ISRAELE E IRAN: DUE MINE VAGANTI SULLA STRADA DI OBAMA IN MEDIO ORIENTE
Il mio amico Benito Li Vigni, ex collaboratore di Enrico Mattei e uno dei massimi esperti mondiali di petrolio, sta correggendo le bozze del suo libro “I predatori dell’oro nero”, del quale ho proposto la pubblicazione a Baldini-Castoldi-Dalai. Il libro uscirà a giugno e racconterà tutti i misfatti compiuti per accaparrarci il petrolio in tutto il mondo, comprese le truffe che portano a un prezzo spesso fuori controllo e fuori dalla realtà dei costi effettivi. Li Vigni è stato testimone anche della disponibilità dell’iraniano Katami di fornire petrolio a Israele pur di favorire la costruzione in territorio palestinese di due impianti per produrre fertilkizzanti che avrebbero dato un ottimo lavoro ad almeno 7 mila palestinesi e della volontà dell’israeliano Sharon di impedire, come in effetti è avvenuto, la costruzione di tali impianti così come qualunque possibilità di decollo economico palestinese. Data la sua vasta esperienza, ho chiesto a Li Vigni di dire la sua su quelli che ritiene i problemi cruciali del Medio Oriente. Ed ecco ciò che ha scritto per noi:
ISRAELE E IRAN: DUE MINE VAGANTI SULLA STRADA DI OBAMA IN MEDIO ORIENTE
di Benito Li Vigni
Nei giorni immediatamente successivi all’11 settembre Israele mise in atto una sorta di contingente scellerata vendetta massacrando molti palestinesi nella più totale impunità e con la tacita approvazione della Casa Bianca. L’Organizzazione delle Nazioni Unite non poté far nulla per fermare o circoscrivere la dura e «preventiva» repressione israeliana che porterà un sondaggio d’opinione europeo – comunque privo d’intenti antisemiti – ad accusare lo Stato ebraico di travalicare, con la sua aggressività, i limiti di una pur legittima lotta al terrorismo, così da rappresentare anch’esso una minaccia per la pace in quella martoriata parte del mondo. Il giornalista Paolo Barnard, autore di documentatissime inchieste sul terrorismo dei paesi che dicono di combatterlo, scrisse a proposito di Israele: «Eppure, rimane il fatto che in Occidente si fatica ad ammettere che Israele abbia praticato e pratica il terrorismo. Taluni rigettano questa nozione radicalmente, anche se la storia la dimostra in maniera incontrovertibile… Questo è potuto accadere perché l’Occidente ha intenzionalmente alterato la “narrativa” del conflitto israelo-palestinese, per tutelare i propri interessi nell’area. Lo dimostra lo stesso linguaggio mediatico internazionale: da anni, in televisione o sulle prime pagine dei giornali, gli attacchi palestinesi contro i civili israeliani sono sempre definiti (a ragione) “terroristici”, ma quelli altrettanti terrorizzanti delle Forze di difesa israeliane contro i civili palestinesi sono sovente chiamati “di autodifesa”; le azioni dei kamikaze di Hamas sono “massacri”, mentre le centinaia di omicidi extragiudiziali commessi dai servizi segreti israeliani vengono definiti “esecuzioni capitali mirate”, e così all’infinito. Tutto ciò ci ha lentamente resi incapaci di riconoscere l’esistenza del terrorismo di matrice israeliana, assieme alle atrocità che causa e che ha causato».
I massacri contro la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza da parte israeliana e messi in atto con estrema crudeltà nel gennaio 2009, alla vigilia dell’insediamento del nuovo presidente Usa Barack Obama, ha rappresentato un perentorio avviso, da parte delle lobby ebraiche alla nuova presidenza americana per un nuovo assetto geopolitico mediorientale in funzione israeliana e contro la “minaccia” iraniana. E’ logico il sospetto che Israele non avrebbe mai catturato Hamas poiché la sua «icona criminale» è servita per bombardare e uccidere popolazioni innocenti nel segno di quel «terrorismo di Stato» che di fatto mira ad evitare la nascita di una Palestina fortemente appoggiata dalla Repubblica islamica iraniana e dagli sciiti iracheni che, con la partenza delle truppe statunitensi, potrebbero guadagnare potere. Circa poi i massacri di Gaza, per quanto ogni nazione sappia – se ne ha i mezzi e la volontà – come proteggersi da terroristi della sorta di Hamas, la guerra non è un’opzione praticabile. Le guerre si fanno contro le nazioni, non contro bande, di terroristi. Gli si mette una taglia sulla testa e gli si dà la caccia. In anni recenti, l’Italia ha fatto la stessa cosa con la mafia siciliana, e a nessuno è ancora venuto in mente di bombardare Palermo.
Ma c’è il sospetto che la Striscia di Gaza, confinante con l’Egitto e soprattutto coi campi di petrolio e di gas della penisola del Sinai, possa contenere riserve di queste preziose fonti energetiche. Sul piano industriale e commerciale Israele non ha mai voluto che i palestinesi potessero attuare iniziative volte a creare una loro classe dirigente e imprenditoriale che riscattasse quelle popolazioni. Agli inizi degli anni ’90 l’Agip-Petroli – società del gruppo Eni – pensò di perfezionare un accordo tra Italia-Israele-Regione Autonoma palestinese, per la costituzione di una società a quote paritetiche che realizzasse sul territorio palestinese industrie energetiche. A tale scopo si avviarono trattative con la società petrolifera di Stato israeliana Derkoil e con i leader politici palestinesi e si pervenne ad una interessante ipotesi di accordo a cui mancava solo la ratifica del governo israeliano. Ma l’avvento del falco Sharon alla guida di Israele vanificò ogni cosa. Da lì a poco esplose il terrorismo, soprattutto quello israeliano.
* * * *
In Iran, gli italiani dell’Eni nel 1999, hanno firmato vari contratti col governo della Repubblica islamica per lo sfruttamento di importanti giacimenti petroliferi. L’Eni, in particolare, ha concluso, per la concessione dei giacimenti di Southpars, Darquin e Douroud, un accordo tipo By Back in base al quale la compagnia dichiara quanto intende investire (se investe di più lo fa a proprio rischio), usufruendo, a produzione avviata, di una parte per coprire i costi dichiarati più un guadagno inizialmente pattuito. Il sistema, contrariamente al production sharing agreement iracheno, consente alla compagnia estera di considerare propria riserva una piccola quota della produzione, cioè i barili che essa riserverà in pagamento dell’investimento e del profitto. Venuti a conoscenza della trattativa, gli Usa protestarono invocando il rispetto dell’«Iran-Libian Sanction Act» (I.L.S.A.). Madeleine Albright, allora ministro degli Esteri Usa, fece pressioni sulla Farnesina, ma l’accordo venne firmato ugualmente. D’altra parte gli Usa sostenevano che l’Eni aveva violato l’I.L.S.A. anche per l’accordo stipulato con la Libia per un grande progetto sul gas, nell’ambito del quale, si è realizzato il metanodotto sottomarino che, partendo dalla costa libica, approda a Gela, in Sicilia, passando ad ovest di Malta, per poi collegarsi a Enna con il metanodotto algerino. Le sanzioni alla Libia vennero imposte dall’Onu e dagli stati Uniti per la vicenda del Boeing 747 della Pan Am esploso sopra la Scozia nel 1988. Ma quando Tripoli ha risarcito le famiglie delle vittime, le compagnie petrolifere americane hanno chiesto con insistenza la cancellazione delle sanzioni, onde ritornare a sfruttare il petrolio libico.
La politica imperialistica degli Usa condotta in Iran, insieme allo storico alleato britannico nel segno del controllo delle risorse petrolifere e delle economie delle nazioni, con il rovesciamento del governo Mossadeq, un governo democraticamente eletto con il colpo di stato “sapientemente” orchestrato dalla Cia e con la imposizione di un regime sottoposto alle oligarchie finanziarie di Usa e Gran Bretagna sostenute dalla Banca Mondiale e dal Fondo monetario internazionale avrà, alla fine degli anni settanta, un esito drammatico con l’avvento dell’ayatollah Khomeini. Durante gli anni settanta gli americani erano convinti che l’Iran rappresentasse il loro più solido baluardo in Medio Oriente. Ma la società iraniana, alla fine del 1978, era precipitata nel caos, con lo scoppio di una vera e propria rivoluzione nata da proteste e scioperi di massa. Da un contesto di diffuso malcontento generato da una situazione economica disastrosa, nonostante i cospicui introiti petroliferi, emersero gravi lacerazioni interne. I fondamentalisti islamici infatti denunciarono il regime autocratico dello scià e attribuirono all’influenza americana la colpa dei suoi tentativi d’imporre riforme occidentali, estranee alla cultura del paese. Nella situazione esplosiva di quei giorni un prestigioso leader religioso, l’ayatollah Khomeini appunto, bollò gli Stati Uniti come il «grande satana» e incoraggiò i militari iraniani a disertare e a unirsi al popolo che chiedeva il suo ritorno dall’esilio. Perduto il controllo del paese, lo scià preferì fuggire. Era il 16 gennaio del 1979. Due settimane dopo, tre milioni di persone affollarono le strade di Teheran per acclamare Khomeini ritornato in patria dopo quindici anni di esilio. L’instaurazione di una repubblica islamica sotto la rigida guida di Khomeini, fu un duro colpo per la politica americana; la rivoluzione iraniana ebbe un carattere apertamente antiamericano, antioccidentale e rappresentò una evidente minaccia all’influenza occidentale in tutto il Medio Oriente.
L’inaspettata vittoria del sindaco di Teheran, l’arcifondamentalista Mahmud Ahmadinejad, ha portato a una situazione di stallo, apparentemente irrisolvibile, la trattativa nucleare con il cosiddetto trio europeo di Francia, Germania e Gran Bretagna più l’alto commissario dell’Unione europea Javier Solana, iniziata nell’ottobre 2003 con l’accordo di Teheran, e successivamente riproposta nel novembre 2004 con l’accordo di Parigi. Una nuova trattativa era stata interrotta nell’agosto 2005 per la decisione di Teheran di riprendere la conversione dell’uranio sfidando le pressioni internazionali. L’Iran, come firmatario del Trattato di non proliferazione (Tnp), rivendica il diritto a produrre autonomamente uranio arricchito per le proprie future centrali nucleari secondo una tecnologia dual use che può essere utilizzata per un programma nucleare militare clandestino. Una ipotesi questa fortemente avversata dalla comunità internazionale, in quanto preoccupata che la scarsa trasparenza del programma nucleare civile iraniano possa nascondere un piano clandestino mirante alla costruzione di ordigni nucleari. Alla luce delle inaccettabili dichiarazioni (ottobre 2005) con cui Ahmadinejad ha esortato a «cancellare Israele dalle carte geografiche», la situazione politica interna iraniana ha mostrato le sue profonde contraddizioni. Quelle frasi, in contrasto con la politica della Repubblica islamica perseguita in un recente passato da Hashemi Rafsanjani, miravano di fatto a rafforzare i sostenitori di una linea dura che non corrispondeva ad una maggioranza del paese.
Non bisogna dimenticare che le enormi risorse energetiche di cui l’Iran dispone possono diventare uno strumento di pressione geopolitica nei confronti dell’Occidente e del resto del mondo. Agli inizi del 2005 all’Iran venne tuttavia chiesto di smantellare tutte le strutture legate al ciclo dell’arricchimento dell’uranio e di accettare la definitiva rinuncia di quelle attività in cambio di concessioni economiche, tecnologiche e politiche. Grazie anche alla posizione strategica occupata nello scacchiere mediorientale ed asiatico e alle sue enormi opportunità geopolitiche, l’Iran chiamato a rispondere alle grandi sfide poste dai nuovi scenari globali potrebbe essere tentato di cogliere tutte le opportunità negoziali usando il «petrolio come arma». Sull’Iran, l’intellettuale americano Alan Wolfe, in prima fila contro i «neocon», si è così espresso nel corso di un’intervista: «In Iran c’è stato, e probabilmente c’è ancora, un movimento molto importante in favore della democrazia. Ma noi non lo abbiamo appoggiato. E quando ce ne accorgeremo sarà troppo tardi, sarà tutto preda del fondamentalismo. Invece di lasciare l’Iran arrivare ad affermare che Israele deve essere cancellato dalle carte geografiche, avremmo dovuto, prima di tutto, sistemare la situazione in Medio Oriente».
Il nuovo Presidente Usa Barack Obama, dichiarandosi pronto a dialogare con l’Iran ha dimostrato che la pace in Medio Oriente è strettamente legata alla soluzione di tutti i contenziosi esistenti con la Repubblica islamica, primo fra tutti quello nucleare. Anche per l’Iraq, dove gli equilibri tra Sunniti, Curdi e Sciiti sono ancora da consolidare politicamente e, soprattutto nella gestione delle enormi riserve energetiche, il coinvolgimento dell’Iran sciita risulterà indispensabile. L’eventuale nomina del moderato Katami, a premier alle prossime elezioni iraniane, darebbe di certo una svolta immediatamente positiva ai rapporti con l’Occidente e forse con Israele se Barack Obama convincerà il governo israeliano che la pace, nell’esplosiva regione mediorientale, è l’unica alternativa possibile.
1)prima di tutto complimenti a pino e a b. li vigni x l’articolo
2)x sylvi
[Discriminare fra onesti e disonesti e quest’ultimi consegnarli alla giustizia?
Troppo lungo , e poi…chissà non ci scappi la rivoluzione tanto amata da Faust e altri!!!]
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cara sylvi, secondo me l’esempio francese difficilmente verrà seguito in italia: come popolo in generale siamo troppo pavidi.. e sì che di motivi per protestare e sequestrare politici e managers disonesti ne avremmo a bizzeffe!
senza considerare poi il problema della giustizia: quando mai i colletti bianchi in italia saranno severamente puniti per le loro (eventuali) malefatte, tra l’altro sulla pelle di lavoratori e piccoli risparmiatori?
piccolo esempio: un mesetto fa a napoli è stato assolto quasi il 90% degli imputati nel processo sulle presunte tangenti per gli appalti di italia ’90 (ristrutturazione dello stadio s.paolo e altre opere pubbliche).
e pensare che gente come cirino pomicino ora fa pure la vittima e si appresta a chiedere risarcimente milionari.. non so cosa darei x avere almeno la soddisfazione di incontrarli da vicino ed indirizzargli un bel vaffa!
X ségolene
“come popolo in generale siamo troppo pavidi.. ”
non so dirti se “in generale” hai ragione, credo che in ogni popolo ci siano i pavidi, i fifoni , i coraggiosi ed i temerari più o meno percentualmente distribuiti, comunque se fossi un manager responsabile di qualche marachella nei confronti dei dipendenti non conterei troppo sull’italica pavidità, solitamente certe iniziative non vengono prese attraverso consultazioni globali o referendum, chi c’è e se la sente parte e va, ed a quel punto come si dice in maremma “ a chi tocca un brontoli”.
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Sylvi
“-Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave senza nocchiere in gran tempesta …… “
Di dolore ostello certo, in gran tempesta sempre, ed un po’ serva pure, ma di nocchiere in questo momento ne ha anche troppo, sulle qualità nautiche dell’attuale invece ho seri dubbi, visto come sfiora in planata gli scogli.
Buona notte a tutti.
Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.it
caro AZ,
tu lo chiami nocchiere chi sicuramente non sa qual’è la poppa o la prua, e magari confonde la poppa…con qualcos’altro di più congeniale a lui?
Il dramma è che dall’altra parte c’è D’Alema che sa di poppe e prue ma resta in porto a pontificare come quei navigatori da di- porto che sul molo raccontano storie mirabolanti e fantasiose ai pochi creduloni col prosecchin bel fresco in mano!
Posso venire a Cecina a votare per i tuoi ragazzi?
Ma no, io ho la Serracchiani!
mandi Sylvi
cara Segolene,
quando sono depressa per i fatti di questa sfigata Nazione penso a voi, giovani e vecchi perbene del Sud, cornuti e mazziati (si dice così?) ed allora mi dico che vale ancora la pena presidiare …quel poco che c’è!!
mandi Sylvi
x l’ingegner comunista
>>> Il comune è una specie in via di estinzione, come le balene, come i panda>>>
Non sono d’accordo; i panda, dopo anni di battaglie, non se la passano molto male.
Le balene si, per ora.
Luci e ombre, come i Comuni d’Italia. Che restano le uniche istituzioni capaci, per ora, di reggere le architravi pericolanti anche perchè hanno i cittadini per bene, quelli non opachi, con il fucile a pallini puntato sul didietro!
Io sento il mio Comune amico, perchè è attento, socievole, disponibile all’ascolto, affidabile …e di diverse idee politiche dalle mie.
Sylvi
Petrolio. Siamo sempre lì.
Il toro lo si prende per le corna: una campagna a livello mondiale per liberarci della schiavitù del petrolio. Oggi lo si può fare. Lo si può fare specialmente in Africa, utilizzando i vastissimi deserti per produrre energia. I progetti e le tecnologie esistono già. Manca la volontà politica, condizionata dai potentati che sul petrolio costruiscono le loro fortune.
Manca la consapevolezza di poter sovvertire quest’ordine costituito, in maniera pacifica ed efficace. Sarebbe in teoria compito delle sinistre fare grande casino per questo, ma le sinistre non esistono più, semmai siano esistite al di là della lira in più in busta paga.
“Questo bel tomo vende fumo a gente che vuol comprarlo!”
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Esiste il tomo che vende e la gente che compra.
Chi dei due personaggi è il più colpevole? L’imbroglione che vende o l’imbecille che compra?
Non avete idea di quanto sia radicata nella gente la convinzione che la merce del truffaldino sia la migliore in commercio!
“Io sento il mio Comune amico”
Sono di corsa; mia cara Sylvi, una rondine non fa primavera!
Lei m’insegna che il pesce inizia il suo puzzo dalla testa e allora; lei mi aggettiva troppo bonariamente l’imbonitore definendolo bizzarro, quello non è tomo, quello è selvaggiamente furbo, con vistose venature piratesche, incline al progettualmente programmato e ragionato furbo furto, ai danni dello stato e dei più mentalmente deboli.
Caro Marco,
come sempre il tuo relativismo arriva a dei risultati comici.
Adesso stai mettendo sullo stesso piano il truffatore ed il truffato; il secondo perchè “imbecille”.
Il codice penale italiano (e di tutti i paesi del mondo, credo) dice il contrario …..
Inoltre un giudizio del genere mi stupisce da parte di quello che si propone come un esperto dei mezzi di comunicazione di massa.
Il Follefuehrer ha convinto 80 milioni di persone in uno dei paesi più civili del mondo a seguirlo fino alla fine usando la radio. E chi possiede sei TV e mezzo su sette ha un piccolo vantaggio sull’avversario. Non trovi?
Un saluto U.
Leggo da Repubblica..
Arriva nelle sale “Complici del silenzio” di Stefano Incerti, con Alessio Boni
Un giornalista va a seguire i Campionati di calcio e scopre l’inferno…
Argentina ’78, il sangue e il Mundial
Un film italiano per non dimenticare
Il regista: “Volevo mostrare il contrasto tra le violenze della dittatura e il pallone”
Ma la pellicola è anche un omaggio (voluto) al cinema di Francesco Rosi
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Beh sì, 30000 morti per una disattenzione democratica…cosa volete ,una schiocchezzuola…
Tra Guantanamo e la Lubjanka in fondo la differenza non esiste….come tutto sommato afferma Pino nel suo precedente Post..
Ma forse una piccola piccola ..esiste…!!
Che diamine, ..quelle di Guantanamo(et similia) sono disattenzioni , democratiche…
cc
x CC
Non c’e’ paragone fra Guantanamo e la Lubyanka.
Se i pochi rimanenti a Guantanamo verranno trasportati in carceri comuni negli US, rimpiangeranno Guantanamo.
Anita
La maledizione del terremoto non è soltanto quel minuto in cui la terra ha tremato, ma ciò che accadrà dopo.
La paura per gli abruzzesi è quella di vedersi spacciare come aiuto una speculazione senza limiti nata dalla ricostruzione.
Roberto Saviano, 14 aprile
Noi italiani conosciamo molto bene il fascismo e siamo abbastanza abituati ai metodi fascisti, che non ammettono la libertà di espressione.
Molte piccole nazioni, che hanno dei dittatori, decidono di bloccare gli opinionisti, i vignettisti, tutti quelli che si dimostrano di essere contrari al padrone, e, perchè metteno a nudo tutte le incongruenze e le oscenità degli imbonitori.
La diffusione di informazioni reali, artatamente ironizzanti, potrebbero danneggiare il dittatore.
Stavolta è l’Italia. Hanno estromesso Vauro, vignettista della trasmissione di Santoro .
Essi soffrono di uno sfondo storico veramente terribile, poichè uno dei membri nominato solo da appena otto giorni ha messo sotto inchiesta ‘Anno Zero’, sospeso Vauro e inviato al giudizio del Comitato etico dell’azienda una puntata di Report che, a quanto sembra, non era piaciuta al ministro Tremonti.
Ecco, il professor Masi ottempera in maniera precisa e ordinata ai voleri del capo profondamente venato da pulsioni fasciste, Berlusconi è anche la persona più potente tra i media italiani, essendo proprietario di tre potenti reti televisive e detta editti bulgari a quelle pubbliche.
x Anita
ma guarda un pò questa signora.
Ha mai pensato che qualche soggiornante nella pensione di Guantanamo possa essere innocente?
Ha mai messo nel conto che gli aguzzini suoi compatrioti, non hanno mai celebrato un processo degno di questo nome?
Suvvia signora, non si ostini a difendere l’indifendibile, sia giusta e ragionevole.
xl’insolente ma non troppo ed Anita
chissa’ perche’ quando si denunciano ingiustizie e sopraffazioni bisogna sempre fare confronti (non saprei chi ha cominciato, e ho altro da fare per verificare). Io dico che il l Guantanamo, la Lubijanka o come si chiama, ed i Gulag (ed anche Dakau gia’ che ci siamo) erano e sono tutte espressioni di modi diversi di negare i diritti umani elementari.
Dato pero’ che a suo tempo ebbi la pazienza, e lo stomaco, di leggermi Arcipelago Gulag ed Una Giornata di Ivan Denisovic, simpatizzo con Anita quando dice che il Guantanamo e’ molto meglio delle prigioni russe sovietiche (ed anche di Dakau, ovviamente), che erano a tutti gli effetti dei campi di disperazione, tortura e sterminio. Anzi, aggiungo che e’ probabilmente anche meglio delle prigioni russe attuali. Il punto e’ che gli USA si dichiarano un paese democratico e legalista, il Guantanamo e’ di oggi e non degli anni 30….e ad Anita sfugge che nelle prigioni ordinarie di oggi in USA si ha la certezza del diritto, i contatti con familiari e legali vengono tutelati e mantenuti, la tortura non e’ ammessa, etc etc.
Caro U., mai dimenticare che siamo nel 2009, non negli anni ’30. La gente dovrebbe aver sviluppato un senso critico in seguito agli studi, ai viaggi, a Internet, ai contatti con i mezzi di informazione esteri. Non averlo fatto, è una colpa. Non è lecito oggi, comportarsi da cretini e ignoranti, ammenocchè non si volgia subirne le conseguenze. ma passiamo a coloro che cretini e ignoranti non sono: cosa fanno per controbattere il popolo bue? Se ne vanno all’estero mandando aff… Italia e italiani.
La gente di buona volontà che dovrebbe coagularsi in un movimento di contrasto, cosa fa? Perde tempo a decidere se è il caso di mettere la falce e martello sulla bandiera o a organizzare inutili manifestazioni di piazza, a modello di una protesta ottocentesca. E’ chiaro che i risultati saranno devastanti ed i minimi vantaggi ottenuti, saranno dei piccoli contentini a fronte di una valanga di soprusi.
Dicono a Napoli: ‘n coppa o’ fesso campa o’ dritto, che è una massima da me spesso citata. Oggi non è più lecito essere fessi, a meno di non volerne pagare le conseguenze. Il truffato è colpevole quanto e più del truffatore, perchè in questo caso il truffatore non carpisce la buona fede perchè il truffato è in quanlche modo complice del truffatore. Al massimo, si potrà accusare il cavaliere di circonvezione d’incapace.
caro Uroburo,
forse nessuno obbliga gli imbecilli ad essere tali.
Fare paragoni con ottantanni fa mi sembra improprio.
C’era la radio e il prete…vede lei l’ha dimenticato…nient’altro e, in Italia l’obbligo scolastico andava alla terza elementare, i più fortunati, la quinta.
L’analfabetismo in alcune zone sfiorava il 70%.
Nella maggioranza delle case l’unico libro che entrava era il sussidiario delle elementari, quando entrava; fatto a immagine e somiglianza di Dio-Patria-Famiglia, si, ma non solo!
A volte sfoglio il sussidiario di mio padre e mia madre, fine anni ’30.
Mussolini non aveva fatto ancora grandi danni, volendo le coscienze si formavano.Ma era molto più difficile.
Ora oltre alle TV del Capo c’è Internet, giovani e vecchi viaggiano, possono confrontarsi e fare paragoni.
Giornali e biblioteche sono accessibili a tutti.
Bene o male Santoro dice la sua; possiamo dire di Berlusconi tutto quello che si dice in questo blog e in altri, senza finire in galera.
No, credo ci sia dell’altro; credo che la sinistra abbia formato coscienze proletarie, non coscienze e basta.
Classe operaia , non classe di cittadini;
uguaglianza economica, non di diritti e doveri.
E non mi dica che era necessario questo passaggio.
La sinistra voleva il potere al proletariato, non il potere al cittadino! Francia docet.
La sinistra era giovane? Certo!
Ma lo è ancora? E’ ancora un bamboccione?
Perchè ancora tanti imbecilli?
E tutti imbecilli quelli che non vorrebbero essere governati dai
Ferrero, Diliberto,e compagnia bella?
Molto altro ci sarebbe da dire!
Sylvi
xMarco
veramente chi emigra non lo fa per controbattere il popolo bue, ma una classe dirigente incompetente, corrotta, mafiosa, intoccabile (anzi in galera ci saremmo andati noi a provare a sindacarla) ed anche ormai di nuovo fascista. Giusto per i ‘records’
Peter
Marco,
chi copia?
Sylvi
ad Anita sfugge che nelle prigioni ordinarie di oggi in USA si ha la certezza del diritto, i contatti con familiari e legali vengono tutelati e mantenuti, la tortura non e’ ammessa, etc etc.
… ad Anita sfugge quel cche non gli conviene… Leggiti questa bella pagina della democrazia useggetta… Questi 5 EROI, si sono infiltrati nelle fila degli anticastristi di Miami, autori di anni di terrorismo contro Castro e i cubani (in due occasioni morirono anche degli italiani..) Bene, una volta che i 5 Eroi, hanno le prove e le mappe dei campi di addestramento dei terroristi cuban-useggetta, denunciano tutto alla FBI, che invece di arrestare i paramilitari terroristi…. arrestano i 5EROI… Ora sono 10 anni che sono in isolamento, non possono ricevere nessun tipo di visita e sono ancora senza processo in useggetta… x maggiori dettagli, eccoti il link
http://www.granma.cubaweb.cu/miami5/index.html
… Faust
Ieri nella riunione di redazione del giornale in cui scrivo, tutti erano d’accordo sull’inadeguatezza degli interventi anti crisi, ma l’interrogativo che serpeggiava era: se al posto del cavaliere ci fosse stato Prodi, siamo sicuri che il governo non starebbe ancora lì a litigare se il capello doveva essere spaccato in 4 o in 44? La maggior parte dei redattori sono di sinistra, tutti in preda a dubbi feroci. Quanti di loro, alla lunga, passeranno dalla parte del cavaliere?.
Dobbiamo convincerci che agli occhi di chi mette la crocetta sulla scheda, il cavaliere FA mentre la sinistra DICE.
Perchè ci si rifiuta costantemente di prendere atto di una evidenza del genere?
In prospettiva delle elezioni provinciali, qui da noi il PDL è già sceso in campo compatto e in gran forma. Il PD si è riservato di decidere all’ultimo momento la propria compagine. Secondo voi, cosa penserà la gente?
Ancor peggio, la gente sta bestemmiando il governatore Vendola per la macchinosa, superfarraginosa ed idiota procedura per il rinnovo dell’esenzione ticket, che sta apportando notevole disagio alla gente per le complicazioni burocratiche che comporta.
A chi credete che voterà quella gente anziana, costretta a fare ore di fila in diversi uffici, costretta spesso a tornare più volte per svariati intoppi burocratici?
Provate a indovinare.
x Peter, intendevo emigrare abbandonando il popolo bue a se stesso, non certo emigrare per controbatterlo.
Cara Sylvi, è evidente che abbiamo entrambi la stessa opinione.
Mi fa piacere che ci sia qualcuno che condivida il mio punto di vista di sinistrorso incazzatissimo.
E tutti imbecilli quelli che non vorrebbero essere governati dai
Ferrero, Diliberto,e compagnia bella? ( Sylvi)
—
Io credo che gli imbecilli siano quelli che vogliono essere governati da inconcludenti e parolai del genere!
… se ccèra qualche dubbio sul voltagabbana marco tempesta… eccoloqqua, nei suoi due ultimi post… da attivista berlusclonato…
… marco non ci abbindoli con le storielle di un politico che burocratizza e moltiplica le difficolta degli anziani…. MMMaaaarco e la carta dei poveri?^? Gli anziani sono temprati da secoli contro la burocrazia e lidiozia dei tremonti e trevalli e trelaghi… ce la metti tutta x dare addosso a Vendola e parli di fatti che solo tu, stando sul posto conosci ppiu di noi del blog… certo se i tuoi giudizi ed esempi e comparazioni… destra-sinistra… tutte contro Prodi, mi sembrano polpette avvelenate che spargi come letame… Tutti, almeno in questo blog, conosciamo loperasto di Prodi, quindi di questo sappiamo, non sappiamo di Vendola e mi aspettavo, tramite te, di sapere cosa fa Vendola… ma vista la tua ammirazione x un nanop2ista, con braccio destro un mafioso e il sinistro un corruttore di giudici, in due fanno 15 anni di galera che se tanto mi da tanto tranquillamente si ppuo pensare cche è un poco di buono, ttu dimenticando che il truffatore èèè Armato (di tv, tutte…) e la sinistra è disarmata… oltre a non avere canali Tv, non ha neanche un fiumiciattolo… ma tu continui come un ariete un ppo intontolato a ripetere che la sinistra deve fare di qqua, deve fare di lla, e deve imparare da Mr.Al Tappone… in Tv, la sinistra deve fare cossiie collaaa, seguendo i tuoi consigli di pubblicitario, ma quale Tv???…. fammi il piacere, marcolino, quando ti scappa… vai un ppo ppiu in lla… affarla!!! Next!!
Faust
Io credo che gli imbecilli siano quelli che vogliono essere governati da inconcludenti e parolai del genere!
… penso cche, conoscendoti x quel cche scrivi, nei partiti dei suddetti, cche critichi, in fatto di parolai e incocludenti, li batti tutti… nei loro partiti avresti primeggiato e saresti diventato un Leader… nevvero???
Faust
x l’insolente ma non troppo { 15.04.09 alle 14:43 } x Anita
“ma guarda un pò questa signora.
Ha mai pensato che qualche soggiornante nella pensione di Guantanamo possa essere innocente?
Ha mai messo nel conto che gli aguzzini suoi compatrioti, non hanno mai celebrato un processo degno di questo nome?
Suvvia signora, non si ostini a difendere l’indifendibile, sia giusta e ragionevole.”
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X il Signor insolente ma non troppo ed altri,
io ho solo scritto che non si puo’ fare un paragone tra Guantanamo e la Lubyanka.
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Circa 750-75 furono detenuti a Guantanamo nel 2002, con lo stato di “Enemy combatants”.
Diversi sono stati rilasciati nel 2002 e da allora ne sono rimasti circa 250.
Il Presidente Bush aveva presa da decisione di chiudere Guantanamo, ma i problemi non erano pochi.
Il Presidente Obama ha annunciato di chiudere Guantanamo entro l’anno, ma si trova confrontato dagli stessi problemi.
Anita
Per Faust l’irriducibile.
Ma lasciamoli ciarlare di stupidaggini che è l’unica cosa che gli riesce.
Intanto a fatti la destra fascio mafiosa ha affossato il paese e prende sberle da tutti gli altri paesi, perfino quelli che stanno peggio economicamente, che sono pochi.
Senza contare che anche i berluscones lo stanno prendendo in quel posto alla grande, visto che la maggior parte di loro sta perdendo pure il lavoro…la dignità no. Quella non l’hanno mai avuta….
Tempo al tempo, abbiate pazienza!
Di solito i conti si fanno con l’oste e non prima della fine della serata.
Di sicuro la serata è ancor assai lunga, e, di solito i nodi vengono al pettine sempre verso la fine.
E’ troppo presto per tirare le somme, abbiate pazienza e vedrete che se, due più due fa quattro, sino alla fine del mandato, purtroppo, per noi poveri cittadini, ne trangugeremo copiosi di rospi.
x l’insolente ma non troppo
se la sinistra avesse formato cittadini, lei avrebbe rispetto per le idee di un altro cittadino, diverse dalle sue ma ugualmente dignitose.
Lei, in numerosa compagnia, sta seduto in una curva da stadio a fare tifo. Frequenti un po’ di più le biblioteche!
Ora che fa, mi manda alla Lubijanka o in qualche Gulag?
Sylvi
Per Marco e Silvy.
Delle due l’una: o il paese ha un livello culturale e di capacità di riflessione mediocre oppure il paese è complice di gravi malefatte. Oppure di ognuna un po’.
Le vostre intemerate non servono assolutamente nulla e sono solo un flatus vocis sul destino cinico e baro. Per quanto riguarda me poi sono anche del tutto fuori luogo: io non ho mai nascosto le mie critiche, solitamente argomentate, alla sinistra.
Questo è un paese in cui la stragrande maggioranza non legge nè un giornale nè un libro e l’unica fonte d’informazione per la stragrande maggioranza dei cittadini è il Telegiornale. E voi, molto democraticamente, non vi ponete neppure il problema di quanto sia compatibile con la democrazia il fatto che il primiaaaaa controlli sei TV e mezzo su sette. Mi sembra un’ottima rappresentazione di come le classi medio-superiori del paese colgano l’essenza dei problemi.
Una nota finale: la circonvenzione d’incapace è un reato gravissimo e particolarmente odioso. U.
Ora che fa, mi manda alla Lubijanka o in qualche Gulag?
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Cara signora,
questo è un altro dei suoi tanti deliri.
Nella storia d’Italia chi ha mandato qualcuno da qualche parte (e circa mezzo milione di persone direttamente al cimitero) sono stati i fascisti.
Le vittime del famigerato terrore rosso sono state circa diecimila e probabilmente molte meno.
Tuttavia chi mette questi due fenomeni sullo stesso piano fa un’operazione che è esattamente quella da sempre portata avanti dall’estrema destra fascista. Con cui lei si trova nell’abituale convergenza di temi. U.
x Anita
Prendo atto delle Sue precisazioni, ma vede cara Signora il succo di tutto è :.
Tutto quì. Capisco e mi rendo conto che per Lei è assai difficile e problematico schierarsi contro il suo Paese e questo lo comprendo, però, insomma.
cordialità
il titolare mi deve scusare però devo precisare che il mio intervento è monco, forse certe parole non possono essere scritte. Però voglio sottolineare che ho scritto parole inoffensive e prive di quasiasi ruvidezza.
x Sylvy.
io non voglio scendere con lei a rissa, anche perchè io sono comunista e difensore di un certo modo di vivere e di dialogare, insomma non sono un attacca brighe fascista.
la sinistra non ha potuto formare gli italiani perchè non ha mai governato.
l’unica sinistra che governò fu quella di Ghino di Tacco e tutti sappiamo com’è andata.
vede cara signora finchè in Italia l’Oltre Tevere detterà i tempi e i metodi della politica andremo sempre male.
vada in qualsiasi bliblioteca visto che lei ne ha dimestichezza e legga cos’ha combinato l’Oltre Tevere negli ultimi duemila anni.
mi stia bene e non me ne abbia.
Per Anita & Peter l.t.d.
Fate un bel paio un bel coretto a du’ voci. Parecchio ne sapete, voi due neh di Guantanamo e di tutti carceri del mondo in generale, passati presenti futuri, Rebibbia, Acatraz, Porto Azzurro, Lubianka (che manco era un carcere, tanto per dier) Abugrahib, et galere turche, egiziane, nigeriane, sudafricane, israeliane………………… Esperti ed estimatori del grade di accettabilita’ di torture, water boarding, camere gelate, musica a tutto volume, etcetera, para el magnifico hotelcinquestelle Guantanmo, da rimpiagne………………………
Speriamo che abbiate gia’ prenotato, senno sapete com’e si va verso l’estate e potrebbero mancare le camere!
Che ci vuol fare, qui di protofascistini e provocatori ce ne sono un bel pochino oggi specialmente………………..
………..difenditori dell’indifendibile facciabronzisti fingitori di sinistra et spargitori di zizzania professionali bravi! Un bel blog vale doppio cosi’ si danno daffare proprio qui…………Forse ci guadagnano, nel tempo libero un po’ di daffare pratico nel lancio di mmerda dove serve……….
Hasta la vista siempre!
Caro Uroburo,
lei, al solito, mi dà della fascista, ma non risponde alle mie domande e riflessioni.
L’italiano non legge, è vero, ma gira il mondo, e tanto.
Che fa? Sta sotto la palma a mangiar spaghetti?
E’ colpa dei fascisti e di Berlusconi anche questo? O della Chiesa che nessuno più frequenta?
E dare la colpa sempre ai fascisti o ai preti ci fa fare un passo avanti?
La Germania è uscita dal nazismo e va come sappiamo.
Critica duramente il Papa tedesco.
E noi sempre qui a piagnucolare.
Fosse per me Berlusconi avrebbe le pezze al sedere, non sette televisioni!
E forse se D’Alema invece di giocare con le bicamerali e fare risotti avesse fatto una legge sul conflitto d’interesse non ci troveremmo dove siamo!
Sinceramente trovo molto difficile capirla; lei è colto, non pare un imbecille, e allora perchè non “propone” invece di distruggere?
Sylvi
“…Vogliamo emendarci dalla pratica dell’anatema e del disprezzo…quel prototipo di comunismo settario e autocelebrativo è sconfitto.”
Sapete di chi sono queste parole? Sono di Niki Vendola, quando ha lasciato Rifondazione Comunista.
Mi piacerebbe sentirvi dire che Niki Vendola è un fascista.
Caro Faust, ti rimando al post n.40, quello con le parole di Vendola.
Vedi che sono in buona compagnia quando disprezzo i comunisti? ( il chè non significa che apprezzi quegli altri, beninteso).
Se poi Vendola è un fascista, sentirvelo dire, dopo che lo avete osannato, mi rincuora: mi fa capire che vivete in un altro pianeta e che quindi le vostre parole sono solo aria fritta!
Delle due l’una: o il paese ha un livello culturale e di capacità di riflessione mediocre oppure il paese è complice di gravi malefatte. Oppure di ognuna un po’. U.
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Di ognuna un po’.
Un Paese che utilizza come unica fonte d’informazione le televisioni, è un Paese di handicappati mentali.
Però ho anche sentito dire abbastanza frequentemente:
” Berlusconi sarà anche uno che si fa gli affari suoi, ma chiunque di noi avrebbe fatto la stessa cosa al posto suo”.
Da cui, il “di ognuna un po’ “.
“…Vogliamo emendarci dalla pratica dell’anatema e del disprezzo…quel prototipo di comunismo settario e autocelebrativo è sconfitto.”
@ Ciao Marco
A me sembra che proprio le parole che citi siano aria fritta. Che vogliono dire? Nulla.
Personalmente non ho mai avuto un’opnione di Vendola, ne’ in male ne’ in bene, perche’ non lo conosco abbastanza. Bisogna giudicare i fatti, piu’ che stralci di discorsi e i ‘fatti’ di Vendola non mi sono noti.
Fammi capire, perche’ esattamente disprezzi i comunisti?
Cara signora,
evidentemente io non sono tanto bravo come lei a proporre soluzioni. O se preferisce ho visto fallire miseramente tutte quelle che avevo pensato.
Come bidello semplice non mi è venuto in mente altro anche se devo dire che le sue proposte, per non dire quelle di Marco, mi sembrano il ben noto album dei desideri, che in Ittaglia è pieno da un secolo e mezzo (ma desolatamente vuoto quanto alla sua benchè minima realizzazione.
Nel merito:
1) Non le ho dato della fascista ho solo notato una comunanza di temi. Sono cose note a chiunque legga i giornali.
2) Non si sta parlando di quel che lei farebbe al Banana ma del potere che il Banana ha. Ed io ho aggiunto che si tratta di un pericolo per la democrazia mentre per lei va bene così perchè siamo libbbberi!…..
3) Evidentemente lei i turisti ittagliani all’estero non li vede. Io invece sì …. Parlare di colpa in questo fa un po’ ridere: è una visione moralistica e beghina che impedisce la comprensione dei fatti e degli accadimenti.
4) Lei piagnucola signora, come una donnetta. Io valuto, magari anche sbagliando ma valuto. Valuto la storia e le caratteristiche di questo paese, invariate da due millenni.
5) Io ho sempre criticato la sinistra, in particolare quella rifondarola, e lei ha, evidentemente, una pessima memoria.
x Agli specialisti specializzati in tuttologia del blog { 15.04.09 alle 18:16 }
Per Anita & Peter l.t.d.
Fate un bel paio un bel coretto a du’ voci.
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E lei crea un pandemonio da una semplice risposta al paragone portato da Controcorrente.
Lei non ha neanche il coraggio di firmarsi…
Pensi alle carceri da dove non esce nessuno, anzi non ci entrano, li fanno fuori senza processo, cortesemente li fucilano. impiccano, lapidano e decapitano….
So long….
Anita
Referendum, il centrodestra esclude l’election day
Fini: “Peccato se il governo dice no a 7 giugno sprecando milioni”
(La Repubblica)
domanda: ma perche’ ti sei messo con Berlusconi? Per far vedere quant’e’ democratico il tuo padrone: ti lascia parlare, tanto nel PDL non ti ascolta nessuno.
A questi signori preme davvero aiutare le vittime del terremoto.
Si vede. Salvo poi dare addosso al solito Santoro…
caro Uroburo,
almeno mi potrebbe spiegare perchè “donnetta, per di più piagnucolosa” ha un significato dispregiativo, mentre se le dessi dell'”ometto” lei potrebbe rispondermi che è alto 1.90?
Anche orba; non vedo i turisti all’estero che imparano e studiano, ma tornano a casa felici del loro Premier e lo votano.
Berlusconi per me è un pericolo per lo sviluppo e la civilizzazione del Paese, non per la democrazia.
L’Europa non permetterebbe mai una dittatura in Italia, nè fascista nè comunista. Non accorgersene è da orbi!
Inoltre sicuramente non sarebbe più Italia!
Dovrebbe essersi accorto che gli anni del dopoguerra fino alla caduta del Muro siamo stati ostaggi dell’US e dell’URSS.
Ma ora siamo in Europa, malandati ma in Europa.
Valuto anch’io e guardo al futuro.
Le caratteristiche di questo Paese sono varie come la sua cucina, se ha trovato o troverà una sintesi non lo so. Spero di si.
Ricordo che lei si è sempre detto socialista; ci sono socialismi falliti e socialismi realizzati. Si può studiare.
Oppure , per far felice Faust e l’insolente ma non troppo, fare la rivoluzione, sicuramente fallimentare, con altri lutti e altre distruzioni.
Io me ne chiamerò fuori, in ogni senso, e non sarò sola!
Sylvi
x37
se ci sono dei tuttologhi, sul blog come altrove, sono di solito quelli come lei che fanno una parlata romanesca da quattro soldi…pensando forse che accresca la forza dei loro (vacui) argomenti, e restano convenientemente incogniti.
Ho visitato in passato delle prigioni per motivi professionali (certo non il Guantanamo o le prigioni sovietiche, o le altre del”Italia e Terzo Mondo da lei elencate, che lei certo si e’ visto tutte, sembra, e se per motivi professionali o altro non e’ dato sapere), pertanto ho almeno una vaga idea di cosa parlo in merito agli ambienti carcerari.
A lei sfugge la mortalita’ spaventosa dei carceri sovietici del passato, paragonabile forse a quella delle prigioni del Terzo Mondo odierne, le quali non sono dei veri campi di detenzione, ma piuttosto dei campi di sterminio. Trovo deplorevole, sbagliato, illegale e contrario ai diritti umani il Guantanamo, che altro posso dire? pero’ non mi pare che ancora vi sia morto nessuno, per esempio. Aspettiamo comunque un libro da un ipotetico Solgenitzin del Guantanamo, cosi’ potremo aggiornarci . Il guaio e’ che coi tempi che corrono, quando usciranno scriveranno tutti un libro, ed ogni libro sara’ pubblicato in America, ed andranno a ruba. Poi faranno anche un film o due, e almeno 10 degli sfortunati detenuti diverranno ricchi, famosi, onorati e premiati in USA. Sono le perversioni di questo sistema capitalistico, sa….
Peter
Vauro castigato ed estromesso da annozero… Non ho paura di quel cche sta succedendo… ma è molto grave cche alcuni, utili idioti ed ancora ppiu grave cche sia Uno Solo che decide cchi ppuo parlare in pubblico e cchi NO!!! Molto Grave il momento… addapassa a nuttate!!
Faust
… marcolino, sempreinppiedi… ha da aggiungere altro, oltre a non capire cosa dice uno come Vendola… secondo lui è “il comunista” … essempre secondo lui, da quel che scrive, Vendola o dalema sono gli stessi comunisti stalinisti accui ed ai quali, il movimento marxista internazionale si ispira e idealizza il dopo Marx in tutti i paesi a governo marxista del mondo… diffondendo il verbo di vendola e dalema a tutti i governi marxisti nel mondo che diciamola la verita purtroppo sono TANTI… cchi non è mafioso è comunista, cchi non è un p2ista è comunista, cchi non si è arricchito riciclando il tesoro di craxi e della mafia è comunista, cchi non è un truffatore è comunista… cchi NON deve avere le tv, i comunisti… Non mi sembri molto originale, anche se nelle tue convinzioni sai benissimo cche un uomo disarmato ppuo essere Leonardo, contro un mafioso armato… PERDE… in fondo il messaggio subbliminale del ns. marcolino ssempre in ppiedi è uno e pensa di essere il migliore, solo lui ssa…!!
.. in fondo sin da piccolo ha sempre odiato i comunisti, in particolare “gli intellettuali” della sinistra cche ppiu bravi sono, meno soldi in tasca hanno… ppoi sono odiati da tutti i ricchi, cche stupidi questi comunisti, non hanno mai capito cche frequentarsi fra poveri comunisti morti di fame, non si ha successo nella vita… Guarda Sylvyo, x lui, che non ha mai frequentato la poverta e i comunisti… ecco xcche è ricco e laggente lo vota… i comunisti dovrebbero “solo” imparare da ELLO Eppoi comunisti è meglio non frequentarli… non si ssa mai, dovessero chiedere un contributo x Lotta Comunista!!!
.. menomale cche marco ccè!! non si ppuo pretendere di ppiu da-ddio
Faust
volevo dire delle carceri….perbaccolina, questa e’ forse l’unica lingua in cui le cose al plurale cambiano genere…e mica sono un romanaccio al quale violentare la lingua e’ sempre concesso…