Eluana è scesa dalla croce ed è ascesa a Dio. Noi dobbiamo battere i miserabili ipocriti, che qui smascheriamo, e il disegno politico dell’impoverimento che stanno portando avanti
Eluana è scesa dalla croce dove è stata inchiodata per 17 anni. Ho solo voglia di tacere e di non cedere alla commozione. Al dolore, anche. Posto delle considerazioni che avevo scritto oggi pomeriggio. Aggiungo solo che non oso pensare dove sarebbe sprofondato il nostro Paese se l’andar via di Eluana non avesse svuotato di colpo la rissa forsennata imposta dagli accusatori di professione, gentaglia priva di ogni pudore che accusa di omicidio il padre di Eluana e il presidente della Repubblica italiana, ma applaude entusiasta ai massacri in Iraq e a Gaza e ovunque ci faccia porcamente comodo. In più, da 25 anni questa stessa gentaglia regge la coda di paglia, sporca anche di sangue, del Vaticano riguardo la “misteriosa” scomparsa di Emanuela Orlandi.
La migliore definizione dell’ipocrisia del Vaticano che guida la danza macabra attorno alla via crucis di Eluana Englaro la dà il catechismo della Chiesa cattolica. Per l’esattezza, l’Articolo 2278, come segnalatoci dal lettore “sriscia rossa” con il post n. 164 della puntata precedente, lettore che ringraziamo. Riportiamo l’Articolo 2278 per intero dal sito ufficiale dello stesso Vaticano ( http://www.vatican.va/archive/ITA0014/_P7Y.HTM ) . Prima però aggiungiamo che documentiamo anche le vere condizioni di Eluana, con annessa impossibilità di recupero già da molti anni, pubblicando per intero in fondo a questo articolo la lettera che ha inviato al capo dello Stato Giorgio Napolitano il responsabile delle ricerche dell’istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”, professor Giuseppe Remuzzi.
Ed ecco ora l’Articolo 2278 del Catechismo: ”L’interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all’“accanimento terapeutico”. Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente”.
Come si vede, la lettura dell’Articolo 2278 non lascia adito a dubbi o ad errori di sorta: parla proprio dei casi come quelli della Englaro. E ciò smaschera in un sol colpo sia i prelati di alto rango, che in queste ore si agitano sempre di più, ormai come ossessi, e sia i vari Berlusconi, Ferrara, Feltri, Binetti e compagnia cantante, o meglio salmodiante, che vorrebbe impancarsi a maestri di morale ammantandosi proprio con la morale della Chiesa. L’Articolo 2278 li mette a nudo, mostrandone impietosamente le vergogne e la truffa che hanno portato e stanno portando avanti. Di fronte al loro assalto forsennato deve essere chiaro che non di problema morale o “religioso” si tratta, ma di problema politico.
Il Vaticano con le spoglie di Eluana ha fatto bingo! Non gli par vero di poterne usare i resti modernamente imbalsamati da oltre 17 anni per poter ricominciare a predicare il dolore e la solita “valle di lacrime” salmodiando che “la vita è anche malattia”. Premesso che non c’è nessun bisogno che ce lo ricordi il papa o chi per lui, che come Wojtyla può disporre di cure impensabili per le tasche dei comuni mortali, sta di fatto che non avendo tanto per cambiare nulla da offrirci riguardo la vita ecco che allora ricominciano a rallegrarci con la “valle di lacrime”, cioè con la vita vista come sacrificio e sofferenza necessari per guadagnarsi il regno dei cieli. Beate le Eluane perché il regno dei cieli sarà loro…. Lo speriamo, e di cuore. Intanto però finché siamo vivi vorremmo occuparci del regno terreno, evitando di dover essere delle Eluane come conditio sine qua non per poter poi andare in paradiso.
Il Vaticano fa as usual il suo millenario mestiere, offrendo la solita mercanzia, ma questa volta l’entusiasmo necrofilo con il quale ricchi e straricchi guduriosi di professione come Berlusconi, Casini, Ferrara, Feltri, ecc., saltano sul suo carro processionale è diverso dal solito: non si tratta solo di baciare la pantofola in cambio di voti elle elezioni, e neppure di mettersi a posto con la propria coscienza di credenti, anche perché bisognerebbe prima essere credenti e avere una coscienza. Si tratta invece soprattutto di rintuzzare o almeno ridurre di molto la voglia di bella vita o comunque di vivere decentemente della gente, e soprattutto il bisogno di vivere e di futuro dei giovani, perché la crisi economica in atto non è detto sia cosa passeggera e il declino dell’Italia non è detto che sia solo una ipotesi. La gente già fa fatica a superare la quarta settimana del mese, e c’è già che fatica con la terza…. Per evitare si arrivi a una situazione peggiore delle banlieue parigine tutto fa brodo: a partire dal cercare di convincere la gente ad accettare la croce, la malattia, che tradotto in italiano significa una vita non degna del vivere. Una vita come quella che ci piomberebbe addosso se continua l’inabissarsi delle nostre industrie, dell’occupazione e del nostro potere d’acquisto. Fare accettare quindi – agli altri! – la malattia, a partire da quella che affligge le buste paga e che pare non sia facilmente guaribile….
Che tristezza e che fallimento! Il Berlusconi delle tv dei lustrini, degli spot patinati, del tripudio del consumismo vitaiolo teorico del tutto e di più, l’imbonitore della bella vita a base di Veline, “pacchi” di quattrini in cambio di quiz, il re dei consigli per gli acquisti a gogò, lo spargitore a tutte l’ore di culi e tette in tv e non solo, proprio lui ora si mette a predicare il cilicio! Passi la Binetti, miss cilicio a colazione, ma Berlusconi! Il tombeur esagerato in tutto, dalle bernarde alle ville, dalle barche agli elicotteri, dai miliardi al potere politico…. Anche lui ci i mette a scassarci la minchia travestendosi non si capisce bene se da S. Francesco d’Assisi o da fra’ Cazzo da Velletri. L’ipocrisia del coro salmodiante, dal Cavaliere ai vari stallieri modello Feltri-Ferrara&C, è provata anche dall’entusiasmo con il quale abbracciano tutti invece la distruzione di vite altrui quando per esempio si tratta di appoggiare gli Usa nell’invasione dell’Iraq, anche se motivata con le colossali balle di Bush e non avvalorata dall’Onu. Ferrara è un teorico della “guerra preventiva” all’Iraq, un figuro che quindi dà ragione ex post ai giapponesi che hanno attaccato Pearl Harbour e ai nazisti che hanno invaso l’Urss, visto che tutti costoro erano animati dalla volontà di fare appunto “solo” una guerra preventiva. La lettura dell’augurio di “buona guerra” di Paolo Guzzanti a Israele ( http://www.paologuzzanti.it/?p=903 ), che certo non ha bisogno degli auguri di nessuno, tanto meno di un Guzzanti, è un altro esempio di ottimo mix di cinismo, opportunismo e servilismo, oltre che di decadimento del giornalismo e della politica in Italia essendo Guzzanti un giornalista e un senatore. Beh, del resto come presidente della Camera dei deputati abbiamo avuto una nullità bossiana come Irene Pivetti e come presidente del Senato una caricatura di intellettuale come Marcello Pera, i cui elevati ragionamenti sono sinteticamente riassunti e definiti dal cognome. Leggere il libro che ha scritto a quattro mani con Ratzinger è molto sconfortante. Meglio passare oltre.
A dire il vero con Guzzanti siamo di fronte anche a un caso di egocentrismo un po’ maniacale, se non altro perché ha dato al suo sito il titolo sobrio e modesto di Rivoluzione Italiana. Se è comprensibile che Giuliano Ferrara abbia un ego smisurato perché commisurato alla sua panza e annessa voracità, non si capisce invece perché Guzzanti, che non è grasso, non si abboffa come un maiale e gira sobriamente in bicicletta, lo voglia a tutti i costi imitare, anzi superare. Lotta tra titani? Lotta tra nani e ballerine? Lotta per non essere da meno di una Oriana Fallaci, onde evitare che una volta passati a miglior vita – il più tardi possibile, auguriamo a entrambi – nessuno più se li fili neppure di striscio, magri ricordi svaniti e ignorati dai posteri? Come che sia, sta di fatto che solo in Italia alligna e ingrassa una fauna giornalistica così smodata e priva di misure. Strano, nevvero?
Sì, strano Paese il nostro: il governo e il potere che conta sono di un signore che vende fumo e immagini tramite le sue tv, dietro di lui si impancano a maitre a pensar signori e signorine che vendono fumo e parole a mezzo stampa, mentre tutto attorno detta legge e sussiego il vasto mondo dei creativi, intesi come pubblicitari e fashion designers. Si vede che il Belpaese che prima fu di Giotto e Dante, poi del neorealismo e di Quasimodo, infine di Montanelli e Scalfari, è sempre più il regno dell’immagine e della chiacchiera. La prima degradata a spot pubblicitario, la seconda a baccano leccaculesco.
Beh, del resto sotto quest’ultimo aspetto è imbarazzante perfino leggere la dedica del Machiavelli al famoso Principe, una leccata da fare arrossire sia un eschimese che un keniota o un apache. Figuriamoci perciò le dediche, gli auspici e gli auguri di chi non è un Machiavelli a chi non è neppure un Principe, bensì più prosaicamente solo un principale. Dal Milione di Marco Polo ai miliardi di Silvio Polo (delle Libertà sue personali).
Tutti di colpo impegnati a fare la danza dei monatti attorno alle spoglie di Eluana. Alla faccia dell’Articolo 2278. E della decenza.
Ma quali erano le reali condizioni di Eluana? Le ha descritte il professor Giuseppe Remuzzi, coordinatore della ricerca scientifica dell’Istituto di Ricerce Farmacologiche “Mario Negri”, in una lettera al Capo dello Stato scritta poche ore prima che di Eluana si fermassero anche il cuore e il respiro.
“Caro Presidente Napolitano,
quali sono davvero le condizioni di salute della signora Eluana Englaro ed è giusto o no sospendere alimentazione ed idratazione?
Per poter rispondere penso sia necessario riferirsi alle conoscenze della letteratura medica sugli stati vegetativi. Provo a riassumerle.
Chi vive in stato vegetativo è sveglio, apre e chiude gli occhi ma non ha nessuna coscienza di sé e dell’ambiente. Questo stato può durare giorni, settimane o anche qualche mese. Si chiama “stato vegetativo persistente”. Non è irreversibile, anzi, dopo un po’ qualcuno si riprende. Apre gli occhi non più a caso, in risposta a degli stimoli. Comincia ad esserci qualche forma di coscienza, magari minima, ma c’è. Questi ammalati possono essere confusi, non ricordare il proprio nome, non sapere dove si trovano, ma la percezione di sé e dell’ambiente almeno un pochino ce l’hanno. E se si proseguono le cure i giovani possono perfino raggiungere un certo grado di indipendenza.
Se però dopo un trauma una persona resta in stato vegetativo per dodici mesi allora lo stato vegetativo si chiama permanente. Questa condizione è senza ritorno. La definizione di “Lancet Neurology” – che deriva dalla analisi di tutta la letteratura medica disponibile – non lascia dubbi: “stato vegetativo persistente” è quando si rimane in stato vegetativo per almeno un mese e non è irreversibile. “Stato vegetativo permanente” è quando lo stato vegetativo permane per dodici mesi. Lo “stato vegetativo permamente ” è irreversibile, sempre.
Terri Schiavo è rimasta così per 15 anni, poi s’è sospeso tutto, è morta e le hanno fatto l’autopsia. Il suo cervello pesava 615 grammi, circa la metà del peso di un cervello normale. Non avrebbe mai potuto bere, né alimentarsi da sola perché i centri nervosi che governano la deglutizione erano danneggiati in modo irreversibile. Apriva e chiudeva gli occhi ma non vedeva perché di centri nervosi della visione nel suo cervello non ce n’erano più. «Non ci poteva essere nessuna forma di coscienza in quel cervello, né ci sarebbe mai potuta essere per quanto chiunque si fosse prodigato in tutti i modi possibili», ha dichiarato ai giornalisti del “New York Times2 Martin Samuels, grande neurologo di uno degli Ospedali di Harvard, alla fine del suo lavoro: «Semplicemente non c’erano neuroni».
C’è chi pensa che anche in queste condizioni non si dovrebbe mai sospendere nutrizione e idratazione, fino alla fine naturale della vita, perché interrompere la vita non è mai nel potere dell’uomo.
Ma la fine “naturale” della vita di Eluana Englaro sarebbe stata il 18 gennaio 1992.
Allora è stato sbagliato rianimarla? Assolutamente no. Dopo un trauma della strada se c’è anche solo una possibilità su centomila di farcela, si rianima (“resuscitation” dicono gli inglesi). Per Eluana Englaro è stato così.
A decidere di rianimare Eluana tanti anni fa sono stati i medici. Ed è stato giusto al momento dell’incidente stradale rianimare Eluana con l’idea di poter recuperare almeno qualcosa della funzione del suo cervello. E’ per questo che prima di sospendere le cure è prudente aspettare un anno, proprio per offrire a questi ammalati tutte le possibilità, anche se estremamente remote, di recupero. Dopo, è tutto inutile. Ogni giorno nelle rianimazioni dei nostri ospedali i medici prendono decisioni di fine vita. Ne parlano con i parenti e tengono conto – quando c’è – della volontà dell’ammalato. Ma i familiari il più delle volte preferiscono non decidere: non se la sentono, troppa responsabilità. Si affidano alle conoscenze dei medici e al loro buon senso.
Fare il medico è rianimare, certo ma anche saper sospendere le cure quando sono inutili. Fa parte delle nostre responsabilità. E’ a tutela di chi non ha più speranza perché non debba subire trattamenti inutili. E di tanti che di cure intensive invece hanno bisogno per vivere. Sono quasi sempre giovani o giovanissimi; per loro, vittime di incidenti stradali o della meningite qualche volta nelle rianimazioni dei nostri ospedali non c’è posto. Questo sì che è un delitto. E lo sarà di più se si imporrà ai medici di impegnare risorse e posti, che nelle rianimazioni non bastano mai, per trattamenti futili.
Ma di chi muore perché non c’è posto in rianimazione non si parla: non ne parlano i giornali e nemmeno gli uomini di Chiesa. Per quelli che muoiono perché “non c’è posto”, di decreti-lampo non se ne fanno.
La ringrazio, Signor Presidente dell’attenzione e mi auguro che queste note possano essere utili per orientare i provvedimenti che il Governo sta per assumere e che Lei sarà chiamato a ratificare.
Giuseppe Remuzzi”
Legge del contrappasso:
Coloro che baciano voluttuosamente scarpine “leggiadre” prima o poi saranno “baciati” da scarponi ,semplici o chiodadi a loro e SOLO a loro ben indirizzati.
Speriamo presto e bene!
L.
Ho scritto un post nel blog precedente, che non mi do la pena di riscrivere
Paluzza è un grazioso paesino della Carnia più fonda.
Abeti, pini, aceri, prati inondati dal sole.
Vive una sua vita tranquilla, come mille paesini d’Italia.
Il turismo è quasi inesistente,famigliare.
Ha un cimiterino pieno di Englaro, di ciclamini raccolti nel bosco vicino.
I passeri e i pettirossi si posano sulle tombe.
Le aquile volano alto. Libere, come voleva lei.
Eluana non sarà mai sola. Riposi finalmente in pace.
Sylvi
Peter { 09.02.09 alle 22:28 }
xUroburo 197
la sua agenda politica e’ il dannato federalismo. Spero che lo abbiate e ne siate contenti. E che vi vada di traverso, se mi consente l’espressione.
Provo a rispondere ai punti del suo messaggio per Pietro Falco.
1)i metodi fascisti, visti dall’esterno, sono indistinguibili da quelli mafiosi. Entrambi presuppongono uno stato fondamentalmente irrispettoso di leggi e regole universali e valide per tutti. Ed il culto della personalita’ del leader, sia a livello locale che regionale e nazionale. Il successo del fascismo in Italia si basava su di un tribalismo e familismo certo non confinato al Sud, caro mio. Infatti comincio’ dalle parti sue. Con l’appoggio della grande industria e dei latifondisti.
2)Mussolini ’sconfisse ‘ la mafia con le sue stesse armi. Cioe’ senza rispettare le leggi, i diritti civili, il codice penale, etc. In sostanza, il conflitto tra stato e mafia veniva a cessare, dato che lo stato fascista si basava su principi mafiosi. Non certo sul rispetto delle leggi e su di una magistratura efficiente e garantista. Lo ammette anche lei, contraddittoriamente, quando dice che la vecchia mafia fu reintrodotta dagli americani dopo la guerra
3)la ‘decapitazione’ della classe dirigente meridionale era uno degli obiettivi politici della conquista. Sara’ stata una pessima classe dirigente, ma quello che segui’ fu un regime d’occupazione per un secolo. Non vi fu nessuna ‘costrizione’ per gli occupanti, caro signore
4)Siamo d’accordo. Salvo che secondo lei i romani sono piu’ evoluti e meno ‘familisti’ dei meridionali classici
5)Non e’ vero. I garibaldini erano studenti, sfaccendati, ’scioperati’ come credo si dicesse allora, illusi, ex-detenuti, etc. Solo in minima parte elitari. Lo stesso vale per i risorgimentali e carbonari in genere. Nessuno e’ perfetto, comunque, e del senno di poi…
Garibaldi era un genio tattico e della guerriglia, che aveva appreso in Brasile. Non era un genio politico, ed era forse un fascista ante-litteram nei metodi, anche se non nei fini (faceva fucilare persone senza neanche togliersi il sigaro di bocca, secondo lo storico inglese Mack-Smith). Tuttavia credeva in un mezzogiorno integrato in un’Italia unita e moderna. In questo era si’ un imbecille, o meglio un illuso anche lui. Mollo’ il Sud ai Savoia perche’ non vi erano alternative realistiche. I vuoti di potere creano disastri…
6) no comment
7)Gioberti era un religioso. Sognava un’Italia federale con a capo il papa…
Cattaneo semplicemente non credeva all’unita’ del paese, di cui non credo gli fottesse alcunche’
un saluto
Peter
210CocoLoco, da Miami { 09.02.09 alle 22:31 }
… stavo pensando, cche amme, soffrire mi duole, mi sono avvelenato x molto meno che a Eluana… forse
A Eluana non doleva
Lei non ccèra
Anche se essere voleva
Lei non ccèra
Ma allora acchi doleva…
questa la mia… cche la continui chi di Voi vuole… una composizione appiu mani…
anche da questo Inferno dei Poveri Diavoli, si vede in cchemmerda sta littaglia… quando torno in ittaglia, apro una scuola x insegnare come nuotare nella merda, convinti cche sia ccioccolatto, senza scottarsi… con briosceeeeee!!! ciao, salutatemi il cuggino Faust, lo sto chiamando ma non risponde… SOS da Miami… rispondi ccuggino major… chiamamiami,,,,,
CocoLoco, cuggino di Faust
Caro Uroburo,
volevo semplicemente dire che se il suo “lascito” ai posteri è cartaceo, libri, mi faccia leggere qualcosa…perchè i posteri possono attendere, ma io no!
saluti Sylvi
X Peter
La mafia non è mai stata sconfitta,da buon camaleonte ha solo cambiato pelle ed alleanze confondendosi con tutti gli altri nei giochi di potere,non a caso al momento dello sbarco degli “alleati” era ben organizzata ed operativa.Se fosse stata messa solo in difficoltà non sarebbe intervenuta in modo così determinante!
Saluti
L
Ciao caro Peter saluti indiavolanti da Miami… inferno dei poverychristy…
CocoLoco, cuggino di Faust
x Faust o CocoLoco, da Miami
Non mi dire che sei a Miami, mi stai confondendo.
Ciao, Anita
cara Anita,
ma se ieri era da Giulia e ha pure dimenticato sigari, accendini e quant’altro, come fa oggi ad essere a Miami?
Nemmeno con l’aiuto di Marco e delle sue…diavolerie!
ciao e buonanotte!
Sylvi
qualcuno ha avuto il coraggio di sorbirsi vespa in prima serata? … io no di certo, io gli sciacalli non li digerisco: mi si fermano sullo stomaco!
Chissà perché Vespa non interrompe ed incalza Berlusconi, come fa con i medici che non la pensano come il Vaticano…?
La Roccella è una vera erinni… è inquietante pensare che una così abbia l’incarico di sottosegretario al Welfare ed alla Salute… Come affidare l’Avis al conte Dracula…
Un pensiero alla famiglia di Eluana, soprattutto al padre, che qualcuno ha definito “superuomo” per la forza d’animo, la pazienza, il coraggio di perseverare. Ha vinto una battaglia anche per noi, per un’Italia diversa, legittima e illuminista, che una feroce marmaglia di criminali piu’ o meno a piede libero tenta di trasformare in un bordello. Auguro al nostro paese e al mondo tanti Beppino Englaro.
PS – E in totale disaccordo con Uroburo e Peter, anche nuovi Giuseppe Garibaldi, per l’integrita’ morale, il coraggio, l’animo.
Sono ateo ma se credessi in un Dio e nell’esistenza di un’anima, non la legherei certo ad un ammasso fisico, pressoché amorfo, di ossa muscoli ed interiora, ma a qualcosa di un po’ più “alto”, più “spirituale”, alla mente, al pensiero. “Cogito ergo sum” recita la locuzione di Cartesio , Eluana non pensava più, la sua mente e per chi ci crede la sua anima non erano più tra noi da 17 anni.
Giudichiamo con disprezzo sciacalli ed avvoltoi perché si cibano di cadaveri ma sbagliamo, loro lo fanno per sopravvivere ed è nell’ordine naturale delle cose, nella suddivisione delle nicchie ecologiche, il disprezzo lo meritano invece tutto e profondo quelli che lo fanno per biechi interessi, per tornaconto politico, per ingraziarsi una manciata di voti acritici, oppure per riaffermare il diritto a decidere della vita e perfino della morte degli altri.
Sylvi, … dato che vivi nella zona, se ti capitasse di incontrare gli Englaro abbracciali forte anche da parte mia, e ringraziali perché sono la dimostrazione che in questo sciagurato paese c’è ancora gente che sa sopportare prove terribili con una grande dignità, una cosa importante di cui si sente un gran bisogno.
Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.i
x Antonio
Caro Antonio,
il padre di Eulana ha fatta una decisione difficile ma giusta.
Ho letto molte critiche, assassino, omicida, etc….
In altri tempi Eulana sarebbe morta in santa pace, oggi vogliamo tenere vivi i cadaveri.
Nel mio stato un signora dell’alta societa’ e’ stata tenuta in vita col respiratore e fluidi per ben 28 anni.
E’ deceduta il Dec 6, 2008 … Martha “Sonny” Von Bulow, dopo 28 anni in persistente stato vegetativo.
Ma era multi-milionaria ed era tenuta in vita al suono di oltre un milione l’anno.
Mio papa’ era in piena conoscenza, si e’ fatto trasportare in un piccola clinica dove non avevano mezzi per tenerlo in vita, e’ venuto a mancare in 24 ore.
Aveva 68 anni.
Buona notte,
Anita
SONO UNO SCIACALLO, DEI PEGGIORI
Oddio! (IP: 216.224.124.124 , tor-exit.aof.su)
E-mail : growl@alice.it
URL :
Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=216.224.124.124
Oddio! …Oddio!….Oddio! …. Odio
IL SOLITO IMBECILLE PRIVO DI PUDORE E GONFIO DI ODIO!!!
Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.i
SONO UNO SCIACALLO. IRRECUPERABILE.
Oddio! (IP: 216.224.124.124 , tor-exit.aof.su)
E-mail : growl@alice.it
URL :
Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=216.224.124.124
Decisivo l’intervento Cto di Torino.
La 20enne è ora in grado di nutrirsi.
Il neurochirurgo: «Ora si potrebbe
provare anche con Eluana Englaro»
TORINO
Un’equipe di neurochirurghi torinesi ha reso pubblico oggi di aver risvegliato una ragazza di 21 anni dallo stato vegetativo permanente in cui si trovava in seguito a un incidente d’auto, avvenuto nel dicembre 2005. Il caso è stato reso noto dopo che ieri la comunità scientifica internazionale lo ha pubblicato sul prossimo numero del Journal of Neurology.
Il metodo adottato – dicono i medici – è potenzialmente applicabile a tutti i pazienti in coma vegetativo permanente, ma, interpellati sul caso di Eluana Englaro, hanno invitato alla cautela. Il metodo è innovativo e senza rischi – hanno spiegato i neurochirurghi – ma ogni caso è caso a sè e comunque si tratta di un intervento che ha bisogno di essere confermato da altri pazienti. La ragazza, abitante nel Torinese, dopo 3 anni dal trauma e a 20 mesi dall’intervento avvenuto a luglio 2007, è in stato minimamente conscio: è in grado di masticare, deglutire e se sostenuta mantiene la posizione eretta, e risponde a comandi semplici come alzare un braccio.
L’equipe guidata dai neurochirurghi Sergio Canavero, delle Molinette, e Barbara Massa Micon, del Cto, ha operato una stimolazione corticale extradurale bifocale. Fra la calotta cranica e la meninge più esterna sono state introdotte due piastrine collegate a un pacemaker, che non sono a contatto con il cervello ma lo stimolano con campi elettromagnetici. «Non essendoci contatto col cervello – spiega Canavero – il rischio di mortalità è nullo: l’intervento, quindi, è indicato per tutti i pazienti in stato vegetativo permanente». Difficile, però, per il medico, un parallelo col caso Englaro: «Non conosco la cartella clinica di Eluana – spiega – e in teoria questo intervento potrebbe giovarle. Ma è in coma da molto tempo, e le sue condizioni fisiche generali potrebbero non reggere un’anestesia. Questo esito, poi, dovrebbe essere confermato da altri pazienti, e stiamo lavorando solo ora su un secondo caso».
Anche i genitori della ragazza rifiutano il collegamento con la vicenda di Eluana: «Noi abbiamo continuato a chiedere cure – ha dichiarato la madre – perchè ci sembrava l’unica cosa da fare, e ora andremo anche in Cina per un trapianto di staminali, se sarà necessario. Ma in queste situazioni tremende un genitore deve agire come si sente, quindi capiamo anche la posizione diversa del padre di Eluana»
per Silvy
Haw haw haw …… ma le pare che un bidello semplice come me potrebbe aver scritto dei libri? E poi se ne avessi scritto glieli regalerei.
No, ho semplicemente lasciato a coloro che verranno dopo di me un modo di vedere il mondo, un’educazione, basato sul rispetto degli altri, sulla coerenza, sul fare quel che si può con il massimo impegno possibile, sull’amore per la cultura.
Sono cose che mi sono sempre sembrate giuste e che mi sembrano giuste anche adesso.
Un saluto U.
Caro Peter,
accidenti a me! Nella mia risposta al Pietro Falco mi ero del tutto dimenticato di lei: le ho toccato il solito nervo scoperto.
Vede Peter, lei è un uomo curioso: se rileggesse con calma i nostri due messaggi scoprirebbe che siamo d’accordo quasi su tutto, anche se da due angolazioni diverse.
1) Il fascismo è prima di tutto violenza la mafia prima di tutto corruzione. Sono due sistemi delinquenziali leggermente diversi. Comunque la mafia era entrata nelle strutture direttive del partito fascista e Mussolini si fermò. La mafia venne poi reimportata dall’Usaegetta.
2) Sono pienamente d’accordo con il suo punto 3 che è il centro, il vero cuore, del mio messaggio Non vedo alcuna sostanziale differenza tra quel che scrive lei e quel che ho scritto io.
3) Coloro che avevano coscientemente aderito al movimento risorgimentale erano pochissimi. Quindi si trattava di gruppi veramente ultra-elitari. I garibaldini erano, in effetti, studenti e sfaccendati vari, come sempre in queste imprese.
4) Garibaldi avrebbe potuto mollare il Sud trattando con il Savoia. Non ci fu nessuna trattativa: fu un regalo.
5) Io non conosco tanto bene Cattaneo ma lui pensava che l’Italia avrebbe dovuto darsi un’organizzazione statale federale di tipo svizzero. Io sono pienamente d’accordo con lui. Quel che dice il Bassi riguarda solo lui e lei dovrebbe sapere che io giudico i leghisti niente più che dei barbari
Un cordiale saluto. U.
caro Uroburo,
ma che bello!
E’ quello che ho fatto anch’io ma dall’altra sponda del fiume!
E faccia finalmente l’esame di bidello capo!
Coi tempi che corrono, sarà urgente trovare un guado per venirci incontro.
E’ tempo di resistenza, come dice CC, per quelli che conoscono ancora i concetti di dignità, di umanità e coraggio.
Vorrei solo dirle, che mentre va in onda il disgustoso spettacolo
di Roma e dintorni, avevo ragione io.
Il piccolo Friuli ha dato una lezione a Roma.
Dietro le quinte, questo coraggioso papà ha avuto tanti amici.
E in piazza del Lionello, lontano dalla Quiete, tanti cittadini , Sindaco compreso, che hanno mostrato la faccia, senza far rumore e che i giornalisti snobbavano perchè non “facevano colore”.
MANDI
Sylvi
TRE AGGIUNTE AL TESTO DI QUESTA PUNTATA
1) – Nel primo capoverso ho aggiunto queste parole:
“Aggiungo solo che non oso pensare dove sarebbe sprofondato il nostro Paese se l’andar via di Eluana non avesse svuotato di colpo la rissa forsennata imposta dagli accusatori di professione, gentaglia priva di ogni pudore che accusa di omicidio il padre di Eluana e il presidente della Repubblica italiana, ma applaude entusiasta ai massacri in Iraq e a Gaza e ovunque ci faccia porcamente comodo. In più, da 25 anni questa stessa gentaglia regge la coda di paglia, sporca anche di sangue, del Vaticano riguardo la “misteriosa” scomparsa di Emanuela Orlandi”.
2) – Nel secondo capoverso ho aggiunto queste parole:
“Prima però aggiungiamo che documentiamo anche le vere condizioni di Eluana, con annessa impossibilità di recupero già da molti anni, pubblicando per intero in fondo a questo articolo la lettera che ha inviato al capo dello Stato Giorgio Napolitano il responsabile delle ricerche dell’istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”, professor Giuseppe Remuzzi”.
3) – E in fondo al testo ho aggiunto la lettera a Napolitano di Remuzzi. Che taglia la testa al toro dal punto di vista medico scientifico così come l’Articolo 2278 del Catechismo la taglia dal punto di vista della stessa morale cattolica ufficiale della Chiesa.
Ecco come invece si comportano i difensori “della Vita”.
http://www.unita.it/news/81327/il_governo_cancella_la_per_le_piccole_aziende
Avrei avuto voglia di aggiungere qualcosa …ma non c’è nè bisogno..
cc
X CC 25
Come già commentato.
Aggiungo solo che i “difensori della vita” ,con ipocrisia ed incoereza senza limiti tra quello che professano e quello che fanno, alla vita (non la loro bella vita alla faccia nostra)degli altri non hanno alcun interesse.
Ricordo solo ,ad es, che dall’inizio dell’anno ci sono già 48 morti per insipienza del loro operato di “governò” un aumento del 4,4% rispetto al 2008;che interesse alla salute , benestare dei cittadini e “salvaguardia” della vita!
L.
Un gesto caritatevole anche per Cossiga: stacchiamogli la spina
ELUANA: COSSIGA, FINI DOVREBBE DIMETTERSI…
(ANSA) – ‘Gianfranco Fini dovrebbe sapere, ma non lo sa ignorante come e’, che il presidente di un ramo del Parlamento non puo’, per lunga consuetudine, non dico riprendere, ma neanche far riferimento a cio’ che ha detto o fatto un membro dell’altro ramo del Parlamento’. Lo afferma in una nota l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga. ‘Se avesse un po’ di dignita’, ma non c’e’ l’ha – aggiunge – espressione come e’ di una maggioranza che ha preso iniziative ed ha assunto posizioni diametralmente opposte alle sue, si dimetterebbe subito’.
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Ovviamento il neurodelirante presidente emerito intendeva bacchettare Fini per aver mantenuto una posizione davvero laica (uno dei pochi ad onor del vero) nella drammatica vicenda di Eluana, ed in particolare per aver cazziato e zittito il guiscardo Gasparri che offendeva gravemente Napolitano (a proposito: sono curioso di vedere se lo zelante Dominioni, ora denuncerà anche lui…)
Mi domando da anni la ragione per la quale in questo Paese si tolleri che un folle come Cossiga continui a propalare le sue deliranti puttanate su tutto e tutti, senza che nessuno gli dica: “Taci imbecille!!!!”.
Secondo qualcuno è perchè si tratta dell’unico 33esimo grado in Italia dell’antico rito scozzese antico ed accetatto…
Non so se è vero: ma se fosse così, sarebbe la dimostrazione che ormai nella massoneria entrano e fanno carriera cani e porci…
Di certo sarebbe opportuno un gesto caritatevole anche nei confronti di Cossiga: stacchiamogli la spina….
x Sylvi
Buon pomeriggio Sylvi,
volendo, Nico, Faust e Cocoloco potrebbero essere partiti da Milano alle 10 AM ed arrivati a Miami alle 3 PM.
Ci sono circa quasi 11 ore di volo.
Meno ore nel viaggio di ritorno.
Mentre io partendo da Boston potrei essere a Milano in 7 ore.
Forse era a Miami col pensiero.
La povera Miami era un fiore negli anni 60……
Ciao, Anita
cara Anita,
o forse era a Milano, domenica, col pensiero, ” l’invitato di pietra”.
E gli altri “commensali”, brinda qua, brinda là, se lo sono sognato!
Ecco, ed è negli anni 60 che mi sarebbe piaciuto vedere Miami.
L’America mi spaventa, è troppo grande, mi distrae dalle minute vite che mi piace osservare.
Mi piacerebbe andare a Spoon River, Illynois credo.
O venire dalle tue parti che interessano molto anche mio marito.
Spero che molli un po’ il lavoro!!
ciao Sylvi
STIAMO ENTRANDO A GRANDI FALCATE VERSO UNO STATO NAZIFASCISTA-
-VELTRONI SE CI SEI BATTI UN COLPO-
Italia verso il baratro delle leggi razziali»
L’Italia sull’orlo del baratro, unico Paese europeo ed occidentale verso la fogna delle leggi razziali, i mentecatti che ci governano invitano i medici a denunciare i clandestini, gruppi di dementi padani che si organizzano in ronde e associazioni paramilitari, stanno eseguendo alla lettera il percorso delle famigerate SA TEDESCHE, delle BRIGATE NERE FACSISTE.
Schedatura per i barboni, eterni prigionieri della povertà e di questa ingorda e stupida società, permesso di soggiorno a punti, da campilare quando molto spesso non sanno leggere e scrivere, con un costo assai elevato, questo hanno partorito le menti bacate e fasciste che ci governano. Questa è la sicurezza disegnata dagli stolti che ci rappresentano. Il mondo ci osserva attonito ed incredulo.
Il ricatto della Lega fa molto comodo al presidente del Consiglio, lui che non ha mai presenziato alla festa del 25 APRILE, lui che ha manifestato in più occasioni di avere pulsioni fasciste, lui sta mettendo a rischio lo Stato di diritto e così l’Italia, già di per se molto intransigente con i più deboli, lo diventerà ancor di più; si è passato il segno che divide il rigore della legge, dall’insulsa gratuita persecuzione.
Perchè il presidente del Consiglio tollera ed applica questa politica miope ed astiosa che si ode nelle bettole dei porti padani e nelle osterie della bergamasca?; semplice, perchè a lui fa comodo questo strano clima per raggiungere i suoi chiari ed inconfessabili traguardi autoritari.
Però caro presidente, te lo assicuro, non farai a tempo a compiere i tuoi pazzi disegni, noi, oggi, abbiamo ancora mani possenti, larghe e robuste spalle per potertelo impedire, eccome te lo impediremo. Vedi Presidente noi siamo incalliti democratici, noi per quest’Italia democratica assieme ad altri abbiam versato tanto e tanto sangue, capito!!!
Tutto questo suona strano, i piì e devoti cattolici, quelli che si son stracciate le vesti per il caso di quella povera ragazza, deceduta ieri ad Udine, alla clinica “La quiete” nessuna indignazione, nessun cartello, nessuna protesta, nessun sussulto di dignità in nome di Gesù, o dei Vangeli, o meglio ancora del Dio che voi pregate.
Continuate a sopportare un padrone ignobile e puttaniere, guerrafondaio con la vita degli altri, ignorate la dottrina sociale della vostra Chiesa, mentre la spudorata ed ignorante Lega esulta e canta vittoria perchè il suo folle disegno è stato sdoganato nell’aula del Senato della Repubblica.
Il ricatto della Lega di cui sono succubi maggioranza e presidente del Consiglio, mette a rischio lo Stato di diritto e così l’Italia, già abbastanza cattiva con i più deboli, lo diventerà ancora di più: si è varcato il limite che distingue il rigore della legge dall’accanimento persecutorio.
Le misure del governo rappresentano il soffio bestiale di una politica miope e xenofoba, che spira nelle osterie padane e che è stato sdoganato nell’aula del Senato della Repubblica.
Che tempi di illimitata confusione e mancanza di principi ed etica…e non solo politica!
Poche parole ma devono essere rispettate!
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Come previsto dall’art. 93 della nostra Costituzione, il Presidente del Consiglio dei ministri e i ministri, prima di assumere le funzioni, prestano giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica.
Questa la formula del giuramento: ”Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”.
Il giuramento costituisce l’atto sostanziale attraverso il quale il Presidente del Consiglio ed i Ministri, che svolgono funzioni pubbliche fondamentali, esprimono fedeltà alla Repubblica, e giurano di osservare lealmente la Costituzione e le leggi fondamentali dello Stato e di esercitare le proprie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione.
La cerimonia solenne si è svolta al Quirinale alle ore 17.00 , 8 maggio 2008.”
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A me la Costituzione atuale piace come è ,in caso di cambi ritengo che debba essere necessario il 90% dei consensi dei Parlamentari,ricordo che è il RIFERIMENTO BASE di una Nazione e non una “battuta da avanspettacolo”o il proferimento di una che giura su quello che gli pare e piace tanto “a me che me frega”come sta dimostrando costantemente.
Proposta
Art. 1 della eventuale nuova Costituzione
Il giuramento alla Costituzione deve essere fatto sulla stessa Costituzione,gli inadempienti CESSERANNO IMMEDIATAMENTE DALLE LORO CARICHE ISTITUZIONALI E DENUNCIATI PUBBLICAMENTE PER SPERGIURO
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L.
x Sylvi
Cara Sylvi,
ci sono tanti luoghi come Spoon River negli US.
Zone che invidio, un po’ arretrate, gente piu’ semplice e vita meno assillante.
Spoon River, Fulton County, un po’ di foto….
http://www.spoonriverdrive.org/photos.htm
Come ti e’ venuto in mente Spoon River?
Anita
Ho scarsa disponibilità del computer in questo periodo, poichè lo usano qui al ristorante per molteplici scopi.
Non posso che provare sgomento e disgusto per il comportamento assolutamente ipocrita di una buona parte del nostro Parlamento. Ma tant’è, sappiamo di che pasta sono fatti i nostri cosiddetti ‘rappresentanti’.
Dobbiamo cercare di mettere in piedi una nuova realtà, seguendo il pensiero di Pino, che vedrebbe di buon occhio la nascita di un movimento laico. Per metterlo in moto ci vuole però gente giovane e motivata, che sia ben introdotta nel mondo giovanile e che sappia muoversi con carisma ed intelligenza, per riaccendere nei giovani l’interesse verso una politica più equilibrata ed etica.
C’è qualcuno che vuole candidarsi?
“Il lamento del prepuzio”
di Shalom Auslander
Editore: Guanda
Una risata per salvarci da Dio
di Livia Manera
«Quand’ero bambino – racconta Shalom Auslander nel più irriverente memoir degli ultimi anni a cominciare dal titolo, Il lamento del prepuzio- i miei genitori e i miei insegnanti mi raccontavano di un uomo che era molto forte. Mi dicevano che era capace di distruggere il mondo intero. Mi dicevano che era capace di sollevare le montagne. Mi dicevano che era capace di dividere le acque del mare. Era importante che tenessimo quell’uomo di buon umore. Quando obbedivamo ai suoi comandamenti, gli eravamo simpatici. Gli eravamo così simpatici che uccideva chiunque non ci amasse. Ma quando non obbedivamo ai suoi comandamenti, non gli eravamo simpatici. Ci odiava. Certi giorni ci odiava tanto da ucciderci; altri giorni lasciava che ci uccidessero altri. Noi chiamiamo questi giorni “giorni di festa”. Purim è quando cercarono di ucciderci i persiani. Pesach è quando cercarono di ucciderci gli egiziani. Chanukah è quando cercarono di ucciderci i greci».
Così comincia Il lamento del prepuzio, da domani in libreria per Guanda (pp. 268, e 15,50, traduzione di Elettra Caporello), il libro più polemico e blasfemo sul rapporto tra gli uomini e Dio ad arrivare in libreria dopo Dio non è grande di Christopher Hitchens, solo molto più spiritoso, ancora più arrabbiato e soprattutto più tragico. Ed esattamente così, spiritoso, arrabbiato e tragico nella sua vulnerabilità, appare il trentaduenne Shalom Auslander di Monsey, Stato di New York: lo scrittore più «teologicamente abusato » d’America (che la critica ha avvicinato a Groucho Marx e Philip Roth), il figlio di una coppia di ebrei ortodossi così autoritari (padre falegname, madre casalinga) che alla domanda «Che cosa avrebbe fatto se non avesse scritto queste memorie?» – consigliate da uno psichiatra – risponde: «Sarei morto».
E dopo aver spiegato di aver dovuto troncare ogni rapporto con la famiglia, spiega: «Mi sarei ammazzato, senza ombra di dubbio. Dieci anni fa ci sono arrivato veramente vicino. La sola ragione per cui mi sono rivolto a uno psichiatra è che avevo una moglie che amavo, e ho pensato: glielo devo. Altrimenti, suicidarsi è la sola soluzione sensata quando hai la testa piena di cose che rendono ogni momento della tua vita insopportabilmente doloroso ». Salvo aggiungere con un sorriso malizioso: «È anche il più grande atto di ribellione contro un Dio che può controllare tutto tranne quel gesto. Per questo ti insegnano fin da piccolo che il suicidio è il peccato più grave di tutti ».
Prima di diventare una celebrità grazie alla radio e al «New Yorker» che hanno anticipato Il lamento del prepuzioscatenando un polverone («Ho ricevuto centinaia di e-mail d’odio e di minacce. Fortuna che quando il libro è uscito e la gente lo ha letto, si è accorta che non l’ho scritto per sostenere che la religione ebraica è terrorizzante e abusiva, ma che così è stata insegnata a me»), Shalom Auslander scriveva pezzi comici per «Harper’s» («l’umorismo è l’unica cosa che renda la vita sopportabile »), racconti (la raccolta Beware of God) e lavorava in pubblicità, nascosto con la moglie Orly nei boschi di Woodstock, il più lontano possibile dal suo ambiente d’origine, «dove era proibito mangiare carne di vitello insieme ai latticini. Per cui se uno aveva mangiato del vitello, gli era proibito mangiare latticini per sei ore; e se aveva mangiato latticini, non poteva mangiare vitello per tre ore. E a tutti era proibito mangiare maiale, almeno fino all’avvento del Messia, giorno in cui i malvagi sarebbero stati puniti, i morti sarebbero risorti e i maiali sarebbero diventati kosher».
Nell’attesa di tutto ciò, Shalom cresce cercando di schivare i pugni di suo padre e le polpette consolatorie di sua madre, studiando alla Yeshiva e introiettando insegnamenti minacciosi come «l’uomo pianifica, dicevano i miei genitori, e Dio ride», nella consapevolezza che per sua madre «guidare l’automobile di Shabbat è finire il lavoro che Hitler ha cominciato», che per un uomo come suo padre ogni nemico è un nazista. E che siccome in una sola eiaculazione muoiono cinquanta milioni di spermatozoi (come gli spiegano quando raggiunge la pubertà) ogni volta che Shalom si masturba «fanno circa nove olocausti, il che mi rendeva colpevole di genocidio dalle tre alle quattro volte al giorno».
Altre tentazioni peccaminose per un giovane ortodosso sono la pizza non kosher, i marshmallows e gli hamburger di McDonald. E Il lamento del prepuzio continua nel racconto di una perdizione adolescenziale fatta di orge di cibo non kosher, giornali pornografici e spinelli, fino al momento in cui l’autore s’innamora, si sposa e scopre che sta per diventare padre. «E a quel punto ho cominciato a pensare a me stesso come a Mosè che porta in salvo gli ebrei ma muore prima di arrivare alla Terra Promessa. E a dirmi: forse non mi libererò mai di questo Dio vendicativo che si è avvinghiato ai miei anni formativi, ma posso portare mio figlio a una Terra Promessa dove non c’è alcun Dio. Ed è questo il vero argomento del mio libro».
Un’ode all’agnosticismo, dunque. Peccato che malgrado non sia più osservante, Shalom Auslander sia rimasto «penosamente, straziatamente, incurabilmente, miserabilmente religioso », il che alla luce di quanto ha raccontato finora significa che vive nel terrore che Dio si vendichi di questo suo imperdonabile libro. «Quindi ti prego, Dio – scrive nella pagina finale che di solito gli autori dedicano ai ringraziamenti – non uccidere mia moglie a causa di questo libro. Non uccidere mio figlio e non uccidere i miei cani. Se devi per forza uccidere qualcuno, uccidi Geoff Kloske alla Riverhead Books (il suo editore ndr). Uccidi David Remnick del “New Yorker”, e uccidi Carin Besser, che è qui in fondo al corridoio… e se voi uccidi anche Craig Markus (che ha disegnato la copertina ndr) … ma non uccidere me. E non uccidere Orly. E non uccidere nostro figlio. Dopotutto è solo un libro! ».
http://temi.repubblica.it/limes/il-paradosso-israeliano/
Il paradosso israeliano
di Alfonso Desiderio – carte di Laura Canali
Israele non vuole annettersi tutti i territori occupati ma neppure consentire la nascita di uno stato palestinese sugli stessi o rioccuparsi. In assenza di soluzioni strategiche si procede a guerre limitate come la recente nella Striscia di Gaza.
Israele non vuole annettersi i territori palestinesi occupati dal 1967 perché un Grande Israele dal fiume al mare avrebbe presto una maggioranza di popolazione araba e perderebbe il suo carattere ebraico o dovrebbe dar vita a una sorta di regime di apartheid.
D’altro canto non vuole consentire la realizzazione di un vero Stato palestinese perché questo rappresenterebbe l’inizio di duri scontri con i coloni israeliani con il rischio di una guerra civile interna in un paese sempre meno coeso nelle sue varie componenti.
Allo stesso tempo il controllo militare della Cisgiordania e soprattutto della sovraffollata Striscia di Gaza è diventato impossibile per il continuo logoramento delle forze, ma il ritiro e l’abbandono di questi territori consente ai gruppi palestinesi di colpire lo stesso il territorio israeliano, con i razzi o con i kamikaze.
Il risultato per ora è che per i leader israeliani la soluzione più facile è mantenere due ghetti palestinesi, Cisgiordania e Gaza, ai propri confini con periodiche guerre limitate o operazioni di polizia militare giustificate dall’assenza di soluzioni strategiche. E’ il caso della recente guerra di Gaza.
Dal canto suo il fronte palestinese è iperframmentato e impegnato soprattutto in una guerra interna tra fazioni.
Anche l’UBS in seria crisi: a casa da 600 a 800 impiegati entro la fine dell’anno. Le Matin
“Pertes colossales: l’UBS supprimera 600 à 800 emplois en Suisse”
cara Anita,
la mia curiosità per Spoon River nasce da ragazzina, quando ho letto per la prima volta Edgar L. Master e la sua Antologia.
E’ stato uno dei libri che ho più amato.
Mi piaceva l’atmosfera, la descrizione dei “morti” e delle loro storie,
insomma un libro che mi apriva al mondo americano.
Pensavo che non esistesse uno Spoon River e il suo cimitero.
Tempo fa invece ne hanno fatto vedere immagini alla TV.
Ti ringrazio per le foto; è un ambiente come me lo immaginavo!
.
I luoghi che vado a visitare sono quasi sempre sogni realizzati, in questo mio marito mi segue, di quando ero ragazzina; amavo follemente la geografia, facevo collezione di francobolli e di cartoline.
Anche oggi non riesco a buttar via una cartolina, se non con dolore. Colleziono atlanti, guide e libri di carte geografiche antiche.
Ho in casa qualche buona stampa,ma non posso permettermene quanto vorrei.
Ecco perchè spero di vedere Spoon River!
ciao e buonanotte
Sylvi
salve, avete visto la home page del sito de “il giornale”? No? lo immaginavo, brutti comunistacci! ma l’ho fatto io per voi..
guardate un po’ quante perle una dietro l’altra:
Gli editoriali
Complimenti Napolitano – di Mario Giordano
L’hanno uccisa – di Michele Brambilla
Ciao Elu, un pezzo d’Italia muore con te – di Stefano Lorenzetto
Il miracolo di Elu: svegliare le nostre coscienze – di Cristiano Gatti
Il suo sorriso per promuovere un libro – di Maurizio Caverzan
E ora è Berlusconi il vero leader morale dei cattolici – di Gianni Baget Bozzo (mio commento: e mo so’ cazzi dei cattolici..)
Se pure la scuola fa il tifo per l’eutanasia – di Stefano Zecchi
certo che a vederli così, uno dietro l’altro, mettono i brividi.
vi raccomando soprattutto il pezzo del direttore (?) giordano
Rapinano banca mascherati da premier: presi
In trasferta da Catania a Torino per rapinare una banca con il volto coperto con le maschere di Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri. Va male a due fratelli, Matteo e Michele Manganaro, di 46 e 45 anni. Dopo essersi impossessati di 70 mila euro, sono stati arrestati dal carabinieri
—————————-
sicuri sicuri che erano maschere? magari qualche giudice farebbe bene a controllare gli alibi di quei 2..
X Sego
Giordano è solo il diretto, non il direttore del Giornale…
chi ha visto la Bindi intervistata dalla berlinguer: è stata grande…
un gigante del pensiero, rispetto a Uolter…
il gruppo per Gideon Levy ha appena toccato quota 800 membri
mentre sono già 930 quelli che vorrebbero abolire il concordato con la Chiesa di Roma
I RISULTATI – Alla chiusura dei seggi, salutata dall’ennesimo razzo (a vuoto) sparato dalla Striscia verso Sderot, le indicazioni degli exit poll hanno dato unanimemente in testa Kadima, con un bottino di 28-30 deputati insperato alla vigilia. Lasciando il Likud con un paio di seggi in meno: in forte recupero rispetto a tre anni fa (quando fu penalizzato proprio dalla scissione con Sharon, contestato da Netanyahu per il ritiro dei coloni da Gaza) e in linea con i sondaggi, ma pur sempre alle spalle del maggiore contendente. A 16 seggi salirebbe il partito di Lieberman, protagonista dei comizi delle ultime settimane con i suoi slogan bellicosi e la promessa di un test di lealtà al milione e mezzo di cittadini arabi israeliani. Mentre i Laburisti di Ehud Barak, eredi dei fondatori dello Stato sionista, si fermano a quota 14 (mai così in basso), seguiti da un nugolo di partiti e partitini di destra (religiosa e laica), dalle liste della minoranza araba (nove seggi fra comunisti e nazionalisti) e, al penultimo posto, dalla sinistra pacifista-intellettuale del Meretz.
Non ho letto il libro di Lee Masters, a Spoon River io ci sono arrivato attraverso De Andrè, che come percorso non è male.
http://www.youtube.com/watch?v=ZromQvtZzk8
Averne parlato qui mi mette una gran voglia di leggerlo, di leggere le altre e di confrontare i testi di De Andrè con gli originali da cui ha tratto le canzoni, se il tiranno tempo me lo permetterà andrò a cercarlo alla biblioteca comunale, nonostante sia a 100 metri da casa mia non ne faccio un gran uso.
Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.i
x Sylvi
Cara Sylvi,
effettivamente Spoon River, e’ il fiume che si chiama Spoon River, e’ un tributario dell’ Illinois River.
I piccoli centri circonstanti sono tipici dell’ America rurale.
Fulton County non e’ tanto piccolo, fa piu’ di 38’000 abitanti.
http://it.wikipedia.org/wiki/Antologia_di_Spoon_River
C’e’ anche Spoon River, Mineapolis , Minnesota.
L’America e’ molto diversificata, il Nord Est, eccetto per i grandi centri e’ molto tipico della vecchia Inghilterra.
Io sono qui da una vita ed ho visto ben poco.
Prima c’erano i piccoli e le finanze.
Poi mio marito ed il lavoro.
Quando avremmo avuto il tempo di viaggiare e’ successo tutto quello che gia’ sai…
Ma ci vuole tempo, per esempio, sono stata a Seattle per piu’ di due mesi, (mio figlio era in ospedale) la zona mi e’ piaciuta moltissimo.
Se le cose fossero andate bene per mio figlio, desideravamo ritornare e viaggiare per tutta la costiera sul Pacifico.
Sogni d’oro,
Anita
caro Pino,
ho appena finito di dare una scorsa ai giornali.
Forse mai come in questa dolorosa circostanza ho avuto modo di confrontare la realtà con i racconti fantasiosi dei giornalisti.
Certo che, anche la sua categoria ha brillato più come narratori di favole che testimoni e divulgatori della realtà.
Non sarà facile separare i fatti dalle opinioni, ma un giornalista serio dovrebbe provarci.
Poi sia nel cartaceo che in TV c’è urgente bisogno di ripasso della grammatica, della consecutio temporum che sta diventando un’araba fenice…che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa.
Se dovessi raccontare episodi ne avrei per tutto il blog.
Ne cito uno: nei vari tg Rai è stato detto che a Udine le bandiere erano a mezz’asta listate a lutto ,negli edifici pubblici, per ricordare la dolorosa scomparsa di Eluana.
Da disposizione prefettizia, erano a mezz’asta per onorare la “Giornata del ricordo”!
Pago il canone,e i giornali che sono sovvenzionati dallo Stato; mi piacerebbe leggere nomi non storpiati e notizie rivoltate come un calzino secondo ideologie dell’editore!!
Decisamente, in questa disgraziata nazione, non si sa da dove cominciare.
Meno male che ora abbiamo il Vero Leader Morale de Cattolici e che il suo profeta è Gianni Baget Bozzo.
Speriamo almeno abbia pulito ” le frittole” della tonaca.
( Grazie Segolene!)
Ci sono sempre le catacombe!!!
Sylvi
Cara Sylvi,
ma non,ma no….adesso si spera sull’ appuntamento nazional-mediatico di SanRemo….poi a Marzo magari si comincerà a tirare giù qualche conticino…!!
Intanto la Cina comincia ad avere qualche problemuccio e gli USA hanno già speso più del doppio di tutto quello speso nella 1 Guerra Mondiale,senza per il momento vedere ancora qualche risultatino…i banchieri hanno messo in cassaforte e sono ancora tutti Lì….
A Noi per Febbraio ci penserà Bonolis, vero leader morale del sentimento nazional -patriottico dell’Italico Cuor…
cc
Gli avvoltoi che di solito si gettano sui morti si sono accaniti su una persona viva ancorché morente; il tragico problema di quando smettere di difendere la vita di un individuo è stato empiamente usato per un disegno di sovversione politica.
La barbarie mediatica praticata ad arte, oramai conosciuta ed insolente, dai soliti lecchini genuflessi del grande imbonitore arcoriano, che con quel suo ghigno da strafottènte ciarlatano opportunista, con il viso orecchiuto in un corpo nano, ha portato alla nausea moltitudini di ascoltatori, stanchi di sentire frasi fatte apposta per esser bevute nel suo calice dell’inganno, nell’affannosa ed urgente chiara ricerca di sbocchi politici sporchi ed inconfessabili.
Da giorni il Messaggero V. pubblica due pagine di commenti dei cittadini su Eluana.
C’è una “dottoressa, professoressa” in pensione, di origine meridionale, (eh stavolta lo devo dire) che ci rompe regolarmente e ossessivamente i maroni sentendosi portatrice di civiltà in questa landa desolata.
Ha scritto questa volta:
…questo povero Friuli, il quale, uso nei secoli a vedersi calpestata la schiena dallo scalpitio degli zoccoli dei cavalli invasori, con una poderosa scrollata d'”orgoglio”, ha ritenuto di affermare la propria autorevole posizione nel consesso dell’Italia privilegiandosi della qualifica di unica regione che ha accolto la povera ragazza, fregiandosi così dell’ambita medaglia d’oro di ” prima regione omicida ” d’Italia.
…Questa terra non ha mai espresso Santi, non ha mai espresso geni, artisti, condottieri…o uomini di pensiero, ma in compenso..questo episodio ha dato la possibilità di ampiamente e vergognosamente riscattarsi.
Tutto ciò …a fronte di una comunità attenta e meticolosa all’ordine, alle sue leggi e al rispetto di esse!.
E’ del 5 febbraio l’attenzione che pone il cittadino nel cogliere le foglioline che imbrattano il suolo pubblico, nell’ascetico e parossistico delirio mistico nel rispetto per la salute e la vita degli animali e soprattutto attento all’inciampo e al rovinoso graffio alla scarpina o al malleolo per un cubetto di porfido che mal si posiziona sul selciato stradale: carta e penna…scatta la denuncia!
Utinam….”
Ignorante!!! Utinum è l’antico nome di Udine.
Ho provato un moto di razzismo, anche in considerazione del fatto che conosco le sue fatiche educatorie in questa regione senza…Santi, Poeti e Navigatori! Ridoppio IGNORANTE!
Poi ho concluso: siamo una terra civile se ci sopportiamo anche questa con i suoi metaforici “zoccoli dei cavalli invasori”!
Sylvi
E ora vogliono pure eliminare le intercettazioni: come se non rubassero già abbastanza…
Relazione del Procuratore generale: I controlli non sono adeguati
Allarme della Corte dei Conti : «Troppa corruzione nella PA»
Incide sul prezzo degli appalti e danneggia l’immagine. Nel 2008 ci sono state 77 condanne per danni all’erario
ROMA – Allarme corruzione nella pubblica amministrazione da parte della Corte dei Conti. «I controlli interni ed esterni sull’amministrazione non sono pienamente adeguati, vi è un’attuale situazione di loro scarsa efficacia, di pochezza di effetti concreti», ha sottolineato il presidente della magistratura contabile Tullio Lazzaro, per il quale «occorre potenziare e irrobustire i controlli, renderli effettivi nello svolgersi e concreti negli effetti. Nel campo dell’amministrazione, a un maggior e migliore uso dei controlli, corrisponde simmetricamente un minore ricorso al codice penale».
«CONO D’OMBRA DOVE MANCA TRASPARENZA» – «Dove manca la trasparenza si genera il cono d’ombra entro cui possono trovare spazio quei fatti di corruzione o di concussione che rendono poi indispensabile l’intervento del giudice penale» ha poi sottolineato Lazzaro, nel suo intervento all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Lazzaro ha ricordato come l’intervento del giudice penale, «a sua volta, prima ancora del definitivo accertamento dei fatti, può avere anche l’effetto, non voluto, di generare un clima di sospetto, una nebbia mefitica che sembra tutto avvolgere e genera sfiducia da parte dei cittadini onesti».
I PREZZI DEGLI APPALTI SALGONO, E L’IMMAGINE DELLA PA SCENDE – Corruzione e concussione, incidono sul prezzo degli appalti e danneggiano l’immagine della pubblica amministrazione. Il procuratore generale presso la Corte dei Conti, Furio Pasqualucci, nella sua relazione ha poi ricordato che la magistratura contabile ha emesso nel 2008 102 sentenze per danno erariale derivato da attività contrattuale, 77 delle quali sfociate nella condanna dei chiamati in giudizio. «Le patologie maggiormente ricorrenti negli appalti pubblici di opere, beni e servizi – ha sottolineato – attengono innanzitutto a fatti corruttivi e concussivi che, al di là della loro riprovevolezza sotto l’aspetto penale, incidono di norma sul prezzo degli appalti medesimi aumentandone l’entità e determinando quini un maggior onere finanziario a carico dell’erario, assolutamente ingiustificato». Inoltre, tali fatti, ha detto ancora Pasqualucci, «vengono costantemente ritenuti dalla giurisprudenza di questa Corte dei Conti pregiudizievoli dell’immagine della pubblica amministrazione lesa nei confronti della pubblica opinione dai comportamenti altamenti anti doverosi dei propri dipendenti».
DA CALCIOPOLI AI RIFIUTI A NAPOLI – Truffe nei settori della spesa farmaceutica-sanitaria, dei rifiuti, e dei contributi comunitari; opere edilizie incompiute e uso sconsiderato dei prodotti finanziari derivati; danno all’immagine causato alla Pubblica amministrazione dai dipendenti pubblici che hanno intascato “mazzett2″; consulenze indebite. È questo il quadro della mala- amministrazione e degli sperperi che emerge dalla relazione del pg della Corte dei Conti Furio Pasqualucci e che, nel 2008, si è tradotto in atti di citazione in giudizio per un totale di circa 1 miliardo e 700mila euro di danni e in 561 sentenze di condanna in primo grado.
I CASI ECLATANTI – Tra i casi più eclatanti segnalati dal pg, l’emergenza rifiuti in Campania che nel 2008 ha portato alle prime condanne da parte della magistratura contabile regionale per un totale di 650mila euro, ma restano da definire altri due giudizi per un totale di 45 milioni di euro di danni, mentre altre istruttorie sono state aperte. La procura regionale del Lazio ha invece contestato a dieci concessionari del servizio new slot (le slot machine collegate in rete) una cifra da capogiro di 70 miliardi di euro di danno erariale (una somma «enorme, pari a diversi punti di Pil», ammette Pasqualucci, ma in relazione alla quale il giudizio è sospeso in attesa di una decisione della Cassazione per regolamento di competenza). Gli onori delle cronache al caso Calciopoli sono andati non solo per processo penale ma anche per quello attivato dalla Corte dei Conti: la procura regionale del Lazio ha emesso due atti di citazione, il primo nei confronti di nove persone tra dirigenti, arbitri, assistenti di gara e due giornalisti Rai ai quali si richiede di risarcire 240milioni di euro, mentre il secondo per contestare ad altre nove persone un milione di euro per danni all’immagine e da disservizio.
LA CLINICA DEGLI ORRORI A MILANO – E ancora: sempre per danno all’immagine , stavolta del sistema sanitario, la procura della Corte dei Conti della Lombardia ha chiesto risarcimenti per oltre 8milioni di euro alle 14 persone coinvolte nell’inchiesta sulla cosiddetta clinica degli orrorì di Milano per interventi ritenuti inutili e dannosi sui malati solo per ottenere rimborsi dallo Stato. Notevoli anche le condanne (77) nel 2008 per danni erariali causati da attività contrattuale, per esempio appalti per la costruzione di strade, scuole o carceri che, a causa di tangenti o sovrafatturrazioni, sono stati eseguiti tardi e male, oppure mai realizzati: le citazioni in giudizio per questo tipo di danno , sempre nel 2008, sono per un totale di 831milioni di euro. Atti di citazione per circa 79milioni di euro sono invece stati emessi per frodi comunitarie, in particolare per lo sforamento delle quote latte, mentre il ricorso ai derivati ha causato citazioni per quasi 46mila euro. Consulenze esterne ed incarichi “illeciti” sono state alla base di 96 condanne in primo grado e di oltre 20milioni di euro di danni contestati nelle citazioni a giudizio.