Quanta ipocrisia, falsità e retorica sullo Stato palestinese, che è ormai chiaro non potrà mai nascere
Tra le altre ipotesi che ho letto in questi giorni riguardo il vero motivo dell’invasione di Gaza e il futuro dell’ormai 60ennale dramma Israele/Palestina trovo che la seguente sia la più realistica: «Sconfitto e umiliato, Hamas resta al potere a Gaza. Forse è questo il vero scopo dell’operazione “Piombo fuso”. Le Palestine restano due, entrambe smilitarizzate, ma ancora senza essere uno Stato. Entro qualche mese il processo di pace iniziato l’anno scorso ad Annapolis, si rimetterà in moto. Israeliani e palestinesi dovranno accordarsi su questioni controverse come le frontiere, la spartizione di Gerusalemme, il diritto al ritorno dei profughi palestinesi e le colonie ebraiche. L’esistenza di due realtà palestinesi, una buona e l’altra che ancora non riconosce l’esistenza di Israele, sarà di grande aiuto ai negoziatori israeliani. Difficile creare uno Stato solo di due Palestine così opposte».
E comunque ormai è chiaro che lo Stato palestinese non nascerà mai. E forse non ha più molto senso. Da una parte il territorio palestinese è diventato luogo di desolazione, divisione e odio tra gli stessi palestinesi, soprattutto a Gaza, con Hamas che spara volentieri anche agli uomini di Fatah e dell’Anp. Dall’altra parte la mania di chiudersi in un ghetto, in uno Stato comandato a tutti i costi da soli ebrei e possibilmente “ripulito” anche dei quasi due milioni di arabi con cittadinanza israeliana, come per esempio vuole non solo il partito Israel Beitanu ma buona parte del rabbinato, che come tutti i cleri spinge volentieri all’odio e allo scontro. E’ nell’interesse dei palestinesi vivere in un feudo di Hamas o comunque in una sorta di riserva indiana? Non è meglio, a questo punto, diventare cittadini israeliani a tutti gli effetti? Che era poi il sogno dei sionisti alla Judah Magnes e di tutti coloro che si erano accorti, sia pure in ritardo, che la “terra promessa” (?) era già abitata da “altri”.
Errore, quello degli israeliani che vogliono una nuova e definitiva “pulizia etnica”, molto grave e non solo perché tale “pulizia” ricade sotto la categoria dei Delitti contro l’Umanità, ma perché a ben vedere è l’unica vera assicurazione antiatomica di Israele, ammesso che sia vero e non solo strumentale il suo timore di essere “cancellata” a suon di (immaginarie) bombe atomiche islamiche. Anche ammesso ma non concesso che ci sia davvero chi vuole cancellare Israele con le atomiche, vulgata tra le più truffaldine perché tra le più irrealizzabili per mille e uno motivi più volte spiegati nei forum di altre puntate del nostro blog, il modo più sicuro di scongiurarlo è avere nella popolazione due milioni di arabi, che inoltre aumenteranno di numero. Lanciare atomiche su Israele significherebbe infatti accoppare anche quei milioni di arabi, cioè di musulmani. Eventualità assolutamente impossibile. Anche dal punto di vista islamico, specie se “duro e puro”. Le soluzioni autodistruttive di massa come quella di Masada, che leggendo Gad Lerner ho scoperto essere addirittura atto fondativo dell’identità ebraica, non mi pare abbiano mai fatto parte della realtà islamica e non figurano neppure in nessun suo testo sacro.
Se invece Israele diventasse il solito ghetto, riservato solo e gelosamente agli ebrei e con scarsa simpatia per i “gojm”, cioè per i non ebrei, allora fargli fare la fine di quello di Varsavia sarebbe evidentemente molto più facile. Mi pare talmente evidente che dovrebbe capirlo anche un cretino. Strano non lo capiscano i governi israeliani. Senza contare che nell’era storica della globalizzazione e dei confini sempre più porosi per le migrazioni di massa può fare solo davvero pena qualunque discorso sulla “purezza” di qualunque singola etnia o religione che si mettesse in testa di governare da sola un territorio. Il mondo intero pare sia in festa – forse un po’ troppo affrettata – per l’elezione di un “abbronzato” come Obama addirittura alla presidenza degli Stati Uniti. Se è stato possibile per un uomo che solo 20 o 30 anni fa non sarebbe neppure stato bene accetto e servito in un ristorante diventare presidente della massima potenza mondiale, dove coesistono centinaia di lingue e gruppi etnici tra loro diversi e spesso in conflitto, è chiaro che non ha nessuna giustificazione, nessuna base accettabile la pretesa che un palestinese (o un arabo israeliano) non possa mai diventare ministro o capo di Stato di una Israele terra di pari diritti e doveri per tutti i suoi cittadini senza distinzione di “razza”, etnia, religione, sesso, numero e colore di scarpe. Forse che il pianeta gira in un senso mentre in Israele/Palestina deve continuare a girare in eterno in un altro senso, tutto e solo suo e color sangue?
Ma questo è un argomento su cui in futuro varrà la pena tornare. Per ora osserviamo per quali motivi parlare di Stato palestinese è un po’ come andare a caccia di farfalle sotto l’arco di Tito… Solo che qui non si tratta di farfalle, ma di esseri umani che crepano. E se facciamo i conti dal ’48, temo ci sia da svenire.
Le cartine, dunque. Guardandole da sinistra a destra, le quattro mappe indicano la distribuzione della terra tra arabi-palestinesi (in verde) ed ebrei (in bianco) sull’attuale territorio di Israele:
– la prima nel 1946;
– la seconda nel piano di spartizione dell’Onu nel 1947. Come si vede, l’Onu decise di assegnare alla minoranza ebraica la maggioranza del territorio. Ovvero, di dare alla maggioranza araba-palestinese la minoranza del territorio. Scelta di difficile comprensione, soprattutto – come fanno rilevare vari storici ebrei israeliani – per la maggioranza araba-palestinese. Ovviamente.
– La terza mostra come è cambiata, a vantaggio degli israeliani, cioè a svantaggio dei palestinesi, la situazione dal 1949 al 1967.
– La quarta mostra la miserabile situazione odierna. Come si vede, oltre alla Striscia di Gaza ridotta a meno di un francobollo, uno dei più se non il più densamente abitato al mondo, il territorio della Cisgiordania è frazionato. I suoi singoli pezzi sono spesso separati tra loro dal famoso Muro.
Stando così le cose, davvero c’è qualcuno, oltre agli illusi, che pensa possa nascere il tanto blaterato Stato Palestinese? E anche ammesso che finalmente nasca, c’è qualcuno, oltre agli illusi, che pensa possa davvero essere considerato uno Stato anziché una barzelletta? Dubito assai che l’Italia sarebbe mai potuta nascere se Garibaldi e i Savoia avessero messo assieme solo qualche piccola toppa dello Stivale. E non credo nemmeno che gli stessi sionisti anti Magnes si sarebbero accontentati dei rimasugli di terra rimati oggi ai palestinesi, visto la piazza pulita che hanno fatto di più o meno 500 villaggi altrui. Per capire meglio come stanno le cose anziché bersi le interessate balle dilaganti sui mass media vale invece la pena leggersi l’ottimo ed esaustivo libro “Palestina: quale futuro? La fine della soluzione dei due Stati”, edito da Jaca Book e recante testi di 13 autori, palestinesi, ebrei e israeliani senza fette di prosciutto negli occhi e pietre al posto del cervello e del cuore. Vi posto un link che riassume brevemente questo libro: http://www.libreriadelsanto.it/libri/9788816407862/palestina-quale-futuro-la-fine-della-soluzione-dei-due-stati.html .
Poi si può discutere all’infinito di colpe e responsabilità degli uni o degli altri. Ma la realtà storica e territoriale è quella che è. Chi vuole maggiori dettagli può consultare le carte dei link seguenti, con una avvertenza: poiché di norma lo Stato di Israele non è rappresentato per intero, ma solo la parte che contiene le zone palestinesi messe in evidenza, NON si riesce ad avere l’esatta proporzione, che è roba da far cascare le braccia, tra il totale oggi in mano a Israele e gli avanzi rimasti ai palestinesi. Avanzi che si può ulteriormente ridurre facendo in modo che la Striscia di Gaza all’Egitto. Non a caso le cartine di questi link fanno parte di una servizio – della rivista Limes – intitolato “La Palestina impossibile”.
Spero che d’ora in poi chi interverrà su questo tragico e penoso argomento lo faccia con maggiore cognizione di causa e meno cinismo.
http://temi.repubblica.it/limes/avanzi-di-palestina-nella-morsa-di-israele/
http://temi.repubblica.it/limes/il-muro-e-oltre/
http://temi.repubblica.it/limes/lespansione-di-gerusalemme/
http://temi.repubblica.it/limes/lhamastan-sotto-assedio/
http://temi.repubblica.it/limes/i-palestinesi-nella-terra-di-israele/
http://temi.repubblica.it/limes/la-nascita-di-israele/
http://temi.repubblica.it/limes/la-guerra-dei-sei-giorni-e-le-sue-conseguenze/
http://temi.repubblica.it/limes/il-piano-di-ginevra
La replica di Frattini. Con una lettera di replica il ministro ha chiarito che con le sue dichiarazioni non ha certo voluto offendere Santoro, né la sua redazione. “Al contrario – scrive Frattini – ho espresso, come credo sia mio dovere, oltre che mio diritto, un giudizio politico tutt’altro che censorio sulla ben nota puntata di Annozero. E’ stato il contesto generale nel quale si è svolta ad evocare, anche al di là della sua volontà, sentimenti ostili agli ebrei”.
————————————————————–
Toh un MInistro della Repubblica che ..Udite ,udite…contestualizza..perbacco..quello che però ancora non mi è chiaro e …se per caso non si deva intendere come sentimenti ostili agli Ebrei(israeliani errore Ministro), la sola presenza di palestinesi, questo al di là di quello che possono dire e che ovviamente si può sempre confutare…!!
________________________________________
Chissà cosa ne pensa Santa Annunziata Crocifissa in Studio!!
Non pensavo che i pignuini tra i passatempi avessero anche quello di arrampicarsi sugli specchi…
Ciccì, tanto per rimanere in tema, ricordi un ministro degli esteri peggiore negli ultimi 50 anni…?
E pensare che dicono… essere uno dei “migliori” della combricola!!
Mah..!!
X pietro
Intanto ti iformo ed anche questo è un scoop che probabilmente è già nata una associazione “martiri di mani pulite”, tra i soci fondatori tutta una beklla serie di Ministri in carica ,più una serie di seconde linee non meno Sante di loro (anzi forse di più) che in questo momento portano la croce del loro martirio in svariati posti di sotto-governo, nonchè in cdaect,ect…
Tra gli scopi dell’associazione titolare tra qualche anno piazze ,vie , momunmenti..e fin da subito “portare il messaggio nelle scuole..
vado a dormire ricordandomi di loro nelle mie preghiere serali..!
notte
cc
Qualche oosservatore straniero non conoscendo gli altri potrebbe aggiungere: “figuriamoci i peggiori!!!!”
http://www.facebook.com/pages/ALOJARGENTINA/28337986012?ref=ts#/pages/ALOJARGENTINA/28337986012?ref=ts
Ricevo da amiche di Buenos Aires e volentieri posto.
pino
Notte Ciccì, a domani
Idem. E questo in particolare è il video.
http://www.facebook.com/pages/ALOJARGENTINA/28337986012?ref=ts#/video/video.php?v=1084980729964
x Faust
Caro Faust,
sei ovviamente libero di fare ciò che meglio credi, ma ti prego di non mettermi in mezzo a beghe o problemi con blog de L’espresso, non nominarmi neppure se posti lì tuoi reclami o lagnanze. Vorrei evitare infatti anche solo di ricordare certe cose che m’è toccato vivere. E’ inutile tentare di dialogare con i muri o illudesri che i mascalzoni che usano i nickname altrui la smettano. Vai anche tu da un buon avvocato e difendi i tuoi diritti.
Un caro saluto.
pino
ggia fatto, caro Pino!!!
non nominarmi neppure se posti lì tuoi reclami o lagnanze.
… non nomino te ma arruotalibera.it di Pino Nicotri, fa parte del dossier sulla delinquenzata cerebrolesa… la bega è la mia.. ti terro informato, sin falta!! Tuo Aff.mo!!
nicola metta
… scusa … consiglierei di, sul tema, parlarne in privee..
ciao!!
n.m.
Salve a tutti.
Da quando leggo il sito di m. travaglio ho cominciato a guardare con sospetto al pd, in particolare a d’alema. Leggete questo:
Caso Europa7
l’Unità, 23 gennaio 2009
Tutto comincia nel 1996. Il ministro delle Comunicazioni del governo Prodi, Antonio Maccanico, presenta il ddl 1138 con una norma antitrust: entro il 28 agosto, come ha stabilito nel 1994 la Corte costituzionale, Mediaset dovrà cedere una rete o mandarla sul satellite. Ma subito dopo annuncia un decreto salva-Rete4: proroga di 5 mesi in attesa della riforma complessiva del sistema, che non arriverà mai, bloccata dall’ostruzionismo della destra in commissione Lavori pubblici e Telecomunicazioni del Senato (presidente Claudio Petruccioli). A fine anno la proroga di agosto sta per scadere. Ma niente paura: Maccanico ne concede un’altra. Intanto D’Alema diventa presidente della Bicamerale coi voti di Forza Italia: due anni di inciucio sfrenato. Il Parlamento approva una piccola parte della riforma Maccanico: nessun operatore può detenere più del 20% delle frequenze nazionali, dunque Rete4 è di troppo. Ma a far rispettare il tetto dovrà essere la nascente Agcom, e solo quando esisterà “un effettivo e congruo sviluppo dell’utenza dei programmi via satellite o via cavo”. Solo allora Rete4 andrà su satellite e Rai3 trasmetterà senza spot. Cioè mai. Che vuol dire «congruo sviluppo» del satellite? Nessuno lo sa.
Nell’ottobre ’98 cade il governo Prodi, rimpiazzato da D’Alema. L’Agcom presenta il nuovo piano per le frequenze e bandisce la gara per rilasciare le 8 concessioni televisive nazionali che si divideranno le frequenze analogiche disponibili, in aggiunta alle tre reti Rai. Oltre a Mediaset e Tmc, si presenta un outsider: Francesco Di Stefano, imprenditore abruzzese proprietario di un network di tv locali: Europa7. La commissione ministeriale esamina le offerte e stila la graduatoria: Canale5, Italia1, Rete4, Tele+ bianco, Tmc, Tmc2, Tele+ nero, Europa7. Quest’ultima è 8^ in totale, ma addirittura 1^ per qualità dei programmi. E passerà al 6° posto appena Rete4 e Tele+nero traslocheranno su satellite dopo il famoso “congruo sviluppo” delle parabole. Il 28 luglio ‘99 un decreto del governo D’Alema le assegna la concessione. Di Stefano apre un mega-centro produzione di 22 mila mq sulla Tiburtina, 8 studi di registrazione, uffici, library di 3mila ore di programmi e tutto quanto occorre per una tv nazionale con 700 dipendenti. Non sa che sta iniziando un calvario infinito: diversamente che per le altre reti, già attive da anni, il decreto ministeriale non indica le frequenze di Europa7: sono occupate da Rete4 e Tele+ nero.
Nel 2002 si rifà viva la Consulta: basta proroghe a Rete4, che dovrà emigrare su satellite entro il 1° gennaio 2004. Così le frequenze andranno a Europa7. Ma Berlusconi, tornato al governo, salva la sua tv con la legge Gasparri: il tetto del 20% va calcolato sui programmi digitali e le reti analogiche, cioè sull’infinito. Dunque Rete4 non eccede la soglia antitrust e può restare dov’è. Il 16 dicembre 2003, però, Ciampi respinge la legge al mittente. Ma a fine anno Berlusconi firma il decreto salva-Rete4: altri 6 mesi di proroga. Intanto scatta la Gasparri-2: per mantenere lo status quo in barba alla Consulta, si stabilisce che nel 2006 entrerà in vigore il digitale terrestre moltiplicando i canali per tutti e vanificando ogni tetto antitrust. Nel frattempo i «soggetti privi di titolo» che occupano frequenze in virtù di provvedimenti temporanei, cioè Rete4, possono seguitare a trasmettere. Chi ha perso la gara (Rete4) vince, chi ha vinto la gara (Europa7) perde.
Di Stefano non demorde. Respinge gl’inviti a ritirarsi o a “mettersi d’accordo” e nel luglio 2004 si rivolge al Tar Lazio. Che però nel 2005 gli dà torto. Si va al Consiglio di Stato, per avere le frequenze negate e un risarcimento danni di 2 miliardi di euro (con le frequenze) o di 3 (senza). Il Consiglio di Stato passa la palla alla Corte di giustizia europea di Lussemburgo perchè valuti la compatibilità delle norme italiane con il diritto comunitario.
Nel maggio 2006 il centrosinistra torna al governo. Ma non fa nulla per sanare l’illegalità legalizzata dai berluscones. E si guarda bene dal modificare le regole d’ingaggio all’Avvocatura dello Stato, che seguita a difendere la Gasparri in Europa. Come se governasse ancora Berlusconi. Il 31 gennaio 2008, finalmente, la sentenza della la Corte di Lussemburgo: le norme italiane che consentono a Rete4 di trasmettere al posto di Europa7 sono “contrarie al diritto comunitario”, dunque illegali: la Maccanico, il salva-Rete4, la Gasparri, ma anche il nuovo ddl Gentiloni. Tutte infatti concedono un infinito “regime transitorio” a Rete4, che va spenta subito, dando a Europa7 ciò che è di Europa7. Le norme comunitarie “ostano a una normativa nazionale che impedisca a un operatore titolare di una concessione di trasmettere in mancanza di frequenze assegnate sulla base di criteri obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati”. Uno tsunami che spazza via vent’anni di tele-inciuci. O almeno dovrebbe.
La sentenza è immediatamente esecutiva e il governo Prodi – pur dimissionario – dovrebbe applicarla ipso facto. Ma il ministro Gentiloni ci dorme sopra, e intanto finisce anticipatamente la legislatura. Quella nuova si apre con un’ennesima legge salva-Rete4, poi ritirata da Berlusconi. Non ce n’è più bisogno. Il governo assegna a Europa7 una frequenza della Rai, peraltro inattiva. Ma l’altro giorno il Consiglio di Stato, dopo 10 anni di soprusi, si beve anche l’ultima truffa. Ed emette la sentenza-beffa: Europa7 ha ragione (Rete4 andava spenta fin dal 2004). Ma ha diritto alla miseria di 1.041.418 euro di danni, anche perché “non poteva ignorare i caratteri specifici della situazione di fatto nella quale maturò il bando”: avrebbe dovuto “dubitare seriamente” che le frequenze gliele dessero davvero e rassegnarsi, abbandonando il settore tv, anziché proseguire la battaglia legale. Dove si credeva di vivere, questo ingenuo signore: in una democrazia?
————————
ma allora, chi rimane da poter votare? io non chiedo molto: mi basterebbe qualcuno onesto, anti-banana, anti-vaticano.. perchè mi sembra di star chiedendo la luna?
… so di poter contare su molti di voi… e daltronde come faro io, di segnalare se leggete di qualcuno di noi ed avvisarmi al nicomett@gmail.com la persecuzione di questo maniaco cerebroavariato, ha superato il limite di contenimento… la dnuncia potrebbe esplodere in un grave penale… grazie a tutti quelli come CG che fa la guardia x gli amici e li difende come sempre con forza e senza paura… Un Grande!! grazie Gino!! e grazie anche ad Antonio, il mio caro AZ… penso che sporcare la mente e diffamare pubblicamente, come sui muri della citta, sporcarne anche lImmagine pubblicamente, di unaltro essere umano, è un crimine!!
nicola metta
@ Segolene
Cara Segolene, fermo restando il mio giudizio negativo su D’Alema (tra le altre cose, non gli perdonero’ mai la Yugoslavia), ma da quando ho letto un commento di Travaglio sull’ultima prodezza di Israele, guardo con sospetto anche a lui.
x Radio Londra { 27.01.09 alle 21:50 } .
Cara Anita
vede il controllo demografico non è uno scandalo.
E’ invece uno scandalo lo sfruttamento dell’ inanzia e il non fornire adeguata scolarità, acqua, medicine, e quant’altro ai bambini.
__________________________________
Sta’ parlando del Darfur ????
Anita
@Vox, come sempre sono sono daccordo, con i tuoi pensieri… eppoi dicono che non esiste la telepatia… o anche qualcosa di piu!! lipotesi ventilata sul dagospia.it, di un CDB, segretario al posto di uolteretichettanera… non xcche beve, ma anche perche non beve… cosa faranno i due BOSSBOSS… una P2 -4×4. Viva Gelli, viva il re! e tutti i Filistey … i poveri possono aspettare…!!!
Nik Cometa
@Vox
i due TITANI del potere ad una confrontazione diretta, ad armi economici e di contollo dei media, alla pari… una formula, un marchio P2 4×4 x 3/14, il prodotto diviso due!!
Nik Cometa
@ Pino
Si possono rimuovere anche questo e il 183.
Un saluto.
x Uroburo,
Ieri avrei voluto commentare una sua frase, poi non ho avuto tempo:
>>>le guerre di aggressione sono ingiuste e quelle di difesa giuste>>>
Il principio può valere quando è chiaro chi aggredisce chi e dove!
Lo è sempre?
Esempio: la Kraina era una enclave serba a ridosso di Zara.
Gli imperatori austro-ungarici usavano compensare i serbi con terre a premio per la loro difesa del territorio contro i turchi.
I serbi stavano lì dal tempo della battaglia perduta di Kosovo Polje, fine 1300.
Nel 1993 sono stati o trucidati o scacciati dai croati, dopo strenua resistenza; avevano persino proclamata la rebubblica di Kraina e stampato monete che conservo!
Q”uel che successe alle donne se lo immagini!!
I superstiti, oltre mezzo milione, si sono rifugiati o in Bosnia o in Serbia!
Di chi è quella terra? Chi ha aggredito chi?
E quanto tempo deve passare perchè una terra sia considerata proprietà di chi la abita?
Sarebbe lunga la sequela di domande.
Buona giornata
Sylvi
cara Sègolene
..decisamente una Democrazia del “Boudoir”…
Caro Alex,
le mie case (33 abitate a tutt’oggi, c’è stato un periodo negli anni scorsi in cui ne abitavo 3, a scelta) sono sempre state un porto di mare; non si può dire la stessa cosa di Israele. Oltretutto, io ho sempre avuto molto rispetto dei vicini di casa ed anche loro di me. I rapporti di buon vicinato sono fondamentali ed anche questo mi differisce dagli israeliani, che non l’hanno ancora capito!
post 197:
bbc riportava già ieri di un attacco aereo in risposta dell’attentato, attacco in cui è stato ucciso un palestinese.
A proposito della vera conta dei morti, uno stralcio da Bbc news, che nell’intero pezzo cita anche l’articolo di Cremonesi:
The Al Mazen Centre for Human Rights has been working to verify the number of fatalities.
Its numbers are much closer to those of published by the Ministry of Health ( controllato da Hamas).
The Al Mazen Centre says it only confirms a death after it has interviewed individual families, and methodically checked names, ages and addresses.
It has told the BBC that 1,268 people were killed, among them 288 children and 103 women.
Dr Issam Younis, the Director of Al Mazen, said his field workers were documenting every death.
“We investigate every case, we meet their families and relatives to have details from the first source and we verify every case.”
Aumentato a 120 euro il canone televisivo in Francia(l’express.fr).
Tenendo conto che lo si vuole estendere (se non lo si è già fatto) ai possessori di computers e di cellulari, ovvero a tutti gli esseri viventi dagli 8 anni in su, noi stiamo decisamente meglio dei nostri cugini d’oltralpe. Per quanto ancora? Il cattivo esempio è sempre contagioso!
@ Emmettì (221)
Celiavo Emmettì, celiavo…;o)
Con la vincita del socialismo in Bolivia, procede la “Nuestra America” dei popoli originari
La Rete dei Comunisti saluta con entusiasmo e solidarietà internazionalista l’importante vittoria del Movimento al Socialismo (MAS) e dei popoli originari boliviani.
Questa nuova affermazione del Presidente Evo Morales e del suo governo nel Referendum Costituzionale rifonda completamente in chiave socialista la Bolivia dopo 500 anni di dominazione e colonialismo, con una profonda trasformazione politica, economica e sociale che, a partire dal principio fondamentale dell’autodeterminazione popolare, sconfigge il neoliberismo e riconosce diritti e dignità negati per secoli ai popoli indigeni originari, difende i beni comuni e le risorse naturali, promuove la giustizia sociale.
Una tappa decisiva nella trasformazione profonda del Paese portata avanti dal primo Presidente indigeno del Continente, ed un contributo ai cambiamenti democratici e in chiave socialista dell’intera America Latina.
E’ positiva e stimolante per noi la sensazione reale di condividere con il popolo della Bolivia una pratica politica su vertenze sociali che si continuano a scontrare con i medesimi avversari: le multinazionali, gli istituti finanziari internazionali, la logica del profitto privato, i governi subalterni all’imperialismo.
In Italia come in Bolivia – così come in un mondo reso più simile dalla globalizzazione neoliberista e più feroce dalla competizione globale – i movimenti politici, sociali e del sindacalismo di classe rivendicano gli stessi diritti e difendono la stessa dignità pur in condizioni estremamente diverse.
Questa sintonia e la sua straordinaria importanza politica per la costruzione del Socialismo nel XXI secolo, vedono la Rete dei Comunisti muoversi da sempre sulla pratica internazionalista e quindi in piena relazione con la dimensione internazionale che assume, pur nelle sue diverse articolazioni, il movimento di classe in una resistenza globale antimperialista e anticapitalista.
La Rete dei Comunisti esprime il pieno sostegno al processo socialista in corso in Bolivia, chiamando tutti i democratici alla massima attenzione contro le minacce di colpo di Stato e di secessione nel Paese che l’oligarchia appoggiata dagli USA continua a portare avanti per mantenere inalterati i propri privilegi e contro ogni ingerenza esterna e tentativo di destabilizzazione o rovesciamento violento del governo democraticamente eletto e del suo legittimo Presidente, Evo Morales.
USA, citazione giudiziaria per l’ex consigliere politico di Bush
Il presidente del Comitato Giudiziario della Camera dei Rappresentanti degli USA, il democratico John Conyers, ha emesso una citazione giudiziaria a carico del consigliere politico della Casa Bianca Karl Rove, affinché testimoni sul licenziamento di nove procuratori nel 2006.
Conyers spera che con questa citazione giudiziaria, alla quale la Casa Bianca si è sempre opposta, si ottenga la testimonianza di Rove sul licenziamento dei procuratori, che a suo tempo aveva suscitato uno scandalo sulla presunta politicizzazione del Dipartimento di Giustizia durante il Governo dell’ex presidente George W. Bush.
“Ho detto molte volte che porterò quest’inchiesta fino alle sue ultime conseguenze, sia in Congresso o in un tribunale. L’azione d’oggi è un passo importante in questa direzione”, ha detto Conyers in un comunicato.
“Il cambiamento è arrivato a Washington e spero che Karl Rove sia pronto a ciò. Dopo due anni di ostacoli, è ora che cominci a parlare”, ha spiegato Conyers.
La citazione giudiziaria obbliga Rove a presentarsi al Congresso il prossimo 2 febbraio per chiarire il licenziamento dei procuratori – secondo i democratici per motivi politici – ed anche il processo giuridico contro l’ex governatore democratico dell’Alabama, Don Siegelman.
L’ex governatore Siegelman è stato condannato per estorsione ad oltre 7 anni di carcere, ma ha affermato che il suo processo è stato dovuto agli sforzi di vari repubblicani, tra cui Rove, il braccio destro di Bush.
LA PERLA DELLA MORA
Una mora di Tripoli aveva
una perla rosa, una gran perla
ma un giorno la gettò con sdegno al mare
“Sempre la stessa! Sono stanca di vederla!”
Pochi anni dopo là sulla rocca
di Tripoli la gente piange nel vederla.
La mora impazzita chiede al mare
“O mare, o mare ridammi la mia perla!”
I DUE PRINCIPI
Il palazzo è in grave lutto
e sul trono piange il re.
La regina sta piangendo
dove nessuno la può vedere.
In fazzoletti di tela fina
piangono il re e la regina.
I signori del palazzo
stanno piangendo anche loro.
I cavalli portano neri i
Pennacchi, come le briglie.
I cavalli non hanno mangiato
perchè non vogliono mangiare.
L’alloro del grande cortile
è restato coi rami spogli
perchè al funerale tutti
portavano corone di foglie.
Il figlio del re è morto.
È morto il figlio del re.
Tra i boschi, là sul monte
ha la sua casa il pastore.
Sua moglie sta domandando
“Ma perchè brilla oggi il sole?”
Le pecore a testa china
vanno tutte vicino alla porta.
È una cassa lunga e profonda
che sta foderando il pastore.
Entra ed esce un cane triste
e canta là dentro una voce
“Passerotto io sto impazzendo”
portami dove lui è volato!”
Il pastore piangendo
prende la pala e il piccone,
apre una fossa nel suolo
e vi getta dentro un fiore.
Il pastore non ha più suo figlio:
è morto il figlio del pastore.
@ 228
Rit.: Guantanamera, guajira guantanamera, Guantanamera, guajira guantanamera.
Sono un uomo sincero
Di dove cresce la palma
E prima di morire voglio
Far uscire i versi dalla mia anima.
Rit.
Il mio verso è di un verde chiaro
E di un color rosso acceso,
Il mio verso è un cervo ferito,
Che sul monte cerca riparo.
Rit.
Coltivo la rosa bianca
In giugno come in gennaio
Per l’amico sincero
Che mi dà la sua mano franca.
Rit.
E per il crudele che mi strappa
Il cuore con cui vivo
Non coltivo né cardi né ortiche:
Coltivo la rosa bianca.
Rit.
Io conosco un dispiacere profondo
Tra le pene senza nome:
La schiavitù degli uomini
È la grande pena del mondo.
Rit.
Con i poveri della terra
Voglio dividere la mia sorte,
Il ruscello della montagna
Mi piace più del mare.
* Gaza/ Nuove tensioni, Barak annulla visita negli Stati Uniti * Gaza/ Nuove tensioni, Barak annulla visita negli Stati Uniti Ministro doveva partire stasera, ma ha rinunciato a viaggio Gerusalemme, 28 gen. (Apcom) – Il ministro israeliano della Difesa Ehud Barak ha annullato il suo viaggio negli Stati Uniti a causa delle nuove tensioni nella Striscia di Gaza, dopo la morte di un soldato di Tsahal a causa di un’esplosione: lo ha reso noto oggi un responsabile del suo ministero. “Barak ha deciso di annullare il suo viaggio negli Stati Uniti durante il quale avrebbe dovuto incontrare il suo omologo americano, il segretario alla Difesa Robert Gates, e altri responsabili locali, a causa della situazione della sicurezza a Gaza”, ha dichiarato questo funzionario israeliano a condizione dell’anonimato. La partenza del ministro per Washington era programmata per questa sera, dopo il suo incontro con l’inviato americano per il Medio Oriente George Mitchell, in visita nella regione mediorientale, e la riunione del gabinetto di sicurezza dello Stato ebraico. Ieri un soldato israeliano è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti nell’esplosione di una bomba al passaggio di una pattuglia militare vicino al confine tra Israele e la Striscia di Gaza. Subito dopo, Tsahal ha aperto il fuoco per rappresaglia contro un palestinese che è rimasto ucciso. (fonte afp) Coa 28-GEN-09 12:03 NNNN
domanda: se la bomba è esplosa al passaggio della Jeep, come faceva a trovarsi in territorio israeliano….?
Risposta: i “servizi” israeliani sanno fare questo ed altri miracoli….
Shalom
Cara Silvy,
io ho esposto un principio generale (valido per me, ognuno poi si stabilisce i suoi e certamente il povero Adolfo ne aveva di diversi) che, come tutti i principi, deve poi essere verificato.
L’esempio che lei porta però mi sembra un cattivo esempio:
prima di tutto le guerre iugoslave hanno portato ad una feroce e spietata pulizia etnica che è quanto di più lontano dalle mie. La pulizia etnica consiste, per definizione, nello scacciare da casa loro persone che ci stanno da così tanto tempo da poter essere considerati gli abitanti di quel luogo.
In secondo luogo come lei stessa dice i serbi della Krajna ci vivevano da 600 anni, quindi erano a casa loro.
Rimango del parere che le guerre iugoslave, certo basate su problemi interni mai ben risolti, sono state primariamente causate dalle mene di Germania, Vaticano ed Italia. Se l’Europa avesse detto chiaro e tondo che non avrebbero riconosciuto le secessioni, la Iugoslavia sarebbe ancora unita e la pace regnerebbe nei Balcani. Naturalmente convincendo i serbi, con le buone o con le cattive, ad essere un po’ meno serbi, un po’ più democratici ed un tantin più rispettosi dei diritti altrui.
Un saluto U.
Scusate l’ignoranza !!!
Ovvero quello che io non ho mai capito della raccomandazione biblica di ..”crescete e moltiplicatevi”…
Ovvero se al di là delle “problematiche inerenti all’interruzione di gravidanza” possa esistere un problema più a monte..ovvero se nel crescete e moltiplicatevi ..sia concentuno il concetto più grande dell’obbligo”..ovvero dell’obbligo di adempiere, finchè donna permetta di procreare….(ed ovviamente anche uomo poichè tutto sommato anche Noi sembriamo avere dei limiti)…!
Tutto questo naturalmente disgiunto dalla nozione di “sesso”,ovvero di quei banali meccanismi “meccanici”ormonali che abbiano insiti ovvero che (così sembra il creatore ci ha inserito)allo scopo di praticare quella normale attività ,che permette di raggiungere lo scopo..
Diversamente non capisco tanta ..battaglie intra, fra ,oltre le lenzuola che di per sè agli occhi dell’innocenza di un bambino sembrano ..che papà e mamma si picchiano nel letto..!!
Chiarito ciò ,ognuno può dire quello che vuole e cioè se per per ..limiti umani ..dobbiamo essere autoregolamentanti come il mitico mercato..ovvero non si pratica l’opzione “insita”nei meccanismi ormonali ..ovvero non si “pratica”…
Mi pare che da questo punto di vista ciò sia concesso dalle Autorità ..esimendoci, non ho capito bene da cosa ,se dall’obbligo della procreazione o se da una sana politica demografica”..sembrerebbe invece che quello “insito” e sotto aspetti ancora non si capisce bene quali siano però i limiti “della Praticabilità ovverro le cose giuste e non giuste ..ovvero in che modo correto e non corretto (ma questo è un’altro problema).
Quindi riassumendo, visto che non dobbiamo disperdere il seme,tanto vale non farlo uscire …
Ora però ,qualcuno ancora mi dovrebbe spiegare e credetemi io sono d’accordo,se per evitare certe pratiche “abortiste”sia necessario codificare acrobazie ,visto che anche i “mezzi di interposizione” sono vietati..presumo per che adempiere al crecsere e moltiplicatevi..si deve desumere che esiste una di “fondo “contraddizione” in tutto questo..che a noi comuni mortali non è dato per il momento appurare ..
Insomma che cacchio è il sesso…?
L’unica cosa che mi preme “sottolineare” e sulla quale avrei qualcosa da obiettare è che sia insito un pricipio di divisione in classi ovvero, da una parte “i riproduttori” e dall’altra quelli che coltivano lo” spirito”..(contravvendo, ma giustificati ,a quei meccanismi ormonali che a suo tempo sono stati giustamente introdotti, prima dell’avvento della pubblicità della gomma da masticare)
cc
Si accettano consigli
Caro marco tempesta,
come sempre io prendo per buoni i dati e poi ci ragiono sopra.
Dunque: 1300 morti, 300 bambini e 100 donne.
Già questo dato è un po’ curioso: abitualmente tra le vittime civili le donne ed i bambini sono in numeri vicini.
1300 morti sono comunque più vicini ai 1500 dichiarati da Hamas che ai 700 dichiarati dagli israeliani.
Ma continuiamo con l’analisi: stabiliamo con una stima plausibile che le vittime civili uomini siano in un numero a cavallo tra quello delle donne e quello dei bambini: 150.
La conta delle vittime civili sarebbe dunque di: 300+100+150= 550 su 1300. Perdite di Hamas quindi 800. Il numero è addirittura superiore a quello dato dagli israeliani che, vedi guerra del Libano, danno regolarmente delle cifre addomesticate e poco attendibili.
Allora proviamo a tirare qualche conclusione:
1) i civili rappresentano circa un terzo delle perdite totali.
Questo dato è DEL TUTTO inattendibile. Sarebbe poco credibile addirittura se fosse al contrario: un terzo di miliziani e due terzi di civili. Combattimenti in ambiente urban0 per di più fittamente popolato hanno un tasso di perdite civili nell’ordine dellì’80-90%.
2) Se anche Hamas avesse perso 800 uomini si tratterebbe di una percentuale del suo potenziale umano del tutto trascurabile e facilmente rimpiazzabile, anche solo con l’odio e la disperazione che hanno provocato le 25.000 case distrutte.
Quindi possiamo dire che Hamas non ha perso la guerra di Gaza, a meno che gli israeliani non abbiano catturato un buon numero di ufficiali di Hamas, in tal caso le perdite di Hamas sarebbero pesanti.
Faccia una ricerca e veda di trovare qualcosa al riguardo (posto che un gegno come lei possa trovare notizie interessanti invece delle solite caxxate del MEMRI).
3) Israele non ha avuto la forza militare di entrare a fondo nelle città della Striscia, di fare un rastrellamento generale, di catturare un gran numero di miliziani e soprattutto di ufficiali. Ha fatto un raid molto sanguinoso e se ne è tornata alla base. Sul piano militare non ha ottenuto nulla.
4) Politicamente il risultato della guerra di Gaza è mooolto interessante: l’opinione pubblica sta diventando anti-israeliana un po’ dappertutto e sono sempre di più i cittadini comuni che cominciano a pensare agli israeliani come ai nazisti moderni. Direi che si tratta di un ottimo risultato. Queste cose bisogna saperle valutare sui tempi lunghi o lunghissimi….. U.
caro uroburo,
permettimi però di rimarcare che in questa tua ricostruzione ,manca questa volta il solito pezzettino o “chicca” ovvero la specificazione della solità ittalianità.
(hai affrontato il tema solo di sfuggita)
Per decenni la nostra politik ad usum è sempre stata quella di una salda allenza con i serbi, in contrapposizione a quei “cattivoni” di croati e sloveni che premevano sulle sacre contrade della marca del Friuli…
Poi,accidenti vedi come va questo mondo crudele…gli amici diventano nemici ,i nemici diventano amici , contravvenendo sempre ai sacri et immutabili destini scritti con il ferro ed il fuoco..nel sacro libro dei destini della Patria!
Amen
cc
un giorno o la’altro spareranno anche allo specchio…
GAZA: FRANCIA CONVOCA AMBASCIATORE ISRAELE DOPO INCIDENTE (ANSA) – PARIGI, 28 GEN – Il ministero degli Esteri francese ha convocato oggi l’ambasciatore israeliano a Parigi dopo che il console generale di Francia a Gerusalemme e’ stato bloccato ieri per oltre sei ore al posto di controllo di Erez fra Israele e Gaza ed alcuni colpi a scopo intimidatorio sono stati sparati contro le auto del suo seguito. (ANSA). GIT 28-GEN-09 14:02 NNN
*M.O:/ Israele espelle l’ambasciatore venezuelano *M.O:/ Israele espelle l’ambasciatore venezuelano Tre settimane fa l’espusione di quello israeliano a Caracas Roma, 28 gen. (Apcom) – Lo Stato israeliano ha espulso tutti i membri dell’ambasciata venezuelana in Israele. Una mossa, scrive Haaretz, che tronca del tutto ciò che rimaneva delle relazioni diplomatiche tra i due paesi già messe a dura prova dagli attacchi verbali e dall’espulsione dell’ambasciatore e del personale diplomatico israeliano da Caracas decise dal presidente venezuelano Hugo Chavez tre settimane fa. Chavez aveva poi annunciato che il suo paese avrebbe “definitivamente” interrotto ogni relazione con Israele e aveva tuonato contro la “disumana persecuzione ai danni del popolo palestinese perpetrata dalle autorità israeliane”. Poco prima dell’espulsione del diplomatico, Chavez aveva definito “un olocausto” l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza. Chb 28-GEN-09 13:46 NNNN
iPod Brunetta e Topo Gigio Veltroni:
lo show di Beppe Grillo in piazza
Il comico: «Il Parlamento non legifera, il governo è abusivo, Pd e Pdl sono comitati di affari»
Beppe Grillo con Di Pietro (Infophoto)
ROMA – Il Governo è abusivo, il Parlamento è chiuso, il Pd non esiste: è l’Italia raccontata da Beppe Grillo alla manifestazione sulla Giustizia promossa dall’Associazione familiari vittime di mafia, che ha visto scendere in piazza insieme l’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro e i gruppi della società civile vicini al comico genovese.
MARONI – Salendo sul palco, Grillo saluta il migliaio di manifestanti presenti dicendo: «Siamo i grandi perdenti, dalla sua finestra Cesare Previti agli arresti domiciliari ci guarda e ridacchia». Poi inizia il suo attacco a trecentosessanta gradi sulla politica: «Il Parlamento è chiuso – tuona – non legifera più». Ricordando che la legge elettorale non consente agli elettori la scelta del candidato da votare, parla di «un Governo abusivo, anticostituzionale, illegale». Prende di mira il ministro dell’Interno Roberto Maroni, «che ha disposto che non si possa manifestare nelle piazze italiane dove c’è una chiesa, cioè tutte le piazze… Ma lui è condannato per oltraggio a pubblico ufficiale e comanda la Polizia».
BATTUTE – Grillo si rivolge anche alle forze dell’ordine presenti: «Lo so che non ce la fate più, siete costretti a difendere i delinquenti». In Italia, aggiunge, «Provenzano e Riina sono in galera, i mandanti in Parlamento». Sul ministro della Pa, Renato Brunetta, dice che «non ci bastava lo psico-nano (Berlusconi nei suoi spettacoli è definito così, ndr) abbiamo anche l’iPod nano». Poi ribattezza il titolare dell’Economia Giulio Tremonti «”Tre-morti, perché prende i soldi dai conti correnti dormienti, quelli dei nostri nonni, degli emigranti», insomma «prende i soldi dei morti per darli ai morti di fame con la social card, due parole inglesi per prendere per il culo gli italiani». Grillo non risparmia nemmeno l’opposizione, accomunata alla maggioranza nel suo giudizio sulla politica: «I partiti sono morti, abbiamo solo due comitati d’affari, il Pdl e il Pd-meno-elle. Il Pd non è mai nato. All’opposizione c’è Topo Gigio Veltroni, che non è nemmeno un politico, un parlamentare: è scemo». Non può mancare un riferimento alle parole del premier sui soldati e le “belle donne”: «Ci vuole un militare ogni bella donna? E quanti presidenti del Consiglio ci vogliono per ogni mignotta?».
MAFIA – Prima di unirsi agli oratori, Grillo aveva affermato: «Questo governo è stato messo lì per accordi precisi con la mafia. Ogni anno 9 miliardi di euro dell’Unione europea spariscono nelle mani della camorra e della mafia. Siamo noi che li finanziamo». Grillo comunque non ha perso la speranza: «aspettiamo la catastrofe con ottimismo», ha assicurato, «siamo i perdenti sorridenti».
28 gennaio 2009
Napolitano dorme!!!
@ Ciccì (235)
Le “italiche genti” invece hanno sempre preferito archiviare quelle popolazioni alla voce “sciàvi” (schiavi). Quando si dice il distacco dalla politica…
x Pietro Falco
SI!!! e data l’età, ne ha diritto!
Sylvi
@Silvy
ma se serviva uno solo per il messaggio di capodanno a reti unificate, allora sarebbe stato più opportuno scegliere Mike Bongiorno…. Almeno è più simpatico…
Perchè si possono anzi si devono sempre rivedere al ribasso le stragi compiute dagli israeliani – Gaza, Jenin, El Arish, Deir Yassin, eccetere – altrimenti si passa per antisionisti mente invece non si può cercare di capire se le vittime ebraiche dell’Olocausto sono magari meno di 6 milioni senza per essere pure accusati di antisemitismo? E perchè dobbiamo essere ossessionati dall’Olocausto degli ebrei e invece cacare in testa a quello degli zingari?
Tra noi ci sono troppi furbi, troppi affaristi e troppi schifosi.
Abramo
caro cc,
perchè, le italiche genti come hanno considerato sempre la Patrie dal Friul?
Quelli che sapevano che c’era lo maledicevano perchè ci avevano fatto il militare;
ne parlavano perchè le friulane erano tutte o serve o puttane.
I friulani tutti alcolizzati irrecuperabili.
Gli altri pensavano che fosse un lungo ponte di Bassano che collegava Trento a Trieste e, in mezzo, HIC SUNT LEONES!!
A proposito di alcolizzati, in Carnia per la fienagione cominciavano a lavorare alle quattro del mattino; alle otto facevano” merenda ” i ricchi con frittata alle erbe, i poveri con tanta polenta e poco formaggio uno o due bicchieri di vino.
Poi “ubriachi” andavano avanti fino a mezzogiorno, le donne con le gerle portavano a valle il tutto.!!
Scjavi, slavi ,con disprezzo, perchè da sempre fornitori di soldati all’impero Austro-ungarico,li chiamavano a Trieste, città colta,elegante e cosmopolita, porto di Vienna e dei suoi valzer!
Poi sono arrivati i Sabaudi a portare la civiltà!
A proposito del tuo interessante post precedente, devo farti notare che tu hai letto poco sulla storia minuta della Chiesa, hai contato pochi peli sul naso e altrove della gerarchia ecclesiastica e quindi non hai chiaro perchè ci fosse chi ” produceva” e chi invece elevava lo” spirito!”
mandi
Sylvi
x P.F.
Mike ? Insomma mai scendere sotto gli ottanta,potrebbero essere dei ragazzacci incoscienti, incompetenti e inaffidabili!!
E quelli che abbiamo… è pure vero!
Sylvi
perché non si cerca un hobby…? Chessò… tornare a raccogliere le figurine panini…
Walter Veltroni: “Parole inqualificabili”
“Il ruolo e le parole del presidente della Repubblica non possono essere messe in discussione ne’ essere oggetto di polemiche politiche strumentali”, ha dichiarato il segretario del Pd in una nota. “In un momento difficile per il paese il presidente Napolitano rappresenta un punto di riferimento per l’intero Paese, per il suo ruolo di garanzia, per la saggezza e l’equilibrio dei suoi interventi”, ha sottolineato. “Quanto accaduto a piazza Farnese, le frasi pronunciate dall’onorevole Di Pietro, gli striscioni esibiti sono inaccettabili e inqualificabili”, ha poi commentato, “torniamo a esprimere al capo dello Stato la nostra piena solidarieta’ e fiducia”.
Negli Stati Uniti non c’e’ il Giorno della Memoria.
Almeno non e’ un osservanza.
Forse, e dico forse, gli Ebrei lo celebrano in privato cosi’ come gli Armeni e chissa’ quale altra etnia.
Non sapevo che ci fosse tale ricorrenza, l’ho imparato su questo forum.
Le uniche celebrazioni religiose sono quelle Cristiane, Natale e Pasqua. Sono Feste Nazionali.
Anita
PS:
La Stampa ha riportato una foto falsa dei ottogemini nati negli US.
Tre’ di loro erano in respirazione artificiale, appena rimossa.
La Stampa li presenta tutti in fila ed infasciati, cosa che non fanno negli US.
Anita
per il post 43:
a me con l’olocausto gli ebrei hanno scassato i maroni.
Ci sono stati altri olocausti dimenticati, come quello degli armeni ad esempio, ad opera dei turchi, giusto per ricordarne solo uno.
Olocausti ce ne sono tutti i giorni sulle strade (avete presenti le cifre dei morti sulle strade?), per non parlare dei morti per causa di errori dei medici (cfr l’articolo del Jama più volte da me citato).
Olocausti ce ne sono a causa dell’AIDS in Africa e a causa della bestialità in tante nazioni sottosviluppate, specie a carico delle donne.
Di tutti questi olocausti non si parla, vengono sempre in primo piano le faccende degli ebrei, come se fossero l’unico popolo che conta a questo mondo. Di grandi porcherie se ne sono sempre fatte e questa degli ebrei è solo una delle tante, accaduta tra l’altro oltre 60 anni fa. La si ricorda ossessivamente per giustificare la nascita di Israele, ma anche se ne giustificherebbe la nascita, non ne giustificherebbe le modalità. Gli ebrei l’hanno fatta sporca, molto sporca, all’inizio. Avrebbero potuto correggere il tiro ma, avendo come interlocutori gente con la mentalità dei pecorai, se ne sono approfittati e hanno sempre più stretto la morsa. Hanno adesso un’occasione per risistemare la faccenda una volta per tutte, in modo da accontentare le esigenze di entrambe le parti. Lo faranno? Se ci tengono a conservare la ‘memoria’ conviene a loro farlo. Il popolo d’Israele non è ad immagine e somiglianza dei loro governanti, come si sta facendo credere adesso: che lo dimostri quindi, squalificando certi disonorevoli comportamenti, in nome della riconosciuta intelligenza ebraica. A Bisceglie abbiamo avuto ieri Moni Ovadia che ha parlato della Shoà. Ok per la Shoà, ma che non serva come palo dietro il quale nascondere le proprie vergogne.
Il grande Brunetta non favella, come mai?
Eppure, in questa furia sforbiciatoria, il Governo si è dimenticato di partire dagli sprechi maggiori: ovvero dai costi della politica.
Potevano cominciare dalle auto-blu, privilegio ultra-abusato e ultra-costoso. Infatti, da quanto emerge da un’indagine di Contribuenti.it, autorevole associazione i cui dati vengono più volte ripresi dai mezzi d’informazione.
L’Italia è prima nel mondo per numero di auto-blu, con ben 607.918 unità, notevolmente superiore a quello degli altri Paesi.
Circa una ogni 100 abitanti, contro l’una ogni 4.000 abitanti degli Stati Uniti. Un vero e proprio scandalo, se si pensa che un simile parco macchine pesa sui contribuenti Italiani per un costo complessivo di ben 18 miliardi l’anno.
Tutto questo nonostante la legge che nel 1991 ne limitava l’utilizzo ai soli membri del Governo e ad alcuni Direttori Generali.
Legge scavalcata da varie leggine e regolamenti che ne hanno esteso l’utilizzo anche a Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane, Asl, Enti Pubblici d’ogni tipo, perfino Società misto pubblico-private o a partecipazione pubblica.
Una cifra enorme. Ovviamente, trattandosi di un’indagine privata, pur se autorevole, i dati vanno valutati con il beneficio del dubbio.
Certo, però, i dati reali non si discosteranno di molto. E allora, se anche fossero “solo” 300.000 auto-blu, e ci costassero “solo” 9 miliardi l’anno, il Governo provveda subito a tagliare le auto-blu, riservandole solo per le cariche più importanti e per una spesa comunque non superiore ai 200-300 milioni di euro.
E con i miliardi risparmiati riveda i propri tagli indiscriminati Servizi pubblici, oppure agisca concretamente contro la crisi detassando e aiutando l’economia reale. Il resto sono solo chiacchiere e propaganda.