Un Giorno della Memoria troppo incompleto. Le cifre israeliane sul totale della case di palestinesi demolite dal 1967 ad oggi
Sono francamente disgustato. In tutte le recenti commemorazioni del Giorno della Memoria, istituito per legge nel luglio del 2000, lo sterminio che i nazisti hanno fatto di oltre una decina di milioni esseri umani negli appositi campi allestiti durante la seconda guerra mondiale è stato ampiamente dimezzato. Ridotto al solo sterminio degli ebrei. E gli altri? Cancellati, cioè uccisi un’altra volta! Sempre più ridotto alla sola Shoà ebraica, lo sterminio non solo è stato dimezzato quantitativamente, dimezzandone di fatto la cifra totale delle vittime, ma è stato anche monopolizzato qualitativamente. Ben che vada, ci si ricorda anche dei deportati militari e politici italiani, ma solo di questi, e di coloro che si sono opposti al “progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati“. Nessun cenno quindi alle vittime che hanno subito senza potersi opporre. In questa opera di riduzione e falsificazione ora ci si è messo anche il ministero della Pubblica istruzione, con una circolare sorprendente: http://www.pubblica.istruzione.it/shoah/memoria/index08.shtml . Anche il programma preparato dal ministero per la visita guidata a Trieste al monumento nazionale noto come Risiera di S. Sabba ( http://www.pubblica.istruzione.it/shoah/eventi/eventi08/sansaba250108_3_2.pdf ) è sconcertante. E mi meraviglio che le comunità ebraiche non abbiano protestato, accontentandosi invece del fatto di figurare loro. Ma solo loro. Capisco che desiderino vengano ricordate, giustamente, le persecuzioni da loro subite, ma non capisco il tacere invece di quelle subite dagli altri, alcune delle quali pur sempre per mano italiana e comunque per mano di nostri alleati politico-militari. In particolare, in questa non disinteressata opera omertosa del nostro ministero non c’è nessuna traccia, tra l’altro, dei campi di concentramento italiani ai danni soprattutto degli slavi, campi che anche non lontano da Trieste erano svariate decine e dei quali venne pubblicato il lungo elenco nel mio blog su L’espresso. La conclusione che viene fornita bella che cotta e masticata agli ignari giovani studenti italiani è che noi italiani, grazie alla citazione dei “deportati militari e politici italiani”, siamo stati vittime dei nazisti come gli ebrei, o quasi. Cancellate tutte le altre vittime e cancellate tutte le nostre colpe, cancellato il fatto che noi dei nazisti eravamo alleati attivi, molto attivi, impegnati nei disastri e delitti di massa della seconda guerra mondiale. A me pare che più che ministero della Pubblica istruzione sia il caso di parlare di ministero della pubblica Distruzione. Distruzione della verità e della memoria. E meno male che almeno in varie località ci si ricorda nonostante tutto almeno degli zingari ( http://romanolil.splinder.com/ , http://www.operanomadimilano.org/eventi/eventi.htm , http://www.operanomadimilano.org/chi/chi.htm )
Il problema però è che il Giorno della Memoria è stato istituito già così confezionato, l’uso strumentale e la monopolizzazione successiva ne sono solo una conseguenza, ma la responsabilità non è delle comunità ebraiche, bensì di come il governo otaliano ha definito il Giorno della Memoria. Il 20 luglio 2000 infatti il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il capo del governo Giuliano Amato e il ministro della Giustizia Fassino non hanno istituito per il 27 gennaio di ogni anno la giornata del ricordo delle vittime dei campi di sterminio, nonostante la data scelta, il 27 gennaio, sia la data di abbattimento dei cancelli di Auschwitz, dove non si sterminavano certo persone di una sola appartenenza, ma hanno istituito qualcosa di più limitato. Come si legge nel link http://www.pubblica.istruzione.it/shoah/normativa/legge_20_07_00.shtml , l’articolo 1 delle legge, composta di soli due articoli, dice infatti: “La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”. E l’articolo 2 precisa: “In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’Art. 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia del nostro Paese e in Europa e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.
Messa così, è evidente che possano invece accadere di nuovo “simili eventi” ai danni di altra gente.E’ così accade che ci sia per esempio la caccia ai rom e spesso agli extracomunitari in genere che ormai fa parte del panorama italiano senza che nessuno si scandalizzi più di tanto. Di zingari, rom, sinti e camminanti neppure l’ombra nei due articoli del governo Amato, sono ormai lontani i tempi in cui la giunta di sinistra di Roma metteva una lapide in via degli Zingari, parallela di via Cavour nella capitale, per ricordare assieme alla locale comunità ebraica anche le loro deportazioni per mano dei nazifascisti. Ormai siamo al punto che il sindaco di Roma Alemanno, un neofascista, ha promesso di “cacciare 20 mila zingari”. E quando il censimento ha appurato che gli “zingari” a Roma e dintorni non sono 20 mila, ma solo 7 mila, ecco che il duro e puro Alemanno ha rincarato la dose: “Il censimento sarà affidato ai militari”. Gli fanno eco gli abitanti di Primavalle che proclamano ad alta voce, senza finire in galera e anzi corteggiati dai giornali, la loro volontà di risolvere il problema della presenza del locale accampamento di rom “dandogli fuoco e ammazzandoli tutti”. Non scherzano neppure gli abitanti di Guidonia, che a causa di qualche stupro commesso non da loro, ma da romeni, minacciano la loro brava “pulizia etnica” manu militari. Il tutto, vergogna nella vergogna, proprio a ridosso del Giorno della Memoria e anzi anche nello stesso giorno! Del resto l’esempio lo ha dato la Lega a Milano, incendiando il campo dei rom a Opera e mandando in onda spesso e volentieri su Radio Padania le minacce anche di morte ululate dai padani duri e puri, vale a dire in puro stile Olindo&Rosa, la pia coppietta massacratrice di Erba.
Totalmente fatti sparire dalla Memoria in primo luogo gli “zingari”, dei quali non sappiamo neppure se ne sono stati mandati alle camere a gas “solo” 400.000 o 500.000 o addirittura 2 milioni di persone! Gli “zingari” hanno due differenti vocaboli per indicare il loro genocidio, Samudaripen e Porrajmos ( http://www.radioparole.it/porrajmos/porrajmos.html ), ma noi bellamente ce ne freghiamo: l’importante è parlarci addosso ormai ogni giorno su tutti i mass media con la Shoà, cioè con la Memoria a senso unico a uso e consumo degli smemorati: antinazisti a chiacchiere, anti antipalestinesi, antiarabi, anti islamici e anti extracomunitari nei fatti. Ieri si discriminavano gli ebrei, oggi discriminiamo quelli che di fatto sono i loro eredi, quelli ai quali anche se non sono ebrei abbiamo fatto prendere il loro posto, assegnandogli lo stesso ruolo: vittime. Le nostre vittime sacrificali, per scongiurare le nostre paure. Da strumento per non dimenticare e amare anche gli “altri”, la Memoria è stata ridotta alla sola Shoà, e certo non per amore verso gli ebrei come dimostrano anche i contorcimenti della Chiesa, ma in modo da poterla usare, la Memoria, come strumento per dimenticare e continuare a odiare comunque gli “altri”, quelli cioè sui quali scaricare le nostre paure per il futuro addossando loro la “colpa” dei nostri guai. E sì che in Italia non mancarono neppure i campi di concentramento per zingari, rom, sinti e camminanti: erano ad Agnone (nel convento di San Berardino), a Berra, a Bojano (capannoni di un tabacchificio non più in uso) a Bolzano, a Ferramonti, Tossicìa, Vinchiaturo, Perdasdefogu e alle isole Tremiti, già usate anche per sterminare alcune migliaia di patrioti libici vittime del nostro colonialismo. Erano zingari italiani, ma anche di altre nazionalità; in particolare un gran numero era di slavi, fuggiti dalle persecuzioni in patria. Non pochi riuscirono a scappare per unirsi poi ai nostri partigiani.
Una falsificazione della Storia che va avanti sempre più spedita e sfacciata da ormai un bel pezzo, con il sempre più evidente scopo, ormai fin troppo scoperto, di cancellare totalmente le nostre responsabilità e – per esorcizzare le nostre code di paglia e sensi di colpa – supportare di fatto la politica di Israele facendo finta di essere equidistanti e “a favore della pace”. Ma la menzogna, e il blablablà ipocrita, non sono mai a favore della pace, servono semmai solo a preparare nuove guerre. E’ ben visibile e va denunciato senza tentennamenti il tentativo di spingerci dentro di esse già a priori, con la politica del fatto compiuto tipo Memoria smemorata, come fossimo – per obbligo neppure dichiarato – alleati attivi di una ben precisa parte in uno “scontro di civiltà” che qualcuno vuole assolutamente sia dato per scontato. Questo baratro che il conformismo, l’ignoranza e gli interessi connessi ci stanno scavando sotto i piedi va denunciata senza lasciarci intimidire dalle solite accuse, delle quali è stata ormai dimostrata – anche in questo blog – la ben precisa regia.
Spariti dalla Memoria anche gli omosessuali, gli handicappati, gli oppositori religiosi, massacrati in totale a decine se non a centinaia di migliaia. Spariti i prigionieri sovietici e in generale i partigiani e i prigionieri dell’Est Europa, in totale vari milioni di persone, ma dei quali non ci è mai fregato assolutamente nulla di sapere più o meno esattamente quanti: come fossero carcasse di animali. L’importante è ripetere in continuazione, come un mantra apotropaico e auto assolutorio, che sono stati sterminati 6 milioni di ebrei. E guai a dire “6 milioni meno una persona”! Scatta subito la volontà di incenerirti, motivo per cui ti sparano subito addosso la bomba multi testata al fosforo bianco dell’accusa di “negazionismo” “revisionismo”, “antisemitismo”, “antigiudaismo”, “filo nazismo” e via bombardando, magari pure l’accusa di “nazismo” vero e proprio. Ormai siamo al tabù, al dogma, all’imposizione ex cathedra della Verità, con il rogo pronto anche per i solo dubbiosi, tanto che non a caso Norman Filkenstein ( http://www.normanfinkelstein.com/ , http://www.memritv.org/clip/en/1676.htm , http://english.aljazeera.net/news/middleeast/2008/02/20085251914339786.html ), pur essendo ebreo figlio di ebrei scampati alla distruzione del ghetto di Varsavia e al campi di Auschwitz, parla esplicitamente di “Industria dell’Olocausto”, titolo di un suo molto amaro ma molto ben documentato libro bestia nera dei sionisti arabofobi ( http://www.americanradicalthefilm.com/ ). Bestia nera cioè di chi quell'”industria” cinicamente usa per i propri scopi di potere. Quando si tratta di potere e privilegi gli scopi e i mezzi sono sempre di fatto meschini, però strumentalizzare perfino 6 milioni di morti, e dei propri morti, mi pare più meschino del normale. A parte il fatto che a mio modesto avviso quando si tratta di tragedie, e di grandi tragedie, non si può parlare solo di “propri” morti, ma di morti e dolore che appartengono a tutto il genere umano se non altro perché ne segnano la Storia, anche il futuro quindi. In ogni caso ai tabù e ai dogmi ci si deve opporre, qualunque verità può e deve sempre essere sottoposta e magari risottoposta a critica, a nuove indagini, soprattutto le verità ufficiali, che di norma sono sempre emerite balle cui la gente è costretta a credere per forza pena quanto meno il biasimo collettivo, sociale.
La verità ufficiale dice che Carlo Borromeo era un santo, quale è stato ufficialmente dichiarato, mentre invece era solo un sadico, un uomo di potere prepotente che per esercitare meglio il potere voleva mettere sotto controllo perfino le coscienze dei credenti della diocesi di Milano (a quell’epoca enorme) arrivando ad usare anche il sacramento della confessione per tutto sapere e denunciare all’Inquisizione tutto il denunciabile. Insomma, metodi di indagine peggio che kafkiana e metodi di controllo collettivo più capillari, subdoli e invasivi di quelli nazisti e stalinisti messi assieme. La verità ufficiale parla di milioni di vittime delle persecuzioni subite dai cristiani prima di Costantino, ma se si va a indagare si scopre che sono leggende, i casi documentati di uccisioni sono meno di una ventina, come ha documentato tra gli altri l’ex sacerdote cattolico Karlheinz Deschner con la sua monumentale storia in 10 volumi ( http://www.uaar.it/uaar/ateo/archivio/2001_2_art2.html ). Anzi, è la Chiesa cristiana che è poi diventata persecutrice – per secoli e secoli – dei non cristiani, dei quali ha perseguito ovunque e con ogni mezzo l’esproprio e la confisca dei beni e lo sradicamento sociale e territoriale (idem) . Come si vede, delle verità ufficiali è sempre meglio diffidare. Del resto non si può pretendere che tutti si siano letti i lavori di Alessandra Chiappano, responsabile del settore didattico dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia e della Fondazione Memoria della Deportazione di Milano ( http://www.giuntina.it/dettautori.asp?AutoreId=288 e http://www.tecalibri.info/C/CHIAPPANO-A_lager.htm ) o almeno il piccolo ma efficacissimi libretto di appena una ottantina di pagine “Bibliografie ragionate – La Shoah”, con il suo bell’elenco di un centinaio di bibliografie che non lasciano adito a dubbi: dal lavoro di Leon Poliakov e passando per quello monumentale e decisivo di Raul Hilberg pubblicato nel ’61 negli Usa.
Si può essere negazionisti solo quando si nega la Nabka dei palestinesi, che non si vuole – assolutamente NON si vuole – venga paragonata o anche solo accostata alla Shoà. Si può essere revisionisti solo quando la Nabka la si vuole ridurre a poca cosa, ordinario “incidente” della Storia “che da che mondo è mondo è fatta di vincitori e vinti e perciò non possiamo farci niente”. Si può essere riduzionisti e si possono mettere in dubbio le cifre note e cercarne di più sicure solo quando si vogliono nascondere o ridurre il più possibile il numero delle vittime delle stragi compiute dagli israeliani ai danni dei palestinesi, da quella di Deir Yassin alla attuale gigantesca Masada palestinese anziché ebraica chiamata Gaza, riduzioni che si vogliono imporre con “ricostruzioni” spesso francamente indecenti. Si può dire “beh, non siete contenti se si dimostra che le vittime palestinesi degli israeliani sono meno di quelle che si credeva?”, ma non si può assolutamente dire l’analogo e simmetrico “beh, non siete contenti se si dimostra che gli ebrei vittime delle camere a gas sono meno di quanto si credeva?”: se solo lo si pensa sono guai, e se lo si profferisce ad alta voce sono dolori, si viene accusati di ahmadinejadismo. Si può essere antisemiti solo quando si calpestano i palestinesi e gli arabi, semiti anche loro esattamente quanto gli ebrei nonostante il tentativo di certi loro settori di monopolizzare il termine “semita”, perché allora l’antisemitismo diventa buono, ci serve per aizzare all’odio contro i musulmani: “tutti terroristi”!!! Poiché Hamas nel suo statuto porta scritta l’affermazione demenziale che vuole distruggere lo Stato di Israele, ecco che se ne approfitta per farne pagare la colpa anche ai neonati.
Gli adulti di Gaza hanno votato Hamas? Beh, ma allora è tutto chiaro! “E’ solo colpa loro se gli israeliani massacrano anche centinaia di bambini”, così ragionano i nostri democratici e “antifassisti”. Gli stessi “Amici della vita” tanto combattivi contro l’aborto e a favore dell’embrione, tanto sbraitanti a favore dell’infinito calvario di Eluana Englaro e contro la fine della sua sofferenza, ecco che contro la mattanza di Gaza invece non fiatano neppure di striscio. L’ipocrisia di questa gentaglia è disgustosa, a partire dalle dichiarazioni finto equidistanti dell’impagabile (si fa per dire….) governatore della Lombardia, l’ex votato alla castità (ma di che tipo?) Roberto Formigoni secondo il quale “la vita di Eluana è piena” e la testimonianza del padre riguardo certe scelte della figlia può essere vanificata da qualunque estranea purché “amica della vita”. Semmai, questi “Amici” del menga riapriranno bocca solo per protestare contro gli attentati palestinesi.
Ovviamente nessuno osa aprire bocca per dire che Israele invece non ha neppure bisogno di prendersi il fastidio di dirlo, di metterlo per iscritto che vuole distruggere lo Stato palestinese: da 61 anni evita accuratamente che nasca, punto e basta! Nel frattempo ruba la terra e le sue risorse ai palestinesi, infestandone i territori con centinaia di migliaia di coloni fanatici “religiosi” e di fatto peggio dei fascisti. Israele, a differenza perfino di Hamas, non ha una sua Costituzione, quindi non ha nessun bisogno di mettere per iscritto che lo Stato palestinese non lo vuole. La terra palestinese se la prende e basta. Lo Stato palestinese lo impedisce e basta, lo fa abortire di continuo anche a cannonate. Il tutto senza neppure dirlo e tanto meno metterlo per iscritto, continuando però a parlare di “trattative di pace”……
Con il buonismo ormai così tanto di moda e a buon mercato riusciamo a sentirci buoni anche quando in realtà siamo feroci. Ottusi e feroci. La condizione per questo untuso buonismo del cavolo è l’ignoranza, l’ignoranza dei fatti. Che è parente stretta della malafede. La stessa crassa ignoranza, parente stretta della malafede crassa, che permette alla Rai e ai giornali di continuare a mentire parlando di “rapimento” di Emanuela Orlandi e perfino di Mirella Gregori, con un doppio vantaggio: aumentare l’audience e le vendite di copie e tenere nascoste le clamorose responsabilità del Vaticano. Responsabilità più che documentate dai magistrati. Allo stesso modo si ignora per esempio la vastità del fenomeno della demolizione delle case dei palestinesi in Palestina, demolizioni perseguite e realizzate con le motivazioni più varie, tutte però a vantaggio dell’espansione israeliana.
Ecco le cifre delle demolizioni, non inventate da terroristi islamisti, bensì documentate da un gruppo israeliano, l’Icahd ( http://icahd.org/eng/links.asp?menu=10&submenu=1 ), vale a dire The Israeli Committee Against House Demolitions, l’associazione israeliana che si batte contro la abominevole pratica della distruzione delle case dei palestinesi. Pratica che, spiace dirlo, sa innegabilmente di fascismo. E ricorda proprio i metodi che il Giorno della Memoria vorrebbe invece scongiurare almeno in Italia. Purtroppo però solo a parole.
“Statistiche sulle demolizione di case (1967-2009)
L’Icahd stima che 23.535 abitazioni dei palestinesi sono state demolite nei territori occupati a partire dal 1967, sulla scorta di informazioni ottenute dal ministero degli Interni israeliano, dalla Municipalità di Gerusalemme, dall’amministrazione civile, dall’Ocha e da altre fonti delle Nazioni Unite, da gruppi che lottano per i diritti umani dei palestinesi, da Amnesty international da Human Right Watch e altre fonti.
1) Demolizioni punitive: case demolite come punizione per la gente associata con le stesse case. Questa politica fu sospesa dall’Idf nel febbraio del 2005, dopo che giunse alla conclusione che piuttosto che un deterrente agli attacchi, le demolizioni infiammavano gli abitanti e li inducevano a compiere un maggior numero di attacchi. La pratica è stata ripresa il 19 gennaio 2009. Per quanto questa sia considerata dalla maggior parte del popolo palestinese la principale ragione per cui le loro case sono demolite, in realtà le demolizioni punitive rappresentano solo l’8,7% di tutte quelle effettuate.
2) Demolizioni amministrative: case demolite per l’assenza di un permesso a costruire. Questo accade nell’area C e in Gerusalemme Est, sotto l’esclusiva autorità israeliana, benché prima dell’esistenza delle aree A, B e C ciò succedeva pure nelle altre aree. E’ importante sottolineare che nella quasi totalità dei casi i palestinesi non hanno altra possibilità che costruire illegalmente, in quanto i permessi sono negati. C’è anche l’evenienza che nell’area B, se un’abitazione è nelle immediate vicinanze di una base militare o di una strada utilizzata dai militari, o anche di coloni, si può incorrere lo stesso in una demolizione amministrativa. Questo tipo di demolizione raggiunge circa il 26,7% dei quelle effettuate.
3) Operazioni di sgombro/demolizioni militari: case demolite dall’Idf nel corso di operazioni militari, al fine di sgomberare un pezzo di territorio (per qualsivoglia ragione), conquistare un obiettivo militare, o uccidere persone ricercate nell’ambito della politica israeliana di esecuzioni extragiudiziali. Le demolizioni militari costituiscono circa il 64,5% di quelle realizzate.
4) Demolizioni indefinite: l’Icahd sta raccogliendo informazioni e investigando sullo status di molte demolizioni effettuate tra il 1967 e il 1982. I primi risultati indicano che esse includono demolizioni di tutte le sunnominate categorie, ma con una maggioranza di operazioni di sgombero militari e punitive”.
Ripeto: questo documento non è di Hamas o degli iraniani, ma israeliano. Le sue cifre comprendono le oltre 3.600 abitazioni che si stima siano state distrutte nel recente conflitto a Gaza, ma non le case dei circa 120.000 drusi e arabi cacciati dal Golan conquistato alla Siria nel 1967, con i loro 134 villaggi completamente demoliti. Calcolando una media di 6 persone per famiglia, abbiamo un totale di circa altre 20.000 case distrutte. In totale, quindi, gli israeliani hanno demolito con motivazioni varie oltre 43.000 case. Senza dimenticare gli oltre 500 villaggi palestinesi, comprese le attuali Sderot e Ashkelon, sottoposti a “pulizia etnica” già a partire dal 1947, cioè da prima che fosse anche solo dichiarata la nascita dello Stato di Israele.
Cara Sylvi,
sarà una dura realtà per qualcuno,non è una questione di “cuore”,non credo durerà per sempre,infatti già si vedono i primi segnali del rinnovamento italico che non tiene più conto di quella “realta”.
Basta aprire i giornali di oggi,ovvero solo quelli che ovviamente qualcosa di serio riescono ancora a scriverlo…!
E siamo appena all’antipasto…
cc
prova
Caro Alessandro,
io non considero TUTTI gli italiani responsabili del fascismo ma solo quegli italiani, che erano poi la maggioranza della classe dirigente, che lo vollero e lo appoggiarono.
Non giudico TUTTI i tedeschi responsabili del nazismo: non ad esempio il colonnello von Stauffenberg, che ci lasciò la pelle davanti ad un plotone d’esecuzione.
Non giudico TUTTI gli ebrei responsabili della politica dello stato d’Israele ma solo i sionisti. In quel messaggio dicevo che, con mia grande meraviglia, io non conosco un solo ebreo che non sia un sostenitore dello stato d’Israele (e quindi che non sia sionista). Ma il numero di ebrei che conosco non è molto alto e quindi il mio campione ha un valore SOLO personale (o se preferisce aneddotico).
Io ho una concezione della responsabilità che è personale ed è anche piuttosto concreta. Non credo molto al “male metafisico” ma al male preciso, ad un’azione precisa. E lo considero in relazione alle possibilità concrete: non è facile opporsi all’Usaegetta nel mondo di oggi e le cose si possono fare quando sono possibili.
Lei dice che è un paese in crisi ed è vero, ma in crisi come sono potrebbero comperare il resto del mondo, ed in caso di guerra aperta (come i conflitti classici fino alla II GM) vincerebbero contro tutto il resto del pianeta. La sconfitta del progetto egemonico dell’Usaegetta passa attraverso tante piccole sconfitte (o se preferisce: non vittorie) su un campo di battaglia sempre più vasto. Il fatto che lo stato d’Israele non sia riuscito a spazzare via Hamas (e menche meno Hezbollah) è una buona notizia: l’espansionismo vittorioso di ambedue ha trovato un suo limite. Poi, per il resto, si vedrà.
Credo di non aver risposto del tutto alle sue domande ma lei pone i problemi in un modo abbastanza lontano dal m io modo di concepire e, a volte, fatico un po’ a seguirla.
Un saluto U.
xNicotri .
Se non fosse stato mio figlio a scrivere quei post sicuramente non avrebbe reagito in quel modo volgare a lei consono. –
Avrebbe sicuramento letto tra le righe un significato diverso.
Sarebbe interessante sapere perchè quella reazione , cosa credeva di aver capito?
–
Anch’io potrei fare la stessa cosa.Di un qualsiasi postita, accumulare post e pubblicarli tutti insieme, chi capirebbe più niente.
Tutti quei miei post messi insieme in quella maniera ,perdono il loro significato.Oltre ciò lei si è dimendicato dei più interessanti e significativi. Se la cosa era oramai bevuta e si era arrivati ad una cloncusione, cioè la mia definitiva dipartita dal blog ,non vedo il senso di questo suo modo di agire.
Un intelletto arguto trova sempre la sua propria verità, ed una anima umile riesce a trovare verità che sono persino più grandi di lui.
La verità, se proprio lo vuole sapere non è di propietà degli intellettuali,
la verità appartiene agli esseri umani che riescono ad uscire fuori dal proprio io.
Lei con la sua presunzione e superbia non potra mai avvicinarsi nemmeno minimamente alla più piccola verità. Mi dispiace.
Rachamim
ehi ma che succede? qui si è rimpicciolito tutto!
e un mio post non è passato, riprovo a scriverlo:
x uroburo
ho appena visto il suo post n.59, e mi permetto di risponderle con un’altra celia:
posso anche considerarmi ‘carina, simpatica, intelligente e spiritosa’ ma a differenza di altre donne non mi attira l’idea di tentare o provocare uomini sposati giusto per “vedere l’effetto che fa”
Sarò ancora sotto l’influsso della mia educazione in una scuola religiosa (maledette “cape di pezza”!) ma per me le coppie, pur aperte quanto si vuole, dovrebbero essere formate solo da persone libere (single, vedovi/e divorziati/e).
sono proprio una berlusconiana doc, no?
Cara Silvy,
guardi che se vuol dirmi che gli slavi sono un popolo perfino più arretrato di noi non ci sarebbero problemi da parte mia. E una volta ammesso che gli slavi sono dei barbari cosa cambia?
Barbari oppure no, siamo stati noi ad aggredirli senza nessuna ragione, siamo stati noi a provocare (nella nostra zona di occupazione) lutti infiniti ed atroci. Quando abbiamo perso ci hanno restituito quel che avevamo fatto, il resto sono solo chiacchiere. Sa, nella storia a volte c’è una profonda giustizia ed i nodi, talvolta, vengono al pettine….
La sua idea che il mio giudizio sulle cose iugoslave sia infiltrato da simpatie ideologiche è curiosa, ed anche un tantino ridicola ma non voglio perder tempo a cercare di farglielo capire. Posso dirle solo una cosa: se qualcuno, senza ragione, venisse a casa mia a rubare e ad uccidere non gli lascerei quartiere ed userei tutti i modi possibili (ed intendo proprio TUTTI) per fargliela pagare. Se invece avessi cominciato io starei zitto e non mi lamenterei. Io lo chiamo senso di responsabilità lei lo chiami come le pare, ma a me non piace lamentarmi per una sciagura che io stesso ho provocato.
Tutto il resto del suo messaggio sono solo chiacchiere da bar: stavamo parlando delle foibe non del fatto che i croati sono dei buzzurri come dice la parola stessa: in milanese cruatt (croato) vuol dire persona testarda, stupida e cattiva.
Ripeto: saranno anche dei barbari, ma abbiamo incominciato prima noi e loro ci hanno restituito la pariglia. Chi è causa del suo mal ….. U.
non mi attira l’idea di tentare o provocare uomini sposati giusto per “vedere l’effetto che fa” segolène
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Beh si…. sedurre per vedere “l’effetto che fa” mi sembra una gran fatica sprecata. Però guardi che tra noi c’è gente liberissima, a cominciare dal marco tempesta.
Quindi se vuol venire da Giulia ….. l’aspettiamo a braccia aperte (sempre e solo se è intelligente, carina, spiritosa e simpatica altrimenti, ciccia!). U.
cara Segolene,
mi spiace solo di non aver ancora un figlio “libero”!
Sarei stata felice di presentartelo, sperando nascesse qualcosa….
Come nuora mi piaceresti un sacco!!!
Ciao
Sylvi
x TUTTI riguardo il post 104 di Rachamim (al quale non risponderò mai più)
1) – dati i molti nickname utilizzati, non distinguo più tra padre e figlio. Anche perché i dati postali sono sempre gli stessi, cosa che già a suo tempo mi ha provocato a volte confusione, nel senso che magari rispondevo a uno ma su commenti postati dall’altro.
2) – Ho ripubblicato i post in blocco per due motivi:
– a suo tempo Uroburo aveva scritto che era sbagliato averli cancellati. Sì, lo stesso Uroburo che a fine giugno mi sollecitò di intervenire contro alcuni insulti a huato v g. C’è gente che ignora la gratitudine e ripaga con strana moneta.
– Mi è stato riferito che in altri blog Rachamim afferma che la famosa sfilza di post l’avevo cancellata per chissà quale motivo e che cancellandola avevo privato il blog di un interessante dibattito. Lungi da me l’idea di privare i miei lettori di alcunché!
3) – NON ho dimenticato un fico secco. Quelli non ripubblicati sono SOLO ed ESCLUSIVAMENTE i post che non avevo cancellato. E che quindi sono rimasti nel forum della puntata relativa.
4) – Dei giudizi del signor Rachamim, ovviamente offensivi (ogni cantina conserva il vino che può), non me ne frega assolutamente nulla. Neppure delle perle di saggezza che si pregia ogni tanto di spargere a noi porci del forum, del quale e dei cui partecipanti peraltro ci tiene a dire – appunto – il peggio nei blog da lui frequentati, dove stando a quanto mi dicono perfino hvg e signora lo prendono a legnate.
5) – A parte queste quisquillie, mi par di capire che il padre – cioè Rachamim – ha scritto chiaro e tondo che le offese – non manca neppure un “testa di cazzo”, un “coglione” e via talmudiando – le ha scritte il figlio. Lo stesso che ora cita Lacan, il “soggettivo”, l'”oggettivo”, altri bei nomi e categorie tra il kantiano e l’hegeliano. Buono a sapersi.
pino nicotri
caro Uroburo,
per sua norma, io nei bar ci entrerò, forse, tre volte l’anno!
Preferisco le osterie che, in Friuli, sono ora protette come i panda.
Quando verrà a comprar vino mi faccia uno squillo; sarò lieta di accompagnarla!
L’ospitalità, per noi rimasti qualche secolo indietro, è ancora sacra,
anche se dicesse che le terre venete erano o slave o italiane.
Una fetta di “frico” per strozzarla, lo troverei!
Buonanotte.
Sylvi
5) – A parte queste quisquillie, mi par di capire che il padre – cioè Rachamim – ha scritto chiaro e tondo che le offese – non manca neppure un “testa di cazzo”, un “coglione” e via talmudiando – le ha scritte il figlio. Lo stesso che ora cita Lacan, il “soggettivo”, l’”oggettivo”, altri bei nomi e categorie tra il kantiano e l’hegeliano. Buono a sapersi.
pino nicotri
–
– Mah, lei mi sembra molto confuso e nient’altro.
La smetta con il vino.
E poi oramai è acqua passata. L’acqua fa molto bene, almeno due litri al giorno , e poi vedrà………vedrà anche più chiaro. Rachmin
PS. per silvy
La sua distinzione tra ittagliani e veneziani è ridicola se non è uno dei suoi soliti giochi di parole di dubbia correttezza.
Lo stato ittagliano del 1918 ha rivendicato TUTTE le terre italofone (compreso quelle che non avevano mai fatto parte del territorio veneziano come appunto Rijeka ed in più tantissime terre che italofone non erano) sulla base della lingua (tutti coloro che parlano un qualunque linguaggio in qualche modo legato all’Italia sono italiani); sulla base del fatto di essere l’erede della Serenissima Repubblica; e sulla base dekl fatto di volere frontiere “sicure” (affermazione difficile da precisare).
L’hanno fatto imponendo a popoli che non la conoscevano minimamente, una lingua per loro sconosciuta, e questa imposizione è stata fatta con gran lavorio di plotoni d’esecuzione e di tribunali speciali, con quella ferocia che caratterizza gl’ittagliani quando hanno un fucile in mano e si rivolgono a gente disarmata (altrimenti sono moooolto più disponibili al dialogo, e magari anche al servaggio).
Io me ne infischio del brutto carattere dei veneziani, un po’ meno dei fatti storici: alla fine della guerra gli slavi ci hanno buttati fuori a fucilate e si sono presi tutto quel che c’era. Se invece ci avessero fatto pagare i debiti di guerra avremmo pagato molto di più. Sa, un popolo intelligente sta attento a fare le guerre: si possono anche perdere e quando si perdono si paga ….. Lei invece sembrerebbe avere la strana idea che si posso andare a casa d’altri facendo un sacco di porcherie e che poi sia possibile andarsene facendo le scuse, come se niente fosse. Lei mi sembra molto cavalleresca …. quando pagano gli altri. Io invece sono abituato a pagare di tasca mia se senza neanche chiedere sconti.
Io la trovo ancora piena di livoroso rancore e trovo questo suo atteggiamento ridicolo e fuori del tempo. Comunque contenta lei ….. U.
‘azzo Rodolfo ma che rompimento di kojoni!”!!!
Ma lei non può limitarsi ad esporre i suoi punti di vista senza spaccare le palle in questo modo???? Uroburo
Cara Silvy,
il Pinot Grigio (e la Ribolla Gialla) mi dovrebbero arrivare questa settimana, ma per corriere.
Però la vita è lunga e non si sa mai ….. U.
caro AZ e CC,
prima di andare a dormire volevo informarvi che dalle nostre parti siamo un po’ schizofrenici.
Ma io, ottimista, da brava velista, ho bagnato l’indice, l’ho esposto al vento e ho tolto dal sacco la tormentina!!!!
Qulcuno assume….non licenzia!
Buonanotte
Sylvi
xUroburo
come certo sapra’, il caro ‘nasone’ Tom Cruise interpreta appunto quel tale col. Von Stauffenberg, mi pare, nel film appena uscito Valchirie (dal nome dell’operazione mirata ad assassinare il fuehrer), che sono indeciso se andare a vedere o no, perche’ il vecchio Tom nella vita avrebbe potuto fare molte cose, ma l’attore proprio no. Leggendo le recensioni al film sui giornali, apprendo comunque che di tentativi di farlo fuori (Hitler) ve ne furono almeno 16, quindi non parrebbe che gli ufficiali nazisti avessero tanto orrore dei colpi di stato come un tale diceva sul blog tempo fa. Nel film si insinua che il tentativo era dettato anche da motivi umanitari (gli ebrei e gli zingari), ma e’ ovvio che l’unico scopo era di terminare la guerra, e prevenire il disastro completo per la Germania.
Vorrei anche precisare, per correttezza, che le teorie ‘scientifiche’ ed eugenetiche dell’epoca postulavano si’ una gerarchia e sperequazione tra le ‘razze’ umane, ma non offrivano nessuna giustificazione al genocidio, meno che meno sistematico. Tra l’altro, gli ebrei non hanno mai rappresentato a mio avviso una ‘razza’ a se stante (sono curioso di essere smentito dai bloggers), infatti i tratti somatici ‘tipici’ degli ebrei secondo i tedeschi erano totalmente diversi da quelli postulati dai francesi, mentre mi sembra che gli italiani non si diedero mai la pena di definirli. Insomma, credo che si sia ebrei solo se ci si dichiara tali, o si viene ritenuti tali per appartenenza familiare
un saluto
Peter
Peter
xSegoléne
brava, lei e’ una persona di sani principi. Lasci perdere gli sposati, ed anche i ‘liberi’ che hanno raggiunto una certa eta’ (come quelli che vanno al Giulia o come si chiama).
Perche’ non si avventura verso la perfida Albione? fa un po’ freddino, c’e’ persino la neve adesso, ma ogni tanto spunta anche il sole.
Una cena si potrebbe sempre combinare. E la mia casa e’ troppo grande per me. Sono una persona molto ospitale
saluti
Peter
x peter
caro peter, in effetti un pensierino sulla perfida albione ce l’ho fatto già un paio di volte, ma x ora non mi sono ancora decisa a spiccare il volo, in fondo mi dispiacerebbe un po’ lasciare le falde del vesuvio x un posto dove appena si toccano i 20° si va al mare …chissà magari, prima o poi..in quel caso la contatterò sicuramente.
che fosse una persona ospitale (e non solo) non ne avevo alcun dubbio
x sylvi
grazie della stima, confesso che sono in imbarazzo..
buona notte a tutti
Udine
ELUANA: ARCIVESCOVO UDINE, SIA GARANTITA NUTRIZIONE
“Udine sta per accogliere Eluana Englaro, figlia di questa terra friulana: alla notizia del suo arrivo, anzitutto chiedo che a questa donna sia garantita assistenza, idratazione, nutrizione ed ogni altro mezzo che e’ dovuto all’infermo e particolarmente al disabile piu’ grave, da parte di chi ha il dovere professionale e di coscienza di prendersene cura”. Lo afferma in una accorata nota il vescovo di Udine Mons. Piretro Brollo. “In quest’ora, dopo sentenze e dibattiti, tormentati dalla percezione di essere di fronte ad un grande dramma, ribadisco, a scanso di qualsiasi confusione e malinteso senso di rispetto, che l’unico dovere che ha la societa’ nei confronti di Eluana – aggiunge mons. Brollo – e’ quello di aiutarla a vivere”. “In lei sono in atto tutte le dinamiche naturali di un organismo vivente e nulla ci e’ permesso di sapere con certezza sulla sua vita interiore: chi domanda che le si sospenda la nutrizione e l’idratazione medicalmente assistite chiede pertanto di provocare artificialmente la morte di questa donna indifesa, ponendo quindi in atto – sostiene Brollo – una vera e propria eutanasia. Faccio appello alla coscienza di tutti – prosegue – perche’ quanti hanno chiaro di essere al cospetto di una persona vivente non esitino a volerne e ad esigerne la tutela, mentre quanti dubitano ancora abbiano la sapienza e la prudenza di astenersi da qualsiasi decisione irreparabile.
E’ vero, tanto che tutti gli altri sfuggono decisamente alla memoria… Punto di vista decisamente necessario! Grande
QUESTA E’ GRANDIOSA!
http://www.tribs.pwp.blueyonder.co.uk/images/b3ta/RocketShoes.jpg
“….Spariti dalla Memoria anche gli omosessuali, gli handicappati, gli oppositori religiosi, massacrati in totale a decine se non a centinaia di migliaia. …” vero, verissimo, eppure in pochi lo dicono. Grazie, bell’articolo, istruttivo
@ Segolene (105)
Cara Segolene,
e’ bello sentir ragionare cosi’ una persona giovane, alla faccia di quel che pensa delle ragazze moderne MT. Lei ha un carattere ben formato e idee chiare, mi sembra di capire, per questo segue la propria natura senza lasciarsi fuorviare.
In generale, credo che ci sia forse molta piu’ pulizia spirituale di quanto si pensi, in giro. Le ragazze che non si perdono nessuna esperienza, dal lap dance in palestra al teasing degli uomini maturi ‘per vedere che effetto fa’ (e spesso non solo per quello) sono e vogliono essere piu’ visibili, quindi possono sembrare la maggioranza, la norma, ma a me sembra che non lo siano affatto.
Spesso certi comportamenti si sovrappongono a un carattere debole, come un trucco troppo violento su un volto pulito, che invece di migliorarne l’estetica, lo sfigura. Ma sono comportamenti dettati dall’ insicurezza, dalla confusione, da un vuoto di ideali e di idee tipico delle societa’ asfittiche e di transizione come la nostra. Molti giovani, sia maschi che femmine, oggi sono portati per mano a imitare i modelli volgari che gli sbattono in faccia media e TV sempre piu’ volgari. Ma a scavare, penso che si possa sempre trovare un potenziale valido nella maggioranza delle persone, anche in quelle giovanissime e apparentemente vuote.
eh sì!
Avrebbe sicuramento letto tra le righe un significato diverso.
@ Rachmim
Ma perche’ sempre “tra le righe”? Perche’ con voi (padre e figlio) non si possono mai leggere le righe e interpretare quello che e’ scritto, invece di quel che non e’ scritto? Troppo comodo. Cosi’ quando ci sono delle critiche, si puo’ sempre dire che sono i lettori che non capiscono.
Tra le righe ci sono solo spazi vuoti, soprattutto nel suo caso.
Dans la nuit du samedi 3 janvier 2009, l’armée israélienne a lancé une offensive terrestre à Gaza, prenant ainsi le relais de ses attaques aériennes commencées le 27 décembre. Elle utilise tous les moyens à sa disposition : chars, tirs d’artillerie, bombardements, etc. La situation est d’autant plus inquiétante que, malgré une décision de la Cour suprême, Israël interdit l’entrée du territoire aux journalistes. Human Rights Wach, dans un communiqué daté du 5 janvier à Jérusalem, a demandé aux autorités israéliennes de laisser entrer à Gaza les journalistes et les observateurs. Selon des sources palestiniennes, au moins 12 personnes ont été tuées à la suite de tirs d’artillerie dans la ville de Beit Lahiya. Une ambulance envoyée sur place a été aussi frappée, ce qui a paralysé les secours. Une vidéo diffusée par Sabbah-TV montre quelques victimes de « bavures » israéliennes sur un marché.
Il est déjà clair que le nombre de victimes civiles palestiniennes sera élevé. Dans son livre Guerres justes et injustes, le philosophe américain Michael Walzer notait : « Le tir aux pigeons n’est pas un combat entre combattants. Lorsque le monde se trouve irrémédiablement divisé entre ceux qui lancent les bombes et ceux qui les reçoivent, la situation devient moralement problématique. » On est, à Gaza, dans la situation soulignée par Michel Warschawski sur son blog sous le titre « Blaming the “Two Sides” : Worse than the Killers » (30 décembre). Renvoyer dos à dos les deux adversaires, c’est faire comme si nous avions face à face deux armées.
il seguito qui: http://blog.mondediplo.net/2009-01-05-Gaza-choc-et-effroi-II
Nei post di Rachamim il vuoto non è solo tra le righe…..
Shalom
Caro Peter,
che i generali crucchi non potessero neppure concepire un colpo di stato contro i poteri costituiti è quello che si evince leggendo le loro memorie. Von Stauffenberg più che ad un colpo di stato pensava ad eliminare il Follefuehrer, proprio perchè stava conducendo alla rovina il paese. L’ingiustificata persecuzione degli ebrei era, per alcuni tedeschi, uno dei tanti segni di questa imminente rovina.
La posizione di von Stauffenberg e del suo cerchio di ufficiali era però ultra-minoritaria nella Wehrmacht, nonostante nell’esercito gli alti ufficiali nazisti fossero molto pochi. Gli altri non vollero entrare nella congiura con motivazioni interessanti: da una parte proprio per non mettersi contro il potere costituito, uno dei punti fermi della loro concezione. Dall’altra per non dividere il paese in una fase ormai finale della guerra. Ed infine per non tradire il desiderio dei soldati di continuare a difendere il paese; a tal proposito la reazione dei soldati al fronte fu di generale condanna dell’attentato visto come un indebolimento del fronte interno contro il nemico.
Quel che lei dice delle concezioni razziste è verissimo: le teorie eugenetiche di per sè non giustificavano lo sterminio. Anche se allargando un po’ il discorso ci si poteva arrivare vicino ….
La mia affermazione però aveva l’unico scopo di contestualizzare il problema: tanti scienziati dell’epoca credevano, sulla base di opinioni che si volevano scientifiche, che ci fossero razze superiori, naturalmente destinate al dominio su quelle inferiori.
Idee che noi ora troviamo repellenti allora lo erano molto meno, anzi erano addirittura plausibili.
Solo per dire che a posteriori sono semplici posizioni che nella loro epoca magari non lo erano affatto.
Un saluto U.
Ehi Peter….. facciamo il cascamorto?……
Come possiamo competere con una casa grande, semivuota e per di più di un padrone moooolto ospitale? Non c’è più fair play …. U.
x Peter e Uroburo
In effetti, ci ha buttati fuori gara…
E vabbé, non mi resta che andare a dormire con la coda tra le gambe.
‘Notte a tutti.
pino
Facio schifo! E sono il solito vigliacco. Ho usato il recapito mail di marco tempesta, ma l’IP di cui mi sono servito per questa gesto merdoso é il seguente:
(IP: 91.185.203.253 , tor.tnode.com)
Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.185.203.253
Caro signor Uroburo, vedo che lei si preoccupa per me. Le assicuro che non ne ha nessun motivo. Qui negli USA, come sempre, ci stiamo tirando su le maniche per rimettere le cose in sesto. Noi, infatti, amiamo il lavoro e ci piace correggere le cose che non vanno per creare un mondo migliore, imparando anche dagli errori del passato. Non facciamo come certi tromboni intrisi di sindacalese, come lei, che passano il tempo su internet a lamentarsi, senza far nulla. Sono lieto di informarla che io sto benissimo e che non provo nessun rimpianto per questo blog, ormai assolutamente emarginato.
Mi abbia senza nessuna stima per lei e per i suoi compagnucci il suo Popeye
Breve racconto metropolitano dedicato a POPEYE
In una strada di Boston sul far della sera approfittando della penombra un’orrenda pantegana sporse il muso dal buco di sgrondo di un vespasiano, annusò l’aria e lentamente tirò fuori dal buco merdoso il suo corpo molliccio e merdoso, con una rapida scrollata del dorso liberò dalla sua ispida ed untuosa peluria parte dei numerosi escrementi di cui era intrisa e si avvio lungo il marciapiede con fare circospetto . Arrivata nei pressi di un internet point dette all’addetto un nome falso, avallato da un altrettanto falso documento, e per 10 minuti si dedicò a lanciare sul web numerosi falsi messaggi firmati con falsi nick, messaggi che ovviamente dicevano solo cose false, pagò con dollari falsi e ripercorse a ritroso solita strada questa volta però gongolante, e soddisfatto si rituffò nella solita fogna.
C’e a chi piace vivere così
Buona notte a tutti Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.i
come l’anno scorso, mi tocca vedere il paesaggio innevato. La vista e’ carina, le strade poco sicure. Ieri skid driving in discesa, e nonostante le raccomandazioni proprio non riesco a non toccare il pedale del freno. Niente catene, qui non si usano. Fortuna che spargono sale e sabbia sulle strade principali. Dicono che sulla neve si vada meglio in terza, ma io non mi fido. Temperature notturne da -4 a -8 fino ad oggi, perbacco, e vivo sul mare! Ma non c’era il global warming? e che fine ha fatto la Corrente del Golfo? Mah…
Buona giornata
Peter
Poppy caro,
per favore,torna subito a tirar su l’america e non perdere neanche un’istante su questo Blog.
Anzi se puoi, lavora anche 28 ore al giorno!
cc
Ps-
scusa poppy, dimenticavo,pasticcati pure per reggere il ritmo,ma appena intravvedi qualche cosa di buono che spunta ,torna e dacci “qualche” buon titolo da giocare in borsa ,sicuro per un triennio, così Noi fannulloni, senza fare un cazzo,almeno qualche soldino lo facciamo!!
cc
Ci fidiamo del tuo intuito
Caro Peter,
la Corrente del Golfo pare stia virando perso nord-ovest, con gran gioia di tutti gli europei settentrionali….
Ci godo che da voi faccia freddo! Così magari Segolène (sempre che sia carina, simpatica, intelligente e spiritosa) invece di venire nella perfida Albione verrà da Giulia a Milano!!! Eh eh eh…… complice il clima la tenzone si riapre e la partita non è del tutto perduta…..
Qui c’è un tempo bellissimo, direi primaverile: le donne passeggiano con la minigonna e la camicetta scollata. Tiè… U.
Cara dolce Sylvi,
mi hai convinto,adesso infatti mi sbarbo ben bene,e filo che alle 10,30 ,ho un colloquio di lavoro per una importane ditta di import-export.
Come vedi anche qui nel Nord -ovest non stiamo con le mani in mano…
Apro partita Iva,naturalmente denuncio tutto ….mi compro una barca a remi, e quest’estate durante le ferie ridiscendo il PO, isso un albero di fortuna e vengo a trovarti!
cc
caro Uroburo,
mi ero segnata una sua frase, ieri sera!
“…alla fine della guerra gli slavi “ci” hanno buttato fuori a fucilate ???..”
Forse “ci”, noi di qua, ci hanno buttato “sotto” e senza nemmeno una fucilata!!!
” Se invece “ci”, voi del resto”d’Italia”, avessero fatto pagare i danni di guerra, avremmo pagato,( “voi”), molto di più”.
Eh già! Oltre ai beni dei friulani e giuliani, avrebbero giustamente preteso anche i suoi, quelli di CC, e forse persino l’uliveto di AZ!
Da perfetto itttagliano lei sale in cattedra, pontifica, declama, sentenzia…tanto il conto lo pagano gli altri!
Perchè per lo Stato Ittttagggliano queste erano terre “redente” nel 1918; ma quando c’era da pagare i danni di guerra ai cittadini che già avevano perso famigliari, beni e persino le tombe in cimitero, allora, noi qui, siamo tornati” austro-ungarici”.
Si legga il Trattato di Osimo di quel “gobbetto” che non vado mai a Roma per paura di incontrarlo!!
Buonagiornata
Sylvi
xUroburo
la supposta deviazione della Corrente del Golfo mi preoccupa un po’. In passato i rudi scandinavi invasero le isole britanniche proprio perche’ ci faceva piu’ calduccio che nelle loro lande desolate…Spero che la signora Corrente si avveda dell’errore e ritorni subito sulla retta via. Rule Britannia, Britannia rule the waves…and the Gulf Stream with them…
Comunque, la mia casetta e’ ben riscaldata. Un motivo per cui i locals non mi visitano spesso, dicono che e’ quasi come entrare in una serra. Da una stanza a vetri sul retro (il conservatory) si puo’ avere la vista del giardino e collina innevati, ma il freddo non si sente affatto, proprio come in una serra.
Insomma, Segoléne sapra’ come orientarsi, spero.
un saluto
Peter
Cara Sylvi
Che, con gli attuali “chiar di luna”, ci siano imprenditori che assumono è una notizia che mi scalda il cuore e noi tutti dovremmo ringraziarli. Purtroppo sono un po’ pochini quelli che riescono a farlo, generalmente sono quelli che hanno puntato sull’innovazione e sulla la qualità, nonostante la corrente portasse altrove.
L’italia, o meglio lo stato italiano che per me comprende anche le venezie, sia a livello politico che di singoli imprenditori ha però puntato in massima parte su altri parametri, bassa tecnologia, bassi salari, precariato, elusione e se capita anche evasione fiscale, per fare un po’ di soldi alla svelta, poi invece di investire in innovazione e ricerca molti si sono buttati sulle speculazioni finanziarie, i risultati di queste scelte disgraziate ci stanno picchiando in testa come martellate, e purtroppo qualche martellata toccherà anche a quelli che non hanno colpe.
Ho diversi amici imprenditori a cui dico sempre che noi comunisti i primi che vogliamo liberare dalle schiavitù del capitalismo sono proprio loro, con l’automazione e la tecnologia, in un mondo ben organizzato, con una equa ripartizione di sacrifici e benefici, tutti potrebbero vivere molto meglio lavorando probabilmente anche molto meno delle fatidiche 8 ore, basta pensare all’immane spreco di risorse economiche, tecnologiche ed umane costituito dalla folle corsa agli armamenti.
Quando le TV inquadrano quelle enormi sale delle borse dove tutta quella gente sta li a far finta di spostare azioni che poi sarebbero pezzetti di fabbriche, fabbricati, terreni che in realtà stanno sempre dove erano prima, mi domando sempre ma tutto questo serve veramente a qualcosa o sono solo gatti e volpi che fregano e quattro soldi al povero Pinocchio, e quanto sarebbe più socialmente utile e ed in fin dei conti anche per loro più appagante fare qualcosa di veramente produttivo.
Comunque, avanti con automazione e robotica, e raccomanda ai tuoi uomini di tenere sempre pronta la tormentina, ma anche una randa maggiorata e grassa per sfruttare qualche refolo in poppa.
Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.i
http://jta.org/news/article/2009/01/28/1002600/illinois-makes-big-israel-bonds-purchase
Insomma, Segoléne sapra’ come orientarsi, spero. Peter
—————————————-
Macheffà??? Sparge il sale sulla ferita???…. U.
Cara signora,
messaggi come il suo n.139 fanno veramente cadere le braccia: il rancore l’acceca e le impedisce di vedere le cose.
Alla fine della II GM la Germania ha pagato in toto, hanno pagato i nazisti ed anche coloro che nazisti non erano. Le donne prussiane violentate hanno pagato per le vi0lenze commesse in Russia dai loro soldati, anche se magari erano soldati bavaresi o austriaci.
Nei Vespri siciliani i francesi hanno pagato la loro protervia, tutti, compreso quelli che non c’entravano per nulla.
Durante le operazioni antipartigiane i soldati ittagliani (pardon: le Camicie Nere marziane) nella Iugoslavia occupata hanno bruciato villaggi ed ucciso civili e decine di migliaia senza badare se erano colpevoli o innocenti. Magari hanno ucciso anche gente di destra che politicamente sarebbe stata d’accordo con loro….
Io non difendo queste cose però così va il mondo e non certo per colpa mia. Ma per lei è del tutto impossibile capire che alla fine spesso le proprie malvagità si pagano. Manteniamo pure il nostro dissenso signora: il mondo è grande e ci stiamo tutti senza neanche far fatica.
Alla fine della guerra l’Italia intera ha pagato una piccola parte di quel che avevamo distrutto: i tedeschi in proporzione hanno pagato moooolto di più. Ho come l’impressione che se gli iugoslavi avessero fatto un conto preciso di tutte le persone che avevamo ucciso e di tutti i beni che avevamo distrutto, e ci avessero presentato il conto, l’Istria e la Dalmazia non sarebbero bastate a pareggiare il debito.
Comunque io rimango stupito di fronte al suo argomentare: l’Italia ha voluto dare una guerra che nessuno l’ha spinta a fare; si è trattato di una guerra di aggressione e noi l’abbiamo perduta; alla fine i vincitori ci hanno presentato il conto. E’ così da secoli e secoli. Mi vorrebbe spiegare dove sarebbe lo scandalo? Avremmo dovuto evitare di fare quella guerra; oppure avremmo dovuto vincerla.
Il fatto poi che lei incolpi me per le decisioni del governo italiano, proprio me che non ho mai votato una sola volta in vita mia per i partiti di governo, è solo indice della sua stupidità, della sua malafede oppure del suo rancoroso livore. La rabbia l’acceca signora, e lei è tanto cieca che colpisce (giustappunto) alla cieca senza neanche vedere dove va a colpire.
Stia alla larga signora, noi non abbiamo veramamente nulla da dirci. Uroburo
cara Sylvi,
mi hanno assunto..!
alleluja..
Vento in poppa…
Ho messo la mia sommetta di compartecipazione acquistando “mezzo” container…(si sa, dose di rischio imprenditoriale),poi ho dato alcuni recapiti “puliti”…non ho ancora capito cosa si export o cosa si import..ma direi che è del tutto ininfluente…in quanto le provvigioni sembrano buone..
A proposito il porto di Trieste è ancora sicuro come ai tempi di Francesco Giuseppe…difeso dalla Viribus Unitis o strani barchini carichi di dinamite ,minano ancora i traffici internazionali ??
cc
Intanto qui da me all?ETLI CGIL, avevo giò organizzato un paio di Pulmann(oddio che brutto termine)promettendo un viaggio esoterico a modico prezzo ,,per una gita…
Si hanno notizie..???
Ah ,dimenticavo…cara Segolene, c’è un posto da Hostess libero, non dar retta a quei due lì….
cc
caro Antonio,
in tutti i casi ,se i miei pensionati non li porto in visita esoterica, posso sempre portarli a Cecina, organizziamo !?
Ci sono un sacco di arzilli compagni. e compagne.sono sicuro che ci divertiremo..
cc
“Giornalisti ieri, oggi. E domani?”. Il primo dossier senza veli sul giornalismo italiano:
http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=54812
Scritto dal mio amico e collega Ugo Degl’Innocenti, vi consiglio di scaricarlo e leggerlo.
pino nicotri
Dieri che però una piccoal riflessione collletiva si imponga ,visto che mi sembra che EOLO sia impazzito…per cui i venti ormai tirano in tutte le direzioni ….io come Ulisse mi sono già legato al palo..
http://www.unita.it/news/81025/litalia_non_c_pi_la_violenza_nasce_dalla_fine_della_societ
Se poi qualcuno mi vorrà dare la rotta ,ben felice..
cc