ABOLIAMO IL CONCORDATO! Reagiamo contro lo scasso della Costituzione perseguito dal Vaticano con la complicità di Berlusconi
Piangere o ridere? Berlusconi in consiglio dei ministri è arrivato a dire che Eluana Englaro è anche in grado di avere figli. Chissà, questo mattacchione che occupa anche palazzo Chigi forse pensa di darla in sposa al proprio figliolo Piersilvio perché provveda di conseguenza…. Che voglia fare di Eluana il nuovo personaggio dell’Isola dei famosi o del Grande fratello? Battute a parte, ma battute che in questa Italia non è detto che restino solo battute, fa impressione vedere e sentire il capo del governo della Repubblica italiana arrivare a proclamare ciò che proclama in questo video: http://tv.repubblica.it/dossier/eluana/eluana-scontro-berlusconi-colle/29114?video . Non si tratta di una aggiunta al finale inquietante del film di Nanni Moretti “Il caimano”, ormai superato e di molto dalla realtà, ma di un discorso dato da Berlusconi alla stampa dopo il consiglio dei ministri di oggi 6 febbraio 2009. La foga minatoria di Berlusconi è tale che gli scappa anche una affermazione oscura, la cui gravità è sfuggita ai cronisti: il premier dall’accattivante accento brianzolo dice infatti non solo che se Napolitano insiste a non voler firmare il decreto del governo su Eluana Englaro si rivolgerà “al popolo” per cambiare la costituzione, ma anche per “cambiare il governo”. Che significa? Che vuole governare con un monocolore? Che vuole leggi speciali per governare da solo?
Come che sia. questo ultra miliarduto Masaniello in doppiopetto è ormai arrivato al cortocircuito tra il suo ruolo di capo del governo e quello di padrone delle tv, le sue private più quelle formalmente della Rai ma anch’esse sotto le sue sgrinfie. Confonde il popolo italiano con i telespettatori ingozzati da anni di volgarità e merda varia, evidentemente convinto che ormai deve averlo sufficientemente rimbambito per poter fare anche di palazzo Chigi il suo scannatoio privato. Dove scannare anche la Costituzione, violentandola e facendola violentare agli onorevoli amici e alle onorevoli molto amiche, oltre che agli onorevoli amici degli amici, con i quali ha imbottito il suo partito personale, uno dei suoi molti investimenti molto redditizi per lui, con il quale conta di scalare anche il colle del Quirinale dopo Monte Citorio e annesso palazzo Chigi. Il tutto grazie anche all’ignavia e alle furbizie da masochisti della sinistra imbelle che nulla ha fatto riguardo il mostruoso conflitto di interessi e della sinistra “radicale”, cioè radicalmente impegnata a litigare con se stessa, ma facendo del male anche al Paese intero e non solo a se stessa.
Il caso di Eluana Englaro ha scatenato il peggio del peggio di questa sempre più disgraziata Italia. I cattolici della peggior specie, quelli cioè ipocriti incalliti, anziché fare come il vescovo di Foggia, che saggiamente ha consigliato di “lasciare andare Eluana così come abbiamo lascito andare Wojtyla ormai senza speranze”, si sono divertiti – da Roberto Formigoni in giù – a esibire la loro inarrivabile bontà: “Nella stanza a fianco a quella di Eluana c’è un caso come il suo, una persona nelle sue stesse condizioni, ma noi a differenza del padre di Eluana non la vogliamo uccidere. Andiamo a trovarla e le facciamo compagnia”. Purtroppo Formigoni non è tra quelli che le fanno compagnia ogni giorno, cosa che avrebbe il vantaggio di evitarci la sua presenza a capo della Regione Lombardia, ma se lui ci va quando può non manca chi ci tiene a far sapere che ci va ogni giorno, i famosi Amici della vita (del menga).
L’untuosità di questa gente è arrivata al punto di mettere in dubbio – come si è permesso di fare anche Formigoni – che il papà di Eluana dica il vero quando afferma di essere l’interprete della volontà espressa dalla figlia nel caso le fosse capitato ciò che purtroppo le è capitato. Ecco infatti le “amiche” e gli “amici” baciapile che hanno inviato alla magistratura o rilasciato ai giornali dichiarazioni che smentiscono il padre, diventando così di fatto solo amici della via crucis di Emanuela, oltre a quella del suo infelice padre e della ancor più disgraziata madre, anch’essa malata grave. Se siamo al punto che un piccolo ipocrita qualunque può essere preso in considerazione, solo perché puzza di incenso, per annullare la responsabilità di un genitore nei confronti di un figlio, allora siamo messi male. Altro che “dare la precedenza alle famiglie”, della solita serie dei due pesi e due misure.
Dietro la spinta eversiva ai danni anche della Costituzione c’è, come da troppo tempo ormai, il solito Vaticano, che con un papa come questo è sceso ai livelli minimi del senso civico. Il Vaticano infatti ha subito applaudito la scellerata decisione anti Englaro del consiglio dei ministri di Berlusconi, per poi dare addosso al nostro presidente della Repubblica reo di essersi opposto alla firma di un decreto legge chiaramente incostituzionale. Una volta ci si divideva tra Coppi e Bartali, tra Camillo e don Peppone: ora siamo a queste miserie indegne perfino di personaggini ameni come la Carfagna e la Gelmini, degne ministre di Sua Maestà il Re di Arcore e Mediaset. Le agenzie e i giornali on line battono il bollettino papalino: “Il Vaticano: “Il governo ci ha ascoltato. Delusi dal Capo dello Stato” “. E’ allora il moneto di mobilitarci per chiedere finalmente l’abolizione del Concordato. Basta con i privilegi di questo Stato estero che mangia qualche miliardo di euro l’anno nella greppia della Repubblica italiana – come ha ben contabilizzato Curzio Maltese nel suo bel libro “La questa” – per poi ricambiare con continua invasioni campo e spinte sempre più massicce a eversioni di tutti i tipi, delle quali ormai si è perso il conto.
Del sorrisino di questo papa dalle scarpette rosse in vista al Quirinale del Napolitano pugnalato oggi alle spalle ce ne ricorderemo. Intanto propongo di far circolare questo appello:
“ABOLIAMO IL CONCORDATO!
C’è una sentenza definitiva di un tribunale, ove non bastassero le prese di posizione dei medici che provano da tempo a far capire che “Eluana è morta 17 anni fa”.
Ma per il Vaticano, evidentemente, la “verità di fede” conta assai più della scienza e dei dati empirici. Con assoluta protervia la Chiesa di Roma cerca di imporre, non solo ai familiari della ragazza, ma ad un’intera nazione, il rispetto delle proprie convinzioni.
Esattamente come il 22 luglio 1633 impose a Galileo l’abiura delle proprie teorie astronomiche, per un’altra “verità di fede” che non si voleva fosse messa in discussione: la terra al centro dell’universo.
“Se la vicenda di Eluana Englaro arriverà alla sua conclusione vuol dire che l’Italia sta scivolando verso una deriva eutanasica”, dichiara il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco.
A noi pare, invece, esattamente il contrario: se la volontà della Chiesa dovesse prevalere ancora una volta contro l’evidenza della scienza medica e contro il rispetto delle leggi, non potremmo più dirci cittadini di uno Stato laico.
Perché un Paese in cui è la religione ad imporre i principi, a dettare le regole, è assai più di uno Stato confessionale. E’ uno Stato teocratico. Non troppo dissimile, per intendersi, dall’Iran degli ayatollah, “Guide Supreme” della Rivoluzione Islamica.
In un Stato laico non è accettabile che per accondiscendere alle rivendicazioni di una comunità religiosa, al fine di evitare le conseguenze di un’ordinanza di un tribunale già in fase di attuazione, il governo adotti all’unanimità un decreto ravvisandone i requisiti di urgenza ed indifferibilità.
Persino nel vangelo c’è scritto: “Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”.
Diciamo no alla società teocratica, e a chi vuole far precipitare di nuovo l’Italia nel medioevo.
Tutti quelli che non sopportano che il Vaticano si ostini a pretendere di scegliere anche il colore delle mutande da indossare, lancino un solo grido d’indignazione per dire basta: aboliamo il Concordato!!!!”
Questo il link per le adesioni: http://www.facebook.com/profile.php?id=1602816506&ref=name#/group.php?gid=49526498703&ref=mf
Aggiungerei l’eliminazione degli sgravi fiscali, dell’ora di religione a scuola e delle regalie in danari e in altri privilegi. Due in particolare da abolire: 1) – le centinaia di milioni di euro regalati ogni anno in spregio alla Costituzione alle scuole private, cioè quasi tutte cattoliche; 2) – l’odioso e servile far decidere al Vaticano. tramite i suoi prefetti chiamati vescovi, i nomi delle decine di migliaia di insegnanti di religione. Decisi dal Vaticano, ma pagati dalla Repubblica italiana, cioè da tutti noi, contro i quali il Vaticano rema. E non si limita a remare…..
x i blogghisti
Ecco, al solito, il nord-est è tagliato fuori, quando c’è da mangiare!
Vorrei informarvi che oggi,dopo 148 anni di Unità d’Italia, il nostro “beneamato” ha aperto “il budello” di Mestre;
SIAMO IN ITALIA!!!!!!!
Ce ne avete messo un po’ di tempo per accogliereci, noi extranazionali!!!!
x Peter
Veramente io intendevo contestare, come ho sempre fatto, il concetto di Patria di Uroburo.
Vorrei sottolineare che, nonostante tutto, sono più vicino alla sua idea di Patria.
x AZ Lì, in via Cividina,stanno tutti i nostri soldi.Passati, presenti e futuri.Crisi permettendo!
Anche le nostre notti “in bianco”!
Al più presto posterò la nostra barca, che ha 12 anni, e non “assomiglia a quella di D’Alema!!
Quella sulla foto è “una pinna mobile”, azionata con cilindro idraulico.
Se passi da queste parti, sarai gradito ospite!
Buonanotte a tutti
Sylvi
x Pino
>>fischiare le orecchie?<<<
Pensavo fosse la bora che veniva da nord-ovest!
Dicevo-che strano-!!!
Notte.
Sylvi
x Antonio: se la fai di domenica potrei esserci…
fino a Firenze, pigiando sull’acceleratore, impiego 3 ore o poco più … da Firenze a Cecina quanto ci vuole?
Caro Peter,
tolga all’amor di patria tutta la propaganda che le classi digggerenti sprecano da qualche migliaio di anni e rimarrà ben poco. E quel poco non durerà più di due generazioni.
Il resto, la cultura, la lingua ecc. non lo nega nessuno. Ma non è esattamente amor di patria, se non all’interno di una cultura irrazionale e romantica che ha portato abbastanza danni e lutti a questo mondo.
I Ticinesi sono italiani di lingua e religione ma non fanno parte e non si sentono parte dell’Italia . Idem per i corsi.
Quindi rimango del parere che patria è dove uno sta bene e che il resto sono o propaganda, o chiacchiere oppure un’altra cosa.
C’è poi una cosa che mi colpisce: che proprio un meridionale, con tutto quel che vi è costato, possa difendere l’idea di patria, specificamente adattato all’Italia, mi sembra una cosa priva di senso comune. U.
Caro marco,
fatico a dirti cosa mi piace della musica classica. Tutto quel che mi piace, che però non si divide tanto per autori ma per pezzi.
In generale mi piace l’Ottocento, soprattutto Beethoven e Brahams, molto Mozart, poco la musica del Seicento (con rilevanti eccezioni), moltissimo Bach; mi piacciono molto i russi dell’Ottocento-Novecento; molte opere di Grieg e Sibelius.
Insomma mi piace un po’ tutto ma solo se mi piace.
Un caro saluto U.
Cecina è vicina a Livorno, e non conviene passare da Firenze ma da Civitavecchia. U.
Caro Marco so benissimo che con quel tipo di messaggio non influenzo minimamente i baciapile inginocchiati, quelli in una campagna di questo tipo li do per persi in partenza, ma messaggi del tipo del secondo volantino con tutto quell’inutile sfoggio d’oro messo in bella mostra, a qualcuno di quelli che l’8 per mille lo buttano li per indolenza … che tanto a qualcuno deve andare … qualche riflessione potrebbe anche provocarla, poi tu che hai maneggiato pubblicità, (anch’io con la radio me ne occupavo), sai che una campagna per essere efficace si fa con più messaggi ognuno dedicato ad un target diverso, l’importante e che ogni messaggio non distrugga quelli precedenti ne inibisca quelli successivi. Infatti il primo Il primo volantino, quello dei polli, è pura provocazione se ne stampo qualcuno li metto magari al circolo ARCI per farci una risata, non li attacco in piazza.
Antonio Zaimbri – – – antonio.zaimbri@tiscali.i
X Sylvi
Gran bella la barca, a vista mi da l’impressione di essere filante me lo dice il bel baffo di prua con mare piatto, parlando di baffi quella di Dalema è l’unica cosa che gli invidio (ma solo un po’). La pinna mobile occupa un po’ di posto a bordo ma è una gran bella trovata per andare sui bassi fondali, una scelta di libertà.
Anche il rapporto fabbrica barca mi pare quello giusto, 50 m di fabbrica e 10 m di barca. Ci sono stati “in- prenditori” che in tempi di vacche grasse pretendevano di fare il contrario, ora non hanno ne l’una ne l’altra e le pezze al culo. Le stesse dinamiche valgono a tutti i livelli anche tra noi operai nei momenti favorevoli c’era gente che cambiava macchina ogni 3 anni e la domenica era sempre al ristorante e altri che pensavano alla casa e alla pensione integrativa, cicale e formiche, io sono stato una formica che canticchiava !!!
La differenza sta nel fatto che l’operaio del suo comportamento subisce conseguenze solo lui, gli “in- prenditori” che sbagliano spesso trascinano nel disperazione decine o centinaia di incolpevoli famiglie.
Antonio Zaimbri – – – antonio.zaimbri@tiscali.i
Ragazzi che occhio!!!
Avevo detto circa 400 km, su mappe, percorso più corto, Gaeta Cecina mi da 407 km.
Antonio
a nord un po’ meno
Torino Cecina 382 , Milano 340 via Cisa 406 via Firenze
Udine non vale l’avevo fatta in ambulanza 500 esatti, da ospedale a ospedale via autoatrada, prendendo la superstrada a Firenze sono 30 in meno
Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.i
xUroburo
il punto e’ che l’amore e’ un sentimento, per cui convengo che ‘amor di patria’ e’ un’espressione irrazionale, e forse anche impropria. In altre lingue (es. il russo, che non conosco) si dice motherland nella traduzione inglese, non fatherland che significa patria. Come si dice, i padri si possono ‘scegliere’, la madre no…
I ticinesi sono contenti dell’amministrazione svizzera, ma si sentono lombardi, ergo (in un certo senso…eh eh) italiani. La Corsica e’ un’isola, di lingua e cultura italica come dice lei. Non hanno invece mai accettato il dominio francese, cui hanno sempre reagito col terrorismo. Nonostante tutte le somiglianze tra lingua e cultura francesi e la nostra…
Lei vuole semplicemente dire che una buona amministrazione e’ sempre da preferire, tollerare una cattiva in nome di ‘amor di patria’ e’ sbagliato. Su questo siamo d’accordo. Tuttavia spero che lo stato-nazione italiano non venga mai smantellato. A lei, se avvenisse, non importerebbe un fico secco
un caro saluto e buon appetito per i banchetti futuri
Peter
Cari amici,
solo ora mi riaccosto al marchingegno digitale.
Ospite a casa dei miei figli a Torino.
Per essere onesto loro sono i miei ospiti,in realtà va già bene che sono stato accolto positivamente.
Le vallate del Nord-Ovest “la mia patria ” può aspettare ancora un giorno.
Da dove vi scrivo,vedo “l’imbocco “della val di Susa e il Musinè,”montagna” magica a detta dei cultori “esoterici”,per via di uno strano flusso energetico che vi si infilerebbe proveniente dalla sacra di S:Michele e che avrebbe origine tra le nebbie di Albione ,attraversa la Francia e pare finisca a Gerusalemme.
Per la verità oggi è una giornata di sole.
Che dire di ieri,hanno già detto tutto gli altri,si però una cosa vorrei aggiungere…grazie per la magnifica giornata trascorsa insieme….!!
cc
PS-Ieri sera volevo infilarmi sul “freccia rossa” per Torino.
Poi guardando il mio biglietto delle FS ordinario, ho deciso che forse il controllore mi avrebbe chiesto l’accensione di un “mutuo”.
Comunque, come qualcuno ha scritto su un giornale ieri “i pendolari”possono sempre essere felici,adesso con il freccia rossa possono sempre essere in neanche un’ora a Milano per una serata alla Scala come recita la pubblicità.
Solo alcuni,(mai contenti)si lamentano,ma si sa ,sono degli anti-modernisti..che non apprezzano le meraviglie del progresso e dell’alta velocità…
Certo è , che “l’occhiuta”,mai si smentisce.””
Cosa non si fà per la salvaguardia..della pace e della concordia sociale…
La spiritualità va salvaguedata…
da Repubblica ….
ROMA – Maria Ines Bussi, nipote di Salvador Allende e Fresia Cea, moglie di Omar Venturelli – l’ex sacerdote italiano che si batteva per gli indios, ucciso in Cile durante il regime – sono state fermate presso il commissariato di piazza Cavour per circa tre ore. Erano in piazza San Pietro, tra i fedeli della domenica, con dei volantini attaccati al petto per ricordare al Papa che la domanda di giustizia che sale dal Cile attende ancora una risposta. E per chiedere che sia la magistratura italiana a giudicare il “Condor” di Pinochet, Alfonso Podlech, ora rinchiuso a Rebibbia – dopo anni di immunità in patria – con l’accusa di aver torturato e fatto scomparire Venturelli e altri cittadini italiani durante la dittatura. La risposta? Manifestazione non autorizzata.
cc
Da riflettere …da riflettere…
L’interruzione di procedure mediche sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all’accanimento terapeutico.
Le decisioni vanno prese dal paziente o da coloro che ne hanno legalmente il diritto.
Catechismo della Chiesa cattolica articolo 2278
X C.C. 163
La riflessione conduce ad una considerazione quasi matematica:
il risultato delle ultime “nanate” tolgono il dubbio sul “pinocchietto” nostrano “il cavaliere del nulla” ,tolta la maschera di plastica è il suo vero volto quello che stiamo vedendo!
Saluti
L.
Per Tutti:
Prima di cominciare a parlare vorrei solo sottolineare(senza voler
rompere le palle a nessuno) che sono due anni circa che io bloggo
qui:e mi sono sempre firmato con alessandro.
Detesto le etichette
detesto le facili e puerili coppie di distinzione(padre/ figlio)
detesto le omologazioni.
Questa semplicissima osservazioni e’ per coloro che
ancora non si stancano di rompermi i coglioni:di sentirmi
dire questo e’ cosi’
questo e’ quello li’
e altre merdate del genere.
Sono una persona che si chiama alessandro
ed esprimo opinioni e concetti.Tutto qua.Grazie.
E
ora
forse
posso
cominciare
a parlare.
P.S.
la realta’ e’ fatta di cose
di occhi…………..di volti……….di carne.
Ma qui noi non siamo dentro la realta':le persone non si vedono
e ci stanno solo parole.
Qui sono le parole e i significati che esse eprimono a contare…………..e sarebbe meglio PARLARE.
Certo che anche dietro il mondo virtuale ci stanno persone…….dita
di carne che premono sui tasti per tradurre i pensieri;ma la persona
e’ in secondo piano rispetto a cio’ che dice.
In fondo, volendo dire qualcosa di filosofico( e mi scuso gia’ con Controcorrente:lui ,si sia, e’ un tipo pratico e concreto)……..
si potrebbe dire che qui
l’uomo non esiste(la percezione e’ soggettiva; il riflesso emotivo che hanno su di noi le parole –e le accuse——-degli altri non lo possiamo comunicare):qui tutto e’ PAROLA.
E’ attorno alla PAROLA che comunica che bisognerebbe esprimersi.
Ci sono Incendi ed incendi,ci sono memorie e memorie ..ci sono patrie e patrie….
Dalle notizie sui quotidiani sembra che un intero continente l’Australia , stia andando a fuoco..più di cento morti….!!!!
Noi qui per il momento con il maltempo che c’è stato …stiamo in effetti un po’ meglio, se non fosse per il rischio di affogare….
Marco Tempesta ci ricorda giustamente delle tecniche pubblicitariee delle loro sottigliezze,anche ieri se ne parlava a tavola,delle difficoltà a far passare certi messaggi ,soprattutto quando questi vanno a cozzare contro opinioni diffuse e radicate…,ma soprattutto quando dico io si scontrano con l’indifferenza ..diffusa..
Il secolo scorso e l’inizio di questo ..apparentemente ..è stato celebrato come il secolo dell’informazione diffusa…,ma stranamente da noi trionfa l’Inbonitore che almeno una cosa ha capito che : ..una tecnica valida è quella di ripetere ossessivamente ..uno stesso messaggio…ovvero tra diffuse e diverse opinioni, in un continuo processo di tiraemolla Lui sa che alla fine passa un messaggio…sembra che ci voglia prendere per stanchezza…con questa nuova trovata ha almeno allungato l’analisi della Crisi e per l’ennesima volta ha portato un attacco ai principi suiquali si basa la convivenza in questa SIC patria….
Alla fine per stanchezza molti ammetteranno che beh,si insomma ,qualcosa va cambiato…ect,ect,solo che al posto delle cose utili ,nessuno poi vedrà cosa si cambia..!!!
Resistere è dura fatica e sempre meno sono coloro che conservano la memoria…
Alla lunga potrebbe vincere il Pitecantropo arcorensis….
Ma sono due cose che però mi fanno riflettere ..la prima, pur non essendo un “determinista”,gli effetti della Crisi non potranno non far riflettere ,soprattutto se imporranno diversi stili di vita ,ovvero una diffusa sensazione di arretramento rispetto ai modelli imposti dai consumi ….
Allora si potrebbero aprire diverse soluzioni…..non certo tanto peregrina , quella di un moderno medievo tecnologico…in cui in ultima istanza ..provate un po’ ad indovinare chi magari né potrebbe approfittare..magari che in questo momento con l’acqua alla gola di crisi e vocazioni….ha deciso di passare all’attacco su tutto e di più….
In fondo e qui mi viene in mente che Pino ieri a pranzo ricordava dell’ Incendio Di Roma e della figura di Nerone…nata in quella subburra dove coestistevano magari diverse sette religiose poco distinguibili ancora tra loro…
Di certo una di quelle ha rovinato la reputazione al povero Nerone…e qui ci sarebbe anche molto da discutere su quanto poi quelle primitive sette abbaino “disarticolato” la Storia dell’Impero nella sua ultima parte …..per sostituirvisi…non senza appunto un buon medioevo…per finire a riscoprire l’universalità in epoca recentissima..quando li fecero sgombrare dal Quirinale…in questo un mare di altre sette nel mondo ad Oriente sta svolgendo senza dubbio un buon lavoro…!!
Ora due considerazioni finali…patria luogo dove si sta bene, caro Peter ha ragione Uroburo….,perché non gli hai chiesto però cosa vuol dire star bene,..star bene è avere un briciolo di memoria condivisa anche..e tante altre cose che fanno per esempio del pranzare e del cenare luoghi dove si sta bene…decisamente troverei un luogo dove non si sta bene anche il bar sotto casa mia dove ormai da mattino e sera si sentono solo più una marea di stronzate…no il Bar sotto casa mia, non è la mia Patria o almeno da tempo non loè più….!!
Infine vorrei ricordare che bisogna sperare di non aver casa dove scoppiano gli incendi o le alluvioni…!!
Ma questo mi sembra che molti lo ignorano…quella che prende fuoco è sempre la casa del vicino più lontano..
Beata ingenuità …!!!
cc
Sono lieto di comunicarvi che il nostro gruppo “Basta, del vaticano non se ne può più!!! Aboliamo il concordato!!!” ha ufficalmente superato al quota di 500 membri (poco fa eravamo a 504) …
Sta letteralmente volando: per rendervi l’idea, ieri sera poco prima delle 20 eravamo ancora a 187….
Ho letto il post di Controcorrente :ci sono dentro tante cose interessanti solo che sono un po’ rarefatte
ovvero che, probabilmente, e’ un discorso che e’ legato a un altro discorso .
Io, che non conosco il primo discorso, devo procedere
secondo altri parametri.
Certo, resistere vuol dire anche Memoria……………
ma di che cosa????????qui forse Controcorrente e’ reticente:non ci dice di che cosa Bisognerebbe aver memoria.
L’uomo di oggi non puo’ avere Memoria perche’ e’ proiettato
nel futuro(incerto).
Paradossalmente se memoria e’ resistere nella vita
oggi Memoria significa negarsi un futuro e, quindi, non vivere.
Al posto della memoria si sono venuti formando
dei sostituti.
La memoria e’ inutile ai consumi
e oggi bisogna essere utili, funzionali.
Quello che ho scritto e’ come io sento le cose che mi circondano
non come io sento l’essenza delle cose;resta sottinteso,quindi,
che io sono per la Memoria.Ma di che cosa?
Qui si corre il rischio di essere un po’ troppo generici
e per evitarlo mi scelgo una categoria:umana:memoria di cio’
che era l’uomo.
VIAGGIO DI AMNESTY INTERNATIONAL A GAZA
su
http://livewire.amnesty.org/category/gaza-israel/
VIAGGIO DI AMNESTY INTERNATIONAL A GAZA
(in italiano)
“Giorno dopo giorno, ovunque andiamo siamo colpiti dall’estensione della distruzione. Fotografiamo e filmiamo tutto, ma la scala della devastazione è impossibile da catturare con la macchina fotografica. Quelli che prima erano quartieri popolosi, oggi sono stati rasi al suolo e trasformati in paesaggi lunari.
Altre ampie aree sembrano essere state colpite da un terremoto. Nessun obiettivo è abbastanza ampio per abbracciare le dimensioni agghiaccianti della devastazione.
Giardini e strade sono stati rivoltati dai carri armati israeliani e dai bulldozer blindati D9. Questi ultimi in alcuni casi si trascinavano dietro delle STRUTTURE UNCINATE SIMILI AD ARATRI CHE LACERAVANO IL MANTO STRADALE: solo uno dei tanti esempi di DISTRUZIONE DELIBERATA e gratuita. Numerosi edifici evidentemente privi di qualsiasi valore militare sono stati distrutti.
LE LINEE ELETTRICHE SONO STATE STRAPPATE E LE CONDOTTE DELL’ACQUA DELIBERATAMENTE SRADICATE.
Le infrastrutture di Gaza, già gravemente debilitate dalle precedenti ondate di distruzione e da anni di sanzioni, sono oggi in condizioni spaventose. Prolungati blackout sono la norma, decine di migliaia di persone non hanno accesso all’acqua potabile e le fognature sgorgano all’aperto dalle condotte danneggiate…
Da quando siamo arrivati, le persone ci ripetono che durante le ultime tre settimane non vi era nessun luogo sicuro in cui rifugiarsi. LE SCUOLE, LE STRUTTRE MEDICHE E GLI EDIFICI DELL’ONU SONO STATI TUTTI DIRETTAMENTE COLPITI.
Vicino alle rovine della Scuola Americana di Gaza abbiamo incontrato il padre del custode Mahmoud Mohammed Selmi Abu Qieiq, che è rimasto ucciso quando un caccia F16 israeliano ha bombardato il campus. Era la sola scuola internazionale di Gaza, nella quale era possibile ricevere un’istruzione avanzata modello college in lingua inglese, che si proponeva come ‘parte della visione del futuro palestinese’. Ora tutto ciò che resta della scuola è una gran massa di cavi attorcigliati e di giganteschi detriti di cemento…
Abbiamo anche ispezionato il quartier generale dell UNWRA a Gaza City, che è stato bersagliato dal fuoco israeliano il 15 gennaio. I MAGAZZINI SONO PIENI DI SANGUE, I MEDICINALI E ALTRI GENERI DI AIUTI UMANITARI SONO ANDATI DISTRUTTI quando il FOSFORO BIANCO e l’artiglieria ad alto potenziale esplosivo degli israeliani ha colpito il complesso, causando un enorme incendio.
Cinque giorni dopo l’incendio è ancora attivo – con i resti carbonizzati e fusi di GENERI ALIMENTARI E MEDICINALI DEL VALORE DIMILIONI DI DOLLARI. Il terreno all’esterno dei magazzini è ancora scivoloso per i litri di olio combustibile per cottura che vi si è riversato. Anche numerosi VEICOLI DI PROPRIETA’ DELL’ONU sono stati distrutti durante gli attacchi…
All’ospedale al-Quds di Gaza City abbiamo visto i resti di numerose ambulanze distrutte. Abbiamo ascoltato dal personale medico come i blindati israeliani hanno sfasciato le ambulanze per creare blocchi stradali. Gli edifici dell’ospedale sono stati colpiti durante l’attacco, e i magazzini bruciati. I dottori ci hanno raccontato come i pazienti in preda al panico sono stati fatti evacuare dalla struttura in fiamme…
TUTTO L’ARTICOLO SU
http://www.uruknet.info/?p=s9210
Bombardare le sedi umanitarie dell’ONU è un’infamia gratuita, inaudita e vigliacca.
Dal punto di vista giuridico è una deliberata e premeditata VIOLAZIONE CRIMINALE che da sola giustificherebbe l’istituzione immediata di un tribunale speciale che ne definisca il merito di:
– CRIMINE DI GUERRA, in quanto gli attacchi sono stati diretti contro strutture civili prive di valore strategico e militare, e indiscriminatamente contro la popolazione civile inerme;
– CRIMINECONTRO L’UMANITA’, per le vittime civili causate e per la distruzione di strutture di vitale importanza per la sopravvivenza di un popolo intero;
– CRIMINE INTERNAZIONALE, in quanto le sedi ONU e i suoi funzionari hanno prerogative di inviolabilità e immunità secondo quando stabilito dalla Convenzione del 13 febbraio 1946.
Un CRIMINE PLURIMO E DELIBERATO di questa portata non è soltanto spregevole, ma anche destabilizzante per l’ordine internazionale tutto in quanto sfregia l’autorità, le deliberazioni e il patrimonio di tutti i Paesi membri dell’ONU.
di Paola Pisi
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/
Si rompe il fronte del Cai-Nano
Il no del governatore a Berlusconi
“Io l’ho vista, Englaro ha ragione”
di PIERO COLAPRICO
UDINE – Silvio Berlusconi sa che sta camminando su un terreno minato e chi può l’avvisa. Ieri, anche se sembra paradossale, è stato Renzo Tondo a provarci, a Mestre. C’è stata una riunione ristretta, con Altero Matteoli, uno dei colonnelli di An pronto a tradire Gianfranco Fini considerato ormai “troppo laico”, i ministri ex socialisti Renato Brunetta e Maurizio Sacconi e, appunto, il premier e il governatore friulano. Erano tutti insieme all’inaugurazione del “Passante”, opera quasi biblica, molto importante per il Nord Est, ma a margine hanno parlato di Eluana Englaro. A Tondo è stato chiesto di bloccare la clinica che ospita Eluana, ma, a sorpresa, Tondo ha spiegato: “Presidente, io l’ho vista dopo Natale, guarda che è messa molto male. Non sono vere le notizie che girano, ti fanno dire cose sbagliate. Al posto del padre, avrei fatto esattamente lo stesso”.
Non è l’unico che, in questi giorni, ha fatto piovere su Silvio Berlusconi una versione corretta della situazione di Eluana, in stato vegetativo da diciassette anni e tre settimane, arrivata ormai al terzo giorno di zero nutrizione, sotto sedativi, ricoverata alla casa di cura “La quiete”. Non sempre Berlusconi ci vuole credere: “Ma mi hanno detto che sta bene…”. Eppure, avrebbe dovuto ascoltare quante volte è stato citato ieri dai fedeli davanti alla chiesa della Madonna delle Grazie: “Era qua a due passi, ma perché non è venuto a vedere? Il papà l’ha invitato e lui non viene…”, protestava a voce alta una signora.
Lo schema “noi stiamo con la vita, gli altri con la morte” non regge sino in fondo e per questo sul premier c’è un doppio pressing. Da un lato chi gli ricorda le ragioni degli Englaro e la realtà di Eluana, dall’altra chi spinge perché si faccia “tutto il possibile”. E ieri a Tondo è stato detto da Maurizio Sacconi di tentare l’intervento della Regione per sospendere il protocollo. Stesso suggerimento da parte di Brunetta, che teme la sconfitta, che si tramuterebbe nelle limitazioni del potere di un governo sempre più deciso a sconfinare, ad allargarsi, ad esautorare sempre un po’ di più il parlamento “troppo lento”.
Questa esigenza è arrivata sia al presidente del Senato Renato Schifani, sia al presidente della Camera Fini. Entrambi hanno assicurato che “si potrebbe arrivare alla legge anche martedì sera”. Un uno-due di potenza impressionante.
Bisogna serrare i tempi e i ranghi, quindi “Inventatevi una cosa qualsiasi per sospendere la nutrizione. Dobbiamo agire o attraverso la Procura o attraverso la Regione” è stata la mission affidata soprattutto da Maurizio Sacconi a chi poteva. Per la Procura è dunque partito il rapporto dei Nas, per la Regione ci si è affidati a Wladimir Kosic, l’assessore Regionale alla Sanità. A proposito del suo attivismo in questi giorni, circola a Udine una battuta cinematografica: “Ho visto Kosic che voi umani non potete nemmeno immaginare”. Ma Kosic, anche se aveva tutte le intenzioni e anche l’intima convinzione di “non far applicare il protocollo a Eluana”, è rimasto impelagato nella stessa burocrazia sanitaria, mentre i rapporti tra lui e Tondo (che l’aveva voluto, sconsigliato dal resto del pdl) si sono guastati, forse per sempre.
Alla politica romana, soprattutto a quella parte che s’è impegnata in una lotta contro il tempo, importa poco degli strascichi locali: “Dobbiamo sbrigarci a fare qualche cosa. Quando si supera una certa soglia – ha spiegato Sacconi – ridare l’alimentazione accelera la morte”, si ottiene cioè l’effetto contrario riattaccando il sacco della nutrizione al sondino. Berlusconi ormai s’è impegnato in questa battaglia, ma i suoi fedelissimi sanno che gli ronza in un angolo del cervello anche un altro nome: Ferruccio Fazio.
Ai più forse dirà poco, ma è un sottosegretario, un medico oncologo di prestigio internazionale, l’uomo che ha suggerito all’ospedale San Raffaele di Milano di acquistare una macchina costosissima per la radioterapia che riduce i tempi del “bombardamento” e aumenta le possibilità di “centrare” le cellule guaste. E, sotto Natale, in una cena di medici era arrivato a sorpresa il premier, dicendo: “Ecco il mio amico Fazio, il nuovo ministro della Salute”. Perché erano queste le intenzioni di Berlusconi. Da un lato s’è accorto che mettere insieme Welfare, Salute e Lavoro e affidare tutto questo a Sacconi e all’attivismo di Eugenia Roccella è stato un po’ eccessivo. Dall’altro, voleva spendere le competenze del medico dal brillante curriculum nel suo governo. Invece oggi si trova senza Fazio e con Eluana e con due rami del parlamento da far correre ventre a terra.
Il Prof De Monte è stato primario all’Ospedale di Tolmezzo, prima di diventarlo a Udine.
Sul Messaggero V. ci sono lettere di famigliari di pazienti che raccontano della sua umanità e competenza e di come non si arrendesse mai nelle cure “fin che c’era speranza di vita”.
Invitano coloro che sono stati curati da lui a dare testimonianza.
Sylvi
Bisognerebbe capire, pero’, cosa si intende esattamente per ‘vita’. A me non sembra che quella di un essere umano possa essere definita vita, quando e’ equiparabile a quella di un vegetale. Vegetali e mammiferi, anche stando alle dottrine religiose, non sono forse stati ‘creati’ per motivi differenti?
Ragionamoci su un momento, cercando di immedesimarci nella situazione, senza pensare alle implicazioni religiose, che sono valide solo per chi ci crede.
Quanti di noi vorrebbero che la nostra ‘vita’ trascorresse per sempre in una stanza d’ospedale, con mani altrui che ci manipolano, ci lavano dappertutto, ci infilano sondini e aghi in ogni buco, in ogni vena, senza peraltro che noi possiamo vedere, sentire, partecipare in alcun modo, come sprofondati in un sonno senza fine? Quanti di noi augurerebbero ai propri cari lo strazio quotidiano di vederci in queste condizioni, senza alcuna speranza che noi si possa mai aprire gli occhi, pronunciare una parola, formulare un pensiero? Quanti di noi augurerebbero una cosa simile finanche al proprio cane o al proprio gatto?
Che ‘vita’ sarebbe questa? I batteri in una coltura di laboratorio sono piu’ vivi, diamine! Si muovono, interagiscono, fanno sesso, si moltiplicano e defungono, come vuole il ciclo naturale della vita (per chi crede, aggiungerei, come Dio ha stabilito).
A me sembra che questa forma di ossequio alla ‘vita’ a oltranza sia solo una forma di isteria di massa, nella quale non entra alcun pensiero razionale, alcun sentimento veramente umano o cristiano.
Soprattutto se si pensa che non si fa altrettanta caciara quando si tratta di mandare soldati a fare guerre assurde e criminali, o quando si tace davanti allo sterminio di adulti e bambini, come e’ avvenuto e ancora avviene, per esempio, a Gaza, in Africa e altrove, non si puo’ far altro che parlare di isteria e ipocrisia.
Berlusconi e l’offensiva clerico fascista
[…]Berlusconi…ha puntato dritto all’obiettivo dicendo, a proposito della Costituzione, quello che lui considera l’insulto peggiore e cioè che è sovietica.
Berlusconi ha deciso una offensiva in grande stile, in cui il destino della povera Eluana è evidentemente un puro pretesto. L’obiettivo di Berlusconi è lo sfondamento del quadro di regole in cui vive il nostro paese; questo al fine di poter modificare in modo duraturo i rapporti di forza tra le classi e determinare una uscita da destra dalla crisi…
L’offensiva di questi giorni va ad aprire nuovi contenziosi in una situazione che vede già numerosi fronti aperti. Principalmente quattro.
In primo luogo, in sintonia con Confindustria, ha aperto il fronte sindacale, come nel 2002, puntando ad isolare la Cgil e a distruggere il sindacato come espressione autonoma della classe.
In secondo luogo Berlusconi ha aperto il fronte con la Magistratura cercando di metterle la mordacchia, sia sulla riforma della giustizia che sulla vicenda delle intercettazioni.
In terzo luogo il governo ha approvato un decreto sicurezza che radicalizza l’estremismo della Bossi Fini e costruisce sul piano legislativo il migrante come capro espiatorio.
Da ultimo, in sintonia con il Vaticano, ha aperto l’offensiva contro il Presidente della Repubblica, mettendo definitivamente in discussione ogni parvenza di laicità dello Stato e l’equilibrio dei poteri che ci consegna la nostra Costituzione.
Nella concezione fascista che caratterizza la cultura di Berlusconi, il potere derivante dal popolo deve essere assoluto, privo di vincoli e di regole: un potere sovrano per l’appunto…
[da Liberazione]
Afghanistan, i media britannici:
«Accordo per più truppe italiane»
Uno dei temi al centro della conferenza di Monaco è l’Afghanistan. Gli americani chiedono più truppe.
Ieri il ministro della Difesa La Russa ha incontrato Holbrooke a Monaco:
«Ci siamo detti – ha spiegato – che c’è consonanza di vedute tra Italia e Stati Uniti. Fisseremo una data per affrontare tutte le questioni che
riguardano l’Afghanistan…
***
Ecco, dove sono quelli del movimento per la ‘vita’, in questo caso? Come mai non si stendono davanti ai camion dei militari, o non fanno sit-in sotto le finestre di La Russa?
Allora?
ELUANA: BARBARESCHI (PDL) CON NAPOLITANO-FINI,NON SIETE SOLI (ANSA) – ROMA, 9 FEB – ”Il calvario di Eluana Englaro si sta traducendo da giorni in un pretesto per buttarla in politica. Siamo davanti ad una famiglia che cerca di interpretare la volonta’ di una giovane donna costretta a vegetare da quasi vent’anni da chi si accanisce contro la sua liberazione dalla sofferenza. Ho scritto al presidente Napolitano ed al presidente Fini per assicurare loro la mia solidarieta’, quella che vorrei far giungere a papa’ Englaro”. Lo afferma Luca Barbareschi, deputato del Pdl. ”Il mio messaggio e': non sentitevi soli. Anche nel centrodestra ci sono delle voci, come la mia – dice – che vogliono che sia dato seguito alla decisione di liberare Eluana. Come parlamentare e come cittadino, io non posso non esprimermi, per la responsabilita’ che il mio ruolo istituzionale mi impone”. ”Liberiamoci dall’ipocrisia – prosegue Barbareschi – ed ammettiamo che in questo caso si e’ reso pubblico cio’ che generalmente si usa fare nelle private stanze degli ospedali. L’eutanasia clandestina e’ di fatto una realta’ che tutti i medici ammettono essere una prassi consolidata. Io sto dalla parte di chi ha deciso di non nascondersi per ottenere il diritto che uno stato laico, democratico e giusto dovrebbe assicurare ai propri cittadini: la liberta’ di scelta e di coscienza individuale”. ”Sono fiero – conclude il deputato del Pdl – che la prima e la terza carica dello Stato abbiano deciso di manifestare questo sentimento di laicita’ condiviso, peraltro, da gran parte del Paese”.(ANSA). COM-SPA 09-FEB-09 17:47 NNN
x Vox
L’epiteto più gentile che è stato dato a questo medico è “assassino”.
A noi friulani,i lombardi, che accorrono in massa davanti alla Quiete, ci gridano di vergognarci di ospitare un tale abominio!
Per una volta tanto, alla Capitale Morale, e non solo, possiamo dare qualche lezione di civiltà, sempre da “cives”, e indicare alla Chiesa
“quel che è di Cesare”. E che si ripassi il Vangelo!
Sylvi
@ Sylvi
Forse dovreste gridar loro in risposta che il solo abominio che state ospitando sono loro, i lumbard accorsi a fare casino non richiesto laddove sta scritto “Quiete”. Magari finirebbe in rissa, qualcuno di loro finirebbe in coma irreversibile e allora i sostenitori della ‘vita’ potrebbero mettere in pratica i propri precetti. La gente che si comporta cosi’ merita solo di essere curata con la propria medicina.
X Vox 176
“A me sembra che questa forma di ossequio alla ‘vita’ a oltranza sia solo una forma di isteria di massa, nella quale non entra alcun pensiero razionale, alcun sentimento veramente umano o cristiano.”
Aggiungo al commento che i “paladini della vita” ,con ipocrisia ed incoereza tra quello che professano e quello che dicono, alla vita (non la loro bella vita alla faccia nostra)degli altri non hanno alcun interesse.
Ricordo solo ,ad es, che dall’inizio dell’anno ci sono già 48 morti per insipienza del loro operato di “governò” un aumento del 4,4% rispetto al 2008;che interesse alla salute , benestare dei cittadini e “salvaguardia” della vita!
L.
CASO ENGLARO: FOLLINI, MIA OPINIONE E’ MIO VOTO E SARA’ CONTRARIO Roma, 9 feb. (Adnkronos) – “La mia opinione e’ il mio voto e il mio voto sara’ contrario”. Cosi’ Marco Follini annuncia che votera’ no al ddl inerente al caso di Eluana Englaro domani in Senato. Follini lo ha detto ai giornalisti lasciando l’assemblea dei senatori del Pd. (Mon/Ct/Adnkronos) 09-FEB-09 18:07 NNNN
X Pino, Faustino e tutti gli appasionati (come me) della materia (golpe piduista in atto): una vera chicca!!!!
I tabulati di Genchi, la nuova P2, le telefonate distrutte Berlusconi-Cuffaro e il “grande orecchio” friulano di Ferruccio Saro
Premessa gridata: non ho le idee chiare su quanto sta accadendo intorno alla figura di Gioacchino Genchi. Mi arrovello, questo sì, lo ammetto: è un vicequestore – quindi un uomo dello Stato – al fedele servizio della Giustizia o un furbacchione che si è fatto prendere la mano dal ricco business delle intercettazioni?
E’ un fido consulente della magistratura o, magari con il tempo, è caduto nella tentazione di usare quei tracciati telefonici come arma di ricatto nei confronti dei potenti?
Non so dare risposte ma parto sempre dalla buona fede e poi – nel momento in cui ne scrivo e dunque in attesa di ciò che la Storia racconterà di lui tra qualche tempo – il paffuto e scaltro vicequestore in aspettativa mi sta simpatico. Sarà compito della magistratura – che su Genchi sta indagando – provare a squarciare il velo dei (mille) dubbi.
Le mie idee confuse – e diffidate cari amici di blog da chi sui giornali scrive di averle chiarissime al riguardo – non mi impediscono di mettere in fila fatti o di riflettere con voi su alcune coincidenze.
Partiamo dai fatti. Ebbene, se vi andate a leggere il decreto con il quale la Procura di Salerno ha disposto il sequestro degli atti Why Not della Procura di Catanzaro, non vi sfuggiranno alcune cose.
Certo, bisogna leggere le carte in profondità, come ho fatto per il Sole-24 Ore del quale mi onoro di essere un inviato.
In due inchieste – del 10 dicembre 2008 e del 25 gennaio 2009 – ho tracciato il quadro di quello che, sinteticamente, il quotidiano ha definito “la nuova P2” (le inchieste sono state riprese a man bassa e ne troverete tracce anche navigando su Internet). In questo comitato di interessi (chiamiamolo così), secondo Luigi De Magistris, operavano e operano personaggi e imprese per i quali il controllo delle intercettazioni telefoniche è solo un tassello di una rete molto ma molto più ampia di controllo dello Stato dal suo interno.
Nel business delle intercettazioni ha gettato l’occhio (anzi l’orecchio) da tempo (e in maniera legittima, per carità, fino a prova contraria) Finmeccanica attraverso la sua società Datamat. E chi era l’uomo che da stava seguendo – secondo il Pm Luigi De Magistris – molto da vicino il caso per l’azienda? Luigi Bonferroni, chiacchieratissimo come massone anche se lui – da ultimo in una lettera inviata al Sole – ha smentito tutto. Bonferroni siede nel cda di Finmeccanica.
Ma, per farla breve, di questo “Grande Occhio e Grande Orecchio” del “Grande Fratello” che vive (e vuole vivere) all’interno dello Stato, fanno parte anche alcuni uomini e aziende che, nell’ordine, lavorano o lavoreranno proprio per conto dello Stato nella digitalizzazione degli archivi informatici della Giustizia, della Guardia di Finanza, delle pubbliche amministrazioni, delle Procure e delle Direzioni antimafia. Molti di loro sono in odore di massoneria deviata. Alcune società addirittura infiltrate da uomini – poi allontanati – della ‘ndrangheta che, come sanno i cultori della materia, in Calabria siedono spesso e volentieri nelle logge massoniche coperte. Anzi: copertissime.
Come Luigi De Magistris ha fatto mettere nero su bianco ai colleghi di Salerno, egli stava lavorando su una rete inconfessabile e inquietante di potere parallelo all’interno dello Stato. Insomma: la nuova P2. Se questo fosse vero – e i fatti che ho messo in fila nelle due inchieste sono lì a disposizione di tutti, anche per essere smentiti, ma con altri fatti, non a chiacchiere – si capisce dunque perché proprio sulle intercettazioni, il primo e più importante tassello del “grande fratello”, tantissimi politici e il premier Silvio Berlusconi, che della vecchia P2 aveva la tessera n.1816, abbiano fatto e facciano una battaglia senza precedenti: non solo sull’uso ma anche sul ricorso esterno ai consulenti.
Con Sua Emittenza stanno – si badi bene – parti importanti del Governo e dell’opposizione (opposizione? Bah, non me ne ero mai accorto!). Di qui al nuovo testo sulle intercettazioni telefoniche (che tutte le Procure difendono, attaccando il provvedimento governativo) il passo è stato breve.
Ma perché proprio ora? Non lo sapevano da tempo i politici che Genchi (e non solo lui) lavora come consulente per le Procure (molte, in vero, non lo hanno mai amato troppo e questo va detto e ricordato). Non lo sapevano che l’uso dei file e della loro archiviazione o memoria andava regolamentato? Già, perché proprio ora…
E allora veniamo alle riflessioni, sulla scorta di una storia che – chissà perché – alcuni raccontano solo tra i corridoi delle stanze del potere.
Bene. La storia e questa e parte da una premessa: Genchi avrebbe (sottolineo avrebbe) costituito una copia di tutti i file analizzati ed elaborati negli anni. In Italia o all’estero non si sa. Certo è che non sarebbe tecnicamente impossibile. Ebbene, in questi file – copiati a propria tutela e dunque per autodifesa, secondo i benevoli, copiati per essere sempre pronto a ricattare, secondo i maligni – Genchi avrebbe copia, in particolare, dei tracciati telefonici intercorsi proprio tra il premier Silvio Berlusconi,, l’ex ministro dell’Interno Beppe Pisanu, alcuni magistrati antimafia, il Procuratore Antimafia Piero Grasso e Totò “vasa vasa” Cuffaro. Non necessariamente in questo ordine, anzi.
E perché sarebbero così importanti questi tracciati? Perché – secondo molti – conterrebbero la prova-provata che Cuffaro – sotto inchiesta per i suoi rapporti in odore di mafia – veniva costantemente aggiornato sullo stato dell’arte da Berlusconi. Fantasie? Non lo so, me lo auguro, ma per certo so che il 2 maggio 2008 il Gup di Palermo Fabio Licata ordinò la distruzione di tutte le intercettazioni dei colloqui tra Berlusconi e Cuffaro avvenute tra il 2003 e il 2004. Compresa quella in cui il 10 gennaio 2004 Berlusconi tranquillizzava Cuffaro sulle indagini che si stavano abbattendo su di lui. Ne era certo, avendone parlato con l’allora ministro dell’Interno Beppe Pisanu (che però nega di aver mai parlato con Berlusconi di queste vicende giudiziarie e che nell’attuale legislatura è diventato presidente della Commissione parlamentare antimafia). Nella stessa telefonata Cuffaro avverte Berlsuconi che c’è “qualche magistrato che fa le bizze”.
Un’altra cosa che so per certo è che alla distruzione delle bobine erano favorevoli i Pm Michele Prestipino, Nino Di Matteo, Maurizio De Lucia e Giuseppe Pignatone. Contro la distruzione si schierarono il Pm Antonio Ingroia, il collega Domenico Gozzo e il capo della Repubblica di Palermo Francesco Messineo che aveva preso il posto di…Di chi? Ma di Piero Grasso, nominato l’11 ottobre 2005 a capo della Procura nazionale antimafia, dopo essere stato a Palermo tra il 2000 e il 2004. Di Piero Grasso compaiono (e scompaiono) tracce nei tabulati di Genchi legati alla vicenda Why Not.
Ora, proviamo a farci questa domanda a voce alta: ma se fosse vero che Berlusconi parlava delle inchieste con Cuffaro (e di almeno una telefonata abbiamo certezza), se fosse vero che Berlusconi apprendeva gli aggiornamenti (che girava a Cuffaro) da Beppe Pisanu, chi avvertiva Pisanu del procedere della situazione? La risposta potrebbe essere facile ma di facile in questa storia non c’è nulla e le apparenze sono fatte apposta per ingannare.
Pagherei oro per conoscere il contenuto di quelle telefonate (andate perdute per sempre?) e credo che non sarei l’unico. Il problema è che il mio oro sono pochi euro, mentre altri hanno a disposizione patrimoni inestimabili. Pazienza: mi rassegnerò nel nome della democrazia (sconfitta).
Certo, infine, è che Gioacchino Genchi negli ultimi tempi ha fatto (a caso?) di tutto per tranquillizzare Berlusconi, gridando ai 4 venti che lui del premier non ha mai seguito un solo file sui tracciati telefonici. E di Grasso? E dell’ex ministro Pisanu il cui figlio è stato assunto in una società di Antonio Saladino, principale indagato dell’inchiesta Why Not avocata a De Magistris? E di altri procuratori antimafia? Chi vivrà (forse) vedrà e magari sarebbe bello che lo stesso Genchi rispondesse alle riflessioni che – insieme a voi amici di blog – sto facendo a voce alta.
Certo, ancora, è che giornali e giornalisti in questa vicenda si stanno schierando sempre più, millantando certezze, aizzando gli animi, servendo padroni (non i lettori, però, no) e perdendo di vista le notizie. Anche quelle che arrivano lontano da Roma o da Palermo.
Come quella che arriva da Trieste, splendida città capoluogo delle serena regione Friuli-Venezia Giulia. Serena? Mica tanto, leggete qui.
Il senatore Ferruccio Saro, vecchia volpe politica del Pdl, il 3 e il 6 febbraio ha inviato due interrogazioni parlamentari urgenti al ministro della Giustizia Angelino Alfano per sapere se era a conoscenza del fatto che a Trieste c’è un “Grande Fratello”, ubicato presso una struttura del Corpo forestale, in grado di intercettare e registrare (per i dettagli vi rimando alle interrogazioni che troverete nel sito http://www.senato.it alla voce “Saro” oppure alla puntata della mia trasmissione “Un abuso al giorno” del 5 febbraio, che potere ascoltare e scaricare su http://www.radio24.it ).
Di più, anzi. Saro chiede addirittura di sapere se è vero che questo “centro di ascolto” collocato a Pagnacco (in provincia di Udine, che finora conoscevo solo perché il 6 luglio 1942 vi morì il “prefetto di ferro” Cesare Mori), abbia fatto uso di microspie, Gps, telecamere e microcamere e in quali procedimenti siano stati utilizzati.
E’ bene ricordare che essendo il Friuli-Venezia Giulia una Regione a statuto speciale, il Corpo Forestale dipende dalla Regione stessa e non dallo Stato e che, avendo lì il Corpo compiti anche di Polizia giudiziaria, le Procure possono assegnare e delegare intercettazioni (soprattutto in materia ambientale) al Corpo stesso. Questo accade anche in Sicilia dove però – me lo ha confermato l’assessore regionale all’Agricoltura e foreste Giovanni La Via – il Corpo forestale non ha nessun centro di ascolto autonomo ma fa riferimento, per locali e strutture, alle Procure.
Ora – mentre l’assessorato regionale della Regione Friuli-Venezia Giulia ha avviato un’inchiesta interna – non resta che attendere la risposta ufficiale del ministro della Giustizia Niccolò Ghedini. Pardon, scusate, volevo scrivere Angelino Alfano.
Succede che alle volte mi confonda e pensi che in realtà la materia delle intercettazioni telefoniche – che entrano nella vita di tutti, che andrebbero regolamentate e che rappresentano solo un tassello, anche se il più importante, degli strumenti che attentano alla privacy e alla vita di uno Stato – è troppo importante per lasciarla regolamentare ai politici. Soprattutto ai politici-ombra o penombra (a destra, al centro e a sinistra).
roberto.galullo@ilsole24ore.com
@ PF
Difficile non crederci, visto che Berlusconi era membro della loggia di Licio Gelli. Il giuramento a quella, come si vede da mille dettagli, e’ piu’ potente del giuramento alla Costituzione italiana. L’individuo andava messo ai ferri ancora ai tempi di san bettino o, meglio ancora, spedito con lui in altri lidi. Ma tutti i nodi arrivano al pettine, prima o poi.
appunto…
Tra qualche anno forse gli Italiani capiranno che a De Magistris e a Genchi andrebbe fatto un monumento equestre… E capiranno che avallando la merda del csm Napolitano ha chiuso tutti e due gli occhi non solu su un’ingiustizia clamorosa, ma su un vero e proprio golpe piaduista (le inchieste di Catanzaro sono solo la punta dell’iceberg)…
Ma ce il rischi che il golpe vada in porto e che il povero De magistris faccia la fine di Paolo Bellodi…
Qualcuno pero’ dovrebbe ricordarsi che anche Napoleone e Benito fecero una misera fine.
Quindi………..si potrebbe dire che TUTTI SANNO………….
anche la sinistra.Tutta la politica sa.
Giuridicamente come puo’ chiamarsi uno Stato dove tutti sanno
ma nulla cambia?
De magistris fa il suo dovere
per cui il termine “povero” e’ un po’ fuori luogo.
x Vox
Dopo 21 anni, purtroppo: non vorrei diventare vecchio nel frattempo…
ps
Napoleone per favore non mischiarlo a Mussolini: l’Europa feudale è finita con lui…
x Alessandro
per fare il suo dovere, ha pagato il prezzo di non poter più fare il magistrato inquirente, oltre a dover lasciare Catanzaro…
Povero De Magistris, quindi… e soprattutto “Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere di gente infame che non sa cos’è il pudore…”
ps
per fortuna DM non si piega: anche Napoli (dove in qualità di Gip ha in mano l’inchiesta Romeo) sta facendo un culo così ai politici corrottti…
E qual e’
allora
La cura?
fare rete, diffondere le notizie, parlare, far aprire gli occhi alla gente… rendere note, in una parola, tutte queste cose rispetto alla cui divulgazione i i giornali e ancor di più le tv continuano a fare ostruzionismo…
così la gente capirà che Berlusconi è solo il corrispettivo di Vanna Marchi in politica…
secondo te, caro Alessandro, sono più servizio pubblico le 300 puntate di porta a porta su Cogne o Perugia, o i pochi sprazzi di informazione rimasti (Santoro e la Gabanelli)… ??? (ma anche a loro stanno cercando di mettere le briglie: anche il povero Santoro, ormai, è vittima di questa presunta par condicio per la quale se si fa un’inciesta su Totò Riina bisogna dare vooce al suo avvocato per smentire…)
E se noi fossimo un paese anglosassone – gli Usa, ma anche il Regno Unito – le tv sulle notizie divulgate da galullo dovrebbero avventarsi come leoni al pasto dopo 15 giorni di diguno…
“Frost – Nixon”: quando in italia qualcuno siederà Berlusconi davqnti le telecamere e gli farà tutte le domande che vanno fatte, senza rete e dandogli sulla voce se racconta balle, potremo dire di essere un paese verament e libero (ora siamo in libertà condizionata)
Giornalismo è diffondere quello che qualcuno non vuole che si sappia, il resto è propaganda
(Horacio Verbitsky)
ragazzi, per la cronaca, 500 adesioni in 24 ore al gruppo “aboliamo il concordato!!!”
Cara Silvy,
sa che non ho proprio capito nulla del suo messaggio Sylvi ( 08.02.09 alle 10:36 )? U.
Caro Pietro Falco,
anche se in ritardo rispondo al suo messaggio n. 73. Le rispondo per punti.
1) Mussolini non ha mai non dico sconfitto ma anche solo messo in difficoltà la mafia. Al massimo ha liquidato il brigantaggio siciliano che con la mafia non c’entra per nulla. La mafia era già nel frattempo entrata nei vertici siciliani del partito fascista e quando Mori si avvicinò a quei vertici venne tranquillamente rimosso e mandato a casa, naturalmente con tanti auguri e massimi riconoscimenti. Come per altro era già accaduto proprio in occasione della conquista del meridione dopo l’impresa garibaldina: Quindi ritengo dimostrato che la vittoria della mafia nasce proprio dal modo con il quale si fece l’unità d’Italia.
2) E’ verissimo che la mafia venne reimpiantata in Italia dall’Usaegetta dopo la conquista della Sicilia nel 1943.
3) Ovviamente non sto difendendo la dinastia borbonica, che per altro non era peggio di tante altre. Tuttavia la decapitazione della classe dirigente meridionale costrinse il Piemonte e governare manu militari ed impedì una confronto,una mediazione, la ricerca di una via in qualche modo accettabile da tutti. Dopo la conquista piemontese questi trovarono solo o un’aristocrazia reazionaria alleata al papa ed alle vecchie dinastie oppure una borghesia parassitaria e priva di ogni competenza amministrativa. Volendo si potrebbe anche dire che questo dimostra che la classe digerente meridionale era in effetti miserabile.
4) La corruzione, purtroppo, è un dato di tutte le strutture sociali arretrate e tribali. I Borbone non erano più corrotti dello Stato della Chiesa.
4) Per quanto in Italia nessuno possa parlar male di Garibaldi, devo dire che, a mio modesto modo di vedere, il grande generale era un imbecille. Se non sul piano puramente militare dove è stato uno dei migliori generali di truppe leggere (o se si preferisce di tecnica guerrigliera) dell’Ottocento. Sul piano politico poi era un disastro, non capiva letteralmente nulla.
Il fatto che abbia regalato il Meridione ai Savoia (che erano, detto tra parentesi, una delle dinastie più reazionarie d’Europa ed anche una delle più povere sul piano intellettuale e culturale) in cambio di nulla, contro il parere di Mazzini, lo dimostra ampliamente; per non parlare delle continue provocazioni per la conquista di Roma nonostante il rischio di una guerra con la Francia….
5) Tutti i libri storici dicono che il Risorgimento è stato un fenomeno ultra-elitario che non ha mai coinvolto neppure una minima parte delle masse popolari. Al di fuori del Piemonte, ed in parte della Lombarda, ha coinvolto forse qualche decina di migliaia di giovani esaltati. I referendum post-unitari sono stati TUTTI truccati.
6) La rivolta del ‘49 mi sembra soprattutto una rivolta interna contro il malgoverno borbonico (ed a difesa delle notorie aspirazioni separatiste siciliane) ma poco rappresentativa di desideri nazionali unitari.
7) Gioberti era un cattolicone; per altro riteneva che sarebbe stato assai difficile far le scarpe al Pope,in questo manifestando grande realismo. Il più importante rappresentante di un moderno federalismo era invece Cattaneo, cui nessuno dette ascolto. Comunque lo stato unitario, che sarebbe poi questo, ha costretto il paese all’interno di una corazza tanto stretta che lo ha soffocato.
Spiacente ma rimango della mia idea. Un saluto U.
Eluana se n’è andata. Ma Berlusconi rimane, purtroppo…
DISGUSTOSI SCIACALLI
Il Vaticano all’attacco “Prima di tutto la raccomandiamo al Signore – ha detto – preghiamo per lei e chiediamo perdono al Signore per tutto quello che le hanno fatto”. Il cardinale ha poi precisato che “occorre vedere in che circostanze è avvenuto il decesso, se per colpa della sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione o per cause diverse”. Barragan ha comunque escluso che questo possa condurre a una “scomunica” automatica per quanti l’abbiano aiutata a morire. Se l’intervento umano si fosse rivelato decisivo per la morte di Eluana “continuerei a ritenerlo un delitto”. Lo ha sottolineato il presidente della Pastorale per gli operatori sanitari, Cardinal Javier Lozano Barragan.
IPOCRITI E DISGUSTOSI SCIACALLI
21:01 Finocchiaro: “Inaudita allusione Gasparri su firma Napolitano”
“Quello sulle firme messe e su quelle non messe fatto da Gasparri, è un chiaro riferimento al Capo dello Stato, un attaccio inaudito”. Così il presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro.
20:51 Gasparri: “E’ stata eutanasia, pesano firme messe e non messe”
“Su questa vicenda peseranno per sempre le firme messe e le firme non messe”. Con queste parole il presidente dei senatori Maurizio Gasparri ha commentato la morte di Eluana Englaro. “Questo è un caso di eutanasia che non è previsto dalla legge”, ha aggiunto, “bisognerà capire cosa è successo in quel posto che si chiama ‘La Quiete’ e che dovrebbe chiamarsi ‘la morte'”
20:49 Alemanno ordina: “Domani luci Colosseo accese tutta la notte”
“Domani sera il Colosseo resterà acceso per tutta la notte. È questo il modo con cui vogliamo testimoniare il nostro profondo lutto per la morte di Eluana Englaro. Al di là di tutte le polemiche politiche non possiamo liberarci da un senso di profonda commozione e di sgomento per una vita che poteva e doveva essere salvata”. Lo dichiara in una nota il sindaco di Roma Gianni Alemanno.
20:48 Berlusconi esprime “profondo dolore” e “grande rammarico”
“Profondo dolore” e “grande rammarico”grande rammarico perché non si è reso possibile poter salvare la vita di Eluana Englaro. E’ quanto afferma il premier Silvio Berlusconi alla notizia della morte di Eluana.