LIBERTA’ E SOLIDARIETA’ PER MUNTAZER AL-ZAIDI
LIBERTA’ E SOLIDARIETA’ PER MUNTAZER AL-ZAIDI
Noi giornalisti italiani
Chiediamo
la LIBERTA’ SUBITO per il giornalista iracheno Muntazer al-Zaidi, imprigionato per aver lanciato le sue scarpe contro il presidente americano uscente George W. Bush durante una conferenza stampa a Bagdad il 15 dicembre scorso nella quale annunciava che ”la guerra in Iraq non è finita”.Normalmente non lanciamo scarpe durante le conferenza stampa, ma pensiamo che chi da cinque anni e mezzo è sotto le bombe ha forse qualche ragione per reagire in quel modo.Condanniamo
le percosse subite in cella dal collega Muntazer Al-Zaidi denunciate dal fratello Dargham che ha riferito alla Bbc che il giornalista è stato malmenato dalla polizia irachena e americana, riportando la frattura di alcune costole e di una mano.Che il collega sia sciita o sunnita appare solo una pessima scusa per far accreditare la linea (specie in Italia) che Muntazer Al-Zaidi non sia un giornalista obiettivo. L’episodio e la carcerazione raccontano le tensioni, i ricatti, i pericoli vissuti tutti i giorni dagli iracheni e dai giornalisti di quel paese.NEL RIBADIRE LA NOSTRA PIU’ FERMA CONDANNA OFFRIAMO LA NOSTRA SOLIDARIETA’ CHIEDENDO
LIBERTA’ SUBITO PER MUNTAZER AL-ZAIDIAlessandra FavaDavide GiannettiFabio GibellinoMario MolinariPino Nicotrihttp://salsa.democracyinaction.org/o/424/signUp.jsp?key=3909
Ieri il presidente della Camera aveva parlato del “silenzio della Chiesa”
Oggi la reazione della Santa Sede: “Parole che sorprendono e amareggiano”
Leggi razziali, Vaticano contro Fini
“Il suo è meschino opportunismo”
La replica da Montecitorio: “Opportunismo sarebbe far finta di nulla”
Leggi razziali, Vaticano contro Fini “Il suo è meschino opportunismo”
CITTA’ DEL VATICANO – Ieri, la presa di posizione di Gianfranco Fini – “le leggi razziali furono un’infamia, e la Chiesa non si oppose” – aveva fatto discutere il mondo politico. Oggi, contro le parole del presidente della Camera interviene, con forza, anche l’organo di stampa della Santa Sede. Secondo l’Osservatore romano quelle parole, pronunciate dal numero uno di Montecitorio, “sorprendono e amareggiano”. E dimostrerebbero anche “approssimazione storica e meschino opportunismo politico”. Ma a stretto giro, in ambienti della presidenza della Camera si fa notare che “opportunismo sarebbe stato far finta di nulla di fronte a una questione storica più volte discussa in ambienti vaticani”.
E’ severo il giudizio di Oltretevere. Espresso in un breve articolo sulle leggi razziali del 1938, intitolato laconicamente “A proposito delle dichiarazioni di Gianfranco Fini”. “Di certo – rileva nel testo il giornale vaticano – sorprende e amareggia il fatto che uno degli eredi politici del fascismo, che dell’infamia delle leggi razziali fu unico responsabile e dal quale pure da tempo egli vuole lodevolmente prendere le distanze, chiami ora in causa la Chiesa cattolica”.
L’articolo si apre con la constatazione che “ha suscitato stupore e molte polemiche il discorso pronunciato ieri dal presidente della Camera dei deputati italiana, Gianfranco Fini, in occasione di un convegno per il settantesimo anniversario dell’introduzione delle leggi razziali in Italia”. E prosegue con un’affermazione: “Non è vero che la Chiesa italiana non si oppose alle leggi razziali del 1938″, come “ha puntualizzato subito Radio Vaticana, intervistando due autorevoli contemporaneisti che hanno dedicato importanti studi al periodo in questione: Francesco Malgeri, dell’universitá di Roma La Sapienza, e Andrea Riccardi, dell’università di Roma Tre”.
“Fini ‘scivola’ su leggi razziali e Chiesa'”, ha titolato invece il sito in rete di Avvenire, il giornale della conferenza episcopale italiana.
Ieri, nel difendere le sue parole, Fini aveva fatto notare come il suo ragionamento fosse “quasi banale”. E nello stesso tempo, ben piantato nella realtà storica: “Mi sono documentato e ho fatto riferimento a un documento del Vaticano del 2000 sulla Chiesa e gli errori del passato”.
Cara Silvy,
non vada da nessuna parte le posto il link dell’articolo in calce a questo messaggio. Ovviamente su una sola riga.
A mio modo di vedere le sue critiche alla sinistra (che critico anch’io, per carità) aprono degli enormi spazi alla destra e la collocano in una posizione di destra. Questo è il mio parere, non se la prenda; al limite vale solo per me. Naturalmente le faccio credito di aver miglior gusto del Banana, sulla cui repellenza non ho nulla da aggiungere. E’ un altro regalo della scuola milanese all’Ittaglia che se lo prende a garganella dopo gli altri (il Truce, il Crassi, il Buffi). Naturalmente Turati l’hanno messo nel dimenticatoio, a dimostrazione che le capitale “morale del paese” è diventata al massimo la capitale delle galere.
Il fascismo NON è stato voluto dalla maggior parte degli italiani ma dalla maggior parte della classe digggerente del paese. La differenza non è piccola in un paese come questo da sempre oggetto di abituali brogli elettorali.
La legge NON verrà applicata per la banale ragione che TUTTI i digerenti delle ASL e degli ospedali se li sono presi loro.
Ma lei non ha ragioni per porgermi l’altra guancia: non l’ho mica ingiuriata o insolentita. Ho detto quel che penso SUL PIANO POLITICO, in modo che mi sembra corretto; ma se l’avessi offesa sul piano personale le faccio subito le mie scuse. U.
http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/politica/sondaggi-demos/diamanti-democrazia/diamanti-democrazia.html
La Più Grande Depressione = Il crollo delle banche di Venezia del 1340!
Come postfazione bisognerebbe sottolineare che, anche se era veramente brutta, la Grande Depressione[1929] non è stato il più grande crollo nella storia. Infatti, uno scrittore descrive la Grande Depressione come un ” moderato e breve episodio, se paragonato al crollo bancario del 1340…”.
Questa è un’informazione veramente sensazionale: la Grande Depressione era nulla se paragonata al crollo a Venezia nel 1340.
Come può qualcosa essere stato peggio della Grande Depressione? Beh, il crollo del 1340 portò a un nuovo medioevo.
Vedi su:
http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=1416¶metro=economia
nel più grande crollo finanziario di tutti i tempi–il crollo del 1340 in Italia, che portò ad un nuovo medioevo–i prezzi immobiliari a Firenze caddero del 50% entro il 1349 quando il boom divenne un crollo.
Come si paragona ciò al periodo 2001 2007? Il prezzo delle case nella California meridionale è già sceso del 41%, la California meridionale non è caduta tanto velocemente quanto altre aree, e non siamo affatto arrivati al minimo del mercato.
Gli economisti Nouriel Roubini e Nassim Nicholas Taleb hanno avvertito di possibili carenze di cibo. E Gerald Calente, uno dei maggiori analisti degli andamenti economici futuri, dice che una ” vacanza delle banche” potrebbe implicare che non avremo accesso per un certo periodo di tempo al nostro denaro.
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Potrebbero essere esagerazioni, ma nell’incertezza, forse sarebbe meglio premunirsi. Uomo avvertito, mezzo salvato…
Naturalmente ci sono sempre quelli che ne godono.
… facciamo il nome di cchi come qualche miliardo di Umani sulla faccia della terra emersa e conosciuta. Thooo!!! un nome accaso:
Faust
Ps: Nell Inferno dei Poveri Diavoli, si stanno ssganasciando dalle risate…. Immediatamente sono iniziate feste e banchetti… hanno problemi a mangiare… aspettano di smettere di ridere, x cominciare ad addentare il primo salmone….
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Se il Presidente fosse stato ferito…ci sarebbe poco da ridere.
Un abbraccio,
Anita
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… avremmo indetto una festa cosmica…
… quel giorno e quel bellisssimo sfregio sulla faccia, schiaffo con la suola, al President off United States…. aqquel modo, sparando
scarpe… ecco larma di distruzione di “Uno” Grande momento storico…. povera ammerica!!
Muntather Al Zaidi è Un Eroe, mia cara Anita!!!
LA BARBARIE
di M. Badiale e M. Bontempelli
Il modo di produzione capitalistico ha ormai storicamente svelato la sua natura spaventosamente distruttiva su molteplici piani. Esso ha creato ricchezza economica ad un livello mai raggiunto da alcun sistema precedente. Ma la creazione capitalistica di nuova ricchezza ha dimostrato di essere, allo stesso tempo, creazione di nuove povertà, distruzione della socialità degli esseri umani, della loro sanità psichica, dell’ambiente naturale adatto alla loro vita biologica, delle risorse per il loro futuro. Esso è ormai la maledizione del genere umano, che è condannato, per creare e distribuire ricchezza secondo i rapporti di produzione capitalistici, in maniera sufficiente a mantenere un minimo di equilibrio sociale, a vivere in modo sempre più distruttivo nei confronti della natura e di se stesso[…]
Non è affatto vero che il capitalismo sia un sistema socialmente conservativo. Esso conserva ferreamente soltanto la logica della sua autoriproduzione e della conseguente gerarchizzazione classista, ma innova di continuo costumi, tecniche, rapporti sociali e condizioni ambientali[…]
L’alternativa cruciale del secolo da poco iniziato sarà quella tra un disfacimento del capitalismo prodotto dalla sua potenza distruttiva operante sulle sue stesse precondizioni antropologiche ed ecologiche, ed una fuoriuscita da esso in qualche misura socialmente promossa e controllata. Soltanto questo secondo lato dell’alternativa eviterà al genere umano una crudele ed orribile regressione. Perché questa alternativa possa darsi è necessario che si costituisca una soggettività operante in tale direzione. Vi sono almeno quattro condizioni necessarie perché una tale soggettività possa nascere. La prima è una decisa e totale rottura, da parte di chi mira a costruirla, con l’intero ceto politico che gestisce le istituzioni pubbliche, senza più alcuna contiguità con nessuna delle sue articolazioni. Il ruolo che tale ceto svolge è infatti quello di far accettare alle masse popolari la situazione di lento depauperamento imposta dal sistema socioeconomico vigente, e di rendere impossibile la protesta o incanalarla in direzioni che non mettano in questione i presupposti del sistema. Perciò le contrapposizioni interne al ceto politico non hanno più nessuno spessore politico o ideologico, e sono semplici scontri sulla distribuzione di posti e prebende fra gang contrapposte. E’ quindi corretta la caratterizzazione del ceto politico come Casta.
Il fatto che esso non decida nulla per quanto riguarda gli aspetti fondamentali della dinamica sociale non significa che il suo ruolo sia irrilevante: è infatti l’ingranaggio che deve mantenere nella passività masse sempre più impoverite sia sul piano materiale sia su quello culturale[…]
Mi sa che però se tempesta ha un bell’uliveto, pensi anche a farsi un ricco orto
—–
caro G.V., nè uliveto nè orto. Ho solo un vaso di fiori con dei magnifici fiorellini multicolori che fioriscono continuamente per tutta l’estate e durano un solo giorno.
Però ho un cognato nel Lazio che ha sia uliveto che orto, entrambi biologici e il prossimo anno dovrei trasferirmi in quei paraggi. Mi darò anch’io all’agricoltura!
x Vox
il capitalismo è autodistruttivo solo se portato agli estremi.
Senza un meccanismo di leggi che lo irreggimentino, il capitalismo è l’evoluzione del baratto e, come il respiro di Brahma, disintegrandosi rigenera il baratto, che si evolverà ancora nel capitalismo, e così via.
Se si riesce invece ad addomesticarlo individuando i limiti etici a cui assoggettarlo, il capitalismo resta la maniera più naturale ed efficace di gestione della forza produttiva.
Mantenere masse impoverite è un veleno per il capitalismo il quale, per esistere, ha bisogno di masse di consumatori.
Le masse impoverite, derivanti da una forbice che si allarga a dismisura, diventano per i capitalisti delle bombe pronte ad esplodere. Far giungere la forbice ad un’apertura critica, è un rischio che paga a breve o brevissimo termine. A lungo termine, per il capitalismo e quindi per il capitalista, è un danno assoluto.
Oooohhhhhhh mio buon marco tempesta,
ma un capitalismo “addomesticato” si chiama socialdemocrazia o social..mo o comunismo o comunque in altro modo. Proprio giusta l’originaria tesi marxiana.
Suvvia …. U.
54Faust x Anita { 17.12.08 alle 18:56 }
Naturalmente ci sono sempre quelli che ne godono.
… facciamo un nome accaso… il nome di cchi come qualche miliardo di Umani sulla faccia della terra emersa e conosciuta. Thooo!!! un nome accaso: Faust e i suoi cuggini. Nell Inferno dei Poveri Diavoli, si stanno ssganasciandolando dalle risate…. Immediatamente saputa la notizia, sono iniziate feste e banchetti… hanno problemi a mangiare… aspettano di smettere di ridere, x cominciare ad addentare il primo salmone con caviale indovena….
Se il Presidente fosse stato ferito…ci sarebbe poco da ridere.
Un abbraccio,
Anita
….Immagina !!!
… avremmo indetto una festa cosmica…
… quel giorno del lancio di due belle suole 44magnum, con suola di Puro Cuoio irakeno, sara ricordato come la Giornata dell Eroe Conosciuto … e quel bellisssimo sfregio sulla faccia, schiaffo con la suola, ( x un arabo, è il massimo dello sfregio…) al President off United States off America…. mica acqua fritta… aqquel modo, sparando scarpe… ecco lArma di distruzione di “Uno” e di conseguenza colpisce la massa… ma x farla felice…Il mondo degli Umani è in festa.. è Grande momento storico..
Muntather Al Zaidi è Un Eroe, mia cara Anita!!!
Faust
per marco tempesta
Sono invece d’accordo con il messaggio 57. E’ così almeno fino a che c’è trippa per gatti. Poi il capitalismo è solo il più raffinato, perverso e potente dei sistemi repressivi. U.
Potenza di facebook: stamattina ho trovato una richiesta di contatto da un vecchio compagno di scuola che avevo perso di vista 40 anni fa e mai riuscito a rintracciare, nonostante tutti i tentativi. Si è iscritto a facebook un mese fa, come me.
Questa è la bella, anzi bellissima notizia.
La brutta notizia è che mi sono volati i risparmi di 2 anni, nell’aiuto ‘a perdere’ ad un congiunto in gravi difficoltà economiche. La crisi colpisce anche di sponda!
Pazienza, i soldi vanno e vengono, più vanno che vengono; l’importante è che non si dia loro più peso di quel che meritano.
A Bisceglie si dice: ” affanculo la lira e chi la cura!”.
E’ un principio che ho sempre osservato.
Caro U.
Certo, perfettamente d’accordo, si chiama soc.democrazia.
O comunismo molto ma molto addomesticato, a piacere.
In quanto a sistemi repressivi invece, niente è meglio che lo statalismo comunista centralista.
Caro Uroburo,
concordo abbastanza su quanto lei scrive su John Law, che aldilà del nome, pare fosse pure omicida….
Law fu l’iniziatore di una cosa assai interessante che potremmo definire la smaterializzazione della moneta, che si è progressivamente modificata da un Valore (ovvero fondata sul credito e sul controvalore aureo) ad una sorta di atto di fede (ovvero fondata sulla parola). andriani e ruffolo parlano della trasformazione della moneta da credito a credo.
lo scollegamento del valore della moneta da un valore reale è concomitante alla finanziarizzazione dell’economia, amplificata dalla leva finanziaria, con un moltiplicatore enorme di valori ma parrebbe non di crediti.
La leva finanziaria è stata spinta dalle banche che messe in competizione tra loro hanno accettato come garanzie di somme di denaro prestate facilmente a grandi investitori dei titoli di proprietà (azioni) o di credito (obbligazioni) con un valore nominale superiore rispetto al loro valore reale.
La privatizzazione della gestione del risparmio hafavorito lo strutturarsi di grandi investitori istituzionali privatistici che hanno avuto a disposizione enormi quantità di cash da investire in attività speculative finanziarie a breve termine.
questa enorme massa di risparmio è stata mobilitata grazie per esempio alla privatizzazione dei piani di accumulo e di previdenza, dei piani assicurativi et similia.
Il cash venne investito in prodotti finanziari (azioni, obbligazioni e derivati = scommesse sul valore futuro delle suddette azioni e obbligazioni). Dato che però questi centri di raccolta del risparmio hanno possibilità migliaia di volte superiori a quelle del singolo indivisuo risparmiatore, il mercato dei prodotti finanziari è diventato un mercato a se stante che non risponde più all’economia reale, ovvero alla produzione, vendita e capitalizzazione di beni.
La scienza economica ha dimostrato (così ho letto) che in realtà il valore di azioni e obbligazioni è strettamente collegato al valore reale dei dividiendi prodotti dagli investimenti.
Lo scollegamento del valore nominale dei titoli dai profitti reali è stato un passo necessario alla finanziarizzazione dell’economia (da main street a wall street per parafrasare vari commentatori).
gli algoritmi di calcolo sono poi tali che secondo alcuni (tra cui W Buffet e Soros) le quotazioni dei titoli sottostanti prenderebbero una piega simmetricamente e sistematicamente opposta a quella dei contratti di derivazione. In altri termini: il valore della finanza derivata cresce al decrescere dei valori di obbligazioni e azioni, ovvero al decrescere della ricchezza reale prodotta (ndr: ho estremizzato un po’ il concetto …!!!)
citando ted Forstmann, Wall street Journal, 25.10.1988
“l’età della finanza attraversa oggi un periodo di sbrigliati eccessi, con rischi assunti senza alcuna proporzione con i realitici guadagni. Ogni settimana, a livelli di irresponsabilità sempre più alti, titoli per miliardi di dollari sono gravati di debiti che non hanno possibilità di essere restituiti. (….) tutto a svantaggio nel lungo termine di lavoratori, comunità, IMPRESE e INVESTITORI di MAIN STREET”
PS mi sono permesso di ripostare una cosa che avevo scritto al cambio dei post di Nicotri. spero che il blog master non se ne dispiaccia
In quanto a sistemi repressivi invece, niente è meglio che lo statalismo comunista centralista. marco tempesta
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Ma direi proprio di no, perdincibacco!
Il sistema stalinista, che è durato solo una cinquantina d’anni e poi è crollato, a dimostrazione dei suoi limiti, anche repressivi, era una repressione di vecchio stampo, da questo punto di vista come quella nazista, fatta di campi di concentramento, limitati maltrattamenti, rare uccisioni (prescindendo dalle guerre civili), una localizzazione limitata.
La repressione imperialistica tiene in scacco due continenti (le Americhe) da duecento anni, un altro (l’Asia) da un secolo e mezzo, l’Africa da mezzo secolo e l’Europa dalla fine della guerra.
Usando tutti i sistemi repressivi conosciuti: dalla TV alla strage di massa (come attualmente in Afghanistan), alla tortura per dare una lezione, all’abituale omicidio mirato degli oppositori pericolosi (sindacalisti, funzionari di partito, intellettuali di sinistra,sacerdoti vicini al popolo ecc.). U.
In quanto a sistemi repressivi invece, niente è meglio che lo statalismo comunista centralista.
A) silviolo bers culoni, alias berlus cloni
B) Sylviola Beitettoni in Bellabbarca
C) Il Mago di Bisceglie, alias il trombone solista anarchico.. se lo suona e se lo canta e se la sente…
… quali delle tre A B C???¿¿¿
Faust
x marco tempesta da parte di Faust
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… x marco tempesta … Ti riferisci al ( …. ccome pensa la ggggente, cche pensa come il silviolo… questo è quel cche conta e canta…) .. solo comunismo cche conosci… il comunismo dei ccommunisti della cortina di perro… il tuo ccommunismo, quello cche “in ogni caso”, a te non tti ppiasce… x te il communismo è solo il sovietico, cubano e cinese… Stalin, Marx, Lenin e mio cuggino Rasputin.. .. ma xcche non ci parli del comunismo romagnolo, toscano, umbro, e dei Paesi nordici e come sarebbe oggi Cuba (senza embargo criminale degli idioti gringos de m…) eppure i cubani son Eroi Comunisti, con 60 anni di embargo affamante… (lItalia ha provato, le sanzioni di guerra, solo x pochi anni… e si mangiavano i gatti ed i toponi… si vendevano le donne… e gli uomini… si vendeva un comunista x pochi danari, gli Eroi cubani, resistono e soffrono da 60 anni, ma resistono e resistono…. Hasta la Victoria!! Siempre!!! ed anche… eppure Cuba “esporta” 200mila cervelli di professionisti cooperanti cche vanno allavorare nei Paesi Amici e nei ppiu di 100 Paesi poveri del mondo x aiutare la popolazione stremata dallo sfruttamento coloniale o capitalista usuraio cche li affama, con guerre chimiche e tradizionali con laggiunta di plutonio impoverito… i Cooperanti cubani, aiutano i locali avvivere, mai ppiu oppressi e sfruttati… la cooperazione fra umani, caro marco non è contemplata dagli individualisti anarchici, e la cooperazione socialista è anche il capitolo cche ti manca nel cervello anarchico cche ti pporti appresso… ma non ppuoi dire cche sei umanista se non sei un cooperante, se non credi nel lavoro in societa cooperativista…. sei (dici tu…) individualista anarchico,,, come ppuoi dire cche sei anche di sinistra, non sso!!! Aria ai tromboni Turchetti…. Allegria… Allegria.. x esempio… secondo te altri comunismi marxisti o s….. democratici non sono possibbili… non ti vengono in mente… tu tte ne ricordi solo uno, il “ttuo ccommunismo”, cche saccoppia al ccommunismo dei ccommunisti, il ccommunismo dei giudici ccommunisti, degli agli ccommunisti di sinistra,,, ttutticcommunisti, la sinistra ittagliana ccommunista cosi abbusata del malavitoso asfaltato!!!! eppoi atte cchi ha detto cche una popolazione organizzata in gruppi s…….. (s…….. marxisti) con rregole e discipline coordinate dal governo centrale sia una catastrofe… fammi qualche esempio x esempio Faust
http://it.youtube.com/watch?v=s98dwj1Un2Y
… se vi mancava conoscere uno yuppy-zombie del capitalismo usuraio… eccoloqqqua:::::
…PP = purapazzia, pazzia allo stato brado in brodobrodoso…
…bbuona visione… la pazzia abbonda, la ficamanca…. a radiocapital.it cantano i Chicago, al vento sventola bandiera stanca…
Faust
… sto aspettando di parlare al tf. con il discjokey di questo momento… con lui parlero a una ragazza cche ho appena ascoltata e vorrei contattarla… parlero anche del blog “arruotalibera” di Pino Nicotri …. intervengono single e ognuno racconta la sua di storia… se riesco ad avere la linea, parlero di Elisabetta…. ciao, addopo… stasera nun ccio sonno… embeeh!!
Faust
CUBA:TUTTA L’AMERICA LATINA CHIEDE AGLI USA FINE EMBARGO
Con la fine dell’era Bush l’America Latina spera che Barack Obama ponga fine all’embargo contro Cuba dopo 46 anni. E’ quanto hanno chiesto i 33 Paesi sud e centro-americani riuniti in Brasile in una dichirazione congiunta al termine di due giorni di summit. In particolare nel testo approvato si chiede “l’immediata” cancellazione delle ulteriori misure adottate negli ultime 5 anni da George W. Bush e il rispetto delle “17 risoluzioni a favore di Cuba approvate dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite”.
Da AZ ad AZ
Grazie ad Al Zaidi per il significato del gesto, poco violento ma dissacrante come pochi, il comandante in capo che in mezzo al fior fiore delle sue guardie del corpo viene presoa scarpate come i gatti in amore che non ti lasciano dormire, troppo forte!!!! (unico appunto, la mira). Credo che lui sapesse benissimo a cosa andava incontro, ma qualche volta nella vita capita a degli uomini la possibilità di compiere piccoli gesti che poi assumono valore simbolico anche più grande di quello che gli stessi si prefiggevano. Sinceramente l’avrei fatto volentieri anch’io, nell’occasione avrei calzato le anti-infortunistiche, non con le Diadora ultraleggere da maratona
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x Sylvi
Un ringraziamento anche a Sylvi per l’equilibrata ma decisa risposta al signore che dalle sue risposte deduco confermi la sua visione della donna retrodatata di vari secoli o come dice Faust da Monte Atos.
E pensare che tutto questo pandemonio di accuse che ho visto rimbalzanti nel blog, è venuto da quattro peli del petto di un ragazzotto tagliati per accondiscendere al desiderio presumo per dei lisci contatti epidermici di una teutonica pulzella. Per amore, o anche solo per piacere, si può fare questo e altro, del resto se poi il gusto cambia o cambia la ragazza, i peli ricrescono abbastanza velocemente, dove sta il dramma!?!?!?
Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.i
X Vox
Continua a postare le cose che ritieni interessanti e mantieni ovviamente il tono che ti è più congeniale, definirlo da “giornale radio” è sicuramente più giusto di “lezione”, seppure tra virgolette, come lo avevo definito io.
Ognuno ha un modo di rapportarsi con gli altri che credo derivi, oltre che dal carattere personale, dall’ambiente in cui si è vissuto socialmente e politicamente operato, la fabbrica, lo sport, il volontariato, portano a conoscere le persone nella loro interezza dagli ideali, al fatto che a uno puzzano i piedi, questo diviene poi un’abitudine che ti porti dietro anche in altri ambiti. Per me parlare di me stesso (al di la di una punta di narcisismo) è anche un modo di dare agli altri dei parametri per interpretare nel migliore dei modi quello che con la mia modestissima cultura cerco di esprimere.
X G. Vaschi,
Forse hai confuso tra me e Tempesta, ero io che ho accennato tempo fa all’acquisto di un piccolo all’uliveto, poco più di 1000 metri una quarantina di ulivi, e ci resta (come saggiamente consigliato) un 3- 400 metri di orto e posto per qualche frutto, proprio oggi ho fatto il “compromesso” quindi ora sono proprietario terriero ….. e voi comunistacci girate alla larga, quella e tutta roba mia comprese le cicale che cantano, l’assiolo che sibila ed anche il sole che vi tramonta…. .
Mazzarò
Per i miei amici liberali:
L’ironia e’ che il lancia-scarpe getto’ le sue scarpe all’ uomo che gli ha reso possibile di lanciare la sua scarpa/e, senza paura della morte!
La folla protesta e sono in grado di assemblarsi senza timore di essere fucilati da parte della Guardia Repubblicana di Saddam.
Grazie allo stesso uomo, George W. Bush!
Bye, Anita
x TUTTI
E’ IN RTE IL NUOVO ARGOMENTO.
BUONA LETTURA.
pino nicotri
caro pino, qui è come un’autostrada. ho visto sfrecciare decine di mail. caspita. bisogna che apra un sito mio anch’io. a parte le facezie. la questione della petizione per la libertà dell’iracheno serve se riusciamo a mettere insieme un tot di firme e poi mandarle all’ambasciata in Italia
Ambasciata Iraq Roma: Via Camilluccia, 355. Tel. 063014452
e all’associazione dei giornalisti iracheni che ti trovo a breve o altri che ci vengano in mente.
tra i firmatari aggiungere david gianetti
c’è anche Luisa Espanet
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