Dire che Ahmadinejad è “il nuovo Hitler” non è solo una grande idiozia. Dobbiamo reagire al conformismo e alla prepotenza che con scuse sempre più insostenibili ci vogliono trascinare a una nuova grande guerra
Paragonare Ahmadinejad a Hitler, anzi sostenere addirittura che lui è già il nuovo Hitler, può darsi che faccia fare bella figura e raccattare qualche voto tra gli oltranzisti, ma è una affermazione da perfetti imbecilli, per giunta in mala fede, perché totalmente campata per aria. Eppure, ecco quanto ha declamato il presidente del parlamento israeliano, Reuven Rivlin, dirigente del Likud, durante una cerimonia commemorativa della Shoà: “Il mondo ha visto ieri il ritorno di Adolf Hitler, che questa volta ha la barba e si esprime in Farsi” e ancora: “Le sue parole sono le stesse, le aspirazioni sono le stesse, la determinazione di dotarsi dei mezzi per realizzarle è la stessa determinazione minacciosa”. Rivlin ha anche biasimato la Svizzera per la accoglienza riservata ad Ahmadinejad “nel nome della neutralità”. Rivlin ha pronunciato le sue parole riferendosi alle dichiarazioni del capo del governo iraniano a Ginevra alla conferenza contro il razzismo chiamata Durban II perché la prima si tenne in Africa nella città di Durban, e vide anche allora non solo gli Usa strapparsi i capelli per le affermazioni di vari leader sul razzismo di Israele. Per parte sua il presidente Shimon Peres ha ringraziato i Paesi che hanno deciso di boicottare la conferenza: “Le camere a gas sono sparite, ma i veleni rimangono”. Tra i veleni, rimangono però anche e soprattutto le centinaia di bombe atomiche clandestine israeliane, delle quali peraltro proprio Peres è il papà. E che si tratti di veleni lo dimostra il fatto che l’armamento nucleare israeliano è vissuto – inevitabilmente – dai vari Paesi arabi e islamici come una minaccia, visto anche che per esempio in Italia in molti – da Vittorio Messori in su e in giù – danno apertamente per scontato che Israele prima o poi le userà, e anzi applaudono entusiasti a questa prospettiva. Paragonare il capo del governo iraniano a Hitler è sbagliato sotto vari profili. Il primo è lampante: Ahmadinejad non ha ammazzato nessuno, cosa che invece non si può dire non solo dell’esercito israeliano, ma anche dei vari ministri e capi di governo di Israele, che da Golda Meir in poi hanno preso la strana – e illegale – abitudine di commissionare ai loro servizi segreti omicidi “mirati” di palestinesi. Pratica abominevole condannata anche dall’Onu, oltre che da un mare di organizzazioni israeliane ed ebree non israeliane. E pratica che se fosse utilizzata dalla Cina o dall’Iran scatenerebbe le proteste di piazza di mezzo mondo, con in testa i nostri eroi “grandi firme”. Idem se fosse utilizzata dagli Usa, e infatti negli Usa vari giornali hanno messo sotto accusa il gentiluomo Rumsfeld proprio perché quando era intimo di Bush alla Casa Bianca ha ordinato qualche omicidio contro “terroristi”. E Dio solo sa se erano terroristi, visto che per esempio non lo era affatto l’egiziano che è stato rapito dalla Cia a Milano con il volenteroso concorso di cialtroni nostrani. In ogni caso anche i terroristi, come i mafiosi e i pluri killer della mafia, camorra, ecc., o a suo tempo i nostri terroristi altoatesini o sudtirolesi che dir si voglia, si processano e non si assassinano senza processo. Ahmadinejad inoltre fino ad oggi non ha scritto nessun “Mein Kampf” né nulla di simile, mentre invece l’attuale ministro degli Esteri di Israele, l’immigrato russo Avigdor Lieberman, ha assieme al proprio partito Israel Beitanu il programma di espellere da Israele tutti i non ebrei, cioè di deportare in massa oltre confine tutti i palestinesi e arabi, più o meno tre milioni di esseri umani. Il lato comico, o meglio tragico della faccenda è che le ricerche sul dna citate perfino da un rabbino di Venezia hanno dimostrato che gli ebrei alla Lieberman, piovuti dall’ex Urss, sono molto meno discendenti degli ebrei di 2-3.000 anni fa di quanto invece lo sono proprio i disgraziati che Lieberman vorrebbe così simpaticamente cacciare secondo il suo piccolo “Mein Kampf” politico che però in Europa e Usa NON suscita nessuno scandalo.
Ma paragonare il capo del governo iraniano a Hitler è sbagliato anche per un altro motivo. In Israele e tra gli ebrei non israeliani è ormai tutto un fiorire di inviti, articoli e libri a voltar pagina, a non restare sempre prigionieri della “Storia che non passa”, a lasciarla passare come tutti gli altri popoli e guardare finalmente avanti anziché sempre e solo indietro, sempre prigionieri della Shoà e di Hitler. “Sconfiggere Hitler” è il titolo di un bel libro di Avraham Burg ( http://www.ibs.it/code/9788854502727/burg-avrahm/sconfiggere-hitler-per.html ) scritto proprio per stimolare gli israeliani a non restare sempre prigionieri del passato e di conseguenza lividi di odio contro chiunque non vada loro a genio per i più disparati motivi, specie contro chi non applaude a tutte le efferatezze contro i palestinesi. Burg si rivolge ai suoi concittadini prigionieri del passato, sempre pronti a lanciare Urbi et Orbi la sempre più insostenibile accusa di antisemitismo tentando di imporre la sempre più disonesta e ormai frustra equazione ebreo=israeliano e israeliano=ebreo. Non a caso anche noi nel nostro piccolo del blog abbiamo conosciuto cialtroni di questo tipo, imbecilli di varia natura e calibro che lanciano l’accusa di antisemitismo prima e dopo i pasti, a mo’ di aperitivo e digestivo o riflesso condizionato tipo cane di Pavlov, gentaglia che da ormai oltre un anno sparge il proprio liquame in altri blog se solo non si applaude man mano sempre e comunque anche l’ultima strage e rappresaglia fatta dai militari israeliani compresi i piloti killer o i manovratori assasini armati di grandi bulldozer che, come Moshe Nissim premiato anziché chiuso in galera, si vantano di avere demolito case palestinesi senza aspettare che gli occupanti ne escano per mettersi in salvo. Burg è figlio di un fondatore di un partito religioso che è stato ministro per 40 anni, inoltre è stato presidente del parlamento israeliano, ma evidentemente di pasta diversa dal concionatore di bassa lega attuale. “Sconfiggere Hitler” – edito in Italia da neri Pozza – reca come sottotitolo “Per un nuovo universalismo e umanesimo ebraico” e il New Yorker così lo ha recensito: “Avraham Burg denuncia una parte sempre maggiore e più accesa della società israeliana che disprezza la politica democratica. Descrive un Paese militaristico e xenofobo, ossessionato dall’Olocausto, e vulnerabile, come la Germania degli anni Trenta, all’azione di una minoranza estremistica”. Ed ecco come l’editore lo presenta nel sistema IBS di vendita dei libri on line: “La memoria della Shoah ha reso Israele indifferente alle sofferenze altrui. Il paese nella sua instabilità è ormai simile alla Germania degli anni Trenta. Il sogno e l’ideologia sionista hanno fallito. È il momento di abbandonare l’antica mentalità del ghetto accerchiato e di rivalutare la figura universalistica dell’ebreo della diaspora. Sono tesi molto provocatorie, che hanno suscitato un enorme dibattito e innumerevoli polemiche a partire dalla pubblicazione di “Sconfiggere Hitler” in Israele, nel 2007. L’autore, notissima figura pubblica israeliana, ex presidente del Parlamento, figlio di un uomo politico di grande influenza, ha avviato una critica radicale ai fondamenti attuali dello Stato di Israele, alla sua identità collettiva definita, sessant’anni dopo Auschwitz, quasi esclusivamente in rapporto con l’Olocausto”.
Probabilmente Burg ignora che il rabbino capo di Roma, Di Segni, pur di dare addosso a suo tempo ai pacifisti dalle bandiere arcobaleno contrari alla guerra in Iraq è arrivato a definire gli iracheni “i babilonesi di oggi”, con un chiaro e ridicolo riferimento all’odio evidentemente ancora oggi vivo contro i “babilonesi” stile Nabuccodonosor, cioè di 25 e passa secoli fa! Colpevoli secondo la vulgata di “avere ridotto in schiavitù gli ebrei e di averli deportati a Babilonia”. Tralasciamo il fatto che gli ebrei non sono mai stati deportati come schiavi, né a Babilonia né in Egitto, come hanno dimostrato perfino archeologi e docenti israeliani ed ebrei: queste e molte altre storie della bibbia sono solo belle leggende letterarie e spesso frottole nate per bassi motivi politico e/o “religiosi”, cose di cui la bibbia abbonda come qualunque altro “libro sacro”, e anzi sotto questo profilo l’Egitto dovrebbe reclamare all’Onu e far causa a Israele per lo scarso amore verso gli egiziani che la pasqua ebraica evidentemente comporta dati i falsi storici anti egiziani piuttosto odiosi su cui è basata. Da quando Ben Gurion, primo presidente di Israele e iniziatore della pulizia etnica di massa contro i palestinesi, diede l’incarico al grande archeologo ebreo Yigael Yadin di cercare i “titoli legali” della legittimità di Israele sulle terre dei palestinesi, cioè le prove archeologiche di ciò che sostiene la bibbia, è stato tutto un fiorire di delusioni. Yadin lavorò “come un negro” – o un falashà? – setacciando tutto il Sinai e la terra di Canaan, e più di recente gli archeologi ebrei Israel Finkelstein, israeliano, e Neil Asher Silberman, belga, hanno definitivamente dimostrato che sono stupende frottole sia l’emigrazione di Abramo da Ur che la schiavitù in Egitto e il mirabolante vagare in massa per il Sinai per ben 40 anni in attesa delle tavole della legge date da Dio a Mosè, tavole il cui testo originale lascia sbigottiti anche per la sua disumanità. Il buon Dio infatti si è affannato – tra l’altro – ad avvertire che “le colpe dei padri ricadono sui figli, anche fino alla terza e alla quarta generazione”: più che Dio, un pastore barbaricino armato di coltello, violento, vendicativo chiuso nell’orizzonte delle sue capre sarde.
Da notare che Finkelstein è israeliano e di nome si chiama Israel! Ed è docente universitario di archeologia a Tel Aviv, non a Kabul. Ciononostante a causa delle sue scoperte, compreso il fatto che non c’è mai stata nessuna “Terra Promessa” da Dio per il semplice motivo che gli ebrei di quella terra erano semplici aborigeni, è odiatissimo da molti israeliani, specie se rabbini. Se l’ebreo Spinoza, uno dei massimi filosofi europei, già invitava a buttar via la bibbia, il nostro docente universitario Mario Liverani dimostra come sia il caso almeno di andare “Oltre la Bibbia”, titolo di un suo bel libro ( http://www.cartesio-episteme.net/ep8/ep8-liveran.htm ) che conferma in altri modi ciò che anche Finkelstein e Silberman hanno dimostrato. E la Storia dimostra che perfino la Diaspora è solo un mito: vari secoli prima che la conquistassero i romani, gli ebrei se l’erano già squagliata in massa dalla Palestina, quanto mai arida e inospitale a dispetto della nomea fasulla di “Terra Promessa” addirittura da Dio in persona, tant’è che avevano già dato vita ai ben noti quartieri ebraici di Alessandria e della stessa Roma, oltre che ad un nugolo di latri in tutto il mondo mediterraneo. Gli stessi romani, quando hanno schiacciato le ribellioni ebraiche e distrutto il tempio di Gerusalemme non hanno certo fatto come a Cartagine e soprattutto non hanno cacciato via né deportato le masse. Persa la guerra contro l’occupazione romana molti ebrei se ne sono andati così come molti tedeschi se ne sono andati dalla Polonia o molti italiani dall’Istria dopo la seconda guerra mondiale e moltissimi nostri meridionali sono emigrati dopo l’unità d’Italia fatta dai Savoia e ritagliata sugli interessi dl Nord Ovest, cioè del loro Piemonte e zone limitrofe.
Le scoperte dei vari Yadin, Finkelstein e Silberman hanno portato una persona onesta come l’archeologo domenicano francese Roland de Vaux ad ammettere ad alta voce, sia pure con grande dolore data la sua fede cristiana e il saio di domenicano: “Se la fede storica di Israele non ha fondamento storico, questa fede è erronea, e di conseguenza la è anche la nostra fede”. Problema che a dire il vero si dovrebbe porre anche per l’Islam, ma per ora tralasciamo le faccende di fede religiosa che sono per definizione basate su miti e certo non su verità storiche per il semplice motivo che queste fanno comunque torto a qualcuno mentre invece quelle possono consolare tutti. Quel che conta è che i “titoli legali” di cui andava in cerca Ben Gurion e per i quali tanto sangue è versato da 60 anni semplicemente non esistono. La legittimità di Israele, specie a fronte della comunità internazionale e dei laici di tutto il mondo non accecati da fanatismi di sorta, è fondata non sulle fole bibliche, ma sul fatto che da 60 anni esiste e quindi ha diritto di continuare ad esistere esattamente come lo Stato palestinese avrebbe diritto di esistere anch’esso. Sotto questo profilo, qual è la differenza tra chi come Ahmadinejad non vuole che neppure Israele, come del resto nessun altro Stato civile anziché tribale, debba essere per forza governato da una sola etnia e chi come Lieberman e ormai di fatto l’intero governo israeliano non vuole, assolutamente non vuole che nasca lo Stato dei palestinesi?
Ciò che invece è bene non tralasciare è che Di Segni è prigioniero addirittura di Nabuccodonosor e dei babilonesi…. Di Segni è prigioniero cioè non solo della seconda guerra mondiale e di Hitler, cioè del secolo scorso, ma perfino di fatti di più o meno 2.500 anni fa. Chissà che torcicollo, poverino, a furia di guardare sempre così indietro. Non vorrei mancare di rispetto a nessuno, ma qui c’è da chiedersi se si deve ridere o piangere. Il lato comico, o meglio tragico è che Di Segni s’è accanito con dotte citazioni biblico-talmudiche contro il simbolo dell’arcobaleno bandiera di quei pacifisti, ma non ha mai detto nulla di simile, anzi non ha proprio fiatato e se n’è stato invece ben zitto quando alla nota rappresaglia militare israeliana contro Jenin, sfociata nel noto “piccolo” massacro, gli alti comandi diedero il nome proprio di Arcobaleno: “Operazione Arcobaleno” era infatti il nome di quella “piccola” mattanza che non può essere passata inosservata neppure ai molto attenti occhi di Di Segni a casa delle enormi polemiche cui diede vita, compreso l’intervento dell’Onu, inutile come sempre, e il suo tentativo di mandare propri uomini nella martoriata Jenin, proposta prontamente respinta da Israele come tutte le altre che prevedono lo schieramento di uomini dell’Onu in veste di osservatori o peacekeeping. Poi non ci si può sorprendere se – come è clamorosamente stato rivelato dai giornali israeliani – ci sono rabbini in Israele che hanno incitato i militari a non avere scrupoli nella mattanza a Gaza, come peraltro in mattanze precedenti. Non vorrei che a furia di torcersi il colo per guardare sempre e solo indietro anziché anche in avanti ci si trovasse prima o poi di fronte a “mesopotamici”, magari iracheni, che facendo altrettanto e (s)ragionando allo stesso modo pretenderanno il ritorno a Ur dei discendenti di Abramo, visto che da Ur se ne erano andati “appena” più o meno 3.000 anni fa… Accampando proprio i “titoli legali” garantiti dalla bibbia, un Ben Gurion mesopotamico di oggi potrebbe pretendere di comandare sui discendenti dei mesopotamici partiti con Abramo da Ur, noti in seguito come ebrei. Quando la logica e i “titoli legali” vengono usati a mo’ di elastico delle mutande, allargabile o restringibile a piacere, caratteristica tipica sia delle mutande che di tutti i cosiddetti libri “sacri”, non si può escludere nulla, neppure eventuali follie di questo genere.
Come si vede Burg, che non è certo di sinistra, ci va giù pesante, come ci vanno giù pesante molti altri israeliani, per esempio il giornalista Gideon Levi e le molte organizzazioni pacifiste israeliane di cui trovate il link sulla destra del nostro blog. Ci vanno con mano piuttosto pesante anche ebrei italiani come Moni Ovadia e Gad Lerner, dei quali dei quali riporto alcuni interventi alla fine di questo mio articolo. Tutti molto più pesanti dell’affermazione di Ahmadinejad a Ginevra sul razzismo di Israele. Le parole di Rivlin e di Peres, per non dire le esibizioni dei nostri opinionmaker, sono quindi speciose, e anche un po’ ridicole. Oltretutto, sono offensive anche verso le vittime della Shoà, usate a ogni piè sospinto per giustificare anche l’ingiustificabile e tappare la bocca ai critici: strumentalizzare così i vari milioni di vittime della Shoà, usandoli a mo’ di feticcio, gli stessi di cui fino a pochi decenni gli scampati e i sopravvissuti preferivano non parlare anche perché è difficile – e certo non solo per gli ebrei – spiegare come mai Hitler e i nazisti nella realizzazione dei genocidi non abbiano incontrato nessuna resistenza armata oltre quella del ghetto di Varsavia.
Israele non è razzista, certo, però gli stessi falashà, cioè gli ebrei portati via dall’Etiopia con un gigantesco ponte aereo israeliano, si sono lamentati per il trattamento un po’ razzista cui sono fatti segno. E c’è anzi un bel libro, “Vai e vivrai”, dal quale è stato tratto il bel film omonimo, centrato proprio sulla discriminazione cui sono fatti segno i falashà. Fatto incredibile e tribale, il libro e il film raccontano che il rabbinato israeliano li ha obbligati a “purificarsi” pungendo il pene dei maschi per versare una goccia di sangue secondo l’antichissima teologia riassunta da S. Paolo: “Senza versamento di sangue non c’è perdono”. Israele non è razzista, certo, però sono apertamente razzisti non solo i partiti ultrareligiosi, niente affatto solo folcloristici, ma soprattutto l’attuale ministro degli esteri Avigdor Lieberman, che con il suo partito Israel Beitanu non vede l’ora di poter “traferire”, cioè deportare, i palestinesi in blocco e gli arabi con cittadinanza israeliana, che evidentemente sono visti peggio dei falashà. Israele non è razzista, certo, ma i deliri e i progetti politici di Lieberman cosa hanno di diverso dalla nostre leggi razziali di infausta memoria? Israele non è razzista, certo, ma pretendere che i cittadini di etnia araba o palestinese per non essere un domani deportati oltre confine giurino fedeltà a Israele “Stato degli ebrei” cosa ha di diverso dal giuramento di fedeltà al fascismo preteso durante il nostro Ventennio nero?
Le persone oneste come Burg hanno capito che bisogna cambiare registro. Ridurre l’ebraismo al solo tifo per Israele sempre e comunque significa di fatto svuotare il ruolo che nel corso della Storia gli ebrei hanno sempre avuto di refrattarietà e antidoto ai totalitarismi. La politica sionista arabofoba su cui da decenni insistono i governi israeliani, ben diversa dal sionismo di un Judah Magnes, riduce sempre più Israele a un enorme ghetto in un’epoca in cui i ghetti non hanno più motivo di esistere perché la globalizzazione abbatte i confini anche se non sempre in modo equo. Fare di Israele un altro ghetto oltre che anti storico significa anche esportare in Medio Oriente incubi e colpe che sono dell’Europa, la vera responsabile del “Crimine dell’Occidente” , titolo di un bel libro di Viviane Forrester che ha un sottotitolo emblematico ed esplicativo: “Alle radici del conflitto arabo-israeliano” ( http://www.ibs.it/code/9788879287432/forrester-viviane/crimine-dell-occidente ). Lo Stato di Israele è nato per volontà dell’Onu, che però aveva deciso la parallela e gemella creazione ANCHE dello Stato palestinese, ucciso quando ancora era un feto, e di recente si è scoperto che Israele è nato soprattutto per le mire antiamericane di Stalin, così come è documentato che, poco simpatico agli Usa che pure hanno fatto molto per quel voto dell’Onu, dal ’67 in poi è invece diventato il cane da guardia della Casa Bianca in quella parte del mondo, cane che ha man mano imparato a far ballare al padrone la propria musica, come vorrebbe fare adesso anche con Obama.
Stando così le cose, la sceneggiata di alcuni Paesi europei, guidati dalla sempre più pavida e sempre più al rimorchio Italia, con un ministro degli Esteri tra i più scialbi e meno capaci che si siano mai visti su piazza, Paesi che da Ginevra sono scappati “per evitare accuse di razzismo a Israele” è stata solo una iniziativa penosamente servile. Oltre che politicamente irresponsabile. Perché si può criticare o accusare anche pesantemente di razzismo e anche peggio tutti, dagli Usa alla Cina, dalla Turchia all’Inghilterra fino al Vaticano, ma non Israele? Perché certe cose le possono dire Burg e infiniti altri, ma se le dice un capo di governo iraniano dobbiamo ingannare l’opinione pubblica facendo credere che è in preparazione un’altra Shoà? La libertà di critica, anche sballata, non è uno dei fondamenti della convivenza civile e della democrazia, oltre che del diritto internazionale? Si vuole assolutamente farci passare dalla “pura razza ariana” alla “pura razza israeliana”… Per giunta buttando a mare i Burg e i molti altri come lui. Che tristezza. E che vergogna. Che Israele faccia la sua politica, che ovviamente gronda “sangue e merda” come la politica di qualunque altro Stato, non mi scandalizza e non mi fa rabbrividire più di tanto. Quello che mi scandalizza e mi fa rabbrividire è la nostra ipocrisia. Particolarmente lurida perché va ad aggiungersi alle molte, troppe malefatte da noi compiute sia contro gli ebrei che contro gli arabi. I governi israeliani non è che cerchino di nascondere o negare le loro malefatte più di tanto, esibiscono i muscoli, i carri armati, i bombardamenti e gli omicidi più o meno “mirati” perché sanno di poter contare sui rapporti di forza a loro favore e quindi del resto se ne possono fregare, Onu e diritti internazionali compresi. Naturalmente si illudono – come tutti coloro che usano la violenza militare anche a sproposito – che i rapporti di forza resteranno in eterno a loro favore, ma questo è un altro discorso. Invece noi come sempre sentiamo anche il bisogno di spacciarci per brava gente, e quindi preferiamo voltarci dall’altra parte, usare Israele di fatto come ferro di lancia contro il mondo arabo, come cuneo che lo divida, e continuiamo a blaterare di “processo di pace” e di “Stato palestinese” sapendo bene che ormai sono solo frottole, truffe e miraggi, ce ne fottiamo in realtà anche delle vittime israeliane, e facciamo finta di non sapere che siamo ben felici di lasciar fare a Israele “il lavoro sporco” anche per noi, come mi ha fatto giustamente notare una italiana che vive a Sderot e ci tiene a far sapere che è ebrea. Se Israele fa mattanze come quelle di Gaza o assale il Libano con violenza militare spropositata è solo perché noi permettiamo lo faccia, glielo lasciamo e anzi glielo facciamo fare perché ci fa comodo. Porcamente comodo. Ovviamente ci illudiamo che sia solo Israele a pagare anche in futuro le conseguenze una politica sempre più in un vivolo cieco, ma di solito la Storia non fa di questi sconti: la Storia sa bene come si svolgono i fatti, e non si lascia incantare da film come “Italiani brava gente”…. La Storia sa bene che è ladro sia chi ruba che chi gli tiene il sacco.
Questa mania di rimuovere le nostre colpe addossandole ad altri che non c’entrano assolutamente, per far pagare loro lo scotto che dovremmo invece pagare noi, prima o poi ci costerà cara. Hitler è stato un fenomeno europeo e cristiano, anzi cattolico, non arabo e musulmano, e nel mondo arabo o islamico nulla di simile potrebbe mai sorgere né mai se visto da che mondo è mondo. Hitler e il nazismo sono stati gli alleati dell’Italia e in una guerra tanto criminale quanto demenziale chiamata Seconda Guerra Mondiale. Gli ebrei li abbiamo perseguitati, e a volte sterminati, noi, noi mondo cristiano, Italia e Chiesa compresa, non gli iraniani (!) o gli arabi. Almeno a certe disonestà dovrebbe esservi un limite e anziché dire scemenze i vari Frattini, Fini e compagnia ragliante meglio farebbero a dare almeno una occhiata al libro “Genocidio, una passione europea” ( http://www.ibs.it/code/9788831796675/bensoussan-georges/genocidio-una-passione.html ). Poi – come ho già detto altre volte – c’è il libro “Olocausto americano” ( http://www.ibs.it/code/9788854502727/burg-avrahm/sconfiggere-hitler-per.html ), che più correttamente dovrebbe intitolarsi, al plurale, “Olocausti americani”, e ci sono vari bei libri che documentano le infinite mattanze, pulizie etniche e genocidi perpetrati da noi europei un po’ in tutto il mondo. Ovviamente brandendo la santa croce, i santi vangeli e la santissima bibbia, il vero bolo velenoso iniziale che giustamente Spinoza consiglia di buttare a mare, per impadronirci di terre altrui e ridurre in catene chi ci abitava. Sarebbe più saggio lasciare la Chiesa e i vari cleri fanatici alle loro responsabilità e quindi al loro destino anziché continuare a tenere la testa sotto la sabbia finché i vari fans dei vari Ben Gurion, Rivlin e Peres, fans sempre meno dissimili dai fans di Hamas, ci trascineranno in una nuova guerra. Ovviamente per esportate “valori e democrazia”, come ha imparato a balbettare anche Berlusconi, meglio se con le scarpe di cartone, la mantellina e armi “forgiate dalla Madre Patria”, ma utili solo per far fare quattrini ai loro costruttori e venditori.
Ma attenzione: tanta imbecillità, malafede e falsificazione dei dati reali non è fine a se stessa o necessariamente destinata alla sconfitta solo perché nega e stravolge la realtà, i fatti e la Storia. Anzi. E’ infatti funzionale ed alleata alla grande offensiva in atto contro la laicità, l’intelligenza critica e l’intelligenza scientifica, offensiva guidata in Italia dal Vaticano che sempre più sproloquia anche in fatto di scienza con un papa che attacca volentieri proprio la scienza e gli scienziati. Se il Vaticano tracima in tema di “religione”, cioè di fatto in tema di politica e interessi materiali camuffati da religione, i suoi lacchè e il nostro governo sono all’attacco contro la laicità, l’intelligenza critica e l’intelligenza scientifica indebolendo e demolendo man mano la scuola, l’Università, la ricerca e la stessa storia italiana, vedi i vergognosi balletti contro i partigiani e i continui tentativi di scardinare anche la Costituzione. (Caro Ignazio La Russa, ma allora i liberatori chi sono, solo gli americani contro i quali voi fascisti avete voluto fare la guerra alleandovi perfino con i nazisti? Si rende conto di cosa significa e comporta tutto ciò per i neofascisti come lei?) Del resto l’attacco alla laicità e all’intelligenza critica da parte del partito berluscone viene realizzato anche con la demolizione continua della decenza e la buona educazione tramite l’inondazione di volgarità, rutti, sbraco di tutti i tipi, “ammorbidimenti”, servilismi, conformismi e vere e proprie falsificazioni operate dalle tv tenute al guinzaglio da Arcore. Siamo diventati il paese dei “diritti del concepito” quando sono fin troppi i nati cui viene negato il diritto di andarsene con dignità, costretti all’alimentazione forzata per decenni anche contro la propria volontà pur di far incassare i quattrini di questo mostruoso “mantenimento in vita” alle greppie cui attinge il Vaticano. Per non parlare dei nati che diritti non ne hanno e dei nati uccisi per i motivi più futili, dal fumo all’alcol, dalla mascalzonaggine al volante a quella dei “datori di lavoro” che se ne fregano delle prevenzione, fino alle guerre “giuste” cui a volte partecipiamo di rincalzo.
Siamo rimasti l’unico Paese occidentale nelle cui scuole pubbliche si insegna conteporaneamente la scienza e la religione, ovviamente cattolica alla faccia della Costituzione e per giunta con insegnanti scelti dai vescovi, cioè da un altro Stato (= Vaticano). In Occidente siamo ormai l’unico Paese nei cui luoghi pubblici, tribunali e ospedali compresi, si deve essere afflitti dalla esposizione di crocifissi alla faccia della Costituzione e dei molti che cattolici non lo sono o non lo vogliono comunque più essere. Siamo diventati il Paese nemico delle ricerche sulle staminali. Siamo diventati il Paese della Memoria intesa come mancanza di memoria per tutto ciò che ci disturba e ci pesa sulla coscienza, perciò ricordiamo solo il genocidio contro gli ebrei, come avessero il monopolio della sofferenza, ma solo quello perpetrato dai nazisti, tacendo sul genocidio nazista dei rom e altri obbrobbri della nostra alleata Germania nazista, ma tacendo anche sulle persecuzioni e discriminazioni contro gli eberi operate dalla Chiesa e sorvolando allegramente su tutti gli altri genocidi compiuti dagli europei, italiani compresi, un po’ quà e un po’ là nel mondo per “esportare la civiltà”. Infine, furbizia geniale davvero italiana, definendo “nazisti” e “antisemiti” ora questi e ora quelli, ma tutti rigorosamente fuori dai confini europei come se i nazisti fossero (e fossero stati) solo e sempre gli “altri”, ci facciamo un gigantesco bidet della coscienza nazionale: una bella rimozione della Storia e delle nostre responsabilità, compreso l’antisemitismo che è pur sempre nel dna di troppi, antisemitismo doppio visto che sono semiti non solo gli ebrei ma anche gli arabi.
Lavata così a buon mercato la coscienza e nascosto lo sporco sotto il tappeto, siamo diventati il Paese che più applaude al Diritto al Ritorno degli ebrei, assenti dalla Palestina da anche più di 2.000 anni, e che più fischia contro il diritto al ritorno, peraltro sancito anche dall’Onu e dal diritto internazionale, dei palestinesi che in Palestina ci hanno abitato fino a ieri, per non dire del tifo che molti di noi fanno per il “diritto biblico” degli israeliani hanno di cacciare da casa e dalla terra loro anche gli arabi e i palestinesi non ancora fuggiti. Che strano: facciamo il tifo per il “ritorno” in Palestina di chi non c’è mai stato, ma per quanto ci riguarda, per quanto riguarda cioè il territorio italiano, lo neghiamo o lo concediamo col contagocce ai 100 milioni di italiani che ci vantiamo essere emigrati nel mondo dopo l’Unità d’Italia….
E’ evidente che tutto ciò significa gettare la logica e il raziocinio – oltre che la giustizia – alle ortiche, abbassare cioè il livello di intelligenza critica e di razionalità anche scientifica. Tutto ciò è il contorno e a volte il piatto forte del massiccio e spesso forsennato attacco in atto dall’Italia agli Usa contro il razionale e la continua esaltazione dell’irrazionale, spacciato spesso come “mistero” . Se non si può ancora impiccare in piazza Darwin e l’evoluzionismo vietandone lo studio a scuola si può però blaterare massicciamente di “disegno intelligente”, modo un po’ contorto per attribuire a Dio l’intelligenza affermando che per noi è incomprensibile come il suo disegno e quindi ci si deve affidare ai suoi intermediari chiamati Chiesa e clero…. Col gigantesco ricorso collaterale anche a maghi, fattucchiere, leggitori di tarocchi e della mano, dei fondi di caffè e del futuro, spesso ospiti in televisione, per non parlare del diluvio di telepredicatori negli Stati Uniti, dove ovviamente ognuno telepredica una cosa diversa da quella telepredicata dagli altri, esattamente come da secoli e secoli accade per le interpretazioni “autentiche” della bibbia, dei vangeli, che fanno a cazzotti tra loro anche dopo avrene definito “veri” solo quattro sulla marea di versioni che ne esistevano, e anche del corano nonostante abbia una origine molto più recente e almeno in apparenza meno controversa. Nonostante i troppi e sanguinosi fallimenti, è di nuovo in atto un gigantesco tentativo di imporci tabù e Verità preconfezionate, ovviamente a spese delle verità. Come è noto, ne risente anche il giornalismo: stando così le cose è purtroppo inevitabile.
Abbassare il livello di intelligenza critica di un Paese o di una intera civiltà serve per meglio “guidarne” le popolazioni a un qualche altro “scontro di civiltà”. I Romani quando conquistarono i regni ellenistici arrestarono e demolirono l’altissimo livello delle scienze già raggiunto allora, cosa ben rappresentata dalla loro uccisione di Archimede nella conquista di Siracusa, perché a loro la scienza non serviva: per produrre, o meglio per far produrre agli altri, e godere di agi e ricchezze preferivano l’abbondanza di manodopera gratuita ottenuta con la conquista di enormi masse di schiavi per mezzo delle guerre continue che amavano fare. I cristiani quando cominciarono a radicarsi e ad avere potere commisero tra i loro primi crimini l’incendio della gigantesca biblioteca di Alessandria, come dire di Internet oggi, e l’assassinio di Ipazia, donna colpevole di essere un genio della matematica. Oggi spira un brutto venti simile, ma su scala più vasta: da Washington al Vaticano, da Kabul a Roma, dall’Everest al Cairo, da Gerusalemme a Gaza è tutto un dare addosso alla laicità e all’intelligenza critica, è tutto un pretendere il bacio alla pantofola della “tradizione”, vale a dire sotto sotto alla pantofola del clero locale, e un pretendere che tutti si bevano e anzi si ingozzino delle relative fole, miti e balle varie. scambiare la letteratura per verità, e magari massacrare gli “altri” su una tale base, non è MAi stata una bella né felice cosa.
Quando è crollato il comunismo “realizzato”, cioè l’Unione Sovietica, dal Vaticano ai fondamentalisti americani passando per i soliti Casini e Pera è stato tutto un tripudio di cori per il “risveglio di Dio”. Bene. Anzi, male. Non s’è infatti svegliato solo il Dio di questi o di quelli, ma il Dio man mano diverso che ognuno invoca e pretende sia l’unico, il solo e il vero alla faccia del Dio altrui, a seconda dei casi e del marchio di fabbrica utile per cacciare i palestinesi o per odiare gli ebrei. Comunque sempre utile per calpestare le donne e vietare possano decidere di se stesse… Il papa si è fregato le mani un po’ troppo in fretta: anche le masse islamiche, “liberate” dal comunismo in Urss e dintorni, sono corse a prostrarsi davanti al loro Allah. Gli zelantissimi “studenti coranici, noti anche come Taliban, all’epoca ammiratissimi da tutte le nostre riviste femminili e portati poco meno che come esempio dai papalini d’Occidente, iniziavano anche la corsa verso le Torri Gemelle di New York…
Se per un Berlusconi signore delle tv, della pubblicità e del blablablà consumista sarebbe una vera pacchia avere come popolazione 60 milioni di consumatori piuttosto scarsi in capacità critiche e quindi ancor più creduloni, tutta questa belle gente, fanatici in malafede o illusi in buona fede, ci sta invece trascinando di nuovo verso il baratro. Questa bella gente è gente che non sa vivere senza scatenare i periodici massacri noti come guerre. Ed essendo gente moderna e di mondo non vedono l’ora che si usino anche le bombe atomiche, e non solo in modo sperimentale in qualche lontano atollo o sotterraneo del Nevada. Chi crede nella Fine del Mondo o Armageddon che dir si voglia, chi crede che farsi saltare per aria assieme ad innocenti sia la chiave del paradiso, tutti costoro non vedono l’ora di poter favorire la Fine con un bel botto nucleare. Le guerre hanno sì il pregio di massacrare un sacco di gente “infedele” o “selvaggia”, ma anche il difetto di non portare mai alla “redenzione” definitiva tramite Fine del Mondo. Una bella e sana guerra nucleare offre invece questa allettante possibilità. Un bel progresso, non c’è che dire.
E’ per tutti questi motivi che ci si deve opporre al Nuovo Oscurantismo e rilanciare invece l’Illuminismo, pretendere che il Terzo Stato conti quanto giusto e non che contino come una volta solo il clero e i nobili, cioè oggi i ricchi, i potenti e i parassiti di vario calibro.
Ed ecco alcune delle cose cosa scritte da Moni Ovadia e Gad Lerner capaci di mandare in bestie un Rivlin o un Peres:
– http://www.libreidee.org/2009/01/moni-ovadia-perche-israele-ha-voluto-questa-guerra-miope/ – “La pace fra israeliani e palestinesi non è mai stata così lontana: le ultime elezioni consegnano Israele a una destra che in nessun modo potrebbe far digerire al paese un accordo coi palestinesi già rivelatosi “impossibile” per la leadership di centro-sinistra. «Ritengo che una simile eventualità non sia più un sogno, ma un mito», afferma Moni Ovadia su l’Unità il 13 febbraio. Il leader del Likud, Bibi Netanyahu, ha escluso ogni minima variazione dello status quo (occupazione permanente, nessuna restituzione dei territori), e «con l’inevitabile appoggio del partito razzista di Lieberman» avrà facile gioco nell’imporre come condizione non negoziabile il rifiuto di ogni concessione territoriale.
«L’opposizione, allo stato delle cose, è inesistente – accusa Ovadia – grazie al vergognoso comportamento di Ehud Barak e di tutti i dirigenti del Mapai che non hanno saputo trovare niente di meglio che misurarsi in una gara muscolare con il centro e la destra per contendersi con loro il palio del peggiore in campo, mettendo in vendita l’anima per un pugno di inutili voti».
Visto che non ci si può aspettare niente di buono dal nuovo governo di Israele, secondo Moni Ovadia non resta che interrogare gli attori della governance mondiale: Usa, Europa, Onu. «Sapranno rifiutare le aperte dichiarazioni di illegalità» giunte da Netanyahu e «condannarla senza mezzi termini come inaccettabile per una democrazia» o continueranno a «raggirare con atroce ipocrisia il sempre più abbandonato popolo palestinese?»”.
– http://www.libreidee.org/2009/03/lerner-scherza-col-fuoco-limpresentabile-governo-di-israele/
– http://www.libreidee.org/2009/04/moni-ovadia-fine-del-mito-democratico-di-israele/
Post scriptum: senza dimenticare che se in Iran c’è a capo del governo un Ahmadinejad anziché un molto più moderato Katami la responsabilità e di George W. Bush. Il suo essersi inventato di sana pianta “l’Asse del male” ha gelato la stagione delle riforme che a Teheran Katami aveva aperto, anche a favore delle donne, così come ha mandato in malora il lavoro di Bill Clinton per risolvere con la Corea del Nord tutti i problemi, missili e “atomiche” coreane comprese, con i relativi trattati pronti da firmare. L’estemporanea iniziativa di Bush ha ovviamente offeso gli iraniani, che al momento dl voto – democratico quanto quello nostro, degli Usao di Israele – hanno dato la preferenza ai loro Storace. Con i noti risultati non proprio esaltanti.
Gli iraniani, gente la cui civiltà risale a oltre 4 mila anni fa, non hanno certo dimenticato che gli Usa hanno stroncato la loro nascente democrazia quando venne eletto a capo del governo Mossadeq e Wahington, per impedire i suoi piani di nazionalizzazione dell’industria petrolifera, organizzò un colpo di Stato e corruppe con una forte somma lo scià Reza Pahlevi perché destituisse e arrestasse per alto tradimento Mossadeq. Processato e condannato, Mossadeq a differenza di Saddam non venne ucciso, ma “solo” condannato a vita agli arresti domiciliari. In compenso i comunisti e presunti tali condannati a morte furono migliaia. Tutto ciò è stata la premessa per il successivo arrivo di Khomeini al potere. Altro che le facili panzane tanto di moda!
Caro Peter,
io non sono responsabile delle scelte del mio amico. Al quale sono rimasto affezionato nonostante tutto.
Lui ha i suoi valori (o se preferisce il suo sistema di credenze e di punti importanti e fondamentali sul piano etico) ed io ho i miei.
Io credo nell’uguaglianza come valore fondante e lui nella diversità. U.
xAnita
oggi sono early bird. Il film e’ ben fatto, anche se copre ben poco di quello espresso nel libro di Saviano, il quale dovrebbe avere almeno il premio Pulitzer (ma forse non si da’ agli scrittori stranieri).
I ragazzi -bambini della camorra degli slums campani descritti vengono su con un indottrinamento da strada o meglio giungla, non c’e’ legge al di fuori di quella del ‘ branco’ e dei suoi capi, conta solo la lealta’ al branco, al di fuori del branco nulla salus. In realta’ non c’e’ comunque ‘salus’, visto che i vari clans sono perennemente in lotta tra loro, e per loro i giovani di strada sono solo ‘cheap labour’, con un’aspettativa di vita brevissima.
Non a caso, nel libro il prete che fa il funerale ad un ragazzo di 15 anni (ucciso dai carabinieri) dice che li’ i giovani imparano solo a morire. Una situazione paragonabile effettivamente a realta’ del terzo mondo, non saprei quelle dette da te, mi vengono invece in mente gli slums del Brasile ed anche delle metropoli indiane.
Si legge anche che la camorra dispone di tanto liquido da aver concorso alla ricostruzione delle Torri Gemelle a NY…
Perbaccolina, come fai a riconoscere un AK 47? io non sapevo neanche cosa fossero…non mi dire che usi aggeggi del genere per il tuo gardening….(eh eh eh). Bada pero’ che i due ragazzi che nel film usano armi da guerra ‘per gioco’ le avevano rubate alla camorra, per cui fanno una brutta fine. Si mette in rilievo che la camorra e’ anche molto attiva nel traffico internazionale d’armi…
Mi chiedo se usino bazooka ed armi automatiche anche contro la polizia in Italia…
Una nota personale su slums e quartieri ghetto (a prescindere dalla mafia o mafie). Qui in UK degli slums tali e quali a quelli non ce ne sono, anche se andrei in giro cauto in certe zone di Glasgow, Birmingham ed anche Londra, almeno di notte. In genere, le ‘case popolari’ o council estates qui si trovano molto vicino al centro-citta’ (nelle grandi citta’ suddette non e’ possibile). In questo modo si evita che le persone svantaggiate che li abitano siano tagliate fuori dai servizi di cui hanno bisogno. I grandi ‘blocks of flats’ o ‘high rises’ sorgono in mezzo a schiere di terraced houses relativamente normali, per cui si evita una vera ghettizzazione delle council estates. Cio’ facilita anche di molto le operazioni di polizia, quando ce n’e’ bisogno.
Invece nel continente, ovunque, edifici del genere sempre nelle grandi periferie urbane, che diventano dei quartieri ghetto dominati dalla malavita (specie in Italia, ovviamente). Ed i servizi sono solo quelli permessi e filtrati dai clans, che cosi’ fanno il bello ed il brutto tempo: lo si vede bene nel film Gomorra.
Ah, la grande intelligenza urbanistica degli inglesi…
Peter
caro Uroburo,
>>>uguaglianza come valore fondante>>>
a quest’ora dovrebbe essere chiaro che è utopia!
E’ un concetto astratto che lascia il tempo che trova!
>>uguaglianza di opportunità>> sarebbe già rivoluzionario ma perseguibile.
Sogna anche lei come il caro Faust?
buonagiornata
Sylvi
xPino
non ci sono casi accertati di influenza A H1N1 in UK, che mi risulti, e neanche in Europa o resto del mondo. Solo in USA e Messico.
Mi dicono che una persona con certi sintomi influenzali richiede attenzioni speciali solo se proviene da quelle zone (e non tutti gli USA, solo alcune zone). Allora bisogna fare, tra le altre cose, un tampone faringeo per provare che si tratti di quel virus. I malati verrebbero messi in isolamento. Ci sono dei farmaci antivirali efficaci, da usare se necessario. Speriamo bene…
un saluto
Peter
Non ho mai avuto paura, la paura non so dove stia di casa.
Ho la tendenza a vedere con ottimismo tutto, anche cose che non lo sono, e persino il fatto di essere stata dichiarata razza inferiore.
Rita Levi Montalcini.
26 aprile
x Uroburo
Lo avrà mangiato di nascosto….
Un saluto.
pino
Il comunismo in italia rinascerà.
Come è possibile far morire un’idea?
L’unico modo è di tenerla nascosta, evitarne la diffusione.
Distorcerla e portarla alle nuove generazioni alterata, incondivisibile.
Ma anche così non morirà mai.
Il concetto di uguaglianza sociale è innato in ogni uomo.
Anche se occulti a un’intera generazione il comunismo come hanno fatto in Argentina, prima o poi nascerà un bambino che si domanderà perchè non dobbiamo essere tutti uguali?
Perchè chi nasce ricco deve comandare e chi nasce povero deve subire senza possibilità di sovvertire questa regola?
Perchè chi fà le regole detiene il potere economico e fà le leggi soltanto a proprio vantaggio???
Perchè un ricco quando uccide, quando ruba non viene mai perseguito? e se lo perseguiscono assolda i migliori avvocati e la fa sempre franca?, perchè?
Magari quel bambino non lo chiamerà comunismo, perchè gli hanno insegnato tutti che quella parola rappresentava il male assoluto.
Il bambino gli troverà un bel nome, lo divulgherà, lo sbandiererà ai quattro venti, fino che verranno sovvertite tutte le malvagità, tutte le incongruenze, tutte le disparità, di questa ipocrita ed ineguale società.
Statene certi che prima o poi quel bambino nascerà, magari forse è già nato, magari forse sta già pensando come sbaragliare questa società di nani, di comici, di ballerine, di ladri, e di lecchini, tremate ladroni, tremate imbroglioni, perchè il vostro tempo oramai sta per scadere!!!
xUroburo
Lei semplifica troppo. Per esempio, anch’io credo nella diversita’ come valore: diversita’ di opinioni, intelligenza, mezzi finanziari (con dei limiti e tutele, che pero’ sono molto carenti, lo sappiamo), colore della pelle, statura, eta’, genere, forma degli occhi…il mondo e’ bello perche’ e’ vario, e siamo tutti gelosi o invidiosi di cose che altri hanno, o sono, e noi no. L’invidia e’ un sentimento naturale, e nasce dalla differenza. I suoi effetti non sono sempre negativi o devastanti. Molte importanti realizzazioni umane sono motivate appunto dall’invidia che gli altri ci inspirano. Come ben dice Sylvi, ci vuole pero’ un minimo di ‘pari opportunita’ per cominciare in partenza, visto che non siamo tutti dei Leonardo o Einstein, capaci di farci strada anche dai vicoli medievali o dal grigiore di un ufficio brevetti…
un saluto
Peter
ps
sulla correttezza dei germanici in genere non discuto, ne ho avuto delle esperienze personali. In Olanda anni fa lasciai un bel po’ di soldi al bancomat per errore, un ragazzo mi rincorse e me li restitui’. Lo stesso mi capito’ a Berlino due mesi fa, e non per colpa mia. Uscirono 500 euro dal mio conto, un tale cerco’ di restituirli ma non parlo tedesco. Oggi dalla banca tedesca mi hanno telefonato dopo che gli ho mandato un email. Mi vogliono restituire i soldi perche’ quel tale torno’ il lunedi’ successivo e li restitui’ alla banca (!!!). Ma si puo’?!
GERMANIA: BOCCIATA L’ORA DI RELIGIONE
Mentre da noi…
Il concetto di uguaglianza sociale è innato in ogni uomo.
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Certo, ma che c’entra col comunismo?
L’uguaglianza sociale la si raggiunge proprio uscendo dall’ideologia comunista ed entrando in un ordine di idee che prenda in considerazione una forbice differenziale tra il più ricco e il più povero. L’uguaglianza sociale non vuol dire appiattimento ma semplicemente il mantenere la forbice entro un valore di estensione che tagli le situazioni economiche estreme senza penalizzare una certa differenziazione economica, che premii il più intraprendente ma non punisca il più incapace.
Non è questo il punto d’arrivo del comunismo, nè men che mai l’uguaglianza sociale potrà essere raggiunta seguendo i dettami del comunismo, dimostratosi fallimentare a tutte le latitudini..
Da non tralasciare un’altra considerazione? Davanti ai soldi, dove sono i comunisti? Sono tutti democristiani. O li chiami Cicciantuono o li chiami Francociro, tutti da democristiani si comportano, alla fine dei conti!
tremate ladroni, tremate imbroglioni, perchè il vostro tempo oramai sta per scadere!!!
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Eh, certo, come no…..
Lo disse anche Gesù Cristo 2000 anni fa.
Mai profeta si dimostrò più fallace.
Divertente anche quel suo ” sono venuto a portarvi la pace”. Emmenomale… ad oggi, sono duemila anni che continuano a massacrarsi tra loro senza interruzione.
Figuriamoci cosa sarebbe successo se avesse detto ” sono venuto a portarvi la guerra!”
Cosa c’entra la sua chiacchierata con bambini Italiani che imbracciano ak47 ?
@ Anita
Mi scusi, ma credo che lei mi confonda con qualcun altro. Dove avrebbe visto un mio post in cui parlo di ‘chiacchierate coi bambini che imbracciano ak47’? Non ho mai scritto nulla di simile.
Che c’entra che la mafia difende le famiglie? Quali famiglie? A parte le proprie. Oltre tutto, non e’ vero: non esitano a far fuori anche un membro della propria famiglia, se questi ha “sgarrato”, fatto qualcosa contro i loro interessi, o parlato troppo.
Nel mio post (197) ho parlato del fatto che l’indottrinamento non e’ solo retaggio dei musulmani, nel senso che prima di fare di tutt’erba un fascio e prima di indicare il filo d’erba negli occhi altrui, bisognerebbe accertarsi di non avere travi nei propri. Anche in Italia, Usa, Europa esistono varie forme di indottrinamento, da quello religioso a quello politico, quindi non siamo migliori degli altri popoli. Per quanto riguarda le organizzazioni criminali, non parlerei di indottrinamento, ma di reclutamento dei giovani.
E di quale dittatura parla? Chi le ha mai impedito di scrivere quello che vuole? Non ho capito il senso del suo post 198.
Quanto al film Gomorra, l’ho visto. Inoltre, conosco molto bene Napoli.
prima o poi nascerà un bambino che si domanderà perchè non dobbiamo essere tutti uguali?
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Semplice: perchè NON SIAMO tutti uguali!
Dovremmo avere gli stessi diritti, questo si, ma non siamo per niente tutti uguali. Se non si tiene conto delle diversità che ci contraddistinguono, non solo nelle capacità produttive ma anche nelle esigenze personali e nella differenza di indole, non si verrà mai a capo di niente. Un sistema GIUSTO non può e non deve essere un sistema FLAT ( il termine italiano, piatto, potrebbe avere un’interpretazione laterale magnatoria, qual è la politica ora) ma deve contenere un feedback (come si può dire in italiano?) riequilibratorio dell’overflow ( ciò che trabocca) economico, che vada a compensare le aree di carenza.
@ MT
Ormai l’abbiamo capito che anche la sola parola “comunismo” le da’ l’itterizia. Ma l’uguaglianza sociale non significa semplicemente mantenere un limite sulla “forbice” di cui parla lei, le cose sono un tantino piu’ complesse.
Mi sembra che una forma moderata di capitalismo a lei starebbe benissimo e sia anzi il suo sistema preferito. Allora bisognerebbe ammetterlo chiaramente, non le pare?, invece di incolpare sempre i soliti comunisti perche’ c’e’ berlusconi al governo. Evidentemente, Berlusconi esiste e sta al governo proprio perche’ molti italiani la pensano come lei.
Io, invece, ritengo che il capitalismo in toto, come sistema, sia un grandissimo fallimento. La cui origine risiede proprio nel suo concetto di base.
Sempre con simpatia.
V.
PS – Socialismo o comunismo non significa una societa’ Flat, per usare il suo termine. Questa e’ una sua attribuzione, alquanto maccheronica e semplicistica.
x Pino e CC:
“Caro marco,
il riportare la questione “israelo-palestinese” sul terreno economico, “sgombrando il campo”parzialmente dalle fisime sovente “fuorvianti” delle manipolazioni di altra natura, se da un lato ci porta ad una “razionalizzazione ” del problema ,dall’altro non ci esime da un’analisi del problema che del tutto risolva la questione in modo pacifico e sereno come parrebbe dalla tua impostazione.”
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Scusate ragazzi, mi sfugge il collegamento.
Su Israele e la Palestina non scrivo più da diverso tempo, sia perchè sono ormai d’accordo con Pino sul fatto che il governo di Israele non voglia uno stato palestinese, sia perchè è un argomento che non porta da nessuna parte, una volta assodato che gli israeliani stanno portando avanti una politica suicida (non si possono spostare da nessuna parte i palestinesi che sono nel loro territorio e, in ogni caso, si deve fare i conti anche con i palestinesi che vivono nelle nazioni confinanti). Noi possiamo farci tanto poco quanto niente.
Mi viene perciò il sospetto che stiate rispondendo a un troll che ha scritto a mio nome su qualche altro blog. Se così fosse, preciso che non intervengo MAI in blog diversi da questo.
Altrimenti, mi piacerebbe capire il collegamento di questo vostro intervento.
x VOX:
caro Vox, ai termini socialismo e comunismo ognuno dà la propria interpretazione a seconda dei propri sogni. I termini, presi nel loro stretto significato, hanno valore diverso. Comunismo e socialismo NON sono la stessa cosa.
Per costruire il socialismo ci vuole gente con la mentalità socialista. Finora, a parte i singoli idealisti, il partito socialista e il socialismo in genere, hanno preso a cuore soltanto l’interesse spicciolo del lavoratore, in contrasto con l’interesse del capitalista. Ovvero, il socialismo finora in Italia è stato sinonimo di sindacalismo, senza avere un progetto di largo respiro, neanche ideologico, per tutto il resto dell’umanità.
La NOVITA’ da mettere in moto, che potremmo anche chiamare Socialismo, se abbiamo il coraggio di scinderlo da ciò che tale termine ha significato fino ad oggi, deve tener conto di un’amministrazione delle risorse economiche e lavorative a livello internazionale, riguardo a grandi aree, non certo alla singola nazione o, peggio, alla fabbrichetta locale.
Significa ripensare alla radice tutta una serie di funzioni e di collegamenti. Un lavoro che può essere fatto unicamente da un team di specialisti internazionali che abbiano sia potere progettuale che potere decisionale, oltre che meramente propositivo. Gente che sia collegata, insomma ai capi di governo, in funzione di una ottimizzazione internazionale dei flussi economici e dello sfruttamento delle risorse.
Attualmente, ognuno lotta per il proprio piatto ( inteso stavolta in senso alimentare), ovvero il contrario del socialismo.
In quanto al comunismo, che è altra cosa, non c’è niente da ‘accomunare’. Ognuno deve poter mantenere la propria individualità, sempre in funzione non solo di un personale miglioramento ( è una spinta dalla quale non si può prescindere, pena il fallimento) ma anche di un miglioramento dell’entourage che, alla fine della fiera, si rivelerà comunque un ‘guadagno’ per tutti. Non so se è chiaro il mio modo di esprimermi.
Mi sembra che una forma moderata di capitalismo a lei starebbe benissimo e sia anzi il suo sistema preferito. (VOX)
———–
Direi di si.
Non si può spegnere nell’uomo la tendenza al ‘di più’.
Il poter ottenere più di un altro, è un meccanismo che bisogna mantenere in vita, pena il fallimento di qualsiasi iniziativa a carattere socialisteggiante.
Il ‘molto’ va bene. Non va bene il ‘troppo’.
Quando parlo di un sistema a ‘forbice controllata’, da un lato salvo la tendenza ad accrescere il capitale, dall’altro alto miro a stabilire una soglia minima di sopravvivenza, sostenuta appunto dall’overfolw economico che oltrepassa il valore massimo della forbice. La quale forbice è ovviamente strettamente collegata al fattore di produttività e di consumi, e quindi di sfruttamento ottimale delle risorse, in ognuna della macroaree in cui si decida di applicare la forbice, che quindi non assume un valore prestabilito nei minimi e nei massimi, ma solo una ‘differenza stabile’ tra minimi e massimi.
Le macroaeree potrebbero a loro volta coordinare un sistema ulteriore di feedback, ma qui si va molto lontano nel tempo. Il sistema funzionerebbe come l’equilibrio fluidico nei vasi comunicanti. Conviene a tutti.
Per ricordare il 25 Aprile
Questo testo appare dal 12 agosto 1993 su una lapide nella piazza di Sant’Anna di Stazzema, luogo dell’eccidio del 12 agosto 1944:
Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
Più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA
x Peter
Grazie per i tuoi commenti.
La Mafia qui si e’ ripulita, e’ ben infiltrata nei business legittimi.
Mafia e’ solo un nome per qualsiasi nazionalita’, non esclusiva agli Italiani.
Abbiamo La Mafia Russa, Giapponese, Cinese….sai siamo una “melting pot”.
Il nostro problema con quel tipo di violenza sono le “gangs”, sempre in numero crescente, ma di solito si ammazzano fra di loro, le solite “turf wars”.
La piu’ violenta sono gli MS13 = Mara Salvatrucha, dall’America Centrale, sono arrivati anche nel nostro piccolo Stato.
Ciao, Anita
27 aprile 2009,
Carlo Cornaglia
Bello ciao!
Ritual la sceneggiata
con cui l’ex crapa pelata
tratta il 25 aprile.
Ogni anno un nuovo stile
per irridere l’evento
che ci dette il salvamento.
Circa quindici anni fa
festeggiò Sua Indegnità
con amici e famigliari
presso casalinghi altari.
L’anno dopo non andò,
qualcun disse: “Silvio, no!
Esser può pericoloso…”
e lui, sempre coraggioso,
stette a casa, ben contento.
Dopo un lustro l’elemento
tutto a un tratto si svegliò
e a Torino blaterò
di un’eroica mamma Rosa
a un antifascista sposa
e spavalda coi nazisti
e delle giornate tristi
che passava in verde età
in attesa del papà
ch’era in Svizzera fuggito.
Che la Resistenza è un mito
disse il quasi partigiano
al teatro Carignano.
Silvio nel duemilatre
sta in Sardegna coi lacché.
Alla stampa ha raccontato:
“Carlo Azeglio mi ha invitato,
ma ho bisogno di riposo,
fu un periodo faticoso.
E ho una mano da curare:
l’ho slogata a scampanare
in dicembre a San Giuliano
in aiuto al sacrestano.
Con la corda ho scampanato,
ma per terra son cascato
e ho fottuto la mancina:
sempre lì sta la rovina!
Perciò niente Quirinale,
ma mi spiace, è naturale…”
Dell’Italia il vituperio
l’anno dopo va a Macherio
a cantar con Apicella.
La Liberazione è bella,
ma val men di una canzone…
Poi nel cinque il bel campione
sale fino al Quirinale
con cravatta eccezionale,
rossa e dice: “Sono in tono.”
Nel duemilasei sta buono
e nel sette osanna gli Usa
e al texano fa le fusa:
“Di Bush grazie al patatrac
democratico è l’Iraq!”
L’anno scorso un veccho amico
ha incontrato, Ciarrapico,
un acerrimo fascista,
con un gesto da statista
dell’Italia rispettoso.
Oggi dice baldanzoso:
“Ho deciso che quest’anno,
superando il vecchio affanno,
farò il 25 aprile.
Sento l’obbligo civile
di far men rossa la festa!”
La notizia è assai funesta
poiché nel duemilanove
Berlusconi fa le prove
per salire al Quirinale.
Di lassù dirà tal quale:
“Io quand’ero ancor bambino
combattei il repubblichino
e, scappato su pei monti
per aprir nuovi orizzonti,
con il mio mitragliatore
ho cacciato l’invasore.
Se c’è stata Resistenza
fu sol per la mia presenza!”
E quel dì il caiman nefando
Bella ciao! andrà cantando,
inneggiando ai partigiani
per fregare gli italiani
che, da veri masochsti,
l’hanno in cul ma non son tristi.
Carlo Cornaglia
25 aprile 2009
X Peter
Da un giornale Australiano:
“The swine flu virus, which has killed 103 people in Mexico
so far, has spread to Canada and United States, with suspected cases in Europe, Israel and New Zealand.”.
Da quel che leggo the “swine flu” sta facendo strage nelle borse globali.
~~~~~~~~
The Telegraph UK porta una bella foto di un dipinto con Berlusconi nudo e alato con Mara Carfagna, non posso mandare il link della foto.
Mi e’ stato mandato in una e-mail.
Anita
ai termini socialismo e comunismo ognuno dà la propria interpretazione a seconda dei propri sogni.
… marco, ho letto con attenzione i tuoi ultimi 2 post, confermi quando ti ripeto da molto… cche tu del comunismo e del socialismo, parli avvanvera… del tema non ssai una fava… Tralasciamo il significato di ideologia e x dirti, tu non sai come un sistema sociale socialista si struttura e funziona nella societa, tu non sai come si educa la societa socialista… dai tuoi deliri, si capisce cche rapporti tutto alla tua … non sapere e da ottimo creativo Inventi… Non solo mi accorgo cche non sai una mazza del socialismo di oggi, tu parli di ieri, sempre da ignorante cche ignora… Tu dici cche non te ne frega un cazzo di cosa succede in Venezuela e in Centro e Sud America… e si vede cche ti sei fermato ad ebbolli… Non volevi parlare di OGGI .. cche ffare??? e non ssai di quel cche scianfracchi… OGGI Caro marco, esisteè vive fra noi Il Socialismo del XXI siglo… eammarco non gline frega di sapere… Ma ne parla malissimo oxmeglio dire defunto o cchi lo sostiene… sono rimasti pochi nostalgici, come Faust e i suoi cuggini… ecco come ne parli… ignorante da ignori… ci siamo capiti???
Faust
Ps: Voglio sottolineare cche tante delle “vanverate” del marco, sono condivise nella quasi totalita dai socialisti e dai comunisti… ma lequivoco del marcolino è cche ccrede cche son cose cche solo llui ha pensato ed è capace di pensare… è un individualista semianarchico, non capisce i valori di lavorare in comunita sociali x la societa nella quale uno vive…llui crede cche i comunisti non pensano cose gegniali… come i Creativi Individualisti… sono la massa contro il singolo… x llui il comunismo è lopposto della essere creativo…( il cervello allammasso..) e detto da me, pensa anche cche non sono umani pur dichiarandosi umanisti, xche fanno a mmeno di beni di lusso e non vogliono di ppiu del necessario x vivere degnamente… No secondo llui luomo vuole sempre di ppiu… ( ma dove cazzo lhai visto scritto???) il comunismo x llui è un danno, sempre secondo il marco… cche ne dice peste e corna… x,x,x,x sentito dire… xllui è come se il comunismo gli proibirebbe di vivere come vive… lo manderebbero in sibbberia… allui e aqquelli comellui… mah!! continuo asscrivere e apparlare con un artista cche ha le idee figlie del vento e di loro conosce le mamme… anche xcche
ne ho un ppo piene le palle di rendermi conto cche molti quaqqueri qquaqquerano e sqquaqquerano come pizza al sole, in attesa della scoperta del pomodoro e delle acciughe in carrozza… Next!!!
Faust
x Peter e x il forum
Trovato il link per il dipinto Belusconi-Carfagna.
http://www.telegraph.co.uk/telegraph/multimedia/archive/01388/Berlusconi_1388075c.jpg
Anita
xAnita
dimenticavo, nelle zone povere delle grandi citta’ di UK i servizi ci sono comunque: metro’, autobus, farmacie, job centres, medical centres, scuole, asili, stazioni di polizia, etc etc. Ma il loro isolamento e deprivazione (non direi ghettizzazione) e’ comunque evidente.
Negli slums campani (e non solo, penso al quartiere S. Paolo di Bari e tanti altri come le borgate romane, certi quartieri di Palermo e Catania…) si assiste alla ghettizzazione di cui sopra, oltre che a dei veri obbrobri e ‘nonsense’ urbanistici che non sto ad elencare. E dei veri servizi sono inesistenti, i pochi presenti sono gentilmente forniti dai clans…
Uroburo mi dira’ che tali differenze tra noi (in Italia) ed i paesi civili in Europa non sono casuali o dovuti alla stupidita’ italiana, ma il risultato di cio’ che la classe dirigente (o digerente, come dice lui) italica realmente vuole…sara’
Peter
x Peter
La prima parte del tuo post; e’ cosi’ anche qui.
Di rado mi capita di passare in auto da zone ormai totalmente demograficamente cambiate, non esiste neanche piu’ l’inglese, mi sembra di essere arrivata in altre nazioni che ho visto nei nostri viaggi, anche le auto private sono piene di fronzoli, palline e disegni colorati molto vividi, musica assordante…
Mah….
Anita
caro Peter ( ps208),
lei si “scandalizza” perchè la banca tedesca le invierà i suoi soldi.
Io mi sare “scandalizzata ” del contrario!
Non dico che i tedeschi siano più onesti degli altri popoli, ci mancherebbe, ma sicuramente rispettano le regole che si sono dati, e i rappresentanti eletti.
Per loro una legge non si “aggiusta” all’italiana, infatti è l’aspetto degli italiani che più li infastidisce, insieme al gesticolare eccessivo e all’esagerato mammismo italiano.
Fin da piccoli, portavo i miei figli in Austria, spesso a Salisburgo dove c’è un bellissimo museo di scienze naturali, e uno dei giocattoli.
I bambini delle scuole avevano le loro aule didattiche che usavano con grande correttezza.
Io non avevo mai visto niente di simile in Italia!! Magari!
Nessun bambino tedesco getterebbe una cartina a terra!
Ricordo che facevo notare, per strada, i quotidiani poggiati a una rastrelliera e accanto un recipiente per le monetine.
Nessuno si sognava di non mettere la moneta, prelevando il giornale.
Sembrano, soprattutto quelli del sud, freddi, ma non lo sono affatto, sono allegri e scanzonati e sono anche riservati e rispettosi della privacy.
I papà italiani portano i figli alla partita; quelli tedeschi a far volare gli alianti costruiti in casa, a far correre le macchinine, oppure a costruire castelli di sabbia che l’amministrazione comunale predispone in grandi spazi appositi.
Faccia lei i confronti…spesso impietosi!
Sylvi
Denaro
Il denaro può comprare una casa ma non un focolare.
Pùò comprare un letto ma non il sonno.
Può comprare un orologio ma non il tempo.
Può comprare un libro ma non la conoscenza e la saggezza.
Può comprare una posizione ma non il rispetto.
Può pagare il dottore ma non la salute.
Può comprare il sesso ma non l’amore.
Dedicata all’onesto e umile Silvio
——————————————-
Silvio caro, mio grande amore
portami sempre nel tuo cuore.
Tu che fai tutto in quattro e quattr’otto
rubaci presto l’articolo 18.
Giacchè sei senza coscienza
rubaci pure la contingenza.
Visto che sei senza pietà
levaci pure l’anzianità.
E se vuoi fare le cose serie
lasciaci anche senza ferie.
Per migliorare la situazione
togli di mezzo la liquidazione.
Se l’inflazione ancora dilaga
fregaci pure la busta paga.
E per far dispetto ai sindacati
aumenta la schiera dei disoccupati.
Affinchè sia tutto normale
facci pagare l’ospedale.
Perchè vada tutto a buon fine
facci pagare le medicine.
Per evitare ulteriori danni
ti prego, mandaci in pensione a novant’anni!
Santo Silvio da Arcore
Ivrea,
Canavese
da La Sentinella del Canavese
Riassunto.
Striscione di solidarietà di cui è stata negata l’esposizione presso il Liceo Gramsci…
II Puntata
Il presidente del Consiglio di Istituto smentisce che il Consiglio abbia negato ai ragazzi il permesso di affiggere il manifesto con su scritto “Con Pino Masciari sempre”,smentendo la preside Tal Laura Bocca che aveva dichiarato alla stampa che il suo diniego era stato preso in accordo con il Consiglio di Istituto.
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Mi sto chiedendo , visto che oggi questa è una una cosa ormai da palati fini,come si possa pretendere che i Ragazzi Italiani “gettino cartacce in terra”(non è forse vero Sylvi)con simili dirigenti.
Rimaniamo comunque in attesa della solita “retromarcia” in cui ovviamente vi saranno le “solite incomprensioni” e le cattive interpretazioni a farla da padrone, nel più puro “Italian Style”, l’unica cosa che veramente si sta affermando nel mondo , che io sappia.
cc
Ps – vogliate scusare questa “piccola notiziola”provinciale.
Ma si stava parlando anche di mafia , se non erro.
ec – non gettino cartacce in terra , ovviamente
Update on the swine flu.
EU Health Minister: Don’t Travel to Mexico or U.S.
Monday, April 27, 2009
MADRID — EU health officials urged Europeans on Monday to postpone nonessential travel to the United States and Mexico because of the swine flu virus, and Spanish health officials confirmed the first case outside North America.
http://www.foxnews.com/story/0,2933,518076,00.html
Un update sull’influenza suina e le misure prese da altre nazioni.
Anita
caro CC,
III Puntata.
” A burocrate furbetto burocrate e mezzo” lo diceva Pertini?
Nel consiglio di Classe mi informerei e chiederei, sempre ragazzi e genitori, per iscritto, di conoscere il programma di storia predisposto dall’insegnante ( già rido!!) e qualora non prevedesse riferimanti all’attualità, tipo mafia o terremoto in Abruzzo, chiederei di approfondire gli argomenti sempre con le “famigerate” UD.
Manderei la documentazione per conoscenza, al Consiglio di Istituto, alla Preside e alla Sentinella!!!
Tutto “carta canta” , mi raccomando!
Se vuoi ho anche la IV puntata…
Non è notiziola provinciale…te ne renderai conto.
E’ soltanto conoscenza e percezione dei propri diritti!
Capito perchè la scuola e le cartacce vanno così?
Ps: i ragazzi e i genitori tengano “monitorato” il Consiglio di Istituto dove siedono i loro rappresentanti.
Pugno di ferro in guanto di velluto.
Si può tentare una transazione: noi non vi rompiamo le scatole e voi ci permettete di esporre lo striscione con motivazioni anti mafia!
La traditrice della “categoria!!!
Forse un po’ antisindacale, come dice Uroburo.
mandi Sylvi
x CC
Nello Stato in cui vivo ci sono $ 50 di multa se butti qualsiasi cosa da un auto.
Nel mio vicinato c’e’ un gruppo di signore volontarie che raccolgono piccolezze di solito gettate dai ragazzi che vanno ai due Country Club.
Ciao, Anita
x CC
Titolo di una UD tipo:
-Il pericolo delle infiltrazioni mafiose nella ricostruzione in Abruzzo.-
I ragazzi lo suggeriscano all’insegnante. Infiltrare Masciari non è difficile.
Però, questo è il lato dolens, devono darci dentro e prepararsi!!!
Sylvi
Cara Sylvi,
quando, in anni “ormai lontani” il destino cinico e baro , mi portò a fare lassesore alla PI nel comunello che tu conosci , mi chiesi cosa potevo proporre alla Locale Scuola Pubblica , non da molto diventata media unica, in occasione del 25 Aprile.
Decisi quale occasione di dibattito per optare per
Un film sugli avvenimenti , proiettato nell’allora Cinema Teatro Sociale , che oggi non esiste più .
Il gestore trovò una riedizione delle vicende che portarono alle Fosse Ardeatine a disposizione.(non ovviamente Roma Città aperta)
Non un gran chè ,devo ammetterlo..!
Quando proposi il tutto al Preside non osò dirmi di No, per cui la manifestazione fu fatta..senonchè il Preside ebbe modo di dirmi in seguito che “ripensandoci” non lo avrebbe più fatto, in quanto ricevette lamentele da una non precisata “mamma” , presumo di buona famiglia , che si lamentò del fatto la “creatura” nella notte si era svegliata di “sopprassalto”gridando ..I Tedeschi..i Tedeschi..
Poi aggiunse che tutto sommato , storicamente gli avvenimenti erano “ancora troppo freschi”, per essere giudicati dalla Storia..
Amen
Rileggendo Pasolini , mi sono reso conto di quanto mai avesse “ragione ” il nostro nel Provocatoriamente proporre l’abolizione della Scuola Media Pubblica…
Riamen
cc
Il Virus deve essersi propagato alle Superiori…
caro CC,
ho fatto un triennio di “insegnamento e didattica della Storia”, a Trieste.
E’ difficilissimo preparare un curricolo, forse è il più difficile rispetto a Italiano o Matematica: bisogna essere freddi, lucidi e parlare con i documenti di entrambe le parti.
Sta all’onestà culturale e alla sensibilità etica dell’insegnante non scantonare.
Se il lavoro è serio e la documentazione ineccepibile non c’è “mamma sensibile ” che tenga e si può combattere anche la Preside.
In classe gli studenti ci vanno poi per discutere e trarre conclusioni! Anche suggerite a casa!
Esiste ancora la libertà di insegnamento e di apprendimento, almeno spero!
Sylvi
Cara Sylvi,
hai ragione.
Il “buon preside” di tanti anni fa , confuse due “materie” diverse tra di loro.
La Storia con l’Educazione Civica.
Infatti nella Storia , entrano in ballo giustamente ” i documenti di entrambi le parti”.
nell’Educazione Civica , la Prima e fondamentale legge dello Stato è La Costituzione, legge fondante dello Stato , nel nostro caso Democratico.
In questo caso , non occorrono i “documenti ” di entrambi le parti, fino a che LA Costituzione Democratica regge.
Alla storia spettano altri compiti, al vivere civile servono “i dettami della Costituzione , in “primis” .
cc
Ps- interdisciplinariamente, poi si può anche spiegare da dove nasce e trae origine la Costituzione, nel nostro caso quella Italiana e i fatti che portarono alla sua stesura.
Ovvero gli attori e i protagonisti del prima e del dopo, anche in questo caso non servono i “documenti” di entrambi le parti.
Questi semmai “fanno” parte del dibattito politico,ma non ciazzecano nè con la Storia (che in questo caso registra)nè con la civica educazione base fondante del vivere democratico.
In ultima analisi La Storia contemporanea non può discostarsi molto dalla Costituzione,sennò diventa un’altra Storia.
PS- Per la Sylvi fermo restando il fatto che ovviamente al Dirigente e all’Insegnante occorrono un pò di “balle”, metaforicamente parlando.
Infatti , presumo che fosse nel pieno diritto della Preside “evitare” che uno striscione con su Scritto VIVA LA FIGA fosse appeso fuori dal proprio liceo.
Ovviamente nel caso in questione la Signora temeva (in evidente stato confusionale) che il permettere lo striscione di Solidarietà a Pino Masciare comportasse poi in seguito l’accettazione per “par condicio” di quello VIVA LA FIGA.
Ma in questo caso temo fortemente che non sia adatta al ruolo..!!
E’ solo un’impressione però sempre discutibile ed opinabile, come tutto ormai in questa nazione.
cc
da Repubblica
INFLUENZA: SUINO NON E’ KOSHER,PER ISRAELE E'”MESSICANA”
Nel bel mezzo dell’emergenza, c’e’ tempo anche per dispute nominali, soprattutto se hanno a che fare con la religione. Sembra che in Israele, dove al governo sono anche gli ultra-ortodossi, l’influenza suina sara’ chiamata “influenza messicana”. E non perche’ non sia stata isolata fino a oggi nei maiali, come sostiene l’Organizzazione mondiale dei veterinari, ma per un motivo che con la scienza non ha nulla che fare: i maiali non sono kosher, ovvero sono animali impuri secondo la dieta giudaica. Dunque, ha sostenuto il vice ministro della Salute, Yakov Litzman, “non la chiameremo influenza suina. Per noi sara’ la ‘febbre messicana'”. Forse a Citta’ del Messico, che oggi ha dovuto subire anche un sisma di magnitudo 5.8, non saranno contenti, ma per una volta gli ebrei si troveranno d’accordo con i nemici storici: anche per i musulmani la carne di porco e’ sporca e indegna.
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Direi una “nota ” di folklore” interessante per il nostro dibattito.
Non ho capito in fatto di razze se i messicani ,vengono “prima o dopo.
Comunque ritengo che la notizia sia uno scherzo di cattivo gusto.
cc
xSylvi
veramente non ero scandalizzato, solo piacevolmente sorpreso. E badi che non ammiro tanto la banca o le banche, infatti l’idea di inviare una cortese email alla sede centrale mi e’ venuta dopo oltre un mese, e la mia banca in UK si e’ guardata bene dal farlo o persino suggerirlo. E se non lo avessi fatto, nisba. Invece ammiro la correttezza di quel tedesco che cerco’ di ridarmi i soldi, poi decise di non farlo perche’ non ci capivamo (non parlava ne’ inglese ne’ francese), ergo li restitui’ alla banca quando riapri’ dopo il weekend, che li mise su di un conto apposito…(per i babbei come me, suppongo).
Nella passeggiata in campagna dell’altra domenica, col solito gruppo di walkers, davanti ad una casetta isolata c’era uno sgabello con su dei pacchi di uova d’anatra. Prendete un pacco e mettete una sterlina nel piattello, diceva il cartello. Cosa che alcuni di noi hanno fatto (io no perche’ mi chiedevo se fossero fresche…)
un saluto
Peter
xPasquino
sul denaro, preferisco un proverbio cinese: lo sciocco ed i suoi soldi non restano mai insieme a lungo.
Poi, aggiungerei che il denaro compra la carta e la penna, ma non l’arte di scrivere poesie…
Peter
caro CC,
il mio discorso partiva dal rispetto della Costituzione Italiana.
Da che scrivo in questo blog mi pare che l’ho sempre considerata il FARO!
Però, possiamo fare un passo avanti e sognare una Costituzione Europea.
Una Educazione Civica Europea ( ECU) che non è la fregatura economica che molti di noi ricordano!
Invece la questione della Scuola, e della Storia , e della Libertà nella Formazione è diversa.
Non accetto balle, nè disinformazione.
La Preside doveva chiedere ai ragazzi motivazioni al loro striscione, doveva chiarire idee confuse o rifiutare speculazioni di parte.
E’ il mestiere della Scuola.
Doveva, con gli insegnanti, chiarire che VIVA LA FIGA non è la stessa cosa che ODIO LA MAFIA e che la scelta si fa volta per volta.
Invecchio ma la mia passione è sempre giovane.
Spero che il Canavese vinca una piccola battaglia!
Resistenza!
Mandi Sylvi
x CC
Se lo Statuto è la Costituzione.
Se il Consiglio di Istituto è il Parlamento.
Se la Preside è Berlusconi.
Se l’insegnante di Storia è la Gelmini… continua tu!
Buonanotte
Sylvi
Una vignetta di Pillinini su ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’.
Si vede Berlusconi alla cerimonia del 25 Aprile, con il commento: “Se Berlusconi canta ‘Bella Ciao’, è perchè sta salutando la Carfagna!”
hello?
Unless, Peter
You are in a good mood?
I am.
I’m preparing for the celebrations of the festival of May 1.
and you?
cc
Ci deve essere una defaillance nel mio antispam.
Da parecchio , e con insistenza, mi sussurrano che con una A?? azzurrina potrò “scopare” la mia vicina di casa!
Ci sono anche le opinioni dei clienti, sui risultati!!! Cose turche!!!
E con la mia vicina di casa, poi, oltre i 100 Kg, 1.8o m.; un donnone tutto casa e Chiesa che se mi dà un ceffone…
Chiederò consiglio al mio Parroco!
Sylvi
Hello, will you accept a collect call from the United States?
Anita
….però a moltissimi britannici piace definirsi scottish, english, welsh. Il movimento politico “secessionista” scozzese sembra avere piuttosto successo lassù.