattorie romane, o milanesi o baresi, a farsi allietare la serata da frotte di persone. Come Lapo Elkan è libero di andare a travestiti e “aspirare” imitando il nonno, così Berlusconi è libero di invitare a cena, o a letto (in “quello grande”, off course…) a casa sua, a Roma o in Sardegna o in Brianza, chi più gli pare e piace, ma proprio per questo suscita disagio apprendere che le donne variamente invitate se le fa procurare da altri uomini, i quali assumono inevitabilmente un’allure non dico da magnaccia, ma un po’ da ruffiani sì.

Prendiamo per esempio l’imprenditore barese Tarantini: nella sua intervista all’Ansa non si vergogna a dichiarare che “siccome Berlusconi mi invitava a cena, per fare bella figura volevo presentarmi con belle donne”, le escort appunto, o squillo di lusso che dir si voglia. Tralasciamo la comica affermazione che lui queste donne non le ha mai pagate, “solo il rimborso delle spese di viaggio e albergo”, comica perché non si vede proprio come mai queste lavoratrici dovessero lavorare gratis per lui. Quello che però non si può tralasciare è che le persone serie – o detto serie, non “per bene” – alle cene impegnative e di un certo livello ci vanno con la moglie e magari con le figlie se le hanno, e Tarantini ne ha due e ci tiene a dirlo. Ovviamente, nel più puro stile italiota del “chiagni e fotti”, le tira fuori con l’Ansa solo per dire che “questa storia le sta distruggendo”. Beh, bastava ci pensasse prima, se davvero ci tiene così tanto che non vengano “distrutte” (?). Questo degrado della sostituzione delle congiunte con le escort a Milano è iniziato quando era sindaco Albertini: lo si vedeva spesso in varie occasioni pubbliche molto ma molto bene accompagnato. Troppo bene accompagnato. E lui non è mai stato il tipo dal fascino irresistibile, anzi era noto come soporifero, piuttosto spento, mediocre e noioso, non particolarmente virilone, pur tralasciando altre faccende a partire dal fatto che cacciato come sindaco è sparito lui e sono sparite le bonazze al suo fianco.

Se questi ingaggiatori e “consumatori finali” di escort - per usare la definizione data da Ghedini di chi con le escort ci va a letto (“quello grande, off course…) –  fanno un po’ pena, devo invece dire che le dirette interessate colpiscono per i modi molto urbani e civili, niente affatto volgari, molto più puliti e signorili dei loro ingaggiatori e “consumatori”, cosa che oltretutto i prevenuti verso i “terroni” non si aspetterebbero mai da chi è di Bari, vale a dire di quella Puglia ridicolizzata dai pugliesi alla Lino Banfi. Il fatto è che oggi per campare le giovani, e i giovani, cercano i lavori che ci sono. E fare la Velina, la Meteorina, la Figurante negli show, la Modella, la Comparsa, la Show Girl, la Cubista, la Spoglierellista, la Preparatrice (la donna che si affana a tenere duro “il coso” dei porno attori prima che inizino le riprese), la Hostess, l’Accompagnatrice, la Letterina, ecc., fino alla Porno Attrice, è visto oggi come fino a ieri era visto fare la commessa o l’infermiera o l’impiegata o anche l’avvocato. Non sono sicuro che sia peggio, comunque è così. Non è colpa dei giovani se l’Italia delle tv private, e annessa affannosa e degradante rincorsa della Rai, l’Italia della moda e della pubblicità, il tutto sempre più a base di culi e tette all’aria, è diventata quello che è diventata. Non dimentichiamo, per cortesia, che “la grande Sofia Loren” ha fatto fortuna mostrando le tette e sposando il suo principale, cioè il suo produttore cinematografico, piuttosto anzianotto rispetto lei. Dubito che la Loren non abbia concesso al suo principale, quale era il produttore, qualche sostanzioso anticipo sulle gioie matrimoniali, perciò non mi entusiasma il moralismo che s’è scatenato contro le “ragazze di palazzo Grazioli”. Coincidenza di valore simbolico, anche Veronica Lario ha conquistato il suo Cavaliere mostrando le tette, recitando al teatro Manzoni di Milano ne “Il grande Calibano”, e non mi pare particolarmente onorevole il suo avere accettato di essere sistemata, assieme alla mamma, in un appartamento della villona del quartier generale di Sua Emittenza in via Rovani a Milano in attesa che divorziasse dalla sua prima moglie.

Vero è che dueste due storie, di Sofia e Veronica, sono poi diventate due lunghe storie anche d’amore. Anche. Ma di sicuro lor signore ne hanno tratto grande giovamento, Sofia anche per la carriera. Ho fatto gli esempi di Sofia e di Veronica non per esprimere giudizi, ma per citare due casi famosi, “nazionali”, non del tutto privi di ombre e che quindi suggeriscono di non fare i sepolcri imbiancati con le ragazze di palazzo Grazioli e villa Certosa. Oggi la morale è cambiata, che ci piaccia o no. Fare sesso, anche in cambio di “regalini” e carriera o, magari solo per un breve periodo, in cambio di quattrini, magari in film porno, non è più visto dalle giovani come cosa sporca, specie tra le belle arrivate dall’Est, dove la morale sessuale è molto meno pelosa e ipocrita che da noi . “Io do una cosa a te, tu dai una cosa a me”, variante del moto latino “Do ut des”, è una regola che non suscita rigetto in nessun campo. E come potrebbe, dopo decenni di politica basa sul “Do ut des” anche per un posto di usciere o di bidella, per non dire dei posti in Rai? Qualche anno fa ho condotto una inchiesta per L’Espresso su come fosse cambiata la prostituzione in Italia, data anche la scomparsa del magnaccia. Beh, ci sono liceali anche di buona famiglia che “la danno” non solo gratis et amore aut simpatia come ai tempi di “Porci con le ali”, ma anche in cambio di quattrini per averne abbastanza da sentirsi autonome rispetto i genitori. A Roma un mio amico mi raccontava di una liceale in classe con suo figlio che per 50 euro faceva ai compagni un gradevole lavoretto di bocca. Ma abbondano anche le donne adulte che ti sparano in faccia frasi come “Perché mai devo farmi il culo in fabbrica o in ufficio otto-dieci ore al giorno e darla al capo reparto o al capo ufficio altrimenti mi rendono la vita lavorativa difficile, il tutto per uno stipendio da fame, quando con qualche marchetta guadagno 10-20 volte di più e nessuno mi rompe i coglioni?”. Di fronte a domande come questa, sbattutemi in faccia a brutto muso o con gentilezza, non ho mai saputo cosa rispondere. E ancor meno lo saprei oggi, epoca in cui il lavoro manca e i giovani arrivano anche verso i 40 anni senza poter uscire dalla casa dei genitori e farsi una vita propria, con moglie e figli, e chi riesce a farlo è poi costretto a vivere una vita da precario. Prenderei a sberle non le Veline o le Meteorine, ma gli uomini che in giacca e cravatta o vestito sportivo, comunque mai con mutande e chiappe in bella evidenza, che in tv fanno carriera pavoneggaindosi nei programmi ocndotti sì da loro, ma con codazzo di bellone molto poco vestite in stile “O mangi questa minestra o salti dalla finestra”.

In ogni caso l’usanza delle escort, ognuna con il proprio sito Internet, con annessa abbondanza di auto pubblicità a base di foto esplicative, di illustrazioni delle proprie “specialità” (con o senza preservativo, con o senza “ingoio”, con o senza sesso di gruppo, con o senza “terzo canale”, ecc.), ha sdoganato il mestiere più antico del mondo. Sul marciapiede ci sono rimaste solo le più disgraziate, vale a dire le extracomunitarie. Solo un Paese ipocrita, chiesastico, mammone e maschilista come l’Italia può ancora accanirsi a non voler legalizzare e regolamentare il mestiere di professionista dell’amore, o del sesso, mestiere a mio avviso più onorevole di molto giornalismo, perché questo spinge anche alle guerre mentendo in modo criminale, quelle invece non fanno male a nessuno, anzi. Mestiere senza dubbio molto più onorevole del produrre e vendere sigarette o del progettare, fabbricare e vendere armi, dalla pistola al bombardiere agli ordigni A, H ed N, e certo non c’è bisogno di spiegare perché sia più onorevole.

Visto che si parla di lavoro, chiudiamo osservando che la Fiat batte ancora una volta cassa allo Stato. Quando era ministro del Lavoro, Roberto Maroni rivelò che dal dopoguerra ad allora la Fiat aveva avuto in regalo dallo Stato italiano l’equivalente di “un milione di miliardi di lire”, come a dire mezzo miliardo di euro. In più, come sappiamo, per favorire l’auto c’è stato lo scasso delle ferrovie, l’inesistenza delle metropolitane e di idrovie, ecc., tant’è che abbiamo il non invidiabile record europeo di morti sulle strade (oltre che su lavoro) e spesso anche di inquinamento da gas di scarico e annesse malattie polmonari. Ciononostante, il Number One della Fiat Sergio Marchionne lancia un appello apparentemente patriottico per di battere cassa di nuovo: “E’ il momento di unire gli sforzi di tutti, solo così il Lingotto vincerà la sfida”. Segue vertice a palazzo Chigi il cui succo, dal sapore ricattatorio, è: “La Fiat non chiuderà in Italia, ma chiede aiuto al governo”. Scusate, ma perché il Lingotto, cioè la Fiat, deve per forza “vincere la sfida”? Non è interesse del lavoratore avere una occupazione certa, con imprenditori e amministratori capaci anche se non italiani? E non è interesse del consumatore avere auto decenti a prezzo decente anche se non italiane? Beh, visto che la Fiat NON ha saputo garantire tutto ciò, perché intestardirsi con una “italianità” che più che altro sa di muffa se non di truffa? Perché ripetere il bis dell’errore di Prodi e Craxi quando regalarono l’Alfa Romeo alla Fiat, che ne ha fatto polpette, anziché venderla agli americani che l’avrebbero anche pagata niente male? Perché foraggiare una famiglia, gli Agnelli&C, o forse ormai gli Elkan&C, che vuole solo sfilarsi dal settore auto e fare invece altro per il semplice motivo che – esattamente come sempre in passato – NON intende investire il proprio quattrino nella Fiat, intesa come automobile?
Certa “italianità” fa solo orrore. Ho già raccontato come una ventina di anni fa ho comprato a Nuova Delhi una mezza dozzina di bei vestiti da donna a sole 7 mila lire l’uno per scoprire che a Milano, in corso Vercelli, gli stessi vestiti, sempre fatti in India, costavano il decuplo, cioè 70 mila lire. Bene. Questa volta ho comprato in Iran degli stampi in legno di disegni per stoffa, fatti a mano, pagandoli 10 euro l’uno. Pochi giorni dopo ho visto che ne vendevano anche a Roma, in via Brescia, sono entrato nel negozio e ho chiesto il prezzo. QUINDICI-VENTI volte di più! Se i negozianti rapinano i soldi dei privati, come del resto si è scoperto che fanno le banche, gli industriali in blocco e non solo la Fiat cercano di papparsi il più possibile del pubblico denaro, e come al solito “a gratis”. La Confindustria lancia infatti segnali del tipo “Previsioni nere sulla crisi, in due anni un milione di posti in meno”, e i giornali fanno titoli come: “Fondi pubblici e pace sindacale, un patto per salvare le fabbriche”. Tradotto in italiano significa la solita cosa periodica: regalateci soldi delle casse dello Stato perché senza non sappiamo fare il nostro mestiere e se non ce li regalate anche ‘stavolta facciamo un bel po’ di licenziamenti”. Il lato grottesco di questa cupidigia da incapaci è che in cambio dei soldi pubblici NON si intende assolutamente dare una partecipazione azionaria al pubblico, magari nella persona dei lavoratori. Se dobbiamo regalare altri miliardi di euro alla Fiat o ad altre industrie, perché non farsi dare in cambio azioni almeno per i loro lavoratori? Perché non coinvolgere il lavoratore anche in un minimo di amministrazione? Perché questo odio non solo verso il comunismo ma anche verso una forma minima di socialdemocrazia, anzi di semplice partecipazione, di semplicissima democrazia, e quindi di semplice presenza dei lavoratori nei consigli di amministrazione? Per l’imprenditore italiano il lavoratore deve essere solo forza lavoro, esattamente come gli extracomunitari. Del resto abbiamo dei governi per i quali il cittadino deve essere sempre più solo spettatore: spettatore delle tv, meglio se del Cavaliere, e spettatore delle imprese sbracate del “bel mondo”, vale a dire della borghesia e del ceto politico sbracatissimi, che a quanto pare sono un po’ troppo allo sbando.
Se l’italianità deve significare, al solito, che ci sono dei ladri che devono continuare a fare i ladri impuniti e dei derubati che devono lasciarsi derubare a mo’ di cornuti e mazziati, se l’italianità significa che la truppa pur di  ingrassare i padroni deve andare al massacro in Urss con la mantellina, gli stivali di cartone e dei camion (Fiat…) adatti più che altro per le scampagnate, beh, allora questa italianità è meglio che affondi. Con annessi Cavalieri in orbace o in “letto grande”.

232 commenti
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  1. democratico
    democratico says:

    E Piero Fassino in un post sul suo blog e su PdNetwork trae tre indicazioni dai risultati: “Il voto dice in modo chiaro tre cose:

    1) Berlusconi paga l’arroganza di chi crede che tutto sia lecito, oltre ogni legge e codice morale.

    2) il Centrodestra non è imbattibile e il voto rende evidente la sua fragilità.

    3) il PD e il centrosinistra hanno una classe dirigente – Sindaci, Presidenti di Provincia, amministratori locali – in grado di riscuotere fiducia e consenso dei cittadini”.

  2. S.   M.
    S. M. says:

    Un Berlusconi così è perfetto per il Pd

    Se non ci andasse di mezzo il paese, il quadro politico uscito da queste incredibili settimane sarebbe ideale per il Partito democratico. E il Berlusconi di queste ore lo sparring partner perfetto, per una stagione di allenamento all’alternativa che non potrebbe essere breve, ma non sarà neanche lunga.

    Appena due mesi fa avevamo un Pd alle corde che prendeva pugni e schiaffi da tutti, alleati compresi, senza poter reagire. Per giugno-luglio 2009 l’agenda recava scritto: trionfo berlusconiano, tra sfondamento elettorale e apoteosi internazionale al G8. Le condizioni peggiori per un confronto interno al Pd, che infatti assumeva le sembianze di un rompete le righe.

    Nei giorni convulsi successivi agli scandali sessuali del premier, tutto sembrava precipitare. A cominciare da Berlusconi medesimo, con la legislatura a seguire. Una situazione drammatica, tale da far apparire assurda la convocazione di un “normale” congresso Pd, con relativa conta fra candidati. L’idea del rinvio avanzata da Chiamparino (e coltivata da altri, compresi D’Alema, Marini, Castagnetti) era figlia legittima di quei momenti concitati.

    Oggi lo scenario più accreditato da tutti gli osservatori è invece di una resistenza di Berlusconi. Nessuno, neppure Minzolini nel momento di massimo ottimismo, pensa a un riscatto, a una ripresa, a una controffensiva che non debba comunque muoversi sul terreno poco dignitoso dell’intervista di ieri a Chi: come va con mia moglie, chi ha davvero pagato le prostitute…

    Un arroccamento, ecco di cosa si tratterà. Lungo mesi. Segnato da altre rivelazioni. Sotto la pressione leghista. Nel distacco silenzioso di alleati eccellenti, il disincanto dell’imprenditoria amica fino a poco fa, il gelo delle gerarchie ecclesiastiche. L’incredulità e il discredito internazionali, già tramutatisi a Strasburgo in atti politici.

    Un Berlusconi sotto botta. Come dice Cossiga, «nel pantano», da cui gli consiglia di togliersi sciogliendo le camere. Siccome questo non accadrà, il Pd avrà per mesi un Berlusconi «nel pantano», e tutto il tempo che gli serve per ridarsi una leadership legittimata e ricostruire un’alternativa credibile.

    Ma sì, tutto sommato questo congresso ora si può fare.

  3. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Democratico
    intanto il Pd prende mazzate e voi a chiedervi come mai.
    Il ‘come mai’ ve l’ho spiegato io e prendetelo per buono.

  4. marco tempesta
    marco tempesta says:

    la Chiesa italiana «non può ignorare l’emergenza morale»: è quanto afferma il direttore di «Famiglia Cristiana», don Antonio Sciortino, rispondendo alle lettere dei lettori disorientati di fronte allo scandalo delle cosiddette ‘escort’
    ———–
    E’ questo il guaio: l’emergenza morale sono le puttane, non le leggi liberticide!
    Chissà se al PD se ne sono accorti. L’unico vero combattente è Di Pietro, senza alcun dubbio.

  5. marco tempesta
    marco tempesta says:

    La risposta ai partiti della lotta di classe, sono i voti:
    in tre, hanno preso in tutt’Italia poco più di un milione di voti, come dire 350mila voti a testa. Una percentuale ridicola.
    Sono i numeri che contano, non le chiacchiere.
    Delle vostre chiacchiere, la gente ha dimostrato senza alcun dubbio di non saper più che farsene.
    O forse non vi ha votato perchè non avete le televisioni?

  6. marco tempesta
    marco tempesta says:

    sopratutto porti acqua al mulino del re, lussurioso e sessista indefesso

    Siamo sempre lì: vedono le puttane e non vedono la politica liberticida che avanza.
    Di Pietro, abbiamo solo te…datti da fare!

  7. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Marco,
    dato che faccio fatica perfino a leggere i giornali, mi potresti dire quali sarebbero le ultime leggi liberticide (premettendo che con il Banana di libertà reale qui ne è rimasta pochina, a cominciare dalla libertà di stampa, la prima ad essere messa in forse in una dittatura)?

  8. Anita
    Anita says:

    x Tutti

    Ieri sera il vostro Premier era sui notiziari delle TV nazionali per un commento sull’accusa di pagamento alle ragazze ospiti.

    Ha detto di non aver pagato mai nessuno, il piacere e’ nella conquista. ;-)

    Anita

  9. Anita
    Anita says:

    Non che mi interessi molto, ma leggo notizie discordanti sulle ultime elezioni.

    Leggo:
    Gli ultimi risultati elettorali sanciscono, dunque, una netta sconfitta del Pd: se prima delle elezioni amministrative la maggioranza governava 5 milioni di elettori interessati al voto, ora, alla luce dei dati emersi, ne governa ben 21. E ancora, se sino ad ora la sinistra governava 50 delle province sottoposte al voto, ora gliene rimangono solo 28. E la debacle vale anche per i comuni: se sino a ieri ne amministrava 25, ora ne potrà amministrare solo 18. Ciò significa che i meccanismi propri della democrazia, che creano un rapporto di delega tra elettore ed eletto, hanno operato al di fuori di qualsiasi distorsione mediatica.

    La politica, in ultima istanza, ha vinto: laddove la sinistra ha fallito, perché non capace di esprimere un buon governo, è stata mandata a casa, secondo il principio, sacrosanto, dell’alternanza; la coalizione di maggioranza, invece, è stata premiata sia per il buongoverno espresso a livello nazionale, giudicato tale anche in un momento di congiuntura negativa, sia per la capacità della sua classe dirigente locale di proporre progetti politici credibili.

    Innoltre l’accusa contro Repubblica e L’Espresso.

    “Il Paese reale è completamente differente da quello che viene dipinto dai media che fanno capo al Gruppo Espresso”.
    ~~~~~~~~~~~~~~~

    I vostri giornali sono di parte come i nostri…ma qui si tratta di elezioni, chi ha dominato?

    Anita

  10. Anita
    Anita says:

    Obama bombarda ancora il Pakistan, 60 morti
    24 Giugno 2009

    Ventitreesimo attacco con droni in territorio pakistano da quando Obama si è insediato alla Casa Bianca.
    Cominica a parlarne il New York Times, seguiranno anche gli italiani?

    I giornali di sinistra non possono piu’ stare zitti, e voi non mi credevate sul loro massimo bias….

    Anita

  11. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,
    non ho tempo, ma non ti crucciare, se “si capisce poco” della situazione in Ittaly.
    Io non sono mai stato in un “bordello”,ma temo che la situazione sia simile a quella di un Saloon americano, con la scritta “non sparate sul pianista”.
    Inoltre sul blog nostro,c’è pure marco che non aiuta a comprendere secondo i canoni classici .
    Infine da noi “il concetto di buon governo”è come l’elastico delle mutande!
    Niente a che vedere con i classici canoni “anglosassoni!

    ciao
    cc

  12. Pietro
    Pietro says:

    Io do ragione a MT sul post 147. Oggi la gente fatica a campare tra tutto quello che c’è da pagare, il lavoro scarseggia e certi ideali passano di fatto in sordina…
    In queste condizioni è chiaro che ne beneficia chi, seppur solo a parole, sa illuderti.
    Non è un caso – e chi abita al Nord lo sa – che in certi ambienti oggi la Lega è il primo partito ed ha preso il posto della Sinistra.
    Quando si va alle elezioni e mi trovo sei-sette partiti con la falce e martello, mi chiedo a che pro… E mi tocca anche vedere che il Pc dei lavoratori festeggia il grande salto in avanti di un progetto che, in Italia, è passato dallo 0,70% allo 0,99%.
    Prima che arrivino – che so – al 5% i proletari di oggi saranno tutti morti.
    La Sinistra deve ritrovarsi con argomenti concreti, proponendo soluzioni vere e distinguendosi veramente dalla Destra. Io non penso, come fa MT, che il salvatore sia Di Pietro, ma in giro vedo personaggi (a partire dal livello locale) più interessati a far carriera che altro… E, allora, dov’è la differenza?

  13. SE LECCHI IL CULO AGLI USA E A ISRAELE AVRAI IL NUCLEARE, ALTRIMENTI AVRAI LA GUERRA
    SE LECCHI IL CULO AGLI USA E A ISRAELE AVRAI IL NUCLEARE, ALTRIMENTI AVRAI LA GUERRA says:

    Accordi nucleari. Altrettanto soddisfatta Condoleezza Rice, segretario di Stato Usa, che ha ribadito: ”Noi ci fidiamo completamente degli Emirati Arabi Uniti, in quanto siamo sicuri che il loro unico obiettivo è l’uso civile della tecnologia nucleare”. L’accordo prevede la fornitura di tecnologia nucleare statunitense per un valore di 100 milioni di dollari. Un bella somma che, in realtà, non peserà in tutto e per tutto sulle casse dei ricchi sceicchi degli Emirati. A Dubai e negli altri sette emirati che compongono il Paese, da tempo, si lavora alla emancipazione dell’economia dalla dipendenza dal petrolio. Il nucleare civile pare la soluzione migliore, sia in chiave civile che, nei piani di Washington, in chiave deterrente nei confronti del programma nucleare dell’Iran. Anche le autorità di Teheran hanno sempre ribadito che il loro progetto avrà solo implicazioni energetiche, ma l’amministrazione Bush e l’Unione europea sono sospettosi.

    Un Golfo all’atomo. In quest’ottica, nel dicembre 2006, i paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg), che comprende Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Arabia Saudita, Oman, Qatar e Kuwait, siglarono un’intesa per lo sviluppo comune e pacifico di energia nucleare. Da un lato, come detto, perché il petrolio sta finendo, dall’altra parte per creare un asse sunnita (di paesi che hanno tutti minoranze sciite bellicose) che si opponga alla sempre maggiore influenza degli sciiti in Iran, in Iraq e in Libano con Hezbollah. Tutti i paesi del Ccg sono buoni alleati degli Usa e dell’Ue, al punto che, mentre il programma congiunto procede lentamente, gli Usa hanno dato una accellerazione al progetto. L’accordo di cooperazione nucleare firmato con gli Emirati è il secondo che la Casa Bianca sigla con un paese dell’area del Golfo, in meno di un mese. A marzo Stati Uniti e Bahrein avevano definito un accordo simile a quello sottoscritto ieri, a Manama, capitale dell’isola petrolifera. Il Bahrein, per primo nella regione, aveva quantificato le restanti scorte di petrolio, calcolando che, nel giro di un quindicennio, l’oro nero che ha fatto la fortuna della famiglia reale sarà finito.

  14. Uroburo
    Uroburo says:

    La differenza consiste nel fatto che ….

    Premesso che in politica si dovrebbe sapere bene che non si vota per chi realizza i propri ideali ma per chi se ne allontana di meno

    La differenza consiste nel fatto che una sinistra arruffona, confusionaria, e non aliena di certe pratiche di sottogoverno che sono evidentemente una prassi abituale nel Belpaese, COMUNQUE rimane non organica alla mafia ed alle delinquenze organizzate come invece da sempreè la destra ittagliana.

    Per un paese come il nostro è una differenza capitale. U.

  15. CARLO  MARX
    CARLO MARX says:

    Per Pietro N. 163.

    Se ne stanno già adesso accorgendo che cos’ha fatto la sinistra per loro e siamo solo agli inizi, il bel ballo, quello della fame, non è ancora giunto del tutto caro Pietro. Eppoi; guarda caro, che in nove anni la sinistra, o meglio il centrosinistra ha governato per soli sedici mesi e mi sembra che la Lega sia parte importante di questo governo che ci sgoverna da circa novanta mesi, dunque vedrai che alla fine tutto si ricomporrà, tutto rientrerà nel normale alveo della giustizia sociale e la Lega che cavalca l’onda; di fronte alla fame popolare s’infrangerà nei frangiflutti del centrosinistra, aspetta e vadrai, il ballo è appena iniziato. Intanto, osserva bene cos’accadrà al prossimo G8, vedrai la pochezza, l’inconsistenza di quest’accozzàglia che ci amministra.

  16. Pietro
    Pietro says:

    @ CM
    Sull’inconsistenza che vedremo al G8 sono d’accordo.

    Sul resto, mi permetto solo un’osservazione che meglio può far comprendere il mio pensiero. Il mio era un tentativo di capire perché il centro-sinistra e la Sinistra hanno perso “appeal” nei confronti dell’elettorato, permettendo alle Destre di avanzare…

    Ti faccio un esempio pratico, relativo ad un’esperienza amministrativa di qualche giorno fa. Magari il pensiero di AZ ci potrà essere anche d’aiuto…
    A Prato, dopo 63 anni, non c’è più un’amministrazione di sinistra. Ha vinto il PdL alle comunali. E in una città che conta 185 mila abitanti parliamo di un voto che ha anche valenza politica oltre che amministrativa.
    Da quel che ho letto, la popolazione locale ha voluto punire in qualche modo un certa incapacità dell’Amministrazione locale di affrontare il tema dell’immigrazione cinese che, evidentemente, ha raggiunto livelli difficili da sostenere sotto tanti punti di vista.
    Magari il PdL avrà proposto ronde o altro, magari soluzioni difficili da applicare, non lo so con esattezza… Ma questo mi ha fatto pensare che esiste una difficoltà “insita” a Sx nel sapere (o potere o volere) affrontare certi temi, quasi fossero dei tabù.
    E in tutto ciò la Destra ci sguazza…

  17. Uroburo
    Uroburo says:

    Ma questo mi ha fatto pensare che esiste una difficoltà “insita” a Sx nel sapere (o potere o volere) affrontare certi temi, quasi fossero dei tabù.
    E in tutto ciò la Destra ci sguazza… Pietro
    ——————————–
    Una parte della sinistra tende a vedere l’ordine come repressione ed il rispetto delle leggi come una fregatura imposta dai padroni.
    Gli imbecilli non si rendono conto che aver dovuto accettare leggi scritte è stata una grossa fregatura per il potere, che ha dovuto cercare di rispettarle esso stesso …..
    Le leggi sono una difesa dei diritti dei più deboli perchè i più forti se ne infischiano come sempre e se le fanno da soli.
    Purtroppo spesso la sinistra tende ad essere anarchica invece che socialista. E la destra ci sguazza…… U.

  18. Faust x Pietro
    Faust x Pietro says:

    Il mio era un tentativo di capire perché il centro-sinistra e la Sinistra hanno perso “appeal” nei confronti dell’elettorato, permettendo alle Destre di avanzare…

    … guarda caro Pietro, posso dirti che sappiamo xcchè perdiamo e perdiamo e perdiamo = Siamo disarmati… 7Tv7, e i giornali che attaccano il delinquentenano viene ghettizzato, senza pubblicita e a nanna senza cena xcche siete degli eversivi… praticamente siamo dei fuorilegge… e da cche bbocca… Ma la battaglia cche ci ha affondato, sono gli immigranti, noi li difendiamo e gli italiani li vorrebbero buttare ammare… Si, noi lo sappiamo che vogliamo “solo”aiutarli a legalizzarli ed integrarli…. e siamo anche noi contro i clandestini e la sicurezza…. ma acchi lo dico se nessuno mi ascolta.. ed in ogni caso il messaggio che ha ricevuto la gente è che i comunisti vogliono i voti degli immigrati…. e ci siamo attirato addosso lira degli italiani, senza colpa, ma x difetto di informazione… e chi votava sinistra ora x sfregio abbertinotti… votano la segapadana… o i Di Pietro come il cianfratan marco tempesta, che mi ammorba la festa da mesi… come un disco rotto… ma non si ppuo pretendere molto dalla vita… Caro Pietro, abbiam perso CONTRO UN DELINQUENTE + x 7TV7 e gli IMMIGRATI …, nonccè molto da fare, se non tirare su i giovani, ciao!!
    Faust

  19. Pietro
    Pietro says:

    @ Uroburo

    Capisco la sua distinzione, ma non sempre è così, mi creda. E lo sa anche lei. A me sembra che la Sx italiana da più di qualche anno a questa parte si sia come imborghesita ed abbia preso in prestito altri “modelli” di comportamento…
    Per questo penso che l'”organicità” a cui lei fa riferimento non sia prerogativa solo di una parte politica.
    Guardi gli esempi della Campania e della Calabria, dove la Sx non ci ha fatto una bella figura, senza dimenticare Bassolino ed il suo rifiuto di lasciare, come se fosse attaccato tenacemente alla poltrona… E la richiesta veniva dalla sua area politica.
    Ci sono poi esempi “nel piccolo”. Nella mia città uno stimato e giovane professionista ha approfittato, quando era assessore nelle fila degli allora Ds, per “spingere” un appalto per la fornitura di materiale di cancelleria per un ente pubblico. La “spinta” era a favore di una piccola ditta, gestita guarda caso dalla moglie del signore suddetto…
    Potrà sembrare poca cosa, ma chi è fedele nel piccolo lo è anche nel grande, senza scordare che dovrebbero valere i prinicpi in senso generale…
    la saluto cordialmente

  20. sylvi
    sylvi says:

    caro Faust,

    io praticamente non guardo TV, chi è sto Minzolini l’ho scoperto nel blog, ho votato Franceschini + Serracchiani ma ho il sacchetto delle biglie e la fionda e non mi faccio fregare un’altra volta!
    Quanti credi, fra quelli che non hanno votato o hanno votato Lega la pensino come me?
    Che la tv conti sono d’accordo con te, ma se la sinistra crede che basti avere tv per vincere non ha capito niente, infatti perde!
    Gli immigrati: voi della sx fate una confusione anarchica fra regolari e irregolari. Spiegami tu perchè!
    Gli irregolari sono incontrollati e incontrollabili.
    Mi spieghi perchè le leggi che io rispetto non devono essere rispettate dagli stranieri?
    E mi spieghi se in nome di una accoglienza “pelosa” non generosa sia dignitoso che persone vivano in porcilaie? O peggio?
    Le case? Oltre che agli immigrati dovremmo darle anche ai nostri figli, non credi?

    La sx fa politica da incompetente, da demagoga e da razzaista all’incontrario.
    Ecco perchè l’operaio vota Lega.
    Non si può affidare il proprio futuro a gente che parla a vanvera e ti rende la vita ancora più complicata di quello che è!

    Bisogna scendere dalla nuvola,caro Faust, con proposte serie e sociali, che quando lo sono si discostano immediatamente dalla politica di dx.
    Che tu continui a sognare un mondo perfetto e socialista va benissimo, ma chi si assume la responsabilità di guidare milioni di vite deve scendere dal pero e mostrare “gli attributi” a Bossi e a papi, dimostrando di averli migliori!!!

    ariviodisi biel
    Sylvi

  21. Pietro
    Pietro says:

    Beh, il discorso di Sylvi non fa una grinza per le conclusioni cui arriva. Coglie quello che è il mio pensiero.
    Ed è anche da queste riflessioni che la Sx dovrebbe ripartire.

  22. Peter
    Peter says:

    x174

    per essere d’accordo su di una medesima cosa con Faust, Uroburo e Sylvi ce ne vuole.
    Mi manda i dati dell’equazione della quadratura del cerchio? In privato, cosi’ la pubblico io

    Peter

  23. Faust x Sylvi
    Faust x Sylvi says:

    Non si può affidare il proprio futuro a gente che parla a vanvera e ti rende la vita ancora più complicata di quello che è!

    … ma di cchi parli… di marco tempesta da Bisceglie…?
    Faust

  24. Il povero illuso di don Farinella, che finge di non sapere che la Chiesa s'è sempre ingrassata con l'indulgenza a pagamento sulle porcaggini altrui (così da far meglio le proprie)
    Il povero illuso di don Farinella, che finge di non sapere che la Chiesa s'è sempre ingrassata con l'indulgenza a pagamento sulle porcaggini altrui (così da far meglio le proprie) says:

    Lettera del prete genovese al suo vescovo: “Avete fatto il diavolo a quattro sulle convivenze e sul caso Englaro. Ma assolvete il premier da ogni immoralità”
    “Perché trattate così bene Berlusconi?”
    Don Farinella scrive al cardinal Bagnasco
    “Io e molti credenti crediamo che così avete perduto autorità. Molti si allontanano dalla Chiesa per la vostra morale elastica”
    di don PAOLO FARINELLA

    Questa lettera, scritta da don Paolo Farinella, prete e biblista della diocesi di Genova al suo vescovo e cardinale Angelo Bagnasco, è stata inviata qualche settimana fa e circola da giorni su internet. Riguarda la vicenda Berlusconi, vista con gli occhi di un sacerdote. Alla luce degli ultimi fatti e della presa di posizione di Famiglia Cristiana che ha chiesto alla Chiesa di parlare, i suoi contenuti diventano attualissimi.

    Egregio sig. Cardinale,

    viviamo nella stessa città e apparteniamo alla stessa Chiesa: lei vescovo, io prete. Lei è anche capo dei vescovi italiani, dividendosi al 50% tra Genova e Roma. A Genova si dice che lei è poco presente alla vita della diocesi e probabilmente a Roma diranno lo stesso in senso inverso. E’ il destino dei commessi viaggiatori e dei cardinali a percentuale. Con questo documento pubblico, mi rivolgo al 50% del cardinale che fa il Presidente della Cei, ma anche al 50% del cardinale che fa il vescovo di Genova perché le scelte del primo interessano per caduta diretta il popolo della sua città.

    Ho letto la sua prolusione alla 59a assemblea generale della Cei (24-29 maggio 2009) e anche la sua conferenza stampa del 29 maggio 2009. Mi ha colpito la delicatezza, quasi il fastidio con cui ha trattato – o meglio non ha trattato – la questione morale (o immorale?) che investe il nostro Paese a causa dei comportamenti del presidente del consiglio, ormai dimostrati in modo inequivocabile: frequentazione abituale di minorenni, spergiuro sui figli, uso della falsità come strumento di governo, pianificazione della bugia sui mass media sotto controllo, calunnia come lotta politica.

    Lei e il segretario della Cei avete stemperato le parole fino a diluirle in brodino bevibile anche dalle novizie di un convento. Eppure le accuse sono gravi e le fonti certe: la moglie accusa pubblicamente il marito presidente del consiglio di “frequentare minorenni”, dichiara che deve essere trattato “come un malato”, lo descrive come il “drago al quale vanno offerte vergini in sacrificio”. Le interviste pubblicate da un solo (sic!) quotidiano italiano nel deserto dell’omertà di tutti gli altri e da quasi tutta la stampa estera, hanno confermato, oltre ogni dubbio, che il presidente del consiglio ha mentito spudoratamente alla Nazione e continua a mentire sui suoi processi giudiziari, sull’inazione del suo governo. Una sentenza di tribunale di 1° grado ha certificato che egli è corruttore di testimoni chiamati in giudizio e usa la bugia come strumento ordinario di vita e di governo. Eppure si fa vanto della morale cattolica: Dio, Patria, Famiglia. In una tv compiacente ha trasformato in suo privato in un affaire pubblico per utilizzarlo a scopi elettorali, senza alcun ritegno etico e istituzionale.

    Lei, sig. Cardinale, presenta il magistero dei vescovi (e del papa) come garante della Morale, centrata sulla persona e sui valori della famiglia, eppure né lei né i vescovi avete detto una parola inequivocabile su un uomo, capo del governo, che ha portato il nostro popolo al livello più basso del degrado morale, valorizzando gli istinti di seduzione, di forza/furbizia e di egoismo individuale. I vescovi assistono allo sfacelo morale del Paese ciechi e muti, afoni, sepolti in una cortina di incenso che impedisce loro di vedere la “verità” che è la nuda “realtà”. Il vostro atteggiamento è recidivo perché avete usato lo stesso innocuo linguaggio con i respingimenti degli immigrati in violazione di tutti i dettami del diritto e dell’Etica e della Dottrina sociale della Chiesa cattolica, con cui il governo è solito fare i gargarismi a vostro compiacimento e per vostra presa in giro. Avete fatto il diavolo a quattro contro le convivenze (Dico) e le tutele annesse, avete fatto fallire un referendum in nome dei supremi “principi non negoziabili” e ora non avete altro da dire se non che le vostre paroline sono “per tutti”, cioè per nessuno.

    Il popolo credente e diversamente credente si divide in due categorie: i disorientati e i rassegnati. I primi non capiscono perché non avete lesinato bacchettate all’integerrimo e cattolico praticante, Prof. Romano Prodi, mentre assolvete ogni immoralità di Berlusconi.
    Non date forse un’assoluzione previa, quando vi sforzate di precisare che in campo etico voi “parlate per tutti”? Questa espressione vuota vi permette di non nominare individualmente alcuno e di salvare la capra della morale generica (cioè l’immoralità) e i cavoli degli interessi cospicui in cui siete coinvolti: nella stessa intervista lei ha avanzato la richiesta di maggiori finanziamenti per le scuole private, ponendo da sé in relazione i due fatti. E’ forse un avvertimento che se non arrivano i finanziamenti, voi siete già pronti a scaricare il governo e l’attuale maggioranza che sta in piedi in forza del voto dei cattolici atei? Molti cominciano a lasciare la Chiesa e a devolvere l’8xmille ad altre confessioni religiose: lei sicuramente sa che le offerte alla Chiesa cattolica continuano a diminuire; deve, però, sapere che è una conseguenza diretta dell’inesistente magistero della Cei che ha mutato la profezia in diplomazia e la verità in servilismo.

    I cattolici rassegnati stanno ancora peggio perché concludono che se i vescovi non condannano Berlusconi e il berlusconismo, significa che non è grave e passano sopra a stili di vita sessuale con harem incorporato, metodo di governo fondato sulla falsità, sulla bugia e sull’odio dell’avversario pur di vincere a tutti i costi. I cattolici lo votano e le donne cattoliche stravedono per un modello di corruttela, le cui tv e giornali senza scrupoli deformano moralmente il nostro popolo con “modelli televisivi” ignobili, rissosi e immorali.

    Agli occhi della nostra gente voi, vescovi taciturni, siete corresponsabili e complici, sia che tacciate sia che, ancora più grave, tentiate di sminuire la portata delle responsabilità personali. Il popolo ha codificato questo reato con il detto: è tanto ladro chi ruba quanto chi para il sacco. Perché parate il sacco a Berlusconi e alla sua sconcia maggioranza? Perché non alzate la voce per dire che il nostro popolo è un popolo drogato dalla tv, al 50% di proprietà personale e per l’altro 50% sotto l’influenza diretta del presidente del consiglio? Perché non dite una parola sul conflitto d’interessi che sta schiacciando la legalità e i fondamentali etici del nostro Paese? Perché continuate a fornicare con un uomo immorale che predica i valori cattolici della famiglia e poi divorzia, si risposa, divorzia ancora e si circonda di minorenni per sollazzare la sua senile svirilità? Perché non dite che con uomini simili non avete nulla da spartire come credenti, come pastori e come garanti della morale cattolica? Perché non lo avete sconfessato quando ha respinto gli immigrati, consegnandoli a morte certa?

    Non è lo stesso uomo che ha fatto un decreto per salvare ad ogni costo la vita vegetale di Eluana Englaro? Non siete voi gli stessi che difendete la vita “dal suo sorgere fino al suo concludersi naturale”? La vita dei neri vale meno di quella di una bianca? Fino a questo punto siete stati contaminati dall’eresia della Lega e del berlusconismo? Perché non dite che i cattolici che lo sostengono in qualsiasi modo, sono corresponsabili e complici dei suoi delitti che anche l’etica naturale condanna? Come sono lontani i tempi di Sant’Ambrogio che nel 390 impedì a Teodosio di entrare nel duomo di Milano perché “anche l’imperatore é nella Chiesa, non al disopra della Chiesa”. Voi onorate un vitello d’oro.

    Io e, mi creda, molti altri credenti pensiamo che lei e i vescovi avete perduto la vostra autorità e avete rinnegato il vostro magistero perché agite per interesse e non per verità. Per opportunismo, non per vangelo. Un governo dissipatore e una maggioranza, schiavi di un padrone che dispone di ingenti capitali provenienti da “mammona iniquitatis”, si è reso disposto a saldarvi qualsiasi richiesta economica in base al principio che ogni uomo e istituzione hanno il loro prezzo. La promessa prevede il vostro silenzio che – è il caso di dirlo – è un silenzio d’oro? Quando il vostro silenzio non regge l’evidenza dell’ignominia dei fatti, voi, da esperti, pesate le parole e parlate a suocera perché nuora intenda, ma senza disturbarla troppo: “troncare, sopire … sopire, troncare”.

    Sig. Cardinale, ricorda il conte zio dei Promessi Sposi? “Veda vostra paternità; son cose, come io le dicevo, da finirsi tra di noi, da seppellirsi qui, cose che a rimestarle troppo … si fa peggio. Lei sa cosa segue: quest’urti, queste picche, principiano talvolta da una bagattella, e vanno avanti, vanno avanti… A voler trovarne il fondo, o non se ne viene a capo, o vengon fuori cent’altri imbrogli. Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire” (A. Manzoni, Promessi Sposi, cap. IX). Dobbiamo pensare che le accuse di pedofilia al presidente del consiglio e le bugie provate al Paese siano una “bagatella” per il cui perdono bastano “cinque Pater, Ave e Gloria”? La situazione è stata descritta in modo feroce e offensivo per voi dall’ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, che voi non avete smentito: “Alla Chiesa molto importa dei comportamenti privati. Ma tra un devoto monogamo [leggi: Prodi] che contesta certe sue direttive e uno sciupa femmine che invece dà una mano concreta, la Chiesa dice bravo allo sciupa femmine. Ecclesia casta et meretrix” (La Stampa, 8-5-2009).

    Mi permetta di richiamare alla sua memoria, un passo di un Padre della Chiesa, l’integerrimo sant’Ilario di Poitier, che già nel sec. IV metteva in guardia dalle lusinghe e dai regali dell’imperatore Costanzo, il Berlusconi cesarista di turno: “Noi non abbiamo più un imperatore anticristiano che ci perseguita, ma dobbiamo lottare contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga; non ci flagella la schiena ma ci accarezza il ventre; non ci confisca i beni (dandoci così la vita), ma ci arricchisce per darci la morte; non ci spinge verso la libertà mettendoci in carcere, ma verso la schiavitù invitandoci e onorandoci nel palazzo; non ci colpisce il corpo, ma prende possesso del cuore; non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l’anima con il denaro” (Ilario di Poitiers, Contro l’imperatore Costanzo 5).

    Egregio sig. Cardinale, in nome di quel Dio che lei dice di rappresentare, ci dia un saggio di profezia, un sussurro di vangelo, un lampo estivo di coerenza di fede e di credibilità. Se non può farlo il 50% di pertinenza del presidente della Cei “per interessi superiori”, lo faccia almeno il 50% di competenza del vescovo di una città dove tanta, tantissima gente si sta allontanando dalla vita della Chiesa a motivo della morale elastica dei vescovi italiani, basata sul principio di opportunismo che è la negazione della verità e del tessuto connettivo della convivenza civile.

    Lei ha parlato di “emergenza educativa” che è anche il tema proposto per il prossimo decennio e si è lamentato dei “modelli negativi della tv”. Suppongo che lei sappia che le tv non nascono sotto l’arco di Tito, ma hanno un proprietario che è capo del governo e nella duplice veste condiziona programmi, pubblicità, economia, modelli e stili di vita, etica e comportamenti dei giovani ai quali non sa offrire altro che la prospettiva del “velinismo” o in subordine di parlamentare alle dirette dipendenze del capo che elargisce posti al parlamento come premi di fedeltà a chi si dimostra più servizievole, specialmente se donne. Dicono le cronache che il sultano abbia gongolato di fronte alla sua reazione perché temeva peggio e, se lo dice lui che è un esperto, possiamo credergli. Ora con la benedizione del vostro solletico, può continuare nella sua lasciva intraprendenza e nella tratta delle minorenni da immolare sull’altare del tempio del suo narcisismo paranoico, a beneficio del paese di Berlusconistan, come la stampa inglese ha definito l’Italia.

    Egregio sig. Cardinale, possiamo sperare ancora che i vescovi esercitino il servizio della loro autorità con autorevolezza, senza alchimie a copertura dei ricchi potenti e a danno della limpidezza delle verità come insegna Giovanni Battista che all’Erode di turno grida senza paura per la sua stessa vita: “Non licet”? Al Precursore la sua parola di condanna costò la vita, mentre a voi il vostro “tacere” porta fortuna.

    In attesa di un suo riscontro porgo distinti saluti.

  25. La Chiesa ha una morale che fa ribrezzo
    La Chiesa ha una morale che fa ribrezzo says:

    “Molti si allontanano dalla Chiesa per la vostra morale elastica”.

    Sì, è l’elastico delle mutande. Sporche. E non solo di merda.
    Emanuel Orlandi

  26. Anita
    Anita says:

    x Sylvi # 172

    Cara Sylvi,
    tu scrivi:

    “Le case? Oltre che agli immigrati dovremmo darle anche ai nostri figli, non credi?

    La sx fa politica da incompetente, da demagoga e da razzaista all’incontrario.
    Ecco perchè l’operaio vota Lega.
    Non si può affidare il proprio futuro a gente che parla a vanvera e ti rende la vita ancora più complicata di quello che è!”
    ~~~~~~~~~~~~~

    Qui negli US e’ il contrario, l’operaio e le minoranze votano per la sinistra, appunto perche’ promette tutto, case, case che non si possono permetttere, vedi il macello dei “subprimes”, incrementi di salari per gente che non ne vale la meta’, incoraggia la gente ad essere dipendente dal governo.
    Diritti per tutti, ma assenza di responsabilita’.

    Ciao, un abbraccio.
    Anita

  27. Faust x Uroburo
    Faust x Uroburo says:

    ..non trovo ppiu il post dove mi chiedevi una donna… bbiotta… ma sai di sti tempi ne conosco solo vestite, ne avevo una in casa, la dominicana, ma se ne ando con la mamma, ma volle tornare a Milano x un altro lavoro, ora non ne ho ammano… ma se insisti, posso telefonare a Bari a Tarantini, quello che le procura al delinquentemalato di nanite, ma penso che non risponde al telefono… Ma cche stupido… come ho fatto a non pensarciprima… da cchi mandarti… Lui di donne bbiotte èppieno, pensa che vanno da lui affarsi fotografare e diventano magiche… Dai telefona ammarco, magari ti manda dei book di donne ggia bbiotte ancora fresche,( come le mozzarelle di Gioia del Colle, belleffresche, cche sembrano ancora calde…) si, fidati Uro il marco risolve, ne ha cosi tante cche avvolte parcheggiano in doppia fila e le porta via il carro grua… il tempesta di politica non ci capisce una mazza, ma ha sempre la soluzione in bocca, lui conosce mariemmonti, porcieccani ed anche qui quo qua… Lui e Disney erano cccosii, molto attaccati… sembravano ggemelli-cammelli… acquaessabbia… , angeli e demoni, piselli e ceci, pastaeffagioli, culoeccammicia con quello degli altri…
    Io sto cercando una badante nuova… domenica una zia rumena, mi porta la nipote, ma ha 19 anni… . non so, ma sono preoccupato, preferirei x pulire casa una ppiu stagionata, ma vedremo… ecco se hai bisogno di una badante, potrei mandarti la 19enne o altre, ma cche vengano da te ggia bbiotte, non ne ho… cosa ne dici??? bbbe, fammi sapere… ciao, bbellfresc!!
    Faust

  28. Pietro
    Pietro says:

    @ Peter

    Apprezzo la battuta, ma credo – in tutta tranquillità – di poter dire che le tre persone da lei nominate hanno portato ognuna un contributo alla discussione… La verità e la realtà hanno molte sfaccettature, come i tasselli di un mosaico.

    Tutto qui. Non mi sembra impossibile…

  29. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Anita,

    come si vede che tu “manchi ” dall’ittaly da parecchi anni !
    Sei partita con i carabienieri con il “pennacchio” e da una scuola di suore e sei sbarcata nel nuovo mondo , presumo senza sapere ben poco del “vero” carattere dei tuoi connazzionali di sangue.
    E’ inutile che tu cerchi di capire la “nostra ” situazione attraverso i resoconti che le tue letture dei giornali americani e d italiani ti fanno.
    Tu Anita “da brava ” conservatrice ” americana , vedi il mondo in quel modo.
    Ma non devi mai confondere “i conservatori ” americani con quelli ittaliani.
    Cara Anita , gli USA sono un continente che ha potuto “permettersi” le varie mafie , tutto sommato ,servendosene!
    Noi siamo un’espressione geografica , che è destinata alla scomparsa.
    Qui da noi “lemafie” sono al potere ed è finita!

    cc

    Ps- Lo so che ti farà ribrezzo , ma ringraziate di aver avuto in un momento “cruciale” della vostra storia un presidente come Roosvelt..non perchè era di Sx, ma semplicemente perchè era un cinico realista.

  30. Vox
    Vox says:

    Pakistan: missile americano sulla folla
    L’ordigno è stato lanciato da un drone, un veicolo senza pilota

    Le 83 vittime partecipavano ad un funerale
    Tre giorni fa l’ammisione di Washington su
    un altro incidente simile.

    Questo incidente, che coinvolge civili, avviene ad appena tre giorni dalla prima ammissione ufficiale, da parte di Washington, di un errore nell’uso dei droni in un massacro avvenuto il 4 maggio a Farah, in Afghanistan.

    http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/esteri/pakistan-1/razzo-usa-funerale/razzo-usa-funerale.html

    Ma di questo non si scandalizza e non si indigna nessuno?
    Le vittime fanno notizia solo su selezione:
    se portano acqua a un certo mulino, vanno in prima pagina
    e per parecchi giorni .
    Altrimenti, finiscono in un trafiletto e il giorno dopo scompaiono.
    Senza nomi, senza foto, senza twitter.

  31. sylvi
    sylvi says:

    Don Farinella sarà anche un illuso, ma non è solo.

    Siamo in tanti capaci di richiamare alla coerenza di fede, al valore della moralità, che deve essere prima di tutto esempio in parole e fatti, chi evidentemente non ci rappresenta più.
    Siamo in tanti a fare chiaramente le bucce a chi dovrebbe rappresentarci.
    E non abbiamo paura di ricordar loro che il Vangelo ( o il Capitale!)
    vanno letti nel verso giusto e al passo con i tempi!
    Lo fa la base di sx, timorosa di intaccare l’Idea e di essere tacciata di revisionismo???

    Sylvi

  32. sylvi
    sylvi says:

    Cara Anita,

    il senso del dovere e della responsabilità sono parolacce in Italia da tanti anni!
    Chi continuava a praticarli si sentiva un passatista e un “carbonaro”.
    Un imbecille, insomma!

    Gli Andreotti e i Craxi hanno infognato l’Italia in un debito spaventoso per continuare ad illudere “la gggeeentte” che si potesse vivere a sbafo, senza lavorare o che si potesse diventare “dottori” senza studiare!
    Molti ancora lo credono …e sarà duro il risveglio!
    So come vivono in famiglia e nella comunità i tedeschi e i francesi.
    Hanno stili di vita semplici, praticano l’essenzialità, senza rinunciare a una vita molto decorosa.
    E parlo di famiglie della borghesia, con dottorati veri, non fasulli!

    I nostri non faranno nemmeno la rivoluzione!
    Troppo faticosa!!!
    Ci vuole forza, coraggio e senso del sacrificio per fare anche quella!

    buonanotte Sylvi

  33. Faust x Vox
    Faust x Vox says:

    … mai viste tante proteste dei capi di stato ” di paesi civili” e cce scappato solo qualche morto… ettutto il gg con titoloni cubitali… il dittatore Ahmadinejad, di qqui e di lla, ma non ci sono elezioni con piu partiti in Iran ( si va bbe ma si sa che il candidato che perde grida ai brogli… succede dapertutto, lultimo che ricordo fu nella Rep. Bolivariana de Venezuela, lopposizione si riverso in strada e anche lli ci furono morti… Le elezioni erano sotto locchio attento di una miriade di osservatori da tutto il mondo, elezioni regolarissime ed hanno messo afferroeffuoco il paese… Siamo in un mondo dimmerda ed il potere è armato e il popolo disarmato… Sara una carneficina, isdraele bombardera lIran e anche Obama scendera in guerra di nuovo come in Iraq, ma stavolta non sara lo stesso… ciao http://www.vvuaddurmi.now è faticoso frequentare e scrivere su 2 blog, ma interessante, su quello su Cuba… legnate da orbi… ciao notte!!
    Faust

  34. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    senti un po’ le proposte del congresso democratico:

    Dare legittimita’ agli illegali. (12-15 millioni)
    Perdonare i loro crimini.
    Mandarli a scuola per un anno per imparare l’inglese ed un mestiere.
    Provvedere un lavoro dopo l’anno di scuola.
    E…la schedina penale sara’ pulita.

    Ma ti pare…???

    Ci sono milioni che hanno il permesso di lavoro, legittimi, devono aspettare il loro turno per fare applicazione di cittadinanza.
    Ci sono persone che attendono un VISA permanente da 10-11 anni.

    Con l’alta disoccupazione vogliono garantire un lavoro agli illegali…cose da matti.

    Buona notte,
    Anita

  35. Uroburo
    Uroburo says:

    SPECIALMENTE DEDICATO AL BUON MARCO TEMPESTA

    http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-10/davanzo-24giu/davanzo-24giu.html?ref=search

    ….. C’è qualcosa di luciferino (o di vagamente folle) nella pretesa che l’opinione pubblica – pur manipolata da un’informazione servile – s’ingozzi con questo intruglio. Dimentico di governare un Paese occidentale, una società aperta, una democrazia (ancora) liberale, il capo del governo pare convinto che, ripetendo con l’insistenza di un disco rotto, la litania della sua esemplare “storia italiana” possa rianimare l’ormai esausta passione nazionale per l’infallibilità della sua persona. È persuaso che, mentendo, gli riesca di sollecitare ancora un odio radicale (nell’odio ritrova le energie smarrite e il consenso dei “fanatizzati”) contro chi intravede e racconta e si interroga – nell’interesse pubblico – sui lati bui della sua vita che ne pregiudicano la reputazione di uomo di governo e, ampiamente, la sua affidabilità internazionale.
    …….. Una condizione (uno scandalo) che impone di chiedere, con la moglie, quale sia oggi lo stato di salute del presidente del Consiglio; quale sia la sua vulnerabilità politica; quanta sia l’insicurezza degli affari di Stato; quale sia la sua ricattabilità personale. Come possono responsabilmente, questi “buchi”, essere liquidati come affari privati?
    …….. Ripetendo sempre gli stessi passi come un automa, lo stesso ritornello come un cantante che conosce una sola canzone, Berlusconi appare incapace di dire quelle parole di verità che lo toglierebbero d’impaccio. Non può dirle, come è sempre più chiaro. La sua vita, e chi ne è stato testimone, non gli consente di dirle. È questo il macigno che oggi il capo del governo si porta sulle spalle. Non riuscirà a liberarsene mentendo. Non sempre la menzogna è più plausibile della realtà. Soprattutto quando un Paese desidera e si aspetta di sentire la verità su chi (e da chi) lo governa.
    —————————————-
    Caro Marco,
    chiunque capirebbe che quello delle donnine del Banana è uno scandalo nazionale ed internazionale ma, naturalmente, non tu. Tu hai una straordinaria capacità di banalizzare le tragedie e, viceversa, di drammatizzare le caxxate.
    Qui non ci stiamo occupando degli affari di mutande del Primiaaaa ma della sua affidabilità nazionale ed internazionale, della sua ricattabilità. Che pare abbia già avuto i suoi primi risultati a Strasburgo…..
    Come sempre tu non vedi la luna ma vedi benissimo il dito. Bravo, continua così ….
    PS. Naturalmente se il Primiaaaa è ricattabile la colpa è delle sinistre. U.

  36. Uroburo
    Uroburo says:

    Faustus…..
    ma io parlavo SOLO di una velina (un foglio di carta) …. biotta.
    Hai mai visto una velina vestita? U.

  37. Uroburo
    Uroburo says:

    PS per Faustus.
    Di questi tempi una ragazzina rumena di 19 ani potrebbe suscitare un vespaio di livello internazionale. Lasciamo perdere ….
    Per ora mi accontento, ed anche piuttosto volentieri.
    Un caro saluto U.

  38. Uroburo
    Uroburo says:

    AD AZ ED A TUTTI
    AZ che ne diresti se si organizzasse una bella gita a Cecina? Così ci fai il caciucco per tutti. Che ne dici? Quando ti andrebbe meglio?
    Parla oracolo, per parte mia io ti porto il buon vecchio Faustus. Uroburo

  39. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pietro,
    che la sinistra non sia più aliena da certe pratiche di sottogoverno l’ho scritto subito nel mio messaggio.
    Rimango però del parere che la destra sia organica con il malaffare mentre la sinistra non lo è. Tuttavia la mafia infiltra alcuni suoi uomini nei partiti di sinistra, com’è noto…..
    Naturalmente vorrei, proprio come lei, che si facesse pulizia. U.

  40. La CARNEFICINA E IL MASSACRO CI SONO, MA SOLO NEI TITOLI! CHE METODI TRUFFALDINI PUR DI DARE ADDOSSO ALL'IRAN:::
    La CARNEFICINA E IL MASSACRO CI SONO, MA SOLO NEI TITOLI! CHE METODI TRUFFALDINI PUR DI DARE ADDOSSO ALL'IRAN::: says:

    Il racconto di una studentessa iraniana che partecipa alle manifestazioni
    di questi giorni. Prima per le strade, poi, a casa, davanti a internet
    “Paura e fuga da piazza Baharestan
    Ho visto con i miei occhi la carneficina”

    di FATEMEH KARIMI

    “Paura e fuga da piazza Baharestan HO VISTO CON I MIEI OCCHI LA CARNEFICINA”
    Con questo articolo, Fatemeh Karimi comincia il suo racconto da Teheran per Repubblica.it. Fatemeh è una studentessa iraniana che, come tanti altri, sta vivendo questi giorni di paura, rabbia ed emozioni. Da oggi, giorno per giorno, riferirà sul nostro sito quello che vede e sente, quello che vedono e sentono i suoi amici. Fatemeh aveva cominciato il suo racconto sul sito “AgendaComunicazione.it” un sito che da tempo si occupa di comunicazione. I colleghi di “AgendaComunicazione” ci hanno chiesto di accogliere la sua voce su Repubblica.it per ampliarne la portata.
    ——————————————-
    A me, Shalom, pare demenziale indicare il nome e cognome di chi da Teheran invia reportage, se fosse vero che arrestano per molto meno. Comunque potete controllare che nell’articolo la carneficina non c’è, neppure per sentito dire. Da notare che nella home page il titolo parla addirittura di massacro. Sì, massacro del giornalismo, che se non lecca il culo alla banda berlusca lo lecca ai peggiori di Israele:
    http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/esteri/iran-fatemeh/iran-fatemeh/iran-fatemeh.html

  41. ber
    ber says:

    Caro Uro,
    mi fa piacere che sei tornato alla politica attiva,…si fa per dire.
    Se il banana,(vecchio nome a cui sono affezionato,…in via di putrefazione),…e’ arrivato al punto in cui e’,(cioe’ un dittatorello da repubblica delle banane appunto),…siamo stati noi che glie lo abbiamo permeso.
    Bastava che 15 anni fa si faceva una legge sul conflitto di interessi,…e ci saremmo evitati tutto lo squallore attuale.
    Adesso,e’ inutile piangere sul latte versato,la vecchia politica e’ da sradicare,facce nuove e gente preprata,entusiasta del lavoro che fa.
    Bersani ha fatto il gran rifiuto,…Franceschini ha girato il paese,e’ stato a contatto con la gente vera,quella che lavora e paga le tasse,ed ha visto e toccato con mano le loro difficolta’.
    Le primarie a me vanno benissimo,…spero che il PD ritrovi se stesso,…da vero partito del popolo.
    Un caro saluto,Ber

  42. Peter
    Peter says:

    fare un salto in Toscana mi piacerebbe, ma non ho idea di cosa sia il caciucco. Sono pero’ aperto a nuove esperienze…

    Peter

  43. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ma perchè, secondo te, gli omosessuali e le coppie di fatto fanno il diavolo a quattro per avere i diritti del matrimonio se hanno già quelli della persona?
    E la tutela e garanzia per eventuali figli?
    E chi impedisce a chi vuol convivere di farlo?
    A volte mi pari un po’ incoerente…ma forse non capisco.
    ——–
    La mia è stata una famiglia dove i valori della libertà e del rispetto degli altri sono sempre stati al primo posto assoluto.
    Ho in famiglia cinque coppie di fatto.
    Una di queste ha una figlia di 5 anni e un altro in arrivo.
    Dei due figli di mia sorella nessuno è battezzato, nè il padre della bambina ha battezzato la figlia.
    Il problema delle coppie di fatto, consiste nella inesistente tutela del convivente in caso di premorienza o qualora abbia necessità di assistenza o comunque in tutti quei particolari incomodi che invece sono contemplati nel contratto matrimoniale.
    Il danno psicologico del contratto matrimoniale, al di là delle disquisizioni filosofiche, è nello stabilire il principio di proprietà di una persona.
    Ciò comporta il consolidarsi di quella mentalità estremamente diffusa, che impedisce il corretto sviluppo spirituale di ognuno di noi, limitandone di fatto la libertà, ferme restando le assunzioni legittime di responsabilità nel riguardo dei figli.
    Detta così in breve, è un’affermazione che desta perplessità, lo capisco. Ne parlo però diffusamente nel mio libro, estendendo e chiarendo il concetto in una ventina di pagine.
    Io ho lavorato in società per 25 anni. Una società a due, equivale a un matrimonio, comporta gli stessi problemi.
    Ho anche condiviso una casa con un coinquilino ed anche questa condizione comporta lo stabilirsi di regole di convivenza concordate e condivise, mai imposte. Una specie di coppia di fatto di gestione molto delicata, perchè in casa girava una certa quantità di donne la cui compagnia in alcuni casi era esclusiva ed in altri condivisa, il chè comportava un certo rispetto, sempre tacitamente condiviso, del territorio altrui.

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