Cena triste sull’Iran…
Speravo con i miei compagni di viaggio in Iran di ritrovarci a cena, il 23, per festeggiare la vittoria elettorale di Moussavi, e invece… Sarà un cena triste. Un Paese meraviglioso, di grande e antichissima civiltà, serbatoio di culture, ricco di gente laboriosa, generosa e colta, con il 70% di abitanti sotto i 30 anni di età anagrafica, e quindi con il 70% di giovani, eppure un Paese ancora una volta sull’orlo del baratro. C’è davvero di che essere tristi. Molto tristi.
Poiché la speranza è l’ultima a morire, c’è da notare che la Guida Spirituale, vale a dire l’ayatollah Khamenei che è succeduto a Khomeini e che di fatto ha un potere di controllo e supervisione pressoché assoluto, fino a poter dimettere d’autorità il presidente della Repubblica e impedire eventuali dichiarazioni di guerra sue o del parlamento, non solo durante tutta la campagna elettorale non ha speso una parola a favore di Ahmadinejad, ma in queste ore di fronte ai disordini di Teheran e al susseguirsi di manifestazioni ha invitato Moussavi ad “agire con calma e presentare il suo reclamo seguendo le vie legali”. Tradotto in italiano, ciò significa, o può significare, che Khamenei non avalla automaticamente il risultato elettorale. Per giunta, e a conferma del non automatismo del suo avallo a favore di Ahmadinejad, Khamenei ha ordinato aI Consiglio dei Guardiani della Rivoluzione di aprire una inchiesta per verificare se e in che misura le truffe delle urne ci siano state. In linea di massima è quindi possibile che si possa andare di nuovo a elezioni, anche se ciò significherebbe di fatto svergognare pubblicamente Ahmadinejad ponendolo allo stesso livello di un truffatore.
Premesso che per esperienza personale so che è bene non prendere alla lettera e neppure troppo in considerazione ciò che si scrive sull’Iran, perché il più delle volte sono esagerazioni o vere e proprie falsità, devo dire che nel mio piccolo il risultato elettorale non mi convince. So bene che Ahmadinejad è ben visto dagli strati poveri o comunque i più bassi della piramide sociale, strati che di fatto sono la grande maggioranza del Paese, e che Moussavi è ben visto invece dalle classi medie e dalla borghesia, nonché dagli studenti, classi che di fatto sono una minoranza, ma non mi convince che la grande partecipazione alle urne, dell’ordine dell’80%, sia dovuta all’entusiasmo di reazionari, conservatori e ipernazionalisti, tutta gente che di entusiasmi quando ne ha sono di tipo non ordinato né molto democratico, vale a dire non di afflusso entusiasta e in massa alle urne.
Come sempre a decidere sarà il bazar, cioè lo strato dei commercianti. Che non è detto non sia stufo della situazione di isolamento internazionale, compreso il blocco dell’arrivo di soldi dall’estero, quanto meno dall’Occidente, che si trascina da troppo tempo e che è una pesante palla al piede per il decollo economico e il grande fermento che sta animando l’Iran. Sicuramente neppure il bazar vuole un’altra guerra dopo i troppi anni di guerra imposta dall’Iraq sobillato e foraggiato dagli Usa (Rumsfeld in testa, all’epoca come manager!), e un eventuale confronto armato con Israele, che non vede l’ora di poter bombardare le centrali e i centri di ricerca nucleari, potrebbe spalancare le porte a un nuovo inferno. E’ vero che la protesta dei giovani a Teheran, repressa con durezza (alcuni video li potete vedere su http://tehranlive.org/ ), è una protesta di minoranza, ma come è già accaduto ai tempi dello scià può innescare una escalation di proteste ben più vaste, fino al crollo del potere in atto.
E se Ahmadinejad resta lui capo dello Stato? “E’ mia opinione che farebbe le riforme di cui c’è bisogno e che i riformisti dicevano di voler fare anche se poi non hanno mai ben chiarito quali fossero e cosa volessero”, risponde in ottimo italiano Mostafa Milani Amin, studente della scuola coranica di Qom, la “città santa” cuore teologico dell’Iran nella quale si è formato Khomeini e s’è radicata la sua autorità. Milani è figlio di una coppia di iraniani originari di una zona che ne ha determinato il cognome, quindi con la città di Milano non ha nulla a che vedere, eppure, ironia della sorte, è arrivato con i suoi genitori a Milano all’età di due anni e c’è rimasto fino a dopo essersi laureato al Politecnico, dopodiché è tornato in Iran. Musulmano convinto, ha abbracciato il turbante, cioè la professione di religioso, si è sposato, ha avuto quattro figli, tutti maschi, e ora studia alla scuola teologica Imam Khomeini di Qom, come dire che “studia da ayatollah”. E ci riceve appunto in una stanza di biblioteca della scuola, assieme al docente di filosofia Mohammad Fanael Eshkevari. La conversazione è poi proseguita a pranzo, dove mi è stato chiesto di sedere affianco a Milani, e con alcune telefonate una volta rientrato in Italia. Quello che segue è il risultato.
Perché mai Ahmadinejad dovrebbe essere lui a fare le riforme? Khatami ha provato a farle, arrivò a nominare sua vicepresidente una donna, Massoumeh Ebtekar, ma sono state quasi tutte impedite e, anzi, c’è stata una ondata repressiva contro la stampa e la libertà di espressione.
“Perché una volta consolidato il potere”, risponde Milani, “non ci sarà motivo di non apportare le migliorie utili all’Iran e alla sua immagine nel mondo”.
Sperando che questa volta i “guardiani della Morale” e lo stesso Khamenei le riforme progressiste le lascino passare, non crede che tra le riforme ci debba essere anche l’abolizione della pena di morte?
“Faccio notare che la pena di morte esiste anche negli Usa, ma in Occidente non vi premurate di reclamare come fate in continuazione con l’Iran. Seguo la stampa estera, compresa quella italiana, e mi documento su Internet, dove avevo anche un mio sito: da come la mettono loro, pare che in Iran ci sia una continua impiccagione di gente in piazza, mentre invece qui la pena di morte è rarissima: Per caso vi è capitato di vederne qualcuna in strada?”.
No, però…
“Però dovreste reclamare anche, se non prima, contro la camera a gas, la sedia elettrica, le iniezioni letali, tutte invenzioni sicuramente non nostre e ancora praticate negli Usa, dove la gente e i presidenti sono perfino orgogliosi dell’esistenza della pena di morte. E dovreste reclamare anche contro le guerre di aggressione come quella contro l’Iraq, contro l’appoggio Usa ai vari Bin Laden, contro l’aggressione dell’Iraq all’Iran che ci è costata almeno un milione di morti, contro la pulizia etnica di Israele a favore dei propri coloni e contro le invasioni come quella contro Gaza o contro le rappresaglie come quelle contro Jenin. Tutte faccende che condannano a morte, per giunta senza processo e senza avvocati, decine di migliaia di persone”.
Mi scusi, però la lapidazione alle adultere e il taglio delle mani ai ladri….
“Non conosco neppure un caso di lapidazione! Non in Iran. Le faccio notare che la lapidazione è una invenzione della bibbia, così cara a voi cristiani e soprattutto agli ebrei, e che nel corano non c’è nessuna prescrizione tassativa che la prescriva”.
Mi scusi, ma durante la presidenza di Khatami nonostante fosse riformista si è avuta notizia di poco meno di 20 lapidazioni, mi pare 18, l’ultima condanna sarebbe stata emessa nel febbraio 2002.
“Vede? Anche lei usa il condizionale. E parla di condanna, non di esecuzione. Io comunque, ripeto, non sono al corrente di nessun caso. Ma se lei va su Internet può trovare passi come questo. Legga”.
Leggo: “Ci sono però musulmani che sostengono che la lapidazione non sia affatto una pena islamica, ma che anzi il Corano la condanni apertamente. Secondo Massoud Rajavi, presidente del Consiglio nazionale della resistenza, un’organizzazione dell’opposizione iraniana, il Corano stesso dice che i precetti vanno divisi fra muhkamat, inderogabili, e mutashabehat, la cui applicazione deve cambiare a seconda delle circostanze. Perfino alcuni appartenenti al clero musulmano e al sistema giudiziario religioso si oppongono a simili punizioni crudeli. Ad esempio l’Ayatollah Dr. Seyed Mohammad Bojnourdi, ex membro del Consiglio Supremo della Magistratura in Iran, intervistato dal giornale iraniano “Morning Daily” nell’agosto del 2001, ha affermato che simili punizioni crudeli danno all’opinione pubblica internazionale un’immagine distorta dell’Islam, non facendone vedere gli aspetti caritatevoli e misericordiosi: “Se l’esecuzione della pena comporta un indebolimento dell’Islam e provoca riluttanza verso la religione, soprattutto nei giovani, le modalità di esecuzione devono essere riviste fino al punto di eliminare tali problemi. Se certe punizioni come la fustigazione in pubblico provocano un indebolimento dell’Islam e creano pessimismo in un gran numero di persone verso l’Islam, tali pratiche devono essere abbandonate, perché la preservazione della dignità e del prestigio dell’Islam è l’obiettivo primario e tale dovere ha la priorità su altri obblighi. Un’altra pena dovrà essere applicata in modo da non comportare tali pericoli”.
Milani mi incalza: “Lei piuttosto dovrebbe spiegarmi qual è la differenza tra una condanna a morte comminata dalla magistratura e le condanne a morte comminate senza processo dal governo israeliano con la strategia degli “omicidi mirati”, condannata invano anche dall’Onu e che provoca molte vittime anche tra i passanti e tra chi comunque non c’entra niente non solo con le armi e le bombe, ma anche con la politica come per esempio i bambini palestinesi. Ammetterà che c’è differenza tra una condanna a morte emessa dalla magistratura e la condanna a morte emessa dalle armi di un esercito invasore, come quelle dell’esercito e dell’aviazione israeliana a Gaza, dove sono stati massacrati almeno 400 bambini. Io di lapidazioni non ho notizia, però ho letto sui giornali, per esempio a firma di Vittorio Zucconi, di raduni e festeggiamenti al grido di “Brucia, carogna, brucia!” fuori dalle carceri Usa dove vengono ancora eseguite le condanne a morte. Sbaglio, o i parenti delle vittime vengono invitati, per legge, a godersi lo spettacolo dell’agonia dei giustiziati? E le ricordo le ricerche che dimostrano come almeno il 10% dei condannati a morte degli Usa sia gente in realtà innocente. Questi non sono volgari asassinii? E con tanto di pubblico che assiste dietro i vetri o che festeggia in piazza.
Ciò premesso, sono d’accordo che la pena di morte è meglio eliminarla. Lo vorremmo fare. Meglio ancora sarebbe riuscire a eliminare i reati da pena di morte, meglio eliminare le condizioni che li possono provocare o favorire”.
E il taglio delle mani ai ladri?
“Quanti monchi avete visto in Iran? Glielo dico io: nessuno. E’ vero che la legge coranica prevede questo tipo di condanna, ma è anche vero che oggi in Iran è applicata molto ma molto raramente. Mai a chi non sia recidivo. Mai a chi ha rubato per fame, necessità o per dare da mangiare ai figli. E’ una pena estrema e rara, prima di applicare la quale ci sono ben 25 condizioni da verificare. In compenso sono state amputate molte mani, braccia, piedi, gambe e intere vite a un mare di iraniani con la guerra impostaci dall’Iraq su mandato americano. Come vede, ci diffamate. Come al solito, del resto. Io piuttosto le mani le taglierei a chi ruba la terra altrui, a chi ruba sul prezzo del petrolio, a chi ruba le fonti d’acqua ai palestinesi, a chi usa le mani per scrivere articoli menzogneri, per esempio che esistono le bombe atomiche in Iraq o che le vogliono costruire a tutti i costi in Iran. Ovviamente per lanciarle su Israele, come se fossimo tutti 70 milioni di imbecilli anziché di iraniani”.
Beh, ma su Israele Ahmadinejad è vero che viene equivocato in mala fede, però dice cose molto preoccupanti, la “cancellazione” o la “distruzione” di Israele non sono cose ammissibili.
“Guardi, anche su questo bisogna intenderci ed essere chiari. Ahmadinejad non ha mai, e ripeto “mai”, detto che vuole la distruzione o la cancellazione fisica di Israele intesa come uccisione dei suoi abitanti e cacciata dei superstiti, questa semmai è da sempre la politica dei sionisti contro i palestinesi. Quello che vogliamo è la “distruzione” dell’attuale sistema di potere politico di Israele. Le faccio un esempio, che sgombera il campo da qualunque possibilità di equivoco se – ripeto: se – si è onesti. L’Unione sovietica è stata distrutta, cancellata dalla carta geografica, ma senza sparare un colpo né ammazzare o cacciare nessuno. E’ solo crollato il sistema politico su cui si reggeva. Ecco, noi vogliamo che crolli il sistema politico che regge lo Stato di Israele, ma certo non vogliamo uccidere gli israeliani. Tra i quali, glielo voglio ricordare, ci sono quasi due milioni di cittadini israeliani arabi, quasi tutti musulmani. Chi è così idiota e mascalzone da dire che vogliamo uccidere due milioni di musulmani? Ai quali andrebbero aggiunti gli altri due milioni di musulmani quali sono i palestinesi trattati come cani a Gaza e in Cisgiordania. Vogliamo solo che anche Israele sia uno Stato di tutti i suoi cittadini, e non solo di quelli ebrei”.
Mi scusi, ma se non sbaglio lo stesso Iran si definisce islamico fin dal nome, “Repubblica islamica dell’Iran”, come del resto mi pare anche la Libia, per non parlare del papa e dei cattolici che insistono sulle radici cristiane dell’Europa. Perché Israele non potrebbe chiamarsi, simmetricamente, “Repubblica ebraica di Israele”?
“Glielo spiego volentieri: noi parliamo di repubblica islamica in quanto basata sulla religione musulmana, ma non su un “popolo”, etnia o “razza” o “cittadinanza” musulmana. In Iran, come in Libia o in qualunque altro Paese islamico, si può essere musulmani anche se si è di pelle nera o di etnia non iraniana, e comunque non cacceremmo mai, ovviamente, i milioni o le centinaia di migliaia di non musulmani. In Israele invece si può essere ebrei solo se si è ebrei, discendenti di ebrei almeno per parte di madre, non si può essere pienamente israeliano se non si è ebrei, tant’è vero che gli israeliani arabi non fanno carriera come ufficiali dell’esercito e non accedono agli alti gradi di insegnamento nelle Università. Insomma, è una situazione simile a quella che c’era nel Sud Africa dell’apartheid, quando il potere politico doveva essere per forza nelle mani dei bianchi nonostante la maggioranza fosse nera. Che fine ha fatto quella orrenda pretesa razzista è ben noto. Come mai non parlate più di razzismo se alla parola “bianchi” si sostituisce la parola “ebrei” come detentori di tutto il potere politico di uno Stato e se alla parola “neri” sostituite la parola “palestinesi” o “arabi” come cittadini di serie B se non peggio? Inoltre ci sono razzisti come l’attuale ministro degli Esteri che hanno in programma di “espellere” fuori da Israele tutti i non ebrei, cioè qualche milione di persone. Perché scrivere “espellere” anziché “deportare”? Se quella cacciata la volessero per esempio i cinesi a danno dei tibetani allora scrivereste e parlereste certamente di deportazione, non di semplice espulsione, e vi scatenereste con il massimo dello sdegno. Lo vede che non siete onesti? Quando parliamo di Israele come espressione del colonialismo occidentale, anzi europeo, non esprimiamo un concetto razzista o prevenuto, ma solo il fatto reale, storicamente vero, che almeno negli ultimi due secoli il numero di ebrei nella Palestina storica è sempre e solo dipeso dall’antisemitismo degli europei: se questo aumentava, aumentava di conseguenza anche l’emigrazione di ebrei in Palestina. Ma che c’entrano i palestinesi o gli arabi o i musulmani con i crimini di voi europei contro gli ebrei? E che c’entrano con il vostro antisemitismo, alimentato non dall’Islam, ma dalla Chiesa cattolica e cristiana che da quasi duemila anni accusa gli ebrei in blocco di essere il “popolo deicida”, cioè di avere ucciso Gesù Cristo? E a proposito di Gesù e di cristianesimo, lei stesso ha detto che il papa e i cristiani battono il chiodo delle “radici cristiane” dell’Europa, ma non è esatto: oramai si batte il chiodo delle radici “giudaico-cristiane”. E quindi, se c’è già un intero continente qualificato come anche giudaico per radici e perciò anche come cultura oltre che religione, perché volete rubare un altro pezzo di terra altrui, in Medio Oriente, per farne uno Stato giudaico?”.
Ad essere sincero non mi pare che Ahmadinejad si limiti a parlare di crollo solo del sistema di potere politico in Israele. Certo non parla di distruzione fisica, ma il suo linguaggio fa comunque paura.
“Guardi, voglio essere chiaro, come sempre. In Israele riconosciamo che hanno diritto a viverci gli ebrei israeliani, quelli nati in Israele, specie se discendenti degli ebrei che vivevano in Palestina prima della nascita dello Stato di Israele nel 1948. Ma gli ebrei fatti affluire in massa da fuori, come per esempio quelli russi che tra l’altro neppure è certo siano ebrei o come gli ebrei americani, quelli è bene se ne tornino da dove sono venuti. Certo non verrebbero cacciati con le armi, mentre invece con le armi sono stati cacciati i palestinesi dalle loro terre già a partire dal ’47, cioè prima che nel ’48 nascesse lo stato di Israele, però non vedo perché mai quegli immigrati di comodo debbano occupare territori che sono sempre stati abitati da palestinesi e che è giusto tornino ai palestinesi. Sono più di 400, come lei certamente sa bene, i villaggi dai quali gli israeliani hanno cacciato i palestinesi per prenderne il posto, e Dayan ordinò di distruggere decine di moschee per “sdradicare l’identità palestinese”. Non sono crimini questi? Questi immigrati spinti dall’ideologia, o dal loro credo religioso, e usati solo per occupare terre palestinesi è bene tornino donde sono venuti, così anche i palestinesi potranno finalmente godere del “diritto al ritorno”. Diritto che, cosa comica e insieme tragica, viene invece riconosciuto a chi in Israele non c’è mai stato da ben venti secoli e quindi non può in nessun modo “tornarci”, ma solo “andarci”, purché sia ebreo anziché palestinese. Se non è razzismo questo! Razzismo, prepotenza e truffa”.
Mi scusi, dottor Milani, ma in Occidente nessuno permetterà che ci siano masse umane spinte fuori da Israele, sia pure senza usare contro di loro le armi, spinte cioè con la sola legge a “tornare là da dove sono venuti” così come per esempio gli italiani pochi decenni fa sono stati espulsi dalla Libia. In modo pacifico, ma espulsi.
“Capisco cosa vuole dire, ma che mi dice lei dei palestinesi, espulsi, a fucilate o a cannonate, dalla Palestina man mano inghiottita da Israele?”.
Ho l’impressione che stiamo girando a vuoto. E che comunque il futuro avrà ancora drammi e tragedie, o da una parte o dall’altra o da entrambe. E a proposito di tragedie: perché Ahmadinejad e non solo lui nega o minimizza quello che con un termine fin troppo sbagliato perché equivoco si chiama Olocausto anziché Shoà e che comunque consiste nel genocidio di sei milioni di ebrei?
“Anche in questo argomento non siete onesti, non siete in buona fede. Nessuno – ripeto: nessuno – nega l’Olocausto, nessuno cioè nega che i nazisti hanno perseguitato e messo a morte gli ebrei in quanto tali, così come gli zingari in quanto zingari e gli omosessuali in quanto omosessuali. Il fatto è che non ci convince la cifra dei sei milioni. Ci pare fin troppo esagerata”.
Guardi, le potrei indicare una buona bibliografia sull’argomento, che non mi pare lasci adito a molti dubbi.
“La ringrazio. Ma allora perché vietare, ridicolizzare e condannare a priori qualunque tentativo degli studiosi, come quello organizzato dal presidente Ahmadinejad a Teheran tempo fa, per cercare di analizzare assieme le fonti, le bibliografie, le prove, ecc., e cercare quindi di stabilire un punto fermo accettabile per tutti? Voi non vi fidate mai delle nostre affermazioni e cifre, fino a riderci in faccia quando i tratta del nucleare. Per quale motivo mai noi dovremmo accettare senza discutere le vostre? Se me lo spiega mi rende felice. La Chiesa si è ha sempre vantata di avere avuto milioni di martiri, ma le ricerche dimostrano cifre enormemente minori, comprese quelle – poche unità – indicate dall’ex prete tedesco Deschner nei suoi molti libri. Papa Wojtyla ha permesso che in vista dell’anno santo del Duemila gli studiosi non solo cattolici vagliassero tutti i documenti vaticani riguardanti i roghi di streghe compiuti dall’Inquisizione, e la cifra accreditata da tempo di 10 milioni di vittime si è ridotta mi pare a 50 mila”.
Mi scusi, ma è solo perché sono stati distrutti, per vari motivi, quasi tutti gli archivi giudiziari dell’Inquisizione, altrimenti…
“Sì, sì, non ne dubito. Però non capisco comunque perché non permettere di fare agli studiosi il loro mestiere, che è quello di verificare le fonti. Se non c’è nulla da nascondere, perché impedire o peggio ancora demonizzare le verifiche? E poi, scusi, ma c’è un’altro aspetto, che dovrebbe interessarvi non poco”.
Quale?
“Beh, se davvero in Europa la Germania, cristiana e cattolica, ha potuto massacrare ben sei milioni di ebrei, più tutti gli altri, allora credo che l’Europa e la sua Chiesa debbano dichiarare la bancarotta morale. Se davvero avete compiuto un crimine così orribile, di dimensioni così mostruose, come mai pretendete di poterci dare lezione anziché nascondervi per sempre dalla vergogna? Se davvero la Chiesa ha taciuto o peggio ancora consentito su una simile gigantesca mostruosità, come mai non è stata chiusa o almeno rifiutata dai fedeli? Vede, in definitiva è anche vostro interesse, vostro di europei e di cristiani tutti, non solo dei tedeschi, sperare che la cifra totale sia inferiore, e di molto, agli asseriti sei milioni, altrimenti potete solo suicidarvi, moralmente parlando, anziché continuare a voler dare lezioni al mondo e per giunta volere lo “scontro di civiltà”. Una civiltà che manda alle camere a gas sei milioni di esseri umani, più qualche altro milione di non ebrei, non è una civiltà, bensì di fatto una inciviltà. O no? Infine, non vorrei annoiarla, ma c’è ancora un argomento che dovrebbe spingervi a fare delle verifiche sulle reali dimensioni dell’Olocausto”.
Vale a dire?
“La gioia che si proverebbe se si scoprisse che avete ammazzato molta gente in meno. Ci sarebbe da far festa per ogni eventuale gasato in meno, non crede? E se si scoprisse – per pura ipotesi – che non di sei milioni si è trattato, bensì di 300 mila persone o un milione – comunque troppe vittime, sia ben chiaro – allora ci si dovrebbe ubriacare dalla gioia dal sapere che è stata uccisa molta ma molta gente in meno. O no? Io non so quante siano esattamente le vittime dell’Olocausto – in ogni caso troppe, ripeto – così come non conosco l’ammontare delle vittime dell’Olocausto dei rom, del quale non parlate mai, ve lo siete dimenticato. In linea di massima le vittime dell’Olocausto potrebbero essere anche di più di quanto si crede, ma se si scoprisse che sono morte di stenti dovuti alla guerra e all’assedio di una Germania ridotta allo stremo, dove morivano come mosche anche i tedeschi, anziché alla ferocia programmatica antisemita e razzista dei nazisti tedeschi, allora comunque ci sarebbe da tirare un sospiro di sollievo. Non crede? Noi crediamo che le cifre siano gonfiate per poter usare l’Olocausto come bavaglio per zittire chiunque critichi Israele nonostante sia criticatissima e molte volte condannata dalla stessa Onu. I vostri liberatori angloamericani se ne sono sempre fregati, mi scusi il termine, dei campi di concentramento, non hanno mai neppure tentato di colpire almeno le linee ferroviarie dei treni delle deportazioni. Beh, un conto è se se ne sono fregati di campi di concentramento dove venivano ammazzati in totale – che so – 300 mila persone, ma un altro conto è se se ne sono fregati di campi dove venivano massacrate le persone a milioni e milioni. Non crede? E gli angloamericani su ciò che avveniva nei campi e agli ebrei erano molto ma molto più informati del Vaticano, è ormai documentato da buoni libri. Lei prima mi ha offerto una bibliografia. Vuole che gliene consigli io una su quest’altro argomento?”.
La ringrazio, ma purtroppo lo conosco bene, dubito si possa aggiungere altro a quanto ho già letto. Senta, cambiamo totalmente argomento. C’è una domanda che mi ossessiona da prima di venire in Iran e che mi ha turbato durante tutto il viaggio. Ho letto che a volte vengono condannate a morte anche delle minorenni, ma poiché la legge coranica vieta l’esecuzione di vergini queste condannate vengono date in moglie ai loro carcerieri così che dopo la consumazione del matrimonio possano essere uccise. Per me questo argomento è dirimente, vi passa una linea di demarcazione.
“La ringrazio perché lei è stato gentile nel pormi la domanda, ha parlato di matrimonio, sia pure forzato, ma non di stupri come invece ho letto in più parti tramite Internet. Guardi, da noi ogni matrimonio nel quale la donna non sia consenziente non è valido. Non solo: chi la obbligasse a sposarsi contro la sua volontà sarebbe passibile di gravi accuse e condanne. Escludo perciò nella maniera più assoluta che in Iran siano accadute o possano accadere di queste cose. Ignoro se possano essere accadute in altri Paesi. Possono forse esserci casi di abusi sessuali da parte di personale carcerario verso donne in carcere, ma questo tipo di violenza alligna in quasi tutte le carceri del mondo, comprese quelle italiane, non è una specialità iraniana”.
A proposito di matrimoni, qui in Iran ci è stato detto che si possono avere altre mogli tenendo la cosa nascosta alla prima e che per andare legalmente a prostitute o per coltivare una avventura extramatrimoniale si può usare il “matrimonio a tempo”, per lo stretto necessario della relazione sessuale. Come è possibile esista il concetto di donna “usa e getta”?
“A parte il fatto che si tratterebbe anche di “uomo usa e getta”, sta di fatto che vi hanno raccontato una fesseria. Da noi il matrimonio è anche un contratto civile, nel quale la donna ha il diritto di dettare le sue clausole. Può imporre la clausola che il marito non possa avere altre mogli, o che possa avere solo quelle che abbiano anche il gradimento della prima consorte e, infine, che da loro deve divorziare se così lei decide. E’ perciò impossibile celebrare matrimoni all’insaputa della prima moglie, e se dovesse avvenire sarebbe una cosa molto grave. Il matrimonio a tempo può esistere, ma certo non come trucco per prostitute o avventure, bensì come accordo tra i due contraenti il vincolo coniugale sia pure temporaneo. In ogni caso guardi che noi non incoraggiamo affatto i divorzi, che sono un trauma per tutti, anzi: il magistrato prima di concederlo cerca di vederci chiaro senza nessuna fretta perché il tempo a volte è galantuomo e sana le fratture. A meno che, ovviamente, non si evidente che i due coniugi ormai si odiano”.
Domanda forse impertinente, ma logica. Il buon musulmano, specie il martire, trova in paradiso mi pare ben 72 vergini, a disposizione per i suoi sollazzi. Ma cosa vi trovano, sempre in paradiso, le buone musulmane, martiri comprese? Vi trovano 72 bei maschioni, meglio scafati che vergini, a loro uso e consumo?
“Bella domanda. Vi trovano gli uomini che arrivano in paradiso!”.
Beh, ma è una discriminazione a svantaggio della donna, un paradiso direi maschilista. Mi colpisce che lei abbia risposto esattamente come la guida del viaggio che ho fatto in Marocco prima di Pasqua. Sembra una risposta prefabbricata, ma non sarò così scortese da pensare che lo sia. Per concludere:: visto che siete sciiti sia voi iraniani che l’80% degli iracheni, perché non formate il “blocco sciita” di cui in Occidente si parla temendolo? Così evitereste rischi di altre guerre e dareste vita a una potenza ricca non solo di petrolio, ma anche di cervelli e con un grande patrimonio di civiltà, una potenza in grado di trainare lo sviluppo dell’intero Medio e Vicino Oriente e quindi di dare anche una mano alla stabilizzazione del mondo.
“Il motivo è semplice. Noi non siamo razzisti e neppure fanatici religiosi, contrariamente a quanto pensate e scrivete. Non vogliamo una politica di potenza, ma una politica basata su accordi e patti tra i vari Stati. Vogliamo che la pace nel mondo, perché sia vera e duratura, non si basi su singoli blocchi religiosi, ma su accordi tra i popoli”.
Il 23 mi troverò a cena con gli altri colleghi del viaggio in Iran. Poteva essere una cena allegra, invece credo proprio sarà triste, si parlerà più di ricordi che di progetti. Fin da ora abbiamo tutti, e non solo io, un magone misto a malinconia e nostalgia. Speriamo che anche l’Iran trovi la sua strada. Verso il futuro. Il futuro della numerosa gioventù curiosa e affamata di vita che sciama ovunque, arricchita e forse guidata dai milioni di ragazze in spolverino e velo islamico quasi sempre nero che sembrano allegri fantasmini in moto perpetuo. E che sono piene di vita e affamate di certezze.
caro Uro,
occhio alle” Terme”!
Ma almeno tu non ti devi portare dietro il peso di governare una nazione.
Mi raccomando ..lontano da emozioni “forti”.
Mica ti sei messo in testa per caso di essere il Cavaliere.
In tutti i casi..
Gaudeamus igitur iuvenes dum sumus.
Post iucundam iuventutem
post molestam senectutem
nos habebit humus!
ciao
cc
ho visto il website dell’isola di Uroburo, sembra carina. Ora diventera’ un’altra ‘turist trap’, povero Uroburo! tra un anno non la riconoscera’ piu’.
Io invece ho aperto il ‘trend’ di massaggi e bagni termali, o no? lasciatemi ‘gloriare’ di qualcosa.
A proposito di saune, ed effetto serra, il Dipartimento dell’Ambiente ha pubblicato uno studio condotto dal MetOffice e l’universita’ di Oxford. Lo studio e’ stato avallato da Greenpeace e ‘Friends of the Earth’, ed e’ il piu’ accurato ed attendibile fatto finora, almeno qui. Le temperature medie estive saliranno di due gradi C intorno al 2040 (qui in UK). L’aumento dipende dalla CO2 gia’ emessa, nulla puo’ essere fatto per cambiarlo. Almeno 800.000 case sono a rischio per via di erosioni costiere ed avanzamento del mare. Il cambiamento climatico sara’ molto tangibile. SE la CO2 verra’ ridotta da adesso, occorreranno molti decenni per vederne gli effetti. Altrimenti, l’aumento medio estivo’ sara’ di 6C (!!!) intorno al 2080. Che allegria. Almeno, non saro’ in giro per la seconda data, questo e’ certo
Peter
xCC
senectus morbus (eh eh eh).
Iuvenes dum sumus??! Iuvenes eratis illo tempore, dico (?anno DCLXXII ab Urbe condita).
Peter
caro peter,
tu vuoi mettere limiti alla provvidenza e questo è peccato di superbia.
Brucerai nelle fiamme infernali!!!!!
Per il CO2 invece la colpa è della natura che non fa la sua “parte”,con l’ossigeno..bisogna collaborare…!!
Da una scenetta vista iersera ..intervista comica a Letizia Moratti..carina la scenetta..!!
cc
x Ber
Caro Ber,
Le decisioni di Obama hanno portato la disoccupazione alla piu’ alta % dal 1965 e non abbiamo visto il peggio.
Ci sono piu’ lobbyist a Washington di prima.
Mai prima di ora un Presidente si sarebbe permesso di licenziare capaci ed onesti CEO di compagnie private per rimpiazzali con uno dei suoi cronies.
I trilioni stampati non sono ancori stati usati, solo un quinto sta andando per progetti che favoreggiano un senatore o l’altro.
Si lamenta di continuo di FOX NEWS, l’unico canale televisivo che ospita anche l’opposizione, mentre gli va bene che il 99% sono nella sua tasca.
Pero’ leggo con grande meraviglia che il NYT ogni giorno ha almeno un articolo non tanto favorevole, cosa inaudita….
L’anno scorso in giugno la disoccupazione era al 4.4%, un anno dopo siamo a sopra il 9.5%, ma non ci credere.
Nel mio Stato siamo al 12.5%, in altri Stati al 15.2%…..
Vedi, calcolano solo quelli che riscuotono la disoccupazione al momento, molti hanno esaurito i benefici e non contano piu nelle file dei disoccupati.
Si dovra’ ravvedere, senno’ la nazione andra’ a capofitto.
Non ti dimenticare che dal 2006 TUTTO e’ stato in mano dei democratici, due anni e mezzo.
Un caro saluto,
Anita
AH, Peter
L’urbe più che” condita” ,ormai è totalmente” cotta”.
cc
Sui “colli fatali” ormai sventolano “pennoni “mosci”.
xCC
come si vede che sei un ‘barbaro’ gallo cisalpino…
x peter
Visto che siamo in argomento e poi basta, perchè poi ci chiamano ad amministrare qualche Provincia”o Regione”,
Lo sai perchè i Galli tutte le mattine ,cantano ,alzando lo sguardo al cielo, sbattendo gioiosamente le ali???
Titolo: presidente imbonitore
Entri col tuo verbo velenoso
nelle debol menti del popol
generoso;
simile ai tuoi lecchini serventi,
imbonendo, barzelettando, cerchi
consensi al tuo losco inganno.
Maledetto imbonitore!
Coi tuoi palazzi, le tue puttane,
le tue suadenti troie galleggiano
nel letame.
Lussurioso imbroglione
tutti ci trascini in un
immenso bidone,
dove togliendoci ogni dignità
ci possiedi con le tue battute
come fossero verità.
Imprenditor non sei, ma imbonitor
sei, venditore di speranze irreali,
lieviti i desideri popolari, col tuo
sporco ciarpame, il tuo lurido fango
ti seppelirà.
Usaci, sfruttaci,
ma dove credi d’andar, aspetta,
e verrà il giudizio popolar,
ci lascerai schiavi pe tuoi
viziosi ardori.
Falso venditore
di popolar speranze,
lieviti leciti desideri
co tuoi sporchi pensieri.
io lo so caro cc; perchè ringraziono Dio di aver creato le galline senza mutande.
…o forse perchè la massaia, anche per oggi, ha deciso di salvare la sua cresta!!!
Sylvi
Cara Anita,
se la disoccupazione aumenta non e’ colpa di Obama,le industrie non vendono i prodotti e quindi licenziano gli operai,…siamo in crisi economica provocata specialmente dagli operatori di borsa.
Sono loro e i loro capi che si portavano a casa mezzo milione di dollari l’anno solo di bonus,…e non solo quello,…il mercato ad un
certo punto scoppia,…ed e’ scoppiato.
Non e’ colpa nemmeno del precario operaio che,a 34 anni con un diploma od una laurea, si ritrova senza lavora e magari con un
mutuo e una famiglia da mantenere,…sta succedendo in Italia.
Un milione di disoccupati in piu’ quest’anno qui,8,5%, e io,se apro
la tv,mi devo vedere una cretina che dice che e’ stata con il
magnaccia nella sua villa non so dove,…e’ da paese serio?
Cara Anita,noi siamo la vecchia generazione,quella del dopoguerra,tanti sacrifici e niente ferie,…adesso vogliono tutto e subito e nessun ostacolo morale li ferma.
Prodi aveva portato il debito pubblico italiano sotto di 4 punti,questo governo,in tre mesi si e’ mangiato 80 miliardi di euro,il debito e’ a 115% e dice che “tutto va bene”.
In Usa il debito e’ al 12%e e vi lamentate.
Ogni bambino che nasce in Italia nasce con un debito sulle spalle di 83000 euro,….il costo di un minilocale.
Rimettere in sesto la baracca richiedera’ lunga cura e sacrifici,
i soldi li prenderanno da chi ha risparmiato,” purtroppo”, siamo vissuti 30 anni al disopra del ns reddito,…e i nodi sono venuti al pettine
Una svalutazione del dollaro trascinerebbe nel baratro tutto il mondo e causerebbero danni maggiori.
Un caro abbraccio,Ber
xCC
i Galli (con la maiuscola) goivano perche’ il cielo non gli era ancora caduto sulla testa, ‘l’unica cosa di cui avessero paura’
Peter
Caro pasquino,
un posto da vice-ministro non te lo leva nessuno !
ciao
peter
sei rimandato, in barzettologia!
Applicati meglio,fammi conoscere un Inglesina come si deve e puoi sperare!
cc
Meglio la mia cara Sylvi, nevvero.
buona serata
Sylvi , ti dimenticavo ..perbacco
anche tu rimandata, riprova,la prossima volta…però sei sempre pericolosa..!!
ciao
xCC e Pasquino
veramente, per una volta Pasquino mi ha fatto ridere con la sua, invece!
Quella di Sylvi e’ troppo utilitaristica, antropocentrica, etc etc
Peter
caro cc, vice-ministro no, però vorrei esser capo delle guardie, quelle che fanno la guardia alle troie
dello sporcaccione brianzolo, che ne dici? o è già occupato da mister bufera???
vi saluto tutti, vado a spasso sul lungomare
a domani.
x Marco,
le case popolari fatte a Pe nel 1960,una percentuale sono andati ai rom,…le male lingue politiche dissero che il sindaco li dava per avere voti.
Comunque i rom sono la’,contrada Rancitelli famosa per smercio di droga,una pattuglia e’ quasi stabile da quelle parti.
Dopo quasi 50 anni si sono integrati,i figli vanno a scuola ed hanno dei commerci.
Se a Mi ciagolano e non incominciano mai,…mai si integreranno.
Ciao,Ber
Ho fatto un sogno. Un Cavaliere nel sollazzarsi nel retro di una pulzella ha tanto esagerato da renderla bisognosa di cure al pronto soccorso. E la pulzella telefonò alla mamma per raccontarle del ricovero e del perchè e percome, roba che manco la mamma della Lewinsky. E nel sogno ho sentito che – mentre qualcuno registrava ANCHE quella telefonata – la mamma esclamava trionfante “Ora lo teniamo per le palle!” e che la pulzella dopo qualche tempo diventava ministro.
Certo che è strano: sia Noemi che la Carfagna amano farsi fotografare di schiena col popò in bell’evidenza. Tanto va la gatta al lardo (del popò)…
———————-
“La vita è sogno”. Heh heh heh….
Calderòn de la Barca
ma mio caro Sir,
la mia nonna mi ha insegnato che la buona tavola “ringalluzzisce” i nostri beneamati compagni, li predispone al sogno, alla fantasia…e noi con loro.
<<>>
Ps: cosa impossibile con la cucina inglese!!!
Sylvi
mi è saltato , non so perchè il virgolettato
– e il naufragar m’è dolce in questo mare.-
Sylvi
x Ber
Caro Ber,
io parlavo di percentuali di disoccupazione.
Di deficit non ne parliamo neanche, non sappiamo contare cosi’ in alto.
Obama sta affrontando una crisi interna, entro il suo stesso partito.
Non solo che non sa la storia, non sa nemmeno la matematica.
Io non parlavo di CEO imbroglioni e inefficienti, ma di CEO capaci ed efficienti…in ogni caso e’ il “board of directors” che deve dimettere un CEO, non certo il Presitente della nazione.
Non siamo ancora sotto una dittatura…ma gli inizi ci sono.
Ciao, Anita
xSylvi!!
bene, buon bagno!!
quello della cucina inglese che fa schifo e’ un altro mito urbano!!
Si mangia bene se si sa dove andare e si evita il cheap fish&chips!!
Pero’ alcuni fish & chips sono eccellenti!!
Cosi’ prevengo altre obiezioni da bloggers connoisseurs di tutto e tutti!!
E sanno cucinare bene anche gli inglesi, non solo gli stranieri e gli oriundi!!
Cosi’ prevengo ulteriori obiezioni!!
cordiali saluti!! (ed ai suoi polli pure!!)
Peter!!
X Peter
Ah la cucina degli inglesi!
Come ci sanno cucinare bene,vedremo che bel piatto ci stanno preparando questa volta.
Cucina di “alto bordo”,altro che pizza e spaghetti!
Saluti anche per l’instancabile Barnard
L.
x Pino post 143
i Comuni potrebbero affittare case di edilizia popolare ai Rom come si fa con le persone disagiate. Affittare, NON regalare.
I Rom sono meno poveri di quanto si pensi.
Comunque sono del parere che in Italia se un cittadino lavora, Rom o non Rom, viene rispettato comunque. Se invece vive da parassita molesto, beh, mi si dovrebbe far capire quale sia il Diritto che prevede che si possa vivere alle spalle degli altri anche quando si ha la forza e la possibilità di lavorare. Non mi si dica che ai Rom non dà lavoro nessuno, perchè allora farei notare che tantissimi commercianti nomadi (vanno a vendere con le baracche, alle fiere paesane) africani neri , pachistani, indiani, lavorano tranquillamente e onestamente, rispettati e riveriti, come anche sono rispettati (almeno qui da noi) i nordafricani che commerciano con le baracche su ruote e i romeni che lavorano in campagna.
x Ber
i Rom hanno grandi potenzialità per sviluppare attività remunerative senza dover ricorrere alle attività disoneste.
Le donne Rom, molto più degli uomini. Penso alla Moda, al tessile, ai monili, ma anche all’arte e alla musica.
Mancano purtroppo tra di loro figure leader che svincolino i Rom dal loro anacronismo, pur salvaguardando il nomadismo e la loro cultura di base.
Qui a Bisceglie mi viene la tristezza quando vedo bambini e bambine Rom intorno ai 10 anni, svegli, simpatici, chiedere l’elemosina ai semafori invece di andare a scuola o di cercarsi un’attività più gratificante del chiedere la carità. Come legislatore sarei molto drastico, in proposito.
xLinosse
grazie, presentero’.
Ma chi e’ Barnard??
Da 133 di Vox
“Ho trovato questa interpretazione sul casus TIMES/BERLUSCONI alquanto suggestiva, sicuramente insolita, a opera di Paolo Barnard su:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6012
IL TIMES E BERLUSCONI: MACCHE’ NOEMI ”
Il pranzo è servito,preparate le posate e… buon appetito!
L.
Democrazia Atea è un movimento “popolare, attivista, moderato”. Popolare perché fa gli interessi dei deboli. Attivista perché, nello svolgimento di detto compito, si è attivi, quindi intercollaborativi. Moderato perché, pur in questa sua azione dinamica, rifugge da dialettiche ed atteggiamenti estremisti e violenti, bensì cerca dialoghi ragionevoli e costruttivi per pervenire a decisioni concrete a vantaggio dei Cittadini. Se si vogliono risolvere veramente i numerosi problemi della società, il Movimento deve essere uno e compatto, e deve ergersi in modo deciso contro il Meccanismo stesso, sostituendogli una Cosa Pubblica rimodernata sulla base di princípi concreti ed oggettivi, nel cui centro sia posto sempre e soltanto il Cittadino.
Gli interessi che il Movimento si prefigge di difendere, sono dunque quelli di chiunque si senta danneggiato e discriminato da questo sistema falsato e menzognero, e ne ha abbastanza delle solite facce e delle solite parole. Democrazia Atea desidera quindi accorparsi coi Cittadini che non intendono più continuare a subire e non sono più interessati ad ideologie od utopie irrealizzabili: Cittadini il cui scopo è riportare l’Italia ad uno stato di decoro e di benessere per tutti all’interno, e di rispettabilità all’esterno; Cittadini che vogliono vivere la propria vita in piena Democrazia, in piena Libertà e senza l’imposizione violenta, autoritaria e dittatoriale da parte di nessuna religione o setta ed in particolar modo della più oscurantista e medievale di tutte, ovvero della setta cristiana cattolica.
Il post precedente è copiato da:
http://democrazia-atea.blogspot.com/
Ma anche questi mi sembra che in quanto a comunicazione siano piuttosto indietro. Le intenzioni sono buone, ma se non le si sa comunicare non vengono recepite dal target e restano lettera morta.
caro Peter,
con uno zio per quarantanni direttore d’albergo a Londra della
catena Ford, con un cugino maitre d’hotel, ancora a Londra, pensa davvero che non sappia di che parlo?
Ho mangiato benissimo a Londra e altrove, non per merito degli inglesi.
Non sia sempre così aggressivo. Gli inglesi, in fondo in fondo, hanno altri pregi che nessuno contesta!
I suoi fish&chips dipendono dal luogo, dall’olio e da molto altro, compreso il pesce!
Se pare che io abbia sempre ragione è perchè parlo solo di quello che so e conosco. Lascio agli altri il resto.
Come dice lei sono utilitaristica, antropocentrica… ecc, ecc,
Buona serata Sylvi
Cara Anita,
per disoccupazione l’Abruzzo,in cui si dovrebbero ricostruire
centomila case ha avuto un incremento del 50%,e’ a quota 9,7%,
la sardegna ha ancora piu’ disoccupati,pare che il berlasca abbia dichiarato la guerra ai bisognosi,aiuta i ricchi imbroglioni.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=62740&sez=HOME_INITALIA
Leggi e fatti due risate.
Un caro saluto,Ber
X Ber 185
Ciao Ber,ho letto l’articolo ed anche in questo caso siamo alla classica ciliegina sulla torta ormai putrefatta di un governo che era, è e sempre restarà si un governo “poppe al vento” ma non quelle della barca Italia da rimetere sulla buona rotta .
Un esempio dimostrativo!, quello della ricostruzione in Abruzzo
Il cavoliere sostiene:
“Stavolta mi sono proprio indignato, c’è stata una manifestazione organizzata dalla sinistra sul terremoto dell’Abruzzo. Il 15 settembre daremo 3.000 appartamenti e il 30 novembre altri 15.000. La sinistra strumentalizza la paura, il dolore e i morti. Vergogna. Non c’è più dignità, non c’è nobiltà d’animo».
Peccato che IL CRONOPROGRAMMA che viene utilizzato anche per le costruzioni di case in Abruzzo contraddice in modo tecnico e non bolscevico il cavoliere.
Infatti stabilisce in modo inequivocabile che i giorni necessari per la conclusione del progetto “CASE”, sono 250 giorni in tutto. Per la cantierizzazione sono necessari 35 giorni di lavoro e dovevano essere a metà giugno. Sono invece appena cominciati.
PER CUI:
A fine settembre è prevista la consegna di 200 alloggi. A fine dicembre tutti i cinquemila.
Attendiamo con ansia la moltiplicazione ,con buone probabilità ,anche in questo caso ,solo virtuale.
Hanno ragione gli Abruzzesi:
Forti,gentili ma non fessi per cui……INSISTERE!
Ripropongo una tendopoli in quel di Arcore!
Saluti
L.
xSylvi
ah, io sarei sempre aggressivo?! Sara’ per i punti esclamativi, magari?
Riguardo ai bloggers connoisseurs, non mi riferivo (solo) a lei…
I peggiori ristoranti in UK (ed altrove) sono proprio gli italiani, con rare eccezioni, che bisogna conoscere. Quindi mi scusi, i suoi parenti del ramo non fanno proprio testo (se non come conferma di cio’ che ho appena detto, temo…). Infatti i ristoratori italiani si agitano sempre alla vista di clienti italiani.
Saro’ di bocca buona, ma a tutti gli inviti a pranzo e cena che ho avuto qui, ho sempre mangiato con molto gusto. E le cuoche, o cuochi, sono gente ‘del loco’.
Buona serata a lei.
Peter
xSylvi
vorrei proprio poter dire altrettanto dei rari inviti a pranzo avuti in Italia, ed anche in Germania. Sara’ la mia solita fortuna…
O forse lo stile culinario dei ‘continentali’ varia molto a seconda degli ospiti…
Peter
x Peter
Veramente anche la cucina americana, tanto criticata, non era affatto male.
Non parlo di adesso, adesso e’ veramente multiculturale.
Parlo di molti anni fa quando c’era una distinta cucina americana.
Era piu’ semplice, ma i main stay erano; cotolette di vitello, roast beef con contorni, costolette di agnello, pollo arrostito o in brodo, costolette di maiale, minestre varie, pesce fritto in batter, ed ognuno aveva piatti speciali secondo le loro origini.
Ho un libro enciclopedia di cucina Americana del 1951, di 1700 pagine, questo ti puo’ dare un idea.
I ristoranti Italiani erano impossibili, salse pesantissime e tutto coperto di salsa rossa….
Molto e’ cambiato, i ristoranti Italiani sono in maggioranza buoni, io mi astengo perche’ non vado molto per salse ed aglio.
Dipende anche dagli Stati, negli US non si puo’ generalizzare.
Anita
x Peter
in Friuli non è mai stato, a Venezia le ho dato delle dritte per non fare il turista babbeo, la Germania è molto grande…
E lei se la prende per qualche!!!!!!!!!!!!
A Est quando crede, mi faccia sapere, e sarà gradito ospite, perchè siamo rimasti a Omero per l’ospitalità.
Torno da un’ora e venti su Skipe col cugino londinese.
Ha ragione, i barbari inglesi hanno imparato a cucinare!! (solo due).
Ps: amo la cucina semplice con ingredienti freschi e di ottima qualità; diffido sempre delle troppe salse, hanno sempre qualcosa da nascondere!
Sylvi
VITTORIA DEGLI INDIOS !
Perù, revocate le leggi sulla terra
LIMA – Dopo le proteste e gli scontri durissimi delle scorse settimane, gli indigeni dell’Amazzonia l’hanno spuntata. Il Parlamento peruviano ha revocato i due controversi decreti presidenziali sullo sfruttamento della terra che secondo gli amerindi, favorivano lo sfruttamento di gas, petrolio e delle foreste amazzoniche.
[La Repubblica]
x Sylvi
Ecco, hai scritto:
“Ps: amo la cucina semplice con ingredienti freschi e di ottima qualità; diffido sempre delle troppe salse, hanno sempre qualcosa da nascondere!”
~~~~~~
Esattamente.
Conosco le cucine dei ristoranti o meglio, conosco e conoscevo gli ispettori.
Mio marito gestiva ristoranti alla grande, menu’ semplici perche’ servivano fino a 3 mila persone alla volta.
No fast food.
Ne ho sentite delle belle.
Tutti gli avanzi finiscono con una bella salsetta con un nome esotico.
I ristoranti cinesi sono famosi, ci aggiungono un po’ piu’ di aceto di riso per mascherare e per preservare qualche giorno in piu’.
Io voglio vedere quello che mangio, semplice, fresco e di qualita’.
Vicino a me c’era un ristorante Italiano, cucina del Nord Italia…..potevano imbambolare i non Italiani, ma non me’.
Tutto era coperto da salsette marroni…con funghi o senza.
Idem per il famoso sugo alla bolognese…mai visto in Italia, mia mamma era tante cose, ma era un ottima cuoca romagnola.
Il padrone stesso, Pierluigi, monopolizzava la nostra tavola per parlare in italiano con me e mi avvisava su cosa NON ordinare.
Come se io non lo sapessi……..
Dopo qualche anno la clientela e’ sparita, altri hanno acquistato il ristorante, sempre con “Cucina del Nord Italia”, differenti nomi, ma medesimi errori.
Sono durati solo pochi mesi.
Buona notte,
Anita
Usa, il finanziere Stanford si è costituito
Il miliardario si è consegnato all’Fbi. E’ accusato di aver messo in piedi uno “schema Ponzi” e aver truffato gli investitori per 8 milioni di dollari
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/esteri/stanford-costituito/stanford-costituito/stanford-costituito.html
Ma sara’ la giornata delle buone notizie?
Eccone un’altra:
Il “Ris” degli animali scopre chi li maltratta
Nasce a Grosseto il primo Centro di medicina forense veterinaria. Un team di esperti indaga sulle cause di decesso di cani, gatti e animali selvatici.
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/cronaca/cani-gatti-condomini/ris-animali/ris-animali.html
Bus gratis nel Lazio per studenti
e disoccupati dal primo settembre
L’iniziativa anti-crisi della Regione: esentati i ragazzi fino ai 25 anni e chi ha reddito sotto i 20mila euro
[Corriere]
Dovrebbero farlo anche per i pensionati.
Il vicario del Papa Agostino Vallini interviene sulla decisione della provincia di Roma
L’assessore alle Politiche giovanili: “I ragazzi non conoscono i rischi che corrono”
Preservativi a scuola, no della Chiesa
“Si banalizza la sessualità dei giovani”
Il cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa
ROMA – Il cardinale vicario del Papa Agostino Vallini condanna in una nota, in cui esprime “viva preoccupazione”, la mozione del Consiglio provinciale di Roma che prevede l’installazione di distributori automatici di preservativi nelle scuole superiori di Roma e provincia, da lui stigmatizzata come un tentativo di “banalizzare nuovamente i temi dell’affettività, della sessualità e dell’educazione giovanile, proprio in un tempo in cui è al centro dell’attenzione di tutti la questione dell’emergenza educativa”.
La notizia del provvedimento approvato giovedì scorso del Consiglio provinciale è arrivata all’attenzione del Vicariato attraverso la stampa. “La mozione, variamente commentata – sottolinea il cardinale – non può trovare consenso nella comunità ecclesiale di Roma e nelle famiglie cristiane seriamente preoccupate dell’educazione dei loro figli. Sorprende che una simile iniziativa, affidata alla scuola – per sua natura impegnata a promuovere la formazione integrale della persona – possa essere considerata come meritevole di favore in nome della cosiddetta informazione e prevenzione”.
————————————-
E’ “ciusto!”. I giovani è meglio lasciarli in balia dei preti…. meglio ancora se pedofili
PROCESSO ALDROVANDI
Chiesti tre anni per i poliziotti
«Manganellavano il ragazzo che urlava ‘basta’»
Urlava «basta» e «aiutatemi» quella mattina, del 25 settembre di 4 anni fa, Federico Aldrovandi. Invece di essere aiutato, subì una aggressione violenta dai poliziotti e morì. Non ha avuto dubbi il pm Nicola Proto chiedendo una pena di tre anni e otto mesi per i quattro poliziotti accusati di eccesso colposo.
***
3 anni e 8 mesi per omicidio?
Se la sono cavata con poco.
USA:
DEMOLIZIONE di abitazioni per far risalire i prezzi sulle case
http://atheonews.blogspot.com/2009/06/us-housing-market-to-get-boost-from.html
U.S. housing market to get boost from home demolitions
In a nation with a huge homeless population, the US Government plans to start demolishing empty homes, simply to create an artificial shortage and boost housing prices supposedly to protect the value of the mortgages the banks hold.
But the mortgages the banks hold are not valued based on unsold homes!
The only point of bulldozing empty homes to create an artificial shortage to keep prices up TO PROTECT BANKERS’ FUTURE PROFITS!
If homes are cheap, you borrow less and the banks get less interest from you. If the homes are expensive, you have to borrow more money anmd the banks make more interest off of you.
In other words, they are using bulldozers to re-create the housing bubble from a few years ago.
And this will fail because they are artificially inflating housing prices WITHOUT BRINGING BACK THE JOBS THAT ALLOW AMERICANS TO BUY THESE HOMES AT THESE INFLATED PRICES!!!
Ah, Aldovrandi, quello massacrato di botte dalla polizia iraniana…. O cubana? Ah, no, cinese….
Spinoza