Quanta ipocrisia, falsità e retorica sullo Stato palestinese, che è ormai chiaro non potrà mai nascere

Tra le altre ipotesi che ho letto in questi giorni riguardo il vero motivo dell’invasione di Gaza e il futuro dell’ormai 60ennale dramma Israele/Palestina trovo che la seguente sia la più realistica: «Sconfitto e umiliato, Hamas resta al potere a Gaza. Forse è questo il vero scopo dell’operazione “Piombo fuso”. Le Palestine restano due, entrambe smilitarizzate, ma ancora senza essere uno Stato. Entro qualche mese il processo di pace iniziato l’anno scorso ad Annapolis, si rimetterà in moto. Israeliani e palestinesi dovranno accordarsi su questioni controverse come le frontiere, la spartizione di Gerusalemme, il diritto al ritorno dei profughi palestinesi e le colonie ebraiche. L’esistenza di due realtà palestinesi, una buona e l’altra che ancora non riconosce l’esistenza di Israele, sarà di grande aiuto ai negoziatori israeliani. Difficile creare uno Stato solo di due Palestine così opposte».
E comunque ormai è chiaro che lo Stato palestinese non nascerà mai.
E forse non ha più molto senso. Da una parte il territorio palestinese è diventato luogo di desolazione, divisione e odio tra gli stessi palestinesi, soprattutto a Gaza, con Hamas che spara volentieri anche agli uomini di Fatah e dell’Anp. Dall’altra parte la mania di chiudersi in un ghetto, in uno Stato comandato a tutti i costi da soli ebrei e possibilmente “ripulito” anche dei quasi due milioni di arabi con cittadinanza israeliana, come per esempio vuole non solo il partito Israel Beitanu ma buona parte del rabbinato, che come tutti i cleri spinge volentieri all’odio e allo scontro. E’ nell’interesse dei palestinesi vivere in un feudo di Hamas o comunque in una sorta di riserva indiana? Non è meglio, a questo punto, diventare cittadini israeliani a tutti gli effetti? Che era poi il sogno dei sionisti alla Judah Magnes e di tutti coloro che si erano accorti, sia pure in ritardo, che la “terra promessa” (?) era già abitata da “altri”.
Errore, quello degli israeliani che vogliono una nuova e definitiva “pulizia etnica”, molto grave e non solo perché tale “pulizia” ricade sotto la categoria dei Delitti contro l’Umanità, ma perché a ben vedere è l’unica vera assicurazione antiatomica di Israele, ammesso che sia vero e non solo strumentale il suo timore di essere “cancellata” a suon di (immaginarie) bombe atomiche islamiche. Anche ammesso ma non concesso che ci sia davvero chi vuole cancellare Israele con le atomiche, vulgata tra le più truffaldine perché tra le più irrealizzabili per mille e uno motivi più volte spiegati nei forum di  altre puntate del nostro blog, il modo più sicuro di scongiurarlo è avere nella popolazione due milioni di arabi, che inoltre aumenteranno di numero. Lanciare atomiche su Israele significherebbe infatti accoppare anche quei milioni di arabi, cioè di musulmani. Eventualità assolutamente impossibile. Anche dal punto di vista islamico, specie se “duro e puro”. Le soluzioni autodistruttive di massa come quella di Masada, che leggendo Gad Lerner ho scoperto essere addirittura atto fondativo dell’identità ebraica, non mi pare abbiano mai fatto parte della realtà islamica e non figurano neppure in nessun suo testo sacro.

Se invece Israele diventasse il solito ghetto, riservato solo e gelosamente agli ebrei e con scarsa simpatia per i “gojm”, cioè per i non ebrei, allora fargli fare la fine di quello di Varsavia sarebbe evidentemente molto più facile. Mi pare talmente evidente che dovrebbe capirlo anche un cretino. Strano non lo capiscano i governi israeliani. Senza contare che nell’era storica della globalizzazione e dei confini sempre più porosi per le migrazioni di massa può fare solo davvero pena qualunque discorso sulla “purezza” di qualunque singola etnia o religione che si mettesse in testa di governare da sola un territorio. Il mondo intero pare sia in festa – forse un po’ troppo affrettata – per l’elezione di un “abbronzato” come Obama addirittura alla presidenza degli Stati Uniti. Se è stato possibile per un uomo che solo 20 o 30 anni fa non sarebbe neppure stato bene accetto e servito in un ristorante diventare presidente della massima potenza mondiale, dove coesistono centinaia di lingue e gruppi etnici tra loro diversi e spesso in conflitto, è chiaro che non ha nessuna giustificazione, nessuna base accettabile la pretesa che un palestinese (o un arabo israeliano) non possa mai diventare ministro o capo di Stato di una Israele terra di pari diritti e doveri per tutti i suoi cittadini senza distinzione di “razza”, etnia, religione, sesso, numero e colore di scarpe. Forse che il pianeta gira in un senso mentre in Israele/Palestina deve continuare a girare in eterno in un altro senso, tutto e solo suo e color sangue?
Ma questo è un argomento su cui in futuro varrà la pena tornare. Per ora osserviamo per quali motivi parlare di Stato palestinese è un po’ come andare a caccia di farfalle sotto l’arco di Tito… Solo che qui non si tratta di farfalle, ma di esseri umani che crepano. E se facciamo i conti dal ’48, temo ci sia da svenire.
Le cartine, dunque. Guardandole da sinistra a destra, le quattro mappe indicano la distribuzione della terra tra arabi-palestinesi (in verde) ed ebrei (in bianco) sull’attuale territorio di Israele:
– la prima nel 1946;
– la seconda nel piano di spartizione dell’Onu nel 1947. Come si vede, l’Onu decise di assegnare alla minoranza ebraica la maggioranza del territorio. Ovvero, di dare alla maggioranza araba-palestinese la minoranza del territorio. Scelta di difficile comprensione, soprattutto – come fanno rilevare vari storici ebrei israeliani – per la maggioranza araba-palestinese. Ovviamente.
– La terza mostra come è cambiata, a vantaggio degli israeliani, cioè a svantaggio dei palestinesi, la situazione dal 1949 al 1967.
– La quarta mostra la miserabile situazione odierna. Come si vede, oltre alla Striscia di Gaza ridotta a meno di un francobollo, uno dei più se non il più densamente abitato al mondo, il territorio della Cisgiordania  è frazionato. I suoi singoli pezzi sono spesso separati tra loro dal famoso Muro.
Stando così le cose, davvero c’è qualcuno, oltre agli illusi, che pensa possa nascere il tanto blaterato Stato Palestinese? E anche ammesso che finalmente nasca, c’è qualcuno, oltre agli illusi, che pensa possa davvero essere considerato uno Stato anziché una barzelletta? Dubito assai che l’Italia sarebbe mai potuta nascere se Garibaldi e i Savoia avessero messo assieme solo qualche piccola toppa dello Stivale. E non credo nemmeno che gli stessi sionisti anti Magnes si sarebbero accontentati dei rimasugli di terra rimati oggi ai palestinesi, visto la piazza pulita che hanno fatto di più o meno 500 villaggi altrui. Per capire meglio come stanno le cose anziché bersi le interessate balle dilaganti sui mass media vale invece la pena leggersi l’ottimo ed esaustivo libro “Palestina: quale futuro? La fine della soluzione dei due Stati”, edito da Jaca Book e recante testi di 13 autori, palestinesi, ebrei e israeliani senza fette di prosciutto negli occhi e pietre al posto del cervello e del cuore. Vi posto un link che riassume brevemente questo libro: http://www.libreriadelsanto.it/libri/9788816407862/palestina-quale-futuro-la-fine-della-soluzione-dei-due-stati.html .
Poi si può discutere all’infinito di colpe e responsabilità degli uni o degli altri. Ma la realtà storica e territoriale è quella che è. Chi vuole maggiori dettagli può consultare le carte dei link seguenti, con una avvertenza: poiché di norma lo Stato di Israele non è rappresentato per intero, ma solo la parte che contiene le zone palestinesi messe in evidenza, NON si riesce ad avere l’esatta proporzione, che è roba da far cascare le braccia, tra il totale oggi in mano a Israele e gli avanzi rimasti ai palestinesi. Avanzi che si può ulteriormente ridurre facendo in modo che la Striscia di Gaza all’Egitto. Non a caso le cartine di questi link fanno parte di una servizio – della rivista Limes – intitolato “La Palestina impossibile”.
Spero che d’ora in poi chi interverrà su questo tragico e penoso argomento lo faccia con maggiore cognizione di causa e meno cinismo.
http://temi.repubblica.it/limes/avanzi-di-palestina-nella-morsa-di-israele/
http://temi.repubblica.it/limes/il-muro-e-oltre/
http://temi.repubblica.it/limes/lespansione-di-gerusalemme/
http://temi.repubblica.it/limes/lhamastan-sotto-assedio/
http://temi.repubblica.it/limes/i-palestinesi-nella-terra-di-israele/
http://temi.repubblica.it/limes/la-nascita-di-israele/
http://temi.repubblica.it/limes/la-guerra-dei-sei-giorni-e-le-sue-conseguenze/
http://temi.repubblica.it/limes/il-piano-di-ginevra

633 commenti
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  1. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Perchè si possono anzi si devono sempre rivedere al ribasso le stragi compiute dagli israeliani – Gaza, Jenin, El Arish, Deir Yassin…
    ————-
    Sono tutti anelli di una catena, ognuno dei quali è causa dell’anello che lo segue ed effetto dell’anello che lo precede.
    Perchè Jenin? Perchè da Jenin venivano i ‘martiri’ suicidi che ammazzavano i giovani civili israeliani. Perchè i martiri suicidi ammazzavano i giovani israeliani? Per i motivi che sappiamo. E così via. Si arriva al ‘primo movens, che è la penalizzante suddivisione del territorio, il primo atto di disonestà, effettuato in favore degli ebrei. A quei tempi era comunque pratica comune. L’interlocutore tra l’altro non era in grado di replicare se non con l’unico argomento che conosceva: la forza. Complici anche le condizioni politiche del tempo, che certo non erano propense a sottilizzare. Il risultato è stato un combattimento continuo tra contendenti di diversa forza e capacità, che ha portato i palestinesi a perdere ininterrottamente gente e territorio. Se vanno avanti così, i palestinesi perderanno Gaza di sicuro. Resterà la West Bank, con la concessione, al limite, della Cisgiordania ora occupata dai coloni. Ma a Gaza c’è il gas. Scusate se è poco.

  2. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    La Shoah è uno spartiacque dopo il quale il mondo non è più come prima.

    La Shoah non è solo ebraica ma universale: l’abiezione dell’odio e del disprezzo per gli ebrei mostra l’infamia e l’imbecillità di odiare e disprezzare qualunque comunità. Claudio Magris, Quirinale, 27 gennaio

  3. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Le-battute-di-Silvio:-scemenze-o-buon-umore/2059607&ref=hpstr2

    Le battute di Silvio: scemenze o buon umore?
    L’ultima è quella sui soldati da affiancare alle belle ragazze. Ma in questi anni Berlusconi ha scherzato su tutto: dall’Obama “abbronzato” alle corna del vertice Ue, dai consigli alle precarie (“Sposate un miliardario”) fino al “cucù” fatto alla Merkel. Ogni volta suscita reazioni sdegnate, e ogni volta lui protesta che non si può scherzare. Voi che ne pensate? L’ultima battuta è quella sui soldati da affiancare alle belle ragazze per prevenire gli stupri. Ma da quando è entrato in politica, Silvio Berlusconi ha confezionato decine di dichiarazioni “scherzose” che spesso sono state considerate di cattivo gusto, o quanto meno improprie per un presidente del consiglio. Il suo consiglio alle precarie («Sposate un miliardario, tipo mio figlio») non è piaciuto a molte donne che non riescono a trovare un lavoro fisso. La barzelletta sull’Aids (quella del malato che si fa le sabbiature per abituarsi a stare sotto terra) ha urtato la sensibilità di molti sieropositivi. Quando ha mimato il gesto del mitra puntato su una cronista russa che aveva criticato Putin, è sembrato scordare che in Russia diversi giornalisti d’opposizione sono stati davvero uccisi. L’Obama “abbronzato”, così come il “Cucù” alla Merkel o le corna al vertice Ue, hanno fatto sfiorare l’incidente diplomatico.

    E così via. Ogni volta che il premier se ne esce con queste sue modalità “scherzose”, si ripete lo stesso copione e a quanti si arrabbiano lo stesso Berlusconi o i suoi uomini replicano che la sinistra italiana è tetra, bacchettona, priva di umorismo e di gioia di vivere. Certo è che lo “spirito” di Berlusconi, piaccia o no, è una componente caratteriale dell’uomo ed è stato un elemento non secondario del suo successo in termini di comunicazione e “marketing politico”. Ma è giusto che un premier la butti sempre in battuta? E’ indice di grave superficialità e di una subcultura da Bagaglino o – al contrario – è un buon modo per sdrammatizzare le questioni più gravi dell’Italia e del mondo?
    (26 gennaio 2009)

  4. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Domani 29 è il compleanno della nostra Anita, alla quale faccio per primo tantissimi auguri!
    Domani è anche il compleanno di una delle mie amiche magiche: l’amica del Mercoledi. Con lei festeggiamo stasera, Mercoledi appunto. Vado a casa a preparare.
    Buona continuazione!

  5. alex
    alex says:

    @ Falc (253)
    Due extraterresti di fronte ad un paesaggio di rovine fumanti.
    “Papà ma come finì il pianeta Terra?”
    “Bin Laden stava trattando, poi Berlusconi per sdrammatizzare raccontò quella dell’araba pompinara…” (S. Disegni)

  6. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    :))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))

  7. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Ricevo e volentieri posto questa petizione
    http://intpalestine.net/
    per la revoca del Premio Nobel per la pace a Simon Peres, revoca chiesta per avere mentito nel 1986 quando assicurò che Israele non avrebbe mai costruito per prima le atomiche in Medio Oriente. Ecco il comunicato degli organizzatori dell’iniziativa:

    “Perez also LIED in 1986 when he said Israel would not be first in ME to have nuclear weapons.

    PETITION TO REMOVE THE NOBEL PEACE PRIZE FROM M. SHIMON PEREZ: REGARDED AS A WAR CRIMINAL AND SPONSOR OF GENOCIDE AGAINST HUMANITY IN THE GAZA STRIP

    We the signatories, claiming to be outraged by the attitude of Shimon Perez regarding the war of genocide and ethnic cleansing that the Palestinian people in Gaza Strip endure

    Under the name “Operation Cast Lead, Israel launched a military operation against civilians in Gaza who are already living a total blockade (land, sea and air) imposed by the Jewish state from eighteen months. The IDF has used American fighter aircraft F16, Apache helicopters, and shelling from warships, to sow terror and destruction of homes, clinics, mosques, universities, schools, police posts and administrations, in short all the infrastructure already in bad shape and are nevertheless used by the population of Gaza to alleviate the blockade.

    Mr. Maxwel Galford, the spokesman of the Special Rapporteur of the UN in charge of the peace agreements in the Middle East said: “In Gaza, life for children and families has become a matter of life or death.” The raid by Israeli aircraft on the camp of Jabalia, has shown an extreme atrocity by the murder of the family “Baâloucha” composed of five sisters who were murdered in their sleep (17 years Tahrir, Ikram 14 years, 12 years old Samar Dina 8 years Jouaher 4 years).

    In the Gaza Strip, ambulances are unable to rescue the wounded throughout the territory. In a statement Mr. Jacob Klinberger, the president of the International Committee of the Red Cross said “we saw the wounded who have not survived their injuries because ambulances are prevented from arriving on time. If it ( Israel) does not respect the rules laid down by international humanitarian law, death is simply be pure fate of several people when we could help”. 8 / 01 / 2009.

    The Secretary General of United Nations Ban Ki Moon has called for its part, “what is happening in Gaza, the terror and bloodshed” (SG/SM/12025), he called on Israel to a cease-fire and implementation of international law and conventions of human rights.

    In his statement (on the EL-Jazeera television) on 9/01/2009, Mr. Berg Fory, a member of the Nobel Committee for Peace, said that the Nobel committee members are ashamed to have awarded the Nobel Prize for Peace to the Israeli President Shimon Perez, especially after watching the Israeli massacres committed against children, women and elderly innocent in the Gaza Strip.

    Perez was primarily responsible for the massacre of Qana in southern Lebanon in 1996. This massacre after Operation Grapes of Wrath by the Israeli air force has caused the death of over a hundred civilians, mostly children and women. The shelter in Qana that was bombed, is one of the shelters run by the United Nations, which had housed more than a hundred Lebanese. Mr. Perez was awarded the Nobel Peace Prize along with the Premier of Israel Isaac Rabin and Palestinian President Yasser Arafat.

    It is to preserve the essence of peace in the world especially in the Middle East, in solidarity with what is happening in Gaza and against the crimes against humanity that are perpetrated on site:

    We ask the Nobel committee and the Norwegian government to withdraw the Nobel Peace Prize to Mr. Shimon Perez, current president of Israel for its crimes against humanity.

    PLEASE SIGN THE PETITION AND CIRCULATE:

    PETITION TO REMOVE THE NOBEL PEACE PRIZE FROM SHIMON PEREZ
    Source: http://www.intpalestine.net
    PETITION TO REMOVE THE NOBEL PEACE PRIZE FROM M. SHIMON PEREZ: REGARDED AS A WAR CRIMINAL AND SPONSOR OF GENOCIDE AGAINST HUMANITY IN THE GAZA STRIP

  8. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Komare!
    Auguri.
    Compleanno?
    Vincita alla lotteria?
    Giorgetto Bush ha tirato le cuoia?
    Passeggiando con il cane trovata una borsa con dentro 1 milione di dollari?
    Mi dica, kommà.
    C.G.

  9. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    ti rinnovo i più affettuosi auguri, questa volta “quasi” a tempo!

    Un abbraccio
    Sylvi

  10. Vox
    Vox says:

    La Shoah è uno spartiacque dopo il quale il mondo non è più come prima.
    ***

    Si, pero’ mi chiedo:
    – e com’era il mondo dopo lo sterminio di circa 50 milioni di indios sudamericani ad opera di conquistadores vari?
    – e com’era il mondo dopo l’eccidio di una ventina di milioni di africani durante le conquiste coloniali?
    – e com’era il mondo dopo lo sterminio di 24 milioni di nativi americani?
    – e com’era il mondo dopo la fine di N. milioni di aborigeni australiani?
    – e com’era il mondo dopo i 27milioni suppergiu’ di russi morti durante la II GM?
    – e com’e’ il mondo dopo N. milioni di palestinesi fatti fuori in 60 anni?
    – e com’e’ il mondo dopo un milione e passa di irakeni ammazzati per “importare democrazia”?
    – e com’e’ il mondo dopo la morte di N. migliaia di afghani, immolati alla ricerca del fantasmagorico binladen?

    Fino a quando gli ebrei non accetteranno che la loro shoa non e’ che uno dei grandi sacrifici umani avvenuti nel corso della storia recente e passata, parlarne sara’ sempre percepito come qualcosa di riduttivo, monotematico e alquanto ipocrita.

  11. Vox
    Vox says:

    vengono sempre in primo piano le faccende degli ebrei, come se fossero l’unico popolo che conta a questo mondo
    @Marco T.

    Ma guarda che e’ proprio cosi’.
    Gli altri, noi inclusi, non contano un fico secco.

  12. Vox
    Vox says:

    “Il ruolo e le parole del presidente della Repubblica non possono essere messe in discussione ne’ essere oggetto di polemiche politiche strumentali”, ha dichiarato il segretario del Pd in una nota
    @ Pietro Falco

    Dobbiamo capire una volta per tutte che in regime di regime, non si criticano le alte cariche al potere.
    Perche’?
    Regola N.1: le alte cariche hanno sempre ragione.
    Regola N.2: quando non hanno ragione, vedere Regola N.1

    Detto questo, il WolksVagen dovrebbe contare fino a 1000 prima di aprire e bocca e poi restare zitto. Ci farebbe una figura migliore.

  13. Faust & Cuggini x Anita
    Faust & Cuggini x Anita says:

    … ciao, bel bambulin d Or!!! AUGURI!!! passatela bien… lo mejor que tu pueda, mi corazon… con muchos cariños!!! Tu diablito
    Faust

  14. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita,
    mi aggiungo volentieri anch’io alla lista di coloro che le fanno gli auguri di buon compleanno.
    Un cordiale saluto Uroburo

  15. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Annì,auguroni,
    pensa che il mio primo amore (lo sapevo però soltanto io) si chiamava Anna Rita!

    cc

  16. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Per me che sono ignorante, questa è la vera notizia del giorno :
    ___________________________________________
    La denuncia è del sindacato di categoria Sdl. L’Inps non può mandare gli assegni
    perché il commissario non ha ancora comunicato i nominativi e il monte ore
    Alitalia, almeno 6.000 cassintegrati
    a gennaio non riceveranno nulla!

    ____________________________________________________
    La parola d’ordine è quella di INSISTERE;INSISTERE;INSISTERE,

    cc

  17. Uroburo
    Uroburo says:

    Per Vox
    Io trovo un certo fastidio a definire gli stermini razziali nazisti Shoà piuttosto che Olocausto: mi sembra un prendere una parte per il tutto. Come giustamente hanno fatto notare Pino, Pietro Falco ed altri, altre etnie, ad esempio gli zingari (per altro ariani puro sangue a dimostrazione che la scienza nazista faceva acqua da tutte le parti), hanno pagato prezzi anche più alti.
    Tuttavia gli stermini razziali nazisti hanno una particolarità che li rende se non unici nella storia (c’erano stati almeno un altro paio di precedenti), quanto meno estremamente rari.
    La storia ha conosciuto stragi efferate che hanno coinvolto interi popoli: le stragi degli assiri e dei romani in Gallia ed in Iberia, quelle dei mongoli, quelle degli spagnoli in America Latina, quelle della guerra dei Trent’anni, tutte hanno avuto tutte dei caratteri genocidi.
    Tuttavia il movente di queste stragi era o militare (gli assiri ed i mongoli), o politico (i romani), o economico (gli spagnoli), o religioso (le stragi delle guerre di religione). Nessuno mai nella storia dell’umanità ha ucciso popoli interi per ragioni razziali, perchè appartenenti ad una razza ritenuta inferiore.
    Due soli precedenti mi vengono in mente: lo sterminio, testimoniato dalla Bibbia, da parte degli antichi israeliti di tutti gli abitanti originari della Palestina, cananei o filistei che fossero; lo sterminio degli amerindi voluto e programmato dall’Usaegetta nell’Ottocento.
    Uccidere qualcuno non perchè è un avversario politico o religioso, non per sfruttarne la forza lavoro, non perchè continua a combattere senza arrendersi in difesa della propria libertà, ma solo perchè appartenente ad una determinata razza è una vergogna che ha pochissimi precedenti nella storia dell’umanità. Non a caso è stata patrimonio unico di popoli strutturalmente razzisti come gli anglosassoni e come gli antichi israeliti (che si consideravano il popolo eletto e quindi per definizione superiore a tutti gli altri).
    Per queste ragioni io giudico molto più gravi, sul piano etico, gli stermini su base razziale che non quelli su altre basi, come ad esempio l’uccisione dei civili russi o il genocidio degli indios. U.

  18. Controcorrente
    Controcorrente says:

    No!..per il momento non mi convince…!!!
    Premesso che Napolitano non è la Madonna e che quindi è , ampiamente criticabile…
    Quello che non afferro è ..dove diavolo si vuole andare a parare..ovvero Tonì che volevi dì..che piano piano si va verso una deriva autoritaria ,mettendo la “mordacchia” ai giudici,che piano piano l’italia si sta trasformando in uno stato simil -mafioso ,beh Tonì questo lo sanno in molti o in pochi a secondo di come si vuol vedere il bicchiere e tu lo sai benissimo…
    Ma che tutto questo avvenga a causa del silenzio del capo dello stato rischia di scadere nel qualunquismo…ovvero se il capo dello stato è colluso tramite il suo silenzio è un conto..è questo il messaggio occulto , il non detto..?.beh allora…vedremo..
    ma sai che capisce la gente..che già ama il grande millantatore,,che beh se anche il capo dello stato è colluso allora avanti così…
    Se invece è solo un espediente elettoralistico tanto per portar via voti allo schieramento concorrente di opposizione ,allora beh Tonì chissenefrega vai pure avanti che a me vien da ridere,elettoralisticamente parlando…!!

    cc

    Tonì sii più chiaro,…!!per il momento sospendo il giudizio..
    Non che conti gran che , ma io su questo Blog te l’ho detto!

  19. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Controcorrente,
    credo che quello che si imputa al Presidente, oltre ad un insopportabile livello di esternazioni su ogni argomento, sia il suo aver approvato leggi di dubbia costituzionalità senza neppure manifestare una qualche perplessità.
    Personalmente poi penso da tempo che Napolitano, come pure il Baffetto, siano i migliori uomini del Banana. Se questo è stato il prezzo per avere un ex-comunista nelle più alte istituzioni devo dire che lo trovo estremamente alto (come d’altra parte il prezzo, l’uccisione di Prodi e la guerra iugoslava, pagato per avere il Baffetto come primo ministro). U.

  20. Vox
    Vox says:

    @ Uroburo
    Quello che volevo dire e’ che non si puo’ parlare sempre e solo di stermini di ebrei (comunque li si voglia chiamare, genocidi, olocausti o shoa) e creare speciali giorni delle memorie solo per loro. Altrimenti sarebbe giusto creare anche dei giorni della memoria per altri popoli.
    Ne’ riesco a capire perche’ ci si possa interrogare sul numero esatto di morti palestinesi, zingari, kurdi, armeni, russi, indios, aborigeni, ecc. ecc., senza per questo venire accusati di nulla, ma mai sulla cifra sacra dei sei milioni ebrei. Tocca quella e sei “anti-semita”. Ma perche’?
    Inoltre, trovo pazzesco che delle persone vengano condannate addirittura alla galera per le loro opinioni. Possono essere anche del tutto sbagliate, ma sono pur sempre parte della sfera del pensiero, delle idee. Se questo avviene, e’ chiaro che siamo in presenza di una recessione nel campo dei diritti della persona (liberta’ di parola, di pensiero e di credo religioso o politico).

    Ho letto tempo fa che il 6 era un numero speciale, che la terra “promessa” sarebbe arrivata dopo il sacrificio di 6 (cento, mila, milioni?), purtroppo non riesco a ricordare dove, un passo della Bibbia o altro. Potrei anche sbagliarmi, ma mi sembra che riguardasse proprio la famosa terra promessa.

  21. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Uroburo,
    afferro perfettamente il senso delle tue osservazioni sul piano dell’attualià politica,ma a mio avviso andrebbero estese e non concentrate su un solo problema specifico quale quello della sola “giustizia”(sic!).
    Se critica deve essere deve avvenire a 360 gradi ,ovvero deve avere anche come oggetto l’intero anddazzo del paese, mettendo in campo tutti gli aspetti…non solo quello della giustizia e quando mai a partire dal solo sistema giudiziario si può sperare di avere una società “diversa”…
    Quantomeno la critica appunto a degli ex-comunisti calerebbe nel concreto ovvero da una mera critica delle istituzioni ad una critica della società nel suo complesso..
    Diversamente per carità se rimaniamo fermi a All’attualismo va bene tutto, ma purtoppo può andar bene anche il contario di tutto…!
    E’ questo il vero senso della mia perplessità in prospettiva…!!

    cc

  22. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    Ciccì,

    forse ti sarà sfuggito che la manifestazione è stata organizzata per denunciare il provvedimento eversivo del Csm che ha punito draconianamente il procuratore di Salerno e i suoi due sostituti, macchiatisi di una colpa “gravissima”: aver tentato di perseguire una banda di ladri protagonisti una clamorosa truffa ai danni dello Stato ed i loro amici potenti (con grembiulino e non) che li avevano per due anni protetti.

    Ma non è tutto: perchè quei signori della sezione disciplinare – ALL’UNANIMITA’ (CIOE’ TUTTI: BERLUSCONIANI E SINISTRORSI) – non hanno nemmeno sfiorato con un dito coloro i quali questa inchiesta avevano tentato in tutti i modi di affossarla (ricorderai che l’ex procuratore capo di Catanzaro era addirittura il patrigno di uno dei principali inquisiti) e per di più avevano reagito controindagando i loro colleghi di Salerno senza averne la competenza territoriale. Ed anche solo quest’ultima circostanza – non volendo considerare tutte le altre macroscopiche omissioni o violazioni – mi pare che da sola fosse ooggettivamente più che sufficiente per un severo provvedimento disciplinare….

    Quel cafone di Tonino voleva di’ che in base a quel pezzo di carta di 60 anni fa, ormai completamente passato di moda, quel tizio che alloggia comodamente (e senza dar fastidio a nessuno) al Qurinale è anche il presidente del Csm…

    Sicché delle due l’una: o la decisione gli andava bene o s’era appisolato… Porello, c’ha na certa età: v’ha capito… forse la riunione s’è fatta di pomeriggio, quando lui riposa…

    l’importante è che ci ammonisca tutti con tono autero la sera del 31 davanti alla tavola imbandita….

    Resta solo un dubbio: ma se un Qassam di quei terroristi della Striscia di Gaza – sbagliando traiettoria – finissse sopra al Quirinale, il rumore lo sveglierebbe o no…?

  23. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    ps

    chiedergli di bloccare pure, ogni tanto, qualche legge troppo ad personam e lapalissianamente incostituzionale sarebbe troppo, mi rendo conto… Mica è Pertini

  24. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Pietro,
    non vorrei che qui si scambiassero ..lucciole per lanterne…io non ho affato negato le implicazioni che ovviamente stavano dietro l’azione dei giudici e tantomeno credo di non aver mai detto che non si debbeno o possono “criticare” le istituzioni, tantomeno la più alta carica dello stato.
    ma non bisogna a mio avviso cadere nell’errore di vedere tutti i problemi nella Costituzione tradita,sappiamo come è maturata..ma sappiamo anche che non è da oggi che con Quella stessa Costituzione nella pratica ci si “pulisce tranquillamente il c…!
    Credo che puoi mandare anche 10.000 Qassam ,o petardi che tanto per quanti botti facciano non svegliano più di tanto l’inquilino..
    Credo invece che data la “ridicola” o tragica situazione venutasi a creare non mi sembra che il punto finale debba essere Tonino presidente del Consiglio… per quanto bene io possa volere a lui..!!
    credo che sia bene ricominciare a parlare anche d’altro…secondo me farebbe meglio oltrechè ovviamente senza trascurare come dici tu,l’attualità ,ma temo non basti..direi che magari se oltre all’illustre inquilino si ricominciasse a parlare anche dei guai quotidiani..non farebbe male…!
    Poi posso sempre sbagliarmi..

    cc

  25. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro pietro,
    così come per me napolitano non è la madonna,neanche pertini è dio padre onnipotente..ti rammento che il buon sandro non agiva in queste condizioni storiche…!!

    cc

  26. Controcorrente
    Controcorrente says:

    x pietro,
    dimenticavo…che hai perfettamnte ragione …a me sfuggono molte più cose di quello che si possa immaginare…purtroppo ..!!

  27. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    URGENTE x PIETRO FALCO

    Come procede la raccolta di firme su Facebook e altrove per Gideon Levy? E’ vero che ci sono siti per raccogliere firma anche in Francia e Inghilterra, o comunque in francese e in inglese? Sarebbe utile saperlo e centralizzare il tutto o almeno mettere in contatto tra loro i vari spezzoni, cioè noi e loro.
    Un saluto.
    pino

  28. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    Caro Ciccì,

    lungi da me l’idea di Tonino a Palazzo Chigi… Per quello il mio candidato ideale resta Renato Soru: non foss’altro che per gli attributi che ha dimostrato contro la lobby dei palazzinari e degli speculatori edilizi sardi, che attraversa profondamente – come ha rivelato una decina di giorni fa Albetro Statera su Repubblica…

    A Tonino, però, credo vada dato atto di essere l’unico alieno in un parlamento in cui le differenze tra centrodestra e centrosinistra appaiono sempre più sfumate… Almeno è l’unioc che tira calci, che fa l’opposizione e non si fa prendere per il fondelli da quell’imbecille di Arcore…

    Ci sarà, d’altro canto una ragione, se – come sottolienato da Manheimer qualche giorno fa – l’Idv ha più che raddoppiato i conseni i sei mesi (ormai è al 9%), mentre il Pd è sceso dal 33 al 23% nello stesso lasso di tempo…

    La gente vuole opposizione dura, non crostate… Soprattutto perché sa bene che quando fai gli accordi col cavaliere sopra non c’è mai la marmellata….

    Ma il mio discorso era un altro: pur convendo con te che il csm non è certo l’unico problema d’Italia, ti invito a non sottovalutare gli effetti dirompenti che quella vergognosa decisione è destinata a produrre nel tempo…

    Per essere più chiari, chi vuoi che oggi, tra i magistrati inquirenti, continui con serenità a fare il suo lavoro senza guardare in faccia a nessuno, se le conseguenze poi sono queste, quando si toccano i potenti???!!

    Il Cai-Nano ha tratto ispirazione da Mao: colpirne uno per educarne 100… anzi 100 mila…

    E il risultato, ovviamente, è che la corruzione dilagherà sempre più…

    E per questo che sarebbe stato assai più che doveroso un intevrnto di Napolitano: in gioco non c’era solo la soorte di tre “oscuri” magistrati di Salerno… In gico c’era la Giustizia, quella con la “G” maiuscola… E o’ presidente, nella circostanza, ha pensato bene di chiudere un occhio: anzi, tutti e due….

    Tu lo sai, caro Ciccì, io sono un nostalgico di tangentopoli: per Berlusconi e per qualche altro “riformista” del Pd, sarò forse un giustizialista…

    Perché oggi è così che vengono tacciati tutti quelli che credono nello Stato di diritto, nel rispetto delle leggi, nella Giustizia uguale per tutti….

    Sarò paranoic, ma se ci aggiungi tutte le altre cose che ti ho accennato ieri, questa per me è inequivocabomente una strategia piduista e io sono incazzato nero…

  29. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    Ciccì: non dire così… sai bene quanto ti stimo e so bene che la pensi come me su molte cose…

  30. Vox
    Vox says:

    BERLUSCONI E LA COSTITUZIONE ITALIANA

    C’e’ una simpatica vignetta (e relativo articolo) su:

    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5527

    Voce: La Costituzione non si tocca!
    Berlusconi: E chi la tocca? A me fa schifo!

    Dall’articolo:

    Credo che la maggior parte dei cittadini abbia dimenticato che la costituzione, nonché le leggi, servono a tutelare il popolo. I potenti non ne hanno bisogno, anzi, per i potenti leggi e costituzione sono un inutile fastidio perché pongono, o dovrebbero porre, dei limiti che loro mal tollerano.

    Cosa comporta tutto ciò? Che i potenti cercano di fare di tutto per aggirare, cambiare o violare la costituzione e le leggi. I cittadini, dal canto loro, dovrebbero fare di tutto per difendere la costituzione e le leggi, loro unico strumento di difesa contro l’arroganza dei potenti.

    Questo purtroppo non è accaduto ed oggi non ci siamo neanche resi conto di come la nostra inerzia ci abbia privati di tutti i nostri diritti, anche quelli fondamentali…

    Perdita della sovranità.
    L’art. 1 della Costituzione recita: “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
    Ma il popolo italiano ha perso da tempo la sovranità sull’Italia.

    Siamo stati sostanzialmente attaccati, conquistati ed infine venduti senza neanche accorgercene.

    Ecco come.

    BANCA D’ITALIA
    Negli anni ’90, con la privatizzazione degli istituti bancari, abbiamo ceduto la nostra sovranità monetaria alle banche private, che sono diventate proprietarie al 95% di Banca D’Italia…Così lo Stato, delegato dal popolo ad esercitare la funzione sovrana di politica monetaria, l’ha ceduta a soggetto diverso dallo Stato: la Banca D’Italia, proprietà al 95% di privati.

    La Banca d’Italia, inoltre, organo di controllo, è di proprietà degli istituti su cui dovrebbe vigilare.

    Il “leggerissimo” conflitto di interessi è probabilmente la causa delle “sviste” (ovvero mancato controllo) avute in questi anni da Banca d’Italia che ha portato ai noti scandali (bond argentini, parmalat, cirio, swap, ecc…). Queste “sviste” hanno privato migliaia di cittadini dei risparmi di una vita.

    BCE
    Successivamente lo Stato ha ceduto la nostra sovranità alla BCE, soggetto privato, soprannazionale ed extraterritoriale così violando anche l’art. 11 della Costituzione che recita: “L’Italia….consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad uno ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.
    L’art. 11 della costituzione, dunque, consente limitazioni (non già cessioni) della sovranità nazionale solo:

    – in favore di altri Stati. Ma la BCE non è uno Stato, né organo di altri Stati.
    – a condizioni di parità con altri Stati. Ma le quote di partecipazione alla BCE non sono paritarie. Inoltre vi fanno parte anche Banche di Paesi (vedi l’Inghilterra) che non fanno parte dell’area euro, però, partecipano alle decisioni di politica monetaria del nostro Stato.
    – al fine di assicurare “la pace e la giustizia tra le Nazioni”. Ma i fini della BCE non sono quelli di assicurare pace e giustizia fra le nazioni, bensì quello di stabilire una politica monetaria…

    Ecc. Una lettura istruttiva.

  31. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    x Pino

    per la precisione siamo a 611 in questo momento: una crescita costante, con picchi durante il we…

    ha aderito (assolutamente senza essere compusata da nessuno) anche una funzioanria belga della Commissione europea: se vuoi in privato ti dico il nome….

    non mi risulta ci siano altri punti di raccolta: semplicemente, come puoi constatare, ho aggiunto una traduzione in inglese e francesae delle motivazioni… E questo ha dato notevole impulso alll’iniziativa: in 3 0 4 giorni le firme sono più che raddoppiate…

    E soprattutto, ormai sono per la stargeande maggioranza srtaniere: puoi verificarlo direttamente col sistema che ti ho segnalato

    ps

    stanotte ti traduco la petizione per il ritiro del Nobel a Peres

  32. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    la lobby dei palazzinari e degli specuatori edilizi in Sardegna attraversa ovviamente il pd: è saltato il passaggio nel post precedente

  33. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    URGENTE x Pietro Falco

    Ok, grazie.
    La cosa del Nobel da revocare a Peres l’ha già tradotta Vox, che me l’ha spedita. ‘Stavolta ti è andata bene….
    ‘Notte.
    pino

  34. Vox
    Vox says:

    @ Pietro Falco
    Non c’e’ di che. Bene che adesso siamo in due, si potra’ fare di piu’.

  35. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro pietro,convengo ..infatti è questo il punto!
    Io e te la pensiamo esattamente nello stesso modo su una marea di cose!
    Per cui credo che si sia esattamente dalla stessa parte!
    Personalmente ho semplicemente manifestato una mia perplessità su un certo modo di agire politico….con questo non voglio dire che la lotta per la Giustizia non sia giusta e corretta ,con questo non voglio dire che tangentopoli non abbia rappresentato un punto di svolta nella storia del nostro paese…ma con questo se si analizzano i risultati bisogna prendere atto che con il banana plebiscitariamente eletto dagli ittalici,sembrerebbe che gli stessi non abbiano “capito una minchia di niete”…
    Ovvero sembra che abbiano scambiato quello che comunemente si dice “il non va mai bene niente” con la indiscussa propensione al qualunquistico sono tutti uguali per cui sotto a chi tocca..certo se il banana è il risultato finale di questo processo ,come mai lo hanno eletto ??
    Perchè distorta da tempo è la percezione della realtà delle cose,e in questo “siamo tutti colpevoli” almeno anch’io per la mia parte,ovvero nella presunzione che “tecnicismi ancorchè onesti”,fossero sufficienti a risolvere problemi.
    Illusione ..è bastatol’imbonitore piduista che predicasse il verbo ..2″meno tasse ..per riportare gli agnelli all’ovile ,tutti anche coloro che manco sapevano di che cacchio di tasse si stesse mai parlando…!!
    Quindi per finire credo che se un punto di ricaduta comune si possa trovare..potrebbe essere questo…Si alla denuncia puntuale ,ma con il condimento del resto…!!
    Credo che ci capirebbero di più e magari anche un pochino di più..sai solo la fame a volte aguzza l’ingegno!!

    cc

  36. Controcorrente
    Controcorrente says:

    x pietro,

    dimenticavo sui “riformisti” appena ho tempo ti scriverò a parte alcune mie considerazioni…diversamente si rischia di annoiare..!

  37. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    x Controcorrente

    … si dolosi spes refulserit nummi,
    corvos poetas e poetridas picas
    cantare credas Pegaseium nectar…

    Condivido perfettamente caro Ciccì: ” se balenerà la speranza del fallace denaro, potrai credere che i corvi poeti e le gazze poetesse cantino il nettare di Pegaso”

    lo diceva uno dei miei autori perferiti, il grandissimo Persio (per definizione il poeta dell’indignazione, della satira che attacca persino l’imperatore “con le orecchie d’asino”, più di 2mila anni fa… ed è quello che contraddistingue questo popolo di pecoroni, che si fanno prendere per i fondelli dal primo imbonitore cazzaro e cretino che gli fa balenare una riduzione delle tasse: sono 15 anni che promette e non dà un cazzo e quelli contuanano a dargli retta…

    (anche se stavolta, forse, avevano l’alibi dei pecoraroscanio, dei mastella, dei comunisti italiani e rifondaroli e compagnia bella…)

    Anch’io – come hai auspicato tu, ieri – la crisi travolga tutto il fumo che ancora avvolge quell’idividuo ridicolo, facendo sì che la gente lo cacci via con i forconi…

    Il timore è che che nel frattempo compia disastri incalcolabili e lasci dietro di sé solo le macerie

  38. Persio
    Persio says:

    Ragazzi sento un rumore… ggrrrrr grrr … ha aperto gli occhi

    Da Italia Oggi di domani

    Con un atto che non ha precedenti il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha bocciato la proposta trasmessa dal consiglio dei ministri per la nomina di Marcello Pera alla presidenza della Treccani, l’Istituto della enciclopedia italiana. Il Quirinale ha anche motivato per scritto il suo no con una missiva a palazzo Chigi che spiega come la figura dell’ex presidente del Senato e le posizioni decise su temi delicati come l’etica divida troppo e sia di ostacolo a una serena condivisione della scelta, secondo quanto stabilito dall’articolo 7 dello statuto della Treccani. Con ogni probabilità ora, bocciato Pera, alla guida dell’Istituto arriverà l’ex presidente del Consiglio, Giuliano Amato. Secondo l’articolo 7 dello statuto dell’enciclopedia più famosa di Italia il presidente dell’istituto deve essere scelto “fra personalità di particolare rilievo nel campo della cultura e della scienza”, e sotto questo profilo certo a Pera non mancavano le caratteristiche. Ma si aggiunge che “Il Presidente è l’espressione dell’unità dell’istituto e delle sue finalità, ne raccoglie le aspirazioni creative, e in esso si rende interprete di istanze e attese culturali della comunità nazionale e internazionale”. Proprio su questo punto si basa il no del Quirinale: la figura di Pera, nonostante l’ex presidente del Senato fosse approdato già nel 2002 nel consiglio della Treccani, dividerebbe la comunità scientifica e culturale per l’eccessiva esposizione su temi legati ai rapporti fra etica, scienza e religione. A Pera sarebbe dunque stata di intralcio la propria chiara origine cattolica e forse anche la stretta amicizia con Papa Benedetto XVI, non così à la page all’interno della ristretta cerchia dell’ intellighentia italiana. Qualche osservatore con un pizzico di malignità sostiene che abbia contato nella bocciatura anche qualche scritto più o meno recente del filosofo già presidente del Senato. Come quello apparso sul quotidiano Il Giornale un paio di anni fa con il titolo “La Chiesa al bivio delle unioni civili”. Nel caso, più che l’opposizione di principio sui pacs, sembra essere rimasto in primo piano negli archivi del Quirinale l’attacco dell’articolo in cui si paragonava la realpolitik di Napolitano a quella di Palmiro Togliatti (non un insulto, ma un riferimento non proprio gradito). Comunque sia la bocciatura di una nomina che spetta sì al Quirinale, ma su proposta del governo, è destinata a fare discutere e, viste le motivazioni, anche ad incrinare il rapporto fra il Colle e il Vaticano.
    Franco Bechis

  39. Persio
    Persio says:

    Eppure, si trattava di un’idea profondamente innovativa, proiettata verso il futuro e destinata a rompere antiche barriere nell’obsoleto mondo della cultura….

    un vero e proprio new deal, praticamente….

    Poi se non si voleva Marcello Pera, c’erano sempre Maurizio Gasparri o Elio Vito a disposizione… O perché no Daniele Capezzone….

    Perché digiamogelo, il probblema vero sono i baroni…

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