Le amnesie angolane di Ratzinger a proposito di schiavismo
“La cupidigia riduce in schiavitù. Aiutiamo l’Africa assetata di giustizia”, ha scandito papa Ratzinger in Angola. Giusto! Solo che tanto per cambiare il papa di turno ha anche lui il vuoto di memoria di turno. A ridurre l’Africa in schiavitù non è stata infatti la cupidigia dei nostri giorni, ma Santa Romana Chiesa per mano di un collega di Ratzinger. Correva infatti l’anno di grazia 1452 quando il pontefice Nicola V emanò la bolla “Dum Diversas”, che in base alla teologia cattolica dell’epoca rese legittimo il commercio di schiavi, peraltro legittimato in pieno da S. Paolo quando rispedì al padrone Filemone lo schiavo Onesimo, scappato e rifugiatosi da Paolo, che l’aveva anche battezzato. La bolla di Nicola V autorizzò i portoghesi a ridurre in schiavitù i non cristiani. Come se non bastasse, tre anni dopo, cioè nel 1455, lo stesso pontefice si premurò di riaffermare la legittimità della schiavitù degli “infedeli” con una nuova bolla, intitolata “Romanus Pontifex”. E così Santa Romana Chiesa fece nascere il colonialismo europeo – durato fino a pochi decenni or sono e di fatto ancora oggi perdurante sia pure mutata mutandis almeno negli effetti – e fornì le basi “religiose” (!!!) per i secoli della tratta dei neri da usare come schiavi soprattutto nelle Americhe. Infine, con la santificazione della riduzione in schiavitù dei nativi americani che non si convertissero al cattolicesimo e con la annessa confisca delle terre non cristiane nacque la schiavizzazione non solo degli africani, ma anche degli indigeni del cosiddetto Nuovo Mondo.E’ particolarmente istruttivo leggere i seguenti passi della bolla del 1455: “Perciò noi, considerando con la debita attenzione gli argomenti suddetti, sia generalmente che particolarmente, poiché abbiamo concesso precedentemente con altre lettere nostre tra le altre cose, piena e completa facoltà al re Alfonso di invadere, ricercare, catturare, conquistare e soggiogare tutti i Saraceni e qualsiasi pagano e gli altri nemici di Cristo, ovunque essi vivano, insieme ai loro regni, ducati, principati, signorie, possedimenti e qualsiasi bene, mobile ed immobile, che sia di loro proprietà, e di gettarli in schiavitù perpetua”.
Ratzinger inoltre si frega con le sue stesse mani, visto che in questi anni ci ha tenuto a ripetere come un disco rotto la sua condanna del “relativismo storico”: se la Storia non si può “relativizzare”, resta come un (ennesimo) macigno di enormi colpe, vergogne e responsabilità, assolute e non relativizzabili, della Chiesa la nascita del “moderno” schiavismo, ove per moderno si intende post medioevale e post “scoperta” dell’America.
Come oggi il Vaticano per i suoi interessi politici si inventa in fatto di staminali, concepimenti, ovuli fecondati, ecc., teorie astruse e “scientifiche” tanto quanto erano “scientifiche” le prove cui sottoporre una disgraziata per appurare se era o no una strega, così allora lo stesso Vaticano strologava di “diritto divino” e conseguente teologia dello schiavismo, giustificato per secoli anche grazie a passi della solita bibbia. Nicola V si inventò le opportune “parole di Dio” per prostituirle a favore dei portoghesi, infatti lo schiavismo legittimato a loro favore serviva per riequilibrare la crescente potenza della Spagna dopo la cacciata dei mori, cioè degli arabi musulmani. Tanto per cambiare, il buon Dio e le sue asserite parole NON c’entravano assolutamente nulla. As usual, meno di un fico secco.
E’ in quei tempi che nasce la teoria e la prassi del “cristianesimo unica fonte di verità divina”, a fronte della quale qualunque porcheria era legittima, anzi dovuta e – ovviamente – pure santa. Questo è il bolo velenoso che alla lunga ha intossicato anche l’islam, il cui ramo peggiore ha partorito l’alqedismo e affini. Fanatismo chiama fanatismo, così come sangue chiama sangue e schiavismo chiama schiavismo: anche gli arabi, musulmani, si tuffarono infatti a capofitto nella lucrosa tratta degli schiavi, razziando il continente nero dal quale trarre la carne umana da vendere al “civile e superiore” Occidente cristiano.
In vista del “grande giubileo” del 2000, non mi pare che papa Wojtyla abbia inserito quelle vergognose bolle papali e la devastazione che ne è seguita tra gli errori della Chiesa per i quali ha chiesto peraltro solo “scusa”, per giunta solo a Dio, anziché perdono, e dagli esseri umani anziché al “suo” Dio. Evitando comunque ovviamente di mettere mano al tesoro di S. Pietro e agli altri lucri per risarcire almeno in minima parte gli enormi danni arrecati per secoli (anche) all’Africa. Africa alla quale oggi la Chiesa infligge un altro enorme danno predicando il divieto dell’uso del preservativo almeno contro la lotta all’Aids. Il divieto della Chiesa produce infatti milioni di malati sieropositivi e di Aids soprattutto nell’Africa, dove le condizioni igieniche sono disastrose per l’impossibilità di disporre di acqua, cibo adeguato, igiene e medicine come invece in Vaticano e in generale in Occidente. Poiché le vittime di questa vera e propria pandemia africana sono soprattutto donne e bambini, non si capisce con che faccia poi il papa abbia parlato “in difesa dei diritti delle donne africane”. Ma c’è poco da meravigliarsi: questo è il papa che a quanto pare NON ha ancora ritirato l’ordine scritto impartito nel giugno 2001 ai vescovi di tutto il mondo di nascondere alle autorità civili i casi di preti pedofili, e ciononostante quando è andato negli Usa e in Australia, Paesi sconvolti da una marea di casi anche giudiziari di preti pedofili, ha avuto la faccia tosta di ergersi a uomo di ferma condanna della pedofilia nel clero!
Stando così le cose, appare adeguatamente tragica e simbolica la disgrazia che ha provocato la morte di due ragazze nella calca della folla fatta accorrere in massa a vedere il papa come se fosse una rock star o un dispensatore di chissà quali miracoli anziché quel grande gaffeur superato in fatto di gaffe solo da Berlusconi. Disgrazia, certo, ma anche irresponsabile faciloneria degli organizzatori, preti e suore e fedelissimi vari.
Questo papa tedesco che regna a Roma mi ha fatto venire in mente alcune cose che ho già scritto in un commento nella puntata precedente e che voglio qui ripetere. L’Europa è nata come rottura della “Romània” tutto attorno al Mediterraneo. Prima l’asse della “Romània” era Roma-Bisanzio, con baricentro sempre più spostato verso Bisanzio. Poi è avvenuta la rottura, e l’asse della rottura è diventato Roma-Franchi, cioè meglio: Chiesa-Germani, a iniziare dall’asse Papato-(Pipino e)Carlo Magno. Una catastrofe, sotto vari profili. Ci dovrò scrivere un libro, che covo da anni.
Che sia stata una catastrofe lo dimostra l’incredibile numero di guerre che hanno allagato di sangue il continente, che ha poi pure esportato la catastrofe a Ovest, oltre Atlantico. Si usa chiamarla “civilizzazione”, fino a poco fa la si chiamava “evangelizzazione”. Ma sempre sangue altrui era.
Il papato di Ratzinger, pontefice insulso e con l’indelebile macchia del nazismo rinnegato troppo tardi e troppo poco, a me pare l’epilogo dell’asse Roma-Germania: la Storia che ripete, ma – come è noto per le seconde volte – come farsa ciò che è nato come tragedia. Perché in effetti, e contrariamente a quanto si usa credere e soprattutto far credere, la spaccatura della “Romània” non è stata per il genere umano una bella cosa. Somiglia di più a una tragedia. Così come somiglia più a una tragedia che a una conquista dello spirito e dell’umanità la conquista da parte dei romani dei regni ellenistici. Quella conquista ha infatti bloccato per ben 2.000 anni (!!!!) il progresso scientifico, dall’uso del vapore a quello dei fari navali, dall’uso dei giunti cardanici alla matematica, che con il calcolo “per esaustione” era già arrivata al calcolo infinetesimale, dal differenziale alla cartografia, dall’astronomia alla piombatura delle chiglie navali per poter attraversare il mare senza dover navigare solo sotto costa.
I romani bloccarono le scienze perché usavano masse di schiavi, cioè enormi quantità di mano d’opera gratuita, a bassissimo costo, e quindi non erano per nulla interessati al progresso scientifico e tecnologico per alleviare la fatica degli esseri umani, cioè la fatica altrui. Il progresso scientifico e tecnologico in Europa, che porterà infine alla rivoluzione industriale a partire dai telai inglesi, inizierà non a caso solo quando grazie all’espandersi dell’islam nella aree di rifornimento schiavistico romano tale rifornimento diventerà molto più difficile e molto più costoso (la stessa cosa è successa con le spezie. Bloccato l’accesso alla Via della Seta, ecco che Colombo&C cercano altre strade via mare per le Indie). Sempre guarda caso, il progresso scientifico e tecnologico in Europa inizierà grazie alla riscoperta delle scienze del periodo ellenistico i cui testi erano stati in gran parte salvati proprio dai tanto odiato arabi! Oltre che dagli altrettanto odiati bizantini. Nella parte latina, cioè sottoposta a Roma e non a Bisanzio, l’ignoranza regnava sovrana, le biblioteche erano scomparse le la vita terrena era stata ridotta dal papato alla famosa “valle di lacrime” del “Salve, Regina”: un luogo dove si deve solo e sempre soffrire per poter essere felici “nell’altra vita”. Tutte le meraviglie meccaniche che nel film con Charlie Chaplin “Tempi moderni” cantano la poderosità industriale della nostra era esistevano già tre o quattro secoli prima della nascita di Cristo. Incredibile, vero? Eppure vero. Vero perché ormai ampiamente documentato, anche se testardamente e disonestamente non reso adeguatramente noto. Specie nelle scuole, dove si preferisce arruolare decine di migliaia di insegnati di religione scelti neppure dallo Stato italiano ma dai vescovi: decine di migliaia quindi di propagandisti prezzolati, al servizio del Vaticano e non della Repubblica italiana, tanto meno della sua laicità garantita dalla Costituzione. Che quindi ocntribuiscono a minare.
L’ellenismo e i suoi incredibili progressi scientifici furono resi possibili dall’incontro della mentalità speculativo-filosofica greca con l’enorme massa di cognizioni tecniche degli egizi, dei mesopotanici e del Vicino Oriente in genere. Così il progresso europeo inizia dall’incontro della troppo a lungo frustrata fame di conoscenza e libertà dell’Occidente latino, oppresse dalla Chiesa, con l’enorme massa di cognizioni tecniche e scientifiche degli odiatissimi arabi. “Non siamo giganti, ma siamo nani sulle spalle di giganti”, disse Isaac Newton a chi si stupiva dei traguardi raggiunti dalle sue teorie fisiche. Newton spiegava che i suoi erano contributi che semplicemente riscoprivano e incrementavano conoscenze già esistenti molti secoli prima. Ciò che non amiamo voler sapere è che quei giganti e le loro spalle erano nati secoli prima di Cristo, come invece sapevano bene e spesso ammettevano gli stessi Newton, Galilei, Keplero, Leonardo, ecc. Ma ciò che soprattutto non vogliamo assolutamete sapere è che quei giganti erano stati seppelliti dai latini – Roma prima e Chiesa dopo – e che sono sopravvissuti grazie ai bizantini e agli arabi e riscoperti e resuscitati da questi ultimi.
Come che sia, lo schiavismo dell’epoca moderna, intesa come post “scoperta” delle Americhe, è iniziato con le due bolle papali di cui ho parlato all’inizio di questo post. E la bolla “Romano Pontefice” è citata anche nel concordato tra il Vaticano e – di nuovo! – il Portogallo firmato il 7 Maggio 1940 e confermato il 18 maggio 2004. Se queste cose non venissero accuratamente nascosta anche e soprattutto agli africani dubito che in Africa papa Ratzinger avrebbe avuto l’accoglienza che ha avuto. Ma, come è noto, per avere successo bisogna soprattutto saper nascondere le immondizie sotto il tappeto. E magari saper vendere agli ingenui e ai disperati cianfrusaglie colorate in altro modo.
Finché dura.
Dedicata alle signore gentili d’animo e che sanno perdonare con misura.
UN RAGGIO DI SOLE
Aspetta!
Un raggio di sole
in mezzo ai fiori, che
il giorno riempiono,
braccia larghe per il domani,
ora sul sentiero di casa.
Guardo,
petali rosa creano
impronte
idee…
via via sul campo dimenticate
nel vento,
disperse…
di questo tempo
di un nulla contenente.
Un raggio di sole,
un’idea luminosa
fantastica
nasce… allo sbocciare di te
mio piccolo fiore,
dentro me,
nel mio cuore!
m’accorgo con stupore
che Anita manca da
quarant’otto ore
la senatrice ardita non scrive
perchè si son rattrappite le dita?
coraggio gagliarda Anita, scrivi
ancora spedita e libera in questo
splendido Arruotalibera.
@ Sylvi
C’e’ chi al caffe’ o al te’, al mattino,
preferisce un bel sorso d’aceto.
De gustibus, eccetera.
Cari saluti
V.
RIFONDAZIONE A DESTRA:
Partito unico per unico padrone
della serie, TUTTI PER UNO E
UNO PER SE’ STESSO
ovvero
Partito della Liberta’ (condizionata)
per il solo psiconano + corte & giullari
Tutti gli altri la liberta’ possono scordarsela, perfino quando si tratta di crepare. A quando un bel lancio di scarpe, profuso e continuato fino al seppellimento del morbo?
@ Pasquino
Vediamo se possiamo riportare la nostra Anita sul blog
con questa qui:
CHENEY GESTIVA UNA SQUADRA PERSONALE
PER COMPIERE OMICIDI POLITICI IN PATRIA
E ALL’ESTERO
(LA SQUADRA ANCORA ESISTE E OPERA)
di PAUL JOSEPH WATSON
Prison Planet.com
Il premiato giornalista investigativo Seymour Hersh questa settimana ha lanciato un’altra bomba rivelando che l’ex vicepresidente Dick Cheney aveva una sua personale unità di assassini stile SS che riferiva direttamente a lui.
Hersh martedì ha detto ad un pubblico dell’Università del Minnesota : “Dopo l’11/9 non avevo ancora scritto di ciò, ma la Central Intelligence Agency era fortemente coinvolta in attività domestiche contro persone che ritenevano nemici dello stato. Senza alcuna autorità legale per fare ciò. Non sono ancora stati chiamati a renderne conto”.
Hersh ha poi proseguito descrivendo come lo JOINT SPECIAL OPERATIONS COMMAND J fosse un’unità omicida operativa che ha compiuto assassinii all’estero. “E’ un ramo particolare, gestito indipendentemente, della nostra comunità per le operazioni speciali”, ha spiegato. “Non riferivano a nessuno [all’esterno della CIA n.d.t.], tranne che nei giorni di Bush-Cheney, quando riferivano direttamente all’ufficio di Cheney…. Il Congresso non aveva alcuna supervisione su di essi.”
[…]Nessuno dei ribaltamenti da parte di Obama degli ordini esecutivi di Bush dice alcunchè sull’abolire lo Joint Special Operations Command. Di fatto l’unità speciale è parte integrante delle incursioni e dei bombardamenti in continua espansione contro il Pakistan.
Titolo originale: “Hersh: Cheney Ran SS-Style Political Assassination Unit ”
http://www.prisonplanet.com/hersh-cheney-ran-ss-style-political-assassination-unit.html
TERMO O CANCROVALORIZZATORI ?
LETTERA APERTA DI MEDICI E SCIENZIATI
CHE I QUOTIDIANI NON HANNO VOLUTO
PUBBLICARE
Una lettera aperta[…] a firma di 50 medici e biologi italiani è stata inviata più di 2 settimane fa a “Repubblica”, ma nonostante le sollecitazioni non è stata pubblicata.
Allora i mittenti hanno deciso allora di inviarla a diversi giornali nella speranza di ottenere la visibilità richiesta.
La lettera è in difesa della dottoressa Patrizia Gentilini, aggredita verbalmente dal presidente della Provincia di Firenze (oggi candidato sindaco) dopo che la Gentilini si era permessa di esprimere – da oncologa – il suo parere fortemente contrario agli inceneritori e termovalorizzatori [come creatori di cancro].
I moderni inceneritori sono tutt’altro che innocui. E’ notizia di queste ore l’esito preoccupante delle analisi compiute sulle diossine e PCB trovati nei polli, nelle uova, nei pesci e in altri animali nei pressi all’inceneritore di Montale a Pistoia.
Impianti di incenerimento sotto inchiesta della magistratura o comunque problematici sono all’ordine del giorno nel nostro paese: da Massafra a Terni, da Pietrasanta a Montale, da Collefferro a Modugno, fino al “famoso” inceneritore di Brescia – spesso portato ad esempio dai politici – che ha visto ben 18 aziende agricole dislocate in sua prossimità con il latte fuori norma per i valori di diossine e PCB.
Matteo Renzi sostiene l’incenerimento come pratica virtuosa per smaltire i rifiuti. Ciò vuol dire mistificare la realtà e ignorare studi allarmanti sull’alta incidenza tumorale nelle aree prossime ad inceneritori che riguardano non solo l’Italia, ma anche la Francia e l’Inghilterra[…]
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5713
Intanto, oggi si compie la pagliacciata dell’inaugurazione dell’inceneritore di Chiaiano (NA).
xVox
che fa, allude? la mattina mi bevo un bel caffe’ fatto alla ‘moka’ Bialetti. L’aceto lo lascio ad altri, ed il sale pure
x VOX
Cosa vuole che le dica di Seymour Hersh ???
Scrive molti libri sensazionali, non so’ se sono fiction o parziale verita’.
Credo che siano nel settore Science Fiction.
Ha iniziato con accuse su John Kennedy e le sue intime working relationship con il mob boss Sam Giancana.
Poi su Milay ed ha continuato su segreti e sotterfugi su tutte le amministrazioni.
Non ha prove ma fa nomi di personalita’ e presidenti…
Non ho mai letto i suoi libri, solo qualche critica sui giornali.
That’s all I know.
Anita
x Pasquino
Le sono mancata?
Veramente sono piu’ interessata sugli avvenimenti odierni e ce ne sono tanti.
Il nuovo Presidente e’ in TV di continuo, infatti fra pochi minuti fara’ un discorso su il Taliban e Afghanistan, le truppe che inviera’, i recenti problemi ai confini col Pakistan, etc….
Le nuove strategie ed il convolgimento e relazioni con altre nazioni nella regione.
Poi il continuo su e giu’ della Borsa. (anche la mia)
Ecco il Presidente e Petraeus sta’ iniziando a parlare adesso.
Ciao, Anita
La Corte Suprema statunitense ha respinto la domanda di Posada Carriles
La Corte Suprema degli USA ha appena respinto la domanda del terrorista internazionale Luis Posada Carriles, con cui i suoi avvocati mafiosi di Miami chiedevano la revisione del processo migratorio di El Paso, in Texas, con il pretesto che il governo aveva usato un procedimento falso per elaborare un’accusa contro Posada.
Con la decisione del più alto tribunale del paese, si mantiene l’ordine della Corte d’Appello di New Orleans che dice che il delinquente internazionale ed ex agente della CIA dev’essere processato per aver mentito alle autorità federali, nel suo tentativo, nel 2005, d’ottenere la cittadinanza nordamericana.
La decisione che porta il numero del caso 08-1080 a nome di “Carriles Luis P.”, è stata annunciata senza una parola che la giustifichi, tra una dozzina d’altre domande respinte.
Questa nuova manovra per evitare un’estradizione in Venezuela o a Panama è stata presentata presso la Corte Suprema, nel gennaio scorso, da Arturo V. Hernández, il difensore mafioso di Posada.
Tre giorni dopo la dichiarazione del governo di Panama di voler reclamare l’estradizione del terrorista, la Corte d’Appello di New Orleans aveva ordinato un nuovo processo a El Paso, in Texas, di fronte alla stessa giudice, Kathleen Cardone, che aveva liberato Posada.
Una portavoce del Dipartimento di Giustizia, Laura Sweeney, contattata a Washington dal The New York Times al principio di gennaio, non ha assolutamente voluto commentare il caso.
Sino ad oggi il segretario del Dipartimento di Giustizia, Eric Holder, non ha riposto ad una richiesta di Livio Di Celmo, fratello di Fabio Di Celmo —assassinato a L’Avana nel 1997 da un mercenario pagato da Posada, con cui richiede che Posada Carriles sia arrestato immediatamente, giudicato per terrorismo o che sia estradato.
Nella sua sentenza, la Corte d’Appello di New Orleans, si è astenuta dall’ordinare la detenzione del terrorista che è sempre libero a Miami, dove ha partecipato impunemente ad attività pubbliche, molte convocate da gruppi criminali o simpatizzanti del terrore, che sono sempre tollerati dal FBI e dalla Procura Federale nonostante il cambio dell’amministrazione federale.
Il Governo del Venezuela reclama con insistenza da quattro anni l’estradizione di Posada Carriles, perchè sia processato per l’esplosione in volo di un aereo cubano, avvenuta nel 1976, un crimine che provocò la morte di 73 persone innocenti che volavano nell’aereo.
La rivendicazione del Venezuela si aggiunge a quella più recente di Panama, il cui Tribunale Supremo ha dichiarato illegale e anticostituzionale la liberazione nel 2004 del terrorista e di altri tre complici, noti assassini cubano-americani, liberati dalla ex presidentessa Mireya Moscoso.
Dall’arresto nel 2005 di Posada Carriles, i Procuratori antiterrorismo federali hanno moltiplicato i procedimenti di dilazione per evitare l’estradizione del vecchio collaboratore della CIA.
gentile Anita, tu sei il sale
per lo scorrer la vita,
di questo blog affratellato
di bellezza inaudita
bentornata e non privare
più Arruotalibera per più
di una giornata anche
se infastidita.
ciao senatrice
x TUTTI
E’ IN RETE IL NUOVO ARGOMENTO.
BUONA LETTURA.
pino nicotri
P. S. Odo già il fischio delle sassate. Ma come sempre tirèm innànz!
x vox
“Intanto, oggi si compie la pagliacciata dell’inaugurazione dell’inceneritore di Chiaiano (NA).”
mi scusi se la correggo, ma l’inceneritore si trova ad acerra, a chiaiano invece hanno aperto da poco la famosa discarica.
Wow, wonderful blog post! I even have shown this to my friends!
That’s right I said! Author fellow. Nothing to add ….
I’m glad that I’ve found your http://www.pinonicotri.it web site. I don’t have much to add to the conversation, but I’m right there with you. Your post said exactly what I have been thinking. Good to see you posting again.
Never promote your pride without intercourse a dog