Cena triste sull’Iran…
Speravo con i miei compagni di viaggio in Iran di ritrovarci a cena, il 23, per festeggiare la vittoria elettorale di Moussavi, e invece… Sarà un cena triste. Un Paese meraviglioso, di grande e antichissima civiltà, serbatoio di culture, ricco di gente laboriosa, generosa e colta, con il 70% di abitanti sotto i 30 anni di età anagrafica, e quindi con il 70% di giovani, eppure un Paese ancora una volta sull’orlo del baratro. C’è davvero di che essere tristi. Molto tristi.
Poiché la speranza è l’ultima a morire, c’è da notare che la Guida Spirituale, vale a dire l’ayatollah Khamenei che è succeduto a Khomeini e che di fatto ha un potere di controllo e supervisione pressoché assoluto, fino a poter dimettere d’autorità il presidente della Repubblica e impedire eventuali dichiarazioni di guerra sue o del parlamento, non solo durante tutta la campagna elettorale non ha speso una parola a favore di Ahmadinejad, ma in queste ore di fronte ai disordini di Teheran e al susseguirsi di manifestazioni ha invitato Moussavi ad “agire con calma e presentare il suo reclamo seguendo le vie legali”. Tradotto in italiano, ciò significa, o può significare, che Khamenei non avalla automaticamente il risultato elettorale. Per giunta, e a conferma del non automatismo del suo avallo a favore di Ahmadinejad, Khamenei ha ordinato aI Consiglio dei Guardiani della Rivoluzione di aprire una inchiesta per verificare se e in che misura le truffe delle urne ci siano state. In linea di massima è quindi possibile che si possa andare di nuovo a elezioni, anche se ciò significherebbe di fatto svergognare pubblicamente Ahmadinejad ponendolo allo stesso livello di un truffatore.
Premesso che per esperienza personale so che è bene non prendere alla lettera e neppure troppo in considerazione ciò che si scrive sull’Iran, perché il più delle volte sono esagerazioni o vere e proprie falsità, devo dire che nel mio piccolo il risultato elettorale non mi convince. So bene che Ahmadinejad è ben visto dagli strati poveri o comunque i più bassi della piramide sociale, strati che di fatto sono la grande maggioranza del Paese, e che Moussavi è ben visto invece dalle classi medie e dalla borghesia, nonché dagli studenti, classi che di fatto sono una minoranza, ma non mi convince che la grande partecipazione alle urne, dell’ordine dell’80%, sia dovuta all’entusiasmo di reazionari, conservatori e ipernazionalisti, tutta gente che di entusiasmi quando ne ha sono di tipo non ordinato né molto democratico, vale a dire non di afflusso entusiasta e in massa alle urne.
Come sempre a decidere sarà il bazar, cioè lo strato dei commercianti. Che non è detto non sia stufo della situazione di isolamento internazionale, compreso il blocco dell’arrivo di soldi dall’estero, quanto meno dall’Occidente, che si trascina da troppo tempo e che è una pesante palla al piede per il decollo economico e il grande fermento che sta animando l’Iran. Sicuramente neppure il bazar vuole un’altra guerra dopo i troppi anni di guerra imposta dall’Iraq sobillato e foraggiato dagli Usa (Rumsfeld in testa, all’epoca come manager!), e un eventuale confronto armato con Israele, che non vede l’ora di poter bombardare le centrali e i centri di ricerca nucleari, potrebbe spalancare le porte a un nuovo inferno. E’ vero che la protesta dei giovani a Teheran, repressa con durezza (alcuni video li potete vedere su http://tehranlive.org/ ), è una protesta di minoranza, ma come è già accaduto ai tempi dello scià può innescare una escalation di proteste ben più vaste, fino al crollo del potere in atto.
E se Ahmadinejad resta lui capo dello Stato? “E’ mia opinione che farebbe le riforme di cui c’è bisogno e che i riformisti dicevano di voler fare anche se poi non hanno mai ben chiarito quali fossero e cosa volessero”, risponde in ottimo italiano Mostafa Milani Amin, studente della scuola coranica di Qom, la “città santa” cuore teologico dell’Iran nella quale si è formato Khomeini e s’è radicata la sua autorità. Milani è figlio di una coppia di iraniani originari di una zona che ne ha determinato il cognome, quindi con la città di Milano non ha nulla a che vedere, eppure, ironia della sorte, è arrivato con i suoi genitori a Milano all’età di due anni e c’è rimasto fino a dopo essersi laureato al Politecnico, dopodiché è tornato in Iran. Musulmano convinto, ha abbracciato il turbante, cioè la professione di religioso, si è sposato, ha avuto quattro figli, tutti maschi, e ora studia alla scuola teologica Imam Khomeini di Qom, come dire che “studia da ayatollah”. E ci riceve appunto in una stanza di biblioteca della scuola, assieme al docente di filosofia Mohammad Fanael Eshkevari. La conversazione è poi proseguita a pranzo, dove mi è stato chiesto di sedere affianco a Milani, e con alcune telefonate una volta rientrato in Italia. Quello che segue è il risultato.
Perché mai Ahmadinejad dovrebbe essere lui a fare le riforme? Khatami ha provato a farle, arrivò a nominare sua vicepresidente una donna, Massoumeh Ebtekar, ma sono state quasi tutte impedite e, anzi, c’è stata una ondata repressiva contro la stampa e la libertà di espressione.
“Perché una volta consolidato il potere”, risponde Milani, “non ci sarà motivo di non apportare le migliorie utili all’Iran e alla sua immagine nel mondo”.
Sperando che questa volta i “guardiani della Morale” e lo stesso Khamenei le riforme progressiste le lascino passare, non crede che tra le riforme ci debba essere anche l’abolizione della pena di morte?
“Faccio notare che la pena di morte esiste anche negli Usa, ma in Occidente non vi premurate di reclamare come fate in continuazione con l’Iran. Seguo la stampa estera, compresa quella italiana, e mi documento su Internet, dove avevo anche un mio sito: da come la mettono loro, pare che in Iran ci sia una continua impiccagione di gente in piazza, mentre invece qui la pena di morte è rarissima: Per caso vi è capitato di vederne qualcuna in strada?”.
No, però…
“Però dovreste reclamare anche, se non prima, contro la camera a gas, la sedia elettrica, le iniezioni letali, tutte invenzioni sicuramente non nostre e ancora praticate negli Usa, dove la gente e i presidenti sono perfino orgogliosi dell’esistenza della pena di morte. E dovreste reclamare anche contro le guerre di aggressione come quella contro l’Iraq, contro l’appoggio Usa ai vari Bin Laden, contro l’aggressione dell’Iraq all’Iran che ci è costata almeno un milione di morti, contro la pulizia etnica di Israele a favore dei propri coloni e contro le invasioni come quella contro Gaza o contro le rappresaglie come quelle contro Jenin. Tutte faccende che condannano a morte, per giunta senza processo e senza avvocati, decine di migliaia di persone”.
Mi scusi, però la lapidazione alle adultere e il taglio delle mani ai ladri….
“Non conosco neppure un caso di lapidazione! Non in Iran. Le faccio notare che la lapidazione è una invenzione della bibbia, così cara a voi cristiani e soprattutto agli ebrei, e che nel corano non c’è nessuna prescrizione tassativa che la prescriva”.
Mi scusi, ma durante la presidenza di Khatami nonostante fosse riformista si è avuta notizia di poco meno di 20 lapidazioni, mi pare 18, l’ultima condanna sarebbe stata emessa nel febbraio 2002.
“Vede? Anche lei usa il condizionale. E parla di condanna, non di esecuzione. Io comunque, ripeto, non sono al corrente di nessun caso. Ma se lei va su Internet può trovare passi come questo. Legga”.
Leggo: “Ci sono però musulmani che sostengono che la lapidazione non sia affatto una pena islamica, ma che anzi il Corano la condanni apertamente. Secondo Massoud Rajavi, presidente del Consiglio nazionale della resistenza, un’organizzazione dell’opposizione iraniana, il Corano stesso dice che i precetti vanno divisi fra muhkamat, inderogabili, e mutashabehat, la cui applicazione deve cambiare a seconda delle circostanze. Perfino alcuni appartenenti al clero musulmano e al sistema giudiziario religioso si oppongono a simili punizioni crudeli. Ad esempio l’Ayatollah Dr. Seyed Mohammad Bojnourdi, ex membro del Consiglio Supremo della Magistratura in Iran, intervistato dal giornale iraniano “Morning Daily” nell’agosto del 2001, ha affermato che simili punizioni crudeli danno all’opinione pubblica internazionale un’immagine distorta dell’Islam, non facendone vedere gli aspetti caritatevoli e misericordiosi: “Se l’esecuzione della pena comporta un indebolimento dell’Islam e provoca riluttanza verso la religione, soprattutto nei giovani, le modalità di esecuzione devono essere riviste fino al punto di eliminare tali problemi. Se certe punizioni come la fustigazione in pubblico provocano un indebolimento dell’Islam e creano pessimismo in un gran numero di persone verso l’Islam, tali pratiche devono essere abbandonate, perché la preservazione della dignità e del prestigio dell’Islam è l’obiettivo primario e tale dovere ha la priorità su altri obblighi. Un’altra pena dovrà essere applicata in modo da non comportare tali pericoli”.
Milani mi incalza: “Lei piuttosto dovrebbe spiegarmi qual è la differenza tra una condanna a morte comminata dalla magistratura e le condanne a morte comminate senza processo dal governo israeliano con la strategia degli “omicidi mirati”, condannata invano anche dall’Onu e che provoca molte vittime anche tra i passanti e tra chi comunque non c’entra niente non solo con le armi e le bombe, ma anche con la politica come per esempio i bambini palestinesi. Ammetterà che c’è differenza tra una condanna a morte emessa dalla magistratura e la condanna a morte emessa dalle armi di un esercito invasore, come quelle dell’esercito e dell’aviazione israeliana a Gaza, dove sono stati massacrati almeno 400 bambini. Io di lapidazioni non ho notizia, però ho letto sui giornali, per esempio a firma di Vittorio Zucconi, di raduni e festeggiamenti al grido di “Brucia, carogna, brucia!” fuori dalle carceri Usa dove vengono ancora eseguite le condanne a morte. Sbaglio, o i parenti delle vittime vengono invitati, per legge, a godersi lo spettacolo dell’agonia dei giustiziati? E le ricordo le ricerche che dimostrano come almeno il 10% dei condannati a morte degli Usa sia gente in realtà innocente. Questi non sono volgari asassinii? E con tanto di pubblico che assiste dietro i vetri o che festeggia in piazza.
Ciò premesso, sono d’accordo che la pena di morte è meglio eliminarla. Lo vorremmo fare. Meglio ancora sarebbe riuscire a eliminare i reati da pena di morte, meglio eliminare le condizioni che li possono provocare o favorire”.
E il taglio delle mani ai ladri?
“Quanti monchi avete visto in Iran? Glielo dico io: nessuno. E’ vero che la legge coranica prevede questo tipo di condanna, ma è anche vero che oggi in Iran è applicata molto ma molto raramente. Mai a chi non sia recidivo. Mai a chi ha rubato per fame, necessità o per dare da mangiare ai figli. E’ una pena estrema e rara, prima di applicare la quale ci sono ben 25 condizioni da verificare. In compenso sono state amputate molte mani, braccia, piedi, gambe e intere vite a un mare di iraniani con la guerra impostaci dall’Iraq su mandato americano. Come vede, ci diffamate. Come al solito, del resto. Io piuttosto le mani le taglierei a chi ruba la terra altrui, a chi ruba sul prezzo del petrolio, a chi ruba le fonti d’acqua ai palestinesi, a chi usa le mani per scrivere articoli menzogneri, per esempio che esistono le bombe atomiche in Iraq o che le vogliono costruire a tutti i costi in Iran. Ovviamente per lanciarle su Israele, come se fossimo tutti 70 milioni di imbecilli anziché di iraniani”.
Beh, ma su Israele Ahmadinejad è vero che viene equivocato in mala fede, però dice cose molto preoccupanti, la “cancellazione” o la “distruzione” di Israele non sono cose ammissibili.
“Guardi, anche su questo bisogna intenderci ed essere chiari. Ahmadinejad non ha mai, e ripeto “mai”, detto che vuole la distruzione o la cancellazione fisica di Israele intesa come uccisione dei suoi abitanti e cacciata dei superstiti, questa semmai è da sempre la politica dei sionisti contro i palestinesi. Quello che vogliamo è la “distruzione” dell’attuale sistema di potere politico di Israele. Le faccio un esempio, che sgombera il campo da qualunque possibilità di equivoco se – ripeto: se – si è onesti. L’Unione sovietica è stata distrutta, cancellata dalla carta geografica, ma senza sparare un colpo né ammazzare o cacciare nessuno. E’ solo crollato il sistema politico su cui si reggeva. Ecco, noi vogliamo che crolli il sistema politico che regge lo Stato di Israele, ma certo non vogliamo uccidere gli israeliani. Tra i quali, glielo voglio ricordare, ci sono quasi due milioni di cittadini israeliani arabi, quasi tutti musulmani. Chi è così idiota e mascalzone da dire che vogliamo uccidere due milioni di musulmani? Ai quali andrebbero aggiunti gli altri due milioni di musulmani quali sono i palestinesi trattati come cani a Gaza e in Cisgiordania. Vogliamo solo che anche Israele sia uno Stato di tutti i suoi cittadini, e non solo di quelli ebrei”.
Mi scusi, ma se non sbaglio lo stesso Iran si definisce islamico fin dal nome, “Repubblica islamica dell’Iran”, come del resto mi pare anche la Libia, per non parlare del papa e dei cattolici che insistono sulle radici cristiane dell’Europa. Perché Israele non potrebbe chiamarsi, simmetricamente, “Repubblica ebraica di Israele”?
“Glielo spiego volentieri: noi parliamo di repubblica islamica in quanto basata sulla religione musulmana, ma non su un “popolo”, etnia o “razza” o “cittadinanza” musulmana. In Iran, come in Libia o in qualunque altro Paese islamico, si può essere musulmani anche se si è di pelle nera o di etnia non iraniana, e comunque non cacceremmo mai, ovviamente, i milioni o le centinaia di migliaia di non musulmani. In Israele invece si può essere ebrei solo se si è ebrei, discendenti di ebrei almeno per parte di madre, non si può essere pienamente israeliano se non si è ebrei, tant’è vero che gli israeliani arabi non fanno carriera come ufficiali dell’esercito e non accedono agli alti gradi di insegnamento nelle Università. Insomma, è una situazione simile a quella che c’era nel Sud Africa dell’apartheid, quando il potere politico doveva essere per forza nelle mani dei bianchi nonostante la maggioranza fosse nera. Che fine ha fatto quella orrenda pretesa razzista è ben noto. Come mai non parlate più di razzismo se alla parola “bianchi” si sostituisce la parola “ebrei” come detentori di tutto il potere politico di uno Stato e se alla parola “neri” sostituite la parola “palestinesi” o “arabi” come cittadini di serie B se non peggio? Inoltre ci sono razzisti come l’attuale ministro degli Esteri che hanno in programma di “espellere” fuori da Israele tutti i non ebrei, cioè qualche milione di persone. Perché scrivere “espellere” anziché “deportare”? Se quella cacciata la volessero per esempio i cinesi a danno dei tibetani allora scrivereste e parlereste certamente di deportazione, non di semplice espulsione, e vi scatenereste con il massimo dello sdegno. Lo vede che non siete onesti? Quando parliamo di Israele come espressione del colonialismo occidentale, anzi europeo, non esprimiamo un concetto razzista o prevenuto, ma solo il fatto reale, storicamente vero, che almeno negli ultimi due secoli il numero di ebrei nella Palestina storica è sempre e solo dipeso dall’antisemitismo degli europei: se questo aumentava, aumentava di conseguenza anche l’emigrazione di ebrei in Palestina. Ma che c’entrano i palestinesi o gli arabi o i musulmani con i crimini di voi europei contro gli ebrei? E che c’entrano con il vostro antisemitismo, alimentato non dall’Islam, ma dalla Chiesa cattolica e cristiana che da quasi duemila anni accusa gli ebrei in blocco di essere il “popolo deicida”, cioè di avere ucciso Gesù Cristo? E a proposito di Gesù e di cristianesimo, lei stesso ha detto che il papa e i cristiani battono il chiodo delle “radici cristiane” dell’Europa, ma non è esatto: oramai si batte il chiodo delle radici “giudaico-cristiane”. E quindi, se c’è già un intero continente qualificato come anche giudaico per radici e perciò anche come cultura oltre che religione, perché volete rubare un altro pezzo di terra altrui, in Medio Oriente, per farne uno Stato giudaico?”.
Ad essere sincero non mi pare che Ahmadinejad si limiti a parlare di crollo solo del sistema di potere politico in Israele. Certo non parla di distruzione fisica, ma il suo linguaggio fa comunque paura.
“Guardi, voglio essere chiaro, come sempre. In Israele riconosciamo che hanno diritto a viverci gli ebrei israeliani, quelli nati in Israele, specie se discendenti degli ebrei che vivevano in Palestina prima della nascita dello Stato di Israele nel 1948. Ma gli ebrei fatti affluire in massa da fuori, come per esempio quelli russi che tra l’altro neppure è certo siano ebrei o come gli ebrei americani, quelli è bene se ne tornino da dove sono venuti. Certo non verrebbero cacciati con le armi, mentre invece con le armi sono stati cacciati i palestinesi dalle loro terre già a partire dal ’47, cioè prima che nel ’48 nascesse lo stato di Israele, però non vedo perché mai quegli immigrati di comodo debbano occupare territori che sono sempre stati abitati da palestinesi e che è giusto tornino ai palestinesi. Sono più di 400, come lei certamente sa bene, i villaggi dai quali gli israeliani hanno cacciato i palestinesi per prenderne il posto, e Dayan ordinò di distruggere decine di moschee per “sdradicare l’identità palestinese”. Non sono crimini questi? Questi immigrati spinti dall’ideologia, o dal loro credo religioso, e usati solo per occupare terre palestinesi è bene tornino donde sono venuti, così anche i palestinesi potranno finalmente godere del “diritto al ritorno”. Diritto che, cosa comica e insieme tragica, viene invece riconosciuto a chi in Israele non c’è mai stato da ben venti secoli e quindi non può in nessun modo “tornarci”, ma solo “andarci”, purché sia ebreo anziché palestinese. Se non è razzismo questo! Razzismo, prepotenza e truffa”.
Mi scusi, dottor Milani, ma in Occidente nessuno permetterà che ci siano masse umane spinte fuori da Israele, sia pure senza usare contro di loro le armi, spinte cioè con la sola legge a “tornare là da dove sono venuti” così come per esempio gli italiani pochi decenni fa sono stati espulsi dalla Libia. In modo pacifico, ma espulsi.
“Capisco cosa vuole dire, ma che mi dice lei dei palestinesi, espulsi, a fucilate o a cannonate, dalla Palestina man mano inghiottita da Israele?”.
Ho l’impressione che stiamo girando a vuoto. E che comunque il futuro avrà ancora drammi e tragedie, o da una parte o dall’altra o da entrambe. E a proposito di tragedie: perché Ahmadinejad e non solo lui nega o minimizza quello che con un termine fin troppo sbagliato perché equivoco si chiama Olocausto anziché Shoà e che comunque consiste nel genocidio di sei milioni di ebrei?
“Anche in questo argomento non siete onesti, non siete in buona fede. Nessuno – ripeto: nessuno – nega l’Olocausto, nessuno cioè nega che i nazisti hanno perseguitato e messo a morte gli ebrei in quanto tali, così come gli zingari in quanto zingari e gli omosessuali in quanto omosessuali. Il fatto è che non ci convince la cifra dei sei milioni. Ci pare fin troppo esagerata”.
Guardi, le potrei indicare una buona bibliografia sull’argomento, che non mi pare lasci adito a molti dubbi.
“La ringrazio. Ma allora perché vietare, ridicolizzare e condannare a priori qualunque tentativo degli studiosi, come quello organizzato dal presidente Ahmadinejad a Teheran tempo fa, per cercare di analizzare assieme le fonti, le bibliografie, le prove, ecc., e cercare quindi di stabilire un punto fermo accettabile per tutti? Voi non vi fidate mai delle nostre affermazioni e cifre, fino a riderci in faccia quando i tratta del nucleare. Per quale motivo mai noi dovremmo accettare senza discutere le vostre? Se me lo spiega mi rende felice. La Chiesa si è ha sempre vantata di avere avuto milioni di martiri, ma le ricerche dimostrano cifre enormemente minori, comprese quelle – poche unità – indicate dall’ex prete tedesco Deschner nei suoi molti libri. Papa Wojtyla ha permesso che in vista dell’anno santo del Duemila gli studiosi non solo cattolici vagliassero tutti i documenti vaticani riguardanti i roghi di streghe compiuti dall’Inquisizione, e la cifra accreditata da tempo di 10 milioni di vittime si è ridotta mi pare a 50 mila”.
Mi scusi, ma è solo perché sono stati distrutti, per vari motivi, quasi tutti gli archivi giudiziari dell’Inquisizione, altrimenti…
“Sì, sì, non ne dubito. Però non capisco comunque perché non permettere di fare agli studiosi il loro mestiere, che è quello di verificare le fonti. Se non c’è nulla da nascondere, perché impedire o peggio ancora demonizzare le verifiche? E poi, scusi, ma c’è un’altro aspetto, che dovrebbe interessarvi non poco”.
Quale?
“Beh, se davvero in Europa la Germania, cristiana e cattolica, ha potuto massacrare ben sei milioni di ebrei, più tutti gli altri, allora credo che l’Europa e la sua Chiesa debbano dichiarare la bancarotta morale. Se davvero avete compiuto un crimine così orribile, di dimensioni così mostruose, come mai pretendete di poterci dare lezione anziché nascondervi per sempre dalla vergogna? Se davvero la Chiesa ha taciuto o peggio ancora consentito su una simile gigantesca mostruosità, come mai non è stata chiusa o almeno rifiutata dai fedeli? Vede, in definitiva è anche vostro interesse, vostro di europei e di cristiani tutti, non solo dei tedeschi, sperare che la cifra totale sia inferiore, e di molto, agli asseriti sei milioni, altrimenti potete solo suicidarvi, moralmente parlando, anziché continuare a voler dare lezioni al mondo e per giunta volere lo “scontro di civiltà”. Una civiltà che manda alle camere a gas sei milioni di esseri umani, più qualche altro milione di non ebrei, non è una civiltà, bensì di fatto una inciviltà. O no? Infine, non vorrei annoiarla, ma c’è ancora un argomento che dovrebbe spingervi a fare delle verifiche sulle reali dimensioni dell’Olocausto”.
Vale a dire?
“La gioia che si proverebbe se si scoprisse che avete ammazzato molta gente in meno. Ci sarebbe da far festa per ogni eventuale gasato in meno, non crede? E se si scoprisse – per pura ipotesi – che non di sei milioni si è trattato, bensì di 300 mila persone o un milione – comunque troppe vittime, sia ben chiaro – allora ci si dovrebbe ubriacare dalla gioia dal sapere che è stata uccisa molta ma molta gente in meno. O no? Io non so quante siano esattamente le vittime dell’Olocausto – in ogni caso troppe, ripeto – così come non conosco l’ammontare delle vittime dell’Olocausto dei rom, del quale non parlate mai, ve lo siete dimenticato. In linea di massima le vittime dell’Olocausto potrebbero essere anche di più di quanto si crede, ma se si scoprisse che sono morte di stenti dovuti alla guerra e all’assedio di una Germania ridotta allo stremo, dove morivano come mosche anche i tedeschi, anziché alla ferocia programmatica antisemita e razzista dei nazisti tedeschi, allora comunque ci sarebbe da tirare un sospiro di sollievo. Non crede? Noi crediamo che le cifre siano gonfiate per poter usare l’Olocausto come bavaglio per zittire chiunque critichi Israele nonostante sia criticatissima e molte volte condannata dalla stessa Onu. I vostri liberatori angloamericani se ne sono sempre fregati, mi scusi il termine, dei campi di concentramento, non hanno mai neppure tentato di colpire almeno le linee ferroviarie dei treni delle deportazioni. Beh, un conto è se se ne sono fregati di campi di concentramento dove venivano ammazzati in totale – che so – 300 mila persone, ma un altro conto è se se ne sono fregati di campi dove venivano massacrate le persone a milioni e milioni. Non crede? E gli angloamericani su ciò che avveniva nei campi e agli ebrei erano molto ma molto più informati del Vaticano, è ormai documentato da buoni libri. Lei prima mi ha offerto una bibliografia. Vuole che gliene consigli io una su quest’altro argomento?”.
La ringrazio, ma purtroppo lo conosco bene, dubito si possa aggiungere altro a quanto ho già letto. Senta, cambiamo totalmente argomento. C’è una domanda che mi ossessiona da prima di venire in Iran e che mi ha turbato durante tutto il viaggio. Ho letto che a volte vengono condannate a morte anche delle minorenni, ma poiché la legge coranica vieta l’esecuzione di vergini queste condannate vengono date in moglie ai loro carcerieri così che dopo la consumazione del matrimonio possano essere uccise. Per me questo argomento è dirimente, vi passa una linea di demarcazione.
“La ringrazio perché lei è stato gentile nel pormi la domanda, ha parlato di matrimonio, sia pure forzato, ma non di stupri come invece ho letto in più parti tramite Internet. Guardi, da noi ogni matrimonio nel quale la donna non sia consenziente non è valido. Non solo: chi la obbligasse a sposarsi contro la sua volontà sarebbe passibile di gravi accuse e condanne. Escludo perciò nella maniera più assoluta che in Iran siano accadute o possano accadere di queste cose. Ignoro se possano essere accadute in altri Paesi. Possono forse esserci casi di abusi sessuali da parte di personale carcerario verso donne in carcere, ma questo tipo di violenza alligna in quasi tutte le carceri del mondo, comprese quelle italiane, non è una specialità iraniana”.
A proposito di matrimoni, qui in Iran ci è stato detto che si possono avere altre mogli tenendo la cosa nascosta alla prima e che per andare legalmente a prostitute o per coltivare una avventura extramatrimoniale si può usare il “matrimonio a tempo”, per lo stretto necessario della relazione sessuale. Come è possibile esista il concetto di donna “usa e getta”?
“A parte il fatto che si tratterebbe anche di “uomo usa e getta”, sta di fatto che vi hanno raccontato una fesseria. Da noi il matrimonio è anche un contratto civile, nel quale la donna ha il diritto di dettare le sue clausole. Può imporre la clausola che il marito non possa avere altre mogli, o che possa avere solo quelle che abbiano anche il gradimento della prima consorte e, infine, che da loro deve divorziare se così lei decide. E’ perciò impossibile celebrare matrimoni all’insaputa della prima moglie, e se dovesse avvenire sarebbe una cosa molto grave. Il matrimonio a tempo può esistere, ma certo non come trucco per prostitute o avventure, bensì come accordo tra i due contraenti il vincolo coniugale sia pure temporaneo. In ogni caso guardi che noi non incoraggiamo affatto i divorzi, che sono un trauma per tutti, anzi: il magistrato prima di concederlo cerca di vederci chiaro senza nessuna fretta perché il tempo a volte è galantuomo e sana le fratture. A meno che, ovviamente, non si evidente che i due coniugi ormai si odiano”.
Domanda forse impertinente, ma logica. Il buon musulmano, specie il martire, trova in paradiso mi pare ben 72 vergini, a disposizione per i suoi sollazzi. Ma cosa vi trovano, sempre in paradiso, le buone musulmane, martiri comprese? Vi trovano 72 bei maschioni, meglio scafati che vergini, a loro uso e consumo?
“Bella domanda. Vi trovano gli uomini che arrivano in paradiso!”.
Beh, ma è una discriminazione a svantaggio della donna, un paradiso direi maschilista. Mi colpisce che lei abbia risposto esattamente come la guida del viaggio che ho fatto in Marocco prima di Pasqua. Sembra una risposta prefabbricata, ma non sarò così scortese da pensare che lo sia. Per concludere:: visto che siete sciiti sia voi iraniani che l’80% degli iracheni, perché non formate il “blocco sciita” di cui in Occidente si parla temendolo? Così evitereste rischi di altre guerre e dareste vita a una potenza ricca non solo di petrolio, ma anche di cervelli e con un grande patrimonio di civiltà, una potenza in grado di trainare lo sviluppo dell’intero Medio e Vicino Oriente e quindi di dare anche una mano alla stabilizzazione del mondo.
“Il motivo è semplice. Noi non siamo razzisti e neppure fanatici religiosi, contrariamente a quanto pensate e scrivete. Non vogliamo una politica di potenza, ma una politica basata su accordi e patti tra i vari Stati. Vogliamo che la pace nel mondo, perché sia vera e duratura, non si basi su singoli blocchi religiosi, ma su accordi tra i popoli”.
Il 23 mi troverò a cena con gli altri colleghi del viaggio in Iran. Poteva essere una cena allegra, invece credo proprio sarà triste, si parlerà più di ricordi che di progetti. Fin da ora abbiamo tutti, e non solo io, un magone misto a malinconia e nostalgia. Speriamo che anche l’Iran trovi la sua strada. Verso il futuro. Il futuro della numerosa gioventù curiosa e affamata di vita che sciama ovunque, arricchita e forse guidata dai milioni di ragazze in spolverino e velo islamico quasi sempre nero che sembrano allegri fantasmini in moto perpetuo. E che sono piene di vita e affamate di certezze.
DA OGGI SARA’ PROIBITO PUBBLICARE LE FOTO DELLE TORTURE DELL’ERA BUSH
(editto Obama passa in Senato, alla faccia della verita’ , della giustizia e del cambiamento)
http://whatreallyhappened.com/
Obama-backed Bill to Ban Release of Bush-Era Torture Photos Passes Senate
In a move that didn’t receive much attention, the Senate on Wednesday passed by unanimous consent the Graham-Lieberman bill, which seeks to make it illegal to make public any images of US prisoner abuse and torture from the Bush era. Specifically, the bill bans the release of images “taken between September 11, 2001 and January 22, 2009 relating to the treatment of individuals engaged, captured, or detained after September 11, 2001, by the Armed Forces of the United States in operations outside of the United States.” The Obama White House supports this outrageous legislation whose sole purpose is to make it illegal to reveal the truth about US torture
@ Spinoza
Gia’. La notizia l’ha pubblicata l’Unita’. La maggior parte degli altri giornali sono troppo occupati con le donnette di berlusconi e l’Iran. Vuoi mettere?
@ 197
E Roma cosa deve rispondere al vaticano?
Zi, badrone!
x VOX
Si e’ dimenticato questa articolo?
Friday, June 19, 2009
Obama’s Bix Fix
Placating the Bankers, Again
http://obamboozled.blogspot.com/2009/06/obamas-bix-fix.html
Viene dallo stesso website che ha postato piu’ sopra.
USA:
DEMOLIZIONE di abitazioni per far risalire i prezzi sulle case.
Non so niente di demolizioni altro che le citta’ si rinnovano, radono al suolo quello vecchio e troppo costoso per riparare.
Ci sono strade intere di case a due e tre’ pieni con finestre e porte chiuse da pezzi di legno compensato, non da ora ma da anni, almeno 12 o 15 anni, ci passavo per una scorciatoia verso l’ospedale maggiore quando mio marito era ammalato.
Sono ancora li’…fino a quando troveranno un investitore con un bel capitale disponibile.
Si deve considerare la localita’ ed il vicinato…
Una volta erano ville di lusso, il vicinato e’ andato in decadenza e sono finite in rovina, inabitabili.
Molto case in foreclosure sono state vandalizzate al punto che non conviene riabilitarle.
Ci hanno lasciato solo lo scheletro.
Ci saranno villaggi che sopravivevano con l’industria automobilistica ed i suoi derivativi, forse diventeranno ghost towns.
Cosi’ come quando hanno chiuso le grandi industrie filateliche trasferitesi in Cina, India ed in Stati piu’ pro business, con meno tasse, paghe piu’ basse, meno sindacati, etc…
Anita
x Tutti
Una satira presentata al Presidente Obama questo venerdi’ al dinner dei Corrispondenti di Radio & Television.
Da non perdere….
He’s Barack Obama and he’s come to save the day! JibJab puts the rock in Barack with a new, over-the-top satire that debuted in front of the President himself this Friday at the Radio & Television Correspondents Dinner!
He’s Barack Obama, a must see…. Anita
http://sendables.jibjab.com/originals/hes_barack_obama
Spero che funzioni, mi e’ stata mandata da Jib-Jab , i creatoria.
Anita
error
i creatori
Ciao Linosse,
…forse questo e’ il maggiore far……di tutta la storia italiana,
…alla tredicesima volta che e’ andato all’Aquila,per ispezionare
con l’elicottero i lavori(?),..e’ sceso poi ed ha illustrato ai tecnici
presenti sul cantieri le tecniche antisismiche.
E’ anche ingegnere?
Ha saltato la conferenza stampa,(per paura di contestazioni),..e’
risalito sull’elicottero e raccomandato agli operai di lavorare anche di notte,…altrimenti i lavori non saranno pronti,…(si prepara gia’ per la scusa finale).
Non mi soffermo sulla tecnica antisismica che mi e’ sembrata
una tecnica costosa e di tempi piuttosto lunghi,…ma quello che mi ha colpito e’ che lui ribalta di 180 gradi tutte le accuse che fanno a lui,…quindi lui incassa e gli altri hanno le colpe.
La situazione a l’Aquila e’ questa:
Dopo tre mesi nelle tende ci sono rimasti solo i vecchietti,i giovani se ne sono tutti andati sulla costa o altrove,…per andare
a trovare i parenti in tenda,si paga un ingresso di tre euro.
Il cratere e’ molto ampio,comprende circa 100 comuni,completamente abbandonati a se stessi,…lui e il Bertolaso si limitano a l’Aquila e la caserma della guardia di finanza che ospitera’ il G8.
Le ditte locali sono state tutte estromesse dagli appalti,una addirittura in una gara ha ricevuto 36 punti ed in un’altra 35,
quel punto di differenza e’ servito per non farlo entrare in concorso.
I sindaci stanno li con le mani in mano,…con qualche soldo potrebbero organizzare delle piccole imprese e ristrutturare
tutte quelle case che hanno subito lesioni di poco conto.
Le macerie sono ancora per le strade e impediscono il passaggio
e l’accesso a quelle case ancora agibili.
Quindi non lavora e no fa lavorare.
Dove vuole arrivare io non lo so,..ma una cosa mi sembra certa
che a speculare sui morti etc,…e’ proprio lui.
Io sono seduto sulla riva del fiume e aspetto,…ma ho l’impressione che tra poco non passera’ piu’ nemmeno l’acqua.
Si prevede che nel giro di due anni l’Italia sara’ sommersa dall’immondizia, perche’ non siamo capaci di riciclarla,…ma forse
e’ la sorte che ci spetta,…
e’ l’Italia che abbiamo voluto.
Ciao e giorno a tutti,Ber
xAnita e Sylvi
vi sono ovviamente molte ‘eateries’ dette italiane, (qui come ovunque), che non hanno neanche staff italiano o che abbia imparato da italiani. Ergo sono ‘false’. Si tratta in genere di mediorientali (es. ciprioti) che si presentano cosi’ per attirare piu’ gente. Non ci trovo un granche’ da ridire, e non si mangia necessariamente male (sempreche’ offrano specialita’ mediorientali e non ‘italiane’, eh eh).
Io pero’ mi riferivo agli ‘autentici’ ristoranti italiani, dove si mangia mediamente male per le ragioni dette da Anita. Vi sono ovviamente eccezioni. Del resto, anche la cucina dei cinesi in Europa e’ mooolto diversa (in genere peggiore) di quella a Pechino o Shanghai, o cosi’ mi dicono.
Vi e’ anche qui il trend dei ristoranti ‘nord-italiani’, che io evito accuratamente non per una, ma per due ragioni…
un saluto
Peter
So tutto…sono andato su Wiki..
La Ford Escort è una autovettura prodotta in 4 serie dalla Ford, tra il 1968 ed il 1998. Il nome è stato usato anche per un modello destinato al mercato statunitense, in produzione fino al 2003. Questa versione però ha ben poco in comune con le “Escort” europee.
Si tratta dell’erede della Ford Anglia, modello prodotto per oltre un quarto di secolo.
cara Anita,
non ti resta che rintracciare quelle americane…
cc
x Peter
perchè sono italiani e soprattutto perchè sono “nord”?
Come cura l’orticaria che le scoppia ogni volta che sente la parolina NORD?
Ma sa che gli italiani di seconda o terza generazione sono orgogliosissimi di dichiararsi tali?
Almeno quelli di origine friulana e veneta!!
Buona giornata a lei perchè qui piove a catinelle e soffia “bora scura”
Menu triestino che affronterò stasera:
-impepata di vongole
-scogliera triestina
– scampi o gamberoni alla griglia- verdure
– strucolo di ciliegie
Malvasia del Carso.
Sylvi
Adesso basta..!!!
Voglio spendere due parole sul nostro “bravo” premier massacrato ingiustamente dalla stampa..
Adesso anche quella amica ci si mette..
Prima gli hanno dato dato del “cornuto” adesso dell’impotente…!!
Ma volete si o no lasciare in pace “questo povero vecchietto”..!!
Perde un sacco di tempo ..lascietelo lavorare in pace..sta per iniziare la “battaglia del grano” e lui non è ancora riuscito a spiegare ai contadini come si fa la trebbiatura…
Ma insomma volete l’assalto ai forni, quest’inverno???
TERREMOTO: SCOSSA NELL’AQUILANO, MAGNITUDO 3.1
Una scossa di magnitudo 3.1 e’ stata registrata nell’aquilano questa mattina alle 07.41. Secondo i rilievi dell’Ingv, i Comuni piu’ prossimi all’epicentro sono stati L’Aquila, Lucoli e Tornimparte, e la profondita’ della scossa sismica e’ stata fissata a 10,7 km. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile, non risultano al momento danni a persone e/o cose.
Nonno -papi : è colpa della Sx
Egitto batte Italia al Calcio
E’ la cosa più insopportabile che mi tocca di vedere..
essere sconfitti da “quattro musulmani” che quando ci fanno Goal , si inginocchiano verso La mecca.
Silvio, pensaci tu,in campo la nazionale Padana”Bossi in panchina e via che facciamo di nuovo il “culo” ai negher..
Ma fate presto, la Patria si attende molto da voi..!!!
cc
Beh, se Berlusconi non è un puttaniere pare sia però un “escortiere”. Leggete questa intervista da brividi. Siamo proprio caduti in basso. Molto in basso.
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-8/barbara-papi-berizzi/barbara-papi-berizzi.html
Barbara racconta le visite a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa
“Dopo la cena io me ne andai. Patrizia, che faceva la escort, restò col presidente”
“Io, Silvio e le altre ragazze, tutte lo chiamavano Papi”
“Reclutata” da Giampaolo Tarantini. Difende il premier: “E’ stato simpaticissimo”
“Mi ha regalato dei gioielli e una busta con una cifra generosa solo per la presenza”
di PAOLO BERIZZI e GABRIELLA DE MATTEIS
BARI – Barbara Montereale ha 23 anni. È di Modugno. È una bellissima madre single di una bimba di un anno e tre mesi. Sull’avambraccio sinistro ha tatuato: “Sbagliare e soffrire”. Ha vissuto per un periodo a Milano con un uomo che, all’epoca era bodyguard di Domenico Dolce.
“Lavoro come modella in un atelier per abiti da sposa”, dice Barbara. Ha partecipato a “Uomini e donne” e – aggiunge – ha fatto altre comparsate in tv. “Quando ci riesco faccio la ragazza immagine. Per esempio sono stata Billionerina per tre anni. Ricordo che Fede mi promise di fare la Meteorina. Ci tengo però a dire che non sono una escort”.
È Barbara “l’amica modella” con cui Patrizia, nel novembre del 2008, entra a Palazzo Grazioli. È lei la ragazza che “riscontra” con la Guardia di Finanza il suo racconto. È lei che, reclutata da Gianpaolo Tarantini, incontrerà il Presidente una seconda volta, nel gennaio di quest’anno, a Villa Certosa. È lei che, ora, svela “il metodo” del Presidente.
Andiamo con ordine. Ricorda come, quando e chi la introdusse a Palazzo Grazioli?
“Il giorno esatto non lo ricordo. Inizi di novembre del 2008, direi. La mia amica Patrizia mi chiese se mi andava di accompagnarla a una festa a Roma. E io accettai”.
Come arrivaste a Roma?
“Non lo ricordo”.
In aereo?
“Probabile, ma davvero non ricordo anche perché viaggio molto per lavoro”.
Lei pagò per il viaggio?
“No”.
Chi pagò?
“Seppi dopo che pagava Gianpaolo Tarantini”.
Patrizia le disse che era una festa a casa del
Presidente del Consiglio?
“Sì. E, dopo, ricollegai una cosa accaduta, sempre a Roma, una settimana prima di quel viaggio. Ero con Patrizia all’inaugurazione di un negozio Versace. Un tipo che Patrizia mi disse essere uno degli autisti di Berlusconi le disse: “Carina la tua amica. Portala alla prossima festa””.
Torniamo a novembre 2008. Patrizia le fece il nome di Gianpaolo Tarantini prima di partire?
“No. Conobbi questo Gianpaolo solo quando arrivammo a Roma. Lo incontrammo all’hotel De Russie. Mentre noi eravamo alloggiate all’hotel Valadier”.
Tarantini era da solo?
“No. Con il suo autista”.
Ricorda il nome dell’autista?
“Dino”.
Eravate solo lei, Patrizia e Tarantini?
“C’era anche un’altra ragazza di Bari, che non conosco”.
Il nome?
“Non lo ricordo”.
Che vi disse Tarantini?
“Ci disse che saremmo andati a casa del Presidente del Consiglio”.
Concordaste un compenso?
“No. Non dissi nulla a Gianpaolo perché mi aveva portato Patrizia”.
Come andò la cena?
“Mangiammo e scherzammo con il Presidente. Ebbi un’impressione straordinaria. Il Presidente è una persona bellissima e disponibilissima. Mi regalò degli anelli e delle collane che, disse, disegnava lui. Mi diede anche il cd di quel cantante napoletano, come si chiama…?”.
Apicella?
“Apicella”.
Eravate solo voi ragazze e il Presidente?
“No. C’era anche Gianpaolo”.
Che rapporti hanno Tarantini e Berlusconi?
“Gianpaolo dà del lei al Presidente. Il Presidente gli dà del tu. Noi, comunque, avevamo capito che Gianpaolo lavorava per Berlusconi”.
Finita la cena, cosa accadde?
“L’accordo era che io, Gianpaolo e l’altra ragazza lasciassimo sola Patrizia con il Presidente e così facemmo”.
Perché Patrizia rimase?
“Per lavorare”.
Lavorare?
“Sapevano tutti a quella cena che lei era una escort”.
Anche il Presidente?
“Presumo proprio di si”.
Dunque, ve ne andate e dove?
“Io e Giampaolo veniamo riaccompagnati nei nostri alberghi. E la mattina dopo, alle 8, rientrò anche Patrizia nella stanza che condividevamo”.
Le disse qualcosa?
“Mi raccontò di aver avuto un rapporto sessuale con il Presidente. E aggiunse di non essere stata pagata. Aggiunse anche però che non le interessavano tanto i soldi quanto che lui le desse una mano con una questione che riguardava la costruzione di un residence”.
Lei venne pagata per quella cena?
“No”.
Sentì di nuovo Tarantini?
“Sì. A fine novembre 2008. Ero con Patrizia a Dubai, in vacanza. Mi chiama Gianpaolo al telefono e dice che il Presidente mi vuole incontrare di nuovo. Io mi lamento che la prima volta non ho neppure avuto il gettone di presenza. Lui risponde che questa volta è tutto a posto. Che avrei avuto i soldi e mi avrebbe pagato i biglietti aerei. A quel punto, Patrizia si arrabbia. Prende il telefono e grida a Tarantini: “Ma come, te l’ho portata io e adesso tu vuoi lei e non me?””.
E come finì?
“Non se ne fece niente”.
Rivide il Presidente del Consiglio?
“Si. A Villa Certosa”.
Quando?
“Metà gennaio di quest’anno. Fu sempre Tarantini a chiamarmi. Questa volta mi diede mille euro di gettone e andai”.
Come ci andò?
“Una macchina con autista, sempre Dino, da Bari a Ciampino. E qui in aereo”.
Che aereo?
“Un aereo privato. Piccolo”.
Ricorda insegne dell’Aeronautica militare?
“No”.
Chi la accolse a Villa Certosa?
“Licia Ronzulli. È lei che organizza la logistica dei viaggi delle ragazze. Che decide chi arriva e chi parte. E smista nelle varie stanze”.
Chi c’era nella villa?
“Una ventina di ospiti. Molte ragazze e qualche uomo.
Oltre a Berlusconi e Tarantini, ricordo Susanna Petrone, quella che sta con Marco Borriello, il calciatore. E ricordo anche Carolina, quella del Grande Fratello che poi doveva fare una fiction”.
Che si faceva nella villa?
“Balli, canti. Coreografie tra ragazze brune e bionde. C’era anche Apicella che cantava”.
Incontrò Berlusconi?
“Sì, dopo che aveva finito di fare un massaggio mi portò insieme ad altre ragazze con la macchinina a visitare il parco. Giocammo con il cane che gli ha regalato Bush”.
Lei come si rivolgeva a Berlusconi?
“Io lo chiamavo Silvio. Tutte le altre lo chiamavano Papi”.
Tutte?
“Tutte. Io non avevo confidenza e mi limitavo a Silvio”.
C’erano minorenni nella villa?
“Non saprei. Eravamo tutte molto giovani”.
Vi parlaste?
“Fu molto dolce. Come un padre. Gli raccontai che avevo perso i genitori. Che la mia bimba non stava bene. Che non ce la facevo a tirare avanti da sola. Lui mi diede un bacio sulla fronte e prima che partissi mi consegnò una busta”.
Cosa c’era dentro?
“Una cifra molto generosa in contanti. Fu un gesto bellissimo. E io, lo giuro su mia figlia, con lui non ebbi nessun rapporto sessuale. Posso solo dire che Tarantini diceva a noi tutte che per chi andava con il Presidente c’era la busta con cifra a piacimento. Io, lo ripeto, ho avuto la busta ma senza fare nulla perché non sono una escort”.
Fu invitata di nuovo?
“Si. Un’altra volta, alla fine di febbraio, sempre a Villa Certosa, ma la cosa saltò perché morì la sorella del Presidente”.
Anche quella visita doveva essere a gettone?
“Sì. Fosse stato per Tarantini mi avrebbe pagato ogni visita. Perché questo è l’accordo che aveva con me”.
Sapeva che Patrizia aveva deciso di raccontare la sua storia?
“Patrizia meditava vendetta da Natale scorso. Mi disse che avrebbe fatto lo scoop perché non era stata aiutata dal Presidente. Io non ero d’accordo. Perché quello che penso io è: “Meno male che Silvio c’è”. Scrivetelo, mi raccomando. Ci tengo. Difenderò Berlusconi fino alla morte”.
Lei è mai stata invitata a presentarsi alle elezioni con il centro-destra?
“Sì, alle ultime elezioni ero candidata alle comunali nella circoscrizione Madonnella a Bari con la lista “La Puglia prima di tutto”. Ho preso 91 voti”.
Chi le ha offerto la candidatura?
“Patrizia”.
Quello che lei ci ha appena riferito lo ha detto anche alla Finanza?
“La Finanza mi ha fatto meno domande di voi. Ma le cose che ho detto sono le stesse”.
Sì, in effetti è proprio tutto un gran bidone di spazzatura !!!
Beh insomma!
anche noi, nei primi anni ’70 abbiamo avuto una Ford escort.
Era larga, comoda, bagagliaio molto ampio, adatta a trasportare passeggini e anche carrozzelle di vecchietti…
Mio marito si è stufato ben presto, appunto perchè era roba …da vecchietti!
Ma la venduta abbastanza bene!
Sylvi
x CC,
il vecchietto “fasotutomi”,ha fottuto per piu’ di 15 anni tutti,
uomini e donne,…l’incantesimo,pare, si sia rotto,non perche’
gli italiani sono diventati piu’ intelligenti,…(questo nemmeno lo spirito santo riuscirebbe a farlo),ma perche’ la fame nera si sta avvicinando a rapidi passi e con i crampi allo stomaco svaniscono anche i sogni…
Nessun rimpianto,…personalmente spero che la botta sia talmente forte da lasciare il segno indelebile sia nei cuori che nella mente di questo popolo di illusi.
Un saluto,Ber
corrige: l’ha venduta
altrimenti la Gelmini mi rimanda alle calende greche!
Sylvi
…di fica perisce!
E ora affoga nella tua merda, quella con la quale hai sommerso l’Italia.
Passera Corrada
Abbiamo il dovere di puntare alla costruzione di un ordine internazionale improntato a giustizia e solidarietà, che coniughi pacifica convivenza fra i popoli. E favorire una migliore definizione delle politiche di asilo.
Giorgio Napolitano
(«Messaggio per la giornata dei rifugiati»)
ma pensa , cara Sylvi,
Mi sovvien,di quando al Senato si parlava di Senatrici con il pannolone.
Cosa vuoi mia cara, un tempo si esportavano che sò una Rita Levi Montalcini.
Adesso possiamo provare con dei “puttanoni”, ma temo che sia merce che già si trova anche presso gli indigeni.
In fondo ..com’è che dicevi..della Ford, –larga ,comoda, vi entravano anche carrozzelle e passeggini…!!
Bisognerebbe chiedere alla cara Anita, quali sono i “prodotti” che “tirano ” di più sul Mercato USA.
Sai in fondo la Patria si difende anche anche con la bilancia dei pagamenti…non importa in fondo il “prodotto” che si vende.
Marco tempesta , direbbe che è “l’utilizzatore finale” a fare il Mercato.
Appetito
cc
ma pensa, è di or ora la notizia…
Sembra che “il pellet radioattivo” sia finito pure alle stufe dei terremotati di Abruzzo…
Non oso pensare se al Governo ci fossero stato Prodi..!!
Fede, Libero,Il Giornale, Vespa…
cc
Geniale..!!
Tra le misure per risolvere la crisi..il Ministro Saccon de ..propone ..Ittaliani ,giovani, non rifiutate il lavor da Negher…
Forza giovani virgulti padani , infilatevi la Tuta e sotto dentro “le fosse” pieni di grasoo e di olio, dentro a pulir discariche…
A fare lavor da Negher..
la patria vi attende ..!!
cc
Tranquilla Sylvi!
A Ottobre può sempre sfilare con la nuova Onda!
cc
xSylvi
buon appetito, e che la bora ‘nera’ (ma da voi anche i venti sono a colori?!) non le scompigli i capelli.
A Venezia non ci sono ancora mai andato, continuo a posporre la visita. Invece credo proprio che faro’ un salto a Praga tra pochi giorni, dopo aver scartato Munich e dintorni, almeno per ora.
Le ho gia’ detto che vado solo nei ristoranti italiani che conosco come ‘buoni’. Mi astengo da quelli ‘nord-italiani’ perche’ trovo questa dizione inaccettabile. Piu’ che orgoglio etnico o geografico che sia, denota solo disprezzo per il ‘resto’ della penisola. Al limite, sarebbe passabile presentarsi come italiani, e poi scrivere specialita’ venete, emiliane, o quant’altro, e chi capisce sceglie (come infati, ad onor del vero, alcuni ristoratori fanno).
un saluto
Peter
x Peter,
sono d’accordo con lei (ma guarda un po’) per quanto riguarda la
dicitura nord-italiani, che sottende una furbizia razzista che ho visto all’estero sempre legata però al giudizio degli stranieri!
Italy du nord- nord Italien- sjeverna Italija….
E’ accettabile solo una differenziazione fra nord e sud sull’uso del burro o dell’olio, della carne di maiale o degli ovini, della pasta e del riso, ma sono una seguace di Petrini che tende giustissimamente alle valorizzazioni non solo regionali ma locali.
Leggere le cucine locali è come contare i peli del naso, se ne scoprono di cose interessanti!
Ho in casa almeno due libri di cui sono orgogliosa perchè da molti anni fuori commercio, introvabili:
-A tola co’i nostri veci-
la cucina veneziana da documenti del ‘500.
– Reverenti memorie su’l Sior Pan e la illustrissima Siora Polenta-
Spassosissima storia di questi due alimenti in prosa e poesia ma sempre con rigore storico.
Come mi piacerebbe trovarne di simili di altre parti d’Italia!
Praga è molto bella; come ha detto Pino una volta, vada a vedere il cimitero ebraico, anche se io mi incantavo davanti ai piccoli complessi che suonavano egregiamente per le strade e sul ponte Carlo.
Ma io non mi perderei Salisburgo in primavera , i concerti di Mozart alla caverna del Monastero di San Pietro e l’annesso cimitero, uno dei più antichi del mondo!
La bora scura mena nuvole nere e pioggia a catinelle.
La bora chiara spazza via violentemente tutto e il cielo brilla come diamante.
E’ un vento senza mezze misure e a Trieste, lungo i marciapiedi, mettono le corde perchè la gente non voli via!
mandi Sylvi
UN DOCUMENTO INTERESSANTE (dopo la solita “rottura” di 12 secondi di pubblicità), è il video dell’intervista che ho postato prima nel commento 215.
http://tv.repubblica.it/copertina/cosi-ci-reclutava-berlusconi/34132?video
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/polithttp://tv.repubblica.it/copertina/cosi-ci-reclutava-berlusconi/34132?videoica/berlusconi-divorzio-8/audio-patrizia-bonini/audio-patrizia-bonini.html
“Vai ad aspettarmi nel letto grande”. Evidentemente un letto più grande del solito letto matrimoniale, detto anche a due piazze. Piazza grande quindi. Con quanta gente in piazza?
H-o V-izio G-rande
caro CC,
del Governo in carica io, per ora, salverei solo la Gelmini.
E se continua le pulizie, come spero, l’Onda farà poca risacca.
Sono d’accordo con te che, senza soldi e con tutti che remano contro…ducetto compreso che controlla che nessuno emerga dalla m… difficilmente andrà lontano!
E la scuola continuerà ad essere un ufficio di collocamento per ignoranti falliti e una sfilata di mutande ed ombelichi.
Ma mio nipote andrà alla scuola privata con buona pace di don Milani, requiescat.
Ma spiegami…come vorrebbe, la sx, la scuola?
Oltre alla libertà di ignoranza, all’assunzione in massa dei “precari” in rapporto uno a uno docente- discente per pomiciare meglio…i programmi…non oso pensare…
Meglio soprassedere…sulle ginocchia di chi?
mandi Sylvi
ECONOMIA
Il Rapporto sul Terziario di Confcommercio contiene previsioni fosche per l’anno in corso. Solo nel 2010 ci sarà una reazione di segno positivo
In calo i consumi nel 2009
“Persi 10 anni di crescita”
ROMA – “Perdura e si approfondisce la tendenza negativa della spesa reale per consumi durante il 2009″. E’ quanto si legge nel Rapporto sul Terziario di Confcommercio, presentato oggi. Il documento prevede una contrazione della spesa delle famiglie dell’1,4% per l’anno in corso, dopo il calo dello 0,9% del 2008. Solo nel 2010 ci sarà “una reazione relativamente vivace, per gli standard italiani (+0,4%), cui sarebbe assegnata la concreta possibilità di uscita dalla recessione”.
E non basta. Secondo gli esperti di Confcommercio, la richhezza degli italiani farà un salto all’indietro di dieci anni, per effetto della crisi economica. Se non si considerano le variazioni di popolazione residente, si legge, “nel 2010 avremo un prodotto lordo pro-capite inferiore a quello del 2001: in breve, avremo perso dieci anni di crescita economica”.
Per il 2009, Confcommercio prevede una flessione del Pil del 3,9%, migliore di quelle formulate da governo e altri istituti di ricerca. Ma, avverte l’organizzazione, se la produttività dovesse tenere la media degli ultimi otto anni, “le nostre previsioni potrebbero ulteriormente peggiorare e avvicinarsi a quelle dei principali centri di ricerca”. L’effetto di trascinamento sul 2010 sarà comunque “nullo, che potrebbe chiudere a +0,1% con gli ultimi due trimestri lievemente positivi”.
Ho fatto un sogno. Un Cavaliere nel sollazzarsi nel retro di una pulzella ha tanto esagerato da renderla bisognosa di cure al pronto soccorso. E la pulzella telefonò alla mamma per raccontarle del ricovero e del perchè e percome, roba che manco la mamma della Lewinsky. E nel sogno ho sentito che – mentre qualcuno registrava ANCHE quella telefonata – la mamma esclamava trionfante “Ora lo teniamo per le palle!” e che la pulzella dopo qualche tempo diventava ministro.
Oltre alla libertà di ignoranza, all’assunzione in massa dei “precari” in rapporto uno a uno docente- discente per pomiciare meglio…i programmi…non oso pensare…
Cara Sylvi,
Libertà di ignoranza
Capacità di Pomiciare
credo che sarebbe meglio lasciare le cose come stanno!
Abbiamo ottimi esempi,basta copiare!
la Sx è parruccona,fuori dal tempo!
Non trovi?
Meglio soprassedere sulle ginocchia dei dirigenti!!!
Insomma “una buona palestra” aiuta poi nella vita reale.
cc
Soprassedere: dal devoto OLII et affini..
Porre il sedere sopra…
Che dici Sylvi , la gelmi mi promuove??
cc
xNicotri
caro Pino
sono un po’ lento, e tante cose forse mi sfuggono. Ho visto la bella intervista alla bella e dolce Barbara. Per cominciare: il suo accento non mi pare proprio barese. Direi che e’ salentino, anzi leccese, e cosi’ la sua mimica. Dico bene, o la lontananza dalla terra natia mi da’ le traveggole?!
Il suo bel corpo abbronzato e’ coperto di tattoos, ed e’ una ragazza madre. E parla inglese, dice ‘escort’, ai miei tempi si usavano altre espressioni. Ma perche’ ho piantato tutto? adesso ci sono (quasi) esattamente le stesse cose che qui in Inghilterra! salvo che per i ‘diritti d’immagine’, suppongo, da queste parti si fanno pagare prima…
Immagino che lo scandalo stia nel fatto che la ragazza sia stata candidata alle elezioni (…no comment).
Perche’ se al ‘primiaa’ piacciono le donne, e sono adulte e consenzienti, e (sembra) anche che paghi bene, beh, direi che sono affari suoi ed al limite di sua moglie, la quale ha gia’ ‘filed for divorce’, a quanto sento.
Commovente anche la chiusura dell’intervista ‘voglio solo fare la mamma e la moglie’. Libro Cuore aspettala, sta arrivando anche lei…
Peter
Carissima Sylvi ecco un ottimo esempio “educativo” che ci giunge da un giudice di Pace “Padano”
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L’Italia e l’estate dei divieti per i minori di 10 anni registra da ieri un altro record: un giudice di pace di un piccolo comune in provincia di Pavia ha imposto ai bambini di una scuola materna di giocare “in silenzio”. E ha intimato agli insegnanti del micronido “Gavina” di Stradella, undicimila abitanti nell’Oltrepò Pavese, di vigilare affinché i baby disturbatori di due, tre, quattro anni, alcuni ancora muniti di ciuccio e pannolino, non si avvicinino troppo a quell’area del cortile che confina con il condominio a fianco, per non disturbare la quiete dei vicini. Non importa poi se in quell’area off limits ci sono le altalene e gli scivoli. Gli adulti non vanno disturbati, punto.
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In sostanza l’educazione va impartita fin dalla culla..
Da grandi poi si può diventare dei “perfetti” killer,silenziosi ed efficienti e che diamine…!!
x Peter
Questa mattina c’e’ un articolo sul NYT
Ayatollah, Calling Britain Enemy No. 1, Taps Into Deep Distrust Rooted in History
By JOHN F. BURNS
LONDON — When Ayatollah Ali Khamenei used his speech at Friday Prayer in Tehran to denounce Britain as “the most evil” of Iran’s enemies, he was striking a chord with a deep resonance in the psyche of Iranians, the legacy of a long history of British imperial intrusions into their country’s affairs.
Se ti interessa cercalo, non ti mando il link perche’ bisogna essere abbonati.
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La “Cucina Nord Italiana” e’ apparsa nei ristoranti per la semplice ragione che qui negli US, la cucina Italiana conosciuta era solo quella meridionale e limitata a tutto coperto e affogato in salsa-sugo di pomodoro.
Nei menu’ ci troverai anche piatti delle differenti regioni.
Emiliani, Toscani, Lombardi, Umbri, Veneti…….
Anche la cucina meridionale ci va piu’ leggera con le salse di pomodoro.
Ciao, Anita
Did you watch Obama Superman video?
It’s him…
caro CC,
ho un tarlo che mi rode!
Mia figlia dicono che sia una bella ragazza…e allora perchè il pomiciatore perenne non l’ha fatta soprassedere sulle sue ginocchia?
E invece soprassiede su mille sdraio di mille aeroporti e su sedili che speriamo reggano fino all’atterraggio?
Dove ho sbagliato nella mia educazione?
E nella mia lunga carriera che cosa ho insegnato a tutte le fanciulle in erba che mi sono state affidate?
Per quel che ne so, nessuna soprassiede…
Ahimè, sarà la bora scura o i giornali e i link di Pino e altri, ma la mia autostima come docente è sotto i tacchi!!!
E poi perchè tutte baresi?
Vorrebbe significare che le nordestine sono tutte scorfani buone solo per il brodeto?
La mula de Parenso ga meso su botega,
de tuto la vendeva fora che bacalà.
Se el mare fose tocjo e le montagne polenta
o mama che tocjada, polenta e bacalà.
Perchè no te me ami più!!!!
Sylvi
x Controcorrente
Controcorrente { 20.06.09 alle 9:19 } cara Anita,
non ti resta che rintracciare quelle americane…
cc
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Se parli di auto, di solito quelle per esporto sono differenti ed hanno altri nomi.
Per esempio la Ford che menziona Sylvi non esisteva negli anni 70, non negli US.
Le SUV sono solo uscite negli ultimi 15-18 anni piu’ o meno.
Forse meno.
Ciao, Anita
x CC
Ecco un lineup delle Ford di prezzo moderato.
La prima Escort era compatta.
http://en.wikipedia.org/wiki/Ford_Escort_(North_America)
Anita
caro CC,
la notizia della materna mi ha scombussolato solo un po?
Stavo scegliendo le fasce per mummificare il mio futuro nipote fin dalla nascita!
Mia madre mi raccontava che lei fu legata come un salame!
E anche oggi si fa, non troppo lontano dai nostri confini.
Sarebbe ora di tornare al buon tempo antico!
Però però… io salivo sugli alberi a rubare fichi, prugne, ciliegie…
e qualche volta a rischiare l’osso del collo.
Prova a trovare un bambino oggi che sale sugli alberi come un gatto…sigh! sigh!
Sylvi
x CC
Che strano, il link che ho postato non corrisponde col mio.
La mia pagina e’ del tutto differente.
?????????
Anita
x CC
OK, devi cliccare su:
Over the years, the name ‘Ford Escort’ has been used for several models. For more information, see:
Ford Escort Estate Car
Ford Escort (Europe)
Ford Escort (North America)
Anita
cara Anita,
la Ford escord che avevamo non me la ricordavo così bruttina.
L’avevamo comprata quando è nata la figlia per necessità di spazio; ma mio marito l’ha rivenduta quasi subito per una Lancia coupè.
Molto scomodi ma il marito felice!
Sylvi
x Sylvi
Ma tu parli degli anni 70, tua figlia e’ molto piu’ giovane.
Quelle auto non erano fatte in America, ma in Inghilterra, Germania e Israele.
Erano le cosiddette station wagons, comodissime per auto di famiglia, non di bellezza.
Qui ce n’erano delle enormi, un piccolo treno.
Anita
x Peter
Non ho sentito il sonoro, mi ha sbigottito il testo e l’ho postato. Sono sotto chock perché io da bambino sono vissuto due anni a Modugno, ci ho fatto la terza e quarta elementare, e vi è successo un fatto che mi ha segnato a vita. Per giunta, la circoscrizione elettorale di Bari detta “la Madonnella”, che è stata offerta alle elezioni per una delle disponibili signore “palazzograzioline”, è quella dove ho fatto la prima elementare e ho abitato due o tre anni. La mia scuola si affaccia ancora oggi su piazza della Madonnella, che dà il nome alla circoscrizione.
Anch’io sono dell’idea che la vita sessuale di una persona sono solo affari suoi, e a questo criterio mi sono sempre attenuto anche quando ho scritto libri. Qui però la faccenda è diversa. Ci sono due cose molto gravi. Una è che il capo del governo ha mentito, reiteratamente, agli italiani. L’altra è la ricattabilità da parte di chi, come i Paesi che hanno servizi segreti potenti e capaci, riesce a sapere – e, se vuole, documentare…. – molto di più di ciò che riesce a ragranellare la nostra randellatissima magistratura. Scopate o no, le inchieste stanno dimostrando che il contesto è di corruttela affaristica. Tanto per cambiare. Ormai questo tipo di marciume nel mondo politico berlusconiano è una costante fin dai tempi del primo incidente giudiziario capitato a Dell’Utri, poi c’è stata l’indecente vicenda Previti, che l’ottimo Berlusconi ha tentato di piazzare sulla poltrona di ministro della Giustizia.
Poi c’è una terza faccenda, direi grave anche quella: emerge che non solo “l’informazione” dominante i mass media è solo una dependance delle varie minchiate televisive e annessi personaggi, ma comincia ad esserlo anche la politica. Sono esterrefatto per le candidature offerte per motivi “mutandiferi”, e non voglio commentare la voce che da qualche settimana gira sulla registrazione di una telefonata che spiega perfino come si può diventare oggi ministro in un Belpaese europeo.
Nonostante il trombonaggio sulla Memoria, il nostro Paese ha poca memoria, e forse è per questo che si pavoneggia con la prima. Inoltre la Chiesa ha corrotto lo spirito civico, con una preghierina come l’Atto di Dolore e una manciata di Padre, Ave e Gloria puoi ammazzare qualcuno ed essere assolto. E non solo assolto dal peccato di omicidio, ma anche dalle “pretese” della magistratura. Il refrain del 999 per mille dei preti confessori è sempre quello: “Ti sei pentito? E allora la giustizia divina ti ha perdonato, perciò che c’entra la giustizia terrena?”. Con questo comodo bidet della coscienza, che in Sicilia supporta in modo decisivo la mafia, in Campania la camorra, in Puglia la Sacra Corona Unita e in Calabaria la ‘Ndrangheta, il bravo cattolico è poi pronto a delinquere ancora… E i risultati infatti si vedono.
Tornando all’intervista: a me pare evidente che quell’ambiente, ragazze facili, imprenditori disinvolti e politici ancor più disinvolti, abbia perso il senso non solo della decenza, che forse non ha mai avuto, non esiste nell’ambiente, ma anche quello della misura e quindi della realtà, lo si capisce dai discorsi e dalle risposte da “reality” dell’intervistata. Mi ha fatto ridere l’affermazione di non essere stata pagata, quando poche righe prima ha detto che gli erano stati regalati gioielli e, se non ricordo male, anche una busta con una bella cifra. E poi in tutto il discorso si percepisce la mentalità in base alla quale Berlusconi è sempre buono, simpatico e perciò innocente, come del resto si affannano a ripetere gli strapagati e premiati Ghedini&C. Siamo cioè alla frutta, o meglio alla scorza della frutta.
Non si meravigli per il termine “escort”. E’ molto usato nel giro della moda e della pubblicità oltre che dei banchieri e manager che devono allietare i potenti, specie se stranieri. Se lei digita su Google “Escort a Roma”, o a Milano o in altre città, le si allaga il computer…. Oltre a illustrazioni fotografiche che a mo’ di “book” on line nascondono solo la cistifellea, non manca mai l’esposizione delle proprie specialità, vale a dire con o senza ingoio, con o senza preservativo, da soli o in gruppo, ecc., spesso non mancano neppure i commenti e il voto espressi dai clienti.
Il termine “escort” ha permesso di aggirare completamente le leggi contro la prostituzione e l’adescamento, dal momento che scortare o accompagnare qualcuno da qualche parte è ovviamente lecito, e quel che succede poi, se succede, sono affari privati. Insomma, è un modo indiretto – e molto in linea con l’ipocrisia catto-italiota – per poter esercitare l’antico e ineliminabile mestiere della prostituta, nel corso dei millenni non sempre disprezzato. Il Vaticano lo aveva regolamentato, suddividendo le prostitute mi pare il 17 categorie, la più cara della quali era detta “foemina curialis” perché solo i ricchi prelati della curia potevano permettersele. Il cinema e la tv infatti non esistevano ancora…. e le attrici di teatro non erano ben viste.
Il lato comico è che “prostituta” significa “che stabilisce il prezzo prima” e “puttana” non significa altro che ragazzaccia. Sotto questo profilo, non so se i Ghedini e affini il prezzo lo stabiliscano invece dopo…. Però sicuramente i politici e i candidati lo stabiliscono anch’essi prima. Ergo…
Due anni fa un mio amico per suggerirmi ironicamente la copertina del libro “Il Manifesto della lunga vita”, del quale ho curato l’editing, mi ha spedito via e-mail la home page del sito di una escort, nuda con le mutande ai piedi, che, con molto stile, descriveva la sua bravura, la sua disponibilità a varie cose ma non alla volgarità o anche solo alla grossolanità, specificando che se del caso si portava appresso una sua amica nonché le modalità di pagamento, su conto estero. Poiché c’era l’indirizzo di posta elettronica, ho proposto alla signora di scrivere un libro sulla sua vita. Mi ha risposto che era una buona idea, poi però a un certo punto non s’è più fatta viva, senza spiegarmi il perché. Non solo non so dove abita e non l’ho mai conosciuta di persona, ma non ne conosco neppure il nome, solo quello d’arte. Peccato, il libro poteva essere una buona iniziativa.
Un saluto.
pino
Sono oltre 150 mila i filmati sequestrati dalla polizia postale nell’ambito della maxioperazione antipedofilia ‘Smasher’ contro l’acquisto su Internet e la detenzione di materiale pedo-pornografico. Sedicimila sono stati trovati nell’abitazione di uno 14 indagati, che li aveva catalogati per età, sesso e tipo di violenze esercitate sui bambini. (libero-news)
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No comment
Ogni tanto, qualche post si rifiuta di apparire.
Specie quando dico che una putt. al parlamento è meglio di certi ministri…
Bentornato marco,
allora convieni che in fondo c’è molto che, tutto sommato, può in fondo essere lecito.
In fondo è l’utilizzazione finale da mercato che un pò rovina ..
Non trovi?
cc
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