Un Giorno della Memoria troppo incompleto. Le cifre israeliane sul totale della case di palestinesi demolite dal 1967 ad oggi

Sono francamente disgustato. In tutte le recenti commemorazioni del Giorno della Memoria, istituito per legge nel luglio del 2000, lo sterminio che i nazisti hanno fatto di oltre una decina di milioni esseri umani negli appositi campi allestiti durante la seconda guerra mondiale è stato ampiamente dimezzato. Ridotto al solo sterminio degli ebrei. E gli altri? Cancellati, cioè uccisi un’altra volta! Sempre più ridotto alla sola Shoà ebraica, lo sterminio non solo è stato dimezzato quantitativamente, dimezzandone di fatto la cifra totale delle vittime, ma è stato anche monopolizzato qualitativamente. Ben che vada, ci si ricorda anche dei deportati militari e politici italiani, ma solo di questi, e di coloro che si sono opposti al “progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati“. Nessun cenno quindi alle vittime che hanno subito senza potersi opporre. In questa opera di riduzione e falsificazione ora ci si è messo anche il ministero della Pubblica istruzione, con una circolare sorprendente: http://www.pubblica.istruzione.it/shoah/memoria/index08.shtml . Anche il programma preparato dal ministero per la visita guidata a Trieste al monumento nazionale noto come Risiera di S. Sabba ( http://www.pubblica.istruzione.it/shoah/eventi/eventi08/sansaba250108_3_2.pdf ) è sconcertante. E mi meraviglio che le comunità ebraiche non abbiano protestato, accontentandosi invece del fatto di figurare loro. Ma solo loro. Capisco che desiderino vengano ricordate, giustamente, le persecuzioni da loro subite, ma non capisco il tacere invece di quelle subite dagli altri, alcune delle quali pur sempre per mano italiana e comunque per mano di nostri alleati politico-militari. In particolare, in questa non disinteressata opera omertosa del nostro ministero non c’è nessuna traccia, tra l’altro, dei campi di concentramento italiani ai danni soprattutto degli slavi, campi che anche non lontano da Trieste erano svariate decine e dei quali venne pubblicato il lungo elenco nel mio blog su L’espresso. La conclusione che viene fornita bella che cotta e masticata agli ignari giovani studenti italiani è che noi italiani, grazie alla citazione dei “deportati militari e politici italiani”, siamo stati vittime dei nazisti come gli ebrei, o quasi. Cancellate tutte le altre vittime e cancellate tutte le nostre colpe, cancellato il fatto che noi dei nazisti eravamo alleati attivi, molto attivi, impegnati nei disastri e delitti di massa della seconda guerra mondiale. A me pare che più che ministero della Pubblica istruzione sia il caso di parlare di ministero della pubblica Distruzione. Distruzione della verità e della memoria. E meno male che almeno in varie località ci si ricorda nonostante tutto almeno degli zingari ( http://romanolil.splinder.com/ ,   http://www.operanomadimilano.org/eventi/eventi.htm , http://www.operanomadimilano.org/chi/chi.htm )

Il problema però è che il Giorno della Memoria è stato istituito già così confezionato, l’uso strumentale e la monopolizzazione successiva ne sono solo una conseguenza, ma la responsabilità non è delle comunità ebraiche, bensì di come il governo otaliano ha definito il Giorno della Memoria. Il 20 luglio 2000 infatti il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il capo del governo Giuliano Amato e il ministro della Giustizia Fassino non hanno istituito per il 27 gennaio di ogni anno la giornata del ricordo delle vittime dei campi di sterminio, nonostante la data scelta, il 27 gennaio, sia la data di abbattimento dei cancelli di Auschwitz, dove non si sterminavano certo persone di una sola appartenenza, ma hanno istituito qualcosa di più limitato. Come si legge nel link http://www.pubblica.istruzione.it/shoah/normativa/legge_20_07_00.shtml , l’articolo 1 delle legge, composta di soli due articoli, dice infatti: “La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”. E l’articolo 2 precisa: “In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’Art. 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia del nostro Paese e in Europa e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.

Messa così, è evidente che possano invece accadere di nuovo “simili eventi” ai danni di altra gente.E’ così accade che ci sia per esempio la caccia ai rom e spesso agli extracomunitari in genere che ormai fa parte del panorama italiano senza che nessuno si scandalizzi più di tanto. Di zingari, rom, sinti e camminanti neppure l’ombra nei due articoli del governo Amato, sono ormai lontani i tempi in cui la giunta di sinistra di Roma metteva una lapide in via degli Zingari, parallela di via Cavour nella capitale, per ricordare assieme alla locale comunità ebraica anche le loro deportazioni per mano dei nazifascisti. Ormai siamo al punto che il sindaco di Roma Alemanno, un neofascista, ha  promesso  di “cacciare 20 mila zingari”. E quando il censimento ha appurato che gli “zingari” a Roma e dintorni non sono 20 mila, ma solo 7 mila, ecco che il duro e puro Alemanno ha rincarato la dose: “Il censimento sarà affidato ai militari”. Gli fanno eco gli abitanti di Primavalle che proclamano ad alta voce, senza finire in galera e anzi corteggiati dai giornali, la loro volontà di risolvere il problema della presenza del locale accampamento di rom  “dandogli fuoco e ammazzandoli tutti”. Non scherzano neppure gli abitanti di Guidonia, che a causa di qualche stupro commesso non da loro, ma da romeni, minacciano la loro brava “pulizia etnica” manu militari. Il tutto, vergogna nella vergogna, proprio a ridosso del Giorno della Memoria e anzi anche nello stesso giorno! Del resto l’esempio lo ha dato la Lega a Milano, incendiando il campo dei rom a Opera e mandando in onda spesso e volentieri su Radio Padania le minacce anche di morte ululate dai padani duri e puri, vale a dire in puro stile Olindo&Rosa, la pia coppietta massacratrice di Erba.

Totalmente fatti sparire dalla Memoria in primo luogo gli “zingari”, dei quali non sappiamo neppure se ne sono stati mandati alle camere a gas “solo” 400.000 o 500.000 o addirittura 2 milioni di persone! Gli “zingari” hanno due differenti vocaboli per indicare il loro genocidio, Samudaripen e Porrajmos ( http://www.radioparole.it/porrajmos/porrajmos.html ), ma noi bellamente ce ne freghiamo: l’importante è parlarci addosso ormai ogni giorno su tutti i mass media con la Shoà, cioè con la Memoria a senso unico a uso e consumo degli smemorati: antinazisti a chiacchiere, anti antipalestinesi, antiarabi, anti islamici e anti extracomunitari nei fatti. Ieri si discriminavano gli ebrei, oggi discriminiamo quelli che di fatto sono i loro eredi, quelli ai quali anche se non sono ebrei abbiamo fatto prendere il loro posto, assegnandogli lo stesso ruolo: vittime. Le nostre vittime  sacrificali, per scongiurare le nostre paure. Da strumento per non dimenticare e amare anche gli “altri”, la Memoria è stata ridotta alla sola Shoà, e certo non per amore verso gli ebrei come dimostrano anche i contorcimenti della Chiesa, ma in modo da poterla usare, la Memoria, come strumento per dimenticare e continuare a odiare comunque gli “altri”, quelli cioè sui quali scaricare le nostre paure per il futuro addossando loro la “colpa” dei nostri guai. E sì che in Italia non mancarono neppure i campi di concentramento per zingari, rom, sinti e camminanti: erano ad Agnone (nel convento di San Berardino), a Berra, a Bojano (capannoni di un tabacchificio non più in uso) a Bolzano, a Ferramonti, Tossicìa, Vinchiaturo, Perdasdefogu e alle isole Tremiti, già usate anche per sterminare alcune migliaia di patrioti libici vittime del nostro colonialismo. Erano zingari italiani, ma anche di altre nazionalità; in particolare un gran numero era di slavi, fuggiti dalle persecuzioni in patria. Non pochi riuscirono a scappare per unirsi poi ai nostri partigiani.

Una falsificazione della Storia che va avanti sempre più spedita e sfacciata da ormai un bel pezzo, con il sempre più evidente scopo, ormai fin troppo scoperto, di cancellare totalmente le nostre responsabilità e – per esorcizzare le nostre code di paglia e sensi di colpa – supportare di fatto la politica di Israele facendo finta di essere equidistanti e “a favore della pace”. Ma la menzogna, e il blablablà ipocrita, non sono mai a favore della pace, servono semmai solo a preparare nuove guerre. E’ ben visibile e va denunciato senza tentennamenti il tentativo di spingerci dentro di esse già a priori, con la politica del fatto compiuto tipo Memoria smemorata, come fossimo – per obbligo neppure dichiarato – alleati attivi di una ben precisa parte in uno “scontro di civiltà” che qualcuno vuole assolutamente sia dato per scontato. Questo baratro che il conformismo, l’ignoranza e gli interessi connessi ci stanno scavando sotto i piedi va denunciata senza lasciarci intimidire dalle solite accuse, delle quali è stata ormai dimostrata – anche in questo blog – la ben precisa regia.

Spariti dalla Memoria anche gli omosessuali, gli handicappati, gli oppositori religiosi, massacrati in totale a decine se non a centinaia di migliaia. Spariti i prigionieri sovietici e in generale i partigiani e i prigionieri dell’Est Europa, in totale vari milioni di persone, ma dei quali non ci è mai fregato assolutamente nulla di sapere più o meno esattamente quanti: come fossero carcasse di animali. L’importante è ripetere in continuazione, come un mantra apotropaico e auto assolutorio, che sono stati sterminati 6 milioni di ebrei. E guai a dire “6 milioni meno una persona”! Scatta subito la volontà di incenerirti, motivo per cui ti sparano subito addosso la bomba multi testata al fosforo bianco dell’accusa di “negazionismo” “revisionismo”, “antisemitismo”, “antigiudaismo”, “filo nazismo” e via bombardando, magari pure l’accusa di “nazismo” vero e proprio. Ormai siamo al tabù, al dogma, all’imposizione ex cathedra della Verità, con il rogo pronto anche per i solo dubbiosi, tanto che non a caso Norman Filkenstein ( http://www.normanfinkelstein.com/ , http://www.memritv.org/clip/en/1676.htm , http://english.aljazeera.net/news/middleeast/2008/02/20085251914339786.html ), pur essendo ebreo figlio di ebrei scampati alla distruzione del ghetto di Varsavia e al campi di Auschwitz, parla esplicitamente di “Industria dell’Olocausto”, titolo di un suo molto amaro ma molto ben documentato libro bestia nera dei sionisti arabofobi ( http://www.americanradicalthefilm.com/ ). Bestia nera cioè di chi quell'”industria” cinicamente usa per i propri scopi di potere. Quando si tratta di potere e privilegi gli scopi e i mezzi sono sempre di fatto meschini, però strumentalizzare perfino 6 milioni di morti, e dei propri morti, mi pare più meschino del normale. A parte il fatto che a mio modesto avviso quando si tratta di tragedie, e di grandi tragedie, non si può parlare solo di “propri” morti, ma di morti e dolore che appartengono a tutto il genere umano se non altro perché ne segnano la Storia, anche il futuro quindi. In ogni caso ai tabù e ai dogmi ci si deve opporre, qualunque verità può e deve sempre essere sottoposta e magari risottoposta a critica, a nuove indagini, soprattutto le verità ufficiali, che di norma sono sempre emerite balle cui la gente è costretta a credere per forza  pena quanto meno il biasimo collettivo, sociale.

La verità ufficiale dice che Carlo Borromeo era un santo, quale è stato ufficialmente dichiarato, mentre invece era solo un sadico, un uomo di potere prepotente che per esercitare meglio il potere voleva mettere sotto controllo perfino le coscienze dei credenti della diocesi di Milano (a quell’epoca enorme) arrivando ad usare anche il sacramento della confessione per tutto sapere e denunciare all’Inquisizione tutto il denunciabile. Insomma, metodi di indagine peggio che kafkiana e metodi di controllo collettivo più capillari, subdoli e invasivi di quelli nazisti e stalinisti messi assieme. La verità ufficiale parla di milioni di vittime delle persecuzioni subite dai cristiani prima di Costantino, ma se si va a indagare si scopre che sono leggende, i casi documentati di uccisioni sono meno di una ventina, come ha documentato tra gli altri l’ex sacerdote cattolico Karlheinz Deschner con la sua monumentale storia in 10 volumi ( http://www.uaar.it/uaar/ateo/archivio/2001_2_art2.html ).  Anzi, è la Chiesa cristiana che è poi diventata persecutrice – per secoli e secoli – dei non cristiani, dei quali ha perseguito ovunque e con ogni mezzo l’esproprio e la confisca dei beni e lo sradicamento sociale e territoriale (idem) . Come si vede, delle verità ufficiali è sempre meglio diffidare. Del resto non si può pretendere che tutti si siano letti i lavori di Alessandra Chiappano, responsabile del settore didattico dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia e della Fondazione Memoria della Deportazione di Milano ( http://www.giuntina.it/dettautori.asp?AutoreId=288http://www.tecalibri.info/C/CHIAPPANO-A_lager.htm ) o almeno il piccolo ma efficacissimi libretto di appena una ottantina di pagine “Bibliografie ragionate – La Shoah”, con il suo bell’elenco di un centinaio di bibliografie che non lasciano adito a dubbi: dal lavoro di Leon Poliakov e passando per quello monumentale e decisivo di Raul Hilberg pubblicato nel ’61 negli Usa.

Si può essere negazionisti solo quando si nega la Nabka dei palestinesi, che non si vuole – assolutamente NON si vuole – venga paragonata o anche solo accostata alla Shoà. Si può essere revisionisti solo quando la Nabka la si vuole ridurre a poca cosa, ordinario “incidente” della Storia “che da che mondo è mondo è fatta di vincitori e vinti e perciò non possiamo farci niente”. Si può essere riduzionisti e si possono mettere in dubbio le cifre note e cercarne di più sicure solo quando si vogliono nascondere o ridurre il più possibile il numero delle vittime delle stragi compiute dagli israeliani ai danni dei palestinesi, da quella di Deir Yassin alla attuale gigantesca Masada palestinese anziché ebraica chiamata Gaza, riduzioni che si vogliono imporre con “ricostruzioni” spesso francamente indecenti. Si può dire “beh, non siete contenti se si dimostra che le vittime palestinesi degli israeliani sono meno di quelle che si credeva?”, ma non si può assolutamente dire l’analogo e simmetrico “beh, non siete contenti se si dimostra che gli ebrei vittime delle camere a gas sono meno di quanto si credeva?”: se solo lo si pensa sono guai, e se lo si profferisce ad alta voce sono dolori, si viene accusati di ahmadinejadismo. Si può essere antisemiti solo quando si calpestano i palestinesi e gli arabi, semiti anche loro esattamente quanto gli ebrei nonostante il tentativo di certi loro settori di monopolizzare il termine “semita”, perché allora l’antisemitismo diventa buono, ci serve per aizzare all’odio contro i musulmani: “tutti terroristi”!!! Poiché Hamas nel suo statuto porta scritta l’affermazione demenziale che vuole distruggere lo Stato di Israele, ecco che se ne approfitta per farne pagare la colpa anche ai neonati.

Gli adulti di Gaza hanno votato Hamas? Beh, ma allora è tutto chiaro! “E’ solo colpa loro se gli israeliani massacrano anche centinaia di bambini”, così ragionano i nostri democratici e “antifassisti”. Gli stessi “Amici della vita” tanto combattivi contro l’aborto e a favore dell’embrione, tanto sbraitanti a favore dell’infinito calvario di Eluana Englaro e contro la fine della sua sofferenza, ecco che contro la mattanza di Gaza invece non fiatano neppure di striscio. L’ipocrisia di questa gentaglia è disgustosa, a partire dalle dichiarazioni finto equidistanti dell’impagabile (si fa per dire….) governatore della Lombardia, l’ex votato alla castità (ma di che tipo?) Roberto Formigoni secondo il quale “la vita di Eluana è piena” e la testimonianza del padre riguardo certe scelte della figlia può essere vanificata da qualunque estranea purché “amica della vita”. Semmai, questi “Amici” del menga riapriranno bocca solo per protestare contro gli attentati palestinesi.

Ovviamente nessuno osa aprire bocca per dire che Israele invece non ha neppure bisogno di prendersi il fastidio di dirlo, di metterlo per iscritto che vuole distruggere lo Stato palestinese: da 61 anni evita accuratamente che nasca, punto e basta! Nel frattempo ruba la terra e le sue risorse ai palestinesi, infestandone i territori con centinaia di migliaia di coloni fanatici “religiosi” e di fatto peggio dei fascisti. Israele, a differenza perfino di Hamas, non ha una sua Costituzione, quindi non ha nessun bisogno di mettere per iscritto che lo Stato palestinese non lo vuole. La terra palestinese se la prende e basta. Lo Stato palestinese lo impedisce e basta, lo fa abortire di continuo anche a cannonate. Il tutto senza neppure dirlo e tanto meno metterlo per iscritto, continuando però a parlare di “trattative di pace”……

Con il buonismo ormai così tanto di moda e a buon mercato riusciamo a sentirci buoni anche quando in realtà siamo feroci. Ottusi e feroci. La condizione per questo untuso buonismo del cavolo è l’ignoranza, l’ignoranza dei fatti. Che è parente stretta della malafede. La stessa crassa ignoranza, parente stretta della malafede crassa, che permette alla Rai e ai giornali di continuare a mentire parlando di “rapimento” di Emanuela Orlandi e perfino di Mirella Gregori, con un doppio vantaggio: aumentare l’audience e le vendite di copie e tenere nascoste le clamorose responsabilità del Vaticano. Responsabilità più che documentate dai magistrati. Allo stesso modo si ignora per esempio la vastità del fenomeno della demolizione delle case dei palestinesi in Palestina, demolizioni perseguite e realizzate con le motivazioni più varie, tutte però a vantaggio dell’espansione israeliana.
Ecco le cifre delle demolizioni, non inventate da terroristi islamisti, bensì documentate da un gruppo israeliano, l’Icahd ( http://icahd.org/eng/links.asp?menu=10&submenu=1 ), vale a dire The Israeli Committee Against House Demolitions, l’associazione israeliana che si batte contro la abominevole pratica della distruzione delle case dei palestinesi. Pratica che, spiace dirlo, sa innegabilmente di fascismo. E ricorda proprio i metodi che il Giorno della Memoria vorrebbe invece scongiurare almeno in Italia. Purtroppo però solo a parole.

“Statistiche sulle demolizione di case (1967-2009)

L’Icahd stima che 23.535 abitazioni dei palestinesi sono state demolite nei territori occupati a partire dal 1967, sulla scorta di informazioni ottenute dal ministero degli Interni israeliano, dalla Municipalità di Gerusalemme, dall’amministrazione civile, dall’Ocha e da altre fonti delle Nazioni Unite, da gruppi che lottano per i diritti umani dei palestinesi, da Amnesty international da Human Right Watch e altre fonti.

1)      Demolizioni punitive: case demolite come punizione per la gente associata con le stesse case. Questa politica fu sospesa dall’Idf nel febbraio del 2005, dopo che giunse alla conclusione che piuttosto che un deterrente agli attacchi, le demolizioni infiammavano gli abitanti e li inducevano a compiere un maggior numero di attacchi. La pratica è stata ripresa il 19 gennaio 2009. Per quanto questa sia considerata dalla maggior parte del popolo palestinese la principale ragione per cui le loro case sono demolite, in realtà le demolizioni punitive rappresentano solo l’8,7% di tutte quelle effettuate.

2)      Demolizioni amministrative: case demolite per l’assenza di un permesso a costruire. Questo accade nell’area C e in Gerusalemme Est, sotto l’esclusiva autorità israeliana, benché prima dell’esistenza delle aree A, B e C ciò succedeva pure nelle altre aree. E’ importante sottolineare che nella quasi totalità dei casi i palestinesi non hanno altra possibilità che costruire illegalmente, in quanto i permessi sono negati. C’è anche l’evenienza che nell’area B, se un’abitazione è nelle immediate vicinanze di una base militare o di una strada utilizzata dai militari, o anche di coloni, si può incorrere lo stesso in una demolizione amministrativa. Questo tipo di demolizione raggiunge circa il 26,7% dei quelle effettuate.

3)      Operazioni di sgombro/demolizioni militari: case demolite dall’Idf nel corso di operazioni militari, al fine di sgomberare un pezzo di territorio (per qualsivoglia ragione), conquistare un obiettivo militare, o uccidere persone ricercate nell’ambito della politica israeliana di esecuzioni extragiudiziali. Le demolizioni militari costituiscono circa il 64,5% di quelle realizzate.

4)      Demolizioni indefinite: l’Icahd sta raccogliendo informazioni e investigando sullo status di molte demolizioni effettuate tra il 1967 e il 1982. I primi risultati indicano che esse includono demolizioni di tutte  le sunnominate categorie, ma con una maggioranza di operazioni di sgombero militari e punitive”.

Ripeto: questo documento non è di Hamas o degli iraniani, ma israeliano. Le sue cifre comprendono le oltre 3.600 abitazioni che si stima siano state distrutte nel recente conflitto a Gaza, ma non le case dei circa 120.000 drusi e arabi cacciati dal Golan conquistato alla Siria nel 1967, con i loro 134 villaggi completamente demoliti. Calcolando una media di 6 persone per famiglia, abbiamo un totale di circa altre 20.000 case distrutte. In totale, quindi, gli israeliani hanno demolito con motivazioni varie oltre 43.000 case. Senza dimenticare gli oltre 500 villaggi palestinesi, comprese le attuali Sderot e Ashkelon, sottoposti a “pulizia etnica” già a partire dal 1947, cioè da prima che fosse anche solo dichiarata la nascita dello Stato di Israele.

462 commenti
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  1. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cara Segolene, sono l’unico a capire il napoletano, potrebbe essere un titolo di merito. Ma non mi metto in lizza. Però in Autunno mi avvicinerò a Napoli ( ci ho lavorato 3 anni, in via Cilea), Golfo di Gaeta per la precisione. Potremmo organizzare con Nicotri e magari Ber che è a Roma, o qualche altro volontario che voglia godersi un po’ di mare. Il posto merita. La compagnia, senza presunzione…pure!

  2. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Uro, le temperature da minigonna ce le ho io a Bisceglie, che ho lasciato i 15° per venire a trovare un palmo di neve a Milano!
    Ehi, come ve la contendete la Segolene! Lei sta a Napoli: se volete, ve ne faccio conoscere io di ragazze giovani e simpatiche, nonchè interessanti, qui a Milano. Non sono disponibili, però. Benchè neanche Segolene lo sia. Solo conoscenza non ‘biblica’. Eppoi, sono geloso…

  3. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Delle tre ventenni conosciute in treno, una mi ha aggiunto oggi su facebook, proprio quella che piaceva a me. Benchè fossero simpatiche e carine tutte e tre e davvero c’era l’imbarazzo della scelta.
    Ah…quarant’anni di meno! Ma anche trenta…oggi le ragazze evitano i coetanei.

  4. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Mio nonno diceva…tira di più un pelo di quella che una coppia di buoi..per cui appena si parla di ….
    Ecco che lo scomparso tra le nebbie rispunta..!!

  5. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Ugo

    Sapessi come si fa a mettere una foto nei commenti lo avrei fatto. Ho imparato solo pochi giorni fa a mettere le immagini nel testo dell’argomento che propongo man mano, perché chi mi curava la parte “tenica” mi ha piantato in asso.
    In ogni caso il forum è bene riservarlo alle parole, senza immagini, altrimenti diventa un’altra cosa.
    Se però pensi che mi sia sciupato troppo, posso sempre cancellare il mio post….
    pino

  6. Uroburo
    Uroburo says:

    Zitto dannato marco tempesta!…. Bisogna pur raccontare qualche innocente bugia di tanto intanto, altrimenti la bella casa riscaldata vista mare con proprietario moooolto ospitale sita nella perfida Albione ci fotte tutti quanti! E poi io lo faccio solo per lei come segno di ospitalità, non certo per scopi bassi o turpi.
    Francamente di ragazzine belle e non disponibili ce ne sono un sacco dovunque. L’importante è, semmai, renderle disponibili ma la cosa richiede tempo e pazienza. Insomma chi è giovane ci mette la forza fisica e chi non lo è più co mette la pazienza e le tempie brizzolate (che comunque hanno un certo fascino, si dice….).
    Detto inter nos, io penso di essere meglio di certi ventenni-venticinquenni di oggi: quanto meno sono meno scemo.
    Allora quando si combina? Io proporrei un mezzogiorno però, perchè c’è anche chi viene da un po’ lontano. U.

  7. alex
    alex says:

    @ Emmettì (151)
    “…Cara Segolene, sono l’unico a capire il napoletano…”
    – – – – – – – –
    Ué Emmettì, avascia ‘e scelle, jà!

  8. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Noi avremo altre 6 settimane di freddo invernale, lo dice
    Punxsutawney Phil, il groundhog dell’osservanza di Groundhog Day.
    Ha vista la sua ombra…

    http://www.itv.com/News/Articles/US-celebrates-Groundhog-Day-441714330.html

    Siamo in attesa di una’altra nevicata, seguita da ghiaccio e vento.

    Anche qui non si possono usare le catene, io viaggio in seconda sul ghiaccio e per sormontare neve alta, a volte anche in prima, da’ piu’ trazione. (traction)
    Solo per i tratti piu’ scabrosi.

    Il mio uso di gas per riscaldamento, in metri cubi, e’ di circa di un terzo superiore allo scorso inverno che era gia’ stato lungo e freddo.

    Bye, Anita

  9. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    lei sarà anche meno scemo di certi vent’enni, ma ha bisogno di un ripassino alla grammatica del “ci” e ” vi” e di una riflessone , con indispensabile suddivisione in sequenze e relativa analisi del mio testo scritto!

    Curtìs e cà si tocjn: lei non ha capito una mazza!!!!!

    Sylvi

  10. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    ormai è tardi, è inutile che ci riprovi con Uroburo…ormai ha preso una sbandata irreversibile per Segolene..!!
    Dai ,poi tu, veramente, con gli argomenti dell’analisi del testo..!!

    cc

  11. Peter
    Peter says:

    xUroburo

    ed io che ci avevo quasi creduto al clima primaverile meneghino! ni sembrava strano, pero’…comunque, qui adesso e’ uscito il sole. Neve scomparsa, ma forse ritornera’

    xSylvi

    pero’ anche lei…credevo che ventenne fosse una sola parola, non due con l’apostrofo in mezzo…
    Allora ‘mazza’ in quel senso si usa anche dalle parti sue? interessante

    Peter

  12. alex
    alex says:

    Ah già, il Groundhog Day… era ieri o sbaglio?…recuperate, se lo avete perso, il film “Ricomincio da capo” (per Anita “Groundhog Day” appunto), veramente divertente…noi in Italia festa cattolica della Candelora, niente marmotte quindi…
    – – – – – – – –
    “Se nevica o gragnola dall’inverno siamo fora. Se c’è sole o solicello siamo ancora a mezzo inverno. Se c’è sole o sole tutto dell’inverno resta il brutto”

  13. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    sei assunto o sei socio?
    Comunque potresti essere utile con il tuo autobus per fare un po’ di ammuina, perchè sull’autostrada verso i confini il traffico di camion è parecchio diradato.

    A Trieste, le mignotte ( pardon, mignatte) , della X Mas girano al largo, devono essersi spostate sul Tirreno.
    I resti della Viribus Unitis a Pola e della Santo Stefano, al largo di Premuda, possono diventare un business sulla pesca d’altura!!!
    Ecco che il tuo mezzo container può tornar utile!
    Li ho visti io, i tonni e le ricciole, saltare sull’acqua.
    Ma c’è un rischio d’impresa: i croati sparano ai pescatori di frodo.
    Trasparenza, trasparenza e dichiarazioni in regola!!!

    mandi
    Sylvi

  14. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Alex,
    bei tempi, quelli andati…,i miei vecchi più o meno nei giorni della Candelora seminavano nei recipienti e mettevano il tutto nella stalla…per avere i pomodori presto…
    Ora che nella stalla sono spariti i buoi…restano soltanto…
    E si vede.

    cc

  15. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    non temere i miei “arzilli” li carico su motoscafi veloci con su scritto ..”Memento audere semper” e fottiamo i Croati,poi sbarchiamo in massa a Fiume e ripristiniamo la Repubblica del Quarnaro….sperando che Marroni..non ci bombardi ..dalla poderosa Garibaldi..distogliendola da incarichi più gravosi…
    In fondo anche se secessionista pur sempre un core ardimentoso ,e futurista ..batte nel profondo Nord!!

    cc

  16. Peter
    Peter says:

    xAnita

    mi riallaccio ad un post del blog precedente. Tu parlavi di famiglie normali e non, ma non sarei d’accordo. Come definire una famiglia normale? e’ un’astrazione, ed anche inutile.
    Semmai ci sono famiglie felici, e non. E come ben diceva quel tale, le famiglie felici si somigliano tutte, mentre quelle infelici…
    Il tempo qui e’ bello perche’ e’ vario. Ora splende il sole!

    Ciao, Peter

  17. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    la gelosia per le sbandate di Uroburo mi obnubilano la grammatica!!

    E poi sono preoccupata perchè una cara amica ,con marito e figli ,sono da ieri ostaggi della perfida albione!
    Accampati negli aeroporti di Londra, impossibilitati a trovare un aereo che ce li restituisca, con i figli che gridano:- mamma, voglio tornare a casa, qui si mangia da schifo!
    con l’albergo che da 8o euro a notte,che per riaccoglierli chiede 100sterline…
    Insomma sono ancora là, potrebbe lei far niente con la sua barca?
    Con modico compenso, naturalmente!

    Sylvi

  18. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Sylvi, scusa se mi intrometto, ma visto il pericolo,telegrafa subito a Sacconi.se vuoi con le mie conoscenze da ex-post-telegrafonico ti faccio avere una linea privilegiata…(sai lo stato,le raccomandazioni..ect) e non temere ci penserà LUI.
    cc

  19. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    la mia barca e’ tirata (quasi) a secco, e ci fa un po’ freddino (brrrrr).
    Se e’ una seria richiesta di aiuto, mi faccia sapere, vedro’ cosa posso fare. La compagnia aerea dovrebbe almeno pagar loro l’albergo, se non possono partire per ‘airline failure’ o come si dice.

    Peter

  20. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    Eluana pronta all’ultimo viaggio

    ELUANA:DE MONTE,ATTUEREMO PROTOCOLLO DEFINITO CON CONSULENTI (V. ”ELUANA: LEADER EQUIPE, SONO DEVASTATO…” DELLE 11:35) (ANSA) – UDINE, 3 FEB – Nella struttura di accoglienza La Quiete di Udine ”verra’ seguito un protocollo concordato con i consulenti”, il prof. Giandomenico Borasio, di Pavia, e il prof. Carlo Alberto Defanti, che da anni segue Englaro, per attuare ”quanto previsto dalla Corte di Appello di Milano”: lo ha detto il primario del primo reparto di Anestesia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, Amato De Monte. In un’intervista esclusiva al TGR della Rai del Friuli Venezia Giulia, De Monte ha definito ”angosciante” il viaggio da Lecco a Udine fatto la scorsa notte con Eluana e ha detto che di Beppino Englaro lo ha colpito ”il modo con cui ha espresso questo suo perseverare nel cercare di esaudire la volonta’ della filgia, e, in particolar modo, quello di volerla liberare. Ha usato questo parola ed e’ una parola – ha aggiunto – che non dimentichero’ mai. Penso che Beppino sia doppiamente devastato, per la vicenda di Eluana e per la grave malattia che la moglie sta soffrendo”. Secondo De Monte, ”Eluana non soffrira’ perche’ e’ morta 17 anni fa. Mi sento di invitare tutti – ha concluso – a non pensare cosa potrebbe provare Eluana, ma di pensare se si e’ disposti a vegetare per 17 anni come Eluana”. (ANSA). DF 03-FEB-09 15:23 NNN

  21. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Uro, per me va bene anche di sera, anzi forse è meglio, perchè il ristorante lavora prevalentemente di sera e c’è più entusiasmo in cucina!
    Comunque c’è uno scoop: Giulia sta progettando di fare i famosi ‘sospiri’ biscegliesi. E’ un’impresa che a Milano non è riuscita neanche a un pasticciere venuto apposta da Bisceglie per conto di una pasticceria milanese di quelle che vanno per la maggiore. Non si sa come mai, ma a Milano c’è qualcosa che non fa ‘crescere’ i sospiri, nonostante la tecnica sia identica a quella di Bisceglie.

  22. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    M.O.: GRAD CONTRO ASHKELON, ISRAELE AVVERTE RAID IMMINENTE Gerusalemme, 3 feb. – (Adnkronos) – Un nuovo raid israeliano a Gaza sarebbe imminente dopo che questa mattina militanti palestinesi hanno lanciato un missile Grad contro Ashkelon. I residenti di Rafah hanno ricevuto sui loro telefonini dalle Forze di difesa israeliane che li avvertono di lasciare le loro case in vista di un prossimo raid. Il messaggio registrato, in arabo, diche che “la gente che lavora nei tunnel, vive nelle vicinanze o da’ supporto logistico per aiutare i terroristi deve lasciare l’area immediatamente”. Secondo quanto riferito dai media israeliani, il premier Ehud Olmert e il ministro della Difesa Ehud Barak hanno gia’ dato istruzioni per lanciare un attacco contro obiettivi di Hamas in rappresaglia al lancio del Grad contro la citta’ nel sud dello Stato ebraico. (Ses/Col/Adnkronos) 03-FEB-09 13:30 NNNN

  23. alex
    alex says:

    @ Ciccì
    Bello il pezzo di Italia Oggi che hai postato…di questi tempi, come l’ottavo nano ha più volte ribadito (ma mica solo lui, a dire il vero), c’è bisogno di articoli che ci tranquillizzino sul fatto che siamo ancora, noi ed il nostro governo, “italiani brava gente”…così, ancora una volta rassicurati, possiamo tornare al meritato sonno dei giusti, sotto il calduccio della nostra trapuntina di cacca.

  24. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    ISRAELE: HAARETZ, LIEBERMAN ERA MEMBRO DEL PARTITO RAZZISTA KACH Gerusalemme, 3 feb. (Adnkronos) – Avigdor Lieberman, leader del partito israeliano di estrema destra Yisrael Beitenou, e’ stato un membro del Kach, una formazione politica messa al bando in Israele nel 1988 per incitazione al razzismo contro gli arabi. Lo rivela il quotidiano Haaretz, a pochi giorni dalle elezioni del 10 febbraio nelle quali e’ prevista una crescita dell’Yisrael Beitenou. Lieberman si candida come primo ministro e le sue dichiarazioni contro gli arabi israeliani hanno infiammato la campagna elettorale. L’ex segretario generale del Kach, Yossi Dayan, ha confermato di aver consegnato la tessera del partito a Lieberman, che milito’ “per un breve periodo di tempo”. Anche l’attivista ultra nazionalista Avigdor Eskin ha raccontato di aver incontrato diverse volte Lieberman negli uffici del rabbino Meir Kahane, capo del partito, aggiungendo che la militanza duro’ solo alcuni mesi. L’Yisrael Beitenou non ha voluto commentare la notizia, dichiarando di non voler rispondere ad una “provocazione” organizzata e accusando i propri avversari di “fabbricare bugie”. Ma la notizia e’ destinata a riaccendere le polemiche sulle posizioni estreme dell’ex ministro per gli Affari Strategici Lieberman, che ha piu’ volte messo in dubbio la lealta’ degli arabo israeliani ed e’ stato fra i deputati che hanno tentato di mettere al bando due partiti arabi dalla Knesset israeliana. (Cif/Gs/Adnkronos) 03-FEB-09 14:37 NNNN

  25. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    ps
    per la cronaca: è alleato di Nethaniau ed avrà un ministero in caso di vittoria

  26. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    compartecipo nella doppia veste ai profitti di impresa..!!
    Intanto ho messo su una fabbrica di Campanelli da bicicletta da export per la Cina.
    Con le mie conoscenze ho fatto caricare un vagonata di “operatori” nel mezzo container da lampedusa.
    Ti assicuro un servizio reso alla patria, con tutti i visti e timbri a posto

    cc

  27. alex
    alex says:

    @ Peter Falc (177)
    ISRAELE: HAARETZ, LIEBERMAN ERA MEMBRO DEL PARTITO RAZZISTA KACH
    – – – – – – – –
    Ecco, appunto…KACH…”nomen omen”.

  28. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Controcorrente in gita premio a Cecina con o senza i pensionati .. gioia e gaudio!!! Basta organizzarsi per prenotare un caciucchino di quelli che resuscitano i morti, procurarsi qualche “boccia” di vino di Bolgheri, della zona del Sassicaia e Ornellaia ma senza i prezzi da mutuo decennale dei suddetti. Se poi c’è voglia di pascere anche lo spirito, trasferta artistico/culturale in quel di Volterra o a S. Gimignano, se si vuol stare sull’ecologico c’è l’interessante museo della geotermia di Larderello, oppure un bagno calco alle terme di Caldana a Venturina. Insomma l’imbarazzo è solo nella scelta. (ora mando fattura alle Promotur locali e aspetto !!!)

    Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.i

  29. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Missile grad su Ashkelon da Gaza.
    Non so cosa pensare. O questi sono pazzi, o i missili li lanciano agenti israeliani in incognito.
    O cos’altro, se no?

  30. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    WATER DAVANTI SEDE PD ROMA…
    (ANSA) – Uno striscione offensivo lungo 20 metri e 5 grossi water sono stati sistemati nella notte davanti alla sede del Pd in piazza Santi Apostoli. Il gesto e’ stato rivendicato dal gruppo politico ‘Comunita’ Militante Tiburtina’. Una decina di attivisti hanno affisso lo striscione con la scritta ‘Il posto giusto per le vostre facce da c…!’. ‘L’azione politicamente scorretta – si legge in una nota – vuole ‘fotografare’ lo sbandamento a livello nazionale del partito di Veltroni’.

  31. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X Controcorente
    Certo i buoi nella stalla sono un’altra cosa, io nella mia serretta mi accontento di due sacchi di concime di cavallo lasciati li a “maturare”, scaldano come stufette, da noi dove non si va quasi mai sotto zero basta ed avanza per far crescere le piantine con un mese di anticipo.
    Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.i

  32. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Uno dei due albanesi con i quali ho viaggiato era clandestino. Ha lavorato per 8 anni in Italia e stava rientrando con un visto turistico, ospite di amici nel bresciano, con la promessa di un lavoro. Secondo le leggi, se viene trovato a lavorare, il datore di lavoro passa i guai e lui viene rimandato a casa. Poi ci si stupisce quando delinquono. Il vero problema è la legge Bossi-Fini, che è quanto di più stupido si possa immaginare, poichè è del tutto estranea alla reale condizione degli emigranti. Il permesso di soggiorno viene dato solo a chi fa domanda in tempo per ritrovarsi entro la quota. Và da sè che la richiesta, essendo maggiore della quota, provoca lavoro nero e clandestinità. Stamattina a canale 5 (purtroppo la Rai viene schifata da tutti coloro che conosco), un cretino parlava di clandestini con la stessa stupidità della Bossi-Fini, ovvero di coloro che non hanno la più pallida idea di cosa significhi per uno straniero affrontare il lavoro in Italia. Una trasmissione del genere è altamente disinformativa e contribuisce a creare consenso verso coloro che vedono di malocchio la presenza straniera in Italia.
    Io sono dell’opinione che chi ha un contratto di lavoro e dove abitare, deve automaticamente acquisire il permesso di soggiorno, indipndentemente dalle quote. Sono anche dell’opinuone che la legge non deve essere uguale per tutti, se si vuole scoraggiare la delinquenza straniera. In Romania quando ci sono stato io, la gente aveva il terrore della polizia. Basterebbe mandare chi dlinque, a scontare la pena nel paese di origine, sovvenzionando le carceri estere con una diaria per ogni detenuto recluso. Ci costerebbe di meno e spaventerebbe di più chi pensa di essere arrivato nella terra di Bengodi, dove delinquere non comporta alcun rischio.

  33. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Antonio,
    ti ringrazio,…che dire, preferirei il Vino di Bolgheri e i bagni alle terme di Caldana… che vvoi so un amante della tu terra e S.Giminiano e Volterra conosco da tempo, Ho una collezione di Gufetti da far invidia ad un museo…!!
    Poi, quando andavo a Roma per lavoro ,per far girar le le balle,prendevo sempre il treno con vagone ristorante, e l’ora di cena, coincideva sempre con i Cipressi che …con sole calante ..una meraviglia…a Pisa poi un’imbarcata di Prof della Normale,anche Lor diretti verso L?URBE,che io, zitto,zitto ascoltavo in religioso silenzio..era un ulteriore spettacolo culturale…
    Per cui ,senti, ti ridò la mia Mail growl90@alice .it, scrivimi poichè da tempo ti invio messaggi , ma qualcosa non funziona nella posta!

    cc

  34. sylvi
    sylvi says:

    Caro Marco,

    se ho capito bene, i rumeni che sono in Italia clandestini, che delinquono in Italia, li dovremmo spedire in Romania, a casa loro e pagare la Romania perchè si tenga i suoi cittadini?
    Hai un’idea di quanti cittadini la Romania manderebbe in Italia a delinquere per poi ricevere le diarie?
    Almeno la Romania avrebbe risolto i suoi problemi di bilancio e noi ci venderemmo ilColosseo, la torre di Pisa e la “madunina”!
    In fondo non servono a niente!!!

    Senti,forse l’aria di Milano è troppo inquinata per te.
    ciao Sylvi

  35. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    So di darvi un dolore:

    Frattini-Chantal, è finita con un sms

    Il ministro avrebbe lasciato la dermatologa dopo nove mesi. La relazione al centro del gossip politico

    ROMA – A ufficializzare la loro relazione era arrivato addirittura un comunicato stampa. Per interromperla, è bastato un semplice sms. La storia d’amore tra Franco Frattini e Chantal Sciuto, la dermatologa dei vip, è finita. Lo rivela “Italia oggi”, secondo il quale il ministro degli Esteri avrebbe inviato un semplice messaggio di testo con il telefonino all’ormai ex Lady Farnesina per comunicarle le sue intenzioni.

    LA STORIA – Un’amore durato nove mesi, con tanto di debutto ufficiale nella romantica Avignone, e che era anche finito sulle copertine dei giornali di gossip. All’inizio, Frattini e Chantal – siciliana di 39 anni, uno studio a due passi da Montecitorio – si erano frequentati in segreto. Poi, però, sul ministro degli Esteri erano piovute critiche per essere andato in vacanza alle Maldive durante la crisi in Georgia. E le riviste gossippare si erano scatenate cercando di dare un nome e un volto alla sua nuova fiamma. Alla fine, la rivelazione. Con tanto di comunicato. «Tra Frattini e Chantal – aveva annunciato l’ufficio stampa ingaggiato dalla Sciuto – circa quattro mesi fa è scoccata la scintilla d’amore e tutto fa supporre che sia una di quelle rare love story che si contano sulla punta delle dita e che fanno sognare». Il sogno, però, è durato nove mesi e qualche secondo. Il tempo di un sms.

    03 febbraio 2009

  36. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    non ti stupire e non ti “incanagklire” con marco, se tu avessi letto che un detenuto costa oggi in Italy 200 euri al giorno ,forse ti stupiresti di meno e con il sano pricipio dela “imprenditoria” costi /ricavi,ti stupiresti di meno.
    Ammennochè tu pensi che un sano recupero della delinquenza si possa recuperare da un che so 20 ore a scavar trincee sul carso.
    Potersti mettere su una ditta mica male..!!

    cc

  37. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    grazie delle intenzioni.
    Rientreranno domani.
    La sola minaccia di CC di avvertire Sacconi ha convinto Brown a pulire le piste!
    Vacanza indimenticabile!

    Sylvi

  38. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cara Sylvi, i delinquenti romeni vengono qui perchè si è sparsa la voce che rischiano poco e niente e, per mal che vada, magari vanno a stare meglio di come stanno da liberi in Romania.
    L’idea di dover finire in un carcere romeno sarebbe un deterrente efficace. Non c’è bisogno che il governo romeno ci mandi i delinquenti: vengono già di loro spontanea iniziativa.
    Clandestino non è la stessa cosa che delinquente. La clandestinità può portare alla disperazione ed essere un incentivo a delinquere, anche perchè capita spesso che a sfruttare i caldestini siano i loro stessi connazionali. La misura dovrebbe valere per qualsiasi straniero che delinque: non conviene a nessuno di loro rischiare qui ciò che rischia in Patria.
    Un rischio elevato per chi delinque, gioverebbe anche agli onesti, che si vedrebbero in un certo qual modo cautelati, nell’opinione della gente.

  39. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Sono a Milano da pochi giorni e già sto sentendo in giro un passaparola che dice di non assumere egiziani.
    Sembra invece che i romeni abbiano buone credenziali, come anche moldavi e ucraini. Degli albanesi finora non ho sentito niente.

  40. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Io credo che delocalizzare le carceri sarebbe per noi più economico ed efficare.
    Uroburo si preoccupa dei diritti dei detenuti, mentre io sono dell’opinione che chi non rispetta i diritti degli altri deve anche provare a non veder rispettati i propri diritti, così impara per propria esperienza diretta ciò che significa il rispetto dei diritti.

  41. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Miracolo del EX- SOCIALISMO REALE !!
    i Rumeni stanno meglio in galera in Itally che in Patria…liberi..!!
    W Ceausescu..!!!
    o noh?!!

  42. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    20 ore alla settimana o al giorno? Meglio chiarire.
    Non so se sei mai stato alle Incoronate, Kornati per gli slavofili.
    Isole splendide, Luca Goldoni le chiamava la Polinesia dell’Adriatico, paradiso dei velisti.
    Bene, questi “mammelloni” affioranti sul mare sono attraversati da km e km di muretti a secco, sassetto su sassetto!
    Roba da secoli di lavoro.
    Sono riusciti qua e là a far spuntare qualche miserabile ciuffo verde e qualche rachitico mirto.

    Tu hai avuto l’idea, io ci metto le carriole…la frontiera è lì, a due passi , Marco potrebbe fare il passeur e la Friulia, ente regionale per lo sviluppo,ci pagherebbe profumatamente, con le dovute bustarelle, la pulizia di quell’angolo di sassaia inutile.
    C’è lavoro nero per secoli.
    Ne faremmo un eden come le tue ubertose colline !
    Ehhh, se non ci fossero i sabaudi!!!

    Sylvi

  43. sylvi
    sylvi says:

    x CC
    Dimenticavo: nelle giornate di bora, che lì non scherza, metteremmo i lavoratori su un costone, verrebbero trasportati direttamente sul Golfo e potrebbero fare il bagno a mare, risparmiando sui servizi!
    Organizacja!

    Sylvi

  44. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ho conosciuto clandestini moldavi che hanno passato la frontiera in maniera rocambolesca, solo con i vestiti che avevano addosso, dopo essere stati trasportati da loro connazionali fino al confine. Una vera mafia, gente senza scrupoli. Se accettano quel livello di rischio, gli emigranti clandestini sono spinti non dal desiderio di arricchirsi, ma proprio da un disperato desiderio di uscire da una situazione senza prospettive.

  45. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Syvi,
    vedo con piacere, che il tuo spirito imprenditoriale alla fine esce fuori…per cui ..vuoi una compartecipazione nel mio “affaaire” di stamattian ?
    Sei benvenuta!

    cc
    ps-L’affaire non può durare all’infinito, per cui imprenditorialmente parlando già penso al futuro per cui niet rumeni,senegalesi ect, ect,conto di spostare i traffici altrove , in barba ai Savoiardi patriottardi “obsoleti”…scusa se ti chiedo troppo alle tue “origini” e alle tue “radici” ma come ben sai il capitale è internazionale e non ammette questi “sentimentalismi”.. che so chiediamo consiglio ad Anita !!

  46. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x P.F.
    chiamare romantica una città sgarrubata come Avignone…ce ne vuole! Persino il ponte tanto famoso fa pietà e si paga pure, per accedervi.
    Comunque, se è stato Frattini a licenziare la sua bella, è molto probabile che lei gli abbia fatto pressioni per sposarla, o si sia messa a scassare le balle in qualche modo. Gli uomini di solito fuggono dalle pressioni di quel genere.

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