1) Impiccagione di Delara Darabi: perché la notizia è stata fatta sparire? 2) Abbiamo pianto a lungo Calipari: perché ce ne freghiamo invece della ragazzina uccisa nelle stesse condizioni di Calipari dai nostri soldati in Afganistan? 3) “Veronica for President”?
Cercherò di andare per ordine e di evitare di farmi prendere da un eccesso di sdegno.
1) – Ho deciso di scrivere sul caso della 23enne iraniana Delara Darabi impiccata per un delitto commesso – se lo ha commesso – quando aveva 17 anni, cioè quando era minorenne. La notizia mi ha indignato anche per la faccenda del cappio messo al collo della povera Delara dal giovane figlio della sua presunta vittima, giovane che comunque è anche un suo parente. Ho deciso perciò di documentarmi, a partire dal rileggermi l’articolo che avevo letto sulla home page di Repubblica on line, ma con mia sorpresa l’articolo non c’era già più. L’ho perciò cercato nell’archivio del sito di Repubblica, ma la sorpresa si è trasformata in stupore: l’archivio infatti mi rispondeva che non esiste nessun artizolo di Repubblica su tale argomento. Piuttosto perplesso, mi sono messo a cercare tramite Google gli articoli dei vari giornali e siti sull’argomento, ma lo stupore si è trasformato in sgomento: man mano che cliccavo sui singoli link elencati da Google mi si apriva sempre la stessa pagina: “The page cannot be found”, come a dire che l’argomento non era mai esistito o è stato cancellato. Ma se è stato cancellato, perché lo hanno cancellato? Ho digitato di nuovo nell’archivio di Repubblica on line e poi anche su quello dell’edizione on line del Corriere della Sera le parole “impiccata in Iran la pittrice 17enne Delara Darabi”, ma mi hanno lasciato entrambi di sale. Quello di Repubblica ripete che non esiste nessun articolo in merito ( http://ricerca.repubblica.it/repubblica?query=impiccata+Delara+Darabi&view=archivio ), mentre quello del Corriere li riporta tutti ( http://archiviostorico.corriere.it/searchresultsArchivio.jsp?xslUrl=http%3A%2F%2Fwww.corriere.it%2Ftools%2Fsearchcorriere%2FtemplateAdsArchivioCorriere.xsl&adsEnvironment=corriere&channel_par=corriere&num_par=0&numas_par=10&offsetas_par=0&ordas_par=DATA&ordasdir_par=DESC&ad_par=w6n3&adpage=1&start=0&hl_par=it&searchor=&searchand=Impiccata+Delara+Darabi&searchtext=&cosa_cercare=Impiccata+Delara+Darabi&dove_cercare=on&searchsign=&src_dal_giorno=&src_dal_mese=&src_dal_anno=&src_al_giorno=&src_al_mese=&src_al_anno=&order=DESC&src_testata_01=corsera&cerca=cerca ). La notizia è sparita anche dall’agenzia Adnkronos, che pure ne conserva il link su Google ( http://www.adnkronos.com/IGN/PageNotFound/index.php ), ma è riportata da alcuni link, compreso uno di Yahoo ( http://it.notizie.yahoo.com/7/20090502/tts-iran-delara-darabi-e-stata-impiccata-c8abaed.html ) e uno de Il Tempo e Il Sole 24 Ore ( http://iltempo.ilsole24ore.com/adnkronos/?q=YToxOntzOjEyOiJ4bWxfZmlsZW5hbWUiO3M6MjE6IkFETjIwMDkwNTAyMTMwNzE3LnhtbCI7fQ== ), che però citano l’Adnkronos. Il pezzo de Il Tempo e Il Sole 24 Ore dice anche che la notizia è stata data da Amnesty International, il che mi porta a credere che sia purtroppo vera. A un certo punto ho trovato una notiziola sul sito di Peace Reporter ( http://it.peacereporter.net/articolo/15496/Iran%2C+impiccata+la+pittrice+Delara+Derabi ), e noto che il cognome di Delara è scritto Derabi anziché Darabi. Peace Reporter mi pare un sito serieo, attendibile, perciò ne riporto comunque il pezzo per intero:
“Iran/ Impiccata la pittrice Delara Derabi per un omicidio non commesso
Delara Derabi, la pittrice di 23 anni condannata al patibolo per la complicità in un omicidio commesso nel 2003, quando aveva solo 17 anni, è stata impiccata nella prigione di Rasht, in Iran, a quanto riferisce il Jerusalem Post.
La notte di venerdì 1 maggio, a sorpresa, le autorità iraniane hanno deciso di eseguire la condanna a morte della giovane Delara Derabi, impiccata nel carcere di Rasht, nel nord dell’Iran.
A mettere personalmente la corda intorno al collo di Delara, secondo il quotidiano Etemad, è stato un figlio della donna per la cui uccisione la pittrice è stata condannata, nonostante avesse solo 17 anni all’epoca dei fatti. La famiglia della giovane pittrice aveva accettato le condizioni poste dalla famiglia della vittima per concedere il perdono che le avrebbe salvato la vita: dichiararsi colpevole e cambiare avvocato. Il capo dell’apparato giudiziario iraniano, ayatollah Mahmud Hashemi Shahrudi, aveva annunciato il 19 aprile scorso un rinvio di due mesi dell’impiccagione. La ragazza è stata messa a morte senza che nemmeno il suo avvocato venisse informato, come invece vorrebbe la legge.
Lo stesso avvocato ha reso noto che alla giovane pittrice è stata concessa solo una telefonata ai genitori prima di essere uccisa”.
Ho rifatto la ricerca su Google, Repubblica e Corriere della Sera digitando Derabi anziché Darabi, cioè scrivendo il cognome come Peace Reporter, ma i risultati sono stati gli stessi di prima. Sconcertante. Cosa pensare di una così strana faccenda? La notizia dell’impiccagione è falsa, inventata di sana pianta comprese le dichiarazioni dell’avvocato e l’articolo del giornale iraniano Etemad? Ne saremmo felici per la povera Delara, ma vorrebbe dire una di queste tre cose, una più grave dell’altra:
– l’Iran ha fatto pressione per far sparire la notizia dai giornali non solo italiani;
– il giornale israeliano Jerusalem Post s’è inventato di sana pianta la notizia;
– qualche agenzia – il Memri? – o altra fonte “fidata” ha servito al Jerusalem Post una polpetta avvelenata nel solito quadro della guerra anche di propaganda che tende a dipingere gli avversari sempre e solo come belve. Si tratta forse della ricerca di un pretesto che sollevi nel mondo lo sdegno utile per poter bombardare “finalmente” l’Iran?
Nel primo caso è grave che la stampa abbia accettato l’ipotetico diktat senza fiatare e, anzi, senza sputtanare chi osasse volere imporlo. Nel secondo e nel terzo caso è grave che i mass media si siano prestati a coprire il culo al giornale israeliano o a chi per lui anziché sputtanarlo a dovere. A me sembrano tutte e tre ipotesi impossibili, specie la seconda e la terza. Mi rifiuto di credere a qualunque delle tre. Come che sia, è una faccenda molto strana. Vorremmo sapere come sono andate in realtà le cose. Se la ragazza è stata impiccata, vorremmo saperlo con certezza per poter esprimere il nostro sdegno senza il timore di sdegnarci a vanvera, prestandoci pur senza volerlo ai soliti giochi sporchi altrui. Facciamo l’ipotesi che l’abbiano davvero purtroppo impiccata. Mi fa orrore in particolare – ripeto – la ferocia vendicativa del figlio della (presunta) vittima che ci ha tenuto a stringere lui il cappio al collo alla giovane. Mi vengono però in mente alcune cose:
– negli Usa ai parenti delle vittime si concede la soddisfazione altrettanto feroce e vendicativa di assistere da dietro un vetro all’uccisione dei condannati a morte, tramite sedia elettrica o iniezione letale (per la quale in condannato viene legato in croce su un apposito lettino a forma appunto di croce…..). Ho letto le dichiarazioni che sprizzano felicità di vari parenti delle vittime dopo avere assistito all’assassinio legale del condannato: no comment. E si tenga conto che negli anni scorsi uno studio ha appurato che almeno il 10% delle condanne a morte negli Usa colpiscono innocenti. Si ammazza cioè, e con soddisfazione di certi spettatori, chi c’entra ancora meno della giovane iraniana;
– sempre negli Usa sono stati messi a morte condannati handicappati e minorenni all’epoca del delitto. Perché lo sdegno in questi casi è inferiore a quello contro gli “altri” Stati, oppure è enorme, ma sempre limitato a movimenti di opinione, richieste di clemenza di qualche governo, Vaticano compreso, ,e p
– In Arabia saudita accade di peggio, ancora anche con la lapidazione. E ai condannati a morte si usa o si usava fino a poco tempo fa far tagliare la testa in piazza dal boia. Che arriva in silenzio alle spalle del condannato a morte, inginocchiato e con le mani legate dietro la schiena. Arriva in silenzio e lo colpisce al collo con un pugnale. Perché? Perché così – come vi ho già spiegato a suo tempo – per reazione il condannato alza di scatto il capo e il boia glielo può spiccar via con un solo colpo di scimitarra. Embé, ognuno ha la propria professionalità di cui andar fiero… Il problema però è che contro le condanne a morte saudite noi non reclamiamo mai, anzi taciamo sempre. Ci sdegniamo solo contro le condanne a morte cinesi, a volte cubane, ora iraniane.
– La Chiesa fino a non molti secoli fa ha fatto di peggio, e per secoli e secoli. Ma quando ci pensiamo o in realtà non ci pensiamo oppure facciamo finta che siano state cose un po’ tra il folcloristico e l’irreale. “Erano altri tempi”, mormoriamo nel girarci dall’altra parte. Beh, ma allora dovremmo dire anche che per la Cina o l’Iran sono “altri tempi”, perché “i tempi” non possiamo pretendere che siano sempre e solo i nostri, dettati da noi, dalla nostra sensibilità o dai nostri interessi materiali. E in ogni caso la Cina e l’Iran se non sono “altri tempi” sono “altre zone” del mondo. Con alle spalle “altri” millenni.
Insomma, siamo di una ipocrisia francamente insopportabile. Che ovviamente comporta facilità di errori e prezzi prima o poi da pagare. L’unica via d’uscita è pretendere ovunque nel mondo l’abolizione della pena di morte, dagli Usa, che ne vanno perfino fieri, all’Iran, dall’Arabia Saudita. Shahrya o Costituzione Democratica, liberalismo o socialismo, la pena di morte va abolita perché è tribale e incivile, senza se e senza ma. Punto.
2) Ricordate il caso di Nicola Calipari ucciso da militari Usa a un posto di blocco appena fuori Bagdad il 4 marzo 2005? Ricordate il nostro – sdegno – peraltro giusto – e il mare di accuse ai militari americani fino a pretendere – ovviamente invenao – di poter non dico processare ma almeno interrogare il marine Mario Lozano autore della mitragliata contro l’auto di Calipari diretta all’aeroporto con a bordo la giornalista Giuliana Sgrena appena liberata da un sequestro? Beh, a volte il destino “cinico e baro” ci mette lo zampino e si diverte. In Afganistan nei giorni scorsi i nostri militari hanno fatto esattamente come Lozano, solo che non hanno ammazzato un ufficiale dei servizi segreti, bensì una bambina di 13 anni, e ferito altre tre persone. Sconcerta l’assoluta somiglianza dei due casi. Ma indigna la differenza di trattamento per le vittime e i loro parenti. Fanfare e medaglie quanto meno metaforiche per Calipari e tutti i “servitori dello Stato”, tutti in blocco, sorvolando sul fatto che le cronache giudiziare dicono che non pochi sono felloni. Silenzio sul caso della bambini afgana, della quale non conosciamo neppure il nome, e neppure una lira, pardòn un euro di risarcimento ai suoi parenti. Embé, “italiani breva gente”….. Sempre e comunque e ovunque. O no? La somiglianza dell’uccisione di Calipari in Iraq e della 13enne afgana in Afganista è tale che vale la pena riportare la cronaca (preda da Repubblica) di quest’ultima:
“HERAT – Una bambina afgana di 13 anni è morta uccisa dai colpi di mitragliatore sparati da un blindato italiano di pattuglia nella zona occidentale dell’Afghanistan. Secondo l’Esercito, la macchina non si è fermata all’alt dei militari; secondo lo zio della bambina uccisa, al volante dell’auto, stamane pioveva molto in quella zona e se non si è fermato è perchè ha “visto le luci quando era troppo tardi”.
Viaggiavano per assistere ad un matrimonio. La famiglia di afghani stava andando ad Herat per assistere ad un matrimonio. Viaggiavano, lo zio, la bambina ed altre tre persone rimaste ferite, su una Toyota Corolla, una delle macchine maggiormente segnalate come possibili autobomba, lo stesso modello di auto sulla quale sedevano Nicola Calipari e la giornalista Giuliana Sgrena, quando una raffica partita da un blindato americano uccise il funzionario dei Servizi segreti ad un check point sulla strada per l’aeroporto di Bagdad, il 4 marzo 2005.
La ricostruzione dell’Esercito. Secondo la ricostruzione del generale Rosario Castellano, comandante del contingente, una pattuglia italiana composta da tre mezzi ha incrociato l’auto che procedeva in senso opposto alle 11 ora locale, a quattro chilometri a sud di Camp Arena, la base dove ha sede il comando regionale della zona ovest dell’Afghanistan. La pattuglia italiana ha adottato le procedure previste: avvertimento con la mano, con un grido, lampeggiando con gli abbaglianti, infine sparando colpi in aria. Ma la Corolla ha continuato a procedere a forte velocità verso la pattuglia italiana. Giunta a meno di dieci metri dal blindato italiano, il mitragliere ha fatto fuoco prima sul terreno poi contro la vettura.
“Non ho visto il blindato per colpa della pioggia”. Lo zio della bambina, Ahmad Wali, era alla guida del veicolo ed è rimasto ferito dai vetri infranti: “Pioveva e la visibilità era molto scarsa: all’improvviso, ho visto delle luci davanti a noi ed è apparso un convoglio di soldati stranieri”, ha detto Wali. “Quel che ho visto subito dopo è stato che la metà della faccia di mia nipote era scomparsa, che sua madre era ferita al petto e che il mio volto era macchiato di sangue a causa delle schegge”. Le foto della macchina. Le foto diffuse dalle agenzie, mostrano il sedile posteriore della Corolla dove sedeva la bambina macchiato di sangue, ma soprattutto, mostrano il lunotto posteriore dell’auto infranto ed un foro sul montante del portellone posteriore come se il colpo fosse stato esploso quando la macchina aveva già superato il blindato”.
Sì, siamo proprio grandi maestri di ipocrisia e di due pesi e due misure.
3) Berlusconi, la ragazza di Casoria e Veronica Lario. Poche parole, su questo argomento. Si tratta di una faccenda gravissima, di gravità inaudita. In qualunque altro Stato civile – Francia, Spagna, Usa, Germania, Olanda, Belgio, Giappone, ecc. – un capo di governo incappato in una simile pochade sarebbe già stato costretto alle dimissioni nei primi due millesimi di secondi. E male fa il capo dello Stato Giorgio Napolitano a non convocare d’urgenza al Quirinale il capo del governo per ricordargli che esiste la decenza e che questa impone l’uscita di scena a razzo a un capo di governo che trascina così nel fango se stesso e quindi di riflesso il suo Paese. Pedofilo o no (francamente, non credo lo sia), cornificatore seriale o no (francamente, credo lo sia. Ma sono solo affari suoi), padre della ragazza di Casoria o no (ma sono anche questi solo affari suoi), Berlusconi ha il diritto di difendersi. Ma ha il dovere di farlo senza insozzare nelle sue storie di mutande e divorzi feroci anche gli italiani. La merda se la frulli nei ventilatori di casa sua, compresa la sua privata Casa delle Libertà, ma non la schizzi addosso a 60 milioni di ciottadini italiani. Se vuole, il Cavaliere può andare al Maurizio Costanzo Show e dagli Amici di Mari De Filippi o a Porta a Porta da Vespa e dire la sua anche più volte al giorno, prima e dopo i pasti, ma da privato cittadino. Questo suo spaventoso avere trasformato la realtà reale italiana in un gigantesco delirio di gossip, permanente e continuo, è una tara che pagheremo molto caro. Sostengo da tempo che Berlusconi dovrebbe essere processato per alto tradimento: alto tradimento della realtà! Trasformata in boutade e barzellette continue.
Il problema però è anche e soprattutto un altro. Che Berlusconi soffra ormai di incontinenza o di delirio di onnipotenza è evidente da tempo, ed è inevitabile a furia di circondarsi di docili yesmen, nani e ballerine, ma tutti pompinari – mi si scusi il francesismo, che però rende bene la metafora – a proprio modo e a suo gusto. Ma se lui soffre di delirio di onnipotenza, il guaio è che la sinistra soffre di una speculare depressione da impotenza. Tanto che attacca – ancora una volta! – Berlusconi sul piano “morale”, “etico”, si fa scudo della moglie furiosa Veronica Lario manco fosse Il Proletariato o Il Partito. Però NON lo attacca sul piano politico, così come NON ha MAI saputo e voluto metterlo con le spalle al muro del suo mega Conflitto di Interessi.
E del resto che cavolo possono fare una sinistra, un centro e una destra, sia pure di Gianfranco Fini, che NON hanno MAI chiesto a Ratzinger perché nel 2001 ha emanato e se è ancora in vigore l’ordine scritto a tutti i vescovi del mondo di nascondere alle autorità civili i casi di religiosi pedofili.
Sì, siamo di una ipocrisia ributtante. Ed è anche per questo che come politica e uomini politi siamo malmessi. La sinistra, ma anche qualunque altro schieramento politico decente e italiano in senso non buffonesco, chiamare alla mobilitazione di piazza permanente, fino a sfidare la cariche di polizia con le barricate, contro la cialtroneria che alloggia a Palazzo Chigi. Invece – viste le giaculatorie alla Rosy Bindi e i patetici peti rosa alla Franceschini – temo proprio che andrà a finire che Berlusconi supererà con la sua faccia di tolla anche questa buriana. E magari alle elezioni europee mieterà anche i voti dei moltissimi italiani che lo ammirano e lo invidiano “perché si fa anche le ragazzine”. Anni di tv private a base di volgarità e cazzate, con il valido contorno di giornali sempre più addomesticati, se non servi pettegoli, ci hanno mandato il cervello in pappa.
Perché il disastro sia completo ci manca solo che Uòlter resusciti al grido di “Veronica for President”. Grido al quale aggiungere un più casereccio – e illusorio – “Se pò fà”.
Post scriptum: comincio a pensare che la testardaggine di Berlusconi contro le intercettazioni telefoniche abbia motivi davvero inconfessabili.
x Sylvi
Scalfari mi buttò giù dal letto e mi ci spedì di corsa. Dormivo perché il tg aveva detto che non era successo quasi niente, morta solo una vecchietta per lo spavento. E invece….
Ricordo i cadaveri allineati davanti al cimitero, sporchi di terra come patate o rape. La metafora tragica che siamo polvere. E polvere torneremo (senza fretta, eh…).
Un saluto.
pino
x Anita
In effetti comincia un po’ a preoccuparmi questa assenza. Le manderò una e-mail privata.
pino
Cara Syilvi,
mi piacerebbe che l’Abruzzo facesse un gemellaggio con il
friuli-venezia giulia e mandasse qualche tecnico di esperienza per la ricostruzione,…io avevo molta fiducia in bertolaso,ma da
qualche tempo lo vedo troppo vicino al premier,…(pronto a
scusarsi su tutto),…e la cosa incomincia a non piacermi….
Comunque vedremo.
Pare che le case prefabbricate verranno proprio dal friuli,…ho visto il progetto e mi sembrano carine,…speriamo che le costruiscano presto,…questo e’ stato la stagione piu’ piovosa da 200 anni a questa parte.
Un caro saluto,Ber
caro Ber,
per quel che so, l’associazione dei Sindaci terremotati del Friuli è in stretto contatto con i colleghi abruzzesi.
Istituti scolastici friulani ( Udine e Gemona) sono gemellati con pari abruzzesi.
Le Università di ingegneria di Trieste e Udine collaborano fattivamente con L’Aquila.
L’Ordine degli ingegneri si è messo a vostra disposizione.
Se leggi attentamente, l’Assessore non parla di Capo del Governo,io non ricordo più chi era, Cossiga forse!
Se Bertolaso ha tanti occhi puntati, e giornali e blog che scrivono, gli sarà dura scantonare.
Comincia il vostro secondo round, che forse sarà la vera guerra.
Chiedete spiegazioni, leggete le leggi, rompete le scatole ai vostri Sindaci. Ce la farete.
mandi Sylvi
Caro CC,
da Roma mia figlia si era trasferita a l’Aquila e frequentava l’universita’ di ingegneria informatica di Roio.
Avevamo preso proprio li una casetta,incassata nelle roccia,proprio sotto l’universita’,…era cosi vicino,1 km in salita,
(attraverso il parco della rimembranza,..lapide per i caduti 15-18),e via crucis,..(non sono mai riuscito a capire queste croci nei posti piu’ belli),…da li si vede tutta la valle,il gransasso etc.
Ogni weeckend tornevamo a pe per ripartire il lunedi,quella notte
eravamo li perche’ aveva gli esami di analisi due alle 8,30 del
mattino successivo.
Noi sentivamo queste scosse,ma avendo la tv satellitare non abbiamo sentito l’allarme del sindaco fatta in una tv privata,
(perche’ la protezione civile gli aveva detto che non c’era nessun pericolo e aveva anche denunciato alla magistratura un certo giuliani per procurato allarmee ,un ricercatore solitario),..con questo annuncio il sindaco aveva predisposto la chiusura della scuole.
La scossa delle 11 di sera io l’ho sentita forte,ma per non allarmare i miei,mi sono girato dall’altra parte e mi son rimesso a dormire.
Quando alle3,32 c’e’ stata la scossa forte,un interminabile rumore
ed una sensazione che la casa ti stia per crollare addosso,..sono balzato giu’ dal letto,e ci siamo messi in macchina,loro in vestaglia,io con i pantaloni al rovoscio.
Mia figlia che protestava perche’ aveva gli esami.
Roio e’ abbastanza in alto e scendendo abbiamo visto una nebbia grigia che si alzava dal centro dell’Aquila.
La massicciata del ponte a valle eveva una crepa,..e passando a sinistra l’abbiamo superata,…le strade erano ancora quasi deserte.
Siamo arrivati a Bussi, e sull’autostrada abbiamo incontrato il primo convoglio di vigili del fuoco che venivano da pe.
Da una telefonata di un’amica di mia figlia abbiamo incominciato a capire la gravita’ della situazione,…poi scoperta a pe.
E’ passato un mese,..gli studenti non vogliono piu’tornare all’Aquila,…sono terrorizzati,hanno perso degli amici.
Hanno fatto una riunione nella sala conciliare del comune di pe,…ma il rettore di iorio ha proposto sedi alternati impraticabili,…e sollecitato il pagamento della seconda rata.
Mia figlia si iscrivera’ ad una facolta’ simile che apriranno nell’universita’ di pe con il nuovo anno accademico,(domotech o qualcosa di simile ),…l’essenziale che si sente tranquilla,…ricomincera’ da zero,ma ha solo 22 anni…e tutto il tempo per arrivare alla laurea.
Perche’ non e’ crollata casa mia?,…non lo so,forse perche’ il propietario faceva il muratore e ci ha messo del buon ferro e cemento,…forse perche’ era incassa nella roccia o era proprio sul crartere del sisma?,…comunque sto studiando bene la questione e ti sapro’ dire in seguito.
Un caro saluto,Ber
cara Silvya armonica, amonica ecc. ecc,
impara a scrivere con le doppie sbalestrate del tuo cugino!
Con tutti i brutti ceffi che girano sul web, come vuoi che ti riconosca!!!
E vorresti mandare il tuo book a quello che ha l’harem?
Stasera, quando ritorna quel bellissimo marito che ho…è proprio vero che bisogna veder altro!!!!…cercherò di postare la barca.
Mandi biel
Sylvi
Il testo dell’inchiesta sull’operazione condotta alla fine del 2008
Ban Ki-moon: non è una sentenza. Ora passa al voto del Consiglio di sicurezza
“A Gaza furono colpiti i civili”
il rapporto Onu accusa Israele
di VINCENZO NIGRO
“A Gaza furono colpiti i civili” il rapporto Onu accusa Israele
ROMA – Con una lettera al presidente di turno del Consiglio di sicurezza dell’Onu, il segretario generale Ban Ki-moon ha presentato una sintesi del rapporto sui “nove incidenti più gravi” accaduti durante l’operazione “Cast Lead” decisa da Israele alla fine del 2008 per fermare il lancio dei razzi Kassam da Gaza. Dal 27 dicembre al 19 gennaio 2009, data della tregua fra Israele e Hamas, molte scuole ed edifici dell’Onu a Gaza vennero colpite durante i combattimenti: dipendenti dell’Onu, ma anche civili rifugiati all’interno di scuole ed edifici delle Nazioni Unite furono uccisi o feriti da proiettili della IDF (Israel Defence Force).
Nella lettera con cui accompagna il rapporto fatto avere ieri al Consiglio di Sicurezza, Ban Ki-moon precisa che “il Board of Inquiry creato per questa investigazione non è una istituzione giudiziaria o una corte di giustizia, non riscontra fatti legali e non considera questioni di rispetto della legge”. Questo per spiegare che il rapporto, non provenendo da un organismo giudiziario delle Nazioni Unite, non ha valore di “condanna” o “assoluzione” ai sensi della legislazione internazionale.
Ma la ricostruzione fatta dagli esperti Onu guidati da Ian Martin comunque accusa Israele di una serie di “gravi offese”, innanzitutto di uso sproporzionato della forza e di aver colpito deliberatamente civili e istituzioni Onu.
Israele ha collaborato seriamente con il Board degli investigatori: durante il mese di febbraio il ministero degli Esteri e l’esercito israeliano hanno incontrato più volte la commissione d’inchiesta, mettendo a disposizione fotografie aeree, informazioni di intelligence e permettendo colloqui con ufficiali e soldati coinvolti in Cast Lead. Per questo, in vista della pubblicazione del rapporto e avendo capito di che tipo di lavoro si trattava, il ministero degli Esteri israeliano l’altroieri ha inviato all’Onu il suo nuovo segretario generale, Yossi Gal.
Dopo aver offerto il massimo della collaborazione, Israele si aspettava un rapporto che analizzasse anche il comportamento dei miliziani di Hamas, cosa che sarebbe stata possibile utilizzando il materiale di intelligence che era stato offerto al Board. Ma il rapporto non analizza nessun caso sospetto in cui sia stato coinvolto Hamas. Gli unici casi presi in esame sono i 9 episodi in cui l’Onu è stata colpita da Israele.
Si parte dal bombardamento della scuola femminile UNRWA di Khan Younis del 29 dicembre, per passare a quello della scuola elementare di Gaza City del 5 gennaio, alla scuola di Jabalya (6 gennaio), per arrivare ai morti provocati dai proiettili contro la scuola elementare di Beit Lahia (17 gennaio).
Con la sua missione al Palazzo di Vetro l’ambasciatore Gal sarebbe riuscito a limitare i danni politici per il suo paese, tanto che anche in una conferenza stampa tenuta per presentare il rapporto Ban Ki-moon ha confermato che il testo non ha valore giudiziario.
Lo studio del rapporto impegnerà gli esperti per parecchio tempo: ognuno dei nove episodi contestati ad Israele dovrà essere analizzato passo dopo passo. Ma per quasi tutti, ad iniziare dai proiettili caduti sulla scuola UNRWA di Jabalya per finire ai mezzi e alle ambulanze Onu colpite, il giudizio degli esperti Onu è duro per Israele: uso eccessivo della forza, uso della forza indiscriminato contro i civili, attacchi a sedi Onu pur sapendo che si trattava di edifici delle Nazioni Unite.
Ieri un diplomatico Usa ha spiegato alla stampa israeliana che “a parte l’accusa formale di crimini di guerra, questo rapporto ha tutto per mettere in imbarazzo Israele, è senza precedenti nella sua gravità nei confronti di Gerusalemme: potrebbe costituire un serio problema per molti anni se il testo verrà accettato nella sua versione finale”.
Secondo fonti diplomatiche, mentre era a Roma impegnato negli incontri con il governo italiano, il ministro degli Esteri di Israele Avigdor Lieberman avrebbe telefonato a Ban chiedendo di rinviare la pubblicazione del rapporto e di modificare alcuni dei passaggi più duri, protestando poi perché il comportamento di Hamas non è stato preso in considerazione neppure marginalmente.
Per Israele il problema adesso è che il rapporto non venga approvato dal Consiglio di Sicurezza: gli Stati Uniti potrebbero bloccare il voto con il loro veto come hanno fatto altre volte, ma bocciare un testo di una commissione Onu, in questa fase politica, per l’amministrazione Obama sarebbe assai delicato.
http://download.repubblica.it/pdf/2009/onu-guerra-gaza.pdf
Davide
Essere sospettati, per chi gestisce la cosa pubblica, può essere persino peggiore della verità più scomoda.
E comunque, prima o poi, arriva il momento del conto.
l’Avvenire 5 maggio
Caro Pino,
ho ricevuto la sua e-mail e ci siamo gia’ risposti a vicenda.
Non posso certo discutere cose che accadono in Italia, Veronica e Silvio sono gia’ stati discussi a iosa.
Ho letto articoli sia in Italiano che in Inglese…finira’ come finira’, ho letto il pro and con, mi mandano perfino i video di un certo Travaglio.
Molto lento e noioso, non so bene chi sia, ma non ce la faccio a sentire tutto un video.
Come ho scritto prima, anche noi abbiamo in nostri scandali.
Adesso salta fuori che il candidato John Edwards, molto simpatico agli Italiani, ha finanziato imprese della sua amante con fondi della campagna elettorale.
La moglie ha scritto un libro con dettagli, forse si sta preparando per anni di carcere del marito se sara’ trovato colpevole, piu’ le spese giudiziarie.
E’ una donna sincera e senza arie, ammalata di cancro incurabile…da quel che sento sta ancora col marito.
Ho vista un intervista proprio ieri sera e sono rimasta sorpresa per questa pubblicita’, non in carattere con Elizabeth Edwards.
Un abbraccio,
Anita
FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA ITALIANA
Unione Nazionale Cronisti Italiani
Il Presidente Roma, 6/5/2009
DIMOSTRAZIONE DI DEBOLEZZA DELLA MAGGIORANZA SUL DDL ALFANO
Intercettazioni: Governo con fiducia scavalca Parlamento
La scelta di sottrarre ad un ampio esame assembleare il testo del ddl Alfano, e di evitare il voto espresso secondo il libero convincimento dei deputati imponendo loro di votare la fiducia, come deciso dal Consiglio dei ministri di questa mattina, costituisce la dimostrazione del timore del Governo di una solenne bocciatura.
Una maggioranza tanto rilevante alla Camera decide, infatti, di ricorrere alla fiducia solo perché consapevole delle gravissime lesioni ai diritti fondamentali dei cittadini contenute nel disegno di legge. Solo forzando i deputati a votare contro coscienza il ministro Alfano spera di riuscire a far passare un provvedimento incostituzionale come hanno dimostrati tutti gli esami del testo.
Il ddl, infatti, vorrebbe l’oscuramento per legge di tutta l’attività di indagine, a partire dalle operazioni di polizia giudiziaria (arresti, sequestri , perquisizioni etc) e fino alla celebrazione del processo. Si tratta di una chiusura del tutto incompatibile con l’assetto democratico di un Paese libero e civile, che stronca ogni possibilità di cronaca giudiziaria (ma anche di cronaca nera) impedendo all’opinione pubblica di conoscere fatti e circostanze di fondamentale importanza, come la storia recente insegna, per la vita e l’equilibrio democratico del Paese.
Il ddl punta inoltre a introdurre pene pesantissime – anche carcerarie – per i giornalisti che oseranno continuare a svolgere il loro lavoro in modo onesto e completo, e sanzioni insostenibili per le aziende editoriali che non saranno in grado di “autocensurare” in anticipo i propri giornalisti.
Tutto ciò viene falsamente giustificato con la necessità di tutelare la privacy degli italiani, e sostenendo che la stampa in questi anni avrebbe commesso abusi che invece non ci sono stati. L’attività dei cronisti, invece, ha rivelato agli italiani le operazioni truffaldine di politici, amministratori e loro complici.
L’unico scopo del ddl è garantire silenzio e impunità sulle inchieste che riguardano vip, politica e poteri forti. Silenzio e impunità che ciclicamente contraddistinguono la nascita di regimi irresponsabili e autoritari.
L’Unione Cronisti, nel chiedere ai singoli deputati di esaminare e poi votare secondo coscienza il ddl, ricorda che provvedimenti simili sono giàstati ripetutamente bocciati dall’Europa e annuncia che intensificherà la sua attività per impedire che un provvedimento così lesivo dei diritti costituzionali sia approvato dalla Camera.
Ai signori Pino centralino, israeliani per la pace, Mephisto, ecc. ecc. ecc. chiunque essi siano
Mi sono preso la briga di andarmi a leggere tutti gli interventi inviati dai suddetti signori, cosa che, tra parentesi, è stata di una noia mortale.
Io non capisco perché mai si debba partecipare ad un blog per sputarci sopra. Quando mi capita di imbattermi in un sito che dice cose che ritengo sbagliate (e se sono più che sbagliate il discorso vale a maggior ragione) io semplicemente non ci vado più. Io non apro il sito di Panza, da anni ed anni: non voglio averci nulla a che fare. Lo stesso per altri blog dell’Espresso o di altri giornali.
Il mondo è grande e la vita breve:perché mai sprecare tempo e fatica in una cosa sgradevole come leggere cose che assolutamente non si condividono? Non sarebbe più semplice andare ciascuno per la propria strada?
Non entro poi nel merito di quel che è stato scritto: alcuni interventi si segnalano per la loro intrinseca volgarità.
L’accusa invece che questo sito sia antisemita non è neppure un delirio, rappresenta piuttosto la modalità con la quale gli integralisti israeliani e filo-israeliani difendono di fronte al mondo intero la politica criminale dello stato d’Israele. Lo stato israeliano è uno stato razzista perché adotta politiche e legislazioni differenti per i suoi cittadini diversi per razza o religione. Il fatto che Israele non prenda neppure in esame quest’accusa, spalleggiata in questo da quasi tutti gli stati dell’Occidente, è una conferma di questa politica, che stabilisce differenze su base razziale e /o religiosa.
Lo stesso discorso vale per le armi atomiche. Uno stato che non ha nulla da nascondere non nasconde nulla. Naturalmente arrogarsi il diritto di impedire ad altri di avere proprio quelle stesse armi possedute dallo stato di Israele è un’ulteriore dimostrazione di razzismo.
Comunque se questo è un blog antisemita non si capisce proprio perché mai i filo-israeliani lo frequentino. Ne stiano alla larga.
Un cordiale saluto a tutti, scusandomi per la scarsissima partecipazione (che magari è, secondo alcuni, un pregio ed una fortuna …. ) dovuta a problemi di vario genere Uroburo
…dal noemi pensiero «Per me Silvio è un secondo papà: mi telefona e lo raggiungo. Poi insieme cantiamo le canzoni di Scugnizzi» «quando vado a trovarlo a Roma o a Milano, perché mica può venire sempre lui qui, con tutte le cose che ha da fare». Berlusconi è sempre stato presente alle sue feste di compleanno? «No, ma non mi ha mai fatto mancare le sue attenzioni. Un anno, ricordo, mi ha regalato un diamantino. Un’altra volta, una collanina. Insomma, ogni volta mi riempie di attenzioni». Pensi che gli sono stata vicinissima quando è morta, di recente, la sorella Maria Antonietta. Gli dicevo che soltanto io potevo capire il suo dolore».
In un qualunque paese democratico un qualunque giornalista non potrebbe esimersi dal far notare al presidente del consiglio che non e’ stata la moglie ad accusarlo di
“frequentare minorenni” , ma e’ stata la minorenne (ex) a parlare delle sue frequentazioni con il presidente del cons…
Sig.Pinuccio
ci dica, lei è lo stesso Pino Nicotri che venne arrestato e buttato al gabbio poichè indagato quale telefonista delle BR ?
Lei è lo stesso Nicotri cui venne interdetto per anni di scrivere per il giornale che pur lo retribuiva come giornalista?
é lo stesso Nicotri con 16 procedimenti civili per diffamazione chiusi tutti con transazione (leggasi pagamento danni) ?
è lo stesso Nicotri che è stato pensionato a forza e che ora è in causa con l’editore?
Quanti altri giornalisti sono stati pensionati cme lei? quanti giornalisti soo stati pagati per anni per non scrivere neppure uin articolo?
Se la risposta alle domande è SI….. con che faccia si presenta qui fra gente civile?
Nn si vergogna per aver implorato l’intercessione del Sig. Ivan Fellus?
Davvero crede nel complotto pippplutogiudaicomassonico?
x pino centralino
Ma non penserà mica che io stia a badare a una merda di capra sardhuata come lei. Se ci tiene tanto a essere un guitto, a dire il vero un po’ troppo piuttosto lurido, veda un po’ lei: a volte la sguaiataggine da angiporto può far ridere, come un po’ tutte le cose ridicole.
E lei è – appunto – ridicolo, un poveretto fissato, un minus habens tristanzuolo, monotono e ripetitivo, perciò noioso, più vacuo di un peto. Non mi do neppure la pena di cancellarla.
Sesso e potere in America: http://www.oscarb1.blogspot.com
x Anita
L’importante è che stia bene. Dia un’occhiata al link di Oscar Bartoli che ho postato poco fa.
Ho l’impressione che Obama stia deludendo un po’ troppa gente. Non mi pare che abbia messo il giunzaglio alle lobby, o che siano diminuite. Coraggio, dica la sua, senza lasciarsi zittire da eventuali reazioni incredule o beffarde.
Un abbraccio.
pino
x Uroburo
Caro Uro,
ma quella mica è gente raziocinante nel senso di dialogante. Sono delinquentelli, vili assetati di sangue. Al servizio di cingolati che vanno per la maggiore. Gente così finisce sempre nel pozzo nero della peggiore storia. Del resto la chiavica è il loro ambiente naturale ed elettivo. Turiamoci il naso e andiamo per la nostra strada.
Un abbraccio.
pino
Cara Anita,
gli italiani,(spero siano almeno il 50%), fanno tifo per una donna,Veronica,moglie del premier,
perche’ pare sia l’unica in questo paese di ruffiani e cialtroni,
capace di tenere testa ad un volgare sfrontato arrivista piduista da quattro soldi ,…etc..,etc..,
L’altro 50% tiene famiglia ed hanno paura di perdere il posto
conquistato con dure maratone di lecca-lecca,
mentre le loro mogli sperano di fare le “velone”nelle sue tv.
Quindi porta pazienza,da brava senatrice a vita,…nessuno ti vuole coinvolgere in grosse baruffe,…e’ un purparle’ tra amici e non sei obbligata a rispondere.
Un caro abbraccio,Ber
caro Pino,
Tutto ciò che sono lo devo a mio nonno, classe 1884; una persona con la terza elementare, curioso di tutto ciò che succedeva attorno a lui.
Era buono, non perdeva mai la calma e aveva uno spiccato senso civico; ospitale con chiunque bussasse.
Era molto tollerante e su poche cose non transigeva; una di queste era il rispetto per l’ospite.
Se qualcuno in casa sua si fosse permesso di insultare, di ingiuriare,
non gridava, diventava paonazzo e con un gesto deciso spalancava la porta affermando: – qua lu nol torna, no la xe casa pe’ eo! Fora!
A noi, numerosi nipoti, tramandava questo tipo di educazione civica.
Mi è rimasta questa indignazione per la volgarità, l’aggressione ignorante e incivile nella casa dell’ospite.
Forse è il male peggiore dell’Italia odierna, ma resta sempre intollerabile.
Volevo naturalmente rispondere al suo 89 sulla scuola. Lo farò!
Sylvi
x ber
“Da quattro soldi”? Beh, direi almeno quattro miliardi moltiplicati 10 o 20. Un bel po’ di euro per ogni ciula italiano che gli crede e gli dà il voto senza rendersi conto che così gli dà anche il deretano. A brache calate.
Un saluto.
pino
x Sylvi
Credo le sia sfuggito questo:
Pino Nicotri { 02.05.09 alle 11:59 }
x Sylvi
Sì, Caino uccise Abele perché invidioso del fatto che Jahvè lo preferiva. Il problema è che Jahvè lo preferiva perché gli sacrificava, cioè gli scannava!, animali, e i più sani e belli!, anziché frutta, vegetali e semmai animali malfermi, malati, destinati comunque a crepare rapidamente (domanda: ma perché cavolo Jahvé faceva nascere aninali disgraziati? Avevano anche loro mangiato la mela nel paradiso terrestre……? Mah).
Stando ai deliri della bibbia, è stato lo stesso Jahvè o Dio che dir si voglia a dire che voleva gli si sacrificassero, cioè scannassero!, animali vivi e a dare istruzioni anche sulle modalità di esecuzione. A parte l’orrore che tutto ciò dovrebbe suscitare in persone sane di mente e miti di carattere, è stato lo strano essere carnivoro di Jahvé a innescare il delitto di Caino. Che molto meglio avrebbe fatto a, mi scusi il termine, fregarsene bellamente e godersi la vita, anche se in assenza di donne oltre la ormai stagionata Eva, che peraltro era sua madre, non vedo come potesse godersela.
Ma il vero dramma è che questo obbrobbrio del sacrificare animali vivi a Jahvé da una parte ha legittimato il nostro essere carnivori e dall’altra ha portato alla “teologia del sangue” tipicamente ebraica ben riassunta da S. Paolo: “Senza versamento di sangue non c’è perdono”. E’ nata così l’usanza del capro espiatorio, mandato a morire di fame e sete nel deserto, dopo avergli sussurrato in un orecchio i nostri peccati (domanda: ma come cavolo facevano i caproni a capire quel che gli veniva detto?). Usanza che è arrivata fino a noi e che noi trasmettiamo ai posteri definendo Cristo “Agnello di Dio che togli i peccati dal mondo”. Agnello sacrificale né più e né meno come il capro espiatorio, espressione che peraltro esiste ancora oggi.
E’ nata così la particolare professione dei sacerdoti leviti, cioè della casta o per così dire tribù dei Levi, ai quali era demandato il rito del sacrificio e zelanti esecutori del particolare rito chiamato “olocausto”, che consisteva nel bruciare interamente l’animale sacrificato, specialmente le viscere, in modo che “i loro aromi deliziassero le narici di Jahvé” o Dio che dir si voglia (domanda: a parte la stranezza di un Dio con le narici avido di sniffo di carne bruciata più di un cocainomane che sniffa coca, aveva davvero bisogno di snasare quegli aromi per sapere che gusto avevano? Ma non aveva creato lui anche gli aromi? Ergo, doveva conoscerli piuttosto bene….).
Un paio di anni fa ho scritto una puntata dl blog per polemizzare contro il termine Olocausto usato specie nel mondo cristiano per definire quella enorme tragedia che gli ebrei chiamano Shoà. Il termine Olocausto infatti è tragicamente fuorviante: sembra quasi che i milioni di ebrei sterminati dai nazisti siano stati un gigantesco sacrificio a Dio. C’è chi sostiene che il termine Olocausto deriva dal fatto che i nazisti dopo la camera a gas usavano bruciare i corpi delle vittime, ma è una spiegazione che non regge: non tutti i cadaveri infatti venivano bruciati. Il termine Olocausto è fuorviante, contiene infatti la sempre in agguato ipocrisia papalina, di fatto giustificazionista anche quando si tratta di cose assolutamente non giustificabili: la parola Olocausto chiama infatti alla mente il rito del sacrificio a Dio chiamato olocausto, officiato dai Levi, e quindi di fatto in qualche modo se proprio non lo giustifica comunque ne copre o ne fa evaporare gran parte della sua intrinseca criminalità e bestialità. Come si fa a sostenere sia pure “solo” con l’implicito significato di una parola – Olocausto – che massacrare sei milioni di esseri umani è in qualche modo una offerta a Dio?! Forse che si devono quindi perdonare e magari applaudire i nazisti? Forse che sono stati i Levi degli anni ‘40? Come vede, ci sono davvero gravi motivi per denunciare l’uso fuorviante di quella parola, da sostituire con la più appropriata parola Shoà.
Guardi, cara Sylvi, che non si tratta di problemi di lana caprina, ma di una mentalità pericolosa che vive e si trasmette nelle parole. I roghi delle streghe e degli eretici praticati dall’Inquisizione anche in Spagna e nelle Americhe in mano agli spsgnoli e portoghesi erano infatti chiamati “auto da fè”, dove la parola “auto” purtroppo non sta per automobile, ma per “atto”: quei roghi, stimmate della ferocia della Chiesa, venivano quindi chiamati con somma ipocrisia bestemmiatoria “atto di fede”! Da quegli “atti di fede” all’ “Olocausto” nazista il passo è breve, comunque conseguente.
Purtroppo certi riti di sangue vivono ancora oggi, vedi la strage di agnelli nelle pasque (e di tacchini negli Usa per il Giorno del Ringraziamento, giorno che peraltro ha una origine che fa accapponare la pelle). E per evitare di andare sul pesante non mi inoltro in una discussione sull”Agnello di Dio che togli i peccati dal mondo”, cioè sul fatto che Cristo non solo doveva morire, ma doveva anche morire con versamento di sangue, come di fatti avviene con la crocifissione, perché secondo la teologia dell’epoca “senza versamento di sangue non c’è perdono”. Però non posso esimermi dal far notare, come ho già fatto nel blog di recente, che il rabbinato israeliano ha scatenato un putiferio quando pochi anni fa ha preteso di sottoporre i falashà, cioè gli ebrei eritrei, alla puntura del pene per farne versare, appunto, una goccia di sangue. Di fronte alla reazione sdegnata dei falashà, ma non solo loro, che si sono sentiti trattare da “impuri” da purificare con quello strano rito trogloditico, il rabinato s’è affannato a spiegare che non si trattava di un rito di purificazione…. Di cosa si trattase dunque non si è mai ben capito, o forse non l’ho capito io che sono di intelligenza scarsa, ma in ogni caso a vari miei amici ebrei è rimasto un dubbio, che è anche mio: se i falashà maschi dovevano versare una goccia di sangue del pene, le donne falashà cosa dovevano fare?
Per concludere: direi che dovremmo prendere coscienza del significato di certe usanze in auge anche oggi e prenderne le distanze. Come non sono vere infinite altre parti della bibbia, non è vero neppure che Dio ci ha creati padroni della natura: non siamo padroni proprio di un bel nulla, e sarebbe ora che cominciassimo a rispettare la natura, gli animali e l’ambiente, non solo perché “politicamente corretto”, cioè perché è di moda l’animalismo o essere Verdi, ma perché noi ne facciamo parte. Alla pari. Anzi, neppure alla pari: la nostra vita infatti dipende da loro! Che invece esistevano già milioni di anni prima che comparissimo noi, troppo spesso devastatori.
Anche i “libri sacri” a volte sono splendidi esempi di letteratura, storie, credenze, culture e archeologia culturale. ma guai a prenderli sul serio. Soprattutto, guai a volerli importe agli altri.
Mi scusi se mi sono dilungato.
Un caro saluto.
pino
caro Pino,
non mi era sfuggito, l’avevo letto con attenzione e deciso di non imbarcarmi in una discussione con lei che la Bibbia la conosce meglio di me!
Inoltre tendo a cercare un filo conduttore, una trama nei libri sacri.
Lei sottolinea il sacrificio, sacrificio di sangue, io cerco l’amore.
Il mio professore di Religione, monsignore- teologo molto ligio alla Dottrina, ci faceva leggere la Bibbia ma ci faceva soprattutto l’esegesi del Vangelo e del Padre Nostro.
Era molto colto, ma io ero troppo critica e ribelle per essergli simpatica. Una volta disse a mia madre che forse era meglio cambiassi scuola!!!
Invece a Lettere e Filosofia era un’altra storia!
Dio è Amore- Carità, i Libri vanno inseriti nel contesto storico e geografico.
Dio è Creatore, ma non necessariamente di Adamo ed Eva, e all’uomo è stato dato “il libero arbitrio”, la libertà di scelta.
Non ricordo una parola contro l’evoluzionismo, anche se evidentemente restava in sordina.
Il mio pretone di Lettere, una via di mezzo fra Don Camillo e Don Milani, rocciatore sulle Dolomiti,dove, diceva, sentiva Dio “a un passo”, taceva quasi niente delle nefandezze che la Chiesa ha compiuto nei secoli, ma sottolineava che era il potere, la violenza dell’uomo sull’uomo e che Gesù avrebbe dovuto fare parecchi viaggi per riscacciare i mercanti dal Tempio.
Ci ripeteva sempre che la vita non può essere soltanto dolore e sofferenza, nè può essere soltanto gioia e piacere, ma un impegno continuo di accoglienza.
Ci esortava a studiare, a leggere, ad avvicinarsi “all’altro” con curiosità e disponibilità, e ad essere coerenti per essere liberi.
Non ha fatto carriera, e avrebbe potuto, se non nel cuore dei suoi allievi!
Era di ottima famiglia, ma di costumi semplici, francescani.
Questo è stato il mio angolo di visuale e sospetto che fosse un po’ diverso dal suo.
Però mi ha costretto a rispondere!!!
Buonanotte
Sylvi
x Sylvi
> Questo è stato il mio angolo di visuale e sospetto che fosse un po’ diverso dal suo
No, non era diverso. Fino a 16 anni ero indeciso se farmi frate trappista, missionario o forse – ma non ne ero affatto convinto – pilota militare visto che mio padre era in aeronautica e in quell’ambiente ero cresciuto. Solo che nel frattempo leggevo Thomas Merton e la Divina Commedia. Infine, per racimolare qualche soldo per poter poi andare all’Università (dove mi sono sempre mantenuto da solo, lavorando), ho fatto per tre estati il facchino al mercato ortofrutticolo di Verona, che si vantava di essere “Il più grande del Sud Europa”. Senza fare paragoni assurdi, lì è stato un po’ come quando Siddharta è uscito per la prima volta dalla reggia. Ho scoperto il mondo, quello vero. Mi sono fatto un po’ frate del mondo. Nel mondo. Sete che non sarà mai appagata.
Mah.
‘Notte.
pino
x Peter e tutti, in inglese.
Our taxes at work!!
http://abcnews.go.com/Video/playerIndex?id=7415354
Cosi’ stanno spendendo una buona parte dei miliardi del “Stimulus Package”.
Altro che “CHANGE” e “YES WE CAN”
Anita
xAnita
I’m glad you are well.
Pensa pero’ quanto e’ costata, e costa, ai tax payers la guerra in Iraq della scorsa amministrazione…altro che pochi milioni di dollari per un aeroporto di provincia (che mi sembra tanto un aeroporto ad usum delphini, su questo siamo d’accordo).
Trovo poi deplorevole che si possa dare ad un’opera pubblica il nome di una persona vivente. E’ una delle poche cose in cui la legge italiana e’ migliore delle leggi anglosassoni, infatti mi pare che (purtroppo) sia permesso farlo anche qui in GB.
ciao, Peter
xAnita
i miei vicini vorrebbero che ‘potassi’ il maestoso eucalipto del mio giardino, che ad occhio e croce ha piu’ di 100 anni. Forse dovro’ farlo per salvare la betulla (meta’ della quale sporge nel loro giardino, ma non sembra infastidirli…). L’eucalipto gli da’ ombra perche’ troppo alto e grande…ma loro si trovano sul lato est, quindi il sole viene dalla loro parte! mah.
Come sono le leggi nel tuo stato in materia?
ciao, Peter
ps
mi e’ arrivata la patente GB, nel giro posta di una settimana. Mi chiedo quanto ci vorrebbe per fare l’opposto, ie in Italia…
caro Peter,
intanto che Anita dorme, rispondo io;
se avessi le betulle per metà dal vicino me le avrebbe già sforbiciate.
Il nostro C.C. dice che gli alberi di alto fusto, e ne fa l’elenco, devono avere il tronco a tre metri dal confine e i rami non devono andare oltre.
Stiamo sempre molto attenti perchè le betulle sono “sporcaccione”, tutto l’anno perdono qualcosa…
Per l’eucalipto io chiamerei un giardiniere molto competente che le permetta di salvare la capra-albero e il cavolo del vicino.
Il rinnovo di patente qui si fa in un amen, ma poi…foglietto provvisorio che ti permette di guidare in Italia e non all’estero.
Due mesi di attesa per la patente regolare!
Sono quelle cosine simpatiche che ci distinguono dal resto del mondo…..
Quando mia figlia è rientrata dal Galles, la settimana dopo ha ricevuto il conteggio dei suoi versamenti e la cortese richiesta di comunicare che cosa desiderasse farne!!!
buonagiornata
Sylvi
Hanno voluto portarmi in Finlandia.
Ho impiegato più di tre ore per raggiungere una chiesa di legno del ’700: da noi una chiesa così l’avrebbero cancellata.
Comunque amo i finlandesi e anche le ragazze finlandesi purché abbiano più di 18 anni.
Silvio Berlusconi, 6 maggio
Questo è un selvaggio cavernicolo!. Sarebbe lo statista che ci governa e rappresenta.
xSylvi
se queste leggi ci fossero qui, credo che non esisterebbero betulle ed eucalipti nei giardini, a meno di non avere giardini-parchi che non tutti si possono permettere…
L’eucalipto non e’ lavoro da giardinieri, ci vuole un tree-surgeon con scale ed attrezzi speciali (ed un costo salato, tra l’altro). Ma a me dispiace potare un albero stupendo che non da’ fastidio a nessuno, salvo i rami sporgenti. La betulla e’ un silver byrch, forse un po’ diverso da quelle classiche, non saprei dire.
Lo so che la patente in Italia si puo’ rinnovare in pochi giorni, lo feci anch’io 5 anni fa, altrimenti non sarebbe stata valida. Io ho pero’ scambiato quella italiana per una britannica. Non oso pensare cosa ci vorrebbe per scambiare una patente straniera per una italiana…
Peter
x Peter,
infatti ogni tot anni vengono i ragazzi free climbing, a quelli mi riferivo. Non sono a buon mercato, ma tagliano in modo da mantenere la bellezza e impedendone la veloce ricrescita!
Poi ci sarebbe l’usucapione, se l’albero ha più di vent’anni.
In questo caso è il Comune che ti impedisce di tagliare, infatti c’è il registro delle piante antiche!
Io ho 1500 m di giardino, non è grande e ho dovuto chiamare un agronomo- architetto di giardini per non avere futuri guai con i vicini.
vado in piscina
Sylvi
Colpita la provincia di Farah. Tra le vittime donne e bambini
Obama: “Faremo il possibile per evitare che si ripeta”
Raid Usa, strage di civili in Afghanistan
Obama: “Non deve accadere mai più”
Raid Usa, strage di civili in Afghanistan Obama: “Non deve accadere mai più”
KABUL – Il bilancio non è ancora chiaro. Quello che è certo è che nei raid aerei statunitensi nella provincia di Farah, nell’ovest dell’Afghanistan, hanno perso la vita tantissimi civili. Una cifra esatta non c’è, ma sia la Croce Rossa che la polizia locale, parlano di un centinaio di morti “tra cui molti civili”. Una conferma arriva da alcune fonti locali (citate dal britannico The Guardian) che raccontano di camion carichi di cadaveri arrivati a Bala Baluk, capoluogo della provincia.
La portavoce della Croce Rossa Jessica Barry riferisce che alcuni componenti dell’organizzazione hanno visto case distrutte e decine di corpi: “C’erano donne e bambini. A quanto pare, stavano cercando riparo nelle case quando sono stati colpiti”. Barry ha precisato che tra le vittime ci sono un volontario della Mezzaluna Rossa afgana e 13 componenti della sua famiglia.
Il governatore Rohul Amin ha motiovato la morte dei civili con il fatto che i miliziani avevano trovato riparo nelle abitazioni, che sono state bombardate. Sulla vicenda è stata aperta un’indagine congiunta afgano-americana. Una delegazione composta da rappresentanti dell’Onu, dell’esercito statunitense e del ministero dell’Interno di Kabul si è recata nell’area dei raid. Le forze a guida Usa hanno ammesso di essere state coinvolte in combattimenti e incursioni aeree nella zona, iniziati lunedì e proseguiti ieri.
E proprio per evitare che si ripetano simili tragedie, gli Stati Uniti collaboreranno con il Pakistan e l’Afghanistan nella lotta al terrorismo, per sconfiggere al Qaeda e i suoi alleati. Così si è espresso Barack Obama al termine dell’incontro alla Casa Bianca con i presidenti afghano Hamid Karzai (che ha commentato quanto accaduto parlando di “un massacro ingiustificato e inaccettabile”) e pakistano Asif Ali Zardari. Obama ha confermato l’impegno degli Stati Uniti e ha ribadito la necessità di più truppe e risorse nella regione (si appresta a inviare 21.000 militari di rinforzo in Afghanistan) anche se, ha detto, ci saranno altre violenze e insuccessi.
E il segretario di Stato Hillary Clinton si è scusata per la strage di civili, “esprimiamo un profondo rincrescimento per questa perdita”, ha detto. Intervenuta in conferenza stampa insieme a Karzai e Zardari, Clinton ha dichiarato che per riportare la pace nella regione serve un sforzo “di tutto il governo” che vada oltre il solo sostegno militare.
La Guardia di Finanza scopre oltre cinquemila imprese edili
che non hanno dichiarato entrate negli ultimi tre anni
Ristrutturazioni, la maxi truffa
evasi oltre tre miliardi di euro
Ristrutturazioni, la maxi truffa evasi oltre tre miliardi di euro
ROMA – Circa 3 miliardi di euro i redditi non dichiarati sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza – secondo quanto apprende l’Ansa – nell’operazione Pandora, che ha controllato dal 2006 le ditte edili che hanno eseguito lavori di ristrutturazione. Oltre cinquemila le ditte coinvolte nell’indagine, durata tre anni. La Guardia di Finanza ha scovato 5.246 evasori totali. L’operazione Pandora è stata avviata nel 2006 sulle ristrutturazioni per le quali sono stati richiesti sgravi fiscali e sviluppata dal Nucleo Speciale Entrate delle Fiamme Gialle in stretta sinergia operativa con i reparti territoriali.
I controlli sono stati possibili partendo dal controllo sugli sgravi fiscali chiesti dai contribuenti (36% sull’Irpef) per lavori di ristrutturazione. In pratica le ditte coinvolte emettevano fatture per consentire ai proprietari di casa di avere gli sgravi previsti dalla legge ma poi in sede di dichiarazione occultavano i redditi. Nell’ambito di questi controlli risultano anche circa 500 milioni di euro di Iva non versata all’erario.
…Anche i “libri sacri” a volte sono splendidi esempi di letteratura, storie, credenze, culture e archeologia culturale. ma guai a prenderli sul serio. .. ( Pino)
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Già.
Se riflettete sul significato dei termini, definire Dio “Assoluto” (e quindi “Infinito”) e “Perfetto”, esclude a priori tutte le religioni esistenti, eccetto lo Spiritismo.
Il guaio è che la gente non riflette, usa i termini in maniera non solo impropria, ma addirittura attribuendo il significato opposto.
Se io fossi un Gesuita del ‘600, manderei al rogo chiuque pescassi a recitare il paternostro, perchè in quell’unica preghiera già si negano l’infinitezza e la perfezione di Dio.
Secondo lo Spiritismo, Dio E’.
Nella più completa accezione del termine.
Parafrasando il Tao, Dio è “ciò che E’ e ciò che NON E’ ” e, nel momento in cui avete capito chi è Dio, quello non è Dio, poichè Dio è incomprensibile.
La religione invece (tutte le religioni, se vogliamo), separano il Creatore dalla Cosa Creata, quindi RELATIVIZZANDOLO. Ricordo che, nella lingua italiana, “relativo” è il contrario di “assoluto” e quindi di “infinito”.
Poi, ci si deve decidere nello stabilire se Dio è PERFETTO o PERFETTIBILE.
La PREGHIERA, con tutto ciò che ne consegue, compreso il PECCATO, ha senso solo se si ammette che Dio è perfettibile, ovvero NON PERFETTO.
Questo, se vogliamo usare i termini nel loro preciso significato. Se poi parlando di religione, Assoluto significa Relativo e Perfetto significa Perfettibile, allora è un altro discorso.
Martedi a Ballarò, un viscido Bondi ( mai però viscido quanto Cicchitto, che detiene saldamente il record di viscidezza) cerca di spiegare le ragioni del Berlusca.
Un baccalà Franceschini, si lascia prendere nella rete come un ingenuo cefalotto e si contrappone a Bondi con tante belle parole, senza saper cogliere l’occasione di puntualizzare che si sta cercando di spostare l’attenzione della gente su un falso bersaglio di tipo moralistico. Non solo, ma dichiara che lui dirà sempre la verità, anche quando il non dirla gli farebbe guadagnare dei voti. Nobili princìpi, certo. Vorrei però puntualizzare che, quando uno dei due giocatori bara al tavolo da gioco, se l’altro non si adegua barando anche lui, sarà un perdente certo. Franceschini vuol restare un perdente? Faccia pure, ma poi non si lamenti.
Fermo restando che le donne hanno spesso usato il loro fascino (non vedo perchè non dovrebbero spendere la moneta che hanno) per emergere e che, dovendo scegliere tra due cretine, io e tanti altri sceglieremmo la cretina più bella, spostiamo l’attenzione un attimo sulla componente maschile del Parlamento. Quanti di loro sono stati eletti solo per militanza e fedeltà al Partito, oppure per gratificarli economicamente in vista della pensione, o per motivi che esulano grandemente dal MERITO? Quanti di loro si guadagnano lo stipendio prodigandosi per migliorare la maniera di governare una Nazione, al di fuori dei personalismi, dei clientelismi, degli interessi locali?
Ricordate come è finita la faccenda dei drogati scoperti dalle Iene in Parlamento? Sono state denunziate le Iene, non i parlamentari.
Quanta gente verrebbe scremata, secondo voi, se improvvisamente si facesse un blitz con un screening antidroga ai parlamentari? Quant’altra gente verrebbe scremata se si guardasse ai movimenti bancari dei parlamentari e alle loro proprietà acquisite dopo l’elezione?
Con tutta ‘sta roba, si ha ancora il coraggio di parlare di moralismo nella politica?
Certo i nostri politici sono tutti bravi e onesti, fino a prova contraria.
Guai però a chi tenta di cercarla, la prova contraria!
1) – Raid Usa, strage di civili in Afghanistan
Tra le vittime donne e bambini
Obama: “Faremo il possibile per evitare che si ripeta”
2) – “A Gaza furono colpiti i civili”: il rapporto Onu accusa Israele
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Da notare che Obama non ha detto “non si ripeterà mai più”, ma solo “faremo il possibile”. Le stragi quindi si ripeteranno. Tanto, mica sono israeliani…..
Sharon Pacifichi
Vedo la pubblicità del PD, che mostra un gruppo di gente che spinge Berlusconi fuori della scena.
Ancora una volta, questi mostrano di non avere la minima idea di come si imposti una pubblicità.
MAI attaccare l’avversario direttamente, perchè così facendo si creano le fazioni opposte dove ognuna delle due fazioni fa il tiro alla fune ritenendo di essere quella che ha ragione, tipo le tifoserie calcistiche dove la propria squadra è sempre la migliore.
L’unico tipo di pubblicità efficace in questo momento, sarebbe la pubblicità comparativa sui prodotti offerti.
Per esempio: da una parte, una centrale nucleare circondata da scorie, in campo grigio, con gente che si lamenta per il costo (non la pericolosità, attenzione, ma IL COSTO, poichè il vero Dio della gente sono i soldi) e lo slogan: questo offrono LORO. Seconda parte dell’immagine (o un altro manifesto a parte), che mostra generatori di energia alternativa in un campo di fiori e gente allegra che fa la scampagnata, dove l’uno dice all’altro “ricordi quando costava l’energia delle centrali nucleari?” e lo slogan: QUESTO offriamo noi. La differenza è nell’accento tra lo spregiativo LORO legato ad una emozione negativa, contrapposto all’accento posto sull’emozione positiva del QUESTO ( scampagnata nel campo fiorito) che, volendo, la gente si guadagnerebbe da NOI.
Così, giusto per dare un esempio di pubblicità efficace.
C.V.D
Tranquilli , tutto nella più normale Ipocrisia “sottanona”,come ho già detto pochi “post” fa,AVA come lava,da noi in Ittaly , la cosa più semplice di questo mondo è fare “il profeta”..
da La stampa di Torino
….Tramite i soliti canali riservati che fanno perno su Letta, Gentiluomo del Papa, la Curia vaticana manda al capo del governo messaggi rassicuranti. Il contatto risale a ieri mattina. Bertone, cardinale e segretario di Stato, si limita a suggerire prudenza, come peraltro già aveva fatto l’«Avvenire» (organo della Cei), meglio sospendere i ping-pong polemici con la signora Lario che generano imbarazzo. Viceversa, sul secondo divorzio del premier la Santa Sede non ha nulla da ridire. Anzi. Dal punto di vista religioso, la lite coniugale sana una condizione di peccato grave, quasi di scandalo (per il diritto canonico Berlusconi è ancora sposato con Carla Dall’Oglio). Insomma: il paradosso è che, rompendo l’unione con Veronica da cui ha avuto tre figli, il premier verrà riammesso ai sacramenti, come da tempo anelava. Chi immagina contraccolpi negativi sul voto cattolico in vista delle Europee, consideri l’impatto visivo di Berlusconi che fa la comunione, proprio come un vecchio leader democristiano. Anche di questo pare si sia parlato espressamente, in una giornata che registra colloqui riservati tra Bonaiuti (portavoce del premier) e alcuni giornalisti di prima fila del pianeta cattolico. Certo, non tutte le voci ecclesiastiche sono in riga…..
cc
Ps-Rimarcherei a commento del testo..
Il “LETTA”gentiluomo “del Pope”,e finalmente la possibilità per Il NOSTRO” di poter tornare finalmente “AI SAcramenti”.
Ovvero come si evince, il peccato era” Veronica”..
Sistemato questo, poi si può continuare a peccare in santa pace, però con “il patentino”..
Secondo la più sana “morale cattolica”..
AMEN
Cara Sylvi,
questa (mio post precedente)è la dimostrazione lampante che come già dissi L’INFERNO ESISTE.
L’inferno è quello che con “manichea” perseveranza si costruisce tutti i giorni sulla terra.
Sul Paradiso sono in “corso” serrate analisi.
E’ ancora in fase “istruttoria..!!
cc
Una “difesa” cristiana ” del Silvio.
Noi non sappiamo se il Silvio sia colpevole” , solo lui lo sa nel profondo della sua anima.
In tutti i casi c’è speranza, a noi non resta che pregare per la sua anima .
In fondo come una lucina, resta sempre “accesa”in Vaticano” a vegliare su di noi, anche a Palazzo Venezia (Pardon Palazzo Chigi”una lucina resta sempre accesa a vegliare indefessamente nella notte.
Preghiamo e sosteniamo “il lavoro” e la responsabilità di quest’uomo che veglia sul bene di questra nostra piccola comunità nazionale.
Amen
…….letteralmente schifo. Ha fatto vomitare S. Francesco, ha fatto vomitare Lutero, ha fatto vomitare per Bruno, Galilei, Giovanna D’Arco..,…. Tornay, Esterman, Emanuela Orlandi…..
Il santo covo di parassiti, viziosi, complottatori, amanti dei fascismi, pedofili, venditori di fumo, di illusioni e delle libertà altrui fa vomitare anche noi.
Povero Cristo! E povera Italia.
Ratzy Moulto Amaryssymy
Hai dimenticato l’aggettivo mestatori. Sono parassiti che mestano nel torbido.
Wojtiallah
x Peter
Caro Peter,
gli 800’000 milioni per ripari dal “Stimulus Package” sono solo un esempio.
Ogni Senatore e Congressman tirano milioni e miliardi al loro mulino.
L’aeroporto e’ stato costruito solo per il Senatore Murtha.
E’ un aeroporto che puo’ accomodare voli internazionali.
Le spese per mantenere un aeroporto sono immense, e per solo 3 voli ed sempre con un pugno di persone abordo.
E’ un aeroporto nel mezzo di “nowhere”……..
Le spese giornaliere, non le consideri?
E solo per il comodo di Murtha, gia’ indagato per favoritismi e truffe?
In riguardo agli alberi, qui ci sono leggi, ma ho notato che le leggi si possono interpretare…secondo chi conosci.
Io avevo un Locust tree, non hanno lunga vita e sono sporchissimi, in inverno sono pieni di fave marroni e quando c’e’ vento bombardano la casa.
Era mezzo morto, chiamai the tree Company per farlo rimuovere e ci fu un parapiglia, la compagnia era sotto il naso della polizia locale e fecero un processo per permessi, cavi, etc… (tutta politica)
Di cavi di luce e gas non ce n’erano perche’ l’albero era ad almeno 60 metri dalla strada e confino col golf course.
Abbiamo diverse speci di birches ma non di eucaliptus, il clima non lo permette.
Ti posso solo dire che per legge si possono tagliare i rami che sporgono sulla proprieta’ altrui, di solito si chiede il permesso al proprietario o si chiede al proprietario di prenderne cura.
Ciao, Anita
Sono molto addolorata, ieri sera ho ricevuto la notizia della morte della mia amica d’infanzia, siamo nate nello stesso palazzo a Milano e ci siamo ritrovate negli US.
Un morte repentina, non era ammalata, un ora prima scherzava al telefono con la sorella maggiore.
Mi chiamava ogni sabato…. Ciao Anita, sono io Piera………..
Battisti, si allontana estradizione
di OMERO CIAI
BRASILIA – Il procuratore generale dello Stato brasiliano, Antonio Fernando de Souza ha dato ragione al ministro della Giustizia Tarso Genro sulla concessione dell’asilo politico a Cesare Battisti. Il parere non è vincolante, ma questa sembra ormai la parola fine sulla vicenda, anche se si attende ancora il prnunciamento del Tribunale Supremo. Per de Souza la concessione dell’asilo politico è “un’espressione del diritto sovrano dello stato brasiliano ed è competenza del governo”. L’indiscrezione è apparsa sul quotidiano “Globo”.
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Ah, che saudade dei bei tempi del colonialismo, quando schioccavamo le dita e tutti ballavano alla nostra musica. Ora il Brasile ha più dignità dell’Italia dei guitti berlusconi e papalini.
“Ora il Brasile ha più dignità dell’Italia dei guitti berlusconi e papalini”.
Scusate, volevo dire “anche il Brasile”.
Avere sentito la leccata di culo del nostro eroico ministrino degli Esteri al razzista Avigdor Lieberman e al papi Ratzy in un sol colpo? Altro che la Lewinsky…
Povera Italia
Cara Anita,
condoglianze per la perdita della tua amica d’infanzia,tutti ti sono vicini in questo blog.
Un caro abbraccio,Ber
cara Anita ,
mi dispiace tanto per la tua amica, e mi dispiace anche per te che hai perso un contatto prezioso.
Quanto siamo precari nella sera che arriva!
Ti abbraccio Sylvi
Caro Marco è inutile che tu analizzi ogni virgola del PD, non serve proprio, i tuoi connazionali berlusconiani pensi che guardano i cartelli pubblicitari della sinistra, qualcuno ci sarà di sicuro, tu per esempio, e anche in maniera esagerata, cerchi semprei il pelo nell’uovo, come si suol dire. Credimi il 99% vuole Silvio e basta, perchè Silvio è buono è bravo e bello, gli altri brutti e cattivi e non sanno raccontare le barzellette, che è fondamentale. E ancora, l’altra parte, quella che a loro non piace, ruba, fa pagare le tasse, crea disoccupazione ecc….
Un consiglio spassionato manda questo genere di scritti a Panorama, sono sicura che ti sentirai ascoltato e di conseguenza gratificato.
Sei un simpatico buontempone, un caro saluto M.
… dal manifesto approposito di Marx, marxiano o marxista??
* Nonostante i tanti funerali affrettati i suoi attrezzi sono ancora gli unici che spiegano
la ferocia del capitalismo e allo stesso tempo la sua fragilita
e crisi ricorrente.
Per realizzare il capitalismo basta una elite di assassini bene armati, per realizzare il comunismo ci vogliono milioni di persone unite e solidali.
Per questo realizzare il comunismo è piu difficile 06-05-2009 03:54 – marco sbandi
Faust