Quanta ipocrisia, falsità e retorica sullo Stato palestinese, che è ormai chiaro non potrà mai nascere

Tra le altre ipotesi che ho letto in questi giorni riguardo il vero motivo dell’invasione di Gaza e il futuro dell’ormai 60ennale dramma Israele/Palestina trovo che la seguente sia la più realistica: «Sconfitto e umiliato, Hamas resta al potere a Gaza. Forse è questo il vero scopo dell’operazione “Piombo fuso”. Le Palestine restano due, entrambe smilitarizzate, ma ancora senza essere uno Stato. Entro qualche mese il processo di pace iniziato l’anno scorso ad Annapolis, si rimetterà in moto. Israeliani e palestinesi dovranno accordarsi su questioni controverse come le frontiere, la spartizione di Gerusalemme, il diritto al ritorno dei profughi palestinesi e le colonie ebraiche. L’esistenza di due realtà palestinesi, una buona e l’altra che ancora non riconosce l’esistenza di Israele, sarà di grande aiuto ai negoziatori israeliani. Difficile creare uno Stato solo di due Palestine così opposte».
E comunque ormai è chiaro che lo Stato palestinese non nascerà mai.
E forse non ha più molto senso. Da una parte il territorio palestinese è diventato luogo di desolazione, divisione e odio tra gli stessi palestinesi, soprattutto a Gaza, con Hamas che spara volentieri anche agli uomini di Fatah e dell’Anp. Dall’altra parte la mania di chiudersi in un ghetto, in uno Stato comandato a tutti i costi da soli ebrei e possibilmente “ripulito” anche dei quasi due milioni di arabi con cittadinanza israeliana, come per esempio vuole non solo il partito Israel Beitanu ma buona parte del rabbinato, che come tutti i cleri spinge volentieri all’odio e allo scontro. E’ nell’interesse dei palestinesi vivere in un feudo di Hamas o comunque in una sorta di riserva indiana? Non è meglio, a questo punto, diventare cittadini israeliani a tutti gli effetti? Che era poi il sogno dei sionisti alla Judah Magnes e di tutti coloro che si erano accorti, sia pure in ritardo, che la “terra promessa” (?) era già abitata da “altri”.
Errore, quello degli israeliani che vogliono una nuova e definitiva “pulizia etnica”, molto grave e non solo perché tale “pulizia” ricade sotto la categoria dei Delitti contro l’Umanità, ma perché a ben vedere è l’unica vera assicurazione antiatomica di Israele, ammesso che sia vero e non solo strumentale il suo timore di essere “cancellata” a suon di (immaginarie) bombe atomiche islamiche. Anche ammesso ma non concesso che ci sia davvero chi vuole cancellare Israele con le atomiche, vulgata tra le più truffaldine perché tra le più irrealizzabili per mille e uno motivi più volte spiegati nei forum di  altre puntate del nostro blog, il modo più sicuro di scongiurarlo è avere nella popolazione due milioni di arabi, che inoltre aumenteranno di numero. Lanciare atomiche su Israele significherebbe infatti accoppare anche quei milioni di arabi, cioè di musulmani. Eventualità assolutamente impossibile. Anche dal punto di vista islamico, specie se “duro e puro”. Le soluzioni autodistruttive di massa come quella di Masada, che leggendo Gad Lerner ho scoperto essere addirittura atto fondativo dell’identità ebraica, non mi pare abbiano mai fatto parte della realtà islamica e non figurano neppure in nessun suo testo sacro.

Se invece Israele diventasse il solito ghetto, riservato solo e gelosamente agli ebrei e con scarsa simpatia per i “gojm”, cioè per i non ebrei, allora fargli fare la fine di quello di Varsavia sarebbe evidentemente molto più facile. Mi pare talmente evidente che dovrebbe capirlo anche un cretino. Strano non lo capiscano i governi israeliani. Senza contare che nell’era storica della globalizzazione e dei confini sempre più porosi per le migrazioni di massa può fare solo davvero pena qualunque discorso sulla “purezza” di qualunque singola etnia o religione che si mettesse in testa di governare da sola un territorio. Il mondo intero pare sia in festa – forse un po’ troppo affrettata – per l’elezione di un “abbronzato” come Obama addirittura alla presidenza degli Stati Uniti. Se è stato possibile per un uomo che solo 20 o 30 anni fa non sarebbe neppure stato bene accetto e servito in un ristorante diventare presidente della massima potenza mondiale, dove coesistono centinaia di lingue e gruppi etnici tra loro diversi e spesso in conflitto, è chiaro che non ha nessuna giustificazione, nessuna base accettabile la pretesa che un palestinese (o un arabo israeliano) non possa mai diventare ministro o capo di Stato di una Israele terra di pari diritti e doveri per tutti i suoi cittadini senza distinzione di “razza”, etnia, religione, sesso, numero e colore di scarpe. Forse che il pianeta gira in un senso mentre in Israele/Palestina deve continuare a girare in eterno in un altro senso, tutto e solo suo e color sangue?
Ma questo è un argomento su cui in futuro varrà la pena tornare. Per ora osserviamo per quali motivi parlare di Stato palestinese è un po’ come andare a caccia di farfalle sotto l’arco di Tito… Solo che qui non si tratta di farfalle, ma di esseri umani che crepano. E se facciamo i conti dal ’48, temo ci sia da svenire.
Le cartine, dunque. Guardandole da sinistra a destra, le quattro mappe indicano la distribuzione della terra tra arabi-palestinesi (in verde) ed ebrei (in bianco) sull’attuale territorio di Israele:
– la prima nel 1946;
– la seconda nel piano di spartizione dell’Onu nel 1947. Come si vede, l’Onu decise di assegnare alla minoranza ebraica la maggioranza del territorio. Ovvero, di dare alla maggioranza araba-palestinese la minoranza del territorio. Scelta di difficile comprensione, soprattutto – come fanno rilevare vari storici ebrei israeliani – per la maggioranza araba-palestinese. Ovviamente.
– La terza mostra come è cambiata, a vantaggio degli israeliani, cioè a svantaggio dei palestinesi, la situazione dal 1949 al 1967.
– La quarta mostra la miserabile situazione odierna. Come si vede, oltre alla Striscia di Gaza ridotta a meno di un francobollo, uno dei più se non il più densamente abitato al mondo, il territorio della Cisgiordania  è frazionato. I suoi singoli pezzi sono spesso separati tra loro dal famoso Muro.
Stando così le cose, davvero c’è qualcuno, oltre agli illusi, che pensa possa nascere il tanto blaterato Stato Palestinese? E anche ammesso che finalmente nasca, c’è qualcuno, oltre agli illusi, che pensa possa davvero essere considerato uno Stato anziché una barzelletta? Dubito assai che l’Italia sarebbe mai potuta nascere se Garibaldi e i Savoia avessero messo assieme solo qualche piccola toppa dello Stivale. E non credo nemmeno che gli stessi sionisti anti Magnes si sarebbero accontentati dei rimasugli di terra rimati oggi ai palestinesi, visto la piazza pulita che hanno fatto di più o meno 500 villaggi altrui. Per capire meglio come stanno le cose anziché bersi le interessate balle dilaganti sui mass media vale invece la pena leggersi l’ottimo ed esaustivo libro “Palestina: quale futuro? La fine della soluzione dei due Stati”, edito da Jaca Book e recante testi di 13 autori, palestinesi, ebrei e israeliani senza fette di prosciutto negli occhi e pietre al posto del cervello e del cuore. Vi posto un link che riassume brevemente questo libro: http://www.libreriadelsanto.it/libri/9788816407862/palestina-quale-futuro-la-fine-della-soluzione-dei-due-stati.html .
Poi si può discutere all’infinito di colpe e responsabilità degli uni o degli altri. Ma la realtà storica e territoriale è quella che è. Chi vuole maggiori dettagli può consultare le carte dei link seguenti, con una avvertenza: poiché di norma lo Stato di Israele non è rappresentato per intero, ma solo la parte che contiene le zone palestinesi messe in evidenza, NON si riesce ad avere l’esatta proporzione, che è roba da far cascare le braccia, tra il totale oggi in mano a Israele e gli avanzi rimasti ai palestinesi. Avanzi che si può ulteriormente ridurre facendo in modo che la Striscia di Gaza all’Egitto. Non a caso le cartine di questi link fanno parte di una servizio – della rivista Limes – intitolato “La Palestina impossibile”.
Spero che d’ora in poi chi interverrà su questo tragico e penoso argomento lo faccia con maggiore cognizione di causa e meno cinismo.
http://temi.repubblica.it/limes/avanzi-di-palestina-nella-morsa-di-israele/
http://temi.repubblica.it/limes/il-muro-e-oltre/
http://temi.repubblica.it/limes/lespansione-di-gerusalemme/
http://temi.repubblica.it/limes/lhamastan-sotto-assedio/
http://temi.repubblica.it/limes/i-palestinesi-nella-terra-di-israele/
http://temi.repubblica.it/limes/la-nascita-di-israele/
http://temi.repubblica.it/limes/la-guerra-dei-sei-giorni-e-le-sue-conseguenze/
http://temi.repubblica.it/limes/il-piano-di-ginevra

633 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. sylvi
    sylvi says:

    caro Alex,

    Dacia Valent figlia di un italiano, se i friulani sono italiani, e di una somala.
    Cittadina italiana a tutti gli effetti, dalla nascita!

    mandi
    Sylvi

  2. Nik Cometa
    Nik Cometa says:

    http://granma.cu/italiano/2009/enero/vier30/descifrando-it.html

    …. un pezzettino, il resto lo potete leggere su Granma.cu /italiano

    ……..
    Gli Stati Uniti non si allontaneranno mai da Israele e il loro presidente e vice presidente “credono risolutamente nel diritto d’Israele di proteggere i suoi cittadini”, assicura la dichiarazione di principio che riprende in questi punti la politica seguita dal predecessore di Obama, George W. Bush.

    È il modo di condividere il genocidio contro i palestinesi in cui è caduto il nostro amico Obama.

    Edulcoranti simili li offre alla Russia, alla Cina, all’Europa, all’America Latina e al resto del mondo, dopo che gli Stati Uniti hanno trasformato Israele in un importante potenza nucleare che assorbe ogni anno una parte significativa delle esportazioni della prospera industria militare dell’impero, con cui minaccia con una violenza estrema la popolazione di tutti i paesi di fede musulmana.

    Abbondano gli esempi simili e non è necessario essere indovini.

    Per maggior chiarezza si possono leggere anche le dichiarazioni del nuovo capo del Pentagono sui temi della guerra.

    Fidel Castro Ruz – 29 gennaio del 2009

    Ore 18.17 (da CubaDebate/Traduzione Gioia Minuti)

  3. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Che ne direste se la III e IV C del liceo D’Azeglio (c’è?) di Torino (Sylvi)
    ——
    certo che c’è: è lì che è nato il ’68 torinese e probabilmente italiano ( Roma mi sa che si è mossa dopo Torino).

  4. Damocle
    Damocle says:

    Il Ministro La Russa vuole sospendere la partita di calcio Italia – Brasile, il Ministro Ronchi fà il diavolo a quattro per l’affaire Cesare Battisti, mentre loro razzolano male e tengono un doppio comportamento si scopre che i cari Ministri hanno l’aria d’esser rimasti ancora fascisti?. Un’estradizione negata per il massacratore uruguaiano Troccoli.

    Delle 140 persone raggiunte da mandati di cattura internazionali nell’ambito delle indagini sul Plan Condor, Nestor Troccoli era l’unico ad essere finito in carcere.

    In Italia il 23 dicembre 2007. Una serie di “disguidi burocratici”, per i quali ha perso il posto anche Carlos Abin, ambasciatore uruguaiano nel nostro paese, lo hanno però rimesso in libertà lo scorso 23 aprile.

    E’ accusato della scomparsa di sei cittadini italiani ed era stato arrestato a Salerno a fine dicembre 2007.

    Troccoli, che ha anche il passaporto italiano, adesso vive e gira tranquillamente per le strade di Roma, lo sapeva Ministro Ronchi?

    Oggi si sta svolgendo l’udienza della Cassazione che deciderà in merito all’estradizione richiesta dall’Uruguay in quanto Troccoli è accusato nel suo paese di aver fatto sparire dall’Argentina anche 21 cittadini uruguaiani, suoi connazionali, nell’ambito delle operazioni del Plan Condor.

    “Ho denunciato anche lo Stato, per il caso della scarcerazione di Nestor Trocccoli, chiedendo un risarcimento danni” dice Cristina Mihura moglie del desaparecido Bernardo Arnone, cittadino uruguaiano scomparso dall’Argentina il 1 ottobre del 1976.

    “Eravamo rifugiati politici in Argentina, quello di mio marito è un caso classico di desaparecido del Plan Condor”. Mi spiega infatti che circa 5 giorni dopo l’arresto del marito, un aereo della Forza Aerea uruguaiana trasportò in Uruguay tra le 16 e le 20 persone, tra le quali probabilmente Bernardo, che vennero poi torturate e fucilate una volta giunte a destinazione.

    “Questo volo, conosciuto come il secondo volo, la cui esistenza è stata riconosciuta dalla Forza Aerea dell’Uruguay appena due anni fa, è stato effettuato nella notte tra il 5 e il 6 ottobre del 1976”, racconta Cristina, la quale chiede soltanto di “poter chiudere le ferite e dare una sepoltura dignitosa al marito” del quale il corpo non è ancora stato ritrovato.

    In Uruguay si cercano ancora i resti di 220 desaparecidos, ma le ricerche fino a questo momento sono riuscite a riportare alla luce soltanto gli scheletri di due persone.

    La richiesta di Cristina dei danni allo Stato è stata accolta favorevolmente dal magistrato e già al ministro degli Affari Esteri e alle istituzioni competenti è stata richiesta la documentazione necessaria per le opportune verifiche.

    “Dalla scomparsa di mio marito, non faccio altro che girare per tribunali, non solo per il mio caso, ma anche in rappresentanza di numerosi altri familiari di desaparecidos, abbiamo passato i nostri ultimi anni, tra tribunali, avvocati, e giudici, coordinando le attività e i casi di vari paesi, superando i confini e le ovvie difficoltà, siamo l’altro Plan Condor, quello che cerca giustizia ai crimini commessi dal primo, terribile Plan Condor”.

    La scarcerazione di Troccoli rappresenta pertanto per tutte queste persone un crimine e un’ingiustizia che si va a sommare al dolore già sofferto per la perdita dei loro cari.

    L’Ambasciatore Abin che è stato rimosso dal suo incarico sembra la persona che più responsabilità ha avuto nella scarcerazione di Troccoli. Aveva tre giorni di tempo per valutare la documentazione di richiesta di estradizione giunta dall’Uruguay, ci ha messo una settimana per leggerla.

    Ma altri disguidi, altre inadempienze, altri errori vengono commesse nella gestione difficile di questi delicati processi.

    Lo stesso Capaldo, dice Cristina, il pubblico ministero che per primo in Italia ha chiesto il mandato di cattura nei confronti di Troccoli, ha unificato due processi che in realtà hanno poco in comune, quello del caso dei 4 cileni desaparecidos in Cile, tra i quali Omar Venturelli e quello del Plan Condor contro Troccoli.

    Per i Ministri Ronchi e La Russa la guerra continua però in una sola direzione.

  5. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Jorge Troccoli sa benissimo di avere usato lo stesso insultante argomento di Eric Priebke per giustificare il massacro delle Fosse Ardeatine: “Ho eseguito ordini”…
    ————
    Ladro è chi ruba e chi gli tiene il sacco. Chi esegue ordini ha le stesse responsabilità di chi li dà, se può in qualsiasi modo esimersi dall’eseguirli.

  6. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Gli Stati Uniti non si allontaneranno mai da Israele e il loro presidente e vice presidente “credono risolutamente nel diritto d’Israele di proteggere i suoi cittadini”…
    ———–
    Proteggere i cittadini è un conto; fare nefandezze è un altro conto: c’è una grande differenza.

  7. sylvi
    sylvi says:

    x CC

    Dimenticavo: ritengo, e nel mio post questo intendevo, che l’Italia sotto molti aspetti sia un paese sottosviluppato:

    Nessun erroren!

    Sylvi

  8. El gringo
    El gringo says:

    LA PUZZA FASCISTA AVANZA

    LE MERDACCE DELLA DESTRA NON SI SMENTISCONO MAI.
    Così l’Italia negò l’estradizione al “Battisti” d’Uruguay

    Si chiama Jorge Troccoli.
    Ha 64 anni, la corporatura robusta e un pizzetto bianco.
    È stato capitano dei Fucilieri Navali dell’Uruguay,
    ed è accusato di aver fatto sparire un numero imprecisato di persone nel suo paese tra il 1975 e il 1983. Tra questi sei cittadini italiani.

    Il governo Berlusconi,
    nel settembre scorso, ha respinto la sua richiesta di estradizione.

    Perchè i media nostrani stanni zitti?, hanno forse la schiena piegata in ossequio ai fascisti che ci governano? hanno forse portato il loro cervello all’amasso? o meglio, stanno zitti perchè tengono famiglia?

  9. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cara Anita, una frangia di gioventù malata è sempre esistita in tutte le epoche. Di quelli che ricordiamo noi, ti cito i Teddy Boys, i Blouson noirs, la Gioventù Bruciata italiana, ma ci metterei anche gli Yuppies degli anni ’80, gente senza niente in testa se non l’arricchimento a qualsiasi costo (vediamo dove ha portato).
    Al contrario, io penso che smitizzare il nudo sia un passo importante nel progresso della civiltà. Il nudo non deve essere considerato ‘merce’ che abbia un valore economico, come invece è adesso. Per quel che mi dà l’esperienza, le ragazze oggi sono enormemente più disinibite di quando ero ragazzo io: non ho alcuna difficoltà a trovare ragazze che vogliano posare nude, anzi sono loro a proporsi e lo fanno assolutamente gratis, per il piacere di mostrarsi. Lo trovano appagante. Per non parlare delle esibizioni tramite webcam, fatte tra coetanei spesso compagni di scuola.
    Io incentiverei le spiagge nudiste e il nudo in comunità, proprio per togliere aggressività: si sa che una merce acquista più valore quando non è alla portata di tutti. A noi interessa che il corpo non abbia un valore economico ma sia visto come un’opera d’arte al pari di un fiore o di un gatto, giusto per fare un esempio.
    Il moralismo di origine religiosa deve assolutamente essere avversato con tutte le nostre forze, perchè è una terribile distorsione della Natura ( che per chi ci crede è opera di Dio, non dimentichiamolo).

  10. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro NK, a proposito di crimini di guerra:
    non parlo solo di quelli, ma del comportamento vessatorio che gli israeliani pare abbiano correntemente verso i palestinesi anche fuori del contesto bellico. Questo intendo per nefandezze, oltre al comportamento ‘attivo’ di tipo bellico.

  11. Nik Cometa
    Nik Cometa says:

    Si amplia il programma di riscaldamento x case dei poveri usa. Venezuela consolida i legami con i poveri di Gringolandia.

    Enero 30, 2009 – 14:12 (mmaldonado)

    Il programma di distribuzione di combustibile x riscaldamento alle case di accoglienza e ricovero x anziani e senzatetto statunitensi, grazie ad unalleanza fra CITGO e Citizens Program Corporation, rifornira gratuitamente di combustibile da riscaldamento a piu di un milione di persone di basso reddito…in Gringolandia…

    … cchi lavrebbe mai detto!! che un Paese latinoamericano non ancora uscito completamente dal tunnel della poverta, daltronde sono solo 10 anni della Revolucion Bolivariana, avrebbe aiutato i Poveri Diavoli del piu ricco paese del mondo, oggi in bancarotta !!
    … cchi lavrebbedetto!!

    Si pensa fra i Paesi Poveri, di organizzare un TELEThON, x raccogliere fondi x aiutare i Poveri Diavoli dell limpero capitalista usuraio. The United States Off America

    Nik Cometa

  12. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Questo non esclude che anche i palestinesi siano ormai alla frutta, se dalla striscia di Gaza dicono che vogliono distruggere Israele: non fanno altro che fornire ad Israele tutte le scusanti per intervenire. Si sa cosa succede, quando Israele interviene.

  13. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Come riportato nell’articolo, Mordechai Vanunu è stato sequestrato, processato, condannato e imprigionato per aver rivelato che Israele deteneva segretamente armi nucleari e non perché stesse rivelando il bluff!
    ——-
    x Alex
    Lo sa lei perchè è stato veramente sequestrato Vanunu? No, non lo sa, sa solo la versione di comodo e cioè una versione che avvalora la tesi del possesso delle armi. Crede che in Israele siano così imbecilli da darsi la zappa sui piedi in maniera così plateale? Fanno credere ciò che fa comodo a loro e a loro fa comodo far credere che Vanunu stesse raccontando che avevano l’atomica. E’ una versione molto più plausibile, conoscendo i metodi degli ebrei.
    Ma perchè siete così ‘boccaloni’ e vi bevete tutto come acqua di fonte, senza mai chiedervi qualche ‘perchè’?

  14. bastian  quasi  contrario
    bastian quasi contrario says:

    Ecco a cosa hanno portato gli anni di governo dell’interessato On. Dott. Silvio Berlusconi, alla quasi distruzione della giustizia, al sol scopo di ostacolarla, per non incorrere in sicure condanne, lui, che in questi qundici anni di sua presenza sulla scena politica italiana, ha tentato di delegittimarla in tutti i modi immaginalmente possibili.

    INGERENZE DELLA POLITICA- «La situazione è di estrema drammaticità», così ha affermato Giorgio Santacroce, presidente della corte d’appello di Roma. «In tutte le nazioni esistono contrasti tra magistratura e politica», ha ricordato Santacroce, «ma da noi la situazione si rivela più grave e sconfortante perché questi contrasti sono vissuti e usati quasi sempre per scatenare sterili polemiche, o servono ad alimentare campagna di vera e propria delegittimazione del ruolo della magistratura nella sua interezza». E ancora: «La crisi della giustizia è grave e allarmante, come mai in passato. Ma il giudice italiano non può continuare a vivere il suo rapporto con la politica in modo perennemente teso e conflittuale».

    A chi mai gioverà una simile catastrofica situazione? al popolo no di certo, e allora, provate voi abili interventisti a trovare l’interessato o gli interessati ad un simil marasma.

  15. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cara Sylvi, il cellulare è una gran figata come lo è Internet, il computer, l’automobile, la moto e via dicendo.
    Tutto sta all’uso che se ne fa.
    Sono da miserabili, a mio avviso, i vestiti ‘firmati’.
    Una volta ho espresso un giudizio negativo su un abito indossato da un’amica con la quale potevo permettermi qualche confidenza in più e lei mi ha risposto scandalizzata: “ma è un Armani!”. Le ho risposto che faceva schifo lo stesso.
    Un’altra amica, parlando di una certa ragazza, la invidiava perchè ‘vestiva firmato dalla testa ai piedi’. Le ho detto che non doveva invidiarla, perchè quella ragazza mostrava di cercare da altri ciò che lei non aveva: la ‘personalità’. Ho guadagnato punti.

  16. marco tempesta
    marco tempesta says:

    A casa mia c’era un cartello sulla lavagna dei figli:
    qui il dott. Spock non ha udienza. (Sylvi)
    ———–
    Quando mia sorella ha avuto il suo primo figlio, mio primo nipote, era imbevuta delle nozioni di Spock. Io mi divertivo a dimostrarle ‘sul campo’ che le teorie di Spock erano sbagliate. Devo anche dire che il nipotino collaborava.

  17. Bacchiglione
    Bacchiglione says:

    A Vicenza, nel loro territorio, la popolazione non vuole potenziare gli strumenti di guerra dell’esercito statunitense.

    Parecchie centinaia di attivisti del movimento “No Dal Molin” hanno occupato i terreni intorno all’aeroporto vicentino dove sorgerà la nuova base militare Usa. I manifestanti hanno esposto striscioni e cartelli contro il progetto militare americano che prevede l’allargamento di Camp Ederle, e tracciato con gli spray scritte come “Vicenza città di Pace”, “Voi demolite, noi
    noi costruiamo la pace”.

    Tra i dimostranti sono presenti non solo esponenti dei comitati cittadini contrari alla base, ma anche alcuni Disobbedienti arrivati da Padova e da altre città del Veneto.

    Per entrare nei terreni, i manifestanti hanno scavalcato la recinzione esterna ma l’occupazione si è fermata davanti ai cancelli che proteggono l’area interna del Dal Molin.

    Comunque i manifestanti sono riusciti a bloccare i lavori e hanno dimostrato l’assoluta contrarietà alla prosecuzione dei lavori.

  18. Controcorrente
    Controcorrente says:

    La rivoluzione dal basso

    care Amiche,

    vi ho soltanto voluto ricordare,(ma voi lo capite benissimo)che sul piano etico-morale,Mammolo potrebbe essere perfettamente d’accordo con Voi.
    Il sarcasmo del suo “sguardo” semmai potrebbe derivare dal fatto che ,vista tutta l’acqua ormai passata sotto i ponti…,troppo bene conosce il rapporto ineliminabile (nonostante gli immani sforzi fatti da SRC e Filosofie idealiste)tra l’oggetto e il soggetto.
    Potete saltare e ballare ,finchè si volete,ma senmpre si va poi a sbattere il “grugno” contro la realtà oggettiva.
    Ora passi per SRC et similia,che ovviamente quando si tratta di conciliare “diavolo et acqua santa” se la cavano con “il mio regno non è di questo mondo”…ed allora ..buonanotte…,mentre tutti gli altri per sfuggire alle pastoie del fatto che i gravi continuano a cadere, si inventano le cose più “assurde”,ma in realtà se si analizza bene , sono fermi ancora a Platone..!!
    Certo c’è molta poesia, negli idealisti,che scalda il cuore ,meno la pancia…
    Ora mammolo, invecchiato e stanco ,continua a guardare sornione il mondo che lo circonda….aprrezza l’arte , l’estetica,si nutre pure di buoni sentimenti,aprrezza la tecnica, la tecnologia,
    senza dimenticarsi della letteratura,ma il suo sguardo diventa sarcastico quando vede “gli sforzi” inani del teatro di davos.
    In fondo cosa volete care signore mie,verò è che ognuno finisce a dire le sue cose là dove esiste la filosofia che ritiene più opportuna e più semplice.
    mammolo è quindi qui,dove da sempre il motto è quello del rimarcare i due pesi e le due misure, e state pur certe che il suo sguardo sornione rimarra intatto…!!

    cc

  19. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    chi crede, in Italia, che “il mio regno non è di questo mondo?” ed è disposto a soffrire qui e ora in pevisione di un futuro premio?
    Tu ne conosci? Io no.
    Anzi mi pare che lungo tutto lo stivale ci sia, alla convenienza, un gran numero di persone disposte a giurare la loro fede, ma , il “regno dell’altro mondo” può attendere, a tutti i costi “frego”intanto questo mondo qui.

    Io facevo un confronto fra vivi che l’ EU ora ci porta in casa con tanta facilità e con i quali dobbiamo convivere e misurarsi.

    Gridiamo all’America che ha promosso la crisi per vivere al di sopra delle possibilità!

    Forse ci siamo dimenticati che l’Italia nei primi anni ’80 ha racimolato un debito pubblico stratosferico per dare l’illusione agli italiani che non occorreva lavorare per vivere ricchi, bastava fare debiti.
    Bastava scioperare per avere gli aumenti, Mamma Stato pensava a tutto!
    La produzione, le esportazioni? Se la veda la confindustria che sono tutti ladri ed evasori!!

    So che in questo blog è una bestemmia, ma come c’erano lavoratori attenti, capaci e attivi questi venivano sbertucciati da molti compagni “assenteisti, molto malaticci, e soprattutto giustizieri del ladro padrone”.
    Tutti pagati allo stesso modo!!!
    Ho lavorato nello Stato: conosco l’andazzo!

    L’esempio veniva dall’alto, sempre più evidente; e per alto intendo chiunque, a qualsiasi livello si era scavato, con mezzi mai leciti, una cuccia dalla quale abbaiare.

    Ora, perchè spendere tanti soldi per studiare decenni, perchè tanta fatica se basta una raccomandazione?
    E questa è un cancro che è andato in metastasi, ormai, e ci differenzia dagli altri Stati europei.

    Fossi nella Gelmini chiuderei il carrozzone dell’Università, e anche i licei.
    Piazzerei al loro posto hotel per signorine disponibili “a darla” per un lavoro, e per ragazzi lecchini, portaborse e con la schiena ormai anchilosata a forza di toccar terra!
    Tutti i soldoni che avanzano da questi risparmi li darei alla mafia per terminare la Salerno-Reggio Calabria, per fare il ponte sullo Stretto, insomma le infrastrutture.
    Al Nord invece li darei alle banche , poverine,ai furbetti del quartierino e per aprire fabbriche di cellulari, I-pod ecc. da distribuire a lattanti e veliardi che nei lager di riposo non sanno come passare il tempo!!!
    Roma: Comanderebbe il Papa, giustamente, e che repulisti!,torneremmo ai tempi di Cristina di Svezia e i romani, Aohh, come sarebbero felici. Tanti Pasquini e tu…ma va’ moriì ammazzato, e anch’io!
    La filosofia può attendere!

    Vedi? Ho fatto una analisi della situazione e ho indicato obbiettivi e metodi per raggiungerli.

    Ho mangiato pollo ruspante dei miei amici contadini e radic cul poc , una squisitezza; la digestione è normale!

    mandi Sylvi

  20. Anita
    Anita says:

    x Marco – post 416

    Caro Marco,
    a volte prendi situazioni serie con troppa leggerezza.
    Un conto e’ che ragazze facciano da modelle, sempre considerando l’eta’, se minorenni sarebbe considerato un reato.

    Un conto e’ la sfrontatezza della gioventu’ odierna via i telefonini e foto prese o a sorpresa o volutamente e trasmesse in internet.

    Ti piacerebbe vedere la foto di tua figlia nuda passata da mano in mano a scuola, in internet, etc…dove possono anche essere preda di pedofili o peggio?

    Queste non sono occasioni rare, non ti dimenticare che il cervello frontale non e’ interamente sviluppato in adolescenza ed anche piu’ avanti.

    La scienza moderna in questo campo di tecnologia ha creato nuovi problemi, molto seri, guarda solo ai YOUTUBEs postati da ragazzi che presentano pestaggi, sesso, e cose neanche da poter dire o scrivere.

    E’ entrato in internet un filmato di cheerleaders di una scuola che fanno il lap dancing in palestra…con altri studenti, maschi naturalmente.
    Il peggio e’ che nessuno le ha fermate.
    Ci saranno cause sopra cause, ma il tutto creato grazie al misuso dei telefonini e la cretinaggine delle cheerleaders.
    Il minuto di fama in internet costera’ caro.

    Ciao, Anita

  21. Anita
    Anita says:

    x CC

    Non sapevo di questo website…
    Ecco cosa ho trovato:

    DABA girls a sad symbol of our times.

    The DABA girls, of course, are the group of mutually reinforcing women who meet to moan and comfort each other (and blog) about the declining fortunes of their finance worker boyfriends, who no longer provide them with quite as generous an allowance as before the meltdown of the global financial system. (They might even already have a book deal!).

    Spero che non mi chiedi di tradurre un BLOG.

    Ciao, Anita

  22. Anita
    Anita says:

    x CC

    Daba ragazze un triste simbolo dei nostri tempi.

    Il Daba ragazze, naturalmente, sono un gruppo di donne che si consolano a vicenda che si incontrano per gemere e comfort l’una con l’altra (e blog) sul declino delle fortune finanziare dei loro fidanzati, che non possono più fornire loro abbastanza generoso come un assegno in quanto prima della tracollo del sistema finanziario mondiale. ( Potrebbero anche già avere un offerta per un libro!).

    Traduzione Google ritoccata un po’.

    Anita

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    E’ entrato in internet un filmato di cheerleaders di una scuola che fanno il lap dancing in palestra…con altri studenti, maschi naturalmente.
    ———–
    Questo ti scandalizza? A me no.
    vedi Anita, io che sono a contatto con ragazze di ogni età, anche figlie o nipoti di amici, mi rendo conto che le ragazze di oggi sono totalmente diverse da quelle di quando ero ragazzo io. Proprio completamente diverse. Prima l’iter della ragazza era farsi il fidanzato e metter su casa per fare la madre di famiglia. Questo è un target lontanissimo dalle ragazze di oggi e, più piccole sono, più sono distanti da questo modello di donna.
    Vale anche per il sesso, che loro vivono molto spensieratamente, senza dare quel carico di significati che davamo noi. A loro piace scopare, lo fanno volentieri e cambiano partner con molta frequenza, ma questo non significa che non siano ragazze serie. Semplicemente, danno al sesso il suo giusto peso. Non considerano il corpo ‘il tempio dello spirito’ o ‘il dono da fare al marito e solo a lui’, ma un mezzo per trarre piacere e basta. Why not? Forse chi scopa è meno seria di altre che non scopano? Ho un’amica straniera che si sarà fatta scopare da mezza Europa e qualcosa pure di Africa, ma è una donna serissima e ben realizzata, oltretutto moglie legatissima a suo marito da quasi 40 anni. Conosco una quantità di coppie scambiste, che praticano lo scambio da più di vent’anni e sono persone assolutamente mature e realizzate. Io lo vedo come un gran passo avanti, che svincola la donna dalla schiavitù dell’appartenenza ad una sola persona, il chè lo considero una grande ed ingiusta violenza: nessuno può essere ‘proprietà’ di un altro. Poi, ci sono le donne fedeli per indole ( ne conosco diverse), ci sono le donne che non hanno stimoli sessuali (ne conosco anche di quelle), come ci sono donne tutte ‘fuoco’. Un mesetto fa mi ha chiamato una mia amica dalla quale mi ero staccato perchè si era fatta l’uomo fisso. Beh, aveva nostalgia di me e voleva riprendere il menage all’insaputa del suo uomo. Ho rifiutato. la settimama scorsa un’altra delle mie ‘abituali’ viene a farmi strani discorsi su una casa in cui “potresti venire a vivere anche tu” ed intanto faceva arte con me mentre il suo ‘uomo’ attuale era in trasferta al Nord. Donne di malaffare? Proprio per niente. Donne che istintivamente rifiutano di essere, appunto ‘proprietà’ di qualcuno. Beh, c’è chi lo chiama femminismo, no? Io trovo che abbiano perfettamente ragione. Non sto a dilungarmi, ma di relazioni ‘strane’ ne ho avute un certo numero, tutte in deroga al normale rapporto di coppia e con donne assolutamente serie e presenti a se stesse.

  24. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Caro Marco,
    forse ti stai confondendo tra’ femminismo e promiscuita’.
    Quello che fa la gente privatamente sono affari loro.

    Le scuole sono un’altra storia, lap dancing in palestra performed da cheerleaders non e’ accettabile.

    Allora perche’ non fare sesso in aula?
    Mettiamo un altro soggetto a scuola…”sesso libero” e diamogli anche gradi di performance.

    Ciao, Anita

  25. Anita
    Anita says:

    x Marco

    PS:
    Le donne di cui accennava CC, sono “mantenute” e si lagnano per la mancanza di lussi provveduti dai…fidanzati.

    Quando io ero giovane ed anche fidanzata non accettavo piu’ di un libro o di un mazzolin di fiori.

    Anita

  26. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Anita,
    non pretendo certo una traduzione simultanea..solo che come tu hai fatto e di ciò ti ringrazio ,ci dessi un’occhiatina…sai è un mondo in crisi…ma pur sempre un mondo che non è nato per caso..il mio era solo interesse sociologico…usi costumi ect,ect..
    Mammolo curiosone che sta preparando una fiaba per la Sylvi…
    più o meno comincia così..

    C’era una volta un Re
    e una regina (bella)

    Un popolo felice e laborioso ,soprattutto laborioso,che lavorava la terra, sempre irrigata..le stagioni erano miti…ma poi arrivarono gli economisti che gelosi della felicità del popolo..cominciarono a parlare di “ricchezza delle nazioni..
    da allora non c’è più pace…e sono qui che non so come finire la fiaba

    ..e vissero tutti felici e contenti …!!

    cc

  27. Uroburo
    Uroburo says:

    marco tempesta { 30.01.09 alle 19:48 } ha presente di quanti nomi ebrei è lastricata la civiltà occidentale? Se lo sapesse, non parlerebbe così.
    ———————————————————–
    In realtà sono molti meno di quanto non si pensi e la pretesa ebraica di essere il popppolo più intelligente del mondo si basa sul nulla. A parità do condizioni economiche gli ebrei sono intelligenti come tutti gli altri. U.

  28. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita,
    il suo paese è amministrato da solide dirigenze conservatrici, quando non nettamente reazionarie come l’ultima, da 38 anni, pur con l’intervallo clintoniano in cui però la maggioranza del Congresso rimaneva repubblicana.
    Se nonostante questo l’evoluzione dei costumi è quella che lei ha così ben descritto ciò significa solo che si tratta di processi del tutto indipendenti dai partiti e dalle ideologie politiche ma che hanno la loro ragion d’essere in un movimento generale della società probabilmente avallato dalla stessa classe dirigente.
    Le ragazzine fanno le puttanelle (ed i ragazzi sono anche peggio perché sono ancora più confusi, impauriti e dispersi) indipendentemente dalle ideologie politiche dei loro genitori; fanno così anche nella Bible Belt. [Il che, tra parentesi, dimostra che le analisi del marco tempesta sulle quattordicenni più mature degli adulti sono solo una rilevante prova di superficailità, anche perché ormai la netta maggioranza sono ormai fatte o bevute.]
    Ci sarebbe da chiedersi se un’evoluzione di questo genere , apparentemente inarrestabile, non sia voluta anche dal sistema. Perché mai una società attenta all’evoluzione dei suoi figli non potrebbe mettere di nuovo in vigore la valutazione dei voti di condotta come parte integrante del curriculum? Ed allo stesso modo: possibile che sistemi politici ed informativi in gradi di sapere quante bombe atomiche possiede l’avversario non sappiano bloccare lo spaccio di stupefacenti, per di più praticato da un piccolo numero di persone?
    Proviamo a vedere le cose in un altro modo. Quarant’anni fa le destre dicevano e scrivevano: Meglio morti che rossi. Parlavano dei giovani a cui sono state fornite quantità industriali di droga che ha sostanzialmente messo a tacere il ribellismo giovanile che aveva ben precise ideologie politiche (progressiste) e parlavano dei ghetti neri. La droga veniva spacciata con l’attivo appoggio della CompagniadellaZia che portava la merce dall’Indocina in Usaegetta; lo scopo era duplice: procurarsi fondi neri con cui finanziare le guerre sporche e fermare la contestazione giovanile. Ambedue questi scopi sono stati raggiunti.
    Oggi lo scopo è quello di avere a disposizione i fantasmagorici capitali provenienti dallo spaccio e di tenere buona una popolazione a cui si chiede non già di essere cittadini consapevoli ma clienti ed acquirenti. In un mondo nel quale gente come il miserabile signor Popeye si vantava di lavorare 60-80 ore a settimana (che sarebbe se mai un sintomo di squilibrio mentale sia del soggetto sia del sistema) non si può fare a meno di bere o di usare coca per tenersi su e per mantenere i ritmi. Il Popeye chiamava gli oppositori “perdenti”; ci sarebbe da chiedersi che razza di vincenti sono persone che lavorano dodici ore al giorno??!! Che se ne fa lei dei suoi milioni di dollari con i suoi figli morti in tragiche circostanze e con i suoi nipoti uno più squintrernato dell’altro? Se li porta nella tomba? E non è che magari i suoi figli erano dei ragazzi problematici proprio perché fondamentalmente vissuti senza padre?
    Come vede i problemi non sono affatto semplici ma credo che una cosa si possa affermare tranquillamente: persone come le ragazzine che lei descrive vivono solo di sesso e non si occupano d’altro. I dirigenti di Wall Street ne avranno sicuramente il cuore spezzato…..
    Un cordiale saluto. U.

  29. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Mi scusi ma lei ci intromette sempre la politica.
    I miei affari personali non hanno niente a che vedere con “lap dancing” o la promiscuità’ odierna.

    Non ho mai detto-scritto di essere milionaria, benestante significa di poter vivere nella mia casa e di non essere di peso a nessuno, tanto meno il governo.

    Popeye lavora ancora dalla mattina alla sera tardi, allora?
    Ogni tipo di lavoro ha i suoi requisiti, mio marito lavorava 7 giorni la settimana, dalla mattina presto a chiusura, l’ultimo ad uscire.
    Quando si e’ ritirato il business e’ andato a capofitto in un paio d’anni, mancanza di redini.

    Lei ha un modo di ragionare veramente strano.

    Anita

  30. Uroburo
    Uroburo says:

    Lei ha un modo di ragionare veramente strano. Anita 483
    ———————————–
    Anche lei mia cara visto che non riesce neppure a vedere, come al solito, le conseguenze delle sue affermazioni.
    Premesso che a me personalmente non importa un fico secco di quanto lavorasse suo marito oppure il povero signor Popeye e di quanti fantastiliardi di dollari lei abbia nelle sue casseforti (le auguro si raddoppiarli così sarà ancora più felice), mi chiedo che cosa se ne fa suo marito dei suoi indubbi meriti lavorativi se poi i suoi figli neppur sapevano chi era. Io non vorrei avere un sacco di soldi a quel prezzo e ritengo che lavorare quaranta ore alla settimana sia fin che mai. Ritengo anche che il dovere di un capofamiglia non sia solo quello di avere un ricco conto in banca ma anche quello di stare vicino ai propri figli (ed anche alla propria moglie) per insegnare loro quel che ha capito nella vita, cosa che richiede tempo e presenza e che è del tutto impossibile fare lavorando dodici ore al giorno.
    L’educazione di coloro che verranno dopo di noi E’ un problema politico, mia angelica signora, o checcccrede che dipenda dallo Spirito Santo (abitualmente troppo occupato ad ingravidare vergini quattordicenni per pensare ad altro)? Se si ritiene giusto lavorare dodici ore al giorno, ciò significa, evidentemente, che si ritiene meno importante stare accanto alla propria moglie ed ai propri figli (a meno che, naturalmente, qualche dipendente molto carina non consolasse i faticosi impegni professionali …).
    La promiscuità odierna nasce da una spaventosa carenza di vicinanze educative, mia cara. Nasce dal fatto che i veri genitori dei nostri figli sono la TV, il PC o degli altri ragazzini stupidi come loro (con buona pace dello stupidissimo marco tempesta) e che i ragazzi (e prima di loro i bambini) sono del tutto abbandonati da genitori che pensano alla loro realizzazione morale, fisica e psichica: ai loro amichetti biondi, alla loro cura dimagrante, alla palestra, ai party ecc. ecc. ecc.
    Su mia cara, provi un po’ ad usare i neuroni ed a ragionare sulle cose, chè di marchi tempeste, per carità d’Iddio, uno basta ed avanza!….. Uroburo

  31. Uroburo
    Uroburo says:

    Ma perchè siete così ‘boccaloni’ e vi bevete tutto come acqua di fonte, senza mai chiedervi qualche ‘perchè’? marco tempesta 465
    —————————————
    Il pregevole marco tempesta è talmente abituato a guardare cosa c’è dietro l’angolo che a volte, ittaglianamente, non vede più neppure l’angolo. Con gran gioia di ortopedici, otorinolaringoiatri e dentisti che con tanti gegni si procurano un ricco pane ed un ancor più abbondante c0mpanatico … U.

  32. sylvi
    sylvi says:

    Non mi sento bene!!!

    Tolti i riferimenti personali , al solito carini e molto empatici!!!, mi trovo d’accordo con le diagnosi di Uroburo!
    E’ la prognosi che bisogna affrontare magari con la continuazione della fiaba di CC.
    Ci penserò anch’io, magari senza il finale…
    perchè quel poco che so di Adam Smith mi fa ancora ubriacare fra le variabili di salario, profitto, simpatia del lavoro, valore, domanda, offerta…

    Perchè il caro CC non mi fa un sunto?
    Magari per spiegarmi se il profitto fa parte del valore , e quali sono le variabili dipendenti e quelle indipendenti…

    Sylvi

  33. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    molto volentieri ,sperando di non annoiare nessuno !
    Magari scritto in chiave “fiabesca”..
    Però non questa sera pur troppo…..
    A domani

    cc

  34. sylvi
    sylvi says:

    x Uroburo

    La famiglia è stata abbandonata; scientemente?

    Avendo figli sa come sia difficile dire no, contro tutto e contro tutti.
    Come sia difficile mantenere unità di intenti nella coppia; succede che uno tira e l’altro vorrebbe mollare, forse anche per stanchezza.
    E soprattutto come sia difficile avere un progetto educativo!

    Marco sbaglia sulla libertà sessuale; si è schierato all’opposto dell’antica oppressione cattolica. Si equivalgono.
    Telegraficamente ho concluso con mia figlia: non buttarti via, sei preziosa!
    A mio figlio: non fare alle altre quello che non vorresti fosse fatto a tua sorella!

    Buonanotte
    Sylvi

  35. Vox
    Vox says:

    L’ OLOCAUSTO NEGATO

    di JOHN PILGER
    Antiwar.com

    […]L’orrore che regna su Gaza ha poco a che fare con Hamas o, assurdamente, col “diritto di Israele ad esistere”. Sanno che è vero il contrario: che il diritto della Palestina ad esistere è stato cancellato 61 anni fa, e che l’espulsione e, se necessaria, l’estinzione della popolazione indigena era stata pianificata ed eseguita dai fondatori di Israele.

    Sanno, ad esempio, che lo scellerato “Piano D” si è concretizzato nello spopolamento criminale di 369 città e paesi palestinesi da parte dell’Haganah (l’esercito ebraico) e che l’ingente massacro di civili palestinesi in luoghi come Deir Yassin, al-Dawayima, Eilaboun, Jish, Ramle e Lydda è presentato dalle fonti ufficiali come “pulizia etnica”. Quando giunse in uno dei luoghi di questo massacro, a David Ben-Gurion, il primo ministro israeliano, fu chiesto da un generale, Yigal Allon, “Cosa dobbiamo fare con gli arabi?”. Ben-Gurion, raccontò lo storico israeliano Benny Morris, “fece un gesto energico e trasudante indifferenza con la propria mano e disse: ‘Espelleteli’”. L’ordine di espellere l’intera popolazione “senza tenere conto dell’età” fu firmato da Yitzhak Rabin, futuro primo ministro presentato come pacificatore dalla più efficiente propaganda mondiale…

    Ogni “guerra” successiva sostenuta da Israele ha avuto lo stesso obiettivo: l’espulsione della popolazione nativa e il furto di una porzione sempre più ampia di territorio. La bugia di Davide e Golia, delle vittime perenni, raggiunse il proprio apogeo nel 1967, quando la propaganda divenne una furia indignata che sosteneva che gli Stati arabi avevano attaccatto per primi. Sin da allora, alcuni rivelatori di verità per lo più ebrei come Avi Schlaim, Noam Chomsky, la defunta Tanya Reinhardt, Neve Gordon, Tom Segev, Uri Avnery, Ilan Pappe e Norman Finkelstein hanno smentito questo e altri miti e hanno portato a conoscenza di uno stato privato delle tradizioni umanitarie del Giudaismo, il cui ostinato militarismo è l’essenza di un’ideologia espansionista, senza legge e razzista chiamata sionismo.

    “Sembra”, ha scritto lo storico israeliano Ilan Pappe il 2 gennaio, “che persino i crimini più orrendi come il genocidio di Gaza, siano trattati come eventi estremi, sconnessi da qualsiasi cosa avvenuta nel passato e non legati ad alcuna ideologia o sistema…Ma è evidente un progetto di genocidio”…

    L’odierno olocausto in corso, che iniziò con il Piano D di Ben-Gurion, è entrato nelle sue fasi finali. La differenza è che oggi si tratta di un progetto congiunto israelo-statunitense…
    il silenzio di Obama sulla Palestina evidenzia la sua approvazione, che è ovvia, dati il suo servilismo nei confronti del regime di Tel Aviv e dei suoi lobbisti durante la campagna presidenziale e la nomina di sionisti come segretario di Stato, capo di gabinetto e principali consiglieri sul Medio Oriente…

    Il Piano D è oggi l’”Operazione Piombo Fuso”, che è l’incompiuta “Operazione Vendetta Giustificata”. Quest’ultima fu lanciata dal Primo Ministro Ariel Sharon nel 2001 quando, con l’approvazione di Bush, utilizzò degli F-16 contro città e villaggi palestinesi per la prima volta. Lo stesso anno l’autorevole Jane’s Foreign Report rivelò che il governo Blair aveva riferito il proprio “via libera” ad Israele ad attaccare la West Bank dopo che gli erano stati mostrati i piani segreti di Israele [che prevedevano] un bagno di sangue. È stata tipica del Nuovo Partito Laburista una complicità duratura e servile nei confronti dell’agonia della Palestina…

    Quello che allarmò Sharon e l’autore del piano, il generale Shaul Mofaz, il capo di stato maggiore israeliano, fu un accordo segreto tra Yasser Arafat ed Hamas per fermare gli attacchi suicidi. Il 23 novembre 2001, gli agenti israeliani assassinarono il leader di Hamas, Mahmud Abu Hunud, e riuscirono ad ottenere il loro “casus belli”; gli attacchi suicidi ripresero in risposta a questa uccisione.

    In realtà, la vera minaccia rappresentata da Hamas è il suo essere da esempio come unico governo democraticamente eletto nel mondo arabo, ricavando la propria popolarità dalla resistenza nei confronti dell’oppressore e tormentatore dei palestinesi. Questo è stato dimostrato quando Hamas sventò un colpo di stato della CIA nel 2007, un avvenimento che i media occidentali decretarono come “la conquista del potere da parte di Hamas”. Similmente, Hamas non è mai descritto come un governo, tanto meno democratico. Né lo è la sua proposta di una tregua decennale come riconoscimento storico della “realtà” di Israele e il sostegno ad una soluzione a due Stati ad una sola condizione: che gli israeliani obbediscano al diritto internazionale e pongano fine alla loro occupazione illegale al di là dei confini fissati nel 1967…

    Dal momento che gli arabi sono semiti, la politica israelo-statunitense non può essere più antisemita di questa”. Ha citato Rachel Corrie, la giovane americana che è andata in Palestina a difendere i palestinesi ed è stata schiacciata da un bulldozer israeliano. “Sono nel mezzo di un genocidio”, scrisse Corrie, “che anch’io sto indirettamente appoggiando e del quale il mio governo è ampiamente responsabile”…

    Tutto l’articolo in italiano su:
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5538

  36. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Ricevo e volentieri posto questo appello al presidente Obama dell’associazione statunitense Brit Tzedek v’Shalom (oltre 40.000 supporter e 1.000 rabbini), che sta raccogliendo firme anche tra rabbini e aspiranti rabbini.
    pino nicotri
    p.s. E’ gradita la traduzione in italiano da parte di qualche volenteroso. Grazie.
    —————————————
    Time to Choose Peace
    A Rabbinic Letter to President-Elect Barack Obama

    Rabbis, Cantors, and Jewish clerical students:
    Join your colleagues in urging President-elect Obama to make resolution of the Israeli-Palestinian conflict a top priority of the incoming administration by signing on to the statement below.

    Text of the Letter

    We the undersigned, call on you, President-elect Obama, to pledge to make resolution of the Israeli-Palestinian conflict a top priority of your Administration.
    While you come into office with a long list of problems before you, the long-simmering conflict between Israel and the Palestinians is among the most urgent. After eight years of half-hearted diplomacy, there is no time left to walk softly and hope for the best.
    The consequences of failing to establish a durable peace are grim. The influence of Iran and Hezbollah would grow among an increasingly bitter Palestinian population, and extremists would have further excuse to do vicious battle with the West. It is difficult to calculate the damage that a downward spiral into fresh waves of violence could hold.
    American Presidents traditionally look to the Jewish community for insight on Israel-related policy. As Jewish clergy, we pledge to mobilize our people behind your leadership for a mutually-acceptable, two-state solution. We pledge to support you through difficult, trying times, and to celebrate with you when the job is done. We pledge to let the American public know: An American President who dedicates himself to the establishment of a durable Israeli-Palestinian peace acts in the best interests of Israel and the United States.

    * We call on you to dedicate yourself to the establishment of a viable Palestinian state living in peace alongside Israel early in your first term.

    * We call on you to appoint, within your first 100 days in office, a high-level, highly-regarded envoy to the region, an individual who has the ear of both Israelis and Palestinians, the respect of the American people, and ready access to your Oval Office.

    * We call on you to establish mechanisms of enforcement and follow-through, so that decisions made and agreements signed will be respected and brought to fruition.

    Maintainer: Brit Tzedek v’Shalom (info@btvshalom.org)

  37. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Sylvi …. il tuo –
    [ Se la “rinascita” non viene “dall’alto” facciamola salire “dal basso”.]
    è per me poesia, ci ho provato attivamente per una vita, a volte con molti altri, in pochi ed anche da solo. Ora sto in panchina, faccio il tifo e do qualche suggerimento.
    Sull’educazione dei giovani, credo (come Uroburo e Sylvi che almeno in questo vedo abbastanza in sintonia), che la base sia l’impegno e l’amore.
    Io del Dott. Spock pedagogo ho sentito parlare quando i miei figli avevano entrambi fatto il militare, (la Montessori era solo sulle mille lire) ma senza saperlo avevo applicato in parte le teorie dell’uno e dell’altra, forse proprio perché le applicavo come mie convinzioni e non come teorie lo ho fatto attraverso il filtro di un istintivo buon senso, non ho mai detto loro un “no perché no”. Il mio impegno politico ha rubato ai miei figli un po’ di tempo, ma rubandone io un po’ al sonno, ho cercato di essere abbastanza presente e soprattutto attento ed attivo, perché se alla presenza non si accompagnano il dialogo e all’esempio allora tanto vale la televisione. Del risultato ora che anno passato i 40 sono più che soddisfatto, sarò stato fortunato ma alla fortuna un aiutino credo di averlo dato.
    Ora cerco di applicare non delle teorie ma dell’esperienza all’educazione dei miei nipoti ed ai giovani atleti che alleno, è una lotta impari, ma noi cavalieri della Mancia ci proviamo sempre, e non è detto che non serva a niente, quelle spinte dal basso di cui parlava Sylvi, certo non solleverano le montagne ma spero che almeno limitino le frane.

    Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.i

  38. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Se si accontenta, le offro una traduzione Google.
    E’ capibile:

    Tempo di scegliere la pace
    Un rabbinica Lettera al Presidente Eletto Barack Obama

    Rabbini, cantori, ebraica e clericale studenti:
    Unitevi ai vostri colleghi nel sollecitare Presidente eletto Obama a fare la risoluzione del conflitto israelo-palestinese una priorità della futura amministrazione con la firma alla dichiarazione di seguito.

    Testo della Lettera

    Noi sottoscritti, appello a lei, Presidente eletto Obama, alla promessa di rendere la risoluzione del conflitto israelo-palestinese una priorità della sua amministrazione.
    Anche se si arriva in ufficio con un lungo elenco di problemi prima di voi, a lungo Simmering conflitto tra Israele ei palestinesi è tra i più urgenti. Dopo otto anni di timida diplomazia, non c’è tempo da sinistra a piedi dolcemente e di speranza per il meglio.
    Le conseguenze di non riuscire a stabilire una pace duratura è spietata. L’influenza di Iran e Hezbollah si svilupperà sempre di più in mezzo ad un amaro popolazione palestinese, e gli estremisti avrebbero ulteriormente scusa per fare vizioso battaglia con l’Occidente. È difficile calcolare il danno che una spirale al ribasso in fresche ondate di violenza potrebbe tenere.
    Presidenti americani tradizionalmente guardare alla comunità ebraica per la visione su Israele connessi politica. Come clero ebraico, ci impegniamo a mobilitare le persone dietro la nostra guida per una soluzione reciprocamente accettabile, soluzione dei due Stati. Ci impegniamo a sostenere attraverso difficile, cercando di scadenza, e di celebrare con voi, quando il lavoro è fatto. Ci impegniamo a far conoscere l’opinione pubblica americana: un presidente americano che si dedica alla creazione di una durevole pace israelo-palestinese atti a servire al meglio gli interessi di Israele e gli Stati Uniti.

    * Vi chiediamo di dedicarsi alla creazione di uno Stato palestinese che vive in pace accanto a Israele nei primi mesi del vostro primo periodo.

    * Vi chiediamo di nominare, all’interno del vostro primi 100 giorni in carica, un gruppo ad alto livello, altamente considerato inviato alla regione, un individuo che ha l’orecchio di israeliani e palestinesi, il rispetto del popolo americano, e pronta l’accesso al tuo Oval Office.

    * Vi chiediamo di istituire meccanismi di applicazione e il follow-attraverso, in modo che le decisioni prese e gli accordi firmati saranno rispettati e portati a compimento.

    Maintainer: Brit Tzedek v’Shalom (info@btvshalom.org)

  39. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Caro Uroburo,
    non tutti hanno il lusso di avere famiglia e di lavorare 5 giorni la settimana per 40 ore.
    Mio marito era orfano del padre da quando aveva meno di un anno.
    Mio papa’ era orfano del padre da quando aveva un anno…

    Gli emigranti non si possono permettere certi lussi, lavorano tutti in famiglia, le mogli andavano a lavare i pavimenti, i mariti lavoravano almeno due lavori…quando non si parla la lingua si deve accettare qualsiasi lavoro.

    Mio marito si e’ fatto strada ben portando avanti un business morente, la sua diligenza l’ha reso un gioiello…No, non ha fatto soldi, altri li hanno fatti alle sue spalle.

    Suo fratello, venuto allo stesso tempo, non ha mai imparata la lingua, non lavorava tante ore come mio marito ed e’ ritornato in Italia per finire di morire in poverta’.

    Ognuno cammina nelle proprie scarpe…

    Anita

  40. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    I miei figli non sono cresciuti davanti alla TV, dove abitavo la piccolissima in bianco e nero non funzionava…
    Non avevo nemmeno l’acqua corrente….
    Ero abituata a ben altro, ma mi sono svolta le maniche ed ho imparato.
    Grazie all’ottima educazione ricevuta in collegio e dalla famiglia di mio papa’, sia bene per pochi anni, posso affrontare il mondo in tutti i livelli.

    Anita

  41. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    I tempi sono maturi per una nuova considerazione della figura di Galileo.
    C’era anche il progetto per una statua in Vaticano, conservo ancora il bozzetto. L’idea però è stata archiviata.
    Monsignor Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, 29 gennaio 2009

  42. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita,
    è del tutto evidente che io sto parlando di lei per quel che lei ha raccontato al blog. Non voglio neppure esprimere giudizi ma piuttosto far notare che certe situazioni portano certe conseguenze. Poi ognuno nella vita fa quel che può.
    Il nucleo centrale del mio argomentare era comunque diverso: sostenevo e sostengo che i nuovi costumi sociali sono quelli voluti dalle classi dirigenti del capitalismo perché a loro vanno benissimo cittadini che si occupano solo di togliersi le mutandine senza mai pensare a come si vive nei posti di lavoro ed ai diritti civici conculcati o fatti scomparire (ad esempio con il vostro Patriot Act, una legge liberticida che Obama si guarderà bene dal modificare).
    Si può consumare anche il sesso proprio come si consuma un cosmetico, un detersivo o un abito, il meccanismo psicologico è identico, e cittadini che consumano senza fare e farsi domande vanno mooooolto bene ad un sistema il cui unico scopo è quello di vendere.
    Ripeto: per questo sistema noi non siamo cittadini ma solo consumatori. Quindi nessuno farà nulla per cambiare questo stato di cose così promettente per il futuro del capitalismo. U.

  43. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    può darsi che siamo d’accordo sui fatti ma dubito che possiamo esserlo anche sulle cause.
    Come sostenevo nel mio messaggio ad Anita, io ritengo che l’attuale evoluzione dei costumi, ben descritta da ambedue voi, non sia affatto casuale ma sia voluta dalle classi dirigenti capitalistiche per scopi che hanno a che fare con la sopravvivenza del sistema stesso. La democrazia – quella vera intendo e non il vuoto rito delle elezioni in cui si scelgono, tra programmi sostanzialmente identici, persone di cui non sappiamo nulla – non è più una condizione essenziale dal sistema capitalistico, come sta dimostrando piuttosto bene la Cina. Quel che conta è vendere.
    Per di più in una prospettiva di mancanza di risorse di base (energia, acqua ed aria) e quindi di pianificazione dell’economia, anche la libertà d’impresa diventa meno importante. Il socialismo dei banchieri può perfino sacrificare un po’ della libertà di iniziativa (ma, ovviamente, non della loro) finora strenuamente difesa.
    Una totale liberazione della libertà sessuale ed il rendere normali le perversioni, tutte o quasi, distrae l’attenzione dai problemi strutturali che sono solo e sempre economici e politici.
    Mica per niente un’oca padovana come il marco tempesta si butta a pesce: libertà di figa è per lui l’essenza ultima della vita.
    Quindi prepariamoci ad avere ragazzine sempre meno vestite, donne sempre più disinibite, uomini sempre più omosessuale, gente sempre più bisex (l’evoluzione è quella), una libertà di comportamenti sempre più spinta e senza limiti (e quindi fondamentalmente irrispettosa degli altri), un trionfo universale dell’ego (un ego per altro sempre più vuoto di ogni cosa che non siano i piaceri momentanei, quindi in primo luogo quelli legati alla sessualità).
    Il sistema vuole questa evoluzione che per lui è vitale: la gente lavorerà 70 ore a settimana per poter scopare come preferisce durante il week end e la vita sarà solo quello. U.
    PS. Con qualche problema di resa perché anche le performances sessuali hanno dei limiti fisiologici che il Viagra non può modificare senza danni.

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