Quanta ipocrisia, falsità e retorica sullo Stato palestinese, che è ormai chiaro non potrà mai nascere
Tra le altre ipotesi che ho letto in questi giorni riguardo il vero motivo dell’invasione di Gaza e il futuro dell’ormai 60ennale dramma Israele/Palestina trovo che la seguente sia la più realistica: «Sconfitto e umiliato, Hamas resta al potere a Gaza. Forse è questo il vero scopo dell’operazione “Piombo fuso”. Le Palestine restano due, entrambe smilitarizzate, ma ancora senza essere uno Stato. Entro qualche mese il processo di pace iniziato l’anno scorso ad Annapolis, si rimetterà in moto. Israeliani e palestinesi dovranno accordarsi su questioni controverse come le frontiere, la spartizione di Gerusalemme, il diritto al ritorno dei profughi palestinesi e le colonie ebraiche. L’esistenza di due realtà palestinesi, una buona e l’altra che ancora non riconosce l’esistenza di Israele, sarà di grande aiuto ai negoziatori israeliani. Difficile creare uno Stato solo di due Palestine così opposte».
E comunque ormai è chiaro che lo Stato palestinese non nascerà mai. E forse non ha più molto senso. Da una parte il territorio palestinese è diventato luogo di desolazione, divisione e odio tra gli stessi palestinesi, soprattutto a Gaza, con Hamas che spara volentieri anche agli uomini di Fatah e dell’Anp. Dall’altra parte la mania di chiudersi in un ghetto, in uno Stato comandato a tutti i costi da soli ebrei e possibilmente “ripulito” anche dei quasi due milioni di arabi con cittadinanza israeliana, come per esempio vuole non solo il partito Israel Beitanu ma buona parte del rabbinato, che come tutti i cleri spinge volentieri all’odio e allo scontro. E’ nell’interesse dei palestinesi vivere in un feudo di Hamas o comunque in una sorta di riserva indiana? Non è meglio, a questo punto, diventare cittadini israeliani a tutti gli effetti? Che era poi il sogno dei sionisti alla Judah Magnes e di tutti coloro che si erano accorti, sia pure in ritardo, che la “terra promessa” (?) era già abitata da “altri”.
Errore, quello degli israeliani che vogliono una nuova e definitiva “pulizia etnica”, molto grave e non solo perché tale “pulizia” ricade sotto la categoria dei Delitti contro l’Umanità, ma perché a ben vedere è l’unica vera assicurazione antiatomica di Israele, ammesso che sia vero e non solo strumentale il suo timore di essere “cancellata” a suon di (immaginarie) bombe atomiche islamiche. Anche ammesso ma non concesso che ci sia davvero chi vuole cancellare Israele con le atomiche, vulgata tra le più truffaldine perché tra le più irrealizzabili per mille e uno motivi più volte spiegati nei forum di altre puntate del nostro blog, il modo più sicuro di scongiurarlo è avere nella popolazione due milioni di arabi, che inoltre aumenteranno di numero. Lanciare atomiche su Israele significherebbe infatti accoppare anche quei milioni di arabi, cioè di musulmani. Eventualità assolutamente impossibile. Anche dal punto di vista islamico, specie se “duro e puro”. Le soluzioni autodistruttive di massa come quella di Masada, che leggendo Gad Lerner ho scoperto essere addirittura atto fondativo dell’identità ebraica, non mi pare abbiano mai fatto parte della realtà islamica e non figurano neppure in nessun suo testo sacro.
Se invece Israele diventasse il solito ghetto, riservato solo e gelosamente agli ebrei e con scarsa simpatia per i “gojm”, cioè per i non ebrei, allora fargli fare la fine di quello di Varsavia sarebbe evidentemente molto più facile. Mi pare talmente evidente che dovrebbe capirlo anche un cretino. Strano non lo capiscano i governi israeliani. Senza contare che nell’era storica della globalizzazione e dei confini sempre più porosi per le migrazioni di massa può fare solo davvero pena qualunque discorso sulla “purezza” di qualunque singola etnia o religione che si mettesse in testa di governare da sola un territorio. Il mondo intero pare sia in festa – forse un po’ troppo affrettata – per l’elezione di un “abbronzato” come Obama addirittura alla presidenza degli Stati Uniti. Se è stato possibile per un uomo che solo 20 o 30 anni fa non sarebbe neppure stato bene accetto e servito in un ristorante diventare presidente della massima potenza mondiale, dove coesistono centinaia di lingue e gruppi etnici tra loro diversi e spesso in conflitto, è chiaro che non ha nessuna giustificazione, nessuna base accettabile la pretesa che un palestinese (o un arabo israeliano) non possa mai diventare ministro o capo di Stato di una Israele terra di pari diritti e doveri per tutti i suoi cittadini senza distinzione di “razza”, etnia, religione, sesso, numero e colore di scarpe. Forse che il pianeta gira in un senso mentre in Israele/Palestina deve continuare a girare in eterno in un altro senso, tutto e solo suo e color sangue?
Ma questo è un argomento su cui in futuro varrà la pena tornare. Per ora osserviamo per quali motivi parlare di Stato palestinese è un po’ come andare a caccia di farfalle sotto l’arco di Tito… Solo che qui non si tratta di farfalle, ma di esseri umani che crepano. E se facciamo i conti dal ’48, temo ci sia da svenire.
Le cartine, dunque. Guardandole da sinistra a destra, le quattro mappe indicano la distribuzione della terra tra arabi-palestinesi (in verde) ed ebrei (in bianco) sull’attuale territorio di Israele:
– la prima nel 1946;
– la seconda nel piano di spartizione dell’Onu nel 1947. Come si vede, l’Onu decise di assegnare alla minoranza ebraica la maggioranza del territorio. Ovvero, di dare alla maggioranza araba-palestinese la minoranza del territorio. Scelta di difficile comprensione, soprattutto – come fanno rilevare vari storici ebrei israeliani – per la maggioranza araba-palestinese. Ovviamente.
– La terza mostra come è cambiata, a vantaggio degli israeliani, cioè a svantaggio dei palestinesi, la situazione dal 1949 al 1967.
– La quarta mostra la miserabile situazione odierna. Come si vede, oltre alla Striscia di Gaza ridotta a meno di un francobollo, uno dei più se non il più densamente abitato al mondo, il territorio della Cisgiordania è frazionato. I suoi singoli pezzi sono spesso separati tra loro dal famoso Muro.
Stando così le cose, davvero c’è qualcuno, oltre agli illusi, che pensa possa nascere il tanto blaterato Stato Palestinese? E anche ammesso che finalmente nasca, c’è qualcuno, oltre agli illusi, che pensa possa davvero essere considerato uno Stato anziché una barzelletta? Dubito assai che l’Italia sarebbe mai potuta nascere se Garibaldi e i Savoia avessero messo assieme solo qualche piccola toppa dello Stivale. E non credo nemmeno che gli stessi sionisti anti Magnes si sarebbero accontentati dei rimasugli di terra rimati oggi ai palestinesi, visto la piazza pulita che hanno fatto di più o meno 500 villaggi altrui. Per capire meglio come stanno le cose anziché bersi le interessate balle dilaganti sui mass media vale invece la pena leggersi l’ottimo ed esaustivo libro “Palestina: quale futuro? La fine della soluzione dei due Stati”, edito da Jaca Book e recante testi di 13 autori, palestinesi, ebrei e israeliani senza fette di prosciutto negli occhi e pietre al posto del cervello e del cuore. Vi posto un link che riassume brevemente questo libro: http://www.libreriadelsanto.it/libri/9788816407862/palestina-quale-futuro-la-fine-della-soluzione-dei-due-stati.html .
Poi si può discutere all’infinito di colpe e responsabilità degli uni o degli altri. Ma la realtà storica e territoriale è quella che è. Chi vuole maggiori dettagli può consultare le carte dei link seguenti, con una avvertenza: poiché di norma lo Stato di Israele non è rappresentato per intero, ma solo la parte che contiene le zone palestinesi messe in evidenza, NON si riesce ad avere l’esatta proporzione, che è roba da far cascare le braccia, tra il totale oggi in mano a Israele e gli avanzi rimasti ai palestinesi. Avanzi che si può ulteriormente ridurre facendo in modo che la Striscia di Gaza all’Egitto. Non a caso le cartine di questi link fanno parte di una servizio – della rivista Limes – intitolato “La Palestina impossibile”.
Spero che d’ora in poi chi interverrà su questo tragico e penoso argomento lo faccia con maggiore cognizione di causa e meno cinismo.
http://temi.repubblica.it/limes/avanzi-di-palestina-nella-morsa-di-israele/
http://temi.repubblica.it/limes/il-muro-e-oltre/
http://temi.repubblica.it/limes/lespansione-di-gerusalemme/
http://temi.repubblica.it/limes/lhamastan-sotto-assedio/
http://temi.repubblica.it/limes/i-palestinesi-nella-terra-di-israele/
http://temi.repubblica.it/limes/la-nascita-di-israele/
http://temi.repubblica.it/limes/la-guerra-dei-sei-giorni-e-le-sue-conseguenze/
http://temi.repubblica.it/limes/il-piano-di-ginevra
xAnita
Grazie!
Un saluto e buona domenica.
pino
xUroburo
ogni tanto mi riaffaccio sul blog.
Sul tema del consumismo sessuale abbiamo parlato diverse volte in passato. Con lei sono d’accordo solo in parte, il che non vuol dire che sono piu’ d’accordo con Marco T che come al solito semplifica troppo e vede le cose solo da un certo angolo.
Il punto che lei sembra non capire e’ che la sessualita’, ed il sesso, possono benissimo essere vissuti a diversi livelli. Diversi da persona a persona, certo, ma anche nella stessa persona a seconda della fase in cui ci si trova e degli altri coi quali si ha a che fare. In genere si passa da una fase di promiscuita’ adolescenziale a delle relazioni piu’ stabili e tendenzialmente monogamiche. Ma non e’ affatto la regola. Ed e’ inutile negare che fare per sempre sesso con la stessa persona, e solo con quella, comunque ed in ogni caso, stanca. Ripeto: stanca.
In generale non approvo il consumismo e le mode perche’ portano o incoraggiano l’appiattimento delle personalita’ individuali. Pero’ e’ innegabile che il mondo d’oggi, oltre ad essere nel complesso piu’ tollerante che in passato, consente anche una superiore liberta’ sessuale. I tabu’ non vengono piu’ presi per scontati: se ne parla, forse persino nelle societa’ piu’ dogmatiche. Quindi cessano di essere veri tabu’. I giovani che vengono in occidente da altri paesi lo fanno anche per godere di una certa liberta’ sessuale che altrove non hanno, se non a prezzi molto alti. Qui vedo delle ragazze musulmane che si ammalano perche’ vorrebbero avere un boyfriend e le famiglie non lo possono permettere, per esempio.
Ci andrei cauto prima di usare la parola perversione. Ed anche quella di promiscuita’, tutto sommato. Le perversioni per me consistono nella venerazione dei feticci. Si hanno quando i feticci prevalgono e persino ‘soffocano’ i veri oggetti libidici, i quali permettono delle relazioni ed una evoluzione. Tutti abbiamo piu’ o meno dei ‘fetishes’ sessuali che agiscono nelle fantasie, pero’ nel background. La ragazza bionda, il peloso maschio latino, l’idea del fare sesso in modi e soprattutto abbigliamenti particolari, la fantasie sado-maso…vi sono anche dei feticci macabri e davvero malsani, di cui non sto a parlare.Gli oggetti sessuali veri, pero’, cioe’ maschili e femminili, non sono dei feticci, mio caro. Per cui i maschi, ed anche le donne, bisessuali (o gay del tutto) non sono affatto dei consumisti perversi, o non necessariamente. Sperimentare nella ricerca del proprio oggetto e’ un bene.
Sono molto grato alla vita per non aver condiviso lo stile sessuale dei miei cari vecchi, che riposino in pace.
Peter
x Vox
La scena dcon Ben Gurioni ricordata da Ben Morris (professore ebreo israeliano) è stato trasmessa in un documentario di Reitre qualche anno fa. Forse era una trasmissione di Michele Santoro. Questo spiegherebbe bene l’accanimento mascalzone contro di lui da parte di fanatici prezzolati di varia appartenenza.
pino nicotri
XUroburo
parlando di livelli,volevo dire ovviamente che si possono avere delle relazioni sessuali molto ‘superficiali’ con alcune persone (ancorche’, tuttavia, parecchio stimolanti a volte, devo ammettere…), e delle relazioni molto piu’ complete, profonde e durature con altre. Ed una cosa non esclude necessariamente l’altra. Sono certo che e’ una cosa gia’ detta e sentita da molti, per cui divento quasi banale. Pero’ e’ vero.
Aggiungo anche che la stessa ‘promiscuita’, cioe’ il desiderio di farlo sempre con persone diverse, puo’ in effetti diventare un ingombrante feticcio
un caro saluto
Peter
Anche l’impero austroungarico considerava l’irredentista Cesare Battisti un terrorista.
Perchè tanto sforzo da parte del governo italiano arrivando fino a quasi alla rottura con il governo brasiliano per l’estradizione di Cesare Battisti, quando i terroristi neri, terroristi latinoamericani, di cui si sa anche l’indirizzo sono a piede libero in Italia?
Oggi Cesare Battisti è un rifugiato politico in Brasile, che ha di fatto riconosciuto dando asilo all’ex terrorista che il nostro non è un paese democratico ma una dittatura soft che si inasprirà di giorno in giorno.
“L’idea della mia fuga in Brasile è stata di un membro dei servizi segreti francesi”. Lo ha dichiarato Cesare Battisti in un’intervista alla rivista brasiliana “Istoe”.
Battisti, che ribadisce di non aver mai “ammazzato nessuno”, ha definito ”esagerata” la reazione dell’Italia alla decisione di Brasilia di riconoscergli lo status di rifugiato. ”Il gesto del ministro Genro è stato coraggioso e umano”.
x 505
Non facciamo oscene confusioni!
Cesare Battisti ha combattuto in reparti militari, alla luce del sole.
Gavrilo Princip, a Sarajevo, ha ucciso l’erede dell’Impero austro-ungarico.
Quest’essere immondo che scappa per le fogne, a nome di Battisti, ha ucciso , a tradimento, innocenti che nulla c’entravano con gli ideali politici.
E’ un topo di fogna!
Sylvi
caro peter,
se non ricordo male…
Reificazione…
Nella filosofia di Marx, processo secondo cui nell’economia capitalistica l’uomo e il suo lavoro sono ridotti al valore della merce che producono…
che deriva dal feticismo delle merci..
Quindi credo che il “vero salto culturale” dell’oggettiva ultima fase,sia stata quella di inserire anche il “sesso” per secoli tabù ad usum et consumun delle religioni..et similia nel processo di mercificazione…
Questo “ben sapendo” oppure semplicemente fregandosene delle conseguenze immolando il tutto sull’altare del “moloch” del vendere, quale molla primaria…e qui si ritorna al discorso di fondo di Uroburo…
Tutto ciò ovviamente in un processo dissimmetrico, ovvero decisamente et ovviamente più avanzato nelle civiltà occidentali e con la “globalizzazione” in un “magma” incandescente che accostando persone e culture diverse crea non pochi problemi …(es quelle da te denuciati)..
Infine sarà interessante vedere quale sarà il processo finale del “disgregamento finale” di un enorme massa di individui (la Cina)
La fine della comunità del villaggio che ancora conservava beni in comune,con l’irrompere quindi di una enorme” massa”di salariati consumatori nel mercato globale…
In fondo l’ultimo grande fenomeno di “proletarizzazione mondiale”, dopo bisognerà andare su Marte….!!
cc
x Peter
bentornato!
spero non se la sia presa se l’ho paragonata a Pisolo!
>>fare sempre sesso con la stessa persona, e solo con quella, comunque e in ogni caso, stanca. Ripeto: stanca.>>>
Su questo non ci piove!
Dipende però dallo spazio che il sesso occupa nella totalità della vita individuale che è fatta di tanti spicchi: il lavoro, il sesso,i rapporti affettivi, gli hobby, le amicizie, i rapporti sociali…
Ci sono senz’altro, momenti di stanchezza e di abbandono… ma ripeto valgono per tutti gli spicchi.
Dimentichiamo per un momento i dettami di SRC, o della morale comune; in una coppia per un certo tempo stabile, si formano affinità, abitudini, complicità che possono benissimo essere fragili e quindi disperdersi.
Ma possono anche essere salde e resistere, poi rinverdire.
E i figli sono una componente importante, ma non fondamentale,altrimenti non ci sarebbero separazioni con figli, forse gli unici, a soffrire come cani!
Forse, in questi anni, abbiamo dato, complice la TV e il cinema, il compito al solo sesso di liberarci dalle catene dei tabù cattolici, altrove mussulmani o altro.
Abbiamo riscoperto la corporeità? A che prezzo?
Che molti ne hanno fatto un feticcio!
Ps: ho sempre pensato che se mio marito avesse trovato una donna skipper, invece che mozzo, forse mi avrebbe abbandonata e chissà, sarebbe scappato nei mari del sud!!!
saluti Sylvi
caro peter,
uroburo poi nei suoi “post” precedenti introduce un’altro interessante tema nel dibattito..
Ossia quello dei “limiti” che le Moderne democrazie occidentali ,così come le conosciamo, potrebbero trovare nel tentativo di risolvere Questa crisi od altre che seguiranno…!!
Noi assistiamo infatti ad un discorso generale che vede le speranze di soluzione in una specie di governo mondiale che in qualche modo “pianifichi” l’uso ed il consumo delle “risorse” mondiali..
Parimenti però assistiamo al ritorno “non pianificato” di protezionismo ..ovvero ognuno secondo i prorpi interessi..fenomeno che le democrazie occidentali ovvero i loro governanti non possono “ignorare”,poichè devono tener conto dei 2mal di pancia” dei propri elettori…nonostante tutto ancora idealmente circoscritti nel concetto di Nazione..
Tutto questo in un circolo sempre più stretto ,che potrebbe far saltare quello che se da una parte è indispensabile per risolvere..dall’altra diventa motivo di più vaste inquietudini sociali per decenni alimentate e nutrite dal Moloch dello sviluppo necessario e sempre crescente…indotto ed intuttore..
Fisicamente parlando…
cc
x Uroburo
Caro Uroburo,
guardi che c’è la “gallina padovana, non l’oca!
Tanto per dare a Marco quel che è di Marco!
cordialità
Sylvi
Le buone politiche danno sempre i loro buoni frutti!!
Anni fa il noto sociologo Mario Borghezio , inaugurò una nuova stagione della “disciplina”,(credo a Torino), avendo l’eroe persino qualche guaio giudiziario…..
Oggi finalmente si comincia a vederne i frutti….
Nettuno, immigrato picchiato e bruciato vivo…!!!!!!
cc
la padania cristiana si ricorderà negli anni futuri del “lavoro indefesso del quasi martire Borghezio, innalzandolo agli onori degli Altari..
Car Sylvi,
se non ricordo male quelle Padovane sono bianche ed ovaiole..?
caro CC,
…e un favoloso ciuffone in testa, malamente copiato dai Beatles, e poi da tutti i rivoluzionari ” con le mutande di seta”!
Caro Peter, bentornato,
Il sesso è sempre un argomento scabroso perché è facile spiegarsi male e mal capire. Faccio alcune premesse: non sono abituato a giudicare la vita sessuale delle persone perché in assenza di reati ciascuno può far quel che gli pare. Non do giudizi personali ma se mai di costume. Ed infine la sessualità è forse il campo della vita degli umani nel quale i gusti sono più diversi.
Tuttavia ciascuno può vivere le proprie differenti pulsioni sessuali in modi adeguati oppure in modi inadeguati. Il concetto di adeguatezza è prima di tutto personale: adeguato è un modo di vivere che fa star bene la persona ma può anche essere generale: deve essere accettabile anche dagli altri, prima di tutto dal/i proprio/i partner/s.
Una sessualità con la stessa persona può stancare ma non necessariamente: l’intesa reciproca è una componente della sessualità tanto quanto il desiderio di piacere o il piacere di sedurre.
Tuttavia io ritengo che la sessualità sia, come è stata spessissimo nella storia dell’umanità, una cosa estremamente piacevole (la più piacevole tra tutte le attività umane) ma anche molto pericolosa. Pericolosa sia perché una cattiva gestione della propria sessualità aumenta molto il livello di infelicità personale sia anche per i rischi alla salute che porta con sé: le malattie veneree stanno diventando sempre più resistenti alle attuali terapie e nuove terapie sono lunghissime da mettere in cantiere.
In conclusione penso che la sessualità debba essere esercitata con una certa attenzione e penso che l’attuale consumismo sessuale non sia particolarmente positivo. Comunque sono del parere che la sessualità non sia una merce e che giocare con i sentimenti, propri ed altrui, sia rischioso e poco redditizio. Naturalmente sono tutte cose che non si possono risolvere dando al pope il diritto di imporre la sua morale a tutti con l’aiuto dei reali carabinieri. U.
Sì lo so, ma nel milanese si dice “oca padovana”. Si potrebbe dire anche oca giuliva, il senso è identico……
Haw haw haw ….. U.
PS. Le galline padovane sono rosse e grosse. Buone da carne e da uova.
Oggi Pope B16, torna a scagliarsi “cristianamente” contro l’eutanasia…
Tutto ciò cristianamente parlando mi fa venire in mente una intervista a Mauro Salizzoni, primario alle Molinette del reparto trapianti e specializzato in quelli di fegato..a proposito del noto allarme lanciato dal ministro Marroni sul commercio di organi…
Il primario che ricordo ancora studente immerso in una cantina del biellese a spalar acqua e fango ed altro, ai tempi dell’alluvione nel biellese credo dell’autunno del 68, tra le altre cose ricorda e stigmatizza che Molti Ittalici “danarosi”, così come vanno da tempo a far “turismo” sessuale, pure all’estero vanno a far trapiantologia..
Fin qui, beh insomma…ma il guaio è che questi signori al loro ritorno, si confondono nella marea di trapiantati normali che sono tanti..( i c0sti della terapia sono altissimi e tutti a carico della Mutua)…conclude il Chirurgo che dovremo fare..d’altra parte siamo medici , non curarli….!!
Il Chirurgo però lancia una “soluzione”…chi va all’estero,una volta rientrato in Italia,,dovrebbe almeno pagare di tasca propria l’immunosoppressione..perchè se ne dovrebbe far carico il servizio sanitario nazionale?
Quindi Pope b16, fai tuo anche questo appello alla vita,saresti più credibile!!
Non è vero ???
Già,già , ma qui si tocca il mercato e l’ecomy , meglio i sani principi generalisti…!
cc
x Uroburo
Lei scrive:
“Premesso che a me personalmente non importa un fico secco di quanto lavorasse suo marito oppure il povero signor Popeye e di quanti fantastiliardi di dollari lei abbia nelle sue casseforti (le auguro si raddoppiarli così sarà ancora più felice), mi chiedo che cosa se ne fa suo marito dei suoi indubbi meriti lavorativi se poi i suoi figli neppur sapevano chi era. Io non vorrei avere un sacco di soldi a quel prezzo e ritengo che lavorare quaranta ore alla settimana sia fin che mai. Ritengo anche che il dovere di un capofamiglia non sia solo quello di avere un ricco conto in banca ma anche quello di stare vicino ai propri figli (ed anche alla propria moglie) per insegnare loro quel che ha capito nella vita, cosa che richiede tempo e presenza e che è del tutto impossibile fare lavorando dodici ore al giorno.”
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Nel blog non ho mai scritto di essere miliardaria, questa e’ sua invenzione e fantasia.
Mio marito aveva un lavoro impegnativo, ed anche dovuto alla sua personalita’, non sapeva delegare, tutto qui.
Lei ha avuta la fortuna di avere una famiglia apparentemente normale…io NO.
Cosi’ e’ la vita!
Anita
O sessOssessOssessOssessO…. Ossesso!!! Se, se ne parla.. non si fa, Se si fa.. non se ne parla, cchi parla non piglia pesci, O vongole
Mi ricordo… cche il sesso, come dice Sylvi e Uro, èè Una parte della giornata… avvolte trascurata parte… ogni tanto, quando non lo si fa sul lavandino della cucina a colazione, si Organizza… cche sso, una serata damore… ristorante.. ppoi abbere na cosa da qualche parte… macchina, casa (ggia belli e lavati..) additivi varii e si conclude alletto… con calma e fatto cosi, soddisfazione sicura e … il giorno dopo si va allavorare e x un ppo si pensa ad altro… il resto è O ssesso!! non vale suicidarsi x astinenza da sesso…. basta volersi bene con libidine naturale, tanto amore e le cose da fare e da pensare sono tante… la sessuofobia è una deviazione deviante!!!
Nik Cometa
cara Anita,
il nostro Uroburo “getta il sasso” e aspetta “i cerchi”.
Vedi, se approvasse un uomo che lavora 12 ore al giorno, come potrebbe proclamare l’uguaglianza “salariale” con chi ne lavora sei o otto? E con chi non lavora proprio?
Se avesse ragione a proposito della cura della famiglia, nei lavoratori dipendenti e, ancor di più nello stato, non ci dovrebbero essere separazioni e bambini abbandonati alla madre! Invece…
Mio marito si fa ancora le sue 12 ore al giorno, anche ora che non è più un ragazzo,ma per i figli, nelle cose fondamentali, è stato presente, anche se il “grosso” l’ho fatto io.
Mia madre è stata una nonna favolosa , proprio da favole!
Le vacanze e i viaggi sono sempre stati un momento di scoperta e coesione. Di arricchimento.
Però “le guerre” le ho combattute in prima persona, ma lui, nelle retrovie, teneva le salmerie e tappava i buchi.
Io, famiglia mutilata, avevo imparato dai miei nonni, due persone che l’amore aveva fatto pedagoghi.
Lui, famiglia “privilegiata”, si è adattato alle conseguenze dei rovesci della guerra.
E così è la vita!
ciao Sylvi
Cara Sylvi,
eh, ..”qui casca l’asino”.E là dove casca l’asino nasce La prevenzione ideologica che sta sotto.
Conosco poco uroburo,ma per quel poco che lo conosco, mia cara “signora” è proprio l’ultima persona che ammetterebbe la” riduzione” del suo pensiero alla grossolana ” caricatura” che tu ne hai voluto fare nel tuo ultimo intervento.
Quindi non ti resta molto scampo, ho ammetti di aver fatto del pensiero di uroburo una caricatura ad tuo “usum et consumun” o ammetti che come me e tutti gli altri ..ci sono molte cose che ti sfuggono”
Oppure sei anche tu della categoria dei troppo furbi..!
Altro che Oca Giuliva ..Oca giuliva ad usum…
cc
Nel blog non ho mai scritto di essere miliardaria, questa e’ sua invenzione e fantasia. anita
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Sì cara, è proprio così. E non mi sembra una cosa particolarmente importante. U.
x506
Il momento più significativo della trasformazione di una questione giudiziaria in evento capace di influenzare, indirizzare e sconvolgere l’opinione pubblica è, tuttavia, quando essa si trasforma in un caso legale e diviene arena di pubbliche illazioni e interrogativi.
E’ nel caso giudiziario che si mostra la dimensione davvero sconvolgente dell’”errore giudiziario”.
E’ in queste situazioni che l’affaire Battisti entra in certa misura nel carattere dell’intrigo o di geometria politica per diventare il momento della resa dei conti per le coscienze politiche in gioco, tormentate dal possibile emergere dell’errore, altre sconvolte dalla possibilità di estradare un innocente per scontare la galera a vita, sulla base di indizi labili o di false testimonianze, o di testimonianze di pentiti poco attendibili.
Enzo Tortora era il conduttore della seguitissima trasmissione Rai “Portobello” seguita da ben 28 milioni di telespettatori. La sua figura pubblica, certamente, non era a tutti gradita.
All’improvviso, dalla procura di Napoli, partì un indagine sulla base delle accuse di alcuni pentiti: Associazione a delinquere di stampo camorristica finalizzato al traffico di droga. Affiliato, secondo i pentiti, alla Nuova Camorra Organizzata.
Tra gli indizi un nome scritto su un agendina di un boss: T……a con un numero telefonico. Solo dopo lungo tempo si saprà che quel nome non era “Tortora”, ma “Tortosa” e che il recapito del telefono non era quello del presentatore. (Nel maggio dell‘82 il Parlamento aveva votato la “legge sui pentiti”, per cui molti delinquenti ebbero degli importanti sconti di pena in cambio di una presunta collaborazione con la giustizia.
Durante gli anni della lotta armata politica le dichiarazioni dei pentiti avevano funzionato contro il terrorismo e allora si pensò di utilizzarli anche contro il crimine organizzato.)
Anche Pinelli e Valpreda all’inizio sembravano topi di fogna invece…………., erano anni bui, duri, volgari, dunque, forse cara Sylvi un pò di cautela nel giudizio non guasterebbe.
Strano che Lei donna colta ed illuminata sia depositaria della certezza, i tre gradi di giudizio si son svolti in maniera assai discutibile, i media non ne parlarono o ne parlarono molto somméssamente, strano che solo adesso quest’affaire esca in maniera così eclatante, in un momento così difficile per l’economia delle famiglie e dell’azienda Italia.
x Uroburo
Quote:
Uroburo { 01.02.09 alle 16:36 } Nel blog non ho mai scritto di essere miliardaria, questa e’ sua invenzione e fantasia. anita
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Sì cara, è proprio così. E non mi sembra una cosa particolarmente importante. U.
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No caro,
per me e’ importante perche’ lei descrive una persona che non esiste.
Tenga presente che molte VIE nella vita non sono di nostra scelta, ma di necessita’.
IE: La carriera di mio marito.
Anita
Non disperare …!!!
leggo dal Circolo dei matematici cesenati….
L’ipotesi che la materia sia formata da atomi risale a Democrito (400 a.c.). Atomo, in greco,
significa “non divisibile”. L’idea atomistica fu però avversata da Aristotele che, successivamente,
divenne il filosofo “ufficiale” della chiesa. Per questo motivo dobbiamo aspettare addirittura fino
al 1800 perché gli scienziati riprendessero in considerazione l’ipotesi atomica.
Dunque ,dunque ..allora un lungo lasso di tempo…per cui visto che sembra l’umano corso sembra non essere stato scritto da riviste specializzate quali quelle della mia epoca..”.Grazia,Intimità, Mani di fata…”non conosco l’evoluzione del pensiero in materia..per cui potrebbero esservi state interssenanti speculazioni nel tempo ….direi che per concludere …un lumicino di speranza resta sempre acceso…!!
cc
FFFFFFfffffffffffffffffffff!!!!!!!!!!!!!!!! Uffa, kekko….!!!!!
Allora mia incantevole signora,
premesso che se anche lei avesse 13 ettari cubici di monete d’oro io non potrei che essere felice per lei; premesso che se invece lei ne avesse di meno o di più la cosa non mi importerebbe per nulla; premesso che i condizionamenti della vita ci costringono a fare anche cose che magari non vorremmo fare; premesso infine che ciascuno fa quel che gli pare e per me sta bene che qualcuno si diverta anche a lavorarne 15 di ore al giorno e se è contento anche di più;
tutto ciò premesso
tengo a ribadire che io ritengo assai patologico un sistema che chiede di lavorare 12 ore al giorno. E che chi, come il miserabile signor Popeye, ritiene dei falliti o dei perdenti tutti coloro che lavorano di meno paga comunque alla sua ricchezza dei prezzi altissimi.
Dopo di che, come c’è gente che gode a prenderlo nel c..o così ci sarà anche gente che gode a lavorare 18 ore al giorno. Contenti loro contenti tutti. Io però continuo a trovare la cosa quanto meno perversa.
COMUNQUE, ed è l’aspetto importante del mio discorso, l’attuale sistema capitalistico chiederà a tutti di lavorare tantissmo in cambio della libertà di scopare nei modi più strani, e la gente penserà che questa è la libertà. Scoperanno sulla cima di uno spillo, ma con ospedali, scuole, sevvizi pietosi e saranno felici così; ed anche i banchieri di Wall Street, naturalmente.
Quindi la pregherei di evitarmi la tiritera della gloriosa storia della sua famiglia di cui non mi importa una beata fava, visto che il mio era solo un esempio. Buona seeeeera Uroburo
ragazzi…che puzza di mer…a !!!!
x Uroburo 525
Appunto, eviti la storia della mia famiglia, nessuno gliel’ ha chiesta, e’ lei che tira in ballo le storie degli altri.
Su questo blog tutti parliamo della nostra vita, io ho sempre avuto la gentilezza di non ripetere, particolarmente fuori tema come fa lei di sovente.
Si parlava di telefonini e di aggeggi tecnologici del giorno d’oggi, non della mia vita o del Sig. Popeye.
Anita
x CC
Caro CC,
se c’e’ puzza di…m…a
Il rimedio e’ di non nominare le persone non presenti.
Cosi’ non avreste ragione di lamentarvi.
Non ti pare?
Ciao, Anita
Cara Anita,
per quel che mi riguarda ,tu non ti sei mai comportata “in un certo” modo su questo Blog.
Hai le tue idee, le difendi con ostinazione e tutto finisce lì…ovvero se talvolta c’è del sarcasmo pesante nei tu confronti ..lo sai leggere..!
Permetti quindi anche alle narici del sottoscritto di saper distinguere…
Poi sai, si può sempre esseri “fallaci” , ma credimi una volta “pestata” ed è capitato a tutti , poi è difficile dimenticarsi l’odore…!!
la fonte può essere diversa , ma lo stile è inequivocabile…
I vocaboli…miserabili e mentalmente disturbato, detto in quel contesto non lasciano dubbi..!!
cc
Attacchi che hanno fatto annunciare al premier israeliano Ehud Olmert “reazioni smisurate” contro chi infrangerà il cessate il fuoco proclamato lo scorso 18 gennaio dopo 22 giorni di offensiva nell’enclave costiera e oltre 1.300 morti palestinesi, di cui 410 bambini. Repubblica 01.02.2009
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Dichiarazioni di questo genere, che appartengono allo stile della delinquenza o del nazismo (la differenza tra le due entità è tutta da definire) sono invece quelle del primo ministro dell’ “unica democrazia del Medioriente”!. Chissa se invece non lo era (una democrazia)!
Reazioni smisurate, ciè fuorimisura, fuori proporzione.
Mi sa che aveva ragione il generale Dayan a dire che Israele avrebbe dovuto diventare il cane rabbioso del Medioriente. Come la reazione del pazzo di Nixon…..
Sono cose che non bisogna mai affrontare di petto ma costringere queste canaglie ad alzare continuamente il tiro è una buona cosa. Prima o poi il gioco scoppierà nelle loro mani. U.
Caro Pino,
mi sa che il marco tempesta oltre all’abituale devastazione di palle ci porta anche un sacco di neve. E poi dicono che non mena sfiga!…. U.
x CC
Caro CC,
non so chi abbia scritto il post adesso “scomparso”.
Comunque rimango dell’opinione che il sig. Uroburo non dovrebbe accennare il Sig. Popeye in modo deleterio e di continuo.
Se accennato, direi che il Sig. P. ha tutti i diritti di intervenire.
Anita
caro CC,
nonostante nevicasse, sono uscita, e così mi è sfuggita anche la puzza che rammenti!
Ho già detto altre volte che, per quasi tutti voi, mi sfugge tutto.
Si va, nei giudizi, a naso, come quando, in mare, nelle nebbie d’agosto e senza gps, suonavamo “la trombetta” e ci raccomandavamo al Buon Dio!
Ma Uroburo è molto irritante quando “riporta” le “confidenze” altrui facendone un’arma di aggressione.
A lui non interessa un cxxx di nessuno, però spara, e anche se la carabina è a pallini, fanno male lostesso!
La “prevenzione ideologica” non c’entra un fico secco.
mandi
sylvi
x Sylvi # 533
Cara Sylvi,
ci sei arrivata presto.
Nel passato il Sig. Uroburo mi faceva incessanti domande sugli US, pensioni, sanita’, politica, etc….
Io rispondevo sempre con la fonte delle mie informazioni, sempre quando possibile perche’ in una nazione di 50 stati ci sono variabili.
Esattamente…tutto cio’ che scrivevo veniva contorto ed usato come arma.
Il ‘signur’ non mi ha mai risposto se legge e capisce BENE l’inglese.
Ciao, Anita
x TUTTI
Ho cancellato due post, identici tra loro, dell’ineffabile signor P, che come suo recapito postale indicava disonestamente quello di Antonio Zaimbri. Ni sono dimenticato della richiesta di Uroburo di non cancellare l’intero post, ma solo il contenuto.
pino nicotri
Anita, x favore parla x te… NON SAI cosa sta combinando il tuo amico… visto che NON SAI evita di difendere un delinquente… è ggia stato denunciato…. x tua conoscenza… ci pensera il suo avvocato a difenderlo… ne ha bisogno…
Faust
caro Uroburo,
nessuno, se non ha la giovane impiegata carina che lo “sostiene”, si diverte a lavorare 12 ore, nè si divertono i figli e tantomeno la moglie che si sente caricata, come un asino da soma, di tutte, o quasi, le problematiche familiari!
E allora perchè si fa?
Perchè si comincia per situazioni favorevoli, per misurare se stessi, perchè i giovani devono osare!
Poi, perchè non hai la responsabilità solo della tua famiglia, ma anche delle altre, quelle dei collaboratori; e qualche decina di famiglie vive serena!
E allora la tua vita, e quella degli altri, dipende da molti fattori che non angosciano sicuramente gli Agnelli, nè i Benetton ecc.
Non credo che Lapo Elkan abbia problemi di 12 ore di lavoro al giorno, nè dell’andamento della crisi in atto!
Mio figlio di 29 anni, ingegnere meccatronico a 25 anni, con offerte allettanti di lavoro “tranquillo” ,si, semplicemente perchè vuol continuare ciò che ha iniziato il padre.
Posso garantirle che io mi sono opposta!
Perchè in Italia c’è spazio solo per le chiacchere, per le polemiche e solo dei masochisti o dei sognatori si imbarcano in una bagnarola del genere!
Racconto questo anche per AZ, di cui mi pare di aver capito la buona fede.
Se si vuol partire “dal basso” si comincia da chi ha coraggio, da chi si spende! A tutti i livelli!
E mio nonno mi diceva che chi lavora non è mai un siòr, nel senso di ricco e sfaccendato.
Ps: la gallina padovana o è solo rossa o solo bianca, proprio come il caffè e il latte, non sono ibridi.
cordialità Sylvi
Cara Sylvi,
Spero di non cadere nel banale se ti dico queste cose.
In effetti quando decisi di partecipare a questo Blog, ormai quasi due anni fa,anche il sottoscrito non “poteva capire” la storia pregressa di altri forumisti..per cui lentamente tentai di capire..
Detto ciò ,credimi,..si capisce …ti ricordi la battuta del boma nei tuoi confronti…mica ti offendesti…anzi ..lo rivoltasti in modo ironico…
Per finire non devo certo spiegare alle “antenne ” di una donna..quando una cosa è detta con “vera” cattiveria o meno…
Si percepisce perfino dal modo con cui è costruita una frase..
Poi sostanzialmente al di là delle differenze di sesso,di storie personali ectt,ect si capisce anche quando c’è la cattiveria nazifascistoide …,che ha una particolarità tutta “sua”…insomma è inconfondibile…!!
Penso di essermi spiegato…!!
cc
@ Sylvi (451)
Capisco che Lei preferisca le sollecitazioni a “darsi alle botte di vita” ma io, ahiLei, non posso far altro che sollecitarLa ad applicare la stessa passione nell’attenta lettura dei post altrui.
Anita ha scritto “Quando voi eleggerete un capo di governo o di partito “nero”, fattemelo sapere.”; indicavo tra gli altri politici Dacia Valent, in quanto politica “nera”, somala appunto, visto che il nome, lì per lì, dice poco. Però non si intristisca, sono sicuro che Emmettì sarà felice di darLe private lezioni, ora che ha scoperto la Sua aspirazione ad una “rinascita dal basso” (sempre a parare là, eh?), su come migliorare i Suoi ” responsi”.
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“Comunque attenti a darci delle “carampane conservatrici” (450).
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Personalmente non l’ho mai definita “carampana” (ma la Sua parte veneziana conosce l’origine del termine?), quello sarà ciò che Lei, strega cattiva, vede riflesso nel suo specchio magico.
x 522
Dovremmo tutti, individualmente, rigiudicare ciò che i magistrati hanno sentenziato?
Succede in qualche angolo di mondo?
E dovremmo farlo per “tutti” i condannati o solo per quelli che ci sono simpatici?
Una Nazione appena seria rispetta le sentenze dei suoi giudici, o li contesta con prove schiaccianti di revisione.
Sylvi
@ Anita (444)
Schiusmì Ma’am, ai forgot…Le ricordo che non è bello prendersi i meriti altrui.
“Quando voi eleggerete un capo di governo o di partito “nero”, fattemelo sapere”.
Non è certo accaduto grazie al Suo voto, non Le pare? Fosse dipeso da Lei…
caro alex,
in effetti mi era sfuggito quel post,dove peraltro vengono ricordate le “civilissime” Croazia e Slovenia…
Devo dire che in effetti per esempio gli eredi degli” Ustascia”,fanno benissimo a dare dei fasciti ai comunisti,evidentemente si vergognano ancora di definirsi fascisti o nazisti a piacere..!!
cc
x Alex
Ehh, si comincia da molto in basso, dai piedi; si, se basso deve essere, e “di questi tempi” ce ne vorrà per risalire!!!
Ma lei, se conosce la letteratura “dei peli nel naso” di Venezia, saprà che le “botte di vita” l’hanno fatta grande!
Quanto alla Dacia Valent, non direi che sia stata un faro italico, nel Parlamento europeo!
Marco credo stia risalendo la Penisola. Per ora non ho docente!
Sylvi
nessuno si diverte a lavorare 12 ore silvy
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No, cara signora, non ci siamo proprio.
Io sto proprio parlando di quelli che si divertono (o che affermano di divertirsi), di quelli che ne fanno un sistema di vita, di quelli che definiscono perdenti (più o meno kommunisti) coloro che ritengano che otto ore di lavoro siano più che sufficienti.
Di coloro che ritengono che sia giusto e doveroso lavorare 12 ore al giorno o fare tre lavori per mandare i figli all’università (dei figli,per la precisione, meritevoli!!!). Di coloro che difendono un sistema di tal fatta proponendocelo come un modello da seguire.
Come sempre, cara signora, io e lei parliamo di due cose diverse. Come quando io parlavo delle porcherie commesse dai soldati italiani in mezzo mondo e lei mi ha risposto che suo padre era una brava persona (cosa che nessuno ha mai messo in dubbio). U.
Cancella pure egregio nicotri, il fatto che lei permette uroburo di calunniare il signor Popeye cioè il signor P, questo signore avrà tutte le ragioni di darle una bella denuncia. Si vede che non bastano quelle già in processo.
Cara Sylvi, Marco è giunto a Milano, con due simpatici albanesi e tre frizzanti ventenni come compagni di viaggio. Treno perfettamente in orario!
Domani a casa, dopodomani e per tutta la settimana al ristorante.
a Martedi, allora.
@ Emmettì (465)
“Lo sa lei perchè è stato veramente sequestrato Vanunu? No, non lo sa, sa solo la versione di comodo e cioè una versione che avvalora la tesi del possesso delle armi. Crede che in Israele siano così imbecilli da darsi la zappa sui piedi in maniera così plateale?”
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Ah,ah,ah,ah,ah!!!…impagabile Emmettì, lo sa che Lei quando imita l’immaginifica argomentazione di Rodolfo è proprio uno spasso? La stessa acutezza di pensiero dell’originale. Ma come ci riesce? Qual’è il suo esoterico segreto? Dica la verita, lo fa per ingraziarsi le signore del forum, vero?
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Fanno credere ciò che fa comodo a loro e a loro fa comodo far credere che Vanunu stesse raccontando che avevano l’atomica. E’ una versione molto più plausibile, conoscendo i metodi degli ebrei.
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Ah, ah, ah, ah!!! Lo vada a raccontare a Vanunu, dopo 20 anni di carcere (e che carcere!), vedrà che risate che vi farete insieme (naturalmente se Vanunu non l’avrà strangolata prima).
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Ma perchè siete così ‘boccaloni’ e vi bevete tutto come acqua di fonte, senza mai chiedervi qualche ‘perchè’?
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Come scusi? Boccalone a me? A me che credevo ai suoi iper-mega-magic-ultra-super poteri? Sappia che Lei ha perso un fan dei più accaniti.
x Uroburo
Preso cosi’ a caso:
Self-employed contract workers (writers, consultants, managers, company presidents…. ) may work long hours under tight deadlines, while store owners spend anywhere from 80 to 120 hours or more a week maintaining their business.
Cosi’ vede che e’ molto plausibile e necessario che per certi tipi di lavoro si deve impiegare molte ore lavorative.
Non so’ in che mondo vive lei, ma anche il compagno di mia mamma lavorava dalla mattina fino a chiusura ed era il manager-comproprietario di sale cinematografiche, in Italia.
Mio papa’ era direttore di una succursale di una filatura e non faceva ritorno fino alle 8-9 di sera.
Io non lo vedevo mai.
Anita
@ Ciccì (542)
E certo, loro erano nazifascisti quando era in vita il loro capo, Ante Pavelic…ma visto che adesso loro sono post Pavelic, democratici sono…;o)
Ma i genitori di uroburo erano impiegati di stato, lavoravano 3 ore al giorno, ed ecco cosa ci hanno regalato! Gli hanno insegnato a non sgobbarsi a lavorare e a sprecare tempo sull’internet a scivere ca–ate invece di passare tempo, cualiti taim, con la moglie e i figli.