I registi israeliani armati di coraggio e ironia. I loro colleghi palestinesi armati di pazienza e dolore. E una sorpresa anche tra noi

Mentre i cari armati israeliani infuriano a Gaza l’ironia della sorte vuole che il film del regista israeliano Uri Folman  “Valzer con Bashir”, dolente narrazione tramite cartoon della mattanza di Sabra e Chatila del 1982 e fresco vincitore in Israele di ben sei Oscar, vinca anche il Golden Globe battendo sul filo di lana il nostro “Gomorra”. In più, arriva in Italia anche “Il giardino dei limoni”, film nel quale il regista Riklis è riuscito a fare un ritratto quasi perfetto della società israeliana quando ha a che fare con i palestinesi.   Due coincidenze che sembrano una allucinazione collettiva. E due film che vanno ad aggiungersi ai molto belli, impegnativi e sempre molto dolorosi “Iron wall”, “Occupation 101”, “La Porta del sole”, “Paradise now” e “Private”, che in Italia abbiamo snobbato perché mandano in frantumi le verità di comodo, con il rischio di rovinarci la digestioni o di metterci qualche fastidiosa pulce nell’orecchio.
Questo è il trailer di Valzer con Bashir: http://www.comingsoon.it/video.asp?key=1738|1878 , che però a causa delle brevità non rende del tutto l’idea. La rende meglio questo articolo (  http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/01/05/valzer-con-bashir-il-conflitto-sullo-schermo.html ) di Natalia Aspesi.

Ari Folman a 18 anni aveva partecipato all’invasione israeliana del Libano per sradicare da quei territori i palestinesi di Arafat, già organizzati militarmente e usi a lanciare missili sul Nord di Israele per gridare al mondo le ragioni della diaspora palestinese. Folman era dunque tra quei ragazzi impreparati e superarmati, così simili ai soldati di oggi a Gaza, che irruppero con i carri armati a Beirut Ovest nel settembre del 1982. Folman era anche tra coloro che circondarono i campi profughi palestinesi di Sabra e Shatila per controllarli ed era anche tra chi, privi di ordini dei superiori, si voltarono dall’altra parte mentre l’ esercito falangista, cioè dei cristiani maroniti,  entrava in quel miserabile campo affollato soprattutto di donne e bambini per massacrarne a sangue, indisturbati per tre giorni di fila, più o meno 3.000. Più o meno, perché mentre delle vittime delle Twin Tower di New York conosciamo l’esatto numero, quelle di Sabra e Chatila sono uno dei molti buchi neri della nostra informazione. E quindi della nostra coscienza. Sappiamo che sono morti 6 milioni di ebrei nei campi di sterminio nazisti, ma non ce n’è mai fregato nulla di sapere anche quanti “zingari”, quanti omosessuali equanti prigionieri russi siano pure stati massacrati dai nazisti. Tanto meno ci frega qualcosa sapere di quante decine di milioni di esseri umani i tedeschi hanno provovato la morte in URSS, che abbiamo invaso con loro….

Dopo avere lungamente rimosso quegli orrori e quel trauma. “Valzer con Bashir” è il modo di Folman “per riprendersi la giovinezza, la memoria, la sofferenza di allora, chiedendo aiuto alla psicanalisi, andando alla ricerca dei suoi ex commilitoni dimenticati, che pur riluttanti, sono tornati per lui a ricordare gli incubi sepolti”. Lo spettatore resterà certamente inchiodato alla poltrona dallo sgomento nel vedere che un commilitone di Folman di quel tempo a Beirut Ovest racconta della telefonata ad Ariel Sharon, detto “Arik”, allora ministro della Difesa, “per segnalargli che correvano voci di un massacro, che gli spari e le grida che provenivano dal campo erano incessanti, e lui risponde educato soltanto «grazie per avermi informato»”. Scrive Natalia Aspesi dei testimoni di allora e protagonisti del film di oggi. “C’ è chi non può dimenticare il gruppo di bambini e donne terrorizzati che escono dalle miserabili baracche a mani alzate come i piccoli ebrei evacuati dal ghetto di Varsavia, chi di notte è assalito dall’ incubo di una muta di cani feroci che lo assediano e gli paiono quelli che aveva dovuto uccidere perché non abbaiassero durante le manovre. Riaffiorano immagini surreali, ipnotiche, collegate a indecifrabili angosce, una folla di donne velate di nero che corrono piangendo tra le rovine, un soldato israeliano rimasto solo sotto il fuoco palestinese che riesce a gettarsi in mare e immagina di essere salvato da una immensa figura di donna”.


La realtà irrompe senza i veli onirici dei disegni da cartoon nel paio di minuti di riprese video, spaventose: si vedono le poche donne sopravvissute che “vagano come impazzite, urlando, tra montagne di cadaveri, corpi torturati, fatti a pezzi, uomini donne, vecchi, bambini”. Scene che ci fanno inevitabilmente pensare a Gaza di oggi, così che le vecchie immagini di un quarto di secolo fa diventano il replay di un passato che non passa ed è di nuovo presente. E Folman rincara la dose: «Voglio che con queste immagini la gente si convinca che questo orrore [ un massacro che durò tre giorni, sempre indisturbato] è veramente accaduto e che noi israeliani, non impedendolo, ne siamo stati in parte responsabili».
Centinaia di migliaia di persone scesero in piazza per protesta anche in Israele, tanto che il governo fu costretto a creare una commissione di inchiesta. Natalia Aspesi ricorda e conclude: “Sharon fu giudicato colpevole di non aver fatto abbastanza per fermare una strage dal momento che ne era stato informato. Dichiarato non idoneo a comandare dovette dimettersi con il divieto a ricoprire di nuovo quella carica. Nel ’96 divenne ministro degli Esteri e nel 2001 divenne primo ministro”, in tempo per dare vita al famoso Muro.


Un Muro che è diventato anche oggetto di un altro bel film: “Il Muro di Ferro”, titolo originale è “The Iron Wall”, che ripercorre le tappe della colonizzazione israeliana dei territori palestinesi e mostra come la costruzione del Muro è solo la tappa per ora finale di un processo iniziato molti anni fa. Vale la pena riportare le parole di apertura del film, pronunciate da un leader sionista già nel 1923: « “La colonizzazione sionista nella terra di Israele può solo arrestarsi o procedere a dispetto della popolazione nativa palestinese. Questo significa che può procedere e svilupparsi solo con la protezione di una potenza indipendente – dietro un muro di ferro, che i nativi non potranno penetrare.” con queste parole, nel 1923, Vladmir Jabotinsky indicava la strada per la colonizzazione della Palestina». Come si vede, a parte le chiacchiere dei nostri buonisti e delle varie Annunziate da salotto tv, il programma di cacciare i palestinesi dalle loro terre e dalle loro case, programma di cui si sono vantati in seguito i vari Dayan ed Eitan che lo hanno messo in pratica,  è nato ben prima che l’Onu dichiarasse la nascita dello Stato di Israele e del mai venuto al mondo Stato della Palestina.
Per chi vuole saperne di più su questo film ecco qualche link:
http://video.google.it/videosearch?hl=it&q=%22Iron%20wall%22&lr=lang_it&um=1&ie=UTF-8&sa=N&tab=wv#q=%22Iron%20wall%22&hl=it&emb=0
http://www.theironwall.ps/links.html
http://www.theironwall.ps/articles.html


Per quanto riguarda invece “Il giardino dei limoni” ( http://www.youtube.com/watch?v=YIoowHIpUT0 ), credo che la migliore sintesi l’abbia fatta Wlodek Goldkorn, cosmopolita ebreo di origine polacca e capo della sezione Cultura de L’espresso, sul sito di quel settimanale. Ecco cosa ha scritto: “Un consiglio a tutti. Andate a vedere “Il giardino di limoni”, il bellissimo film di Eran Riklis. La storia è semplice: il ministro della Difesa di Israele prende casa in un luogo al confine con i territori palestinesi. Si trova come vicina una vedova palestinese che coltiva un giardino di limoni. I servizi segreti israeliani pensano che in quel giardino potrebbero un giorno, ipoteticamente, nascondersi dei terroristi… Ne viene fuori una pellicola piena di sfacettature e recitata divinamente. Soprattutto: il regista Riklis è riuscito a fare un ritratto quasi perfetto della società israeliana, quando ha a che fare con i palestinesi. C’è paranoia, ottusità, cinismo, fede assoluta nella forza, disprezzo degli altri. C’è l’idea che tutto è permesso (siccome alla festa del ministro mancano i limoni, si va nel giardino della vicina a raccoglierli). C’è anche un triste ritratto della società palestinese: dove le donne sono private di ogni diritto e dove regna una retorica verbosa quanto inutile, unita anch’essa a un profondo cinismo e disprezzo degli altri”.
Goldkorn conclude dicendo che “è un peccato, che il film sia stato doppiato e non mandato in sala in versione originale con sottotitoli. Si perde il fatto che gli ebrei parlano l’ebraico, gli arabi l’arabo etc.”. Molto bella comunque la colonna sonora e bella e portentosa l’attrice palestinese israeliana Hiam Abbas.


Il film “Private” narra la vita di una famiglia musulmana che vive nei Territori Occupati e si vede occupare da un gruppo di soldati israeliani anche la casa. E i soldati obbligano i padroni di casa a vivere esclusivamente in  salotto. Sorprende scoprire che si tratta dell’opera prima del figlio di Maurizio Costanzo, Saverio, che ha saputo mettere in scena finalmente qualcosa di diverso dal diluvio di produzioni nostrane tutte sulla famiglia, l’amore, i vizi e le virtù degli italiani. Molto coraggiosa la scelta di candidare “Private” all’Oscar per l’Italia per giunta a fronte di una alternativa come “Manuale d’amore”, candidatura poi ritirata perché s’è scoperta che le regole vietano la partecipazione a film stranieri in cui si parlasse una lingua diversa da quella del Paese produttore del film. Ecco un link utile per chi vuole saperne di più: http://cinemascope85.wordpress.com/2007/02/19/private-saverio-costanzo-2004/
Chi vuole tentare di capire anche ciò che per noi è incomprensibile può vedere Paradise Now. E’ la storia di Said, un terrorista palestinese di Nablus che si risolve a una missione suicida a Tel Aviv. Può parere strano o inaccettabile, ma il ritratto che ne esce è di un uomo che sceglie di sacrificare la propria vita per i suoi ideali e per il suo popolo e per riscattarsi dall’onta di avere avuto un padre che ha collaborato con gli israeliani. La narrazione del palestinese Hany Abu-Assad  è avvincente e racconta le ultime 48 ore del kamikaze Said e del suo amico Khaled, nella loro “missione santa” verso la morte, i riti della preparazione fisica e spirituale, compreso lo scatto della foto da guerriero che verrà poi affissa in città e il video per i fedeli islamici e i famigliari. Questo un link del trailer: http://www.metacafe.com/watch/113201/paradise_now_movie_trailer/


Il film La porta del Sole – titolo originale Bab el Shams – racconta storie di palestinesi, dalla Galilea ai campi profughi del Libano. Storie di vite segnate dallo cognizione del dolore, non appreso dai libri ma vissuto in prima persona per tutta la vita, ma percorse anche da grandi speranze, amori straordinari e non meno intensi delle sofferenze patite. Il crisma della condizione umana è incarnato da personaggi emblematici della Storia di un intero Popolo: Younes l’indomito combattente per la libertà; Nahila, sua giovane e coraggiosa sposa; Khalil, che dopo aver vissuto il massacro di Sabra e Chatila assiste Younes, ormai in coma irreversibile, nel tragicamente noto Galilea Hospital di Beirut. Qui leggete una recensione:  http://www.ilcircolo.net/lia/673.php . E qui una recensione di Antonio Tabucchi che però parla anche di altri tre film di altri generi: http://www.cinemah.com/videosofia/riflessi/index.html
Qualche trailer lo potete trovare qui: http://video.google.it/videosearch?hl=it&q=il%20film%20%22Bab%20el%20Shams%22&lr=lang_it&um=1&ie=UTF-8&sa=N&tab=wv#q=il%20film%20%22Bab%20el%20Shams%22&hl=it&emb=0


Infine il film “Occupation 101″. Si tratta di un interessante documentario dove a parlare sono palestinesi, israeliani e cittadini di altri Paesi, giornalisti, attivisti, storici, politici, capi religiosi, compresi Ilan Pappe, Rashid Khalidi, Noam Chomsky, Phyllis Bennis, Jeff Halper, Amira Hass,  Iyad Sarraj e Yael Stiensulle. Il tema sono le cause storiche del conflitto israelo-palestinese, la vita sotto il controllo militare israeliano, il ruolo degli Stati Uniti nel conflitto e gli elementi che ancora ostacolano il raggiungimento di una pace duratura e giusta. Ve ne propongo tre link: http://video.google.it/videosearch?hl=it&q=%22Occupation%20101%22&lr=lang_it&um=1&ie=UTF-8&sa=N&tab=wv#q=%22Occupation%20101%22&hl=it&emb=0
http://vincenzobellomo.splinder.com/post/12350357/Occupation+101
http://www.occupation101.com/

233 commenti
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  1. alex
    alex says:

    @ Wurstel & Peot (111)
    “Non c’è mai stata da parte Palestinese, o da frange di essa, la volontà di arrivare ad una pace vera e duratura”.
    – – – – – – – –
    Tipico esempio di comicità yiddish involontaria…l’ennesima “kabbalahta”, insomma…

  2. gli ebrei dei campi di concentramento
    gli ebrei dei campi di concentramento says:

    xNicotri
    Lei svia, scivola come un’ anguilla.
    Per esempio non si risponde a certe mie domande.
    Al contrario si ritorna molto volentieri ai soliti discorsi e alla solita solfa di Dajan, Ferrara e Nierenstein

  3. gli ebrei dei campi di concentramento
    gli ebrei dei campi di concentramento says:

    xNicitri
    Cosi lei ha dimostrato il suo vero volto, il volto di un vigliacco, miserabile e fallito.

  4. gli ebrei dei campi di concentramento
    gli ebrei dei campi di concentramento says:

    Cancelli quello che vuole.
    La sua viltà, non la potrà mai cancellare.

  5. alex
    alex says:

    @ Pescespada & Matzoh (105)
    “…e con questo affanculo a tutti gli idioti di questo blog”.
    – – – – – – – –
    ecco, appunto, vada caro, vada…

  6. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x “gli ebrei dei campi di concentramento”.

    Grazie anche per le sue cortesi parole.
    Non credo sentiremo la sua mancanza.
    pino nicotri

  7. Zeev Sternhell : sionismo coloniale - Iin Cisgiordania ci sono 500.000 coloni sempre più fanatici e minacciosi: ormai fuori controllo
    Zeev Sternhell : sionismo coloniale - Iin Cisgiordania ci sono 500.000 coloni sempre più fanatici e minacciosi: ormai fuori controllo says:

    1 in Cisgiordania ci sono 500.000 coloni sempre più fanatici e minacciosi: ormai fuori controllo

    2 Il sionismo coloniale ha reso di fatto impossibile la creazione di due stati: in questo senso i veri antisionisti( e antisemiti) sono proprio coloro che continuano a negare l’occupazione e a difendere i settler: destra nazionalista , messianici e sionisti evangelici perchè aprono le porte allo stato bimazionale (o all’opzione giordana)

    Zeev Sternhell : sionismo coloniale
    http://www.haaretz.com/hasen/spages/1029366.html

    http://www.haaretz.com/hasen/spages/1025210.html

    Ps sintetizzati questi articoli in italiano qui
    http://frammentivocalimo.blogs…..+coloniale

  8. gli ebrei dei campi di concentramento
    gli ebrei dei campi di concentramento says:

    xNicotri
    e come potreste sentire la mia mancanza, cosi come siete abituati, fà sempre bene liberarsi di chi vi ricorda ogni tanto le tante bestialità vomitevoli , sempre a senso unico di questo blog.
    E con questo ho chiuso.

  9. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x “gli ebrei dei campi di concentramento”

    Sperando che almeno lei sia di parola, mi fa piacere apprendere che trova giustamente siano bestialità vomitevoli le linee programmatiche della politica ferocemente antipalestinese esposte e messe in atto dai vari Ben Gurion, Golda Meir, Leibowitz, Dayan (strano che un “ebreo” come lei lo scrica con la j. Non trova?), Eitan, ecc.
    Cave canem.
    nicotri

  10. gli ebrei dei campi di concentramento
    gli ebrei dei campi di concentramento says:

    XNicotri
    Se io avessi voluto correggere i suoi errori , di nomi scritti sbagliati ecc., mi sarei passato il tempo.
    Lei non ha altro, ed è lei che come un cane arrabbiato con la bava in bocca, si attacca a cose senza senso.
    Veramente la consideravo un pò più intelligente.

  11. gli ebrei dei campi di concentramento
    gli ebrei dei campi di concentramento says:

    xNicotri
    Guardi , oltre ciò, che Dajan si scrive , come scritto da me.
    Dunque ancora una volta lei sbaglia.
    Ma và…….và. passi lunghi e ben distesi.

  12. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    Secondo me il povero ragazzo sta cominciando a capire che la propaganda gli ha fatto sorbire un sacco di cazzate in questi anni: altrimenti non si spiega come mai – pur avendo appurato che qui i trolls non funzionano – non riesca a staccarsi dal blog…

  13. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Non so quanti idioti frequentino il blog, ma sono certo che uno c’è, un superturboidiota che cambia nick ogni tre giorni e dopo tre righe tutti sanno che è sempre il solito idiota, più idiota di cosi….!!!!

    Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.i

  14. Faust  x   l EX rompicoglioni del blog
    Faust x l EX rompicoglioni del blog says:

    … si vabbe!!! ma quanno tte ne vai a farti fottere?¿? o dobbiamo usare …. una bbbella bombetta al fosforoooo?¿?¿ … alla sera prima di addormentarti, guardati le foto dei bambini fosforati, corpi neri bruciati…. cosa dici rodolfo è meglio essere bruciati o gassificati?¿? cchi sta bruciando fosforati dei poveri e innocenti bambini… ora piccoli e piccolissimi… nella prima Intifada gli spezzavate le braccine a ragazzi dai 12 anni in su!!! con le armi chimiche usate in questo ultimo atto genocida… avete abbassato leta dei bambini da bruciare… cosa dici rodolfo erano meglio i forni o i fiammiferi umani… in ogni caso abbiamo capito che sei uno che ci vede bbene… meglio di tutti noi poveri deficenti…. eallora xcche non vedi un ppo dannnnaa afffanculo, idiota! Se è spenta la luce affanculo vvacci a tastoni… idiota!!!
    Faust

  15. gli ebrei dei campi di concentramento
    gli ebrei dei campi di concentramento says:

    x115 e 114
    ma voi non conoscete il senso della vergogna?
    Fate un piccolo sforzo (o grande) e rileggevi i vostri post,
    non provate vergogna di voi stessi?

  16. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x post 117

    Scusi, non vorrei pare scortese, ma non aveva detto che andava a farsi fottere, pardòn a vomitare da un’altra parte? E allora vada, no, che aspetta? Anzi: “vadi, vadi”. Biglietto di sola andata.
    nicotri

  17. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Perfino Moshe Dayan era meno idiota di questi idioti: infatti nel 1981 fondò Telem, un nuovo partito, che aveva in programma IL RITIRO UNILATERALE DALLA CISGIORDANIA E DALLA STRISCIA DI GAZA!
    Altro che le stronzate di questi cioccolatai al fosforo bianco.
    pino

  18. alex
    alex says:

    @ Pietro (99)
    Direi di no. Il suo ragionamento mi sembra quello dei negazionisti che, di fronte a sei milioni di sterminati (senza contare i diversi a vario titolo), dicono che “in realtà sono stati molti ma molti di meno (poco cambia, dal mio punto di vista, anche fossero stati 5.999.999) e che quindi la propaganda, a mente fredda, eccetera eccetera.

  19. Dayan era anche meno prete di questi rabbini razzisti
    Dayan era anche meno prete di questi rabbini razzisti says:

    Da Wikipedia:
    Dayan combinò un’identità laica, da membro di un kibbutz ed un certo pragmatismo, con un profondo amore, quasi mistico, per il popolo ebraico e per la terra d’Israele. Pare che, vedendo la folla di religiosi ebrei che si affollava sulla Spianata del Tempio dopo la conquista di Gerusalemme nel 1967, abbia domandato «Dove siamo? In Vaticano?». Più tardi FECE RIMUOVERE LA BANDIERA ISRAELIANA dalla Cupola della Roccia. Ritenendo che la Spianata del Tempio fosse più importante come luogo storico che come luogo sacro, ne affidò il controllo amministrativo ad un consiglio MUSULMANO.
    ……………………….
    Il tutto maiusolo è mio, non di Wikipedia.
    Shalom

  20. I disturbatori sono gente usata da....
    I disturbatori sono gente usata da.... says:

    Comunicato HonestReportingItalia

    Vorrei ricordarvi che l’efficacia della nostra iniziativa è strettamente legata al numero delle lettere inviate ai media. Vi invito pertanto personalmente ad un’attiva partecipazione, tramite le vostre lettere, ogni qualvolta riceverete il comunicato.

    Comunicato Honest Reporting Italia 21 gennaio 2009
    Notizie dal Medio Oriente: va in scena “l’olocausto palestinese”

    …. riteniamo che con questa operazione di paragonare quanto sta avvenendo a Gaza e Cisgiordania con la Shoah, si sia veramente superato ogni limite di decenza, di civiltà, di umanità, di rispetto. Riteniamo che un’operazione del genere, spacciata come la solita “legittima critica”, sia la più lampante manifestazione di odio antiebraico che si possa concepire. Vi invitiamo pertanto a farvi sentire massicciamente scrivendo a info@notiziedalmediooriente.it.

    Invitiamo i nostri lettori a scrivere ai mass media per protestare contro servizi scorretti e faziosi, e a inviarci copia dei loro messaggi e delle eventuali risposte ricevute, presso HR-Italia@honestreporting.com

    HonestReportingItalia vi invita inoltre a proporci eventuali critiche ai media per una possibile inclusione nei futuri comunicati. Assicuratevi di includere l’URL dell’articolo in questione o l’articolo stesso e invialo a: HR-Italia@honestreporting.com

    Avvertenza importante per i soci:
    Si prega di non copiare e di non spedire mai l’intero messaggio ai media.
    Puoi copiare dati ed esempi di lettera. Il messaggio intero è rivolto solo a te e contiene dati che non riguardano i giornalisti.

    Il nostro sito/libreria Israele – Dossier è dedicato alle informazioni dettagliate, dati storici e geografici sul conflitto medio orientale.

    * Vi consigliamo di scrivere sempre con le proprie parole; inoltre potete finire la vostra lettera con: “Gradirei una risposta che mi aiuti a capire come un giornale notoriamente equilibrato e pertinente come il Vostro possa cadere in questi grossolani errori”.

    AVVERTENZA PER I SOCI
    Ogni lettera inviata ai giornali, ogni scambio che eventualmente si instauri con i giornalisti, sono rigorosamente individuali. In tali lettere si deve fare riferimento esclusivamente all’articolo o al servizio che si vuole criticare, e non ad eventuali lettere di/risposte ad altri soci di cui si sia venuti a conoscenza. L’uso di questo genere di scorciatoie è fortemente controproducente e va assolutamente evitato. Dichiararti come parte di un gruppo organizzato diminuisce l’impatto della campagna.

    ———————————————————————————————-
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    (C) 2006 Honestreporting – Tutti i diritti riservati

  21. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    Honest reporting, già… nomen omen… Berlusconi allora è un altissimo, trinariciuto uomo politico che guarda solo all’interesse del Paese.

    Maurizio Gasparri è il più intelligente e simpatico di tutti… E Bush merita il Nobel per la pace, così come Avigdor Lieberman…

    Dimenticavo, quella di Gaza, ovviamente, era una missione umanitaria …

  22. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    trovo sbagliato cancellare i messaggi senza lasciarne traccia perché non è più possibile capire a cosa si riferiscono i messaggi successivi. Non sarebbe possibile cancellare il testo lasciando però mittente, ora e numero del messaggio cancellato? Un cordiale saluto U.

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Tipico esempio di come non si debbano prendere alla lettera le dichiarazioni, coe qualcuno (senza fare nomi) fa sistematicamente: leggersi il post 120 di Pino, dove Moshe Dayan, udite udite, parla di ritiro da Gaza e Cisgiordania. Lo avrà dichiarato a causa di una sopravvenuta demenza senile?
    O piuttosto perchè avrà capito che era la cosa più saggia da fare?
    Lo è ancora adesso, si fa ancora in tempo a sbatter fuori i coloni dalla Cisgiordania.
    Mentre scrivo, bbc parla di un assassinio di bambini in una nursery in Belgio.

  24. Vox
    Vox says:

    @ Honest reporting

    Grazie per l’indicazione dei siti e degli e-mail. Li useremo per inviare tutto il nostro massiccio appoggio al popolo PALESTINESE,
    per l’olocausto di cui e’ oggetto da 60 anni a questa parte.

  25. Vox
    Vox says:

    La persona che ha mandato i post 113 e 117 credo sia il nostro vecchio Rodolofo, alias…(un centinaio di nicks). Certe frasi sono le stesse, come ad esempio “passi lunghi e distesi” et similia.

  26. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    Honest reporting… mmmm….. vista la qualità ed il livello degli “agenti” sui blog mi sa che dietro c’è il vecchio Pio Pompa: lo ricordate…?

  27. Pietro
    Pietro says:

    @ Alex

    Mi dispiace, ma lei sta travisando completamente il mio discorso. Mi mette in bocca cose che non ho mai detto. Mi spiego meglio.
    Nessuna intenzione da parte mia di negare che a Gaza in questi giorni il conflitto sia stato qualcosa di tremendo, che ha seminato morte e distruzione.
    Nessuna intenzione da parte mia di negare che su Israele siano piovuti tanti missili. Quanti? Con precisione, non lo so. Non li ho contati, non so se è stato un diluvio o una “pioggerellina”…

    Ciò che volevo argomentare insieme a Nicotri è che il reportage di Lorenzo Cremonesi ha messo in evidenza alcune cose che, nei giorni scorsi, non sono state riportate da altri organi di informazione. Ossia che il numero di morti è diverso da quanto è stato detto in questi giorni e che gli ospedali di Gaza non erano così affollati.

    Semplicemente, mi domandavo come e perché siano uscite certe cifre, chi le abbia messe in giro e chi le abbia raccolte senza verificarle… Le stime che abbiamo letto nei giorni scorsi parlano infatti di 1300 morti, ma Cremonesi dice che non supererebbero i 600. Allora, le opzioni possono essere:
    1) Chi ha contato i morti era ubriaco e ha raddoppiato la cifra;
    2) Chi ha contato non sapeva contare;
    3) Chi ha contato ha amplificato le cifre per dare un quadro ancor più terrificante della situazione.

    In quest’ultimo caso io ci vedo ciò che reputo propaganda ed una strumentalizzazione del dolore del popolo palestinese, già di
    per sé enorme. Se lei ci vede dell’altro, mi dica qual è il suo punto di vista.
    Non per questo, comunque, la tragedia di Gaza, presa a sé, è meno terribile… In quest’ultimo caso, del resto, sono d’accordo con quanto dice Nicotri, nel senso che detesto anch’io la contabilità dei morti in sé. La tragedia resta tale e, infatti, non se si è accorto di quanto ho scritto: che anche la morte di una sola persona è una cosa sconvolgente.
    Per questo respingo certi giudizi e chiedo l’aiuto e la solidarietà di CONTROCORRENTE.
    Un saluto

  28. marco tempesta
    marco tempesta says:

    En 2008, l’immigration a augmenté de 75% en Italie, soit 36 939 clandestins arrivés par bateau. (L’Express. france)
    ————-
    37.000 clandestini arrivati a Lampedusa nel 2008.
    Vengono qui per essere rimandati indietro, sempre se riescono ad arrivarci e non muoiono per strada.
    L’Europa è arrabbiata con noi per il cattivo trattamento che diamo a chi arriva. Dovrebbe essere arrabbiata con i governi africani criminali, ancor di più.

  29. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Pietro

    Il motivo per cui le cifre sui morti e su tutto il resto del disastro a Gaza sono state forse imprecise è UNO SOLO: IL RIFIUTO DELLE AUTORITA’ ISRAELIANE DI LASCIARVI ENTRARE I GIORNALISTI. Punto e basta. E’ inutile cercare di girare la frittata o avere già la memoria corta, anzi cortissima. Il governo israeliano se n’è fregato anche dell’ordine della Suprema Corte di far entrare i corrispondenti esteri perché verificassero da vicino lo svolgimento dell’offensiva. Segno evidente che i militari NON volevano testimoni. Far finta di non capirlo non è onesto.
    Mi pare ozioso in queste condizioni pretendere che la preoccupazione dei poveri disgraziati da Gaza sia solo quella di fornirci le prove esatte di tutto ciò che si dice o che dicono che si dice o che dicono loro. Forse dovremmo essere un po’ meno presuntuosi, non crede? E poi, con tutte le balle che abbiamo raccontato su ciò che abbiamo combinato noi italiani in guerra o nelle colonie, direi che non possiamo pretendere molto dagli altri. Non trova? Per non dire delle balle che abbiamo raccontato sull’Iraq e che continuiamo a raccontare sulle “atomiche” dell”Iran e della Corea del Nord.
    Il numero dei missili Qassam lanciati su Israele lo trova specificato mese per mese in un link della precedente puntata, se non ricordo male. Si tratta di un video su Youtube in lingua tedesca. In ogni caso tutti i missili messi assieme nei vari anni hanno ucciso dalle 3 alle 17 persone, la cifra non è né chiara né certa, o almeno non sono riuscito a stabilirla con certezza io: un po’ come a Gaza nonostante Israele sia moooolto più efficiente e meno devastata. Strano, no? E comunque i Qassam sono arrivati DOPO i missili lanciati dagli elicotteri israeliani per accoppare chi veniva deciso dal loro governo, con un enorme “contorno” di vittime civili innocenti, “contorno” moooolto più grande dei 3 o anche 17 israeliani vittime dei Qassam. Le ricordo che quando i palestinesi lanciavano solo pietre, nella prima Intifada, i militari furono sorpresi dalle telecamere di un giornalista mentre spaccavano le braccia di un ragazzo e si scoprì che c’era l’ordine preciso di spezzare le braccia ai lanciatori di pietre. Non so se lei si rende conto dell’orrore di un tale modo di fare e della ridicola disonestà dell ‘aver accusato di antisemitismo le tv, compresa la Rai, che mandarono in onda quel filmato.
    Lei però non mi pare abbia risposto alla mia domanda: cosa risponderebbe se qualcuno dicesse che Israele usa come scudi umani gli abitanti di Sderot e Ashkelon, visto che non li sgombera come ha invece fatto con i coloni?
    Un saluto.
    pino nicotri

  30. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Erano la ripetizione uno alla volta delle cose affermate in blocco nel post n. 66, che ho lasciato. Più minchiate simili e un tentativo di ripetere la stessa solfa ponendo la domanda retorica “l’antisemitimo c’è o no?” per poi pretendere che diventasse questo il nuovo centro della “discussione”, se così possiamo chiamare l’evidente voler far deragliare il tutto.
    Dimenticavo: c’erano anche offese un po’ a tutti, sia ai singoli che al blog in blocco. Se ho tempo magari rimetto in rete i post del prode combattente diversi dalla ripetizione punto per punto del 66. Ma non c’è dentro nulla che non sia la solita fuffa, nulla di cui si possa discutere.
    Un saluto.
    pino

  31. Vox
    Vox says:

    che gli ospedali di Gaza non erano così affollati.
    @ Pietro

    Nooo…. Forse perche’ la gente non arrivava tutta intera, cosi’ ne potevano mettere di piu’ insieme su un letto?…

    O forse chi ha scritto una cosa del genere cerca di far credere che la colpa di Israele non sia poi tanto grave?

    I reportage e le foto che abbiamo visto nelle ultime 3 settimane hanno mostrato che nei (pochi) ospedali rimasti in piedi e con un po’ di corrente ancora funzionante, a Gaza non solo non c’era piu’ posto per tutti i feriti, ma che molti malati ricoverati per altri motivi (problemi cardiaci, donne partorienti, malati cronici eperfino di tumore) venivanorispeditia casaper lasciare spazioalleemergenze. E malgrado questo, molti feriti sono morti per l’impossibilita’ di ricevere assistenza. Un testimone oculare ha detto che non c’era piu’ nemmeno un solo lenzuolo pulito, erano tutti inzuppati di sangue e riusati…

    Questa conta, se il numero dei morti sia 1500 oppure “solo” 600, e’ atroce. A parte il fatto che e’ una cifra presa a casaccio, non capisco quanto possa essere attendibile la fonte (ovverola fonte di quella fonte).

    Appena qualche giorno fa altre fonti, incluse quelle occidentali, la Croce Rossa, l’ONU, le ONG, ecc. riportavano oltre i 1500 morti, con un margine di errore per difetto, dovuto al fatto che molti dei 5000 feriti erano gravissimi e moribondi.

    Agli israeliani non piacerebbe, credo, se ci mettessimo a disquisire se i nazisti abbiano sterminato 6 milioni di ebrei, o “solo” un milione. Non gli piace talmente tanto, che quegli storici che osano rovistare fra i documenti e mettere in dubbio la cifra del 6(nonil fatto in se’), vengono trascinati in tribunale e perfino condannati “per negazionismo”.

    Pero’ se la stessa cosa si fa con gli altri, quelli che non hanno la fortuna di essere ebrei, allora non fa niente. Si puo’ tranquillamente negazionare a volonta’.

    Il punto e’ che, anche se fosse vero che siano morti “solo” un milionedi ebrei tra il 1939 e 1945, la colpa dei nazisti non sarebbe minore neanche di un grammo. Idem per Israele.

    Dietro a certi dettagli si finisce col perdere la visione dell’insieme. Un insieme esecrabile e criminale, anche e soprattutto perche’ sono ben 60 anni che va avanti cosi’.

    Nessuno ha il diritto di fare cose del genere, nemmeno chi le ha subite in passato (e per un tempo assai piu’ breve). E gli attacchi di anti-semitismo non “attaccano” piu’.

  32. Vox
    Vox says:

    In ogni caso tutti i missili messi assieme nei vari anni hanno ucciso dalle 3 alle 17 persone,
    @ Pino

    Da Haaretz: in 10 anni, 13 morti per razzi Qassam.

  33. marco tempesta
    marco tempesta says:

    A proposito di giornalisti a Gaza:
    che mi risulti, BBC ha una sede a Gaza City e comunque sul sito bbc news ci sono interviste con palestinesi di Gaza, sul tema attuale. Dalle interviste emerge un distacco tra la popolazione e Hamas, dove Hamas sembra sopportata più che sostenuta. Posto solo un link, ma ci sono altri articoli sul tema, tutti interessanti e, mi sembra, abbastanza neutri. Non posto altri links, perchè la stampa svizzera e francese fa capo a Reuters e France Presse, dove Reuters è leggibile anche in italiano. Trovo BBC più aggiornata e completa, in ogni caso.

    http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/7837356.stm

  34. gli ebrei dei campi di concentramento
    gli ebrei dei campi di concentramento says:

    Erano la ripetizione uno alla volta delle cose affermate in blocco nel post n. 66, che ho lasciato. 133

    MENZOGNA

  35. gli ebrei dei campi di concentramento
    gli ebrei dei campi di concentramento says:

    xUroburo
    Se avesse lasciato quei post, la discussione sarebbe stata molto interessante.Purtroppo il blogmaster ha voluto bloccare tutto.
    Lui può fare e sfare, è un suo diritto , di cui se ne approfitta a piene mani. Vergogna

  36. gli ebrei dei campi di concentramento
    gli ebrei dei campi di concentramento says:

    Nooo…. Forse perche’ la gente non arrivava tutta intera, cosi’ ne potevano mettere di piu’ insieme su un letto?…


    Perchè, lei ha visto? Sa qualcosa?

  37. gli ebrei dei campi di concentramento
    gli ebrei dei campi di concentramento says:

    O forse chi ha scritto una cosa del genere cerca di far credere che la colpa di Israele non sia poi tanto grave?

    – Mica sono tutti come lei.
    Qualcuno dice anche la verità.

  38. Caro Pietro, e se i qassam fossero invece gli isralieni a lanciarseli spesso e volentieri?
    Caro Pietro, e se i qassam fossero invece gli isralieni a lanciarseli spesso e volentieri? says:

    ttp://www.youtube.com/watch?v=WVPlLD-wt7A&feature=related

  39. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Quindi l’articolo di Cremonesi sul Corriere è da considerarsi una bufala e le interviste pilotate? Meglio saperlo, così ci si può regolare, quando si legge la firma Cremonesi.

  40. Pietro
    Pietro says:

    x Nicotri e Vox

    Lorenzo Cremonesi è entrato negli ospedali di Gaza. Il suo reportage viene da lì… O sospettate che sia inventato tutto?? O conta solamente quello che dite voi, in base alle vostri fonti??
    Io ho posto semplicemente una questione, sulla quale sto cercando di dialogare, riferendomi a quello che ha riportato un rispettabile collega di Nicotri, dopo averlo vagliato personalmente… tentare di capire non è presunzione, fatto salvo che quanto accaduto a Gaza è tremendo.

    Per certi versi, tra l’altro, dovremmo sperare che i morti non siano 1300 o 1500, ma molti di meno. Perché è vero che è sempre brutto fare la contabilità dei morti, ma se questi sono di meno, meglio così… Ci saranno meno famiglie a piangere i loro cari, nonostante ci sia molto da piangere a Gaza… ma auguriamocelo che Cremonesi abbia visto e contato il giusto!

    Infine, mi dica lei, con la sua domanda, dove vuole arrivare… Non ne capisco molto il senso, francamente. Così, su due piedi, le dico che sbaglierebbe se qualcuno pensasse una cosa del genere

  41. Uroburo
    Uroburo says:

    PER ANITA
    Cara signora,
    trovo molto poco condivisibile il suo messaggio n. 52.
    Io non voglio affatto offendere il nostro buon marco tempesta invitandolo a continuare ad occuparsi di figa. Al contrario vorrei invitarlo a continuare ad occuparsi di un argomento nel quale ha dimostrato notevoli competenze ed approfondite conoscenze, evitando di avventurarsi in un campo, quello del Medioriente, del quale non sa nulla e nel quale non fa altro che ripetere affermazioni (sioniste) assolutamente prive di senso della realtà.
    Il problema qui non è se il marco tempesta (ma il discorso vale paro, paro anche per lei ed altri) ha una visione chiara: io potrei avere una visione chiarissima anche dicendo che 2+2=5. Il discorso è che il marco tempesta è certamente libero di dire tutto quel che pensa, anche delle solenni caxxate, ma a mia volta anch’io ho diritto di dimostrare che le sue affermazioni sono solenni caxxate.
    Come le ho detto questo vale anche per lei.

    Se lei manda in rete un messaggio in cui si dice che Gerusalemme è la capitale degli ebrei ininterrottamente da 3300 anni senza neppure una riga di commento io ne deduco che lei condivide questa affermazione, che è una solenne caxxata. Non perché lo dico io ma perché lo dicono i fatti storici.
    Oppure prendiamo un altro esempio: l’affermazione sua, ed anche del marco tempesta, che Hamas usa i civili come scudi umani. A prescindere dal fatto che anche gli issraeliani usano abitualmente i civili come scudi umani (cosa sulla quale una fascista reazionaria come lei chiude ovviamente gli occhi), resta il fatto che questo comportamento di Hamas in nessun modo autorizza gli issraeliani a trattare tutti, civili e resistenti, come un tutt’uno su cui scaricare la propria ferocia.
    Le ripropongo come confronto una situazione della vita civile: se cinque banditi entrano in un supermercato e prendono in ostaggio dieci civili, la polizia (tranne ovviamente la vostra) non può ammazzare tutti insieme ostaggio e civili ma deve catturare (o al limite uccidere) gli uni senza danneggiare gli altri.
    Gli issraeliani hanno ucciso un migliaio di donne e bambini per uccidere (secondo i loro dati che io giudico falSSi) circa cinquecento miliziani di Hamas. Il che vuol dire che quelli che voi canaglie naziste usaegetta chiamate danni collaterali in realtà sono le vere vittime della guerra: al massimo i danni collaterali sarebbero i miliziani uccisi visto che sono la netta minoranza (un terzo secondo i vostri dati). Tocca agli issraeliani andare a snidare i miliziani di Hamas, proprio come tocca alla polizia andare a snidare i banditi. Questo dicono le leggi internazionali di guerra delle quali il suo paese di assassini tagliagole se ne infischia come sempre. Il marco tempesta, ovviamente, plaude ….. Sennò che gusto ci sarebbe?
    Adesso si scopre che Guantanamo non era un campo di vacanza come diceva lei con il suo vergognoso amico Pantegana ma un campo di tortura, proprio come dicevo io. Lo afferma, niente meno, che il vostro presidente.
    Siete un popolo che riesce a legalizzare anche la tortura, salvo poi far finta di nulla e passare per democratici. In realtà, proprio come gli israeliani, siete un popolo di assassini tagliagole.
    Il marco tempesta sta dalla vostra parte perché, come lei, giustifica questa violenza bestiale e disumana. Spiacente ma ho tutto il diritto di dirvelo. U.

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