Lo strano e pericoloso ping pong tra il papa e il rabbinato sulla beatificazione di Pio XII. Intanto negli Usa la magistratura autorizzaper la prima volta che si processi direttamente il Vaticano per i reati di pedofilia del suo clero: nasce così il rischio che lo si possa chiamare in causa anche per la sua parte di responsabilità per i campi di sterminio
A meno di sempre possibili colpi di scena, il papa tedesco a suo tempo volontario nella Gioventù Hitleriana andrà quindi in visita in Israele. La motivazione ufficiale dice che è impensabile che un pontefice come Ratzinger, autore di un libro su Gesù in due volumi (il secondo non è stato ancora pubblicato), non vada a “vedere la Terra Santa dove Cristo è vissuto”. Credere che gli altri pontefici non ci siano andati solo perché non scrivevano libri sulla vita di Gesù Cristo è francamente impensabile, troppo riduttivo. E’ più credibile che il viaggio di Ratzinger sia un pegno da pagare per avere il via libera dal rabbinato israelita per la beatificazione di Pio XII dopo le recenti polemiche sullo spinoso argomento. E rischia di essere anche un altro passettino verso lo “scontro di civiltà”, inteso come scontro tra “civiltà” legata alla bibbia, donde derivano sia l’ebraismo che il cristianesimo, e “civiltà” legata al corano, vale a dire l’islam. Come al solito, in queste faccende la religione non c’entra assolutamente niente, si tratta “solo” di diplomazia, politica e conservazione del potere esistente.
In attesa comunque della nuova puntata del teleromanzo intitolato appunto “beatificazione di papa Pio XII” vale la pena di mettere qualche puntino sulle i, visto anche che nel ping pong tra Vaticano e parte del rabbinato si cerca ormai di ridurre al solo genocidio degli ebrei non solo l’intera funzione di tutti i campi di sterminio nazisti, ma addirittura l’intera seconda guerra mondiale: una ben strana Memoria, quella di cui vogliamo fregiarci buttando così a mare la memoria e la Storia. Il Parrajmos e il Samudaripen dei rom, vale a dire l’equivalente zingaro della Shoà, non viene mai neppure nominato da lontano, eccetto qualche cerimonia e qualche dibattito molto poco pubblicizzati e qualche libretto di coraggiosi alla Angelo Arlati, tanto che nessuno conosce neppure la semplice esistenza di queste due parole – Parrajmos e Samudaripen – nonostante indichino lo sterminio di non si sa ancora se “solo” 400 mila “zingari” o ben due milioni. Da notare che se c’è un popolo che con la seconda guerra mondiale ha davvero rischiato di essere cancellato dalla faccia del pianeta sono proprio loro, i rom, che si sarebbero così aggiunti alla lunga serie di popoli, culture ed etnie che noi europei ed occidentali in genere abbiamo distrutto in varie parti del mondo. Se Hitler avesse infatti vinto la guerra, li avrebbe sterminati nell’intera Europa, compresi i Balcani e l’Unione sovietica. Gli zingari contrariamente agli ebrei non sono mai emigrati nel resto del mondo, eccetto a quanto pare alcune centinaia di migliaia negli Usa, dove sono diventati perlopiù stanziali, perciò sterminarli nel Vecchio Continente e nell’area balcanica significava di fatto cancellarli dal pianeta.
Abbiamo buttato nella spazzatura della Non Memoria e della smemoratezza i 40-50 milioni di morti dell’intera guerra, di cui una buona metà nella sola Unione sovietica. E vabbé. Ma sta di fatto per i camini dei campi di sterminio i nazisti ci hanno fatto passare non solo un mare di ebrei, ma anche qualche milione di prigionieri russi, polacchi, jugoslavi e slavi in genere, più qualche decina di migliaia di gay, handicappati e malati incurabili. Anzi, la “soluzione finale” è iniziata proprio da questi ultimi due tipi di esseri umani e, in caso di vittoria della Germania, essa prevedeva tra l’altro – oltre alla cancellazione dei rom, degli ebrei, degli omosessuali e degli handicappati europei – anche il ritorno all’epoca della pietra di tutto l’Est europeo. Vi sarebbero infatti state proibite perfino le scuole onde evitare che gli slavi, ritenuti anche loro “razza inferiore”, potessero diventare qualcosa di più della pura e semplice mano d’opera, forza lavoro di tipo pressoché schiavistico. Ma tutto ciò nello strano furore della polemica sulla beatificazione di Pio XII è scomparso.
Come che sia, fa uno strano effetto sentire l’accento tedesco di papa Ratzinger quando difende a spada tratta quel suo indifendibile predecessore. Si dà infatti il caso che Pio XII sia accusato da più parti e da decenni in modo sempre più documentato di essere stato troppo morbido, se non correo, con la Germania di Hitler, e si dà il caso che l’attuale pontefice non solo sia tedesco, ma abbia anche indossato a 16 anni la orribile divisa dei volontari della Gioventù hitleriana. Per chi coltiva il vizio della memoria, senza i due pesi e le due misure della Memoria, queste assonanze e coincidenze non sono una bella cosa. Non fa un bell’effetto un eventuale accordo tra clero cattolico e clero israelita che riduca di fatto a una sola ed unica dimensione l’intera infamia e tragedia dei campi di sterminio nazisti e fascisti, seppellendo e facendo scomparire definitivamente svariati milioni di altre vittime. Altro che “revisionismo” e “negazione dell’Olocausto”!
Sia chiaro: la Chiesa è libera di beatificare e santificare chi più le pare e piace, e se ha dichiarato santo uno come Carlo Borromeo non ci si può meravigliare che voglia fare beato Pio XII. Però Ratzinger prima di scandire e ripetere infastidito agli ebrei le parole “Basta polemiche, Pio XII è stato un dono di Dio”, dovrebbe riflettere un po’ di più. Non solo perché le parole “dono di Dio” fanno il paio con le parole “l’uomo della Provvidenza”, con le quali un altro papa ha voluto definire e ringraziare Mussolini, cioè il dittatore italiano fondatore del fascismo, per l’insperato regalo del Concordato, ma anche perché si tratta di parole che – a meno di una concezione pessima di Dio – mal si adattano a definire il principe romano Eugenio Pacelli meglio noto come Pio XII. Quando era nunzio apostolico in Germania l’aristocratico romano Eugenio Pacelli dopo ben cinque anni di interminabili negoziati riuscì a stipulare nel 1924 con l’allora Stato indipendente della Baviera un Concordato, che – apriamo bene gli occhi – aveva come punto centrale il diritto della Chiesa cattolica di aprire e gestire sue scuole di ogni ordine e grado. E proprio quel Concordato, che gli fruttò la promozione a Segretario di Stato, cioè il trampolino di lancio verso l’elezione a papa, venne preso poi a modello dallo stesso Pacelli nel 1929 per il Concordato con il governo prussiano, nel 1932 per il Concordato con la regione di Baden e, infine, il 20 luglio 1933 per il fatale Concordato con la Germania. Concordato, quest’ultimo, firmato da parte tedesca da Von Papen, vale a dire dall’uomo di governo che aveva sostenuto Hitler e calato le brache – non solo sue, ma dell’intera Germania – davanti all’orda sanguinaria nazista. Si noti che il suo programma di sterminio degli ebrei il capo dell’orda lo aveva già messo per iscritto, nel libro Mein Kampf che lo rese celebre e agiato.
In cambio del Concordato con Mussolini il Vaticano aveva liquidato l’antifascista don Sturzo, mandandolo in esilio a New York, e chiuso il suo Partito popolare, spalancando così di fatto le porte alla legittimazione della dittatura fascista. In cambio del Concordato con la Germania di Hitler e di Von Papen, il Vaticano fece altrettanto: liquidò il partito antinazista dei cattolici popolari. Sono seguito poi i concordati con la Spagna fascista di Francisco Franco e con il Portogallo pure fascista di Salazar. Nel 1933, quando Pacelli era Segretario di Stato vaticano, il cardinale tedesco Faulhaber rassicurò Berlino con queste parole: “A Roma si giudicano il nazismo e il fascismo come unica salvezza contro il comunismo e il bolscevismo”. E nel giugno del ’41, cioè dopo l’attacco all’Unione sovietica e quando era ormai papa da due anni, Pio XII in persona consegnò all’ambasciatore tedesco in Vaticano, Diego von Bergen, il seguente comunicato: “Gli ambienti vicini al Vaticano accolgono questo nuovo capitolo della guerra con un certo sospiro di sollievo e lo seguono con particolare interesse”.
Ma non è finita. Su istruzioni di Pio XII, in pieno 1943, cioè in piena guerra e occupazione nazista dell’Italia, l’ambasciatore vaticano a Berlino, Ernst von Weizsacker, non si vergognò a rassicurare il governo nazista con queste parole: “L’ostilità bolscevica è davvero l’elemento più decisivo della politica estera vaticana. Ciò che serve per la lotta contro il bolscevismo è gradito alla curia. Il persistere del rapporto tra gli angloamericani e la Russia sovietica è quindi giudicato ostinato e utile soltanto al prolungamento della guerra. La curia preferirebbe vedere una Germania forte e unita come barriera contro la Russia sovietica. In questo momento la curia mette da parte il suo sentimento italiano. Essa sente che è in gioco tutto”. C’è di che arrossire. Dalla vergogna. Tant’è che preferisco non commentare queste parole particolarmente ciniche, efferate e traditrici di quello che quando fa comodo viene definito “il caro popolo italiano”. Sono parole che comunque si commentano da sole.
Le prove che Pio XII, il Vaticano e il clero tedesco fossero perfettamente a conoscenza di ciò che avveniva nei campi di sterminio, a spese di milioni non solo di ebrei, sono ormai numerose e schiaccianti. Illuminante a questo proposito il libro di Daniel Goldhagen “Una questione morale”. Novità recenti, a conferma, vengono dall’ultimo numero della rivista Micro Mega, con rivelazioni anch’esse piuttosto imbarazzanti. Del resto, erano cose note alla stessa popolazione della Germania, come documenta tristemente il libro bello e terribile “La Germania sapeva”, scritto da Eric A. Johnson e Karl Heinz Reuband ed edito in Italia da Mondadori. E’ certo anche vero che Pio XII si adoperò per salvare la vita a non pochi ebrei romani e che mise in contatto con gli americani i congiurati tedeschi che volevano eliminare Hitler, ma questo non toglie nulla all’enormità delle sue azioni qui ricordate e del suo ostinato silenzio contro il nazismo, peraltro, come abbiamo visto, esplicitamente scelto come baluardo contro il comunismo. Ormai sono tonnellate i documenti comprovanti che anche a nazismo sconfitto dalla guerra il Vaticano e Pio XII hanno aiutato una marea di gerarchi a sfuggire alla cattura e rifarsi una vita in Sud America, con la speranza di poter dar vita almeno in quel continente – appoggiando i vari colpi di Stato militari compiuti a volte in nome della Madonna come nel caso di Pinochet in Cile – a quella diga anticomunista che Berlino aveva tentato invano di erigere col sangue di 40-50 milioni di vittime.
Pio XII viene difeso dandosi la zappa sui piedi. Il suo silenzio viene giustificato con l’affermazione che se lui avesse parlato contro il nazismo Hitler avrebbe scatenato la rappresaglia contro i cattolici e il clero cattolico tedeschi. Questa affermazione fa ridere – o meglio piangere – almeno per due motivi. Il primo, di ordine per così dire tutto interno allo stesso cattolicesimo, è che non si può essere opportunisti con il nazismo per timore di martirizzazioni ed esaltare allo stesso tempo i martiri delle persecuzioni romane, che peraltro non sono affatto “milioni”, come una volta è stato detto perfino a un telegiornale della Rai, ma solo poche decine di persone (a voler contare solo i casi storicamente certi mi pare non si arrivi neppure a dieci). Perché mai un credente per testimoniare la propria fede dovrebbe accettare il martirio (martire significa appunto testimone), se lo stesso papa, vale a dire Pio XII, che in materia di fede è “infallibile”, ha detto chiaro e tondo che è meglio tacere piuttosto che correre il rischio di essere martirizzati? Il secondo motivo è che questa difesa del silenzio di Pio XII non regge di fronte al fatto che riguardo l’Urss e il mondo comunista in genere lui NON ha taciuto neppure un po’: che fine ha fatto allora il timore delle rappresaglie? Anche Stalin non era un tipo che scherzasse, in quanto a gulag e fucilazioni di massa. Perché mai è lecito farsela addosso e tacere davanti a Hitler e invece si fa correre il rischio ai cattolici dei Paesi comunisti di finire in massa al macello? Perché mai ci si è lamentati per la “Chiesa del silenzio”, cioè per l’impossibilità della Chiesa di fare propaganda e proselitismo nei Paesi comunisti, quando si è scelto di essere Chiesa del silenzio nella Germania nazista? Pio XII di fronte al nazismo ha taciuto e non ha mai fatto un gesto ostile, mentre in seguito, a guerra terminata, ha perfino lanciato la scomunica contro il comunismo intero e contro chi in Italia votava per i comunisti.
Definire “dono di Dio” un simile papa temo possa significare quanto meno offendere Dio. Si può forse dire che è stato un grande diplomatico, un grande papa inteso come grande capo di Stato del Vaticano, perché è riuscito a trarre profitto per lo Stato pontificio grazie ai commerci e ai tradimenti delle altrui libertà compiuti con i Concordati, ma tutto ciò con i tanto osannati vangeli e con la parola di Cristo non c’entra assolutamente nulla. A meno che Ratzinger con quelle sue parole abbia – senza rendersene conto – pubblicamene confessato che il Vaticano e la Chiesa non di fede e religione in sé si occupano, ma solo del proprio potere tramite esse. Insomma, come da Costantino in poi, la religione “instrumentum regni”: cosa ben lontana e totalmente diversa dalla religiosità predicata ai credenti e da costoro intesa e genuinamente vissuta.
Della difesa che di Pio XII fa Ratzinger per tacitare le giuste proteste ebraiche infastidiscono non tanto l’accento tedesco della sua voce e il ricordo del suo essersi arruolato come volontario nella Gioventù hitleriana – tutti possiamo sbagliare, specie da giovani – quanto invece la difesa che questo papa fa o legittima di quel suo giovanile arruolamento. “Chi non si arruolava finiva male”, hanno sostenuto in coro i suoi familiari e compaesani della località natia. A parte il fatto che c’è stato anche chi non s’è arruolato, preferendo magari emigrare, sta di fatto che anche questa giustificazione è non solo una lode alla paura e all’opportunismo, il che umanamente sarebbe comprensibile, ma è anche una lode del rifiuto della “testimonianza”, o martirio eventuale che dir si voglia. Una simile lode sulla bocca di un papa non dovrebbe fare un bell’effetto, almeno al gregge dei suoi credenti. Come può, così stando le cose, predicare la “testimonianza”, fino al martirio, per gli altri? Perfino in Cina, come in India, in Africa e nelle Americhe, Cuba compresa, il papa e il Vaticano spingono il gregge dei fedeli a pericolose frizioni contro i governi locali pur di guadagnare alla Chiesa spazio, visibilità e, in definitiva, potere. E infatti ogni tanto si scatena o la repressione statale o qualche “piccolo” massacro di fedeli o di religiosi, nel Lontano Oriente o in Medio Oriente o in Africa.
Questo modo di fare di Pio XII prima e di Ratzinger adesso ricorda il classico “Armiamoci e partite!” e il classico uso dei due pesi e due misure. Ricorda anche la verità intesa come l’elastico delle mutande: allargabile o restringibile a piacere. O a gogò.
Nel frattempo arriva dagli Usa questa notizia, che riporto così come mi è arrivata:
“NEW YORK – Via libera al processo contro il Vaticano per presunti casi di abusi sessuali. A dare l’ok la corte di Cincinnati, Stati Uniti. Secondo la corte i vertici della Chiesa Cattolica avrebbero dovuto mettere in guardia il pubblico e denunciare alle autorità gli abusi commessi da religiosi contro minori. È la prima volta che allo stato Vaticano non viene garantita dagli Usa l’immunità sovrana sancita dal Foreign Sovereign Immunities del 1976. No comment dal Vaticano.
La corte di appello ha dichiarato legittima la richiesta a procedere in sede processuale contro la Santa Sede in un caso di abusi sessuali commessi da religiosi della diocesi di Louisville in Kentucky, ipotizzando dunque che il Vaticano potrebbe essere ritenuto corresponsabile della condotta dei suoi membri. La denuncia è stata fatta da tre uomini che sostengono di esser stati molestati quando erano chierichetti. I tre accusano la Santa Sede di aver per decenni insabbiato la piaga della pedofilia su scala nazionale. Alle presunte vittime aveva dato ragione in prima istanza l’anno scorso un giudice federale del Kentucky avallando la richiesta di rivalersi contro il Vaticano. Il giudizio era stato impugnato in appello e oggi il Sesto Circuito delle Corti d’Appello di Cincinnati ha dato luce verde all’azione legale.
La direttiva di Giovanni XXIII. Il caso si basa su una direttiva del 1962, a firma di papa Giovanni XXIII, resa pubblica nel 2003, che chiede alle gerarchie ecclesiastiche di mantenere il segreto su abusi sessuali da parte del clero [nota di Nicotri: più volte ho parlato nel mio blog della stessa direttiva aggiornata e diramata in seguito da Ratzinger, quando era alla guida dell’ex Sant’Uffizio, per volontà di papa Wojtyla]. Secondo William Murray, avvocato delle presunte vittime, il documento rende la Santa Sede responsabile per gli atti del clero mantenuti segreti a causa della direttiva.
Jeffrey Lena, avvocato della Santa Sede, pur dicendosi «attualmente non intenzionato» a chiedere alla corte d’appello di rivedere la decisione, ha precisato che «la sentenza è ancora molto lontana dal dimostrare la responsabilità diretta del Vaticano» per la condotta dei suoi membri.
Jonathan Levy, avvocato di Washington che rappresenta un folto gruppo di sopravvissuti dei campi di concentramento in una azione legale rivolta contro varie parti incluso il Vaticano, riferendosi alla mancata garanzia della immunità sovrana alla Santa Sede, spiega che «se qualcuno può rompere questa barriera viene aperta la strada ad altri processi contro la Chiesa Cattolica».
L’azione legale dei tre di Louisville non è la prima in cui in America sono chiesti risarcimenti diretti al Vaticano e non solo alle singole diocesi. Fino a oggi però i processi non erano mai arrivati al livello di Corte d’Appello”.
riporto dal blog precedente
Anita { 01.12.08 alle 0:39 } x Peter
Caro peter,
in riguardo all’ anemia mediterranea, uno dei sintomi e’ e infiammazione localizzata nelle articolazioni.
Attacchi che tendono a durare piu’ a lungo.
Forse e’ il riferimento all’anca mediterranea citato da CC.
Io l’ho sentito in Sicilia, allora non sapevo niente delle malattie del sangue.
La parola “anca” rang a bell, io sapevo solo delle caviglie o gambe, “anca” e’ una parola che ho imparato in Sicilia e anche da mia suocera.
Infatti lei le chiamava al maschile, gli anchi.
I piedi piatti, erano di mio marito, non sai quanti soldi ha speso per “arch supports” e sempre le medesime scarpe o stivaletti sin da quando era giovane.
Il suo tipo di lavoro dettava di stare in piedi per tutto il giorno e la sera.
Buona notte,
Anita
PS: Mi scusi Pino… A.
LE MIGLIORI 500 UNIVERSITA’ DEL MONDO.
http://www.finanzainchiaro.it/dblog/articolo.asp?articolo=921
Mica male per gli Stati Uniti…
Dopo l’articolo c’e’ la lista da 1 a 500
Anita
xAnita
per piacere, non fare salti mortali per giustificare un testo a mio avviso eugenetico e razzista.
La VERA anemia ‘mediterranea’ (meglio detta talassemia major) e’ un disordine grave, in cui i problemi articolari sono probabilmente l’ultima preoccupazione! ti pare che avrebbero detto ‘anca mediterranea’ come un sintomo isolato di una malattia ben piu’ grave, che porta rapidamente alla morte in assenza di trasfusioni!?
I portatori sani NON hanno problemi alle anche come parte della loro condizione, mi devi far vedere le referenze del contrario…
I problemi congeniti dell’anca si hanno nella lussazione congenita dell’anca, che non e’ un disordine tipicamente ‘mediterraneo’.
Peraltro, il gene talassemico (recessivo) aveva storicamente funzioni protettive contro il plasmodio malarico, endemico nei climi caldi ed umidi.
Oggi le talassemie sono infatti piu’ prevalenti in Asia che non nel bacino del Mediterraneo.
Peter
caro U.
E’ mai stato nel Paìs Vasco? Appena si passa il linguaggio scritto dà l’idea di assonanze azteche.
Giusto come esempio, ha presente Quetzalcoatl? Roba del genere.
ESTERI Terrore in India – Mumbai sotto attacco
India, “L’obiettivo erano gli ebrei”
A rischio cooperazione col Pakistan
… come da me detto tempo fa, la III guerra mondiale è cominciata: A) crisi del capitalismo usuraio B) un attentato molto ppiu grave del 11/9, contro israele in usa… la crisi economica è in atto, lattentato verra a breve, mumbay è stata un esercitazione… dietro ci sono i gringos (pakistan) cche stanno reclutando nuovi bbin lader, grazie al mossad cche organizza ed arma i nuovi bbin lader… ma la puzza addiferenza dell 11/9… si sente ggia da adesso… i criminali non sono i poveri ma i detentori del potere mondiale, cche muoiono dalla voglia di far scoppiare un atomica grande (colpa dei nuovi bbin lader… di base in Pakistan, dimostrazione della complicita con gli usa e mossad… bin laden è una creatura gringa- israelitica..) xppoi usare le piccole x reazione x distruggere i palestinesi e far fuggire cchi resta, (spero come veggente di sbagliarmi.. difficile)
Faust
… sto ancora aspettando la risposta….
Faust x Anita { 30.11.08 alle 19:56 }
… e questo dove lhai letto, ?¿?¿?
Non da dimenticare l’era precolombiana, era in cui gli Aztechi ed altre tribu’ erano carnivori-cannibali e si cibavano di prigionieri, piu’ di 2′000 al giorno.
Era fortunato chi moriva avendo il cuore esportato, altri venivano mangiati vivi, naturalmente tutto per sacrificio ai loro Dei, il sole, la luna, etc…..
Anita
Cari amici buongiorno,
oggi mi diletto a cucinare i broccoli romani, vediamo un pò quel che succede. Non avrò dunque tempo nè di leggere ,nè di postare, ma domani risponderò ad una domanda di vox.
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x Nicotri,lei scrive,
“visto anche che nel ping pong tra Vaticano e parte del rabbinato si cerca ormai di ridurre al solo genocidio degli ebrei non solo l’intera funzione di tutti i campi di sterminio nazisti, ma addirittura l’intera seconda guerra mondiale”
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Ma lo sa che lei è un bel tomo? Io non la penso cosi.
Nelle commemorazioni, nei musei,nelle manifestazioni, l’ebreo ricorda il genocidio come una grande tragedia, la ricorda ogni anno, anche se a qualcuno può seccare, affinchè non si avveri più. Non abbiamo l’ esclusività, non si fà una questione di numeri, gli ebrei 6.000.000 gli altri meno,dunque noi più diritto ecc., no, gli altri in senso lato sono compresi, e quando si dice “MAI PIU’ “,
s’intende anche per quelli , che del genocidio ne sono stati i carnefici. Dunque ricordare per l’umanità intera.
Un saluto
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Auguro a tutti una buona e proficua giornata.
x Sylvi:
non ho detto che le donne vengono con me solo per una cosa. Oddio, alcune di loro anche per quella.
Io sono per loro come il porto per le barche: un punto di riferimento sicuro ed affidabile.
Sono uno che sa ascoltarle, che sa divertirle, che sa interessarle, che sa meravigliarle. Si sentono valorizzate e, soprattutto, capite.
Credo che la questione affettiva e di simpatia, venga per loro al primo posto. Con qualcuna di loro ho anche incontri ravvicinati, ma con la maggior parte esiste un rapporto di affettuosa amicizia, di stima, di confidenza e di certezza di non essere tradite.
Il mio amore romano dice di me che sono l’unico uomo che non l’ha mai delusa. Non è l’unica a dirlo.
Che poi abbia la mentalità e la tendenza comportamentale del sultano, non ho difficoltà ad ammetterlo; ma che ci sarebbe di male?
U. racconta cose vere: le donne per come le conosco io e per quel che mi raccontano loro stesse, scopano alla grande e senza eccessivi problemi.
Perchè mai non dovrebbero farlo, se ne hanno voglia?
I portatori sani NON hanno problemi alle anche come parte della loro condizione, mi devi far vedere le referenze del contrario…
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Io sono portatore sano di anemia mediterranea, tutti in famiglia lo siamo. Non ho alcun problema osseo nè i miei famigliari ne hanno.
Sono portatori sani anche i miei cugini, mia madre e la loro madre portatrici sane a loro volta ( provenienza Sardegna, dove la talassemia è di casa).
Una mia cugina ha sposato un sardo, ha avuto sette figli di cui solo uno malato di major. Un altro mio cugino ha sposato una ragazza della campania, portatrice anche lei ed hanno avuto il primogenito major e il secondogenito sano. Il major ha fatto il trapianto di midollo e ora sta bene, ha a sua volta due figli sani.
Caro marco t,
visto che sei in cerca di casa , forse ti potrebbe interessare,purchè non temi che sia un modello “che “violi troppo l’individualismo.
http://www.unita.it/index.php?section=news&idNotizia=73704
cc
… non hai capito bbene cosa piace a marcolino, llui è un individualista-anarchista, cche viaggia nella vita senza pagare il biglietto…
ciao caro!!!
Faust
… bloccata e dirottata nave di aiuti umanitari x 15 million dollar, destinata ai palestinesi… il genocidio continua…
Faust
oggi mi diletto a cucinare i broccoli romani, vediamo un pò quel che succede.
… lascia perdere, sappiamo cche non capisci di cavoli, se non dei tuoi… cche ripeto mi sono indigesti…
Faust
Tra moglie e marito non mettere…
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Palermo, a 82 anni prende il viagra
La moglie impaurita chiama la polizia
http://www.corriere.it/cronache/08_dicembre_01/viagra_anziano_polizia_65958d92-bf91-11dd-a787-00144f02aabc.shtml
Cari amici del Blog,
oggi anch’io ho voglia di raccontare barzellete.
Ne raccontenterò due una vecchia e una nuova .
La prima per la serie a proposito della nuova crisi indo-pakistana.
Un noto “barzellettiere ” dell’800, scrisse :
Grazie all’oro californiano e all’instancabile energia degli Yankee,presto le due coste dell’Oceano pacifico saranno popolate,aperte al commercio e industrializzate,quanto lo è attualmente la costa da Boston a New Orleans.
Allora l’oceano pacifico avrà la stessa funzione che ha oggi l’oceano Atlantico, e che nel Medioevo fu del Mediterraneo, la funzione cioè di grande via marittima del traffico mondiale;e l’Oceano Atlantico si ridurrà al ruolo di mare interno,come è ora il mediterraneo.
Probabilmente non farà ridere nessuno!
Veniamo a quella nuova:
Il 24-11-2008 il Newyorker ha pubblicato una vignetta in cui un Buon padre da una vetrata di un grande grattacielo di Manhattan fa vedere il panorama al figlioletto e dice:
“Someday,son,this will all belong to the Chinese”
Dai Anita , non mi dire che permetterete tutto questo,personalmente I Cinesi , non so perchè non li ho mai “!considerati simpatici”:
Forse perchè li ho conosciuti sotto la versione Italy,tanto tempo fa ,quando sventolavano Il libretto di mao” sotto il mio naso…
Oggi sono tuuti felicemente accasati….!
cc
caro Marco,
appunto, sono donne che amano il sultano, sicuramente non se stesse!
Giusto per l’informazione, ci sono donne che non confondono un’ora di Pilates con una scopata.
Ci sono donne che hanno sviluppato una personalità che è globale, comprende anche “il Pensiero”.
Ci sono donne infine che ricordano che il loro genere è completamente diverso e complementare rispetto a quello maschile e che la parità ha altri parametri del numero di uomini da cambiare.
Ce ne sono poche, forse, ma non pochissime e di solito sono anche colte.
Amare un uomo scatena la creatività, “darsi” a un uomo molto spesso scatena solo la noia!
E quelle 12 signore di Uroburo nemmeno per un istante avevano dimenticato la presenza di un uomo!
Anch’io ci parlo con le donne!
Sylvi
cari amici del Blog,
poco tempo fa il buon Rachamim, si pose la domanda : “a che serve studiare la storia..”
Approfittando del nuovo Post di Nicotri edella risposta dello stesso Rachamim, mi sono chiesto se per caso nella storia “fossero” già esistiti “campi di sterminio” organizzati in modo “scientifico” prima di quelli nazisti.
A tal proposito mi sono studiato la guerra Anglo -Boera.
Ecco quello che ho capito io.
I buoni Boeri , puritani fino al midollo ed anche un “pochino razzisti”e forse un tanticchio integralisti posero per primi i piedi in Sud -Africa.
Gli Inglesi di certo più “cosmopoliti”fin da subito contestarono l’ideologia Boera che voleva una segregazione netta con i nativi Neri.
Di lì prese origine una “guerriciola” locale che quando poi si scoprirono le immense ricchezze del paese “Diamanti ect,ect, diventò più seria esperimentale di nuove armi e tecniche :
ovviamente vinsero Gli Inglesi che “sperimentarono ” anche loro nei riguardi dei Boeri dei “campi” in cui stando alle statichiche , le medie di morte giornaliere risultano addirittura più alte di quelle dei campi nazisti.
La morale risulta che però alla fine si “misero” d’accordo” e si diede vita a quell’interessante esperimento di “segragazione razziale”che fu il Sud_Afirca ,fino a Mandela!
E i Neri..beh nel frattempo se neerano tutti dimenticati!
Sostanzialmente due risultati :
A)Interessanti “sperimentazioni di armi tecnologiche nuove e tecniche militari!
B)Un anteprima di “campi”funzionanti”
c) un buon accordo accordo di spartizione.
Ho sbagliato qualcosa ?
cc
cara Sylvi,
tanto tempo fa ,quando non capivo ancora bene la storia dei “nessi”e pertanto “declinavo” la parola amore ,sotto la spinta delle letture romantiche , partecipai ad una ricerca di carattere sociologico sperimentale per dare un’esame.
Molto “arrabbiato” perchè l’oggetto della ricerca “scelto” non fu il mio ,ma quello della “divisione” del lavoro all’interno della “coppia”,si preparò paralleramente allo studio, alla “definizione”del questionario che altro non era che “sociologia applicata”.
La creazione di quel “questionario” mi fece capire invece “molti “nessi”che apparentemente nulla avevano a che fare con i miei “interessi” dell’epoca.
Proprio per questo adesso vado a stirare un pò di roba!
io sono in pensione, mia “moglie” ancora lavora!
cc
a proposito di “Amore e ginnastica”…
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La scappatella? È anti-stress.
Ecco i nuovi infedeli d’Italia
http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/cronaca/tradimenti-aumento/tradimenti-aumento/tradimenti-aumento.html
x Controcorrente
(“Il 24-11-2008 il Newyorker ha pubblicato una vignetta in cui un Buon padre da una vetrata di un grande grattacielo di Manhattan fa vedere il panorama al figlioletto e dice:
“Someday,son,this will all belong to the Chinese”)
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E non solo quello, si sono ben intrufolati in tutto il mondo.
In Africa, in Sud America, nel Medio Oriente, in Afghanistan, negli US controllano i porti e chissa’ quanto che non so’.
Proprio poco fa leggevo:
“Mai come in questo periodo la Cina sta diventando l’ago della bilancia cui si guarda per cercare di equilibrare l’attuale situazione di crisi economica che affligge il globo.”
Condivido la tua simpatia per i cinesi.
Ciao, Anita
ha presente Quetzalcoatl? Roba del genere. mt
Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh…….. okkapito!!! U.
x Faust
Scegli tu:
^ Matos-Moctezuma, Eduardo (1986). Vida y muerte en el Templo Mayor. Fondo de Cultura Económica.
^ “Evidence May Back Human Sacrifice Claims” By Mark Stevenson
^ “Grisly Sacrifices Found in Pyramid of the Moon” By LiveScience Staff.
^ Harner, Michael (1977). “The Ecological Basis for Aztec Sacrifice”. American Ethnologist, Vol. 4 (No. 1,): 117–135. doi:10.1525/ae.1977.4.1.02a00070.
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^ [2] – “Analysis of Kaqchikel Skeletons: Iximché, Guatemala” By Stephen L. Whittington & Robert H. Tykot
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^ Díaz (op. cit.), p. 150
^ [3] Dinesh D’Souza’s article
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^ Cortés, Hernán (2005, originally published in 1523). Cartas de relación. México: Editorial Porrúa, page 26. “Y tienen otra cosa horrible y abominable y digna de ser punida que hasta hoy no habíamos visto en ninguna parte, y es que todas las veces que alguna cosa quieren pedir a sus ídolos para que más acepten su petición, toman muchas niñas y niños y aun hombre y mujeres de mayor edad, y en presencia de aquellos ídolos los abren vivos por los pechos y les sacan el corazón y las entrañas, y queman las dichas entrañas y corazones delante de los ídolos, y ofreciéndolos en sacrificio aquel humo. Esto habemos visto algunos de nosotros, y los que lo han visto dicen que es la más cruda y espantosa cosa de ver que jamás han visto”.
^ [4] – Narrative of Some Things of New Spain and of the Great City of Temestitan, México, Chapter XV, written by a Companion of Hernán Cortés, The Anonymous Conqueror.
^ [5] – Ibid., Chapter XIV
^ [6] – Ibid., Chapter XXIV
^ Hughes, Dennis D. (1991). Human Sacrifice in Ancient Greece. Routledge. ISBN 0-415-03483-3.
^ [7] DNA analysis shows that the Teotihuacan civilization brought human victims from distant towns.
^ Diego Duran, Book of the Gods and Rites, p. 227
^ Sahagún, Historia general, op. cit, p. 104)
^ Harner, Michael (1977). “The Ecological Basis for Aztec Sacrifice”. American Ethnologist, Vol. 4 (No. 1,): 117–135. doi:10.1525/ae.1977.4.1.02a00070.
^ Ortiz de Montellano, Bernard R. (1990). Aztec Medicine, Health, and Nutrition. Rutgers University Press.
^ Ortiz De Montellano, Bernard R. (1983). “Counting Skulls: Comment on the Aztec Cannibalism Theory of Harner-Harris”. American Anthropologist, New Series, Vol. 85, (No. 2): 403–406..
^ Godwin, Robert (2004). One Cosmos under God. Omega Books, 142, 154.
^ deMause, Lloyd (2002). The Emotional Life of Nations. NY: Karnac, e.g., pages 31, 312, 374, 289-90, 410.
Ciao, Anita
…mentre qualcuno continua imperterrito a fornire nuovi spunti al nostro Ospite!
Attento gentile Nicotri, questi vogliono farla smettere di scrivere sul loro conto provocandole il crampo dello scrittore!
– – – – – – – –
No del Vaticano alla proposta Onu
di depenalizzazione dell’omosessualità
http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/esteri/benedetto-xvi-27/vaticano-omosessualita/vaticano-omosessualita.html
Il buon Montale
diceva pure che la storia non e’ magistra
di niente che ci riguardi!!!!!!
Era per Controcorrente.
caro alessandro,
cosa vuoi “i poeti”…
Non credo che nemmeno il buon Montale, appurato che “davanti ” a casa sua “si era aperta una voragine”il giorno dopo vi finisse dentro visto che non lo “riguardava”..
Ho appena finito di stirare, per fortuna c’era una sola “camicia maschile”,per cui cara Sylvi ho fatto relativamente in fretta…1
Però mi piace vagabondare in questo Blog…si passa dal particolare al generale in una dialettica costante.
Così come direbbe il “bravo Galavotti che continuo a seguire con molto interesse..
Si direbbe,si passa dal nominalismo al realismo , tipici della “disputa medievale”quasi senza accorgersi…
Bravo Galavotti , continuo a seguirla con “vero” interesse !
cc
PS-caro peter ,mi vorrai scusare per l’oscurità…!
Comunque tranquillo il pezzo postato di quel tal prof, non mi fa appartenere minimamente alla ND..!
caro CC, una sperimentazione del genere che tu mi consigli ho cercato più volte di proporla anch’io nel giro delle mie amicizie.
Avevo personalmente fatto progetti “urbanistici” strutturando gli appartamentini in maniera che ognuno avesse il suo spazio privato con giardinetto accluso ed ingressi diversificati in modo tale che c’era anche la possibilità di autoescludersi dalla vita comune.
Macchè. A parlare sono tutti capaci, ma quando si tratta di passare a fatti concreti, armiamoci e… partite.
Non sono d’accordo invece nel pagare le utenze in comune: ognuno deve pagarsi le proprie, peerchè altrimenti ci sarà tendenza allo spreco. Ora al progettino aggiungerei un generatore eolico a pale verticali, utilizzerei la termica solare per l’acqua calda e il riscaldamento.
Più, altre diavolerie che dovessero venirmi in mente. Stavo progettando un generatore eolico che sfruttava l’effetto Venturi, poi è morto il mio amico che era sempre pronto a metter mano ai ferri e così ho per il momento accantonato l’idea, ma non è ancora detta l’ultima.
Cara Sylvi, o sono io che non so spiegarmi, o l’italiano non è una lingua condivisa.
Dici: “Ci sono donne che hanno sviluppato una personalità che è globale, comprende anche “il Pensiero”.
Emmenomale!
Le mie donne magiche, chi credi che siano se non donne del genere?
Capita che con me, il loro ‘Pensiero’ abbiano la possibilità ed il piacere di condividerlo e discuterlo, cosa che non succede con la maggioranza dei maschi in circolazione, almeno stando a quel che ne dicono loro, i quali piuttosto che ascoltarle preferiscono vedersi la partita di calcio in tv.
E’ questa la vera differenza tra me e il resto del loro entourage maschile.
Ma nominare le cose non e’ gia’ realismo?
A proposito delle 12 donne di Uroburo, beh, io al suo posto avrei cercato degli spiragli entro i quali infilarmi.
Se le donne parlano di certi argomenti così apertamente, significa spesso che stanno mandando dei messaggi del tipo: io sono una donna libera, puoi tentare di farmi proposte e, se sei abbastanza abile, le porte sono aperte.
Ciò che le donne cercano è innanzitutto la discrezione: certe cose si fanno ma non si deve sapere in giro, si dice il peccato ma non il peccatore, il gentiluomo gode e tace, eccetera.
Poi, anche il tipo di corteggiamento varia a seconda degli elementi in campo.
Quando devo preparare una mostra con dei nudi, ricorro sempre alle mie amiche che non mi dicono mai di no.
Proprio stasera ne ho incontrata una e glie l’ho buttata lì. Lei ha fatto finta di non raccogliere, ma il suo cervello starà già lavorando ad immaginarsi nel ruolo.
Il secondo ‘attacco’ sarà di farle dei complimenti molto abbondanti, di fare paragoni con qualche vamp della televisione, dicendo che quelle sono bellezze insipide e invece lei ha una bellezza molto personale e spiccata.
Dopodicchè lei sarà curiosa di vederla anche lei, questa bellezza che nessuno nota ed invece io le dico che c’è.
Posano per me, vedono i risultati, si gasano e poi sono loro a venirmi a chiedere di posare ancora. E’ da trent’anni che funziona così.
Per marco Tempesta:
di cosa parlano le “sue” donne?
Ieri sera stavo sperimentando il mio livello momentaneo di medianità con le carte.
Mi veniva che oggi avrei incontrato una delle mie amiche ‘ravvicinate’.
Ne ho prese in considerazione quattro, di quelle che vedo non di frequente. Le carte me ne hanno indicata una in particolare, con la quale sono stato l’ultima volta quasi tre mesi fa, insomma, una di quelle “rare”.
Probabilità di incontrarla per strada, estremamente scarsa: è successo rarissimamente in 25 anni che ci frequentiamo.
Bene, stavo venendo al giornale, quando mi si accosta un’auto ed era proprio lei, che mi ha dato il passaggio fino alla redazione, dicendo che mi aveva visto da lontato ed aveva deviato per raggiungermi.
Un caso? Certo, proprio un caso. Come tutte le volte che chiedo alle carte e, sistematicamente, ci prendo.
x Controcorrente
Chinese renew interest in U.S. property
Mon Jun 23, 2008 3:59pm EDT
http://www.reuters.com/article/GlobalRealEstate08/idUSN2325777420080623
I cinesi hanno un rinnovato interesse nel real-estate degli Stati Uniti.
In inglese…Sorry!
Ciao. Anita
Grande Marchionne a proposito della crisi dell’auto..
dice oggi su Repubblica
..E’ inutile produrre se non si riesce a vendere”.
Che Marchionne sia un bravo manager ,credo che pochi lo possano mettere in discussione ,visto i brillanti risultati ottenuti.
Da oggi però lo “possiamo iscrivere di diritto anche tra i grandi Filosofi della storia o Storici della filosofia , fate voi!
cc
Ps- L’unico a non accorgersi di questo sembra solo più il più Garnde statista della Storia recente, che tra una barzelletta e l’altra ,si ricorda però ,se può, di metterla in quel posto ai “concorrenti”
Cara Anita,
comincia pure a mettere una “lampada rossa ” davanti a casa.
Così per un pò li freghi,penseranno : “Già venduta!.
cc
Lo dicevo che qualcuno lo aveva già detto!
::::::::::::::::::::::::::::::::::::
DA UNA CONFERENZA DEL 1935 TENUTA A FILADELFIA DA G, SALVEMINI
“Si può essere liberali convinti eppure non sentirsi obbligati a considerare sacrosanta ogni istituzione libera e democratica. Quando furono create, le istituzioni democratiche si basavano sull’assunto che gli elettori avrebbero scelto come rappresentanti i migliori fra di loro, e che coloro che fossero stati eletti avrebbero fatto leggi e controllato l’operato dell’esecutivo nell’interesse della comunità. L’esperienza ha dimostrato che gli elettori raramente scelgono i migliori. Di fatto, essi scelgono normalmente i mediocri, a volte scelgono perfino i peggiori individui della comunità.”
Quale una delle possibili cause secondo Salvemini ?
“Un secolo fa quando la libertà di stampa era ovunque una delle principali rivendicazioni dei liberali, qualsiasi gruppo di uomini dotati di talento e di una modesta somma di denaro poteva fondare un giornale e acquisire un’influenza nel paese proporzionale all’ingegno messo in campo. Era un periodo di libera concorrenza tra giornali quotidiani di piccole dimensioni. Ma negli ultimi cinquant’anni la stampa quotidiana è diventata una grande impresa capitalistica che richiede milioni di dollari per essere realizzata. Chiunque abbia i milioni necessari è quindi nella condizioni di inondare ogni giorno il Paese di tonnellate di carta stampata, anche se il suo genio consiste unicamente nello scoprire a quale genere di delitti o a quale tipo di gambe femminili sia più sensibile la parte meno istruita della popolazione. […] L’editore di uno di questi giornali può avvelenare la mente di un’intera nazione con articoli menzogneri o sopprimendo notizie. E’ un despota, che non deve rispondere a nessuno per il modo in cui esercita la sua autorità; ha la libertà senza responsabilità.”
“La stampa” (oggi potremmo agevolmente leggere tv, radio, cavo, satellite, gestori di motori di ricerca e aggregatori) “è ora una dittatura unica nel suo genere. Piantata nel mezzo delle libere istituzioni, le turba insidiosamente e le corrompe. La divisione dei poteri su cui in origine il governo libero è scomparsa, e il quarto stato, la grande stampa quotidiana, avendo sopraffatto tutti gli altri poteri – l’esecutivo, il legislativo e il giudiziario -, regna sovrana al loro posto.
L’onnipotenza della stampa è forse la malattia più pericolosa che affligga le libere istituzioni. Se la stampa quotidiana non fosse così corrotta e stupida (probabilmente più spesso stupida che corrotta), perfino il sistema della caccia al voto non funzionerebbe così male; e i deputati orientati da una stampa intelligente e onesta riuscirebbero a fare una figura migliore:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
La ORIGINARIA E DEMOCRATICA divisione dei poteri su cui SI BASA ED HA origine il governo libero:
l’esecutivo, il legislativo e il giudiziario -,è scomparsa, il quarto stato(potere), HA GIÀ sopraffatto tutti gli altri poteri – E regna sovrano al loro posto.
“La democrazia agita le masse, dirige i suoi partiti nella lotta politica; nasce, cresce, s’indebolisce, si ammala, corre il rischio di morire, o addirittura muore, come farebbe una persona in carne e ossa”.
Meditiamo, gente, mediatiamo; ma dopo rimbocchiamoci le maniche (se non vogliamo aspettarci il peggio).
L.
… grazie x linformazione, nel tuo breve elenco non vedo il mio nome… sei sicura cche sono archeologi o romanzieri?¿? x esempio il nome di Padre de las Casas, non ccè…lui ha conosciuto queste civilta (… e non tribu..come dici tu) precolombine (e non precolombiane, è simile ma non uguale..) almeno fu il primo a raccontare di questi popoli e della scoperta dAmerica… mai sentito parlare di cannibalismo… forse ha scritto una versione x Hollywood, che non ho letto!!! ciao cara!!
Faust
caro cc,
è dalla metà degli anni ’80 che non compro Fiat, da quando la portiera della mia Tipo di 8000Km, aprendola , mi cascò , fortunatamente non sui piedi,il finestrino andò in mille pezzi e nel portabagagli, sotto il tappetino trovai qualche chilo di bulloni e altra mercanzia dimenticata dagli operai!
Forse Marchionne ora meriterebbe più fiducia, chissà!
Stirare UNA camicia tu lo consideri stirare “un po’ di roba”?
Comunque complimenti; lasciamo perdere mio marito, ma nemmeno mio figlio, che ho cresciuto faccendino e con “nessi” ben chiari,si cimenta con le camicie.
Di Galavotti non perdo una puntata, è chiaro, esauriente e conciso.Molto interessante.
Sylvi
Cara Sylvi,
ho detto che c’era una sola “camicia”maschile,e poi tutto il resto.
Ma in termini di tempo come ben saprai, l’oggetto del lavoro è fondamentale.
Asgiugamani,federe,lenzuola,fazzoletti sono figure piane semplici ,elementari direbbe Platone,ma la camicia maschile è già una proezione con mille sfaccettature dure da “capire”.
Per questo anche Marchionne ama (forse) portare maglioncini!
cc
Dunque, dunque resta quindi inteso ed assodato che:
1. gli amerindi dell’America del Nord (a nord del Rio Grande) sono morti solo di malattia
2. i rapporti con i bianchi, abitualmente cordiali, hanno qualche volta dato origine a guerre condotte cavallerescamente com’è sempre stato uso abituale dei bianchi. A Wounded Knee (ed in centinaia di altre località similari) pochi pellirosse ubriachi, rinnegati da tutte le loro tribù, hanno proditoriamente massacrato dei pacifici coloni bianchi di nulla colpevoli
3. nessuno ma mai confinato i pellirosse nelle riserve. Quando veniva loro donato un territorio si trattava abitualmente dei territori più belli, fertili e salubri del Nuovo Mondo da cui comunque essi potevano entrare ed uscire a loro piacimento
4. in qaggiunta ai prodotti di quei paradisi, viveri e rifornimenti venivano dati gratuitamente ed in grandissima quantità: gli amerindi erano e sono il popolo più sano della terra.
5. nessuno ha mai fornito bevande tossiche agli amerindi. Quando li si invitava ad un brindisi lo si faceva SOLO usando champagne di marca, ma solo in modicissime quantità.
6. la vita media degli amerindi supera il secolo perché non soffrono alcuna malattia
7. nessuno ha mai imposto conversioni religiose agli amerindi
8. nessuno ha mai sottratto agli amerindi i loro bambini perché venissero allevato con altri usi, costumi e religioni
9. essi sono felicissimi dei loro rapporti con i bianchi, che li amano teneramente
10. siccome le guerre indiane (finite nel 1890) ed il loro seguito di massacri e programmati genocidi, sono durate fino agli anni Trenta se ne deduce, giusta i messaggi della pregevole signora Anita, che gli Usaegetta sono diventati uno stato indipendente solo dopo quella data.
Letto, firmato e sottoscritto
L’accademia nazionale degli storici usaegetta
Per Pino Nicotri
Anch’io posso leggere i messaggi del blog precedente solo fino al n. 659. U.
caro alessandro,
a proposito di nominare le cose vediamo se riesco a farmi comprendere .
Un noto “barzellettiere dell’800 un giorno disse quasi per scherzo:
Quando c’è un un profitto proporzionato, il capitale diventa coraggioso. Garantitegli il 10% e lo si può impiegare dappertutto,il venti % e diventa vivace;il cinquanta e diventa temerario,il 100%e si mette sotto i piedi tutte le leggi del mondo;dategli il 300%e non cisarà più nessun crimine che esso non arrischi,anche pena la forca.
Ora questa divagazione,forse magari serve a capire, ovvero cose , nomi e conseguenze.
C’entra qualcosa con la poesia!
Si, a ben gurdare .
Personalmente mi sono sempre piaciuti i poeti che si sono occupati delle conseguenze di tutti questo.
Ma il capitale è un’oggetto poetico?
cc
x Uroburo
Io non mai detto le stupidaggini che ha scritto lei.
Le Malattie hanno decimato gli abitanti di mesomerica dopo l’arrivo degli spagnoli.
Nel nord america il vaiolo era presente nei vari fort ed accampamenti, si sparse piu’ virulente tra i nativi perche’ non erano mai stati esposti.
La storia delle due coperte ed il fazzoletto infetti sono per sentito dire, Fort Pitt era infetto.
Non ho mai negato gli eccidi, infatti proprio dove vivo io furono decimati i Narragansett Indians.
Se lei cerca di farmi passare per stupida, non c’e riuscito.
Grazie, Anita
x Pino
io leggo fino al 661.
Sylvi
Cara Anita,
comincia pure a mettere una “lampada rossa ” davanti a casa.
Così per un pò li freghi,penseranno : “Già venduta!.
cc
“Già venduta!. ¿¿cosa?¿ aaahh!! casa!!
… anche in Cina mettono le lanterne rosse fuori casa, specialmente cchi lavora in casa… lho visto in molti films, non so se anche ad Amsterdam… di gringolandia non sapevo…?¿? Anita non è in vendita, cche io sappia… ciao caro, scherzo, oggi sono in vena di prendere in giro anche matusalemme!!!
Faust
x Faust
Caro Faust,
Padre de las Casas era un monaco della repubblica domenicana.
I sacrifici umani degli aztechi sono di pubblico knowledge.
Ho visto i luoghi, ci sono musei, libri, teschi ed ossa che stanno ancora ritrovando negli scavi.
Se lo vuoi negare….fallo pure.
La civilizzazione azteca non era l’unica.
Anita
x Pino
Io leggo fino al 601
“pippo { 01.12.08 alle 17:30 }
ciao dal mondo della disney…:-( ”
Solo due dei miei messaggi sono spariti, forse perche’ c’erano due URLs.
Anita
Copio e incollo di brutto..
A proposito di maghi e poeti
Martin Gardner
The Whys of a Philosophical Scrivener
Nessuno scrittore moderno ha vissuto un’esperienza di meraviglia ontologica profonda quanto quella di Gilbert Chesterton, condensata nel suo rifiuto di dare per scontato alcunché e del fatto di vedere tutto, anche le cose più comuni, come qualcosa di inaspettato e immeritato.
Nel suo The Man Who Was Thursday un poeta anarchico sostiene che l’ordine è noioso, mentre il disordine è l’anima della poesia. Perché i viaggiatori delle metropolitane londinesi sono sempre così tristi e stanchi? «Perché sanno che il treno va nella direzione giusta… sanno che la stazione dopo Sloane Square è Victoria e non può essere altro che Victoria. Oh, selvaggia felicità, oh occhi fulgenti come stelle, oh anime ritrovantisi in seno all’Eden, se solo quella stazione fosse imprevedibilmente Baker Street!» «Voi mancate di poesia!», replica il poeta Gabriel Syme. «A noi pare un avvenimento epico che con una rozza freccia un uomo colpisca da lontano un uccello, ma non è altrettanto degno di leggenda l’uomo che con un rozzo motore raggiunge una meta lontana? Il caos è stupido, nel caos il treno potrebbe veramente andare dovunque, a Baker Street o a Baghdad. Ma l’uomo è un mago, e la sua magia è che dice Victoria e, meraviglia! il treno si ferma a Victoria!».
Caro Controcorrente,
sì qualcosina hai sbagliato.
Non mi risulta che l’oggetto del contendere tra i boeri e gli inglesi sia mai stata lo stato o la sorte dei negri dei quali non è mai importato nulla a nessuno. Alla fine dell’Ottocento gli abitanti originari di qualunque stato o continente extraeuropeo si trattavano solo con la frusta ed il fucile. Poi c’era gente come i crucchi che, sistemate le cose, aprivano scuole, strade e ferrovie ed altri che invece non l’hanno mai fatto. I crucchi erano in buona fede convinti del “fardello dell’uomo bianco”, cioè del dovere di civilizzare gli indigeni; e l’hanno fatto veramente nel brevissimo periodo del loro colonialismo. Ma sono stati gli unici.
Per il resto hai scritto tutto giusto.
Potrei aggiungerci che i boeri, dopo aver perduto alcune importanti battaglie campali, si sono resi conto che dovevano cambiare sistema ed hanno messo in atto una sorta di guerriglia fatta di continui colpi di mano contro le linee di rifornimento inglesi. Questi hanno reagito deportando tutta la popolazione boera in campi di concentramento che erano dei veri e propri lazzaretti.
La guerra è finita quando gli inglesi si sono resi conto che vincerla completamene avrebbe avuto costi altissimi ed hanno accettato di spartire il potere coni boeri, come venne poi fatto. Tanto che Botha, il più abile dei generali boeri, dopo essere stato il capo dell’Unione Sudafricana, divenne il capo dello Stato Maggiore Imperiale durante la I GM, solo qualche anno dopo.
Un saluto U.
Se lei cerca di farmi passare per stupida, non c’e riuscito. Grazie, Anita
———————————–
Più che stupida furba ……. U.
Caro Peter,
sono d’accordo con lei: le argomentazioni del “prof. Possenti” sono improponibili anche se alcune (limitatissime) sono probabilmente corrette. U.