ISRAELE E IRAN: DUE MINE VAGANTI SULLA STRADA DI OBAMA IN MEDIO ORIENTE

Il mio amico Benito Li Vigni, ex collaboratore di Enrico Mattei e uno dei massimi esperti mondiali di petrolio, sta correggendo le bozze del suo libro “I predatori dell’oro nero”, del quale ho proposto la pubblicazione a Baldini-Castoldi-Dalai. Il libro uscirà a giugno e racconterà tutti i misfatti compiuti per accaparrarci il petrolio in tutto il mondo, comprese le truffe che portano a un prezzo spesso fuori controllo e fuori dalla realtà dei costi effettivi. Li Vigni è stato testimone anche della disponibilità dell’iraniano Katami  di fornire petrolio a Israele pur di favorire la costruzione in territorio palestinese di due impianti per produrre fertilkizzanti che avrebbero dato un ottimo lavoro ad almeno 7 mila palestinesi e della volontà dell’israeliano Sharon di impedire, come in effetti è avvenuto, la costruzione di tali impianti così come qualunque possibilità di decollo economico palestinese. Data la sua vasta esperienza, ho chiesto a Li Vigni di dire la sua su quelli che ritiene i problemi cruciali del Medio Oriente. Ed ecco ciò che ha scritto per noi:

ISRAELE E IRAN: DUE MINE VAGANTI SULLA STRADA DI OBAMA IN MEDIO ORIENTE

di Benito Li Vigni

Nei giorni immediatamente successivi all’11 settembre Israele mise in atto una sorta di contingente scellerata vendetta massacrando molti palestinesi nella più totale impunità e con la tacita approvazione della Casa Bianca. L’Organizzazione delle Nazioni Unite non poté far nulla per fermare o circoscrivere la dura e «preventiva» repressione israeliana che porterà un sondaggio d’opinione europeo – comunque privo d’intenti antisemiti – ad accusare lo Stato ebraico di travalicare, con la sua aggressività, i limiti di una pur legittima lotta al terrorismo, così da rappresentare anch’esso una minaccia per la pace in quella martoriata parte del mondo. Il giornalista Paolo Barnard, autore di documentatissime inchieste sul terrorismo dei paesi che dicono di combatterlo, scrisse a proposito di Israele: «Eppure, rimane il fatto che in Occidente si fatica ad ammettere che Israele abbia praticato e pratica il terrorismo. Taluni rigettano questa nozione radicalmente, anche se la storia la dimostra in maniera incontrovertibile… Questo è potuto accadere perché l’Occidente ha intenzionalmente alterato la “narrativa” del conflitto israelo-palestinese, per tutelare i propri interessi nell’area. Lo dimostra lo stesso linguaggio mediatico internazionale: da anni, in televisione o sulle prime pagine dei giornali, gli attacchi palestinesi contro i civili israeliani sono sempre definiti (a ragione) “terroristici”, ma quelli altrettanti terrorizzanti delle Forze di difesa israeliane contro i civili palestinesi sono sovente chiamati “di autodifesa”; le azioni dei kamikaze di Hamas sono “massacri”, mentre le centinaia di omicidi extragiudiziali commessi dai servizi segreti israeliani vengono definiti “esecuzioni capitali mirate”, e così all’infinito. Tutto ciò ci ha lentamente resi incapaci di riconoscere l’esistenza del terrorismo di matrice israeliana, assieme alle atrocità che causa e che ha causato».
I massacri contro la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza da parte israeliana e messi in atto con estrema crudeltà nel gennaio 2009, alla vigilia dell’insediamento del nuovo presidente Usa Barack Obama, ha rappresentato un perentorio avviso, da parte delle lobby ebraiche alla nuova presidenza americana per un nuovo assetto geopolitico mediorientale in funzione israeliana e contro la “minaccia” iraniana. E’ logico il sospetto che Israele non avrebbe mai catturato Hamas poiché la sua «icona criminale» è servita per bombardare e uccidere popolazioni innocenti nel segno di quel «terrorismo di Stato» che di fatto mira ad evitare la nascita di una Palestina fortemente appoggiata dalla Repubblica islamica iraniana e dagli sciiti iracheni che, con la partenza delle truppe statunitensi, potrebbero guadagnare potere. Circa poi i massacri di Gaza, per quanto ogni nazione sappia – se ne ha i mezzi e la volontà – come proteggersi da terroristi della sorta di Hamas, la guerra non è un’opzione praticabile. Le guerre si fanno contro le nazioni, non contro bande, di terroristi. Gli si mette una taglia sulla testa e gli si dà la caccia. In anni recenti, l’Italia ha fatto la stessa cosa con la mafia siciliana, e a nessuno è ancora venuto in mente di bombardare Palermo.
Ma c’è il sospetto che la Striscia di Gaza, confinante con l’Egitto e soprattutto coi campi di petrolio e di gas della penisola del Sinai, possa contenere riserve di queste preziose fonti energetiche. Sul piano industriale e commerciale Israele non ha mai voluto che i palestinesi potessero attuare iniziative volte a creare una loro classe dirigente e imprenditoriale che riscattasse quelle popolazioni. Agli inizi degli anni ’90 l’Agip-Petroli – società del gruppo Eni – pensò di perfezionare un accordo tra Italia-Israele-Regione Autonoma palestinese, per la costituzione di una società a quote paritetiche che realizzasse sul territorio palestinese industrie energetiche. A tale scopo si avviarono trattative con la società petrolifera di Stato israeliana Derkoil e con i leader politici palestinesi e si pervenne ad una interessante ipotesi di accordo a cui mancava solo la ratifica del governo israeliano. Ma l’avvento del falco Sharon alla guida di Israele vanificò ogni cosa. Da lì a poco esplose il terrorismo, soprattutto quello israeliano.

* * * *
In Iran, gli italiani dell’Eni nel 1999, hanno firmato vari contratti col governo della Repubblica islamica per lo sfruttamento di importanti giacimenti petroliferi. L’Eni, in particolare, ha concluso, per la concessione dei giacimenti di Southpars, Darquin e Douroud, un accordo tipo By Back in base al quale la compagnia dichiara quanto intende investire (se investe di più lo fa a proprio rischio), usufruendo, a produzione avviata, di una parte per coprire i costi dichiarati più un guadagno inizialmente pattuito. Il sistema, contrariamente al production sharing agreement iracheno, consente alla compagnia estera di considerare propria riserva una piccola quota della produzione, cioè i barili che essa riserverà in pagamento dell’investimento e del profitto. Venuti a conoscenza della trattativa, gli Usa protestarono invocando il rispetto dell’«Iran-Libian Sanction Act» (I.L.S.A.). Madeleine Albright, allora ministro degli Esteri Usa, fece pressioni sulla Farnesina, ma l’accordo venne firmato ugualmente. D’altra parte gli Usa sostenevano che l’Eni aveva violato l’I.L.S.A. anche per l’accordo stipulato con la Libia per un grande progetto sul gas, nell’ambito del quale, si è realizzato il metanodotto sottomarino che, partendo dalla costa libica, approda a Gela, in Sicilia, passando ad ovest di Malta, per poi collegarsi a Enna con il metanodotto algerino. Le sanzioni alla Libia vennero imposte dall’Onu e dagli stati Uniti per la vicenda del Boeing 747 della Pan Am esploso sopra la Scozia nel 1988. Ma quando Tripoli ha risarcito le famiglie delle vittime, le compagnie petrolifere americane hanno chiesto con insistenza la cancellazione delle sanzioni, onde ritornare a sfruttare il petrolio libico.
La politica imperialistica degli Usa condotta in Iran, insieme allo storico alleato britannico nel segno del controllo delle risorse petrolifere e delle economie delle nazioni, con il rovesciamento del governo Mossadeq, un governo democraticamente eletto con il colpo di stato “sapientemente” orchestrato dalla Cia e con la imposizione di un regime sottoposto alle oligarchie finanziarie di Usa e Gran Bretagna sostenute dalla Banca Mondiale e dal Fondo monetario internazionale avrà, alla fine degli anni settanta, un esito drammatico con l’avvento dell’ayatollah Khomeini. Durante gli anni settanta gli americani erano convinti che l’Iran rappresentasse il loro più solido baluardo in Medio Oriente. Ma la società iraniana, alla fine del 1978, era precipitata nel caos, con lo scoppio di una vera e propria rivoluzione nata da proteste e scioperi di massa. Da un contesto di diffuso malcontento generato da una situazione economica disastrosa, nonostante i cospicui introiti petroliferi, emersero gravi lacerazioni interne. I fondamentalisti islamici infatti denunciarono il regime autocratico dello scià e attribuirono all’influenza americana la colpa dei suoi tentativi d’imporre riforme occidentali, estranee alla cultura del paese. Nella situazione esplosiva di quei giorni un prestigioso leader religioso, l’ayatollah Khomeini appunto, bollò gli Stati Uniti come il «grande satana» e incoraggiò i militari iraniani a disertare e a unirsi al popolo che chiedeva il suo ritorno dall’esilio. Perduto il controllo del paese, lo scià preferì fuggire. Era il 16 gennaio del 1979. Due settimane dopo, tre milioni di persone affollarono le strade di Teheran per acclamare Khomeini ritornato in patria dopo quindici anni di esilio. L’instaurazione di una repubblica islamica sotto la rigida guida di Khomeini, fu un duro colpo per la politica americana; la rivoluzione iraniana ebbe un carattere apertamente antiamericano, antioccidentale e rappresentò una evidente minaccia all’influenza occidentale in tutto il Medio Oriente.
L’inaspettata vittoria del sindaco di Teheran, l’arcifondamentalista Mahmud Ahmadinejad, ha portato a una situazione di stallo, apparentemente irrisolvibile, la trattativa nucleare con il cosiddetto trio europeo di Francia, Germania e Gran Bretagna più l’alto commissario dell’Unione europea Javier Solana, iniziata nell’ottobre 2003 con l’accordo di Teheran, e successivamente riproposta nel novembre 2004 con l’accordo di Parigi. Una nuova trattativa era stata interrotta nell’agosto 2005 per la decisione di Teheran di riprendere la conversione dell’uranio sfidando le pressioni internazionali. L’Iran, come firmatario del Trattato di non proliferazione (Tnp), rivendica il diritto a produrre autonomamente uranio arricchito per le proprie future centrali nucleari secondo una tecnologia dual use che può essere utilizzata per un programma nucleare militare clandestino. Una ipotesi questa fortemente avversata dalla comunità internazionale, in quanto preoccupata che la scarsa trasparenza del programma nucleare civile iraniano possa nascondere un piano clandestino mirante alla costruzione di ordigni nucleari. Alla luce delle inaccettabili dichiarazioni (ottobre 2005) con cui Ahmadinejad ha esortato a «cancellare Israele dalle carte geografiche», la situazione politica interna iraniana ha mostrato le sue profonde contraddizioni. Quelle frasi, in contrasto con la politica della Repubblica islamica perseguita in un recente passato da Hashemi Rafsanjani, miravano di fatto a rafforzare i sostenitori di una linea dura che non corrispondeva ad una maggioranza del paese.
Non bisogna dimenticare che le enormi risorse energetiche di cui l’Iran dispone possono diventare uno strumento di pressione geopolitica nei confronti dell’Occidente e del resto del mondo. Agli inizi del 2005 all’Iran venne tuttavia chiesto di smantellare tutte le strutture legate al ciclo dell’arricchimento dell’uranio e di accettare la definitiva rinuncia di quelle attività in cambio di concessioni economiche, tecnologiche e politiche. Grazie anche alla posizione strategica occupata nello scacchiere mediorientale ed asiatico e alle sue enormi opportunità geopolitiche, l’Iran chiamato a rispondere alle grandi sfide poste dai nuovi scenari globali potrebbe essere tentato di cogliere tutte le opportunità negoziali usando il «petrolio come arma». Sull’Iran, l’intellettuale americano Alan Wolfe, in prima fila contro i «neocon», si è così espresso nel corso di un’intervista: «In Iran c’è stato, e probabilmente c’è ancora, un movimento molto importante in favore della democrazia. Ma noi non lo abbiamo appoggiato. E quando ce ne accorgeremo sarà troppo tardi, sarà tutto preda del fondamentalismo. Invece di lasciare l’Iran arrivare ad affermare che Israele deve essere cancellato dalle carte geografiche, avremmo dovuto, prima di tutto, sistemare la situazione in Medio Oriente».
Il nuovo Presidente Usa Barack Obama, dichiarandosi pronto a dialogare con l’Iran ha dimostrato che la pace in Medio Oriente è strettamente legata alla soluzione di tutti i contenziosi esistenti con la Repubblica islamica, primo fra tutti quello nucleare. Anche per l’Iraq, dove gli equilibri tra Sunniti, Curdi e Sciiti sono ancora da consolidare politicamente e, soprattutto nella gestione delle enormi riserve energetiche, il coinvolgimento dell’Iran sciita risulterà indispensabile. L’eventuale nomina del moderato Katami, a premier alle prossime elezioni iraniane, darebbe di certo una svolta immediatamente positiva ai rapporti con l’Occidente e forse con Israele se Barack Obama convincerà il governo israeliano che la pace, nell’esplosiva regione mediorientale, è l’unica alternativa possibile.

384 commenti
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  1. Anita
    Anita says:

    “Il guaio e’ che coi tempi che corrono, quando usciranno scriveranno tutti un libro, ed ogni libro sara’ pubblicato in America, ed andranno a ruba. Poi faranno anche un film o due, e almeno 10 degli sfortunati detenuti diverranno ricchi, famosi, onorati e premiati in USA. Sono le perversioni di questo sistema capitalistico, sa….”
    ~~~~~~~~

    La pizza e’ gia’ nel forno…..

  2. Faust x Anita
    Faust x Anita says:

    … scusa, ma ggia il fatto che sono torturati, ingabbiati, waterbordati, abugrabbati etc… IL TUTTO SENZA UN PROCESSO… ma di cosa cianci…. ti sembra il caso di sparare una cazzata come… “Se i prigionieri di Gtmo, quando saranno trasferiti nelle carceri usa… rimpiangeranno Guantanamo…” ma dai sciura Anita, x favore, prova a cambiare gli occhiali al tuo cervello… vabbene quaglieggiare, ma cche una signora come te spari cazzate del genere è troppo… IL TUTTO SENZA UN PROCESSO… gli usa si sono impossessati di uomini contro la loro volonta, sequestrati in paesi lontani, imprigionati, torturati, incatenati x anni SENZA PROCESSO… etc… ettutto questo, NON è DIVERSO DALLE CARCERI USEGGETTA , dove cinque EROI cubani, sono imprigionati da ppiu di 10 anni…. SENZA PROCESSO… Usa, un paese di criminali… democraziati…
    Faust

  3. Vox
    Vox says:

    @ Faust
    Forse Anita intendeva che rimpiangeranno Guantanamo, perche’ nelle galere dove verranno mandati il trattamento sara’ ancora peggiore (se cio’ e’ possibile)?

  4. Anita
    Anita says:

    x Peter e per tutti

    Negli Stati Uniti oggi 15 Aprile e’ il giorno di una rivoluzione pacifica.

    Il “TEA PARTY”, in quasi tutte le citta’ c’e’ una protesta contro il presente e passato governo, contro le tasse, contro i Bailout, contro gli “Stimulus Packages”, contro al troppo governo, contro le enormi spese proposte…..

    Il discontento e’ iniziato sotto G.W.Bush ed il primo Bailout, TARP, lo scorso settembre.

    Il “TEA PARTY” odierno ha preso il nome dal famoso “Boston Tea Party” che fu un atto di protesta da parte dei coloni americani diretta contro il governo britannico, in relazione alle loro recenti leggi sulla tassazione, con la quale vennero distrutte molte ceste di te’. Si svolse nel porto di Boston e fu vista da molti come la scintilla che fece iniziare la rivoluzione americana.

    Anita

  5. Vox
    Vox says:

    TERREMOTO E SEGRETI

    di S. Manfredi
    Dopo il terremoto che ha colpito l’Abruzzo vari paesi esteri ci hanno offerto aiuto. Erano pronti ad inviare uomini e mezzi. Il Governo ha rifiutato affermando che non ne avevamo bisogno.

    Berlusconi ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Ringraziamo i paesi stranieri per la loro solidarietà, ma invitiamo a non inviare qui i loro aiuti. Siamo in grado di rispondere da soli alle esigenze, siamo un popolo fiero e di benessere, li ringrazio ma bastiamo da soli”.

    Lì per lì ho pensato che il rifiuto fosse stato motivato dal fatto che è più difficile rubare se hai accanto volontari di paesi esteri dove per una evasione fiscale vai in galera per trent’anni. Potrebbero non capire che, da noi, in Italia fa curriculum avere una, o due, condanne passate in giudicato per entrare in parlamento, e che rubare gli aiuti a chi è stato colpito da una calamità è una prassi consolidata.

    Poi ho letto che il Governo ha rifiutato gli aiuti di uomini e mezzi, ma accetterà volentieri quelli economici……..sempre, ovviamente, perché siamo un popolo fiero e benestante…..soprattutto stanno molto bene quelli che riescono a rubare di più[…]

    Poi, però, una domanda è sorta spontanea: perché l’Italia non vuole personale straniero nelle zone colpite dal terremoto?

    Due ipotesi:

    1. Sotto il Gran Sasso, a 1.400 metri sotto terra ci sono i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS), i più grandi laboratori scientifici sotterranei del mondo. Detti laboratori sono di proprietà dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN)…

    Quanto materiale chimico, radioattivo, nucleare era presente nei laboratori al momento del sisma? Quali esperimenti erano in corso? Ma sopratutto quali e quanti danni ha subito la struttura? Perché i media non fanno un solo cenno a tutto ciò? Interi paesi sono distrutti, l’Aquila è una città fantasma e del più grande laboratorio di fisica nucleare del mondo, situato a 1400 metri di profondità sotto il Gran Sasso, zona colpita dal sisma, non si dice nulla? Se le strutture hanno retto perché non dirlo? Cosa e’ successo a 1400 metri di profondità?

    2. Vicino a Sulmona, poi, sotto le colline di S. Cosimo vi è un notevole deposito militare, chilometri di tunnel sotterranei con tanto di ferrovia privata[…]

    tutto l’articolo su
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5786

  6. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Caro VOX,
    le prigioni negli US variano, secondo i crimini e secondo le localita’.
    Nello Stato in cui vivo ogni prigioniero ci costa $ 45’000 l’anno.
    A Guantanamo ci sono 3 campi, secondo la violenza dei detenuti.
    Hanno celle comuni, celle singole, aria condizionata o ventilatori, molte ore di ricreazione, hanno le loro squadre di calcio, ogni detenuto ha il Corano, il tappetino di preghiera ed il cibo a cui sono abituati.
    I detenuti duri, hanno celle singole e meno privilegi.

    Si legge di torture…e’ possibile e probabile, ma considerano tortura anche avere donne guardia.
    Essere imprigionati e’ tortura per se’.

    Nelle prigioni comuni sarebbero soggetti ad altri prigionieri, molti sono pericolosi, non avrebbero la lingua in comune e non avrebbero i privilegi del cibo.
    Ci sono molte “gangs” e potrebbero essere preda delle gangs.
    Li dovrebbero tenere segregati.

    Anche qui abbiamo problemi, le comunita’ non li vogliono nelle prigioni locali.

    Anita

  7. Marta x Pino
    Marta x Pino says:

    Caro Pino, nell’argomento precedente ti ho scritto un post a cui tu gentilmente hai risposto. Rileggendo`quanto da me scritto e ancora piu`attentamente la tua risposta mi sono accorta di aver sbagliato chiedendoti se avevi conosciuto,in quegl’ anni, Alvaro Lojacono-Baragiola.Avrei dovuto invece scrivere piu`correttamente, se avevi mai sentito nominare questo personaggio che, a quanto scrissero allora, sia la stampa italiana che svizzera sembrava persona di grande spicco nell’organizzazione.Ti ringrazio ancora e mi scuso con un abbraccio
    M.

  8. Vox
    Vox says:

    US Has Won a Huge Victory

    US Aircraft and Elite Navy SEALs
    Defeat Three Somalis in a Lifeboat

    [Grande vittoria Usa:
    l’aviazione militare Usa e i SEALs, elite della Marina,
    sconfiggono tre somali in barca]

    By Glen Ford

    What a weekend for American foreign policy! The United States Navy, backed up by warships from 20 other nations, knocked off three Somali guys crouching with rifles in a lifeboat tied by a rope to a U.S. destroyer. To hear the U.S. corporate media tell it, the Americans had won a huge victory over the forces of evil.

    The mounting hue and cry in the US press over the menace to civilization posed by Somali “pirates” is yet another Big Lie, to justify the latest chapter in America’s imperial quest for African oil and other resources. US missiles and drones in the air, and perhaps US boots on the ground are all but inevitable, ordered to kill near-defenseless African civilians, by America’s First Black President[…]

    http://www.blackagendareport.com/?q=content/us-aircraft-and-elite-navy-seals-defeat-three-somalis-lifeboat

  9. Faust x Anita
    Faust x Anita says:

    …. e IL PROCESSO??? e i diritti umani??? … Solo a Cuba??? gli useggetta hanno una democrazia di plastica… le leggi di plastica ( posada carriles, il terrorista agente della cia, libero x Southbeach e 5 EROI cubani che hanno denunciato all FBI, i terroristi anticastristi con basi paramilitari in Florida… e li hanno arrestati e sono ppiu di 10 anni di detenzione di massima sicurezza, Senza un processo, senza un accusa… senza visita parenti etc… Leggi di plastica.. democraCia di plastica… appunto.. e le lenti a contatto nel cervello… ciarlatani di plastica verde…
    Faust

  10. Marta
    Marta says:

    Siamo al dunque a quanto pare,aria di REGIME? pretendono scuse riparatrici da Santoro e collaboratori per l’ultima puntata che LORO I VERI SCIACALLI hanno definito indecente.L’ho seguita e mi è parsa corretta e giusta informazione. Del resto i fatti parlano da soli….a me è sembrata una tragedia annunciata, come del resto anche tante persone che sono riuscite a salvarsi hanno raccontato.
    Ma ci sono le elezioni che incombono e l’ometto è incazzato nero….con tanta fatica è riuscito a farsi venire le lacrime agli occhi,
    davanti alle telecamere di tutto il mondo…..GRANDE COMMEDIANTE.!!!
    un caro saluto a tutti M.

  11. Vox
    Vox says:

    @ Anita

    Si, l’ho letto. Ma sono cose largamente note da tempo e non credo siano problemi limitati solo agli Usa, probabilmente e’ lo stesso, o quasi, in tutte le carceri del mondo (tranne forse in Finlandia, faccio per dire).

    Quello che non dovrebbe esistere e’ la detenzione per motivi politici e condanne senza rappresentanza legale e senza giusto processo.

    Se poi si vanno a prelevare arbitrariamente combattenti (da paesi invasi illegalmente da Usa e alleati) e li si sbatte in cella senza alcuna assistenza legale e senza processo, e li si tormenta, questo e’ addirittura criminale.
    Chi ha ordinato atti del genere merita non solo il disprezzo dell’umanita’ intera, ma anche un trattamento analogo.

    Un trattamento analogo lo riserverei anche ai big della Federal Reserve e delle Grandi Banche, a coloro che spillano l’ultimo spicciolo ai propri popoli, per mandarne i figli a morire in guerre illegali e criminali, per poter accumulare nelle mani di pochissimi ricchezze vergognose. Tutti questi signori si meritano ampiamente di essere chiusi in una cella, la cui chiave sia poi gettata nell’oceano.

  12. Vox
    Vox says:

    @ Marta
    Eh si, regime, ma non da ieri. Ora e’ solo piu’ evidente. E sara’ ancora piu’ evidente se gli italiani si dimostreranno un popolo di deficienti e/o criminali (chi di fatto e chi potenziale o aspirante), e voteranno di nuovo il piccolo dux. Cosa, del resto, che a questo punto non mi sorprenderebbe affatto. Ormai la malattia deve seguire il suo corso.

  13. Anita
    Anita says:

    x VOX # 59

    La prima BIG LIE e’ la barchetta scassata.
    I pirati somali hanno ben altro che barchette.
    Sono ben armati, senno’ non potrebbero rapire tante navi mercantili.
    Nel caso della nave Alabama, i pirati si erano agganciati con gli uncini ed erano armati con AK47.
    Il capitano si diede prigioniero in scambio di un pirata, cosa che non avvenne.
    Le navi mercantili portano cargo di viveri per il popolo Somalo e africano e non sono armate.
    I tre’ Navy Seals spararono tre’ colpi simultaneamente, il capitano Richard Phillips aveva una arma puntata su di lui e le mani legate.
    Le Navy seals si addestrano per anni e raramente sbagliano il bersaglio.

    In una settimana era la sesta nave hijacked.

    La prima nave Americana in 200 anni.

    I pirati o chi per loro hanno almeno 300 prigionieri provenienti da molte nazioni.
    I pirati non erano e non sono defenseless African civilians, ma pirati pronti ad uccidere.
    Non solo deprivano la loro gente degli aiuti tanto necessari.

    Che differenza fa se il Presidente e’ bianco o nero?

    Anita

  14. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Vauro viene messo in castigo per una vignetta, tutta la destra che insorge contro Santoro e la sua trasmissione, ma mai che questi signori rispondano nel merito delle cose dette, fanno un gran polverone a base di “è intollerabile ” di “è offensivo” di“non si può accettare” senza però dire cosa sarebbe offensivo,intollerabile ed inaccettabile, e soprattutto senza spiegare il perché lo sarebbe. Al di la dei giudizi di stile che sono cose da auditel nel merito, se Santoro ha detto cose, false se ha diffamato qualcuno, c’è sempre la possibilità di denunciarlo, ma di questo se ne guardano bene, un processo finirebbe, come spesso è successo, per confermare autorevolmente ansi acclarare legalmente quanto è stato affermato giornalisticamente. Meglio, molto meglio, sbraitare e fare le vittime offese servendosi dei numerosi megafoni di giornalisti zerbini solerti intermediari tra il produttore e compratori nella vendita di fumo che ieri citava Sylvi.

    Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.it

    P.S. – Ho parlato con gente della protezione civile rientrata dall’Aquila nessuno si è sentito offeso dalla trasmissione, ansi anche loro lamentavano varie difficoltà organizzative, e sottolineavano la strabordante quanto inutile presenza sul posto del cavaliere.

  15. Anita
    Anita says:

    x VOX

    La descrizione di “Enemy Combatant”

    Enemy Combatant

    An “enemy combatant” is an individual who, under the laws and customs of war, may be detained for the duration of an armed conflict. In the current conflict with al Qaida and the Taliban, the term includes a member, agent, or associate of al Qaida or the Taliban.
    http://www.cfr.org/publication/5312/enemy_combatants.html

    Anita

  16. CATTOCOMUNISTA
    CATTOCOMUNISTA says:

    CENSURA VAURO: CLAMOROSO AUTOGOL DEI CATTO-FASCI!!!
    Segare Vauro si è rivelata la più colossale cazzata che potessero
    fare!!

    Una marea tra i miei amici più ottusamente forzaitalioti mi ha già
    telefonato a dir poco sgomenti per questa censura! Una parte (la meno
    lobotomizzata) non fanno che dirmi “Non è questo che io intendo per
    governo liberale” e manifestano propositi risoluti di non votare più
    PdL, mentre gli altri (quelli ottusamente forzaitalioti a livello più
    spinto e che comunque voteranno per il nano) semplicemente lo giudicano
    un clamoroso autogol: “Clamoroso errore, adesso si scatenerà il
    vittimismo e loro continueranno ad avere il coltello dalla parte del
    manico”.
    Insomma, comunque la si guardi, per i destri è stato un colossale
    errore!

  17. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    le rispondo per punti.
    1) Io trovo che sia un atteggiamento piagnucoloso continuare ad esporre l’album dei sogni come fa lei, per non parlar di Marco, per di più infiltrato da una concezione di fondo nazionalistica che impedisce di vedere i reali limiti ed i reali problemi di questo paese.
    2) Io vedo che i turisti italiani all’estero spesso si distinguono e vengono abitualmente individuati per la loro buzzurraggine e per la loro sguaiataggine. A me succede spesso che all’estero mi si chieda di quale paese sono e quando dico che sono italiano mi guardano stupefatti e mi dicono: Ma lei non sembra italiano: E quando chiedo perché la risposta è: Siete sempre tranquilli e non disturbate…..
    3) Cara signora, ancora una volta lei è rimasta indietro di quasi un secolo. Oggi le dittature non si fanno più con il manganello ma con altri modi molto più raffinati e soft. Ma mi sembra inutile parlarne, tanto lei non lo vede. L’Italia è come la Thailandia ed a lei va bene perché l’Europa ci difenderà…. ooouuuhhhhyeaaaaahhhh. Come ha fatto finora. Quanto alla dittatura kommmmunista, fa parte solo dei suoi fantasmi. Si curi signora, le assicuro che le conviene.
    4) Le caratteristiche della classe diggggerente ittagliani sono invariate da duemila anni.
    5) Io ho sempre detto di essere un socialdemocratico. Come Jospin e come Schroeder (e non come Lafontaine). Se lei non l’ha ancora capito che ci posso fare? La rivoluzione in Europa non è più all’ordine del giorno dall’inizio degli anni Venti. Mi sa che lei è rimasta un po’ indietro. Però sono anch’io del parere che se lei si studiasse un po’ la storia (quella vera non le leggende delle montagne friulane) sarebbe magari meglio.
    Un saluto U.

  18. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Marta

    Mi fa piacere tu ti sia accorta del modo errato di porre la domanda, quasi inquisitorio. Ma, come vedi, non mi sono sottratto e ti ho risposto. In quell’incontro mi meravigliò la simpatia dimostratami durante la serata dai due a me completamente sconosciuti, mai visti prima, simpatia che attribuii alla solidarietà per i tre mesi di ingiusta carcerazione, che che comunque mi parve eccessiva, un po’ allusiva, quasi complice. Oltre alla omonimia del cognome, questo fu il secondo particolare che mi restà impresso. Pochi anni dopo, nei primi ’80, una troupe televisiva di non dirò mai quale tv mi fece la tua stessa domanda. Ne restai sconcertato. Ma diedi la stessa risposta data a te.
    pino

  19. Guascone Rosso
    Guascone Rosso says:

    Ed ecco il popolo della Libertà che Censura Vauro.

    Mai la parola Libertà in un contesto cosi inappropriato…ma come si può accettare un partito o movimento o gruppo che al tempo stesso usa la parola Libertà e poi la nega anche nei diritti più sacrosanti.

    Cosa pensare di chi li vota…la parola Libertà forse a Destra non e’ mai stata capita, e’ un infamia rivolta proprio alla parte più stupida del paese, quei bigotti tardoni che passano le ore a guardare gli pseudo programmi da televisione deficiente che fanno i canali Raiset,una manica d’imbecilli che non fa’ altro che trasmettere puttanate intervallate dalle pubblicità dei lassativi o della carta igienica…

    Neanche una programmazione monocolore oramai all’unisono, e tutte le trasmissioni più imbecilli,(amici ,uomini e donne,il grande fratello etc,) riesce a soddisfare questi mediocri del governo ed i loro finti amici libertari…i quali passano il tempo a guardare le trasmissioni di Santoro per poi rompergli le palle,anche io non posso sopportare Fede ma col cavolo che mi vedrei un sua trasmissione per intero….

    Poveri Italiani questa volta sembra peggio di quella di Mussolini perché questo ha 73 anni oltre alla nanite.

    Per quanto riguarda Vauro nulla da eccepire per le vignette che non sono offensive, tranne per chi cerca di seppellire le responsabilità, basta con la censura di questi ritardati, che si guardassero il loro Grande fratello e non rompano, oppure si guardino le stupide smorfie di Fede quando storpia volutamente i nomi e i cognomi dei rappresentanti della sinistra

    Solidarietà con Vauro che e’ e rimane uno dei migliori rimasti.

  20. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI

    Riguardo lo smantellamento di Guantanamo, NON facciamoci illusioni. Guantanamo, uno degli avanzi del colonialimso Usa ereditato da quello spagnolo, è stata chiusa solo ed esclusivamente perché la Corte suprema degli Usa aveva iniziato a riconoscere il diritto all’Habeas Corpus dei suoi detenuti, e cioè che dovevano essere o processati o liberati. Il ruolo di Guantanamo ora viene svolto dalla base afgana di Bagram (mi pare ci voglia una h, ma non ricordo dove), che “ospita” chiusi come animali 600 esseri umani. Perché una base in Afganistan? Perché essendo una zona di guerra permette di eludere l’Habeas Corpus e di tenere quindi la gente – spesso rapita illegalmente nei posti più disparati, magari Italia compresa – prigioniera a tempo indeterminato.
    Che certe cose le facesse o le avvalorasse un rozzo come Bush lo si poteva anche capire. Ma che le faccia o le avvalori una mente universitaria di livello elevatissimo come Obama desta sconcerto. Amarezza. E allarme.
    E’ interessante notare come il concetto di “giustizia” che sottende i comportamenti come quelli di Guantanamo e Bagram sia lo stesso degli israelianio e degli italiani servi della Cia nel far sparire la gente anche in piena Milano, come è notoriamente accaduto. Per tutta questa bella gente, chiunque non gli aggradi è un “terrorista”. Anche se poi, come nel caso dell’egiziano rapito a Milano, si dimostra che è una balla colossale. I mascalzoni hanno infatti anche diritto di calunnia, con annessa impunità. In Israele i “terroristi”, veri o presunti, in terra palestinese vengono addirittura assassinati con bombe lanciate da elicotteri o aerei che fanno strage anche di civili innocenti, donne e bambini compresi. Fermo restando il fatto che comunque in quel Paese la pena di morte non esiste e quindi si tratta in ogni caso di uccisioni illegali, cioè di terrorismo di Stato. La pratica degli “omicidi mirati” è stata condannata – inutilmente, as usual – dall’Onu, osteggiata dall’associazione degli avvocati israeliani e mi pare criticata perfino dall’Alta corte israeliana (su questo punto non sono però sicuro). Certa feccia transitata dal nostro blog era invece pronta ad accusare di antisemitismo chiunque osasse anche solo criticare la barbara e delinquenziale pratica degli “omicidi mirati”.
    Così va il mondo… Ecco perché la Storia è – e temo resterà – un lago di sangue.
    Un caro saluto.
    pino

  21. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    su Vauro

    Le vignette di Vauro non mi sono mai molto piaciute, trovo pesante la grafica e quindi espressa sempre male l’ironia, che a volte è davvero pungente e azzeccata, come nal caso delle ultime vignette da Santoro. Ma sospendere o cacciare Vauro dalla Rai è solo segno di stoltezza, una forma di parafascismo e di autoritarismo come quella che provocò la cacciata di Dario Fo, Franca Rame e Beppe Grillo. Certa gentaglia dal potere arraffato come la montagna di quattrini sotto il suo sedere è talmente abituata ai lacché di palazzo, e annesse imitatrici della Lewinsky, da pretendere che perfino la satira sia a comando o comunque prona. E’ come pretendere di scopare, sì, ma restando i diretti interessati ben separati tra loro da almeno un paio di metri…..
    Ci avviamo a essere un ben strano e infelice Paese, dove i vivi vengono trattati a pedate ma si inventano i “diritti del concepito” e il diritto di importi contro la tua volontà l’alimentazione forzata anche se sei ormai ridotto a un vegetale (ripeto: quando ci guadgna CL o comunque qualche pia associazione legata alla Chiesa?). Con il papa che attacca in continuazione gli scienziati e la scienza mentre troppi rettori e docenti gli leccano la scarpina rossa. E con il partito filosionista arabofobo che manipola le notizie e falsifica i dati del Medio Oriente, lapidando in piazza chiunque osi criticare Israele anche se solo come fa l’Onu.
    Stiamo diventado cioè il Paese dell’Irrazionale, del Demenziale, dell’Ipocrisia, dell’Ingoranza Crassa e della Prepotenza Sguaiata, circondato da Iceberg sempre più grandi e forti. Intanto però l’orchestrina azzurra, quella verde e quella papalina continuano a suonare….
    Mah.
    pino nicotri

  22. el Guerrillero
    el Guerrillero says:

    LE RIFLESSIONI DI FIDEL

    Non c’è riposo per il mondo.

    Chiunque potrebbe pensare che, dopo il Vertice delle Americhe,a soli 13 giorni da quello dei G 20 e dopo l’intenso percorso del presidente Obama in Francia, Germania, Praga e Turchia, il mondo avrebbe il diritto di riposare alcuni giorni.

    Ma non è così. Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Timothy Geithner, incontrerà a Washington il 24 aprile i Ministri delle Finanze delG-7, i super ricchi, e quindi si svolgerà una riunione ministeriale del G-20 nella stessa giornata.

    Le due riunioni si svolgeranno dopo le assemblee di primavera del Fondo Monetario Internazionale e del Banco Mondiale, rettori delle finanze del mondo.

    L’interessante è che ieri il Financial Times di Londra, il più importante organo della Gran Bretagna in materia economica, ha spiegato le complicazioni dell’Europa nel settore dell’energia.

    L’agenzia EFE, citando il giornale, ha informato quanto segue:

    “La produzione di petrolio e di gas del Regno Unito nel mare del nord potrà diminuire, perchè la crisi economica ha portato alla caduta delle esplorazioni in uno dei depositi più importanti del mondo occidentale”.

    “Il numero dei pozzi d’esplorazione perforati nel mare del nord è diminuito del 78% nel primo trimestre del 2009, paragonato allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo i dati della firma Deloitte, diffusi per il periodo economico”.

    “Hanno lavorato solo18 pozzi di valutazione ed esplorazione nel primo trimestre, con una caduta del 41% delle attività di perforazione, rispetto allo stesso periodo del 2008”.

    Il gruppo UK Oil and Gas è anche più pessimista e pronostica che la perforazione potrà diminuire quest’anno del 66%.

    “La situazione del mare del nord è peggiore rispetto ad altri luoghi, perchè le nuove scoperte tendono ad essere più scarse ed i pozzi petroliferi meno produttivi, ma costosi da mantenere”, aggiunge il giornale.

    Durante il Vertice di Londra, il 4 aprile, presieduto da Gordon Brown come anfitrione dell’evento, come assicurano fonti d’assoluto credito, il primo ministro della Gran Bretagna si è comportato in modo visibilmente indispettito con i partecipanti del Terzo Mondo.

    Ha trattato con pregiudizio lo stesso Obama, perchè è un uomo negro.

    Quanto petrolio si consumerà nel mondo, a che costo e che prezzo?

    Chi sono i responsabili della tragedia?

    Che limiti imporranno a Copenaghen i responsabili della tragedia?

    Che limiti imporrano a Copenaghen ai paesi in via di sviluppo?

    È un problema veramente complicato.

    Il mondo non riposa. E neanche Obama.

    Fidel Castro Ruz.

    14 Aprile del 2009

  23. el Guerrillero
    el Guerrillero says:

    Rovesciare la Rivoluzione è
    un sogno fracassato

    Segnalano ad Obama dodici capi militari degli USA

    La Rivoluzione cubana ha conservato un vasto appoggio del popolo cubano, affrontando le difficoltà economiche e offrendo accesso universale alla sanità e l’educazione, esprimono in una lettera aperta diretta alla Casa Bianca diversi dei più importanti capi militari nordamericani, includendo un Comandante del Comando Sud ed uno Zar della lotta antidroga.

    A Cuba non ci sarà controrivoluzione in un futuro prevedibile, confessano testualmente il Generale James Hill, ex capo del SouthCom, il Generale Barry McCaffrey, ex direttore dell’Ufficio Nazionale per il Controllo delle Droghe con Bill Clinton, l’ex capo di Stato Maggiore di Colin Powell, Lawrence B Wilkerson, e nove altri ex membri della gerarchia militare degli Stati Uniti, nel chiedere la fine delle restrizioni ai viaggi degli statunitensi a Cuba.

    L’attuale politica di isolamento verso Cuba “è fallita circa il raggiungimento dei nostri obiettivi” e Cuba non è più una minaccia militare da decenni, sottolineano indicando come l’Isola ha ampliato le sue relazioni diplomatiche in modo positivo in tutto il pianeta.

    “Ancora di più l’embargo (io blocco) ha ispirato un movimento diplomatico significativo contro le politiche degli Stati Uniti”, riconoscono i firmatari. “Come militari professionisti, sappiamo che gli interessi degli Stati Uniti sono serviti meglio quando possiamo attrarre l’appoggio di altre nazioni alla nostra causa”.

    “Quando i leader internazionali votano in modo schiacciate, alle Nazioni Uniti, contro l’embargo (blocco) e visitano L’Avana per denunciare la politica nordamericana, è tempo di cambiarla, specialmente dopo 50 anni di fallimento nel raggiungere i nostri obiettivi”.

    La Legge sulla Libertà per viaggiare a Cuba presentata al Congresso dal democratico Bill Delahunt “è un importante primo passo verso la fine dell’embargo”, concludono gli ex capi militari.

  24. sylvi
    sylvi says:

    Il carissimo Uroburo,

    è un bidello semplice , storico, che mi intima di studiare la storia, oppure uno psichiatra che mi impone di curarmi?
    Col metodo Basaglia o con quello di Mario Tobino????

    scusi, al n.2 io che ho detto?
    – sotto la palma a mangiar spaghetti- ho dimenticato- e a urlar di calcio- .
    Più buzzurri di così…
    Anche a noi, quando diciamo di essere del nord-est, rispondono:
    Ahhh, hic verstehe!

    La Rivoluzione in Europa non sarà più all’ordine del giorno, ma in parti d’Italia e su questo blog si!
    E’ per questo che voglio essere europea.

    Su una cosa ha ragione:
    conosco bene le leggende del Triveneto, poco quelle di altre regioni.
    Vorrebbe usarmi la cortesia di indicarmi qualche titolo…
    ma di leggende che si rifanno alla storia e la spiegano.
    Oppure viceversa…
    Le perdonerei tutte le sue “gentilezze”!!!

    mandi Sylvi

  25. Faust x Pino
    Faust x Pino says:

    ISRAELE E IRAN: DUE MINE VAGANTI SULLA STRADA DI OBAMA IN MEDIO ORIENTE

    di Pino Nicotri
    ……………………………………………………………………………………….
    .. in uno dei miei post in questo blog, tempo fa, ho scritto che il prossimo conflitto sara isdraele-Iran-Iraq, i gringos resteranno a casa… ma non gli isdraelo-ammeriganos, che emigreranno in aiuto a isdraele… prima un attentato di grossa drammaticita e gli isdraeliani e yankee accuseranno lIran e lo bombarderanno fino a stancarsi… sara una catastrofe… tutto x coprire il fallimento del capitalismo usuraio useggetta… e i dollari diventeranno coriandoli …
    Faust

    Ps: Niente paura, le mie non sono profezie o altro, sono solo cazzate che scrivo x ingannare la vita…. e me stesso!!! chiedo scusa!!!

  26. Pasquino
    Pasquino says:

    Oddio, pure la colta Sylvi vuole ironizzare
    giocando, arrabattandosi s’arrabbia, tenta di sgattaiolar dalla gabbia, d’un messo tesagli
    in modo geniale e furbesco.

    Ci prova sempre, ma sempre tosta, ma sempre
    s’affanna e s’incavola. Sempre fatica vana.

    Di rivoluzione t’esprimesti donzella; ma Uro,
    duro e sornione, ti stringe nella tua finezza, che
    vedo è sempre quella, come tu fossi chiusa in
    una bella fortezza.

  27. Anita
    Anita says:

    x el Guerrillero # 73 { 16.04.09 alle 9:49 }

    Quote:
    “Durante il Vertice di Londra, il 4 aprile, presieduto da Gordon Brown come anfitrione dell’evento, come assicurano fonti d’assoluto credito, il primo ministro della Gran Bretagna si è comportato in modo visibilmente indispettito con i partecipanti del Terzo Mondo.

    Ha trattato con pregiudizio lo stesso Obama, perchè è un uomo negro.”
    ——————————————————————-

    Le riporto due brani del Libro di Barack H. Obama:

    Da “Dreams of My Father”.

    “I ceased to advertise my mother’s race at the age of 12 or 13, when I began to suspect that by doing so I was ingratiating myself to whites”

    From “Dreams of My Father”.

    ” I FOUND A SOLACE IN NURSING A PERVASIVE SENSE OF GRIEVANCE AND ANIMOSITY AGAINST MY MOTHER’S RACE”
    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Noti bene che il padre Keniota lo ha abbandonato quando aveva 2 anni ed e’ stato cresciuto ed amato per la maggior parte dai nonni BIANCHI.
    Percio’ e’ Barack H. Obama che rigetta in bianchi, non al contrario.

    Anita

  28. Peter
    Peter says:

    xAnita

    ho preferito non commentare sul post 73. Che Brown sia come lo descrive (cioe’ razzista) e’ semplicemente ridicolo. E poi sarei curioso di conoscere le ‘fonti autorevolissime’ di cui parla. Mah

    Peter

  29. Faust
    Faust says:

    … da altrestorie.org.

    Il centro storico dell’Aquila è da abbattere e ricostruire. E questo lo dicono in tanti. I morti, i feriti e gli sfollati sono stati contati, più o meno precisamente. E questo lo dicono tutti. Adesso vi dirò qualcosa che non dice nessuno. Gli scantinati e i seminterrati del 90% del centro storico erano stati affittati. In nero. Dentro c’erano clandestini, immigrati, extracomunitari. Ammassati come bestie. Ci sono ancora. Centinaia di persone che non risultano all’anagrafe, che non compaiono nelle liste dei dispersi, che non esistono. I proprietari delle case che si sono messi in salvo non ne denunciano la presenza.
    Non gli conviene. Nessuno li cerca. Nessuno li piange. Da vivi non esistevano, non esistono neppure da morti. Spazzati via di nascosto, come la polvere sotto al tappeto. In fondo, perchè darsi tanta pena per loro? Una tomba ce l’hanno già. E questa volta non gli è costata niente. Gliel’abbiamo data gratis. All’Aquila sono in molti a saperlo. Ora, lo sapete anche voi.

    da cipiri.blogspot

    Inviato daaltrestorie ilSunday 12 April 2009 – 22:58:17

  30. sylvi
    sylvi says:

    Dedicata al gentil Pasquino,
    bocca verace e schietta,
    da Trilussa, poeta.

    Incuriosita de sapè che c’era
    una Colomba scese in un pantano,
    s’inzaccherò le penne e bonasera.
    Un Rospo disse: – Comarella mia,
    vedo che , pure te, caschi ner fango…
    – Però nun ce rimango…-
    rispose la Colomba. E volò via.

  31. sylvi
    sylvi says:

    caro Faust,

    nei terremoti non ci sono mai sciacalli a quattro zampe, sempre e solo a due!
    Anche nel terremoto in Friuli, e non c’erano extracomunitari, arrivavano “giornalisti” e raccontavano storie orripilanti.
    Uno scoop o una menzogna val bene qualche soldo!
    I cadaveri non sono bruscolini, e non scompaiono alla chetichella in mezzo a migliaia di persone di tutte le specie che lavorano.

    Cui prodest? Alla feccia del mondo che non ha rispetto nè di morti nè di vivi disperati!
    Aiutassero a cercare nelle macerie, queste carogne…

    mandi Sylvi

  32. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Mi si chiede perchè odio i comunisti.
    E’ colpa dell’insipienza delle sinistre se il cavaliere cavalca sempre più indisturbato e con sempre maggior prepotenza. Tra le sinistre, il peggio risiede nei partiti comunisti, incapaci di guardare al di là del proprio ombelico, persi dietro argomentazioni bizantine. Quello che dovrebbe essere lo zoccolo duro della resistenza all’avanzamento delle destre, si rivela invece la causa del maggior trasbordo di voti dalla sinistra alla destra.
    Come potrei non essere incazzato?
    Non mi si venga a parlare di televisioni, non è questo il punto.
    Il punto è nei continui messaggi di sbandamento ed inefficienza che la sinistra manda al popolo, avallando l’idea venduta dall’avversario, secondo la quale affidarsi alle sinistre significa mandare il Paese alla deriva più totale.
    Non mi si venga neanche a parlare di tempi lunghi, perchè non mi importa un fico secco di ciò che potrebbe accadere da qui a duecento anni. Mi importa che adesso sto contribuendo a pagare gli stipendi a gente che non solo è inutile a se stessa ma è anche dannosa al benessere della Nazione!
    La colpa non è del cavaliere, ma di chi gli facilita il compito con la propria inettitudine, ululando alla luna invece di darsi da fare in maniera concreta!

  33. Faust
    Faust says:

    Bolivia: attentato sventato a Morales, tre morti

    16 Aprile 2009 19:13 ESTERI

    CARACAS – Tre stranieri sono morti in un attentato al presidente Evo Morales, sventato dalle forze di sicurezza boliviane. Secondo Morales, nel complotto sarebbero coinvolti mercenari di nazionalita’ irlandese e ungherese. Due persone sono finite in manette. (Agr)

  34. Faust x emmetti
    Faust x emmetti says:

    ..uuuuuuuuuuuuuuuuuuhh!!! bella la luna stasera, nevvero marcolino… ttu quando abbai acchi abbai ni… anche tu oltre al dito e la luna… anche che guardi e te la prendi con la coda del cane… quando il tarlo è nella testa… che tu non hai, ma ci fai xcche fa audience !!!

    Non mi si venga a parlare di televisioni, non è questo il punto.

    … allora secondo quel cche dici… stasera Vauro va in onda… tanto il successo del p2ista… non dipende dalle Tv… ma se non dipende dalle Tv, da cosa dipende xche fucila cchi scrive le barzellette ed altri pochi che sanno scrivere e parlare fuori dal coro di leccaculi autorizzati… mette al muro cchi gli dice… bbeee!!! in Tv … Noo!! nemmeno dai soldi riciclati della mafia di dellutero… ma forse ha ragione marco, forse la ricchezza ed il successo del uomo dai braccini ambidestri mafiosi… ( previti e dellutero..) dipende dai comunisti… quindi da me… cche ffare??? x non cadere nella depressione x senso di colpa sociale imperdonabile…stasera invece di andare a letto con la mia nuova badante dominicana… mi suiciderooo, in silenzio… !!! cosi litagglia mi ringraziera… marco sara contento e vincera la bambolina che dice viva silvio e tira fuori la lingua e fa ssi- ssi con la testa … allui ppiace tanto, mentre morde la coda del suo vicino….
    Faust

  35. L'UNITA'
    L'UNITA' says:

    L’UNITA’

    Secondo quanto riportato dal Capo della polizia, Hugo Escobar, nella sparatoria sarebbero stati uccisi due ungheresi e un boliviano. Morales ha spiegato che il piano era quello di uccidere lui, il vicepresidente e il capo di gabinetto.

  36. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Ricevo e pubblico volentieri:

    “Cari tutti,

    tra le tante variopinte proposte di legge della maggioranza di governo, ve n’è una – apparentemente meno rilevante e attuale – che propone l’istituzione di un ordine della Repubblica che garantisce onori (e pensioni) a /tutti/ gli ex combattenti, repubblichini compresi.
    Per chi trovasse la mia posizione inattendibile perchè troppo di parte e non sufficientemente bipartisan, troverà a questo link http://www.istoreto.it/no1360.htm tutta la documentazione riguardante la proposta di legge, nonchè augusti pareri a riguardo.
    Per tutti gli altri: firmate la petizione contro la temibile proposta 1360 sul sito http://no1360.it/ e diffondete!!!
    Grazie a tutti,
    Chiara”.

  37. Vox
    Vox says:

    @ Caro Marco,
    la domanda te l’avevo fatta io.
    Dalla tua risposta, mi sembra di capire che il tuo odio dei comunisti (italiani, almeno) ha poco a che fare col comunismo e con le idee di base del medesimo. Insomma, sempre stando a quel che tu scrivi nel post 84, la colpa dei comunisti sarebbe’ quella di aver lasciato vincere e straripare Berlusconi.

    In parte e’ vero, in parte no, almeno secondo il mio personale punto di vista. In primo luogo, quelli che potremmo incolpare di aver fatto poco o perfino favorito – volenti o incoscienti – l’ascesa del piccolo dux, dubito si possano definire comunisti. Sono quelli che hanno smontato il PCI pezzo dopo pezzo e, dopo un congruo arco evolutivo, hanno creato la chimera PD (che tutto e’ fuorche’ “comunista”). Stanno al comunismo piu’ o meno come Blair sta al Labour, a quello che il Labour era una volta.

    In secondo luogo, non dobbiamo mai perdere di vista tre cose: il denaro (ovvero i grandi accumuli di capitale), il potere (che da esso deriva) e i metodi criminali/eversivi impiegati per ottenere i primi due. Questi tre elementi sono come le famose tre balene su cui poggia la terra, ovvero lo schema del piano Gelli, piano italiano del piu’ ampio schema “Nuovo Ordine Mondiale”. Un piano geniale che sembra concretizzarsi sempre piu’ chiaramente. Qualche blog fa avevo postato un articolo sull’argomento e, se ti interessa, posso trovarlo e ripostarlo.

    A me sembra che quei cosiddetti (ex)comunisti che tu detesti (magari giustamente) siano in realta’ pedine sulla grande scacchiera del gioco Nuovo Ordine. Perche’ i comunisti veri sono rimasti in pochi e comunque non ricorrerebbero mai ai metodi truffaldini e mafiosi di cui si servono lautamente gli avversari; hanno perduto i loro punti di riferimento, buttati giu’ abilmente, come birilli, uno dopo l’altro, nei vari passaggi di questo grande gioco.
    La sinistra attuale non ha denaro, non ha voce, non ha visibilita’, e quindi non ha potere ed e’ opaca, appunto, perche’ ha perduto orientamento e compattezza. Mai sentito parlare di divide et impera? Sconfiggere potere, denaro, organizzazione e mancanza di scrupoli con la poverta’,la dignita’, senza abbassarsi agli stessi mezzi dell’avversario, senza perdere la propria cosceinza e la propria natura? E’ un compito assai arduo, e’ come combattere con le pietre contro i carri carri armati. Ci vuole tempo. Ci vogliono chiarezza, forza di volonta’ e desiderio di comprendere fino in fondo come stanno veramente le cose (che, come dico sempre, e’ il primo passo).

    Se poi detesti le idee del comunismo, allora il discorso e’ un altro.

  38. Faust x marco tempesta
    Faust x marco tempesta says:

    … scusa marco, tu hai ragione, ma ho deciso lo stesso di rinviare il mio suicidio, almeno a domani… devo decidere ancora come attuarlo… se mettere la testa nel forno col culo scoperto… stavo pensando anche ad un 5 cialis e magari due viagra insieme, chiamare susana…. e morire fra le sue braccia… magari domani… (… come nei cartelli nei bar, dove si fa credito si, ma,,, domani..) è venuta la morte e lho convinta a tornare domani… non vorrei deluderti…. e neanche convincerti…
    Faust

  39. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    @ Faust

    I 5 Cialis + 2 Viagra costituiscono la razione quotidiana del Cai-Nano: l’unico effetto, temo, sarebbe di diventare come lui… ;)

  40. el Guerrillero
    el Guerrillero says:

    Terroristi boliviani e stranieri progettavano l’assassinio di Evo Morales

    Il rumeno Mayarosi Ariad, l’irlandese Duayer Michel Martin ed il boliviano Jorge Hurtado Flores sono oggi i tre terroristi uccisi in un hotel dell’orientale città di Santa Cruz, hanno confermato delle fonti ufficiali.

    D’accordo col capo della Polizia Nazionale della Bolivia, Victor Hugo Escobar, i due europei ed il boliviano, alloggiati nel quarto piano dell’Hotel Las Americas, hanno risposto con un fuoco nutrito ad un’operazione e nello scontro hanno perso la vita.

    Gli scontri armati si sono prolungati per mezz’ora, dopo di che sono stati catturati i loro complici, il boliviano, Mario Tadik; e l’ungherese, Iedad Toazo, ed in seguito trasportati a La Paz, ha precisato l’alto ufficiale.

    Il presidente Evo Morales che sta assistendo ad un Vertice dell’Alternativa Bolivariana per i Popoli della Nostra America (ALBA) nella città venezuelana di Cumanà; ed il vicepresidente Alvaro Garcia, a La Paz, hanno denunciato a parte un piano terrorista per assassinarli.

    Secondo Garcia, la rete di terroristi stranieri e boliviani smantellata progettava l’omicidio delle principali autorità del paese sud-americano.

    La Polizia ha trovato in uno stand di un recinto fieristico di Santa Cruz (Fexpocruz) fucili di precisione per franco tiratori ed esplosivo C-4 (materiale plastico di alto potere distruttivo).

    Inoltre, hanno sequestrato piani e documenti per questo proposito, ha spiegato in una conferenza stampa.

    D’accordo con Garcia, il gruppo neutralizzato era stato presente in atti pubblici diretti da Morales ed hanno seguito le carovane presidenziali, nella preparazione della strage. Perfino alcuni esplosivi erano già preparati, pronti per essere utilizzati.

    Inoltre ha segnalato che il governo non riposerà fino a che non potrà rispondere a vari punti interrogativi, tra loro l’esistenza di altre cellule terroriste, con la missione di assassinare i leader boliviani e seminare instabilità nella nazione sud-americana.

  41. el Guerrillero
    el Guerrillero says:

    Famoso giurista statunitense appoggia i Cinque eroi cubani

    L’avvocato statunitense Michael Krinsky si è dimostrato fiducioso che la Corte Suprema del suo paese accetterà di rivedere il caso dei Cinque antiterroristi cubani, imprigionati da più di 10 anni.

    Ha affermato che le sue speranze nell’importanza dei 12 amicus curiae (i documenti degli amici della corte) che in un fatto senza precedenti nella storia della giustizia, si sono presentati a questa istanza giudiziale firmati da prestigiose organizzazioni sociali e 10 Premi Nobel.

    Questi strumenti legali hanno appoggiato la domanda di revisione del caso di Antonio Guerrero, Fernando Gonzalez, Ramon Labañino, Gerardo Hernandez e Renè Gonzalez, condannati con eccessive sanzioni per lottare contro il terrorismo.

    Il giurista nordamericano ha sottolineato la qualità degli amicus curiae, cosa che può richiamare l’attenzione della Corte Suprema, insieme agli appelli internazionali che appoggiano il sollecito e chiedono la libertà dei Cinque.

    Deputati, parlamenti di vari paesi, commissioni di diritti umani, rappresentanti di forze politiche e scuole di avvocati che hanno alzato le loro voci in altre giuste cause, si sommano alla domanda presentata alla massima istanza giuridica statunitense.

    Krinsky è intervenuto nel programma Mesa Redonda Informativa della televisione cubana che ha trattato delle fasi del processo che si sta svolgendo sul caso degli antiterroristi dell’isola.

    Avvocato di grande esperienza ha esercitato quasi per 40 anni e durante più di due decadi è stato il giurista principale dello studio incaricato della rappresentazione di governi stranieri, le sue agenzie ed imprese negli Stati Uniti.

    Nello Studio, Krinsky ha rappresentato Cuba in tutti i suoi temi legali relazionati con la settentrionale nazione dall’anno 1960.

    Inoltre fa parte della squadra di difesa dei Cinque antiterroristi cubani, insieme ai giuristi Thomas C. Goldstein, Leonard Weinglass e Richard Klugh.

  42. sylvi
    sylvi says:

    Prima di andarmene.

    Leggo su repubblica della famiglia che si sta montando la casetta di legno in giardino. 36mq, 5000euro chiavi in mano;
    liberano una tenda, alleggeriscono il lavoro della P.C. e presenteranno al comune la fattura “regolare.”

    Fai da te, conti chiari e richiesta di contributo.
    Questo è il metodo Friuli.

    Buonagiornata a tutti
    Sylvi

  43. iIl Barone Rosso
    iIl Barone Rosso says:

    Per Vox.: com’è possibile sostenere un dialogo tra sordi? è impossibile, o si tratta di vecchi ex fascisti nostalgici, oppure di persone precluse a qualsiasi argomentazione. E’ impossibile.

    Come il presidente nei fatti si dimostra anticomunista viscerale e ignorante.

    Non tanto tempo fa, Silvio Berlusconi, alla festa nazionale dei giovani fascisti di Alleanza Nazionale, durante un intervento, rispondeva ad una domanda di un ragazzo di Azione Giovani che gli aveva chiesto: Singor presidente, ci parli del dittatore Pai May…

    e Berlusconi: ma certamente… Pai May è un pericoloso comunista…

    in quell’istante Giorgia Meloni, moderatrice e presidente nazionale di AG, nonchè vice presidente della Camera dei Deputati blocca Berlusconi mentre parla:

    Singor presidente, signor presidente, signor presidente, prego signor presidente! si tratta di uno scherzo!!!

    Quest’episodio è stato pubblicato sul corriere della sera in merito a questa vicenda accaduta durante la festa nazionale di Azione Giovani “Atreju”. Era presente anche Gianfranco Fini.

    Lo scherzo consisteva nel far argomentare a Berlusconi su un “inesistente” dittatore, che in realtà è un personaggio di Kill Bill.

    Ma per l’anticomunismo viscerale di Berlusconi, tutti sono dittatori, tutti sono esistenti, anche i mostri della sua fantasia contorta.

    In quel giorno una cosa è certa, è emersa la sua stolta ed ottusa propensione all’anticomunismo viscerale ed ha fatto una meschina figura!

    Dunque caro Vox è inutile discorrere con chi antepone a tutto l’ottusa preclusione.

  44. Sisko
    Sisko says:

    Lo so, non c’entra con l’argomento proposto, ma non so resistere.
    Ho seguito in parte il programma di Santoro di ieri sera. Sono rimasto estereffatto ascoltando l’intervista all’illustre prelato di L’Aquila. Mi ha colpito il suo sprezzo verso il giornalista di “Annozero” e la sua condanna senza sconto per la trasmissione scorsa, anche senza averla vista. Traspariva invece dal suo esternare una ammirazione quasi divina per il P.d.C. in carica. Altro “giornalismo”: mi trovavo a casa di amici nei giorni successivi alla catastrofe sismica e la TV era sintonizzata su una rete del Cavaliere: alcuni “giornalisti” si aggiravano di notte nella zona terremotata svegliando i poveri malcapitati che dormivano nelle macchine per rivolgere loro delle domande da decerebrati.
    Non riesco an inserire i due episodi in una logica accettabile.

  45. Vox
    Vox says:

    ANCORA TERREMOTI

    Terremoto nell’est dell’Afghanistan
    Almeno 22 morti, villaggi distrutti

    KABUL – Almeno 22 persone hanno perso la vita e centinaia di case sono andate distrutte a causa di due scosse di terremoto che a distanza di poche ore hanno fatto tremare l’Afghanistan orientale. Secondo l’Osservatorio geofisico statunitense le scosse hanno avuto un’intensità pari a 5,5 e 5,1 gradi sulla scala di Richter. Colpito il distretto di Khogyani nella provincia di Nangarhar, vicino alla frontiera con il Pakistan. Trenta persone sono rimaste ferite, almeno quattro i villaggi danneggiati. I soccorsi sono scattati in tempi brevissimi ma la natura impervia del territorio li rende più difficili.

  46. Le torture "democratiche" di Bush&C(ia)aeliani: dal Muro della Vergogna alle stragi a Gaza e in Libano".
    Le torture "democratiche" di Bush&C(ia)aeliani: dal Muro della Vergogna alle stragi a Gaza e in Libano". says:

    Il presidente americano annuncia che non saranno perseguiti
    coloro che hanno seguito le indicazioni del governo federale
    Obama “assolve” gli agenti Cia
    e svela gli interrogatori con torture
    “Questo è un momento di riflessione, non di vendetta”
    Pubblicati quattro memorandum dell’amministrazione Bush

    CITTA’ DEL MESSICO – Basta con la tortura. Basta con gli interrogatori in cui la dignità dei sospettati è calpestata. Anche se gli autori non subiranno conseguenze. Il presidente americano Barack Obama ha annunciato che gli uomini della Cia che ha condotto interrogatori usando vere e proprie tecniche di tortura come il waterboarding non saranno perseguiti. L’annuncio arriva con un comunicato che accompagna la pubblicazione di quattro memorandum dell’amministrazione Bush sui metodi di interrogatorio ammessi nella guerra al terrorismo, una rivelazione dei metodi duri utilizzati dall’intelligence americana.

    Un tasto dolente per gli Usa quello delle torture. Fu George W. Bush a dare il via libera a queste tecniche nel pieno della guerra al terrorismo. Dopo l’11 settembre, infatti, il presidente americano, diede ordine agli agenti della Cia di non usare alcun riguardo nei confronti dei sospettati di terrorismo. Aprendo una pagina nera nella storia degli stati Uniti.

    Oggi Obama afferma che le tecniche d’interrogatorio utilizzate dagli Stati Uniti in passato sono ”un capitolo nero e doloroso” della storia del Paese, ma sottolinea che ha già fatto ”cessare le tecniche contenute nei memorandum”. ”Coloro che hanno fatto il loro dovere in buona fede basandosi sui consigli legali del dipartimento della Giustizia, non saranno perseguiti”, assicura Obama, osservando che questo è un momento di ”riflessione”, non di ”vendetta”. In pratica “assolvendo” gli agenti Cia con la motivazione che avrebbero soltanto eseguito degli ordini.

    I memorandum descrivono minuziosamente le tecniche di interrogatorio usate dagli agenti nei cosidetti siti neri, quei luoghi tra Asia ed Europa dell’Est nei quali venivano rinchiusi i prigionieri. Si andava dall’annegamento simulato alla privazione del sonno. Proseguendo con l’esposizione al freddo o al caldo eccessivo. Fino all’utilizzo di insetti. Tecniche che avevano indignato il mondo e che adesso Obama cancella con un colpo di spugna. Liquidando l’ennesima eredità dell’era Bush.

    In questi giorni, inoltre, il New York Times sta pubblicando un’inchiesta che riguarda i casi di abusi della National security agency, l’agenzia statunitense di controspionaggio. Stando a quanto scrive il quotidiano ci sarebbero state intercettazioni ben oltre i limiti autorizzati dal Congresso.

  47. Vox
    Vox says:

    Ma gli afghani (come i palestinesi), si sa, contano molto meno degli europei, e poi hanno la guerra in casa comunque, ed e’ colpa loro perche’ nascondono binladen sotto le gonne delle donne e non si convincono a lasciarsi liberare da americani & Co.
    Morto piu’ morto meno…

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