Mentre Obama accende speranze nel mondo, in Italia ci sbrachiamo sempre di più berluscosamente

Non vorrei proprio occuparmi delle polemiche attorno alle faccende Berlusconi-Noemi-Veronica-Villa Certosa e annessi e connessi, ma il liquame è arrivato a livelli tali, per giunta con diramazioni e travestimenti politici, che tacere significherebbe essere complici di questa ennesima pochade dell’arcitaliano che occupa la poltrona di primo ministro del Belpaese. Cercherò comunque di essere breve, dato il fetore che l’argomento promana e dato che ci sono cose più importanti di cui occuparsi e discutere.
La cosa più vergognosa, almeno dal mio punto di vista di giornalista, è lo zelo con il quale l’ineffabile Sandro Bondi, di professione voltagabbana adoratore di e miracolato da Berlusconi, e l’altrettanto ineffabile Maurizio Belpietro, direttore del settimanale Panorama, una delle proprietà private di Berlusconi, si sono prodotti nel programma televisivo Ballarò, su Raitre, nell’accusare l’ex fidanzato di Noemi, Gino Flaminio, che in una intervista a Repubblica aveva sbugiardato il mare di balle raccontato sia da Berlusconi che dall’intera famiglia di Noemi, lei compresa, sull’origine e la sostanza dell’amicizia della ragazza con il nostro primo ministro. Belpietro s’è scagliato contro il direttore di Repubblica, Ezio Mauro: “Avete intervistato l’ex fidanzatino di Noemi che si chiama Gino Flaminio, . Ebbene, al casellario giudiziario risulta che esiste un Gino Flaminio condannato a due anni per rapina. È lo stesso che avete intervistato voi?”. Mauro ha provato a rispondere, ma Belpietro è tornato alla carica: “Le avete fatte o no le verifiche su questo ragazzo? Quello che avete intervistato è lo stesso che era stato condannato?”. Ma come? Non è Belpietro uno dei più grandi garantisti quando si tratta di dire che le condanne dei vari Previti e Dell’Utri e Berlusconi non significano nulla almeno fino alla sentenza di terzo grado? Non è questa bella genia berlusconiana a più scatenata nel dire che un imputato è da considerare innocente fino ala sentenza definitiva? Vero è che la sentenza dell’ex fidanzato di Noemi pur essendo solo quella di primo grado è definitiva perché, reo di avere rubato al volo con un amico un telefonino a un passante, ha preferito patteggiare, ma se è per questo ha patteggiato per esempio Dell’Utri e certo non in un processo per il furto o la rapina, a mani nude, di un telefonino….
Pessimo spettacolo quello di Belpietro che si produce in un tale clamoroso uso di due pesi e due misure. E non bello spettacolo quello del conduttore di Ballarò e dello stesso Ezio Mauro che non hanno saputo ribattere a tono alla faccia di bronzo di Belpietro, prendendolo a calci in faccia (metaforici…) ricordandogli il suo pelosissimo garantismo a senso unico. Scherzi della memoria, che però professionisti di quel livello non dovrebbero avere.

A proposito di due pesi e due misure, davvero patetico e alquanto cialtronesco il piroettare di Berlusconi che a un certo punto, intrappolato dalle troppe contraddizioni delle versioni sue, di Noemi e dei suoi genitori, s’è messo a invocare la privacy. Da che pulpito! Lui che la privacy l’ha buttata alle ortiche esibendosi, tra l’altro, a Porta a Porta in un imbarazzante monologo su questa fetida vicenda. Per non parlare delle sue battute e frecciatine del menga contro la moglie quando a suo tempo ha raccolto i pettegolezzi sulla relazione tra Veronica e Massimo Cacciari. Strani venditori di tappeti questi nostri politici di governo: Clemente Mastella e signora ci hanno rotto l’anima, diciamo così, raccontandoci a ogni piè sospinto che si sono sposati vergini, almeno lei. Affermazione che non frega niente a nessuno, fatta spontaneamente e certo non in risposta a una (inammissibile) domanda in merito, ma in ogni caso affermazione la privacy se le mette allegramente sotto i piedi fino a essere piuttosto volgare perché mette in piazza quella che è una intimità massimamente intima. Fermo restando il fatto che ci si può sposare vergini, ma essere già rotti o ogni esperienza sessuale, compresa la classica penetrazione (“ludere, non ledere”).

Mi viene da ridere in particolare per la storiella che Berlusconi dopo avere visto il “book” di Noemi le ha telefonato per dirle che emanava semplicità e purezza e raccomandarle di conseguenza: “Conservati così, pura”. Tralasciamo il fatto che Noemi  abbia – come suo diritto – un aspetto dozzinale e che il suo provino cinematografico messo in rete su Youtube fa accapponare la pelle non solo l’eloquio volgarissimo dei protagonisti e per la volgarità della situazione (ovviamente centrata sul sesso e annesso maschilismo), il fatto è che il “book” delle aspiranti attrici e modelle NON è fatto a base di foto della prima comunione. Tutt’altro. Anni or sono sono stato invitato al Maurizio Costanzo Show perché avevo scritto il libro “Tangenti in confessionale”. Uscendo dall’aeroporto di Fiumicino ero atteso da una Mercedes con autista inviata dallo staff di Costanzo. Con mia sorpresa, sull’auto è salita anche una bellissima ragazza, molto giovane, invitata anche lei come ospite pur essendo una sconosciuta totale e non avere fatto nulla di meritevole di pubblica attenzione. Mi sono presentato, lei mi ha detto che era una fotomodella alle prime armi e mi ha messo in mano un volume: “Questo è il mio book. Dagli un’occhiata”. Ho scoperto così che il “book” è l’album fotografico che modelle, attrici, showgirl, aspiranti tali e squinze varie mandano in giro per farsi conoscere, fintanto che non hanno un agente che provveda lui alla bisogna o che il successo renda inutile il “book”. Ma ho anche scoperto che – a giudicare da quello della ragazza nella Mercedes – le foto dei book mostrano tutto e non nascondono nulla. Assolutamente nulla. Nel girare le pagine mi sono infatti imbattuto in varie foto di nudo integrale, con annesse pose – come dire? – esplicative, se non illustrative. Per carità, la ragazza – oltre a essere molto ma molto più bella di Noemi – era di una bellezza spontaneamente elegante, pulita, del tipo che si usa dire “innocente” e che però, da quel che vedo in giro e leggo sui giornali, proprio per questo più fa arrapare e a volte sbavare gli uomini, specie se con varie decine di primavere alle spalle. Beh, piuttosto sorpreso e con una punta di disagio, ho fatto i miei complimenti alla ragazza, anche per la sua bellezza, ma mi sono ben guardato dall’accreditarle “purezza” e simili baggianate, anche per il timore che mi ridesse in faccia o mi scambiasse per uno dell’esercito della salvezza. Poiché era di Milano anche lei, come me, dopo qualche giorno ci siamo risentiti al telefono: capisco bene che non sono Berlusconi, né della sua pasta, ma né io né lei abbiamo parlato di purezza da conservare.

Altra cosa che fa ridere, e che fa piangere per la mancanza di prontezza dei miei colleghi nel beccare in castagna l’interlocutore, è che Berlusconi quando anche la stampa estera ha iniziato a chiedere che rispondesse a una serie di domande sul caso Noemi e annessi ha tagliato corto declamando in piazza: “Ha già risposto la mia famiglia!”. Vero. Verissimo. Il fatto è però che la sua famiglia non è composta solo dai figli che hanno preso – ovviamente – le sue difese, peccando peraltro di ineleganza perché non si capisce cosa cavolo c’entrassero loro in questa vicenda, ma anche da sua moglie: che è proprio quella Veronica che lo ha smutandato davanti al mondo rivelando che suo marito “frequenta minorenni” e che per giunta pare non stia tanto bene di testa. La risposta di Berlusconi quindi è un po’ cialtrona, non solo perché getta a mare anche in questo caso la tanto decantata privacy, ma soprattutto perché in realtà stando alla logica è un boomerang. Peccato: anche in questo caso i giornalisti hanno fatto cilecca, non gli hanno fatto rilevare la pesante contraddizione della su risposta. Peraltro, Berlusconi ha delle strane pretese: non è la prima volta che giura di essere innocente e che lo giura sui suoi figli. Qui le osservazioni da fare sono più d’una. In primo luogo l’innocenza o meno di qualcuno deve essere provata dagli altri, non da se stesso con una sorta di comoda autocertificazione. Chi è che, accusato di qualcosa, si dice colpevole? Dai mafiosi siciliani ai Lapo Lapo torinesi, passando per Previti e i Dell’Utri, non facciamo altro che dirci sempre innocenti di tutto, dalla mattina alla sera, a volte anche dalla sera alla mattina, comunque sia prima che dopo i pasti… In secondo luogo tirare in ballo i figli viola la privacy: o no? Infine, siamo fermi alla mentalità del sacrificio umano, compreso quello dei propri figli, quando già Abramo è stato liberato da un tale orrore: giurare su qualcuno significa dare questo qualcuno come ostaggio del nostro mentire o dire la verità, ostaggio che si badi bene si ammette debba perire se stiamo giurando il falso. Forse è la contiguità con il “celtico” Umberto Bossi, lo stesso che dava senza mezzi termini a Berlusconi del mafioso duro e puro, sta di fatto che era il diritto delle tribù germaniche a prevedere l’auto assoluzione tramite l’auto certificazione rappresentata dal giurare che si è innocenti. Carlo Magno tenne sotto scacco un papa imputato di varie infamie, con un processo dalle udienze pubbliche in S. Pietro durate mi pare un anno, finché non gli offrì la scappatoia: giurare di essere innocente. Carlo Magno era un franco, cioè un germano, e il diritto germano prevedeva quella possibilità (ovviamente quando faceva comodo…), che il re dei franchi non offrì al papa certo gratis et amore: 48 ore dopo, infatti, cosa di scandalosità estrema, ma sulla quale gli storici si comportano tutti da Bondi e Belpietro, Carlo Magno in S. Pietro si faceva coronare imperatore del Sacro Romano Impero proprio da quel papa! Roba che farebbe arrossire perfino Berlusconi.

A proposito delle vecchie e reiterate accuse di Bossi a Berlusconi di essere un mafioso, accuse ricordate qualche giorno fa da un lettore del nostro blog, avete notato la stranezza? Lo stesso Berlusconi che ha denunciato per delle foto il giornale spagnolo El Paìs e quello italiano la Repubblica NON ha mai denunciato Bossi per quelle pesanti accuse. Mah.

Sempre in tema di volgarità, la signora Daniela Santanchè, che mi pare sia un parlamentare e che comunque è un personaggio di cronache e salottini, ci ha tenuto a dire che la moglie di Berlusconi ha un amante? E allora? A parte il fatto che anche in questo caso la privacy è stata buttata nel cesso, avere uno o dieci  amanti non rende per questo inattendibile una persona. Piuttosto inelegante e niente affatto cavalleresco il Cavaliere, che si è ben guardato dal querelare la Santanchè per offese alla di lui mogliera e annessa violazione della privacy. Un lettore ha comunque voluto ricordarci, e lo ringrazio, che la signora Santanchè qualche tempo fa si è prodotta nella seguente volgarissima affermazione pubblica: “Berlusconi con me s’è fissato, ma io non gliela do!”. Qualcuno, per restare al livello di tale squallore da trivio, potrebbe aggiungere una domanda: “E’ per questo, cioè perché non gliela dà, che non è stata fatta ministro?”.

Ho notato che chi difende Berlusconi, sia per la corruzione nel caso Mills sia nel caso Noemi, ecc., lo fa per partito preso, cioè senza argomentazioni che non siano gli azzeccagarbuglismi alla Ghedini e affini. Siamo cioè al culto delle parsonalità. Non so se sia un bene o un male, ma si tratta del culto di una personalità osannata non per la statura politica, come poteva essere per un De Gasperi o un Togliatti, ma per il successo, i quattrini e il potere. Siamo cioè al culto del capo “a prescindere”, siamo cioè al populismo più populista, a un Achille Lauro moltiplicato un milione. Siamo al culto del capo di un Mussolini senza fascismo e senza guerra, che non sia la sua guerra privata contro i magistrati e i giornalisti non asserviti, oltre che senza un programma politico e un partito che non sia una dependance di casa propria, ma in compenso ricco di soldi, lustrini, “fighe”, maggiorate e minorenni, televisioni e tanti “circenses” da gettare in pasto al popolo tramite il calcio, le tv, i lustrini, il buco della serratura di villa Certosa e i book delle Noemi. Temo sarà un duro risveglio, prima o poi forse anche per lo stesso Berlusconi. Così come non si invade l’Urss mandando al macello decine di migliaia di giovani con la mantellina, gli stivali di cartone e il ciarpame di mezzi militari ridicoli ma pagati a caro prezzo, così non si affronta il mondo moderno, dalla concorrenza della Cina a quella del Brasile, e la gravissima crisi economia finanziaria in atto con personaggi da rotocalco come Berlusconi e i suoi tacchi alti, il suo cerone permanente e il trapianto di capelli, il lifting e le Noemi o le Carfagne che siano, le ville Certosa e annessi guardoni. Temo che quando ce ne accorgeremo sarà troppo tardi. Dopo piazza Venezia formato televisivo, avremo un piazzale Loreto virtuale. Forse. Ma certo avremo un altro lungo inverno. Specie se le elezioni europee segneranno punti a suo favore.

Ho letto con attenzione il discorso di Obama al Cairo. Interessante e davvero innovativo. Perfino entusiasmante in non pochi punti, a partire dalla sostituzione dello “scontro di civiltà” con “l’incontro di civiltà” (i Giuliano Ferrara, i Marcello Pera e i Vittorio Messori saranno ala disperazione o pronti all’ennesima piroetta). Importante anche il riconoscimento del diritto di tutti i Paesi, Iran compreso, di dotarsi di centrali nucleari per produrre energia. Naturalmente Obama fa politica, e a favore del proprio Paese, non beneficenza. E il suo Paese ha due grossi problemi: evitare la catastrofe in Afganistan-Pachistan (che ha armi nucleari grazie proprio agli Usa!); ed evitare che lo sviluppo di Cina-India renda un ferro vecchio l’economia degli Usa. Ecco perciò che Obama di fatto manda avanti la strategia varata da Bush con la scusa dell’11 settembre: accerchiare la Cina mettendo basi militari o facendo alleanze con i Paesi signori del petrolio, tant’è che la Cina è costretta a procurarsela in Africa anche a costo di servirsi di regimi e uomini politici degni più dell’esecrazione che dell’ammirazione. E accerchiare la Cina sottraendole le fonti di petrolio così come evitare la catastrofe in Afganistan-Pachistan significa dover rivedere in meglio i rapporti con il mondo islamico, da una parte continuando a far finta che l’Arabia Saudita non abbia un regime medioevale e dall’altra facendo balenare di nuovo il miraggio dello Stato palestinese. Obama parla di “incontro di civiltà”, cioè della civiltà occidentale, cristiana quindi, con quella islamica. Un bel progresso certo. Purché però non sia fatto avendo in mente che la Cina non è né cristiana né musulmana…. Ovvero: purché non sia fatto avendo in mente che l’Occidente e l’Islam possono e debbono incontrarsi – finalmente – ma per poi scontarsi con il Confucianesimo. Cioè con la Cina. E con l’India, che pure non è né cristiana né musulmana, e anzi con i musulmani ha il vecchio contenziosi pachistano…

Obama fa politica. Vedremo i risultati. Certo il discorso fatto al Cairo è davvero notevole e può essere un giro di boa, la fine della metastasi, delle tossine e dei focolai di guerra messe in circolo nel pianeta da George W. Bush e prima di lui da suo padre. Belli anche i discorsi per ricordare lo sbarco in Normandia e la tragedia della seconda guerra mondiale con annesse barbarie. Speriamo che in Iran Ahmadinejad perda le elezioni e sia sostituito dal deciso e coraggioso riformista Moussavi. Sarebbe un altro bel passo avanti. Però anche questa volta il presidente Usa di turno rischia di far danno e favorire la destra di Ahmadinejad, a suo tempo portata alla vittoria dalla demenziale e offensiva invenzione dell’Asse del Male, formato a dire di Bush da tre Paesi compreso l’Iran. In visita nell’ex lager di Buchenwald Obama ha infatti detto – giustamente – che in luoghi come quelli dovrebbe andare in visita chi nega che la Shoà sia mai esistita. Poi però – oltre a dimenticare di ricordare anche le altre Shoà, a partire da quella degli zingari – ha indicato Ahmadinejad tra coloro che appunto negano sia mai esistita. Il problema è che nessuna persona seria nega l’immane tragedia della Shoà, anche se troppo spesso ci dimentichiamo di quelle altrui, e non la nega neppure Ahmadinejad. Come ha chiarito più volte, non nega che la Shoà sia purtroppo avvenuta, ma ritiene che la cifra ufficiale delle vittime, 6 milioni di esseri umani, sia irrealistica, e che le conseguenze di quella tragedia sono state fatte pagare non ai responsabili, vale a dire ai tedeschi e annessi alleati italiani o alla Chiesa che ha fomentato l’antisemitismo per secoli e secoli, ma ai palestinesi che di colpe non ne avevano proprio nessuna.

Dare del negazionista ad Ahmadinejad serve solo a dare degli iraniani una visione prefabbricata, sbagliata, stimolando così inevitabilmente come risposta l’orgoglio nazionalista, cioè proprio la detestabile destra degli Ahmadinejad. Commettere di questi errori alla vigilia del voto in Iran è grave, tanto grave da doversi chiedere per onestà intellettuale se si sia trattato di un errore o di un nuovo aiuto calcolato alla destra clericale iraniana. Non a caso il presidente francese Sarkozy è stato più prudente del suo ospite in Normandia e si è limitato a dire che molte frasi di Ahmadinejad sono senza senso. Il che è vero. Né più e né meno come spesso accade con le frasi ad effetto della destra, specie di quella estrema, o di un Berlusconi quando vaneggia sulla tragedia dei desaparecidos argentini. E come sempre accade con le frasi dei forsennati che militano nei partiti dello “scontro di civiltà”.

Post scriptum – Nel frattempo in Perù gli indios della foresta amazonica si vedono violare le loro terre sacre e “ancestrali” da una nuova legge per le miniere e l’estrazione del petrolio, per le quali a maggio il governo ha firmato 13 nuove concessioni a compagnie straniere. Nei giorni scorsi la protesta degli indios è stata stroncata nel sangue, la polizia ha ammazzato almeno 30 manifestanti, però si fa fatica a trovare la notizia nei nostri mass media. C’è “terrasanta” e “terrasanta”, c’è “terra promessa” e “terra promessa”: di quelle che riguardano gli altri, specie i popoli sconfitti dalla nostra ferocia, come al solito non ce ne frega un bel niente…. Siamo o no una “civiltà” superiore? Della foresta amazonica è bello parlare solo per dire ai sudamericani che non devono tagliare gli alberi: altrimenti non ci darà più ossigeno a sufficienza per le nostre scorpacciate inquinatorie. E sì perbacco: siamo o no una civiltà “superiore”?!

159 commenti
Commenti più recenti »
  1. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Il Pakistan ed il nucleare.

    Pakistan’s nuclear weapons program was established in 1972 by Zulfiqar Ali Bhutto, who founded the program while he was Minister for Fuel, Power and Natural Resources, and later became President and Prime Minister. Shortly after the loss of East Pakistan in the 1971 war with India, Bhutto initiated the program with a meeting of physicists and engineers at Multan in January 1972.

    The 1975 arrival of Dr. Abdul Qadeer Khan considerably advanced these efforts. Dr. Khan is a German-trained metallurgist who brought with him knowledge of gas centrifuge technologies that he had acquired through his position at the classified URENCO uranium enrichment plant in the Netherlands. Dr. Khan also reportedly brought with him stolen uranium enrichment technologies from Europe. He was put in charge of building, equipping and operating Pakistan’s Kahuta facility, which was established in 1976. Under Khan’s direction, Pakistan employed an extensive clandestine network in order to obtain the necessary materials and technology for its developing uranium enrichment capabilities.
    Continua….

    http://www.fas.org/nuke/guide/pakistan/nuke/

    C’e’ anche una lunga lista dei progressi nucleari del Pakistan, evento per evento, passo per passo.

    Anita

  2. Vox
    Vox says:

    @ Pino
    Il mio timore e’ che Obama si limitera’ solo alle belle parole. I fatti e le sue stesse azioni, purtroppo, lo contraddicono. Ad esempio, in due mesi di presidenza, le sue pilitiche hanno creato oltre 3 milioni di sfollati in Pakistan, l’escalation di violenza in Afghanistan continua e i finanziamenti Usa a Israele non solo continuano, ma sono aumentati a dispetto della crisi. Basterebbe chiudere il rubinetto finanziar-militare a Israele e allora dalle parole si potrebbe passare ai fatti. Inoltre, Obama si rifiuta con ostinazione di aprire al giudizio l’operato del suo predecessore & Cricca, si rifiuta di far pubblicare le foto delle torture e, non dimentichiamocelo, alle sue spalle stanno i banchieri di Wall Street. Non a caso, in Usa lo hanno soprannominato “coconut”, ovvero nero fuori e bianco dentro. Bush era rozzo e arrogante, Obama sembra piu’ gentile e intelligente, ma da anche la sensazione di essere molto duplice.

    Ecco cosa scrive sul tema, ad esempio, Noam Chomsky:

    The Grim Picture of Obama’s Middle East
    http://informationclearinghouse.info/article22777.htm

  3. Vox
    Vox says:

    Segnalo anche questo articolo:

    Afghanistan to ‘try criminal foreign troops’

    http://www.presstv.ir/detail.aspx?id=97215&sectionid=351020403

    In cui si parla di come il parlamento Afghano abbia preso la decisione di processare per crimini di guerra i militari stranieri (tutti, quindi anche i nostri) stanziati sul loro territorio. Una cipia della dichiarazione del parlamento e’ stata inviata per conoscenza anche al tribunale dell’Aia.

  4. Vox
    Vox says:

    PS – Vorrei poter tradurre questi articoli, ma al momento non ne ho la possibilita’. Spero di poterlo fare in un prossimo futuro.

  5. Vox
    Vox says:

    Ho trovato questo in italiano su InfoPal:

    Obama e la Palestina, l’Api: ‘Aspettiamo i fatti, ma non vediamo cambiamenti concreti all’orizzonte’.

    […]una novità c’è, e va individuata nella retorica moderata, conciliante, colta del presidente, che ben si discosta dal linguaggio violento, brutale e rozzo del suo predecessore. Nella prassi, tuttavia, Obama ha dimostrato una decisa continuità con le amministrazioni di George W. Bush: ha potenziato, anziché ritirarle, la presenza delle truppe statunitensi in Afghanistan; in Iraq nulla è cambiato; non ha chiuso, come promesso, il lager di Guantanamo, né ha condannato i torturatori; nei confronti dello Stato sionista sta portando avanti la stessa linea totalmente assoggettata al diktat della Israel Lobby e dell’Aipac, confermando, subito dopo il genocidio di Gaza, l’invio di ingenti capitali. Dunque, niente di nuovo, oltre al linguaggio, alla comunicazione.

    I palestinesi aspettano i fatti, fanno sapere, anche se apprezzano il nuovo “tono” obamiano. Per lo meno, non grida allo “scontro di civiltà”.

    Abbiamo chiesto a Mohammad Hannoun, architetto palestinese e presidente dell’Associazione dei Palestinesi in Italia – Api, nonché vicepresidente della European Campaign to end the siege on Gaza, quali sono le sue impressioni sul “discorso di Obama” e le sue attese.

    R: Perché cambino le prospettive, noi aspettiamo dagli Usa fatti e non parole. Voglio ricordare che anche il guerrafondaio Bush prometteva la creazione di uno Stato palestinese entro il 2008, ma ha finito il suo mandato e anziché migliorare la situazione è precipitata. Abbiamo assistito a un olocausto a Gaza: l’uccisione di centinaia e centinaia di palestinesi e il ferimento di altre migliaia. Abbiamo visto un embargo che uccide ogni giorno”.

    D: Non vede differenze, dunque, tra Obama e Bush?

    R: “Le dichiarazioni di Obama non sono diverse da quelle dei suoi predecessori… Inoltre, anche lui ha confermato l’atteggiamento di sostegno americano nei confronti di Israele e alla realizzazione di uno Stato ebraico. Ciò implica l’espulsione di 1,5 milioni di palestinesi, musulmani e cristiani, con cittadinanza israeliana. Altrimenti, che significa creare uno stato ebraico? Che fine faranno i musulmani e i cristiani, palestinesi, che vivono nello stato israeliano?”.

    D: Sfiducia totale?

    R: “Ormai noi non ci fidiamo più di nessuno: durante i 61 anni di occupazione ci hanno fatto tante promesse, mai mantenute. Altrettante sono le risoluzioni Onu disattese. Nessuno ha garantito la concretizzazione dei nostri diritti. Nessuno ci ha aiutato. In questi decenni la situazione è degenerata. Abbiamo visto continui attacchi, massacri, una crescita esponenziale delle colonie e dei checkpoint, la costruzione del Muro della Vergogna che divide la Cisgiordania in tanti bantustan… Ecco perché, ora, aspettiamo fatti concreti”.

    D: Secondo lei, allora, questi fatti concreti potranno arrivare da Obama?

    R: “No. Non è diverso dagli altri. Concediamoci un po’ di ottimismo, va bene…, ma credo che lui non sarà in grado di opporsi alla Israel Lobby. E’ lei che domina le scelte statunitensi in fatto di politica estera, e non solo.

    Nel suo discorso ha cercato di sensibilizzare la comunità arabo-islamica per ripristinare una buona immagine e un po’ di fiducia, dopo gli otto anni di amministrazione Bush – anni di terrorismo, di minacce, di guerre contro il mondo arabo e islamico. Si tratta, temo proprio, soltanto di una operazione di make-up, di immagine”.

    D: Ma il mondo arabo, il governo Hamas, l’Anp, hanno tutti espresso posizioni favorevoli sia nei confronti del viaggio sia del discorso di Obama…

    R: “Sì, ma le parole non bastano. Aspettiamo i fatti. Il presidente Usa ha fatto belle dichiarazioni al mondo arabo, ma anche a Israle, sottolinenando all’estremista Netanyahu il sostegno assoluto alla politica israeliana. Diciamo che Obama è un bravo comunicatore, molto attento alle public relations. Domani le sue azioni lo tradiranno, temo. Altrimenti, perché non dimostrare concretamente la sua ‘diversità’ dalla precedente amministrazione ritirando, ad esempio, le sue truppe dall’Afghanistan e dall’Iraq?”

    D: Nutrite speranze per la creazione dello Stato palestinese?

    R: “No. Dove lo dovrebbero creare? In cielo? Dei territori della Cisgiordania non è rimasto più nulla: vediamo ingigantirsi le colonie e il Muro. Dove sarà creato questo stato?

    Obama, come tutti gli altri, non ha il coraggio di opporsi alle lobby. Chi decide negli Usa non è il presidente: chi ha in mano il potere reale sono le lobby”.

    D: Allora, perché il presidente Usa avrebbe assunto il compito di “ricucire lo strappo” con il mondo arabo e islamico?

    “Perché gli Stati Uniti hanno bisogno di riconquistare una nuova immagine, completamente distrutta dagli otto anni di gestione-Bush; inoltre, la crisi economica li costringe a guardare anche ai mercati arabi. Per questo è importante ottenerne la fiducia attraverso un nuovo atteggiamento e una nuova retorica, e far vedere che gli Usa rispettano la civiltà islamica”.

    D: Ma ha anche parlato di democrazia nel mondo arabo, non esportabile con la forza. Un passo avanti, rispetto a Bush…

    R: “Le dichiarazioni sulla necessità della democrazia nel mondo arabo sono solo uno strumento per spaventare i regimi dittatoriali ma amici dell’Occidente: ‘attenti, noi sosterremo elezioni democratiche che andranno contro di voi’. Questo è, più o meno, il senso. Si tratta di un ricatto. Perché, altrimenti, gli Stati Uniti non hanno accettato l’esito delle prime vere democratiche elezioni, monitorate da osservatori internazionali, svoltesi in Palestina nel gennaio del 2006? Perché le hanno screditate e hanno punito l’intera popolazione palestinese, in particolare la Striscia di Gaza, per aver dato la vittoria a Hamas? Tutto ciò non ha senso. E’ palesemente incoerente, e rende poco credibili le attuali dichiarazioni di Obama”.

    D: Pessimismo su tutti i fronti, dunque?

    R: “Sinceramente, spero che lui possa davvero tutelare gli interessi del popolo americano e non quelli, limitati, della Israel Lobby, ma non so se ce la farà”.
    [di Angela Lano]

  6. Vox
    Vox says:

    C’e’ anche questo su Campo Antimperialista (per il link vedasi l’elenco dei siti qui a lato):

    “Il Dal Molin ci serve per le guerre in Africa”

    LE NUOVE GUERRE DI OBAMA
    A volte la cosa migliore è dare la parola all’avversario. La descrizione della politica estera americana fatta dalla “democratica” e clintoniana Sanchez, nell’intervista che pubblichiamo di seguito, non potrebbe essere più precisa.

    Medioriente, Africa e repubbliche ex sovietiche sono nel mirino della Casa Bianca, mentre il Dal Molin rientra nel piano di consolidamento della presenza delle truppe americane nel mondo.
    Più chiaro di così non si potrebbe.

    Intervista del Giornale di Vicenza alla vicepresidente della commissione parlamentare Usa per la “Sicurezza nazionale”

    “Il Dal Molin ci serve per le guerre in Africa”
    di Gian Marco Mancassola

    La vicepresidente della commissione “Sicurezza nazionale”, Loretta Sanchez: “Sono le scelte votate dal Congresso Usa, e non a caso è stato confermato il ministro Gates. Non ci saranno ripensamenti. Stiamo mettendo a punto un piano per consolidare la presenza delle nostre truppe nel mondo, per essere pronti a intervenire in aree delicate come l`Africa, il Medioriente, la repubbliche ex sovietiche in Asia”.

    «La politica militare degli Stati Uniti è votata dal Congresso. Ecco perché la linea degli Usa non è cambiata nel passaggio tra George W. Bush e Barack Obama».
    Parola di Loretta Sanchez, deputata democratica eletta in California, esponente di spicco della commissione parlamentare per le strategie militari delle forze armate. La congresswoman Sanchez ha incontrato ieri a Venezia il commissario straordinario per il Dal Molin Paolo Costa…

    Perché anche il presidente Barack Obama crede nell`operazione Dal Molin? Perché, come speravano gli oppositori del progetto, non c`è stata alcuna marcia indietro?

    «Stiamo mettendo a punto – riferisce l`on. Sanchez accettando di rispondere ad alcune domande dei cronisti – un piano per consolidare la presenza delle nostre truppe nel mondo, per essere pronti a intervenire in aree delicate come l`Africa, il Medioriente, le repubbliche ex sovietiche in Asia. Noi crediamo che per dare una risposta efficace a queste problematiche, per essere più vicini ai luoghi di possibili tensioni e conflitti, sia indispensabile consolidare le nostre truppe in Italia. Per questo abbiamo scelto di riunificare la brigata a Vicenza. Non ci saranno ripensamenti…

  7. Vox
    Vox says:

    TORTURA
    Nuovo progetto per “coprire” le torture ai prigionieri di Giuantanamo: costringerli a dichiararsi colpevoli e giustiziarli.

    Covering Up Torture By Coercing Guilty Pleas

    According to the New York Times, the Obama Administration may modify the military commission rules to permit require have Gitmo prisoners plead guilty and be executed:

    The Obama administration is considering a change in the law for the military commissions at the prison at Guantánamo Bay, Cuba, that would clear the way for detainees facing the death penalty to plead guilty without a full trial[…]

    http://dreamantilles.blogspot.com/2009/06/covering-up-torture-by-coercing-guilty.html

  8. Anita
    Anita says:

    Obama e’ un cantastorie.

    Da un lato dice che il “stimulus package” sta aiutando moltissimo, in effetti il “stimulus package” e’ stato minimamente messo in atto.

    La disoccupazione e’ la piu’ alta in 25 anni, piu’ alta della % dichiarata perche’ molti hanno esauriti i benefici e non contano piu’ come disoccupati.

    Pochissimi posti di lavoro sono stati creati e questi pochi sono governativi.

    Quando si effettueranno le chiusure della GM ed altre grandi aziende, interi villaggi andranno in bancarotta.

    Non vi e’ alcun piano per Guantanamo o per la sanita’ e quello che traspare non e’ accettabile.

    Basta che vada in giro nel modo a chiedere scusa.

    The Guardian sostiene che Obama sia il presidente americano che più di ogni altro abbia criticato il proprio Paese sul suolo straniero….e non solo The Guardian.

    Cartoon
    http://ibdeditorials.com/IMAGES/cartoons/toon060809.gif

    Anita

  9. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Non mi fiderei molto dei websites in internet.
    Ognuno puo’ scrivere quel che gli pare e piace.

    Anita

  10. Peter
    Peter says:

    xAnita

    unicuique suum…

    dalle mie parti farsi pagare i danni tra parenti stretti e’ considerato ‘bad medicine’, diciamo un segno di scarsa unita’ familiare. Mentalita’ antiquata, lo so. Detto cio’, i parenti all’estero passano su di un altro registro…vado in Italia sempre piu’ di rado. Un parente stretto ebbe un incidente (sembra) di ritorno dall’avermi portato all’aeroporto. La famiglia fece capire che dovevo pagargli i danni…cosa che feci di malagrazia, devo dire. Da allora mi tengo alla larga

    Peter

  11. Peter
    Peter says:

    xNicotri

    scusi Pino, una piccola osservazione sulla aspirante modella ed il suo book ‘verginale’.
    Va beh che eravate in Italia (a Roma) ed entrambi residenti a Milano…Va beh che io non sono un giornalista, e non mi hanno mai messo macchine a disposizione (si veda post di sopra…). Pero’ su di una Mercedes in attesa che contenesse una persona in piu’ dell’autista non ci avrei messo piede….anche se vi fosse stata un’imitazione di Naomi Campbell…parere personale, come sempre

    Peter

  12. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Peter, non hai figli.
    Bisogna insegnare ai figli il valore dei soldi, i soldi sono in gran maggioranza il frutto del sudore dei genitori.

    Non hai la minima idea di quanti ” I owe you ” ho da nuore, figli, nipoti, amici e perfino conoscenze.

    Ogni tanto mi dico: Se avessi tutti gli “I owe you” , sarei ricca…

    Non cose da poco, una nuova cucina, una o due camere aggiunte, e cosi’ via…ti posso anche dire che non ne sono grati, anzi e’ l’opposto………………

    Se i figli non imparano, almeno hai fatto del tuo meglio per indicargli la via giusta.

    L’unica che mi rimborsa, quando puo’, e’ la mia amica russa.

    Anita

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Ma la ragazza è salita un paio di minuti dopo di me, quando io ero già in macchina. Noblesse oblige….
    Comunque era simpatica e a mio avviso anche timida. Prima di andare in scena s’era abbassata la scollatura in modo pauroso, tanto che evitavo di guardare per l’imbarazzo, poi però se l’è tirata su a livelli accettabili. Per quanto disinvolta, non era sfacciata, tanto meno volgare né come tipo fisico né come portamento. Insomma, a “papi” berluska non sarebbe piaciuta, la visione del suo “book” non l’avrebbe spinto a telefonarle…
    I gusti del Cavaliere si capiscono bene da come si è innamorato di Veronica. Al teatro Manzoni di Milano la vide recitare ne Il magnifico cornuto, di Sheakspeare, dove a un certo punto lei metteva in mostra tutto il suo abbondante seno, nudo. Una volta in camerino Veronica vide fiondarsi un ammiratore con un enorme mazzo di rose rosse (voglio sperare fossero in numero dispari….). “Sono Silvio Berlusconi, e questi fiori sono per lei”. Dopodiché lui la chiuse quasi a chiave nella sede di via Rovani, dove lei – che non calcò più le scene di nessun tipo – occupava abbastanza in segreto con la madre alcune stanze off limits per chiunque, in attesa che lo spasimante e padrone di casa divorziasse dalla prima moglie.
    Mi fermo qui. Ho sempre ritenuto la vita sessuale, di uomini ma soprattutto di donne, un fatto privato. Secondo me Clinton fece bene a mentire, e anzi avrebbe dovuto o continuare a mentire o evitare di rispondere alle domande. Un uomo NON può e NON deve MAi e per NESSUN motivo rivelare i fatti sessuali di una donna, anche se si tratta di una donna diciamo ciarliera come la Lewinsky. Neanche davanti alla corte marziale.
    Un saluto.
    pino

  14. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Ma caro Pino, lei non e’ Clinton e non usava the “Oval Office”, gran sala dove ricevono tutti i dignitari mondiali, di proprieta’ del popolo Americano e dove vengono firmati tutti i documenti storici.

    Non solo, la signorina Monica lo accontentava mentre lui era al telefono con alti dignitari di altre nazioni.
    Poi Monica si confidava con Linda Tripp e con l’avviso di Lucianne Goldbergun iniziarono a registrare gli incontri col Presidente Clinton.
    Come poteva negarlo?
    Negandolo sotto giuramento…successe quel che e’ successo.

    Io non sono molto pudica ne’ schizzinosa con gli affari degli altri, ma mi sono sentita violata dal fatto che L’ Oval Office, che ho visitato con riverenza, era stato usato per piaceri perversi da un Presidente in ufficio.

    Si ricorda i sigari cubani?

    E quando era governatore dell’Arkansas?
    Presentarsi nudo nella camera di quella bruttona di Paula Jones?
    Andiamo, un tantino di decenza ci vuole.

    Buona notte, Anita

  15. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Alla figlia di Sylvi tanti auguri di un rapido rientro a casa.
    I motorini ( e le biciclette) non sono pericolosi in se ma è vero che” sono in pericolo” per le condizioni generali del traffico, fino ad un paio di anni fa usavo spesso il motorino e, per come si comportano molti automobilisti, mi ero convinto di essere trasparente. Ora per comodità agricola e tranquillità dei miei famigliari per andare in campagna ho un Ape 50 ma non sono sicuro se come sicurezza ci ho guadagnato.
    _________________

    Sullo tema dell’articolo brevemente, come suggerisce Pino, per evitare il tanfo che emana, c’è però da sottolineare che solo chi ha da nascondere una realtà scomoda, torbida, inconfessabile, si inventa su una simile fatto una tale mole di bugie stupide poi smentite e/o “rimbrodolate” con altre bugie ancora più stupide. Se vado al compleanno di una delle mie atlete o della figlia di un amico non ho da inventarmi fantasiose giustificazioni e non mi passa per l’anticamera del cervello di precisare che non sono mai rimasto solo con lei.
    ___________________

    Ho votato, appena aperti i seggi, differenziando tra le tre schede, sempre nell’arco della sinistra,scegliendo a livello locale in base alle persone.

    Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.it

  16. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Scusa Peter, ho letto in fretta.

    “Un parente stretto ebbe un incidente (sembra) di ritorno dall’avermi portato all’aeroporto”.

    No, questa e’ un altra storia, l’incidente non doveva essere rimborsato, al massimo un regalino per il favore.
    Ti hanno preso per lo zio Americano.

    Una delle ragioni per cui sono rimasta disgustata alla mia ultima visita a Siracusa e Caltanissetta, un mucchio di cercotoni, gente che non ne aveva affatto di bisogno.
    Mi mandi questo, mi mandi quello, roba che si trova in Italia e di marca Italiana per giunta.

    Ciao, Anita

  17. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    “Obama e’ un cantastorie”,…e’ vero,ma e’ anche un diplomatico,
    tutti i buon politici dovrebbero esserlo.
    Si e’ accorto che l’america e’ in bancarotta e per salvarsi puo’ fare
    solo politica aperta,..una politica di collaborazione con tutti.
    Certo, non sara’ facile cancellare in poco tempo tutte le ingustizie
    che il terzo mondo ha subito nel corso dei secoli,…ma ci prova ad inaugura una politica di collaborazione,(non costa niente e rende molto), e per un popolo orgoglioso come quello amiricano e’ gia’ un grande passo avanti.

    A proposito di terzo mondo:
    Il fratello di mia moglie,di madre friulana,va in francia molto giovane,incontra una ragazza calabrese e se la sposa.
    Il fratello della ragazza,orefice,rimasta in calabria,raccontando storie di bisogni impellenti,tipo il tuo incidente di macchina,si fa mandare sempre soldi dalla francia,…dopo venti anni il fratello di mia moglie muore, quasi povero,…l’erefice lascia sulla costa calabrese ai figli un albergo di 60 stanza.

    Io adesso non voglio alimentare la famosa polemica tipo leganord che il sud campa a spese del nord,…questo non e’ vero e gente in mala fede come il bossi lo sa,…ma per tradizione storica il sud,e questo in generale vale in tutto il globo, pensa al nord come la parte piu’ industrializzata del paese in cui si fanno i soldi con facilita’,…e se loro sono tanto ricchi perche’non ce ne mandano un po’?.
    Spiegato mi sono?
    Un caro saluto,Ber

    PS A proposito di terzo mondo, informo tutti che sia io che mia moglieglie stiamo avendo un prelievo di 50 euro al mese dalle ns pensioni per risanare il deficit della salita’ abruzzese,…se questo e’ il federalismo fiscale viva bossi…

  18. sylvi
    sylvi says:

    Pet Tutti,

    vi ringrazio di cuore degli auguri.
    Ha il collare, molte contusioni ma niente di rotto.
    E’ stata molto fortunata. Una macchina le ha tagliato la strada, dall’ambulanza che transitava dietro a lei si sono fiondati fuori gli operatori soccorrendola all’istante.
    Trieste è stretta, gli austrungarici non avevano previsto spazi per garage e la divisione postbellica ha fatto il resto.
    Chi lavora e studia in centro o va a piedi o va in motorino!

    Eh sì caro Peter, il motorino sfasciato lo deve sostituire, ma , una volta tanto, non con il nostro obolo che sarà dirottato altrove!
    Vede, nostra figlia pasticciona, ha sbagliato recapito del suo book che è finito in Sud Africa ,anzichè ad Arcore, dove “quei selvaggi” non mettono a disposizione aerei di stato per i suoi trasferimaenti e neppure un apicella moreno per sollazzarla!
    Deve pagarsi i trasferimenti “alle feste” e noi paghiamo con lei!

    Pensierino: E tutti quei ragazzi meritevoli che vorrebbero mandare il book all’estero, non in Costa Smeralda, ma hanno genitori che non possono aiutarli?!!!!

    Caro CC, assolutamente solidale con te.
    Quando mio figlio tentava di tirare per le lunghe gli esami all’Università gli ho tagliato i fondi, di tasse e di tutto!
    Ci ha ripensato e si è laureato nei termini!
    Ha ragione Anita, bisogna essere nei panni!

    Un mandi mandi a tutti
    Sylvi

  19. Peter
    Peter says:

    xNicotri

    ma vedi…questi usi e costumi italici delle ragazze italiche non li conoscevo…come si vede che sono un provinciale e manco da tanto tempo. Vedono, o sanno, che in quella mercedes viaggia un giornalista e si buttano dentro col loro album di famiglia!? (o peggio, vedono semplicemente una mercedes con autista e…).
    Trovo pero’ le sue idee sulla privacy giuste, ma stranamente unilaterali. Le assicuro che gli uomini in genere apprezzano la discrezione almeno quanto le donne, forse di piu’. Del resto, le donne parlano tra loro di particolari intimi (dei loro uomini) in modi e dettagli che questi ultimi non fanno mai! al massimo gli uomini si vantano di una conquista ed elogiano tette e gambe. O al contrario, dicono all’amico di lasciar perdere…Invece sento dire che le signore parlano di particolari intimi in grandi dettagli: modi, dimensioni, preferenze, tecniche, posizioni, parla durante il sonno, russa, e poi non mi piace il tatuaggio che ha li’, etc etc. Sara’ vero?
    Del resto, le vittime del ricatto sessuale (comprese soffiate ai giornali) sono di solito maschietti, da che mondo e’ mondo. Compreso Clinton, poveretto.
    Se non sbaglio, qui c’e’ una legge che proibisce questo tipo di divulgazione. Se due persone hanno avuto una relazione, hanno un obbligo di confidenzialita’ reciproca, simile a quello che vincola gli impiegati ai datori di lavoro (e viceversa)

    Peter

  20. sylvi
    sylvi says:

    caro Vox,

    a proposito della nostra piccola diatriba: se lei va sul sito vede il Rossija accanto a S. Basilio e in alcune fasi della demolizione.

    Sulla vera e propria Piazza Rossa un albergo con quattro lati e 600 camere per ogni lato… e Lenin,poverino?!
    Era appena fuori, diciamo!
    Per ciò che riguarda il Moskva allora era ancora coperto da un lato da un enorme telone con la pubblicità di un altrettanto enorme Rolex!!!
    Mio marito ha fatto una bella foto del generale Zukov a cavallo che indica maestoso con il dito…il Rolex!

    Il mausoleo di Lenin è un albergo per lui! Fin che dura…

    Per Odessa …io l’ho trovata una bellissima città, un po “rifatta” ma cosmopolita…

    Sylvi

  21. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Lei si chiede : Sarà vero?
    Dalle mie parti, o almeno dalle mie frequentazioni, NON è vero!

    Sylvi

  22. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    RICEVO E VOLENTIERI PUBBLICO, PERCHE’ E’ IL SUCCO DEL DISCORSA SENZA DIVAGAZIONI NOEMIANE.
    pino nicotri
    ——————————————-

    Dice bene Miguel Mora, corrispondente italiano de El Pais – è tutto lì tutto nella sentenza Mills, lui ha fatto un impero in italia e anche all’estero tramite società offshore, era una strategia di lungo termine.

    Di questo processo sappiamo più dalle parole della difesa Berlusconi di quanto ci abbiano detto stampa e informazione radiotelevisiva.
    Il giorno della sentenza la notizia fu oscurata dalle dimissioni di Walter Veltroni mentre la stampa estera si chiedeva: e adesso che farà Berlusconi? Nulla.

    Il processo Berlusconi/Mills è la chiave di volta di un affaire che, una volta scardinata, squarcerà i veli di questa incredibile vicenda fatta di corruzioni, falsi in bilancio, ciclopiche evasioni fiscali, sotto la cupa ombra di un’ingentissima quantità di denaro di ignota provenienza.

    Nel processo Berlusconi/Mills i 600.000$ dati da Berlusconi all’avvocato inglese sono una quisquilia.

    Di ben altra portata, anche per i suoi riflessi nel mondo delle televisioni e della stessa scena politica, ci sono le violazioni alla legge Mammì, i miliardi dati a Bettino Craxi, la corruzione alla Guardia di Finanza, le provviste esentasse intestate a Marina e PierSilvio.
    Nella motivazione dela sentenza si legge a pag.50 “All Iberian ha ricevuto, soprattutto negli anni 1990-1991 e 1992, ingenti finanziamenti da Silvio Berlusconi Finanziaria e da Principal Finance (oltreché 80.000.000.000 da soggetti non identificati) (D’Andrea). In totale dal 1990 al 1994 gli accreditamenti sono ammontati a circa 671 miliardi”.

    Ma soprattutto, ed è questa la valenza devastante per l’imputato Berlusconi Silvio, la condanna Mills trova motivazione nella sua gravità perchè le sue testimonianze (che ora sappiamo false e frutto di corruzione) sono state ritenute determinanti, dalla Corte di Appello prima e dalla Cassazione poi, che hanno riformato la sentenza di condanna di due anni comminata in primo grado di Berlusconi, mandandolo definitivamente assolto.

    Il tribunale giustamente si sofferma proprio nelle motivazioni della sentenza che ha assolto Berlusconi perchè non vi erano prove certe che la galassia di società proprietarie di Telepiù erano a lui riconducibili. Tuttoperchè David Mills, artefice delle scatole cinesi costituite proprio per occultarne la reale titolarità aveva svicolato “tricky corners” le domande dei giudici, evitando a Mister B. un mare di guai.
    “In relazione alla galassia di società da lui stesso create per conto di Fininvest all’estero, egli, pur fornendo importanti prove della loro esistenza e della loro riconducibilità appunto alla società italiana, non ha indicato alcun elemento idoneo a fondare un giudizio di responsabilità personale di alcuno, e in particolare di Silvio Berlusconi, per il semplice fatto che non ha comunicato i nomi degli effettivi soci delle varie società del c.d. Gruppo Fininvest B, al di là dei prestanome che già comparivano. Nomi che invece gli erano noti, dato che egli stesso aveva posto in essere il complicato meccanismo sopra descritto, destinato a tenere nascosta l’effettiva proprietà di Telepiù.
    David Mills ha detto solo tutto quello che non poteva non dire, alla luce anche delle dichiarazioni rese dagli altri testimoni e della documentazione già acquisita, senza ricondurre a Silvio Berlusconi ed alla sua famiglia l’interesse diretto al capitale di All Iberian e la proprietà del medesimo. Qui stavano appunto i “tricky corners” di cui Mills stesso avrebbe poi scritto a Bob Drennan nel 2004.
    Gli elementi da cui si trae contezza del fatto che Mills abbia tenuto nascoste circostanze che erano a sua conoscenza sono plurimi, anche indipendentemente dalla dichiarazione confessoria costituita da tale lettera e dal verbale di interrogatorio reso al P.M. il 18 luglio 2004″ (c.f.r. Pagina 51 sentenza condanna Mills)

    Solo questa parte della sentenza è sufficiente per spiegare il disperato bisogno di trovarvi riparo extragiudiziale ricorrendo ad una legge ultra ad personam come il Lodo Alfano.

    Chiunque in grado di immaginare le conseguenze politiche, al di là di quelle giudiziarie, qualora venisse accertato che l’assoluzione in secondo grado di Berlusconi che a suo dire dimostra l’accanimento eversivo dei giudici, era frutto della testimonianza comprata di David Mills.
    Chiunque, ma non la stampa italiana addomesticata dal potere mediatico del Cavaliere di Arcore, capace di distruggere una carriera.
    Non c’è nemmeno più da chiedersi, quali ragioni sottendono al silenzio dei media su questi fatti, che è facile appurare.

    Non può essere la semplice apatia o incapacità di leggere un po di pagine di atti giudiziari. Si tratta di fatti “storici” faticosamente ordinati in un processo penale che ha dovuto superare una quantità impressionante di eccezioni, rinvii, contestazioni in ogni dove, che il Tribunale ha scrupolosamente vagliato accolto o rigettato per giungere ad una sentenza che si presenta, al contrario di quanto afferma l’avvocato/deputato Ghedini, tutt’altro che fantasiosa e insostenibile.

    Il Presidente del Consiglio nell’unica occasione pubblica dove ha fatto cenno alla sentenza Mills, sollecitato della coraggiosa Claudia Fusani dell’Unità, ha abilmente finto di giurare sulla testa dei suoi figli di non aver mai conosciuto, e men che meno dato denaro a Mills, ha affermato che il percorso del denaro ricevuto dal suo consulente è stato riscostruito nel processo e che le tasse pagate su quei soldi sono la dimostrazione della liceità della dazione.
    Lo sdegno con il quale Berlusconi ha rifiutato la domanda della giornalista ed ha fornito la sua versione dei fatti è direttamente proporzionale alla differenza da quanto il Tribunale ha scritto in sentenza.

    Risulta che la Fininvest sia stata per anni il principale cliente di David Mills che ha pure incontrato direttamente Silvio Berlusconi nella sua casa di Milano.
    Vi è stata il 23.11.1995 tra i due una telefonata a notte che uscì sulla stampa la notizia delle indagini sulle All Iberian.
    Dopo ben 12 dichiarazioni univoche sulla provenienza dei 600.000$ da Berlusconi, Mills ha ritrattato inventandosi il “percorso Attanasio” sostenuto dalla difesa di Berlusconi, ma i documenti che dovevano documentare questa tesi dimostrano, al contrario che sui conti gestiti da Mills transitavano in modo confuso somme di diverse operazioni, proprio allo scopo di poterne occultare la tracciabilità.
    E’ stata proprio l’ammissione di Mills di aver nascosto al fisco inglese i 600.000$, accreditati senza alcuna causale professionale, ad anni di distanza dalla sua deposizione in favore di Berlusconi che ha dato avvio al processo.

    Nel casi Mills ci sono gli atti che smentiscono il premier e sarebbe opportuno che qualche giornale gli rivolgesse anche solo cinque domande

    Recent News
    ECCO LE CINQUE DOMANDE

    1) Onorevole Berlusconi è vero che l’avvocato Mills ha lavorato per Fininvest e per la sua famiglia per oltre dieci anni con il preciso incarico di creare e gestire società off shore sulle quali veicolare i proventi di diritti televisivi ed effettuare altre ingenti operazioni finanziarie?

    2) E’ vero che la galassia delle società facenti capo a All Iberian veniva alimentata dalla Principal Finance Limited, che era una emanazione della Silvio Berlusconi finanziaria?

    3) E’ vero che i due conti Century One e Universal One, creati da Mills presso la BSI di Lugano, erano intestati, per sua disposizione, ai suoi figli Marina e PierSilvio?

    4) Chi ha dato l’ordine a Salvatore Sciascia di consegnare somme di denaro al maresciallo Francesco Nanocchio della G.d.F. affinchè “non usasse la mano pesante” nelle ispezioni per l’accertamento della vera proprietà di Tele+ ?

    5) E’ vero che la Fininvest ha conferito all’avv. Mills l’incarico di costituire in Lussemburgo una società a lui intestata chiamata Horizon, il cui scopo era quello di occultare la vera proprietà ed il controllo di Tele+ che facevano capo alla Fininvest, in violazione della legge Mammì?

  23. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    La ragazza era stata invitata anche lei al Costanzo Show, perciò non si è buttata nella Mercedes sapendo che c’era un giornalista, ma solo perché l’autista aspettava anche lei e con tanto di cartello in mano col suo cognome. Io sono solo arrivato prima, forse perché molto più allenato a correre ai taxi per evitare le usuali lunghe file.
    Riguardo certe nuove usanze delle ragazze italiane, Repubblica o L’espresso nei giorni scorsi hanno pubblicato un interessante servizio intitolato “Le ragazze col book”, per raccontare questa novità sociale italiana molto più diffusa di quanto si creda. L’esercito delle crocerossine è stata sostituito da quello dell bookine, in cerca di un posto al sole – magari in Costa Smeralda…. – come Veline, Meteorine, Showgirl, Cubiste, Modelle, Fomodelle, Attrici, Annunciatrici, Vallette, Accompagnatrici, P. R., Accoglitrici (quelle che nelle discoteche a volte accolgono chi entra indicando loro il tavolo, ecc.), Pornoattrici, Figuranti, ecc. Così va il mondo, o meglio: il Belpaese.
    So bene che le donne “anatomizzano” e spettegolano più degli uomini. Una volta ho raccontato qui nel blog cosa mi è capitato di ascoltare – non visto – da due mie amiche sui gradini del bar della Casa dello Studente quando ero universitario a Padova: di quasi ognuno che passava c’era la descrizione in centimetri, durata, preferenze, ecc. Però io resto della mia idea: “fare e tasere”, cioè “fare e tacere”, come diceva mia suocera. Mi è inconcepibile mettermi a parlare della mia intimità sessuale con una donna, anche perché di norma ho avuto solo rapporti con donne che ho molto amato e mi hanno molto amato e quindi mi è sempre parso un tradimento inconcepibile violare l’intimità. Mi è sempre parso massimamente volgare descrivere le caratteristiche anatomiche o i “gusti” di una donna con cui si è andati a letto. Ho avuto anche storie brevi, quelle che si chiamano avventure: ma la gratitudine per avere fatto sesso con me mi è sempre parsa cosa più adeguata del fare il vantone. Reputo da mascalzoni parlare ad esempio delle proprie relazioni con donne sposate o fidanzate con altri, figurarsi poi l’indulgere…..
    Quando andavo a caccia di pesci come sub “apneico” i pesci che prendevo me li mangiavo, con molto gusto: ma non ho mai sentito il bisogno di vantarmi con gli amici delle dimensioni delle mie prede….
    So bene che le vittime di certi ricatti siamo più noi che loro, e so bene anche che “loro” usano il sesso più di noi per favorire occasioni di lavoro o successo, ma questo non cambia le mie convinzioni: se sono seduto con persone che fumano non per questo mi metto a fumare anch’io e se sono a tavola con gente che si mette le dita nel naso o mette i gomiti sul tavolo non per questo devo imitarli. Ognuno ha la sua educazione: io ho la mia. E me la tengo ben stretta. Anche se è patetica, perché superata dagli usi e dai costumi. NON ci tengo affatto ad essere “moderno”: mi limito a cercare di essere me stesso.
    Un abbraccio.
    pino

  24. Lunarossa
    Lunarossa says:

    Torno dal voto. Per strada nel barrio ho incontrato varie persone, tutti poveri, la maggiorparte hanno votato x il nanodelinquente e pedofilo. Nessuno di quelli da me intervistati sapeva quali benefici specifici alla loro condizione sociale ne ricaveranno dal voto ad un delinquente spergiuro, ma come dei folgorati da improvviso miracolo ( da ricevere) hanno votato con convinzione. Il livello culturale dei suddetti è sotto lo zero. Mi domando perchè partecipare ad un gioco truccato, sapendo che con queste carte e questi giocatori delinquenti, lunica reazione è il non andare a votare?? Se la democrazia sopravvive con la massa ignorante e il qualunquismo mediatico, vorrei non andare piu a votare, a me non piace giocare contro avversari con handicap cerebrali, è da vigliacchi, anche se sono la maggioranza, povera gente che votano ma non sanno il perchè, ma votano un delinquente corruttore, spergiuro e pedofilo. Fermate la macchina voglio scendere, arimortis si diceva da piccoli x uscire dal gioco ed io dico arimortis esco dal gioco e gli squaqquaqraquati ammaestrati dal domatore di scimmie che vincano pure, intanto addapassa anuttata!
    Stavo parlando, dopo aver votato, con i compagni di Rifondazione ed affianco con amici del PD, quando arrivano due berlusclonati, vestiti di tutto punto, in divisa: tutto di lusso, completo blu, camicia e cravatta, scarpe appunta e cervello vuoto. Ad alta voce lo chiamo papiii e lui si gira, chiedo quanti soldi guadagna con il delinquente pedofilo e lui chiama il polizziotto di servizio, continuo ad offenderlo ( il giusto che si merita, come complice di un delinquente,) lui si allontana, e chiama a gran voce la protezione del polizziotto, che mi si avvicina e mi vuole spingere alluscita, gli dico di togliermi le mani di dosso e mi dirigo all’ uscita, continuando a chiamarlo “papi, salutami il delinquente nano”, il polizziotto mi dice che se non la smetto, mi becco una denuncia, ma io continuo, cosi che accompagnato dal polizziotto e da due vigili urbani (vecchi amici miei, che hanno convinto il polizziotto a non denunciarmi) mi sono diretto all’uscita accompagnato dai compagni di Rifondazione e due del PD, i berluscloni si sono nascosti dietro al polizziotto, (visto la mia determinazione a cercare la rissa) come dei meschini vigliacchi, come il loro datore di lavoro. La sinistra sarà cancellata dal gioco truffaldino del re nano, e me ne compiaccio, meglio cosi, con i delinquenti io non gioco, ma li aspetto al varco, sempre pronto a rispondere come si meritano e di più, a brigante, brigante e mezzo.
    Ora il nano delinquente vincerà e littaglia sarà venduta per un piatto di lenticchie ed un vestito blu ed un kit del perfetto dipendente di una banda di delinquenti. Intanto un milione di disoccupati, scenderemo in strada e lotteremo come sempre, alla faccia dei marco tempesta!! Viva Littaglia dei delinquenti blu!! Viva l ittaglia dei qualunquisti. Noi rimaniamo rossi, dentro e fuori: Hasta la Victoria!! Siempre!!
    Lunarossa

  25. ber
    ber says:

    bene,bene,…ci voleva lo spauracchio del fisco inglese per smascherare il ns grande benefattore nazionale,…quello che lavora indefessamente per il bene della nazione.
    Nel 1978 io dovevo comperare una casa a milano (2 o 3 non ricordo bene), lavoravo ancora in africa,…mi ci accompagno’ mio figlio che allora frequentava la scuola media.
    Non chiesi nemmeno il prezzo perche’ vidi che i ferri dei balconi erano gia’ arrugginiti,dopo appena tre mesi,in compenso notai la piscina e le cavallerizze che facevano maneggio,…in ambiente molto schic.Incominciava la “milano da bere”
    Gia’ allora si diceva che erano soldi riciclati della mafia.
    E’ arrivata l’era Crazi,i legami si sono stretti,
    una delle reti tv di berlusconi,passategli dal craxi per 10 miliardi,…e risulta anche nell’inchiesta Mills,…con 70 miliardi
    persi nella borsa di hongcong.
    Certo che c’e’ parecchio da scavare ,…ma i testimoni diretti sono stati fatti tutti onorevoli e non fanno altro che ripatere:
    berlusconi mi ha fatto ricco,…ed io non so niente,…e se risulta che c’ero,…dormivo.
    Ciao a tutti,Ber

    PS:La tenuta a fianco di villa certosa e’ stata venduta dagli eredi ad una immobiliare della famiglia berlusconi,…che si allarga ancora di 4 ettari…le foto diventeranno impossibili…

  26. sylvi
    sylvi says:

    Nel pomeriggio andrò a votare.
    Ho letto i giornali, anche stranieri.
    Mi verrebbe da dire -Gracias El Pais- perchè l’America ha preso Al Capone con una piccola tassa non pagata, ora potrebbe essere un gossip!
    A Lunarossa vorrei dire che:
    – c’è chi vota Berlusconi per ignoranza-
    – c’è chi lo vota sperando di diventare come lui.-
    -c’è chi lo vota perchè anticomunista e non vede un partito riformista.
    c’è chi vota Lega perchè razzista e chi vota Lega per rinforzarla contro Berlusconi.

    Io ho meditato: voterò Serracchiani – la speranza
    voterò Franceschini (PD)- la fatica!!!

    Ma se anche stavolta il baffetto mi frega, farò come il mio amico generale degli alpini e velista a tempo pieno, morto ad Umago nella cuccetta della sua Ninine.
    Solcava il mare armato di fionda e di una buona scorta di palline di vetro.
    I suoi bersagli erano le barche dei parvenu, arroganti, intolleranti e che ti fregano l’ormeggio dall’alto del loro supposto potere!!!
    Vado a comprare le palline di vetro, e mi sto turando non solo il naso!

    Sylvi

  27. ber
    ber says:

    x Lunarossa,
    sono per tutte le ragioni che tu hai elencato che mi portano a votare,..andro’ oggi pomeriggio con mia moglie e mia figlia.
    Noi qui abbiamo,comunali,provincialie ed europee,…
    “devo domandare per il consiglio di quartire”…
    Gli italiani, rincitrulliti dalla tv capiranno a loro spese lo sbaglio che hanno fatto votando il mistificatore.
    Affrontarli di petto non serve,…questa gente si riconosce subito,schiena curva e lingua di fuori,…vili e voltagabbana come il loro idolo.
    Ci saranno altre battaglie,si riscriveranno altre regole e le nuove
    industrie saranno gestite dalle maestranze,perche’ solo loro sono competenti e responsabili diretti del posto di lavoro.
    Quindi coraggio e petto in fuori.
    Ciao e auguri,Ber

  28. ber
    ber says:

    Cara Sylvi,
    pare che tutto si sia risolto per il meglio nell’incidente di tua figlia.
    Avere l’ambulanza a portata di mano e’ stata una vera fortuna,
    …nella sfortunata occasione.
    Comunque io incomincio a preoccuparmi di tutti questi suv che si vedono in giro,…
    non e’ che la fiat ha fatto l’accordo con la crysler per importare in Italia tutte quelle non vendute in Usa’?
    Ovviamente scherzavo,buon voto a tutti.
    Un caro saluto,Ber

  29. sylvi
    sylvi says:

    caro Ber,

    almeno in Canada, le macchine si stanno restringendo , infeltriscono, come il pulloverino in acqua troppo calda.
    Me lo dice mia cugina, ma lo hanno visto anche i miei nel loro tour!

    La Magna ha uno stabilimento di componenti Fiat a Benevento.
    Se la Magna fa concorrenza alla Fiat, Benevento chiude, se la Magna rinuncia a Opel, Benevento resta aperto ma forse rischiano Pomigliano o Termini…
    La globalizzazione è una cosa complicata.

    Mia figlia è piuttosto agnostica, ma nessuno le toglie dalla testa che fosse la nonna, da lei amatissima,a proteggerla perchè portava il ciondolo che le regalò il giorno della laurea.
    Ma questi argomenti sono pane per i denti di Marco!!!

    ciao Sylvi

  30. Peter
    Peter says:

    xNicotri

    d’accordo, ma…rivelazioni intime su uomini sposati e con figli, e magari ‘rispettabili’, possono avere conseguenze altrettanto devastanti. Qui in GB, ed in America, i politici conservatori devono stare molto attenti. Alcuni dovettero dimettersi per avere un’amante. Un certo Michael Portillo non fece molta carriera perche’ (sembra…) era gay o bisex. Nel continente viene invece tollerato anche nella destra politica che vi siano politici con amanti, e divorziati, e via dicendo. Anche se loro stessi sono contrari alle coppie di fatto, e magari anche al divorzio (per gli altri, ovviamente). Sul primiaaa non commento perche’, come Lei giustamente dice, c’e’ ben altra carne al fuoco

    un saluto

    Peter

  31. Lunarossa
    Lunarossa says:

    Dopo un giro nel barrio (sono andato a bere un aperitivo) Ho incontrato vecchi amici e qualcuno ex di Lotta Continua ( non li vedevo da 30 anni) passati alla destra (non gli ho sputato in faccia e mi sono ripromesso di tornare a parlare con loro, con più calma, oggi ero incazzatissimo) mi guardavano con rabbia contro la sinistra e rassicurandomi che non ce lavevano con me e capivano il mio sbigottimento, visti i miei 20 anni all’estero, si affannavano e volevano spiegarmi il loro perchè. Ci siamo salutati con limpegno arrivederci, siccome non capisco il loro voltagabbana e per evitare che gli sputassi in faccia, mi han detto che il culmine, cominciato con il PCI diventato PD, diciamo che la goccia che ha fatto trabboccare il vaso e LA DIFESA DEGLI IMMIGRATI DELLA SINISTRA, tutti ex miei compagni, come anche gente moderata e coscente della sua condizione di povero che ha sempre votato PCI, come anche uno che appoggiò a suo tempo le BR e venne assolto, mi ha detto che limmigrazione si combatte da destra, buttandoli a mare o sparandogli addosso, ma devono sparire dall’ ittaglia, e l’odio raggiunge le palle del creatore. Sono dispiaciuto dell’ Italia che ho ritrovato, dopo 20 anni al sole caraibico, meglio dire mortificato nell’intimo della mia coscenza, nei ricordi di tante lotte a partire dagli sfottò dei milanesun a noi terunn, che avrebbero voluto affogarci nei navigli… se litigava un terunn offeso o disprezzato da un nordico ed il terunn reagiva i passanti saltavano addosso al terunn de merda, NON SI AFFITTA A MERIDIONALI… ricordi che mi bruciano ancora, che alla luce d’oggi meritano da parte mia momenti di riflessioni pesanti. A cominciare a pensare un italia del dopoguerra, mentre crescevo correndo sulla rena della spiaggia più bella del mondo e dover andare via, eravamo tutti belli ed andare a vivere nella nebbia e nel fredoo ed essere trattati come degli inferiori, dei mafiosi, degli sfaticati… noi nel bidè, dicevano i nordici, di piantarci il basilico, tanto a un terunn non gli serve, se laven mai!! laves vunciun dun terunn, va al to pais a mangià maccaruni ca pommarola in coppa, etc.. Senza le lotte proletarie milanesi e terunn nelle fabbriche e nei quartieri dormitori, senza difesa di noi immigrati, dal sud al nord, del PCI e delle lotte sindacali, se anche noi terroni oggi avremmo bisogno del visto di soggiorno, dopo 50 anni che viviamo lontano dalla terra che ci ha dato i natali e purtroppo nulla da mangiare e ci siamo abituati a far finta di non soffrire di nostalgia, a mangiar merda non si ha il tempo per pensare… ricordi del mio intimo. Ma a differenza del vissuto dagli italiani, sono un privilegiato, ho vissuto sempre viaggiando, pur di star lontano da Milano e ho girato il mondo presentandomi come italiano del sud italia, un terunn e nessuno aveva niente da deridere e niente su cui vomitare la sua ignoranza, molti milanesi erano cosi ignoranti da non sapere bene se la Campania era sull adriatico o no, ma sapevano che Napoli era sul Tirreno… un ignoranza voluta per farti sentire una merda… Amo un Italia multietnica, come il mondo, come si vive oggi, cittadini del mondo. Se la difesa dei diritti degli immigrati è la causa della stravittoria del partito di una banda di delinquenti mafiosi, che vincano pure, noi, anche se pochi, non molleremo Mai!!
    Ricapitolando GLI ITALIANI NON VOGLIONO GLI IMMIGRATI E I PARTITI CHE LI DIFENDONO. punto!!!
    Loro non molleranno mai (ma gli conviene??) Noi neppure!! B.Grillo
    Lunarossa

  32. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Nell’antispam non c’è. Non so cosa possa essere successo.
    Un saluto.
    pino

  33. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    “Quando mio figlio tentava di tirare per le lunghe gli esami all’Università gli ho tagliato i fondi, di tasse e di tutto!
    Ci ha ripensato e si è laureato nei termini!
    Ha ragione Anita, bisogna essere nei panni!”
    ________________________________

    Cara Sylvi,
    io ho fatto lo stesso.
    Mio nipote la tirava alla lunga, dopo 4 anni in universita’ vivendo in Campus non aveva abbastanza crediti per ricevere un Bachelor’s Degree, cosi’ con un anno di preavviso gli ho tagliato i fondi.
    Ha finito nel suo, accampandosi con amici e con un prestito governativo…4 anni in 6.
    Almeno ce l’ha fatta ed e’ l’unico che, almeno a parole, mi dice spesso che non ce l’avrebbe mai fatta senza di me.

    Mi sono svegliata molto tardi….
    Ciao, Anita

  34. ségolene
    ségolene says:

    x pino

    caro pino, come dice Lunarossa, anch’io voglio uscire dal gioco! mi sento totalmente fuori posto.. forse sn troppo idealista!

    invece che ad arcore, io ho mandato il mio ‘book’ (cv, diploma, laurea, tesi, tesine e chippiùnehappiùnemetta) a tutte le aziende possibili e immaginabili..
    sono riuscita solo ad accedere ad un master dell’ Istituto Orientale di napoli.. e questo cosa mi ha fatto guadagnare? un anno di studio, di pendolarismo stressante, di nottate al computer (+ 2 mesi e mezzo di stage in un noto istituto di ricerca nazionale in cui i ricercatori andavano avanti portandosi la cancelleria da casa).. x poi vedere il solito raccomandato vincere senza alcun merito una bella borsa di studio da 8000€.. che forse nn mi avrebbero cambiato la vita ma sarebbero stati una gradita (e giusta, penso)ricompensa x il lavoro fatto.

    Ora è arrivata l’estate, io mi ritrovo disoccupata x questi 3 mesi.. sperando a settembre di poter riprendere questa misera occupazione che ho faticosamente trovato (non proprio a nero, ma quasi) che mi serve se non altro x non dover dipendere totalmente dai miei..

    Che altro? ah, sì..un bel vaffa ai ns politici!

  35. ségolene
    ségolene says:

    cara sylvi, lo scooter ormai sta diventando indispensabile nelle ns caotiche città.
    I produttori lo sanno e ci speculano.. ormai costano quasi come un ‘auto!
    Purtroppo la sicurezza è minima, in un’incidente le persone sui motorini hanno sempre la peggio, nonostante il casco (e tralasciando quegli sconsiderati che invece sembrano divertirsi ad andare in cerca di guai).

    Cmq sono contenta x te che si sia risolto tutto bene.

  36. ségolene
    ségolene says:

    da marco travaglio:

    Nelle interviste televisive ad Al Tappone non sono interessanti le risposte (sempre le stesse balle). Ma le domande: aiutano a testare il regime. Difficile selezionare le più servili, nella maratona tv del Cainano, sempre accolto da dipendenti (o aspiranti tali) genuflessi.
    Memorabile la prestazione dell’ultimo arrivato A-lesso Vinci, il sostituto di Mentana licenziato per aver osato invitare Di Pietro (che da allora, unico leader politico, rifiuta gli inviti di Matrix per solidarietà a Mentana). Al primo assist travestito da domanda sulle foto in Sardegna, il padrone finge di arrabbiarsi: “Tu quoque Brute fili mi”. A-lesso finge di risentirsi: “Non sono suo figlio”. In effetti suo figlio è quello che gli dà lo stipendio. “Attento alle domande che fa, se no diranno che anche lei…”, fa il padrone. E il semiconduttore: “Non mi minacci”. “Ma io – chiude Papi – la sostengo: sia cattivo”.

    Cattivissimo è il dipendente di MattinoCinque, che lo ringrazia “per aver accettato di farsi intervistare”. Ben gentile. Poi lo mette all’angolo con due uppercut: “Perché la demonizzano sul privato?”, “perché il Times la attacca?”. Com’è umano, lei. Infine, il colpo del ko: “Le maestranze chiedono cosa farà con Kakà”. Sempre in forma l’insetto di Porta a Porta: “Perché la sua vicenda privata ha influenzato in modo così anomalo la campagna elettorale?”. Fuori concorso Giuliana Del Bufalo, direttora di Rai Parlamento: “Ci resta un minuto, non c’è più tempo per altre domande”. Lui: “Posso sfruttarlo io?”. Lei: “Si figuri, lei è il padrone di casa”. Anzi, se ha urgenza, le porto il pappagallo.

  37. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    grazie per l’ingenuo,…lo prendo come un complimento.
    Un caro abbraccio,Ber

  38. ber
    ber says:

    x Lunarossa,
    bisogna essere sempre orgogliosi delle proprie origini,…i meridionali hanno un’intelligenza superiore perche’ sono
    abbituati a vivere in arretratezza perenne,…quando i figli erano troppi e non bastava la terra da coltivare, andavano all’estero:
    Argentina,Venezuela,etc,…hanno civilizzato mezzo mondo e
    alla terza generazione sono dirigenti e proprietari.
    Chi e’ andato a Milano ha ricevuto solo umiliazioni,…i figli che
    non si sono inserti perche’ non raccomandati, si trovano al bivio
    o tornano nel meridione o vanno all’estero.
    I milanesi sono degli ignoranti,presuntuosi e sfruttatori,…
    hanno portato avanti il loro bauscia perche’ li rappresenta in modo degno:magnaccia,imbroglione e ladro.
    Ruberanno anche i 56 miliardi di euro della UE destinato al sud,..
    ma questo non fara’ che aumentare la loro miseria mentale e il
    loro ladrocinio,…non si sono nemmeno accorti che le poche industrie che avevano sono scappate all’estero e hanno gli ospedali che fanno schifo.
    Per chi e’ stato all’estero queste cose le vede e,… aspetta seduto
    sulla riva del fiume.
    Quindi pazienza e altro che “lampada di aladino”,la stupidita’
    eletto a potere crea solo m….fascista.
    Un cordial saludo,Ber

  39. ber
    ber says:

    Cosa c’entra la lampada di aladino?
    ——————————————-
    L’ha raccontata il bauscia ieri sulla tre davanti a tre giornalista a bocca aperta e ad una,…moderatrice.

    Il genio della barzelletta racconta:
    Prodi passeggia sulla spiaggia di Beirut ed inciampa in qualcosa,
    si ferma e raccoglie una lampada.
    La lampada dice:io sono la lampada di aladino e posso esaudire
    qualsiasi desiderio tu mi chiedi.
    Prodi ci sensa su e chiede:sia fatta la pace tra israeliani e palestinesi.
    La lampada risponde: e’ una cosa difficilissima,si fanno la querra da 60 anni,…e’ meglio che tu esprimi un’altro desiderio.
    Allora Prodi chiede:voglio diventare intelligente come berlusconi.
    Al che la lampada risponde:”impossibile e’ meglio tornare al primo desiderio.

    Questo e’ in aggiunta alla risposta a luna rossa di quando possa essere presuntuoso un milanese doc,…e di quanto siano imbecilli quelli che lo votano.

  40. Anita
    Anita says:

    x Ber

    In riguardo a Obama sei ingenuo.
    Benche’ BHO abbia le maggiori TV in tasca, 24/7, i commenti sono ben diversi, non solo dai conservativi, anche nel suo campo c’e’ molta disillusione, il suo discorso e’ stato classificato: naive=ingenuo e venendo da un presidente degli Stati Uniti, butta giu’ la sua nazione glorificando se’ stesso come una figura trascendente.

    “He humbles the United States while glorifying his personage”.

    Pensa che ricevo via posta regolare petizioni da parte di noti senatori e congressmen democratici contrari alla politica del Presidente, sia nazionale che internazionale.
    La maggioranza contrari a proposte nazionali, dimostrando gli effetti domino delle sue agende.

    Ciao, Anita

  41. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Lunarossa,la gente non vota comunista perchè si è accorta che deve aver a che fare con gente come te: infantile, immatura, incapace di capire, di ragionare, di riflettere, rissosa perchè incapace di dialogo e di immedesimazione nelle ragioni degli altri. E’ la gente come te che ha distrutto la sinistra, fattene una ragione. Siete dei fossili che alla sinistra hanno fatto solo danno.
    Siete solo capaci di sbraitare dietro una bandiera, senza capire quello che fate; cosa volete che la gente pensi di quelli come voi? Pensano che è meglio ve ne stiate alla larga dal governo e perciò votano il nano. Ecco perchè ce l’ho con i vostri partiti, capaci soltanto di fare inutile ammuina, come si dice a Napoli. La nottata passerà quando sorgerà un nuovo partito che abbia il coraggio di lasciare in cantina l’archeologia politica alla quale appartenete e si metta a fare politica col cervello, non con gli slogan, con i cortei e con le risse, sintomo di assoluta mancanza di argomenti e proposte concrete.

  42. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Tutto il mio parentado ha votato Sinistra e Libertà, il nuovo partito in cui milita Vendola. Hanno votato lì per disperazione, non avendo una scelta migliore. Sono più che certo che, se all’orizzonte dovesse apparire un nuovo partito composto di un team di gente col cervello funzionante, il nano sarebbe battuto irrimediabilmente dalla sera alla mattina. I rossi estremisti li lasciamo per fare a botte con Forza Nuova, visto che l’unico linguaggio che conoscono sono le mazzate. I rossi non estremisti, certamente si riconoscerebbero in un partito a carattere socialdemocratico, l’unico possibile in questo momento storico. Auguriamoci che giovani svegli e di buona volontà mettano in moto al più presto un partito del genere, moderato, moderno, scevro da tutti i residui fossili che hanno avvelenato la politica fino ai nostri giorni. Gente nuova, pulita, costruttiva e non ideologicizzata, soprattutto. Le ideologie appartengono all’800, non al 2000!

  43. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Il Golfo di Gaeta è sempre uno spettacolo, nonostante il tempo molto variabile. Non vedo l’ora di trasferirmici definitivamente.
    Poi vi invito. Davvero ne vale la pena, specie per chi è abituato alla vita di città!

Commenti più recenti »

I commenti sono chiusi.