Vite e morti da cani. Con gli “Amici della vita” a quanto pare più amici dei cani che degli umani
Ieri ho pubblicato su Giornalettismo un articolo che ha suscitato alcuni commenti particolarmente significativi (del degrado e del declino che viviamo). Perciò lo ripropongo qui con qualche aggiunta.
Strano (si fa per dire), ma in questi casi gli “Amici della vita” e i censori di Facebook modello senatore Gianpiero D’Alia latitano a tutta manetta. E dire che NON si tratta di proteggere ovuli fecondati, morule, feti variamente disgraziati, cadaveri tenuti in vita artificiale per mungere i soldi pubblici (quanti? Nessuno indaga…), non si tratta neppure di proteggere un luogo “virtuale” da immoralità o coglioneria altrettanto virtuale. Sabato 14 è stata una giornata per certi versi storica, da annali neri. Da una parte una strage del sabato sera più pesante del solito: otto giovani morti! E dall’altra un bambino di 10 anni sbranato dai cani, più un bambino di 9 ridotto male e un 40enne spedito in ospedale dagli stessi cani. Che tre giorni hanno ridotto in fin di vita un’altra persona, questa volta una turista di 24 anni, cui hanno anche strappato un occhio, e ferito un paio di carabinieri. Non solo non c’è nessun D’Alia che abbai contro gli sbranamenti da cani, ma il ministero della Sanità ha vietato al prefetto di abbattere quelle belve “miglior amico dell’uomo”: “Vanno catturate con l’anestetico”, ha solfeggiato suaviter il sottosegretario alla Sanità Francesca Martini. Perché invece di dire cazzate non va a farsi anche lei una passeggiatina in borgata Sampieri, il luogo in Sicilia dello scempio a quattro zampe, magari senza scorta per meglio godersi il proprio sbranamento? Del resto questo è il governo che ha eliminato anche la lista delle razze pericolose riducendola a frittellina.
Gli otto giovani sono stati uccisi tutti dalla mania idiota e criminale di correre come pazzi, come del resto eccitano a fare le pubblicità sempre più rombanti: quattro nel Casertano, uno a testa nell’Alessandrino e a Fidenza, due a Roma. Tutti poco più che ventenni. I feriti sono parecchi, e non sappiamo se faranno salire il numero dei deceduti. Da notare che nonostante le chiacchiere strappacapelli blaterate in abbondanza sul momento, di solito è raro che i colpevoli finiscano in tribunale, e quando ci finiscono di solito se ne fregano pure di farsi vedere al processo. Alla faccie delle vittime e del dolore dei loro parenti, che arrivano in aula illusi di poter avere giustizia anziché altri calci in faccia. Tanto paga l’assicurazione e comunque non si rischia niente. Parce sepulto. Avanti il prossimo. Avanti la prossima strage del sabato sera più le altre di ogni giorno provocate dalla mascalzonaggine al volante e annessa pubblicità demenziale. Gli “Amici della vita” hanno ben altro da fare, per esempio baciare la pantofola e farsi dettare dal Vaticano parola per parola la legge sul testamento biologico. Oltre che, naturalmente, godersi in santa pace anche loro la febbre del sabato sera.
Idem per l’ultimo, per ora, bambino – Giuseppe Brafa – fatto a pezzi come un pupazzo di carne e sangue sul litorale siciliano fra Marina di Modica e Sampieri, in provincia di Ragusa, da un branco di cani randagi che hanno ridotto male un altro bambino, spedito dal chirurgo un 40enne e in fin di vita la giovane turista. Qui siamo alla fiera dell’imbecillità. Non solo c’è la gara a voltarsi dall’altra parte, ma si sparano corbellerie della peggior specie, a straparlare non è solo la sottosegretario Francesca Martini. E’ certamente vero che nel Sud Italia ci sono “600 mila cani randagi”, ma è una frottola assoluta che “nell’Italia del Nord non ce ne sono”, come ho sentito ragliare da più parti. Bisognerebbe prendere per le orecchie il sindaco di Milano, la poco lieta Letizia Moratti, e portarla nella periferia milanese sud, per esempio in via Campazzino, o nella periferia milanese nord, per esempio a Quarto Oggiaro o sulla Varesina. Magari a correre a piedi anche lei, inseguita dai randagi come più spesso capita ai pacifici runner, che non sanno più dove cazzo poter andare a correre senza rischiare un morso o lo sbranamento.
Strano. Se al primo starnuto idiota su Facebook sono scattate le espulsioni e i progetti di legge stile “tolleranza zero”, al centesimo sbranato dai cani è tutto un distinguo: “Non esiste il cane cattivo, la colpa è dei padroni”. E se i cani sono randagi, senza padrone? “La colpa è di chi li ha abbandonati e delle autorità che non li sistemano in modo confortevole”. Questi i ragionamenti a pera che vanno per la maggiore, specie tra i Verdi e i “politicamente corretti”. Guardando e ascoltando certa gente, si capisce bene perché a loro avviso “il miglior amico dell’uomo è il cane”: ognuno ha infatti gli amici che si merita.
Non solo nessuno si sogna di abolire le discoteche, e neppure di ridurne gli orari di apertura o controllare sul serio il consumo di alcool e droga dei morituri del sabato sera, e tanto meno di abolire le auto o anche solo mettere davvero sotto controllo gli eccessi di velocità e sanzionare i reprobi a stangate, ma anzi si tifa per l’aumento delle mattanze. In tema di automobili c’è infatti chi vuole fare come gli States: patente a 16 anni anziché a 18, e non più solo per le moto fino a 125 cc. E a 16 anni anche la licenza di caccia! La pressione consumista e “occupazionale” in questi tempi di crisi economica e di lavoro è fortissima: vendere, vendere, vendere! Gettiamo nella mischia anche i 16enni! Così avremo la possibilità non solo di vendere di più (auto, benzina, doppiette, cartucce, cani da caccia, ecc.), ma anche di indignarci più spesso, fare cioè più spesso bella figura (con i gonzi) versando lacrime da coccodrillo per i “nostri cari giovani” stroncati sempre e solo “dalla fatalità”, mai dal nostro opportunismo e dalla nostra coglionaggine a volte criminale.
Da notare che nelle case italiane i cani di razza e stazza pericolose sono almeno 16.000 e che i bambini corrono un rischio due volte maggiore degli adulti di venir morsi, e sempre con conseguenze più gravi perché bambini e adolescenti vengono morsicati molto spesso alla testa, con esito devastante e non di rado sfigurante o mortale, mentre le ferite degli adulti si limitano generalmente a braccia e gambe. A parte le cazzate sparate dai Verdi e affini, un buon quarto delle vittime è composto dagli stessi proprietari dell’amato figlioccio a quattro zampe. Un terzo delle vittime inoltre è rappresentato da amici di famiglia. E il 42% delle vittime non c’entra una mazza né col cane aggressore né col suo incivile padrone.
Dulcis in fundo, ogni morsicatura di cane costa alla collettività un occhio della testa. Uno studio condotto nel 2005 ha quantificato – tra costi diretti e mancato lavoro e guadagno – in oltre 1.150 euro ogni morso di cane, con un costo annuo totale di 75 milioni di euro nell’intera Italia. Per non parlare del costo aggiuntivo e del perché mai chi pulisce verde pubblico e strade debba umiliarsi a pulire ovunque la merda in quantità industriale seminata ovunque da un’orda di cinofili e cinomani incivili. A Milano – ma credo anche altrove – il Comune spende quattrini per gli impianti di irrigazione del verde pubblico, a base di tanti bei tubicini costosi di plastica nera che corrono sul terreno, ottimi per essere azzannati dai cani in libera uscita, oltre che dai randagi. Così le cooperative (vicine a Comunione e Liberazione, per caso?) pagate per curare il verde pubblici lavorano – e guadagano – ancora di più…. Tanto paga la collettivitò, cioè paghiamo tutti noi compresi quelli che poi vengono azzannati dai cani.
Con questa non piccola massa di quattrini si potrebbero salvare migliaia di vite di bambini del Terzo Mondo, anziché usarli per soddisfare le bizze sanguinose di cani e padroni sempre più fuori registro. Per quale motivo la collettività, oltre a dover sopportare i costi dei morti e feriti provocati dai cani, deve accollarsi anche quelli delle morsicature anziché per esempio obbligare i padroni di un cane a stipulare una polizza assicurativa esattamente come per l’auto? Per quale motivo deve essere permesso il possesso anche di cani sicuramente pericolosi, dal momento che è stato per giunta accertato che qualunque cane, anche il più mansueto, può mordere? Difficile dare torto al sacerdote di Noto, Salvatore Cerruto, che il giorno del funerale del povero disgraziato bambino Giuseppe Brafa ha commentato: “Viviamo nella società degli idoli, in cui anche gli animali prendono il posto della persona umana”. Il guaio è che certe cose non dovrebbe dirle solo un prete, con i politici invece tutti a cuccia, e non solo i politici Verdi, tra il buonismo più calabrache e l’animalismo più becero.
Giriamo le domande agli “Amici della vita” e agli occhiuti guardiani di Facebook come il senatore D’Alia. Che ovviamente si guarderanno bene dal rispondere. A loro interessa solo il blablàblà, il baciare la pantofola e il controllo dei mezzi di comunicazione.
In attesa dei prossimi morti. Del sabato sera e dei cani.
Post scriptum – Ovviamente siamo tutti sicuri che le incazzatissime persone – strano: tutte donne – che su Giornalettismo si sono scagliate (per fortuna senza i loro cani….) contro di me, raccattano con la paletta la pupù – e puliscono con la segatura il relativo sporco – che i loro amati pargoli a quattro zampe spargono ovunque. Siamo perciò sicuri che evitano così accuratamente la loro piccola parte di parassitismo a sbafo del contribuente. Né più e né meno come la massa di fumatori che lastrica letteralmente le fermate di tram, autobus, metropolitana e gli incroci stradali nelle periferie di mozziconi di sigarette.
INCIDENTI SUL LAVORO
Gli infortuni e gli incidenti mortali sul lavoro sono in aumento (anche perche’ gli ispettori sono diminuiti)
E questo governo cosa fa?
Dimezza le multe alle imprese e rende gli arresti dei responsabili piu’ difficili:
L’agenzia ApCom anticipa il provvedimento che il ministro Sacconi
dovrebbe presentare già la prossima settimana in Consiglio dei ministri
Incidenti sul lavoro, nel nuovo Testo Unico
multe dimezzate e arresto più difficile
ROMA – Multe più leggere per le imprese, in alcuni casi più che dimezzate; eliminazione dell’ipotesi dell’arresto a favore di un sistema che privilegi l’applicazione di sanzioni pecuniarie; rimodulazione degli obblighi per il datore di lavoro: sono alcune delle principali novità introdotte dal nuovo Testo unico in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (Dlgs), anticipato dall’ApCom. Secondo l’agenzia, il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, lo presenterà in Consiglio dei ministri già la prossima settimana. [Repubblica]
BRUNETTA aveva dato dei “guerriglieri” agli studenti che dimostravano pacificamente. All’esortazione di FRANCESCHINI di avere piu’ rispetto, come ministro, verso gli studenti del proprio paese, Brunetta risponde accusando il leader del Pd di “rincorrere i ragazzini”, pur di raccogliere consenso.
Si dimentica, il signor Brunetta (ministro? mah!) che “i ragazzini” sono il futuro di questo paese.
Ma lui, forse, conta solo sui ragazzi delle bande nere.
Un governo (e mezza Italia che l’ha votato) di buffoni e puffoni.
FRANCESCHINI oggi e’ andato alla Sinagoga per un incontro ufficiale con la comunita’ ebraica.
Ormai, la Sinagoga, anche in senso lato, sembra un percorso obbligato per tutti, dal Papa, a Frattini, a Fini. Che ci vanno a fare? A prendere “suggerimenti”? Come mai non visitano con altrettanta frequenza anche la Chiesa Valdese, Musulmana, Buddista, Calvinista e Animista?
x Peter
Ho visto il trailer di “Angels and Demons”.
Da via molto del film, almeno cosi’ mi sembra.
Ci sono diversi clips.
http://www.angelsanddemonsmovie.org/
Anita
x Peter
Cani e gatti.
Io ho sempre avuto cani e gatti.
I miei gatti, uno alla volta per carita’, sono sempre stati esclusivamente casalinghi.
L’ultimo, Shadow, e’ morto nel 2001, le sue ceneri verranno con me.
Da parte mia cani o gatti sono una responsabilita’ uguale.
Il problema con i gatti di casa e’ sempre la litter box.
Poi i danni con le unghie…che non e’ di poco.
Ho preso misure con allarmi nelle stanze proibite.
Mio papa’ odiava i gatti fino quando venne in visita negli US, allora avevo Sheba, Sheba si innamoro’ di mio papa’ e lui di Sheba, tanto che se la voleva portare via in Italia…
Anita
I miei amici svizzeri hanno sempre avuto gatti; gli ultimi due, del tipo rosso striato, come Garfield dei fumetti, morti entrambi di vecchiaia.
Ricordo il siamese che avevano la prima volta che sono stato in Svizzera a trovarli: una persona più che un animale. Pur essendo un gatto di lingua tedesca, mi capiva perfettamente. Ho dimostrato ai miei increduli amici che il gatto mi capiva, dandogli un ordine senza cambiare il tono di voce: il gatto ha immediatamente eseguito. La mia amica della Domenica ha una gatta anch’essa molto umana.
@Rosso Rossi,
purtroppo il mondo fa progressi con l’inflazione,…piu’ l’inflazione e’ alta,…piu’ si investe per non perdere soldi.
Dalla notte dei tempi l’uomo forte si finanziava razziando i
popoli piu’ deboli,…si organizzava per questo,…studiava come
fargli la guerra e,…. progrediva.
I banchieri fiorentini si sono arricchiti prestando soldi ai re di mezza europa,…che si facevano la guerra tra loro.
Con l’evoluzione della storia le razzie si sono spostate,…(vedi africa etc),…arrivando fino alle guerre mondiali che azzerava tutto,…per ripartire e ripetere il ciclo.
Il miracolo economico italiano e’ stato creato con la ricostruzione del paese,…cosi pure quello tedesco e giapponese.
Cosi siamo arrivati ai giorni nostri:
Non si possono fare piu’ guerre,…e’ antisociale….
Non si possono impedire che popoli piu’ bisognosi emigrano
verso altri continenti,…e’ inumano…
Non si puo’ svalutare la moneta,…c’e’ un patto di stabilita’…
…e allora bisogna riscrivere nuove regole che vanno bene a tutti.
Ma se in alcuni paesi le banche,spinti dai rispettivi governi,
prestano soldi all’1% ed in altre al 12%,…come fanno
le piccole industrie a sopravvivere e a conservare almeno quel
poco di personale specializzato che si e’ creato in anni di lavoro?
….comunque aspettiamo queste nuove regole…
Un saluto a tutti,Ber
caro Uroburo,
il mestiere del lettore avvertito è quello di non comprare “patacche”!
Il lettore che ama anche il libro-oggetto è continuamente sollecitato tra la curiosità e la diffidenza!
Ma questo le è senz’altro noto!
Manzoni ci ha insegnato a scrivere in italiano, ha instillato la curiosità di andare a vedere che cosa combinavano gli spagnoli a Milano nel ‘600.
Soldi ben spesi!
Il suo brasato sarà buono a puntino domani!
Buonanotte.
Sylvi
Per Peter
Caro Peter,
a me sembra del tutto ovvio che Pino non sia uno che fa accordi “contrattuali” con nessuno. Mesi fa mi aveva proposto di tenere una rubrica di storia (proposta che ho declinato perchè non mi ritengo un professionista ma solo un brillante dilettante) ma mi aveva offerto una gestione autonoma.
A me sembra chiaro da quel che scrive che non è uno che fa accordi “contrattuali”.
La sua ipotesi mi sembra francamente irrealistica.
Un saluto U.
x Peter
“Se pero’ ci fosse un rapporto contrattuale tra lei ed i gestori del blog (cosa legittimissima) gradirei saperlo. E la domanda e’ per Nicotri”.
Se è uno scherzo, non è di buon gusto. E non è da lei. Probabilmente però ho capito male il senso della frase, o meglio: non l’ho capito.
‘Notte.
pino
Caro Pino non c’è podista che prima o poi non si sia trovato a confrontarsi con un cane, l’aggressività dei cani verso chi corre credo che non sia dovuta alla visione del movimento ma ad un fatto olfattivo che per gli animali è molto più importante, come dice Marco, i cani sentono l’odore dell’adrenalina, che viene si prodotta negli stati di ansia e di paura ma anche durante sforzi fisici intensi e prolungati.
Io non ho molta paura del cane singolo, mentre temo quelli in branco, o solo in coppia, anche se di taglia modesta, in un’occasione in cui non avevo alternative con un pastore tedesco che mi sbarrava la strada ringhiando (quando lo fanno cercano di intimorire ma hanno paura anche loro) ho cercato di ribaltare le parti, mi sono messo ad urlare a squarciagola, e ad avvicinarmi roteando le braccia e procedendo con balzi laterali in moda di fare un gran movimento ma con poco avanzamento, è andata bene quella volta è scappato lui, ma non sono esperienze piacevoli.
Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.it
xNicotri
caro Pino, la mia era una semplice domanda, e per niente maliziosa o accusatoria! forse ho usato un’espressione impropria.
Uroburo comunque ha capito il senso della mia domanda, e la sua risposta mi va bene.
un saluto e buona giornata
Peter
Uno dei simboli della crisi del 2001, i cosiddetti “cartoneros” continuano a popolare nottetempo le strade di Buenos Aires, rovistando l’immondizia alla ricerca di carta e cartone, ma anche plastica, lattine, cibo e qualsiasi altro materiale riciclabile o rivendibile.
L’attuale ripresa economica, fragile e contraddittoria, ne ha ridotto le file dai 40 mila del 2001 ai circa 20 mila di oggi. Non dormono più nelle piazze e la loro presenza è tollerata solo nelle ore notturne.
Tuttavia i cartoneros sono ancora lì — a testimoniare di una crisi niente affatto superata — e recentemente sono tornati a far parlare di sé, occupando numerose piazze adiacenti alle stazioni ferroviarie.
La protesta è nata dalla soppressione del “Tren Blanco” nei cui malandati vagoni i cartoneros si accalcavano ogni notte, spingendo i loro “carritos” con il materiale da rivendere ad intermediari e speculatori nelle aree urbane periferiche.
Il fenomeno pare sia sfuggito per alcuni giorni all’attenzione dei politicanti, che in questa stagione affollano le spiagge piuttosto che le strade della capitale, ma la repressione non si è fatta attendere molto.
La polizia ha usato metodi molto spicci per sgomberare i dimostranti, assieme alle loro famiglie, alle baracche e a quanti con loro solidarizzavano.
I manganelli non potranno di certo risolvere il problema, peraltro comune a tutte le grandi città del globo, che è sintomo dei mali profondi della società, di quel cancro sociale che chiamiamo modo di produzione capitalistico.
Ma, d’altra parte, risolvere il problema non interessa ai poliziotti come non interessa alla classe dirigente. Basta ricacciare questa gente un po’ più in là, lontano dalla vista dei turisti e dei borghesi residenti dei quartieri “bene”.
Sintesi tratta dalle ” 5 lettere e un profilo del dissenso in Bordiga”
di O. Damen
Il materialismo storico e il metodo dialettico non possono essere interpretati, se non con conseguenze negative per una tattica e strategia rivoluzionaria, secondo lo schema di un semplice e meccanicistico rapporto di causa (la crisi del capitalismo) ed effetto (la rivoluzione comunista).
L’azione dei rapporti economici é in ultima analisi quella decisiva, ma non é mai indipendente dalla attività umana, in un processo di sviluppo dove azione della base economica e reazione delle sovrastrutture si intrecciano reciprocamente.
Non c’è schema geometrico, né calcolo aritmetico — proseguiva Damen — che possa chiudere questo nesso tra il mondo che determina e quello determinato in una formula sempre vera e sempre valida quale che sia la spinta proveniente dal sottosuolo della economia e quali che siano gli accadimenti della sovrastruttura.
Possiamo dunque concludere, nella riaffermazione dei principi fondamentali della dottrina marxista, che il capitalismo prepara attraverso il suo stesso sviluppo le condizioni del proprio crollo; trasformare questa tendenza oggettiva della attuale struttura economica a riprodurre in continuazione ed in modo sempre più “catastrofico” i suoi limiti fino nel suo superamento rivoluzionario, fare cioè la storia della rivoluzione comunista, é compito del proletario, della classe antagonista al capitale, “forza di eversione dialettica” nel processo di rovesciamento della prassi.
E per questa funzione storica, alla cui realizzazione si lega oggi più che mai il destino di tutta l’umanità, si rende indispensabile che alle condizioni obiettive della crisi capitalistica, dalla analisi marxista anticipate e previste in ogni loro sviluppo e approfondimento, si accompagni tempestivamente l’elemento insostituibile per il concretizzarsi della soluzione rivoluzionaria: il Partito, “centro nervoso di preparazione e di guida della classe intellettual- lavoratrice”.
x AZ
La stessa cosa è capitata a me al congresso della FNSI del 2007, a Castellaneta Marina (Puglia). L’ultima notte, sfatto dalla fatica di una riunione chilometrica, alle 4 di mattina ho voluto rientrare a piedi nella palazzina della mia stanza per prendere un po’ d’aria nel tratto di 4-500 metri da percorrere. Finita la strada asfaltata, ho girato a destra nell’area del parcheggio e verde della palazzina e mi sono trovato tre cagnacci che venivano verso di me ringhiando e chiaramente facendosi coraggio l’uno l’altro. Ho sentito un brivido freddo alla schiena e per un attimo mi sono sentito se non perso almeno disorientato: che fare? Scappare non aveva senso, mi avrebbero raggiunto comunque, e comunque non è nel mio carattere. Poi di colpo, quando erano a 3-4 metri, mi sono lanciato urlando come un ossesso contro di loro. Sono scappati tutti a gambe levate. Anche i cani sono vili, se trovano pane per i loro denti. So che se si viene attaccati da una cane, randagio o no, lo si deve afferrare ben stretto alla gola e spaccargli il “garganozzo”, senza tanti pietismi e senza farsi distrarre dalla paura e neppure da eventuali dolori per i morsi. Altra soluzione non c’è. Un bambino di 6 anni li ha fatto con un cane che aveva assalito la sua sorellina, più piccola di lui. Deve essere terribile a 6 anni spezare la gola a un cane e ucciderlo per salavare la pelle di una sorellina. Me deve essere ancora più terribile vedersi assalire la sorellina da un cane.
Quello che una marea di idioti e di idiote – cosa strana, le più accanite (è il caso di dirlo!) nella difesa demenziale dei cani, sono le donne – scambiano per amore verso gli animali è in realtà solo l’ultima follia del nostro consumismo e dell’enorme aumento della paura per il prossimo alimentata da arte da governo e mass-media. Avanti di questo passo avremo una vita virtuale, da tele-spettatori e internauti, e ci sentiremo al sicuro solo chiusi in casa e in strada solo col cane. La strada ovviamente è da affrontare con un fuoristrada, meglio maxi… In attesa del cinturone con il revolver per scaricarlo contro gli “extracomunitari” che – moderni pellerosse e unni – ci assediano da tutte le parti per rubarci il lavoro, razziarci le case, stuprarci le mogli, le figlie e – perché no? – i figli.
Mah.
Un abbraccione.
pino
x Peter
Caro Peter, io ho relazioni epistolari private con più d’un forumista. A Vox, vista la sua passione per certi temi e il suo avere vissuto in Paesi diversi, da Est a Ovest, ho proposto di tenere una rubrica di esteri, così come a Uro una di storia e così come Caterina, Galavotti e Mario hanno la loro (Santino invece fa solo finta di averla…). Ovviamente senza un becco di un quattrino, purtroppo per loro e per me. Sia Vox che Uro hanno rifiutato per mancanza di tempo e/o eccesso di modestia. Oggi come oggi, visto che il tecnico del software Davide molto scorretamente mi ha lasciato in brache di tela, non saprei neppure come fare per creare eventualemente una nuova rubrica, spero di trovare un sostituto altrettanto capace come Davide ma meno menefreghista.
Vox fa molto uso del copincolla di articoli altrui, ma sono tutti di grande interesse. Alcuni meriterebbero di essere la puntata del blog e non il commento a una puntata. Anche Anita è attiva quanto meno con la segnalazione di link, cosa che apprezzo anche se sono quasi sempre link di articoli che non condivido neppure da lontano. Del resto Anita si sorbe i miei lunghi papponi nonostante ne condivida ben poco, non vedo perché io invece dovrei essere più restrittivo. La “senatrice” del blog Anita s’è ampiamente guadagnata, come Uro, il diritto a postare ciò che meglio crede, comprese cose che mi contrariano non poco per esempio su temi come Israele, Palestina, ecc. Si è guadagnata anche una sorta di complicità con CC e Cerutti Gino, assente da tempo forse perché rapito dalla sua Lambretta. Diciamo che l’amicizia e l’affetto scavalcano, per fortuna, anche eventuali muri e fossati.
Cercare pubblicità, cioè soldi, non è il mio mestiere, non ne sono capace neppure “di striscio”, e comunque il mio blog non ha certo un oceano di lettori e quindi non sarebbe un buon investimento per inserzionisti. Tradotto in italiano: nessuno ci metterebbe neppure un cent. Se i soldi ci fossero, sarei ben lieto di retribuire non solo simbolicamente i rubrichisti – oltre che me stesso! – e chiederei anche qualche “pezzo” a colleghi che stimo. Dirigo come è noto anche un giornale on line – ma per alcuni motivi di cui non è il caso di parlarne qui comincio a chiedermi se ne valga la pena – che ha un po’ di pubblicità, con la quale riesce a pagarsi i costi di gestione e a dare 10 euro per pezzo ai collaboratori esterni. I costi di gestione del mio blog, per fortuna minimi, me li pago invece di tasca mia. Sui miei libri eventualmente venduti online il 2% del loro prezzo va a chi mi gestisce il relativo software, ma si tratta – purtroppo – di cifre ridicole, vari libri non sono neppure più in commercio. Quando avrò più tempo, e avrò superato alcune incertezze sul da farsi che mi paralizzano da vari mesi, credo che il discorso della vendita di libri, non solo miei!, vada organizzato meglio. Ora però sono ancora meditabondo nell’ansa di fiume dove mi trovo, incagliato da tempo e per vari motivi. Diciamo che, con la mia solita mancanza di mezze misure, sono indeciso se ritirarmi in un’oasi del Sahara o dissotterrare l’ascia di guerra. In ogni caso, per fare l’una o l’altra cosa, specie la seconda, dovrei trovare la forza per terminare un paio di libri. Ma la solitudine a volte non è uno stimolo. Inoltre è vero che sono egocentrico, magari anche pure presuntuoso, ma in “modica quantità”, “per uso personale”.
Un forte abbraccio.
pino
xNicotri
capisco, e mi dispiace. Questo blog e’ una voce isolata, ma certamente molto utile. Per inciso, neanch’io condivido quasi nulla dei links postati da Anita, ma mi trovo in sintonia con lei sul piano personale. Di Vox potrei dire quasi l’opposto: le nostre posizioni politiche sono forse piu’ compatibili (anche se la sua ammirazione per G. Galloway, per esempio, che vorrebbe vedere addirittura come presidente europeo, mi pare eccessiva e quasi surreale. Come pure la sua continua tiritera su UK che ricalca quella di Uroburo sull’usaegetta…), pero’ sul piano personale ‘non ci facciamo sangue’. E mi compiaccio, comunque, che il suo copy&paste abbia assunto proporzioni piu’ umane, e meno da dattilografia di piano quinquennale.
Se optasse per la prima ipotesi (spero di no), perche’ il Sahara? si potrebbe sempre acquistare o noleggiare una bella barca a vela in societa': il Mar dei Caraibi, o l’Australia, mi paiono molto piu’ interessanti. Dei miei amici gia’ lo fanno. Accarezzo sempre di piu’ la tentazione di piantare quest’isola atlantica e trasferirmi con armi e bagagli. Tuttavia, sono ancora molto lontano dalla pensione (ancorche’ inacidito, a giudizio di alcuni maligni)
un caro saluto
Peter
x Pino
Caro Pino,
io sono un peso leggero su questo forum.
Non lo ero, ma rendeva la mia partecipazione quasi impossibile.
I miei links sono spesso vignette o cartoons…altri sono perche’ non posso tradurre un articolo in Italiano tanto in fretta.
Qui, dopo tanti anni mi sento in famiglia, e come in famiglia evito discussioni troppo controverse.
Un abbraccio, Anita
Il post 64 di Rosso Rossi che cita Bordiga mi fa riaffacciare alla mente ricordi di gioventù. Nel ’66 ’67 con alcuni compagni studenti universitari che frequentavano il sindacato, ci eravamo messi in cammino per strade nuove e nuove mete per la nostra ricerca politica. Avevo letto qualcosa di e su Bordiga, la sua critica all’unione sovietica, l’espulzione dal partito per aver difeso Trockij di cui peraltro non condivideva le idee, quando appresi da un volantino strappato in cui si annunciava, a Viareggio, un’assemblea sul tema per la rinascita di un vero partito comunista” organissata da un gruppo che si definiva “Partito Comunista Bordighista”. Caricai quasi a forza quattro compagni sulla mia 600 e andammo alla scoperta del nuovo “sol dell’avvenire”.
Fu il primo tentativo e la prima grande delusione della mia esplorazione politica di quegli anni, la sede in cui c’erano una trentina di persone, doveva essere una ex macelleria, al bancone di marmo fungeva da arengario si alternavano tre tipi vestiti da rivoluzionari fine ottocento, intervenivano a turno, con una sequenza chiaramente preordinata. Nella mia vita di discorsi settari e di “bischerate” (oltre alle numerose di produzione propria), ne ho sentite molte, ma mai fino ad allora e mai più in seguito mi è capitato di sentirle di cosi grosse e concentrate come in quella “chiamiamola assemblea”. Dopo un’ora curiosità e fervore rivoluzionario erano saturi ci demmo di gomito a scambiarci qualche battuta regolarmente redarguiti dai tre del bancone, allora ci alzammo ed andammo verso l’uscita, dal bancone uno dei tre ci apostrofò “i compagni sono tenuti a non muoversi durante gli interventi, sulla porta mi girai e salutai con il pugno chiuso e dissi ”scusate ma non avevamo capito, credevamo di partecipare ad discussione politica non alla presentazione di un carro di carnevale sulla rivoluzione.
Nonostante questa partenza ho continuato a cercare, qualcosa ho trovato e qualcosa, che probabilmente non troverò mai, continuo a cercarla.
Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.it
Ps. Seppi in seguito che con quel sedicente partito comunista il buon Amedeo Bordiga non aveva niente a che fare, lui era di ben altra pasta, con Gramsci a Ventotene tenevano una scuola di partito, dove l’uno spiegava le teorie dell’altro che divergevano su vari punti,e si divertivano pure a farlo ….. proprio come Veltroni e Dalema ….!!!!
x Peter
Caro Peter,
perché il Sahara? Perché se mollo, mollo! Sono sfuggito alla tendenza ascetica monacale, ma mi è rimasta congeniale pur se di tipo non più religioso. Mi sarebbe impossibile fare come suggerisce lei e non innamorarmi ancora o restare indifferente alle tragedie e alle ingiustizie del mondo, che ci sarebbero ovunque andassi. E così, ricomincerei ogni volta daccapo….
Mah. Non so. Vedremo. Forse non mi schioderò da qui, non prima di quei due o tre libri. In ongi caso, ho bisogno di una lunga parentesi. Gli ultimi due libri mi hanno impedito vacanze estive sia nel 2007 che nel 2008, ora accuso la mancanza del mare. Inteso anche come spazio da percorrere oltre che da respirare.
Un salutone.
pino
Cara Anita,
che lei si senta qui in famiglia mi ha colpito. Diciamo anche intenerito.
Ma non si faccia fiaccare dai litigi! In famiglia a volte si fanno volare anche i piatti, si sbattono i pungi sul tavolo, magari vola pure qualche ceffone…..
Più lei si sente a suo agio, litigi o no, più sono contento. E non solo io, mi creda.
Un bacione.
pino
Mi e’ piaciuta l’espressione di Ahmadinejad sull’offerta del ramo d’ulivo del Presidente B.H.Obama………
Photo:
http://www.informazionecorretta.com/comuni/php/file_get.php?
Anita
Che strano, qui non si apre…..
Oh well………. A.
Ecco la foto.
http://www.informazionecorretta.com/comuni/php/file_get.php?w=GGOCW0WHT0Q60LWHXKY341LP3C3DJC40
Avevo copiato mezzo URL.
Peccato che su questo forum non si puo’ correggere. A.
Sentite qua’…
Il Papa: «La Chiesa combatta
stregonerie e spiritismi»
«Non fare compromessi con superstizioni locali che talvolta comportano persino sacrifici umani
mentre una superstizione su scala planetaria e guidata da loro e’ piu’ salubre.
Mentre Francia, Germania ed Unione Europea bacchettano Ratzinger sulla sua uscita riguardo alla profilassi (da cui deriva la parola profilattico), un mezzo fondamentale anche per il WHO per la prevenzione e l’espansione dell’HIV, Frattini balbetta un
“non mi pronuncio” mentre poi la macchina propagandistica della destra mette in azione la solita ritrita propaganda…
Berlusconi: “Per noi la vita è sacra
Difendiamo la libertà della Chiesa” il solito demagogismo vago.
il premier ipocritamente prosegue “”Non ripercorreremo la via di quel collateralismo con la Chiesa che è stata la linea della Democrazia Cristiana – ha spiegato Berlusconi – crediamo nell’autonomia , nella sovranità della politica rispetto alla Chiesa, ma crediamo anche che la Chiesa possa e debba parlare liberamente e svolgere quello che è un suo insostituibile ruolo nella società. Difendiamo la libertà della Chiesa – ha ribadito Berlusconi – anche quando si trova a proclamare principi e concetti lontani da quelle che sono le opinioni che vanno di moda tra intellettuali e giornalisti”.
Ma invece di sparare minchiate ed agire – a suo dire – in maniera completamente opposta ai dettami del vaticano (anche se a noi ce li impongono a forza) si informi sul problema e prenda una posizione seria dettata da ragioni vere.
Sostiene Carlino, riguardo alla posizione Cavaliere-Vaticano:
“Ma invece di sparare minchiate ed agire – a suo dire – in maniera completamente opposta ai dettami del vaticano (anche se a noi ce li impongono a forza) si informi sul problema e prenda una posizione seria dettata da ragioni vere.”
———
Non gli conviene. Da buon commerciante, conosce i suoi clienti. Se sono così ingenui da seguire i dettami del Vaticano, sono anche degli ottimi clienti per la sua politica.
Chi compra la merce del Vaticano, è pronto a comprare qualsiasi merce si abbia da vendere, a qualsiasi prezzo. Serve solo una buona pubblicità…ed in questo, il cavaliere è un maestro!
Oggi a Milano ho visto un manifestone del PD. Patetico. Ma dove credono di andare, con quegli slogan sfigati? Presentano le loro facce come merce da vendere, senza rendersi conto che ormai non hanno più alcun valore. non se le comprerebbe nessuno!
E’ morta AN. Il buon Fini l’ha pensata giusta. Sarà lui il successore del cavaliere?
Nei giorni scorsi la stampa internazionale ha dato molto spazio(quella italiana mooolto meno) alle dichiarazioni di alcuni soldati israeliani circa le efferratezze da loro compiute su civili, vecchi, donne e bambini palestinesi, durante l’ultima incursione nella Striscia di Gaza. Naturalmente le massime autorità israeliane sono rimaste “sbigottite” tanto da decidere di aprire un’inchiesta. Magari “scopriranno” di aver massacrato un migliaio di inermi civili, di aver impiegato bombe al fosforo e di aver distrutto case ed esistenza a centinaia di migliaia di poveri diavoli. Adesso in Israele sono comparse magliette con foto dei massacri, con immagini allusive o piccole frasi; una recita “uno sparo due morti”.
x Sisko
Shalom ha già postato un intero articolo – nel commento n. 8 – su quella orribile vicenda, della quale intendo occuparmi.
Israele sta diventando sempre più una ben strana democrazia, alla lunga moralmente indifendibile.
Peccato.
Un saluto.
pino nicotri
Al notiziario TV di Repubblica, stasera parlando delle esternazioni di B16 in Africa riportavano le reazioni dure ed indignate del ministro della sanità francese. Nel servizio si parlava della preoccupazione del clero francese per le reazioni che suscitano le posizioni retrograde dei vertici romani e della caduta verticale della presa della chiesa sui cittadini francesi, i matrimoni religiosi sono un terzo del totale, le chiese sono abbandonate senza preti e senza fedeli e lo stato deve porsi il problema della manutenzione di quelle di pregio artistico.
In Italia sopravvivono solo grazie ai fondi del 8 per mille e tutte le altre prebende, facilitazioni, donazioni dirette ed indirette dello stato, non ci sono fedeli, mancano i preti ma continuano a costruire obbrobri di chiese in stile ultramoderno che rendono ancor più stridente l’anacronismo di quello che vi vanno predicando i pochi preti, per lo più importati dall’Africa come i raccoglitori di spinaci.
A Cecina un territorio di 10 x 4 km c’erano già sette chiese ed alcune cappelle in cui fanno la spola tre preti ed un diacono, hanno costruita l’ottava, più moderna, ed inutile delle altre, si dice sia costata oltre i 3 milioni di euro, un milione per ogn’una delle vecchiette che la frequentano abitualmente, alla messa della domenica i fedeli sono una trentina 100.000 euro a fedele, sempre niente male come investimento produttivo.
Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.it
a proposito degli ‘amici della vita’, vorrei portare due esempi di come vanno le cose in questo paese.
Un infante affetto da una rarissima malattia era cerebroleso ed attaccato ad un ventilatore. Nessuna speranza di recupero. I medici hanno cercato di persuadere i genitori che le ‘cure’ andavano sospese. I genitori hanno obiettato, il caso e’ finito in tribunale. Il giudice ha approvato il parere dei medici. E’ seguito un appello, forse due. Alla fine, i genitori hanno perso l’appello e l’infante e’ deceduto a 8 mesi. Giusta decisione, dato che la comunita’ ha altro da fare che mantenere ‘in vita’ un ammasso di cellule al costo di mille o duemila euro al giorno. Ma cosa sarebbe successo in Italia? tuttavia, anche qui i giornali hanno titolato ‘ infante condannato a morire’, o roba del genere.
Una strada statale (A338) e’ stata chiusa al traffico per 80 minuti causando gravi ritardi. Molti hanno perso l’aereo all’aeroporto di Bournemouth. Causa: una macchina si era ribaltata. Sembra che gli unici protagonisti fossero una ragazza 19enne ed il suo poppante. La polizia ha bloccato il traffico ‘per raccogliere tutte le prove del caso’. Gli automobilisti erano furiosi quando hanno saputo che la causa era una sola macchina anziche’ una catena. Il bambino si era fatto male al piede, madre indenne. Foto sul giornale:’ voi avete avuto un ritardo, ma il mio bambino era ferito’. Che commozione. E chi aveva ribaltato la macchina?
Quanto ‘amo’ i giornalisti
Peter
e quanto ‘amo’ la polizia stradale del Dorset, che ‘apprezza molto la pazienza degli automobilisti della regione’. Bisogna essere inglesi per resistere alla tentazione di dargli un segno tangibile della propria pazienza. Magari facendo uso di un randello, o che so io
… il buon marcotempesta, uomo di sinistra (???) scrive
Serve solo una buona pubblicità…ed in questo, il cavaliere è un maestro!
Oggi a Milano ho visto un manifestone del PD. Patetico. Ma dove credono di andare, con quegli slogan sfigati? Presentano le loro facce come merce da vendere, senza rendersi conto che ormai non hanno più alcun valore. non se le comprerebbe nessuno
E’ morta AN. Il buon Fini l’ha pensata giusta. Sarà lui il successore del cavaliere?
… bravo marco ammorte i comunisti… perdenti senza futuro…
Evviva i nano p2ista e i suoi interessati votanti (anche se alcuni non so che interesse o guadagno ce ne ricavano (come x es. il marcotempesta..) viste le riforme e i soldi regalati ai suoi amici ladri evasori e truffatori, ma alla ggente cche gli da??? questa è la truffa, far credere di fare ma in realta, non-fare, se non solo i suoi imbrogli, cammuffati da leggi x tutti… e finora cosa ha fatto daltro, se non solo leggi x llui e i suoi camerati p2isti e mafiosi
Vorrei sapere da marco acche sinistra appartiene??? come anche da molti che dicono di essere di sinistra, ma ppoi amano il furbo e il lecchinato, ora votano lega e P2 e dicono che Grillo e Di Pietro sono di destra, se si, non è la stessa destra del p2ista e del fascista transgenter, che ora si mette in capo il sottobicchiere x travestirsi da ebbreo…. Furbi e leccaculi, questi i miti di uno di sinistra??? come marcotempesta… Auguri e buona domenica…
Faust
Come credenti riteniamo che chiunque, come è stato libero di vivere la propria vita, così possa decidere anche di morire in pace, quando non c’è speranza di migliorare le proprie condizioni di esistenza umana.
Lettera appello firmata da 33 sacerdoti, Micromega
L’ITALIA DELLA GRANDE VELOCITA’
Effetto cavaliere-pubblicita’-mafia-appalti-velocita’ inutile
Appennino, i torrenti inghiottiti
dagli scavi dell’Alta velocità
SAN PIERO A SIEVE – Non servono sismografi per capire dove passa il tunnel dalla Tav tra Bologna e Firenze. Basta seguire una traccia di foreste rinsecchite, alvei vuoti, macerie. Persino i cinghiali rifiutano di vivere lassù. Sopra la “grande opera” esiste una scia di “grandi disastri” che la segnala fedelmente.
I danni li hanno appena quantificati i giudici: 150 milioni di euro solo per lo smaltimento abusivo dei terreni di scavo. Poi vengono i cantieri abbandonati, le cave e le frane.
Il peggio è il sistema idrico distrutto: per ripagarlo non basterebbe una mezza finanziaria. Fra 750 milioni e un miliardo 200 milioni, per ventidue minuti di viaggio in meno. Spariti o quasi 81 torrenti, 37 sorgenti, 30 pozzi, 5 acquedotti: in tutto 100 chilometri di corsi d’acqua.
Tace la valle del torrente Carzola. Niente più uccelli. La falda è precipitata di trecento metri e la montagna è sotto choc idrico. Ha piovuto tutto l’inverno, ma le conifere sono morte, le querce moribonde. C’erano salmoni, trote, gamberi: ora più nulla.
Il Carlone era il paradiso dei pescatori. Oggi è ingombro di bungalow dai vetri rotti, rottami, tubi, cisterne, caterpillar arrugginiti. Su un muro, la scritta “Ciao, è stato bello”. Sotto, un torrente in agonia…
di PAOLO RUMIZ
http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/ambiente/tav-torrenti/tav-torrenti/tav-torrenti.html
FIRMA L’APPELLO CONTRO LA LEGGE SULL’EDILIZIA!
su:
http://www.repubblica.it/speciale/2009/appelli/legge-ed-edilizia-del-governo/
CRIMINI DI GUERRA – israele
Prima pagina quasi “storica” per il New York Times di oggi, dove le parole “Crimini di guerra” e “Israele” sono comparse ufficialmente una accanto all’altra per la prima volta, generando non poche ondate di fermento all’interno delle comunità ebraiche nel mondo.
Tutto è nato da un articolo di Haaretz di ieri, nel quale il quotidiano “liberal” di Tel Aviv denunciava apertamente i crimini di guerra commessi dai soldati israeliani durante l’invasione di Gaza, raccontati dagli stessi soldati.
Pare che vi fossero ordini espliciti ”da molto in alto” di distruggere, uccidere e devastare senza limitazione, dopo che i rabbini avevano adeguatamente infervorato i soldati con sermoni di carattere biblico, nei quali gli ricordavano che “chiunque all’interno della striscia di Gaza è un terrorista”, dandogli poi una forma di assoluzione preventiva per il genocidio che stavano per commettere.
Mentre si può esser portati a pensare, un pò semplicisticamente, che una certa classe all’interno del mondo ebraico “abbia detto basta” al sionismo più deleterio, è molto più probabile che queste prime pagine vogliano richiamare l’attenzione dello stesso mondo ebraico sul crescente isolamento che Israele sta subendo nel mondo, proprio a seguito dei massacri di Gaza.
In altre parole, potremmo leggere il fatto come un passo avanti verso una presa di coscienza collettiva del popolo ebraico, rispetto agli orrori commesi in passato, ma anche come un campanello di allarme, un “serrate le fila”, in vista di uno scontro finale che non solo Israele è in grado di scatenare in qualunque momento, ma dalla cui tentazione appare purtroppo tutt’altro che immune.
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3122
***
Molto probabile che le alte sfere israeliane, vista l’ondata di indignazione che ha scosso tutto il mondo, hanno deciso di pararsi il c*l* e riappacificare gli animi internazionali punendo un po’ di soldatume, che faranno apparire come le solite “mele marce”, in modo da strombazzare poi quanto siano, in fondo, civili e democratici.
Sempre con la mentalità da partita di calcio, eh, Faust?
Se uno dice le cose come stanno, è disfattista.
Qual’è la situazione al momento in Italia? E’ che lorsignori di centro-destra si sono coalizzati in un partito che è come una ratatouille, dove dentro c’è di tutto e di più, ma fa massa critica e detta legge. Con che cosa li si contrasta da sinistra ( Sinistra? E dov’è?)? Li si contrasta nella maniera più idiota che si possa immaginare, riproponendo una merce che è già stata rifiutata dall’elettore.
Il risultato? La ratatouille si ingrossa, prendendo dentro altra gente che vede, nella partecipazione al minestrone, la certezza di governare.
E qui si parla ancora di comunismo.
Ok, mentre si parla di comunismo, la ratatouille continuerà ad ingrosssarsi fino a diventare una tale massa da costituire una dittatura a tutti gli effetti.
Mentre si continuerà a parlare di comunismo…
Caro Faust, è proprio l’essere di sinistra che mi porta a disprezzare coloro che dovrebbero sostenere la sinistra ma che a malapena riescono a tenersi a galla, mezzi annegati come si ritrovano, senza avere la minima idea della direzione in cui nuotare per raggiungere la terraferma.
Mi limito ad osservare come il cavaliere avanzi in politica con la stessa facilità del coltello nel burro. La mia non è ammirazione per il cavaliere, è invece disprezzo per la controparte, che continua a muoversi senza una direzione e soprattutto completamente scollata dal mondo reale, dai pensieri della gente.
Ti sei mai chiesto come mai così tanta gente va nella direzione del cavaliere? Il cavaliere sa cavalcare la tigre degli umori e sa ben pubblicizzare la sua aria fritta, sa trattare la clientela e dir loro ciò che vogliono sentirsi dire. La politica è identica al commercio: è il mercato delle idee. La sinistra di idee da vendere non ne ha e, anche se ne avesse, non sa come pubblicizzarle. Al contrario, l’immagine che dà di sè e che viene sempre utilizzata a suo sfavore è di essersi sempre comportata come il ‘partito delle chiacchiere’. Il cavaliere ha buon gioco tutte le volte che dice: “da sinistra solo chiacchiere”. Anche perchè, purtroppo, è la pura verità.
x Peter
Ho letto i due articoli sul TIME ON LINE, infatti ti volevo chiedere che tipo di giornale e’, serio o tabloid?
Buona domenica,
Anita
Nel giorno in cui Alleanza Nazionale si scioglie per dare vita con Forza Italia al Popolo della Libertà, il suo fondatore e numero uno Gianfranco Fini, oggi presidente della Camera, ha detto che il leader è il premier Silvio Berlusconi, ma che il Pdl non deve essere un partito “a pensiero unico”.
——–
Ah, no?
E cosa farà Fini nel momento in cui si accorgerà di contare quanto il due di briscola, rifonderà AN?
E adesso? Che diranno gli huativanghezzy e le capre sarde? Che anche l’israeliano Ha’aretz è antisemita? Che anche il New York Times è antisemita, visto che accosta esplicitamente Israele ai crimini di guerra commessi a Gaza?
Ci sarà da ridere con certi propagandisti sempre più impossibilitati a propagandare e lapidare.
Shalom
Ho letto del piano ‘Franceschini’ per i fitti: aria fritta.
Giusta l’osservazione che il piano del cavaliere è in realtà un piano per l’edilizia. Però Franceschini propone 5ooo abitazioni popolari, a fronte di cifre enormemente più alte di richiesta di case a basso fitto, in pratica niente in rapporto alle necessità, e comunque niente a breve termine. Poi, parla di parziale detassazione del fitto. Ridicolo.
Si dovrebbe invece tornare a calmierare i fitti, almeno in questi tempi di difficoltà sociali, stabilendo una percentuale di fitto per metro quadro e per tipologia, venendo incontro ai ceti sociali che hanno più difficoltà.
In ogni caso, si dovrebbe disincentivare il mantenere sfitti gli appartamenti, tassandoli in maniera tale che il fittarli risulti più conveniente..
… vedi caro, smettila di girare intorno allobelisco, questo che dici è falso…
idee. La sinistra di idee da vendere non ne ha e, anche se ne avesse, non sa come pubblicizzarle
capisco che vuoi tirare lacqua ad un mulino che non macina grano ma polentacotta, che vuoi vendere x farina doppio OO.
Hai sbagliato il tiro, marcolino, non sono berluschino, so sbagliare da solo coscentemente… ma dire che la sinistra non ha idee, significa o malafede treccartista, cosa peraltro ne sono convinto, x non dire la verita… marco tutto hai bellissimo, ma sei un individualista alla svizzera… ma il mondo non è la svizzera, di sociale hai ben poco, di socialista men che meno di comunista, come diavolo e lacquasanta… ciao neee!!!
Faust
Almeno ne è valsa la pena?
Credo di sì. In Regione ho risanato i conti, dimezzato i debiti, e negli ultimi due anni chiuso i bilanci in pareggio. Non a caso la nostra sanità è l’unica del centro sud che non è stata di fatto commissariata. Abbiamo risanato i conti del trasporto pubblico locale, investito nella solidarietà verso i più deboli e nella scuola
“NON HO PERSO CONTRO BERLUSCONI, MA CONTRO LE SUE TV, RAI COMPRESA. CHIESA CONTRO” –
.. vedi marcolino, le idee e gli uomini ci sono, ma sono entrambe disarmate contro un delinquente armato… altro cche noccioline… continua marco apparlare male di gente come Soru e scomuniche alla sinistra… informati meglio e non dimenticare che ccè almeno il 40% contro il p2ista… mica nocciolineeppoi non mi si dica che Beppe Grillo sia di destra… quindi vedi che ccè molta gente che nnon la pensa come te… emmenomale!!!
Faust
.. aggiungo il link x leggere lintervista ad un uomo Onesto e di sinistra… altro cche nocciline alle scimmie…
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-4616.htm
Faust
x Shalom
Il New York Times ha tante pecche…..
Excerpts from Boycott The New York Times Petition
The New York Times:
Blatantly distorts the news to advance its leftist agenda.
Promotes an anti-family, pro-big government, anti-faith, anti-American, politically-correct, isolationist ethic.
Has spent decades maligning conservatives, sneering at patriotism, denigrating America and undermining Judeo-Christian morality.
Habitually violates journalistic ethics – including a duty to be accurate, impartial and balanced in news coverage.
~~~
Le Petizioni sono molte, ultimamente alcuni degli articoli sono meno bias.
Pero’ pubblicano e mettono in evidenza solo quello che gli pare e piace.
Per esempio:
Ci sono MIGLIAIA di “Tea Party” in tutte le citta’, contrari ai bailout e Stimulus Packages, neanche una parola in merito.
Ma quando 40 persone sono andate in Connecticut for an ACORN-sponsored bus tour di case di propieta’ di AIG executives, e’ stato in prima pagina, con foto.
Di fatto tra i 40 erano piu’ Media reporters che gente comune.
Anita
xAnita
non sono un gran lettore di giornali, lo ammetto, anche perche’ non ho mai avuto una grande opinione di (molti) giornalisti, presenti esclusi, ovviamente. Il giornalismo che apprezzo di piu’ e’ quello di alcuni reporters televisivi, e non solo, che danno molto filo da torcere a politici e poteri forti nelle loro interviste (che peraltro vengono accettate molto di rado da politici, arcivescovi, managers, etc).
Il Time mi pare che sia un magazine, quindi ne’ tabloid ne’ broadsheet. Distinzione ormai obsoleta, dato che diversi broadsheets hanno adottato da tempo il formato tabloid. Vi sono comunque in UK diversi tabloids ‘tradizionali’, cioe’ tabloids da sempre, tipici per il basso costo (o gratuiti, cioe’ interamente pubblicitari), il modo sensazionale e volgare di presentare fatti di cronaca, la tendenza a pescare nel torbido, l’appello costante a malintesi valori (leggi pregiudizi e fobie) tradizionali nella scelta delle news, lo sbattere tette e culetti femminili in prima pagina, etc etc. Tempo fa nominasti uno di questi tabloids. Si tratta di un’informazione ‘plebea’ e quindi di destra non tanto per il pubblico cui si rivolge, quanto per la tendenza a rinforzarne i pregiudizi e l’ignoranza.
Qui splendida giornata, sono appena andato a nuotare
Ciao, Peter