C’è solo un piccolo particolare, anzi due. Più qualche inevitabile considerazione aggiuntiva. E fastidiosa

1)    – E’ vero che da Gaza sparano razzi sulla cittadina israeliana di Sderot, peraltro di scarsa precisione ed efficacia, anzi – come si è visto – veri e propri disastrosi boomerang contro gli stessi abitanti di Gaza. Però è anche vero che Sderot è stata costruita – assieme alla colonia israeliana di Or fondata nel 1957 – sui resti di ciò che fu il villaggio palestinese di Najd, parola che in arabo significa “altopiano”, oggi distante 14 chilometri da Gaza. Ed è anche vero che il villaggio fu sottoposto a “pulizia etnica” dai sionisti arabofobi prima ancora che nascesse lo Stato di Israele. Secondo la risoluzione Onu 194 e anche secondo la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, articolo 13, sezione due, gli abitanti di Najd hanno il diritto di ritornare ad abitare nelle loro personali proprietà e al loro villaggio nativo. Perché questo diritto viene loro negato, e ben da prima che tirassero anche solo pietre?
2)    –  E’ vero che da Gaza a volte sparano razzi anche sulla cittadina israeliana di Ashkelon, peraltro di scarsa precisione ed efficacia, anzi – giova ripetere – veri e propri disastrosi boomerang contro gli stessi abitanti di Gaza. Però è anche vero che Ashkelon
sorge sulle rovine di quello che era il villaggio palestinese di Al-Jura, anch’esso sottoposto a “pulizia etnica” da parte dei sionisti arabofobi. E secondo la risoluzione Onu 194 e anche secondo la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, articolo 13, sezione due, pure gli abitanti di Al-Jura hanno il diritto di ritornare ad abitare nelle loro personali proprietà e al loro villaggio nativo. Perché questo diritto viene loro negato, e ben da prima che tirassero anche solo pietre?
Stando così le cose, come la mettiamo?

Ma andiamo per ordine. Nel 1992 a Washington l’Institute for Palestine Studies [Istituto per gli studi sulla Palestina]  ha pubblicato un importante lavoro del ricercatore Walid Khalidi intitolato “All That Remains: The Palestinian Villages Occupied and Depopulated By Israel in 1948″ [“Tutto ciò che rimane: i villaggi palestinesi occupati e spopolati da Israele nel 1948″].Chi sia Khalidi lo potete legge alla fine di questo articolo. Il libro si occupa dei 418 villaggi che hanno subito la “pulizia etnica” da parte dei sionisti arabofobi ed è dedicato da Khalidi “A tutti coloro per cui questi villaggi erano casa, e ai loro discendenti”. La prima cosa che mi viene in mente leggendone dei brani, con difficoltà visto che – guarda caso – non è stato tradotto in italiano, è che la cifra indicata da Khalidi è più o meno eguale a quella che ho sentito anch’io citare da Stefano Chiarini, lo scomparso giornalista de Il Manifesto buon conoscitore della Palestina anche perché vi era stato spesso inviato dal giornale. Non ricordo esattamente la cifra riferita da Chiarini, ma ricordo bene che era più grande di 400 perché a sentirlo parlare ne rimasi sbalordito, anzi incredulo.
Lo studioso Khalidi ci documenta dunque che Sderot fu colonizzata dagli israeliani nel 1951 . sui terreni del villaggio di Najd e che su quelle spoglie nacque nel ’57 la colonia di Or. La pulizia etnica era però avvenuta prima. Gli oltre 600 palestinesi recensiti a Najd nel ’45 furono cacciati con la forza il 13 maggio 1948, vale a dire prima che venisse dichiarato lo Stato di Israele. E – si noti bene – prima che qualunque esercito arabo entrasse in Palestina! Khalidi racconta che lo spazio dove esistevano le 82 case di Najd oggi è “ricoperto di cactus, ‘spine di Cristo’ e alberi di sicomoro e contiene le mura crollate di edifici non identificati…”.  Ancora oggi vi “crescono alcuni vecchi alberi”. I bambini palestinesi andavano a scuola a Simsim, a 2 chilometri di distanza. Secondo Palestine Remembered il villaggio è stato completamente “sfigurato”.( http://www.palestineremembered.com/Gaza/Najd/ e http://www.umkahlil.blogspot.com/2006/06/sderot-built-on-ashes-of-ethnically.html )
Di Najd si hanno notizie almeno dal 1596, quando contava 215 abitanti, quasi tutti contadini dediti anche all’allevamento. Nel 1838 lo studioso americano della bibbia Edward Robinson  “osservò gli abitanti setacciare l’orzo lanciandolo nell’aria contro vento con forche di legno” [Robinson (1841) III: pagina 260, citata da Khalidi a pagina 128] e vide che “Campi di grano e alberi da frutto circondavano Najd da tutti i lati”. Ancora oggi i palestinesi possiedono a Najf 12.669.000 metri quadri di terreno, anche se il governo israeliano rifiuta l’esercizio del loro diritto di proprietari, in particolare il loro diritto di tornarsene sulla propria terra. Da notare che nel 1945 gli ebrei vi possedevano appena 495.000 metri quadri di terra, cioè meno di 1/25 (=un venticinquesimo) della terra posseduta ancora oggi dai palestinesi cacciati via.

E’ interessante anche la storia della cittadina oggi chiamata Ashkelon, israeliana, costruita sul paesino distrutto e sottoposto a pulizia etnica di Al-Jura (  http://umkahlil.blogspot.com/2009/01/targeted-israeli-towns-built-on.html ), nome che aveva fino a pochi anni fa (  http://www.palestineremembered.com/Gaza/al-Jura/ ).

Khalidi scrive che “i mitragliamenti e i bombardamenti israeliani lasciarono un segno sulla popolazione nella regione che era psicologicamente impreparata e non aveva accesso a rifugi antiaerei”. E cita un articolo della United Press International con le parole di un funzionario dell’intelligence israeliana: ” l’attività militare israeliana sulle aree costiere ha causato ‘ disperazione tra gli abitanti del luogo'” (pag 82). Al-Jura era una località di residenza estiva per gli abitanti del vicino paese Al-Majdal, anch’esso “ripulito” etnicamente (pag. 116). Prima di esserne cacciati via i palestinesi ad Al-Jura possedevano 12.015.000 metri quadrati di terreno, mentre gli ebrei non ne possedevano neppure uno (pag. 117). Khalidi ricorda che un “mawasim”, cioè un periodo di feste,  “si teneva in esso ogni anno in primavera, e al quale si recavano in massa persone dalle città e dai villaggi del distretto di Gaza per nuotare, praticare sport e per feste religiose. Veniva organizzato un mercato in particolare per le occasioni in cui visitatori si recavano per gli acquisti”. “Le maggiori occupazioni degli abitanti erano la pesca e la caccia ai volatili, e che il loro pesce e la loro selvaggina venivano vendute in diverse delle città e villaggi confinanti. Difatti il villaggio era uno dei maggiori centri di pesca della Palestina”.
Poi c’è la storia anche degli altri 416 villaggi, di cui Khalidi pure si occupa. E ciò anche a voler tralasciare la pur doverosa osservazione che è abbastanza strano sostenere il “diritto al ritorno” di chi se n’era andato via 2000 anni fa realizzandolo a spese di chi invece c’era rimasto! Non ho nulla contro il sionismo non arabofobo, ma sostenere che chi per un bel pezzo è stato assente ha più diritti di chi invece è sempre stato presente, tant’è che questi viene sloggiato con la forza, è chiaramente assurdo. Realizzabile, certo, ma in base ai rapporti di forza, ma di sicuro non in base alla logica, alla giustizia e al diritto internazionale. Come si vede, la faccenda – e la Storia, con annesse responsabilità – è più complicata e meno univoca di come continuano a raccontarcela i nostri grandi mass media. I quali, come sempre pronti a voler salire sul carro del vincitore, vero o presunto, non si pongono mai domande troppo scomode. Per esempio questa: se Israele è legittimata a scatenare la carneficina che ha scatenato e non ancora terminato a Gaza per i pochissimi morti provocati dai razzi Qassam, cosa avrebbero dovuto scatenare i palestinesi contro i coloni che di palestinesi nel corso degli anni ne hanno accoppati, restando sempre impuniti, almeno 40, cioè molti ma molti di più? Cosa avrebbero dovuto scatenare quando il 25 febbraio 1994 il colono Baruch Goldstein con altri due invasati massacrò in un sol colpo nella moschea di Hebron 24 palestinesi e ne ferì gravemente oltre 100, dei quali non si è mai saputo quanti ne sono poi morti? Una volta a un dibattito su un canale della Rai sentii dire che a quel macellaio, a sua volta ucciso nel corso della mattanza, è stato eretto in Israele un monumento….  Non so se il monumento c’è ancora, ma chi lo ha visto mi ha raccontato di avervi letto che è caduto per Israele!
Il diritto alla legittima difesa, invocato da chi in realtà vuole solo applaudire l’ignobile strage degli innocenti in corso per mano del nuovo Erode di nome Israele, è un discorso che – in quanto molto disonesto – può diventare un boomerang. Gli Stati Uniti per esempio hanno finanziato e armato l’invasione di Cuba tentata a suo tempo nella Baia dei Porci da parte dei fuorusciti fascisti, ai quali gli Usa danno ospitalità e ampi appoggi in Florida. Non solo. Gli Usa hanno anche armato la mano del terrorista anticastrista Posada Carriles, fornendogli le bombe che hanno provocato un massacro in un albergo dell’Avana dove ha trovato la morte anche un turista italiano, Fabio De Celmo. Cuba dunque ha sicuramente il diritto di bombardare gli Usa, secondo i tifosi e i teorici della feroce rappresaglia israeliana travestita da “legittima difesa”, alter ego degli imbecilli che a Roma hanno lanciato l’idea del boicottaggio contro “i “negozi degli ebrei” confondendo anche loro tra ebrei e israeliani secondo una equazione tanto cara ai facinorosi quanto falsa e aborrita da non piccola parte dello stesso mondo ebraico oltre che israeliano.
Tutte le dispute sul diritto “storico” degli ebrei di “tornare” in Palestina e di starci come più gli fa comodo e a dispetto di tutto e di tutti – compresa la stessa Onu che Israele ha fatto nascere! – a costo di usare le armi atomiche, costruite certo non come puro passatempo e per il gusto di sprecare enormi quantità di denaro, tutte queste dispute hanno un punto debole, contro il quale cozzano rivelandosi solo chiacchiere. Un elenco pignolo di queste chiacchiere le ha fatte Benjamin Netanyahu in una recente intervista alla rete televisiva americana CHA, segnalataci dal lettore che si firma Faust, nel corso della quale l’ex capo di governo israeliano ha elencato 20 motivi in base ai quali Israele “is our Land and only our Land”. Ammettiamo pure che i 20 punti in questione siano tutti accettabili senza riserve: il problema è che in ogni caso non autorizzano nessuno a fare carne di porco degli “altri” e comunque non rendono automaticamente accettabile il potere che viene bellamente costruito sulla base di quei 20 punti per gestirne l’interpretazione e l’imposizione. Il potere che si basa soprattutto sul “sacro” e che lo utilizza per affermarsi, svilupparsi e durare,  contraddice inevitabilmente gli stessi principi su cui si basa: i principi saranno anche “sacri”, giusti e sacrosanti, ma il potere è immancabilmente profano, per definizione.
In ogni caso, i 20 punti di Netanyahu valgono quanto gli altri punti, più o meno di 20 che essi siano, di chi la pensa  diversamente da lui anche all’interno dello stesso mondo ebraico e perfino sionista. I 20 punti di Netanyahu valgono e pesano di più, oggi, solo perché dietro hanno armi e danaro più degli “altri”, compresi gli altri che fanno parte di Israele e/o del mondo ebraico ma la pensano in altro modo. Quando gli Usa cesseranno il sostegno a Israele, iniziato in definitiva solo 40 anni fa, cioè dopo la “guerra dei sei giorni”, o quando il petrolio del Medio Oriente sarà agli sgoccioli o avra comunque perso importanza, i 20 punti di Netanyahu varranno esattamente quanto sono valsi per 20 secoli: meno della carta su cui sono scritti. Forse è il caso di pensarci, prima di altre eventuali catastrofi. Non vorrei che qualcuno, imitando le fissazioni di certa oligarchia israeliana, cominciasse a reclamare la terra di Israele e Palestina portando come prova la stessa bibbia: poiché nel “libro sacro” si legge da quasi 3.000 anni che la “terra promessa” venne strappata a furia di genocidi e pulizie etniche – il termine della bibia è “herem” – a chi ci abitava prima, qualche Netanyahu di altre sponde eredi di quegli antichi espulsi e massacrati potrebbe accampare pretese di “legittima proprietà” sui territori della ex “terra promessa”. A pensarci bene, l’attuale selvaggia mattanza contro Gaza somiglia proprio agli “herem” narrati dalla bibbia, che se ne vanta pure. Ne differisce solo per il fatto che questa non è stata “ordinata da Dio”, ma dagli interessi elettorali e di partito della nomenklatura.

Certi discorsi del cavolo possono portare a esiti ancor più pazzeschi degli attuali. Se Abramo e i suoi hanno fondato il popolo ebraico emigrando dalla città mesopotamica di Ur, in pratica dall’attuale Iraq, allora si tratta in definitiva di emigrati mesopotamici, o iracheni che oggi si voglia dire. Del resto è stato il rabbino capo di Roma, Giuseppe Di Segni, in un suo sconcertante discorso contro l’arcobaleno bandiera della pace di chi non voleva l’invasione dell’Iraq, a definire i babilonesi come “gli iracheni di allora”, e quindi gli iracheni come i babilonesi di ogii…. A gente che (s)ragiona come Netanyahu e buona parte del rabbinato duro e puro potrebbero venire in mente strambe pretese di “diritti storici”…. Del tipo di quelle, per esempio, di Benito Mussolini e dei fascisti sulle terre che furono dei “nostri avi” dell’impero di Roma. Che non è forse la capitale d’Italia? E allora perché non pretendere anche oggi la “restituzione”, cioè l’occupazione a cannonate, di nuovo della Libia, dell'”Abissinia”, dei Balcani, e poi anche dell’Inghilterra, della Germania, della Francia, della Spagna e del Medio Oriente compresa la Palestina e la stessa Israele?  A fare la differenza è solo l’esito delle armi e delle guerre: se avesse vinto Mussolini, avrebbe avuto ragione lui. Oggi i libri di storia canterebbero il buon diritto, di stampo per certi versi “sionista”, di Roma a comandare sulle terre governate e spesso possedute dai “nostri avi”. Per non parlare degli infiniti popoli del pianeta che, sloggiati a forza dalle loro terre, potrebbero accampare oggi anche loro il “diritto al ritorno” e all’autogoverno: dagli indios dell’Amazonia a quelli della Patagonia e delle Ande, dagli “indiani” d’America agli Incas, dai boscimani africani agli aborigeni australiani…. I lumbàrd di Bossi? Altro che dargli la Padania, ricacciamoli in Ungheria!  se non li vogliono neppure lì, se ne ritornano in quel freddo e inospitale Nord Europa dal quale i longobardi sono calati come orde barbare…

Anche la Chiesa è convinta, e si comporta di conseguenza, che i molti “punti” dei vangeli e della bibbia siano veri – nonostante di quest’ultima sia stato dimostrato in lungo e in largo che si tratta solo di miti, per giunta in molti casi già nati in precedenza in Mesopotamia – e su tale convinzione ha man mano creato e imposto il suo potere “sacro”, ma di fatto terreno e tanto profano che sempre meno ha a che vedere con i precetti evangelici, come dimostra il gran numero di guerre, bruciati vivi e torturati in base a pretesti e motivazioni le più varie. La strada dell’inferno è lastricata di buone intenzioni. Non fanno eccezione neppure i 20 punti di Netanyahu o di chi per lui. NON esiste NESSUN diritto che abbia il diritto di fottersene degli altri e della realtà! L’unico “diritto” che ha questo “diritto”, compreso quello di vita e di morte degli “altri”, è il diritto nato dalle armi, come del resto dimostra la storia del nostro avere spazzato via decine di popoli e civiltà in base al “diritto” della maggior forza delle nostre armi prima europee e poi occidentali. Ci hanno rotto l’anima per anni e anni, accusando e incarcerando anche i nostri “cattivi maestri”, quando era di moda lo slogan “Il potere si basa sulla canna del fucile”, che riassumeva la teoria e la pratica maoista. Adesso però, guarda caso, vogliono convincerci che quando la stessa dottrina la teorizza e la applica senza scrupoli Netanyahu o chi per lui, allora ci si deve inchinare, bisogna applaudire. Beh, più disonesti di così si muore. Ma la disonestà non ci è mai piaciuta. Neppure quando vince e “fa la Storia”. Forse non ce ne siamo accorti, ma anche gli islamisti che vogliono l’affermazione della Shahria in Europa hanno i loro “punti” e “diritti” storici, anche se non so se siano 20 perché non li ho mai contati.
Per i nostri profughi istriani e per l’irredentismo di Trieste abbiamo fatto il pianto greco e lanciato maledizioni per decenni, con polemiche e pretese di rimborsi e pretese non ancora placate, per giunta facendo finta di non sapere che quei profughi “se l’erano cercata”, perché s’erano intrufolati in casa altrui imposti dal nostro fascismo. “Se l’erano cercata”  a causa dei soprusi e della repressione contro gli slavi operata dal nostro fascismo, che quegli italiani hanno usato come una clava per insediarsi e prosperare in terre altrui e a scapito altrui. Perché allora ce ne fottiamo dei profughi palestinesi e anzi li disprezziamo nonostante loro non abbiano avuto alle spalle e non abbiano supportato nessun regime fascista e se ne stavano semplicemente a casa loro? Sostenere, come è giusto, il diritto di Israele a esistere significa sostenere anche i diritti altrui.
La mattanza di Gaza e il suo cinismo sono talmente allucinanti, soprattutto per la strage continua di bambini e di feriti condannati di fatto a morire, da aver infine costretto anche la Chiesa, il papa e il Vaticano a parlare di strage e di lager, nonostante il Vaticano cerchi da tempo un approccio col rabbinato per poter meglio scongiurare non più il “pericolo rosso”, ma quello “verde” islamico. Non a caso il Vaticano e il papa dopo avere invano tentato di imporre le “radici cristiane” alla Costituzione europea, purtroppo bloccata, hanno inventato la simpatica balla delle radici “giudaico-cristiane”, mettendoo da parte gli odi verso gli ebrei prima disprezzati per 1.600 anni e ora promosso a “fratelli maggiori” pur di poter arginare l’islam e nascondere che l’Europa ha anche radici islamiche. So bene che il destino dei palestinesi è segnato, ormai sono al suicidio collettivo, al quale sono stati spinti in massa dal tremendo cinismo della politica di tutti, un popolo di fatti detestato dai regimi arabi, usato come carne da cannone dagli iraniani, illusi e traditi dall’Europa, dagli Stati Uniti e anche dalla loro classe dirigente. Un popolo è stato ridotto a un insieme di bande armate, in modo da poter infine sostenere che non sono degni e affidabili per gestire un loro Stato e quindi farne strame. Una nuova pulizia etnica. L’ultima, per ora, tribù di  Sioux massacrata a Woundeed Knee. Con il plauso dell’oligarchia israeliana, che, si noti, è sempre più affollata da pezzi dell’esercito e dei servizi segreti, se non altro perché i governi durano poco e cambiano, mentre le forze armate e i servizi segreti restano…. Il governo israeliano festeggi come più gli aggrada. Sappiamo bene che la Storia, compresa la nostra, è fatta di questi episodi. Ma non rompeteci i coglioni pretendendo che tutti partecipino al suo brindisi. E che applaudano Erode uccidendo anche la pietà.
Da notare infine che Khalidi non è un pinco pallo qualunque, o un fanatico. Nel ’45 si è laureato all’Univerità di Londra e nel ’51 ha acquisito a Oxford una laurea di secondo livello. Ha poi insegnato fino all’82 nell’Università americana di Beirut, per andare a insegnare man mano negli atenei di Oxford, a Harvard e Princeton. Ad Amman è tra i fondatori della Royal Scientific Society e del prestigioso Institute for Palestine Sudies, del quale è il segretario generale. Autore di molti libri, è inoltre membro dell’American Academy for Arts and Sciences. Insomma, una figura di tutto rispetto e prestigio internazionale.

369 commenti
Commenti più recenti »
  1. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X Pino
    Ripeto l’ultimo post e ti leggo domani

    Vengo ora dall’ospedale e vorrei scrivere qualcosa su medici cure e sanità ma è troppo tardi vedremo domani.
    Faccio invece, anche se in ritardo, gli auguri alla futura nonna Sylvi. Intanto lei si allena con le fiabe, essere nonni è una cosa meravigliosa, nipoti sono figli al quadrato, ed al quadrato vanno le preoccupazioni, ma anche le soddisfazioni.
    Buona notte
    Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.i

  2. Anita
    Anita says:

    x Antonio

    Caro Antonio,
    parlando di nipoti.
    Io ne ho cresciuti tre, quando sono diventati grandini li ho persi completamente…

    Avevo perso tutte le speranze.

    Da qualche mese due sono ritornati all’ovile…uno mi chiama sempre, discutiamo politica e quando visita…discutiamo ancora politica, campi avversi ma amichevoli.

    La nipote, Carissa, ha fatto un salto, da bambina viziata e difficile, in un balzo e’ diventata donna….
    Mi fa piacere, mi mancano i miei figli, mi manca di non poter discutere con i miei figli da adulti…ma i nipoti iniziano a colmare il vuoto.

    Buona notte,
    Anita

  3. Faust x Nicotri
    Faust x Nicotri says:

    … laltro gg ho visto la mappa di israele e Gaza e Cisgiordania… Un centesimo della terra occupata… israele occupa il 90% del territorio ex palestino… ora confinati in uno sputo di terra…. ormai solo un campo di concentramento, una gabbia e a poco a poco gli israeliani li spingeranno a mare… chi non è ancora fuggito o morto …e spariranno da quei territori che in origine era La Palestina… altro che Ahmadinejad giustamente chiede x israele…
    Faust

  4. alex
    alex says:

    @ Pino
    C’è un altro piccolo particolare, Pino.
    Gli ” imbecilli che a Roma hanno lanciato l’idea del boicottaggio contro “i “negozi degli ebrei” confondendo anche loro tra ebrei e israeliani secondo una equazione tanto cara ai facinorosi quanto falsa e aborrita da non piccola parte dello stesso mondo ebraico oltre che israeliano” in realtà proponevano di “…non comprare prodotti made in Israele. Si tratta quindi di un boicottaggio economico che non c’entra nulla con l’antisemitismo e con i negozi gestiti da ebrei”. Lo ha detto il segretario provinciale della Federazione Lavoratori Agro-Industria Commercio ed Affini Uniti (Flaica) Cub, Giancarlo Desiderati, sindacato che a Roma conta 8mila iscritti.
    “Non abbiamo mai parlato – ha spiegato Desiderati – di boicottaggio della comunità ebraica. La nostra iniziativa mira a condannare l’uso della forza e lo avremmo fatto anche se al posto degli israeliani ci fossero stati i palestinesi”. Sul sito del sindacato si legge l’invito ai consumatori di non comprare prodotti made in Israele: “Non vogliamo forzare nessuno, ma oggi sentiamo il dovere morale di indicare una strada per protestare contro il governo israeliano e contro la sua politica militare di massacri. Non acquistate prodotti che iniziano con il codice a barre 729, quella merce è stata fabbricata in Israele. Fermiamo il massacro di Gaza… STOP ai bombardamenti subito!”
    – – – – – – – –
    Questa la proposta dal sito:
    http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o13855

  5. Linosse
    Linosse says:

    Ancora una volta gli U$A si astengono, riproponendo un Ponzio Pilato Yankee ,da una risoluzione ONU.Il 20 gennaio ci sarà il cambio Bu$h-Obama ma sarà un cambio?
    Trepidante attesa

  6. Per chi avesse ancora dubbi: LIVNI A ONU, ISRAELE AGIRA' SOLO NEL SUO INTERESSE. Il resto del mondo può anche andare al farsi fottere
    Per chi avesse ancora dubbi: LIVNI A ONU, ISRAELE AGIRA' SOLO NEL SUO INTERESSE. Il resto del mondo può anche andare al farsi fottere says:

    Gerusalemme, 11:23
    GAZA: LIVNI A ONU, ISRAELE AGIRA’ SOLO NEL SUO INTERESSE

    Il ministro degli Esteri israeliano, signora Tzipi Livni, ha reagito all’approvazione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, con cui si chiede un cessate-il-fuoco “immediato e duraturo” nella Striscia di Gaza e il “ritiro totale” delle forze dello Stato ebraico, affermando che il suo Paese si regolera’ esclusivamente sulla base del proprio interesse: parole non dissimili, paradossalmente, da quelle con cui il provvedimento Onu e’ stato poi respinto anche dai radicali palestinesi di Hamas. “Israele ha agito, sta agendo e agira’ soltanto in armonia con le sue valutazioni, con le esigenze di sicurezza dei suoi cittadini e con il suo diritto all’auto-difesa”, taglia corto Livni in un comunicato, senza fare il minimo accenno alla tregua.

  7. Faust x Nicotri
    Faust x Nicotri says:

    … voglio vedere se è vero che Obama, fara riconoscere lo stato palestino e viceversa… ma la pace è lontana, forse in paradiso.
    Faust

  8. Faust x GENOCIDIO
    Faust x GENOCIDIO says:

    ORE 1pm 09:01:09….. 1000 morti e 3000 feriti…

    Bravo!!!! israele siete degli assassini genocidi nazisti, il vostro dio vi punira, se esiste!!! intanto speriamo nellONU, noi senza dio…
    Faust

  9. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    “A Gaza massacro di civili”
    L’Onu denuncia un gravissimo e deliberato massacro di civili a Gaza: “In 110 radunati in una casa poi bombardata. Almeno 30 vittime, molti bambini”

  10. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    12:53 Gaza, 783 morti e oltre tremila i feriti

    Nelle ultime 48 ore ammontano come minimo a venti i nuovi morti tra la popolazione di Gaza. Il numero complessivo delle vittime palestinesi accertate è così salito ad almeno 783, più di un terzo delle quali erano bambini, sebbene negli ambienti sanitari del posto si parli di oltre ottocento; i feriti superano largamente le 3.200 unità.

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    12:33 Al Jazeera, in corso massiccio lancio bombe al fosforo

    “Su Gaza City è in corso un massiccio lancio di bombe al fosforo bianco da parte dell’esercito di Israele”, lo ha affermato uno degli inviati della tv satellitare araba che nel frattempo mostrava in diretta le immagini delle dense colonne di fumo provocate da queste bombe. L’inviato, ammettendo di non sapere bene quali siano gli effetti di questi ordigni, ricorda che “la stampa occidentale ha parlato di arma non convenzionale che brucia”

  12. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    12:01 Onu, almeno 257 bambini uccisi da inizio offensiva

    Secondo una stima delle Nazioni Unite, almeno 257 bambini palestinesi sono rimasti uccisi dall’inizio delle operazioni militari nella striscia di Gaza. Nel suo ultimo bilancio rilasciato oggi, l’Onu ha spiegato inoltre che altri 1.080 bambini sono rimasti feriti dal 27 dicembre scorso, primo giorno di incursioni aeree israeliane in territorio palestinese

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    11:15 Gaza, ucciso il cameraman di fiducia di Arafat

    Il cameraman di fiducia di Yasser Arafat, Ihab al Wahidi, è rimasto ucciso questa mattina a Gaza quando un colpo di tank israeliano ha raggiunto la casa di otto piani dei suoceri. Al Wahidi si trovava su un balcone al quinto piano, che è crollato. Il cameraman, che ancora lavorava per la televisione palestinese, aveva ripreso la maggior parte delle attività di Yasser Arafat durante gli anni dell’esilio e dopo il suo ritorno nei territori in seguito agli accordi di Oslo del 1993

  14. Rachamim
    Rachamim says:

    Sono molto indaffarato con i miei sogni di maratona.
    Questa mattina mi sono comprato un bel paio di scarpe,e delle solette al gel. Ho controllato la pista attorno al campo di calcio dove 10 anni fà andavo a giocare con mio figlio, penso che la pista è lunga 500 m., ciò significa che la devo percorrere per 40 volte. Al principio mi fermerò a 5000 m., poi controllerò il tempo.Vediamo come và. Sono sicuro che ci vuole una grande forza di volontà.
    Per questo cercherò degli aiuti. Per primo la musica, userò uno di questi aggeggi che ha mio figlio. Il problema che ho avuto questa mattina è trovare la musica con il giusto ritmo. Ho provato a casa con la musica di qundo ero ragazzo, “volare” “dimmi quando tu verrai” e compagnia bella,troppo lenta. Fausto Tozzi con ” ti amo” lenta, poi veloce,non và, “una casetta in Canadà” dei Cetra è perfetta, ma se penso alle parole,: “con tanti pesciolini e tanti fiori di lillà” allora mi scoppia da ridere, anche quella non và.Con i concerti di Vivaldi o Brahms , penso che dopo 1000 m. mi adagerò in qualche posto e incomincerò a pensare come sarà la mia vita di pensionato fra due mesi, lo trovo molto allettante, ma nello stesso tempo ho paura. Non lavorare un mese in ferie OK ,
    ma non lavorare più………….penso, credo di volermi trovare qualche altra cosa da fare, ma ora è buio.
    Ho provato con il valzer, ma mi manda fuori ritmo, poi finalmente ho provato con il tango e lo trovo perfetto, dunque problema risolto.Ma un’altro problema è il caschè, se casco, con i miei 106 Kg, faccio buchi nella pista e mi buttano fuori.
    Vaaaaiiiiiiiiii tangooooooo.
    Il campo di calcio e la pista è proprio a due passi da casa, voglio allenarmi quando c’è anche qualche altra persona, cosi magari e anche da lontano mi faccio tirare, penso che al principio anche questo mi potrà aiutare.Poi non devo dimendicare il problema dell’alimentazione, un 350 Gr. o forse 400 di spaghetti in più di quelli che già ingurgito penso basteranno. Non ci crederete, sono cosi emozionato come un bambino, speriamo bene. Rodolfo

  15. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    La preghiera dei musulmani in piazza Duomo può parere shockante, e ancor più lo sarà quella – se mai la faranno – in piazza S. Pietro. Io però ricordo, e credo di averne già parlato nel mio blog a L’Espresso, che nell’89 ho fatto parte di gruppo di turisti italiani in viaggio nel Kenya su una carovana di Fiat Panda e una sera abbiamo parcheggiato le auto a fianco dei giardini pubblici nella piazza del paese prospiciente una chiesa per cenare, mangiando il cibo che ci portavamo appresso su un camion Tatra con un motore non ricordo se di 20 o 40 mila di cilindrata. Mi pare che il paese si chiamasse Soni, comunque mi colpì la somiglianza del suo nome con quello della nota azienda giapponese. Dormivamo nelle tende piazzate sopra il tettuccio delle auto. Al mattino tutti ci siamo lavati e abbiamo fatto i nostri bisogni corporali tra i cespugli dei giardini. La cosa mi ha talmente sbalordito che mi sono chiesto, e anni dopo l’ho chiesto nel blog, cosa sarebbe successo se una carovana di auto con kenioti a bordo si fosse fermata in piazza Duomo a Milano a mangiare, orinare, lavarsi i denti, dormire, lavarsi, lavarsi i denti, orinare e defecare.
    I musulmani della preghiera di piazza Duomo si sono comportati molto più civilmente di noi, di noi italiani ed europei “razza bianca” intendo. Certo è profondamente sbagliato bruciare simbolicamente le bandiere di uno Stato, in questo caso di Israele, ma nel corso degli anni ho visto bruciare un po’ avunque le bandiere dell’Urss e di Cuba senza che nessuno mai si strappasse così tanto i capelli.
    Un caro saluto.
    pino

  16. Faust x Antonio
    Faust x Antonio says:

    …interessante il post del raccatrippa… ci fa sapere che Ello si sta preparando fisicamente ad eventuali in(s)contri del 9no-noTipo
    ravvicinati… Sta facendo “propaganda di guerra preventiva” vuole intimidire lavversario psicologicamente… pensa Antoo, se in realta il bbibbliofago assomigliasse a brunetta…. sta preparando i muscoli incartapecoriti, e non capisce che non gli risolve il suo problema,il suo danno è irreversibile ed alberga nel suo cervelletto, quello che copre con il sottobbicchiere in testa, Ello è convinto di essere quello che non è, ma si vende come se fosse, costa come vero e chi non lo compra è coglione..

    ciao Antoo, col lancia razzi, sparagli delle pernacchie in faccia via blog…come stanno facendo Faust e i suoi cuggini in coro… x il resto spero che non sia cosi idiota di pensare(!!?¿) che ci stiamo cagandosotto… o di prenderlo sul serio, mica siamo dei rincitrulliti religiosi plagiati come Ello!!!
    Faust

  17. mario
    mario says:

    Cessate d’uccidere i morti,
    Non gridate più, non gridate
    Se li volete ancora udire,
    Se sperate di non perire.

    Hanno l’impercettibile sussurro,
    Non fanno più rumore
    Del crescere dell’erba,
    Lieta dove non passa l’uomo

  18. Rachamim
    Rachamim says:

    x Nicotri,
    poi bisognerebbe sapere cosa esattamente dicono nelle loro preghiere. A questo proposito scriverò oggi qualcosa.
    Una domanda: avete fatto i vostri bisognini all’aperto OK?
    C’era forse in quel luogo una alternativa?

  19. Rachamim
    Rachamim says:

    xFaust
    ma quante sai………….Ahahahahahhahhhhhha
    indovino da strapazzo, le tue carte sono vecchie……………

  20. Rachamim
    Rachamim says:

    Ricordiamoci la guerra del Libano.
    Cosa diceva la risoluzione dell’ONU? Lo sapete?
    Israele si è ritirato, e cosa hanno fatto gli Hisbollah?
    Fino ad ora comprono armi.
    Ma non era scritto in quella risoluzione che gli era proibito di riarmarsi?
    EEEEEEEEEEEEvvvvvAAAAAAAAAAAAAIIIIIIIIIIIIII
    ai ai ai
    ed in questa risoluzione , l’avete letta?
    Quello che riguarda Israele si, ma avete letto quello che riguarda gli Hamas? NO
    EEEEEEEEEEEEEEEEvvvvvvvvvvvvvAAAAAAAAAAAAAAIIIIIIII
    ai ai ai

  21. Faust x Mario
    Faust x Mario says:

    … ciao mariett, bentornato… vado a lucidare gli ottoni e preparare i violini… come sempre suonero il campanello…
    ciao mariett, bel fresc… Turchettiiii!!! fiato alle tromb….ate!!!
    ..il cialis che ho comprato in Venezuela riposa in pace… parola che non piace ai religiosini figli di uno stesso padre puttaniere…. et madri vergini… pputtanaeva!!!
    Faust

  22. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Pino,

    questa volta non sono proprio d’accordo con lei!
    Siamo stati, fine anni ’60 e primi ‘7o un gruppo di “zingari”in tenda.
    Abbiamo girato il sud europa e anche l’est, i campeggi erano rari, e si campeggiava dove capitava , possibilmente con il permesso della polizia.
    Abbiamo sempre usato, con grande creatività, il principio:
    lasciami come mi hai trovato!- A volte anche meglio!

    I mussulmani di piazza Duomo hanno, in accordo e contemporanea con altre città, ( lo dice uno di loro) voluto “sfregiare” la piazza cattolica più simbolica di Milano.
    Non c’è stata buona fede! Non c’è volontà di rispetto.
    Bruciare una bandiera israeliana in territorio italiano è stato l’ultimo atto di disprezzo per la terra che li accoglie e li ospita.

    Mi spiace, ma non sarà così che ci sarà accoglienza e soprattutto integrazione.
    Questo è spinta alla ribellione e alla rivolta di chi è ancora a casa sua, e comincia ad averne piene le scatole di gente che crede di poter fare e disfare ciò che gli pare in casa d’altri.
    E non conteranno niente gli strilli di certa sinistra che…non ho capito quali intenti persegue…
    Lei sa meglio di me che in nessuna parte d’Europo funziona così!!!

    Io giro adeguandomi a leggi ,usi e costumi di chi mi accoglie.
    Pretendo la reciprocità!

    saluti sylvi

  23. Sylvi
    Sylvi says:

    caro AZ,

    grazie per gli auguri e siamo tutti molto contenti.
    Perderò un pezzo della mia “preziosa” libertà, perchè fin che ci sono nonne ” non si usano i nidi”, ma la causa è ottima!

    Una delle prime fiabe che racconterò sarà che in Cielo si radunano Santi, Bambini Gesù, Babbi Natale e Befane per organizzare il trasporto dei doni ai bambini;
    ma in Toscana c’è un nonno che per “sfiducia” verso le “autorità” preposte, porta il Primo Maggio i doni ai suoi nipotini!
    Ho tempo per indorare la storia per bene!!!
    saluti Sylvi

  24. Faust x latleta buggiardo
    Faust x latleta buggiardo says:

    indovino da strapazzo, le tue carte sono vecchie……………

    come la tua malattia… gli altri (i non bbibbliofaghi..) sono dei cerebrolesi… xcche lhai letto sulla carta igienica, mentre aspettavi di usarla…

    intanto oggi le mie carte mi fanno vedere un popolo(?¿) CHE STA MASSACRANDO INNOCENTI… OGGI QUASI 800… E 3500 STORPIATI X LA VITA… le mie carte saranno vecchie, ma la tua mallattia è antica… VERGOGNATI sei complice di assassini genocidi…. ppiu di 300 bambini… come i tuoi figli…….. Vergognati, insieme al tuo dio e al cazzocchetifotte !!!!
    Faust

  25. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rachamim

    Sì, l’alternativa c’era. Farla sempre all’aperto, ma spostandoci di 2-300 metri, cosa che potevamo comodamente fare in auto…

    Parlando invece di cose più serie, guardi che l’allenamento per una maratona non è uno scherzo. Io ho cominciato a correre a 50 anni, poi ho fatto la maratona di Venezia e tre Milano-Pavia. Tutto grazie a un articoletto apparso sul Corriere della Sera. C’era scritto che chiunque poteva correre 20 minuti di fila nel giro di due mesi.
    Non ci credevo. Invece….
    Prima di tutto lei DEVE fare una buona visita dal cardiologo, ma ANCHE dall’ortopedico per eventuali problemi lombari o anche di semplice asimmetria e lunghessa delle gambe. Io ho scoperto che il dolore che avevo sempre al ginocchio sinistro dopo 40 minuti di corsa era dovuto a una asimmetria delle gambe, sparita con un buon paio di solette fatte dal bravissimo ortopedico Luca De Ponti (che non le regala…). Le scarpe DEVONO essere NON generiche scarpe sportive, bensì del tipo ordinato dall’ortopedico. Le calze NON devono essere mai di lana o tessuti sintetici, ma SEMPRE e SOLO di cotone, e del tipo per correre. L’abbigliamento DEVE essere fatto solo di poliestere e affini, MAI di lana o cotone, perché il sudore deve evaporare via tutto senza essere trattenuto dall’abbigliamento.
    DOPOdiché – ripeto: DOPO, non prima – deve fare così:
    – la prima settimana deve, per 5 volte di fila, correre un minuto e poi camminare a passo veloce un altro minuto. Tre volte nela settimana.
    – la seconda settimana deve, sempre per 5 volte di fila, correre due minuti e camminare a passo veloce per un minuto. Tre volte nela settimana.
    – terza settimana,i dem, ma i minuti di corsa salgono a tre.
    – quarta settimana, idem, ma i munuti di corsa salgono a 5 e a 2 quelli camminando.

    Se mi dà un fax le invio la fotocopia della tabella completa, e più moderna, con in più la tabella che si snoda per ben 19 settimane e le permette di arrivare così a correre un’ora di fila.
    Un saluto.
    E buona corsa. Ma, mi raccomando, segua i miei consigli!
    pino

  26. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x AZ

    A giungo, sì, ma come ci si arriva? Auto, treno, nuoto, autostop? E siamo sicuri che Rodolfo-Rachamim paghi lui la nostra pappa anziché squagliarsela diciamo all’inglese magari prima di pagare anche la sua? Io mi farei dare in ostaggio come garanzia le sue scarpe da corsa….
    Un saluto.
    pino

  27. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Sylvi,

    parlo con te poichè sei “oggetivamente”, la mia ultima interlocutrice in “ordine di tempo”,ma anche (Veltroni permettendo)un’appassionata di paperon dei paperoni!

    Quindi a questo punto , sono costretto ad una appassionata dichiarazione di” Amore” nei confronti di tutte le animatrici di questo Blog, Anita ,Ele,Marta.

    Decisamente per quel poco che vi conosco o per quel” tanto” ,vi avrei sposato tutte e quattro.
    Ora , visto che questo è impossibile, per tante ragioni , la prima perchè è chiaro che per sposarci , bisogna o essere in due(ovviamente),la seconda è che “personalmente ” io sono monogamo per natura e per scelta personale,(ben ponderata),non mi resta che lasciare le cose così come stanno ed “amarvi”individualmente per quello che a vario titolo esprimete in questo Blog.

    Detto ciò, cara Sylvi , presumo che solo questioni di tempo ti abbiano impedito “finora” di approfondire la nostra reciproca conoscenza su paperon dei paperoni, tema peraltro vedo di tua conoscenza ed al quale anche il sottoscritto ha dedicato parecchie attenzioni.

    Personalmente ,credo che il “vecchio papero” abbia anche degli aspetti positivi,e per far questo non occorre ricorrere all’I Ching di cui vedo un nostro appassionato postista poligamo,essere un profondo conoscitore!

    Quindi prescindendo dai 64 esameri dell?I ching, (spero vivamente che si chiamino così)desiderei approfondire meglio con te la personalità di Paperon dei paperoni , decisamente occidentale!

    servus

    cc

  28. Faust x Pino
    Faust x Pino says:

    Io mi farei dare in ostaggio come garanzia le sue scarpe da corsa….

    …. le custodisci tu, nevvero?¿?
    Faust

  29. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Intato auguroni per l’imminente traguardo nonnesco! Ah, come la invidio… Io dovrò aspettare ancora chissà quanto. Sperando di eserci ancora e di non essere solo un pseo…
    Riguardo i viaggi. Io parlavo dell’Africa, dove noi europei, o perlomeno noi italiani, ci permettiamo cose che MAI ci permetteremmo altrove, specie in Europa anche se “solo” dell’Est o del Sud. Non a caso c’è stata qualche mese fa una campagna pubblicitaria, la ricorderà anche lei, a base di spot televisivi in cui si vedeva un masai che dal Kenya ci riportava una bottiglia di plastica da noi beatamente gettata fuori dall’auto, dove capitava capitava. In Malawi ho visto cose e scene, in fatto di nostri rifiuti e bambini che ci ravanavano dentro alla ricerca di qualche avanzo di un qualunque tipo, non solo da mangiare, cose e scene per le quali arrossisco ancora. “Italiani brava gente”: forse, ma certo all’estero e nel cosiddetto Terzo Mondo rispettosi dell’ambiente (altrui) ancor meno che in Italia. Il che è tutto dire…..
    Un saluto e ancora tanti auguri.
    pino

  30. Faust x cc
    Faust x cc says:

    “amarvi”individualmente per quello che a vario titolo esprimete in questo Blog.

    … se vuoi,(serve moltooo… x amare via blog…) ti regalo i cialis che mi restano, amme non servono… ( dopo 30 anni incontro, se mi riconoscono loro, solo vecchie conoscenze,) con donne della mia eta… capisci che il cialis non mi serve… forse non ne hai bisogno x labbisogna, ma x amori virtuali… eeeehh!!!!
    Faust

  31. alex
    alex says:

    Alla faccia della verifica delle fonti e della verità, il sito romano de la Repubblica pubblica un sunto (deliberatamente?) manipolato del comunicato della Flaica.
    E nel frattempo, grazie alla disinformatija e l’appecoronamento, il camerata Alemanno fa shopping “aggratise”…
    – – – – – – – –
    Il link della proposta Flaica
    http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o13855
    e il link del “comunicato” de la Repubblica
    http://roma.repubblica.it/dettaglio/Quelle-frasi-farneticanti-del-sindacato-di-base-Flaica/1572362
    per un istruttivo esercizio di comparazione.
    Qui la passeggiata di Alemanno e le “reazioni sdegnate”
    http://roma.repubblica.it/

  32. Faust x cc
    Faust x cc says:

    … chiedo scusa a te CC ed al blog x il post qui sopra, voleva essere spiritoso, dopo linvio, mi accorgo che è volgare… scusate..
    Faust

  33. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro faust,
    non ti preoccupare,personalmente so leggere..tra le righe…tra sogno e realtà ….
    ben sapendo però che alla fine sarà la realtà ad imporsi …
    Per questo per il momento accontentiamoci di questo..pasoliniano?
    Ma , direi estremamente attuale…

    http://www.youtube.com/watch?v=mX_DiFp5nlw

  34. alex
    alex says:

    @ Ciccì (30)
    Ma che fa Ciccì, dopo le sfide a duello tra Az e Racha (e Nicotri padrino, con rispetto parlando) mi sfida il Marco Tempesta sul “De Gnoccae Blogghistae Rimorchio”? Stia attento all’Uro, noto “braghettone”!

  35. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Pino,

    in Africa sono stata solo negli alberghi, e anni dopo!

    Io non credo che sia questione di nazionalità, in parte è anche questo, credo sia solo questione di educazione e di rispetto.
    Potrei raccontarne di “oscenità” di svedesi, norvegesi, tedeschi a Lignano Punta Faro, d’estate anni fa.
    Siamo scappati a Grado perchè più isola , piccola e controllabile!

    Però nelle isole dalmate, quando cominciarono ad arrivare i parvenu italiani con il motoscafo da 30-40 piedi, le signorine in topless,davanti al molo con cartello “l’acqua viene trasportata con la nave, siete pregati di non sprecarla” continuavano a farsi la doccia con l’acqua che correva.
    Mi vergognavo di parlare la loro lingua, soprattutto sapendo i sacrifici che facevano gli isolani per avere acqua a sufficienza.

    Io non credo che certi italiani si comportino all’estero diversamente che in patria.
    E’ questione che l’individualismo esasperato porta a vedere se stessi “come il buco del c…del mondo” come afferma un amico tedesco che ama alla follia l’Italia ma non tutti gli italiani.

    grazie per gli auguri, a tempo debito le passerò le favole da raccontare, “politicamente corrette” ovviamente dal suo punto di vista!

    saluti sylvi

  36. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Alex

    Conosco bene la differenza, e infatti un appello a boicotare i prodotti di Israele è comparso anche qui, in un blog precedente, perché il boicottaggio di un Paese straniero è antiptico, ma legittimo. In ogni caso, quello auspicato verso Israele non è come quello praticato dagli Usa contro Cuba, non produce cioè vittime.
    I soliti imbecilli hanno voluto strafare, confondendo tra israeliani ed ebrei, per giunta non israeliani ma italiani. Il colmo dell’asineria. Che ha permesso agli eredi del fascismo che diede i nostri ebrei in pasto ai nazisti di erigersi ora a loro difensori! Siamo cioè a un altro strupro della Storia. E perciò della realtà e della Verità. Poi blaterano di Memoria, questi che sono più smemorati della smemorata di Collegno.
    Un saluto.
    pino

  37. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    a quando il lieto evento?
    I miei sinceri auguri e congratulazioni a te ed alla tua famiglia.

    Io ero piu’ preparata delle loro mamme quando sono arrivati i nipotini, due a distanza di un mese.
    Avevo una stanza trasformata a nursery, ho ancora i libri delle fiabe.
    Pensa che li portavo sempre con me, tanto che la gente si credeva che fossero i miei figli.
    Li portavo anche al tennis club dove c’era una “nurse” che ne prendeva cura.
    Lo potevo fare perche’ mio marito era sempre assente….

    Un abbraccio, Anita

  38. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro Alex,

    per il momento,sono ancora nell’età che “non abbisogna di pannoloni”,e “purtroppo pur non avendola testa di “Galois”, “prevedo” di sapere ancora “quello che faccio”(almeno così spero)

    cc

  39. Marta x Controcorrente
    Marta x Controcorrente says:

    Caro controcorrente, un venerdi`decisamente carino e romantico da parte tua verso le poche signore rimaste del blog.
    Mi sono permessa un attimo di pausa, sto traslocando puoi immaginare il casino, per bermi una tazza di te e leggere qualche post…….molto piacevole il tuo. Ognitanto qualcuno pensa anche all’altra metà del cielo.
    un abbraccio M.

  40. alex
    alex says:

    @ Pino
    C’è un mio post bloccato in cui, dai link riportati, mi pare si evinca che la polemica tra i termini “israeliani”, “ebrei” e “italiani” sia “costruita” dai soliti noti sul niente e, come tale, puzzi di artato.

  41. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Alex

    L’ho sbloccato, è il 34. Bloccato perché ha più di uno o due link. Però ora lo ripubblico così non è troppo in alto, cioè “superato” (in curva…).
    Un saluto.
    pino

  42. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    alex { 09.01.09 alle 14:55 }

    Alla faccia della verifica delle fonti e della verità, il sito romano de la Repubblica pubblica un sunto (deliberatamente?) manipolato del comunicato della Flaica.
    E nel frattempo, grazie alla disinformatija e l’appecoronamento, il camerata Alemanno fa shopping “aggratise”…
    – – – – – – – –
    Il link della proposta Flaica
    http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o13855
    e il link del “comunicato” de la Repubblica
    http://roma.repubblica.it/dettaglio/Quelle-frasi-farneticanti-del-sindacato-di-base-Flaica/1572362
    per un istruttivo esercizio di comparazione.
    Qui la passeggiata di Alemanno e le “reazioni sdegnate”
    http://roma.repubblica.it/

  43. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    La SOLITA INFORMAZIONE PELOSA CHE (DIS)INFORMA.
    Basta tanto poco per torcere una notizia come un panno da strizzare, confondo prodotti con negozi israeliani co ebrei ed il giochino è fatto tanto per dimostrare che gli altri sono brutti, sporchi e cattivi, ed alla buona fede di certa gente non ci credo.

    – Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.i

  44. Rachamim
    Rachamim says:

    xNicotri
    Capisco le sue preoccupazioni, fondate senza dubbio,lo so e la ringrazio..
    So che bisogna andarci piano, per questo provo con 5000 m. penso di farcela senza difficoltà, vado molto in bicicletta e fisicamente, ringraziando Dio, mi sento a posto,a parte i dolori al ginocchio, vedrò come andrà e di trovare gli opportuni rimedi.
    Per questo sono molto testardo, come daltronte tutti gli Ebrei Tripolini,
    a volte essere testardi è un vantaggio.

    Quand’ero giovane , a differenza dei miei amici, ero molto spendaccione, pagavo sempre io per tutti, con il tempo sono cambiato fino a diventare come sono oggi, haimè molto spilorcio, mi dispiace molto e a volte ho dei rimorsi , mi sento male, cerco di sfruttare tutto e tutti. Non mi sò spiegare perchè sono diventato cosi.Forse è la società stessa che mi ha ridotto cosi, o forse è la paura del futuro, la paura di rimanere senza soldi. No, se sarà, non me la squaglierò all’inglese, mi piace pagare all’inglese. Ma chissà potrei ritornare ragazzino

    Ma ritorniamo a noi.Non voglio contraddirla,sono solo pensieri.
    La storia è storia, perchè è fatta di cambiamenti di avvenimenti a volte senza possibilità di ritorno. Israele oggi è una realtà riconosciuta dal mondo intero,(con le eccezioni che noi conosciamo) che non si può più cambiare ,senza cambiare nello stesso tempo il mondo intero.
    Su questo non ci piove e sò che lei è daccordo.
    Asckelon, Sderot ecc. non erano altro che villaggi con 200 o 300 persone, ora sono città. Palazzolo Acreide, il mio paesello sul cocuzzolo della montagna, nell’entroterra Siracusano era un villaggio costruito dai Greci,ed ora è una cittadina. Dove si arriverebbe, se i Greci oggi pretendessero di stabiliversi. Non è qui questione di rapporti di tempi. Li in medio oriente la storia non è ancora stabile,è in movimento.
    Non bisogna essere dei visionari per capire che alla fine inevitabilmente ci sarà uno stato Palestinese accanto ad Israele.
    Bisogna trovare il modo di fare tutti contenti. A questo proposito, posterò fra qualche ora qualcosa . Per me sono solo i dolori di un parto.
    C’ est l’histoire, c’est la vie.

  45. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X Rachamim e la maratona.

    Ho del ramo una certa conoscenza, anche se come allenatore di atletica attualmente seguo prevalentemente i lanciatori, (peso, disco,giavellotto, martello), ha corso molto su tutte le distanze compreso un paio di maratone e “corricchio” ancora.
    Anche Pino è un provetto podista.
    Iniziare a correre pensando alla maratona è uno degli errori più comuni dei principianti che porta spesso a frustrazioni ed abbandono, almeno inizialmente meglio scegliere degli obiettivi più modesti i 3, i 5, poi i 10 km, anche se hai un minimo preparazione di base del sistema cuore polmoni dalle passeggiate in bicicletta, la corsa è tutta un’altra cosa, un grosso problema sono le articolazioni, specie se si è un po’ sovrappeso i doloretti arrivano di sicuro, si “curano” soprattutto con pazienza, riposo e gradualità.
    La musica nella corsa, per chi piace, non serve a tenere il ritmo come nel ballo ma viceversa a rilassare mentalmente a combattere la monotonia, a “scollegare il cervello dalle gambe” che devono girare al LORO ritmo.
    Una cosa molto utile per non andare “fuorigiri” è dotarsi di un cardiofrequenzimetro se ne trovano a poche decine di euro.
    Le piste di atletica standard sono di 400 metri controlla altrimenti sbagli tutto sui ritmi.
    Sempre disponibile per dare qualche utile consiglio anche più mirato sulla tua situazione reale.

    Buona corsa – Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.i

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