Un Giorno della Memoria troppo incompleto. Le cifre israeliane sul totale della case di palestinesi demolite dal 1967 ad oggi

Sono francamente disgustato. In tutte le recenti commemorazioni del Giorno della Memoria, istituito per legge nel luglio del 2000, lo sterminio che i nazisti hanno fatto di oltre una decina di milioni esseri umani negli appositi campi allestiti durante la seconda guerra mondiale è stato ampiamente dimezzato. Ridotto al solo sterminio degli ebrei. E gli altri? Cancellati, cioè uccisi un’altra volta! Sempre più ridotto alla sola Shoà ebraica, lo sterminio non solo è stato dimezzato quantitativamente, dimezzandone di fatto la cifra totale delle vittime, ma è stato anche monopolizzato qualitativamente. Ben che vada, ci si ricorda anche dei deportati militari e politici italiani, ma solo di questi, e di coloro che si sono opposti al “progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati“. Nessun cenno quindi alle vittime che hanno subito senza potersi opporre. In questa opera di riduzione e falsificazione ora ci si è messo anche il ministero della Pubblica istruzione, con una circolare sorprendente: http://www.pubblica.istruzione.it/shoah/memoria/index08.shtml . Anche il programma preparato dal ministero per la visita guidata a Trieste al monumento nazionale noto come Risiera di S. Sabba ( http://www.pubblica.istruzione.it/shoah/eventi/eventi08/sansaba250108_3_2.pdf ) è sconcertante. E mi meraviglio che le comunità ebraiche non abbiano protestato, accontentandosi invece del fatto di figurare loro. Ma solo loro. Capisco che desiderino vengano ricordate, giustamente, le persecuzioni da loro subite, ma non capisco il tacere invece di quelle subite dagli altri, alcune delle quali pur sempre per mano italiana e comunque per mano di nostri alleati politico-militari. In particolare, in questa non disinteressata opera omertosa del nostro ministero non c’è nessuna traccia, tra l’altro, dei campi di concentramento italiani ai danni soprattutto degli slavi, campi che anche non lontano da Trieste erano svariate decine e dei quali venne pubblicato il lungo elenco nel mio blog su L’espresso. La conclusione che viene fornita bella che cotta e masticata agli ignari giovani studenti italiani è che noi italiani, grazie alla citazione dei “deportati militari e politici italiani”, siamo stati vittime dei nazisti come gli ebrei, o quasi. Cancellate tutte le altre vittime e cancellate tutte le nostre colpe, cancellato il fatto che noi dei nazisti eravamo alleati attivi, molto attivi, impegnati nei disastri e delitti di massa della seconda guerra mondiale. A me pare che più che ministero della Pubblica istruzione sia il caso di parlare di ministero della pubblica Distruzione. Distruzione della verità e della memoria. E meno male che almeno in varie località ci si ricorda nonostante tutto almeno degli zingari ( http://romanolil.splinder.com/ ,   http://www.operanomadimilano.org/eventi/eventi.htm , http://www.operanomadimilano.org/chi/chi.htm )

Il problema però è che il Giorno della Memoria è stato istituito già così confezionato, l’uso strumentale e la monopolizzazione successiva ne sono solo una conseguenza, ma la responsabilità non è delle comunità ebraiche, bensì di come il governo otaliano ha definito il Giorno della Memoria. Il 20 luglio 2000 infatti il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il capo del governo Giuliano Amato e il ministro della Giustizia Fassino non hanno istituito per il 27 gennaio di ogni anno la giornata del ricordo delle vittime dei campi di sterminio, nonostante la data scelta, il 27 gennaio, sia la data di abbattimento dei cancelli di Auschwitz, dove non si sterminavano certo persone di una sola appartenenza, ma hanno istituito qualcosa di più limitato. Come si legge nel link http://www.pubblica.istruzione.it/shoah/normativa/legge_20_07_00.shtml , l’articolo 1 delle legge, composta di soli due articoli, dice infatti: “La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”. E l’articolo 2 precisa: “In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’Art. 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia del nostro Paese e in Europa e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.

Messa così, è evidente che possano invece accadere di nuovo “simili eventi” ai danni di altra gente.E’ così accade che ci sia per esempio la caccia ai rom e spesso agli extracomunitari in genere che ormai fa parte del panorama italiano senza che nessuno si scandalizzi più di tanto. Di zingari, rom, sinti e camminanti neppure l’ombra nei due articoli del governo Amato, sono ormai lontani i tempi in cui la giunta di sinistra di Roma metteva una lapide in via degli Zingari, parallela di via Cavour nella capitale, per ricordare assieme alla locale comunità ebraica anche le loro deportazioni per mano dei nazifascisti. Ormai siamo al punto che il sindaco di Roma Alemanno, un neofascista, ha  promesso  di “cacciare 20 mila zingari”. E quando il censimento ha appurato che gli “zingari” a Roma e dintorni non sono 20 mila, ma solo 7 mila, ecco che il duro e puro Alemanno ha rincarato la dose: “Il censimento sarà affidato ai militari”. Gli fanno eco gli abitanti di Primavalle che proclamano ad alta voce, senza finire in galera e anzi corteggiati dai giornali, la loro volontà di risolvere il problema della presenza del locale accampamento di rom  “dandogli fuoco e ammazzandoli tutti”. Non scherzano neppure gli abitanti di Guidonia, che a causa di qualche stupro commesso non da loro, ma da romeni, minacciano la loro brava “pulizia etnica” manu militari. Il tutto, vergogna nella vergogna, proprio a ridosso del Giorno della Memoria e anzi anche nello stesso giorno! Del resto l’esempio lo ha dato la Lega a Milano, incendiando il campo dei rom a Opera e mandando in onda spesso e volentieri su Radio Padania le minacce anche di morte ululate dai padani duri e puri, vale a dire in puro stile Olindo&Rosa, la pia coppietta massacratrice di Erba.

Totalmente fatti sparire dalla Memoria in primo luogo gli “zingari”, dei quali non sappiamo neppure se ne sono stati mandati alle camere a gas “solo” 400.000 o 500.000 o addirittura 2 milioni di persone! Gli “zingari” hanno due differenti vocaboli per indicare il loro genocidio, Samudaripen e Porrajmos ( http://www.radioparole.it/porrajmos/porrajmos.html ), ma noi bellamente ce ne freghiamo: l’importante è parlarci addosso ormai ogni giorno su tutti i mass media con la Shoà, cioè con la Memoria a senso unico a uso e consumo degli smemorati: antinazisti a chiacchiere, anti antipalestinesi, antiarabi, anti islamici e anti extracomunitari nei fatti. Ieri si discriminavano gli ebrei, oggi discriminiamo quelli che di fatto sono i loro eredi, quelli ai quali anche se non sono ebrei abbiamo fatto prendere il loro posto, assegnandogli lo stesso ruolo: vittime. Le nostre vittime  sacrificali, per scongiurare le nostre paure. Da strumento per non dimenticare e amare anche gli “altri”, la Memoria è stata ridotta alla sola Shoà, e certo non per amore verso gli ebrei come dimostrano anche i contorcimenti della Chiesa, ma in modo da poterla usare, la Memoria, come strumento per dimenticare e continuare a odiare comunque gli “altri”, quelli cioè sui quali scaricare le nostre paure per il futuro addossando loro la “colpa” dei nostri guai. E sì che in Italia non mancarono neppure i campi di concentramento per zingari, rom, sinti e camminanti: erano ad Agnone (nel convento di San Berardino), a Berra, a Bojano (capannoni di un tabacchificio non più in uso) a Bolzano, a Ferramonti, Tossicìa, Vinchiaturo, Perdasdefogu e alle isole Tremiti, già usate anche per sterminare alcune migliaia di patrioti libici vittime del nostro colonialismo. Erano zingari italiani, ma anche di altre nazionalità; in particolare un gran numero era di slavi, fuggiti dalle persecuzioni in patria. Non pochi riuscirono a scappare per unirsi poi ai nostri partigiani.

Una falsificazione della Storia che va avanti sempre più spedita e sfacciata da ormai un bel pezzo, con il sempre più evidente scopo, ormai fin troppo scoperto, di cancellare totalmente le nostre responsabilità e – per esorcizzare le nostre code di paglia e sensi di colpa – supportare di fatto la politica di Israele facendo finta di essere equidistanti e “a favore della pace”. Ma la menzogna, e il blablablà ipocrita, non sono mai a favore della pace, servono semmai solo a preparare nuove guerre. E’ ben visibile e va denunciato senza tentennamenti il tentativo di spingerci dentro di esse già a priori, con la politica del fatto compiuto tipo Memoria smemorata, come fossimo – per obbligo neppure dichiarato – alleati attivi di una ben precisa parte in uno “scontro di civiltà” che qualcuno vuole assolutamente sia dato per scontato. Questo baratro che il conformismo, l’ignoranza e gli interessi connessi ci stanno scavando sotto i piedi va denunciata senza lasciarci intimidire dalle solite accuse, delle quali è stata ormai dimostrata – anche in questo blog – la ben precisa regia.

Spariti dalla Memoria anche gli omosessuali, gli handicappati, gli oppositori religiosi, massacrati in totale a decine se non a centinaia di migliaia. Spariti i prigionieri sovietici e in generale i partigiani e i prigionieri dell’Est Europa, in totale vari milioni di persone, ma dei quali non ci è mai fregato assolutamente nulla di sapere più o meno esattamente quanti: come fossero carcasse di animali. L’importante è ripetere in continuazione, come un mantra apotropaico e auto assolutorio, che sono stati sterminati 6 milioni di ebrei. E guai a dire “6 milioni meno una persona”! Scatta subito la volontà di incenerirti, motivo per cui ti sparano subito addosso la bomba multi testata al fosforo bianco dell’accusa di “negazionismo” “revisionismo”, “antisemitismo”, “antigiudaismo”, “filo nazismo” e via bombardando, magari pure l’accusa di “nazismo” vero e proprio. Ormai siamo al tabù, al dogma, all’imposizione ex cathedra della Verità, con il rogo pronto anche per i solo dubbiosi, tanto che non a caso Norman Filkenstein ( http://www.normanfinkelstein.com/ , http://www.memritv.org/clip/en/1676.htm , http://english.aljazeera.net/news/middleeast/2008/02/20085251914339786.html ), pur essendo ebreo figlio di ebrei scampati alla distruzione del ghetto di Varsavia e al campi di Auschwitz, parla esplicitamente di “Industria dell’Olocausto”, titolo di un suo molto amaro ma molto ben documentato libro bestia nera dei sionisti arabofobi ( http://www.americanradicalthefilm.com/ ). Bestia nera cioè di chi quell'”industria” cinicamente usa per i propri scopi di potere. Quando si tratta di potere e privilegi gli scopi e i mezzi sono sempre di fatto meschini, però strumentalizzare perfino 6 milioni di morti, e dei propri morti, mi pare più meschino del normale. A parte il fatto che a mio modesto avviso quando si tratta di tragedie, e di grandi tragedie, non si può parlare solo di “propri” morti, ma di morti e dolore che appartengono a tutto il genere umano se non altro perché ne segnano la Storia, anche il futuro quindi. In ogni caso ai tabù e ai dogmi ci si deve opporre, qualunque verità può e deve sempre essere sottoposta e magari risottoposta a critica, a nuove indagini, soprattutto le verità ufficiali, che di norma sono sempre emerite balle cui la gente è costretta a credere per forza  pena quanto meno il biasimo collettivo, sociale.

La verità ufficiale dice che Carlo Borromeo era un santo, quale è stato ufficialmente dichiarato, mentre invece era solo un sadico, un uomo di potere prepotente che per esercitare meglio il potere voleva mettere sotto controllo perfino le coscienze dei credenti della diocesi di Milano (a quell’epoca enorme) arrivando ad usare anche il sacramento della confessione per tutto sapere e denunciare all’Inquisizione tutto il denunciabile. Insomma, metodi di indagine peggio che kafkiana e metodi di controllo collettivo più capillari, subdoli e invasivi di quelli nazisti e stalinisti messi assieme. La verità ufficiale parla di milioni di vittime delle persecuzioni subite dai cristiani prima di Costantino, ma se si va a indagare si scopre che sono leggende, i casi documentati di uccisioni sono meno di una ventina, come ha documentato tra gli altri l’ex sacerdote cattolico Karlheinz Deschner con la sua monumentale storia in 10 volumi ( http://www.uaar.it/uaar/ateo/archivio/2001_2_art2.html ).  Anzi, è la Chiesa cristiana che è poi diventata persecutrice – per secoli e secoli – dei non cristiani, dei quali ha perseguito ovunque e con ogni mezzo l’esproprio e la confisca dei beni e lo sradicamento sociale e territoriale (idem) . Come si vede, delle verità ufficiali è sempre meglio diffidare. Del resto non si può pretendere che tutti si siano letti i lavori di Alessandra Chiappano, responsabile del settore didattico dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia e della Fondazione Memoria della Deportazione di Milano ( http://www.giuntina.it/dettautori.asp?AutoreId=288http://www.tecalibri.info/C/CHIAPPANO-A_lager.htm ) o almeno il piccolo ma efficacissimi libretto di appena una ottantina di pagine “Bibliografie ragionate – La Shoah”, con il suo bell’elenco di un centinaio di bibliografie che non lasciano adito a dubbi: dal lavoro di Leon Poliakov e passando per quello monumentale e decisivo di Raul Hilberg pubblicato nel ’61 negli Usa.

Si può essere negazionisti solo quando si nega la Nabka dei palestinesi, che non si vuole – assolutamente NON si vuole – venga paragonata o anche solo accostata alla Shoà. Si può essere revisionisti solo quando la Nabka la si vuole ridurre a poca cosa, ordinario “incidente” della Storia “che da che mondo è mondo è fatta di vincitori e vinti e perciò non possiamo farci niente”. Si può essere riduzionisti e si possono mettere in dubbio le cifre note e cercarne di più sicure solo quando si vogliono nascondere o ridurre il più possibile il numero delle vittime delle stragi compiute dagli israeliani ai danni dei palestinesi, da quella di Deir Yassin alla attuale gigantesca Masada palestinese anziché ebraica chiamata Gaza, riduzioni che si vogliono imporre con “ricostruzioni” spesso francamente indecenti. Si può dire “beh, non siete contenti se si dimostra che le vittime palestinesi degli israeliani sono meno di quelle che si credeva?”, ma non si può assolutamente dire l’analogo e simmetrico “beh, non siete contenti se si dimostra che gli ebrei vittime delle camere a gas sono meno di quanto si credeva?”: se solo lo si pensa sono guai, e se lo si profferisce ad alta voce sono dolori, si viene accusati di ahmadinejadismo. Si può essere antisemiti solo quando si calpestano i palestinesi e gli arabi, semiti anche loro esattamente quanto gli ebrei nonostante il tentativo di certi loro settori di monopolizzare il termine “semita”, perché allora l’antisemitismo diventa buono, ci serve per aizzare all’odio contro i musulmani: “tutti terroristi”!!! Poiché Hamas nel suo statuto porta scritta l’affermazione demenziale che vuole distruggere lo Stato di Israele, ecco che se ne approfitta per farne pagare la colpa anche ai neonati.

Gli adulti di Gaza hanno votato Hamas? Beh, ma allora è tutto chiaro! “E’ solo colpa loro se gli israeliani massacrano anche centinaia di bambini”, così ragionano i nostri democratici e “antifassisti”. Gli stessi “Amici della vita” tanto combattivi contro l’aborto e a favore dell’embrione, tanto sbraitanti a favore dell’infinito calvario di Eluana Englaro e contro la fine della sua sofferenza, ecco che contro la mattanza di Gaza invece non fiatano neppure di striscio. L’ipocrisia di questa gentaglia è disgustosa, a partire dalle dichiarazioni finto equidistanti dell’impagabile (si fa per dire….) governatore della Lombardia, l’ex votato alla castità (ma di che tipo?) Roberto Formigoni secondo il quale “la vita di Eluana è piena” e la testimonianza del padre riguardo certe scelte della figlia può essere vanificata da qualunque estranea purché “amica della vita”. Semmai, questi “Amici” del menga riapriranno bocca solo per protestare contro gli attentati palestinesi.

Ovviamente nessuno osa aprire bocca per dire che Israele invece non ha neppure bisogno di prendersi il fastidio di dirlo, di metterlo per iscritto che vuole distruggere lo Stato palestinese: da 61 anni evita accuratamente che nasca, punto e basta! Nel frattempo ruba la terra e le sue risorse ai palestinesi, infestandone i territori con centinaia di migliaia di coloni fanatici “religiosi” e di fatto peggio dei fascisti. Israele, a differenza perfino di Hamas, non ha una sua Costituzione, quindi non ha nessun bisogno di mettere per iscritto che lo Stato palestinese non lo vuole. La terra palestinese se la prende e basta. Lo Stato palestinese lo impedisce e basta, lo fa abortire di continuo anche a cannonate. Il tutto senza neppure dirlo e tanto meno metterlo per iscritto, continuando però a parlare di “trattative di pace”……

Con il buonismo ormai così tanto di moda e a buon mercato riusciamo a sentirci buoni anche quando in realtà siamo feroci. Ottusi e feroci. La condizione per questo untuso buonismo del cavolo è l’ignoranza, l’ignoranza dei fatti. Che è parente stretta della malafede. La stessa crassa ignoranza, parente stretta della malafede crassa, che permette alla Rai e ai giornali di continuare a mentire parlando di “rapimento” di Emanuela Orlandi e perfino di Mirella Gregori, con un doppio vantaggio: aumentare l’audience e le vendite di copie e tenere nascoste le clamorose responsabilità del Vaticano. Responsabilità più che documentate dai magistrati. Allo stesso modo si ignora per esempio la vastità del fenomeno della demolizione delle case dei palestinesi in Palestina, demolizioni perseguite e realizzate con le motivazioni più varie, tutte però a vantaggio dell’espansione israeliana.
Ecco le cifre delle demolizioni, non inventate da terroristi islamisti, bensì documentate da un gruppo israeliano, l’Icahd ( http://icahd.org/eng/links.asp?menu=10&submenu=1 ), vale a dire The Israeli Committee Against House Demolitions, l’associazione israeliana che si batte contro la abominevole pratica della distruzione delle case dei palestinesi. Pratica che, spiace dirlo, sa innegabilmente di fascismo. E ricorda proprio i metodi che il Giorno della Memoria vorrebbe invece scongiurare almeno in Italia. Purtroppo però solo a parole.

“Statistiche sulle demolizione di case (1967-2009)

L’Icahd stima che 23.535 abitazioni dei palestinesi sono state demolite nei territori occupati a partire dal 1967, sulla scorta di informazioni ottenute dal ministero degli Interni israeliano, dalla Municipalità di Gerusalemme, dall’amministrazione civile, dall’Ocha e da altre fonti delle Nazioni Unite, da gruppi che lottano per i diritti umani dei palestinesi, da Amnesty international da Human Right Watch e altre fonti.

1)      Demolizioni punitive: case demolite come punizione per la gente associata con le stesse case. Questa politica fu sospesa dall’Idf nel febbraio del 2005, dopo che giunse alla conclusione che piuttosto che un deterrente agli attacchi, le demolizioni infiammavano gli abitanti e li inducevano a compiere un maggior numero di attacchi. La pratica è stata ripresa il 19 gennaio 2009. Per quanto questa sia considerata dalla maggior parte del popolo palestinese la principale ragione per cui le loro case sono demolite, in realtà le demolizioni punitive rappresentano solo l’8,7% di tutte quelle effettuate.

2)      Demolizioni amministrative: case demolite per l’assenza di un permesso a costruire. Questo accade nell’area C e in Gerusalemme Est, sotto l’esclusiva autorità israeliana, benché prima dell’esistenza delle aree A, B e C ciò succedeva pure nelle altre aree. E’ importante sottolineare che nella quasi totalità dei casi i palestinesi non hanno altra possibilità che costruire illegalmente, in quanto i permessi sono negati. C’è anche l’evenienza che nell’area B, se un’abitazione è nelle immediate vicinanze di una base militare o di una strada utilizzata dai militari, o anche di coloni, si può incorrere lo stesso in una demolizione amministrativa. Questo tipo di demolizione raggiunge circa il 26,7% dei quelle effettuate.

3)      Operazioni di sgombro/demolizioni militari: case demolite dall’Idf nel corso di operazioni militari, al fine di sgomberare un pezzo di territorio (per qualsivoglia ragione), conquistare un obiettivo militare, o uccidere persone ricercate nell’ambito della politica israeliana di esecuzioni extragiudiziali. Le demolizioni militari costituiscono circa il 64,5% di quelle realizzate.

4)      Demolizioni indefinite: l’Icahd sta raccogliendo informazioni e investigando sullo status di molte demolizioni effettuate tra il 1967 e il 1982. I primi risultati indicano che esse includono demolizioni di tutte  le sunnominate categorie, ma con una maggioranza di operazioni di sgombero militari e punitive”.

Ripeto: questo documento non è di Hamas o degli iraniani, ma israeliano. Le sue cifre comprendono le oltre 3.600 abitazioni che si stima siano state distrutte nel recente conflitto a Gaza, ma non le case dei circa 120.000 drusi e arabi cacciati dal Golan conquistato alla Siria nel 1967, con i loro 134 villaggi completamente demoliti. Calcolando una media di 6 persone per famiglia, abbiamo un totale di circa altre 20.000 case distrutte. In totale, quindi, gli israeliani hanno demolito con motivazioni varie oltre 43.000 case. Senza dimenticare gli oltre 500 villaggi palestinesi, comprese le attuali Sderot e Ashkelon, sottoposti a “pulizia etnica” già a partire dal 1947, cioè da prima che fosse anche solo dichiarata la nascita dello Stato di Israele.

462 commenti
Commenti più recenti »
  1. ségolene
    ségolene says:

    Seconda! ho vinto qualche cosa?

    Non so perchè, ma un post del genere lo aspettavo da almeno 4 giorni.

    sorry pino ma ora me ne vo addurmì, lo leggerò quanto prima.

  2. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x ségolene

    Non hai da scusarti di nulla. Buon sonno.
    Lo avrei scritto 4 giorni fa, e anche 5 o 6, lo avevo sulla punta della lingua, ma preferisco sempre (almeno tentare di) farmi sbollire l’indignazione.
    Mai scrivere piangendo, già sono miope di mio…
    Un abbraccio.
    pino

  3. Vox
    Vox says:

    Mio papa’ era direttore di una succursale di una filatura e non faceva ritorno fino alle 8-9 di sera.
    Io non lo vedevo mai.
    @ Anita

    Appunto. E questo sarebbe un modello di esistenza a cui inspirarsi? Un modello che porta una felicita’ e una realizzazione di se’ che non sia meramente materiale?
    Io voglio immaginare un mondo in cui le tecnologie servano non ad aumentare i profitti di poche super-multinazionali (ovvero dei loro capi e azionisti), ma a migliorare la qualita’ della vita degli uomini, delle donne e dei loro figli, sostituendo dove possibile la fatica umana, lasciando il tempo di vivere. E vivere non significa pensare continuamente a come fare per tirare a campare, oppure per accumulare denaro. Questo e’ il modello di mondo che abbiamo avuto fino a oggi, tra feudalesimo, monarchie varie e capitalismo, in cui vivere equivale, per alcuni, correre dentro una ruota come topi, per altri (pochissimi) godere del correre nella ruota degli altri (moltissimi). E questo e’ un modello che non funziona. Questo non e’ progresso. Questa e’ la perpetuazione di un sistema barbaro.

    Naturalmente, perseguire la felicita’ e’ un compito difficile e lontano, e parlarne in un periodo in cui la maggioranza di noi lotta almeno per sopravvivere, per conservare un lavoro, un tetto sopra la testa e un piatto in tavola, sembra fuori luogo o prematuro. Ma io credo che in tutte le lotte, accanto alle strategie e alle mete a breve termine, bisogna conservare nel campo visivo anche le mete a lungo termine.

  4. Vox
    Vox says:

    malafed…
    @ Pino

    Malafede. E’ questa la parola chiave di tutto.
    Su alcuni siti stranieri leggo che l’olocausto (ebraico ovviamente) e’ la nuova “religio” e trovo che sia vero. E’ davvero una nuova forma di assolutismo di pensiero, con tanto di nuova inquisizione che bolla i moderni “eretici” come anti-semiti (quando semiti sono anche e soprattutto gli arabi), creando leggi-bavaglio apposite, ad-razzam, per mandare in galera i piu’ recalcitranti.
    Tuttavia, ho la sensazione che finira’ per dimostrarsi un autogoal.

  5. Peter
    Peter says:

    xAnita

    mia cara, auguri posticipati per il tuo compleanno.
    Apprendo ora di essere Pisolo, e mi sta benissimo. Infatti mi piace dormire, ed anche sognare, per inciso. Ed interpretare i sogni.
    A proposito, temo che il lavoro abbia poco a che vedere col desiderio di passare tempo in casa con moglie e figli. Semmai, puo’ diventare una comoda scusa per evitarlo. So di molti disoccupati che a casa ci stanno solo per dormire, ed a volte neanche quello.
    Mio padre aveva un lavoro fisso, e relativamente ben pagato, per appena 5 ore al giorno. E due-tre mesi di ferie estive. Eppure come padre ‘c’era’ solo quando ero malato da bambino, o almeno cosi’ mi ricordo. Il che ha forse avuto un ruolo in una certa mia vocazione sanatoria o terapeutica, diciamo cosi’. Per il resto, ogni occasione era buona per sgattaiolare fuori di casa, e tenersi alla larga da un ruolo che certo gli era poco congeniale. C’est la vie

    ciao, Peter

  6. Anita
    Anita says:

    x Alex #4

    Era il mondo di chi si vuole fare strada ed e’ ancora adesso.

    Non solo, mio papa’ viaggiava per la ditta ed andava a scuola serale per imparare “bene” il francese, necessario per il suo lavoro.

    In Italia, non negli US.

    Mia nuora lavora 12 ore al giorno, e’ in management in un ospedale, salario fisso, deve essere disponibile a qualsiasi ora, anche di notte.
    E’ infermiera con il dottorato in psichiatria.

    La vita non e’ facile, se si vuole un posto facile si puo’ sempre andare al catasto…o qualsiasi impiego statale.
    Come in Italia.

    Anita

  7. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Ma cazzo , possibile che nessuno abbia mai lavorato in miniera negli USA e poi al fronte nelle trincee come mio nonno..!!
    Detto ciò senza conoscere veramente un cazzo degli altri ,si sparano sentenze a cazzo..come se solo soltanto qualche cazzuto particolare abbia mai lavorato più di otto ore al giorno..ma verarmente si stanno sparando cazzate alla cazzo di cane..!

    un incazzato
    cc

  8. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Detto ciò dopo aver letto per bene Pino ed il suo post di apertura ,devo ammettere che me ne vado a letto bene incazzato e certo meno” conciliante” per domani…!!

    buona notte

    cc

  9. Anita
    Anita says:

    x Peter,

    Caro Peter,
    grazie per gli auguri, gli anni corrono veloci…
    In riguardo al lavoro, non sempre e’ questione di scelta.
    Non tutti possono scegliere…non tutti hanno appoggio famigliare, and so on………
    Io sono venuta a conoscere mio papa’ da adulta quando venne negli US in visita, nonostante mi sentivo piu’ affezionata a lui che a mia mamma.
    Nella vita ci sono tante circostanze al di fuori del nostro volere, cosi’ come ho scritto a Uroburo:

    Ognuno di noi cammina nelle proprie scarpe.

    Buona notte,
    Anita

  10. Degli Zingari, non gliene frega niente a nessuno. Ma noi lo abbiamo documentato con 2 DVD
    Degli Zingari, non gliene frega niente a nessuno. Ma noi lo abbiamo documentato con 2 DVD says:

    lo sterminio nazista degli Zingari

    Degli Zingari, non gliene frega niente a nessuno. La realtà dei lager è da tempo messa in discussione. Dello sterminio nazista degli Zingari, poi, si sa assai poco: solo negli anni ’60 sono iniziate le prime ricerche storiche. Probabilmente solo a quei matti degli anarchici poteva venire in mente di mettersi a produrre una cosa seria e costosa sugli Zingari. Sfigati che si occupano di sfigati. Eppure la scommessa è quella di fare breccia nel muro di gomma dell’indifferenza, dell’abitudine quotidiana a tragedie e massacri, del pregiudizio verso un popolo “brutto, sporco e cattivo”. La scommessa è quella di aprire il cuore, il cervello e il portafogli di un tot di persone disposte ancora a emozionarsi, a cercare di capire, ad ascoltare le voci e le canzoni, le testimonianze drammatiche e la gioia di vivere di gente diversa da noi, molto diversa. Gente dignitosa.

    Abbiamo prodotto un cofanetto cartonato, a 4 ante, contenente 2 Dvd e un libretto allegato. I due Dvd comprendono documentari, interviste, spettacoli musicali per un totale di oltre 2 ore e mezza di visione. Il libretto di 72 pagine contiene articoli e immagini relative agli Zingari, allo sterminio di cui furono vittime durante la Seconda Guerra Mondiale, alla loro realtà attuale.

    Quanti, non si saprà mai. Diciamo cinquecentomila. Tanti furono, più o meno, i Rom e i Sinti, gli Zingari, o meglio gli Zigeuner – usando il termine spregiativo tedesco – che furono sterminati dai nazisti. Oltre ventimila passarono per il camino del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, all’interno del quale tra il febbraio 1943 e l’agosto 1944 funzionò lo Zigeunerlager, un “campo nel campo” riservato appunto a loro.

    Questo 2Dvd è il n. 05 del catalogo dell’etichetta EDA, acronimo di Editrice A, la cooperativa editoriale anarchica che pubblica da 35 anni la rivista anarchica “A” e che negli ultimi anni ha prodotto alcuni Cd e Dvd legati a Fabrizio De André. Il cantautore genovese ha avuto un rapporto molto stretto con il gruppo editoriale della rivista “A”, sostenendola sia economicamente sia tramite concerti di sottoscrizione. Questo 2Dvd è dedicato a De André, che ai Rom dedicò una canzone (Khorakhané), scritta con Ivano Fossati, compresa nel suo ultimo Cd Anime salve (1996).

    SEGUE su http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/aforzadiesserevento/index.htm

  11. Il genocidio degli zingari
    Il genocidio degli zingari says:

    Il termine Porajmos o Porrajmos (in Lingua romaní «devastazione», «grande divoramento»), oppure il termine Samudaripen («genocidio») indicano il tentativo del regime nazista di sterminare la popolazioni romaní durante la Seconda guerra mondiale.
    Rom appena giunti al campo di sterminio di Belzec

    Al pari della più nota Shoah (il tentativo del regime nazista di sterminare gli ebrei), il Porrajmos fu deciso sulla base delle teorie razziste che caratterizzavano il nazismo e il fascismo, in particolare in seguito alla pubblicazione del Manifesto della Razza.

    Dato che la popolazioni romaní (principalmente Rom ma anche Sinti) dell’Europa orientale non erano organizzate come quelle ebraiche, e poiché non si conosce con accuratezza il numero di romaní che al 1935 vivevano in quei territori, è difficile dire con precisione quante furono le vittime. Ian Hancock, direttore del Programma di studi Rom presso l’Università del Texas ad Austin, suggerisce una cifra che oscilla tra le 500 mila ed il milione e mezzo di vittime, mentre un stima di 220/500 mila vittime è fatta da Sybil Milton, storico dell'”Holocaust Memorial Museum” [1]

    Continua su http://it.wikipedia.org/wiki/Porajmos

  12. I campi di concentramento degli zingari in Italia: CANCELLATI DALLA MEMORIA!
    I campi di concentramento degli zingari in Italia: CANCELLATI DALLA MEMORIA! says:

    In Italia, Rom e Sinti furono imprigionati nei campi di concentramento di Agnone (convento di San Berardino), Berra, Bojano (capannoni di un tabacchificio dismesso), Bolzano, Ferramonti, Tossicìa, Vinchiaturo, Perdasdefogu e nelle Tremiti. Erano Rom italiani, ma anche di altre nazionalità; in particolare un gran numero erano Rom slavi, fuggiti in Italia dalle persecuzioni in patria. Molti di loro riuscirono a fuggire e si unirono alle bande partigiane.

  13. Anita
    Anita says:

    x CC

    Caro CC,
    non e’ necessario lavorare nelle miniere per capire il duro lavoro.
    Mio marito ha fatto il militare, di leva, nel deserto africano e 4 anni di prigionia in Scozia.
    Otto anni di vita rubata.

    Freddo cane, mangiare scarso e lavoro nei campi fino al buio.
    Certo non per sua scelta o ambizione.
    Gli scozzesi non se la passavano meglio.

    Anita

  14. x Degli Zingari, non gliene frega niente a nessuno.
    x Degli Zingari, non gliene frega niente a nessuno. says:

    Bravv! Adesso serve un museo. Quando costano i due DVD?

  15. x post 16
    x post 16 says:

    Clicca su link, trovi scritto tutto lì, anche i prezzi del cofanetto e dove ordinarli.
    Smemoranda

  16. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Ho scorso i commenti prima di leggere il post di Nicotri, visto la reazione di Controcorente meglio anche per me leggere tutto domani!!!
    ______________________________
    Un amico mi ha segnalato che il falsario ha lasciato un post a mio nome anche sul blog Contaminazioni, preceduto da un lungo intervento a firma Rachamim dove si fa un gran parlare di questo blog e del suo blogmaster ovviamente con i soliti offensivi metodi.
    _____________________________

    Buona notte a tutti Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.i

  17. perche' serve la memoria
    perche' serve la memoria says:

    Roma, 21 gennaio 2008
    Oggetto: “Giorno della Memoria” 2008
    Come noto, il 27 gennaio (data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz) ricorre il “Giorno della Memoria”, istituito dal Parlamento italiano con la legge n.211 del 20 luglio 2000, al fine di ricordare la Shoah e rendere omaggio alle numerose vittime, nonché a tutti coloro che, a rischio della propria vita, si sono opposti al folle progetto di sterminio.

    – Si parla li forse di soli Ebrei? Rachamim
    Ma và……và, passi lunghi e ben distesi, testa zubba.

  18. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x perché serve la memoria

    Eviti per cortesia di riprendere a scocciare. Viste anche le panzane che racconta su altri blog per tentare di screditare il mio blog e la mia persona, meglio sarebbe che non si rifacesse vivo qui. C’è un limite a tutto, anche alla maleducazione e alla mascalzonaggine.
    NON allaghi il forum con post lunghissimi come il numero 21, che vado ora a cancellare. Se ci tiene, faccia come tutti: alcune righe del post seguite dal link dove chi vuole può leggerlo per intero.
    La sua propaganda vada a farla da qualche altra parte.
    Grazie.
    pino nicotri

  19. post 18: ARRIGO LEVI CHI?
    post 18: ARRIGO LEVI CHI? says:

    Si tratta dell’Arrigo Levi militante sionista che partecipò alla guerra del ’48 in Palestina diventata Israele? E che è stato il consigliere del Quirinale quando era capo dello Stato Ciampi? E che è lo zio del Ricardo Levi consigliere di Prodi quando era capo del governo?
    Ah si? Ma che bello: l’Italia è l’unico Paese al mondo che ha avuto contemporaneamente due sionisti, per giunta tra loro parenti, consiglieri del Capo dello Stato e del Capo del Governo. Poi ci si lamenta di Cosa Nostra….
    Shalom
    Post scriptum – Che sia un caso che l’Italia è stata fatta diventare filosionista e antipalestinese scatenata?

  20. perche' serve la memoria
    perche' serve la memoria says:

    La sua propaganda vada a farla da qualche altra parte.
    Grazie.
    pino nicotri

    E lei qui cosa fà, se non propaganda? Per di più falsa?
    E perchè non è in grado di sentire o di leggere anche altri punti di vista? Le piace vomitarsi addosso a getto continuo?
    Addio coglione

  21. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rachamim

    1) – Se lei fosse meno ottuso e sapesse leggere si sarebbe accorto che le 48 mila abitazion si riferiscono al periodo dal 1967 ad oggi e comprendono anche quelle dei drusi del Golan, mentre quelle dell’ultima mattanza di Gaza sono “appena” poco pià di 3 mila.

    2) – Dica a Honest R di cercarsi volontari meno incapaci e controproducenti. Quelli come lei e il suo compare di merende sortiscono piuttosto l’effetto contrario, tendono a fare odiare Israele, e questo non è positivo.

    3) – Si scordi la mia preannunciata visita di amicizia e cortesia in Germania con Antonio Zaimbri e altri. Nel caso loro non abbiano cambiato idea, l’ho cambiata io. Con i tipi come lei non voglio avere nuella a che spartire, neppure un caffè.

    pino nicotri

  22. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rachamim

    Detto da lei è un onore. Ma non speri di trascinarmi in una gara di volgarità: a lei la palma, le spetta di diritto.
    Ora speriamo che questo millesimo suo addio sia definitivo, di parola come il suo compare. Vorrei evitare di doverla bannare io, ma se necessario non esiterò a farlo.
    pino nicotri

  23. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Al fine di evitare equivoci…

    La doppia incazzatura di iersera è dovuta ad una coincidenza fortuita..

    Il POST di Pino ci fa ricordare ed a me ha fatto questo effetto che il giorno della memoria ,se vero giorno della memoria deve essere ,dovrebbe partire dal ricordo della Shoah, per rammentare che gran parte della storia dell’umanità è stata una Shoah e che vittime e carnefici sovente si intrecciano per finire a volte di scambiarsi i ruoli!
    Questo se si vuole veramente capire qualcosa….
    Non ci sono popoli eletti,non ci sono vittime e carnefici dati una volta per sempre …ci sono vittime e carnefici …
    E se non si comprende che i carnefici di solito sono sempre gli stessi al di là delle bandiere sotto cui si possono nascondere e che sono sovente diverse..non si capirà mai nulla di vittime e di carnefici…e continueremo..

    Ricordo che nel frattempo in Italy continua la piccola Shoah dei morti sul lavoro…sono già circa 90 a partire dal 1Gennaio di questo meraviglioso 2009…non dico questo così ..TANTO PER NON DIMENTICARE….pare che una delle ultime vittime avesse già lavorato più di 16 ore …TANTO PER RICORDARE…che al di là delle ore lavorate..sembra proprio che nella vita più che una BOTTA di vita serva una BOTTA DI CULO…

    Cosi infatti Tanto PER ricordare come disse PRIMO LEVI.., SE QUESTO E’ UN UOMO….fate un po voi….

    cc

  24. alex
    alex says:

    @ Ciccì (30)
    Ma no caro Ciccì, ti sbagli, dal conteggio bisogna eliminare tutti gli immigrati, gli extracomunitari e i clandestini…così come con l’olocausto si sono persi per strada i numeri di (cito a memoria) omosessuali, testimoni di geova, rom, slavi, dissidenti tedeschi, pentecostali, comunisti, polacchi e…

  25. alex
    alex says:

    @ Pino
    “…La conclusione che viene fornita bella che cotta e masticata agli ignari giovani studenti italiani è che noi italiani, grazie alla citazione dei “deportati militari e politici italiani”, siamo stati vittime dei nazisti come gli ebrei, o quasi. Cancellate tutte le altre vittime e cancellate tutte le nostre colpe, cancellato il fatto che noi dei nazisti eravamo alleati attivi, molto attivi, impegnati nei disastri e delitti di massa della seconda guerra mondiale…”
    – – – – – – – –
    Meno male che a tenere viva la memoria ci pensa La Russa con i suoi discorsi dell’8 settembre, li ricorda? Se penso ai partigiani, ai soldati dell’IMI e agli altri italiani inghiottiti dai lager, mi auguro proprio che perseguitino i sogni di ‘Gnazio (e non solo).

  26. Vox
    Vox says:

    nel frattempo in Italy continua la piccola Shoah dei morti sul lavoro
    @ CC

    Be’, io non la chiamerei ‘piccola’. Una media di tre morti sul lavoro al giorno (senza contare la sfilza di infortuni che lasciano molti disabili a vita) e’ una strage di lavoratori che non sembra fermarsi mai. Gli incidenti sul lavoro capitano ovunque, ma non ho mai sentito di una media cosi’ alta e costante in Europa, come quella nostrana. Triste primato.

  27. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro Vox,
    non disperare..pianino ,piamnino, annetto per annetto, si può sperare di raggiungere quella cifra…!!
    In fondo come direbbe un nostro famoso “forumista” nostrano ,cos’è il tempo?

    cc

  28. Persio
    Persio says:

    Gnazio 2

    … mentre il suo inseparabile amico Maurizio – forse per il ripsetto della par condicio – spara solo cazzate a raffica…

  29. Persio
    Persio says:

    ” Fatto l’accordo sullo sbarramento, un dubbio atroce tormenta il Pd: ce la faremo a superare il 4%…?”. Jena per La Stampa

  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    a
    x Antonio Zaimbri.
    Caro Antonio, sul blog di Goldkorn c’è un post chiaramente falso
    firmato Antonio AZ.
    Le solite pantegane, ma non so distinguere se tra Poppeye, Rachamin o Huato. Comunque, e ci metto la mano sul fuoco, uno di questi derelitti abitanti delle fogne.
    Poveracci.
    C.G.

  31. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    TUTTI I POST INVIATI DA RACHAMIM E FIRMATI “GLI EBREI DEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO”

    Chiedo scusa. L’ineffabile ed eroico Rachamim dai Molti Nomi (e dalle Troppe Parolacce) piange in altri blog e ha pianto in questo che gli ho tagliato dopo il primo la serie dei suoi commenti (se così li possiamo chiamare) firmati tutti “gli ebrei dei campi di ocncentramento”. Afferma dove gli capita che la mia censura ha impedito chissà quale bel dibattito. Ho perciò deciso di pubblicate TUTTI i 32 commenti in questione. Così chiunque è in grado di vedere quale meraviglioso dibattito ho impedito, anche se a onor del vero a me pare che molte argomentazioni, comprese non poche offese da perfetto cialtrone, le ho già lette in commenti inviati da altri noti attivisti/propagandisti del suo genere.
    Un saluto.
    pino nicotri
    ———————————————-
    1)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    insomma , c’è stata o non c’è stata questa Shoà?
    ————————————————–
    2)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    Mah, non so. Dopo parecchio tempo ho fatto una visitina al blog.
    Devo dirvi mi è venuto un vomito a getto, che sicuramente se vi affacciate dalla finestra,(se ne avete una) ne potrete vedere le tracce.
    C’è un balordo dal cervello mummificato,che dice :-Se gli Ebrei Italiani sono per Israele, si devono levare dai coglioni e andare in Israele”.
    E perchè di grazia?Sono Italiani a tutti gli effetti, molto più Italiani di certi……..
    Ci sono anche altri Italiani , che non sono di religione Ebraica e ciononostante sono per Israele. E allora………?
    —————————
    3)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    Poi c’è quello dal cervello bacato, che posta indirizzi di Ebrei nel blog, ed un’altro che dice di essere in possesso di parecchi indirizzi, che prima o poi, andrà a fare loro una visitina,e se non sono a casa, “SCRIVE” , parlerà con i parenti, e che sarebbe in grado, se non corrisposto ad usare altri metodi.
    Ma qui secondo me , si deve chiamare la neurodeliri.
    ——————————
    4)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    xCc
    “resta o non resta”, risposte voglio da te, testa zubba!
    ————————————-
    5)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    Quello che mi immagino, a proposito di civili, è il terrorista Hamas con un mitra che si nasconde dietro una carrozzella con un neonato, di fronte un soldato Israeliano, c’è anche una carrozzella con un neonato, ma stà dietro di lui.
    Il post Nr.43, racconta perfettamente la vignetta di cui sopra.
    —————————————–
    6)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    A chi non può dispiacere dei morti civili nella striscia di Gaza?
    Ma di chi è veramente la colpa?
    ————————————–
    7)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    Se si osserva la distruzione , che gli Israeliani si sono lasciati dietro, i morti civili avrebbero dovuto essere 10 o 100 volte tanto.
    E’ la prova inconfutabile che gli Israeliani hanno fatto il possibile e l’impossibile per non uccidere civili.
    —————————
    8)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    Peraltro, il post scandaloso Nr. 66 si può leggere sulla Repubblica di oggi
    —————————————–
    9)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    ah, le arancine, le sogno
    ———————————————
    10)
    Comment:
    x98
    e chi ha cacciato gli Ebrei dall’Europa e dall’Africa del Nord?
    Prego…… di chi è la colpa?
    ———————————————-
    11)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    La colpa è del bajon?
    —————————————————–
    12)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    “Tra di noi non possiamo ignorare la verità … politicamente noi siamo gli aggressori e loro si difendono.

    Davvero? Non vuoi far lavorare almeno un pò il tuo cervellino?
    ——————————–
    13)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    Si sapeva che ci sarebbero stati molti morti tra i civili, si sapeva perchè gli Hamas terroristi di merda, nella loro brutalità e nel loro cinismo, le loro truppe di combattimento le hanno nascoste tra la popolazione, li hanno usati come scudi.
    Dov’è la novità.
    ————————————-
    14)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    E’ sempre la stessa cosa. Gli Israeliani attaccano, per una giusta causa, e alla fine i mostri sono loro.
    Mi dispiace solo che gli Israeliani cascono sempre sulla stessa trappola.
    ———————————————–
    15)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    La risposta al 107 è facile.
    Non c’è mai stata da parte Palestinese, o da frange di essa, la volontà di arrivare ad una pace vera e duratura.
    Vogliono tutto, quel tutto non si può più dare, per questo si ha bisogno, come ho già scritto, di uomini di buona volontà , con visioni, aperti al compromesso, uomini che sanno che non si può avere tutto, oramai, e che si deve avere il coraggio di fare concessioni, reciprocamente. Quella è la via.
    ———————————————————–
    16)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    xfalco,
    lei di falco non ha niente, più che un falco lei mi sembra una gran testa di cazzo.
    ———————————————————
    17)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    Un Palestinese , ieri, ha tirato una pietra ad un auto di Israeliani che transitava. La pietra però colpendo il copertone è rimbalzata colpendolo alla tempia. Inutili i soccorsi chiamati dagli stessi Israeliani.
    Com’è quel proverbio? Chi cerca di scavare una fossa all’ altro…………
    Questo fatto mi sembra emblematico se paragonato ai fatti di Gaza.
    ————————————————
    18)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    xNicotri
    Lei svia, scivola come un’ anguilla.
    Per esempio non si risponde a certe mie domande.
    Al contrario si ritorna molto volentieri ai soliti discorsi e alla solita solfa di Dajan, Ferrara e Nierenstein
    ——————————————–
    19)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    xNicitri
    Cosi lei ha dimostrato il suo vero volto, il volto di un vigliacco, miserabile e fallito.
    ——————————————–
    20)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    Cancelli quello che vuole.
    La sua viltà, non la potrà mai cancellare.
    ——————————————-
    21)
    URL :
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    e con questo affanculo a tutti gli idioti di questo blog.
    ————————————-
    22)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    xNicotri
    e come potreste sentire la mia mancanza, cosi come siete abituati, fà sempre bene liberarsi di chi vi ricorda ogni tanto le tante bestialità vomitevoli , sempre a senso unico di questo blog.
    E con questo ho chiuso.
    ——————————————-
    23)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    XNicotri
    Se io avessi voluto correggere i suoi errori , di nomi scritti sbagliati ecc., mi sarei passato il tempo.
    Lei non ha altro, ed è lei che come un cane arrabbiato con la bava in bocca, si attacca a cose senza senso.
    Veramente la consideravo un pò più intelligente.
    ——————————————-
    24)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    xNicotri
    Guardi , oltre ciò, che Dajan si scrive , come scritto da me.
    Dunque ancora una volta lei sbaglia.
    Ma và…….và. passi lunghi e ben distesi.
    ———————————————–
    25)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.77.167
    Comment:
    x115 e 114
    ma voi non conoscete il senso della vergogna?
    Fate un piccolo sforzo (o grande) e rileggevi i vostri post,
    non provate vergogna di voi stessi?
    —————————————————-
    26)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.125.119
    Comment:
    Erano la ripetizione uno alla volta delle cose affermate in blocco nel post n. 66, che ho lasciato. 133

    MENZOGNA
    ————————————————–
    27)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.125.119
    Comment:
    Le offese erano giuste
    —————————————————–
    28)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.125.119
    Comment:
    xUroburo
    Se avesse lasciato quei post, la discussione sarebbe stata molto interessante.Purtroppo il blogmaster ha voluto bloccare tutto.
    Lui può fare e sfare, è un suo diritto , di cui se ne approfitta a piene mani. Vergogna
    ——————————————-
    29)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.125.119
    Comment:
    Nooo…. Forse perche’ la gente non arrivava tutta intera, cosi’ ne potevano mettere di piu’ insieme su un letto?…
    ——————————————————
    30)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.125.119
    Comment:
    O forse chi ha scritto una cosa del genere cerca di far credere che la colpa di Israele non sia poi tanto grave?

    – Mica sono tutti come lei.
    Qualcuno dice anche la verità.
    ————————————–
    31)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.125.119
    Comment:
    Babbeo, il mio nome e cognome in questo blog lo scritto parecchie volte. Ad uno ho persino spedito una EMail con il mio nome e cognome. I soliti babbei, che parlano di coraggio e poi hanno paura della propria ombra, di quelli che buttano i fucili e scappano, prerogativa dei soldati Italiani. Babbei che si dimendicano, degli Italiani di religione Ebraica che sono morti ed hanno combattuto onorevolmente nella prima guerra mondiale nell’esercito Italiano ed anche in quello Tedesco, ciò non hanno impedito ai Tedeschi di mandare nelle camere a gas anche loro. Babbeo.
    Niente salverebbe,dovesse ripetersi una tragedia del genere, chi dice di essere anche fascista, che la sciolletta gli è stata tagliata per sbaglio, o di traverso , che magari non esiste più, di finire in una camera a gas.Il principio già sivede di quello che sta succedendo a Roma, criminali nazisti.
    ————————————————–
    32)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=91.36.125.119
    Comment:
    Vedi , ed è con le persone come te, che non vale la pena di parlare, dove gli esempi non vengono capiti ed escono fuori con la solita cagata del:-“Ripetimele di persona queste cose”.
    Non ti vergogni di essere cosi stupido.Qui, in questo blog esistono persone come Marco Tempesta o Controcorrente che non si sognerebbero mai di dire certe stupidaggini, e sai perchè?
    Sono persone serie. Ma ti imboccherò, dato che sei duro di comprendonio.
    Israele è uno stato pronto ad accogliere tutti gli Ebrei del mondo, se è il caso. La mia valigia è sempre pronta e sò dove andare, se nel mio paese vengo perseguitato.
    Gli Ebrei perseguitati, prima che esistesse lo stato d’Israele non sapevano dove andare, non c’era per loro un posto sicuro.
    Tu invece, se un giorno nel tuo paese fossi perseguitato ,dove vai? Dove ti nascondi?Babbeo come sei, io lo sò dove ti nasconderesti.
    ————————————-

  32. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Persio

    Nel blog che avevo a L’espresso ci ho fatto una puntata. Proprio per dimostrare dov’era l’origine di certi guasti.
    Un saluto.
    pino

  33. Persio
    Persio says:

    Secondo l’ambasciatore israeliano in Australia il massacro di Gaza rappresenterebbe una sorta di antipasto all’attacco all’Iran

    (secondo me gli iraniani non vedono l’ora…)

    Israeli envoy to Australia: Gaza op a ‘pre-introduction’ to attack on Iran

    By Asaf Ronel

    http://www.haaretz.com/hasen/spages/1060802.html

    The Gaza operation was merely a “pre-introduction” to the challenge Israel would face from Iran, which will become a nuclear power within a year, the Israeli ambassador to Australia said Sunday.

    According to Australia’s Channel 7 television, Ambassador Yuval Rotem made the statement at a meeting with leaders of the Sydney Jewish community, having first asked that the cameras be switched off.

    While being filmed before the discussion, Rotem said, “The best thing to do is to have a very open dialogue if there are no reporters or journalists here,” before telling the cameraman to stop filming.

    “He said that Israel’s recent military offensives were a pre-introduction to the challenge Israel expects from a nuclear-equipped Iran within a year,” Channel 7 reporter Sarah Cummings said. She also quoted Rotem as saying “Israel’s efforts in Gaza were to bring about understanding that we are ready to engage in a decisive way.”

    Before the cameras were turned off, Rotem said there was room to build new alliances to face Iran, which he called the strategic threat facing all of us. He said Qatar moved toward Iran in 2009, along with radical Islamic elements, seeming to believe no one will prevent Iran from going nuclear.

    Asked to clarify his statements, Rotem said Israel was committed to the diplomatic and economic effort to stop Iran, but that like the Americans, it considers nuclear weapons to be a strategic threat. Uranium enrichment by Iran must be stopped – period, said Rotem.

  34. Anita
    Anita says:

    x Alex

    “alex { 02.02.09 alle 10:36 } Toh, l’angelica signorina che ha preso spunto dalla famiglia Bradford (Eight is not Enough, nel suo caso) in realtà è una serial-mommy (mammina-seriale). Ma dalle parti dei pro-life tutto tace…”
    _________________________________

    La stampa Italiana ne sa’ piu’ di noi.
    Fino ad oggi i dati personali della mamma erano sconosciuti.
    Il nome e l’eta’ ed anche il suo passato.
    Le critiche sono tante, la clinica che le ha concesso l’in-vitro e’ ancora sconosciuta ed ha agito fuori legge.
    Il compagno ha detto che non ne vuole sapere niente e la nonna ha detto: non pensare di ritornare a casa con altri 8 figli.
    Non si sapeva della razza o dello stato matrimoniale.
    Almeno fino a ieri.

    Il welfare dovra’ mantenere tutta questa famiglia…

    Anita

  35. Persio
    Persio says:

    @Pino

    Ho l’impressione che il Mossad e l’Shin Bet in Italia si siano affidati a Pio Pompa e Scaramella per selezionare le spie preposte al monitoraggio del web…

  36. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Annì , dai non dire così ..ma vuoi mettere quanto ha fatto contento “qualcuno” la performance della mammina made in Usa…
    Dì a loro di fare anche uno “sforzetto” economico” per il mantenimento dei pargoli…
    Sai mico te lo devo spiegare io che in fonfo,in fondo , $$$,pagano i buoni propositi..!!

    cc

  37. alex
    alex says:

    @ Pino (41)
    Grazie Pino per averceli riproposti…molto meglio, con il loro umorismo involontario, delle repliche di “Happy Days”!

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