7 aprile 1979: la lezione è sempre attuale, ma nessuno impara. Si insiste negli stessi clamorosi errori, quasi sempre disonesti
Sono passati ormai ben 30 anni dal 7 aprile 1979, quando di primo pomeriggio mi trovai in manette assieme a un’altra dozzina di miei amici e conoscenti famosi, da Toni Negri a Franco Piperno, da Oreste Scalzone a Luciano Ferrari Bravo ed Emilio Vesce, accusati in blocco dal sostituto procuratore di Padova Pietro Calogero di essere i responsabili del rapimento e dell’uccisione dell’onorevole Aldo Moro, uomo di punta della Democrazia cristiana e di qualche governo, e i membri della direzione strategia del’intero terrorismo di sinistra italiano: dalle Brigate Rosse alla cosiddetta Autonomia Organizzata (“cosiddetta” perché non ho mai visto nulla di più disorganizzato) passando per Prima Linea. Mi spiace molto non poter essere il 7 di questo mese a Padova a rimembrare quei giorni assieme ai superstiti – alcuni infatti purtroppo non ci sono più – di quella straordinaria esperienza non solo giudiziaria, ma anche umana e – nei confronti di molti – anche disumana. Le tragedie quando sono basate sull’ignoranza e sulla supponenza hanno sempre anche un lato ridicolo.
E infatti. Nel carcere romano di Regina Coeli, dove mi sbatterono dopo qualche settimana passata nelle carceri di Bassano e Venezia, potei finalmente leggere il mostruoso e voluminoso mandato di cattura (su 80 pagine, ne lessi solo poche, mi pareva tutto troppo irreale, assurdo, manicomiale) e scoprii così che ero accusato non solo di una quantità industriale di omicidi, ma perfino di non aver pagato il bollo della Renault rossa in cui era stato rinvenuto il cadavere di Aldo Moro.Il processo è stato l’inizio della demolizione del cosiddetto antagonismo sociale, un modo per togliersi dai piedi gli intelligenti senza collare, i “capi” o presunti tali comunque sospetti e non addomesticabili. Non a caso il sociologo Francesco Alberoni ha scritto che il fenomeno della moda italiana è esploso a Milano a partire dal ’79, quando “finalmente si respirava aria nuova”. Il botto del 7 aprile 1979 è stato innescato, a detta dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, da me interpellato nel 2004, dal Pci che aveva passato alla polizia gli elenchi di tutti coloro che dopo la fine degli anni sessanta per un motivo o per l’altro non avevano rinnovato la tessera del partito. Io non l’avevo rinnovata nel ‘66 o ’67, ed ero comunque sospettabilissimo: ero infatti corrispondente e collaboratore fisso de L’Espresso e di Repubblica, nonché capo servizio del Mattino di Padova, che ho contribuito a fondare per conto di Giorgio Mondadori reperendo quasi tutti i giornalisti da assumere ed alcuni soci locali per la neonata società editoriale Giorgio Mondatori e Associati. Ma non avevo in tasca nessuna tessera di partito.
Come se non bastasse, mi occupavo specie per L’Espresso di terrorismo, prima di destra e poi anche di sinistra. In più, negli anni caldi dal 1968 fino alla partenza per il servizio militare nel ’70 o ’71 ero stato il presidente dell’intera Assemblea d’Ateneo (oltre che della facoltà di Fisica, dove ero iscritto) e abitavo alla Casa dello Studente Fusinato, su decisione dell’assemblea degli studenti che ne gestivano la lunga occupazione, ospitato nella foresteria di solito riservata a docenti in visita all’Ateneo, Nel febbraio 1973 avevo pubblicato il mio primo libro, “Il silenzio di Stato” (Sapere Edizioni. Di recente ho saputo che nel ’78 ne è stata fatta una edizione a mia insaputa), e avevo aiutato poco prima L’Espresso e suo tramite la magistratura milanese a scoprire che le valige utilizzate nella strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 69 erano state comprate nella valigeria di Piazza Duomo a Padova, vicina alla Bettola Dal Capo dove usavo mangiare e a fianco del bar Duomo dove sempre bevevo il caffè. I giornali e la Rai, cioè gli inquirenti che imbeccavano sia questa che quelli, avevano invece sostenuto, mentendo a bella posta, che si trattava di borse non in vendita in Italia.
Di fatto la mia carriera di giornalista è iniziata con quel libro, della preparazione del quale vennero a sapere a L’Espresso a Roma perché ne diedi anticipazioni in una assemblea alla Fusinato e quindi le voci iniziarono a circolare. Come si legge cliccando sotto la mia fotina nella home page del blog, L’Espresso spedì il famoso inviato “pistarolo” Mario Scialoja, giornalista di razza come ce ne sono pochi e al quale devo molto, a parlarmi per farsi dare delle anteprime. Raccontai a Scialoja che uno studente di ingegneria che nel ’69 abitava con me in via Oberdan 2 possedeva una borsa del tipo usato per gli attentati del 12 dicembre, caratterizzato da una chiusura metallica particolare: il profilo di una testa di gallo, logo della ditta tedesca Mossbach&Grueber. Raccontai anche che inutilmente tre giorni dopo gli attentati quel mio amico – di ritorno dal fine settimana a casa dei suoi a Treviso – tentò su mio consiglio di andare a mostrare in questura la borsa e a dire dove l’aveva comprata. Uscito di casa alle 11 di mattina, dopo pochi metri aveva incontrato davanti al palazzo del Bo un noto commissario della squadra politica e gli aveva mostrato la borsa, ma era stato liquidato con una risata: “Non ci interessa, sappiamo già chi è il colpevole”. Una delle cose che in quell’occasione mi colpì fu che il presunto colpevole, l’anarchico Pietro Valpreda, venne arrestato a Milano alle 12, cioè un’oretta dopo quelle parole del commissario, che evidentemente già sapeva della montatura in atto. Mi ripromisi di rendere nota quella strana storia, ma all’epoca io il giornalismo non sapevo neppure cosa fosse, ero solo uno studente lavoratore e molto fuoricorso, inoltre non avevo ancora fatto il servizio di leva e sicuramente ero nella “lista nera” degli apparati statali più o meno “riservati”. Il giorno dopo la strage di piazza Fontana infatti sia la polizia che i carabinieri vennero a perquisire il mio appartamento in via Oberdan e con ben tre mandati di perquisizione: uno per me, uno per il mio coinquilino e uno per la sua ragazza, che abitava con noi. Il mio timore di scherzi da prete durante la “naja” se avessi fiatata sulla faccenda delle borse e dintorni era quindi giustificato, ecco perché il libro ho iniziato a scriverlo dopo il congedo a fine leva militare.
Scialoja portò al magistrato milanese Gerardo D’Ambrosio la borsa che recuperammo dal mio ex inquilino e sparò su L’Espresso la notizia che quelle borse si vendevano anche in Italia, per giunta nel Veneto della cellula neonazista del padovano Giorgio Franco Freda…. La pista anarchica crollò come panna montata irrancidita di colpo e venne fuori clamorosamente la realtà dei “servizi” deviati e della complicità dello Stato in quella stagione di attentati culminati nella strage del 12 dicembre ’69. Era la strategia della tensione, a base di bombe, per spingere il Partito comunista sempre più verso l’accettazione del “sistema” e dei suoi vizi, strategia per porre anche un argine alle conquiste dei lavoratori e ricacciare indietro l’onda lunga di quella che era allora la classe operaia. Il “blitz” del 7 aprile servì di fatto a certi apparati anche per vendicarsi di quei miei “colpi” giornalistici. Quando mi arrestarono, il giornale Repubblica si guardò bene dallo scrivere che ero il suo corrispondente da Padova e di fatto dalle Tre Venezie: si limitò a dire che ero caposervizio del Mattino e collaboratore de L’Espresso. Però L’Espresso mi diede il miglior avvocato d’Italia, Adolfo Gatti, e con Repubblica si accollò tutte le spese processuali. Purtroppo però quando fui scarcerato e non rispettai l’invito di Scalfari a non difendere quelli con cui ero stato arrestato, su Repubblica non mi fecero più scrivere. Scalfari, non uso a essere disobbedito, si arrabbiò molto perché la prima cosa che feci appena tornato a Padova fu una conferenza stampa a Scienze Politiche nel corso della quale sostenni che certi magistrati padovani erano dei “mentecatti”, espressione che venne riportata dall’Ansa e dai giornali alla lettera. Appena uscito da Rebibbia, Scalfari mi fece prelevare da un’auto di Repubblica e portare al suo cospetto in redazione a Roma. Mi invitò ad andarmene “per qualche mese in ferie e a tacere perché questa del 7 aprile è una storia molto sopra le nostre teste”. Gli risposi che non potevo accettare perché proprio dalla sua scuola giornalistica avevo imparato che quando si morde un polpaccio non bisogna mollare la presa a nessun costo: “Su Repubblica avete scritto che noi imputati del 7 aprile siamo o tutti colpevoli o tutti innocenti.
Bene: sul mio ordine si scarcerazione c’è scritto che i magistrati romani già sapevano che io, spedito loro in manette dalla Procura della Repubblica di Padova, col caso Moro, Br, ecc, non c’entro assolutamente nulla. Se ne deduce, proprio con la logica di Repubblica, che sono innocenti anche tutti gli altri coimputati”. Ecco perché una volta scarcerato non potevo che fare come sempre il mio mestiere di giornalista, evitare cioè di avvalorare accuse del cavolo e battermi invece perché fosse fatta piena luce, fosse cioè riconosciuta l’innocenza di persone in galera, alcune delle quali conoscevo da anni, erano miei amici e mai ne avrei tradito l’amicizia. Ecco perché Repubblica/Scalfari mi fece fuori. Persone come Emilio Vesce e Luciano Ferrrari Bravo si fecero invece fino a sette anni di galera gratis: li avrei fatti anch’io se L’Espresso mi avesse mollato. Oggi è impossibile che un giornale si comporti come L’Espresso di allora: il panorama giornalistico mostra più che altro macerie e schiene curve, grazie alla scomparsa dell’editore “puro”, che di mestiere fa cioè solo l’editore, come era il caso di Carlo Caracciolo, e il dilagare della genia di editori che usano i giornali e le tv come taxi per dare passaggi ai politici dai quali poi avere favori, se non come scale per l’arrampicata al potere (vedi alla voce “Berlusconi Silvio”…..). E’ legittimo anche il sospetto che il “blitz” del 7 aprile servì in realtà a depistare le indagini sul caso Moro quando la pista era ancora calda. A capo dei vari servizi segreti e nei gangli più sensibili anche del ministero dell’Interno c’erano infatti quelli della P2, che la apposita commissione di indagine parlamentare presieduta da Tina Anselmi appurò essere dediti ai depistaggi più vari. Il “teorema” dell’unità “Brigate Rosse/Prima Linea/ Autonomia Operaia Organizzata” era un teorema basato sul nulla più assoluto, tant’è che crollò miseramente già prima del processo.
Il “teorema” servì però per stroncare anche l’opposizione nemica del terrorismo, ma comunque extraparlamentare e pericolosamente intelligente perché in grado di capire il nuovo e spiegarlo. Una opposizione alla quale io non appartenevo come militante, però facevo il giornalista come credo che vada fatto, cioè senza riverenze, senza leccare i piedi o fare sconti a nessuno. L’allora ministro dell’Industria Toni Bisaglia, venetissimo, ex preferito dell’ex grande capo democristiano Mariano Rumor, fu a un passo dal doversi dimettersi perché scoprii un suo conflitto di interessi che oggi farebbe ridere i polli, visti i giganteschi conflitti di Berlusconi, ma allora fece scandalo: lui, che aveva varato l’aumento dei “premi”, cioè dei costi, delle polizze assicurative, era socio nell’agenzia padovana delle Assicurazioni Generali! Lo scrissi su Repubblica e Bisaglia, evitate per un pelo le dimissioni, si vendicò pretendendo e ottenendo da Mondadori nel dicembre ’78 il mio licenziamento dal Mattino, licenziamento annullato dal pretore del Lavoro Luciano Jauch. Formalmente fui coinvolto nel “blitz” del 7 aprile perché a detta di due persone – Renato Troilo e Severino Galante – la mia voce assomigliava a quella del brigatista che telefonava a casa dei Moro durante la prigionia del rapito. Negri era accusati di essere l’autore di una telefonata brigatista, a me invece – sapete bene che sono sempre stato logorroico – ne appiopparono cinque! La voce dei due telefonisti, che anni dopo si venne a sapere essere Valerio Morucci e Mario Moretti, il primo addebitato a me e il secondo a Negri, erano state fatte diffondere dal ministero dell’Interno fornendo a radio e televisioni alcune intercettazioni telefoniche.
Pur in carcere con accuse di una gravità pazzesca, L’Espresso non mi mollò, non tolse il mio nome dall’elenco dei suoi giornalisti nel tamburino della gerenza e mi pubblicò due articoli che ero riuscito a fargli recapitare dal carcere. L’avvocato Gatti fu eccezionale: dopo tre mesi, due dei quali in isolamento stretto con soli 30 minuti di “aria” al giorno in solitudine, ero fuori. Del resto a Roma anche i sassi, e certo anche gente di alto livello non solo del Pci, sapevano che la voce fatta diffondere dal ministero dell’Interno via radio e tv era quella di Morucci: lo sapevano per conoscenza diretta, per il semplice motivo che Morucci, che a Roma era vissuto, aveva studiato e si era laureato, aveva amicizie e frequentazioni anche di rango. Ma veniamo ora al vero problema, che si ripete sempre: il caso 7 aprile fu in realtà un sequestro e un processo di massa a mezzo stampa. A tenere gli imputati in galera era il baccano dei mass media, che avvaloravano man mano le balle più colossali rifilate dagli inquirenti che non sapevano più come tenere in piedi una montatura tanto mostruosa quanto vacua. Venne sparata la “notizia” che Toni Negri aveva parlato con un magistrato milanese per organizzare l’uccisione del magistrato Emilio Alessandrini. Si strombazzò Urbi et orbi che a casa mia era stata trovata la bozza originale della “risoluzione strategica” delle Brigate Rosse su Moro. Il mio collega de L’Europeo Roberto Chiodi giunse a scrivere che “l’ergastolo a Nicotri non glielo toglie nessuno perché una perizia fonica eseguita prima del suo arresto dimostra senza possibilità di dubbio che la voce del telefonista delle Br è la sua”. Perizia ovviamente mai avvenuta. Porcheria nella porcheria, non ho mai saputo che fine hanno fatto la mia querela per diffamazione contro Chiodi e le altre querele contro altri giornali con articoli cialtroni e mascalzoni: il palazzo di Giustizia di Roma era capace di questo ed altro, non a caso si era guadagnato il soprannome di “porto delle nebbie”.
E del resto Chiodi, quando in seguito venne assunto a L’Espresso nell’88, nella redazione di Roma dove in quel periodo lavoravo anch’io, non ebbe mai la decenza di chiedermi scusa. “E il giornalismo, bellezza”, si potrebbe parafrasare con Via col vento…. Il giornalismo pessimo, però, non quello degno del nome. Embé, non tutti sono all’altezza di uno Scialoja. Appena quattro anni dopo il 7 aprile ’79, lo stesso uso vergognoso dei mass media è dilagato alla grande con il caso della scomparsa della cittadina vaticana Emanuele Orlandi, che ancora oggi, a 25 anni di distanza, si insiste a dire sia stato un rapimento, quando invece perfino il giudice Severino Santiapichi, lo stesso che a Roma ha presieduto il collegio giudicante del caso 7 aprile e poi anche del caso Moro, ha dichiarato a più riprese che si è tratto di un “rapimento mediatico”: cioè di balle rifilate ai mass media e da questi ingordamente avvalorate per nascondere i veri motivi della scomparsa della ragazza. Motivi che nulla hanno di politico, ma molto devono avere a che vedere con gli obbrobbri del Vaticano se dobbiamo giudicare dalla ostinata e documentatissima volontà della “Santa Sede” di tacere e sabotare l’inchiesta dei magistrati italiani. Il culmine dell’uso violento e politicamente finalizzato dei mass media è stato senza dubbio l’invasione dell’Iraq, avvenuta grazie alla campagna di stampa a base di panzane sulle “bombe atomiche” e altre armi di distruzione di massa che si è voluto far credere a tutti i costi che fossero in mano agli iracheni.
Oggi seminare la paura e l’odio verso i “diversi”è diventato normale: gli extracomunitari, i rom e i gli altri dannati della terra sono eternamente sotto accusa. In Italia dalla strategia della tensione tramite le bombe del ’69 si è passati alla strategia della paura e dell’insicurezza tramite i mass media sempre più irresponsabili, come se gli stupratori, i rapitori di bambini, i terroristi non più “rossi” ma islamisti, i rapinatori di tabaccherie e gioiellerie e altri barbari di vario tipo stiano in agguato dietro ogni angolo non appena usciamo di casa. Si tratta di una variabile rozza del classico “Divide et impera”. Ora non sono più i cosacchi, ma i musulmani, i palestinesi, gli arabi, i romeni e i rom che stanno per abbeverare i loro cavalli in piazza S. Pietro…. E’ il nostro nuovo modo di dirottare su capri espiatori di comodo e impossibilitati a difendersi la paura e l’insicurezza che nascono dalla mancanza, dalla perdita o dall’incertezza del posto di lavoro, dalla crisi del sistema produttivo più forte e minacciosa del solito, dal pericolo di “deriva argentina” dell’Italia. Gli antichi romani quando qualcosa andava male correvano a controllare se le vestali erano o no ancora vergini, e se non lo erano davano loro la colpa della sventura e le sotterravano vive. La strategia e l’uso del capro espiatorio è vecchia più del cucco, ma ha sempre funzionato. La gestione del potere costituito e di quello arrembante per perpetuarsi, per poter fare e giustificare le guerre, ha bisogno di costruire società percorse dalla paura e dalle paure. Che portano immancabilmente alla costruzione del capro espiatorio di turno, per scoprire solo dopo che si trattava di un nemico è fasullo. Si tratta di una strategia che oggi serve a Berlusconi – dominus delle televisioni sue e di quelle della Rai, oltre che di qualche giornale – per distogliere l’attenzione dalla crisi epocale in atto, nascondere il bilancio fallimentare dei suoi decantati governi e ministri al di sotto di ogni sospetto e poter eventualmente reprimere meglio le possibili banlieue future: se in Francia si comincia a temere che iniziano le rivolte di piazza, in Italia si impallidisce al pensiero di ciò che potrà avvenire a settembre, quando molti rientrati dalle ferie per tornare al lavoro non lo troveranno più. Tant’è che circola con insistenza la voce che Berlsuconi cederà palazzo Chigi a Gianfranco Fini, onde evitare che la dura repressione che potrà essere usata contro la piazza faccia sparire molto del pubblico delle sue televisioni mandando così in malora Mediaset e dintorni.
Ma si tratta anche di una strategia che serve anche a ciò che resta della sinistra per poter in qualche modo mettere una pezza alla sua mancanza di programmi, analisi e idee adeguate ai tempi. Quando non si sa più dove portare il gregge e su quali pascoli continuare a farlo ingrassare, è sicuro che il gregge inizia a sfaldarsi: nulla di meglio, per ricompattarlo e governarlo, della paura tramite i cani pastore che abbaiano, ringhiano, mostrano i denti e se necessario azzannano….. Dopo che la sinistra ha gridato “Al ladro, al ladro!” per l’intera stagione di Mani Pulite, ecco che con il governo Berlusconi si è passati al grido di “Al lupo, al lupo!”: i lupi sono gli immigrati extracomunitari, i rom e di fatto un po’ anche gli islamici in generale, che nei nostri pregiudizi e nelle nostra fobie hanno occupato almeno parte del posto lasciato vacante dopo la guerra dagli ebrei. Si è arrivati al punto che l’anoressia è diventata una malattia di massa perché si semina ad arte nelle giovanissime la paura di non essere sufficientemente “strafiche”, alte, magre, bionde, disinibite e, ovviamente, anche straricche. Milano è la capitale della moda così come del leghismo e del berlusconismo (e tralasciamo che è stata anche la culla del fascismo). Può parere assurdo che si voglia imporre soprattutto alle giovanissime un modello fisico nordico, per giunta di un nord Europa immaginario, comunque impossibile per le italiane e le mediterranee in genere, ma di assurdo non c’è nulla: anzi, è una ben precisa strategia funzionale al seminare la paura per meglio dominare e, in questo caso, anche vendere qualunque cazzata purché “griffata” e a prezzi ladreschi. L’insegnamento del 7 aprile è che non bisogna quasi mai credere ai mass media, specie alla tv. Bisogna rimanere critici e avere una propria visione critica del mondo, sapersela costruire: oggi tramite Internet e le tv satellitari si possono mettere a confronto le notizie e i giornalismi, il mondo dell’online permette di fornire e veicolare informazioni e giornalismi diversi dalla voce del padrone e dei padroni. Purtroppo i mentitori e i servi sciocchi molto prezzolati non pagano mai il fio delle loro menzogne.
Il Corriere della Sera e la Repubblica hanno dato per certo che nell’Iraq di Saddam Hussein “continua la costruzione di bombe atomiche”, e il settimanale Panorama, proprietà di Berlusconi, ha potuto avvalorare la gigantesca balla dell’”uranio del Niger comprato dall’Iraq per costruire bombe atomiche”, balla gigantesca ma utile a supportare la politica servile del padrone di Panorama nei confronti di un bugiardo disonesto e fallito come George W. Bush. Se i mass media del can can sul 7 aprile avevano le mani macchiate “solo” dell’incarcerazione di molti innocenti, quelli che hanno spianato la strada alla guerra all’Iraq hanno le mani sporche di sangue. molto sangue. Eppure né l’Ordine dei giornalisti né la magistratura procura loro un qualche fastidio. L’informazione, o meglio il controllo sull’informazione, è una merce più preziosa dell’oro, sia di quello giallo che di quello nero, vale a dire del petrolio in nome del quale si sono combattute, si combattono e si combatteranno ancora guerre rovinose.
caro Vox, è una questione tecnica: non si può prescindere dalla funzionalità del cervello umano.
L’universo comunista è un universo teorico che non tiene conto di parametri essenziali, quali il funzionamento della psiche umana.
Berlusconi ha creato dal niente un partito potentissimo, proprio perchè ha tenuto conto di questi parametri.
Le sinistre italiane, così come strutturate adesso, non hanno futuro. Men che mai ha futuro un ipotetico partito comunista.
Io vedrei piuttosto un grande pericolo nel riapparire sulla scena della dinastia dei Savoia, che potrebbero approfittare di un vuoto di fiducia per conquistarsi il loro posto al sole, specie se Berlusconi dovesse ritirarsi dalla politica attiva.
@ Segolene
Dedicata all’attesa Primavera e, negli ultimi due versi,
a tutti noi:
P.B. SHELLEY
ODE TO THE WEST WIND
Parte V
57Make me thy lyre, even as the forest is:
58What if my leaves are falling like its own!
59The tumult of thy mighty harmonies
60Will take from both a deep, autumnal tone,
61Sweet though in sadness. Be thou, Spirit fierce,
62My spirit! Be thou me, impetuous one!
63Drive my dead thoughts over the universe
64Like wither’d leaves to quicken a new birth!
65And, by the incantation of this verse,
66Scatter, as from an unextinguish’d hearth
67Ashes and sparks, my words among mankind!
68Be through my lips to unawaken’d earth
69The trumpet of a prophecy! O WIND,
70IF WINTER COMES, CAN SPRING BE FAR BEHIND?
@ Caro Marco,
il tuo ragionamento (che non condivido, anche se lo comprendo e me lo sono fatto, a suo tempo, superandolo) aiuta solo quelli come lo psiconano & giullari: e’ l’uomo che fa schifo, quindi e’ inutile non solo tentare, ma perfino sperare di costruire un mondo diverso e migliore, quindi staremo sempre nella shit piu’ totale.
Come disse Galileo:
Eppur si muove!
Io dico che, se non il comunismo inteso in senso classico, il socialismo e’ non solo possibile, ma realistico e INDISPENSABILE.
I primi esperimenti, tanto vituperati dai molti che ripetono a pappardella certa propaganda e in realta’ non sanno nemmeno di cosa parlano, oltre ad aver compiuto ovvi errori, hanno anche ottenuto grandi cose. Ma forse, troppo presto per i tempi. Chi ha conosciuto ieri quelle conquiste, oggi le rimpiange amaramente. Puoi credermi o no, fa lo stesso.
E’ l’evoluzione stessa della storia che, lentamente, ci portera’ verso la realizzazione di una societa’ piu’ equa e piu’ giusta per tutti, comunque ti piaccia di chiamarla.
sembra che al blog piacciano i poeti romantici inglesi (e ti credo, i romantici italiani erano certe pizze!). Keats poi e’ sepolto a Roma, e se non erro anche Shelley mori’ in Italia.
xSylvi
la galera? grazie dell’auspicio…qui in effetti si puo’ andare in galera se la guida pericolosa risulta in lesioni gravi o morte di terzi (e’ successo spesso, e persino a poliziotti che guidavano ad alta velocita’ senza sirena…).
Il solo motivo per cui, sembra, dovro’ andare in tribunale e’ perche’ non possono mettere punti su una patente straniera. Il tribunale mi dara’ un numero di riferimento per future infrazioni…temo pero’ che mi affibbiera’ piu’ punti di quanto non avrebbe fatto la polizia su una patente britannica…
Peter
RIBELLARSI NON E’ MAI INUTILE
Gruppo Benetton, Piemonte
Licenziamento senza cassa inegrazione di 143 persone.
È il 25 febbraio. Le trattative tra azienda e sindacati proseguono ormai da settimane, ma sono del tutto insabbiate, serve un ennesimo incontro. Di solito le aziende torinesi conducono le trattative all´Unione industriale di Torino, in via Fanti, ma la Olimpias è associata a Unindustria Treviso, città in cui ha la sede principale. Quindi è necessario riunirsi direttamente nello stabilimento di Piobesi. Alle 14 iniziano le trattative, i 143 dipendenti cominciano uno sciopero spontaneo e attendono novità appena fuori dagli uffici.
Gli animi sono caldi fin da subito. Dopo un paio d´ore i funzionari dei sindacati escono e comunicano che l´azienda non fa passi indietro: conferma i 143 licenziamenti, nega la cassa integrazione per ristrutturazione e qualsiasi forma di incentivo, concede un solo anno di ammortizzatore sociale. Ai dipendenti è come se crollasse il mondo addosso. C´è chi urla, chi piange, chi batte pugni suoi vetri. Entrano in massa nell´ufficio delle trattative. In un attimo il direttore Leto e il suo segretario sono assediati…
«L´episodio comunque ha cambiato il corso della trattativa – dice il sindacalista Graziano – perché ha fatto capire all´azienda che i lavoratori erano disposti a tutto pur di ottenere qualcosa dalla trattativa». In effetti, così è stato. Perché una serie di proteste all´insegna della civiltà, tra cui un presidio davanti al negozio Benetton di piazza San Carlo, hanno portato a un salvataggio in corner. La trattativa è stata chiusa da pochi giorni: non un solo anno di cassa ma due, più un incentivo per l´uscita e l´impegno della Olimpias a ricollocare una parte dei dipendenti.
Si chiude comunque, ma la disperazione di quel 25 febbraio è un po´ più distante.
http://torino.repubblica.it/dettaglio/manager-assediato-per-ore-dagli-operai/1616539
E’ vero. Shelley mori’ in barca, al largo di Livorno, assieme a un amico. Keats mori’ di tisi, ancora piu’ giovane. Byron, di malaria, se non erro.
Da google:
On 8 July 1822, less than a month before his 30th birthday, Shelley drowned in a sudden storm while sailing back from Livorno to Lerici in his schooner.
Shelley’s unconventional life and uncompromising idealism, combined with his strong disapproving voice, made him an authoritative and much-denigrated figure during his life and afterward.
He was admired by Karl Marx, Henry Stephens Salt, Bertrand Russell, and Upton Sinclair. He was famous for his association with John Keats and Lord Byron. The novelist Mary Shelley was his second wife.
Per chi c’e’ la crisi e per chi l’abbondanza:
Il business delle armi
Qui la crisi non c’è
di Massimo Solani
Il mercato italiano delle armi da guerra è in salute come mai prima d’ora. Il volume d’affari, nel 2008, ha superato quota 4,2miliardi di euro: più 222% rispetto al 2007. Vendiamo in Libia, Turchia e Algeria. Ma crescono anche le esportazioni in Africa. Gli affari delle banche e quelli delle aziende. Aumentate le autorizzazioni concesse nel 2008 agli istituti bancari per le transazioni economiche: 1612 contro le 880 del 2007.
Nel 2008 sono stati proprio i paesi Ue e Osce i partner principali d’affari delle aziende italiane (il 63,6%).
http://www.unita.it/news/83821/il_business_delle_armi_qui_la_crisi_non_c
x M.T. 145
“Il mondo è diverso da quello che la tua fantasia ti illustra.
E’ questa diversità, che tu non hai colto.
Qual è il risultato?”
Approfondiamo e chiediamoci qual’è il risultato di questa lunga storia (almeno 10.000 anni),forse prima era diversa,basata sul nuovo e vecchio turbocapitalismo,basta rileggersi i libri di storia et voilà la fantasia viene superata dalla realtà,non troppo edificante.
L.
Cara Sylvi,
io ti ringrazio per l’incoraggiamento,ma lo scoramento e’ per
i miei corregionali dell’entroterra fatta ancora di paesini di 500
anime,..tutti vecchi,con i figli gia’ all’estero da mezzo secolo.
Lo scoramento e’ per quell’imbecille che hanno messo al posto del povero Montanelli,e che fa il saputo in tv,…e per unsottosegretario, il vice di la-russa, che si vanta che il commediante ha risolto il problema dell’immondizia di napoli,…quando tutti hanno visto che e’ stato
l’esercito a togliere l’immondizia con i propri mezzi.
Solo l’abruzzo ha ricevuto un milione di tonnellate della famosa
immondizia,…senza parlare delle altre regioni d’italia e germania
compresa.
Forse pensano che la gente che li ha votati sono dei poveri scemi a cui si puo’ raccontare qualsiasi frottola,…compreso il fatto che
gli impresari locali hanno costruito le opere pubbliche del mezzogiorno ed hanno risparmiato sul cemento,…quando,…anche i polli sanno che le grosse imprese,..
Impregilo e compani danno in sub_sub_sub appalto opere pubbliche a strozzinaggio e il locale, per non fallire, accetta.
Tutto il mezzoggiorno e l’autostrada salerno-Reggio e’ stato costruito con questo sistema compresa l’alta velocita’Ro-Mi .
Comunque,non saranno pochi idealisti a fermare i grandi lestofanti ,…e i suoi ruffiani politici.
I borghi rurali scompariranno e saranno nuovi pascoli….
Un caro saluto,Ber
@ Caro Ber,
il coraggio di andare avanti comunque e’ la prima cosa che non deve mancare ne’ a chi, nella tua regione, e’ stato toccato dalla tragedia, ne’ a noi, altrove. Oggi e’ il tempo di seppellire, domani sara’ quello di ricostruire e di lottare.
Un grandissimo abbraccio
Vox
x Peter
Ho visto e sentito in giornata di quel poveraccio che e’ morto durante le proteste.
So solo che e’ morto a causa di un infarto, sembra che la polizia non c’entri.
Nel R.I. sono abbastanza severi con le infrazioni stradali.
Specialmente verso la fine mese….i poliziotti devono raggiungere una certa quota, cosi’ si affrettano a fermare le auto per ogni piccolezza.
Io sono appena uscita da “probation”, ero in probation per 3 anni.
Sono dovuta andare in corte, la mia era la terza infrazione, le contano tutte…anche stupidaggini, sono cumulative.
Una era per parcheggio troppo vicino ad un “no parking” che non potevo vedere perche’ c’era un van che copriva il cartello. ( $ 75 )
Uno era per non essermi fermata completamente ad un “STOP” sign, sign che non ci dovrebbe neanche essere perche’ non ci sono altre strade. ($75)
L’ultima era per speeding e non avevo la cintura allacciata, per questa sono dovuta andare in tribunale.
Me la sono cavata con $ 150 e probation per 3 anni.
Nel Massachusetts e’ peggio, alla terza infrazione vanno indietro dal giorno che hai presa la patente.
Se si tratta di DWI finisci in carcere.
Driving While Intoxicated.
Ma come mai hai ancora la patente Italiana?
Qui la licenza si deve rinnovare ogni 5 anni.
Dopo i 70 anni ogni 2 anni.
Si rinnova in persona, controllano la vista ed prendono una nuova foto.
Io vado alla AAA cosi’ me la cavo in pochi minuti.
Ti danno una licenza temporanea ed in circa 10 giorni ti mandano via posta la nuova licenza che puo’ anche essere usata per identita’ per riscuoti bancari, etc…
Ho seguito un po’ dei funerali dei morti nel terremoto, come ho scritto, abbiamo reporters sul luogo.
Che tragedia…oltre 250 vittime.
Ciao, Anita
Per quelli che il comunismo….
Tanti anni fa c’era un signore di nome Aristotele (grandissimo peraltro) che pensava che tutto il conoscibile potesse scaturire dalla sola speculazione del “cervello umano”..
Tanti anni fa c’era un signore di nome Tolomeo che invece osservando le cose del cielo descrisse le cose “osservando”, in modo abbastanza credibile (visto poi che come ben sapete SRM gradiva) , e divenne pensiero ufficiale…
Tanti anni fa alcuni signori di nome Copernico e Galileo , osservando meglio,scoprirono che non era proprio così…ma passarono parecchi anni prima che il volgo si accorgesse (OHIboh)che le cose erano come dicevano loro…
Tanti anni fa la schiavitù era considerata normale,(per la verità sotto certi aspetti ancora oggi)…
Tanti anni fa c’era un signore che venne chiamato RE sole ,e all’epoca sembrava che nessun sistema politico , fosse più perfetto di quello….
Tanti anni fa…
Il pensiero socialista è appena nato ieri…
cc
Per quelli che il Comunismo….(parte seconda)
Ancora oggi riesce difficile alla mente umana comprendere il fatto che un elefante arrivi a terra insieme ad una piccola biglia di vetro se cadono entrambi insieme dalla Torre di Pisa.
Infatti il concetto della forza gravitazionale , nonostante l’evidenza sperimentale , non è poi così di facilissima intuizione per la mente umana.
Si potrebbe sempre fare una prova pratica .
Infatti se Berlusconi e G. ferrara si butassero contemporaneamente giù dalla Torre di Pisa toccherebbero il suolo contemporanemente ….ovviamente accolti da teloni tesi da solerti italici i quali assisterebbero alla prova pratica…
Cosa non si fa per la Scienza…
cc
@ Peter
I poeti romantici e il romaticismo in genere forse piacciono a questo blog di idealisti, perche’ sono romantiche le idee che molti di noi hanno. Il socialismo e’ l’idea piu’ romantica che ci sia.
E, alla fin fine, sono le idee che trainano la storia e cambiano il mondo. Questo e’ quel che credo.
Caro Vox,
se mi permetti , sono in completo disaccordo con te.
Il socialismo a parte le sue prime “manifestazioni” utopiche e romantiche, dai tempi di Marx è analisi dello sviluppo della società.
Fuori da questo ambito,potrebbe anche essere “tecnica di coltivazione dei tulipani”, cosa di per sè “nobilissima”.
A trainare la storia non sono solo le idee, ma il il rapporto dialettico che esse hanno con i fatto materiali.
Fuori da questo ambito a mio avviso è come parlare dei “tulipani”.
Che ripeto è di per sè cosa nobilissima.
cc
Il pensiero socialista è appena nato ieri… (CC)
–
Eh no, caro CC.
Il pensiero socialista è già nella cultura jainista, 1000 anni prima di Cristo. Poi è passato al cristianesimo.
Quindi, sono 3000 anni che circolano le idee socialiste.
Con quale risultato pratico, possiamo ben vederlo ancora oggi.
Caro marco,
i miei due post susseguenti penso che dal mio punto di vista , bastino a spiegarti che quello che tu chiami pensiero “socialista” è più che altro aspirazione a ….
Di per sè assolutamente insufficiente a spiegare l’evolversi delle cose del mondo…
A mio avviso i buoni propositi e le grandi aspirazioni a a…(e su questo mi pare “concordiamo”), non producono granchè.
cc
Caro Vox, senza fretta: “e’ l’uomo che fa schifo, quindi e’ inutile non solo tentare, ma perfino sperare di costruire un mondo diverso e migliore, quindi staremo sempre nella shit piu’ totale.”
——
Io lo leggerei in un’altra maniera: è l’uomo che fa schifo e quindi i pochi che schifo non fanno e hanno una visione del mondo più aperta ed umanitaria, devono fare in modo da bypassare la schifezza impedendo agli schifosi di entrare nella politica attiva.
Come si fa?
Si fa condizionando l’elettorato, alla maniera pavloviana.
Lo fa già il cavaliere, possono farlo anche gli altri.
Il guaio è che finchè non si entra nella mentalità di agire sull’elettorato invece che sul politico criminale, di passi avanti non se ne faranno.
E’ l’elettore quello che mette la crocetta sulla scheda ed è lui che dobbiamo condizionare.
Condizionare è un termine che non piace? Purtroppo è l’unica strada praticabile, ora come ora. Il cavaliere la pratica con successo. Come disse Pertini, a ladrone, ladrone e mezzo!
x M.T.
“Poi è passato al cristianesimo.”
Se prendiamo in considerazione la sua istitualizzazione voluta da Costantino e perfezionata come ben sappiamo
ti raccomando una buona visita oculistica ed una rilettura attenta della storia,nel tuo caso si impone e come!
L..
il socialismo e’ non solo possibile, ma realistico e INDISPENSABILE (Vox)
———
Su questo siamo d’accordo, come si evince da tutti i miei post.
Il problema è come fare per realizzarlo, ed è qui che non ci troviamo ai conti.
Caro Linosse, sto parlando dell’idea socialista, non della sua realizzazione pratica. Tutto il cristianesimo non è altro che la quintessenza del socialismo e, a suo tempo, lo era il jainismo.
Il guaio è che un conto è l’idea e ben altro conto è il metterla in pratica, specialmente in un sistema democratico dove ogni testa vale un voto. Si sa quanto siano condizionabili le teste, per cui il sistema democratico va a farsi benedire in funzione della capacità di persuasione del venditore di turno.
Caro marco,
l’unico modo che l’uomo conosce è quello delle prove e dei tentativi.
Ma quando le pere non sono mature è inutile reccoglierle, anzi a volte deleterio.
E poi come ben sai Non tutte le ciambelle escono con il “buco”…
L’evoluzione ci ha messo qualche annetto se non sbaglio..prima di arrivare ad un certo punto…con sbagli ed errori
L’uomo che ne è la massima espressione “viaggia” più veloce..ma non può mai fare a meno di essere conzionato da quello che lo circonda…
Anzi se fa finta di non accorgene a volte crea disastri…, ma quando maturano le pere …
Il concetto di maturazione delle pere , non è però qualcosa di “messianico”,diversamente come ben sai la fine del mondo non so più quante volte già sia stata predetta..
Nonostante questo una data c’è ..5 miliardi di anni..
Però prima di allora il capitalismo avra senza dubbio finito il ciclo molto , molto prima..mancano Cina ed India all’appello.
cc
Caro marco,
come al solito per certi aspetti si finisce per concordare…
Pace e democrazia oggi e anche nella storia sono sempre stati concetti “ad usum et consumun”…
La democrazia poi (una testa ed un voto) è giovanissima ..ha appena emesso qualche vagito..
La Pace è sempre stata un utile “intermezzo” utile allo sviluppo dei commerci…da un equilibrio all’altro…
La democrazia che i Greci praticavano in qualche misura tra i “cittadini” in Atene portaro al voto perfino i “rematori delle navi.
Già , già ..sembra che qualcuno scoprì all’epoca che Atene senza la flotta era una “merdaccia” nel contesto che la circondava..
cc
Caro Marco,
a volte tu riduci le cose ad una realtà estremamente semplificata e poi dici questa caricatura di realtà è vera. Beh, secondo me la realtà è complessa e le riduzioni sono pericolose.
Prima di tutto un cervello non è una questione tecnica.
In secondo luogo tutti gli uomini hanno una aspirazione che sembra naturale (perché presente dappertutto e sempre) verso la giustizia.
In terzo luogo non c’è giustizia senza uguaglianza, non solo di diritti ma anche di possibilità, di
status, di ricchezza, di potere. Le diseguaglianze danno in realtà fastidio alla maggior parte degli uomini.
Anche Mussolini ha creato un partito piuttosto potente in pochissimo tempo ed ha preso il potere; che vuol dire? che aveva ragione?
Sono anch’o del parere che un partito comunista non abbia più alcun senso, almeno in un futuro prevedibile; se poi non avrà senso anche una sinistra lo si vedrà. Anche perché prima o poi il ciclo del Banana si interromperà.
Io ho le mie idee e se dipendesse da me non le cambierei certo per vincere. Il Banana ha vinto e quindi governi e gl’ittagliani si mangino la merda che quello lascia (ed ancor più lascerà) in giro. E non si lamentino né ora né poi.
La tua idea sui destini dei Savoia mi sembra poco realistica perfino per un paese come questo. U.
PS. Tra socialismo e cristianesimo non ‘è nessuna parentela.
Non più di quanta ce ne sia tra Socrate e Marx o tra Gramsci e Budda. Andiamo piano con le semplificazioni per carità. U
Carina questa…
la riprendo da “giornalettismo”..
______________
Così come sarebbe totalmente inutile esecrare le parole di quello speaker di Radio Maria, il quale ha detto che il terremoto in Abruzzo è il modo che ha scelto il Signore per mettere alla prova le popolazioni. “Non ci poteva dare una prova scritta?“, avranno pensato le popolazioni, citando una famosa battuta di Woody Allen in “Amore e guerra“. Piuttosto, è più dive…..
___________________
cc
…. a Berlino ti sei perso … almeno una bottiglietta sarei andato a sbigolarmela…
San Francisco sulla Sprea
Scritto da: Danilo Taino alle 14:54
Avviso ai berlinesi ma anche ai turisti. Il miglior disco-club del mondo è in città. E’ il favoleggiato Berghain, nel quartiere emergente di Fredrichshain. Lo sostiene il mensile britannico Dj Mag, una delle guide più seguite dai dj e da chi ama la musica electro-disco. In una classifica dei cento locali più cool nel mondo, il nightclub berlinese di frontiera arriva primo: al secondo posto il Fabric di Londra e al terzo lo Space di Ibiza. E’ un’altra pietra nella costruzione di Berlino come capitale europea dei giovani, della musica, dell’avanguardia.
//graffitidaberlino.corriere.it/2009/04/_avviso_ai_berlinesi_ma.html
…. Faust
X M.T. e Vox
“il socialismo e’ non solo possibile, ma realistico e INDISPENSABILE (Vox)”
Forse più che sul socialismo il futuro si incentrerà sull’ecosocialismo
Il territorio e la natura sono centrali per una diversa visione della vita e quindi politica .Bisognerebbe assumere la logica della natura ed imparare a convivere con essa,prima o poi bisognerà tenerne conto e ,a mio parere ,prima sarà meglio sarà. La cultura,in particolare del mondo occidentale, sostiene una visione mercenaria dell’ ambiente, il territorio e/o la natura è unicamente in funzione del beneficio che l’uomo può trarne,le conseguenze sono note a tutti.Altre culture partono dall’idea che non siamo i padroni della terra, ma parte della terra che è di tutti senza divisioni e padroni e gli appartenenti a questa cultura(nativi americani) sono vissuti tranquillamente per secoli fino alla comparsa dell’uomo “civilizzato”.
L.
sul giornale El Pais cè, in prima, la notizia del lutto nazionale in Italia…
ho trovato un giornale online veramente molto interessante, in particolare il grafico interattivo su come avvengono terremoti e maremoti… ed in piu, tante pagine sullo stesso argomento ed altri se sei interessato.. Veramente nuovo e lontanissimo della unidimensionalita dei giornali.it… Complimenti Espaňa!!!
Faust
E’ l’elettore quello che mette la crocetta sulla scheda ed è lui che dobbiamo condizionare.
@ Caro Marco,
secondo me il vero problema sta nell’illusione che noi abbiamo di mettere liberamente quella crocetta. Ovvero, la crocetta magari la mettiamo liberamente, ma quello che crediamo di scegliere, molto spesso, e’ un abbaglio, come lo e’ la nostra stessa democrazia.
Vincere contro montagne di denaro e di potere e’ sempre stato molto difficile. Ma non e’ impossibile. Solo, io penso, ci vuole organizzazione, strategia e chiarezza di idee sugli obiettivi a corto, medio e lungo termine. Per il momento, non vedo alcun partito, in Italia, che corrisponda a questa descrizione. Tuttavia, mi sembra che sia anche in atto un moto accumulativo, indispensabile alla maturazione di un’organizzazione del genere. Ci vorra’ del tempo. La storia ha i passi lunghi.
xFaust
si’ caro, ma quelle cose sono per i giovani…mi ci vedi in discoteca? Comunque i tedeschi sono di una noia mortale. E sto ancora aspettando il risarcimento dalla mia assicurazione di viaggio…
Peter
xAnita
ma cosa dici, quel poveraccio ha avuto un infarto dopo percosse e spinte, e lo prova proprio il video di un americano.
Si parva licet…ho ancora la patente italiana perche’ quei bravi ragazzi della DVLA di Swansea (ah , i cari gallesi…) mi avevano scritto che era perfettamente legale (direttiva EU del 1997). Pero’ non mi avevano detto che sarei andato in tribunale per ogni minima infrazione….ergo, potrei fargli causa, credo. E stai certa che declinero’ l’invito to go to court dopo 14 giorni….the Easter Bank Holiday is working for me….
Peter
X Peter
Ma caro Peter, cosi’ ho sentito in TV, non ho seguita la storia a fondo.
Le notizie sono cambiate, prima faceva parte delle proteste, poi era un semplice spettatore, poi non si sapeva se era stato ferito, per ultima e’ uscita la notizia dell’ infarto.
Qui sono piu’ preoccupati per l’inchino del presidente Obama al Re Abdullah, non tanto per l’atto ma perche’ la Casa Bianca l’ha categoricamente negato, quando i vari videos e foto parlano chiaro.
http://www.youtube.com/watch?v=LEUif1–r38
Buona notte, Anita
x TUTTI
Un messaggio d’augurio per la prossima Pasqua:
http://www.jacquielawson.com/viewcard.asp?code=1835709357190&source=jl999
Un abbraccio,
Anita
grazie Pino.
caro CC,
tutti mi chiedono notizie del Re con la sirena che ho portato a casa.
Conosco una scrittrice per bambini , Elisabetta Jancovic ,che ha scritto di un re e la sirena.
Mi è sfuggita qualche altra storia?
Le altre opere erano su testi di Calvino e altri.
Illuminami, ti prego!
Giornata splendida, speriamo anche domani che ho parecchia gente in casa!
Sylvi
Gli auguri li faccio più tardi:
xAnita
l’inchino di Mr Obama al re saudita era davvero eccessivo, direi sorprendente. Un cenno del capo come quello che ha fatto ai reali d’Inghilterra (e senza la pacca alla regina di sua moglie…) sarebbe stato piu’ che sufficiente. Volendo, vi si possono leggere molte cose. Ostentato rispetto per un’altra cultura ad esempio, il che non e’ affatto un male per il Presidente di un paese come il tuo (refreshing, direi), eccetto che l’altra cultura e’ una monarchia feudale senza la cognizione dei diritti civili piu’ elementari…E quello era il suo rappresentante.
Un’ostentazione che forse serviva a rassicurare gli arabi ed il mondo islamico sulla apertura, amicizia e disponibilita’ al dialogo con loro degli USA di oggi…non saprei.
Vi si puo’ leggere forse anche l’imbarazzo di quello che era una volta un uomo comune, portato al vertice planetario da un processo democratico periodico, di fronte ai pochi residui monarchi del mondo, i quali stanno al vertice da sempre e non hanno bisogno di elezioni. E la monarchia e’ un concetto cosi’ alieno alla cultura americana, il che rende l’imbarazzo ancora piu’ forte. Mr Obama ha anche accettato umilmente la battuta di Prince Philip, il quale dubitava che il Presidente potesse distinguere britannici, russi e cinesi gli uni dagli altri…
Peter
Caro CC,
secondo la legge di Newton peso uguale a massa per gravita’,
i due di massa diversa dovrebbero arrivare in tempi leggermenti differenti.
Comunque,…l’essenziale e’ che si buttano,…cosa che io non credo
faranno mai.
Ciao e auguri di buona Pasqua,Ber
Cara Sylvi,
purtroppo non ho particolari interessanti , oltre a quelli classici in merito alle “sirene” mitologiche.
I Re, poi ,sono un pò meno mitologici.I loro eredi oggi si esibiscono..in spettacoli di quart’ordine…fanno proprio cadere “i cabasisi” rispetto ai miti del passato…
L’autore dell’opera non è del “posto” e partecipa come espositore all’annuale mostra della ceramica, per cui non posso sapere da cosa in particolare sia stato ispirato delle varie “storie” nate e proliferate fin dai tempi di Omero sull’argomento.
La storia della Jancovic è interessante soprattutto fosse solo per come apre…
———————————-
C’era una volta un re di nome Tlo, molto preoccupato della grandezza del suo regno. “Vorrei che fosse il più bello, vasto e ricco della terra” diceva ogni mattina, “ma ho il sospetto che sia esattamente uguale a quello degli altri re…”.
——————————————-
ciao
cc
Caro ber,
ammettendo che la Torre di Pisa fosse alta cento metri , se non ho sbagliato i conti i Due impiegherebbero 3,19 secondi ad arrivare al suolo.(Naturalmente non considerando gli effetti degli attriti).
La differenza consisterebbe che il buco prodotto nel terreno da ferrara ,sarebbe più grande di quello del berlusca.
Infatti se ben mi ricordo un corpo modifica la sua velocità in modo proporzionale alla forza.
Per esempio,nel caso la forza sia doppia anche l’accellerazione è doppia.Inoltre però l’accellerazione è tanto minore quanto maggiore è la quantità di massa (o quantità di materia)del corpo.
Infine tanto per chiudere, un corpo di peso doppio sarà attratto con forza doppia,ma avrà anche una massa doppia, quindi i due effetti si cancellano reciprocamente,cosicchè l’accellerazione sarà la stessa in tutti i casi.La g è infatti una costante 9.8 metri al secondo per secondo per tuuti.
Per finire direi che sia proprio il caso di sperimentare come fece Galileo, invitiamo pertanto i due “eroi” ad una prova pratica per il bene della Scienza, con un sacco di TV per la diretta, che non mi perderei .
Auguroni anche a te !
ciao
cc
x Peter
In riguardo all’inchino, la baldoria e’ nata dal fatto che Robert Gibbs, Press Segretary for B.H.O. alla Casa Biancha lo ha ufficialmente negato.
Se avessero detto che era stato un gesto del momento, ci sarebbero state le solite critiche, ma sarebbe finita li’.
Tu parli di protocollo, ebbene, esiste anche qui.
G.W.Bush era noto per effusioni a volte questionabili, ma non sono mai state smentite.
Ci sono miriadi di foto dove cammina mano in mano con il Saudi King Abdullah, gironzolando nella sua tenuta al ranch di Crawford in TX, dove lo ha abbracciato, ect…
Se ben ricordi, scherzando, fece l’occhiolino alla Regina Elisabetta, massaggio’ le spalle a Angela Merkel…..
Ci sono anche foto FALSE o con commenti falsi e non pochi.
Ciao, Anita
xAnita
negarlo e’ stupido, anche se di video falsi ce ne possono essere a iosa. Mi stupisce, per esempio, che qui in GB non ne abbia parlato nessuno : Michelle e ‘Silvio’ hanno rubato la scena, al punto pero’ che alcuni inglesi pensano che il premier italiano abbia anche dato la pacca alla Regina…vedi un po’.
Forse voi americani con le effusioni diplomatiche siete come la ketchup bottle: you shake and shake it, none comes out, and then a ‘lottle’…spero si tratti solo di questo.
Alcuni videos insinuano pero’ che gli abbia persino baciato la mano! (anche se non si vede). Oddio, oddio, oddio…se fosse vero, forse allora i tempi non erano davvero pronti per Mr Obama, o lui non era pronto per i tempi…sono confuso.
Sono lieto che le effusioni ‘multicultural’ dei vostri presidenti non arrivino a baciare la guance dei premiers francesi ed italiani alle visite…forse lo farebbero se il sottosuolo del nostro paese fosse pieno di oro grigio, pero’. Insinuo che in quel caso, pero’, forse non avremmo primi ministri e presidenti nostri, ma un governatore americano su mandato democratico del libero popolo degli Stati Uniti. Perdona la malignita’…
Seriamente, per me un leggero inchino del capo non e’ fuori di luogo se esprime rispetto per un’istituzione (si parva licet, lo feci anch’io al giudice, alla fine di un’udienza dove mi trovavo anni fa come testimone, quando His Honour mi licenzio’). Ma l’istituzione rappresentata da Mr Obama non e’ certo meno valida e rispettabile di quella del re saudita (anzi…)
un saluto
Peter
xAnita
negarlo e’ stupido, anche se di video falsi ce ne possono essere a iosa. Mi stupisce, per esempio, che qui in GB non ne abbia parlato nessuno : Michelle e ‘Silvio’ hanno rubato la scena, al punto pero’ che alcuni inglesi pensano che il premier italiano abbia anche dato la pacca alla Regina…vedi un po’.
Forse voi americani con le effusioni diplomatiche siete come la ketchup bottle: you shake and shake it, none comes out, and then a ‘lottle’…spero si tratti solo di questo.
Alcuni videos insinuano pero’ che gli abbia persino baciato la mano! (anche se non si vede). Oddio, oddio, oddio…se fosse vero, forse allora i tempi non erano davvero pronti per Mr Obama, o lui non era pronto per i tempi…sono confuso.
Sono lieto che le effusioni ‘multicultural’ dei vostri presidenti non arrivino a baciare la guance dei premiers francesi ed italiani alle visite…forse lo farebbero se il sottosuolo del nostro paese fosse pieno di oro grigio, pero’. Insinuo che in quel caso, pero’, forse non avremmo primi ministri e presidenti nostri, ma un governatore americano su mandato democratico del libero popolo degli Stati Uniti. Perdona la malignita’…
Seriamente, per me un leggero inchino del capo non e’ fuori di luogo se esprime rispetto per un’istituzione (si parva licet, lo feci anch’io al giudice, alla fine di un’udienza dove mi trovavo anni fa come testimone, quando His Honour mi licenzio’). Ma l’istituzione rappresentata da Mr Obama non e’ certo meno valida e rispettabile di quella del re saudita (anzi…)
un saluto
Peter
Cari tutti (senza eccezioni),
un cordiale augurio di buona Pasqua a tutti. Uroburo
x Peter
Ahimè”, sembra che sia stato infatti un baciamano…
Dicono che era una stretta a due mani, ma il braccio sinistro e’ giu’, la testa e’ all’altezza della mano del sovrano…
Poi lo stesso Robert Gibbs ha detto che il Re e’ un omino, non e’ vero, e’ un umo medio, forse un pollice meno di Bush, e Bush jr e’ 1.79.
E’ il piu’ piccolo della famiglia.
Rimane il fatto che Gibbs ha negato tutto.
A mio parere Gibbs e’ un pessimo Press Segretary, irrisorio nelle cose piu’ serie, non risponde ai reporters, li sceglie come gli fa comodo e devo dire che ha una faccia molto antipatica.
Il Press Segretary si consulta col Presidente di prima mattina, e’ la voce della Casa Bianca ai media ed al mondo.
Il migliore era Tony Snow, calmo, intelligente, fermo, rispettato da ambedue le parti.
Purtroppo e’ deceduto lo scorso Luglio, dopo una lunga battaglia con colon cancer. (53 anni)
Anita
xAnita
Beh, credo che ci sia una steep learning curve per Mr Obama, oltreche’ per la sua signora, allora…
Pasqua dev’essere, tra l’altro, la festa della primavera.
Il mio giardino e’ pieno di tulipani rossi e gialli, eh eh…
Le viti stanno germogliando tutte, temevo invece che fossero tutte morte d’inverno…Ne ho due piccole nello shed-greenhouse (che raggiunge temperature di 25C di giorno!!) insieme con due aranci e tre fichi (i quali pure germogliano nel capanno a vetri ). Altre quattro viti sono invece nel giardino all’aperto. Mi pare che le due del lato sud (rivolto anche al mare) vadano un po’ meglio delle due dal lato nord. Tutti gli arbusti da frutto che ho piantato l’anno scorso sono in fiore, e sono sicuro che i vicini li invidiano…Ho poi ben 37 piante di fragole in vasi di coccio, di cui aspetto i frutti con ansia. Dovro’ rinchiuderle presto in shed e conservatory, dato che l’anno scorso i piccioni ed uccelli vari me ne lasciarono poche (grrrrrr……).
buona Pasqua a te ed a tutti
Peter
Pirati somali di nuovo in azione
E’ una mia impressione o i giornali Italiani ne parlano pochissimo?
Un’altra nave e’ stata rapita dai pirati somali, una nave Americana con bandiera Italiana, 16 Italiani a bordo.
I pirati hanno in ostaggio navi di molte nazioni, e’ una cosa seria.
Lo fanno per lucro, ma si deve trovare chi li sponsorizza.
Qui e’ su tutte le TV di continuo.
Anita
x Tutti
Ho una coppia di merli che sta preparando il nido sotto la fescioa,non so qual’è il nome esatto dell’arbusto,
a me pare un sito un po’ terremotabile per via dei gatti!
Troppo esposto!
Con scope e rumori sto cercando di far desistere la coppia e di cercarsi un luogo più sicuro!
Per gli atei:
buon Sol dell’Avvenire con falce e martello!
L’Idea si ravviva dopo l’inverno buio e tetro!
Per gli agnostici:
“io cerco la titina, la cerco e non la trovo…”
ma vale anche per i cattolici tormentati e un po’ protestanti!
Per chi se ne frega:
non ha problemi! Niente lo tocca!
Buona Pasqua, Buon Passaggio a tempi migliori per tutti!
Sylvi
x Peter
La nostra primavera e’ pessima.
Freddo, pioggia e nevischio.
Solo qualche barlume di buon tempo, ma dura solo poche ore.
Tutte le nurseries sono ancora chiuse…
Di notte scende ancora vicino a zero *C.
Il mio prato e’ in ordine, pulito, fertilizzato, seminato, ma non si puo’ fare altro.
Sono oltre le 10 e mezzo e non ho ancora portato fuori il cane, piove acqua ghiacciata e durera’ anche per domani.
I miei oleandri sono ancora nel terzo garage, cosi’ pure altre piante perenni.
Bye, Anita
x Peter
Solo per darti un idea:
Barack Obama, Civil Libertarian
http://www.powerlineblog.com/archives/2009/04/023292.php
Anita