Lo strano e pericoloso ping pong tra il papa e il rabbinato sulla beatificazione di Pio XII. Intanto negli Usa la magistratura autorizzaper la prima volta che si processi direttamente il Vaticano per i reati di pedofilia del suo clero: nasce così il rischio che lo si possa chiamare in causa anche per la sua parte di responsabilità per i campi di sterminio

A meno di sempre possibili colpi di scena, il papa tedesco a suo tempo volontario nella Gioventù Hitleriana andrà quindi in visita in  Israele. La motivazione ufficiale dice che è impensabile che un pontefice come Ratzinger, autore di un libro su Gesù in due volumi (il secondo non è stato ancora pubblicato), non vada a “vedere la Terra Santa dove Cristo è vissuto”. Credere che gli altri pontefici non ci siano andati solo perché non scrivevano libri sulla vita di Gesù Cristo è francamente impensabile, troppo riduttivo. E’ più credibile che il viaggio di Ratzinger sia un pegno da pagare per avere il via libera dal rabbinato israelita per la beatificazione di Pio XII dopo le recenti polemiche sullo spinoso argomento. E rischia di essere anche un altro passettino verso lo “scontro di civiltà”, inteso come scontro tra “civiltà” legata alla bibbia, donde derivano sia l’ebraismo che il cristianesimo, e “civiltà” legata al corano, vale a dire l’islam. Come al solito, in queste faccende la religione non c’entra assolutamente niente, si tratta “solo” di diplomazia, politica e conservazione del potere esistente.
In attesa comunque della nuova puntata del teleromanzo intitolato appunto “beatificazione di papa Pio XII” vale la pena di mettere qualche puntino sulle i, visto anche che nel ping pong tra Vaticano e parte del rabbinato si cerca ormai di ridurre al solo genocidio degli ebrei non solo l’intera funzione di tutti i campi di sterminio nazisti, ma addirittura l’intera seconda guerra mondiale: una ben strana Memoria, quella di cui vogliamo fregiarci buttando così a mare la memoria e la Storia. Il Parrajmos e il Samudaripen dei rom, vale a dire l’equivalente zingaro della Shoà, non viene mai neppure nominato da lontano, eccetto qualche cerimonia e qualche dibattito molto  poco pubblicizzati e qualche libretto di coraggiosi alla Angelo Arlati, tanto che nessuno conosce neppure la semplice esistenza di queste due parole – Parrajmos e Samudaripen – nonostante indichino lo sterminio di non si sa ancora se “solo” 400 mila “zingari” o ben due milioni. Da notare che se c’è un popolo che con la seconda guerra mondiale ha davvero rischiato di essere cancellato dalla faccia del pianeta sono proprio loro, i rom, che si sarebbero così aggiunti alla lunga serie di popoli, culture ed etnie che noi europei ed occidentali in genere abbiamo distrutto in varie parti del mondo. Se Hitler avesse infatti vinto la guerra, li avrebbe sterminati nell’intera Europa, compresi i Balcani e l’Unione sovietica. Gli zingari contrariamente agli ebrei non sono mai emigrati nel resto del mondo, eccetto a quanto pare alcune centinaia di migliaia negli Usa, dove sono diventati perlopiù stanziali,  perciò sterminarli nel Vecchio Continente e nell’area balcanica significava di fatto cancellarli dal pianeta.
Abbiamo buttato nella spazzatura della Non Memoria e della smemoratezza i 40-50 milioni di morti dell’intera guerra, di cui una buona metà nella sola Unione sovietica. E vabbé. Ma sta di fatto per i camini dei campi di sterminio i nazisti ci hanno fatto passare non solo un mare di ebrei, ma anche qualche milione di prigionieri russi, polacchi, jugoslavi e slavi in genere, più qualche decina di migliaia di gay, handicappati e malati incurabili. Anzi, la “soluzione finale” è iniziata proprio da questi ultimi due tipi di esseri umani e, in caso di vittoria della Germania, essa prevedeva tra l’altro – oltre alla cancellazione dei rom, degli ebrei, degli omosessuali e degli handicappati europei – anche il ritorno all’epoca della pietra di tutto l’Est europeo. Vi sarebbero infatti state proibite perfino le scuole onde evitare che gli slavi, ritenuti anche loro “razza inferiore”, potessero diventare qualcosa di più della pura e semplice mano d’opera, forza lavoro di tipo pressoché schiavistico. Ma tutto ciò nello strano furore della polemica sulla beatificazione di Pio XII è scomparso.
Come che sia, fa uno strano effetto sentire l’accento tedesco di papa Ratzinger quando difende a spada tratta quel suo indifendibile predecessore. Si dà infatti il caso che Pio XII sia accusato da più parti e da decenni in modo sempre più documentato di essere stato troppo morbido, se non correo, con la Germania di Hitler, e si dà il caso che l’attuale pontefice non solo sia tedesco, ma abbia anche indossato a 16 anni la orribile divisa dei volontari della Gioventù hitleriana. Per chi coltiva il vizio della memoria, senza i due pesi e le due misure della Memoria, queste assonanze e coincidenze non sono una bella cosa. Non fa un bell’effetto un eventuale accordo tra clero cattolico e clero israelita che riduca di fatto a una sola ed unica dimensione l’intera infamia e tragedia dei campi di sterminio nazisti e fascisti, seppellendo e facendo scomparire definitivamente svariati milioni di altre vittime. Altro che “revisionismo” e “negazione dell’Olocausto”!
Sia chiaro: la Chiesa è libera di beatificare e santificare chi più le pare e piace, e se ha dichiarato santo uno come Carlo Borromeo non ci si può meravigliare che voglia fare beato Pio XII. Però Ratzinger prima di scandire e ripetere infastidito agli ebrei le parole “Basta polemiche, Pio XII è stato un dono di Dio”, dovrebbe riflettere un po’ di più. Non solo perché le parole “dono di Dio” fanno il paio con le parole “l’uomo della Provvidenza”, con le quali un altro papa ha voluto definire e ringraziare Mussolini, cioè il dittatore italiano fondatore del fascismo, per l’insperato regalo del Concordato, ma anche perché si tratta di parole che – a meno di una concezione pessima di Dio – mal si adattano a definire il principe romano Eugenio Pacelli meglio noto come Pio XII. Quando era nunzio apostolico in Germania l’aristocratico romano Eugenio Pacelli dopo ben cinque anni di interminabili negoziati riuscì a stipulare nel 1924 con l’allora Stato indipendente della Baviera un Concordato, che – apriamo bene gli occhi – aveva come punto centrale il diritto della Chiesa cattolica di aprire e gestire sue scuole di ogni ordine e grado. E proprio quel Concordato, che gli fruttò la promozione a Segretario di Stato, cioè il trampolino di lancio verso l’elezione a papa, venne preso poi a modello dallo stesso Pacelli nel 1929 per il Concordato con il governo prussiano, nel 1932 per il Concordato con la regione di Baden e, infine, il 20 luglio 1933 per il fatale Concordato con la Germania. Concordato, quest’ultimo, firmato da parte tedesca da Von Papen, vale a dire  dall’uomo di governo che aveva sostenuto Hitler e calato le brache – non solo sue, ma dell’intera Germania – davanti all’orda sanguinaria nazista. Si noti che il suo programma di sterminio degli ebrei il capo dell’orda lo aveva già messo per iscritto, nel libro Mein Kampf che lo rese celebre e agiato.
In cambio del Concordato con Mussolini il Vaticano aveva liquidato l’antifascista don Sturzo, mandandolo in esilio a New York, e chiuso il suo Partito popolare, spalancando così di fatto le porte alla legittimazione della dittatura fascista. In cambio del Concordato con la Germania di Hitler e di Von Papen, il Vaticano fece altrettanto: liquidò il partito antinazista dei cattolici popolari. Sono seguito poi i concordati con la Spagna fascista di Francisco Franco e con il Portogallo pure fascista di Salazar. Nel 1933, quando Pacelli era Segretario di Stato vaticano, il cardinale tedesco Faulhaber rassicurò Berlino con queste parole: “A Roma si giudicano il nazismo e il fascismo come unica salvezza contro il comunismo e il bolscevismo”. E nel giugno del ’41, cioè dopo l’attacco all’Unione sovietica e quando era ormai papa da due anni, Pio XII in persona consegnò all’ambasciatore tedesco in Vaticano, Diego von Bergen, il seguente comunicato: “Gli ambienti vicini al Vaticano accolgono questo nuovo capitolo della guerra con un certo sospiro di sollievo e lo seguono con particolare interesse”.
Ma non è finita. Su istruzioni di Pio XII, in pieno 1943, cioè in piena guerra e occupazione nazista dell’Italia, l’ambasciatore vaticano a Berlino, Ernst von Weizsacker, non si vergognò a rassicurare il governo nazista con queste parole: “L’ostilità bolscevica è davvero l’elemento più decisivo della politica estera vaticana. Ciò che serve per la lotta contro il bolscevismo è gradito alla curia. Il persistere del rapporto tra gli angloamericani e la Russia sovietica è quindi giudicato ostinato e utile soltanto al prolungamento della guerra. La curia preferirebbe vedere una Germania forte e unita come barriera contro la Russia sovietica. In questo momento la curia mette da parte il suo sentimento italiano. Essa sente che è in gioco tutto”.  C’è di che arrossire. Dalla vergogna. Tant’è che preferisco non commentare queste parole particolarmente ciniche, efferate e traditrici di quello che quando fa comodo viene definito “il caro popolo italiano”. Sono parole che comunque si commentano da sole.
Le prove che Pio XII, il Vaticano e il clero tedesco fossero perfettamente a conoscenza di ciò che avveniva nei campi di sterminio, a spese di milioni non solo di ebrei, sono ormai numerose e schiaccianti. Illuminante a questo proposito il libro di Daniel Goldhagen “Una questione morale”. Novità recenti, a conferma, vengono dall’ultimo numero della rivista Micro Mega, con rivelazioni anch’esse piuttosto imbarazzanti. Del resto, erano cose note alla stessa popolazione della Germania, come documenta tristemente il libro bello e terribile “La Germania sapeva”, scritto da Eric A. Johnson e Karl Heinz Reuband ed edito in Italia da Mondadori. E’ certo anche vero che Pio XII si adoperò per salvare la vita a non pochi ebrei romani e che mise in contatto con gli americani i congiurati tedeschi che volevano eliminare Hitler, ma questo non toglie nulla all’enormità delle sue azioni qui ricordate e del suo ostinato silenzio contro il nazismo, peraltro, come abbiamo visto, esplicitamente scelto come baluardo contro il comunismo.  Ormai sono tonnellate i documenti comprovanti che anche a nazismo sconfitto dalla guerra il Vaticano e Pio XII hanno aiutato una marea di gerarchi a sfuggire alla cattura e rifarsi una vita in Sud America, con la speranza di poter dar vita almeno in quel continente – appoggiando i vari colpi di Stato militari compiuti a volte in nome della Madonna come nel caso di Pinochet in Cile – a quella diga anticomunista che Berlino aveva tentato invano di erigere col sangue di 40-50 milioni di vittime.
Pio XII viene difeso dandosi la zappa sui piedi. Il suo silenzio viene giustificato con l’affermazione  che se lui avesse parlato contro il nazismo Hitler avrebbe scatenato la rappresaglia contro i cattolici e il clero cattolico tedeschi. Questa affermazione fa ridere – o meglio piangere – almeno per due motivi. Il primo, di ordine per così dire tutto interno allo stesso cattolicesimo, è che non si può essere opportunisti con il nazismo per timore di martirizzazioni ed esaltare allo stesso tempo i martiri delle persecuzioni romane, che peraltro non sono affatto “milioni”, come una volta è stato detto perfino a un telegiornale della Rai, ma solo poche decine di persone (a voler contare solo i casi storicamente certi mi pare non si arrivi neppure a dieci). Perché mai un credente per testimoniare la propria fede dovrebbe accettare il martirio (martire significa appunto testimone), se lo stesso papa, vale a dire Pio XII, che in materia di fede è “infallibile”, ha detto chiaro e tondo che è meglio tacere piuttosto che correre il rischio di essere martirizzati? Il secondo motivo è che questa difesa del silenzio di Pio XII non regge di fronte al fatto che riguardo l’Urss e il mondo comunista in genere lui NON ha taciuto neppure un po’: che fine ha fatto allora il timore delle rappresaglie? Anche Stalin non era un tipo che scherzasse, in quanto a gulag e fucilazioni di massa. Perché mai è lecito farsela addosso e tacere davanti a Hitler e invece si fa correre il rischio ai cattolici dei Paesi comunisti di finire in massa al macello? Perché mai ci si è lamentati per la “Chiesa del silenzio”, cioè per l’impossibilità della Chiesa di fare propaganda e proselitismo nei Paesi comunisti, quando si è scelto di essere Chiesa del silenzio nella Germania nazista? Pio XII di fronte al nazismo ha taciuto e non ha mai fatto un gesto ostile, mentre in seguito, a guerra terminata, ha perfino lanciato la scomunica contro il comunismo intero e contro chi in Italia votava per i comunisti.
Definire “dono di Dio” un simile papa temo possa significare quanto meno offendere Dio. Si può forse dire che è stato un grande diplomatico, un grande papa inteso come grande capo di Stato del Vaticano, perché è riuscito a trarre profitto per lo Stato pontificio grazie ai commerci e ai tradimenti delle altrui libertà compiuti con i Concordati, ma tutto ciò con i tanto osannati vangeli e con la parola di Cristo non c’entra assolutamente nulla. A meno che Ratzinger con quelle sue parole abbia – senza rendersene conto – pubblicamene confessato che il Vaticano e la Chiesa non di fede e religione in sé si occupano, ma solo del proprio potere tramite esse. Insomma, come da Costantino in poi, la religione “instrumentum regni”: cosa ben lontana e totalmente diversa dalla religiosità predicata ai credenti e da costoro intesa e genuinamente vissuta.
Della difesa che di Pio XII fa Ratzinger per tacitare le giuste proteste ebraiche infastidiscono non tanto  l’accento tedesco della sua voce e il ricordo del suo essersi arruolato come volontario nella Gioventù hitleriana – tutti possiamo sbagliare, specie da giovani –  quanto invece la difesa che questo papa fa o legittima di quel suo giovanile arruolamento. “Chi non si arruolava finiva male”, hanno sostenuto in coro i suoi familiari e compaesani della località natia. A parte il fatto che c’è stato anche chi non s’è arruolato, preferendo magari emigrare, sta di fatto che anche questa giustificazione è non solo una lode alla paura e all’opportunismo, il che umanamente sarebbe comprensibile, ma è anche una lode del rifiuto della “testimonianza”, o martirio eventuale che dir si voglia. Una simile lode sulla bocca di un papa non dovrebbe fare un bell’effetto, almeno al gregge dei suoi credenti. Come può, così stando le cose, predicare la “testimonianza”, fino al martirio, per gli altri? Perfino in Cina, come in India, in Africa e nelle Americhe, Cuba compresa, il papa e il Vaticano spingono il gregge dei  fedeli a pericolose frizioni contro i governi locali pur di guadagnare alla Chiesa spazio, visibilità e, in definitiva, potere. E infatti ogni tanto si scatena o la repressione statale o qualche “piccolo” massacro di fedeli o di religiosi, nel Lontano Oriente o in Medio Oriente o in Africa.
Questo modo di fare di Pio XII prima e di Ratzinger adesso ricorda il classico “Armiamoci e partite!” e il classico uso dei due pesi e due misure. Ricorda anche la verità intesa come l’elastico delle mutande: allargabile o restringibile a piacere. O a gogò.

Nel frattempo arriva dagli Usa questa notizia, che riporto così come mi è arrivata:

“NEW YORK – Via libera al processo contro il Vaticano per presunti casi di abusi sessuali. A dare l’ok la corte di Cincinnati, Stati Uniti. Secondo la corte i vertici della Chiesa Cattolica avrebbero dovuto mettere in guardia il pubblico e denunciare alle autorità gli abusi commessi da religiosi contro minori. È la prima volta che allo stato Vaticano non viene garantita dagli Usa l’immunità sovrana sancita dal Foreign Sovereign Immunities del 1976. No comment dal Vaticano.
La corte di appello ha dichiarato legittima la richiesta a procedere in sede processuale contro la Santa Sede in un caso di abusi sessuali commessi da religiosi della diocesi di Louisville in Kentucky, ipotizzando dunque che il Vaticano potrebbe essere ritenuto corresponsabile della condotta dei suoi membri. La denuncia è stata fatta da tre uomini che sostengono di esser stati molestati quando erano chierichetti. I tre accusano la Santa Sede di aver per decenni insabbiato la piaga della pedofilia su scala nazionale. Alle presunte vittime aveva dato ragione in prima istanza l’anno scorso un giudice federale del Kentucky avallando la richiesta di rivalersi contro il Vaticano. Il giudizio era stato impugnato in appello e oggi il Sesto Circuito delle Corti d’Appello di Cincinnati ha dato luce verde all’azione legale.
La direttiva di Giovanni XXIII. Il caso si basa su una direttiva del 1962, a firma di papa Giovanni XXIII, resa pubblica nel 2003, che chiede alle gerarchie ecclesiastiche di mantenere il segreto su abusi sessuali da parte del clero [nota di Nicotri: più volte ho parlato nel mio blog della stessa direttiva aggiornata e diramata in seguito da Ratzinger,  quando era alla guida dell’ex Sant’Uffizio, per volontà di papa Wojtyla]. Secondo William Murray, avvocato delle presunte vittime, il documento rende la Santa Sede responsabile per gli atti del clero mantenuti segreti a causa della direttiva.
Jeffrey Lena, avvocato della Santa Sede, pur dicendosi «attualmente non intenzionato» a chiedere alla corte d’appello di rivedere la decisione, ha precisato che «la sentenza è ancora molto lontana dal dimostrare la responsabilità diretta del Vaticano» per la condotta dei suoi membri.
Jonathan Levy, avvocato di Washington che rappresenta un folto gruppo di sopravvissuti dei campi di concentramento in una azione legale rivolta contro varie parti incluso il Vaticano,  riferendosi alla mancata garanzia della immunità sovrana alla Santa Sede, spiega che «se qualcuno può rompere questa barriera viene aperta la strada ad altri processi contro la Chiesa Cattolica».
L’azione legale dei tre di Louisville non è la prima in cui in America sono chiesti risarcimenti diretti al Vaticano e non solo alle singole diocesi. Fino a oggi però i processi non erano mai arrivati al livello di Corte d’Appello”.

729 commenti
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  1. marco tempesta
    marco tempesta says:

    cara Anita, segui la routine che ho scritto, per accedere alle mie immagini in MySpace e vedrai che non ti succederà niente.
    Anch’io ricevo mail che mi dicono di aggiungere questo o quello, ma le cancello senza neanche aprirle, se non mi convincono.

  2. Vox
    Vox says:

    sono gli islamici a mettere a ferro e fuoco il mondo, ad uccidere civili innocenti
    @Sylvi 363

    Per la verita’, le azioni che lei descrive, fino a prova contraria, sono compiute dagli USA, non dagli islamici. Le guerre in Iraq e Afghanistan non le hanno certo cominciate quei paesi.

    Gli attentati kamikaze ai quali lei probabilmente si riferise sono piu’ raramente farina del sacco degli islamici e molto piu’ spesso organizzati da strutture e servizi segreti, usando giovani islamici come carne da macello. A volte, poi, gli islamici non c’entrano una mazza, come nel caso di Mumbai, dove sono stati ripresi “terroristi” col bracciale indu’ e l’intera faccenda puzza di falso a un miglio di distanza (e oltre).

    Bisognerebbe imparare a guardare i fenomeni piu’ in profondita’, capire che ogni attentato terroristico, come disse una volta Ariel Sharon (e se lo diceva lui…), sono TEATRO, sono una cortina di fumo, affinche’ la gente veda solo quello che si vuole veda, mentre la mano del prestigiatore e’ nascosta. E’ triste dover fare il ruolo dello spettatore bue, che apre la bocca dallo stupore e crede che lo spettacolo sia genuino.

    Si ponga, magari, questa domanda: a chi conviene veramente tutto questo? Chi e’ che ne trae benefici materiali, politici, d’immagine, di strategia? Si rendera’ conto che non sono affatto gli Islamici. Anzi, piu’ li incolpano, e piu’ io sospetto che siano dei capri espiatori. Oggi, i grandi registi dello spettacolo globale sono ben altri e sono sotto gli occhi di tutti.

  3. Vox
    Vox says:

    @ Anita e Marco T.

    Myspace e Facebook sono due strutture che, come le osservazioni di Anita dimostrano, sarebbe molto piu’ saggio non usare affatto. Inoltre, le voci che le danno per controllate dalla Zia potrebbero essere tutt’altro che peregrine. Quale migliore arma di controllo?

  4. Faust x Mr. Gio Veschi
    Faust x Mr. Gio Veschi says:

    … Welcom,,,, Benvenuto!!! Gentile Mr. Veschi,, Dr.?¿ Mi ha colpito in un suo post, interessanti come glia altri. rIPORTO:

    Noto comunque come in altri post (leggo questo blog da tempo) che lei è abbastanza facile all’insulto. ne prendo atto

    rinnovo la cordialità

    cche lei “leggo questo blog da tempo” da come si rivolge al carissimo amico Peter, mi permetta di dire cche non èwero, come non èvvero quando dici a Peter “lei è abbastanza facile all insulto” …. sono due affermazioni non were, ccio nulla toglie al piacere di leggerla sul blog. Di nuovo benvenuto, da parte mia e dei miei cuggini, cche la conosceranno ed avra il piacere corrisposto….
    Saluti dall Inferno dei Poveri Diavoli
    Faust, cuggino di CocoLoco ed anche di Obamma

  5. marco tempesta
    marco tempesta says:

    cara Sylvi, non ho titoli, certo, faccio il fotografo, non il questurino!
    Ho avuto però delle ‘entrature’ specifiche ( le ho avute fino ai primi anni del 2000, ora non più) che mi hanno permesso di conoscere certe cose un po’ più in profondità rispetto a quanto ne possa sapere il comune cittadino.

  6. Faust x Mr. Gio Veschi :: correzione
    Faust x Mr. Gio Veschi :: correzione says:

    chiedo scusa se mi è scappato allinizio del mio post, rivolgermi a te, dandoti del “lei” Faust parla sempre dando del “tu”… chiedo scusa… caro amico Gio!!!
    Faust

  7. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Myspace e Facebook sono due strutture che, come le osservazioni di Anita dimostrano, sarebbe molto piu’ saggio non usare affatto. Inoltre, le voci che le danno per controllate dalla Zia potrebbero essere tutt’altro che peregrine. Quale migliore arma di controllo?
    ————–
    Per quel che è il materiale che corre su Facebook e MySpace italiani, credo che la Zia o qualsiasi ente spionistico non sappiano proprio che farsene.
    Gli unici che potrebbero averne agevolazione sono coloro che studiano le abitudini del singolo per proporgli merce di suo specifico gradimento. Pubblicità mirata, insomma.
    D’altronde, anche Google funziona così: a seconda dei siti cercati, si forma l’identikit del ‘cliente’, merce preziosa per la pubblicità mirata.

  8. gio vaschi
    gio vaschi says:

    Caro Peter

    credo che sia stata una discussione stimolante.
    Un po’ troppo da congresso medico, che diserto proprio per questo

    Rinnovo la mia cordialità
    GV

  9. Marta
    Marta says:

    x Vox, l’ho scritto oggi pomeriggio (post 376) anch’io, e a chi giova tutto questo? Sembra un tragico indovinello, ma è purtroppo la realtà. saluti M.

  10. Anita
    Anita says:

    x Giovanni Vaschi

    Caro Sig. Vaschi,
    mi deve scusare, ho interpretato la sua apertura a Peter negativamente.

    Cordiali saluti,
    Anita

  11. Faust x Sylvi e Marco
    Faust x Sylvi e Marco says:

    …guarda Sylvi cche marcolino ha ragione…. oggi la polizia o le polizie,,,, lavorano di Intelligens…… Ascolto ambientale, microspie, videocamera e pedinamenti ad hoc… ecchiaramente altro di veramente sofisticato. Dopo un primo tempo senza infiltrati… hanno cominciato a reclutare islamici, ricattandoli (non ti mettiamo in galera e non ti rispediamo al tuo paese… facile giochino di reclutamento, se l islamico ha precedenti penali nel suo paese… lo terrorizzano… e gli offrono lavoro e danari…. gli aprono un internet call pubblico ed altri negozzietti nei punti caldi… ed eecccheqqua… diceva Peppino… la Centrale anticrimine e terrorismo dispone di agenti italiani cche parlano larabo… il grosso lo fanno gli infiltrati… La buffonata del p2 istanano e dei legaioli, di mettere lesercito in pattugliamenti… è fumo negli occhi ai semplici ed alla piccola delinquenza, gli affiliati alle cosche reggenti… non vengono mai presi… e in molti ci domandiamo xcche se un mussulmano ffa una scorreggia lo ammenettano e lo interrogano… Come mai i boss cche gestiscono il raket mafioso vivono seminascosti, ma non li arrestano se non quando ccè un cambio di capi bastone, gli entranti vincono anche grazie alle coperture politiche (servizi segreti e politici) un ppo degli uscenti muoiono ammazzati ed il resto li fanno arrestare al 41bbis… un bel teatrino con molte repliche da Compagnia Stabile nel Teatro Italia….
    Faust

  12. Faust x Sylvi e Marco
    Faust x Sylvi e Marco says:

    … la polizia italiana… presta ai gringos… suoi agenti, linguisti e dialettisti… con 1000 agenti di polizia siciliani e calabresi hanno sconfitto Pizza Connection” i gringos non ci capivano na mazza in siciliano, non solo dialetto stretto, ancora di ppiu se parlavano in codice e doppi sensi riferiti ai ricordi dinfanzia al paesello nellinfanzia… Agenti d intelligenza italiani, sono invitati da tutte le polizie del mondo ad istruire i locali… ma sempre degli sbbirri restano…
    Faust

  13. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Caro Marco,
    in riguardo a myspace; sono rimasta sorpresa che solo digitando il mio nome e cognome su Google tra le altre entrate ho letto i nomi dei miei famigliari, tutti in fila.
    Per curiosita’ ho cliccato ed ho trovato il loro profilo, offuscato dalla richiesta d’iscrizione, ma ben leggibile.
    Con l’eta’ aggiornata ed i nomi di alcuni dei loro famigliari.
    Le foto erano assenti, not available.
    Cosi’ non mi sembra un website molto privato.

    Se digito il mio nome su Google trovo molte cose su di me personalmente, fino a contributi politici di almeno 15-20 anni fa, ho anche scoperto cose o contributi fatti da mio marito usando il mio nome a mia insaputa.

    Mio marito e’ morto prima dell’uso del PC, o almeno quando non era comune e lui non usava niente di tecnico, neanche il TV remote controll.

    Ciao, Anita

  14. giovanni vaschi
    giovanni vaschi says:

    Caro Sig. tempesta,
    credo che questo stia ai singoli blogghisti.
    Forse a volte nella foga del momento ci si lascia andare a polemiche esagerate.
    Io stesso mi considero da biasimare.
    Però devo dire che il bello di un blog che ha assidui frequentatori come questo e ciascuno con esperienze diverse è quello di poter confrontare idee.
    Solo che poi, mannaggia, spesso scatta un certo spirito come dire di competizione.

    Cordialità
    GV

  15. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Vox,

    solo quel che mi viene in testa,: le due Torri, Madrid, Londra, Bali…tutta colpa della compagnia della zia?
    Prima ancora ci furono gli anni dei dirottamenti di aerei.

    E gli inglesi e gli spagnoli non si accorgono di niente o sono in combutta per far fuori i propri cittadini?
    Ero a Marrakesch poco dopo l’11 settembre e nemmeno i marocchini osarono dire che gli americani si erano suicidati!

    Nessuna giustificazione per Bush e le sue malefatte ma i cittadini americani tutti d’accordo?
    E le” rompiture di scatole” girando in aereo, tutta scena?

    Se gli attentati terroristici sono Teatro, sinceramente spero di non trovarmi in quel palcoscenico.
    Comunque ora che c’è Obama dovremmo stare tutti più tranquilli!

    Sylvi

  16. giovanni vaschi
    giovanni vaschi says:

    X Sylivi:

    Comunque ora che c’è Obama dovremmo stare tutti più tranquilli!

    in che senso?

  17. Sylvi
    Sylvi says:

    x g.v.

    nel senso che la politica estera sarà diversa e Obama controllerà i suoi servizi segreti.
    E gli islamici non avranno motivi per fare i kamikaze!
    O no?

    Sylvi

  18. giovanni vaschi
    giovanni vaschi says:

    Cara Sylvi

    che cosa possano fare gli islamici non lo posso certo sapere.
    Però mi chiedo se tutte le cose che ci vengono racocntate siano poi così vere.

    recentemente ho letto un libro di Bernard Lewis “the middle east” ed phenix press. Un libro scritto da uno studioso inglese.
    Molto interessante. Credo che esista anche in italiano.

    Mah è un libro lungo e molto argomentativo. Però l’impressione che me ne sono fatto è quello che la cultura islamica è assai complessa. E che negli ultimi 200 anni i mussulmani e sopratutto gli arabi abbiano vissuto con grande fatica la colonizzazione fisica e culturale dell’occidente.
    Insieme anche a varie scelte compiute dalle varie potenze politiche (US, URSS, UK, F, ecc….) .

    Personalmente ritengo che ciò che rappresenta una minaccia all’incolumità delle persone sia da rimuovere o per lo meno da controllare. Però mi augurerei che la cura fosse efficacie.
    Poi mi chiedo anche a vantaggio di chi siano tante cose che succedono.
    Ho poche risposte. ma in definitiva sicuramente non a vantaggio del mio portafoglio.

    Cordialità

  19. Faust x Sylvi e Marco e Mr. Gio!!
    Faust x Sylvi e Marco e Mr. Gio!! says:

    Magari ce ne fossero sui più vari argomenti, di dissertazioni a questo livello!
    BBravo Marco… ma cche cciai da lamentarti del livello dei blogghisti di arruotalibera di Pino Nicotri?¿?… sputi nel piatto cche ti abbeveri e ti lustri gli occhi, leccandoti le orecchie?¿?¿
    ….. bicchiere mezzo vuoto….

    Gio:::
    Però devo dire che il bello di un blog che ha assidui frequentatori come questo e ciascuno con esperienze diverse è quello di poter confrontare idee.
    Solo che poi, mannaggia, spesso scatta un certo spirito come dire di competizione.

    Cordialità
    GV

    bbicchiere mezzo pieno…. menomale cche ci siete (menomale cche ssilvio ccèè) ciao caro!!

    Sylvi:::::::::.
    Se gli attentati terroristici sono Teatro, sinceramente spero di non trovarmi in quel palcoscenico.
    Comunque ora che c’è Obama dovremmo stare tutti più tranquilli!

    Sylvi
    … menomale cche ssylvi c ccèè….eeeee

    ciao cara la mia suocera ccolta…. aahh!!! cciaoooo!!
    Faust, cuggino di Obamma ed anche di CocoLoco

  20. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    i servizi segreti sono un eredita’.
    Sotto Clinton i servizi segreti erano separati e non collaboravano tra di loro.
    La CIA e la FBI erano quasi nemiche.
    Sotto il Presidente Bush c’e’ stata una seria riforma e collaborazione dei servizi segreti.
    Ma il tutto non capita all’istante, e’ un processo lungo e di training in tutti i campi e si fanno molti nemici.

    Ciao, Anita

  21. Vox
    Vox says:

    solo quel che mi viene in testa,: le due Torri, Madrid, Londra, Bali…tutta colpa della compagnia della zia?
    Prima ancora ci furono gli anni dei dirottamenti di aerei.
    @Sylvi

    Studi seri e approfonditi, che la stampa ufficiale si guarda bene dal promuovere, ma che si trovano a volonta’ online, indicano che la pista islamica NON e’ quella da seguire in tutti i casi da lei nominati, inclusi i casi Lockheed, etc.
    Teatro, come le ho detto prima, teatro alla grande.
    E noi tutti a bercela.
    Per fortuna, l’insostenibile leggerezza della verita’ la porta sempre a galla, prima o poi. Ripeto: guardi A CHI CONVIENE, guardi a cosa viene fatto PER CONTRASTO.

  22. Vox
    Vox says:

    @ Sylvi

    Io non prenderei Obama per il messia. Guardi alla gente che ha scelto per suoi collaboratori! Tutta la vecchia cricca. Se qualcosa cambia, penso che sara’ piu’ per la crisi economica che per l’azione del suo governo. Comunque, dubito che cambi (in meglio, cioe’, perche’ al peggio, purtroppo, non c’e’ limite).
    Non le dico cose molto tranquillizzanti, lo so, ma io sono del parere che sia meglio essere preparati davanti alla realta’, che credere alle fate.

  23. Vox
    Vox says:

    @ Cara Marta (409), purtroppo e’ come se non fossimo piu’ italiani in Italia, ma Vaticanesi. Forse dovremmo chiedere asilo politico in massa? Ci sarebbe da divertirsi, almeno a Roma…

  24. Vox
    Vox says:

    In generale, cara Sylvi, bisogna ricordare che la storia e’ piena di false flags, di trucidazioni dei propri cittadini (fatte vestendo i panni del nemico) per scopi, diciamo cosi’, di stato. Noi stiamo solo scoprendo l’acqua calda. A certi poteri del semplice, “comune” cittadino non gliene potrebbe fregar di meno. Lo usa nel modo che ritiene piu’ conveniente, specie se poi ne puo’ trarre ilmassimo profitto politico, militare, economico e politico. E questo avviene a maggior ragione adesso, quando lo stato e’ diventato praticamente azienda.

    Gli Usa con Bush hanno avuto il primo, vero, grande corporative state, che il Berlusca ha cercato di scopiazzare nel suo piccolo. L’idea che “i propri cittadini” siano qualcosa di sacro per un governo, o almeno per determinati poteri forti dietro di esso, e’ alquanto romantica e tutt’altro che corrispondente alla realta’.

    Noi abbiamo avuto la P2 (oggi Gelli non si vergogna nemmeno a raccontarcela nei dettagli), abbiamo avuto (e forse ancora abbiamo) servizi segreti “deviati” e chissa’ quante altre porcherie che hanno fatto cose efferate nel nostro paese. Il cittadino e’ inerme davanti a tutto questo e il suo unico modo di difendersi e’ la capacita’ di capire come stanno veramente le cose. Dubitare di tutto e cercare, per quanto possibile, informazioni alternative su internet. Se poi ci tolgono pure quello, sara’ un problema, ma forse si trovera’ una soluzione per aggirarlo.

    Regola N.1: mai credere fino in fondo a quel che scrive la stampa o dicono i telegiornali. Io da tempo, ormai, non gli credo nemmeno se mi dicono l’ora.

  25. Anita
    Anita says:

    x Marco e per chi legge l’inglese

    Exclusive: The next Facebook privacy scandal

    http://news.cnet.com/8301-10784_3-9854409-7.html

    Cnet e’ il website piu’ informato su tutti i campi che riguardano tutto cio’ che c’e’ da sapere in riguardo tutto quello che passa sull’ internet, programmi, tecnologia, sicurezza, innovazioni, etc….

    Anita

  26. Vox
    Vox says:

    @ Gio Vaschi

    Vorrei darle il benvenuto e invitare tutti coloro che leggono questo blog, ma non partecipano attivamente, a far sentire la propria voce. Piu’ siamo e piu’ si fa interessante.
    Cordiali saluti

  27. Anita
    Anita says:

    x Gio Vaschi

    Con un po’ di ritardo aggiungo il mio sincero “benevenuto”.
    Interessanti argomenti, un piacere leggerla.

    Anita

  28. Vox
    Vox says:

    Partito Comunista del Pakistan sull’attacco terroristico a Mumbai

    Comunicato stampa, 02/12/2008

    In un comunicato stampa rilasciato dalla Segreteria Generale del Partito Comunista del Pakistan, il compagno Imdad Qazi ha espresso il punto di vista del partito sui recenti atti terroristici, in cui si afferma che la carneficina di Mumbai è una cospirazione perpetrata da forze interessate a fomentare il fanatismo religioso nella regione. Queste forze contribuiscono così a creare il clima ideale per gli USA di proseguire la cosiddetta guerra contro il terrorismo. Sembra che l’India sia indotta a svolgere un ruolo di primo piano in questa guerra imperialista a seguito del possibile futuro ripiego da parte dell’entrante amministrazione di Obama. Il compagno Qazi ha specificato che la nostra regione è diventata uno snodo centrale della cospirazione dell’imperialismo statunitense e di oscure forze fasciste. Diversi centri di potere al mondo fanno a gara nella propaganda. L’India deve evitare la trappola e dovrebbe scoraggiare tutti gli sforzi volti a creare un clima antipakistano; analogamente i media pakistani non dovrebbero sollecitare sentimenti antiindiani. Piuttosto occorrerebbe dar vita a raduni e manifestazioni di pace e solidarietà per la perdita di vite e per i danni materiali causati dagli attacchi terroristici. La sinistra indiana dovrebbe cercare di scoraggiare nel paese tutti i tentativi dei centri di potere volti a promuovere l’ostilità verso il Pakistan. Il Partito Comunista del Pakistan solidarizza con il governo indiano e il suo popolo per le perdite subite ed esprime la speranza che le forze imperialiste e fasciste non riescano nei loro disegni L’India e il Pakistan continueranno il loro percorso verso l’amicizia e la pace. Segreteria Generale

    da:
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5321

  29. Vox
    Vox says:

    @ Sylvi

    A proposito di come a volte i governi usano i propri (e altrui) cittadini, le cito qui sotto un brano da un articolo di Fulvio Grimaldi:

    “C’è, a questo proposito, un esempio agghiacciante, uscito grazie al Freedom Act dalle tenebre del segreto di Stato Usa: l’Operazione Northwoods contro Cuba, pianificata dal Pentagono e sospesa da Kennedy. Prevedeva il bombardamento della base di Guantanamo da parte di FINTI cubani, attentati terroristici finto-cubani negli Usa contro obiettivi governativi e privati, un aereo charter PIENO DI STUDENTI USA in volo verso il Centroamerica che, sopra Cuba, sarebbe stato abbattuto da un FINTO Mig cubano. Casus belli immediato.”

    Avevo letto da qualche parte anche di casi analoghi, nella storia recente, in cui milizie albanesi travestite da soldati serbi facevano stragi dei propri connazionali. Adesso se ne sta occupando la corte dell’Aia. Purtroppo non ho sotto mano l’articolo, ma non dovrebbe essere difficile da ritrovare.

    Ancora sul tema, riporto qualche altro brano dello stesso giornalista (da Comedonchisciotte.org):

    “[…] Se militanti antindiani, come quelli designati dall’universo mondo, volessero attrarre l’attenzione su di sé e promuovere consenso, tutto farebbero fuorchè sterminare civili innocenti[…]
    Gli alberghi a cinque stelle di Mumbai sono difesi da vigilantes dentro e fuori. Tutti svaporati. Negli alberghi ci sono telecamere ovunque, ma non hanno visto niente. L’esercito indiano, uno dei meglio addestrati e moderni, non è riuscito a intervenire, nonostante gli attacchi non fossero nemmeno simultanei e gli assalitori corressero da un obiettivo all’altro, si dice, per poi rinchiudersi nel hotel.
    […]L’ex-ministro della difesa Usa, Donald Rumsfeld, crea un’ organizzazione con il compito di compiere atti terroristici contro il suo e altri paesi. Lo conferma il “Los Angeles Times” pubblicando un documento segreto del Defence Science Board (Comitato scientifico della Difesa) che istituisce il P2OG (Proactive Preemtive Operations Group: Gruppo per le operazioni attivanti preventive). Suo compito: attuare missioni segrete finalizzate a “stimolare reazioni” da parte di gruppi terroristici, provocandoli con attentati e assassinii a commettere atti di violenza onde consentire “contrattacchi” delle forze Usa[…]
    Basta dunque individuare zone di malcontento, infiltrarci i propri provocatori (come insiste il famiglio Cossiga), chiamarli con una sigla qualsivoglia purchè islamica, e consolidare i motivi per abbattere un governo e polverizzare un paese[…]
    E’ evidente che gli Usa vogliono trascurare un Iraq creduto definitivamente debellato e affidato alla cogestione fantocci irakeni-fantocci Usa e a furti petroliferi garantiti da sottopancia curdi e sciiti, per concentrarsi sulla crescente “minaccia” russa e cinese. A questo scopo serve creare una spaccatura irrimediabile tra i colossi India e Pakistan, mettendoli l’uno contro l’altro, schiacciando il Pakistan tra Afghanistan e India, destabilizzando tutti e tre i paesi politicamente ed economicamente. L’India, in questa contesa, riveste un interesse maggiore: potenza emergente, potenza nucleare, merita di diventare il maggiore mercato dell’industria militare Usa e tutta la collaborazione per il rafforzamento del suo dispositivo atomico. Con particolare urgenza ora che a quei figli di puttana di indiani la Russia sta fornendo una portaerei con 16 Mig-29 e offrendo una collaborazione spaziale (Brah-Mos Aerospace) per la produzione di missili da crociera supersonici, armabili anche con testate nucleari[…]Il Pakistan va frantumato e distrutto. Va garantito l’accerchiamento strategico di Russia e Cina e il controllo totale sugli oledotti dall’Asia centrale.”

  30. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    RINGRAZIO VOX

    I contributi di Vox riguardo notizie e documenti che di solito non vengono fatti circolare possono piacere o non piacere, ma bisogna riconoscere che sono importanti perché aumentano la nostra capacità di discernimento. Ringrazio quindi Vox anche per le traduzioni che fa spontaneamente dei testi originali inglesi.
    pino nicotri

  31. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    E RINGRAZIO VASCHI

    Lo ringrazio e gli do il benvenuto nel forum di Arruotalibera. Ringrazio tutti i nuovi lettori e spero trovino stimoli a farsi vivi nel forum per dire la loro. A tutti raccomando anche di leggere le rubriche, alle quali si può accedere cliccando direttamente le foto dei singoli rubrichisti sotto la scritta ” Chi siamo”, nella colonna di sinistra della home page, o sui nomi delle singole rubriche nella parte alta della colonna di destra sempre della home page.
    Un saluto.
    pino nicotri

  32. Anita
    Anita says:

    x Pino

    What and Who is Information Clearing House

    http://www.informationclearinghouse.info/who.htm

    Information Clering house e’ creata da una persona

    This web site is the work of on person.

    I am a private individual.

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    I work and live in Southern California.

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    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Percio’ sono le opinioni personali di un individuo, si puo’ mandare un contributo, etc…

    Anita

  33. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Do anch’io il benvenuto nel blog a Vaschi, ringrazio lui e Peter per i loro dotti interventi, non che della vostra discussione ci abbia capito molto, le mie conoscenze sul tema si limitano elle quattro regolette pratiche che ci insegnano ai corsi per soccorritori volontari sul come comportarsi per evitare contagi da e verso pazienti potenzialmente infetti in generale ed in particolare per quelli da HIV. È sempre interessante leggere, anche di cose di cui si afferra solo una minima parte, il fatto che ti ricordino quanto sei “ignorante”, è già di per se un gran bel risultato. Se magari smussate un po’ ( senza sopprimerla) una certa conflittualità polemica e vi concentrate sul volgarizzare, per quel poco o tanto che è possibile, le questioni che trattate vi guadagnereste entrambi un’ampia gratitudine di molti blogghisti.
    Concordo con Peter sul fatto che non è certo per ossequio ai principi religiosi che dei singoli individui con un comportamento l’irresponsabile hanno rapporti non protetti con sconosciuti e sono disposti anche a maggiorazioni di prezzo quando si tratta di sesso a pagamento. Credo invece che sia deleteria l’influenza della chiesa nel contrastare e limitare la propaganda dei mezzi di protezione in generale.

    Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it

  34. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Ritorno sul tema Moschee minareti e dintorni, per una riflessione sul fatto di impedire o comunque contrastare la costruzione di moschee la cosa oltre che anticostituzionale ed ingiusta, credo che sia anche molto sciocco, proprio per quanto concerne un serio controllo di eventuali predicazioni estremiste e potenzialmente terroristiche.
    Se si vuol controllare quel che predicano i vari iman e ayatollah, sarà più agevole farlo monitorando decine e decine di piccoli centri ricavati in appartamenti, garage e seminterrati spesso anonimi, magari abusivi o controllando una grande moschea dove si radunano nella loro preghiera tutti o gran parte dei mussulmani di una città ?
    Se, facciamo un’ ipotesi assurda, esistesse in natura un leghista intelligente, proporrebbe di costruire a Milano, magari con contributi pubblici, una moschea grande come il duomo, non di costringere i mussulmani in moderne incontrollabili catacombe sempre che l’intento vero sia quello di controllare non altro.
    Questo mi porta a fare qualche considerazione su terrorismo e “auto-terrorismo” sono convinto che come spesso succede le cose siano più complicate di come sembrano e ce le presentano ma anche di come amiamo immaginarcele dall’uno e dall’altro lato.
    Sono convinto che per il terrorismo internazionale, oggi di matrice islamica, come ci ha insegnato quello nazionale di stampo brigatista, siano presenti varie componenti: quella “ideologica” che agisce autonomamente come quella interamente costruita a bella posta, ma che vi siano anche molte e variegate realtà intermedie dove le due componenti si mischiano con infiltrazioni attive o con facilitazioni varie, chi ha interesse a creare certe situazioni trova facile manovalanza criminale in certe stupidita estremiste, insomma a volte sono realtà, a volte teatro, e credo più spesso qualcosa di simile ai reality, comunque d’accordo con Sylvi megio non stare su quel palcoscenico, e neppure in platea ad applaudire lo spettacolo comunque macabro.

    Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it

  35. Peter
    Peter says:

    xAZ

    caro Antonio, complice un po’ d’insonnia ho letto stamattina il tuo post per Vaschi e me.
    Hai ragione, il nostro battibecco e’ stato troppo tecnico, me ne scuso con te e gli altri per la mia parte. Aggiungo per cautela che i lettori di un blog devono sempre prendere ‘cum grano salis’ quello che gli altri scrivono, specie se le cose dette hanno un ‘sapore’ tecnico : questo vale per faccende storiche, veterinarie, ingegneristiche, meccaniche, culinarie (le famose ricette), e mediche. Non ultimo, perche’ nessuno sa in realta’ chi siamo e cosa facciamo nella vita: io (e neanche Vaschi e tanti altri) non lo abbiamo mai detto.
    A scanso di equivoci, dico che se qualcuno dei lettori stesse facendo terapie anti-HIV, che stiano a sentire i loro medici e seguano i loro consigli: fino a prova contraria, sono in buone mani.
    E’ stato proprio per il tono a mio avviso troppo negativo e pessimistico del sig. Vaschi che sono intervenuto. Non per dare false speranze ed una visione edulcorata della realta’, ma perche’ onestamente penso che oggi le terapie facciano una bella differenza, se prese e seguite correttamente. Il che nulla toglie, e’ ovvio, all’importanza della prevenzione: prevenire e’ sempre meglio che curare, come sempre. E la prevenzione continua in coloro che hanno gia’ contratto la malattia: devono continuare ad usare i condoms, sia per evitare il contagio di altri, sia perche’ altrimenti espongono loro stessi a ceppi virali resistenti alla terapia che fanno.
    Credo poi che buona parte dei pregiudizi tradizionali verso i malati di HIV/AIDS derivi dal fatto che si trasmette prevalentemente sessualmente, e colpisca ancora in proporzione piu’ i gay che gli etero (almeno qui in Occidente).
    Molti pero’ dimenticano che certe epatiti virali sono molto piu’ contagiose dell’HIV, si trasmettono anche (e non solo) sessualmente, e talvolta possono avere effetti altrettanto devastanti. E le due infezioni possono coesistere nelle stesse persone. Per cui la vaccinazione anti-epatite B e’ una buona idea anche per coloro che sono sessualmente ‘promiscui’ (passatemi l’espressione)

    un caro saluto

    Peter

  36. Faust x buon gg a tuti, beli e bruti
    Faust x buon gg a tuti, beli e bruti says:

    …. i bruti abbondano e come al solito succhiano a sbafo…
    …dal Corriere della Serva

    RESTITUITI 120 DEI 130 MILIONI TOLTI. MA LA GELMINI DECIDERÀ SE ANDRANNO ALLE PRIVATE O NO
    Scuole cattoliche, protesta Cei
    E il governo riduce i tagli
    I vescovi avevano minacciato: «Le federazioni degli istituti cattolici si mobiliteranno in tutto il Paese»

    Il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco (Ansa)ROMA – La Chiesa cattolica si schiera contro il governo a causa della riduzione delle risorse per le scuole cattoliche.
    I nuovi tagli agli istituti scolastici paritari, previsti dalla finanziaria del governo Berlusconi, aprono una «crisi» e presto «le federazioni delle scuole cattoliche si mobiliteranno in tutto il Paese» afferma monsignor Bruno Stenco, direttore dell’Ufficio nazionale della Cei (la Conferenza episcopale italiana) per l’educazione.

  37. Faust x buon gg a tuti, beli e bruti
    Faust x buon gg a tuti, beli e bruti says:

    POLITICA
    Fondi alle private, Tremonti alla Cei: dormite su quattro cuscini
    Ripristinati 120 milioni di euro per le scuole private. Lo stesso governo che se n’è fregato della mobilitazione di insegnanti, genitori e studenti, in un batter d’occhio, fa marcia indietro quando a protestare sono i vescovi. Il sottosegretario all’Economia Vegas li tranquilizza: «Potete dormire su quattro cuscini».
    Faust

  38. Sylvi
    Sylvi says:

    Per Az e Faust,

    dice AZ : costruire a Milano, magari con contributi pubblici, una Moschea grande come il Duomo-
    Faust parla dei contributi alle scuole private con il suo stile inconfondibile.

    Le scuole private danno un servizio ai cittadini italiani.
    Se lo Stato le costringe a chiudere dovrà farsi carico completo, ora è parziale, di tutti questi studenti, scuole, insegnanti e strumenti! Basta fare quattro conti con l’abaco!
    Nelle scuole private può iscriversi qualsiasi cittadino italiano, anche straniero ora, perchè volendo poteva farlo anche Marko, serbo ortodosso.

    >>una Mosche grande come il Duomo>>>
    Ogni Moschea viene costruita con la madrassa ( scuola che va dal nido al liceo) ;a Sarajevo e a Mostar le nuove e numerosissime hanno anche negozi, spazi per le donne, parrucchiera ecc. ecc.
    Sono a tutti gli effetti spazi attrezzati come le basi militari americane. Atomiche escluse, forse!!!
    Lì vi si parlerebbe, naturalmente solo l’arabo e il loro dialetto.
    Siete sicuri che andrebbero bene?
    Un cittadino non mussulmano non potrebbe frequentarle!
    Gli sarebbe, al massimo consentito di visitare la sala di preghiera maschile e il minareto e non di tutte ma solo alcune e non sempre alle donne.
    Pretenderebbero, lo fanno già, il loro cimitero e poichè i morti vengono sepolti con il solo sudario,per minimo 40anni, gli spazi sarebbero intoccabili,questo loro pretendono.
    Non ammettono quelle che io chiamo le “colombaie”!
    Volenti o nolenti ci andremo noi, non mussulmani, perchè lo spazio è quello che è!

    Che cosa ne pensate di entrambi i problemi?
    AZ il Duomo, come tutte le Cattedrali europee è stato costruito nell’arco di centinaia d’ anni, dal1300 circa al completamento nel 1800! E’ il frutto dello sfruttamento obbrobrioso di operai e semi schiavi, di spese faraoniche possibili perchè c’era assenza assoluta di ogni tutela sul lavoro e perchè il salario era da sopravvivenza!

    Io credo che i problemi siano più complicati di quanto appaiano!

    Sylvi

  39. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Peter,
    al di là della diversità di angolazioni, quando si ha una preparazione specifica e mi sembra che entrambi gli interlocutori in questo caso l’abbiate, una sana discussione anche usando termini tecnici non faccia mai male.
    A differenza degli altri blog dell’ex Espresso, il blog di Nicotri ha frequentazioni di gente con un elevato livello di scolarizzazione o di conoscenze e quindi una discussione tecnica è facilmente seguibile ( c’è sempre wikipedia che viene in soccorso istantaneo se non si conoscono certi particolari) ed è certamente più utile di una discussione in termini generici.
    Sempre al di là della diversa visione della Medicina, io infatti ho seguito con interesse l’argomento e seguirei qualsiasi argomento possa venir discusso a questi livelli, così come seguo gli argomenti storici, pur non essendo la Storia un mio specifico interesse.
    Ritengo che se ognuno mettesse a disposizione le proprie competenze, ne avremmo tutti da guadagnare.
    Naturalmente non posso che essere confortato nella mia opinione della scientificità della Medicina che è apparsa dalle vostre discussioni, se non altro perchè conferma la mia opinione secondo la quale i parametri di giudizio in Medicina sono del tutto diversi da quelli della Fisica.
    Resta intatto l’interesse per qualsiasi altra discussione possa avvenire tra esperti.
    Qui oggi è una bella giornata, dovrei andare a Milano ma mi rincresce, odio il freddo e il maltempo.
    Saluti pugliesi.

  40. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylvi:
    si diceva negli anni ’70:” + scuole, – chiese”.
    Io sarei per tagliare le gambe a qualsiasi tentativo di espansione delle religioni, in qualsiasi forma esse vogliano espandersi.
    La religione, il pensiero religioso, pur facendo parte in teoria della tendenza insopprimibile alla spiritualità, invece di essere strumento di elevazione sono sempre stati elemento di divisione, di potere, di sfruttamento.
    La pratica religiosa, quando va al di fuori dell’ambito strettamente personale e si manifesta in realtà associative, diventa automaticamente un elemento discriminante. Il senso della pratica religiosa diventa “noi siamo quelli che abbiamo capito tutto, gli altri sono quelli che non hanno capito niente e bisogna rieducarli o eliminarli” e si manifesta appunto in un contrasto spesso sanguinario e sempre conflittuale.
    Alla faccia di ciò che predicano, la Pace e la Fratellanza sono intesi in senso mafioso di “appartenenza” alla tale o tal’altra “famiglia”.
    Le religioni cristiane sono 56, cinquantasei “famiglie” che, come nella criminalità organizzata, sono in contrasto e si contendono i territori (vedi conflitto tra la buonanima di Alessio II e il precedente Papa, vedi i frati che si menano per il territorio non condiviso).
    Le religioni sono da confinare STRETTAMENTE nell’ambito pesonale, tagliando ogni possibilità di interferenza con la politica. So che è un’utopia al momento, poichè la Chiesa manovra consistenti quantità di voti e quindi detta legge anche in Italia. Sarà compito della maturità dei futuri italiani sbattere fuori dalle balle qualsiasi ingerenza religiosa di qualsiasi tipo.
    Poi, ognuno creda al suo Grande Cocomero personale, nessuno glie lo vieta. Ma che non si mettano in testa che il loro Cocomero è quello giusto e gli altri sono solo imitazioni da mettere “fuori mercato”!

  41. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cara Anita, ho letto ciò che mi hai inviato su Facebook.
    Ritengo sia un falso problema, poichè monitorare una quantità di dati quale è scambiata su Facebook o anche su MySpace, è umanamente impossibile. Il tempo non è una variabile comprimibile e, anche se si usassero softwares che filtrino le informazioni, si prenderebbero cantonate a non finire e il materiale sarebbe inutilizzabile.
    A parte che la nostra tracciabilità resta in ogni caso a portata di chiunque ( avere con noi un cellulare acceso, comporta che si possa sapere in tempo reale dove siamo, ad esempio), a parte che i nostri dati personali sono disseminati dovunque, a parte che le nostre abitudini sono tracciabili anche al di fuori dell’uso di Internet, ciò che ci mette relativamente al sicuro da un uso di tipo spionistico dei due incriminati Facebook e MySpace, è l’enorme, ingestibile quantità di dati scambiati, per la quasi totalità innocui messagi interpersonali.
    L’unico ente che può aver vantaggio da un filtro specifico è il mondo pubblicitario. Ma anche qui si va a spanne. Poichè io sono single, appaiono sul mio computer banner di donnine allegre o di siti di incontri, ma chissenefrega? Li ignoro e la cosa finisce lì.
    Credo che si esageri non poco con questa storia della privacy.
    sanno che sono anticlericale? Come me ce ne sono un’infinità.
    Sanno che parteggio per la sinistra? Come me ce ne sono un’altrettanta infinità. Sono dati inutili, ora come ora. Non siamo ancora nel Cile di Pinochet. Almeno spero!

  42. marco tempesta
    marco tempesta says:

    BBravo Marco… ma cche cciai da lamentarti del livello dei blogghisti di arruotalibera di Pino Nicotri?¿?…
    ————–
    Mi lamento che si sprecano poco, te compreso, anzi specialmente te che hai avuto una vita movimentata, a condividere le loro esperienze e le loro professionalità, limitandosi invece, specialmente te, a parlare solo di politica, argomento interessante ma non per questo monopolizzante.

  43. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Sì, ho visto. Penso che ognuno sia in grado di decidere con la propria testa, ritenendo un sito attendibile o no. Io ho imparato ad andare sempre con i piedi di piombo, ma l’eseprienza non solo mia dice che si deve diffidare sempre e comunque delle versioni ufficiali. Se dicessero sempre la verità, il mondo non sarebbe così agitato da secoli e secoli….
    Colgo comunque l’occasione per ringraziare anche lei per le segnalazioni di siti e documenti, che certamente portano spunti e argomentazioni che possono essere utili, sia per chi le avversa e sia per chi le accetta.
    Un caro saluto.
    pino

  44. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI

    Chiunque, anche se bannato (finora solo 3 lettori, anzi mi pare solo 2), può essere riammesso nel nostro forum. Basta scusarsi per le scorrettezze compiute in precedenza e impegnarsi a non ripeterle. Chiunque può sbagliare, anche a lungo. Ma ciò che distingue le persone mature e intelligenti è la capacità di ammetterlo, cosa che semmai fa onore e non disdoro.
    pino nicotri

  45. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Giovanni Vaschi: …”Solo che poi, mannaggia, spesso scatta un certo spirito come dire di competizione.”
    ————–
    Ben venga, lo spirito di competizione! Anzi, è salutare che ci sia.
    L’importante è non scadere negli insulti, ma da quel che ho visto, agli insulti ricorre solo chi non ha argomenti e non è il caso della maggior parte di coloro che qui intervengono. Certo, esiste un modo colorito di esprimersi, da parte di qualcuno, ma non sono da considerare insulti: sono soltanto maniere enfatiche di manifestare il proprio dissentimento. Credo sia concesso.
    Un cordiale saluto, M.

  46. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Se digito il mio nome su Google trovo molte cose su di me personalmente, fino a contributi politici di almeno 15-20 anni fa, ho anche scoperto cose o contributi fatti da mio marito usando il mio nome a mia insaputa.
    ————–
    Niente di più facile, ma non c’entrano in questo i siti di condivisione tipo MySpace, o meglio non c’entrano direttamente. Basta che un ente metta online la lista dei benefattori ed ecco che il tuo nome circola su internet. Basta che si partecipi a un convegno come realtori ed ecco che il nome circola, e così via.
    Dov’è il problema? La gente viene a sapere che hai dato contributi? Che sei iscritta a certi club, associazioni o cos’altro?
    Dov’è il problema?
    Lo hai fatto forse di nascosto? E’ per caso un reato? No? E allora?
    Qui da noi i carabinieri sanno tutto di tutti, o quasi tutto. Se vogliono tracciarci lo fanno come e quando gli pare. La privacy è solo un’illusione, non esiste. Basta una visura bancaria, basta un controllo della carta di credito, per capire chi sei, cosa fai, come spendi, da dove ti arrivano i soldi e dove vanno.
    Il tuo nome circola su Internet? E’ in compagnia di diversi milioni di altri nomi con altrettanti dati. Non è certo MySpace o Facebook a fare la differenza! Tant’è che tu, non essendo iscritta a nessuno dei due, hai comunque il tuo nome si Internet.

  47. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Pino,

    ma lei fa come i preti, basta confessare il peccato ed è perdonato!!!
    Eh,eh, ehhhhhhhhhhhhh
    Io ho perdonato, senza confessione, Uroburo e controcorrente, ma se li trovo……gli offro un “tajut di blanc”!

    Sylvi

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