ABOLIAMO IL CONCORDATO! Reagiamo contro lo scasso della Costituzione perseguito dal Vaticano con la complicità di Berlusconi
Piangere o ridere? Berlusconi in consiglio dei ministri è arrivato a dire che Eluana Englaro è anche in grado di avere figli. Chissà, questo mattacchione che occupa anche palazzo Chigi forse pensa di darla in sposa al proprio figliolo Piersilvio perché provveda di conseguenza…. Che voglia fare di Eluana il nuovo personaggio dell’Isola dei famosi o del Grande fratello? Battute a parte, ma battute che in questa Italia non è detto che restino solo battute, fa impressione vedere e sentire il capo del governo della Repubblica italiana arrivare a proclamare ciò che proclama in questo video: http://tv.repubblica.it/dossier/eluana/eluana-scontro-berlusconi-colle/29114?video . Non si tratta di una aggiunta al finale inquietante del film di Nanni Moretti “Il caimano”, ormai superato e di molto dalla realtà, ma di un discorso dato da Berlusconi alla stampa dopo il consiglio dei ministri di oggi 6 febbraio 2009. La foga minatoria di Berlusconi è tale che gli scappa anche una affermazione oscura, la cui gravità è sfuggita ai cronisti: il premier dall’accattivante accento brianzolo dice infatti non solo che se Napolitano insiste a non voler firmare il decreto del governo su Eluana Englaro si rivolgerà “al popolo” per cambiare la costituzione, ma anche per “cambiare il governo”. Che significa? Che vuole governare con un monocolore? Che vuole leggi speciali per governare da solo?
Come che sia. questo ultra miliarduto Masaniello in doppiopetto è ormai arrivato al cortocircuito tra il suo ruolo di capo del governo e quello di padrone delle tv, le sue private più quelle formalmente della Rai ma anch’esse sotto le sue sgrinfie. Confonde il popolo italiano con i telespettatori ingozzati da anni di volgarità e merda varia, evidentemente convinto che ormai deve averlo sufficientemente rimbambito per poter fare anche di palazzo Chigi il suo scannatoio privato. Dove scannare anche la Costituzione, violentandola e facendola violentare agli onorevoli amici e alle onorevoli molto amiche, oltre che agli onorevoli amici degli amici, con i quali ha imbottito il suo partito personale, uno dei suoi molti investimenti molto redditizi per lui, con il quale conta di scalare anche il colle del Quirinale dopo Monte Citorio e annesso palazzo Chigi. Il tutto grazie anche all’ignavia e alle furbizie da masochisti della sinistra imbelle che nulla ha fatto riguardo il mostruoso conflitto di interessi e della sinistra “radicale”, cioè radicalmente impegnata a litigare con se stessa, ma facendo del male anche al Paese intero e non solo a se stessa.
Il caso di Eluana Englaro ha scatenato il peggio del peggio di questa sempre più disgraziata Italia. I cattolici della peggior specie, quelli cioè ipocriti incalliti, anziché fare come il vescovo di Foggia, che saggiamente ha consigliato di “lasciare andare Eluana così come abbiamo lascito andare Wojtyla ormai senza speranze”, si sono divertiti – da Roberto Formigoni in giù – a esibire la loro inarrivabile bontà: “Nella stanza a fianco a quella di Eluana c’è un caso come il suo, una persona nelle sue stesse condizioni, ma noi a differenza del padre di Eluana non la vogliamo uccidere. Andiamo a trovarla e le facciamo compagnia”. Purtroppo Formigoni non è tra quelli che le fanno compagnia ogni giorno, cosa che avrebbe il vantaggio di evitarci la sua presenza a capo della Regione Lombardia, ma se lui ci va quando può non manca chi ci tiene a far sapere che ci va ogni giorno, i famosi Amici della vita (del menga).
L’untuosità di questa gente è arrivata al punto di mettere in dubbio – come si è permesso di fare anche Formigoni – che il papà di Eluana dica il vero quando afferma di essere l’interprete della volontà espressa dalla figlia nel caso le fosse capitato ciò che purtroppo le è capitato. Ecco infatti le “amiche” e gli “amici” baciapile che hanno inviato alla magistratura o rilasciato ai giornali dichiarazioni che smentiscono il padre, diventando così di fatto solo amici della via crucis di Emanuela, oltre a quella del suo infelice padre e della ancor più disgraziata madre, anch’essa malata grave. Se siamo al punto che un piccolo ipocrita qualunque può essere preso in considerazione, solo perché puzza di incenso, per annullare la responsabilità di un genitore nei confronti di un figlio, allora siamo messi male. Altro che “dare la precedenza alle famiglie”, della solita serie dei due pesi e due misure.
Dietro la spinta eversiva ai danni anche della Costituzione c’è, come da troppo tempo ormai, il solito Vaticano, che con un papa come questo è sceso ai livelli minimi del senso civico. Il Vaticano infatti ha subito applaudito la scellerata decisione anti Englaro del consiglio dei ministri di Berlusconi, per poi dare addosso al nostro presidente della Repubblica reo di essersi opposto alla firma di un decreto legge chiaramente incostituzionale. Una volta ci si divideva tra Coppi e Bartali, tra Camillo e don Peppone: ora siamo a queste miserie indegne perfino di personaggini ameni come la Carfagna e la Gelmini, degne ministre di Sua Maestà il Re di Arcore e Mediaset. Le agenzie e i giornali on line battono il bollettino papalino: “Il Vaticano: “Il governo ci ha ascoltato. Delusi dal Capo dello Stato” “. E’ allora il moneto di mobilitarci per chiedere finalmente l’abolizione del Concordato. Basta con i privilegi di questo Stato estero che mangia qualche miliardo di euro l’anno nella greppia della Repubblica italiana – come ha ben contabilizzato Curzio Maltese nel suo bel libro “La questa” – per poi ricambiare con continua invasioni campo e spinte sempre più massicce a eversioni di tutti i tipi, delle quali ormai si è perso il conto.
Del sorrisino di questo papa dalle scarpette rosse in vista al Quirinale del Napolitano pugnalato oggi alle spalle ce ne ricorderemo. Intanto propongo di far circolare questo appello:
“ABOLIAMO IL CONCORDATO!
C’è una sentenza definitiva di un tribunale, ove non bastassero le prese di posizione dei medici che provano da tempo a far capire che “Eluana è morta 17 anni fa”.
Ma per il Vaticano, evidentemente, la “verità di fede” conta assai più della scienza e dei dati empirici. Con assoluta protervia la Chiesa di Roma cerca di imporre, non solo ai familiari della ragazza, ma ad un’intera nazione, il rispetto delle proprie convinzioni.
Esattamente come il 22 luglio 1633 impose a Galileo l’abiura delle proprie teorie astronomiche, per un’altra “verità di fede” che non si voleva fosse messa in discussione: la terra al centro dell’universo.
“Se la vicenda di Eluana Englaro arriverà alla sua conclusione vuol dire che l’Italia sta scivolando verso una deriva eutanasica”, dichiara il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco.
A noi pare, invece, esattamente il contrario: se la volontà della Chiesa dovesse prevalere ancora una volta contro l’evidenza della scienza medica e contro il rispetto delle leggi, non potremmo più dirci cittadini di uno Stato laico.
Perché un Paese in cui è la religione ad imporre i principi, a dettare le regole, è assai più di uno Stato confessionale. E’ uno Stato teocratico. Non troppo dissimile, per intendersi, dall’Iran degli ayatollah, “Guide Supreme” della Rivoluzione Islamica.
In un Stato laico non è accettabile che per accondiscendere alle rivendicazioni di una comunità religiosa, al fine di evitare le conseguenze di un’ordinanza di un tribunale già in fase di attuazione, il governo adotti all’unanimità un decreto ravvisandone i requisiti di urgenza ed indifferibilità.
Persino nel vangelo c’è scritto: “Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”.
Diciamo no alla società teocratica, e a chi vuole far precipitare di nuovo l’Italia nel medioevo.
Tutti quelli che non sopportano che il Vaticano si ostini a pretendere di scegliere anche il colore delle mutande da indossare, lancino un solo grido d’indignazione per dire basta: aboliamo il Concordato!!!!”
Questo il link per le adesioni: http://www.facebook.com/profile.php?id=1602816506&ref=name#/group.php?gid=49526498703&ref=mf
Aggiungerei l’eliminazione degli sgravi fiscali, dell’ora di religione a scuola e delle regalie in danari e in altri privilegi. Due in particolare da abolire: 1) – le centinaia di milioni di euro regalati ogni anno in spregio alla Costituzione alle scuole private, cioè quasi tutte cattoliche; 2) – l’odioso e servile far decidere al Vaticano. tramite i suoi prefetti chiamati vescovi, i nomi delle decine di migliaia di insegnanti di religione. Decisi dal Vaticano, ma pagati dalla Repubblica italiana, cioè da tutti noi, contro i quali il Vaticano rema. E non si limita a remare…..
Direi di dare incarico a Marco il “design” di un manifesto che più o meno titoli così :
Per anni hai dato l’8 per mille alla Chiesa cattolica : ..questa volta prima di firmare ..RIFLETTI::!!
Che so, secondo voi,passa la censura , è controproducente..
La parola agli esperti…
cc
… Antoo, ma tu ci sarai¿¿domenica?? mi faresti felice, come anche il Gino… dddai fate di tutto… o altrimenti verremo noi da voi… Onoo!!
RIPOSTO:
Faust x Antonio { 06.02.09 alle 21:53 }
chiaro e reale il tuo post… approposito, aggiungerei, purtroppo non estensamente, due parole sul comunismo a Cuba in via di democratizzazione e x adattarsi e crescere, nonostante 60 anni di criminale imbargo, che ha spinto il socialismo cubano in comunismo sovietico, ora con Hugo Chavez ed ancora in vita il Padre de la Nacion, Fidel Castro Ruiz x Una Latinoamerica Bolivariana e Socialista. La crisi-truffa degli speculatori capitalisti, ha colpito anche La Revolucion, non è ancora in funzione el Banco del Sur, una banca latinoamericana, con una moneta propria… è un continente di popoli che si stanno unendo nel Sueño del Proceres Simon Bolivar, Latinoamerica Unida… Il processo di integrazione sara lungo e tortuosissimo, se gli yankee, vorranno trascinare nel loro fallimento capitalista, con El Socialismo del XXI Siglo si avvia a sostituire un sistema capitalista criminale e genocida, ormai al lumicino… Il Vento de la Revolucion, soffiera ma a differenza de Los Conquistadores de Mierda… quel lumicino non si spenga x colpa del vento…
Vi Saluto mis queridos compañeros, sono in pista dalle 5am… il socialismo è un vento, non sempre soffia e quando soffia è un vento compatto Unido, un vento sparpagliato, ognuno x ndo cazzo jjee pare… non è un vento, sono folate… fischia, canta, travolge, distrugge, accarezza, sussura… fragorosamente e quasi mai passa inosservato… scusate mi sto perdendo… vado ARRUOTALIBERA… mi piace e http://www.vvuuaddurmi.now /
VIVA EL LIBERTADOR SIMON BOLIVAR!!! Hasta la Victoria, Siempre!!!
Faust
Ps: OT… X ci vediamo da Giulia, domenica…
fare un manifesto contro la Chiesa Cattolica non è facile, perchè va a colpire la parte irrazionale della gente, che fa capo alla paura esistenziale. Come esercizio di pensiero, l’idea mi solletica.
Nel senso che la sfida è nel saper aggirare le paure esistenziali. Ci penserò.
… sempre grazie!! i tuoi link sono preziosi!!! … gli ultimi, come anche il post di Antonio, li ho messi in una cartelletta… e li conserverooooo!!! ciao, scusa x la brevita, ma sai xcche!! ciao
Faust
Per quanto riguarda l’appuntamento, allora confermo per domenica 8 ore 13, ok?
Se ci sono imprevisti, fatemi sapere.
Il link contro il Concordato porta a un certo Sandro Ruotolo. Chi è?
http://www.facebook.com/profile.php?id=1602816506&ref=name#/group.php?gid=49526498703&ref=mf
è il copia incolla di quello giusto…
pino
puoi sostituirlo?
si vede che il cai-Nano ci boicotta…
Il manifesto anti 8×1000 alla Chiesa:
Un cardinale che esce da un’auto supercostosa e lo slogan “date l’8 per mille alla Chiesa Cattolica!”.
Il messaggio è: ecco come li spende il Vaticano, i soldi che voi vi togliete di bocca.
E’ uno degli esempi possibili (contiene un messaggio subliminale).
… mi ci tiri x i capelli… ho mangiato e mi sono svegliato, sifa x dire…
E’ uno degli esempi possibili (contiene un messaggio subliminale).
… marco anche i sordi vedono cche è falso… come un bersculoni abbranzato in testa, come dice la Sylvi…
…altra idea è far vedere i miracoli e le cose bbbbuone che loro fanno…. roba che anche un cieco le sente come stronzate… gniente di nulla… solo unIdea… ciao addomenica…!!!
Faust
… Pino guarda in camera …come quando parli amme… xspiegarmi delle cose… gguarda in camera fisso come apparlare con noi che ti vediamo dallottica della camera…… ppensa che quello cche dici … lo stai dicendo ad uno di noi del tuo blog…guardando nella camera.. Bravo,bravissimo Pino, ottimo il gruppo di giormalisti e videomaker del cortometraggio di denuncia… una denuncia socialista… realizzata in video di ottimo livello di manifattura… Braviii!!
Faust
… ci sentiamo dopo, se non mi addormento, mi vedo Annozero il Venerdi… come sempre ho desiderato, il giovedi non mi piace… è il giorno delle falsitaa… grazie Pietro, ggia so che mi godro quel che mi hai anticipato… ciao…
Faust
x Pietro Falco
Già fatto, messo il link giusto. Non è il cainano, sono io che non padroneggio la “tenica”.
pino
x marco tempesta
Così mi porto via la lattina d’olio.
pino
Faust, cosa c’è di vero in pubblicità?
Con un messaggio del genere, si evita l’errore dei campi contrapposti, infatti il messaggio è leggibile in due sensi. La presenza del cardinale è letta come una presenza importante da chi è molto legato alla Chiesa, che poi non è il nostro target, in quanto gente così non la smuovi enanche con le cannonate. E’ letta invece come una presenza inquietante dal nostro target, che è la gente in dubbio, borderline.
Mai dare un messaggio in maniera diretta, se si vuole ottenere il risultato. Il ‘cliente’ deve pensare che è lui a decidere, non un altro per lui.
Nicolino, sei troppo onesto per poter fare il pubblicitario…
Un pubblicitario deve sempre aggirare le barriere di controllo cosciente del ‘target’. E’ moralmente disonesto, ma la pubblicità funziona così.
Potrebbe anche essere una scarpetta rossa ripresa quando scende da una automobile di gran lusso ,ovviamente si deve vedere una tonaca bianca ed uno “chaffeur “che apre la porta..tutte le facce tagliate ..ovviamente..però ci vuole l’arte del fotografo ..avanti ..ognuno porti la sua idea,,che poi però il marco deve concludere .senza troppe dispersioni, sennò il prossimo anno siamo ancora qui a discutere dei particolari…
In tutti i casi resta unpò di tempo…a Domenica
cc
Caro Pino, io ho solo un campioncino della qualità ‘delicato’.
La lattina devi commissionarla direttamente al frantoio e mi sembra che il quantitativo minimo per la spedizione è la confezione da 4 lattine, totale 20 litri ( una famiglia di tre persone ne consuma circa una cinquantina di litri all’anno e la durata dell’olio fresco è di 2 anni).
Giulia prende solo la qualità ‘delicato’ che va meglio sul pesce, perchè altrimenti te l’avrei fatta dare da lei una lattina sfusa.
Caro CC, solo la scarpetta rossa fa l’effetto di sembrare un qualcosa di costruito apposta. La gente che dà i soldi alla Chiesa è scema, ma non al punto da non accorgersi del trucco. Deve sembrare una pubblicità ‘vera’ per l’8×1000. Il messaggio è subliminale, non è immediato: entra nel cervello senza che chi guarda se ne accorga e ‘lavora’ inconsciamente.
Vedo che manca il concetto di ‘subliminale’.
Ecco perchè le sinistre fanno acqua e il cavaliere cavalca.
x marco tempesta
Intanto mi porto via il campioncino, così poi faccio l’ordinazione.
Per lo slogan illustrativo del nostro appello penso potresti applicarti a qualcosa tipo “Se è andato in pensione il Concorde, può andarci pure il Concordato!”.
pino
caro Marco
Ok
messaggio recepito,quindi che so un PP,graficamente diverso , ma non troppo ,come trappola, poi il messaggio “fotografico” che ..almeno metta il dubbio..?
http://politicaesocieta.blogosfere.it/2009/01/emanuela-orlandi-la-verita-le-bugie-del-vaticano-e-gli-appelli-omicidi-di-wojtyla-intervista-a-pino.html
Vaticano. “Sono costernato che in tutte queste diatribe politiche si ammazzi una persona” e “sono profondamente deluso” dalla decisione di Napolitano. Il cardinal Renato Raffaele Martino, presidente del pontificio consiglio Giustizia e Pace, non nasconde l’irritazione del Vaticano per la scelta del capo dello Stato. Martino aggiunge: “Ci speravo moltissimo nel decreto perchè era una maniera immediata per poter salvare una vita”. Inoltre, rispetto alla possibilità di poter fare una legge sul testamento biologico in tre giorni, anche mettendo mano alla Costituzione, il porporato continua ad incoraggiare il governo. “Tutto quello che si può fare – sostiene – per salvare una vita e non introdurre per vie traverse l’eutanasia in Italia va fatto”.
“Credo che il presidente del Consiglio voglia deliberatamente creare un incidente istituzionale” commenta Walter Veltroni. Per il segretariod el Pd quello di Berlusconi è “un comportamento totalmente irresponsabile. Non si vedeva una cosa del genere dai tempi del dopoguerra. Oggi è un momento molto grave che non ha precedenti nella storia recente”. E la gravità del momento è sintetizzata dalle parole di Livia Turco (“Il governo è eversivo e arrogante”) e di Pierluigi Bersani (“le scelte di Berlusconi costituiscono una lesione di alcuni pilastri fondamentali della democrazia repubblicana”). Di “governo fascista” parla l’Italia del valori, mentre Antonio Di Pietro si schiera con napolitano che “non poteva fare altro rispetto alla forzatura e alla strumentalizzazione della vicenda englaro da parte di Berlusconi”. Durissimo il segreario del Pdci Oliviero Diliberto afferma: “Siamo al colpo di Stato”. La radivale Emma Bonino si appella a Veltroni: “In gioco non c’è un problema di sanità, ma di libertà. Mi appello a lui e alla maggioranza affinchè si dia vita ad una grande mobilitazione. Se infatti non c’è la mobilitazione del Paese, c’è la resa”.
L’Udc, invece, concorda con il governo: “Condivido pienamente la scelta” afferma Pier Ferdinando Casini ( un nome, un destino ).
Scarpetta Rossa
COSSIGA: GRAZIE A BERLUSCONI PER DL…
(Adnkronos) – “Da cittadino, da cattolico, da senatore, da ex-presidente del consiglio dei ministri una calda lode e un sincero grazie al premier Silvio Berlusconi per la sua iniziativa a favore della causa della vita e contro gli ‘assassini legali’!”. A tributarli e’ il presidente merito della Repubblica Francesco Cossiga, dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri del decreto che interviene sulla vicenda di Eluana Englaro.
padre George S. (odoroso di Scarpette Rosse)
DILIBERTO: E’ COLPO DI STATO POPOLO DIFENDA COSTITUZIONE…
(Adnkronos) – ‘Siamo al colpo di Stato. Al capo dello Stato, che esercita le sue prerogative costituzionali, Berlusconi risponde con un decreto che Napolitano non potrebbe firmare perche’ non ha carattere di necessita’ e di urgenza. E’ un anno che si parla di Eluana Englaro. Berlusconi e la sua maggioranza potevano fare una legge se avevano cosi’ a cuore le sorti di Eluana. E’ ora di chiamare il popolo a difendere la Costituzione’. E’ quanto afferma Oliviero Diliberto, segretario del Pdci.
Comunque per una volta tanto questo si può pure firmare…
nonostante le ultime polemiche,,sennò visto che ….già parla poco ..pure solo lo lasciamo….!!
http://www.unita.it/news/81251/siamo_col_presidente_della_repubblica?section=news&idNotizia=81251&posted=1
Poi per carità ,…
IL DOCUMENTO
“Vicenda dolorosissima, devo farmi guidare dalla Costituzione”
Il testo completo della lettera inviata a Silvio Berlusconi dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano:
“Signor Presidente, lei certamente comprenderà come io condivida le ansietà sue e del Governo rispetto ad una vicenda dolorosissima sul piano umano e quanto mai delicata sul piano istituzionale. Io non posso peraltro, nell’esercizio delle mie funzioni, farmi guidare da altro che un esame obiettivo della rispondenza o meno di un provvedimento legislativo di urgenza alle condizioni specifiche prescritte dalla Costituzione e ai principi da essa sanciti. I temi della disciplina della fine della vita, del testamento biologico e dei trattamenti di alimentazione e di idratazione meccanica sono da tempo all’attenzione dell’opinione pubblica, delle forze politiche e del Parlamento, specialmente da quando sono stati resi particolarmente acuti dal progresso delle tecniche mediche. Non è un caso se in ragione della loro complessit à, dell’incidenza su diritti fondamentali della persona costituzionalmente garantiti e della diversità di posizioni che si sono manifestate – prosegue il capo dello Stato -, trasversalmente rispetto agli schieramenti politici, non si sia finora pervenuti a decisioni legislative integrative dell’ordinamento giuridico vigente. Già sotto questo profilo il ricorso al decreto legge, piuttosto che un rinnovato impegno del Parlamento ad adottare con legge ordinaria una disciplina organica, appare soluzione inappropriata”.
“Devo inoltre rilevare che rispetto allo sviluppo della discussione parlamentare non è intervenuto nessun fatto nuovo che possa configurarsi come caso straordinario di necessità ed urgenza ai sensi dell’art. 77 della Costituzione se non l’impulso pur comprensibilmente suscitato dalla pubblicità e drammaticità di un singolo caso. Ma il fondamentale principio della distinzione e del reciproco rispetto tra poteri e organi dello Stato non consente di disattendere la soluzione che per esso è stata individuata da una decisione giudiziaria definitiva sulla base dei principi, anche costituzionali, desumibili dall’ordinamento giuridico vigente.
Decisione definitiva, sotto il profilo dei presupposti di diritto, deve infatti considerarsi, anche un decreto emesso nel corso di un procedimento di volontaria giurisdizione, non ulteriormente impugnabile, che ha avuto ad oggetto contrapposte posizioni di diritto soggettivo e in relazione al quale la Corte di cassazione ha ritenuto ammissibile pronunciarsi a norma dell’articolo 111 della Costituzione: decreto che ha dato applicazione al principio di diritto fissato da una sentenza della Corte di cassazione e che, al pari di questa, non è stato ritenuto invasivo da parte della Corte costituzionale della sfera di competenza del potere legislativo.
Desta inoltre gravi perplessità l’adozione di una disciplina dichiaratamente provvisoria e a tempo indeterminato, delle modalità di tutela di diritti della persona costituzionalmente garantiti dal combinato disposto degli articoli 3, 13 e 32 della Costituzione: disciplina altresì circoscritta alle persone che non siano più in grado di manifestare la propria volontà in ordine ad atti costrittivi di disposizione del loro corpo.
Ricordo infine che il potere del Presidente della Repubblica di rifiutare la sottoscrizione di provvedimenti di urgenza manifestamente privi dei requisiti di straordinaria necessità e urgenza previsti dall’art. 77 della Costituzione o per altro verso manifestamente lesivi di norme e principi costituzionali discende dalla natura della funzione di garanzia istituzionale che la Costituzione assegna al Capo dello Stato ed è confermata da più precedenti consistenti sia in formali dinieghi di emanazione di decreti legge sia in espresse dichiarazioni di principio di miei predecessori. Confido che una pacata considerazione delle ragioni da me indicate in questa lettera valga ad evitare un contrasto formale in materia di decretazione di urgenza che finora ci siamo congiuntamente adoperati per evitare.
Poscritto
Con una lettera del 24 giugno 1980, il Presidente Pertini rifiutò l’emanazione di un decreto-legge a lui sottoposto per la firma in materia di verifica delle sottoscrizioni delle richieste di referendum abrogativo;
il 3 giugno 1981, sempre il Presidente Pertini, chiamato a sottoscrivere un provvedimento di urgenza, richiese al Presidente del Consiglio di riconsiderare la congruità dell’emanazione per decreto-legge di norme per la disciplina delle prestazioni di cura erogate dal Servizio Sanitario Nazionale. Nel caso specifico, uno degli argomenti addotti dal Capo dello Stato consisteva nel rilievo della contraddizione tra la disciplina del decreto-legge emanando e “un indirizzo giurisprudenziale in via di definizione”;
con lettera 10 luglio 1989 al Presidente del Consiglio De Mita, il Presidente Cossiga manifestò la sua riserva in ordine alla presenza dei presupposti costituzionali di necessità e urgenza ai fini dell’emanazione di un decreto-legge in materia di profili professionali del personale dell’ANAS e affermò: “Ritengo, pertanto, che, allo stato, sia opportuno soprassedere all’emanazione del provvedimento, in attesa della conclusione del dibattito parlamentare sull’analogo decreto relativo al personale del Ministero dell’interno”;
in quella stessa lettera e successivamente nella lettera al Presidente del Consiglio Andreotti del 6 febbraio 1990, il Presidente Cossiga richiamò all’osservanza delle specifiche condizioni di urgenza e necessità che giustificano il ricorso alla decretazione di urgenza, ritenendo legittimo da parte sua – in caso di non soddisfacente e convincente motivazione del provvedimento – il puro e semplice rifiuto di emanazione del decreto – legge;
con un comunicato del 7 marzo 1993, il Presidente Scalfaro, in rapporto all’emanazione di un decreto-legge in materia di finanziamento dei partiti politici invitò il Governo a riconsiderare l’intera questione, ritenendo più appropriata la presentazione alle Camere di un provvedimento in forma diversa da quella del decreto-legge”.
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Sono il solito sporcaccione, pieno di merda anche in testa.
Bechis, ovvero la versione capovolta…
Alla fine la spina l’ha staccata Napolitano
Con un atto senza precedenti il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha fatto irruzione ieri mattina nel consiglio dei ministri presieduto dal capo del governo, Silvio Berlusconi, per chiedere di non votare il decreto legge salva-Eluana. L’irruzione non è stata fisica, ma tramite lettera inviata per motociclista dove si spiegava che comunque il Capo dello Stato non avrebbe messo la sua firma al decreto legge in discussione e si chiedeva di non procedere nemmeno al voto. La richiesta è stata respinta al mittente dal consiglio dei ministri all’unanimità insieme al testo del decreto legge approvato e poi non firmato sul Colle. A questo punto Eluana Englaro morirà di fame e di sete. Il governo, che ha risposto a muso duro al Quirinale rivendicando i propri poteri (anche secondo autorevoli pareri lo stop scritto di Napolitano sarebbe quanto meno irrituale, se non di dubbio profilo costituzionale) ha successivamente approvato un disegno di legge di analogo contenuto trasmettendolo già ieri al Senato e chiedendo una sessione straordinaria alle camere per approvarlo prima che Eluana sia morta. Ma da ieri il pool di volontari scelti da Beppino Englaro per l’ultimo atto hanno già iniziato a ridurre della metà acqua e cibo ad Eluana, e realisticamente i regolamenti parlamentari e la pigrizia di deputati e senatori che non si giocano il week end per questo (si riuniranno solo lunedì mattina a palazzo Madama) non sono in grado di ribaltare la macchina già avviata per fare morire Eluana. Ci proverà, come ha fatto in questi giorni, ancora il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che da ieri sera ha i suoi ispettori nella clinica la Quiete di Udine. Ma difficilmente un atto amministrativo potrà cambiare il corso delle cose. Restano così aperte tre ferite gravi, che difficilmente verranno rimarginate. L’ultima è quella istituzionale che si è aperta ieri: lo scontro fra presidenza della Repubblica e governo rischia di avvelenare il clima dei prossimi mesi in modo assai grave. Con altri toni e contenuti meno rilevanti è già accaduto in passato, e quasi mai per responsabilità evidente del Quirinale. In questo caso lo scontro è stato aperto dal Colle probabilmente con il suggerimento di qualche incauto consigliere, e il timore è che si sia messo fuoco a polveri destinate a deflagrare, e in modo clamoroso. Sarebbe bastato fare sapere secondo tradizione per vie brevi, attraverso messaggeri o anche una semplice telefonata, l’intenzione del Quirinale di non procedere alla firma del decreto legge e successivamente, mai fosse stato approvato il testo del decreto, motivarne per scritto la decisione. Chiedere a un governo in carica preventivamente di non esercitare la sua attività costituzionale per cui ha ricevuto un mandato dal suffragio popolare è ben altra cosa.
La seconda ferita è quella inferta alle mille altre Eluane per cui ora questa decisione costituisce drammatico precedente giuridico avvallato perfino dal sostegno del garante della Costituzione, che si è sostituito ad esecutivo e perfino al Parlamento. D’ora in avanti se un marito o una moglie, un padre o una madre, un figlio o un fratello anche per semplici questioni ereditarie vorrà liberarsi di un parente scomodo, più comodo da morto che da vivo, potrà bussare alla porta di qualche tribunale, raccontare che il congiunto aveva sempre giurato in vita di volerla fare finita in quelle condizioni, invocare il precedente giuridico-istituzionale di Eluana e uccidere la propria moglie o marito, padre o madre, fratello o sorella. Il caso Englaro sovrasterà la legge, vivrà al di là e al di sopra di ogni legge. Ma sia chiaro che sulla base di ogni tipo di proposta oggi depositata in Parlamento sul testamento biologico, sarebbe fuori legge. O perché non sarebbe possibile sospendere alimentazione e idratazione (è previsto nella maggioranza delle proposte) o perché sarebbe impossibile procedere senza dichiarazioni scritte fatte in vita dal malato (lo prevede il 100% delle proposte depositate).
La terza ferita è quella dell’informazione. Su questo caso, più che in ogni altro, si è fatta soprattutto disinformazione e invece dei fatti si è sparso a larghe mani pregiudizio ideologico. Che riguardasse tema medico o giuridico, si sono affermati come vere opinioni e non fatti. E si sono disseminate bugie (come quella, clamorosa, che la fine sia dovuta a sentenza passata in giudicato). Questa ferita fa bruciare tutte le altre assai di più…
campionato del mondo dei cazzari, l’unico sfidante del campione Nano
Cossiga: ora abbiamo una repubblica semi-presidenziale
Una cosa così è troppo anche per Fancesco Cossiga, ex presidente della Repubblica oggi senatore a vita, che di rapporti burrascosi tra Quirinale e capo del governo se ne intende. Tanto che ha avuto l’onore di essere citato, come precedente, dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nella lettera di bocciatura del Dl su Eluana Englaro, spedita in pieno svolgimento del consiglio dei ministri. Intervento inusuale che di fatto ha aperto uno scontro tra poteri senza precedenti.
Domanda. Presidente Cossiga, è mai capitato che un capo dello Stato chieda al governo di non varare un decreto legge durante un consiglio dei ministri ancora in corso?
Risposta. Non è mai accaduto. Quello che è successo costituisce un precedente gravissimo. Il presidente Napolitano si sta assumendo la responsabilità di far scivolare verso una repubblica semipresidenziale la repubblica italiana non avendo alcun potere.
D. Presidente, un’accusa pesante.
R. Per capire la portata di quanto sta avvenendo bisogna tenere conto di quello che dice la costituzione. Il governo adotta provvedimenti sotto la sua responsabilità e noi siamo in un regime parlamentare. Il governo è responsabile in sede politica davanti al parlamento o in sede di verifica della legittimità costituzionale e deve rispondere in sede penale in caso di alto tradimento del dettato costituzionale.
D. In pratica Silvio Berlusconi può non tener conto delle volontà del capo dello Stato?
R. Nel nostro ordinamento il presidente del consiglio non è responsabile nei confronti del presidente della Repubblica.
D. Secondo lei siamo allo scontro tra due poteri dello Stato?
R. No, non siamo allo scontro di poteri. Dico piuttosto che da qualche tempo il capo dello stato è sotto pressione della piazza a cominciare da Antonio Di Pietro. E poi ci sono momenti nei quali il dialogo non è più possibile perché come ha detto il Papa: è possibile il dialogo tra le culture ma non tra le religioni.
D. Berlusconi comunque è deciso ad andare alla sfida.
R. Il consiglio che do a Berlusconi è di recarsi alle camere e di dimettersi.
D. Invece lui vuole fare una legge in tre giorni.
R. Una strada percorribile eccome. Ma è difficile fare in tre gioni quello che non si è fatto finora. D. Resta lo scontro tra il Quirinale e il capo del governo.
R. Ispirandosi al testo di Walter Bagehot sulla costituzione inglese si può definire Giorgio Napolitano una regina Elisabetta senza cappellino e senza borsetta.
D. Ha visto che Napolitano la cita tra i presidenti che a proposito dei decreti urgenza non firmati dal Quirinale perché in contrasto con sentenze passate in giudicato.
R. Io allora mi limitai a rinviare al governo un testo di un dl.
D. Napolitano si è appellato a «molteplici pareri giuridici:
R. Ma qui non si tratta di abolire. La legge applica il diritto vigente. Non può essere cambiata la sentenza, ma può essere cambiata la legge e la sentenza cade perché non ha più fondamento.
D. Lei ha ringraziato Berlusconi per «la sua iniziativa a favore della causa della vita e contro gli assassini legali».
R. Adesso ci sono coloro che in nome della democrazia, essendo però in minoranza, e affermando la supposta superiorità dei loro principi laicisti, permettono l’assassinio di stato.
Il messaggio pubblicitario contro l’8 per mille.
Il messaggio sarebbe indirizzato non certo agli irrecuperabili rintronati dalle litanie e dall’incenso, ma a quei credenti che conservano senso critico, A livello di immagine l’idea iniziale di Marco mi pare ottima, l’alto prelato ingioiellato che scende da un’auto di lusso con schoffer che gli apre la portiera ossequientemente inchinato dice già molto.
La didascalia potrebbe essere , giocata sul filo dell’ironia,“ L’8 per mille dallo a noi che sappiamo come usarlo”.
Antonio – – – antonio.zaimbri@tiscali.i
x Controcorrente
Caro CC,
la foto dell’auto che hai postato e’ un modello di diecast, non l’auto vera.
E’ una copia di una 1957 Studebaker Special edition.
http://www.motormint.com/ProductImages/fullsize07/57SDHK.jpg
Ciao, Anita
Il coniglio-martire dei piccoli palestinesi
L’eroe dei pomeriggi nella tv di Hamas è “morto” in
un attacco israeliano. La presentatrice: «Va emulato»
http://www.corriere.it/esteri/09_febbraio_06/hamas_coniglio_martire_tv_ragazzi_battistini_01e439ca-f497-11dd-952a-00144f02aabc.shtml
E cosi’ cresce l’odio in permanenza.
Anita
Pino/ U/ CC/ Tempesta/Fausto/e “strozzapreti” vari ( come starnazza quel kojone del post 31)
Inutile aggiungere quanto mi piacerebbe esserci.
Sono purtroppo incasinato, fino “all’utero”. Troppi impegni presi e non solo di carattere professionale. Devo cominciare a darmi una regolata o, magari, entrare in un convento di frati cappuccini.
Frà Cerutti, non suona male. Quasi quasi..
La Lambretta poi, basterebbe un fischio, si metterebbe in moto da sola pronta a partire.
Figuriamoci.
C.G.
X Buon appetito! { 07.02.09 alle 0:49 }
“Quando ho pranzato con voi ho capito tutto di voi. Come diceva qualcuno, l’uomo è ciò che mangia.
E voi mangiate m.”
Tu hai mangiato con noi quello che abbiamo mangiato moi, se noi in quella occasione abbiamo mangiato m. tu hai fatto il tuo pasto abituale.
Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.i
P.s. – Rimprovero ancora Pino di avermi convinto che eri diverso dal Sig. P.
Papa: “La Chiesa difende comunque vita”
Sul caso di Eluana Englaro si sta consumando un grave scontro conflitto senza precedenti tra Berlusconi e Napolitano sul decreto che il governo ha emanato – ignorando la contrarietà del capo dello Stato – per fermare i medici che ieri hanno sospeso l’alimentazione alla ragazza in coma. Oggi si attendono nella casa di riposo di Udine gli ispettori inviati dal Ministro del Welfare Sacconi. Il Papa ribadisce che la vita va difesa “anche se debole e sofferente”
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Non è vero! Anche la sua Chiesa ha infatti partorito e confermato di recente la dottrina della “Guerra giusta”. E la guerra serve solo per uccidere e distruggere, caro papokkio tetesco.
E se c’è qvalkuno ke defe tacere qvesta eSSere Sankta Romana Kiesa, che per sekoli e sekoli afere fatto porkerie immonde gravissime contro vita esseri umani. Certe palle valle a raccontare al tuo bel George.
Bagnasco: “E’ omicidio su Eluana, e l’Italia è pù buia che mai”
E’ “omicidio”, è “eutanasia” ciò che si sta compiendo su Eluana e l’Italia “è più buia” che mai: è quanto afferma il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, in un editoriale in prima pagina su “Avvenire”.Il porporato non entra invece nel merito del decreto governativo non firmato ieri dal presidente Napolitano.
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Di buia c’è solo la testa di certi parassiti che hanno rotto i coglioni cercando sempre di mettercela a quel posto su tutti i diritti civili, dal dirirro di matrimonio civile a quello del divorzio, dalla pillola al diritto d’aborto, dal trapianto di organi alle staminali. Buffoni, tornatevene nel vostro medioevo e non rompeteci più le balle. Soprattutto piantatela di succhiarci uno o due miliardi di euro l’anno. Andate a lavurà, mantenuti, parassiti, covo e protettori di pedofili.
Darwin
Formigoni: “Eluana mandata a morte contro la sua volontà”
“Mi auguro che ci sia un ripensamento da parte di tutti coloro che stanno mandando a morte Eluana contro la sua volontà, perlomeno contro la sua volontà esplicita”. Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a margine del convegno organizzato dall’Università Cattolica di Milano dal titolo ‘Il caso E in Italia: Eluana, eutanasia, eversione’.
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Errare humanum, perseverare diabolicum. Il pio e cattolicissimo Formigoni è davvero diabolico. Insiste anche a dare del bugiardo e di fatto anche dell’assassino al padre di Eluana.
Con un sindaco come Moratti e un capoccia della Regione come Formigoni Milano non è molto ben messa..
pino nicotri
caro Pino,
un politico che ha la responsabilità di una Regione, e che Regione!,
avrebbe il dovere di tacere, Tondo lo fa; oppure di parlare cum grano salis.
Non è padre, non può capire “i crampi allo stomaco” di un padre.
Ma non è nemmeno un leader capace di vedere “il tutto” come un leader!!
Si, la Lombardia non è molto ben messa!
Per fare un paragone: il prof De Monte, l’assassino!!, ragazzo era sulle macerie del terremoto in Friuli.
Medico era volontario, con gli alpini, nel terremoto in Armenia, con Teresa di Calcutta!
Altra statura di uomo, altra etica!
Non è questione di ideali politici, ma prima di tutto di ideali Umani!
mandi
Sylvi
x Sylvi
Mi scusi la battuta, ma questi più che u-mani sono solo u-piedi.
pino
caro AZ,
ti chiedo il tuo punto di vista!
Da tre mesi circa, a intervalli, appare sul Messaggero V.il seguente annuncio:
-ingegnere meccanico spec.,neolaureato entro corso, cerca occupazione altamente professionalizzante e ben retribuita!-
Non si dice disposto a viaggiare, non spiega quello che sa fare!
Non ti dico che cosa abbiamo pensato noi!
ciao Sylvi
PER PANTAGRUEL
Domani a che ora? Pz. Gramsci 6? U.
x PANTAGRUEL
S’è detto alle 13. E il numero civico sul sito del ristorante è il 3.
pino in digiuno preventivo
Ragazzi, avremo pure un pontefice che crede di essere Gregorio VII (e che ha già lanciato il nuovo dictatus papae) ed un presidente del consiglio che è un ibrido tra un puffo, Peron, Franco, Hitler e un deficiente, ma ho una buona notizia: la gente in buona parte è “ancora” viva e “lotta con noi”…
Al di là delle manifestazioni di piazza, il nostro gruppo fb “Aboliamo il concordato!!!”, dopo un partenza lenta ha cominciato a decollare, nonostante l’appello massimalistico…
E tra i firmatari, vi garantisco, nomi “insoospettabili”….
Vuol dire, evidentemente, che la gente si è proprio rotta i coglioni….
Avrei anche un’idea per il manifesto contro l’8 per mille al Vaticano (ho visto che si è aperto il dibattito”…
Io punterei molto sulle “verità di fede” proclamate a partire dei secoli scorsi e poi rivelatesi bufale:
dalla più clamorosa, cioè la terra al centro dell’univero, a “Eluana e viva” …per ognuna una frase secca di poche parole
E alla fine “Ma davvero siete disposti a dare i vostri soldi a chi impone queste “verità di fede”? Noi preferiamo darli ai poveri”
sullo sfondo un parazzinger vestito come nel medioevo, con grande opulenza, ma circondato da rovine e da Berlusca che gli fa l’occhiolino
x Faustino
allora, che ne dici di Genchi?
ps
dimenticavo: nel manifesto vviamente occorre un foto con le fondamentali le scarpette rosse di paparazzinger