I registi israeliani armati di coraggio e ironia. I loro colleghi palestinesi armati di pazienza e dolore. E una sorpresa anche tra noi

Mentre i cari armati israeliani infuriano a Gaza l’ironia della sorte vuole che il film del regista israeliano Uri Folman  “Valzer con Bashir”, dolente narrazione tramite cartoon della mattanza di Sabra e Chatila del 1982 e fresco vincitore in Israele di ben sei Oscar, vinca anche il Golden Globe battendo sul filo di lana il nostro “Gomorra”. In più, arriva in Italia anche “Il giardino dei limoni”, film nel quale il regista Riklis è riuscito a fare un ritratto quasi perfetto della società israeliana quando ha a che fare con i palestinesi.   Due coincidenze che sembrano una allucinazione collettiva. E due film che vanno ad aggiungersi ai molto belli, impegnativi e sempre molto dolorosi “Iron wall”, “Occupation 101”, “La Porta del sole”, “Paradise now” e “Private”, che in Italia abbiamo snobbato perché mandano in frantumi le verità di comodo, con il rischio di rovinarci la digestioni o di metterci qualche fastidiosa pulce nell’orecchio.
Questo è il trailer di Valzer con Bashir: http://www.comingsoon.it/video.asp?key=1738|1878 , che però a causa delle brevità non rende del tutto l’idea. La rende meglio questo articolo (  http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/01/05/valzer-con-bashir-il-conflitto-sullo-schermo.html ) di Natalia Aspesi.

Ari Folman a 18 anni aveva partecipato all’invasione israeliana del Libano per sradicare da quei territori i palestinesi di Arafat, già organizzati militarmente e usi a lanciare missili sul Nord di Israele per gridare al mondo le ragioni della diaspora palestinese. Folman era dunque tra quei ragazzi impreparati e superarmati, così simili ai soldati di oggi a Gaza, che irruppero con i carri armati a Beirut Ovest nel settembre del 1982. Folman era anche tra coloro che circondarono i campi profughi palestinesi di Sabra e Shatila per controllarli ed era anche tra chi, privi di ordini dei superiori, si voltarono dall’altra parte mentre l’ esercito falangista, cioè dei cristiani maroniti,  entrava in quel miserabile campo affollato soprattutto di donne e bambini per massacrarne a sangue, indisturbati per tre giorni di fila, più o meno 3.000. Più o meno, perché mentre delle vittime delle Twin Tower di New York conosciamo l’esatto numero, quelle di Sabra e Chatila sono uno dei molti buchi neri della nostra informazione. E quindi della nostra coscienza. Sappiamo che sono morti 6 milioni di ebrei nei campi di sterminio nazisti, ma non ce n’è mai fregato nulla di sapere anche quanti “zingari”, quanti omosessuali equanti prigionieri russi siano pure stati massacrati dai nazisti. Tanto meno ci frega qualcosa sapere di quante decine di milioni di esseri umani i tedeschi hanno provovato la morte in URSS, che abbiamo invaso con loro….

Dopo avere lungamente rimosso quegli orrori e quel trauma. “Valzer con Bashir” è il modo di Folman “per riprendersi la giovinezza, la memoria, la sofferenza di allora, chiedendo aiuto alla psicanalisi, andando alla ricerca dei suoi ex commilitoni dimenticati, che pur riluttanti, sono tornati per lui a ricordare gli incubi sepolti”. Lo spettatore resterà certamente inchiodato alla poltrona dallo sgomento nel vedere che un commilitone di Folman di quel tempo a Beirut Ovest racconta della telefonata ad Ariel Sharon, detto “Arik”, allora ministro della Difesa, “per segnalargli che correvano voci di un massacro, che gli spari e le grida che provenivano dal campo erano incessanti, e lui risponde educato soltanto «grazie per avermi informato»”. Scrive Natalia Aspesi dei testimoni di allora e protagonisti del film di oggi. “C’ è chi non può dimenticare il gruppo di bambini e donne terrorizzati che escono dalle miserabili baracche a mani alzate come i piccoli ebrei evacuati dal ghetto di Varsavia, chi di notte è assalito dall’ incubo di una muta di cani feroci che lo assediano e gli paiono quelli che aveva dovuto uccidere perché non abbaiassero durante le manovre. Riaffiorano immagini surreali, ipnotiche, collegate a indecifrabili angosce, una folla di donne velate di nero che corrono piangendo tra le rovine, un soldato israeliano rimasto solo sotto il fuoco palestinese che riesce a gettarsi in mare e immagina di essere salvato da una immensa figura di donna”.


La realtà irrompe senza i veli onirici dei disegni da cartoon nel paio di minuti di riprese video, spaventose: si vedono le poche donne sopravvissute che “vagano come impazzite, urlando, tra montagne di cadaveri, corpi torturati, fatti a pezzi, uomini donne, vecchi, bambini”. Scene che ci fanno inevitabilmente pensare a Gaza di oggi, così che le vecchie immagini di un quarto di secolo fa diventano il replay di un passato che non passa ed è di nuovo presente. E Folman rincara la dose: «Voglio che con queste immagini la gente si convinca che questo orrore [ un massacro che durò tre giorni, sempre indisturbato] è veramente accaduto e che noi israeliani, non impedendolo, ne siamo stati in parte responsabili».
Centinaia di migliaia di persone scesero in piazza per protesta anche in Israele, tanto che il governo fu costretto a creare una commissione di inchiesta. Natalia Aspesi ricorda e conclude: “Sharon fu giudicato colpevole di non aver fatto abbastanza per fermare una strage dal momento che ne era stato informato. Dichiarato non idoneo a comandare dovette dimettersi con il divieto a ricoprire di nuovo quella carica. Nel ’96 divenne ministro degli Esteri e nel 2001 divenne primo ministro”, in tempo per dare vita al famoso Muro.


Un Muro che è diventato anche oggetto di un altro bel film: “Il Muro di Ferro”, titolo originale è “The Iron Wall”, che ripercorre le tappe della colonizzazione israeliana dei territori palestinesi e mostra come la costruzione del Muro è solo la tappa per ora finale di un processo iniziato molti anni fa. Vale la pena riportare le parole di apertura del film, pronunciate da un leader sionista già nel 1923: « “La colonizzazione sionista nella terra di Israele può solo arrestarsi o procedere a dispetto della popolazione nativa palestinese. Questo significa che può procedere e svilupparsi solo con la protezione di una potenza indipendente – dietro un muro di ferro, che i nativi non potranno penetrare.” con queste parole, nel 1923, Vladmir Jabotinsky indicava la strada per la colonizzazione della Palestina». Come si vede, a parte le chiacchiere dei nostri buonisti e delle varie Annunziate da salotto tv, il programma di cacciare i palestinesi dalle loro terre e dalle loro case, programma di cui si sono vantati in seguito i vari Dayan ed Eitan che lo hanno messo in pratica,  è nato ben prima che l’Onu dichiarasse la nascita dello Stato di Israele e del mai venuto al mondo Stato della Palestina.
Per chi vuole saperne di più su questo film ecco qualche link:
http://video.google.it/videosearch?hl=it&q=%22Iron%20wall%22&lr=lang_it&um=1&ie=UTF-8&sa=N&tab=wv#q=%22Iron%20wall%22&hl=it&emb=0
http://www.theironwall.ps/links.html
http://www.theironwall.ps/articles.html


Per quanto riguarda invece “Il giardino dei limoni” ( http://www.youtube.com/watch?v=YIoowHIpUT0 ), credo che la migliore sintesi l’abbia fatta Wlodek Goldkorn, cosmopolita ebreo di origine polacca e capo della sezione Cultura de L’espresso, sul sito di quel settimanale. Ecco cosa ha scritto: “Un consiglio a tutti. Andate a vedere “Il giardino di limoni”, il bellissimo film di Eran Riklis. La storia è semplice: il ministro della Difesa di Israele prende casa in un luogo al confine con i territori palestinesi. Si trova come vicina una vedova palestinese che coltiva un giardino di limoni. I servizi segreti israeliani pensano che in quel giardino potrebbero un giorno, ipoteticamente, nascondersi dei terroristi… Ne viene fuori una pellicola piena di sfacettature e recitata divinamente. Soprattutto: il regista Riklis è riuscito a fare un ritratto quasi perfetto della società israeliana, quando ha a che fare con i palestinesi. C’è paranoia, ottusità, cinismo, fede assoluta nella forza, disprezzo degli altri. C’è l’idea che tutto è permesso (siccome alla festa del ministro mancano i limoni, si va nel giardino della vicina a raccoglierli). C’è anche un triste ritratto della società palestinese: dove le donne sono private di ogni diritto e dove regna una retorica verbosa quanto inutile, unita anch’essa a un profondo cinismo e disprezzo degli altri”.
Goldkorn conclude dicendo che “è un peccato, che il film sia stato doppiato e non mandato in sala in versione originale con sottotitoli. Si perde il fatto che gli ebrei parlano l’ebraico, gli arabi l’arabo etc.”. Molto bella comunque la colonna sonora e bella e portentosa l’attrice palestinese israeliana Hiam Abbas.


Il film “Private” narra la vita di una famiglia musulmana che vive nei Territori Occupati e si vede occupare da un gruppo di soldati israeliani anche la casa. E i soldati obbligano i padroni di casa a vivere esclusivamente in  salotto. Sorprende scoprire che si tratta dell’opera prima del figlio di Maurizio Costanzo, Saverio, che ha saputo mettere in scena finalmente qualcosa di diverso dal diluvio di produzioni nostrane tutte sulla famiglia, l’amore, i vizi e le virtù degli italiani. Molto coraggiosa la scelta di candidare “Private” all’Oscar per l’Italia per giunta a fronte di una alternativa come “Manuale d’amore”, candidatura poi ritirata perché s’è scoperta che le regole vietano la partecipazione a film stranieri in cui si parlasse una lingua diversa da quella del Paese produttore del film. Ecco un link utile per chi vuole saperne di più: http://cinemascope85.wordpress.com/2007/02/19/private-saverio-costanzo-2004/
Chi vuole tentare di capire anche ciò che per noi è incomprensibile può vedere Paradise Now. E’ la storia di Said, un terrorista palestinese di Nablus che si risolve a una missione suicida a Tel Aviv. Può parere strano o inaccettabile, ma il ritratto che ne esce è di un uomo che sceglie di sacrificare la propria vita per i suoi ideali e per il suo popolo e per riscattarsi dall’onta di avere avuto un padre che ha collaborato con gli israeliani. La narrazione del palestinese Hany Abu-Assad  è avvincente e racconta le ultime 48 ore del kamikaze Said e del suo amico Khaled, nella loro “missione santa” verso la morte, i riti della preparazione fisica e spirituale, compreso lo scatto della foto da guerriero che verrà poi affissa in città e il video per i fedeli islamici e i famigliari. Questo un link del trailer: http://www.metacafe.com/watch/113201/paradise_now_movie_trailer/


Il film La porta del Sole – titolo originale Bab el Shams – racconta storie di palestinesi, dalla Galilea ai campi profughi del Libano. Storie di vite segnate dallo cognizione del dolore, non appreso dai libri ma vissuto in prima persona per tutta la vita, ma percorse anche da grandi speranze, amori straordinari e non meno intensi delle sofferenze patite. Il crisma della condizione umana è incarnato da personaggi emblematici della Storia di un intero Popolo: Younes l’indomito combattente per la libertà; Nahila, sua giovane e coraggiosa sposa; Khalil, che dopo aver vissuto il massacro di Sabra e Chatila assiste Younes, ormai in coma irreversibile, nel tragicamente noto Galilea Hospital di Beirut. Qui leggete una recensione:  http://www.ilcircolo.net/lia/673.php . E qui una recensione di Antonio Tabucchi che però parla anche di altri tre film di altri generi: http://www.cinemah.com/videosofia/riflessi/index.html
Qualche trailer lo potete trovare qui: http://video.google.it/videosearch?hl=it&q=il%20film%20%22Bab%20el%20Shams%22&lr=lang_it&um=1&ie=UTF-8&sa=N&tab=wv#q=il%20film%20%22Bab%20el%20Shams%22&hl=it&emb=0


Infine il film “Occupation 101″. Si tratta di un interessante documentario dove a parlare sono palestinesi, israeliani e cittadini di altri Paesi, giornalisti, attivisti, storici, politici, capi religiosi, compresi Ilan Pappe, Rashid Khalidi, Noam Chomsky, Phyllis Bennis, Jeff Halper, Amira Hass,  Iyad Sarraj e Yael Stiensulle. Il tema sono le cause storiche del conflitto israelo-palestinese, la vita sotto il controllo militare israeliano, il ruolo degli Stati Uniti nel conflitto e gli elementi che ancora ostacolano il raggiungimento di una pace duratura e giusta. Ve ne propongo tre link: http://video.google.it/videosearch?hl=it&q=%22Occupation%20101%22&lr=lang_it&um=1&ie=UTF-8&sa=N&tab=wv#q=%22Occupation%20101%22&hl=it&emb=0
http://vincenzobellomo.splinder.com/post/12350357/Occupation+101
http://www.occupation101.com/

233 commenti
Commenti più recenti »
  1. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Per Alex ripeto

    Alex,alex,biricchino di un ragazzotto….
    Tu ci provi ,ma non ci azzecchi!
    Non la Sylvi, mi ha indotto ad una seduta in monastero tibetano…ma la ricerca della verità,questa sfuggente chimera..
    Il mio cuore arido temprato da mille battaglie per un momento ha ceduto ed ha ritenuto necessario avventurarsi in sedute di respirazione controolata ect,ect e levitazione..
    da cui è scaturito come “suggello” di tanto lavorio l’esperimento di cui al Post precedente..

    cc

  2. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro alex,
    oltretuuto ,perfino in tema con il Nuovo argomento di pino Nicotri.. di cui riprendo questo passo…”che in Italia abbiamo snobbato perché mandano in frantumi le verità di comodo, con il rischio di rovinarci la digestioni o di metterci qualche fastidiosa pulce nell’orecchio…..”

    cc

  3. alex
    alex says:

    Me meschino, me tapino, che forumisti distratti!
    – – – – – – – –
    283 alex { 29.12.08 alle 15:33 }
    Mi permetto di suggerirvi questo film:
    “Il Giardino di Limoni” (Lemon Tree) di Eran Riklis

  4. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Nicotri,

    ed infatti a lampante dimostrazione , tutta l’informazione ittalica, ha commentato Valzer con Bashir in chiave di mancato riconoscimento a Gomorra!
    Mai una parola sui contenuti del Film (se non generici)..mai una trasmizsione televisa che io sappia sul Film che ha vinto L?OSCAR!

    Due conclusioni
    A) Per fortuna il mondo culturale internazione esiste ancora
    B) Noi siamo ritornati ad essere dei “poveri provincialotti”

    c.v.d

    cc

  5. alex
    alex says:

    @ Ciccì (3)
    Come cantava la Caterina (toh, pure lei Ciccì):
    ” La veritààààà mi fa maleeeee, loooooo so!”
    – – – – – – – –
    …..Ops, un attacco di “Faustite”………

  6. alex
    alex says:

    @ Ciccì (6)
    “…ed infatti a lampante dimostrazione , tutta l’informazione ittalica, ha commentato Valzer con Bashir in chiave di mancato riconoscimento a Gomorra!”
    – – – – – – – –
    Titolando, per giunta, “Schiaffo all’Italia”, pensa te!

  7. David Ben Gurion:  "Dobbiamo usare il terrore, l'assassinio, l'intimidazione, la confisca delle terre e l'eliminazione di ogni servizio sociale per liberare la Galilea dalla sua popolazione araba".
    David Ben Gurion: "Dobbiamo usare il terrore, l'assassinio, l'intimidazione, la confisca delle terre e l'eliminazione di ogni servizio sociale per liberare la Galilea dalla sua popolazione araba". says:

    David Ben Gurion
    Primo Ministro d’Israele, 1949 – 1954, 1955 – 1963

    “Noi dobbiamo espellere gli arabi e prenderci i loro posti.”
    David Ben Gurion, 1937, Ben Gurion and the Palestine Arabs, Oxford University Press, 1985.

    “Dobbiamo usare il terrore, l’assassinio, l’intimidazione, la confisca delle terre e l’eliminazione di ogni servizio sociale per liberare la Galilea dalla sua popolazione araba”.
    David Ben-Gurion, Maggio 1948, agli ufficiali dello Stato Maggiore. Da: Ben-Gurion, A Biography, by Michael Ben-Zohar, Delacorte, New York 1978.

  8. Non è che l'Initium. Ma del Berlusconi
    Non è che l'Initium. Ma del Berlusconi says:

    IL CAVALIERE DEL CIALIS NON DIMENTICA E compra un ATTICO a metà prezzo Per L’amica Sonia Grey (EX INFERMIERA SEXY DI “STRISCIA LA NOTIZIA”) – I MATTONI d’oro dei parenti più stretti dei potenti e degli investigatori più famosi d’Italia…

    Da L’espresso, in edicola domani
    Sonia Grey

    1 – A SONIA GREY L’ATTICO DI SILVI – BERLUSCONI COMPRA UN IMMOBILE A META’ PREZZO PER UN’AMICA
    Anche Silvio Berlusconi ha partecipato al grande affare del patrimonio ex pubblico delle assicurazioni, privatizzato e ceduto agli inquilini e a molti uomini politici. “L’espresso” ha scoperto infatti che nel 2004 una società del Cavaliere ha comprato da Initium (Generali e Lehman) un superattico alla Balduina, una bella zona di Roma, per un prezzo scontato del 50 per cento rispetto al valore di mercato.

    Come “L’espresso” ha raccontato (vedere numero 35 del 2007) la cessione delle case ex Ina a prezzi scontati è stata un’occasione colta da diversi politici, come Clemente Mastella o l’ex ministro Mario Baccini, che ha rilevato l’attico gemello nello stesso stabile in cui ha acquistato il Cavaliere. Ma Berlusconi? Che cosa se ne fa l’uomo più ricco d’Italia di questa casa romana?
    Nicola Cavaliere

    Il megasalone, la terrazza con tripla esposizione, i quattro bagni, le cinque camere su due piani della magione non servono al premier per tenere riunioni politiche. L’attico è infatti occupato da una soubrette: Sonia Grey, già infermiera sexy di “Striscia la notizia”, poi conduttrice di “Uno Mattina”, e ora presenza fissa del sabato e della domenica Rai con una trasmissione sulla salute.

    L’ex attrice, apprezzata da Berlusconi, sfoggia sul suo sito Internet curve mozzafiato accompagnate da frasi come «vivi ogni giorno come se dovessi morire domani, studia come se non dovessi morire mai». Nell’atto di acquisto è citata con il nome vero di Sonia Colone e la Initium ricorda al compratore che lei resta inquilina. A comprare è stata infatti l’immobiliare Idra di Berlusconi, intestataria delle ville del Cavaliere, tra cui Arcore e Macherio, dove vive la moglie Veronica Lario.

    2 – FRATELLI FIGLI E PREFETTI
    Spulciando negli elenchi delle case appartenute in passato alle assicurazioni pubbliche e venduti a prezzi vantaggiosi dopo le privatizzazioni si scoprono alcuni affari d’oro dei parenti più stretti dei potenti e anche degli investigatori più famosi d’Italia.
    Gianfranco fini – dal corriere.it

    All’Eur, nello stabile ex Ina-Assitalia poi venduto da Initium dove ha preso casa la figlia del segretario di Gianfranco Fini e attuale deputato, Francesco Cosimi Proietti, troviamo anche il fratello del presidente della Camera. Massimo Fini, dirigente del gruppo Tosinvest, ha comprato nel 2004 un attico e superattico con salone doppio e cinque camere con tre bagni e terrazzo con tripla esposizione per 454 mila euro.

    Da Initium, società che aveva affidato le vendite a Pirelli RE, ha comprato in un bello stabile sul Lungotevere anche il figlio di uno dei magistrati più importanti di Roma: Franco Ionta, già capo dell’antiterrorismo e ora direttore del Dap, il Dipartimento amministrazione penitenziaria del ministero della Giustizia. Il giovane Ionta ha comprato un secondo piano che apparteneva in passato
    all’Ina-Assitalia con salone a vista e doppi servizi per 330 mila euro.

    Un altro personaggio che ha fatto la storia delle inchieste giudiziarie a Roma, il prefetto Nicola Cavaliere, già capo della Polizia Criminale e ora vicedirettore operativo dell’Aisi, il servizio segreto per la sicurezza interna, ha comprato da Initium. Il superpoliziotto ha spuntato un ottimo prezzo per un appartamento a Monte Mario: un terzo piano con salone, quattro camere, tre bagni e tre balconi, box e cantina è stato acquistato nel 2004 per 578 mila euro.

  9. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Disabile sarà LEI……!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    caso Eluana

    …”Siamo di fronte ad una disabile – ha concluso Eugenia Roccella – e non ad una persona in stato vegetativo permanente”.

    cc

  10. Faust x ccicci
    Faust x ccicci says:

    … cosa gli hai fatto alle bambine nostre cche stanno… sulle colline?¿? dove le hai portato¿¿, cosa gli ha fatto vedere?¿? ….. sono innanitrate… le hai svilite… povere tenere creature… guarda ccicci se recuperi le bimbe, annoi tanto care, ti regaliamo un pranzo da Giulia… paga marco!!

    …x Sylvi
    ..chiederoo a mia madre di insertare le due disperse, nelle sue preghiere annastro continuo,continue 24h24… sicuramente x scacciare la noia gli affido due anime nuove x le quali pregare… eppoi si lamenta la mia madre… vorrebbe le giornate di 48 ore… cosi ppuo pregare x me e x lei… ed anche x la Sylvi e lla Anita…
    Faust

  11. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Dice invece la Bresso…

    ….Per questo serve una legge sul testamento biologico. La medicina permetterà tra pochi anni di mantenere in vita chiunque, e allora cosa faremo? Eluana è una persona in stato vegetativo permanente, non una disabile”.
    ________________________________

    Piccola riflessione non indifferente….in effetti questo è possibile..ed allora come la metteremo…???
    Già perchè in questo caso è evidente che per mantenere in “vita”(sic!),milioni di -come potremmo chiamarli vivi-morti, occoreranno spazi ,strutture,soldi Risorse non indifferenti ,ci rivolgeremo a Santa Romana Chiesa,perchè per esempio berlusconi non avrà problemi ad essere mantenuto in “vita vegetativa permanente, (pardon “disabile alla Roccella).
    ma è tutti gli altri ,ci penserà la Mutua…
    Sì , il problema dello Stato Laico si presenta con tutta la sua forza ,di fronte a problemi concreti…
    Gli Ayatollah incombono sempre più…!!

    cc

  12. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Altra versione del “problema”
    e’ proprio vero CHE LE PIETRE CADONO SEMPRE IN TESTA A CHI LE LANCIA…verità questa che stenta a passare però …
    Mi sembra che i tempi si stiano dilatando e molti dopo aver aver lanciato la pietra stiano per molto tempo con il naso all’insù a vedere cosa succede…(nel frattempo elaborano strane teorie)
    Non temano , la legge di gravitazione universale dice che la pietra la riceveranno sul cranio anche loro…senza ombra di dubbio..!!

    cc

  13. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Ho sentito in proposito un mio amico “tecnologo”, che mi ha suggerito questa soluzione..

    “nel caso che questa eventualità si prospettasse per far contenti tutti si potrebbe utilizzare una soluzione tipo “camera mortuaria per vivi- morti.
    Gestione degli spazi, costi limitati gestiti da un elaboratore centrale che controllo tubi,tubicini e poi volete mettere con le nano-tecnologie si faranno miracoli…
    Il parente con una social-card inserice il codice e il corpo gli viene presentato in apposita stanzetta..naturalmente a tempo , eh, si bisogna pur concedere qualcosa al profitto..sennò dove andiamo a finire..si ferma il mondo…
    Zio bonino, quanta ipocrisia c’è in giro…..!!

    cc

  14. Faust x la Clinton, copia da Uolter... ma anche...
    Faust x la Clinton, copia da Uolter... ma anche... says:

    ha detto, aggiungendo di “non pensare solo a ciò che minaccia il Paese, che pure è reale e serio”, ma di pensare “anche” a quello c

    http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/esteri/obama-presidenza/hillary-nuova-era/hillary-nuova-era.html

    … ppoi vuoi mettere, Uolter si fara pagare i copywrite… EVVIVA!!! entrerebbero migliardi di bigliardi… con stecche palle e gessetto.. migliorera la bilancia dei pagamenti dellittaglia con gringolandia?¿?
    Faust

  15. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro faust ,

    pensa che tempi duri per un povero diavolo come te…

    Il pope b16,si dice che stia per riabiltare i vescosvi scismatici Lefebriani, tra cui un tizio che sembra aver detto queste cose..

    «Credo che le prove storiche – ha detto Williamson – in misura preponderante, vadano contro il fatto che sei milioni di ebrei siano stati uccisi nelle camere gas come effetto di un ordine deliberato di Adolf Hitler», l’intervista è andata in onda sul canale televisivo svedese Svt ieri sera. «Credo – ha detto ancora il vescovo lefebvriano – che le camere a gas non siano mai esistite», in risposta ad una esplicita domanda dell’intervistatore. A morire nei campi di concentramento nazisti, per il vescovo tradizionalista sarebbero stati solo «due o trecentomila ebrei. Ma nessuno di loro morì per il gas in una camera a gas».

    Per la serie le Pietre continuanoo a cadere in testa a chi le lancia!

    caro faust ,preparati una tutina di Amianto, che tra un pò ti viene a trovare il grande inquisitore con le fascine già pronte in strada!!
    Per primi sempre i “poveri diavoli” poi tutti gli altri a seguire…

    cc

    Interessante,i Palestinesi non muoino per colpa delle cannonate, ma bensì per colpa dei muri che gli cadono in testa, ovvero manco le case a prova di cannone sanno costruire…è colpa loro..!!

  16. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Invece per ritornare al Pragmatismo , nostrano ecco finalmente uno che se intende e che in questo momento ha in mano leredini del sistema Italia…
    _______________________________________

    Non è per sottrarmi alla domanda ma le variabili che debbono essere conteggiate sono un numero elevatissimo. Abbiamo a che fare con un sistema olistico come il corpo umano Giulio Tremonti, spiega che non è in grado di fornire i costi del federalismo fiscale
    _______________________________

    Credo che nel nostro piccolo Blog ci sia una sola persona in grado di vederci chiaro in questa “risposta”….
    A LUi noi poveri mortali facciamo appello,,,per non ridurci alla semplicistica conclusione che …si fanno delle cose ,ma non si sa cosa succederà in futuro,ovvero per il momento “emettiamo dei derivati”poi vedremo come andrà a finire ,poichè in un sistema “olistico” come il nostro, sono troppe le variabili di cui tener conto…
    Dio ci aiuti..!!

    cc

  17. alex
    alex says:

    @ Ciccì (16)
    Scusa, il tuo amico tecnologo ha previsto il caso, ovviamente assai remoto, in cui la social card sia scarica?

  18. Gossipp arruotalibera... Washington, dal nosto correspons-abile sul posto giusto al momento... NEW!!!
    Gossipp arruotalibera... Washington, dal nosto correspons-abile sul posto giusto al momento... NEW!!! says:

    … il buonumore serpeggia fra le file dopo lelection day, una voce dice che lHAllyBBurton… ha finito di orgiasticamente mangiare, dopo anni complice del cespuglio busc… Obama ci tiene molto alla borsa…. finite le lobby e le commesse militari… il new President Off usa, aumentera l uso di elettronica nella sua gestione… ridimensionando il ppiu possibbile limpiego dei militari… usera molto il biglietto verde x “farsi amici” invece che guerre sporche… dove gli usa ci mettono la faccia fisica… li sostituira con Robot Obamiani, ppiu burocrati che guerrieri!!!

    La golaprofonda, che ha soffiato il Gossipp arruotalibbera, ha chiesto di mantenere lanonimato… e noi della Redazzione di Gossipp arruotalibbera x etica professionale, garantiamo laccordato anonimato… La Redazzione

  19. Controcorrente
    Controcorrente says:

    X Alex,

    no, purtroppo non abbiamo affrontato il problema della “possibiltà” (pur vaga a dire il vero) che la social-card sia scarica,ma il mio amico cardinale mi ha ricordato che in questi casi “la divina provvidenza” fa miracoli, per cui non cè assolutamente nulla da temere!
    Per la verità io ho proposto in questi casi di poter indirizzare nel caso l’otto per mille ad un fondo apposito a cui attingere all’abbisogna,ma non comprendo bene il perchè a quel punto il mio amico cardinale si è incazzato e mi ha dato dello “sporco comunista”.
    capisci, a me ..che mi lavo, tutti i giorni!!!

    cc

  20. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Marco, sono convinto che parli del genocidio dei palestinesi e sei in buona fede, ma trascuri le informazioni (non le opinioni ) che parlano chiaro ( le mappe degli ultimi 40 anni).
    —————-
    Caro Faust, le mappe degli ultimi 40 anni derivano dall’accanimento alla lotta armata. Come ho spiegato negli ultimi post, quando si continua a combattere in condizioni di inferiorità si perdono uomini, soldi e territorio. Se i combattimenti si fossero fermati a prima della guerra dei 6 giorni, ora i palestinesi avrebbero molto più territorio e vivrebbero decisamente meglio. Se si fossero accordati per confini certi ancora prima, avrebbero ancor più territorio e vivrebbero ancora meglio.
    Se continueranno con la lotta armata, di territorio e di persone ne avranno sempre meno. Stanno facendo il gioco di certi politici israeliani, dando loro il coltello dalla parte del manico. Allah toglie il senno ai popoli che vuole distruggere, non dimenticarlo.

  21. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ahmed, palestinese di Gaza nel campo profughi di Nuseirat:
    “…What’s the point of making enemies with Israel? Israeli people can be good, we can live with them.”… Bbc News
    —————
    Il marcio è in chi comanda, non nella gente.

  22. alex
    alex says:

    @ Ciccì (23)
    “…Per la verità io ho proposto in questi casi di poter indirizzare nel caso l’otto per mille ad un fondo apposito a cui attingere all’abbisogna,ma non comprendo bene il perchè a quel punto il mio amico cardinale si è incazzato…”
    – – – – – – – –
    Togligli tutto (Don Lelio Cantini docet), ma non la “fede”…

  23. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Quando la finirai di dire coglionate sarà sempre tardi!
    Se esista o no il” marcio” è un problema filosofico.
    Io so per certo che esitono gli inbonitori e gli “imboniti”.
    Tu sei un pessimo imbonitore per questo Blog!

    cc

  24. marco tempesta
    marco tempesta says:

    A couple of days ago they shot someone in the legs here in Nuseirat camp, after he made jokes about the Hamas interior minister, Said Siyam being killed in a strike. Fatah people especially hated him.
    Hamas has its spies who overheard him and they told the head of the intelligence services!
    After they shot his legs, the man was shouting ‘God bless Hamas!’, so they wouldn’t kill him. They left him bleeding in the street in the dark, and people only rescued him after the gunmen had gone.
    We must stop playing these dirty games. Palestinian and Israeli residents should visit each other to discuss and explain things, the situation can’t be solved by the leaders.

    If we don’t move forward, things will move backwards to violence, and very soon, I’m sure.
    ————-
    Sottolineo l’ultima frase.
    Poi c’è un altro intervento, di cui posto uno stralcio:

    Hamas did their best to defend the Gaza Strip. If I could thank them, I would. They were fighting face-to-face with the Israeli army. They put themselves in danger.

    No, I don’t think Hamas put us in danger. Israel was attacking us and killing us, even when all we were doing was throwing stones. They don’t want us to defend ourselves.
    ———-
    Anche qui la contraddizione:
    They put themselves in danger (con 48 morti)…I don’t think Hamas put us in danger (con 1450 morti)

    Se continueranno a ragionare in questi termini….

  25. Noi vittime dei preti pedofili
    Noi vittime dei preti pedofili says:

    Noi vittime dei preti pedofili
    di Paolo Tessadri

    Decine di bambini e ragazzi sordi violentati e molestati in un istituto di Verona fino al 1984. E dopo decenni di tormenti, gli ex allievi trovano la forza di denunciare gli orrori. Ma molti dei sacerdoti sono ancora lì.

    Per oltre un secolo è stato un simbolo della carità della Chiesa: una scuola specializzata per garantire un futuro migliore ai bambini sordi e muti, sostenendoli negli studi e nell’inserimento al lavoro. L’Istituto Antonio Provolo di Verona ospitava i piccoli delle famiglie povere, figli di un Nord-est contadino dove il boom economico doveva ancora arrivare. Fino alla metà degli anni Ottanta è stato un modello internazionale, ma nel tetro edificio di Chievo, una costruzione a metà strada tra il seminario e il carcere, sarebbero avvenuti episodi terribili.

    Solo oggi, rincuorati dalle parole di condanna pronunciate da papa Ratzinger contro i sacerdoti pedofili, decine di ex ospiti hanno trovato la forza per venire allo scoperto e denunciare la loro drammatica esperienza: “Preti e fratelli religiosi hanno abusato sessualmente di noi”. Un’accusa sottoscritta da oltre 60 persone, bambini e bambine che hanno vissuto nell’Istituto, e che ora scrivono: “Abbiamo superato la nostra paura e la nostra reticenza”.

    Gli abusi di cui parlano sarebbero proseguiti per almeno trent’anni, fino al 1984. Sono pronti a elencare una lunga lista di vittime e testimoni, ma non possono più rivolgersi alla magistratura: tutti i reati sono ormai prescritti, cancellati dal tempo. I sordomuti che dichiarano di portarsi dentro questo dramma sostengono però di non essere interessati né alle condanne penali né ai risarcimenti economici. Loro, scrivono, vogliono evitare che altri corrano il rischio di subire le stesse violenze: una decina dei religiosi che accusano oggi sono anziani, ma restano ancora in servizio nell’Istituto, nelle sedi di Verona e di Chievo. Per questo, dopo essersi rivolti al vescovo di Verona e ai vertici del Provolo, 15 ex allievi hanno inviato a ‘L’espresso’ le testimonianze – scritte e filmate – della loro esperienza.

    Documenti sconvolgenti, che potrebbero aprire uno squarcio su uno dei più gravi casi di pedofilia in Italia: gli episodi riguardano 25 religiosi, le vittime potrebbero essere almeno un centinaio.
    rapporti sodomitici avvenivano nel dormitorioLa denuncia
    Gli ex allievi, nonostante le difficoltà nell’udito e nella parola, sono riusciti a costruirsi un percorso di vita, portandosi dentro le tracce dell’orrore. Dopo l’esplosione dello scandalo statunitense che ha costretto la Chiesa a prendere atto del problema pedofilia, e la dura presa di posizione di papa Benedetto XVI anche loro hanno deciso di non nascondere più nulla. Si sono ritrovati nell’Associazione sordi Antonio Provolo e poi si sono rivolti alla curia e ai vertici dell’Istituto. Una delle ultime lettere l’hanno indirizzata a monsignor Giampietro Mazzoni, il vicario giudiziale, ossia il magistrato del Tribunale ecclesiastico della diocesi di Verona. È il 20 novembre 2008: “I sordi hanno deciso di far presente a Sua Eminenza il Vescovo quanto era loro accaduto. Nella stanza adibita a confessionale della chiesa di Santa Maria del Pianto dell’Istituto Provolo, alcuni preti approfittavano per farsi masturbare e palpare a loro volta da bambine e ragazze sorde (la porta era in quei momenti sempre chiusa a chiave).
    Le storierapporti sodomitici avvenivano nel dormitorio, nelle camere dei preti e nei bagni sia all’Istituto Provolo di Verona che al Chievo e, durante il periodo delle colonie, a Villa Cervi di San Zeno di Montagna”. E ancora: “Come non bastasse, i bambini e ragazzi sordi venivano sottoposti a vessazioni, botte e bastonature. I sordi possono fare i nomi dei preti e dei fratelli laici coinvolti e dare testimonianza”. Seguono le firme: nome e cognome di 67 ex allievi.

    (22 gennaio 2009)
    http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Noi-vittime-dei-preti-pedofili/2059082&ref=hpsp

  26. Faust  e le Mastercard PoverOro
    Faust e le Mastercard PoverOro says:

    incredibile la bufala, conosco e parlo con tanti anziani (alla posta ccè da portarsi la schiscetta con la buttiglietta, quanto ti va bene hai fino a 100 numeri in attesa, prima di te, prendo il numero e vado affare altre cose e torno e spero che non sia passato il mio numero, ma x non rischiare aspetto in fila… con decine di anziani… la maggioranza non ne ha diritto, i pensionati al minimo è sufficente che percepisce la reversibilita, anche di solo 200 euro… sfora e non ne ha diritto.. la mia vicina prende 200 euro del marito… e sfora ecciaoo!! ma quanti avranno i requisiti x laccesso alla PoverCardOro?¿?

    … sto cercando di capire come funziona…. apparte i 40 euro al mese, la carta servira a gestire gli accrediti di diritto ( x sostegno alle famiglie povere, x aiuti una tantum… La via piu breve è andare ad un centro x anziani e farsi aiutare a formulare la richiesta di sostegno y/o solo inserire lanziano a cui quando ci saranno le una tantum, le associazioni cattoliche le distribuiranno ai loro elenchi di anziani, piccoli aiuti del sostegno ai poveri …sulle PoverCardOro, ci saranno altri servizi come sconti nei negozi ed altro consociati… ai sindacati di sinistra non ci va ppiu nessuno, tanto non sono al governo o in Comune… x loro non ci sono quattrini o sono appena finiti…
    Faust

  27. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Quest’ultimo intervento per stigmatizzare la democraticità di Hamas, tanto cara ad U.:
    …”Hamas still has enough power and influence here that few will criticise the Islamist movement openly.”…
    ———
    la fonte è Bbc News, ed invito a leggere con senso critico ed attenzione tutti gli interventi dei palestinesi, per farsi un’idea più concreta sia del pensiero degli uni che del modo di fare degli altri (gli israeliani).
    L’intero pezzo da cui ho estratto questo frammento, è particolarmente interessante, specie nelle frasi iniziali. A parlare sono sempre palestinesi di Gaza.

  28. Il  Compagno
    Il Compagno says:

    88 anni fa nasceva il Partito Comunista Italiano

    La necessità di unire i comunisti italiani, oggi

    Il ricordo della nascita a Livorno, ottantotto anni fa, del Partito Comunista d’Italia (in seguito denominato PCI) credo debba spingerci, più che a riprendere la storia travagliata e le motivazioni di quell’atto fondativo, a riproporre con orgoglio il significato che hanno assunto per il nostro Paese e per le classi lavoratrici, l’esistenza e la strategia politica di una grande forza organizzata nel nome degli ideali del comunismo.

    Da Livorno ha avuto infatti origine la costruzione di un grande partito di massa che nel corso di tutta la sua esistenza ha dato contributi decisivi all’affermarsi della democrazia italiana ed al raggiungimento di grandi ed avanzate conquiste sociali. Sono conquiste che ancora oggi debbono essere difese contro gli assalti delle destre e dagli stessi cedimenti e dalle compromissioni di forze che hanno rinnegato la loro origine pur volendosi rappresentare come di sinistra.

    Nella storia di questi ottantotto anni, il Pci, i comunisti italiani, con Gramsci, Togliatti, Longo, Berlinguer, hanno fatto scelte che si sono imposte all’attenzione di tutto il mondo democratico, dei movimenti rivoluzionari, delle grandi lotte per l’indipendenza nazionale e per la libertà.

    E con orgoglio ricordiamo che il PCI è stato costantemente in grado di coniugare internazionalismo ed interessi nazionali, dibattito democratico e disciplina, diversità rispetto agli altri partiti e vocazione unitaria, rigore morale e continuità ideale ed apertura.

    La sua lotta organizzata contro il fascismo nella clandestinità, è stata una delle premesse più importanti della Resistenza e della lotta di Liberazione.

    Dire Pci, ricordiamolo ai giovani, significa capacità combattiva ma anche confronto democratico responsabile, Costituzione avanzata e Repubblica, difesa dello Stato democratico contro i tentativi di golpe fascisti e contro il terrorismo di qualsiasi specie.

    Parliamo anche alle giovani generazioni della nostra indipendenza di giudizio, contro tutte le deformazioni che oggi si fanno della nostra storia della nostra scelta inequivocabile della via democratica per la trasformazione della società. Ma anche del nostro rifiuto dello sfruttamento, della sopraffazione, delle guerre, delle ingiustizie della miseria e della fame a cui conducono le diseguaglianze della società capitalistica. Non ci rassegniamo a considerarla l’ultima tappa della storia dell’umanità.

    I comunisti italiani che hanno operato e operano giorno per giorno per difendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, che si battono sui temi più attuali ed urgenti – la pace, il lavoro, la salute, la sicurezza, la lotta alla precarietà, per le pari opportunità, per la scuola pubblica ed il diritto al sapere, contro la discriminazione ed il razzismo, in difesa dell’ambiente – sanno che c’è bisogno di andare alle radici del male e che la posta in gioco è più alta.

    E sanno anche che il loro primo dovere è di rivolgersi a tutti i compagni che nutrono i loro stessi ideali per ricostruire assieme in Italia un forte partito comunista. Per difendere la democrazia, il lavoro, rilanciare tutta la sinistra, ricreare una prospettiva di rinnovamento per il Paese.

    Gustavo Gutierrez, a proposito della Teologia della Liberazione, dice che se porta aiuto a chi ha fame si sente un “santo”, se invece pensa alle cause di quella fame si sente “comunista”. Davanti a ciò che succede nel mondo, da parte sua, l’affermazione si spiega benissimo.

    Noi escludiamo di poterci sentire santi ma comunisti lo siamo. Cerchiamo di fare capire a tutti perchè
    (La Rinascita della Sinistra).

  29. Ben Gurion: Marco Tempesta sbaglia, noi li abbiamo perseguitati, uccisi e cacciati fin da subito
    Ben Gurion: Marco Tempesta sbaglia, noi li abbiamo perseguitati, uccisi e cacciati fin da subito says:

    “Dobbiamo usare il terrore, l’assassinio, l’intimidazione, la confisca delle terre e l’eliminazione di ogni servizio sociale per liberare la Galilea dalla sua popolazione araba”.
    David Ben-Gurion, Maggio 1948, agli ufficiali dello Stato Maggiore. Da: Ben-Gurion, A Biography, by Michael Ben-Zohar, Delacorte, New York 1978.

    “Ci sono stati l’anti-semitismo, i nazisti, Hitler, Auschwitz, ma loro in questo cosa centravano? Essi vedono una sola cosa: siamo venuti e abbiamo rubato il loro paese. Perché dovrebbero accettarlo?”
    Riportato da Nahum Goldmann in Le Paraddoxe Juif (The Jewish Paradox), pp. 121-122.

    “I villaggi ebraici sono stati costruiti al posto dei villaggi arabi. Voi non li conoscete neanche i nomi di questi villaggi arabi, e io non vi biasimo perché i libri di geografia non esistono più. Non soltanto non esistono i libri, ma neanche i villaggi arabi non ci sono più. Nahlal è sorto al posto di Mahlul, il kibbutz di Gvat al posto di Jibta; il kibbutz Sarid al posto di Huneifis; e Kefar Yehushua al posto di Tal al-Shuman. Non c’è un solo posto costruito in questo paese che non avesse prima una popolazione araba.”
    David Ben Gurion, citato in The Jewish Paradox, di Nahum Goldmann, Weidenfeld and Nicolson, 1978, p. 99.

  30. Ben Gurion x TUTTI
    Ben Gurion x TUTTI says:

    Nicotri nel suo pezzo ha inserito un sacco di ottimi link, che sono anche documenti storici, per esempio l’ultimo che ha indicato. Io ho postato dichiarazioni mie e di altri come me che parlano chiaro, chiarissimo. Perché allora i Tempesta continuano a dire sciocchezze?

  31. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Faust, abbiamo un governo assolutamente incapace di far fronte alle emergenze con misure concrete. Ci si limita alle elemosine. Conviene dimezzare le sigarette e risparmiare così i 40 euro di elemosina governativa.
    E chi non fuma? Si faccia la coda e la prossima volta stia più attento a chi dà il voto.
    Benchè ho i miei gravi dubbi sulla capacità delle nostre sinistre, di saper fare di meglio.

  32. Faust  e le Mastercard PoverOro
    Faust e le Mastercard PoverOro says:

    … dimenticavo… quando lassistente sociale delle ACLI, aiuta a compilare i l formulario x avere la POVER CARD,… o altro e mettono la crocetta sulla casella X …acchi destinare l8x milleet voila!!!
    Un bel casino di soldi pubblici guidati nelle tasche vaticane…
    Faust

  33. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro alex,

    il trucco degli imbonitori è palese siano essi laici o religiosi, quando non sanno più cosa dire si appellano ai valori universali , quali “vogliamoci tutti bene”.
    Non so come si dice in INGLESE, ma li riconosci per quello.
    Non è questione di Potere, è questione che di Imbonitori ce ne sono a tutti i livellie più scendi in basso più scadono in contraddizioni così palesi ,da far ridere perfino i polli della nonna!

    cc

  34. marco tempesta
    marco tempesta says:

    David Ben-Gurion, Maggio 1948
    ———
    Qualcuno si è dimenticato che siamo nel 2009, epoca ben diversa dal 1948.
    Chiudersi in una visione acritica e fossilizzata su quel che ha detto il tizio o il caio quaranta, sessanta o cent’anni fa, significa rifiutarsi di voler affrontare l’attuale situazione con seria intenzione di risolvere la questione.
    La si affronta con la mentalità della faida, dove la colpa è del primo che ha incominciato ( cosa vera) e che quindi è chi ha cominciato che deve tornare al punto di partenza.
    Purtroppo non funziona così.

  35. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Scusate, ma vorrei far notare che Hamas NON è la Palestina e neppure i palestinesi. In Cisgiordania Hamas non c’è. Ma qualcuno può forse dire che i palestinesi ci vivano meglio? Forse che non viene ancora oggi e non verrà in futuro tolta loro ancora terra per far largo ad altri insediamenti colonialisti? Forse che non sono frantumati e angariati dal Muro? Forse che hanno potuto fondare il famoso e fumoso Stato della Palestina con il quale vengono presi in giro da 60 anni soprattutto dalka porcaggine dell’Occidente, Europa compresa?
    I fatti, purtroppo, sono i fatti.
    pino nicotri

  36. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro faust,
    ho dei gravi dubbi sulle possibità di venir fuori da qualunque situazione che si presenti ,soprattutto tu da buon diavolo,visto che le tue anime te le sei “già conquistate “(anche tu lo sei no!)dimmi per il futuro il forcone dove lo rivolgeresti?

    cc

  37. "Così i guerriglieri di Hamas ci hanno usati come bersagli"
    "Così i guerriglieri di Hamas ci hanno usati come bersagli" says:

    L’articolo è stato cancellato perché non è indicata la fonte. Ci sono inoltre troppi condizionali. E non desidero articoli di chiara propaganda scritti da giornali che hanno sempre la stessa linea pre-costituita e smentita dallo sviluppo dei fatti da 60 anni ad oggi. Questo blog non si farà mai complice di nessuno, né da una parte né dall’altra.

  38. Ben Gurion x Maro Tempesta
    Ben Gurion x Maro Tempesta says:

    E’ passato il tempo, ma i crimini sono stati compiuti e spiegano il perchè della situazione di oggi e chi ha torto marcio ed è pure ipocrita. E comunque la linea di Ben Gurion è stata portata avanti anche dai suoi successori. Guardato il documentario “Occupation 101″, nel quale parlano anche israeliani ed ebrei non israeliani. E continua a leggere quello che man mano posterò io per smascherare una goccia alla volta il volto infame del sionismo praticato in Israele.
    Io brucio nelle fiamme dell’inferno per scontare giustamente i miei molti delitti di quando ero vivo. Con me ci sono Golda Meir, e ti assicuroi che non è un bello spettacolo, e Moshe Dayan, al quale il fuoco ha bruciato la benda e mostra così tutto l’orrore della sua faccia. Staimo aspettando con impazienza Sharon, il macellaio ridotto come Eluana Englaro da Jahwè per fargli scontare anche nella vita terrena almeno parte dei suoi crimini.

  39. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Ho trovato la fonte dell’articolo che ho cancellato. E’ stato pubblicato dal Correiere della Sera e subito postato da Huato Van Ghetz su almeno un blog diverso da questo, il che non mi impedisce certo di pubblicarlo. Oltretutto, il fatto che i morti siano “solo” 600 anziché 1.300 non resuscita nessuno né annulla l’estrema gravità dell’accaduto e le testimonianze raccolte nei giorni scorsi soprattutto da personale straniero, anche medico e dell’Onu.
    pino nicotri
    —————————
    Dubbi sul numero delle vittime: potrebbero essere 600 e non 1.300
    «Così i ragazzini di Hamas
    ci hanno utilizzato come bersagli»
    Abitanti di Gaza accusano i militanti islamici: «Ci impedivano di lasciare le case e da lì sparavano»

    GAZA – «Andatevene, andatevene via di qui! Volete che gli israeliani ci uccidano tutti? Volete veder morire sotto le bombe i nostri bambini? Portate via le vostre armi e i missili», gridavano in tanti tra gli abitanti della striscia di Gaza ai miliziani di Hamas e ai loro alleati della Jihad islamica. I più coraggiosi si erano organizzati e avevano sbarrato le porte di accesso ai loro cortili, inchiodato assi a quelle dei palazzi, bloccato in fretta e furia le scale per i tetti più alti. Ma per lo più la guerriglia non dava ascolto a nessuno. «Traditori. Collaborazionisti di Israele. Spie di Fatah, codardi. I soldati della guerra santa vi puniranno. E in ogni caso morirete tutti, come noi. Combattendo gli ebrei sionisti siamo tutti destinati al paradiso, non siete contenti di morire assieme?». E così, urlando furiosi, abbattevano porte e finestre, si nascondevano ai piani alti, negli orti, usavano le ambulanze, si barricavano vicino a ospedali, scuole, edifici dell’Onu.

    In casi estremi sparavano contro chi cercava di bloccare loro la strada per salvare le proprie famiglie, oppure picchiavano selvaggiamente. «I miliziani di Hamas cercavano a bella posta di provocare gli israeliani. Erano spesso ragazzini, 16 o 17 anni, armati di mitra. Non potevano fare nulla contro tank e jet. Sapevano di essere molto più deboli. Ma volevano che sparassero sulle nostre case per accusarli poi di crimini di guerra», sostiene Abu Issa, 42 anni, abitante nel quartiere di Tel Awa. «Praticamente tutti i palazzi più alti di Gaza che sono stato colpiti dalle bombe israeliane, come lo Dogmoush, Andalous, Jawarah, Siussi e tanti altri avevano sul tetto le rampe lanciarazzi, oppure punti di osservazione di Hamas. Li avevano messi anche vicino al grande deposito Onu poi andato in fiamme E lo stesso vale per i villaggi lungo la linea di frontiera poi più devastati dalla furia folle e punitiva dei sionisti», le fa eco la cugina, Um Abdallah, 48 anni. Usano i soprannomi di famiglia. Ma forniscono dettagli ben circostanziati. E’ stato difficile raccogliere queste testimonianze. In generale qui trionfa la paura di Hamas e imperano i tabù ideologici alimentati da un secolo di guerre con il «nemico sionista».

    SEGUE SU: http://www.corriere.it/esteri/09_gennaio_21/denuncia_hamas_cremonesi_ac41c6f4-e802-11dd-833f-00144f02aabc.shtml

  40. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Ma guarda che ” finesse” storica…
    Ovvero come il coglionazzo imbonitore da strapazzo dimostra di non essere un coglionazzo , ma solo un imbonitore da strapazzo che usa la contestualizzione storica solo quando gli fa comodo e per dimostrare certe tesi ben pre-costituiste…
    ________________________________________

    Qualcuno si è dimenticato che siamo nel 2009, epoca ben diversa dal 1948.
    Chiudersi in una visione acritica e fossilizzata su quel che ha detto il tizio o il caio quaranta, sessanta o cent’anni fa, significa rifiutarsi di voler affrontare l’attuale situazione con seria intenzione di risolvere la questione.

    _______________________________________

    Questa è la tecnica degli imbonitori da strapazzo che per centinaia di post ci raccontano di carte , di sfere magiche, di energie sovrannaturali e poi quando ..gli fa comodo tirano fuori queste finesse…

    Allora non coglionazzi, ma imbonitori da strapazzo troppo furbi, e come dice Faust ,finiscono tutti all’inferno..!!

    cc

  41. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Faust, le mappe degli ultimi 40 anni derivano dall’accanimento alla lotta armata…. Se i combattimenti si fossero fermati a prima della guerra dei 6 giorni, ora i palestinesi avrebbero molto più territorio e vivrebbero decisamente meglio. Se si fossero accordati per confini certi ancora prima, avrebbero ancor più territorio e vivrebbero ancora meglio. mt
    ————————————
    Mio buon marco tempesta,
    sto incominciando a pensare che discutere con lei sia del tutto inutile. Non sono mai stati i palestinesi a scegliere la lotta armata ma sempre e solo gli israeliani. Come insegna bene proprio la guerra dei Sei giorni.
    Ma se uno vive in un altro mondo come lei allora è possibile anche pensare il contrario.
    Lei è matto mio caro, un matto lucido. La categoria peggiore.
    Mi stia bene mio caro. Ehhh si sa che genio e follia …. U.

  42. Uroburo
    Uroburo says:

    Quest’ultimo intervento per stigmatizzare la democraticità di Hamas, tanto cara ad U. mt.
    ————————————-
    Mio buon marco tempesta, ma lei è VERAMENTE matto!
    La sfido a trovarmi una sola mia dichiarazione in cui io affermi che Hamas è un movimento democratico.
    Ho detto che ha sicuramente vinto le elezioni, e questo nonostante i brogli certamente messi in atto dal potere costituito retto allora da Al Fath.
    Altro io non ho detto.
    Quel che ho detto è incontrovertibile, lei non ha mai risposto e mi fa fare affermazioni che non ho mai fatto.
    Mah …… U.

  43. Peter
    Peter says:

    xUroburo

    senza offesa per lui, ma dove sarebbe la genialita’ del mio loquace conterraneo Marco T?

    Peter

  44. Faust  x ccicci ORO
    Faust x ccicci ORO says:

    ….. ?¿¿ ma xcchè danno la Mastercard x 40 euro?? e non semplicemente una carta VISA… Master xcchè¿¿¿¿

    come dice Faust ,finiscono tutti all’inferno..!!

    … non dimenticare di specificare in cche inferno vanno i malfattori e quelli cche tu dici… come guerrafondai, capitalisti usurai, criminali organizzati o sciolti, genocidi et mirabilia , pedofili e fondamentalisti etc.. Da noi ” QUELLI” non li facciamo entrare e vanno allinferno dei poverychristy… da non confondere con l Inferno dei Poveri Diavoli… x questi vivono felici e socialisti-umanisti e bolivariani… xgli altri… cicciarculo!!
    Faust

  45. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Piccola notizia tratta da un pezzo di marco travaglio :

    Il Consiglio di Stato, sempre ben consigliato, ha deciso di dare un pessimo esempio con la sentenza che chiude il caso Europa7, riconoscendo a Francesco Di Stefano un risarcimento ridicolo e offensivo: 1 milione per 10 anni di mancati introiti e negate frequenze (quelle occupate abusivamente da Rete4).

    _________________________________________________

    Una piccola considerazione mia personale in merito all’intera vicenda :

    Dove sono i “difensori” della libera iniziativa di impresa che dicono che il motore della storia sono le buone idee e un pò di capitale di rischio?
    Sono finiti tutti quanti nelle “fogne del Feudalesimo berluschino” o erano solo ipocriti che venivano a “raccontarci ” barzellette anche qui su questo Blog ?

    cc

  46. Uroburo
    Uroburo says:

    senza offesa per lui, ma dove sarebbe la genialita’ del mio loquace conterraneo Marco T? Peter
    ———————————————-
    Haw haw haw ….. Lingua sacrilega di un Peter!….
    Vede Peter, il marco tempesta è un artista e gli artisti sono tutti un po’ geniali, no? Genio e follia è l’accoppiata tipica degli artisti. Direi che il nostro li possiede entrambi in rilevante quantità.
    Per di più, come tutti gli artisti geniali ma folli, egli vede il mondo in un modo diverso da noi, con altre logiche…. Poi a volte gli scappa la mano e costruiscono un mondo parallelo, ed infine dicono che il mondo vero è quello e non questo.
    Uno prova un po’ a fargli vedere la realtà ma poi ci si arrende. In fondo sono fondamentalmente inoffensivi. U.

Commenti più recenti »

I commenti sono chiusi.