Dire che Ahmadinejad è “il nuovo Hitler” non è solo una grande idiozia. Dobbiamo reagire al conformismo e alla prepotenza che con scuse sempre più insostenibili ci vogliono trascinare a una nuova grande guerra

Paragonare Ahmadinejad a Hitler, anzi sostenere addirittura che lui è già il nuovo Hitler, può darsi che faccia fare bella figura e raccattare qualche voto tra gli oltranzisti, ma è una affermazione da perfetti imbecilli, per giunta in mala fede, perché totalmente campata per aria.  Eppure, ecco quanto ha declamato il presidente del parlamento israeliano, Reuven Rivlin, dirigente del Likud, durante una cerimonia commemorativa della Shoà: “Il mondo ha visto ieri il ritorno di Adolf Hitler, che questa volta ha la barba e si esprime in Farsi” e ancora: “Le sue parole sono le stesse, le aspirazioni sono le stesse, la determinazione di dotarsi dei mezzi per realizzarle è la stessa determinazione minacciosa”. Rivlin ha anche biasimato la Svizzera per la accoglienza riservata ad Ahmadinejad “nel nome della neutralità”. Rivlin ha pronunciato le sue parole riferendosi alle dichiarazioni del capo del governo iraniano a Ginevra alla conferenza contro il razzismo chiamata Durban II perché la prima si tenne in Africa nella città di Durban, e vide anche allora non solo gli Usa strapparsi i capelli per le affermazioni di vari leader sul razzismo di Israele. Per parte sua il presidente Shimon Peres ha ringraziato i Paesi che hanno deciso di boicottare la conferenza: “Le camere a gas sono sparite, ma i veleni rimangono”. Tra i veleni, rimangono però anche e soprattutto le centinaia di bombe atomiche clandestine israeliane, delle quali peraltro proprio Peres è il papà. E che si tratti di veleni lo dimostra il fatto che l’armamento nucleare israeliano è vissuto – inevitabilmente – dai vari Paesi arabi e islamici come una minaccia, visto anche che per esempio in Italia in molti – da Vittorio Messori in su e in giù – danno apertamente per scontato che Israele prima o poi le userà, e anzi applaudono entusiasti a questa prospettiva. Paragonare il capo del governo iraniano a Hitler è sbagliato sotto vari profili. Il primo è lampante: Ahmadinejad non ha ammazzato nessuno, cosa che invece non si può dire non solo dell’esercito israeliano, ma anche dei vari ministri e capi di governo di Israele, che da Golda Meir in poi hanno preso la strana – e illegale – abitudine di commissionare ai loro servizi segreti omicidi “mirati” di palestinesi. Pratica abominevole condannata anche dall’Onu, oltre che da un mare di organizzazioni israeliane ed ebree non israeliane. E pratica che se fosse utilizzata dalla Cina o dall’Iran scatenerebbe le proteste di piazza di mezzo mondo, con in testa i nostri eroi “grandi firme”. Idem se fosse utilizzata dagli Usa, e infatti negli Usa vari giornali hanno messo sotto accusa il gentiluomo Rumsfeld proprio perché quando era intimo di Bush alla Casa Bianca ha ordinato qualche omicidio contro “terroristi”. E Dio solo sa se erano terroristi, visto che per esempio non lo era affatto l’egiziano che è stato rapito dalla Cia a Milano con il volenteroso concorso di cialtroni nostrani. In ogni caso anche i terroristi, come i mafiosi e i pluri killer della mafia, camorra, ecc., o a suo tempo i nostri terroristi altoatesini o sudtirolesi che dir si voglia, si processano e non si assassinano senza processo. Ahmadinejad inoltre fino ad oggi non ha scritto nessun “Mein Kampf” né nulla di simile, mentre invece l’attuale ministro degli Esteri di Israele, l’immigrato russo Avigdor Lieberman, ha assieme al proprio partito Israel Beitanu il programma di espellere da Israele tutti i non ebrei, cioè di deportare in massa oltre confine tutti i palestinesi e arabi, più o meno tre milioni di esseri umani. Il lato comico, o meglio tragico della faccenda è che le ricerche sul dna citate perfino da un rabbino di Venezia hanno dimostrato che gli ebrei alla Lieberman, piovuti dall’ex Urss, sono molto meno discendenti degli ebrei di 2-3.000 anni fa di quanto invece lo sono proprio i disgraziati che Lieberman vorrebbe così simpaticamente cacciare secondo il suo piccolo “Mein Kampf” politico che però in Europa e Usa NON suscita nessuno scandalo.

Ma paragonare il capo del governo iraniano a Hitler è sbagliato anche per un altro motivo. In Israele e tra gli ebrei non israeliani è ormai tutto un fiorire di inviti, articoli e libri a voltar pagina, a non restare sempre prigionieri della “Storia che non passa”, a lasciarla passare come tutti gli altri popoli e guardare finalmente avanti anziché sempre e solo indietro, sempre prigionieri della Shoà e di Hitler. “Sconfiggere Hitler” è il titolo di un bel libro di Avraham Burg ( http://www.ibs.it/code/9788854502727/burg-avrahm/sconfiggere-hitler-per.html ) scritto proprio per stimolare gli israeliani a non restare sempre prigionieri del passato e di conseguenza lividi di odio contro chiunque non vada loro a genio per i più disparati motivi, specie contro chi non applaude a tutte le efferatezze contro i palestinesi. Burg si rivolge ai suoi concittadini prigionieri del passato, sempre pronti a lanciare Urbi et Orbi la sempre più insostenibile accusa di antisemitismo tentando di imporre la sempre più disonesta e ormai frustra equazione ebreo=israeliano e israeliano=ebreo. Non a caso anche noi nel nostro piccolo del blog abbiamo conosciuto cialtroni di questo tipo, imbecilli di varia natura e calibro che lanciano l’accusa di antisemitismo prima e dopo i pasti, a mo’ di aperitivo e digestivo o riflesso condizionato tipo cane di Pavlov, gentaglia che da ormai oltre un anno sparge il proprio liquame in altri blog se solo non si applaude man mano sempre e comunque anche l’ultima strage e rappresaglia fatta dai militari israeliani compresi i piloti killer o i manovratori assasini armati di grandi bulldozer che, come Moshe Nissim premiato anziché chiuso in galera, si vantano di avere demolito case palestinesi senza aspettare che gli occupanti ne escano per mettersi in salvo.  Burg è figlio di un fondatore di un partito religioso che è stato ministro per 40 anni, inoltre è stato presidente del parlamento israeliano, ma evidentemente di pasta diversa dal concionatore di bassa lega attuale. “Sconfiggere Hitler” – edito in Italia da neri Pozza – reca come sottotitolo “Per un nuovo universalismo e umanesimo ebraico” e il New Yorker così lo ha recensito: “Avraham Burg denuncia una parte sempre maggiore e più accesa della società israeliana che disprezza la politica democratica. Descrive un Paese militaristico e xenofobo, ossessionato dall’Olocausto, e vulnerabile, come la Germania degli anni Trenta, all’azione di una minoranza estremistica”. Ed ecco come l’editore lo presenta nel sistema IBS di vendita dei libri on line: “La memoria della Shoah ha reso Israele indifferente alle sofferenze altrui. Il paese nella sua instabilità è ormai simile alla Germania degli anni Trenta. Il sogno e l’ideologia sionista hanno fallito. È il momento di abbandonare l’antica mentalità del ghetto accerchiato e di rivalutare la figura universalistica dell’ebreo della diaspora. Sono tesi molto provocatorie, che hanno suscitato un enorme dibattito e innumerevoli polemiche a partire dalla pubblicazione di “Sconfiggere Hitler” in Israele, nel 2007. L’autore, notissima figura pubblica israeliana, ex presidente del Parlamento, figlio di un uomo politico di grande influenza, ha avviato una critica radicale ai fondamenti attuali dello Stato di Israele, alla sua identità collettiva definita, sessant’anni dopo Auschwitz, quasi esclusivamente in rapporto con l’Olocausto”.

Probabilmente Burg ignora che il rabbino capo di Roma, Di Segni, pur di dare addosso a suo tempo ai pacifisti dalle bandiere arcobaleno contrari alla guerra in Iraq è arrivato a definire gli iracheni “i babilonesi di oggi”, con un chiaro e ridicolo riferimento all’odio evidentemente ancora oggi vivo contro i “babilonesi” stile Nabuccodonosor, cioè di 25 e passa secoli fa! Colpevoli secondo la vulgata di “avere ridotto in schiavitù gli ebrei e di averli deportati a Babilonia”. Tralasciamo il fatto che gli ebrei non sono mai stati deportati come schiavi, né a Babilonia né in Egitto, come hanno dimostrato perfino archeologi e docenti israeliani ed ebrei: queste e molte altre storie della bibbia sono solo belle leggende letterarie e spesso frottole nate per bassi motivi politico e/o “religiosi”, cose di cui la bibbia abbonda come qualunque altro “libro sacro”, e anzi sotto questo profilo l’Egitto dovrebbe reclamare all’Onu e far causa a Israele per lo scarso amore verso gli egiziani che la pasqua ebraica evidentemente comporta dati i falsi storici anti egiziani piuttosto odiosi su cui è basata. Da quando Ben Gurion, primo presidente di Israele e iniziatore della pulizia etnica di massa contro i palestinesi, diede l’incarico al grande archeologo ebreo Yigael Yadin di cercare i “titoli legali” della legittimità di Israele sulle terre dei palestinesi, cioè le prove archeologiche di ciò che sostiene la bibbia, è stato tutto un fiorire di delusioni. Yadin lavorò “come un negro” – o un falashà? – setacciando tutto il Sinai e la terra di Canaan, e più di recente gli archeologi ebrei Israel Finkelstein, israeliano, e Neil Asher Silberman, belga, hanno definitivamente dimostrato che sono stupende frottole sia l’emigrazione di Abramo da Ur che la schiavitù in Egitto e il mirabolante vagare in massa per il Sinai per ben 40 anni in attesa delle tavole della legge date da Dio a Mosè, tavole il cui testo originale lascia sbigottiti anche per la sua disumanità. Il buon Dio infatti si è affannato – tra l’altro – ad avvertire che “le colpe dei padri ricadono sui figli, anche fino alla terza e alla quarta generazione”: più che Dio, un pastore barbaricino armato di coltello, violento, vendicativo  chiuso nell’orizzonte delle sue capre sarde.

Da notare che Finkelstein è israeliano e di nome si chiama Israel! Ed è docente universitario di archeologia a Tel Aviv, non a Kabul. Ciononostante a causa delle sue scoperte, compreso il fatto che non c’è mai stata nessuna “Terra Promessa” da Dio per il semplice motivo che gli ebrei di quella terra erano semplici aborigeni, è odiatissimo da molti israeliani, specie se rabbini. Se l’ebreo Spinoza, uno dei massimi filosofi europei, già invitava a buttar via la bibbia, il nostro docente universitario Mario Liverani dimostra come sia il caso almeno di andare “Oltre la Bibbia”,  titolo di un suo bel libro ( http://www.cartesio-episteme.net/ep8/ep8-liveran.htm ) che conferma in altri modi ciò che anche Finkelstein e Silberman hanno dimostrato. E la Storia dimostra che perfino la Diaspora è solo un mito: vari secoli prima che la conquistassero i romani, gli ebrei se l’erano già squagliata in massa dalla Palestina, quanto mai arida e inospitale a dispetto della nomea fasulla di “Terra Promessa” addirittura da Dio in persona, tant’è che avevano già dato vita ai ben noti quartieri ebraici di Alessandria e della stessa Roma, oltre che ad un nugolo di latri in tutto il mondo mediterraneo. Gli stessi romani, quando hanno schiacciato le ribellioni ebraiche e distrutto il tempio di Gerusalemme non hanno certo fatto come a Cartagine e soprattutto non hanno cacciato via né deportato le masse. Persa la guerra contro l’occupazione romana molti ebrei se ne sono andati così come molti tedeschi se ne sono andati dalla Polonia o molti italiani dall’Istria  dopo la seconda guerra mondiale e moltissimi nostri meridionali sono emigrati dopo l’unità d’Italia fatta dai Savoia e ritagliata sugli interessi dl Nord Ovest, cioè del loro Piemonte e zone limitrofe.

Le scoperte dei vari Yadin, Finkelstein e Silberman hanno portato una persona onesta come l’archeologo domenicano francese Roland de Vaux ad ammettere ad alta voce, sia pure con grande dolore data la sua fede cristiana e il saio di domenicano: “Se la fede storica di Israele non ha fondamento storico, questa fede è erronea, e di conseguenza la è anche la nostra fede”. Problema che a dire il vero si dovrebbe porre anche per l’Islam, ma per ora tralasciamo le faccende di fede religiosa che sono per definizione basate su miti e certo non su verità storiche per il semplice motivo che queste fanno comunque torto a qualcuno mentre invece quelle possono consolare tutti. Quel che conta è che i “titoli legali” di cui andava in cerca Ben Gurion e per i quali tanto sangue è versato da 60 anni semplicemente non esistono. La legittimità di Israele, specie a fronte della comunità internazionale e dei laici di tutto il mondo non accecati da fanatismi di sorta, è fondata non sulle fole bibliche, ma sul fatto che da 60 anni esiste e quindi ha diritto di continuare ad esistere esattamente come lo Stato palestinese avrebbe diritto di esistere anch’esso. Sotto questo profilo, qual è la differenza tra chi come Ahmadinejad non vuole che neppure Israele, come del resto nessun altro Stato civile anziché tribale,  debba essere per forza governato da una sola etnia e chi come Lieberman e ormai di fatto l’intero governo israeliano non vuole, assolutamente non vuole che nasca lo Stato dei palestinesi?

Ciò che invece è bene non tralasciare è che Di Segni è prigioniero addirittura di Nabuccodonosor e dei babilonesi…. Di Segni è prigioniero cioè non solo della seconda guerra mondiale e di Hitler, cioè del secolo scorso, ma perfino di fatti di più o meno 2.500 anni fa. Chissà che torcicollo, poverino, a furia di guardare sempre così indietro. Non vorrei mancare di rispetto a nessuno, ma qui c’è da chiedersi se si deve ridere o piangere. Il lato comico, o meglio tragico è che Di Segni s’è accanito con dotte citazioni biblico-talmudiche contro il simbolo dell’arcobaleno bandiera di quei pacifisti, ma non ha mai detto nulla di simile, anzi non ha proprio fiatato e se n’è stato invece ben zitto quando alla nota rappresaglia militare israeliana contro Jenin, sfociata nel noto “piccolo” massacro, gli alti comandi diedero il nome proprio di Arcobaleno: “Operazione Arcobaleno” era infatti il nome di quella “piccola” mattanza che non può essere passata inosservata neppure ai molto attenti occhi di Di Segni a casa delle enormi polemiche cui diede vita, compreso l’intervento dell’Onu, inutile come sempre, e il suo tentativo di mandare propri uomini nella martoriata Jenin, proposta prontamente respinta da Israele come tutte le altre che prevedono lo schieramento di uomini dell’Onu in veste di osservatori o peacekeeping. Poi non ci si può sorprendere se – come è clamorosamente stato rivelato dai giornali israeliani – ci sono rabbini in Israele che hanno incitato i militari a non avere scrupoli nella mattanza a Gaza, come peraltro in mattanze precedenti. Non vorrei che a furia di torcersi il colo per guardare sempre e solo indietro anziché anche in avanti ci si trovasse prima o poi di fronte a “mesopotamici”, magari iracheni, che facendo altrettanto e (s)ragionando allo stesso modo pretenderanno il ritorno a Ur dei discendenti di Abramo, visto che da Ur se ne erano andati “appena” più o meno 3.000 anni fa… Accampando proprio i “titoli legali” garantiti dalla bibbia, un Ben Gurion mesopotamico di oggi potrebbe pretendere di comandare sui discendenti dei mesopotamici partiti con Abramo da Ur, noti in seguito come ebrei. Quando la logica e i “titoli legali” vengono usati a mo’ di elastico delle mutande, allargabile o restringibile a piacere, caratteristica tipica sia delle mutande che di tutti i cosiddetti libri “sacri”, non si può escludere nulla, neppure eventuali follie di questo genere.

Come si vede Burg, che non è certo di sinistra, ci va giù pesante, come ci vanno giù pesante molti altri israeliani, per esempio il giornalista Gideon Levi e le molte organizzazioni pacifiste israeliane di cui trovate il link sulla destra del nostro blog. Ci vanno con mano piuttosto pesante anche ebrei italiani come Moni Ovadia e Gad Lerner, dei quali dei quali riporto alcuni interventi alla fine di questo mio articolo. Tutti molto più pesanti dell’affermazione di Ahmadinejad a Ginevra sul razzismo di Israele. Le parole di Rivlin e di Peres, per non dire le esibizioni dei nostri opinionmaker, sono quindi speciose, e anche un po’ ridicole. Oltretutto, sono offensive anche verso le vittime della Shoà, usate a ogni piè sospinto per giustificare anche l’ingiustificabile e tappare la bocca ai critici: strumentalizzare così i vari milioni di vittime della Shoà, usandoli a mo’ di feticcio, gli stessi di cui fino a pochi decenni gli scampati e i sopravvissuti preferivano non parlare anche perché è difficile – e certo non solo per gli ebrei – spiegare come mai Hitler e i nazisti nella realizzazione dei genocidi non abbiano incontrato nessuna resistenza armata oltre quella del ghetto di Varsavia.

Israele non è razzista, certo, però gli stessi falashà, cioè gli ebrei portati via dall’Etiopia con un gigantesco ponte aereo israeliano, si sono lamentati per il trattamento un po’ razzista cui sono fatti segno. E c’è anzi un bel libro, “Vai e vivrai”, dal quale è stato tratto il bel film omonimo, centrato proprio sulla discriminazione cui sono fatti segno i falashà. Fatto incredibile e tribale, il libro e il film raccontano che il rabbinato israeliano li ha obbligati a “purificarsi” pungendo il pene dei maschi per versare una goccia di sangue secondo l’antichissima teologia riassunta da S. Paolo: “Senza versamento di sangue non c’è perdono”. Israele non è razzista, certo, però sono apertamente razzisti non solo i partiti ultrareligiosi, niente affatto solo folcloristici, ma soprattutto l’attuale ministro degli esteri Avigdor Lieberman, che con il suo partito Israel Beitanu non vede l’ora di poter “traferire”, cioè deportare, i palestinesi in blocco e gli arabi con cittadinanza israeliana, che evidentemente sono visti peggio dei falashà. Israele non è razzista, certo, ma i deliri e i progetti politici di Lieberman cosa hanno di diverso dalla nostre leggi razziali di infausta memoria? Israele non è razzista, certo, ma pretendere che i cittadini di etnia araba o palestinese per non essere un domani deportati oltre confine giurino fedeltà a Israele “Stato degli ebrei” cosa ha di diverso dal giuramento di fedeltà al fascismo preteso durante il nostro Ventennio nero?

Le persone oneste come Burg hanno capito che bisogna cambiare registro. Ridurre l’ebraismo al solo tifo per Israele sempre e comunque significa di fatto svuotare il ruolo che nel corso della Storia gli ebrei hanno sempre avuto di refrattarietà e antidoto ai totalitarismi. La politica sionista arabofoba su cui da decenni insistono i governi israeliani, ben diversa dal sionismo di un Judah Magnes, riduce sempre più Israele a un enorme ghetto in un’epoca in cui i ghetti non hanno più motivo di esistere perché la globalizzazione abbatte i confini anche se non sempre in modo equo. Fare di Israele un altro ghetto oltre che anti storico significa anche esportare in Medio Oriente incubi e colpe che sono dell’Europa, la vera responsabile del “Crimine dell’Occidente” , titolo di un bel libro di Viviane Forrester che ha un sottotitolo emblematico ed esplicativo: “Alle radici del conflitto arabo-israeliano” (  http://www.ibs.it/code/9788879287432/forrester-viviane/crimine-dell-occidente ).  Lo Stato di Israele è nato per volontà dell’Onu, che però aveva deciso la parallela e gemella creazione ANCHE dello Stato palestinese, ucciso quando ancora era un feto, e di recente si è scoperto che Israele è nato soprattutto per le mire antiamericane di Stalin, così come è documentato che, poco simpatico agli Usa che pure hanno fatto molto per quel voto dell’Onu, dal ’67 in poi è invece diventato il cane da guardia della Casa Bianca in quella parte del mondo, cane che ha man mano imparato a far ballare al padrone la propria musica, come vorrebbe fare adesso anche con Obama.

Stando così le cose, la sceneggiata di alcuni Paesi europei, guidati dalla sempre più pavida e sempre più al rimorchio Italia, con un ministro degli Esteri tra i più scialbi e meno capaci che si siano mai visti su piazza, Paesi che da Ginevra sono scappati “per evitare accuse di razzismo a Israele” è stata solo una iniziativa penosamente servile. Oltre che politicamente irresponsabile. Perché si può criticare o accusare anche pesantemente di razzismo e anche peggio tutti, dagli Usa alla Cina, dalla Turchia all’Inghilterra fino al Vaticano, ma non Israele? Perché certe cose le possono dire Burg e infiniti altri, ma se le dice un capo di governo iraniano dobbiamo ingannare l’opinione pubblica facendo credere che è in preparazione un’altra Shoà? La libertà di critica, anche sballata, non è uno dei fondamenti della convivenza civile e della democrazia, oltre che del diritto internazionale? Si vuole assolutamente farci passare dalla “pura razza ariana” alla “pura razza israeliana”… Per giunta buttando a mare i Burg e i molti altri come lui. Che tristezza. E che vergogna. Che Israele faccia la sua politica, che ovviamente gronda “sangue e merda” come la politica di qualunque altro Stato, non mi scandalizza e non mi fa rabbrividire più di tanto. Quello che mi scandalizza e mi fa rabbrividire è la nostra ipocrisia. Particolarmente lurida perché va ad aggiungersi alle molte, troppe malefatte da noi compiute sia contro gli ebrei che contro gli arabi. I governi israeliani non è che cerchino di nascondere o negare le loro malefatte più di tanto, esibiscono i muscoli, i carri armati, i bombardamenti e gli omicidi più o meno “mirati”  perché sanno di poter contare sui rapporti di forza a loro favore e quindi del resto se ne possono fregare, Onu e diritti internazionali compresi. Naturalmente si illudono – come tutti coloro che usano la violenza militare anche a sproposito – che i rapporti di forza resteranno in eterno a loro favore, ma questo è un altro discorso. Invece noi come sempre sentiamo anche il bisogno di spacciarci per brava gente, e quindi preferiamo voltarci dall’altra parte, usare Israele di fatto come ferro di lancia contro il mondo arabo, come cuneo che lo divida, e continuiamo a blaterare di “processo di pace” e di “Stato palestinese” sapendo bene che ormai sono solo frottole, truffe e miraggi, ce ne fottiamo in realtà anche delle vittime israeliane, e facciamo finta di non sapere che siamo ben felici di lasciar fare a Israele “il lavoro sporco” anche per noi, come mi ha fatto giustamente notare una italiana che vive a Sderot e ci tiene a far sapere che è ebrea. Se Israele fa mattanze come quelle di Gaza o assale il Libano con violenza militare spropositata è solo perché noi permettiamo lo faccia, glielo lasciamo e anzi  glielo facciamo fare perché ci fa comodo. Porcamente comodo. Ovviamente ci illudiamo che sia solo Israele a pagare anche in futuro le conseguenze una politica sempre più in un vivolo cieco, ma di solito la Storia non fa di questi sconti: la Storia sa bene come si svolgono i fatti, e non si lascia incantare da film come “Italiani brava gente”…. La Storia sa bene che è ladro sia chi ruba che chi gli tiene il sacco.

Questa mania di rimuovere le nostre colpe addossandole ad altri che non c’entrano assolutamente, per far pagare loro lo scotto che dovremmo invece pagare noi, prima o poi ci costerà cara. Hitler è stato un fenomeno europeo e cristiano, anzi cattolico, non arabo e musulmano, e nel mondo arabo o islamico nulla di simile potrebbe mai sorgere né mai se visto da che mondo è mondo. Hitler e il nazismo sono stati gli alleati dell’Italia e in una guerra tanto criminale quanto demenziale chiamata Seconda Guerra Mondiale. Gli ebrei li abbiamo perseguitati, e a volte sterminati, noi, noi mondo cristiano, Italia e Chiesa compresa, non gli iraniani (!) o gli arabi. Almeno a certe disonestà dovrebbe esservi un limite e anziché dire scemenze i vari Frattini, Fini e compagnia ragliante meglio farebbero a dare almeno una occhiata al libro “Genocidio, una passione europea” ( http://www.ibs.it/code/9788831796675/bensoussan-georges/genocidio-una-passione.html ). Poi – come ho già detto altre volte – c’è il libro “Olocausto americano” ( http://www.ibs.it/code/9788854502727/burg-avrahm/sconfiggere-hitler-per.html ), che più correttamente dovrebbe intitolarsi, al plurale, “Olocausti americani”, e ci sono vari bei libri che documentano le infinite mattanze, pulizie etniche e genocidi perpetrati da noi europei un po’ in tutto il mondo. Ovviamente brandendo la santa croce, i santi vangeli e la santissima bibbia, il vero bolo velenoso iniziale che giustamente Spinoza consiglia di buttare a mare, per impadronirci di terre altrui e ridurre in catene chi ci abitava. Sarebbe più saggio lasciare la Chiesa e i vari cleri fanatici alle loro responsabilità e quindi al loro destino anziché continuare a tenere la testa sotto la sabbia finché i vari fans dei vari Ben Gurion, Rivlin e Peres, fans sempre meno dissimili dai fans di Hamas, ci trascineranno in una nuova guerra. Ovviamente per esportate “valori e democrazia”, come ha imparato a balbettare anche Berlusconi, meglio se con le scarpe di cartone, la mantellina e armi “forgiate dalla Madre Patria”, ma utili solo per far fare quattrini ai loro costruttori e venditori.

Ma attenzione: tanta imbecillità, malafede e falsificazione dei dati reali non è fine a se stessa o necessariamente destinata alla sconfitta solo perché nega e stravolge la realtà, i fatti e la Storia. Anzi. E’ infatti funzionale ed alleata alla grande offensiva in atto contro la laicità, l’intelligenza critica e l’intelligenza scientifica, offensiva guidata in Italia dal Vaticano che sempre più sproloquia anche in fatto di scienza con un papa che attacca volentieri proprio la scienza e gli scienziati. Se il Vaticano tracima in tema di “religione”, cioè di fatto in tema di politica e interessi materiali camuffati da religione, i suoi lacchè e il nostro governo sono all’attacco contro la laicità, l’intelligenza critica e l’intelligenza scientifica indebolendo e demolendo man mano la scuola, l’Università, la ricerca e la stessa storia italiana, vedi i vergognosi balletti contro i partigiani e i continui tentativi di scardinare anche la Costituzione. (Caro Ignazio La Russa, ma allora i liberatori chi sono, solo gli americani contro i quali voi fascisti avete voluto fare la guerra alleandovi perfino con i nazisti? Si rende conto di cosa significa e comporta tutto ciò per i neofascisti come lei?) Del resto l’attacco alla laicità e all’intelligenza critica da parte del partito berluscone viene realizzato anche con la demolizione continua della decenza e la buona educazione tramite l’inondazione di volgarità, rutti, sbraco di tutti i tipi, “ammorbidimenti”, servilismi, conformismi  e vere e proprie falsificazioni operate dalle tv tenute al guinzaglio da Arcore. Siamo diventati il paese dei “diritti del concepito” quando sono fin troppi i nati cui viene negato il diritto di andarsene con dignità, costretti all’alimentazione forzata per decenni anche contro la propria volontà pur di far incassare i quattrini di questo mostruoso “mantenimento in vita” alle greppie cui attinge il Vaticano. Per non parlare dei nati che diritti non ne hanno e dei nati uccisi per i motivi più futili, dal fumo all’alcol, dalla mascalzonaggine al volante a quella dei “datori di lavoro” che se ne fregano delle prevenzione, fino alle guerre “giuste” cui a volte partecipiamo di rincalzo.

Siamo rimasti l’unico Paese occidentale nelle cui scuole pubbliche si insegna conteporaneamente la scienza e la religione, ovviamente cattolica alla faccia della Costituzione e per giunta con insegnanti scelti dai vescovi, cioè da un altro Stato (= Vaticano). In Occidente siamo ormai l’unico Paese nei cui luoghi pubblici, tribunali e ospedali compresi, si deve essere afflitti dalla esposizione di crocifissi alla faccia della Costituzione e dei molti che cattolici non lo sono o non lo vogliono comunque più essere. Siamo diventati il Paese nemico delle ricerche sulle staminali. Siamo diventati il Paese della Memoria intesa come mancanza di memoria per tutto ciò che ci disturba e ci pesa sulla coscienza, perciò ricordiamo solo il genocidio contro gli ebrei, come avessero il monopolio della sofferenza, ma solo quello perpetrato dai nazisti, tacendo sul genocidio nazista dei rom e altri obbrobbri della nostra alleata Germania nazista, ma tacendo anche sulle persecuzioni e discriminazioni contro gli eberi operate dalla Chiesa e sorvolando allegramente su tutti gli altri genocidi compiuti dagli europei, italiani compresi, un po’ quà e un po’ là nel mondo per “esportare la civiltà”. Infine, furbizia geniale davvero italiana, definendo “nazisti” e “antisemiti” ora questi e ora quelli, ma tutti rigorosamente fuori dai confini europei come se i nazisti fossero (e fossero stati) solo e sempre gli “altri”, ci facciamo un gigantesco bidet della coscienza nazionale: una bella rimozione della Storia e delle nostre responsabilità, compreso l’antisemitismo che è pur sempre nel dna di troppi, antisemitismo doppio visto che sono semiti non solo gli ebrei ma anche gli arabi.

Lavata così a buon mercato la coscienza e nascosto lo sporco sotto il tappeto, siamo diventati il Paese che più applaude al Diritto al Ritorno degli ebrei, assenti dalla Palestina da anche più di 2.000 anni, e che più fischia contro il diritto al ritorno, peraltro sancito anche dall’Onu e dal diritto internazionale, dei palestinesi che in Palestina ci hanno abitato fino a ieri, per non dire del tifo che molti di noi fanno per il “diritto biblico” degli israeliani hanno di cacciare da casa e dalla terra loro anche gli arabi e i palestinesi non ancora fuggiti.  Che strano: facciamo il tifo per il “ritorno” in Palestina di chi non c’è mai stato, ma per quanto ci riguarda, per quanto riguarda cioè il territorio italiano, lo neghiamo o lo concediamo col contagocce ai 100 milioni di italiani che ci vantiamo essere emigrati nel mondo dopo l’Unità d’Italia….

E’ evidente che tutto ciò significa gettare la logica e il raziocinio – oltre che la giustizia – alle ortiche, abbassare cioè il livello di intelligenza critica e di razionalità anche scientifica. Tutto ciò è il contorno e a volte il piatto forte del massiccio e spesso forsennato attacco in atto dall’Italia agli Usa contro il razionale e la continua esaltazione dell’irrazionale, spacciato spesso come “mistero” . Se non si può ancora impiccare in piazza Darwin e l’evoluzionismo  vietandone lo studio a scuola si può però blaterare massicciamente di “disegno intelligente”, modo un po’ contorto per attribuire a Dio l’intelligenza affermando che per noi è incomprensibile come il suo disegno e quindi ci si deve affidare ai suoi intermediari chiamati Chiesa e  clero…. Col gigantesco ricorso collaterale anche a maghi, fattucchiere, leggitori di tarocchi e della mano, dei fondi di caffè e del futuro, spesso ospiti in televisione, per non parlare del diluvio di telepredicatori negli Stati Uniti, dove ovviamente ognuno telepredica una cosa diversa da quella telepredicata dagli altri, esattamente come da secoli e secoli accade per le interpretazioni “autentiche” della bibbia, dei vangeli, che fanno a cazzotti tra loro anche dopo avrene definito “veri” solo quattro sulla marea di versioni che ne esistevano, e anche del corano nonostante abbia una origine molto più recente e almeno in apparenza meno controversa. Nonostante i troppi e sanguinosi fallimenti, è di nuovo in atto un gigantesco tentativo di imporci tabù e Verità preconfezionate, ovviamente  a spese delle verità. Come è noto, ne risente anche il giornalismo: stando così le cose è purtroppo inevitabile.

Abbassare il livello di intelligenza critica di un Paese o di una intera civiltà serve per meglio “guidarne” le popolazioni a un qualche altro “scontro di civiltà”. I Romani quando conquistarono i regni ellenistici arrestarono e demolirono l’altissimo livello delle scienze già raggiunto allora, cosa ben rappresentata dalla loro uccisione di Archimede nella conquista di Siracusa, perché a loro la scienza non serviva: per produrre, o meglio per far produrre agli altri, e godere di agi e ricchezze preferivano l’abbondanza di manodopera gratuita ottenuta con la conquista di enormi masse di schiavi per mezzo delle guerre continue che amavano fare. I  cristiani quando cominciarono a radicarsi e ad avere potere commisero tra i loro primi crimini l’incendio della gigantesca biblioteca di Alessandria, come dire di Internet oggi, e l’assassinio di Ipazia, donna colpevole di essere un genio della matematica. Oggi spira un brutto venti simile, ma su scala più vasta: da Washington al Vaticano, da Kabul a Roma, dall’Everest al Cairo, da Gerusalemme a Gaza è tutto un dare addosso alla laicità e all’intelligenza critica, è tutto un pretendere il bacio alla pantofola della “tradizione”, vale a dire sotto sotto alla pantofola del clero locale, e un pretendere che tutti si bevano e anzi si ingozzino delle relative fole, miti e balle varie. scambiare la letteratura per verità, e magari massacrare gli “altri” su una tale base, non è MAi stata una bella né felice cosa.

Quando è crollato il comunismo “realizzato”, cioè l’Unione Sovietica, dal Vaticano ai fondamentalisti americani passando per i soliti Casini e Pera è stato tutto un tripudio di cori per il “risveglio di Dio”. Bene. Anzi, male. Non s’è infatti svegliato solo il Dio di questi o di quelli, ma il Dio man mano diverso che ognuno invoca e pretende sia l’unico, il solo e il vero alla faccia del Dio altrui, a seconda dei casi e del marchio di fabbrica utile per cacciare i palestinesi o per odiare gli ebrei. Comunque sempre utile per calpestare le donne e vietare possano decidere di se stesse… Il papa si è fregato le mani un po’ troppo in fretta: anche le masse islamiche, “liberate” dal comunismo in Urss e dintorni, sono corse a prostrarsi davanti al loro Allah. Gli zelantissimi “studenti coranici, noti anche come Taliban, all’epoca ammiratissimi da tutte le nostre riviste femminili e portati poco meno che come esempio dai papalini d’Occidente, iniziavano anche la corsa verso le Torri Gemelle di New York…

Se per un Berlusconi signore delle tv, della pubblicità e del blablablà consumista sarebbe una vera pacchia avere come popolazione 60 milioni di consumatori piuttosto scarsi in capacità critiche e quindi ancor più creduloni, tutta questa belle gente, fanatici in malafede o illusi in buona fede, ci sta invece trascinando di nuovo verso il baratro. Questa bella gente è gente che non sa vivere senza scatenare i periodici massacri noti come guerre. Ed essendo gente moderna e di mondo non vedono l’ora che si usino anche le bombe atomiche, e non solo in modo sperimentale in qualche lontano atollo o sotterraneo del Nevada. Chi crede nella Fine del Mondo o Armageddon che dir si voglia, chi crede che farsi saltare per aria assieme ad innocenti sia la chiave del paradiso, tutti costoro non vedono l’ora di poter favorire la Fine con un bel botto nucleare. Le guerre hanno sì il pregio di massacrare un sacco di gente “infedele” o “selvaggia”, ma anche il difetto di non portare mai alla “redenzione” definitiva tramite Fine del Mondo. Una bella e sana guerra nucleare offre invece questa allettante possibilità. Un bel progresso, non c’è che dire.

E’ per tutti questi motivi che ci si deve opporre al Nuovo Oscurantismo e rilanciare invece l’Illuminismo, pretendere che il Terzo Stato conti quanto giusto e non che contino come una volta solo il clero e i nobili, cioè oggi i ricchi, i potenti e i parassiti di vario calibro.

Ed ecco alcune delle cose cosa scritte da Moni Ovadia e Gad Lerner capaci di mandare in bestie un Rivlin o un Peres:
http://www.libreidee.org/2009/01/moni-ovadia-perche-israele-ha-voluto-questa-guerra-miope/
– “La pace fra israeliani e palestinesi non è mai stata così lontana: le ultime elezioni consegnano Israele a una destra che in nessun modo potrebbe far digerire al paese un accordo coi palestinesi già rivelatosi “impossibile” per la leadership di centro-sinistra. «Ritengo che una simile eventualità non sia più un sogno, ma un mito», afferma Moni Ovadia su l’Unità il 13 febbraio. Il leader del Likud, Bibi Netanyahu, ha escluso ogni minima variazione dello status quo (occupazione permanente, nessuna restituzione dei territori), e «con l’inevitabile appoggio del partito razzista di Lieberman» avrà facile gioco nell’imporre come condizione non negoziabile il rifiuto di ogni concessione territoriale.

«L’opposizione, allo stato delle cose, è inesistente – accusa Ovadia – grazie al vergognoso comportamento di Ehud Barak e di tutti i dirigenti del Mapai che non hanno saputo trovare niente di meglio che misurarsi in una gara muscolare con il centro e la destra per contendersi con loro il palio del peggiore in campo, mettendo in vendita l’anima per un pugno di inutili voti».

Visto che non ci si può aspettare niente di buono dal nuovo governo di Israele, secondo Moni Ovadia non resta che interrogare gli attori della governance mondiale: Usa, Europa, Onu. «Sapranno rifiutare le aperte dichiarazioni di illegalità» giunte da Netanyahu e «condannarla senza mezzi termini come inaccettabile per una democrazia» o continueranno a «raggirare con atroce ipocrisia il sempre più abbandonato popolo palestinese?»”.
http://www.libreidee.org/2009/03/lerner-scherza-col-fuoco-limpresentabile-governo-di-israele/
http://www.libreidee.org/2009/04/moni-ovadia-fine-del-mito-democratico-di-israele/

Post scriptum: senza dimenticare che se in Iran c’è a capo del governo un Ahmadinejad anziché un molto più moderato Katami la responsabilità e di George W. Bush. Il suo essersi inventato di sana pianta “l’Asse del male”  ha gelato la stagione delle riforme che a Teheran Katami aveva aperto, anche a favore delle donne, così come ha mandato in malora il lavoro di Bill Clinton per risolvere con la Corea del Nord tutti i problemi, missili e “atomiche” coreane comprese, con i relativi trattati pronti da firmare. L’estemporanea iniziativa di Bush ha ovviamente offeso gli iraniani, che al momento dl voto – democratico quanto quello nostro, degli Usao di Israele – hanno dato la preferenza ai loro Storace. Con i noti risultati non proprio esaltanti.

Gli iraniani, gente la cui civiltà risale a oltre 4 mila anni fa, non hanno certo dimenticato che gli Usa hanno stroncato la loro nascente democrazia quando venne eletto a capo del governo Mossadeq e Wahington, per impedire i suoi piani di nazionalizzazione dell’industria petrolifera,  organizzò un colpo di Stato e corruppe con una forte somma lo scià Reza Pahlevi  perché destituisse e arrestasse per alto tradimento Mossadeq. Processato e condannato, Mossadeq a differenza di Saddam non venne ucciso, ma “solo” condannato a vita agli arresti domiciliari. In compenso i comunisti e presunti tali condannati a morte furono migliaia. Tutto ciò è stata la premessa per il successivo arrivo di Khomeini al potere. Altro che le facili panzane tanto di moda!

373 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x ber

    Il fatto che i nostri nipoti invece ci saranno, e forse già anche i nostri figli, mi pesa già oggi. E quando sarà il momento – senza fretta! – mi impedirà di morire serenamente.
    Un caro saluto.
    pino

  2. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x marco tempesta

    Non sapevo oggi fosse il giorno di S. Marco, l’ho letto nel post di Sylvi. Auguri anche da parte mia, dunque.
    pino

  3. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    L’eredità spirituale e morale della Resistenza, della lotta per la liberazione d’Italia vive nella Costituzione, Carta fondante della Repubblica, pietra angolare del nostro agire comune e della nostra rinnovata identità nazionale.

    Giorgio Napolitano.

    Roma 24 aprile 2009.

  4. Furtaya
    Furtaya says:

    In questa gloriosa data si celebrano in tutti i centri, grandi e piccoli d’Italia, l’anniversario dell’insurrezione nazionale del 25 APRILE 1945 e della LIBERAZIONE dal maledetto giogo nazifascista e la nascita della nostra amata ed attuale società democratica.

    La memoria è l’unica a poter soddisfare l’insopprimibile esigenza di trovare le proprie radici
    politiche, per assumere le proprie responsabilità della propria vita e della propria storia.

    Onore, ed eterna gloria a tutti i combattenti comunisti, socialisti, cattolici, della RESISTENZA, che con enorme sprezzo del pericolo immolarono le loro giovani vite per il ripristino della democrazia e della LIBERTA’ di tutto il popolo italiano.

    Oggi se noi possiamo esprimerci liberamente lo dobbiamo a loro, a tutti quei combattenti martiri sull’altare degli ideali di democrazia.

    W L’ITALIA REPUBBLICANA E DEMOCRATICA!!!

  5. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Marco,
    a proposito di Israele e di palestinesi, l’hai letto il precedente articolo di Nicotri? Dovresti leggerlo e meditarlo, tu che hai sempre negato un obiettivo di genocidio nei Territori Occupati. Tu che dicevi che i palestinesi invece di lamentarsi dovrebbero lavorare.
    Leggi, leggi; e meditaci sopra perchè Li Vigni dice, da persona bene informata, quel che io, nel mio piccolo, dico da anni.

    Una battuta sui poteri forti, che a sentir te dovrebbero venire sconfitti da quattro manifesti, in un mondo nel quale più nessuno li guarda. La soluzione al problema NON esiste, proprio perchè i poteri forti non la vogliono. Punto.
    Ahhh … ti rendo noto che, da che mondo è mondo, un uomo con un fucile comanda 100 uomini senza fucile. A meno che dieci uomini senza fucile non siano disposti a morire.

    Colgo anche l’occasione per ringraziarti per il tuo bel messaggio n. 79. Ma pretendere che la Silvy legga e capisca mi sembra un sogno, ancorché piacevole.
    Un caro saluto U.

  6. nik cometa
    nik cometa says:

    … torno or-ora, da una celebrazione della guerra di Liberazione del 25 aprile!! ho incontrato vecchi amici e vicini di casa, cche non sapevo fossero comunisti… Viva il 25 Aprile!!! Viva l Italia antifascista!!
    Viva le Vittime della Resistenza!!! a Loro!! eterna gloria!!!

    … x gli sconfitti, la via non è la presidenza della camera, ma nelle fogne, cche ora ristrutturate e con la prossima legge sullumento delle cubature, le carogne potranno ampliare del 20% il loro abitat naturale!!
    Nik Cometa

  7. Faust
    Faust says:

    … il 25 Aprile, x festeggiare ho rivisto con gioia un pezzo di Nanni Moretti… è ho ancora conati di vomito… alla vista di e con tre facce come quelle oggi in copertina dellUnita… sinceramente mi vergogno… come siamo decaduti… manco piacesse anche annoi lodore delle fogne… cche schifo!!! con i mafiosi e i p2isti a rappresentare La Resistenza… e i discendenti degli Eroi che hanno vinto… dispersi, e confusi con gli sconfitti e da nessuno rappresentati!!! La mafia cannibbalizza gli eventi…Oggi è seduta sulle poltrone del governo e sconvolge la storia, assua immagine e comandanzia…. la merda ha varcato gli irti colli.. Oggi digiuno!!!!

    http://video.unita.it/?video=927

    Faust

  8. Faust x ..non ho ancora riflettuto sul tema..
    Faust x ..non ho ancora riflettuto sul tema.. says:

    risponde il presidente P2istae con due braccini destri, previti e dellutero

    http://www.unita.it/rubriche/cotroneo

    Ai cronisti che gli hanno posto la domanda, ha risposto: «È un tema su cui non ho ancora messo la testa. Ci sono state differenze anche se la pietà deve andare anche a coloro che credendosi nel giusto hanno combattuto per una causa che era una causa persa. Su questo tema rifletteremo».

    E basta la buona fede per dimenticare, attraverso il nobile sentimento della pietà, 2273 stragi naziste e repubblichine che hanno ucciso, torturato e massacrato 25 mila tra uomini, donne e bambini in soli due anni, tra il 1943 e il 1945? Il 15 aprile 2003, nella XIV Legislatura, è stata istituita una commissione parlamentare d’inchiesta sulle cause dell’occultamento dei fascicoli relativi a crimini nazifascisti. I fascicoli sono 695, occultati per più di mezzo secolo in un armadio, che è stato denominato “l’armadio della vergogna”. Purtroppo è tutto scritto da sempre. Purtroppo quel fiume carsico che non riaffiora, e che ha portato alle stragi di quegli anni, è ancora lì. Il presidente Berlusconi dice di voler riflettere. Ma come ha scritto il commediografo francese Tristan Bernard: «È meglio non riflettere affatto che non riflettere abbastanza».

  9. Anita
    Anita says:

    x Uroburo #100

    In riguardo a trapiantare, io faccio come dice lei.
    Lo scorso anno, con aiuto perche’ sono molto pesanti, ho cambiato i vasi ai miei oleandri, ho grattato la terra esterna delle piccole radici ed l’ho anche fatto di sotto.
    I miei vasi sono di almeno 30″ = 76 cm in diametro.
    Gli oleandri hanno goduto ed hanno invernato al coperto benissimo.
    Alcune piante possono subire un trattamento piu’ drastico, alcune preferiscono essere “root-bound”.

    Buon pomeriggio,
    Anita

  10. ..non ho ancora riflettuto sul tema.. ed ha continuato... oggi ho scoperto di avere due braccia destre e un saluto solo... ammano tesa..
    ..non ho ancora riflettuto sul tema.. ed ha continuato... oggi ho scoperto di avere due braccia destre e un saluto solo... ammano tesa.. says:

    …. il ppremmier, non ha un braccio sinistro e uno destro… No!! llui è diverso… ha due braccione, ambedue destre, previti e dellutero, sono i suoi bracci destri, e uno di sicuro xcche condannato x mafia (dellutero) sono mafiosi e fascisti P2isti… quindi criminali sociali… certo che non devesser comodo avere due braccia del genere cche comandano il cervello del nano… cche ppaese strano littaglia!!! produce mostri!!
    … aqquando rriina al Ministero della Cultura???

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    L’ultimo esempio di stupro della ragione consumato da Ratzinger:

    “Benedetto XVI: “E’ parte integrante della scuola italiana
    e l’insegnante è una figura importante per i ragazzi”
    Il Papa difende l’ora di religione
    “Contribuisce ad una sana laicità”

    Il Papa difende l’ora di religione “Contribuisce ad una sana laicità”

    CITTA’ DEL VATICANO – L’ora di religione è parte integrante della scuola italiana ed è esempio di “laicità positiva”. Lo ha ribadito oggi il Papa. “L’insegnamento della religione cattolica è parte integrante della storia della scuola in Italia, e l’insegnante di religione costituisce una figura molto importante nel collegio dei docenti”, ha detto Benedetto XVI, come dimostra anche il fatto che “con lui tanti ragazzi si tengano in contatto anche dopo i corsi”.

    Il Papa ha voluto riaffermarlo oggi nel modo più solenne, concludendo in Vaticano il Meeting degli insegnati di religione promosso dalla Cei, che era stato aperto giovedì scorso dal cardinal Angelo Bagnasco e dal ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini.

    Applaudito dagli ottomila professori radunati nell’Aula Nervi, il Papa ha sottolineato che “l’altissimo numero di coloro che scelgono di avvalersi di questa disciplina è il segno del valore insostituibile che essa riveste nel percorso formativo e un indice degli elevati livelli di qualità che ha raggiunto”.

    Lungi dal costituire “un’interferenza o una limitazione della libertà”, la presenza nella scuola pubblica italiana degli insegnanti di religione selezionati dalla Chiesa cattolica “è, anzi, un valido esempio di quello spirito positivo di laicità che permette di promuovere una convivenza civile costruttiva, fondata sul rispetto reciproco e sul dialogo leale, valori di cui un paese ha sempre bisogno”, ha aggiunto il Papa.
    ……………………………………

    Avevano ragione queli che cantavano la canzone “Il Paese dei cachi”. Ormai siamo alle spremute di cachi….
    Ratzinger sproloquia perché è raggiante di poter far nominare ai suoi vescovi anziché allo Stato italiano, che però li paga, gli 8.000 “insegnanti” di religione, figura che è un rimasuglio del fascismo e che esiste solo nel Belpaese dei Cachi e delle Tonache. Tramite questi baldi 8.000 il Vaticano conta, oltre che di trascinarci meglio nello “scontro di (in)civiltà”, anche di poter riguadagnare il terreno perduto a man bassa nelle chiese. Li cacci dalla porta e ti rientrano dalla finesta. Scappi dalle chiese, e te li ritrovi a scuola…..
    A parte il ridicolo dell’affermare che questi 8.000 avanzi del fascismo aiutano una “sana laicità”, e chissà che cavolo ne sa il papa di laicità, per giunta sana, ci sarebbe da chiedergli come mai la laicità esiste – ben più radicata e robusta della nostra – in Paesi come gli Usa, la Cina, la Francia, la Spagna, l’Inghilterra, la Grecia, la Russia, il Sud Africa, ecc., dove nessuno si sogna di riportare il Medioevo nelle scuola tramite gli “insegnanti” di religione.
    pino nicotri

  12. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Pino,

    personalmente , purtroppo non mi faccio nessuna illusione.
    Anzi..
    Intanto ti ringrazio per i contributi portati al dibattito che tu stesso hai innescato da tempo.
    Mi servono poichè per quanto si conosca , non si conosce mai abbastanza.
    Il mio pezzo in effetti è stato semplicistico a “bella posta”, tanto per “sgomberare il campo” dai troppi “a priori”voluti e non voluti che oggettivamente “sovente” portano la discussione su tematiche fasulle che “poco” hanno a che vedere con i dati “oggettivi”,
    Le questioni “complesse” non hanno mai “soluzioni” semplici e questo se vale per le Scienze vale a maggior ragione per la “società.
    Ma ignorare a bella “posta” i fondamentali, contenuti in molta parte dei tuoi interventi , è fuorviante , portano a parlare del sesso degli “angeli” anzichè a sintesi logiche come quelle di Peter a cui aggiugerei semmai questa notazione..”la questione Israele-Palestinese ha qualche speranza di soluzione nel quadro di una soluzione in cui le classi subalterne di entrambi le parti anzichè essere carne da cannone si renderanno conto che spararsi addosso non è proprio una bella soluzione…
    Diversamente la “Questione” è stata scientificamente creata apposta per non essere risolta…ed anche bene per la verità..

    un saluto
    cc

  13. Controcorrente
    Controcorrente says:

    PS-
    Dimenticavo di aggiungere che proprio Lì sarà più difficile che avvenga, mentre da altri parti è possibile che ritorni con il tempo una “ripresa” di coscienza..fattore moltilplicatore è proprio la “globalizzazzione” che se da un lato spiana le identità dall’altro spiana anche i lati più deleteri di essi e cioè i nazionalismi..sostanzialmente il caos o disordine mondiale ,ci renderà tutti più “poveri”, magari chissà che riprenda a funzionare il cervello…

  14. Vox
    Vox says:

    COINCIDENZE

    Sei mesi prima di venire assassinato a Dallas, JF Kennedy aveva sfidato l’esistenza della Federal Reserve (ovvero i vari Rothschild, Morgan, Rockefeller, Goldman, ecc.) e un mese prima di morire aveva detto all’ American Zionist Council (AZC), organizzazione progenitrice dell’odierna AIPAC, che doveva registrarsi sotto la voce “agente straniero”, come prevedeva (e ancora prevede) la legge Usa in materia, per tutti i paesi. Tranne Israele…

    http://careandwashingofthebrain.blogspot.com/2009/04/1-month-before-jfk-was-murdered-he-told.html

  15. Vox
    Vox says:

    25 APRILE
    FESTA DELLA LIBERAZIONE

    Una delle cose VERAMENTE da festeggiare in questo paese.
    I “dubbi” e la pieta’ per fascisti e repubblichini (che, “poveretti”, credevano genuinamente di stare dalla parte giusta, come del resto anche le SS) lasciamola fuori della porta, per psiconano & affini.

  16. Hanno tentato di in kulare la Cina con la balla dell'influenza aviaria e ora se la pigliano in quel posto loro con la febbre suina! Chi di aviaria colpisce, di suina perisce...
    Hanno tentato di in kulare la Cina con la balla dell'influenza aviaria e ora se la pigliano in quel posto loro con la febbre suina! Chi di aviaria colpisce, di suina perisce... says:

    Messico e Usa in allerta per la diffusione del virus che ha già ucciso 61 persone
    Il ceppo è una ricombinazione di quello suino con quello umano, mai visto prima
    Febbre suina, cresce l’allarme
    Oms: “La situazione è seria”
    I consigli del ministero della Salute per chi viaggia nei Paesi a rischio

    Febbre suina, cresce l’allarme Oms: “La situazione è seria”

    CITTA’ DEL MESSICO – Le autorità di Messico e Stati Uniti sono in allerta nel tentativo di contenere l’epidemia di influenza suina che si teme abbia già fatto 61 morti in Messico (venti i casi già accertati) e contagiato otto persone negli Stati Uniti. L’allarme è già esteso in tutti i Paesi latinoamericani: sono aumentati i controlli negli aeroporti e sono stati attivati piani sanitari di emergenza per evitare il contagio. Secondo l’Organizzazione mandiale della sanità, “c’è il rischio di una pandemia” e la comparsa di questo virus è “una situazione seria”, che è necessario seguire da vicino.

    L’allarme in Messico. Ieri il presidente del Messico, Felipe Calderon, ha presieduto un incontro con i massimi esperti sanitari del Paese per valutare la situazione. L’influenza suina, un sotto-tipo del tradizionale ceppo H1N1 che si è trasferito dai maiali all’uomo, ha causato nella capitale messicana e in un’area limitrofa almeno 20 morti e un migliaio di contagi. I primi casi sono stati individuati il 13 aprile, ma solo da giovedì si è compresa l’estensione e la gravità dell’epidemia. Il Messico ha chiuso scuole, musei, biblioteche, teatri in tutta la capitale e in una provincia vicina, “fino a nuovo ordine”.

    Un virus mai visto prima. Le autorità sanitarie tuttavia fanno notare che la media dei decessi non è aumentata e non si è verificato quell’incremento esponenziale dei contagi che si temeva. Le analisi genetiche mostrano però che il ceppo incriminato è una mescolanza mai vista prima tra virus aviario, suino e di essere umano. E il fatto che la gran parte dei decessi riguardi persone tra il 25 e i 45 anni è considerato un preoccupante segno che fa pensare alla pandemia perché le influenze stagionali tendono invece a colpire gli anziani e i bimbi piccoli.

    Usa: “Tardi per contenere l’epidemia”. Negli Usa, il direttore del Centro di controllo e prevenzione delle malattie di Atlanta, Richard Besser, ha osservato che “probabilmente è troppo tardi” per riuscire a contenere una nuova epidemia. I casi accertati sono otto tra California e Texas (sei risiedevano nel sud della California e due nell’area di Sant’Antonio, in Texas) ma solo una delle persone era stata in Messico. Sotto osservazione alcune decine di studenti di un liceo nel Queens che hanno accusato sintomi sospetti. Il governatore della California, Arnold Schwarzenegger, ha detto di avere un “rigoroso” piano di risposta all’epidemia. Ma Besser insiste: è probabilmente troppo tardi per cercare di contenerla vaccinando, trattando o isolando la popolazione.

    Stesso virus in Messico e Stati Uniti. L’Organizzazione mondiale della sanità, che oggi ha tenuto una riunione di emergenza, ha fatto sapere che la struttura genetica del virus contratto da 12 vittime analizzate in Messico è lo stesso degli otto contagiati in California e Texas. Questo fa temere il cosiddetto ‘salto di specie’, ossia che la malattia possa essere trasmessa “da uomo e uomo”, come riferito da Anne Schuchat, direttore del Centro di immunologia e patologie respiratorie del Cdc di Atlanta.

  17. Anita
    Anita says:

    x 117

    Lei e’ come quelli che gioiscono quando succede un terremoto, e ringraziano Allah.

    Per sua norma, l’avian flu ha colpito maggiormente il Vietnam ed ancora fa strage.

    Le nazioni e Stati colpiti sono:
    Vietnam, Asia, Europa, Near East, Africa, Canada, New Jersey, Maryland, Texas………and more.

    Ecco una lista di Nazioni colpite, puo’ andare indietro fino al 2004.

    http://www.oie.int/downld/AVIAN%20INFLUENZA/A_AI-Asia.htm

    Adesso se lo metta lei in quel sito !!!

    Anita

  18. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    Spero abbia passato un buon 25 aprile, nel nome della libertà recuperata e della Costituzione!
    Quando sono passata davanti alla Rocca Bernarda ho pensato a lei!
    Giornata splendida nei colli orientali del Friuli, fra un vigneto, un castello , una fattoria e una chiesa; molte, soprattutto quelle campestri, quelle “ch’erbose hanno le soglie”…dedicate a S. Marco.

    La premessa per dirle che la riflessione di Marco, (ho brindato con un notevole picolit alla sua salute!) l’ho attentamente letta e non può che trovarmi d’accordo, per quel po’ che possa capire quell’unico neurone che posseggo!

    Ma Marco parla di buon senso, di tolleranza e anche di capacità di andare incontro agli altri, pur nelle diverse esperienze di vita, con disponibilità, con creatività, con apertura mentale.
    Cose importanti e difficili!
    E ‘sicuro di essere d’accordo? O sarebbe un sogno , ancorchè piacevole, se lo fosse?

    Marco ha, in mezzo alla barba, occhi dolci, sorridenti, sognanti!!!
    I suoi come sono?

    un cordiale mandi
    Sylvi

  19. Anita
    Anita says:

    x 117

    Influenza suina, allerta mondiale
    Morti e contagi tra Messico e Usa

    20 decessi accertati e 900 infetti.

    Le autorità messicane chiudono
    scuole, università, teatri e musei
    L’Italia non corre nessun pericolo

    CITTA’ DEL MESSICO
    Venti casi accertati e quarantadue sospetti: questo il bilancio ufficiale dei decessi causati dal virus della febbre suina che ha portato un migliaio infezioni negli stati messicani di Città del Messico e San Luis mentre altri otto casi, non mortali, si sono registrati negli stati americani della California e del Texas.
    Continua………..

    http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200904articoli/43128girata.asp

    Lei si rallegra per il virus mortale che ha colpito il Messico, il Messico non fa parte degli Stati Uniti.

    Come al solito i “trolls” non si firmano.

    Anita

  20. Faust x Linosse
    Faust x Linosse says:

    … grazie amico Linosse, bella la clip degli Stormy Six… eddomani è 26 Aprile eppoi il 26 maggio.. ma di ccche si parleraa?? sempre il P2ista cche rappresenta La Resistenza… I ladri, gli evasori, i corruttori di giudici, lo spergiuro, il contumace, il pluriprescritto, il treccartista truffatore di coscenze…il mafioso… Non me ne faccio coscenza possibbile… e neanche un immagine… di in quanta mmerda vogliono che nuotiamo x far contento il rre… pputtanaeva!!! Attenti al nanopartigiano!!! questo è Unto evvelenoso… mortaccissua!!! Vomitevole al suo fianco larussa e schipani.. sulla copertina dell Unita… arrappresentare La Resistenza… ppppuuu!! fascisti schifosi… arridatece Bobo!! cche li ssfancula come meritano… mortaccilloro e dicchi li vota ssti delinquenti sociali!!!
    Faust

  21. Faust x la Sylvi e Uro... parlando del marcolino...
    Faust x la Sylvi e Uro... parlando del marcolino... says:

    Marco ha, in mezzo alla barba, occhi dolci, sorridenti, sognanti!!!
    I suoi come sono?

    …approposito di marco… ma siamo sicuri cche la Sylvi lo ha conosciuto??? allora se vede i tuoi occhi interiori…caro Uro… si inginocchia e ti chiama ggesuu… sempre se parliamo di occhi…
    tanto ppe-ddi… macche sstamo addi?? ma nun cciavemo de cche pparlla… dellocchi de marco tempesta e ddi come saran quelli… dellUroburo… Hai raggione Uro… la Sylvi… da ricovero in un paradiso oculistico… urgente… un mio nonno diceva se pensa come osserva… se tutto vabbene, siamo rovinati… ciao Sylviuccia, te veribben!!! Salutami il tuo marito martire essanto ssubbito!!!
    Faust

  22. Ittagliani brava ggente fin da bambini. a Cina con la balla dell'influenza aviaria e ora se la pigliano in quel posto loro con la febbre suina! Chi di aviaria colpisce, di suina perisce...
    Ittagliani brava ggente fin da bambini. a Cina con la balla dell'influenza aviaria e ora se la pigliano in quel posto loro con la febbre suina! Chi di aviaria colpisce, di suina perisce... says:

    BABY RAPINATORI ASSALTANO PASTICCERIA: 3 ARRESTI A COMO

    Una pasticceria e’ sempre un’attrazione per tutti, soprattutto per bambini e ragazzini. Vedendo talune leccornie in vetrina viene proprio voglia di dare l’assalto. Peccato che i tre ragazzini che l’hanno fatto ieri sera erano armati di coltellacci e non hanno chiesto al pasticcere cannoli alla siciliana e neppure zeppole: hanno voluto l’incasso. Poi sono fuggiti, non hanno fatto molta strada e ora sono rinchiusi nel carcere minorile del ‘Beccaria’ di Milano. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il terzetto di baby rapinatori, (uno di 15 e gli altri due di 17 anni) sono entrati come normali clienti, poi una volta davanti alla cassa hanno estratto tre coltelli da macellaio, uno con lama da ben 27 centimetri, e hanno minacciato di morte il pasticcere se non avesse consegnato il denaro. L’uomo, titolare della ‘Pasticceria Caffetteria Chiodi’ di Mariano Comense, non ha opposto resistenza e ha soddisfatto le loro richieste. Appena se ne sono andati ha immediatamente chiamato i carabinieri della Compagnia di Cantu': uno e’ stato preso mentre fuggiva in sella a una scalcagnata bici e con il bottino, un altro aveva scavalcato la recinzione di una palazzina nascondendosi nei garage ma e’ stato preso. Entrambi sono residenti a Sesto San Giovanni. Il terzo, invece, l’hanno prelevato a casa sua, non lontano dal luogo della rapina.
    ——————————
    fossero rumeni o “marrocchini de medda” ci sarebbero già nomi e foto. Giornalisti di medda pure loro.
    Mar Okkino

  23. Vox
    Vox says:

    @ Anita
    Influenza suina
    Un’altra influenza ‘strana’, secondo la mia modesta opinione. Un virus-mutante con le caratteristiche dell’aviaria + suina + umana…
    Uhm…
    Mi sa di prodotto di laboratorio.

  24. ber
    ber says:

    Caro Pino,
    Ci sono quelli che costruiscono,e quelli che distruggono,…i primi dovrebbero superare sempre i secondi,
    e quando i distruttori prevalgono , quelli che
    stanno costruendo buttano la cazzuola e se ne vanno avviliti,ma,
    per il bene dell’umanita’, l’avvilimento dura poco,…costruttori si nasce ed e’ un marchio indelebile che dura tutta la vita.

    Ti leggo sempre volentieri.
    Un caro saluto,Ber

  25. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Vox

    E noi? Se per cortesia ci riassume il contenuto dei link da lei postati per Anita forse capiamo qualcosa di più anche noi. Visto anche che a quanto pare non si tratta di un argomento da poco. La pandemia suina può sbarcare anche in Europa, Italia compresa, anche se a onor del vero di bipedi suini in giro ce ne sono già troppi.
    Un saluto.
    pino nicotri

  26. ber
    ber says:

    Caro Uro,
    sono d’accordo con te che gira e rigira c’e’ sempre dietro il denaro
    e dato che gli ebrei sono abili manipolatori della finanza altrui,…
    l’adoperano per i loro scopi.
    La comunita’ ebraica e’ molto forte in Usa e la storia purtroppo
    non va in favore della palestina,…c’e’ qualche speranza che con
    Obama facciano una politica opposta o almeno non sfacciatalente cosi favorevole ad Israele,…ma purtroppo Israele e’ gia’ una potenza atomica e grande produttrice di armi che esporta in tutto il mondo e discorsi come quello del
    capo del governo Iraniano fanno il gioco di Israele.
    E’ una gran brutta gatta da pelare e l’hanno saputa tanto ben manovrare che e’ diventato un problema mondiale.
    Un saluto,Ber

  27. sylvi
    sylvi says:

    caro Faust.

    e i tuoi come sono?
    Mobilissimi, saettanti, un po’ …luciferini…alla Buttiglione?
    Quelli di mio marito, hai ragione, sono alla S. Sebastiano martire!!!
    Almeno lo crede lui.

    Gli occhi, come sai, sono “lo specchio dell”anima”…ma se uno non crede nell’anima… che cosa riflette?
    Scrivo su questo blog…fin che Pino non mi manda sul blog dell’Avvenire, anche per capirlo!!!

    ariviodisi diaulat

    Sylvi

  28. Anita
    Anita says:

    Un commento sulla comunita’ ebraica.

    Anni fa gli ebrei, anche ricchi, non erano ben accetti.
    Cosi’ formarono i loro Country Clubs, zone quasi esclusivamente ebraiche, complessi di condomini lussuosi e lussuosissimi.

    Gli Italiani fecero lo stesso, dopo rifiuti dai Country Clubs ed anche da zone residenziali, crearono le loro comunita’, ancora vigenti.

    Anita

  29. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Che tristezza un 25 Aprile festa di tutti, belli e bruti come direbbe Faust. Non che io desideri il perdurare di una guerra civile permanente, ma neppure sentire i vaneggiamenti dei La Russa & C. sui valori degli “ragazzi di Salò”, offensivamente accostati a quelli dei partigiani.
    Non sopporto l’atteggiamento interessatamente falso e strabico, che purtroppo trova spazi anche in certa sedicente sinistra, tendente a giustificare, aggiungendo l’appellativo di “giovani” quelli che aderirono alla repubblica di Salò, come se ad aderire a quella nefasta esperienza fossero stati solo minorenni, mentre contemporaneamente si calca la mano su episodi deplorevoli ma comunque marginali compiuti da alcuni partigiani dopo il 25 Aprile.
    Quella che si combatte in quegli anni in Italia era una guerra di liberazione ed una guerra civile, ed una guerra civile non né una partita di Rugby dove al triplice fischio dell’arbitro, anche se ci siamo un po’ pestati ci si da la mano e si va insieme a fare il “terzo tempo”. Strascichi, giustizie sommarie, e perché no anche vendette, in certi contesti vanno messe nel conto, se proprio si vuol giustificare qualcuno e qualcosa, bisognerebbe dire che la stragrane maggioranza dei “giovani partigiani”, (mediamente molto più giovani dei repubblichini) erano tutto sommato cresciuti in uno stato fascista ed erano più o meno influenzati dalla ideologia e dalla retorica e guerriera e violenta del regime, era quindi inevitabile che, anche quando eventi traumatici come la guerra costringono le persone a profondi cambiamenti di opinione, certe scorie ideologiche assorbite per anni non si cancellano di colpo dal subconscio.
    Altra valutazione di quei fatti mai fatta è il soppesare i singoli episodi, si tende a accorpare tutto sotto la voce violenze gratuite, che pure vi furono ma la stragrane maggioranza di quegli episodi violenti gratuiti non lo erano affatto, spesso si trattò di veri e propri atti di “giustizia” ancorché sommaria.
    Molti partigiani comunisti lottarono contro il fascismo e contemporaneamente contro “i padroni” ma non si dice che molto spesso i capi fascisti erano anche “i padroni”, e quelli non erano certo momenti in cui erano di moda i sottili distinguo.

    In questo paese dove tutto va sempre a tarallucci e vino c’e solo da meravigliarsi che qualche industria non abbia ancora inventato un qualche dolcetto o confezione di cioccolatini dedicato al 25 Aprile.

    Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.it

    PS. – Comunque io continuerò a festeggiarlo doppio perché è anche l’anniversario (questo il n°45) del mio matrimonio.

  30. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    x Sylvi
    Sul blog dell’Avvenire trovereste più “rampogne” che su questo, e per giunta meno stimolanti.
    Buttiglione … occhi luciferini …. mi parevano da pesce da tre giorni al sole !!!!!
    Antonio

  31. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    ma naturalmente i miei sono miopi …..
    Noblesse oblige …..
    Ieri era una bellissima giornata, oggi invece piove.
    Un saluto U.

  32. Uroburo
    Uroburo says:

    “L’eredità spirituale e morale della Resistenza, della lotta per la liberazione d’Italia, vive nella Costituzione, Carta fondante della Repubblica, pietra angolare del nostro agire comune e della nostra rinnovata identità nazionale”. Giorgio Napolitano, Roma 24 aprile 2009
    ————————————
    Cara Silvy,
    per una volta tanto sono d’accordo con Napolitan0.
    Il 25 aprile è la festa della liberazione dalla tirannide nazifascista ed è la festa dell’inizio dell’Italia democratica che si identifica nella costituzione repubblicana. Quelli che non sono d’accordo con TUTTO questo stanno fuori e da un’altra parte.
    Con costoro non c’è, per quanto mi riguarda, nessun dialogo. Siamo diversi e rimaniamo diversi.
    Io ho un vecchio amico dichiaratamente nazista. Io e lui discutiamo spesso di storia ma non discutiamo mai di valori perchè sappiamo ambedue che i nostri sistemi di valori sono incompatibili. Lo sappiamo in modo chiaro ancorchè amichevole. U.

  33. Uroburo
    Uroburo says:

    PS. io di tolleranza ne ho tanta, ma nel suo caso si tratta principalmente di differenze logiche più che di valori diversi. Certo, poi ci sono anche le differenze di valori: come le dicevo io attribuisco poco o nessun valore al nazionalismo.

  34. sylvi
    sylvi says:

    buongiorno!

    Letto i giornali e i commenti politici alla Festa della Liberazione!

    Ci sono delle cose, però, che non mi appaiono chiare.
    Una: non sarebbe ora che i vecchi partigiani italiani che militavano con il IX corpus sloveno si decidessero a togliere dai loro copricapi la stella rossa che portano ancora, o la sostituissero con una coccarda tricolore italiana?
    Non per dissociarsi da quei gentiluomini titini, ma per farci capire che si sono accorti di vivere in Italia, anche perchè la stella rossa è scomparsa dalle bandiere degli Stati ex-yugoslavi.
    Quisquiglie?
    O più realisti del Re?

    buonagiornata a tutti.

    Sylvi

  35. Faust e La Resistenza il 25 Aprile
    Faust e La Resistenza il 25 Aprile says:

    … bbuongg a tuti, beli e bruti. Meno i bruti che ieri si sono intrufolati nelle fila nemiche dei Vincitori e volevano far festeggiare gli sconfitti (loro) insieme ai Vincitori… ma dove sta scritto che si festeggia cchi apperso la guerra, quando si dice cccia la faccia come il culo… Non credo sia possibbile nessuna discussione con gli sconfitti, ieri davanti al ceppo che ricorda lassassinio di un gruppo di abitanti della zona, fucilati xcche sedicenti partigiani… Ditemi voi, se al mio fianco, mentre sto ascoltando il discorso di commemorazione…. si parcheggia un fascista, uno che non applaude e non puo applaudire,… dicono che la destra non è piu fascista… mi permetto di non credere… ( essere fascisti è come essere tifosi della Lazio XSEMPRE… quando si è fascisti NON si cambia mai ppiu ideologia.. si resta fascisti x tutta la vita… un laziale non diventera mai un romanista, come il milanista non diventera mai interista… ) un fascista al mio fianco in una celebrazione, lunica celebrazione laica e di sinistra, insieme al 1 maggio, in un mare di celebrazioni durante tutto lanno clerico fascista, trovarmi un fascista al fianco..( ma anche se fosse, ditemi voi, quando parla al microfono il Comandante Partigiano, il fascista cosa fara… applaudira o cchecosa??? ) Mah!! cerchiamo di essere seri ed onorare Tutti i morti, è possibile, ma metterli in una stessa bara NON si puo fare!!! il loro posto se lo sono scelti da soli x, nel 45, sfuggire allIra e alla Vendetta popolare, si nascondevano nelle fogne… ed è questo il loro abitat naturale e lli devono restare, fino a completo pentimento… il tempo della riflessione, non è mai stato concesso ai partigiani prima di essere fucilati. Fascisti carogne tornate nelle fogne… bberlusconi, moratti, formigoni, fuori dai coglioni!!! Viva La Resistenza!!! Viva Sandro Pertini!! Viva il 25 Aprile!!! ma mi vedete affianco a fini con il sottobbicchiere ebbreo in testa che festeggia La Liberazione dal fascismo…??? … addar retta a sti truffatori mafiosi… apparlare di Resistenza e Partigiani, mischiati con troie, ballerine, nani e mafiosi… ma parliamo daltro… sembra che il mondo va alla rovescia…. il culo, invece che la faccia!!!
    Faust

  36. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    sicuramente troverà anche il mio post qui sopra, illogico e nazionalista. Coerente, no?

    Ho più volte affermato di essere prima di tutto friulano-veneta, poi europea abitante, geograficamente, in Italia.
    Nazionalista?
    Quanto ai valori, lei non può pretendere di averne l’esclusiva, e di tutti, altrimenti dovremme fare una discussione sul significato del termine “valori” e sarebbe lunghetta.
    La saluto
    Sylvi

  37. Faust e La Resistenza il 25 Aprile
    Faust e La Resistenza il 25 Aprile says:

    quando si è fascisti NON si cambia mai ppiu ideologia.. si resta fascisti x tutta la vita…

    … Essere fascisti, nnonè solo un credere in una ideologia di destra… NNooo!!! è esserlo nei fatti e nella vita… Un prepotente ignorante, appunto… un fascista!! ma ieri si celebrava la lloro Sconfitta, coshanno da festeggiare con i Vincitori!!?? rileggetevi Camilleri sullUnita di ieri..
    Faust

  38. Faust e La Resistenza il 25 Aprile
    Faust e La Resistenza il 25 Aprile says:

    Una mattina mi son svegliato
    O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
    una mattina mi son svegliato
    e ho trovato l’invasor.

    O partigiano portami via
    O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
    o partigiano portami via
    che mi sento di morir.

    E se io muoio da partigiano
    O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
    e se io muoio da partigiano
    tu mi devi seppellir

    Seppellire lassù in montagna
    O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
    Seppellire lassù in montagna
    sotto l’ombra di un bel fior

    E le genti che passeranno
    O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
    e le genti che passeranno
    mi diranno che bel fior

    Questo è il fiore del partigiano
    O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
    questo è il fiore del partigiano
    morto per la libertà

  39. Rosso   Rossi
    Rosso Rossi says:

    Roma, 25 Aprile festa della RESISTENZA.

    I manifesti fascisti affissi nella capitale sono il frutto avvelenato dello squallore culturale della destra al governo.

    I vergognosi manifesti che imbrattano oggi Roma, contro la Resistenza e inneggianti alla Rsi, offendono la città di Roma, medaglia d’oro alla Resistenza, e sono il segno dei tempi.

    Sono il frutto avvelenato dello squallore culturale con cui la destra al governo nazionale e della città vive il 25 aprile e la Liberazione.

    Il clima che si respira è dei peggiori. Ora più che mai serve una seria e attenta vigilanza democratica.

    Chiediamo agli organi competenti di fare luce sulle vicenda e di procedere nei confronti dei responsabili di questa bruttura civile.

    Non sarà difficile scovarli, dal momento che in città pullulano e operano indisturbati gruppuscoli di chiaro stampo fascista e razzista.

  40. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X Sylvi

    prima di tutto friulano-veneta, poi europea abitante, geograficamente, in Italia.
    La mia appartenenza è simile ma a valori rovesciati, prima di tutto cittadino del mondo, poi europeo, geograficamente italiano, quindi lombado-emiliano per provenienza ed infine toscano di adozione e per scelta.
    ——————
    Perché togliere le stelle dai cappelli, i simboli hanno il significato ed il valore del momento in cui sono stati apposti, per quelli che la portavano in quel momento quella stella rossa era simbolo di giustizia e libertà dall’oppressone, se poi altri, in altri posti ed altri tempi, hanno usato in modo diverso e meno nobile quello stesso simbolo è cosa altra e diversa e riguarda gli altri non loro. Pretendere di togliere la stella rossa sarebbe un po’ come voler vestire i garibaldini con casacche verdi o pretendere, magari in nome del rispetto per l’ambiente e dei volatili, di mettere sul cappello degli alpini una penna Biro, suvvia e poi che c’entra il tricolore, geograficamente italico, con il IX corpus sloveno?!?! per tua coerenza dovevi proporre i colori del Friuli.

    Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.it

  41. Rosso   Rossi
    Rosso Rossi says:

    25 Aprile.

    Avevamo ragione noi: il premier Berlusconi è l’antitesi del 25 aprile, il suo è puro opportunismo.

    Equiparazione partigiani-repubblichini? Berlusconi lo conferma: serve una nuova Liberazione!

    Bisogna liberare l’Italia da questo grumo reazionario che ci governa.

    Avevamo ragione a dire che il premier non doveva prendere parte al 25 aprile: lui è quanto di più lontano possa esserci dai valori ispiratrici della Liberazione.

    Rifletta chi, come il PD e Franceshini in primis, ancora una volta, sono caduti nella sua trappola.

    Non si possono avere scambi, contatti con chi simpatizza per il fascismo!!!

  42. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    Il link che hai mandato a Peter e’ interessante ma non dice niente di nuovo….
    Fino ad una ventina di anni fa la mafia,camorra e ndrangeheta era confinata nel sud,…piu’ o meno,…adesso invece si sta spostando nella parte industriale del paese,dove ci sono gli affari.
    E’ di pochi giorni fa la notizia di una trentina di arresti nella zona di Varese etc…La mafia non ha bisogno che la mentalita’ degli abitanti del posto sia mafiosa,…a loro basta i figli della gente che che si e’ stabilita nel nord da 20 e piu’ anni,…e non integrata,….i giovani disadattati…,grazie anche ai vari borghezio etc…
    La mafia va dove ci sono i soldi,..il procuratore antimafia Grasso
    e’ stato a l’Aquila 2 giorni fa perche’ teme che,con la ricostruzione,arriva anche la mafia,..ha dislocato anche due magistrati allo scopo,ed ha promesso al procuratore locale che gli passera’ tutte le inchiesta sulla mafia.
    Insomma,questo e’ proprio un paese benedetto da Dio,il suo
    rappresentante si preoccupa di ricostruire le chiese,…(solo all’Aquila ce ne sono 90,tutte storiche,…e tutte a spese della comunita).Un governo affaristico intrallazzone che cerca di legittimare i repubblichini,e li mette sullo stesso piano dei partiggiani,…l’occasione ad hoch e’ stata presa in una zona che ha il reddito procapite piu’ basso d’Italia,…in occasione
    della mattanza che i tedeschi hanno fatto in quella zona e in occasione delle vittime del terremoto,…una crisi mondiale che sta drenando tutti i risparmi dei ns vecchi,…applicando come al solito la legge del mega,…miscuso per la volgarita’…
    Quindi come vedi siamo tra mafia che prospera,politici che
    blaterano a vanvera ma sempre attenti ai propri interessi,…
    italiani sempre piu’ frastornati da tv e canzonette,…ma le cose vanno bene,…ci dicono,siamo gia’ fuori dalla crisi mondiale,…anzi, chi l’ha vista per niente?
    Cara Anita l’Italia hai lasciato non ha fatto nessun pregresso,
    il popolo e’ sempre in difficolta’ e i ricchi farabutti sempre piu’
    ricchi e,…farabutti.
    Un caro saluto,Ber

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