Lo strano e pericoloso ping pong tra il papa e il rabbinato sulla beatificazione di Pio XII. Intanto negli Usa la magistratura autorizzaper la prima volta che si processi direttamente il Vaticano per i reati di pedofilia del suo clero: nasce così il rischio che lo si possa chiamare in causa anche per la sua parte di responsabilità per i campi di sterminio
A meno di sempre possibili colpi di scena, il papa tedesco a suo tempo volontario nella Gioventù Hitleriana andrà quindi in visita in Israele. La motivazione ufficiale dice che è impensabile che un pontefice come Ratzinger, autore di un libro su Gesù in due volumi (il secondo non è stato ancora pubblicato), non vada a “vedere la Terra Santa dove Cristo è vissuto”. Credere che gli altri pontefici non ci siano andati solo perché non scrivevano libri sulla vita di Gesù Cristo è francamente impensabile, troppo riduttivo. E’ più credibile che il viaggio di Ratzinger sia un pegno da pagare per avere il via libera dal rabbinato israelita per la beatificazione di Pio XII dopo le recenti polemiche sullo spinoso argomento. E rischia di essere anche un altro passettino verso lo “scontro di civiltà”, inteso come scontro tra “civiltà” legata alla bibbia, donde derivano sia l’ebraismo che il cristianesimo, e “civiltà” legata al corano, vale a dire l’islam. Come al solito, in queste faccende la religione non c’entra assolutamente niente, si tratta “solo” di diplomazia, politica e conservazione del potere esistente.
In attesa comunque della nuova puntata del teleromanzo intitolato appunto “beatificazione di papa Pio XII” vale la pena di mettere qualche puntino sulle i, visto anche che nel ping pong tra Vaticano e parte del rabbinato si cerca ormai di ridurre al solo genocidio degli ebrei non solo l’intera funzione di tutti i campi di sterminio nazisti, ma addirittura l’intera seconda guerra mondiale: una ben strana Memoria, quella di cui vogliamo fregiarci buttando così a mare la memoria e la Storia. Il Parrajmos e il Samudaripen dei rom, vale a dire l’equivalente zingaro della Shoà, non viene mai neppure nominato da lontano, eccetto qualche cerimonia e qualche dibattito molto poco pubblicizzati e qualche libretto di coraggiosi alla Angelo Arlati, tanto che nessuno conosce neppure la semplice esistenza di queste due parole – Parrajmos e Samudaripen – nonostante indichino lo sterminio di non si sa ancora se “solo” 400 mila “zingari” o ben due milioni. Da notare che se c’è un popolo che con la seconda guerra mondiale ha davvero rischiato di essere cancellato dalla faccia del pianeta sono proprio loro, i rom, che si sarebbero così aggiunti alla lunga serie di popoli, culture ed etnie che noi europei ed occidentali in genere abbiamo distrutto in varie parti del mondo. Se Hitler avesse infatti vinto la guerra, li avrebbe sterminati nell’intera Europa, compresi i Balcani e l’Unione sovietica. Gli zingari contrariamente agli ebrei non sono mai emigrati nel resto del mondo, eccetto a quanto pare alcune centinaia di migliaia negli Usa, dove sono diventati perlopiù stanziali, perciò sterminarli nel Vecchio Continente e nell’area balcanica significava di fatto cancellarli dal pianeta.
Abbiamo buttato nella spazzatura della Non Memoria e della smemoratezza i 40-50 milioni di morti dell’intera guerra, di cui una buona metà nella sola Unione sovietica. E vabbé. Ma sta di fatto per i camini dei campi di sterminio i nazisti ci hanno fatto passare non solo un mare di ebrei, ma anche qualche milione di prigionieri russi, polacchi, jugoslavi e slavi in genere, più qualche decina di migliaia di gay, handicappati e malati incurabili. Anzi, la “soluzione finale” è iniziata proprio da questi ultimi due tipi di esseri umani e, in caso di vittoria della Germania, essa prevedeva tra l’altro – oltre alla cancellazione dei rom, degli ebrei, degli omosessuali e degli handicappati europei – anche il ritorno all’epoca della pietra di tutto l’Est europeo. Vi sarebbero infatti state proibite perfino le scuole onde evitare che gli slavi, ritenuti anche loro “razza inferiore”, potessero diventare qualcosa di più della pura e semplice mano d’opera, forza lavoro di tipo pressoché schiavistico. Ma tutto ciò nello strano furore della polemica sulla beatificazione di Pio XII è scomparso.
Come che sia, fa uno strano effetto sentire l’accento tedesco di papa Ratzinger quando difende a spada tratta quel suo indifendibile predecessore. Si dà infatti il caso che Pio XII sia accusato da più parti e da decenni in modo sempre più documentato di essere stato troppo morbido, se non correo, con la Germania di Hitler, e si dà il caso che l’attuale pontefice non solo sia tedesco, ma abbia anche indossato a 16 anni la orribile divisa dei volontari della Gioventù hitleriana. Per chi coltiva il vizio della memoria, senza i due pesi e le due misure della Memoria, queste assonanze e coincidenze non sono una bella cosa. Non fa un bell’effetto un eventuale accordo tra clero cattolico e clero israelita che riduca di fatto a una sola ed unica dimensione l’intera infamia e tragedia dei campi di sterminio nazisti e fascisti, seppellendo e facendo scomparire definitivamente svariati milioni di altre vittime. Altro che “revisionismo” e “negazione dell’Olocausto”!
Sia chiaro: la Chiesa è libera di beatificare e santificare chi più le pare e piace, e se ha dichiarato santo uno come Carlo Borromeo non ci si può meravigliare che voglia fare beato Pio XII. Però Ratzinger prima di scandire e ripetere infastidito agli ebrei le parole “Basta polemiche, Pio XII è stato un dono di Dio”, dovrebbe riflettere un po’ di più. Non solo perché le parole “dono di Dio” fanno il paio con le parole “l’uomo della Provvidenza”, con le quali un altro papa ha voluto definire e ringraziare Mussolini, cioè il dittatore italiano fondatore del fascismo, per l’insperato regalo del Concordato, ma anche perché si tratta di parole che – a meno di una concezione pessima di Dio – mal si adattano a definire il principe romano Eugenio Pacelli meglio noto come Pio XII. Quando era nunzio apostolico in Germania l’aristocratico romano Eugenio Pacelli dopo ben cinque anni di interminabili negoziati riuscì a stipulare nel 1924 con l’allora Stato indipendente della Baviera un Concordato, che – apriamo bene gli occhi – aveva come punto centrale il diritto della Chiesa cattolica di aprire e gestire sue scuole di ogni ordine e grado. E proprio quel Concordato, che gli fruttò la promozione a Segretario di Stato, cioè il trampolino di lancio verso l’elezione a papa, venne preso poi a modello dallo stesso Pacelli nel 1929 per il Concordato con il governo prussiano, nel 1932 per il Concordato con la regione di Baden e, infine, il 20 luglio 1933 per il fatale Concordato con la Germania. Concordato, quest’ultimo, firmato da parte tedesca da Von Papen, vale a dire dall’uomo di governo che aveva sostenuto Hitler e calato le brache – non solo sue, ma dell’intera Germania – davanti all’orda sanguinaria nazista. Si noti che il suo programma di sterminio degli ebrei il capo dell’orda lo aveva già messo per iscritto, nel libro Mein Kampf che lo rese celebre e agiato.
In cambio del Concordato con Mussolini il Vaticano aveva liquidato l’antifascista don Sturzo, mandandolo in esilio a New York, e chiuso il suo Partito popolare, spalancando così di fatto le porte alla legittimazione della dittatura fascista. In cambio del Concordato con la Germania di Hitler e di Von Papen, il Vaticano fece altrettanto: liquidò il partito antinazista dei cattolici popolari. Sono seguito poi i concordati con la Spagna fascista di Francisco Franco e con il Portogallo pure fascista di Salazar. Nel 1933, quando Pacelli era Segretario di Stato vaticano, il cardinale tedesco Faulhaber rassicurò Berlino con queste parole: “A Roma si giudicano il nazismo e il fascismo come unica salvezza contro il comunismo e il bolscevismo”. E nel giugno del ’41, cioè dopo l’attacco all’Unione sovietica e quando era ormai papa da due anni, Pio XII in persona consegnò all’ambasciatore tedesco in Vaticano, Diego von Bergen, il seguente comunicato: “Gli ambienti vicini al Vaticano accolgono questo nuovo capitolo della guerra con un certo sospiro di sollievo e lo seguono con particolare interesse”.
Ma non è finita. Su istruzioni di Pio XII, in pieno 1943, cioè in piena guerra e occupazione nazista dell’Italia, l’ambasciatore vaticano a Berlino, Ernst von Weizsacker, non si vergognò a rassicurare il governo nazista con queste parole: “L’ostilità bolscevica è davvero l’elemento più decisivo della politica estera vaticana. Ciò che serve per la lotta contro il bolscevismo è gradito alla curia. Il persistere del rapporto tra gli angloamericani e la Russia sovietica è quindi giudicato ostinato e utile soltanto al prolungamento della guerra. La curia preferirebbe vedere una Germania forte e unita come barriera contro la Russia sovietica. In questo momento la curia mette da parte il suo sentimento italiano. Essa sente che è in gioco tutto”. C’è di che arrossire. Dalla vergogna. Tant’è che preferisco non commentare queste parole particolarmente ciniche, efferate e traditrici di quello che quando fa comodo viene definito “il caro popolo italiano”. Sono parole che comunque si commentano da sole.
Le prove che Pio XII, il Vaticano e il clero tedesco fossero perfettamente a conoscenza di ciò che avveniva nei campi di sterminio, a spese di milioni non solo di ebrei, sono ormai numerose e schiaccianti. Illuminante a questo proposito il libro di Daniel Goldhagen “Una questione morale”. Novità recenti, a conferma, vengono dall’ultimo numero della rivista Micro Mega, con rivelazioni anch’esse piuttosto imbarazzanti. Del resto, erano cose note alla stessa popolazione della Germania, come documenta tristemente il libro bello e terribile “La Germania sapeva”, scritto da Eric A. Johnson e Karl Heinz Reuband ed edito in Italia da Mondadori. E’ certo anche vero che Pio XII si adoperò per salvare la vita a non pochi ebrei romani e che mise in contatto con gli americani i congiurati tedeschi che volevano eliminare Hitler, ma questo non toglie nulla all’enormità delle sue azioni qui ricordate e del suo ostinato silenzio contro il nazismo, peraltro, come abbiamo visto, esplicitamente scelto come baluardo contro il comunismo. Ormai sono tonnellate i documenti comprovanti che anche a nazismo sconfitto dalla guerra il Vaticano e Pio XII hanno aiutato una marea di gerarchi a sfuggire alla cattura e rifarsi una vita in Sud America, con la speranza di poter dar vita almeno in quel continente – appoggiando i vari colpi di Stato militari compiuti a volte in nome della Madonna come nel caso di Pinochet in Cile – a quella diga anticomunista che Berlino aveva tentato invano di erigere col sangue di 40-50 milioni di vittime.
Pio XII viene difeso dandosi la zappa sui piedi. Il suo silenzio viene giustificato con l’affermazione che se lui avesse parlato contro il nazismo Hitler avrebbe scatenato la rappresaglia contro i cattolici e il clero cattolico tedeschi. Questa affermazione fa ridere – o meglio piangere – almeno per due motivi. Il primo, di ordine per così dire tutto interno allo stesso cattolicesimo, è che non si può essere opportunisti con il nazismo per timore di martirizzazioni ed esaltare allo stesso tempo i martiri delle persecuzioni romane, che peraltro non sono affatto “milioni”, come una volta è stato detto perfino a un telegiornale della Rai, ma solo poche decine di persone (a voler contare solo i casi storicamente certi mi pare non si arrivi neppure a dieci). Perché mai un credente per testimoniare la propria fede dovrebbe accettare il martirio (martire significa appunto testimone), se lo stesso papa, vale a dire Pio XII, che in materia di fede è “infallibile”, ha detto chiaro e tondo che è meglio tacere piuttosto che correre il rischio di essere martirizzati? Il secondo motivo è che questa difesa del silenzio di Pio XII non regge di fronte al fatto che riguardo l’Urss e il mondo comunista in genere lui NON ha taciuto neppure un po’: che fine ha fatto allora il timore delle rappresaglie? Anche Stalin non era un tipo che scherzasse, in quanto a gulag e fucilazioni di massa. Perché mai è lecito farsela addosso e tacere davanti a Hitler e invece si fa correre il rischio ai cattolici dei Paesi comunisti di finire in massa al macello? Perché mai ci si è lamentati per la “Chiesa del silenzio”, cioè per l’impossibilità della Chiesa di fare propaganda e proselitismo nei Paesi comunisti, quando si è scelto di essere Chiesa del silenzio nella Germania nazista? Pio XII di fronte al nazismo ha taciuto e non ha mai fatto un gesto ostile, mentre in seguito, a guerra terminata, ha perfino lanciato la scomunica contro il comunismo intero e contro chi in Italia votava per i comunisti.
Definire “dono di Dio” un simile papa temo possa significare quanto meno offendere Dio. Si può forse dire che è stato un grande diplomatico, un grande papa inteso come grande capo di Stato del Vaticano, perché è riuscito a trarre profitto per lo Stato pontificio grazie ai commerci e ai tradimenti delle altrui libertà compiuti con i Concordati, ma tutto ciò con i tanto osannati vangeli e con la parola di Cristo non c’entra assolutamente nulla. A meno che Ratzinger con quelle sue parole abbia – senza rendersene conto – pubblicamene confessato che il Vaticano e la Chiesa non di fede e religione in sé si occupano, ma solo del proprio potere tramite esse. Insomma, come da Costantino in poi, la religione “instrumentum regni”: cosa ben lontana e totalmente diversa dalla religiosità predicata ai credenti e da costoro intesa e genuinamente vissuta.
Della difesa che di Pio XII fa Ratzinger per tacitare le giuste proteste ebraiche infastidiscono non tanto l’accento tedesco della sua voce e il ricordo del suo essersi arruolato come volontario nella Gioventù hitleriana – tutti possiamo sbagliare, specie da giovani – quanto invece la difesa che questo papa fa o legittima di quel suo giovanile arruolamento. “Chi non si arruolava finiva male”, hanno sostenuto in coro i suoi familiari e compaesani della località natia. A parte il fatto che c’è stato anche chi non s’è arruolato, preferendo magari emigrare, sta di fatto che anche questa giustificazione è non solo una lode alla paura e all’opportunismo, il che umanamente sarebbe comprensibile, ma è anche una lode del rifiuto della “testimonianza”, o martirio eventuale che dir si voglia. Una simile lode sulla bocca di un papa non dovrebbe fare un bell’effetto, almeno al gregge dei suoi credenti. Come può, così stando le cose, predicare la “testimonianza”, fino al martirio, per gli altri? Perfino in Cina, come in India, in Africa e nelle Americhe, Cuba compresa, il papa e il Vaticano spingono il gregge dei fedeli a pericolose frizioni contro i governi locali pur di guadagnare alla Chiesa spazio, visibilità e, in definitiva, potere. E infatti ogni tanto si scatena o la repressione statale o qualche “piccolo” massacro di fedeli o di religiosi, nel Lontano Oriente o in Medio Oriente o in Africa.
Questo modo di fare di Pio XII prima e di Ratzinger adesso ricorda il classico “Armiamoci e partite!” e il classico uso dei due pesi e due misure. Ricorda anche la verità intesa come l’elastico delle mutande: allargabile o restringibile a piacere. O a gogò.
Nel frattempo arriva dagli Usa questa notizia, che riporto così come mi è arrivata:
“NEW YORK – Via libera al processo contro il Vaticano per presunti casi di abusi sessuali. A dare l’ok la corte di Cincinnati, Stati Uniti. Secondo la corte i vertici della Chiesa Cattolica avrebbero dovuto mettere in guardia il pubblico e denunciare alle autorità gli abusi commessi da religiosi contro minori. È la prima volta che allo stato Vaticano non viene garantita dagli Usa l’immunità sovrana sancita dal Foreign Sovereign Immunities del 1976. No comment dal Vaticano.
La corte di appello ha dichiarato legittima la richiesta a procedere in sede processuale contro la Santa Sede in un caso di abusi sessuali commessi da religiosi della diocesi di Louisville in Kentucky, ipotizzando dunque che il Vaticano potrebbe essere ritenuto corresponsabile della condotta dei suoi membri. La denuncia è stata fatta da tre uomini che sostengono di esser stati molestati quando erano chierichetti. I tre accusano la Santa Sede di aver per decenni insabbiato la piaga della pedofilia su scala nazionale. Alle presunte vittime aveva dato ragione in prima istanza l’anno scorso un giudice federale del Kentucky avallando la richiesta di rivalersi contro il Vaticano. Il giudizio era stato impugnato in appello e oggi il Sesto Circuito delle Corti d’Appello di Cincinnati ha dato luce verde all’azione legale.
La direttiva di Giovanni XXIII. Il caso si basa su una direttiva del 1962, a firma di papa Giovanni XXIII, resa pubblica nel 2003, che chiede alle gerarchie ecclesiastiche di mantenere il segreto su abusi sessuali da parte del clero [nota di Nicotri: più volte ho parlato nel mio blog della stessa direttiva aggiornata e diramata in seguito da Ratzinger, quando era alla guida dell’ex Sant’Uffizio, per volontà di papa Wojtyla]. Secondo William Murray, avvocato delle presunte vittime, il documento rende la Santa Sede responsabile per gli atti del clero mantenuti segreti a causa della direttiva.
Jeffrey Lena, avvocato della Santa Sede, pur dicendosi «attualmente non intenzionato» a chiedere alla corte d’appello di rivedere la decisione, ha precisato che «la sentenza è ancora molto lontana dal dimostrare la responsabilità diretta del Vaticano» per la condotta dei suoi membri.
Jonathan Levy, avvocato di Washington che rappresenta un folto gruppo di sopravvissuti dei campi di concentramento in una azione legale rivolta contro varie parti incluso il Vaticano, riferendosi alla mancata garanzia della immunità sovrana alla Santa Sede, spiega che «se qualcuno può rompere questa barriera viene aperta la strada ad altri processi contro la Chiesa Cattolica».
L’azione legale dei tre di Louisville non è la prima in cui in America sono chiesti risarcimenti diretti al Vaticano e non solo alle singole diocesi. Fino a oggi però i processi non erano mai arrivati al livello di Corte d’Appello”.
Caro Nicotri,
ho letto la prefazione della tuo ultimo libro.
Andrò in libreria per comprarlo.
Combinazione, ho visto sere fa un programma in cui era presente Carlo Lucarelli, che nel commentare ha detto supergiù un “concetto “che si evince dalla sola lettura della prefazione, e ciò che non è necessario andare molto lontano per capire molte cose.
Basta a volte leggersi gli atti della “magistratura”.
Devo dire però che in italia al di là di tutte le considerazioni “và di moda “il verosimile” perchè ottiene due scopi , allontana dalla verità e fa vendere di più!
cc
Aehmmm….. Nella chiesa anglicana di Roma i servizi religiosi sono in lingua inglese. E penso che anche gli ortodossi recitino le loro preghiere in russo o in greco.
Per altro nessuna legge impedisce che un gruppo di persone si incontrino a parlare o a recitare preghiere nella loro lingua. Ed è compito delle superiori autorità vigilare, senza con questo costringere le persone ad odiose limitazioni delle loro libertà personali.
Io penso che in Germania Rodolfo sia libero di parlare in italiano con chi gli pare e se parla di come fare l’attentato di Duisburg (opera, com’è noto, delle cosche marziane) ebbene è compito della polizia tedesca vigilare.
Io poi sarei anche del parere che se gli Usaegetta (a stragrande maggioranza protestanti) avessero vietato ai cattolici di costruirsi le loro chiese sarebbe stata una grande ingiustizia. Perchè è vero che io mi ritengo coerentemente anticlericale ma questo non significa che io ritenga di non dover difendere il diritto dei cristiani di dire le loro preghiere nei loro luoghi di culto.
Tutto questo per dire che in uno stato di diritto le cose non vengono decise sulla base delle paturnie personali di Tizio o Caio ma sulla base delle leggi a loro volta inquadrate nei diritti costituzionali.
Poi c’è anche chi, a destra, ritiene chela Costituzione sia superata e che quindi sia il caso di abolirla de facto senza neanche sprecarsi a cancellarla de jure. U.
gentile Sylvi
se si tornasse alle messe in latino quanti le capirebbero? e siamo poi così sicuri che gli italiani le capirebbero?
Si controlla e si vigila secondo la legge.
Se un gruppo di persone in un luogo pubblico parlano tra loro in una lingua sconosciuta, magari da loro inventata non è un reato.
I reati vanno indagati e quindi perseguiti.
triste ma il codice di procedura penale recita così: nessuna condotta costituisce fattispecie di reato se non contemplata negli articoli del codice.
In italia esiste invece l’obbligo dell’identificabilità personale in ogni luogo e momento. Questo è diverso.
Putroppo le soluzioni di Maroni lsciano il tempo che trovano: non serviranno assolutamente a prevenire i reati ma riusciranno a disadattare ulteriormente quasi quattro milioni di persone che sono immigrate legalmente e pagano le tasse.
Attenzione perchè gli immigrati pagano le tasse.
No taxation without rapresentation……
chi lo diceva?
cordialità, GV
http://en.wikipedia.org/wiki/No_taxation_without_representation
http://it.wikipedia.org/wiki/Reati
@ Sylvi
Attenzione, io non ho detto:
“gli islamici devono accogliere questo Paese, non solo essere accolti”
bensi':
” io penso che se uno va a vivere in un altro paese, dovrebbe accoglierlo e non solo esserne accolto”
C’e’ la sottile differenza che io parlo di tutti coloro che vanno a vivere altrove, inclusi gli italiani, per dire, a Timbuctu’. Non faccio un ragionamento separato per gli islamici. E questo perche’ penso che sia molto importante portare con se’, nel cuore, oltre all’amore per la propria terra, anche il rispetto per la tua nuova casa. In altre parole, il rispetto deve essere in due direzioni.
Quanto alle moschee in Italia: volere che predichino in italiano mi sembrerebbe un po’ strano, no? Magari, se lo facessero, qualcuno li accuserebbe di voler fare proselitismo. Il modo di dargli addosso, se si vuole, lo si trova.
Intanto, vorrei tranquillizzarla: io crederei di meno alle frescacce che dicono i telegiornali e i vari quotidiani in materia di terrorismo. Non e’ nelle moschee che nasce il terrorismo. Almeno, non piu’ che nelle nostre stesse chiese, dove pure si condanna chi e’ diverso e dove c’e’ un sacco di ipocrisia.
Gli islamici sono stati criminalizzati per poi poterne fare i capri espiatori, per creare nelle nostre menti Il Nemico (se lo ricorda il Deserto dei Tartari di Buzzati?). Ma sono gente esattamente come noi e anche loro vorrebbero poter vivere in pace.
Ci mettono gli uni contro gli altri affinche’ provassimo diffidenza, paura e quindi odio l’uno per l’altro, oltre che per giustificare sporche guerre che servono solo a loro, per farci sopra miliardi di miliardi. Sono quelli che dobbiamo temere. Sono loro i terroristi, quelli veri, che manovrano dietro le quinte.
caro cc,
ti do atto di esserci cascata, a parlare di religione e ateismo, intendo.
Del resto “sinceramente “aspettavi che io ti accusassi “platealmente di Anticlericalismo” (cito!)
Che tu lo sia o no, credo siano affari tuoi, e non mi sconvolge, come ho già scritto.
L’unica cosa che aggiungo è che non permetto a nessuno di mettere in dubbio la mia buona fede e la mia onestà nelle risposte, peccando, purtroppo, a volte di ingenuità!
Delle Moschee ho parlato rifacendomi a un tuo post precedente e l’ho scritto.
Per il resto, se vuoi darmi dell’imbecille, come fa regolarmente il tuo amico Uroburo, accomodati!
Mi lascia sempre interdetta vedere come qualcuno, in questo blog, mi dia o della furba o dell’imbecille, mai che sospetti che scrivo quel che penso e di getto, mio caro, perchè se dovessi prima fare il compitino su Word, per fare bella figura, beh mi darei a imparare i punti della calzetta o a vangare l’orto gelato!
Sylvi
x Vox
chiedo scusa della citazione imprecisa!
Sylvi
@ Sylvi
Non c’e’ di che. So che ha citato a memoria, interpretando. Un po’ lo facciamo tutti, pero’ mi sembrava giusto precisare.
Guerra anglo-boera, previsioni, I GM, oggi.
Nessuno aveva previsto cosa sarebbe stata la I GM, se lo avessero saputo probabilmente non l’avrebbero mai dichiarata. Tuttavia qualche precedente per capire c’era …
Da entrambe le parti la guerra fu combattuta con magistrale incompetenza. Da entrambe le parti si predette che il conflitto sarebbe durato tre mesi e durò tre anni. Il preventivo del Cancelliere dello Scacchiere – 10 milioni di sterline – fu in errore di 20 volte. Secondo le valutazioni del War Office sarebbero bastati 75.000 uomini. Lo Stato Maggiore Imperiale tedesco pensava che ce ne volessero 150.000. E invece ne occorsero 450.000.
Neanche le lezioni della guerra russo-giapponese, immediatamente successiva, furono capite: mitragliatrici e filo spinato erano in grado di stroncare ogni assalto di fanterie.
La classe dirigente del 1914 non era in grado di valutare il mostro che essa stessa stava risvegliando.
L’impressione è che la classe dirigente usaegettta abbia anch’essa scoperchiato il vaso di Pandora senza neppure rendersene conto. U.
xUroburo
mi tengo il capzioso e partigiano visto che lei si e’ tenuto (giustamente) i commenti che ho fatto su di lei l’altro giorno.
Pero’ il prevenuto e’ di troppo: non mi pare di esserlo.
Invece lei e’ da sempre prevenuto sugli ‘usaegetta’ (per esempio), al punto da diffidare a priori del mio amico che parla arabo e parecchie altre lingue : per lei era filoisraeliano dato che non era filopalestinese, e di certo lavora per la ‘zia’ all’estero visto che gli ‘usaegetta’ non conoscono le lingue (tranne quelli che lavorano per la ‘zia’, veda Leo DiCaprio nel suo ultimo film, in cui appunto parla arabo). Del resto, mio fratello e’ come lei. Ho un altro amico statunitense che lavorava per il servizio diplomatico in Africa: per mio fratello sicuramente lavorava per la ‘zia’, al punto che alla fine il povero Matt si offese.
Quanto al partigiano, lei non ha mai detto ‘straccioni tedeschi’ in riferimento ai crucchi magari anche nazisti (quelli che lo erano), mentre non manca di usare epiteti simili quando parla degli anglosassoni, da lei sempre qualificati come straccioni di lingua inglese, o peggio. Ed anche altri le hanno fatto notare la sua innegabile germanofilia.
E non dica sciocchezze, tipo che con me ‘non si puo’ parlare’ di questo o quello. Al limite, mi puo’ infastidire il modo in cui si parla. Sulla omosessualita’ (arridaje) non dico una parola da chissa’ quanto tempo, anche se gli articoli di Nicotri me ne darebbero spunto. Ed anche sul meridione, mi sembra, anche se lei me ne da’ spesso spunto. Eccetto per quell’articolo assurdo di un sedicente ‘esperto’ riportato da CC, platealmente razzista (l’articolo, non CC).
Semplicistiche mi paiono le sue considerazioni sulla guerra anglo-boera. Ingiusta ed aggressiva lo sara’ anche stata, ma cosi’ lo furono la maggior parte delle guerre combattute fino ad allora, ed oltre. La sua presentazione idilliaca dei rozzi calvinisti boeri , cosi’ innamorati delle loro sante donne in carroccio, mi ha fatto sorridere.
La Cina avra’ un quarto della popolazione mondiale, e tutto il mondo se ne sta gia’ facendo carico, in un modo o nell’altro. D’accordo con lei che le risorse vanno meglio distribuite, ma temo che cio’ non cambi affatto il modello di sviluppo esistente: consumare e produrre, ed inquinare, finche’ dura dura. Che lo facciano solo per ‘sfamare’ la loro mastodontica popolazione e’ solo retorica, o se preferisce balle. Osservo anche che una politica demografica sbagliata (che non si riscontra in parecchi altri paesi asiatici) e’ negligente, irresponsabile e pericolosa. Visto anche che la popolazione cinese e’ ancora molto lontana da una stasi demografica globale
Peter
xUroburo
appunto, la prima GM. La germanofilia dei boeri era invisa agli inglesi, in vista di una guerra all’epoca ancora lontana, ma di cui si sentivano gia’ gli attriti e schieramenti preparatori. Per cui a me pareva semplicistico il suo ‘i boeri potevano commerciare con chi volevano’
x Gio Vaschi,
sono d’accordo con lei in linea di massima, ma se tornasse la Messa in latino nessuno ci capirebbe niente, ma non attenterebbe alla vita di alcuno.
Se gli islamici si limitassero a dire le loro preghiere, nessuno troverebbe da ridire.
Come per gli ebrei e gli ortodossi.
Ma sono gli islamici a predicare la jiahd e a metterla in pratica ,anche con la predicazione nelle moschee; sono gli islamici a mettere a ferro e fuoco il mondo, ad uccidere civili innocenti, e non possiamo far finta che sia cosa che toccherà sempre agli altri, e non a noi, con un malinteso garantismo.
Gli islamici onesti impediscano ai terroristi di agire anche per la loro tranquillità.
Crede che nelle altre Nazioni europee non siano monitorate strettamente le moschee?
Ho amici extracomunitari, lavorano, pagano le tasse, hanno i figli a scuola, parlano italiano, rispettano le leggi e usufruiscono di tutti i miei diritti. Com’è giusto.
Praticano il credo che vogliono.
E’ Uroburo che mi dà della fascista o leghista, a piacere.
Io credo di avere solo buonsenso!
buonanotte
Sylvi
xVaschi (e Nicotri)
bene, mi fa piacere che neanche lei riconosca l’anca mediterranea (tra parentesi, che lo dica o meno il ministero della Sanita’ italiano mi importa relativamente).
Ora pero’ la invito a non drammatizzare sull’HIV.
Inutile dire che sono d’accordissimo che occorra usare i condoms e che la chiesa cattolica (e non solo essa) sia colpevole di ‘proibirne’ l’uso. Uso le virgolette, pero’, per due motivi. Primo, la chiesa cattolica proibisce il sesso prematrimoniale, extraconiugale, ed omosessuale. Ergo, i cattolici che ‘indulgono’ in tali attivita’ violano i precetti cattolici ipso facto: mi si vuole spiegare perche’ dovrebbe impipargliene di obbedire alla chiesa circa il ‘divieto’ sui condoms? gli unici cui potrebbe importare sono i monogami sposati etero, che corrono poco o nessun rischio di contrarre l’HIV (anche se permane il rischio di gravidanze indesiderate, vedasi il divieto qui piu’ rilevante della pillola, sterilizzazione, etc).
La ragione per cui pochi usano i condoms (e questo ovviamente vale anche per i gay) anche quando disponibili e’ perche’ non gli garba, ovvero sono scomodi, ‘passion killers’, etc etc. Il divieto ecclesiale NON C’ENTRA UN TUBO. Se non ci fosse sarebbe certo meglio perche’ avremmo una chiesa moderna e illuminata, tutto qui. Moltissimi africani (e non solo) non cattolici non li usano.
Il numero delle persone contagiate da HIV in tutto il mondo sono 33 milioni. Una cifra non piccola, ma molto lontana dalla catastrofe epidemica che prospetta lei in 10 anni, visto che l’epidemia e’ cominciata gia’ 30 anni fa. La stima della mortalita’ qualche anno fa era di 3 milioni di morti all’anno (forse esagerata).
I farmaci sono efficacissimi se usati in modo appropriato. Purtroppo sono difficili da usare in combinazione, sono costosi, poco disponibili nei paesi del terzo mondo, ed hanno parecchi effetti collaterali. Siano ancora lontani da una ‘cura’, ma e’ certo meglio di 10-15 anni fa quando di AIDS si moriva ovunque per assenza di terapie efficaci. Seguire la terapia in modo adatto significa anche CONTINUARE AD USARE I CONDOMS anche sotto terapia (che dura a vita, dove c’e’). Infatti il virus non e’ mai eliminato, puo’ diffondere l’infezione, e puo’ dare adito a resistenza farmacologiche ‘crociate’.
Da come parlava lei sembrava quasi che i condoms fossero ‘alternativi’ ai farmaci, o viceversa
buonanotte
Peter
x Marco
Per entrare in Myspace bisogna registrarsi, cosi’ come in Facebook.
Diversi amici Italiani mi sollecitano ad entrare in Facebook, mi mandano il sito, ma per continuare bisogna registrarsi.
Figurati che un amica ha messo sul suo profilo parte del mio indirizzo e-mail, da quel giorno ricevo posta di estranei che vorrebbero comunicare con me.
Non mi fido…e non solo, un po’ di giorni fa ricercavo un articolo che porta il nostro cognome, mi e’ capitato di trovare il profilo di 3 famigliari su Myspace, la loro eta’, membri di famiglia, luogo di abitazione e nomi di amici, oscurato dall’invito di registrazione, ma visibile.
Ho perfino trovato mio nipote, ora 63enne che dichiara di essere singolo…
Io cercavo solo un articolo dell’ universita’ locale della quale siamo benefattori.
Anita
x Peter
Negli US una grande percentuale di persone infette con AIDS sono i neri, l’ho scritto e mi hanno dato della razzista.
Molti neri rifiutano l’uso del condom, lo considerano un tabu’ contro la loro viralita’.
Quando si ammalano non si fanno curare fino a che e’ troppo tardi.
Nel frattempo infettano le mogli ed i diversi partners, moltissimi neonati nascono gia’ con l’AIDS e diventano orfani in breve tempo.
E’ ben risaputo e ci sono statistiche.
Con i farmaci la vita viene prolungata, i risultati sono molto incoraggianti, ma la prevenzione e’ di massima.
Buona notte,
Anita
Chiese Moschee e convivenza
Quando dalle mie parti Colle val D’Elsa o Poggibonsi un prete intelligente ( ce n’è ancora un qualcuno) voleva cedere non la chiesa ma una sala della canonica ai mussulmani per pregare gli integralisti, dall’una e dall’altra parte, sono insorti protestando e minacciando.
Invece sarebbe molto bello che le chiese cattoliche, evangeliche, moschee, sinagoghe funzionassero come le palestre comunali, strutture polivalenti dove dalle 16 alle 18 si allena il basket e dalle 18 alle 20 il volley. Analogamente in un’unica struttura polivalente il venerdì ci pregano i mussulmani poi arrotolano i loro tappeti e al sabato arrivano gli ebrei con i loro candelabri, la domenica a settimane alterne alla mattina i cattolici ed al pomeriggio gli evangelici, con i lora simboli, si risparmierebbero costose costruzione, territorio occupato, e dovendo convivere ci sarebbe più ma no ognuno vuole la sua costruzione possibilmente più grande e più alta e più dorata delle altre come se dio fosse uno che fa caso ai metri cubi e alle dorature. Bhee .. se si comportassero così forse potrei andarci anch’io, magari a settimane alterne.
Salutoni … Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it
x Antonio
Questo e’ il sistema per i nostri militari, sia nei campi o “forts” di addestramento che sui campi di guerra.
Ma non funzionerebbe per il pubblico.
Ognuno vuole la propria chiesa ed i loro simboli.
Le nostre chiese sono pagate e mantenute dagli appartenenti alla data Parrocchia, almeno quelle cattoliche.
Sono 40 anni che pago per la chiesa a cui appartengo e a cui non attendo.
La Diocesi interviene solo in casi estremi.
‘Notte, Anita
x Peter
vede caro Peter le cose non stanno come dice lei.
L’effetto dell’infezione da HIv non va contata sulla base dei morti ma del numero di contagiati.
Laddove l’HIV è in esapnsione (paesi africa subsahariana9 si manifestano (dati WHO) cadute drammatiche anche del PIL (GDP).
trovo sconcenrtante il suo icastico me ne frego per quanto riguarda il ministero della salute italiano, che si rifà alle classificazioni delle malattie internazionali del WHO (come dicevo l’ICD11): quindi lei se ne frega anche del WHO….come rpeferisce.
Le rocordo però che le malattie sono classificate con i criteri ICD o DSM (usato peròprevalentemente negli USa e nel Canada).
Quello ceh io volevo dire è che ci si dovrebbe concentrare sul migioramento della qualità di vita (e non solo all’uso dei condom ovviamente) tramite il miglioramento dell’igiene, sopratutto nelle aree urbane e suburbane.
Sull’efficacia dei farmaci immagino che i suoi dati saranno rpesto pubblicati su Nature o New England Journal of medicine. Attendo di leggerli.
Per ora invece nella comunità scientifica si è soltato visto che solo in popolazioni molto limitate e occidentali l’uso della tri-terapia (si chiama così) ha fermato levoluzione della malattia, in genere in pazienti giovani (25-35 anni), sani, e che hanno cominciato il trattamento molto precocemente.
Peccato però che le forme di demenza HIV correlate non siano affatto controllate dalla tri-terapia.
vede la chiesa cattolica partecipa, con altri, ad una campagna cotnro l’uso del preservativo.
e nella cattolicissima italia e nella Lombardia guarda caso abbiamo un numero di malati doppio di quello che si prevedeva (notizia uscita sui giornali qualche giorno fa).
che dirle caro peter…..attendo di leggere i l suo prossimo articolo su nature, science o il NEJM.
rinnovo la cordialità
GV
x sylvie
riporto da lei
“Ma sono gli islamici a predicare la jiahd e a metterla in pratica ,anche con la predicazione nelle moschee; sono gli islamici a mettere a ferro e fuoco il mondo, ad uccidere civili innocenti, e non possiamo far finta che sia cosa che toccherà sempre agli altri, e non a noi, con un malinteso garantismo.
Gli islamici onesti impediscano ai terroristi di agire anche per la loro tranquillità.
Crede che nelle altre Nazioni europee non siano monitorate strettamente le moschee?”
gentile Sylvie
1. sono tutti gli islamici a predicare la jiahd o solo alcuni? forse però è meglio non dimenticare che ancora nel 1917 gli italiani predicavano una superiorità cattolica al furore barbarico protestante (quello dei tedeschi cfr, silvestri, Isonzo 1917).
…no comment
2. come definito dal codice penale, un reato è una condotta da cui scaturisce un reato ovvero danno contro o stato o terzi.
purtroppo predicare l’odio è stupido ma non è un reato.
Perchè se fosse metà dell’attuale schieramento di governo dovrebbe trovarsi nelle patrie galere.
3. le polizie monitorano le moschee all’estero? Penso di si. E quindi ne deduciamo che le nostre forze di polizia non indagano addeguatamente. Il che è probabile.
In effetti le forze di polizia di questo paese sembrano molto brave a fare irruzione in scuole in cui dormono studenti pacifici e farne macelleria messicana (scuola diaz, dichiarazioni del vice della celere); oppure abusare di fermati e sospetti (caserma di Bolzaneto: si legga la sentenza che è dirimente…); oppure stare nei valichi di confine appostati a mazzi a chiacchierare.
Una domanda: ma se i nostri poliziotti non sanno nemmeno parlare l’italiano, e men che meno l’inglese, come possono capire l’arabo?
a parte per confezionare dossieraggi fasulli (caso betulla) i servizi di intelligens che fanno? Boh….
Si infiltrino in enclave potenzialmente pericolose e indaghino. altrimenti perchè li paghiamo?
Sinceramente penso che sopratutto le odierne forze di governo dovrebbero prendere una decisione adulta. L’immigrazione è un male: benissimo chiudano le frontiere se ci riescono e vedremo.
I dati dimostrano come la frazione di PIL prodotta dagli immigrati è in italia in crescita notevole, per cui per mantenere il PIL odierno l’italia sembrerebbe aver bisogno di immigrati.
Però potrei anche sbagliarmi.
chiudano le frontiere, espellano i mussulmani, e si torni a Dio, Patria e Famiglia (lo dice lo stesso tremonti).
tra 5-10 anni vedremo se era la scelta migliore.
(se non lo fosse, probabilmente lo sconquasso economico ci metterà nelle condizioni di tornare alla vecchia e analogica penna col calamaio per discutere tra noi, cara Sylive).
Siamo nel mondo post-ideologico. Per cui trovo del tutto naturale che si applichino le idee. magari una società chiusa è più adeguata a sormontare questa crisi. vedremo come Berlusconi, Maroni e Tremonti riusciranno a risolvere il problema.
Tenga però presente che la produzione di ricchezze (e la loro distribuzione) pare essere uno dei paramentri principali per valutare scielte economiche, sociali e politiche.
sempre cordialità
GV
e …aggiungo al punto 1 del post precedente: le motiviazioni religiose sono state utilizzate in occidente fino al 1945 e forse anche dopo (dai tedeschi che avevano sulla cintura got mit Uns al Dio è con noi…..di GW Bush per giustificare la guerra in Iraq)…
domanda…siamo sicuri che solo i mussulmani predicano odio mentre i cattolici mai?
xVaschi
ribadisco che delle circolari del ministero italiano della sanita’ (che copia ed incolla e non produce niente di suo, tranne carta stampata) non me ne importa un fico secco. Se un domani fosse retto da un signor leghista (se non lo e’ gia’) che parla allegramente di anca mediterranea ed altre sciocchezze, dovrei forse starlo a sentire? Conosco la classificazione ICD e DSM, gli unici qui ad usarla sono gli psichiatri (grazie a Dio).
Quanto all’HIV, le ho gia’ detto che la stima dei contagiati in TUTTO il mondo e’ di 33 milioni, la grande maggioranza dei quali sono in Africa ed altri paesi del terzo mondo. Non e’ una cifra piccola, ma dire che l’infezione portera’ allo spopolamento del continente mi pare esagerato. Comunque, lei prima parlava dell’effetto della chiesa sull’uso dei preservativi nel terzo mondo (e cosi’ Nicotri), non in Italia e Lombardia. L’effetto diretto mi pare nullo o indimostrato. In Italia, valgono le stesse considerazioni: i giovani e meno giovani che non li usano non lo fanno certo perche’ ‘devoti’! semmai, si potrebbe incolpare le regioni ‘cattoliche’ per non insistere abbastanza a livello dei media sull’uso dei profilattici (mi pare che degli spots pubblicitari vi siano pero’ anche in Italia).
Forse la sua lettura di riviste mediche e scientifiche e’ piuttosto superficiale, altrimenti non direbbe cio’ che ha detto sulla terapia anti-HIV. Se usata appropriatamente, ed iniziata in tempo, e monitorata regolarmente (tre grandi ‘se’), consente di convivere con l’HIV come molti convivono col diabete o l’epatite virale cronica (anzi sospetto che tali malattie siano spesso anche piu’ insidiose). Le proiezioni fatte su coloro che ne fanno uso regolare e controllato, dicono da tempo che tali persone molto probabilmente non moriranno di AIDS in se’, anche se alcune complicanze sono certo possibili, non ultimi gli effetti collaterali della terapia.
Considerato che la terapia efficace e’ in auge da 10-12 anni, mi pare un risultato spettacolare. Negli anni ’80 si parlava di peste del secolo ed altre espressioni bibliche del genere.
saluti
Peter
la smentisco: in UK la classificazione delle malattie ICD è usata e normata per legge
xVaschi
oh-oh, grazie della smentita. Da questa parte io pero’ vedo come le cose vanno in pratica. Gli unici ad usare roba del genere su cartelle cliniche, a quanto vedo, sono gli psichiatri.
Il succo del mio post era pero’ ben diverso
Caro Peter,
la sua lettura di riviste scientifiche mi sembra anche essa assai superficiale. Altrimenti saprebbe che anche nelle popolazioni occidentali si sta verificando una evoluzione della infezione da HIV da quella che era una volta chiamata AIDS ad una forma di patologia assai diversa, per esempio con un quadro di tipo neurologico assai grave.
forse lei è a conoscenza del tropismo cerebrale del virus HIV e della scarsissima capacità dei farmaci della tri-terapia di passare la BBB.
Sempre l’WHO ha invitato a mantenere alta la guardia perchè negli ultimi anni anche nei paesi ricchi sembrerebbe essersi verificata un po’ di distrazione sul problema. La prevalenza della malattia infatti è tornata recentemente a crescere.
concordo con lei che l’utilizzo della triterapia ha dato un sostanziale prolungamento della sopravvivevnza di questi malati. Non l’ho mica negato.
ribadisco però che adesso stanno emergendo problemi correlati all’infezione da HIV (come le demenze HIV dipendenti) che diventeranno un problema sempre maggiore (e la cui prevalenza è in aumento).
forse non ci intendiamo: quello che volevo dire è che la comunità scientifica concorda che un intervento primario da fare sarebbe sull’igiene e prevenzione della malttia (con oltretutto costi inferiori all’uso delle terapie al monento disponibili). Anche perchè se da una parte la triterapia ha l’indubbio vantaggio di “cronicizzare e rallentare l’evoluzione dell’infezione da HIV, dall’altra favorisce evoluzioni della malattia di tipo diverso e più insidiose.
Pensavo fosse chiaro da quello che scrivevo, probabilmente no
Noto comunque come in altri post (leggo questo blog da tempo) che lei è abbastanza facile all’insulto. ne prendo atto
rinnovo la cordialità
Anche da noi la questione Islam tiene banco…. a periodi.
Nel 2007 si è votata un’ iniziativa contro la
costruzione di Minareti, naturalmente con grande successo.!!In un batter d’occhio sono state raccolte piu`di 100.000 firme.Mi ricordo che gli attivisti dicevano che vietare la costruzione di Minareti non avrebbe toccato assolutamente la libertà religiosa garantita dalla nostra Costituzione.
Il Vescovo di Losanna, uno,dei massimi esperti dell’Islam,non contrario alla costruzione di Minareti, lancia di continuo moniti al Governo, chiedendo, piuttosto, maggior controllo sulle Moschee, perchè è li`che vengono veicolati, dice, sentimenti antioccidentali istigando i fedeli a compieri atti terroristici.
In Europa si è creato panico e confusione, a parer mio,in maniera gigantesca. Mi riallaccio anche all’arresto a Milano di qualche anno fa, dell’imam di cui non ricordo il nome, una vicenda poco chiara con partecipazione anche della Cia.
Per finire una mia riflessione che magari qualcuno di voi giudica sbagliata: “Mi vien da dire, si costruiscono continuamente feroci campagne denigratorie contro la società e la cultura araba ove il” non sono come noi” è il piu`, scusate il termine, gettonato, altrimenti i pregiudizi islamofobi non avrebbero raggiunto una diffidenza cosi`alta. Allora provocatoriamente, ma poi non cosi`neanche tanto dico,” si vuol difendere a tutti i costi Israele e i suoi interessi in Medio Oriente??”
saluti M.
scusate il mio post qui sopra è per tutti non avevo cancella to l’intestazione M.
X AZ Cecina 367
“Chiese Moschee e convivenza”
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La interessante proposta sarebbe una soluzione coerente alla tanto sbandierata”libera Chiesa in libero Stato” che volutamente scrivo con la maiuscola.La realtà ci mostra invece chiese arroccate su incongruenti posizioni di potere ,TUTTE!,altro che spiritualità .Il giorno in cui cominceremo a crescere spiritualmente e socialmente sarà un bel giorno ma con le chiese attuali chissà quanto dovremo aspettare e pazientare.
Basta leggere per es. le uscite quasi quotidiane del pastore tedesco e C. per ritornare alla visione pessimista della possibile soluzione di una situazione attuale che non si risolve con “rigetti ideologici”.
Saluti
L.
Sempre la Chiesa nel bene e nel male, anzi sempre piu`in negativo, oserei dire. La Cei scende in piazza per protestare contro i tagli alla scuola cattolica. Ma che bella trovata, quando qualche mese fa gli studenti della scuola pubblica protestavano dov’erano, a pregare?? Certo solo pecorelle di serie B, famiglie che non possono foraggiare i sottanoni.
Vergogna dovrebbero essere loro ad aiutare chi è in difficoltà…..avidi e senza limiti, vergogna!!
x Giovanni Vaschi.
Le moschee sono infiltrate da islamici confidenti, non dalla polizia italiana.
Dice Anita: “Per entrare in Myspace bisogna registrarsi”
——–
Bisogna registrarsi solo se si vuole interagire, ma per guardare il ‘profilo’ ( la pagina) di un iscritto si può farlo tranquillamente senza essere iscritti, ammenocchè l’iscritto non abbia posto volontariamente delle restrizioni alla visita della sua pagina.
La mia pagina è libera, può accedervi chiunque, ma non può interagire.
La ragazza magica che ho messo su myspace è quella che è nata il 29 Gennaio come te!
X Tempesta
Le moschee sono infiltrate da islamici confidenti, non dalla polizia italiana.
…cosa intende? non ho capito.
io intendevo che l’intelligence dovrebbe avere i mezzi per raccogliere informazioni e indagare. Per lo meno questo è quello che mi porta a pensare le letture di giornali e libri.
se si tornasse alle messe in latino quanti le capirebbero? e siamo poi così sicuri che gli italiani le capirebbero?
——————
La messa dovrebbero farla in aramaico o in greco antico. Non è importante, anzi è deleterio che il fedele capisca ciò che dice il prete nella messa ( a parte l’omelia).
Perchè?
Bisogna a questo punto far mente locale alla funzione psicologica del rito, ovvero a come funziona nel nostro cervello la Messa o qualsiasi altro rito misterico, cosa che pochissimi sanno perchè non glie ne importa niente a nessuno di approfondire certi argomenti.
Innanzitutto è necessario eliminare dal cervello, durante il rito, la funzione logica: bisogna neutralizzare le difese e le resistenze logiche.
Lo si fa con le litanie che, nel loro ripetersi monotone, abbassano il livello di attenzione e lo si fa focalizzando l’idea del ‘paziente’, poichè non di ‘fedele’ ma di ‘paziente’ si tratta, sull’efficacia dell’invocazione legata al ‘mistero’. Ecco perchè l’italiano non va bene per la Messa.
Lo scopo di un rito misterico è di esaltare le capacità medianiche inconsce che ognuno di noi ha ( a proposito vorrei tanto farvi parlare con una coppia di amici ai quali ho fatto previsioni complesse ed elaborate che si sono puntualmente e specificamente avverate contro ogni aspettativa logica), dunque le capacità di mettere in contatto la parte spirituale, chiamiamola così, che ci mette in sintonia l’uno con l’altro e che ha ottimi effetti terapeutici, oltretutto.
Il rito misterico non è una faccenda da prendere come una inutile superstizione, ma un mezzo molto efficace, qualora sia eseguito con convinzione, per ottenere una specie di sintonia con qualsiasi componente dell’Universo ( ricordiamoci che l’Energia non ha soluzione di continuità ed è soggetta ad essere modulata, come le onde radio), che va a vantaggio del singolo fedele.
Poi, c’è la componente sociale: l’appartenere alla stessa congrega, nel momento in cui la congrega sia onesta e seria ( ma anche se onesta non è, vedi varie società segrete), porta benefici in termini di solidarietà e quindi di sicurezza esistenziale.
Vale, ovviamente, per tutte quelle persone che non sono sufficientemente evolute da possedere il senso morale e la padronanza di sè ” built in”, incorporati.
x G. Vaschi
intendo che le questure utilizzano confidenti arabi che sembrano normali frequentatori delle moschee mentre invece ci vanno per relazionare poi alla questura. D’altronde lo hanno fatto capire anche i questori, quando hanno fatto operazioni di intelligence che hanno portato alla scoperta di imam jihadisti.
meno male che le forze di sicurezza indagano
caro tempesta la ringrazio.
Mi rassicura e questa notizia mi era sfuggita
cara Sylvi, non può essere, per caso, che io abbia conoscenza diretta di come funzionino certe cose?
Per quel che mi risulta personalmente, gli arabi ed islamici in genere sono marcati stretti dalle questure. Tant’è che li pigliano sempre prima del patatrac. Come fanno? Sfera di cristallo?
M. L. per “L’espresso”
Trent’anni dopo Licio Gelli ritrova la memoria e racconta la cerimonia di iniziazione di Silvio Berlusconi alla loggia massonica P2. Lo fa in una lunga intervista in onda venerdì 5 dicembre alle 19 su pandoratv.it, una web tv che si autofinanzia con i contributi volontari e che trasmette anche su Sky (canale 924 alle 23 di venerdì).
Gelli ha raccontato a Udo Gumpel e Philip Willan: “Berlusconi è stato nella P2 per cinque anni. Venne iniziato nella nostra sede di 400 metri quadri in via Condotti a Roma all’ultimo piano del palazzo che ospita il gioielliere Bulgari. La sede era intestata a un nome di copertura perché allora avevamo sei ministri e le cupole dei servizi, della giustizia e della stampa: non potevamo certo segnalare la loggia”.
Poi Gelli entra nel dettaglio: “A Berlusconi facemmo trovare in sede una persona del suo stesso settore. Mi pare fosse Roberto Gervaso, ma non ne sono sicuro. Venne fatta la cerimonia sulla spada. All’iniziazione presenziava il neofita e c’era il Gran Maestro e il tesoriere. Al momento dell’iscrizione vengono consegnati due paia di guanti bianchi. Un paio restano al neofita come simbolo di pulizia. L’altro lo deve regalare alla sua donna del cuore. Solitamente poi si andava tutti a cena insieme, al massimo saremo state sei persone”.
L’iscrizione, secondo gli atti della commissione P2, risalirebbe al 26 gennaio 1978, mentre la scoperta della loggia è di soli tre anni dopo. Forse Gelli sbaglia o forse Berlusconi, come qualcuno in passato ha scritto, era già massone ‘all’orecchio’. Berlusconi in passato ha ammesso solo un’adesione passiva alla P2 e ha negato la cerimonia. Ma è stato considerato spergiuro e amnistiato per falsa testimonianza. Una cosa è certa: Gelli è “appagato” dal suo governo. Anche se osserva: “Troppe ministre e troppo lassismo con gli immigrati e i magistrati”, che tra l’altro hanno condannato Previti (“Un amico innocente”).
xVaschi
caro signore, non vedo in cosa consista l’insulto, mentre ho trovato parecchi dei suoi interventi ‘patronizing’, visto che lei conosce l’inglese. Lavora forse per il ministero della sanita’ italiano? questo spiegherebbe che lei si senta offeso. Io ho solo detto quello che penso in proposito.
Riguardo HIV, prevenzione e demenza associata all’HIV, temo che lei non mi insegni o dica nulla che non sapessi gia’. Come del resto riguardo alle talassemie, per non parlare dell’anca mediterranea, ormai ‘proverbiale’.
Sui condoms, non approvo certo l’atteggiamento cattolico in merito, ho solo detto che secondo me quelli che non li usano non lo fanno ‘per devozione’, perche’ senno’ non dovrebbero andare a letto con nessuno, tranne moglie o marito…Il che vale per l’Europa come per gli altri paesi, piu’ o meno svantaggiati.
Lei e’ certo in buona fede, allora deve accettare altre precisazioni sull’ HIV related dementia.
Quello che dice lei, di nuovo, non e’ esatto. Vi sono molte forme di problemi neurologici in pazienti con HIV, mi limito a dire qualcosa sulla ‘demenza’ dovuta a danni cerebrali (e midollari) indiretti. Infatti e’ dovuta piu’ ad una reazione neurogliale e citochinica al virus, che non all’HIV per se’. Tuttavia, fattori dietetici e forse anche etnici giocano un ruolo.
Escludo la toxoplasmosi cerebrale, il CMV ed altre infezioni opportunistiche cerebrali, come pure complicanze molto rare (ed aspecifiche) come la leucoencefalopatia multifocale progressiva.
Orbene, i dati mostrano chiaramente che l’HAART (terapia antivirale moderna) da’ buoni risultati nel trattamento (e prevenzione!) di quella demenza, se iniziata in tempo. Quantomeno ne rallenta molto l’evoluzione. Come lei credo sappia, i danni neurologici pregressi non si riparano. I risultati migliori si osservano in pazienti giovani, e’ vero, specie se cominciano il trattamento prima di sviluppare sintomi neurologici o psichiatrici correlati all’HIV.
E’ interessante osservare che i risultati NON dipendono dalla penetranza dei farmaci antiretrovirali nel sistema nervoso centrale (come sostiene invece lei). A parte il fatto che parecchi di quei farmaci PASSANO la barriera (abacavir, nevirapine, stavudine…o me li sto sognando, carissimo?), c’e’ da precisare anche che il farmaco anti-HIV piu’ vecchiotto (AZT), che passa BENE la barriera, non sembra migliorare di molto i risultati se aggiunto all’HAART (e questo, ovviamente, non sono io a dirlo).
Infine, c’e’ da ricordarle che i pazienti affetti da danni cerebrali …perdono la memoria e la concentrazione. Di qui, spesso, il fallimento delle terapie in poveretti che si dimenticano di prendere i farmaci. E la ‘demenza’ credo sia il sintomo di presentazione in almeni il 4% dei pazienti fino ad allora non-diagnosticati con HIV…
Il quadro clinico globale dei pazienti con HIV/AIDS in Occidente e’ senz’altro molto migliore rispetto ai paesi del terzo mondo in cui quei farmaci non sono disponibili. Se la demenza e’ RELATIVAMENTE piu’ comune tra i nostri, e’ perche’ altrove non campano abbastanza per svilupparla. Non credo che il suo declino sia inarrestabile se la terapia viene fatta bene, il che non e’ facile.
saluti a lei
Peter
ps
ho chiesto alla mia studentessa del giorno sulla classificazione ICD in UK. Mi ha risposto, fresca come un quarto di pollo: si’ certo, ma l’ho vista usare solo in psichiatria. Mi ha fatto sentire bene
caro Marco,
sicuramente è possibile, ma non hai titoli per informarmi.
Per sapere come andavano i miei figli a scuola e se c’era pericolo di bocciature andavo dai professori, non dal bidello o dal preside!
Sylvi
grazie della precisazione
si vede che leggiamo le stesse review e gli stessi articoli ma gli diamo interpretazioni diverse, il che nella scienza capita assai di frequente. poco male direi.
recentemente ad un seminario che mi è capitato di seguire i ricercatori sembravano assai meno entusiasti di lei sui dati che presentavano a proposito delle demenze e delle complicanze neurologiche nell’infezione da HIV.
Lei cita alcuni farmaci che hanno dimostrato una buona penetrazione nel CNS, però ve ne sono molti altri in uso che non hanno dimostrato questa grande capacità di raggiungere il SNC. Le review che ho letto mi sono parse meno entusiaste di lei. Però può darsi che io veda il bicchiere mezzo vuoto e lei lo vede mezzo pieno.
tuttavia la ringrazio per avermi dato l’opportunità di imparare cose nuove: questa disussione mi ha stimolato ad andare a leggermi altre cose e aggiornarmi in un campo diverso da quello in cui quotidianamente lavoro.
ribadisco comunque che l’attuale incidenza di 33.2 milioni di malati e la sitazione dell’africa australe siano assai gravi.
Non trovo confortanti i dati sulla prevalenza della malattia nei paesi in via di sviluppo.
Ribadisco che ritengo la posizione della chiesa assai discutibile perchè secondo me male utilizza la sua autorità morale.
ribadisco che il costo della prevenzione è inferiore al costo della terapia con le più moderne tecniche disponibile (HAART e altre). ribadisco che sarebbe necessario un maggiore investimento di fondi in questo senso.
ribadisco che l’infezioen da HIV sta evolvendo (anche grazie alla terapia) verso forme diverse. Un articolo che lessi a suo tempo prevedeva come le forme neurologiche potrebbero diventare nel giro di circa 10 anni assai più diffuse di quello che sono adesso. Però magari quella casistica era pessimista.
In conclusione io sarei molto meno ottimista di lei sul problema.
si vede però che diamo valore diverso agli stessi dati. Capita.
Lei mi trova patronizing? può darsi, è una sensazione reciproca. Mi ricordo infatti di una sua robusta discussione con tempesta su varie interpretazioni dei test statistici. Le sue argomentazioni erano veementi e tecniche e il signor tempesta non era in grado di controbatterle. Erano giuste però?
Cordialmente
GV
x Marco
Caro Marco,
ecco cosa ricevo da amici:
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Guarda il mio profilo su Facebook
Ciao Axxxxxxx,
Ho creato un profilo su Facebook dove posso pubblicare le mie foto, i miei video ed eventi: ti vorrei aggiungere ai miei amici per poterli condividere con te. Prima di tutto, devi iscriverti su Facebook! Poi anche tu potrai creare il tuo profilo personale!
Grazie,
Mirella
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http://www.facebook.com/p.php?i=727349811&k=6VG6ZX5XWWYM5DDDWB4UQP&r
Vedi chi altro ti ha invitato su Facebook: Silvano Dell’xxxx
34 amici
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Le loro due foto sono incluse nel messaggio.
Ciao, Anita
..quanto poi al fatto che la HIV dementia complex non dipenda dalla penetranza dei farmaci nel CNS anche in questo caso la letteratura mi sembrerebbe un po’ più controversa.
Lei asserisce che
“E’ interessante osservare che i risultati NON dipendono dalla penetranza dei farmaci antiretrovirali nel sistema nervoso centrale”
però gli articoli che leggo danno risultati contrastanti.
certamente l’associazioen di AZT alla HAART sembra essere favorevole.
Lei dice che l’AZt passa bene la barriera ematoencefalica? sarà.
Alcuni articoli sono più prudenti: infatti l’AZT viene anche retrotrsportato fuori dalla barriera. Alcuni articoli ritengono che la concentrazione raggiunta a livello centrale è insoddisfacente. Probabilmente però si vede leggiamo articoli diversi oppure li interpretriamo in modo diverso.
“Infatti e’ dovuta piu’ ad una reazione neurogliale e citochinica al virus, che non all’HIV per se’”.
Concordo con lei che la patogenesi della HIv dementia complex e dei danni neuronali è complessa.
Di nuovo però i dati riportati sono molto controversi.
e’ come per la sclerosi multipla. è una malattia demielinizzante, però i nuovi dati parlano dell’importanza della neurodegenerazione precoce. forse ciascuno legge i dati in modi diversi.
Ed è il bello della scienza sicuramente
cordialità
gv
x Gio Vaschi
Mi scusi, ma Peter fa ben piu’ che leggere articoli su
riviste scientifiche.
Anita
x Gio Vaschi,
dall’11 settembre in poi mi pare che gli islamici non “predichino” solo l’odio!!!
Ritornare al 1017 per condannare le affermazioni di “superiorità cattolica” va benissimo, per giustificare le stragi jidhaiste va meno bene.
La polizia lavora secondo i mezzi dati dalle leggi e dai governi (anche in Germania, UK, Francia)!
Questo vale per la prevenzione, l’addestramento, le azioni di polizia politica, le guardia del corpo….
Ogni paragone è casuale!!!
Le garantisco però che nei valichi non ci sono più, anzi non ci sono i valichi!
Schiettamente le dirò che fin che la disoccupazione giovanile raggiunge picchi del 30% (chi li mantiene?
La pensione sociale o d’invalidità del nonno?) credo si possa fare a meno di continui flussi migratori.
I disoccupati si diano da fare, con Onde o senza Onde, o emigrino essi stessi per lasciar posto a chi ha voglia di lavorare.
(Aspetterò le grandinate a piè fermo!)
Dio o Allah, Patria,Famiglia non sono soltanto la trinità del cattolicesimo, potremmo scalare i secoli e il mappamondo!
Libertè, Egalitè, Fraternitè sarebbero sicuramente più consoni, ma in oltre due secoli i passi avanti sono stati scarsi e contraddittori.
Anche con la penna si può difendere lo sviluppo dei popoli; Internet è molto meglio ed è il mezzo grazie al quale i paragoni con 60 o 70anni fa non sono più proponibili!
cordialità
sylvi
x anita
gentile signora
tutti facciamo ben di più che leggere articoli sulle riviste scientifiche.
però nel caso della ricerca scientifica la lettura delle riviste scientifiche è fondamentale. Assieme al fare gli esperimenti, interpretare i dati, analizzarli con modelli matematico statistici, elaborare teorie e scrivere report scientifici.
Cordialità
x G.V.
ritornare al 1917.
In pieno Medioevo sarebbe esagerato!
sylvi
xVaschi
io non sono esattamente un ottimista, e so bene che molti problemi sono di difficile soluzione. Secondo me, e lo ripeto ancora una volta, e’ difficile seguire una terapia complessa e irta di possibili effetti collaterali come quella anti-HIV.
Ne’ io ne’ lei siamo esperti, credo. Parlando in generale, oltre a vedere un bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, vi e’ chi vede persone in carne ed ossa, ed io lo preferisco. Dati statistici e riviste specializzate sono necessari, anzi vitali, ma non bisogna perdere di vista la realta’ concreta.
Che l’AZT passi la barriera (e parecchi altri farmaci, da me nominati) e’ scritto nella letteratura medica. Insisto che non sembra affatto esservi una relazione diretta tra quella proprieta’ e gli effetti globali anti-demenza di una buona HAART, anche se l’aggiunta di AZT puo’ essere utile. Lascio il problemaa chi si occupa di quelle cose ogni giorno
La mia passata discussione con Marco T. puo’ essere stata veemente, e mantengo la mia posizione su quello che dissi come corretta.
Quanto a Marco, quando mai gli sono servite conoscenze ‘tecniche’ per confutare chicchessia? lui e’ ispirato direttamente dallo Spirito Santo
cordiali saluti
Peter
Contro i tagli alla scuola pubblica
Protestano gli studenti di tutt’ Italia
e gli aprono un sito su Youtube
Contro i tagli alla scuola privata
protesta il Vaticano e il governo
riduce i tagli
ROMA – La Chiesa cattolica si schiera contro il governo a causa della riduzione delle risorse per le scuole cattoliche.
I nuovi tagli agli istituti scolastici paritari, previsti dalla finanziaria del governo Berlusconi, aprono una «crisi» e presto «le federazioni delle scuole cattoliche si mobiliteranno in tutto il Paese» afferma monsignor Bruno Stenco, direttore dell’Ufficio nazionale della Cei (la Conferenza episcopale italiana) per l’educazione.
Ma la minaccia non ha bisogno di essere messa in pratica. Nel giro di qualche ora infatti il sottosegretario all’Economia, Giuseppe Vegas tranquillizza i vescovi: «Possono stare tranquilli, possono dormire su quattro cuscini. C’è un emendamento del relatore che ripristina il livello originario dei fondi per le scuole paritarie».
http://www.corriere.it/cronache/08_dicembre_05/cei_scuola_mobilitazione_governo_59e1ed96-c2ad-11dd-8440-00144f02aabc.shtml
Mi srembra tutto chiaro, no?
Dice Peter che mi ispiro allo Spirito santo. Allo Spirito magari sì, ma Santo…non esattamente
Io seguo la logica che si usa in Fisica e specialmente in Meccanica che, evidentemente, è diversa dalla logica che si usa in Medicina.
Questione di ‘Intervalli’, appunto.