Vite e morti da cani. Con gli “Amici della vita” a quanto pare più amici dei cani che degli umani

Ieri ho pubblicato su Giornalettismo un articolo che ha suscitato alcuni commenti particolarmente significativi (del degrado e del declino che viviamo). Perciò lo ripropongo qui con qualche aggiunta.

Strano (si fa per dire), ma in questi casi gli “Amici della vita” e i censori di Facebook modello senatore Gianpiero D’Alia latitano a tutta manetta. E dire che NON si tratta di proteggere ovuli fecondati, morule, feti variamente disgraziati, cadaveri tenuti in vita artificiale per mungere i soldi pubblici (quanti? Nessuno indaga…), non si tratta neppure di proteggere un luogo “virtuale” da immoralità o coglioneria altrettanto virtuale. Sabato 14 è stata una giornata per certi versi storica, da annali neri. Da una parte una strage del sabato sera più pesante del solito: otto giovani morti! E dall’altra un bambino di 10 anni sbranato dai cani, più un bambino di 9 ridotto male e un 40enne spedito in ospedale dagli stessi cani. Che tre giorni hanno ridotto in fin di vita un’altra persona, questa volta una turista di 24 anni, cui hanno anche strappato un occhio, e ferito un paio di carabinieri. Non solo non c’è nessun D’Alia che abbai contro gli sbranamenti da cani, ma il ministero della Sanità ha vietato al prefetto di abbattere quelle belve “miglior amico dell’uomo”: “Vanno catturate con l’anestetico”, ha solfeggiato suaviter il sottosegretario alla Sanità Francesca Martini. Perché invece di dire cazzate non va  a farsi anche lei una passeggiatina in borgata Sampieri, il luogo in Sicilia dello scempio a quattro zampe, magari senza scorta per meglio godersi il proprio sbranamento? Del resto questo è il governo che ha eliminato anche la lista delle razze pericolose riducendola a frittellina.
Gli otto giovani sono stati uccisi tutti dalla mania idiota e criminale di correre come pazzi, come del resto eccitano a fare le pubblicità sempre più rombanti: quattro nel Casertano, uno a testa nell’Alessandrino e a Fidenza, due a Roma. Tutti poco più che ventenni. I feriti sono parecchi, e non sappiamo se faranno salire il numero dei deceduti. Da notare che nonostante le chiacchiere strappacapelli blaterate in abbondanza sul momento, di solito è raro che i colpevoli finiscano in tribunale, e quando ci finiscono di solito se ne fregano pure di farsi vedere al processo. Alla faccie delle vittime e del dolore dei loro parenti, che arrivano in aula illusi di poter avere giustizia anziché altri calci in faccia.  Tanto paga l’assicurazione e comunque non si rischia niente. Parce sepulto. Avanti il prossimo. Avanti la prossima strage del sabato sera più le altre di ogni giorno provocate dalla  mascalzonaggine al volante e annessa pubblicità demenziale. Gli “Amici della vita” hanno ben altro da fare, per esempio baciare la pantofola e farsi dettare dal Vaticano parola per parola la legge sul testamento biologico. Oltre che, naturalmente, godersi in santa pace anche loro la febbre del sabato sera.
Idem per l’ultimo, per ora, bambino – Giuseppe Brafa – fatto a pezzi come un pupazzo di carne e sangue sul litorale siciliano fra Marina di Modica e Sampieri, in provincia di Ragusa, da un branco di cani randagi che hanno ridotto male un altro bambino, spedito dal chirurgo un 40enne e in fin di vita la giovane turista. Qui siamo alla fiera dell’imbecillità. Non solo c’è la gara a voltarsi dall’altra parte, ma si sparano corbellerie della peggior specie, a straparlare non è solo la sottosegretario Francesca Martini. E’ certamente vero che nel Sud Italia ci sono “600 mila cani randagi”, ma è una frottola assoluta che “nell’Italia del Nord non ce ne sono”, come ho sentito ragliare da più parti. Bisognerebbe prendere per le orecchie il sindaco di Milano, la poco lieta Letizia Moratti, e portarla nella periferia milanese sud, per esempio in via Campazzino, o nella periferia milanese nord, per esempio a Quarto Oggiaro o sulla Varesina. Magari a correre a piedi anche lei, inseguita dai randagi come più spesso capita ai pacifici runner, che non sanno più dove cazzo poter andare a correre senza rischiare un morso o lo sbranamento.
Strano. Se al primo starnuto idiota su Facebook sono scattate le espulsioni e i progetti di legge stile “tolleranza zero”, al centesimo sbranato dai cani è tutto un distinguo: “Non esiste il cane cattivo, la colpa è dei padroni”. E se i cani sono randagi, senza padrone? “La colpa è di chi li ha abbandonati e delle autorità che non li sistemano in modo confortevole”. Questi i ragionamenti a pera che vanno per la maggiore, specie tra i Verdi e i “politicamente corretti”. Guardando e ascoltando certa gente, si capisce bene perché a loro avviso “il miglior amico dell’uomo è il cane”: ognuno ha infatti gli amici che si merita.
Non solo nessuno si sogna di abolire le discoteche, e neppure di ridurne gli orari di apertura o controllare sul serio il consumo di alcool e droga dei morituri del sabato sera, e tanto meno di abolire le auto o anche solo mettere davvero sotto controllo gli eccessi di velocità e sanzionare i reprobi a stangate, ma anzi si tifa per l’aumento delle mattanze. In tema di automobili c’è infatti chi vuole fare come gli States: patente a 16 anni anziché a 18, e non più solo per le moto fino a 125 cc. E a 16 anni anche la licenza di caccia! La pressione consumista e “occupazionale” in questi tempi di crisi economica e di lavoro è fortissima: vendere, vendere, vendere! Gettiamo nella mischia anche i 16enni! Così avremo la possibilità non solo di vendere di più (auto, benzina, doppiette, cartucce, cani da caccia, ecc.), ma anche di indignarci più spesso, fare cioè più spesso bella figura (con i gonzi) versando lacrime da coccodrillo per i “nostri cari giovani” stroncati sempre e solo “dalla fatalità”, mai dal nostro opportunismo e dalla nostra coglionaggine a volte criminale.
Da notare che nelle case italiane i cani di razza e stazza pericolose sono almeno 16.000 e che i bambini corrono un rischio due volte maggiore degli adulti di venir morsi,  e sempre con conseguenze più gravi perché bambini e adolescenti vengono morsicati molto spesso alla testa, con esito devastante e non di rado sfigurante o mortale, mentre le ferite degli adulti si limitano generalmente a braccia e gambe. A parte le cazzate sparate dai Verdi e affini, un buon quarto delle vittime è composto dagli stessi proprietari dell’amato figlioccio a quattro zampe. Un terzo delle vittime inoltre è rappresentato da amici di famiglia. E il 42% delle vittime non c’entra una mazza né col cane aggressore né col suo incivile padrone.
Dulcis in fundo, ogni morsicatura di cane costa alla collettività un occhio della testa. Uno studio condotto nel 2005 ha quantificato – tra costi diretti e mancato lavoro e guadagno – in oltre 1.150 euro ogni morso di cane, con un costo annuo totale di 75 milioni di euro nell’intera Italia. Per non parlare del costo aggiuntivo e del perché mai chi pulisce verde pubblico e strade debba umiliarsi a pulire ovunque la merda in quantità industriale seminata ovunque da un’orda di cinofili e cinomani incivili. A Milano – ma credo anche altrove – il Comune spende quattrini per gli impianti di irrigazione del verde pubblico, a base di tanti bei tubicini costosi di plastica nera che corrono sul terreno, ottimi per essere azzannati dai cani in libera uscita, oltre che dai randagi. Così le cooperative (vicine a Comunione e Liberazione, per caso?) pagate per curare il verde pubblici lavorano – e guadagano – ancora di più…. Tanto paga la collettivitò, cioè paghiamo tutti noi compresi quelli che poi vengono azzannati dai cani.

Con questa non piccola massa di quattrini si potrebbero salvare migliaia di vite di bambini del Terzo Mondo, anziché usarli per soddisfare le bizze sanguinose di cani e padroni sempre più fuori registro. Per quale motivo la collettività, oltre a dover sopportare i costi dei morti e feriti provocati dai cani, deve accollarsi anche quelli delle morsicature anziché per esempio obbligare i padroni di un cane a stipulare una polizza assicurativa esattamente come per l’auto? Per quale motivo deve essere permesso il possesso anche di cani sicuramente pericolosi, dal momento che è stato per giunta accertato che qualunque cane, anche il più mansueto, può mordere? Difficile dare torto al sacerdote di Noto,  Salvatore Cerruto, che il giorno del funerale del povero disgraziato bambino Giuseppe Brafa ha commentato: “Viviamo nella società degli idoli, in cui anche gli animali prendono il posto della persona umana”. Il guaio è che certe cose non dovrebbe dirle solo un prete, con i politici invece tutti a cuccia, e non solo i politici Verdi, tra il buonismo più calabrache e l’animalismo più becero.

Giriamo le domande agli “Amici della vita” e agli occhiuti guardiani di Facebook come il senatore D’Alia. Che ovviamente si guarderanno bene dal rispondere. A loro interessa solo il blablàblà, il baciare la pantofola e il controllo dei mezzi di comunicazione.
In attesa dei prossimi morti. Del sabato sera e dei cani.

Post scriptum – Ovviamente siamo tutti sicuri che le incazzatissime persone – strano: tutte donne – che su Giornalettismo si sono scagliate (per fortuna senza i loro cani….) contro di me, raccattano con la paletta la pupù – e puliscono con la segatura il relativo sporco – che i loro amati pargoli a quattro zampe spargono ovunque. Siamo perciò sicuri che evitano così accuratamente la loro piccola parte di parassitismo a sbafo del contribuente. Né più e né meno come la massa di fumatori che lastrica letteralmente le fermate di tram, autobus, metropolitana e gli incroci stradali nelle periferie di mozziconi di sigarette.

125 commenti
Commenti più recenti »
  1. Faust
    Faust says:

    … come dice Anita…. Caro Pino lo leggero dopo con calma…
    x ora buenas noche, mis queridos amigos y amigas… ho letto le prime righe e mi vien voglia di sostituire la parola cani con animali umani… uomo…. proverò, ppoi vi dirò…
    Faust

  2. Anita
    Anita says:

    ……e si’, non si ha sempre il tempo di leggere tutto, specialmente quando non si e’ preparati a trovarsi di fronte il nuovo articolo.

    Negli US le leggi per i cani sono abbastanza severe.
    Nello Stato in cui vivo ci si deve assicurare per avere un cane propenso ad essere feroce.
    In particolare i pitbulls ed anche i rottweilers.
    Se un cane morsica viene messo in quarantina, se un cane assalisce una persona, di solito viene eutanizzato.

    Il piu’ delle volte la colpa non e’ dei cani, ma dal come sono allevati.
    I miei dobermann erano pacifici, la femmina era nervosetta, piu’ che altro era protettiva, specialmente sulla mia persona.
    I miei cani sono sempre stati al guinzaglio, anche quelli piccoli.

    ‘Notte, Anita

  3. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita,
    che buffo: i miei cani invece non sono mai stati al guinzaglio in vita loro.
    Ho avuto un pastore belga groenendael (una bestia di 42 chili, completamente nero) e due bastardini; uno un incrocio di cocker ed uno di razza del tutto indefinibile bianco e nero e con la testa marrone.
    Sono stati tutti dei cani allegrissimi e molto affettuosi che vivevano indifferentemente in casa e fuori ma che, sostanzialmente, stavano sempre con noi. Erano una persona in più della famiglia.
    Un saluto U.

  4. Peter
    Peter says:

    xUroburo ed Anita

    finitela di fare salotto, che diamine! ora anche a parlare dei cani di casa vostra. Questo e’ un serio e rispettabile blog politico. E vedete di postare subito due lenzuolate di materiale ‘on-line’ sui rapporti tra aggressivita’ canina e PIL pro-capite delle societa’ capitalistiche moderne (dopo la crisi del ’29, tanto per facilitarvi il compito). Saluti e buon ‘copy&paste’

    Peter

  5. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    non dovrebbero esserci cani randagi.
    E obbligatorio che tutti abbiano il cips all’orecchio con nome del proprietario.
    Basta chiamare il Canile Municipale e fioccano multoni.
    Mancheranno al solito i controlli!
    Ma a Prato nessuno vede le aziende cinesi irregolari, a Reggio Calabria nessuno vede un manicomio retto da un “prete” criminale, in Sicilia nessuno vede canili- lager!!!…

    I Miei cani:
    Argo, un trovatello di vari incroci, che veniva in barca con noi e sfidava mio figlio a chi si buttava in acqua per primo!
    E’ stato avvelenato da una polpetta predisposta dal solito “umano” che, seminandole nei dintorni,non si preoccupò neppure dei bambini che vi giocavano.
    Abbiamo fatto denuncia!

    Adak, un siberian huski che portavamo a Tarvisio a fare sled doc, oppure trainava la bicicletta ,indifferentemente, ubbidientissimo ai comandi.
    Ma aveva un istinto insopprimibile alla libertà , scovava ogni pertugio ner recinto del giardino e con salti incredibili se la dava a gambe per i prati.
    Noi, chi in bicicletta, chi in macchina e chi in motorino gli correvamo dietro con mille lusinghe perchè si facesse prendere.
    Si fermava a debita distanza, ci faceva uno sberleffo e ripartiva. Noi dietro, inzaccherati, impolverati e incavolati!

    Eravamo lo zimbello della cintura udinese.
    Non soli, a dire il vero, perchè avevamo fatto un piccolo club con altri possessori di huski e ci davamo una mano nella ricerca dei fuggitivi.
    Gli operatori del canile ormai erano amici.
    Non era assolutamente un cane da guardia, anzi ,scodinzolava a tutti e abbaiava festoso, e per dimostrare la sua ospitalità si esibiva con lena nell’ennesimo buco nel giardino accanto alla mia aiuola preferita!
    Pareva, con quel suo sguardo infinitamente affettuoso mi dicesse: l’ospitalità è sacra! Lo dici tu!

    Li abbiamo molto amati, entrambi!
    Non credo resteremo senza ancora per molto!

    Buonagiornata

    Sylvi

  6. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    bisognerebbe bannare le donne del blog, indulgono a troppe romantiche smancerie!

    Sylvi

  7. Rosso   Rossi
    Rosso Rossi says:

    il capitalismo selvaggio e non, deve scomparire !

    Tutto ciò che esce dalla bocca di questi politici è falso, a cominciare dalla loro pretesa spiegazione della recessione.

    L’attuale catastrofe economica è il frutto di anni e anni di decadenza

    In realtà, è lo stesso Stato che, per primo, ha organizzato questo indebitamento generalizzato delle case.

    Per sostenere artificialmente l’economia, gli Stati hanno aperto tutte le porte del credito riducendo i tassi d’interesse delle banche centrali.

    Queste banche di Stato, concedendo prestiti a basso costo, talvolta a meno dell’1%, hanno permesso al denaro di scorrere a cascate.

    L’indebitamento mondiale è stato dunque il risultato di una scelta deliberata della borghesia e non di una qualsiasi “dérégulation”.

    Come comprendere altrimenti la dichiarazione di Bush all’indomani dell’11 settembre 2001 quando, di fronte ad un inizio di recessione, ha lanciato un appello agli operai: “Siate dei buoni patrioti, consumate”.

    Il Presidente americano lanciava in tal modo un messaggio chiaro a tutta la sfera finanziaria: moltiplicate i crediti per il consumo altrimenti l’economia nazionale crollerà!

    In verità, sono decenni che il capitalismo sopravvive in questo modo, a credito.

    Per comprendere l’origine di questo fenomeno ed andare al di là della spiegazione semplicistica e fraudolenta della “follia dei banchieri, degli speculatori e dei padroni”, bisogna penetrare “nel grande segreto della società moderna”: “la produzione di plusvalore” secondo i termini di Marx.

    Indubbiamente l’indebitamento, che riguardi le famiglie, le imprese o gli Stati, è soltanto un palliativo; non guarisce il capitalismo della malattia di sovrapproduzione; permette tutto al più di fare uscire momentaneamente l’economia da un momento difficile ma prepara sempre delle crisi successive più violente.

    Tuttavia, la borghesia non può che perseguire questa politica disperata perché non ha altra scelta, come dimostra, un’ennesima volta, la dichiarazione dell’8 novembre 2008 di Angela Merkel alla Conferenza Internazionale di Parigi: “Non esiste nessuna altra possibilità di lottare contro la crisi che accumulare montagne di debiti” o ancora l’ultimo intervento del capo economista del FMI, Olivier Blanchard: “Siamo in presenza di una crisi di un’ampiezza eccezionale la cui principale componente è un crollo della domanda.

    La montagna di debiti accumulati durante quattro decenni si è trasformata in un vero Everest ed oggi niente può impedire al capitale di precipitare giù precipitosamente.

    Lo Stato dell’economia è realmente disastroso. Tuttavia, non bisogna credere che il capitalismo affonderà di colpo. La borghesia non lascerà il SUO mondo sparire senza reagire; tenterà disperatamente e con tutti i mezzi di prolungare l’agonia del suo sistema, senza preoccuparsi dei mali inflitti all’umanità.

    La sua folle fuga in avanti verso un indebitamento sempre più elevato proseguirà e probabilmente ci saranno anche in futuro, qua e là, dei brevi momenti di ritorno alla crescita.

    Ma ciò che è certo, è che la crisi storica del capitalismo ha cambiato ritmo. Dopo quaranta anni di lenta discesa agli inferi, l’avvenire si preannuncia con dei soprassalti violenti, spasmi economici ricorrenti che spazzano via non solo i paesi del Terzo Mondo ma anche gli Stati Uniti, l’Europa, l’Asia .

    Il motto dell’Internazionale comunista “Perché l’umanità possa sopravvivere, il capitalismo deve morire!” è più che mai attuale.

  8. Shalom: "Così a Gaza uccidevamo i civili"
    Shalom: "Così a Gaza uccidevamo i civili" says:

    Pubblicati su Haaretz. Disprezzo per i palestinesi, culto della
    forza fisica, regole d’ingaggio super-elastiche, “piombo fuso”
    Racconti shock dei soldati israeliani
    “Così a Gaza abbiamo ucciso i civili”
    E il ministero della Difesa apre un’inchiesta
    dal nostro corrispondente ALBERTO STABILE

    GERUSALEMME – Eccoli i racconti di guerra, l’ultima, combattuta per tre settimane nella Striscia di Gaza. Racconti che non si vorrebbero mai sentire. Perché non soltanto non c’è niente di eroico, ma c’è molto di raccapricciante e di moralmente rivoltante, in un tiratore scelto che spara su una madre e i suoi due bambini che hanno sbagliato strada, perché così vogliono le regole d’ingaggio, o in un soldato che fa fuoco su una vecchia che cammina smarrita, o su altri giovani in divisa che abusano della loro forza per danneggiare, deturpare, offendere una popolazione civile palestinese che, in fin dei conti, viene considerata tutt’uno con il nemico combattente.

    Questo e molto altro ancora lo si è appreso non dalla propaganda palestinese, ma dai racconti dei diretti interessati, decine di allievi dell’accademia Yitzhak Rabin, convenuti lo scorso 13 febbraio per discutere le loro esperienze nell’ambito dell’Operazione “Piombo fuso”. Racconti duri, pesanti come macigni, capaci creare molto imbarazzo ai vertici delle forze armate. Al punto che il procuratore militare, quasi a voler bilanciare l’inevitabile scalpore con un gesto rassicurante, ha deciso di rendere pubblica la decisione di aprire un’inchiesta.

    È stato Haaretz a svelare i contenuti di quella riunione. Ma il merito di aver fatto scattare l’allarme su tutto ciò che queste testimonianze implicano, va al direttore del programma pre-militare dell’accademia, Danny Zamir, che, sentiti i resoconti fatti dai giovani ma già esperti allievi, s’è rivolto direttamente al Capo di Stato maggiore, Gaby Ashkenazy.

    “C’era un casa con dentro una famiglia – ricorda il comandante di una piccola unità di fanteria – . Ordinammo alla famiglia di stare tutti in una stanza. Poi ce ne andammo e arrivò un nuovo plotone. Dopo alcuni giorni venne l’ordine di rilasciare la famiglia. Avevamo messo un tiratore scelto sul tetto. Il comandante rilasciò la famiglia, dicendo loro di andare verso destra, ma dimenticò di avvertire il tiratore scelto che quella gente veniva liberata e che era tutto ok, e non avrebbe dovuto sparare”. Anziché a destra, la madre coi due figli prende a sinistra. Il cecchino li vede avvicinarsi alla linea che, secondo quanto gli era stato detto, nessuno avrebbe dovuto oltrepassare. Così “ha sparato subito, uccidendoli”.

    “Non credo – continua la testimonianza – che si sia sentito troppo male. L’atmosfera generale, da quello che ho capito parlando coi miei uomini, era, come dire, che le vite dei palestinesi sono molto, molto meno importanti delle vite dei nostri soldati”.

    Regole d’ingaggio assai elastiche, “disprezzo sfrenato”, culto della forza fisica, il pregiudizio che “i palestinesi sono tutti terroristi”, questa la miscela esplosiva che ha portato agli eccessi che le organizzazioni umanitarie hanno denunciato come crimini di guerra. Un’accusa che Israele ha respinto, ribattendo che le perdite tra i civili palestinesi sono state causate dal fatto che i miliziani di Hamas si facevano scudo della popolazione che affolla i centri abitati, nel cuore dei quali, però, l’esercito israeliano non ha esitato ad adoperare una potenza devastante.

    Qui tuttavia non si parla né di bombe al fosforo né di altri micidiali ordigni sconosciuti. Si parla, per quanto possa sembrare fuori logo trattandosi di una guerra, di morale. Non è un caso che il ministro della Difesa, Ehud Barak, si sia precipitato a ribadire che l’esercito israeliano “è la forza armata più morale che esista al mondo”. Aggiungendo che, al massimo, quelli da chiarire sono “episodi individuali”.

    Non la pensano così, invece, i protagonisti dei racconti. A parte alcuni casi di fuoco senza avvertimento contro civili, un comandante descrive alcuni episodi di vandalismo. “Scrivere “morte agli arabi” sui muri (delle case occupate), prendere le foto di famiglia e sputare su di esse soltanto perché lo puoi fare, credo che questa sia la cosa più importante per capire quanto le forze armate israeliane siano precipitate sul piano della morale”.

  9. Pasquino
    Pasquino says:

    per l’accidia del blog

    Saggezza

    L’uomo è come il vino: non tutti invecchiando migliorano, alcuni inacidiscono.

    Eugenio Montale

  10. Vox
    Vox says:

    SEMBRA UNA RISPOSTA A FRATTINI & AFFINI…

    Oggi Repubblica riporta un articolo che sembra fatto apposta per rispondere ai lecchini pro-israel, da Frattini in su, e rendere assolutamente insostenibili le loro critiche all’ordine del giorno per la commissione Durban-2: non da parte palestinese, infatti, ma per bocca degli stessi soldati israeliani, arrivano le descrizioni delle atrocita’ commesse a Gaza che confermano la necessita’ di una seria discussione in sede ONU e, finalmente, di una presa di posizione da parte di tutte le nazioni.
    Ecco uno stralcio dell’articolo:

    Racconti shock dei soldati israeliani
    “Così a Gaza abbiamo ucciso civili”

    GERUSALEMME – Eccoli i racconti di guerra, l’ultima, combattuta per tre settimane nella Striscia di Gaza. Racconti che non si vorrebbero mai sentire. Perché non soltanto non c’è niente di eroico, ma c’è molto di raccapricciante e di moralmente rivoltante, in un tiratore scelto che spara su una madre e i suoi due bambini che hanno sbagliato strada, perché così vogliono le regole d’ingaggio, o in un soldato che fa fuoco su una vecchia che cammina smarrita, o su altri giovani in divisa che abusano della loro forza per danneggiare, deturpare, offendere una popolazione civile palestinese che, in fin dei conti, viene considerata tutt’uno con il nemico combattente.

    Questo e molto altro ancora lo si è appreso non dalla propaganda palestinese, ma dai racconti dei diretti interessati, decine di allievi dell’accademia Yitzhak Rabin, convenuti lo scorso 13 febbraio per discutere le loro esperienze nell’ambito dell’Operazione “Piombo fuso”.

    http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/esteri/medio-oriente-51/gaza-civili/gaza-civili.html

  11. Vox
    Vox says:

    @ Shalom

    Ooops. Ci siamo doppiati. Telepatia?
    Per la gioia degli accidiosi inaciditi cosi’ ben descritti da Montale…

  12. Vox
    Vox says:

    @ Rosso Rossi
    Il problema e’ che il sistema che dovrebbe scomparire ( cosa su cui sono ampiamente d’accordo) ha dalla sua tutte le ricchezze del mondo + il potere + una filosofia dell’amoralita’ che rende ogni opposizione ancora piu’ difficile, se non insormontabile, almeno allo stato attuale delle cose.

    Finche’ non si riforma un corpo politico unitario con ramificazioni in tutti i paesi – almeno – europei, con una chiara strategia e una serie di tattiche studiate per colpire nei punti deboli (che sono molti) il sistema attuale, non si arrivera’ a nulla. Ribellioni staccate e sporadiche porteranno, come nell’800, solo a molto sangue, all’inasprirsi della repressione.

    Non e’ un caso che sia in Usa che in Europa i governi stiano riversando nelle citta’ forze militari (e in alcuni casi paramilitari) e creando una rete di controllo sulla popolazione a maglie sempre piu’ strette. La raccolta delle impronte digitali, i data base di DNA, gli stessi passaporti biometrici e lo studio di altri sistemi sofisticati (fino ai microcip da mettere nel palmo della mano) sono necessari per frenare qualunque velleita’ di rivolta e per individuare e neutralizzare i piu’ ‘irrequieti’.

    La filosofia dell’amoralita’ che ho nominato piu’ sopra, forse in modo improprio, e’ alla base dell’ autodifesa/offesa del sistema: mentire, distorcere la verita’, ‘educare’ a un individualismo estremo, al bullismo, all’uso della forza, alla paura, all’idea che non possiamo disporre ne’ della nostra esistenza, ne’ del nostro corpo, ne’ in vita ne’ in morte.

    Chi combatte tutto questo e’ svantaggiato, perche’ parte da una filosofia opposta, fondata sul senso del bene comune, della collettivita’, dell’onesta’ intellettuale.

    Io credo che il crollo del sistema capitalistico globale, alla fine, avverra’, ma sara’ un processo piuttosto lento di cui molti di noi non saranno testimoni e che sara’ dovuto piu’ a se’ stesso, alla propria inadeguatezza, che alla spinta dal basso (anche, ma in misura minore). In altre parole, secondo me seguira’ anch’esso le regole dell’evoluzione: quel che e’ inadatto alla sopravvivena della specie, sparisce o si modifica.
    Di una cosa possiamo essere lieti: il processo e’ ormai iniziato e non credo che sia reversibile.

  13. Vox
    Vox says:

    Francia, cresce la protesta
    Tre milioni contro Sarkozy

    Manifestazioni in tutta la Francia. Da Parigi a Marsiglia, da Grenoble a Lione, stamane in Francia si sono svolte 229 manifestazioni. Secondo un sondaggio, per il 78% dei francesi la giornata di protesta è “giustificata” e per il 62% è “cattiva” la politica dell’esecutivo di fronte alla crisi.

  14. Peter
    Peter says:

    sugli sdoppiamenti non sarei sicuro, a volte sospetto che alcuni s bloggers si diano domande e risposte da soli…
    Quanto all’accidia, uh uh, quanto siamo cattolici! se vi riferite a me, vi assicuro che lavoro molto intensamente, e (ahime’) ho poco tempo da perdere. Ieri pero’ ero libero e mi sono goduto una bellissima giornata di primavera. Il tempo si e’ decisamente messo al bello. Buon ‘copy&paste’ come sempre

    Peter

  15. Vox
    Vox says:

    @ Pino
    Potresti confermare, per cortesia, per i dubbiosi del blog, che io e Shalom siano due persone diverse, che nemmeno si conoscono personalmente e che io non scrivo mai sotto nessun altro nick?

  16. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Quando ero bambino a Roma il mio cagnolino si chiamava Tombolino, ne parlo anche nel mio (finora unico) romanzo “Vicolo Scandenberg”. Fini sbranato da due cani pastori, e piansi una settimana. Finché mio padre mi rimproverò, giustamente. Prima di venire a Milano, il cane della mia compagna di allora era una bastardina trovata per strada e chiamata Pina. La salvai da morte sicura decretata dal veterinario ingessandole io una zampa rotta da un motociclista. Guarì benissimo. A Milano ho raccattato un bastardino che ho chiamato Spina, che per anni ha diviso la mia vita di pendolare Milano-Padova-Milano. La mia consorte a Milano una ventina di anni fa ha raccolto per strada due bastardini, uno morto di vecchiaia e l’altro finito sotto un’auto. Anni fa a mia figlia ho raccolto in Puglia un lupetto bastardino morente, che abbiamo chiamato Simone e cresciuto a Milano finché non ho dovuto darlo via – assieme al gatto e agli uccellini – a causa di allergie di mia figlia.
    Quando vedo in giro, anche per il mio quartiere, tanti aspiranti volontari delle ronde “padane” armati di pittbull, rotweiler, mastini napoletani, ecc. , costretti a vivere in appartamento e perciò destinati all’aggressività contro qualche disgraziato passante, vedo un mondo che oltre a non amare molto il prossimo non ama neppure i propri cani. Che di fatto sono i cani da guardia della loro solitudine e miseria umana.
    pino

  17. Anita
    Anita says:

    x Uroburo,

    Negli US e’ di legge, i cani devono essere tenuti al guinzaglio.
    Devono essere registrati e la licenza rinnovata annualmente.
    E’ sempre stato cosi’, solo che molti anni fa non era rinforzata, adesso si’ e da parecchi anni.
    Ogni due anni devono avere la nuova medaglia che hanno ricevuto le iniezioni contro la idrofobia.

    Quando ero in Italia avevo un cane lupo misto, guinzaglio e museruola, per legge.

    Molti dei miei vicini, quasi tutti, hanno la proprietà’ circondata da un filo elettrico, con un sensore al collare dei cani, se oltrepassano prendono una scossa elettrica.
    Imparano presto….

    Bye, e’ mattina presto per me.
    Anita

  18. Vox
    Vox says:

    Vorrei segnalare a chi fosse interessato, che oggi sono usciti tre o quattro ottimi articoli su comedonchisciotte.org
    Buona lettura

  19. Peter
    Peter says:

    xNicotri

    veramente il post ‘accidioso’ e’ firmato da un tale Pasquino, anche se Vox lo attribuisce a Shalom. Come del resto attribuiva a Sylvi un post scritto da me…
    Come dicevo, la vista si indebolisce.
    Saluti ed auguri, tardivi, per il suo giorno onomastico

    Peter

  20. Vox
    Vox says:

    I cani di razze “pericolose”, in realta’, sono piu’ il risultato della speciale ‘educazione’ all’aggressivita’ dei loro padroni, che degli incroci o di una particolare aggressivita’ innata.

    Penso anche che la tragedia dei cani randagi e delle persone che hanno ferito e ucciso sia, appunto, una tragedia per entrambi, causata dall’avidita’ di alcuni (i 2 milioni di euro per combattere il randagismo in Sicilia dove sono finiti?) e dalla generale mancanza di cultura e di volonta’.

    Combattere sul serio il randagismo vuol dire in primo luogo combattere gli abbandoni, l’idea che un cucciolo sia un giocattolo per un Natale.

    In secondo luogo, si combatte il randagismo sterilizzando i randagi in massa, togliendoli dalla strada, mettendoli nei canili e sistemando il maggior numero possibile presso famiglie che li desiderino davvero e si prendano cura di loro sul serio. Per fare questo, la prima mossa non e’ certamente quella di far sparire nelle varie tasche i soldi stanziati dallo stato (=da tutti noi, attraverso le tasse).

    Quindi i veri colpevoli per i morti e i feriti non sono i poveri cani che hanno fame, che si aggregano, com’e’ nella loro natura di discendenti dei lupi, e che insieme diventano piu’ aggressivi, ma di coloro che rubano a loro e a noi.

    Per quanto riguarda molti proprietari di cani, in Italia non si riesce neppure a combattere il fenomeno della cacca sui marciapiedi. Esiste una legge che prevede che i depositi dei nostri cani si debbano raccogliere in un sacchetto e gettare nella spazzatura. Vedete molti farlo?
    Oppure, vedete molti giardinetti, molti parchi in citta’, dove si possa far passeggiare un cane?

    Gira e gira, tutti problemi, anche i piu’ lontani, finiscono sempre per ridursi a uno solo, principale.

  21. Vox
    Vox says:

    1) Sylvi aveva parlato di Anime Morte e io ho risposto a lei. Il blog e’ la’ e chiunque puo’ andare a controllare.

    Se Peter ha scritto qualcosa anche lui sulle Anime Morte, non lo sapevo e non lo so, non ho letto tutti i post, spesso non ho il tempo di cominciare dall’alto, parto sempre dal basso, dagli ultimi 5-6 post, e non di rado ne salto alcuni.
    Avevo visto quello di Sylvi e le ho replicato.
    Il resto, sono deliri di Peter, il quale, non si capisce bene perche’, si sente tirato in ballo anche quando non ce n’e’ motivo.

    2) La duplicazione dello stesso articolo su Gaza, di cui sopra, e’ avvenuta tra me e Shalom, come si puo’ facilmente controllare ed ecco perche’ ho parlato di Shalom.

    3) Io non sono ne’ Shalom, ne’ Pasquino, come il nostro Master potra’ facilmente confermare, dato che conosce benissimo tutti i nostri indirizzi, conosce me personalmente, e sa che scrivo solo come Vox.

    4) Non capisco perche’ Peter vuole per forza litigare e sprecare il proprio e l’altrui tempo in queste fesserie. Non ha di meglio da fare o da scrivere su questo blog, che essere inutilmente aggressivo a tutti i costi? La pianti con queste ridicole rimescolanze dei fatti e si prenda un Gaviscon, se non anche un Prozac.

  22. Pasquino
    Pasquino says:

    per la coda di paglia

    Riguardo ai poveri virtuosi, si può aver pena di loro, naturalmente, ma non li si può certamente ammirare.

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Quando ero ragazzo, mi capitava spesso che alcuni randagi mi eleggessero a loro padrone. Ricordo un cagnolino che ogni mattina mi veniva a prendere da casa, mi accompagnava a scuola (scuole medie), poi se ne andava per i fatti suoi, fino all’uscita dalla scuola, dove me lo ritrovavo ad aspettarmi per accompagnarmi a casa ed andarsene infine per i fatti suoi fino al giorno dopo. E’ durata per un po’, poi non l’ho più visto.
    E’ uno dei tanti episodi che hanno a protagonista un cane nella mia vita. Mi sono anche trovato una mattina, in montagna, incrociato da un vasto branco di randagi, che non mi hanno minimamente curato e hanno continuato per la loro strada.
    Mai avuto problemi coi cani che, anzi, mi hanno sempre manifestato affetto. Ho pubblicato su facebook la foto del cane del ristorante, col quale ho ottimi rapporti e molti punti in comune nella personalità. Non so se più umano lui o più animale io…

  24. Vox
    Vox says:

    @ MT
    Per la verita’, neanche io ho mai avuto problemi con randagi o gruppi di cani randagi, o altro. Amo molto tutti gli animali e non li temo . Ma se incrocio un branco di cani, cammino con passo calmo e sicuro, magari parlando loro a bassa voce, in modo tranquillo e gentile. L’importante e’ non mostrare ne’ aggressivita’, ne’ paura, soprattutto mai mettersi a correre (ed e’ questo, probabilmente, che quei poveri bambini azzannati avevano fatto istintivamente). Meglio addirittura fermarsi, sedersi su un muretto, non muoversi, mostrarsi sicuri e padroni della situazione, individuare l’Alfa. Questo e’ un segnale importante per il branco, che come tutti i branchi, ha un capo, un Alfa, al cui comportamento si adegua.
    I cani hanno una capacita’ straordinaria di percepire lo stato d’animo umano, anzi, spesso sembrano umani essi stessi, a volte nel male, piu’ spesso, secondo me, nel bene.
    Ne ho raccolti moltissimi, soprattutto negli ultimi anni, per poi riaccasarli presso delle famiglie, insieme a un gruppo di altri volontari. Una cagnolina l’ho tenuta con me, era ridotta malissimo, traumatizzata anche psicologicamente, e non ho avuto il coraggio di passarla ad altri. E’ ancora qui. Spero sia felice.

  25. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Ci riprovano…

    Le due celebrità a Ginevra per presentare “Angeli e demoni”
    Occasione unica per visitare, con loro, il tunnel dell’acceleratore di particelle
    Hanks e Howard nel bunker del Cern
    Le strane nozze scienza-Hollywood
    Alla scoperta dei luoghi in cui si svolge la prima parte della storia di Dan Brown
    Il regista: “Rispetto al Codice c’è più adrenalina”. E il Vaticano? “Non ha collaborato…”

    Ci riprovano,..a ripetere magari il “botteghino” de “Il Codice da Vinci”.
    Sinceramente non so come finirà, ovviamente a soldi…

    Nutro qualche speranza, però che con l’aumento della disoccupazione,qualcuno in più mandi a quel paese “angeli e demoni”….di cartapesta..per confrontarsi con i Demoni reali..di Angeli per il momento non se vede traccia… pare abbiano dichiarato uno sciopero “mondiale”che dura da anni…ma questo non deve stupire..in altre realtà il tempo scorre in modo diverso …rispetto al nostro di comuni mortali…

    cc

  26. Peter
    Peter says:

    xVox

    saranno state fesserie, ma come al solito lei non perde un’occasione per insultare. Pazienza. E sullo scambio Peter-Sylvi non mi ero sbagliato.
    Il punto reale del nostro scontro e’ che lei detesta il ‘salotto’ (espressione sua), peraltro largamente usato non certo solo da me: lo fa piu’ o meno tutto il blog. Invece preferisce il copy&paste dalle fonti piu’ svariate, che deve tenerla occupata (le sto dando del lei, che e’ giocoforza femminile) per molte ore al giorno. I suoi contributi personali sono sempre stati ridotti, e poi ha avuto la faccia tosta di dire di me che manco di calore e passione…
    Tuttavia, dopo il nostro piccolo scontro il suo stile mostra segni di cambiamento, di cui non posso non compiacermi, se permette.
    Continui ovviamente come meglio le pare. Se pero’ ci fosse un rapporto contrattuale tra lei ed i gestori del blog (cosa legittimissima) gradirei saperlo. E la domanda e’ per Nicotri

    saluti

    Peter

  27. sylvi
    sylvi says:

    Caro CC,

    ho letto il Codice da Vinci.
    Non ho letto il seguito.
    Non ho capito dove finiva la fantasia e dove cominciava e finiva la documentazione storica.
    Il tutto odorava di …soldi, tanti soldi!
    Confesso anche una diffidenza notevole per i libri e i film “storici”.
    Anche i più famosi, soprattutto americani, mescolano la storia con leggerezza!
    Ricordo Troy, la cui guerra è finita in due settimane!
    Ben Hur con l’orologio…o altre amenità.

    Dan Brawn, da furbo di quattro cotte, ci ha messo di mezzo la Chiesa e la Madonna ecc. ecc.
    Successo sensazionale garantito!
    Bravo! Come Berlusconi, venditore di fumo!

    Avessimo un paio di venditori così…
    il mio robot- ortolano andrebbe via come le ciliegie!
    Altro che crisi e cassa integrati!!!

    Mandi Sylvi

  28. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    a proposito di…cacche di cane!
    Già quindici anni fa a Parigi giravano ragazzi in motoretta con aspiratore e contenitore posteriore di cacche di cane.
    Si fermavano, soffiatina polverosa??? aspiratina e…via!

    Lo fa anche la Moratti?

    mandi Sylvi

  29. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Cambiano i tempi, cambiano gli uomini, ed anche i cani randagi si adeguano.
    Ricordo Lampo il cane ferroviere lo vedevo spesso a Venturina alla stazione Campiglia Marittima (10 Km da Piombino Li.) dove viveva per la massima parte del suo temp ma sppesso prendeva un treno girava per mezza Italia coccolato e nutrito, nelle stazioni o alle mense dei ferrovieri, poi ni base a chissà quali parametri riprendeva un altro treno e tornava a “casa” quando è morto,( di vecchiaia), gli hano dedicato un piccolo monumento.
    La storia di Lampo ed i randagi inselvatichiti che azzannano ed uccidono sono solo il paradigma del degrado di questa incivile società.

    Ci sono molti siti che parlano di “Lampo cane ferroviere” uno è questo
    http://gattivity.blogosfere.it/2006/11/alla-stazione-di-campiglia-discesa.html

    Antonio

  30. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    in questo periodo il tempo mi è tiranno!
    Se posso stasera ti telefono, al numero che Pino ha gentilmente girato.
    La mia mail è comunque growl90@alice.it

    In merito è più che evidente che tutti giocano su un mare di equivoci, facendo finta magari di offendersi…mentre la “pecunia” da raccattare ai gonzi resta la sostanza prima di tanto “studio”.
    L’unica cosa che bisogna a volte riconoscere è un pizzico di fantasia..nell’incastrare tra di loro una serie di dati veri con quelli “inventati” tanto da farli apparire “verosimili”…
    Che voi…è il fantasy,con pizzichetto di storia,du rametti di sesso,una spolveratina di tecnology..per una pietanza che va bene per tutti…

    cc

  31. Vox
    Vox says:

    @ Cara Sylvi,
    se non ha letto altro di Dan Brown, credo che non abbia perso nulla. Io ho avuto l’incauta ventura di leggere anche Angeli e Demoni (che mi era stato regalato) e ho capito che la produzione di Brown e’ del tipo fatto con lo stampino. Location diverse, ma storie e personaggi praticamente uguali. E’ quasi lo stesso libro. Un’operazione furba e ben congegnata.

  32. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Dall’Islam all’omosessualità, dalle polemiche sull’Olocausto all’Aids, Benedetto XVI non ha idea dell’impatto delle sue parole in un mondo globalizzato.

    Come Berlusconi, anche il Papa è incline alla gaffe, ma con effetti più gravi.

    Times, 19 marzo

  33. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Penso che l’errore fondamentale sia il mettersi a correre, perchè il randagio vede, nella persona che fugge, la preda che fugge e quindi istintivamente è portato a raggiungerla e azzannarla. Infatti, la ragazza tedesca aggredita stava facendo jogging, non era ferma.
    Una maniera per calmare un cane che mostra aggressività, è dondolare il braccio come se fosse una coda. Per il cane è un segnale di amicizia. Al contrario, mai puntargli qualcosa contro, men che mai il braccio: è un segnale di attacco.
    I cani avvertono anche la paura dell’uomo, perchè sentono l’odore dell’adrenalina. Per loro è un segnale di ‘avversario debole’, quindi sono meno restii ad aggredirlo.
    Comunque, fateci caso, il cane assomiglia sempre al padrone, sia come stile sia come carattere. I cani aggressivi appartengono sempre a padroni deboli o cattivi.
    La razza che più mi piace è il boxer, forse perchè ne ho potuto constatare l’intelligenza, ma poteva forse essere un cane particolare: come gli uomini, i cani non sono tutti uguali, anzi…

  34. marco tempesta
    marco tempesta says:

    La brillante intelligenza del Papa, la sua lungimiranza e coerenza col messaggio cristiano, è apprezzata solo dai nostri politici codini.
    All’estero lo hanno ormai capito tutti di che pasta è fatto. Tant’è che ci sono state manifestazioni di contestazione da parte dei cattolici meno condizionati (scusate l’eufemismo, ma tra di noi ci sono cattolici praticanti).

  35. Vox
    Vox says:

    Condivido. Non esistono due persone uguali, come non esistono due cani, o due gatti, o due passerotti con la stessa indole. In questo, credo, sia il grande valore della vita: nell’unicita’ di ogni singolo individuo e nella sua irrepetibilita’.

  36. Vox
    Vox says:

    Su:
    http://www.oseap.it/Lupo/Intervento%20sul%20randagismo%20canino.htm

    Il fenomeno dei cani vaganti nasce dal poco controllo che l’uomo esercita sui propri animali, volontariamente o involontariamente, permettendo loro di allontanarsi dall’ abitazione, consentendo una riproduzione incontrollata e, infine, rilasciando i cani in natura quando il loro possesso diventa scomodo o ci si è stancati della loro presenza.
    Il problema del rapporto uomo-cane, quindi, è alla base della piaga del randagismo.
    Impedire che l’ uomo abbandoni al loro destino i propri cani, può significare estinguere un fenomeno i cui risvolti negativi sono incalcolabili.
    Impedire che l’ uomo abbandoni il cane significa in primo luogo esercitare un controllo, che attualmente esiste solo sulla carta, creando quella struttura che da anni si auspica, ma che fino ad ora nessuno si è sentito di proporre a livello politico: l’ anagrafe canina obbligatoria per tutti i cani.

  37. Uroburo
    Uroburo says:

    NOTE SPARSE (e l’ultima per AZ)
    Caro Peter, ma cosa la avrà mai fatto quell’anima buona di Vox? Suvvia …. faccia un sorrisino e sia gentile. Non ha idea di come sia simpatico quando è gentile.
    Senza voler tagliare la risposta a Pino, le posso dire tranquillamente che non c’è e non ci sarà mai alcun rapporto contrattuale all’interno del blog. Ciascuno qui scrive quel che pensa, nulla più. Mi creda, la sua ipotesi non è neppur proponibile se solo uno stesse anche solo un poco attento ai vari movimenti del blog.
    Personalmente trovo che i contributi di Vox sono insostituibili.

    Cara Anita, l’Ittaglia è, notoriamente, il paese in cui le leggi valgono solo per i fessi …. E’ così dal presidente del consiglio in giù, mica paglia ….

    Cara Silvy, guardi che il mestiere di un romanziere è quello di vender libri (i suoi ….). Anche il Manzoni ha scritto un bel romanzo storico, mescolando fantasia e realtà.
    Peraltro le ipotesi adombrate nel Codice Vinci sono cose note da tempo.
    Personalmente penso però che Gesù di Nazareth non sia mai esistito in quanto tale ma che siano esistite varie persone le cui vite mescolate assieme hanno poi costituito il collage dei Vangeli.
    Un saluto a tutti U.
    PS 1. Oggi ho cucinato un brasato. Bono, direi …
    PS 2. AZ ma quando conviene venire a Cecina a provare il tuo caciucco? Fa’ conto che potremmo essere in tanti ….

  38. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Da noi a Bisceglie, nella mia zona circolano molti randagi. E’ un randagismo controllato, con le femmine sterilizzate e la gente che lascia da mangiare in posti fissi. C’è in particolare una cagnetta pezzata, giovane, che è coccolata da tutti. Ha un raggio di azione di un paio di chilometri, ha l’amico del cuore, difende il territorio contro gli animali intrusi. Di solito staziona nei pressi di una lavanderia le cui proprietarie l’accudiscono per quel che è possibile, specie nei mesi estivi quando è difficile trovare acqua in giro. E’ abituata a me, anche se io non la curo: quando passo io, e l passo molto vicino, non si muove di un millimetro, non alza neanche la testa. Sente l’odore e riconosce l’amico. Verso alcuni, invece, abbaia e si ritrae. E’ innocua, in ogni caso.

  39. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Anch’io ho un amico….
    La mia vicina di fronte ha una “farm”, non proprio, ma ha 3 cavalli, almeno 12 pecore, 6 o 7 capre, 3 cani e 5 gatti.
    Benche’ ci sia la legge, il cane piu’ anziano e molto grosso e’ sempre in giro.
    Mi segue dovunque vado, si corica sulla mia terrazza e protegge la mia proprieta’.
    E’ amicissimo col piccolo Alexander.

    Il problema e’ che molti passanti sia in auto che joggers, si credono che sia il mio e mi prendo tante invettive.

    Non sai quante volte e’ venuta la polizia a chiedermi a chi appartiene il cane.
    Io faccio finta di non saperlo.
    Il cane e’ furbo e conosce le auto sia della polizia che quelle dell’animal control e diventa invisibile. ;-)

    Anita

  40. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Hai scritto:
    “Al contrario, mai puntargli qualcosa contro, men che mai il braccio: è un segnale di attacco.”
    ~~~~~~~~~~~~
    Lo so’ benissimo per esperienza.
    Mio figlio minore entro’ in casa quando il mio ultimo dobermann era ancora un cucciolone, scherzando gli punto’ il braccio col pugno chiuso, il cane non se l’e’ mai dimenticato, era diffidente di Alan e gli ringhiava con quel tono basso dei dobermans.

    Chiudo il salotto.
    Anita

  41. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cara Anita, se dovessi raccontare delle mie amicizie coi cani…
    Dico sempre che se le donne,nonostante non possa proprio lamentarmi, mi avessero amato come mi hanno amato i cani, sari l’uomo più felice del mondo.
    Vi ho già raccontato del mio amico di Bisceglie che, adottando una cuccioletta randagia di pochi mesi, si è ritrovato in casa una vera e propria lupa, affettuosissima e sveglissima.

  42. Peter
    Peter says:

    xAnita

    nature or nurture? il solito dilemma. Anch’io ho sempre sospettato che l’intelligenza (comunque definita) abbia una grande base genetica. Invece temo che la stupidita’ ci venga largamente dall’educazione ricevuta da piccoli, in particolare dai genitori, forse anche dagli insegnanti.
    Non ho mai avuto eccessiva simpatia per i cani, non al punto di tenerli ed accudirli, comunque. Sono animali troppo esigenti. E poi si attaccano troppo al padrone, il che lo rende esclusivo, una grande responsabilita’. Ho molta simpatia per i gatti, e tendo a ‘legare’ con persone che amano i cani e non gradiscono i gatti: un interessante interplay di affinita’ contrarie

    ciao, Peter

  43. Peter
    Peter says:

    xAnita

    ‘angels and demons’ (il film) uscira’ a maggio, credo. Il romanzo era ancora piu’ irrealistico del codice Da Vinci, che era anche scritto molto meglio. Vedremo se il film ha un plot piu’ credibile e meno rocambolesco del libro

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