Iran: come sempre, il diavolo non è brutto come lo si dipinge. Anzi, sorpresa: l’Iran non è affatto il diavolo
Chi vincerà le elezioni presidenziali, inshallah?
“Chi verrà scelto dal popolo”.
Certo, ma – chiunque vinca – lei non crede sia comunque auspicabile un cambiamento?
“Il cambiamento ci sarà e sarà molto grande. L’opinione pubblica mondiale ne sarà sorpresa”.
E quali saranno i temi del cambiamento? Per esempio, quali sono i punti centrali del suo programma?
“Lo sviluppo economico, la politica estera, i diritti civili e i diritti delle donne”.
Ad Esfahan, mentre entriamo nella cattedrale cristiana armena di S. Gregorio, nota anche come cattedrale di Vank, la nostra guida Reza Sayah (a destra in entrambe le foto, con gli occhiali da vista) riconosce tra le guardie del corpo che lo circondano per farlo uscire senza intoppi Mehdi Karroubi, presidente del parlamento e – con Mir-Hossein Moussavi – uno dei due candidati riformisti alla presidenza della repubblica islamica dell’Iran, e con presenza di spirito gli grida al volo: “Presidente, sono con un gruppetto di giornalisti italiani in visita turistica. Perché non si fa intervistare?”. Karroubi è colto di sorpresa quanto noi e gli uomini della sua scorta, ma si ferma sorridendo forse solo per salutarci. Presi alla sprovvista, i miei colleghi si traggono d’impaccio additandomi: “Su, fagli delle domande”. Totalmente impreparato e anche incredulo, ho reagito d’istinto con la prima domanda, fin troppo diretta: tant’è che ho pensato bene di ingentilirla terminando con la parola “inshallah”, cioè “a Dio piacendo”. Poi è una giovane collega a chiedergli quali siano esattamente i punti del suo programma politico. E quando Karroubi nomina i diritti civili e quelli delle donne a volergli far domande siamo in molti, l’incontro casuale rischia di diventare una assemblea compresi i passanti e i curiosi, ma gli appuntamenti del candidatio presidenziale e l’insistenza della scorta non gli permettono di fermarsi se non per pochi minuti. Sicuro di sé e affabile, Karroubi nonostante il turbante mi ricorda da vicino sia i migliori leader democristiani di una volta che quelli socialisti: molto abile, paziente ma molto deciso, del tipo che punta al cambiamento vero senza esagerare nella retorica e conciliando tra loro temi apparentemente inconciliabili. Fa uno strano effetto sentir parlare di diritti civili e diritti delle donne uno dei principali uomini politici di una repubblica islamica nota anche per l’obbligo delle donne di indossare in pubblico il velo, ma la sincerità di Karroubi si percepisce con chiarezza. Con tanta chiarezza che quando lui elenca la politica estera come il secondo punto dei cambiamenti necessari si capisce che parla anche di un decisivo miglioramento dei rapporti con gli Usa e Israele. Il cui nuovo governo ha tentato di ottenere negli ultimi giorni della presidenza di Bush il disco verde per il bombardamento della centrale nucleare di Natanz ed è stato ammonito due volte nelle ultime due settimane da Obama a non fare colpi di testa militari contro l’Iran. Il nuovo governo israeliano ha vinto le elezioni anche promettendo di bloccare con “qualunque mezzo” il programma nucleare iraniano ed è talmente ben deciso a distruggere la centrale nucleare “sospetta” che Obama non solo gli ha spedito in gran segreto due settimane fa il capo della Cia per “consigliare” di non far decollare i bombardieri, ma ha pensato bene di non aspettare l’ormai imminente arrivo a Washington del nuovo primo ministro israeliano per ripetergli di persona e a quattr’occhi il concetto, preferendo un ammonimento espresso pubblicamente prima dell’arrivo del baldanzoso ospite.
A proposito della centrale di Natanz, si dà il caso che ci passi davanti una autostrada, tant’è che la abbiamo vista da non più di 300 metri di distanza. E’ impossibile che qualcuno, iraniano o israeliano o eschimese, si metta a fabbricare bombe atomiche, o anche solo ad arricchire l’uranio al punto da poterlo usare in seguito per le bombe, davanti a una autostrada. Non a caso i laboratori israeliani di Dimona, nel deserto del Negev, dove le bombe atomiche la hanno fabbricate e le fabbricano per davvero, mi dicono siano piuttosto lontani da autostrade e occhi indiscreti… Compresi quelli innocenti dei turisti.
Ho notato che dagli impianti di Natanz parte una lunga fila di tralicci che reggono cavi elettrici. Di solito i tralicci che ho visto in Iran reggono dai tre ai sei cavi, quelli che si snodano da Natanz ne reggono invece 12, segno che la centrale già produce corrente elettrica. Il che parrebbe equivalere a dire che gli iraniani non raccontano balle quando giurano e rigiurano che non solo non stanno tentando di arrivare a produrre bombe atomiche, ma non ne hanno nessuna intenzione neppure per il futuro. Del resto gli ispettori dell’Agenzia atomica internazionale non hanno segnalato nulla di allarmante, a parte gli interessati allarmismi della stampa occidentale e soprattutto israeliana, chiaramente imbeccata da chi vuole fare il bis dell’avventura irachena utilizzando la tessa strategia: quella della menzogna e del mentire sapendo di mentire.
In fatto di Iran e bombe atomiche l’ebreo americano Noam Chomsky ama ogni tanto ricordare che la buonanima di Reza Pahlevi, scià di Persia ovvero dell’Iran ai tempi della sua sanguinosa monarchia benedetta dall’Inghilterra e dagli Usa, stava per comprare uno dei più prestigiosi laboratori di ricerche atomiche degli Stati Uniti e ci teneva a dichiarare che voleva quei laboratori “perché siamo ben decisi ad arrivare a produrre armi atomiche”. Chomsky ama ricordare anche che “l’affare” non andò in porto solo per la decisa opposizione dei docenti, ricercatori e scienziati che in quei laboratori lavoravano. E’ quindi evidente che l’allarmismo degli Usa oggi è quanto meno poco credibile, per il semplice motivo che dopo la beata disponibilità della Casa Bianca a vendere laboratori nucleari all’Iran perché si facesse le sue belle bombe atomiche, in funzione anti Urss, non è più credibile quando sbraita inventandosi un (inesistente) pericolo atomico militare dell’Iran di oggi. Del resto gli Usa non sono molto credibili soprattutto quando parlano della necessità di “esportare la democrazia” a cannonate. La democrazia infatti gli Usa l’hanno soffocata sul nascere proprio in Iran, quando organizzarono il sanguinoso colpo di Stato che eliminò il democraticamente eletto capo del governo Mossadeq, reo di voler nazionalizzare il petrolio, così come poi la soffocarono in Congo con il golpe e annessa uccisione di Lumumba, in Indonesia con il golpe che abbatè Sukarno e in Cile con quello che abbattè Allende e portò alla sanguinosa dittatura militare. C’era del resto la Cia, cioè gli Usa, anche dietro la dittatura militare argentina e annessa uccisione di qualche decina di migliaia di esseri umani. Capisco avere poca memoria, ma allora non asfissiamo la gente cone la Memoria a senso unico.
Se davvero l’interesse principale degli Usa e dell’Europa fosse la democratizzazione dei governi del Medio Oriente la prima cosa da fare sarebbe allora cambiare l’odioso regime in Arabia saudita, dove gli inglesi misero sul trono i più fanatici in circolazione, vale a dire il ramo wahabita dell’Islam, e dove tuttora le donne – tra i molti divieti che devono subire – hanno anche quello di guidare l’auto e perfino di andare in bicicletta! Altro che il velo islamico delle donne iraniane, che lo hanno ormai sempre più trasformato in capo di abbigliamento disinvolto, come lo scialle delle nostre nonne. E che rifiutarono l’ordine di toglierselo emanato a suo tempo dallo scià, anche quello messo sul trono dai colonialisti inglesi esattamente come i wahabiti. Le giovani iraniane, onnipresenti, allegre e piene di vita, meritano un discorso a parte, a partire dal fatto che costituiscono addirittura il 70 per cento della popolazione scolastica, segno certo che non sono discriminate, o comunque non come ci viene fatto credere, mentre invece sono minoranza nei luoghi di lavoro perché – stando almeno a quel che amano dire gli uomini – dopo avere giustamente preteso di essere colte alla pari dei maschi preferiscono ancora in molte lasciare a loro la vita lavorativa esterna e gestirsi invece quella domestica, nella quale hanno meno obblighi e più diritti di quanto pure si ama farci credere.
Ma il duro regime dell’Arabia saudita ci fa comodo come alleato politico militare, e quindi urliamo per il velo islamico, però ce ne freghiamo – con i soliti due pesi e due misure – di ben altro dei sauditi a danno delle donne e non solo delle donne: i giganteschi proventi del petrolio servono anche a mantenere nel lusso 30-40 mila “prìncipi” della famiglia o meglio della tribù saudita, con corruzione e danno dell’interese generale, tanto da avere finito con il far nascere per protesta l’intero gruppo dirigente del ben noto Bin Laden. Figlio anche lui quindi della nostra cecità, oltre che delle alleanze più criminali degli Usa con chiunque disposto a suo tempo ad aiutarli nella lotta armata contro l’Urss. L’obiettivo reale del nostro continuo abbaiare contro l’Iran non è affatto una sua migliore democrazia, bensì impedire il suo decollo economico ed industriale. L’Iran infatti è un Paese temibile perché oltre ad avere immense riserve petrolifere ha anche oltre 5.000 anni di civiltà – e che civiltà! – ed è quindi in grado di fare rapidamente passi da gigante in campo scientifico, industriale ed economico, funzionando anche come volano per l’intera zona.
Vorrei sommessamente ricordare che dalla civiltà della zona iranica e mesopotamica, cioè anche dell’attuale Iraq, è nata anche la base della nostra stessa civiltà e perfino della nostra o delle nostre religioni, oltre che la scrittura delle parole. E’ a Susa che i segni scritti per documentare i debiti verso il Palazzo e il Tempio sono pian piano diventati parole scritte. E a chi – contro ogni evidenza archeologica – crede che Abramo sia realmente esistito è bene ricordare che il famoso patriarca e i suoi emigrarono dalla natia città di Ur: la “terra dei padri” – e per certi versi la stessa terra natia dell’ebraismo – è perciò l’Iraq, non la mai esistita “Terra Promessa”, invenzione di un altro clero “duro e puro”. E fu il persiano Ciro a permettere se ne tornasse a casa quella parte di popolazione ebraica che 70 anni prima era stata trasferita d’autorità a Babilonia, come del resto era normale accadesse anche ad altri popoli dato che i regnanti volevano amalgamare il più possibile i popoli del proprio impero: nulla a che vedere dunque con l’antisemitismo, l’odio universale per gli ebrei e simili facili slogan. Il “Va, pensiero” di Giuseppe Verdi andrebbe dedicato anche ad altre etnie, anziché farne il solito boccone per la bulimia retorica a senso unico.
Il persiano, cioè iraniano, Ciro è stato senza dubbio più generoso per esempio dell’attuale ministro degli Esteri di Israele, Avigdor Lieberman, che vuole “trasferire” all’estero, ma senza ritorno in futuro, i tre milioni di arabi israeliani e di palestinesi che ancora si accaniscono a vivere o sopravvivere dentro i confini di Israele. Che l’Iran abbia bisogno di capitali ed energia elettrica lo si percepisce chiaramente girando per il Paese, che è un immenso cantiere a cielo aperto. Sono in costruzione metropolitane a Teheran (17 milioni di abitanti) e ad Esfahan (tre milioni di abitanti), ma certo non solo in quelle due città, piuttosto tetra la prima e davvero splendida la seconda, e sono in costruzione un po’ ovunque autostrade e ferrovie per accorciare le distanze e facilitare i trasporti in un Paese che è quasi cinque volte l’Italia ed è attraversato da quella che era la Via della Seta, vale a dire l’arteria che per oltre 20 secoli ha fatto arrivare in Occidente, Roma prima ed Europa dopo, materie prime, conoscenze e beni di lusso senza le quali e senza i quali non sarebbe durata a lungo Roma e non sarebbe nata l’Europa. Stiamo infatti parlando di un traffico la cui importanza vitale era talmente chiara già ai romani da avere tentato più volte di conquistare la Persia, cioè l’Iran di oggi, senza mai riuscirvi: l’immensamente ricco Crasso ci rimise la vita assieme ai suoi soldati e l’imperatore Valeriano non solo venne sconfitto in battaglia, ma visse prigioniero del re persiano Shapur che lo aveva sconfitto e lo umiliò per il resto della sua vita usandolo – secondo alcune fonti non molto attendibili – anche come sgabello per montare a cavallo. E l’importanza vitale dell’arteria chiamata Via della Seta era talmente chiara anche in seguito che quando il diffondersi dell’Islam ne rese problematico l’accesso all’Europa un certo Cristoforo Colombo provò ad aggirare il problema tentando di raggiunge le Indie dalla parte opposta, cioè da Occidente via mare anziché verso Oriente via terra. Tentativo che gli fece “scoprire” quel continente già abbondantemente scoperto da secoli dai milioni di persone che lo abitavano e che abbiamo spazzato via, continente in seguito a noi noto con il nome di America.
Per fare cassa e avere i fondi necessari a sostenere lo sviluppo e dar vita all’imponente piano di opere pubbliche l’Iran deve vendere più petrolio. Ma per venderne di più deve consumarne di meno, e le centrali nucleari appunto a questo servono, a produrre cioè elettricità senza bruciare petrolio con le centrali termiche usuali. Anzi, le centrali nucleari prendono due piccioni con una fava: fanno risparmiare petrolio e producono grande quantità di energia elettrica, necessaria per mandare avanti ferrovie, metropolitane, industrie e illuminazione civile crescente man mano che aumenta il livello di vita e quindi i consumi. Tanta fame ha l’Iran di energia elettrica che sta mettendo a punto anche un programma per produrla sfruttando il sole, che certo non manca per esempio nelle sue varie zone desertiche. Verranno costruite anche centrali a energia solare, le quali però hanno un punto debole: poiché i pannelli solari devono avere una grande totale e devono necessariamente essere piazzati in superficie, privi quindi di qualunque protezione, ecco che diventano obiettivi facilmente distruggibili con bombardamenti aerei o missilistici. L’Iran ha già dovuto sopportare oltre alla rivoluzione contro lo scià anche otto anni di guerra con l’Iraq, che venne sostenuto dagli Usa, specie dall’allora uomo d’affari Donald Rumsfeld diventato poi lo stratega bellicoso di Bush, ben decisi a evitare il decollo economico sia dell’Iraq che dell’Iran. Nulla di meglio quindi di una bella guerra e qualche milione di morti per praticare l’usuale “divide et impera” e per far lavorare la gigantesca industria militare a stelle e a strisce, che con le guerre si ingrassa sempre quanto meno vendendo armi ai belligeranti, cosa che ha anche il vantaggio di permettere di svuotare i propri depositi di armi vecchie, per sostituirle con armi nuove. Si tratta però di giochini che non possono durare in eterno, perché anche i più ottusi e fanatici alla fine mangiano la foglia e imparano la lezione.
Per ora mi fermo qui. Ma su quello che ho visto e capito in Iran, anche parlando con esponenti della famosa scuola coranica della “città santa” di Qom, resta famosa da Khomeini, sarà il caso di scrivere anche un’altra puntata del blog. E’ però utile che aggiunga fin da ora che l’Iran è molto diverso da come lo si dipinge. L’ho appurato non da solo, visto che da Shiraz a Teheran siamo stati liberi di andare dove ci pareva e di parlare con chiunque volesse rispondere alle nostre domande, scoprendo così che la popolazione, specie i giovani e soprattutto le ragazze, molto aperte e anzi civettuole in particolare a Shiraz, è molto cordiale, curiosa, sempre desiderosa di parlare con i turisti. E a proposito di turisti, cominciano a essercene molti, specie italiani. Buon segno e speriamo che il turismo cresca.
Certo, un regime teocratico non è il massimo della vita, non lo si augura a nessuno e non lo vorremmo mai in Italia, dove abbiamo conosciuto per secoli il potere politico della teocrazia cattolica, ma è sorprendente come un governo “di preti” sia riuscito a rimettere in moto, a far sviluppare e rendere più moderno un Paese dissanguato anche dagli otto anni di guerra con l’Iraq. La Chiesa ha comandato direttamente il suo Stato pontificio per secoli e indirettamente non solo l’Italia per altrettanti secoli, ma NON ha saputo MAI promuovere lo sviluppo economico, anzi tutt’altro, per non parlare dello sviluppo scientifico: se c’era uno Stato ridotto a un livello di vita davvero basso, da “valle di lacrime”, era proprio quello pontificio. Compresa Roma che a un certo punto era stata ridotta ad avere appena 80 mila abitanti quando Napoli ne aveva dieci volte di più e inaugurava la prima ferrovia italiana se non europea.
Con Google..piccola ricerca,direbbe Anita che in queste cose eccelle..
David Graeber..antropologo che ha insegnato a Yale fino al 2005
Di tendenze anarchiche è stato chiaramente “allontanato dall’Università per evidenti motivi politici..
A meno che Anita , magari con le sue conoscenze , non dimostri che lo stesso , diventato “musulmano” di nome Alì, abbia fatto parte degli attentati alle “torre gemelli” o abbia passato segreti nucleari all’Iran.
Detto ciò, direi una visone delle cose “come ” un’altra la sua , sul medio, lungo periodo…!!
Non voglio aggiungere altro!
cc
@ Cara Marta,
oggi abbiamo ancora la possibilita’ di fare manifestazioni, scioperi e proteste, dovremmo approfittarne perche’ tra non molto anche questa liberta’ ci verra’ tolta. Le limitazioni le stanno gia’ introducendo, il sistema di controllo e soppressione e’ gia’ parzialmente in atto e presto potrebbero mettere i freni anche a internet.
Se non ci scetiamo adesso, allora quando?
Se i partiti e i sindacati non prendono l’iniziativa per una grande serie di manifestazioni nazionali, forse dovremmo cominciare a spronarli in tal senso noi cittadini. Scriviamo, parliamo ai rappresentanti dei partiti, ai nuovi candidati, e se non ci danno retta formiamo dei gruppi di protesta dal basso. Se ognuno nel suo piccolo fa un passo, forse si puo’ ottenere piu’ di quanto immaginiamo. Tutte le valanghe nascono da un sassolino che rotola.
Ancora possiamo.
Oramai il vaso è traboccato, i suoi vizi, i suoi trabocchétti per far cadere leggittimi governi, i suoi inganni, le sue continue invettive contro la Magistratura, i suoi furti di buonafede popolare, i suoi repentini cambiamenti, cosa deve altro dire, cosa altro deve fare, casa altro deve accadere? perchè l’imbelle che ci governa venga ripreso?
Come s’è espresso oggi il Premier nei confronti dei giudici e del Parlamento è inaudito, è semplicemente vergognoso, non è degno di un Paese civile.
Un Paese democratico non può tollerare un simile linguaggio. Il Presidente della Repubblica deve intervenire, Deve tarpargli le ali del suo incontinente ed insolente modo fascista di esprimersi.
La Democrazia repubblicana, costituzionalmente sancita è in assoluto pericolo, tutti i democratici, tutti gli amanti delle libertà costituzionali dovrebbero, devono insorgere contro un gaglioffo che non è degno di coprire il ruolo che gli italiani gli han dato.
Sul breve periodo ,vedo guai in vista…
F: Rampini di Repubblica ,… “non so dove viva”… riporta alcuni dati interessanti..
______________________
E’ sulla stessa lunghezza d’onda uno studio appena pubblicato da Dong Tao, economista di Hong Kong che lavora per il Credit Suisse. Secondo Dong Tao un rimbalzo di attività nella Repubblica Popolare effettivamente c’è stato, ma starebbe perdendo forza. La ripresa sembra essersi indebolita a partire dalla seconda metà di aprile e ancor più a maggio. “Il ritmo rallenta – sostiene Dao Tong – e c’è perfino un’inversione di tendenza in alcuni settori. La ripresa non sarà così forte come si sperava”.
Tra i sintomi di debolezza l’economista di Hong Kong cita un potere di acquisto fiacco, l’andamento deludente delle vendite nei grandi magazzini e nelle catene distributive di prodotti elettronici. Si unisce al coro Katherine Lu, che guida la strategia di investimenti sulle Borse cinesi per il gruppo Oppenheimer. Secondo lei la Repubblica Popolare farà fatica a raggiungere il livello di crescita prefissato dal governo di Pechino. Nel primo trimestre il Pil cinese è cresciuto del 6,1%, il livello più basso da un decennio.
___________________________
cc
Caro VOX, non so quale sia il tuo lavoro. Io ho lavorato a Bisceglie per 25 anni come fotografo di moda, sempre in contatto col mondo manifatturiero, ovvero con gente che si faceva un ‘mazzo’ così dalla mattina alla sera. Bisceglie aveva diverse centinaia di piccole e piccolissime imprese, che davano lavoro a migliaia di persone, tra cui un indotto notevole.
Ti dico questo, perchè col mondo del lavoro ho avuto contatti molto approfonditi e, per mondo del lavoro intendo sia l’imprenditore che il più umile façonista. Ho raccolto le loro confidenze, ho condiviso i loro problemi, ho assistito alla distruzione delle loro imprese, una vera epidemia devastante. Parlo quindi con cognizione di causa.
Senza i soldi in fitto, ovvero senza il debito, il miracolo manufatturiero biscegliese non avrebbe avuto possibilità di esistere, perchè il proletario e sottoproletario, che è la provenienza sociale di quasi tutti i manufatturieri biscegliesi, non avrebbe avuto alcuna possibilità di comprare macchinari per lavorare. Senza il debito, nessun proletario avrebbe potuto acquistare la casa, nel dopoguerra dove la povertà era la norma. Il debito diventa strangolatorio quando è impiegato male, ma la colpa è di chi lo impiega male, non del debito in sè, che tra l’altro nessuno ci impone di accendere.
David Graeber..antropologo che ha insegnato a Yale fino al 2005
Di tendenze anarchiche è stato chiaramente “allontanato dall’Università per evidenti motivi politici..
——
Io credo che non sia per motivi politici, ma perchè, se parla come in quell’articolo postato, significa che la testa non l’accompagna. Ciò che ha detto in quell’articolo non sta nè in cielo nè in terra.
Semmai, la stronzata epocale è da identificare nel denaro investito massivamente nel denaro, invece che nell’attività produttiva. Questo però non lo dice nessuno!
@ Caro Marco,
e dov’e’ adesso il “miracolo” di Bisceglie? Dove sono adesso tutti questi ex-proletari divenuti imprenditori grazie al toccasana del debito? E piu’ in generale, dov’e’ andata a finire l’italia tutta e cosa sta avvenendo delle economie del mondo? Non hai notato niente?
Proprio questo e’ l’inganno del prestito: un beneficio iniziale che poi si trasforma in schiavitu’ e in crollo, come una bomba a orologeria. Mi sembra che tu veda i risultati piu’ vicini, ma perda di vista quelli finali, sia su piccola che su larga scala.
Inoltre, non e’ vero che nessuno costringe nessuno a prendere prestiti o a contrarre debiti. Il sistema e’ costruito in modo tale da metterti nelle condizioni di fare debiti: per comprare la casa, per mettere su l’azienda, poi per saldare i debiti precedenti e cosi’ di seguito, finche’ non c’e’ piu’ scampo e perdi tutto. E se non perdi tutto, rimani con l’acqua alla gola ogni giorno. E’ vita questa?
Oggi come oggi la situazione e’ disastrosa su scala mondiale proprio grazie alle contraddizioni di base del capitalismo e anche grazie a un certo modo di pensare come il tuo.
Il risultato puo’ essere solo o un reale grande cambiamento di tutto il sistema economico (e necessariamente anche politico) dal basso, oppure un forte giro di vite e l’arrivo della dittatura che, come tutte le dittature, sara’ destinata comunque a crollare prima o poi (piu’ ‘poi’ che ‘prima’, purtroppo).
x CC
Caro CC,
non ho letto niente, solo il tuo post percio’ non so il tuo interesse su David Graeber, non l’ho mai sentito a nominare.
David Graeber:
http://en.wikipedia.org/wiki/David_Graeber#Dismissal_from_Yale
In Inglese, non c’e’ una versione in Italiano, anche se ci fosse normalmente le informazioni sono minime.
Ciao, Anita
la stronzata epocale è da identificare nel denaro investito massivamente nel denaro, invece che nell’attività produttiva
@ Ma Marco, non si tratta di una “stronzata”, ovvero di incompetenza, si tratta di un’operazione studiata a tavolino affinche’ i mostri dell’alta finanza facciano l’asso pigliatutto!
Ma lo sai quanto denaro hanno fatto investendo, come dici tu, in denaro? Possibile che non ti rendi conto che la crisi stessa e’ stata studiata a tavolino per aumentare la poverta’, portare quasi a zero il costo del lavoro e delle strutture, e cosi’ beneficiare i pochissimi che tirano le redini?
x Marco e CC
Su David Graeber, il suo contratto era over, faceva parte della Graduate Employees and Students Organization (GESO).
Volevano portare i loro sindacati nel Campus….
Se clicchi su (GESO) nel contenuto del link di sopra troverai chi sono gli appartenenti e cosa vogliono.
Anita
@ Anita
Come al solito, invece di discutere sul merito delle cose scritte da una persona, si cerca di screditare la persona stessa. Il solito metodo ben conosciuto. Ma chi se ne frega di chi e’ e cosa fa nella vita David Groeber (o chiunque altro)? E’ piu’ interessante discutere quello che lui o altri scrivono, confrontarsi sulle idee, magari controbattere. Invece no, dobbiamo ridurci ai contratti scaduti e ai sindacati nel Campus. E poi, embe’? Dove sarebbe il crimine?
x VOX
Non ho letto il forum.
Non mi riduco a dire cose che non sono, questo e’ sulla sua biografia.
Come si fa a discutere su una persona da me sconosciuta?
Ho solo risposto perche’ CC ha menzionato il mio nome.
Tu spulci articoli qui e la’, io ne ho abbastanza di tenermi al corrente di quello che succede oggi….
Anita
caro Vox,
<<<portare quasi a zero il costo del lavoro e delle strutture?<<
Ma se in Italia il costo del lavoro e della burocrazia inefficiente e fannullona è il più alto d’Europa?
L’ho già scritto:
1000 euro al lavoratore costano 25oo al datore di lavoro.
In Germania 1800, se la matematica funziona sono 700euro di differenza che in Italia finiscono non si sa dove, ma sicuramente non in investimenti nè nelle tasche dei lavoratori e degli imprenditori!
E nemmeno in un welfare alla tedesca o ancor più alla scandinava!!!
E così andiamo fuori mercato.
Poi succedono migliaia di quelle favole che ho raccontato altrove e il costo del lavoro aumenta ancora….
I prestiti: Marco ha ragione.
Se un cittadino vuol farsi la casa fa bene i conti nel borsellino e poi, una quota, fa debito che pagherà con qualche sacrificio.
L’imprenditore che vuole ingrandirsi, più posti di lavoro, deve fare altrettanto e rischiare “il passo secondo la gamba” diceva mio nonno!
La casa e/o l’azienda sono capisaldi nella vita delle persone, si può rinunciare a tante sciocchezze, per raggiungere l’obiettivo.
E non si cambiano come le t shirt!
Comunque senza un debito oculato che si chiama ” giro del denaro” ,indispensabile soprattutto in Italia dove i pagamenti, che dovrebbero essere a 60gg vanno a 90/120gg e lo Stato poi, NON paga se non quando si ricorda, non c’è produzione e perciò lavoro.
Per quanto riguarda il lavoro, se tutti insieme produciamo poco e male, se lo Stato sperpera il denaro ( basta guardare Report e Striscia) andiamo FUORI mercato e possiamo maledirlo fin che ci pare ma è come ululare alla luna!!!
Forse il problema andrebbe visto da più angolature!!!
mandi Sylvi
xVox 258
faccio un breve commento anche se ormai del blog non leggo piu’ quasi niente.
Il suo pessimismo, anzi direi quasi complesso persecutorio, sulla economia mondiale e la sua crisi attuale e’ solo in parte giustificato. Direi che e’ peggiore del mio in materia ambientale e climatica…
Che la crisi e’ stata studiata a tavolino e’ un’affermazione impossibile. Nessuna organizzazione o gruppo di individui avrebbe i mezzi politici e materiali di orchestrare ‘a tavolino’ una crisi economica di scala planetaria, lo posso dire a cuor leggero anche se mi intendo poco di ecomonia (salvo saper fare economia…). Ci sono i soliti speculatori che se ne avvantaggiano, ma questo e’ un discorso molto diverso, ed e’ bene non fare il falso ragionamento del ‘post hoc, ergo propter hoc’ su questa coincidenza.
Indebitarsi per andare avanti e’ necessario per molti, e’ vero. Ed alcuni sostengono che non sia affatto un male. Io, nel mio piccolo, ho sempre odiato i debiti, e mi sono disfatto del mutuo sulla casa appena ho potuto. I miei amici dicono che ho sbagliato tutto, dovevo restare indebitato e fare investimenti, il rendimento sarebbe stato, a loro giudizio, molto superiore nel lungo termine. Io invece credo nel liberarmi dei debiti e poi, se resta qualcosa, pensare ad altro. Ed e’ possibile se si sta attenti, anche se non basta…Fortunae rota volvitur…
Peter
@ Sylvi
E’ proprio di questi giorni la notizia che i lavoratori italiani sono i peggio pagati d’Europa. E questa storia dei ‘fannulloni’ e’ una grossa speculazione messa su dallo psiconano N.2 Brunetta per far finta di star facendo qualcosa. In italia non esistono solo i lavoratori dei ministeri e degli uffici pubblici, ci sono anche insegnanti (oltre 40mila a casa solo negli ultimi mesi), operai, ricercatori, professori di vario grado, e molti molti altri.
Per quanto riguarda il prestito, i debiti, eccetera, nessuno di voi riesce a disancorarsi dallo status quo e a chiedersi: ma e’ possibile una struttura sociale in cui NON SIA NECESSARIO tutto questo?
Eccole un’angolatura diversa.
PS – Poi uno puo’ farsi tutti i calcoli di questo mondo quando prende un prestito dalla banca, ma chi puo’ assicurarlo che domani non restera’ senza lavoro e allora gli verra’ tolto tutto? Vedasi quel che sta succedend in Usa.
Quanto alla premeditazione della crisi, non e’ un’idea mia, ma di giornalisti e analisti economici ben piu’ esperti di tutti noi qui messi insieme.
Inoltre, come diceva perfino Andreotti che e’ uno che la sa lunga, a pensar male ci si azzecca quasi sempre.
Tu spulci articoli qui e la’, io ne ho abbastanza di tenermi al corrente di quello che succede oggi….
@Anita
E si vede.
x Peter #265
E ti troverai sempre bene e dormirai di notte.
Io sono criticata in sordina da alcune amiche, sempre donne, perche’ non sperpero, ma debiti non ne ho e non abbiamo mai avuti.
Mi dicono ma alla tua eta’ potresti fare questo e quello, vero, ma non so quanto campero’ e quello che mi portera’ il futuro….
Pero’ loro sono indebitate sopra i capelli e nello stesso tempo temono moltissimo pensando agli anni d’orati.
Ciao, Anita
PER UNA SEMPLIFICAZIONE DELL’ECONOMIA POLITICA..A MARGINE ALCUNE “NORARELLE” DI ANTROPOLOGIA…
Caro marco,
io non sono anarchico, ne mai lo sono stato,e i miei studi economici si sono “arenati ” ben presto sui misteri della partita doppia,non conoscevo Graeber , prima che Vox lo citasse, purtuttavia “forte” di questa mia “ignoranza di base” mi permetto di esporti queste semplici considerazioni…
Tralasciando il fatto che a mia “memoria” gli anarchici dai tempi di Sacco e Vanzetti ,forse non sono ben “visti”,in USA, temo poi che Sindacati Anarchici in certi ambienti è come bestemmiare nel Tempio…ti vorrei ricordare che “presumo” che il Graeber affrontasse il problema del debito non da un punto vista ecomico, ma ne parlasse in quanto ai suoi “effetti” etici-morali sulla condotta umana…che è tipico degli studi degli antropologi” ..”guarda un pò..
In effetti se avesse insegnato Economia, qualcosina in merito gli si potrebbe rimproverare , in quanto è noto ai pìù che dal punto di vista economico, non fa molta differenza se si mangi per defecare o si defechi per mangiare..io infatti non mi scandalizzo, poichè in Economia le due cose sono entrambi fattori economici.
Appunto , ma è tecnica…
In questo senso credo che Vox mettesse il suo accento…
Sul tema economico del debito , beh..vorrei ….invece mi limito a..” sui sui pregi nello sviluppo ittalico , ti vorrei ricordare che se NOI avessimo il debbbitto pubblicco della metà , forse saremo una delle nazioni più potenti della terra…a parità di altri fattori ,poichè presumo che magari da qualche parte , che so forse a Bisceglie , qualche illustre scienziato nel passato avrebbe scoperto le leggi del “moto perpetuo”…
In attesa…
un saluto
cc
xVox 267
immagino che quel post fosse rivolto a me. Stasera sono in vena di letture…No, infatti nessuno puo’ garantirle che non perdera’ il lavoro dopo aver fatto un prestito, e quindi perdere la casa o il business per cui aveva fatto un prestito. Come e’ purtroppo successo a molti da queste parti negli ultimi 6 mesi o giu’ di li’.
Ma di quel genere di garanzie a questo mondo non ne ha nessuno. Nessuno garantisce neanche che non si avra’ un infarto tra 3 mesi, che un tir non sfasci il guard rail sull’autostrada e travolga l’auto su cui qualcuno viaggia, etc etc. L’essenziale e’ affrontare dei rischi calcolati, per quanto umanamente possibile. Se viaggiassi ogni giorno a 160 km orari non potrei lagnarmi troppo delle conseguenze, peggio ancora con le gomme lisce ed i freni senza liquido controllato di recente…
Osservo anche che quando criticata lei si rifugia regolarmente dietro dei fantomatici ‘esperti’. Astrofisici, geologi, giornalisti economici al cui confronto siamo ‘robetta’ (ma quali, poi?).
Il suo complesso dev’essere quello del Vox Dei…Dove il Deus ex machina e’ il benedetto internet, piu’ le fantasie che si fanno sopra di esso…buon divertimento, comunque. Dalle mie parti una volta si diceva ‘dove c’e’ il gusto non c’e’ perdenza’
Peter
x VOX
@Anita
E si vede.
~~~~~~~~~~~~~
Caro VOX,
non devo fare bella mostra a nessuno.
I tuoi argomenti sono sempre deleteri e pessimisti.
Ti basi su OPINIONI di chicchessia, basta che siano contro gli Stati Uniti.
Almeno io ricerco tutto fino a che trovo fonti di fiducia.
Lo faccio anche con le e-mails personali e non mando ad altri se prima non mi accerto che la notizia e’ accurata e VERA.
Non solo, avviso i miei amici se una notizia o articolo non sono veritieri.
Anita
caro Vox,
la struttura sociale è formata da persone, attive, pigre, giovani vecchi…
Peter dice bene…non sappiamo che cosa può capitare stasera …domani…
senza un ragionevole rischio non c’è stimolo alla creatività e anche allo sviluppo; che non c’entra niente con politiche di sfruttamento che infatti non sono così evidenti in altre zone d’Europa.
Mi dica lei un modo diverso di lavorare, produrre ricchezza soltanto “sul sicuro”! Sicuro di che?…
Mi colpiscono certi “socialisti” che presuppongono sempre che da una parte ci siano gli sfruttati e dall’altra gli sfruttatori.
Fosse così il Comunismo avrebbe vinto alla prova dei fatti, quando il Potere ce l’aveva.
Invece…Il mondo e gli individui sono un pochino più complicati…
Sylvi
PS:
x VOX
parlando del tuo nuovo idolo, David Graeber.
Questo professore anarchico insegnava anarchia.
Non e’ l’unico. Ci sono molti sessantottini nelle universita’.
Scusa ma io non spenderei $ 50’000 l’anno per mandare un figlio/a ad una universita’ dove insegnano che il “caos” regna.
Anarchia significa assenza di qualsiasi autorita’ politica.
Disordine politico e confusione.
Assenza di principi, standard o motivi.
Anita
x Vox
Gli italiani “fra” i peggio pagati d’Europa , la burocrazia più farraginosa e inefficiente d’Europa, e del mondo civile (anche questo è denaro), la forbice più alta fra ciò che paga l’imprenditore e ciò che riceve il lavoratore…un numero indecente di leggi medioevali che strozzano tutti…
Chi è serio guarda all’insieme dei problemi!!!
Quanto ad Andreotti…è uno dei responsabili di questo sfascio; è una persona senza il senso del SERVIZIO e dello STATO.
Solo il senso del POTERE e ne abbiamo ancora in giro fin troppi suoi discepoli, con baffi e senza baffi!
Sylvi
Comprensione del testo…
cara Sylvi,
ecco un interessante lavoro cronologico svolto da allievi di alcuni Licei…
Per la serie NOI TIREREMO DIRITTO..
e poi si dice che la scuola pubblica più non funziona..
Si potrebbe fare un’analisi comparata con l’oggi, sono sicuro che si possono trarre interessanti spunti..anzi , ti invito a cogliere i più salienti eliminando le parti che non c’entrano
Cronologia degli avvenimenti e delle disposizioni di legge
14.5.1938 – IL CONSOLIDAMENTO DELL’ASSE – IL TESTO DI BRINDISI.
6.8.1938 Punti fermi- “Anche nella questione della razza noi tireremo diritto”: Mussolini. Le parole pronunciate dal Duce al Campo dei graduati avanguardisti di Forlì hanno suscitato molta eco nella stampa internazionale- la stampa antifascista fa nere previsioni sulla situazione italiana, essendo stato posto nel primo piano il problema della razza si rivolgono concitati appelli al buon senso degli italiani- strano, perché il documento era obiettivo… il Duce si quindi recato al vicino campo di aviazione, e pilotando personalmente il suo trimotore ha sorvolato il litorale…
13.8.1938- il Governo fascista non ha alcuno speciale piano persecutorio contro gli ebrei. Non vogliamo parlare dell’equazione storicamente accertata tra ebraismo, bolscevismo, massoneria. Il clima è maturo per il razzismo italiano, e meno ancora si può dubitare che esso diventi attraverso l’azione coordinata e risoluta di tutti gli organi del Regime patrimonio spirituale del nostro popolo, base fondamentale del nostro Stato.
3.9.1938- Per la difesa della razza- il Consiglio dei Ministri riunitosi il 1.9. sotto la presidenza del Duce, ha preso i seguenti provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri:
– art. 1- è vietato agli ebrei stranieri di fissare stabile dimora nel Regno in Libia e nei possedimenti dell’ Egeo;
– art. 2- è considerato ebreo colui che è nato da genitori entrambi di razza ebraica, anche se professi religione diversa;
– art. 3- le concessioni di cittadinanza ad ebrei stranieri dopo il 1.1.1938 sono revocate;
– art. 4- gli stranieri di razza ebraica che alla data di pubblicazione si trovino nel Regno, devono lasciare il territorio entro sei mesi (28.2.1939);
10.9.1938- l’antisemitismo è una difesa;
17.9.1938- le direttive del segretario del partito agli addetti alla cultura dei GUF, gruppi universitari fascisti- per l’anno XVII(=1939): razza, autarchia, impero; i Littoriali della cultura e dell’arte dovranno ispirarsi soprattutto ai seguenti problemi: razza…
Gli addetti alla cultura hanno espresso la loro riconoscenza per l’ epurazione operata dal regime alla scuola italiana, con l’allontanamento degli studenti e dei professori ebrei.
Fogli di disposizioni del segretario PNF 14.9.1938: le Fiduciarie prendano iniziative per illustrare negli ambienti femminili le direttive del regime per la difesa ed il miglioramento della razza. L’azione di propaganda su questa base: orgoglio e conoscenza di razza- caratteristiche della razza italiana- originalità e priorità del razzismo italiano- tutela dell’ integrità della razza- pericoli dei matrimoni misti.
8.10.1938- la riunione del gran consiglio del fascismo- alla discussione sui problemi della razza hanno partecipato Balbo, Farinacei, Storace, Bottai, Federzoni, De Bono, Angelici, Solmi,Volpi, Cianetti, Alfieri. Si stabilisce: il divieto di matrimoni di italiani con elementi di razza camita, semita ed altre razze non ariane; il divieto per i dipendenti pubblici con stranieri di qualsiasi razza. Il gran consiglio del fascismo ricorda che l’ebraismo mondiale è stato l’animatore dell’antifascismo in tutti i campi; tutte le forme antifasciste fanno capo ad elementi ebrei, l’ebraismo mondiale è in Spagna dalla parte dei bolscevichi…
Circa l’appartenenza alla razza ebraica, il gran consiglio stabilisce:
– è di razza ebraica chi nasce da genitori entrambi ebrei;
– chi nasce da padre ebreo e madre di nazionalità straniera;
– chi nato da matrimonio misto professi la religione ebraica;
– non lo è, il nato da matrimonio misto che al 1.10.1938 professi religione non ebraica.
– Sono previste eccezioni, salvo nel campo dell’insegnamento, per le famiglie dei caduti, per le benemerenze fasciste. E’ esclusa l’iscrizione al fascio, il possesso o direzione di aziende con oltre 100 dipendenti, il possesso di oltre 50 ha . Di terra, il servizio militare. Per le professioni si annuncia apposito provvedimento. Allontanando da ogni impiego pubblico…
– Anche per deviare l’immigrazione ebraica dalla Palestina, si prevede una controllata migrazione in Etiopia…
Ma il passo del 13.8.1938 è VERAMENTE UNA CHICCA, di indubitale “attualita”, basta cambiare i personaggi e gli interpreti..
Anche quello del 6.8.38 è eccezionale, con quel suo “ha pilotato personalmente il Trimotore..
e che dire su quell’antisemitismo è una DIFESA
notte
cc
caro CC,
se quel NOI TIREREMO DIRITTO è riferito agli allievi dei Licei,
io mi congratulo con loro e spero che facciano una attenta analisi del testo, magari con qualche riferimento alla situazione degli ebrei orientali così ben decritta da Joseph Roth su “l’ebreo errante” 1927!
Se invece è riferito ai nostri Napoleoni caserecci…beh io mi sento Cenerentola, a mezzanotte perdo la scarpina e anche la carrozza.
Ne possiamo riparlare.
Ps Ogni volta che salgo al pc guardo il mio re e la sua sirena del Canavese e mi ispiro per pensare favole “vere”!
E’ stato un buon acquisto!
Buonanotte
Sylvi
Va bene Faust che vive nella nuvoletta, ma un articolo fuori di testa come questo, veramente mi fa credere che i comunisti hanno perso il senso della realtà.
Va bene Faust che vive nella nuvoletta
mantenere una crescita perpetua su un pianeta che ha dei limiti, e’ possibile che in una o due generazioni il capitalismo si estingua. (David Graeber)
2-3 anni… il capitalismo usuraio è ggia un povero estinto… altri cche 2-3… e tu lo stai accompagnando alla sua ultima dimora….
marco tempesta { 21.05.09 alle 18:44 }
Semmai, la stronzata epocale è da identificare nel denaro investito massivamente nel denaro, invece che nell’attività produttiva. Questo però non lo dice nessuno!
… non èvvero, da sempre dico la stessa cosa e da sempre si chiama capitalismo usuraio, ma tu non capisci…
Faust
vorrei sapere perche ultimamente quando accendo il mio pc si apre sempre, automaticamente, la pagina di arruotalibera. che non mi interessa. anzi, vedere le foto di quella bruttona e di quei tipi dalle facce patibolari e sufficiente per rovinarmi la giornata e la digestione. direi che e pirateria inforrmatica. signor nicotri, mi dia tregua e mi risparmi questo imperversare del suo blog. grazie ciccio
Caro Marco,
ll famoso miracolo econimico italiano e’ stato costruito con gli aiuti usa prima,(e anche russi,se vogliamo),…e poi con le esportazioni di prodotti di lusso.
E anche,…con le rimesse degli emigranti italiani.
Per natura, il morto di fame arrivista italiano,quando vede un po di soldi,…specialmente se fatti con poca trasperenza,..si guarda
alla specchio e dice a se stesso:…”ma come sono furbo,…nessuno
e’ piu’ capace di me”,…e si monta la testa.
L’emulazione e’ una bella cosa se fatta nel campo della produzione,…ma negli affari poco corretti e’ una disgrazia per tutta la nazione,…e si vedono ad occhio nudo i risultati.
Poi,…quando questo cosiddetto miracolo economico e’ finito,(prima crisi petrolifera),e continuato con i soldi pubblici,…(uno a te,due a me diceva il politico),contrariamente a quei paesi, Usa e GB,dove e’ stato pagato dalle banche,…che,…poi,.. sono fallite.
A parte il fatto che noi italiani siamo un paese anomalo in tutti i
sensi,….(il sale della terra),…adesso ci ritroviamo nell’anomalia
di cacciare gli stranieri che pagano 10 miliardi di tasse e incassano 200 milioni di pensione,…cioe’ ci campano.
Una volta ho sentito un africano in una manifestazione che diceva:voi sbucciate le banane e le mangiate senza aver fatto la fatica di coltivarle,…uno che aveva capito.
Tira tu le conclusioni….
Ciao,Ber
xCC
interessante testo di 70 anni fa, nevvero?
Io direi che gli ebrei in generale (e dico ebrei, non israeliani) sono sempre stati il capro espiatorio preferito di coloro che hanno interesse ad inventarsi complotti. Per i bolscevichi gli ebrei erano antirivoluzionari o antistalinisti, ‘e si conoscevano tutti tra loro’. Per i fascisti, gli ebrei erano tradizionalmente antifascisti, quindi occorreva ‘difendersi’ con l’antisemitismo. Gli estremi si tangono, come al solito…
Su un punto devo pero’ correggerti: quel tale sapeva pilotare per davvero. Maluccio, ma lo sapeva fare. Una volta lessi che fece accapponare la pelle dei tedeschi che lo riportavano in Italia su di una ‘cicogna’ prima della guerra. Sorvolando le alpi, volle pilotarla lui, come Dio volle
un saluto
Peter
Caro Ber, permettimi di dissentire.
Il dopoguerra io l’ho vissuto in una cittadina del Sud dove la povertà era la regola e la miseria non un’eccezione. A Bisceglie di soldi americani non se ne son visti e, come non se ne son visti qui, non se ne son visti credo in tutto il Sud contadino. La gente lavorava duro, l’agricoltura permetteva di esportare moltissimo nel Nord Europa, gli artigiani venivano impiegati nell’edilizia, dove le case venivano vendute a cambiali ( il famoso ‘debito’); a poco a poco, molti sottoproletari che andavano nei paesini di montagna a vendere prodotti tessili trasportati a spalla (qui il fagotto lo chiamano ‘bardinella’), hanno coinvolto mogli e vicine di casa ed hanno innescato la manifattura tessile che ha fatto diventare Bisceglie uno dei più importanti poli tessili italiani.
Nelle città vicine, c’è stato chi si è specializzato in scarpe (Barletta), chi in mutande (Andria), chi in abbigliamento (varie città), alvorando veramente sodo e muovendosi molto per promuovere il prodotto. Avevamo anche la pesca, quando nell’ASdriatico ancora si pescava. Soldi americani, qui proprio non se ne son visti, sono andati tutti alle grandi aziende del Nord e, in parte, al welfare.
mantenere una crescita perpetua su un pianeta che ha dei limiti, e’ possibile che in una o due generazioni il capitalismo si estingua. (David Graeber)
—————
La crescita perpetua è possibile razionalizzando lo sfruttamento con l’uso della tecnologia. La Terra è sfruttata malissimo, ma può mantenere ben più persone di quante ora ne mantenga, ad un tenore di vita decisamente più alto. Il catastrofismo è solo una grande stupidaggine: il meccanismo di razionalizzazione dello sfruttamento delle risorse si è già innescato e prenderà sempre più piede.
L’investimento del denaro nel denaro è autostrangolante. Infatti si è autostrangolato. Ma non c’entra col capitalismo, ne è solo un tentacolo marcio che si autoelimina. Il capitalismo non solo è vivo e vegeto, ma può reagire migliorandosi, nel momento in cui si inneschi un riequilibrio della produzione e dei consumi, meccanismo del quale già si sta prendendo coscienza. Entro un paio di generazioni, il capitalismo porterà benessere a tanta parte del mondo ora sofferente, razionalizzando le potenzialità produttive dei paesi poveri. Cosa che il comunismo non potrà mai fare, per la sua stessa natura di livellamento allo standard minimo, come già ampiamente dimostrato dalla Storia.
Berlusconi ha detto che ieri sera ero molto elegante e sembravo una velina.
Io non ho nulla contro le veline, ma preferisco quello che mi ha detto ora Bonanni: che sono una persona seria, concreta, libera.
Emma Marcegaglia al Congresso Cisl.
21 maggio
{ 22.05.09 alle 10:31 }
Entro un paio di generazioni, il capitalismo ( xme, il socialismo) porterà benessere a tanta parte del mondo ora sofferente, razionalizzando le potenzialità produttive dei paesi poveri.
… difatto lo sta facendo il socialismo bolivariano, mentre il capitalismo usuraio sta tirando le cuoia 1-0 … ccciaooo nneee!!
Cosa che il comunismo non potrà mai fare, per la sua stessa natura (contro natura) di livellamento allo standard minimo, ( la perla del pp…. come già ampiamente dimostrato dalla Storia.
…la tua di storia.., La ffai in casa… ed è risaputo, nel ns. Inferno dei Poveri Diavoli… cche non sai un caxxo e quell cche hai sentito, non centra gniente con il marxismo…
Faust
Ho raccontato una favola in due puntate, per stigmatizzare i ladroni esattori che diventano ricchi con le nostre tasse, anche non dovute!
Sul Venerdi trovo un articolo di Marco Romani che grida ” alla riscossa!”.
Apprendo che Equitalia è il 51% dell’Agenzia delle Entrate,49% INPS!
Quindi il Lupo e il cagnaccio della favola se la dicono e se la contano e , soprattutto , d’accordo,deridono e derubano il cittadino!
E dovremmo gridare “al ladro!!” con gli evasori?
Qui si soffoca, bisognerà andare altrove a respirare una boccata…
Sylvi
La Corte Suprema blocca i processi agli alti funzionari dell’era Bush
Prosciolti per gli abusi perpetrati dopo l’11 settembre
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso che né il Procuratore generale John Ashcroft, né il direttore della FBI Robert Mueller potranno essere portati in giudizio per gli abusi perpetrati ad un cittadino pakistano detenuto nel carcere di New York dopo gli attacchi dell’11 settembre.
L’istanza presentata da Javaid Hiqbal denunciava oltre Ashcroft e Mueller altri trenta funzionari per abusi nel corso della detenzione.
La massima istanza giudiziale americana con 5 voti a favore e 4 contro ha rovesciato il verdetto di un tribunale di rango inferiore che autorizzava Hikbal a procedere nel giudizio contro Ashcroft e Mueller per essere stato tenuto in segregazione per sei mesi e aver subito maltrattamenti e trattamenti denigranti.
Hikbal oltre ai maltrattamenti denunciava che gli abusi perpetrati contro di lui erano dovuti alla sua razza e al suo credo religioso.
La Corte ha sentenziato che non vi è nulla che leghi i due imputati con i maltrattamenti subiti da Iqbal.
Iqbal, un installatore di Tv via cavo, fu arrestato il 2 novembre e accusato di reati federali non legati a violenza o terrorismo. Due mesi dopo fu portato al carcere di Brooklyn dove fu tenuto per 5 mesi in isolamento senza poter comparire davanti a un giudice. Gli furono praticate violenze fisiche e mentali e fatti interrogatori dopo essere stato denudato. Il giorno dell’arrivo in carcere,gli agenti federali lo sbatterono violentemente contro il muro lo colpirono allo stomaco e al viso e lo trascinarono sui pavimenti.
Iqbal perdette 20 chili e fu apostrofato come “musulmano assassino” e “terrorista”.
«La denuncia – scrive la Corte – non prova che i funzionari federali agirono per motivi dovuti alla sua razza,religione o nazionalità». E aggiunge, «quello che suggerisce è che gli agenti dell’ordine, dopo l’attacco devastante, cercarono il modo perché i sospettati di terrorismo fossero controllati il più possibile fino a quando non fosse chiara la loro partecipazione o meno agli atti terroristici»
x Ciccio
Egregio, ammesso che quel che racconta riguardo il comparire della home page del mio blog sul suo computer sia vero, non vedo che c’entro io. Più che di mia “pirateria informatica” (!) credo si tratti di coglioneria neurologica.
nicotri
x Ciccio
E comunque non ci si esprime così su una signora, screanzato!
nicotri
Poi uno puo’ farsi tutti i calcoli di questo mondo quando prende un prestito dalla banca, ma chi puo’ assicurarlo che domani non restera’ senza lavoro e allora gli verra’ tolto tutto? (Vox)
–
Si chiama ‘rischio d’impresa’ ed è nelle regole del gioco.
I prestiti si prendono in maniera oculata. Se uno li prende a cavolo, è colpa sua se poi se ne va all’aceto!
Anarchia significa assenza di qualsiasi autorita’ politica.
Disordine politico e confusione.
Assenza di principi, standard o motivi.
—-
Già sperimentato, nel Far West dell’ottocento americano.
Non funziona, perchè il prepotente e il ricco prevalgono su tutti e fanno il bello e il cattivo tempo.
ti vorrei ricordare che “presumo” che il Graeber affrontasse il problema del debito non da un punto vista ecomico, ma ne parlasse in quanto ai suoi “effetti” etici-morali sulla condotta umana… (CC)
—
caro CC, il problema è di semplice risoluzione: configurati due scenari, uno dove esiste l’accesso al credito e l’altro dove l’accesso al credito non esiste. Portati agli anni del dopoguerra e proietta in avanti i due scenari. Fammi sapere i risultati, secondo la tua logica.
Graeber non dà argomentazioni logiche, semplicemente farnetica.
Caro marco,
io non intendo dire che gli americani andavano distribuendo i
soldi per le strade,…intendo dire che ci hanno aiutato nella ricostruzione del paese,…piano marshall etc…
Il boom che c’e’ stato a Bisceglie c’e’ stato in tutta Italia,…dando
il via alle esportatazioni ed al ciclo virtuale di produrre di piu’
e consumare di meno,…al cosidetto risparmio che poi investito
ha permesso agli italiani l’acquisto della cas,tv etc…
Adesso invece consumiamo molto di piu’ di quello che produciamo,…ci stiamo mangiando i risparmi delle famiglie,..lo
stato scialacquone e’ arrivato ad un debito stratosferico da far
impallidire anche lo zimbabue di mugabe,…e gli industriali
ridono ed applaudono sulle barzellette psicotiche del capo del governo.
…insomma siamo allo sbando.
Un saluto,Ber
Per quanto riguarda il prestito, i debiti, eccetera, nessuno di voi riesce a disancorarsi dallo status quo e a chiedersi: ma e’ possibile una struttura sociale in cui NON SIA NECESSARIO tutto questo?
—
Al momento non esiste.
Se si focalizza l’attenzione sulla funzione dei prestiti, si capisce che sono lo strumento utile a far partire chi, all’inizio, non ha i mezzi suficienti. Da fotografo, con i miei mezzi mi sono attrezato con le macchine fotografiche ma, quando ho avuto necessità di stampare a colori in casa, ( indispensabile, se volevo rimanere nell’ambito della fotografia di moda biscegliese), ho dovuto fare investimenti di centinaia di milioni, soldi che non avevo. La mole di lavoro prevista, era tale e di tale continuità da garantirmi in un certo qual modo, il rientro degli investimenti. Quindi, il debito è stato acceso a ragion veduta e a calcoli fatti. Certo, tutto sarebbe potuto succedere come imprevisto, ma se non avessi avuto la propensione al rischio d’impresa, avrei fatto l’impiegato statale. Ho comprato ben tre sistemi completi di stamoa, per l’ammontare di diverse centinaia di milioni di lire, tutti soldi regolarmente rientrati, tranne per gli ultimi macchianri, resi improvvisamente obsoleti dal precipitoso crollo della fotografia chimica. In pratica, ho perso il cosiddetto ‘valore residuo’, che caratterizza l’usato. Ma con le macchine ci ho campato per una ventina d’anni. Grazie al credito bancario.
Si chiama ‘rischio d’impresa’ ed è nelle regole del gioco.
eccihai rraggione, ma amme sto gioco nun mme piasce… come il Monopoli. Tu chiamalo comme tte pare, ma resta un gioco auto divorante… cche x continuare devi sempre tornare allo Start… e non riesci affinire una corsa… quando ci riesci e arrivi alla vittoria NON VALE… sei fuori tempo massimo … eppoi manca un formulario… vada e ritorni con il formulario compilato.. ( è arrivata prima la Prescrizione…non solo quella del delinquente e corruttore il famoso (famigerato…psicopapi) I cassieri della banca, hanno fregato tutti (…attenzione la colpa la buttano sui funzionari ladri e papponi, non sui ppiu gravi rappresentanti LE BBANCHE … pputtanaeva!!! loro scappano con il bottino ettu devi… ( se vuoi… siamo in democrazia… ) torni allinizio… di nuovo. Ti offrono di indebitarti e come una droga, resti agganciato appagare strozzi x tutta la vita… Dal Vangelo del Marco… il ppiu fforte è giusto cche acchiappi tutto al ppiu incapacitato… eppoi cche il comunismo è contro la natura umana… mi ffa ridere anche quando dormo-dormendo…
Faust
Caro ber, certamente abbiamo un governo che non vale niente, su questo non ci piove. Ma abbiamo anche una popolazione che questo governo lo ha eletto. Lo ha eletto per differenza, ovvero ha scelto tra i due, il male minore, che però sempre male è.
Io mi auguro caldamente che i giovani si sveglino e mandino a casa questa gente ma, da quel che vedo, temo che il cambiamento non sia molto prossimo. Si va avanti con palliativi, in attesa della Provvidenza. Intanto si stringe la cinghia e si cerca di sopravvivere. Il sistema ha in sè i mezzi per uscire dalla crisi, basta generare lavoro distribuito capillarmente nella nazione. L’iniziativa dovrebbe partire dall Stato, ma a quanto pare sia da destra che da sinistra l’impegno è quello di mantenere la poltrona e non altro.
Il mondo è dei giovani. Tocca a loro sbrigarsela.
Si chiama ‘rischio d’impresa’ ed è nelle regole del gioco.
eccihai rraggione, ma amme sto gioco nun mme piasce
———–
Non ti piace perchè non ne sei capace.
Il mondo non è fatto solo di incapaci.
In ogni campagna elettorale Berlusconi si scaglia contro le tasse eccessive. Puntualmente, ottenuto il voto dei cittadini, la pressione fiscale non cambia o aumenta.
Nel 2009, infatti, mentre il gettito fiscale diminuirà del 2,2% (a causa della minor crescita e dell’eliminazione dei provvedimenti antievasione) la pressione fiscale salirà al 43,3%.
Anche gli attesi provvedimenti sull’IVA (versamenti solo a fattura incassata, rimborsi entro 60-90 giorni, progressiva abolizione di quella sul turismo) sono rimasti lettera morta per la maggiorparte delle aziende, alla faccia di tutte le imprese in difficoltà.
Stessa cosa anche per quanto riguarda la detassazione di tredicesime e straordinari, e l’abolizione dell’IRAP.
Secondo le previsioni del Governo, come se non bastasse, il deficit salirà al 3,7% mentre il debito pubblico aumenterà di quasi cinque punti balzando al 111,2%.
Tutte queste cifre si traducono in una situazione sempre più cupa per i cittadini, lasciati a se stessi da un Governo immobile e inadeguato a fronteggiare la crisi.
Un presidente, che dice essere imprenditore e che invece di imprenditoria capisce poco, molto poco.
E’ di oggi una triste e brutta notizia apparsa sul quotidiano “La Repubblica”; tre piccoli imprenditori del ricco “Nord Est “, la spina dorsale dell’export italiano, si sono suicidati per il dolore di dover licenziare loro collaboratori.
Uomini onesti, grandi lavoratori, non hanno sopportato l’onta di assistere alla chiusura dello loro fabbriche, mentre il nostro presidente passa il suo tempo ad ingiuriare la Giudice Grandus perchè l’ha inseguito in giudizio in una delle sue sporche e luride nefandezze.
La crescita perpetua è possibile razionalizzando lo sfruttamento con l’uso della tecnologia. La Terra è sfruttata malissimo, ma può mantenere ben più persone di quante ora ne mantenga, ad un tenore di vita decisamente più alto. Il catastrofismo è solo una grande stupidaggine: il meccanismo di razionalizzazione dello sfruttamento delle risorse si è già innescato e prenderà sempre più piede.
———————————————
Caro marco,
Guarda che io scherzavo, quando parlavo dell’invenzione del moto perpetuo a Bisceglie….mi devo ricredere!!
Comunque auguri,per voi che restate, io tra poco, parto con la mia astronave , che sfruttando l’antigravità e interagendo con l’antimateria come conbustibile, impiega tre giorni per Marte , comodo comodo, dove ho già programmato una “lottizzazione..se fate i buoni , un monolocale è possibile anche per voi..
Appena posso vi faccio sapere come sconfiggere le fosche previsioni del secondo principio della termodinamica in sistemi chiusi.
Caro peter,
sì, in effetti un buon pilota…
Cara Sylvi,
lungi da me proporre paragoni con l’attualità..e che, stai scherzando , era una esercitazione semantica.
Infatti è noto che lo studio della storia è fine a se stesso..tu intanto continua a raccontar fiabe ..che è un genere che non tramonta mai…
——————————————-
Io intanto vi sfido a confutare questa bella affermazione…
L’individuo è libero nella misura in cui è proprietario della propria persona e delle proprie capacità; l’essenza dell’uomo consiste nel non dipendere dalla volontà altrui, e la libertà è funzione di ciò che si possiede.La società diventa una mssa di individui leberi e uguali, in rapporto tra di loro in quanto proprietari delle proprie capacità e di ciò che hanno acquistato mettendole a frutto:La società consiste di relazioni di scambio tra proprietari:La società politica diventa un meccanismo progettato al fine di difendere questa proprietà e di mantanere una ordianata relazione di scambio.
Sono sicuro che in questo Blog si troveranno sicuramente illustri “studiosi” in grado di confutare “questa mia affermazione e di trovare più solidi fondamenti filosofici allo stato liberal-democratico.
cc