Eluana è scesa dalla croce ed è ascesa a Dio. Noi dobbiamo battere i miserabili ipocriti, che qui smascheriamo, e il disegno politico dell’impoverimento che stanno portando avanti
Eluana è scesa dalla croce dove è stata inchiodata per 17 anni. Ho solo voglia di tacere e di non cedere alla commozione. Al dolore, anche. Posto delle considerazioni che avevo scritto oggi pomeriggio. Aggiungo solo che non oso pensare dove sarebbe sprofondato il nostro Paese se l’andar via di Eluana non avesse svuotato di colpo la rissa forsennata imposta dagli accusatori di professione, gentaglia priva di ogni pudore che accusa di omicidio il padre di Eluana e il presidente della Repubblica italiana, ma applaude entusiasta ai massacri in Iraq e a Gaza e ovunque ci faccia porcamente comodo. In più, da 25 anni questa stessa gentaglia regge la coda di paglia, sporca anche di sangue, del Vaticano riguardo la “misteriosa” scomparsa di Emanuela Orlandi.
La migliore definizione dell’ipocrisia del Vaticano che guida la danza macabra attorno alla via crucis di Eluana Englaro la dà il catechismo della Chiesa cattolica. Per l’esattezza, l’Articolo 2278, come segnalatoci dal lettore “sriscia rossa” con il post n. 164 della puntata precedente, lettore che ringraziamo. Riportiamo l’Articolo 2278 per intero dal sito ufficiale dello stesso Vaticano ( http://www.vatican.va/archive/ITA0014/_P7Y.HTM ) . Prima però aggiungiamo che documentiamo anche le vere condizioni di Eluana, con annessa impossibilità di recupero già da molti anni, pubblicando per intero in fondo a questo articolo la lettera che ha inviato al capo dello Stato Giorgio Napolitano il responsabile delle ricerche dell’istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”, professor Giuseppe Remuzzi.
Ed ecco ora l’Articolo 2278 del Catechismo: ”L’interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all’“accanimento terapeutico”. Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente”.
Come si vede, la lettura dell’Articolo 2278 non lascia adito a dubbi o ad errori di sorta: parla proprio dei casi come quelli della Englaro. E ciò smaschera in un sol colpo sia i prelati di alto rango, che in queste ore si agitano sempre di più, ormai come ossessi, e sia i vari Berlusconi, Ferrara, Feltri, Binetti e compagnia cantante, o meglio salmodiante, che vorrebbe impancarsi a maestri di morale ammantandosi proprio con la morale della Chiesa. L’Articolo 2278 li mette a nudo, mostrandone impietosamente le vergogne e la truffa che hanno portato e stanno portando avanti. Di fronte al loro assalto forsennato deve essere chiaro che non di problema morale o “religioso” si tratta, ma di problema politico.
Il Vaticano con le spoglie di Eluana ha fatto bingo! Non gli par vero di poterne usare i resti modernamente imbalsamati da oltre 17 anni per poter ricominciare a predicare il dolore e la solita “valle di lacrime” salmodiando che “la vita è anche malattia”. Premesso che non c’è nessun bisogno che ce lo ricordi il papa o chi per lui, che come Wojtyla può disporre di cure impensabili per le tasche dei comuni mortali, sta di fatto che non avendo tanto per cambiare nulla da offrirci riguardo la vita ecco che allora ricominciano a rallegrarci con la “valle di lacrime”, cioè con la vita vista come sacrificio e sofferenza necessari per guadagnarsi il regno dei cieli. Beate le Eluane perché il regno dei cieli sarà loro…. Lo speriamo, e di cuore. Intanto però finché siamo vivi vorremmo occuparci del regno terreno, evitando di dover essere delle Eluane come conditio sine qua non per poter poi andare in paradiso.
Il Vaticano fa as usual il suo millenario mestiere, offrendo la solita mercanzia, ma questa volta l’entusiasmo necrofilo con il quale ricchi e straricchi guduriosi di professione come Berlusconi, Casini, Ferrara, Feltri, ecc., saltano sul suo carro processionale è diverso dal solito: non si tratta solo di baciare la pantofola in cambio di voti elle elezioni, e neppure di mettersi a posto con la propria coscienza di credenti, anche perché bisognerebbe prima essere credenti e avere una coscienza. Si tratta invece soprattutto di rintuzzare o almeno ridurre di molto la voglia di bella vita o comunque di vivere decentemente della gente, e soprattutto il bisogno di vivere e di futuro dei giovani, perché la crisi economica in atto non è detto sia cosa passeggera e il declino dell’Italia non è detto che sia solo una ipotesi. La gente già fa fatica a superare la quarta settimana del mese, e c’è già che fatica con la terza…. Per evitare si arrivi a una situazione peggiore delle banlieue parigine tutto fa brodo: a partire dal cercare di convincere la gente ad accettare la croce, la malattia, che tradotto in italiano significa una vita non degna del vivere. Una vita come quella che ci piomberebbe addosso se continua l’inabissarsi delle nostre industrie, dell’occupazione e del nostro potere d’acquisto. Fare accettare quindi – agli altri! – la malattia, a partire da quella che affligge le buste paga e che pare non sia facilmente guaribile….
Che tristezza e che fallimento! Il Berlusconi delle tv dei lustrini, degli spot patinati, del tripudio del consumismo vitaiolo teorico del tutto e di più, l’imbonitore della bella vita a base di Veline, “pacchi” di quattrini in cambio di quiz, il re dei consigli per gli acquisti a gogò, lo spargitore a tutte l’ore di culi e tette in tv e non solo, proprio lui ora si mette a predicare il cilicio! Passi la Binetti, miss cilicio a colazione, ma Berlusconi! Il tombeur esagerato in tutto, dalle bernarde alle ville, dalle barche agli elicotteri, dai miliardi al potere politico…. Anche lui ci i mette a scassarci la minchia travestendosi non si capisce bene se da S. Francesco d’Assisi o da fra’ Cazzo da Velletri. L’ipocrisia del coro salmodiante, dal Cavaliere ai vari stallieri modello Feltri-Ferrara&C, è provata anche dall’entusiasmo con il quale abbracciano tutti invece la distruzione di vite altrui quando per esempio si tratta di appoggiare gli Usa nell’invasione dell’Iraq, anche se motivata con le colossali balle di Bush e non avvalorata dall’Onu. Ferrara è un teorico della “guerra preventiva” all’Iraq, un figuro che quindi dà ragione ex post ai giapponesi che hanno attaccato Pearl Harbour e ai nazisti che hanno invaso l’Urss, visto che tutti costoro erano animati dalla volontà di fare appunto “solo” una guerra preventiva. La lettura dell’augurio di “buona guerra” di Paolo Guzzanti a Israele ( http://www.paologuzzanti.it/?p=903 ), che certo non ha bisogno degli auguri di nessuno, tanto meno di un Guzzanti, è un altro esempio di ottimo mix di cinismo, opportunismo e servilismo, oltre che di decadimento del giornalismo e della politica in Italia essendo Guzzanti un giornalista e un senatore. Beh, del resto come presidente della Camera dei deputati abbiamo avuto una nullità bossiana come Irene Pivetti e come presidente del Senato una caricatura di intellettuale come Marcello Pera, i cui elevati ragionamenti sono sinteticamente riassunti e definiti dal cognome. Leggere il libro che ha scritto a quattro mani con Ratzinger è molto sconfortante. Meglio passare oltre.
A dire il vero con Guzzanti siamo di fronte anche a un caso di egocentrismo un po’ maniacale, se non altro perché ha dato al suo sito il titolo sobrio e modesto di Rivoluzione Italiana. Se è comprensibile che Giuliano Ferrara abbia un ego smisurato perché commisurato alla sua panza e annessa voracità, non si capisce invece perché Guzzanti, che non è grasso, non si abboffa come un maiale e gira sobriamente in bicicletta, lo voglia a tutti i costi imitare, anzi superare. Lotta tra titani? Lotta tra nani e ballerine? Lotta per non essere da meno di una Oriana Fallaci, onde evitare che una volta passati a miglior vita – il più tardi possibile, auguriamo a entrambi – nessuno più se li fili neppure di striscio, magri ricordi svaniti e ignorati dai posteri? Come che sia, sta di fatto che solo in Italia alligna e ingrassa una fauna giornalistica così smodata e priva di misure. Strano, nevvero?
Sì, strano Paese il nostro: il governo e il potere che conta sono di un signore che vende fumo e immagini tramite le sue tv, dietro di lui si impancano a maitre a pensar signori e signorine che vendono fumo e parole a mezzo stampa, mentre tutto attorno detta legge e sussiego il vasto mondo dei creativi, intesi come pubblicitari e fashion designers. Si vede che il Belpaese che prima fu di Giotto e Dante, poi del neorealismo e di Quasimodo, infine di Montanelli e Scalfari, è sempre più il regno dell’immagine e della chiacchiera. La prima degradata a spot pubblicitario, la seconda a baccano leccaculesco.
Beh, del resto sotto quest’ultimo aspetto è imbarazzante perfino leggere la dedica del Machiavelli al famoso Principe, una leccata da fare arrossire sia un eschimese che un keniota o un apache. Figuriamoci perciò le dediche, gli auspici e gli auguri di chi non è un Machiavelli a chi non è neppure un Principe, bensì più prosaicamente solo un principale. Dal Milione di Marco Polo ai miliardi di Silvio Polo (delle Libertà sue personali).
Tutti di colpo impegnati a fare la danza dei monatti attorno alle spoglie di Eluana. Alla faccia dell’Articolo 2278. E della decenza.
Ma quali erano le reali condizioni di Eluana? Le ha descritte il professor Giuseppe Remuzzi, coordinatore della ricerca scientifica dell’Istituto di Ricerce Farmacologiche “Mario Negri”, in una lettera al Capo dello Stato scritta poche ore prima che di Eluana si fermassero anche il cuore e il respiro.
“Caro Presidente Napolitano,
quali sono davvero le condizioni di salute della signora Eluana Englaro ed è giusto o no sospendere alimentazione ed idratazione?
Per poter rispondere penso sia necessario riferirsi alle conoscenze della letteratura medica sugli stati vegetativi. Provo a riassumerle.
Chi vive in stato vegetativo è sveglio, apre e chiude gli occhi ma non ha nessuna coscienza di sé e dell’ambiente. Questo stato può durare giorni, settimane o anche qualche mese. Si chiama “stato vegetativo persistente”. Non è irreversibile, anzi, dopo un po’ qualcuno si riprende. Apre gli occhi non più a caso, in risposta a degli stimoli. Comincia ad esserci qualche forma di coscienza, magari minima, ma c’è. Questi ammalati possono essere confusi, non ricordare il proprio nome, non sapere dove si trovano, ma la percezione di sé e dell’ambiente almeno un pochino ce l’hanno. E se si proseguono le cure i giovani possono perfino raggiungere un certo grado di indipendenza.
Se però dopo un trauma una persona resta in stato vegetativo per dodici mesi allora lo stato vegetativo si chiama permanente. Questa condizione è senza ritorno. La definizione di “Lancet Neurology” – che deriva dalla analisi di tutta la letteratura medica disponibile – non lascia dubbi: “stato vegetativo persistente” è quando si rimane in stato vegetativo per almeno un mese e non è irreversibile. “Stato vegetativo permanente” è quando lo stato vegetativo permane per dodici mesi. Lo “stato vegetativo permamente ” è irreversibile, sempre.
Terri Schiavo è rimasta così per 15 anni, poi s’è sospeso tutto, è morta e le hanno fatto l’autopsia. Il suo cervello pesava 615 grammi, circa la metà del peso di un cervello normale. Non avrebbe mai potuto bere, né alimentarsi da sola perché i centri nervosi che governano la deglutizione erano danneggiati in modo irreversibile. Apriva e chiudeva gli occhi ma non vedeva perché di centri nervosi della visione nel suo cervello non ce n’erano più. «Non ci poteva essere nessuna forma di coscienza in quel cervello, né ci sarebbe mai potuta essere per quanto chiunque si fosse prodigato in tutti i modi possibili», ha dichiarato ai giornalisti del “New York Times2 Martin Samuels, grande neurologo di uno degli Ospedali di Harvard, alla fine del suo lavoro: «Semplicemente non c’erano neuroni».
C’è chi pensa che anche in queste condizioni non si dovrebbe mai sospendere nutrizione e idratazione, fino alla fine naturale della vita, perché interrompere la vita non è mai nel potere dell’uomo.
Ma la fine “naturale” della vita di Eluana Englaro sarebbe stata il 18 gennaio 1992.
Allora è stato sbagliato rianimarla? Assolutamente no. Dopo un trauma della strada se c’è anche solo una possibilità su centomila di farcela, si rianima (“resuscitation” dicono gli inglesi). Per Eluana Englaro è stato così.
A decidere di rianimare Eluana tanti anni fa sono stati i medici. Ed è stato giusto al momento dell’incidente stradale rianimare Eluana con l’idea di poter recuperare almeno qualcosa della funzione del suo cervello. E’ per questo che prima di sospendere le cure è prudente aspettare un anno, proprio per offrire a questi ammalati tutte le possibilità, anche se estremamente remote, di recupero. Dopo, è tutto inutile. Ogni giorno nelle rianimazioni dei nostri ospedali i medici prendono decisioni di fine vita. Ne parlano con i parenti e tengono conto – quando c’è – della volontà dell’ammalato. Ma i familiari il più delle volte preferiscono non decidere: non se la sentono, troppa responsabilità. Si affidano alle conoscenze dei medici e al loro buon senso.
Fare il medico è rianimare, certo ma anche saper sospendere le cure quando sono inutili. Fa parte delle nostre responsabilità. E’ a tutela di chi non ha più speranza perché non debba subire trattamenti inutili. E di tanti che di cure intensive invece hanno bisogno per vivere. Sono quasi sempre giovani o giovanissimi; per loro, vittime di incidenti stradali o della meningite qualche volta nelle rianimazioni dei nostri ospedali non c’è posto. Questo sì che è un delitto. E lo sarà di più se si imporrà ai medici di impegnare risorse e posti, che nelle rianimazioni non bastano mai, per trattamenti futili.
Ma di chi muore perché non c’è posto in rianimazione non si parla: non ne parlano i giornali e nemmeno gli uomini di Chiesa. Per quelli che muoiono perché “non c’è posto”, di decreti-lampo non se ne fanno.
La ringrazio, Signor Presidente dell’attenzione e mi auguro che queste note possano essere utili per orientare i provvedimenti che il Governo sta per assumere e che Lei sarà chiamato a ratificare.
Giuseppe Remuzzi”
X Sylvi
grazie !
cc
x Anita
grazie !
cc
@ Ciccì (145)
Giulietti: “…sarà comunque il caso di non lascare sola la CGIL…”
– – – – – – – –
Quando cesserà di andarsene per i cavoli suoi se al governo non ci sono i suoi “azionisti di riferimento”, quando la finirà di interpretare il suo ruolo come quello di volano tra il Partito/i e le masse lavoratrici e quando, soprattutto, la smetterà di continuare a suddividere le compagini governative, indipendentemente dai provvedimenti emanati o mancati, tra “amiche” e “nemiche”, allora forse…
caro Alex,
i sindacati, come ben saprai, non sono “organismi” politici ,in quanto non chiedono voti alle elezioni.
Fanno dei contratti..in regimi democratici..
Da questo punto di vista..si potrebbe perfino “declinare” in chiave strumentale la presenza in “piazza” e le dichiarazioni di Di Pietro ed Italia dei valori…!!
Poi come tutti gli “organismi” composti da uomini,possono nel tempo 2sbagliare” in quanto preda anche loro dei “burocratismi”..non sono per dirla tutta organismi ..divini!!!
Ma se rinunciano alla loro funzione fondamentale di “contrattazione” a “priori”, cosi come anche recita il più genuino credo “liberale”…,finiscono per diventare associosazioni e club,esattamente come qualsiasi Polisportiva di paese.
Allora bisogna ..interpretare..e di interpretazione in interpretazione ..magari anche chiedersi chi diavolo abbia mai risolto i guai economici della Cisl, ..per esempio…
Dopodichè se ..in un frangente storico politico..come l’attuale determinati interessi coincidono..direi non sia proprio il caso di “sputarci” addosso..in nome di ..”non so ben cosa..”
Vedi , personalmente ..mi devono spiegare “IL cosa”,alla mia età ..poi decido..e valuto..!!
Poi sai..per me va bene tutto…ma quello che ho detto non è un pensiero “vetero-alcunchè” ..è soltanto buon senso montanaro..
cc
Il reato di apologia e istigazione a delinquere è già previsto e punito dalla legge, chiunque ne venga accusato oggi viene processato e, se colpevole, condannato. D’Alia e i suoi mandanti non vogliono attendere il processo, né la sentenza, vogliono emettere subito il verdetto di colpevolezza obbligando i provider ad oscurare da subito il sito. Poi, chi se ne frega del processo.
Un emendamento antidemocratico e incostituzionale che cancellerà l’informazione in internet in un soffio equiparando l’Italia alle uniche due nazioni al mondo che hanno queste restrizioni: Cina e Birmania…
… Se questo golpe non si arresterà alla Camera scenderemo in tutte le piazze d’Italia. E ci rimarremo.
On. Antonio Di Pietro.
l senatore D’Alia dell’UDC vuole oscurare la Rete. Ha proposto un emendamento, approvato in Senato, a un disegno di legge di Brunetta che obbligherà i provider a oscurare siti, blog o social media come YouTube e Facebook su richiesta del ministero degli Interni per reati di opinione, ad esempio un filmato o un gruppo che invitano a non osservare una legge considerata ingiusta. Senza nessuna sentenza della magistratura. Questo, oggi, avviene solo in Cina.
Beppe Grillo.
x CC
Caro CC,
confermo quello che ha scritto Sylvi.
Una mia amica, Beth, e’ ritornata in patria dopo 3 anni a Jinan in Cina dove suo marito ha aperta una ditta.
Il marito e’ ancora li’.
Una breve telefonata ha mi ha descritta la situazione in Cina.
Anita
caro CC,
si sono “dedicati” alla conclusione della tragica vicenda di Eluana:
il governatore
il sindaco
ex ministri DC; ex sottosegretari socialisti,parlamentari PD e PDL in carica, cattolici praticanti, catt. non praticanti, agnostici, atei, un avvocato liberale e …hanno espresso pubblicamente il loro pensiero dieci preti che sono le colonne dell’accoglienza, in questa regione.
Illy ha pubblicamente dichiarato che lui approva il Sindaco di Udine.
Alla faccia di Berlusconi, Sacconi, Formigoni e gli altri…oni!
Allora si può fare, si può provare ad essere “un paese normale”,
dove tutti e ognuno fa con impegno la sua parte per un obbiettivo di civiltà, e di sviluppo.
Te li vedi D’Alema ed Epifani?
Un Bersani non fa primavera!
ciao Sylvi
Il grande imbonitore orecchiuto arcoriano, per la sua marionetta sarda Cappellacci, fa di tutto, promette anche mastodontiche cazzate sulla pelle dei poveri operai del Sulcis, tanto lui con quella faccia di bronzo che si ritrova può benissimo farlo.
Ma possibile che non venga mai il momento di presentare il conto a questo ineffabile ometto?
“Chiamo Putin e salvo gli operai”
e la fabbrica sarda chiude
Ecco gli ultimi frutti della campagna elettorale di Berlusconi in Sardegna a sostegno del candidato Pdl.
Aveva promesso ai 700 lavoratori della Eurallumina a Portovesme in Sardegna, di proprietà di un’azienda russa, che si sarebbe adoperato per aiutarli, intervenendo di persona presso il suo amico Putin. Risultato? La fabbrica chiude.
Se ancora qualcuno, avesse dubbi sullo spessore di statista di questo megalomane incallito, questa è la riprova che siamo governati da un’incapace, da un’attaccabrighe, offensivo e privo di scupoli, che dice e disdice dopo poche ore, senza il minimo imbarazzo.
la primavera la farà Bersani a tempo debito assieme ad altri, tempo e paglia maturano le nespole.
oramai i comunisti son scomparsi, pigliatevela con i fascisti che ci stanno rovinando o con i preti che seminano scompiglio per guadagnarsi quell’otto per mille vergognoso, punto.
Che dire? Ormai la P2 è al governo, e sta attuando il piano di rinascita di Gelli, come confermato più volte dallo stesso Gelli: 1-depotenziamento dei sindacati 2-acquisizione di media e di giornalisti “amici” 3-attacco alla Magistratura nell’ottica della sua destrutturazione ed asservimento al potere politico 4-riduzione a due partiti per lasciare l’illusione della democrazia 5-impoverimento e svuotamento dell’istruzione pubblica a vantaggio di quella privata. La debole, finta opposizione vuole in realtà le stesse cose. Si tratta solo di una guerra di potere fra Logge diverse.
da comedonchisciotte.org
l’industria del nord-est sta soffrendo le pene dell’inferno, migliaia di operai sono sul lastrico e il nostro premier che fà, nulla di nulla e voi mi andate a guardare Bersani e D’Alema, ma fatemi il piacere, fatemi.
oisservate orbi; Mentana è stato estromesso per un non nulla, questo è fascismo strisciante porca miseria.
Stipendi d’oro
Stando a uno studio del professor Antonio Merlo dell’Università della Pennsylvania, che ha monitorato gli stipendi dei politici americani, quelle agendine costano da sole esattamente 28.000 euro (abbondanti) più dello stipendio annuale dei governatori del Colorado, del Tennessee, dell’Arkansas e del Maine messi insieme. È vero che quei quattro sono tra i meno pagati dei pari grado, ma per guidare la California che da sola ha il settimo Pil mondiale, lo stesso Arnold Schwarzenegger prende 162.598 euro lordi e cioè meno di un consigliere regionale abruzzese.
Sono tutti i governatori statunitensi a ricevere relativamente poco: 88.523 euro in media l’anno. Lordi. Meno della metà, stando ai dati ufficiali pubblicati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, degli emolumenti lordi d’un consigliere lombardo.
Lo “strano” bilancio di Palazzo Madama
Le spese correnti registrate a Palazzo Madama durante il 2008, sarebbero salite, tra agendine e stipendi, di quasi 13 milioni rispetto al 2007 per sfondare il tetto di 570 milioni e mezzo di euro. Circa un milione e 772.000 euro a senatore. Con un aumento del 2,20 per cento. Nettamente al di sopra dell’inflazione programmata dell’ 1,7 per cento.
Tra le spese “bizzarre”, oltre alle già citate agendine e ai 19.080 euro in sei mesi per noleggiare piante ornamentali, gli 8.200 euro per «calze e collant di servizio» (in soli tre mesi), ai nuovi vitalizi ai 57 membri non rieletti e dei 7.251.000 euro scuciti per pagare gli «assegni di solidarietà» ai senatori rimasti senza seggio, ci sono anche gli assegni di reinserimento sociale di Mastella (307.328 euro) e Cossutta (345.600 euro), quello di Alfredo Biondi (278.516), quello di Francesco D’Onofrio (240.100).
Il conto è salato
Se Quirinale, Senato, Camera, Corte costituzionale, Cnel e Csm costavano tutti insieme nel 2001 un miliardo e 314 milioni di euro, oggi pesano sulle casse pubbliche per 2 miliardi e 55 milioni di euro..
Carlino; Lei segua meglio la politica. Si è votato circa dieci mesi fa e la coalizione del Dottor Berlusconi ha ottenuto dal popolo italiano una maggioranza bulgara, il popolo ha votato in piena libertà, non c’era nessuno che avesse il mitra puntato alla schiena, ma perchè se la prende con l’opposizione?, se la prenda con il popolo stolto che ha premiato un bandito e rispetti l’opposizione, non faccia di ogni erba un fascio, punto.
X Passator cortese 159
Niente di nuovo,si sa che benedetto 2x8X%0 in questo è infallibile.
L.
Cara Sylvi,
e quando mai io in questo Blog , ho affermato che “una rondine fa primavera” ?
Da montanaro qual io sono e fui,ti posso solo rispondere che conosco la differenza tra “Rondoni” Rondini”,Falchi,Aquile,Poiane ,Gufi e Civette…!!( e topi)
Però so una cosa ,che anticamente quando si trattava di Valanghe , i montanari costruivano tutti insieme Paravalanghe per salvare il Villaggio…sai, mica perchè si volessero poi tanto bene tra di loro..ma di una cosa erano sicuri ..che quando cascava la Valanga, non faveva distinzioni tra furbi, più o meno furbi ect,ect,ect..
Poi dopo tornavano a discutere in Primavera sul perchè io avessi due vacche e quell’altro quattro…
Ma era un’altro problema…e intanto sopravvivenano comunque quasi tutti ,fino al prossimo inverno..
Diversamente si scendeva a Valle, sperando di non farsi prendere troppo per il ..”culo” dai furbi” notai” del fondovalle…!!
cc
Problemino della sera e un po’ di calcolo orale femminile!
Eh già, perchè “le calze e i collant di servizio” (doppio sic!!!!!),
mi hanno veramente incuriosito.
8200 euro in tre mesi fanno 2740 al mese.
Un buon “autoreggente (i collant costano meno) di servizio” costa 5 euro; 8 con 10cm di pizzo. Quelli della Perla che sono il top 12/15 euro con 15cm di pizzo, alla Brambilla per intenderci!
Comunque con quelli da 5 fanno 548 autoreggenti al mese.
Quanti autoreggenti per senatrice?
Sono qui considerate nel computo anche quelle maschili?
Le incognite sono:
a- non mi ricordo quante sono le senatrici
b- se le poltroncine del Senato hanno “spuntoni” che tirano i fili se alzi leggermente la gonna.
C’è qualcuno informato? Metto 10 in pagella.
Sylvi
Cara Anita,
ti ringrazione ancora, e mentre sto tentando di tirar fuori il sonoro da quello che mi hai “postato”…ti dico anche il perchè mi incuriosisce tanto la Cina!
L’analisi è corretta ….,poichè se tanto mi dà tanto , l’inurbamento cinese con il conseguente ritorno di disoccupati a casa, crea un problema di non facile soluzione…
Ovvero l’economia cinese di base fondata ancora sul villaggio fino a poco tempo fa, sarà in gardo di sopportare enormi masse di “senza-lavoro” che tornando indietro avranno nel frattempo perso il “diritto”a quei “pochi” beni di sussistenza che il villaggio comunque garantiva?
Ovvero , visto che le Crisi sono “intinseche ” al sistema capitalistico (nonostante il sistema “ferreo” di controllo sociale)
saranno in grado i nostri eroi di resistere allo scoppio di queste contraddizioni?
Piccolo particolare da non sottovalutare… infatti.. in caso di crisi profonda del sistema.. basteranno “quattro cannoniere”,ancorchè bene armate a risolvere il problema??..
abbiamo già dei problemi nelle desolate lande dell’AFghanistan
cc
Da Ex-post -telegrafonico in pensione…
Leggo che Bernabè ad un convegno di forza Italia, si è opposto ad un disegno dello scorporo della rete -telecom…
Ora , tralasciando le ragioni di fondo di tale presa di posizione…ho fatto una breve riflessione…
Lo sapete quanto ci vuole per mettere KO in ITaly , quasto prezioso giocattolo di Internet, e telefonini vari con i quali oggi stiamo tutti brillantemente giocando?
Se qualcuno me lo chiede ,una rispostina si può dare ..!!!
cc
x CC
Di solito ricevi il sonoro?
Io uso Windows XP, e’ facilissimo controllare.
Ogni tanto mi capita con i MIDIs e trovo sempre che la colonna e’ scesa sul “muto”.
Anita
Cara Sylvi,
ho ancora riflettuto DA BUON MONTANARO SABAUDO,alle tue parole e visto che sei brava in calcoli orali femminili, mi sapresti disegnare un “personaggio” che si adatti ai tuoi gusti per il “salvamento”del Villaggio.
Non mi costringere ad entrare in poltica alla mia età..sono rimbambito già di mio …anche se dalle vinacce ,siamo bravissimi ad eliminare per intero il metanolo ..!!
cc
… eila!!! come vaaa?¿ eccomiqqua, dopo i vari incantesimi e fatture cosmiche del marco tempesta, dopo gg riesco a mandare un saluto agli amichi/e … arruotalibera, seconda notte di luna piena, ora che ho sistemato la mamma, ppuo anche calare ed io riposare un ppo, dopo tanto trambusto… cosiccheè…
Abbacchi e bbacci a Tuti, Beli e Bruti sempre Vs. Diavolaccio..
Faust
Un homme, sans doute d’origine tamoule, s’est immolé par le feu jeudi soir sur la Place des Nations à Genève. Il a laissé une lettre dans laquelle il dénonce la situation au Sri Lanka, secoué par de violents combats entre l’armée et les rebelles tamouls.
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Uno Jan Palach tamil si è dato fuoco a Ginevra per denunciare la situazione in Sri Lanka, sede di violenti combattimenti tra l’esercito e i ribelli Tamil. Una delle tante situazioni che ufficialmente sono date come ‘risolte’ ma che in realtà covano sotto la cenere, pronte ad esplodere.
Nuova bevanda a base di piscio di vacca sacra, sarà commercializzata a breve da un’organizzazione nazionalista indiana. pare possa combattere un’ottantina di malattie considerate incurabili.
Mah, più male di certe bevande che vanno per la maggiore, non può fare.
–Une organisation nationaliste hindoue, connue pour son hostilité aux importations de denrées occidentales «corruptrices», a l’intention de commercialiser une nouvelle boisson non alcoolisée à base d’urine de vache sacrée. —
«L’urine de vache permet de soigner 70 à 80 maladies incurables, tel le diabète. Toutes peuvent être guéries grâce à l’urine de vache», a expliqué Om Prakash, directeur des services de protection des bovins. (le matin.ch)
Air France è in crisi e sta per sopprimere un migliaio di posti di lavoro. E meno male che doveva risolvere la questione Alitalia!
–Le transporteur aérien finit lui aussi par être touché par la crise. Air France KLM annonce une perte d’exploitation de 194 millions d’euros au troisième trimestre 2008. Surtout, la compagnie va supprimer un millier d’emplois.–(l’express.fr)
“On vit au XXIe siècle”, s’est emporté Franz Wild, le vicaire du diocèse de Linz, résumant l’état d’esprit de tout un pays. Dans ce bastion où le Vatican garde de son influence, les décisions de Benoît XVI suscitent consternation et colère, alors que la hiérarchie catholique autrichienne est engagée dans une difficile modernisation. 370 000 personnes ont quitté l’Eglise depuis quinze ans, dont 40 000 dans la seule année 2008.
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La gerarchia cattolica austriaca, impegnata in una difficile modernizzazione, protesta contro le decisioni di Benedetto XVI, che suscitano costernazione e collera: “Viviamo nel XXI secolo!” protesta il vicario della diocesi di Linz, facendosi portavoce di tutta la nazione. 370.000 person hanno lasciato la chiesa negli ultimi 15 anni, 40.000 nel solo 2008,in una nazione ritenuta ‘fedele’,
Il n’y a personne ce soir dans ce blog.
Accà nun ce sta nisciuno.
A domani allora! Bonne nuit tout le monde.
http://www.lefigaro.fr/lefigaromagazine/2009/02/13/01006-20090213DIAWWW00610-arret-sur-image.php
Tra le immagini cliccabili c’è un lago a forma di cuore.
Buon San Valentino!
Cerutti è sempre all’erta.
C.G.
caro Marco,
buon S.Valentino anche a te, cui sicuramente non mancherà piacevole compagnia!
Forse mio marito si ricorderà di portarmi una rosa, altrimenti dirò: ma va, è tutto consumismo!!!
La famosa volpe …ormai piuttosto spelacchiata….
UOMINI! PORTATE UN FIORE; ANCHE DI CAMPO; ALLE VOSTRE DONNE!!”!!!
Sylvi
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Un puzzle per San Valentino. (suono)
Anita
Cara Silvy,
a casa mia non si festeggia il San Valentino ma rigorosamente l’otto marzo.
Buffe le usanze, no? U.
caro CC,
è una tragedia darti una risposta.
Mi sono posta tante domande:
– ma noi ci sentiamo sudditi o cittadini?
– sappiamo che farcene della democrazia o non ce ne importa un fico?
– preferiamo una libertà faticosa o una delega comoda?
– abbiamo chiaro il concetto di comunità dove il “nostro” è “mio” e devo averne cura?…
Mi sono sentita un po’ schizofrenica in questi giorni, ascoltando e leggendo ciò che dicevano i ragazzi.
Dalle stelle alle stalle!
La prima risposta che volevo darti era:
ognuno di noi scelga bene i suoi rappresentanti nell’ambiente in cui vive!
Ma è possibile farlo senza condizionamenti???
La libertà e la coerenza sono merce forse per ricchi e per incoscienti. O molto coraggiosi e generosi.
Oppure fanno come consiglia Uroburo: andarsene!
Uroburo, purtroppo, non ha torto! Temo che questa nazione sia cotta.
Altrimenti Berlusconi non avrebbe vinto!
Ti confesso che sono arrivata a un tale punto di abiezione da pensare che se dx deve essere, meglio Fini!
Mio nonno si rivolta nella tomba!
Della sx tu, quanti Bersani vedi? E non è De Gasperi!
La Chiesa: non vado a trovare mia zia, perchè non posso baruffare con una quasi novantenne purtroppo lucidissima!!!
Mah,mah e mah!
mandi Sylvi
caro Uroburo,
perchè non entrambi? Un fiore è sempre un fiore!
Fa più strada un fiore che un mugugno! Lapalisse (forse).
Sylvi
cara Anita,
domani troverò il tempo per cimentarmi!
A occhio non è così facile.
Buon S. Valentino anche a te.
Anche l’amicizia è amore.
Buonanotte e grazie.
Sylvi
x TUTTE E TUTTI
Felice S. Valentino! Anche come anticipo per un felice 8 marzo.
Un abbraccio.
pino
Cara Silvy,
se avessi davanti l’alternativa secca di votare o Fini o il Banana oppure di essere buttato giù dalla torre (in caso di astensione), voterei anch’io per Fini. U.
Beh, buona notte a tutti U.
a me non importa un accidente ne’ di S. Valentino ne’ tantomeno dell’8 marzo.
Questione di feeling…
Peter
Mi meraviglio di voi tutti, vi credevo più perspicaci, il consumo di collant delle parlamentari è perfettamente congruo, voi non vi rendete conto di quanti collant può giornalmente deteriorare l’uso del cilicio.
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Caro C.C. – “….. quanto ci vuole per mettere KO in ITaly , quasto prezioso giocattolo di Internet, e telefonini vari con i quali oggi stiamo tutti brillantemente giocando?”
Tra i miei cronometri sportivi ne ho una con fotocellula che rivela un millesimo di secondo ma credo non sia sufficiente.
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S. Valentino, quando ero piccolo mia nonna mi diceva che ero nato il giorno del protettore dei matti, come santo non era un gran che, poi si è venduto alla Perugina ed ha fatto carriera.
Anche a casa mia si festeggia con più enfasi l’8 marzo, da una decina di anni però niente mimosa in casa mia nuora ne è terribilmente allergica.
Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.i
San Valentino? Fiori?
Molto piu’ bello portare alla propria donna un fiore (ma anche, perche’ no, una foglia rossa d’autunno, un sassolino colorato, una conchiglia di mare o qualsiasi altra cosa che potrebbe farle piacere) in un giorno qualunque, all’improvviso. Non ogni giorno, ma ogni tanto, con sincerita’ e fantasia.
Farlo (solo) alle feste comandate mi sembra un’ipocrisia e una banalita’.
Mi e’ sempre piaciuta l’idea del non-compleanno festeggiato ogni giorno (Alice nel Paese delle Meraviglie), come rottura di schemi vuoti e stantii.
L’8 marzo non e’ in alcun modo paragonabile a San Valentino.
Ha un significato storico oltre che politico. E’ una memoria, un modo per ricordare donne morte tragicamente sul lavoro (l’incendio della fabbrica Triangle* , New York, 1911, dove 148 persone, la maggior parte donne, persero le loro vite) e per onorare la lotta femminile per l’ottenimento dell’uguaglianza sociale.
* La Triangle Shirtwaist Company produceva le camicette alla moda di quel tempo, le cosiddette shirtwaist (New York).
Di proprietà di Max Blanck e Isaac Harris (!), la compagnia occupava circa 500 lavoratori, la maggior parte giovani donne immigrate dalla Germania, dall’Italia e dall’Europa dell’est.
Alcune donne avevano 12 o 13 anni e facevano turni di 14 ore per una settimana lavorativa che andava dalle 60 ore alle 72 ore.
Il 25 marzo 1911, un incendio divampo’ all’ottavo piano della Shirtwaist Company. I proprietari della fabbrica, Max Blanck e Isaac Harris, che al momento dell’incendio si trovavano al decimo piano e che tenevano chiuse a chiave le operaie per paura che rubassero o facessero troppe pause (ricorda niente?), si misero in salvo e lasciarono morire le donne (obviously).
Il processo che seguì li assolse e l’assicurazione pagò loro 445 dollari per ogni operaia morta, mentre il risarcimento alle famiglie fu di 75 dollari (sic!). Della serie: come ammazzare le proprie operaie e guadagnarci pure.
x Sylvi
Hai ragione,
io mi sono spazientita ed ho sgarrato.
Si puo’ sempre cliccare “solve”.
‘Notte, Anita
x Peter
Anch’io non ci ho mai tenuto a tante feste.
Ricordo benissimo quando mio marito acquisto’ lo spazio per un cartellone sull’auto strada non lontano da me.
C’erano due cuori trafitti, un breve messaggio col suo nome ed il mio.
La foto fini’ sul giornale di Kent County, la contea su cui vivo.
Apprezzo tutto, apprezzo il pensiero.
Alla sua morte aggiunsi quella foto al collage di foto nella casa funeraria.
A proposito, non hai detto piu’ niente del tuo innamoramento…sei ancora innamorato o era un amore passeggero?
Non devi rispondere se non vuoi.
Bye, Anita
Per il passator cortese
Ma lei li segue i lavori in Parlamento?
Li’ si che c’e’ maggioranza bulgara.
L’unica opposizione la fa Italia dei Valori. L’altra opposizione gli da pure addosso quando lui denuncia fatti gravi (leggi l’aggressione alla magistratura e le false accuse mole al Presidente Napolitana.
Lei ha ragione quando parla di elezioni con maggioranza bulgara perche’ – e qui’ siamo in disaccordo – sia il polo delle liberta’ che la sinistra (del quale non sappiamo nemmeno piu’ come chiamarli) fanno affari insieme (basti vedere il caso Campania).
Le mie idee non credo siano qualunquistiche ma frutto di osservazione dei fatti. Qualche giorno fa i nostri bravi parlamentari si sono fatti un altro ritocchino al loro debole stpendio con accordo trasversale (fatte le solite eccezioni).
Quando non si e’ d’accordo col governo non si abbandona l’aula ma si combatte (dentro e fuori dalle sedi parlamentari).
Dei fatti gravi che si abbatteranno in Italia di qui’ a poco la nostra sinistra non ci sta’ capendo una emerita mazza.
Saluti.
Ancora per il passator cortese…
E’ vero che in Italia non ci puntano ancora il mitra addosso alle elezioni pero’ l’esercito in strada ce lo hanno messo per il momento (loro dicono per la nostra sicurezza).
Oggi le dittature non usano piu’ i vecchi mezzi di repressione perche’ l’opinione internazionale e’ diversa da quella di cinquanta anni fa.
Cambiano gli strumenti – e l’emendamento dell’onorevole d’Alia ne e’ un esempio.
Se e’ vero, invece, che la nostra opposizione sia solo debole (o peggio incapace), il quadro e’ raggelante lo stesso.
La storia italiana ci insegna che una debole ed accondiscendente opposizione ci porto’ al ventennio fascista.
Questo e’ quello che vedo io per il futuro in Italia: una fascismo senza olio di ricino e manganellatori. Ma a volte le botte possono essere un male minore.
Per il momento me ed altri come me vivono gia’ in esilio.
Per Silvy del post 150.
Io in Cina ci vivo. Non in una citta’ industriale ma nella capitale commerciale.
I venti o trenta milioni di disoccupati che si creeranno nei prossimi mesi saranno l’equivalente del 2 o 3 per cento della forza lavoro nazionale (forse anche meno) niente a che vedere con le previsione europee o americane. Il numero e’ comunque grosso ma credo che il governo cinese, che ha accumulato grandi capitali in questi anni riuscira’ a trovare le soluzioni al problema.
Scene di protesta non ne ho viste (ma, ripeto, non vivo a contatto con le fabbriche) e la vita sembra scorrere come prima.
Il fatturato della nostra azienda e’ calato a gennaio del 10% (rispetto al gennaio 2008) ma la nostra e’ una azienda che vende prodotti di lusso (un pasto a venti euro senza vino qui’ e’ considerato un lusso) ma chi spende meno sono sopratutto gli occidentali.
E’ fuori discussione che il governo cinese usa fermezza (ed in qualche caso anche qualcosa di piu’) ma le assicuro che lo stipendio medio dei lavoratori medi continua a salire (qui’ a shanghai del 25% negli ultimi sei mesi in media).
@carlino
… sono daccordo con te. La sinistra è laica e umanista, da socialdemocratica a comunista, cambiano le sigle ma la sostanza è la non competivita dellUmanismo, con individualismi sterili e fini assestessi… fare un partito mix con i religiosi ( es. vomitevoli la binetti e altri ciliciati baciapile vati-cani … come posso essere compaño con ruttelli… etc..) maddai… il PD è un ibrido sterile, non prolifica, non ppuo crescere, ma solo rinsecchirsi, fino allestinzione, e Dalema se la canta e se la suona, ma come i 44 gatti, rimarranno in tre x fila di Uno.
Nel frattempo si puo stare solo con Di Pietro x tappare i buchi e fermare laffondamento… un appoggio provvisorio… ma il Nuovo sono i Grillini… guardie a guardia di Di Pietro, mai lasciarlo solo…. effiato sul collo… tutto il resto è ggia passato… ciao caro, evviva gli Esiliati Uniti, Venceremos!!
Nik Cometa