“Aprite le porte”, un appello di 56 Premi Nobel e 202 eurodeputati contro il blocco di Gaza
“Aprite le porte”, un appello di 56 Premi Nobel e 202 eurodeputati contro il blocco di Gaza
56 Premi Nobel, 202 eurodeputati, ma anche Michel Rocard, Yasmina Khadra, Martin Gray, Noam Chomsky… firmano l’appello “Aprite le porte” per chiedere che sia definitivamente tolto l’assedio a Gaza.
Nella striscia di Gaza, su una lista di 4000 “prodotti autorizzati” da Israele (prima dell’assedio imposto nel giugno 2007), oggi ne sono tollerati solo da 30 a 40, ed un milione e mezzo di persone restano imprigionate, sottoposte all’arbitrio più totale. E senza che il cuore di Obama si spezzi neppure un po’…..
Libri, dischi, vestiti, tessuti, scarpe, aghi, lampadine elettriche, candele, fiammiferi, strumenti musicali, bandiere, coperte, materassi, tazze, bicchieri… sono vietati e non possono essere introdotti se non attraverso i fragili tunnel che collegano la striscia all’Egitto, bersagli di bombardamenti ripetuti. Nel 2008 più di 50 persone sono morte in questi tunnel, a causa di crolli. Nessuno dei materiali necessari per la ricostruzione (cemento, porte, vetri, finestre…) è autorizzato, dopo gli spaventosi bombardamenti del dicembre 2008 – gennaio 2009. Il tè, il caffè, la semola restano vietati (cfr, inchiesta di Amira Hass “Israel bans books, music and cloche from enetring Gaza, Haaretz, 17 maggio 2009).
56 Premi Nobel, tra cui 10 Nobel per la pace, 202 membri del Parlamento Europeo (2004-2009), oltre ad altre personalità, partecipano con la ONG Peace Lines alla campagna “Aprite le porte”, perché sia definitivamente tolto l’assedio a Gaza, e per una serie di scarcerazioni, secondo criteri umanitari e giuridici.
Noi chiediamo a tutti i dirigenti politici ed ai membri del nuovo Parlamento Europeo, di fare tutto il possibile perché si giunga a queste scarcerazioni – tra le quali quella del sergente Shalit e dell’ex ministro dell’educazione Al Shaer, riarrestato il 19 marzo, in violazione del diritto internazionale.
L’Europa e l’Union pour la Méditerranée non possono continuare a tollerare ai propri confini simili condizioni di privazione e di soffocamento.
L’appello “Aprite le porte”
Israele deve porre fine al blocco di Gaza, a tutte le carneficine, e permettere a Gaza di aprirsi al mondo, in modo da rendere possibile una economia vitale.
I Palestinesi devono porre fine a tutti gli attacchi di razzi su Israele e sugli israeliani.
Gli esseri umani non sono moneta di scambio.
Il Palestinesi devono liberare il sergente Shalit, che tengono prigioniero da quasi tre anni.
Gli israeliani, che detengono più di diecimila persone nelle loro prigioni, devono liberare un numero significativo di donne prigioniere, di malati, quelli più anziani, alla scadenza di lunghe condanne, oltre ai prigionieri in detenzione amministrativa, ivi compresi tutti i membri eletti del Parlamento palestinese.
56 Premi Nobel
Premi Nobel per la Pace: Mgr Carlos Belo, il Dalai Lama, Shirin Ebadi, John Hume, Mairead Maguire, Adolfo Pérez Esquivel, Mgr Desmon Dudu, Cora Weiss (Rappresentante delle Nazioni Unite, Ufficio internazionale della pace), Betty Williams, Jody Williams.
Premi Nobel per la Chimica: Peter Agre, Paul Berg, Thomas Cech, Elias Corey, Robert Curl, Johann Deisenhofer, Manfred Eigen, Richard Ernst, John Fenn, Herbert Hauptman, Alan Heeger, Dudley Herschbach, Roald Hoffmann, Robert Huber, Sir Harold Kroto, Yuan T. Lee, William Lipscomb, Jens Skou.
Premi Nobel per la Medicina: Baruj Benacerraf, Günter Blobel, Arvid Carlsson, Christian de Duve, Martin Evans, Edmond Fischer, Roger Guillemin, Louis Ignarro, Erwin Neher, Marshall Nirenberg, Paul Nurse, Richard Roberts, E. Donnall Thomas, Torsten Wiesel.
Premi Nobel per la Fisica: Zhores Alferov, Albert Fert, Donald Glaser, John Hall, Brian Josephson, Tony Leggett, Jack Steinberger, Gerardus ‘t Hooft, Daniel Tsui, Martinus Veltman.
Premi Nobel per la Letteratura: Dario Fo, Elfriede Jelinek, Wole Soyinka.
Premi Nobel per l’Economia: James Mirrlees.
202 Parlamentari Europei:
Francia: Kader Arif, Catherine Boursier, Françoise Castex, Madeleine Jouye de Grandmaison, Harlem Désir, Hélène Flautre, Nicole Fontaine (ex Presidente del Parlamento europeo), Jean-Paul Gauzès, Marie Anne Isler Béguin, Anne Laperrouze, Alain Lipietz, General Philippe Morillon, Elisabeth Morin, Gérard Onesta (Vice-Presidente del Parlamento), Béatrice Patrie, Martine Roure, Tokia Saïfi, Margie Sudre, Bernadette Vergnaud, Francis Wurtz.
Germania: Alexander Alvaro, Angelika Beer, Hildrud Breyer, André Brie, Daniel Cohn-Bendit, Michael Cramer, Evelyne Gebhardt, Rebecca Harms, Milan Horáček, Gisela Kallenbach, Jo Leinen, Helmut Markov, Cem Özdemir, Tobias Pflüger, Horst Posdorf, Heide Rühle, Frithjof Schmidt, Feleknas Uca, Sahra Wagenknecht, Gabriele Zimmer.
Gran Bretagna: Christopher Beazley, John Bowis, Sharon Bowles, Chris Davies, Bairbre de Brún, Andrew Duff, Jill Evans, Sajjad Karim, Jean Lambert, Caroline Lucas, Elizabeth Lynne, David Martin, Linda McAvan, Malcolm Harbour, Claude Moraes, Bill Newton Dunn, John Purvis, Alyn Smith, Diana Wallis (Vice-Presidente del Parlamento).
Belgio: Ivo Belet, Frieda Brepoels, Philippe Busquin, Giovanna Corda, Jean-Luc Dehaene, Véronique de Keyser (Capo della missione di osservatori dell’Unione Europea per le elezioni legislative in Palestina, Vice-Presidente del gruppo di lavoro sul Medio Oriente), Gérard Deprez, Mia de Vits (Questore), Saïd El Khadraoui, Mathieu Grosch, Alain Hutchinson, Pierre Jonckheer, Annemie Neyts-Uyttebroeck, Bart Staes, Dirk Sterckx, Johan Van Hecke, Anne Van Lancker.
Spagna: Maria Badia i Cutchet, Barbara Dührkop Dührkop, Josep Borrell Fontelles, Juan Fraile Cantón, Vicente Miguel Garcés Ramón, Martí Grau i Segú, Ignasi Guardans Cambó, David Hammerstein, Mikel Irujo Amezaga, Miguel Angel Martínez Martínez (Vice-Presidente del Parlamento), Emilio Menéndez del Valle, Willy Meyer Pleite, Raül Romeva i Rueda.
Irlanda: Liam Aylward, Colm Burke, Brian Crowley, Proinsias de Rossa, Avril Doyle, Marian Harkin, Jim Higgins, Mary Lou McDonald, Mairead McGuinness, Gay Mitchell, Sean O Neachtain, Eoin Ryan, Kathy Sinnott.
Italia: Vittorio Agnoletto, Giuletto Chiesa, Fabio Ciani, Luigi Cocilovo (Vice-Presidente del Parlamento), Monica Frassoni, Donata Gottardi, Umberto Guidoni (astronauta), Sepp Kusstatscher, Luisa Morgantini (Vice-Presidente del Parlamento), Pasqualina Napoletano, Vittorio Prodi.
Svezia: Jan Andersson, Göran Färm, Hélène Goudin, Anna Hedh, Jens Holm, Maria Robsahm, Carl Schlyter, Inger Segelström, Eva-Britt Svensson, Åsa Westlund, Anders Wijkman.
Olanda: Emine Bozkurt, Dorette Corbey, Jan Cremers, Elly de Groen, Lily Jacobs, Joost Lagendijk, Kartika Tamara Liotard, Jules Maaten, Erik Meijer, Jan Marinus Wiersma.
Lituania: Laima Liucija Andrikienė, Arūnas Degutis, Jolanta Dičkuté, Gintaras Didžiokas, Eugenijus Gentvilas, Vytautas Landsbergis, Eugenijus Maldeikis, Justas Vincas Paleckis, Aloyzas Sakalas.
Repubblica Ceca: Richard Falbr, Věra Flasarová, Jaromir Kohliček, Jiri Mastalka, Miloslav Ransdorf, Vladimir Remek, Daniel Stro, Tomas Zatloukal, Jaroslav Zvěřina.
Portogallo: Maria da Assunção Esteves, Edite Estrela, Armando França, Ana Maria Gomes, Ilda Figueiredo, Jamila Madeira, Miguel Portas.
Grecia : Costas Botopoulos, Giorgios Dimitrakopoulos, Dimitris Papadimoulis, Antonios Trakatellis, Nikolaos Vakalis, Ioannis Varvitsiotis.
Cipro : Adamos Adamou, Panayiotis Demetriou, Ioannis Kasoulides, Marios Matsakis, Yiannakis Matsis, Kyriacos Triantaphyllides (Presidente Delegazione per le relazioni col parlamento Palestinese).
Polonia : Adam Gierek, Urszula Krupa, Wiesław Stefan Kuc, Leopold Rutowicz, Tadeusz Zwiefka.
Romania : Cristian Silviu Busoi, Gabriela Creţu, Magor Imre Csibi, Renate Weber.
Finlandia : Satu Hassi, Piia-Noora Kauppi, Reino Paasilinna, Sirpa Pietikäinen.
Slovenia : Mihael Brejc, Mojca Drčar Murko, Jelko Kacin, Alojz Peterle
Danimarca : Margrete Auken, Johannes Lebech, Soren Sondergaard.
Lettonia : Guntars Krasts (ex Primo Ministro della Lettonia), Tatjana Zdanoka.
Lussemburgo : Erna Hennicot-Schoepges, Claude Turmes.
Austria : Harald Ettl, Karin Resetarits.
Bulgaria : Mariela Velichkova Baeva.
Slovacchia : Árpád Duka-Zólyomi.
Ungheria : Magda Kósáné Kovács.
Estonia : Toomas Savi.
Malta : Louis Grech.
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Per adesioni e contatti: Roberto_Morgantini@er.cgil.it
Una delle astuzie della società attuale è di aver convinto i poveri ad amare i ricchi…
In passato i poveri solitamente non amavano i ricchi: li si convinceva a sopportare la loro condizione con la forza o spaventandoli con l’inferno.
Goffredo Fofi, “La vocazione ninoritaria”, a cura di Oreste Pivetta, ed. Laterza
x chi se ne frega.
Si fosse trattato invece del nano il Mortadella, mi immagino i latrati dei kieriketti di Sua Emittenza Pio Tutto 1° da Arcore.
Bau! bau! bau!
C.G.
Cara Anita,
Quello che dicono di noi sulla stampa straniera e’ tutto vero,…i
giornali italiani,(tranne pochi),non fanno critica per calcolo economico.
L’editoria e’ ampiamente sovvenzionata dallo stato,e siccome la pubblicita’ aiuta,…il berlasca ha detto piu’ volte agli industriali a non fare la pubblicita’ sui periodi che lo attaccano.
Quindi il boicottaggio della stampa libera italiana e’ di vecchia data,da parte di berluscon dei berluscones,…
un suo caro collaboratore,un certo bondi,…ha anche detto che quello che scrive Repubblica e’ un attentato alla democrazia del paese,…quindi, in Italia e’ stato insatllato un vero regime mafio-fascista.
Recentemente hanno anche inasprita la legge contro la stampa libera.
Io personalmente non credo che berlusconi si dimettera’,…ha
“lavorato”tanto per arrivare li,…e dovra’ anche saldare i conti di quelli che lo hanno sostenuto,…che sono tutti magnaccia come lui.
Gli Italiani?
Un popolo fatalista e stupido che aspettera’ gli eventi.
Un caro saluto,Ber
x 51,
e’ stato un tentativo non riuscito,…i poveri si sono accorti di essere diventati non solo poveri piu’ poveri,..ma anche di essere stati presi in giro.
x Ber
Caro Ber,
che l’Italia se lo meriti o meno, mi disturba questa continua critica estera.
Critica diretta non solo ai vostri politici ma anche all’Italiano stesso, come persona ed abitudini.
Ne ho letto di tutte, specialmente da giornali Inglesi e Francesi.
Mentre loro non sono proprio all’altezza di parlare.
Ciao, Anita
Cara Anita,
l’Italia ha sempre suscitato una certa sorpresa quando si e’ risollevata da una guerra devastante,e’ stata ricostruita, ed era
diventata una grande esportatrice di moda e macchine utensili.
Tecnicamente all’avanguardia.
La Francia,per esempio, non ci ha mai perdonato che nella moda siamo diventati piu’ bravi di loro,..
L’Italia e’ uno dei paesi fondatori della UE e la sua debolezza debolezzaa politica porta al rafforzamento di altri paesi come la Francia e la Germania,..e anche di UK e Spagna,..ns concorrenti politici,quindi,se c’e’ la scusa,…tutto fa brodo per denigrarla.
Forse siamo piu’ stimati dagli Usa,…che dai ns vicini europei.
Questa la chiamano real politic e i ns lungimiranti politici ne alimentanoil fuoco con atteggiamenti irresposabili.
Comunque l’italiano negli pericoli estremi ritrova sempre la forza per reagire,..speriamo sia anche questa volta.
Un caro saluto,Ber
Cara Anita,
ognuno raccoglie quello che semina!
E noi ultimamente abbiamo seminato piuttosto male.
Non ti crucciare troppo!
cc
cara anita,
poi non ti crucciare troppo , per noi Ittalici, siamo abituati a finire nello “strame”.
Piuttosto direi che da voi ci sarà magari nel prossimo futuro una “bella guerra”tra Federal -Reserve e Tesoro e chissà che “dulcis in fundo” non vi riparta una “bella inflazione”.
Il buon Taylor uno dei padri del “monetarismo”da grande matematico calcola che nel 2019 per dimezzare il rapporto tra il debito detenuto dal pubblico ed il PIL,riportandolo al livello del 2008,bisognerebbe raddoppiare i prezzi nei prossimi dieci anni.
Comunque auguri,un bello scontro tra Inflazione e recessione.
Poi sai magari c’è sempre qualche piccola “guerretta”,per tirare su la produzione.
cc
Ciao a tutti,
questa mattina ho ricevuto notizie dall’Iran, dalla guida di un viaggio di gruppo che ho fatto di recente. Mi ha detto che la situazione in Iran è meno tremenda e drammatica di quanto si possa pensare, che lui in questi giorni ha portato in giro per il Paese un gruppo di camperisti italiani ed è venuto a sapere da loro che i familiari erano preoccupatissimi per quanto stava accadendo, mentre loro non hanno avuto alcun problema, quanto meno di sicurezza. Mi ha detto di essere molto preoccupato per il turismo perché stanno arrivando un sacco di disdette mentre invece lì tutti i tour possono svolgersi nella massima sicurezza. E’ vero che a Teheran ci sono state molte tensioni, ma nella maggior parte del Paese questo non è accaduto. Mi ha anche detto che probabilmente gli eventi sono precipitati perché i tempi per un cambiamento non erano ancora così maturi come forse a qualcuno poteva sembrare.
Questo è quanto. Per ora, un cordiale saluto.
G.P.
CRISI E RIARMO PLANETARIO
di JACQUES DUFOUR
mondialisation.ca
Il processo di riarmo planetario prosegue nel 2009 con spese militari che continuano ad aumentare ed esercitano un grave prelievo di risorse che dovrebbero servire allo sviluppo umano.
Nello stesso tempo, la crisi finanziaria che imperversa su scala mondiale spinge i governi a prelevare somme astronomiche dai bilanci nazionali per salvare le fortune dei più ricchi. I due fenomeni combinati insieme generano un processo di impoverimento generale e contribuiscono alla disintegrazione delle società.
L’articolo del link descrive le interrelazioni tra questi due processi.
Articolo e grafici su:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6046
COLPO DI STATO IN HONDURAS !
Oggi dei soldati hanno circondato la casa del presidente presidente dell’Honduras, Manuel Zelaya (un alleato di Chavez) e lo hanno arrestato.
Il segretario personale del presidente, Coello, ha detto alla CNN che Zelaya e’ stato rapito durante un colpo di stato militare e che si sta cercando di sapere se il presidente e’ ancora vivo.
Il Presidente del Venezuela Hugo Chavez ha denounciato l’arresto del Presidente hondureno Manuel Zelaya come un “coup d’etat”, esprimendo il sospetto che gli Usa siano direttamente implicati nella sua organizzazione. Gli Usa negano ogni coinvolgimento.
Secondo alcune fonti, il presidente Zelaya sarebbe riuscito a fuggire, riparando in Costa Rica.
Il medico [non praticante] del video di Neda video ha riportato 2 storie completamente diverse. Perche’?
Versione 1:
http://www.irishtimes.com/newspaper/world/2009/0624/1224249417475.html
Il medico [non praticante] del video di Neda video ha riportato 2 storie completamente diverse. Perche’?
Version 2
http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/8119713.stm
Nella I versione, ha detto che colui che ha sparato a Neda era un miliziano sopra un tetto.
Nella II versione ha raccontato che l’uomo era in motocicletta e che la gente lo avrebbe poi aggredito, tolto i documenti e lasciato andare (?)
Le autorita’ iraniane hanno arrestato aclune persone accusate di essere le “menti” e gli organizzatori dei disordini dopo le elezioni, in base a delle prove che li collegano ad alcuni paesi europei e a Israele.
http://www.abc.net.au/news/stories/2009/06/25/2608700.htm
Anche in Europa e in Usa, dopo alcune manifestazioni vengono arrestate delle persone. Se avviene in Iran, pero’, tutti si scandalizzano e si intromettono. Come mai non c’e’ stata la stessa gazzarra dopo gli arresti effettuati a Seattle, o dopo il G-20 a Londra, o anche dopo gli arresti e la carneficina di Genova e Napoli? Dov’erano la stampa internazionale, le prime pagine, lo scandalo, la condanna del presidente americano, ecc. ecc. ecc.?
Come sempre, il male sta sempre e solo da una parte e l’ipocrisia impera.
Suoi stretti dipendenti corrompono giudici e testimoni spendendo cifre consistenti ma lui non sa niente, non si accorge di niente, ma allora, se non è un corruttore, è un imbecille.
Tarantini gli invia vagonate di ragazze più o meno disponibili a pagamento e lui il non si accorge che quelle sono pagate ma crede che siano li, in fila per tre, per i suoi begli occhi, quindi lui non è un “puttaniere” ma allora, ci risiamo, è un imbecille.
L’amara riflessione è che non so se siamo governati da un corruttore /“puttaniere”, o da un imbecille …… con una simile alternativa non c’è certo da stare allegri.
Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.it
PS. C’è sempre la possibilità che un “puttaniere”/corruttore si dimostri alla fine anche imbecille!!!
STORIA DEI ROTHSCHILD E DEI LORO SFORZI
(E CRIMINI?) PER IMPORRE IL PROPRIO SISTEMA
BANCARIO AGLI USA E ALLA RUSSIA DAL 700 IN POI
da vedere!
VIDEO
http://www.youtube.com/watch?v=USGSOViaulc
Dalla fine del ‘700 in poi, i Rothschild hanno continuato a tentare di imporre agli usa il porprio sistema bancario [stampare dollari a interesse]. I vari presidenti americani che si sono succeduti, da Jackson a Lincoln, fino a JF Kennedy, hanno lottato contro le loro banche. Anche gli zar Alessandro I, Alessandro II e Nicola II avevano fatto lo stesso.
Alcuni di questi presidenti e zar sono stati poi assassinati.
Sotto la presidenza di Woodrow Wilson, nel 1913, i Rothschild hanno finalmente vinto la loro guerra con la creazione della Federal Reserve, la quale stampa dollari a interesse [ogni dollaro nasce gia’ col suo bravo debito per lo stato/popolo americano].
Oggi molti stanno cominciando a chiedersi se non sia arrivato il momento di mettere fine a questa istituzione che ha un solo scopo: arricchire i Rothschild, i Rockfeller e i Meyer (tutte famiglie imparentate), i Goldman Sachs, i Morgan e pochi altri eletti, ai danni di tutto il mondo.
x A. Z.
Vedo che sei ricomparso sul blog, ma non hai ancora risposto alla proposta di Uroburo di un caciucco dalle tue parti.
Un saluto.
pino
LE TORTURE AMERICANE SONO CONFETTI RICCI
dal New Yorker
Nessun agente della Cia e’ stato incriminato per la morte di alcuni detenuti durante le torture alle quali erano stati sottoposti.
Un detenuto in Afghanistan e’ morto per congelamento durante un interrogatorio supervisionato da agenti Cia. Il detenuto, nudo, era stato incatenato al pavimento per tutta la notte.
Un altro detenuto, in Iraq, e’ deceduto durante un interrogatorio della Cia ad Abu Ghraib. Era stato crocefisso, aveva delle costole rotte ed e’ morto per asfissia.
E l’elenco continua.
http://www.newyorker.com/reporting/2009/06/22/090622fa_fact_mayer
No criminal charges have ever been brought against any C.I.A. officer involved in the torture program, despite the fact that at least three prisoners interrogated by agency personnel died as the result of mistreatment. In the first case, an unnamed detainee under C.I.A. supervision in Afghanistan froze to death after having been chained, naked, to a concrete floor overnight. The body was buried in an unmarked grave. In the second case, an Iraqi prisoner named Manadel al-Jamadi died on November 4, 2003, while being interrogated by the C.I.A. at Abu Ghraib prison, outside Baghdad. A forensic examiner found that he had essentially been crucified; he died from asphyxiation after having been hung by his arms, in a hood, and suffering broken ribs…
7 ANNI IN CATENE
Arrestato a 14 anni, rilasciato a 21…
http://informationclearinghouse.info/article22926.htm
Guantánamo’s Youngest Prisoner Released To Chad
June 06, 2009 — The long ordeal of Mohammed El-Gharani, Guantánamo’s youngest prisoner, has finally come to an end. Reprieve, the legal action charity that represents him, reports today that he has been sent back to Chad.
A Saudi resident and Chadian national, El-Gharani was just 14 years old when he was seized by Pakistani forces in a random raid on a mosque in Karachi, but was treated appallingly both by the Pakistanis who seized him, and by the US military…
La proposta di Uroburo mi è sfuggita, sono stato fuori (in Germania) per diversi giorni e per altri ero troppo impegnato a con i preparativi e la coda della trasferta, quindi del blog mi sono perso un bel po’ di roba .
Per il cacciucco sempre disponibile ad organizzare, ho già qualche idea.
Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.it
x Controcorrente — # 58
Caro CC,
di regola i prezzi e tasse raddoppiano ogni 10 anni.
Questo sarebbe normale.
Si e’ verificato anche dopo la morte di mio marito. Mantengo libri-quaderni scritti a mano da me stessa.
Mese per mese, anno per anno.
Ci aspettiamo una botta molto piu’ superiore.
Buona notte,
Anita
Attenti a quei P2
Veronica Berlusconi protesta con il Corriere della sera per la vergognosa intervista dell’altro giorno ad Angelo Rizzoli che, per difendere Al Pappone, s’è permesso di criticare le amiche della signora e financo di intrufolarsi nelle convinzioni religiose del figlio Luigi.
“Non si sa da quale pulpito”, aggiunge Veronica, visto che “non ho mai conosciuto” né lui né la moglie Melania, che sempre sul Corriere “era già stata prodiga di consigli non richiesti e non graditi”.
Beata ingenuità: il pulpito è quello della loggia P2, di cui Rizzoli era “maestro” (tessera E.19.77), mentre Silvio era solo “apprendista muratore” (tessera 1816).
I fratelli, si sa, si vedono nel momento del bisogno. A fine anni 70 il Corriere, che Rizzoli aveva appena regalato alla P2 di Gelli, Ortolani e Tassan Din, scoprì un giovane virgulto del giornalismo italiano: tale Silvio Berlusconi, subito ingaggiato per vergare sapidi commenti di economia.
Ora, trent’anni dopo, riecco il maestro correre in soccorso del muratorino in difficoltà, sempre sul Corriere. La coppia, peraltro, non s’era mai separata: Angelo, già celebre per una strepitosa bancarotta fraudolenta con arresto incorporato, lavora da anni per Raifiction (già feudo del berlusclone Saccà) e per Mediaset con due società di produzione: la Rizzoli Film e la Jules Verne Film.
Quest’ultima, nel 2004, dichiarò di aver finanziato An, il partito del ministro Gasparri che aveva appena regalato al muratorino l’omonima legge salva-Mediaset.
Bello vedere che, dopo tanto tempo, i sentimenti di fratellanza sono rimasti intatti. I valori della famiglia.
La dieta del Monte Athos, Berlusconi e gli amori del «gioveRdì»
Camilleri, sul Monte Athos, da mille anni sede di una comunità monastica che vieta presenze femminili, i monaci sono più refrattari al cancro di tutti i mortali. La dieta: mai carne, poco pesce, in abbondanza legumi, verdura e frutta. C’è di più: olio d’oliva e formaggi, mai nei giorni dispari.
La dieta Scapagnini, per l’eternità di Berlusconi, si ispira a quella del monte Athos? Mike Bongiorno da Berlusconi si vide offrire «un minestrone».
Quanto alle presenze femminili, la dieta Scapagnini pare sia meno tassativa: presenze femminili sì, ma solo nei giorni pari. E qualche abbuffata è concessa, come per i formaggi.
Dato l’alto rigore scientifico con il quale il professor Scapagnini illustra gli elisir di lunga vita propinati a Berlusconi, non mi sembra fuori luogo ricordare una storiella vecchia come il cucco.
A un giovane, un medico prescrive che può praticar con donne solo nei giorni con la R. Il giovane, di fresco sposatosi con un’avvenente fanciulla, una notte si avvicina alla moglie con chiare intenzioni. «Ma che giorno è oggi?», domanda la sposa. E il giovane, su lei avventandosi: «gioverdì!». Berlusconi, su questo particolare punto, spesso e volentieri infrange la regola.
Quanto ai frati del Monte Athos, penso che molti italiani ne seguiranno le prescrizioni. Non perché convinti della loro bontà, ma perché costretti dalle circostanze: con le pensioni di fame, con la disoccupazione, quanti saranno in grado di comperarsi una fettina? O il pesce, che costa un occhio?
Si contenteranno di un po’ di verdura scondita, una patata, un pezzo di pane, ma vivranno più sani dei monaci del Monte Athos, grazie a Berlusconi. Sempre che non muoiano prima di inedia. Quanto al sesso non avranno la forza di alzare, diciamo così, un dito.
di BERNARDO VALLI
LA PROTESTA è stata dispersa, frantumata, almeno per ora, dalle milizie islamiche, e adesso, con le piazze deserte, il regime basato su un voto inquinato cerca di squalificare quella protesta di massa.
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E se a essere inquinato fosse l’animo o il cerebro del solito giornalista filosionista?
Bernarda Palli
Colpo di Stato in Honduras
Si riunisce il consiglio dell’Onu
Il presidente Zelaya arrivato a Managua dal Costarica, dove era stato portato con la forza dell’esercito dopo il golpe. Micheletti, designato ad interim, impone il coprifuoco.
Ma gli honduregni scendono in piazza lo stesso.
(La Repubblica)
x TUTTI
E’ IN RETE IL NUOVO ARGOMENTO.
BUONA LETTURA.
pino nicotri
…solo un oligarchia sempre uguale, criminale, guerrafondaia ed usuraia, fuori tempo, ha commesso un errore dalle gravissime conseguenze. Per cchi fosse interessato a notizie su Honduras y el golpe militar e la riunione dell ALBA in Nicaragua che si svolgera oggi: http://www.vive.gob.ve/inf_art.php?id_not=12747&id_s=6&id_ss=1#
Faust
CNN su IRAN
La morte di Neda e’ circondata da misteri.
Prima, la foto scambiata per quella di un’altra donna con un nome simile, poi il medico non-praticante che da’ due versioni diverse dell’accaduto e ora il fatto che la pallottola che l’ha uccisa sembra non sia di quelle usate dalla polizia iraniana. Inoltre, testimoni affermano che nella strada in cui si trovava in quel momento non c’erano ne’ polizia ne’ milizie…
http://www.cnn.com/2009/WORLD/meast/06/28/iran.neda.dispute/index.html?iref=mpstoryview
Press TV said the type of bullet that killed Neda is not used by Iranian security forces.
TEHRAN, Iran (CNN) — The woman whose death has come to symbolize Iranian resistance to the government’s official election results did not die the way the opposition claims, government-backed Press TV said Sunday.
Eyewitnesses say Neda was shot by pro-government Basij militiamen perched on a rooftop.
But Press TV said the type of bullet that killed her is not used by Iranian security forces.
A man who told the state-funded network he had helped take her to a hospital said, “There were no security forces or any member of the Basij” government-backed paramilitary present when she was killed.
Press TV did not name the man, who spoke Farsi and was subtitled in English on the broadcast.
CNN has not identified him and cannot confirm his account.
“I didn’t see who shot who,” he said. “The whole scene looked suspicious to me.”
A second man, whom Press TV identified as Neda’s music teacher who was with her when she died, told the station there was “no security forces in this street” when she was shot.
She was with a family friend [the music teacher] when she was killed. He appears to be the man who spoke to the Iranian broadcaster.
“There was no sign of a protest,” he said. “We crossed the street to the other side to get a cab… When we reached this spot, a gunshot was heard. There was no shooting here… There were no security forces in this street. There were around 20, 30 people in this street. One shot was heard and that bullet hit Neda.”
“The bullet was apparently fired from a small caliber pistol that’s not used by Iranian security forces,” the Press TV anchor said.
Iran has strict gun-control laws that bar private citizens from carrying firearms.
The two [Neda and the teacher] were near where protesters were chanting in opposition to the supreme leader, Ayatollah Ali Khamenei, whose calls for an end to anti-government demonstrations have sparked defiance across the nation.
Neda, wearing a baseball cap over a black scarf, a black shirt, blue jeans and tennis shoes, does not appear to be chanting and seems to be observing the demonstration.
Suddenly, Neda is on the ground — felled by a single gunshot wound to the chest. Several men kneel at her side and place pressure on her chest in an attempt to stop the bleeding. “She has been shot! Someone, come and take her!” shouts one man.
“This death of Neda is very suspicious,” Ambassador Mohammad Hassan Ghadiri said. “My question is, how is it that this Miss Neda is shot from behind, got shot in front of several cameras, and is shot in an area where no significant demonstration was held? “Well, if the CIA wants to kill some people and attribute that to the government elements, then choosing women is an appropriate choice, because the death of a woman draws more sympathy,” Ghadiri said.
CIA spokesman George Little responded, “Any suggestion that the CIA was responsible for the death of this young woman is wrong, absurd and offensive.”
[E certo, quando mai la compagniadellazia ha tolto di mezzo qualcuno? Assurdo anche solo pensarlo!]
x VOX
Iran’s Press TV disputes story of Neda’s death.
Questa notizia la sanno anche i polli.
Iran’s Press TV e’ un braccio del governo, usano il nome Press TV per farlo sembrare indipendente.
Anita
Thanks for writing, I very much liked your newest post. I think you should post more frequently, you evidently have natural ability for blogging!
I hope, it’s OK