L’egoismo della Chiesa aggrava l’anomalia e la crisi dell’Italia. L’incredibile protesta contro la proposta di non lasciar più condannare – spesso alla galera e anche a morte – gli omosessuali nel mondo intero

Pur nella quasi omogeneità della disastrosa crisi finanziaria dell’intero mondo industrializzato, e dell’Occidente in particolare, la cronaca degli avvenimenti ci mostra l’anomalia del caso Italia in molti campi.
La Grecia ha reagito all’uccisione di un dimostrante per mano della polizia in modi purtroppo per noi incredibili. Non solo il poliziotto colpevole è stato arrestato anziché difeso con le solite litanie di rito e contro accuse che da noi si sprecano, ma le proteste sono dilagate fino alla dichiarazione dello sciopero generale. Nel Paese dei guelfi e ghibellini queste sono invece occasioni di eterno rimpallo e di spirale di accuse e capziosità reciproche, spaccare il capello in quattro per dilaniarsi come opinione pubblica è uno dei nostri mali.
Da noi a minacciare di scendere in piazza è la Chiesa: per protesta contro il taglio di parte della greppia di cui abusa nelle nostre tasche, per l’esattezza contro il taglio dei finanziamenti alla scuola privata, cioè di fatto cattolica, finanziamenti che oltretutto sono illegali perché incostituzionali. E’ bastato che si spargesse la voce che il buon Tremonti aveva ottenuto anche dalla ottima Gelmini tagli di oltre 100 milioni di euro alle private che dalla emanazione dello Stato estero Vaticano chiamata Conferenza episcopale italiana è partita la bordata di minacce. Lo stesso clero e gli stessi baciapile che tanto hanno criticato le proteste degli studenti contro i taglia alla scuola pubblica della riforma Gelmini hanno minacciato di protestare e far protestare i “loro” studenti e tirapiedi contro i tagli agli illegali finanziamenti alle loro scuole! Della serie “Quando la faccia è come il culo”. Con tutto il rispetto dovuto anche a quest’ultimo. Da notare anche che lo Stato italiano, cioè le nostre tasse, continuano comunque a pagare nelle sue scuole, cioè in quelle statali, le decine di migliaia di insegnanti di religione, nominati dai prefetti dello Stato estero chiamato Vaticano noti come vescovi. Il papato è da sempre abituato alla botte piena e alla moglie ubriaca, e continua a pretendere tutto ciò a nostre spese. Il problema però non è tanto questo, quanto un altro: l’Italia come capacità scientifiche e numero di ricercatori è molto indietro rispetto gli altri Paesi civili, e se si vuole uscire anche dalla crisi economica forse epocale che ci sta attanagliando non c’è altra strada che investire nella scienza, nella ricerca, nella cultura scientifica, nella tecnologia, per sperare di riuscire a rimodellare l’economia italiana in modo meno antiquato e più produttivo. Ma se una scuola statale insegna da una parte materie scientifiche come la matematica e la fisica, e dall’altra il pensiero da sempre antiscientifico tipico della religione cattolica, allora si perde credibilità di fronte agli studenti per il semplice motivo che si semina confusione nelle loro teste. Gli si inculca di fatto il principio che la religione – e nel nostro caso di fatto solo quella cattolica, perché di fatto solo di questa parlano e “insegnano” i professori di religione, non a caso nominati dai vescovi cattolici e non da rabbini o atei – sia a tutti i livelli importante tanto quanto la scienza. Purtroppo però è dimostrato che solo la scienza ci solleva dalla miseria, dalla fame e dalle malattie, dall’ignoranza e dagli odi “confessionali”, non le preghiere o il blablablà dei pontefici. Tant’è che le recenti statistiche ci dicono che la gente alla fame nel mondo assomma ormai a un miliardo di esseri umani, nonostante Wojtyla avesse più volte tuonato “affida il mondo alla vergine Maria”, compreso il mondo che della religione e cultura dei Wojtyla non ne vuole sapere. E l’Italia rischia di sprofondare ancora di più nonostante le assicurazioni di Ratzinger quando ricevuto – purtroppo – al Quirinale sproloquia di particolari benedizioni alla diletta Italia.
Ma il peggio di sé lo Stato del Vaticano lo ha dato protestando all’Onu contro la proposta francese di abolire in tutto il mondo il reato di omosessualità. Qui siamo semplicemente nel campo dell’infamia, non più “solo” in quello dell’ipocrisia e dell’egoismo antievangelico come nel caso dell’attacco contro i tagli ai contributi incostituzionali alle scuola confessionali. Nel mondo infatti non sono pochi gli stati dove l’omosessualità è punita con la morte, per esempio con l’impiccagione in certi Paesi islamici, e abbondano quelli dove è punita con anni di galera, oltre che col marchio di infamia e l’impossibilità di trovare lavoro in particolare negli uffici pubblici. Ma alla Chiesa, che troppo spesso usa il vangelo a mo’ di rotolo di carta igienica, della sorte di questi figli di Dio non frega assolutamente nulla. Sulla base di discorsi e capziosità decisamente demenziali, ghiottamente fatte proprie dai ghiotti coprofaghi noti come atei devoti, lo Stato della Chiesa se n’è uscita con questo duro attacco all’Onu.
Silenzio sulla tragedia mediorientale, ma strepito contro i “finocchi”. I quali vengono chiamati così perché, è bene saperlo, quando l’orribile tribunale della Chiesa chiamato Inquisizione li mandava al rogo bruciava con i loro corpi anche cumuli di finocchi veri per evitare che le delicate narici del clero e del popolino che assisteva a quella pena di morte fossero troppo disturbate dal lezzo di carne umana bruciata. Il lato ridicolo, o tragico, di questa faccenda è che la Chiesa ha avuto non pochi papi omosessuali, perfino morti mentre facevano sesso con il paggio di turno. Che Ratzinger sia o no un gay anche dal punto di vista pratico sono solo affari suoi, ma che lo sia come struttura della sua persona è evidente a chiunque non sia cieco, il suo modo di vestire, parlare e gesticolare è un outing estetico da manuale.
L’arretratezza dell’Italia la si ricava infine anche dalla vicenda dell’arresto del governatore dell’Illinois, Rod Blagojevich. Altro che lo sdegno di Berlusconi&c o di Uòlter&C per qualche intercettazione telefonica più o meno pecoreccia o comunque invasiva della privacy! Negli Usa Blagojevich è stato arrestato grazie alle intercettazioni. Come sappiamo, è finito in manette con l’accusa di corruzione e frode perché pare proprio volesse vendere il “posto” di senatore lasciato vacante da Barack Obama una volta eletto presidente degli Stati Uniti. Gli investigatori a quanto pare sono stati autorizzati da un magistrato a registrare segretamente alcune sue telefonate. Con lui è stato arrestato anche il suo capo di gabinetto, John Harris. Insomma, è come dire che sono finiti in galera il capo di Stato e il capo del governo dell’Illinois.
Da notare che il primo cittadino di quello Stato degli Usa è stato investigato in silenzio per ben tre anni, durante i quali sono state passate al setaccio tutte le nomine e tutte le assunzioni fatte dal governatore durante il suo mandato. Altro che Clemente Mastella o la tribolata indagine “Why not” del volenteroso De Magistris…. Il tutto senza lo strepito e il prolungato attacco berlusconiano alla magistratura cui assistiamo da anni in Italia solo perché sono finiti in manette personaggini come Cesare Previti e sotto la lente della giustizia vari boss della politica e loro mallevadori della malavita.

744 commenti
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  1. Linosse
    Linosse says:

    X Vox 391,393
    “Articolo 21: mille morti sul lavoro dall’inizio dell’anno
    1.000 morti
    1.000.444 infortuni
    25.011 invalidi ”
    Tutte persone già formate e con la loro esistenza ben definita
    E il pastore tedesco come si pronuncia su questi drammi?;già ,già stendiamo un pietoso velo(così si gioca a nascondino)
    Saluti
    L.

  2. Anita
    Anita says:

    x 399

    Per ora Rod Blagojevich, il governatore dell’Illinois non e’ stato arrestato.
    Fresco come una rosa va in ufficio tutti i giorni.
    Temono che canti come un fringuellino.
    Di arresto non se ne parla neanche.
    Chiedono la dimissione e forse impeachment, ma le investigazioni devono continuare, la faccenda e’ troppo seria.

  3. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Non c’è blog esente da qualche difettuccio, chi più chi meno. E comunque ti ripeto: visto che hai fatto il copai e incolla, rifallo con una e-mail per me che provvedo.
    Un abbraccione.
    pino

  4. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Mi giunge stamattina in redazione un volantino di Forza Italia, che recita:
    Solo negli ultimi mesi Vendola e il suo Governo hanno buttato al vento:
    2,5 milioni di euro per la campagna di comunicazione contro lo spreco acqua, togliendoli ai fondi destinati alle grandi opere contro l’emergenza idrica.
    1,6 milioni di euro per missioni e comunicazione servizi sociali togliendoli ai fondi destinati ad interventi di sostegno e assistenza sociale
    6 milioni di euro per le Notti Bianche togliendoli ai fondi europei destinati a nuove infrastrutture o valorizzazione di strutture turistiche esistenti
    1,5 milioni di euro per comunicazioni istituzionali, togliendoli dal bilancio autonomo della Regione Puglia per il 2008
    In totale, 11,6 milioni di euro investiti in pubblicità invece che in opere.
    Nel frattempo, ha aumentato
    1 cent a m3 sul metano
    3,5 euro a tonn. sui rifiuti
    0,5% irpef
    1% irap
    2,5 cent/litro sulla benzina
    ————
    No comment

  5. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Mah, a proposito del blog che ha un sano appetito: a parte l’uso di termini indigesti, verso il quale il blog ha un netto e riconosciuto rifiuto, a me è capitato che sono scomparsi post dei quali magari poi mi sarei pentito di aver inviato, forse perchè troppo polemici, forse perchè troppo sintetici e quindi facili all’errore di interpretazione. Insomma, come una specie di supervisore occulto che dica: “No, questo non va bene, ti danneggia, quindi nisba”.
    Peccato che non mi intenda di HTML, altrimenti basterebbe fare un clic col tasto destro, andare a guardare dov’è il file infetto e tentare di risalire al ‘redirect’, ovvero al programmino DOS che dice:
    IF Soc.smo, soc.sta, soc…….
    THEN delete
    che poi è ciò che accade.

  6. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Io scrivo direttamente e, quando la facenda è complicata, seleziono e copio prima di inviare. Se il blog rifiuta il post, innanzitutto resetto cliccando sulle due freccette contrapposte (refresh), poi reincollo variano un minimo nel testo o nella punteggiatura in modo che il post non venga letto come già inviato. Di solito funziona. A volte non funziona se l’invio è contemporaneo ad un altro invio di altre persone. Comunque al secondo tentativo va bene. Se proprio lo rifiuta, il chè mi è già capitato, allora significa che il Fato non vuole che il post venga inviato e, si sa, noi spiritisti siamo piuttosto attenti a certi segnali…!

  7. marco tempesta
    marco tempesta says:

    xU.
    bisogna fare attenzione a che il messaggio inviato non contenga le parole incriminate, che sono tutte le varianti di soc…smo.
    A me il blog ieri ha rifiutato un articolo sulla soc. card.

  8. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x marco tempesta

    Ma in questo caso il Fato è aggirabile, anzi aggirabilissimo: un altro bel copincolla, ma questa volta al mio recapito privato, così che io provveda a postare ciò che il fato rifiuta. Fermo restando il fatto (stavo per dire il ….Fato, con una t) che a volte sono – e meglio erano – rifiutati anche i miei post pur comparendomi la scritta “Già inviato”.
    Buona serata
    pino

  9. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Caro Pino,
    ci pensi bene prima di creare un website piu’ elaborato.
    E’ un gran lavoro e ci deve essere un tecnico fisso.
    Non solo, e’ costoso e si finisce a prendere sponsors.
    Un blog cosi’ piccolo non troverebbe sponsors.
    Altri richiedono un contributo, volontario, ma in un angolino mettono i nomi di chi ha pagato.
    Ho amici che gestiscono forums, dopo un po’ di tempo lo lasciano in mano ad altri, pur usando lo stesso nome.
    Non so’ quale sia il problema di Uroburo.

    Il 99% dei miei post entrano bene, a volte, come ieri sera, un post non e’ passato perche’ aveva due URLs, ?, dopo un po’ e dopo averlo postato due volte e’ apparso.

    Io uso Microsoft Internet Explorer, l’unica cosa che trovo e’ che a volte il suo website non si apre, devo provare diverse volte.
    Ma va a giorni o ad orari.
    Non mi succede con altri websites o giornali.

    Saluti, Anita

  10. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Verso la fine del 2009 mi traferirò nel Lazio, come ho già detto. Stavo pensando che non sarebbe una cattiva idea mettermi a coltivare piante officinali. Devo solo trovare un farmacista complice, che collabori nel preparare intrugli miracolosi. Sto tentando di convincere intanto una mia giovane a mica a curarsi i brufoli con impacchi di cipolla da un lato del viso e di yogurt dall’altro lato. Pare infatti che cipolla e yogurt siano micidiali contro i brufoli. Però se funziona la cipolla, a maggior ragione dovrebbe funzionare l’aglio, che è più micidiale come antibiotico!
    Dovrei preparare una pomata con glicerina, spremuta di aglio e un qualche profumo e spacciargliela per chissà quale ritrovato, magari mettendola in una ex confezione di nota marca di cosmetici. Se mai dovesse funzionare, significa che ho un avvenire come apprendista stregone…

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita, x Uroburo e x TUTTI

    Poiché non credo molto nel Fato o nello Spirito Santo nel mondo fisico, di sicuro i difetti di invio dei commenti hanno una spiegazione concreta. Oltre al fatto che io NON devo usare Word per postare le mie puntate e che non devo postarle come admin, bensì con altro username, c’è il fatto che gli altri rubrichisti magari usano loro Word, sbagliando, per postare le loro puntate e questo comporta problemi. La pulizia della Cronologia è già una buona norma. Ogni tanto bisognerebbe anche eliminare i cookies, cosa che peraltro io non so fare.
    Spiritismi a parte, non deve essere un caso che ieri ci sono stati problemi nella rete nazionale di tin.it, ma non solo di tin.it. Ho per esempio ricevuto solo poco fa una seria di sms inviatemi ieri sera da un mio amico che aveva bisogno di aiuto, su telefonino con scheda Vodaphone e non tin.it. Adesso capisco perché questa mattina il mio amico era incazzato con me! Credo che i problemi della rete comportino problemini anche nei singoli punti della rete, come per esempio il mio blog.
    A parte questo, anche la persona disponibile da te indicatami, Uroburo, ha avuto dei casini – grossi, mi ha detto – con il sito che cura per conto di chi si occupa di fisica. Il problema è che il mio aiutante per fare il mio blog ha scelto sì uno dei “template” offerti gratis da Word Press, ma per poter rendere possibile la presenza delle rubriche e degli altri link NON previsti dai template della WP ha dovuto operare una bella serie di modifiche. Per facilitare la partecipazione dei lettori, ha scelto di farle con linguaggio non HTLM, bensì PHP, che è sì più comodo per il lettore, ma molto più complicato e laborioso per chi del sito si deve occupare. Certo, se io mi accontentassi di un blog classico, dove ci sono solo io e il forum e nient’altro, tutto sarebbe più semplice. Ma non è meglio cercare di essere di più, di offrire qualcosa di più?
    I problemi di questo blog sono comunque pochi e, a mio avviso, trascurabili. Certo, andrebbe meglio un portale anziché un semplice sito-blog. Per esempio, a me piace il portale come quello del giornale l’Unità, che mi permetterebbe di tenere in home page i titoli e i sommari non solo dei miei interventi, ma anche dei vari collaboratori, rubrichisti, ecc. Per gestire un portale mi dicono ci vuole più personale: non basto io! Ci vuole una piccola redazione, così almeno mi dicono.
    Se poi io avessi da spendere 500 euro al mese, allora potrei affidare la gestione del sito a un mio amico programmatore che queste cose le fa per professione, con una sua società, e vivere più tranquillo. Ma io i 500 euro non li ho. Non ho neppure gli 800.000 euro che m idicono costa ogni anno la gestione di blog famosi, compresi quelli di alcuni noti uomini politici. Se qualche volenteroso me li mette a disposizione, i 500 oppure gli 800.000 euro, ben venga! Basta farmelo sapere. Al momento mi accontento che il blog esista. Pian piano cercherò di farlo crescere come utenti, e se quindi ci fossero introiti pubblicitari (campa cavallo mio che l’erba cresce….) certamente li reinvestirei tutti nel blog stesso. Esattamente come fanno i 12 che si occupano di giornalettismo.com, che dirigo gratis: tutti gli introiti, non clamorosi, se ne vanno per migliorare il sito e pagare (10 piccoli euro) ogni singolo pezzo di collaboratori esterni.
    Il tutto, cercando anche di fare qualche altro libro e, con Enrico Galavotti, magari anche un tentativo più ambizioso, politico. Cercando cioè di essere utile anche socialmente e politicamente, scusate i paroloni, anziché accontentarmi del mio piccolo balconcino personale.
    Sono convinto che chi mi ha seguito da L’espresso a qui e chi è arrivato dopo lo ha fatto perché nel nostro blog e nel nostro forum ha trovato qualcosa in più, o almeno di diverso. Insomma, qualcosa che forse vale la pena della sopportazione di qualche commento sparito, così come io mi sottopongo all’accettazione di ben altro.
    Un caro saluto.
    pino

  12. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Mi sa tanto che una certa quantità di pesce puzzolente sia già arrivata sui banconi dei pescivendoli. Ho sentito di gente che ha comprato pesce a 2 euro al kg, prezzo impossibile per il pesce.
    Nel caso, io sarei severo col pescivendolo ancor più che col grossista, benchè tutta la faccenda mi suoni strana. Mi suona strana perchè i nostri mari non sono più pescosi come una volta e quindi le quantità di pesce che arrivano a terra sono molto ridotte e dovrebbero esaurirsi in fretta. Mah, ho cercato di chiedere a qualcuno, ma finora nessun risultato certo, solo ipotesi. Chi lavora nelle aziende non parla per timore che l’azienda venga fatta chiudere e quindi perdere il lavoro. All’epoca avevo le mie fonti privilegiate di informazione, ma ora devo accontentarmi di ciò che riusciamo ad ottenere come ‘giornale’, il chè in determinate occasioni non è molto di più di quanto non sia già di dominio pubblico. Oltretutto, pubblicare una inchiesta dettagliata significherebbe mettere in gioco tutta una serie di posti di lavoro, per cui è meglio che per certe faccende se la vedano i carabinieri, limitando il danno.
    Comunque, una parte di colpa ce l’ha anche la gente: in quale mondo vivono, se pensano di poter comprare del pesce a 2 euro al chilo?

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    da parte di Uroburo, che non riesce a farlo passare.
    —————————-

    Caro marco tempesta,

    se si parla di partito comunista in Italia si intende solo il PCI. Punto.

    Forse, questo almeno è sempre stato il mio parere, il PCI ha sbagliato a non diventare un normale partito socialdemocratico anche di nome, cosa che sarebbe stata possibile a Berlinguà, e solo a lui, nel 1976.

    De facto il PCI è un partito socialdemocratico dagli Trenta, basta pensare all’entrismo nelle organizzazioni fasciste, e comunque sicuramente e senza più nessun possibile dubbio dall’attentato a Togliatti in poi. Nessuno nel PCI ha mai messo in discussione il rispetto per le regole della democrazia.

    I legami con l’Urss in politica interna non ci sono più stati dalla fine della guerra ed in politica estera si sono del tutto allentati dopo la Cecoslovacchia.

    Questo argomento poi è del tutto singolare perchè, come al solito, la destra lo chiede sempre e solo al PCI. Mai che lo chiedano anche a quella DC che ha lasciato tranquillamente assassinare il suo principale leader. Naturalmente lei, da buon anarchico individualista, è schierato a destra senza neanche accorgersene.
    Perché il PCI non abbia cambiato nome esattamente non lo so. Forse Nicotri potrebbe darci una mano a capirlo. Io penso che Ingrao e la sinistra abbiano condizionato l’evoluzione del partito impedendo una svolta con la minaccia di una secessione, che ci fu comunque vent’anni dopo ma in condizioni estremamente più difficili. Ingrao è uno di quegli intellettuali che a volte si convincono di essere dei politici: come Gorbaciov, per dirne un altro. Sono il peggio del peggio….

    Quanto al resto, i partiti comunisti del socialismo reale erano costruiti sul modello del partito comunista sovietico, che era leninista ma soprattutto stalinista. E per di più lavorava in un paese molto arretrato e che ha sempre dovuto difendersi da continue aggressioni, cosa che ha costretto a svolte autoritarie che hanno impedito una normale evoluzione democratica. Non a caso gli unici “comunisti” che hanno ammesso elezioni, prima perse e poi rivinte, sono stati i sandinisti (anch’essi attaccati dall’Usaegetta per anni, proprio per farli diventare un’altra Cuba).

    Il movimento volto ad eliminare il ‘plusvalore non si chiama partito comunista ma si chiama marxismo ed è una teoria politica che adesso sta ritornando di moda, perfino in Usaegetta. Haw haw haw …. U

  14. marco tempesta
    marco tempesta says:

    caro Pino, figuriamoci se può spaventarci un qualche commento che si perde ogni tanto nell’etere! Qui siamo in pochi ma buoni. E fedeli. Non in senso religioso, ma in senso amicale.
    Il blog è abbastanza ricco di links ed è una gran cosa. Bisognerebbe curare la reciprocità dei links, che aiuta molto ad aumentare i lettori. Dopodicchè, qualsiasi iniziativa va bene, se non comporta ulteriori spese.
    800.000 euro per mantenere un sito mi sembra un’esagerazione. Un paio di lavoranti fissi possono incidere per 5.000 euro al mese tutto compreso, ad esagerare. Si arriverebbe a 60.000 euro all’anno, ma resta una cifra comunque alta. 800.000 euro li si spenderebbero se il sito ha sede a Dubai, odalische comprese. Certo che, se avessi 800.000 euro disponibili all’anno, non perderei tempo ad investirli in un sito….me li sbevazzerei in ben altre più piacevoli incombenze.

  15. marco tempesta
    marco tempesta says:

    caro U.
    al di là di nomi e denominazioni, io ritengo che i cambiamenti che quiesta società deve mettere in atto pr cambiare seriamente, sono ben altri e molto più incisivi, di quelli vagamente proposti dagli attuali partiti sedicenti di sinistra ( partiti che si autodefiniscono di sinistra ma non lo sono neanche da lontano).
    Finchè non si entrerà nella mentalità della limitazione per legge dell’accumulo della ricchezza e nella mentalità di una forbice che non possa estendersi oltre un certo valore, staremo sempre a parlare di ricchi e poveri, di fame nel mondo, di sfruttamenti e tutto il resto.
    Purtroppo non è nella capacità delle nostre generazioi nè delle generazioni dei nostri figli e nipoti, un cambiamento del genere.
    Si dovrà attendere qualche altra generazione più responsabilizzata verso una gestione ottimale delle risorse.
    Io credo che la svolta epocale sarà determinata dallo svincolamento della fornitura di energia, dallo svincolamento sia dal petrolio sia dai monopolii energetici. Ciò comporterà una diversa redistribuzione dei ‘pesi’ politici delle varie nazioni e una riconsiderazione della produzione di beni di consumo, al fine di spalmare sulla massima quantità di popolazione possibile la capacità di produrre a prezzi equi oltre che sufficientemente remunerativi. Dobbiamo sempre tenere in evidenza che le guerre ancor oggi sono determinate dalla voracità verso le fonti energetiche e minerarie in genere. Arriverà il momento in cui anche l’agricoltura costituirà una importante risorsa strategica, il tutto finalizzato al mantenere in vita ed in efficienza un sistema che preveda non solo una Produzione, ma anche un Consumo, senza del quale qualsiasi produzione sarebbe inutile e si giungerebbe al classico baratto antidiluviano tra vicini di casa.

  16. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ok, devo accompagnare la mia amica a vedere i presepi, nel centro storico della città. Ci si legge domani. Una buona serata a tutti! M.T.

  17. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Non le consiglierei di delete i cookies.
    Almeno non tutti, non prendono molto spazio ed eliminando i cookies impedirebbe l’accesso di altre cose che sono importanti.

    Se lei va su TOOLS trovera’ Internet Options, clicchi li’ e trovera’ DELETE FILES, clicchi su DELETE FILES e si apre una finestrella con un opzione: Delete all off line content, ci può’ mettere un check mark, clicchi OK e liberera’ il suo PC di tutto ciò’ che non e’ necessario.

    Io lo faccio ogni sera.

    Quando fa questo si presenta l’ hourglass icon, se ha molte files da eliminare ci vorra’ un tantino di tempo.
    Se lo fa giornalmente, ci mette un secondo.

    Not tema di farlo, non perdera’ niente.
    Molti PC vengono rallentati o mal funzionanti per una cosa tanto semplice.
    Sono sicura che Davide lo sa’.

    Saluti, Anita

  18. Vox
    Vox says:

    un volantino di Forza Italia
    @ Marco T.

    Bisognerebbe vedere fino a che punto i dati che riporta sono corrispondenti al vero. Conoscendo il capo di FI e il suo amore per le cifre (spesso gonfiate o del tutto campate in aria) mi verrebbe da dubitare. Se sono vere, invece, bisognerebbe chiederne conto a Vendola.

  19. Vox
    Vox says:

    @ Linosse (401)
    La morte degli operai adulti e’ un dramma, ma vuole mettere con la non nascita di un embrione?!

  20. Vox
    Vox says:

    IL LANCIO DELLE SCARPE

    Ho appena assistito magno cum gaudio alla scena in cui Bush viene bombardato con un paio di scarpe.
    Mi ha fatto tornare in mente la celebre caduta di Nancy Reagan a gambe all’aria e il lancio del treppiede contro il Puffone.

    Dispiace solo per il giornalista irakeno che ora verra’ quasi sicuramente sbattuto in qualche galera con l’accusa di “terrorismo”.

  21. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    ho cancellato quasi tutti i miei cookies ma in effetti se si scrive soc…mo non passa. U.

  22. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Lo faccio spesso. E ogni volta che uso un computer non mio…. Forse dovrebbe imparare a farlo anche Uroburo, se non lo sa già.
    Per prudenza, ogni sera passo l’antivirus.
    Bacioni.
    pino

  23. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Mah, è strano. Socialismo non è tra le parole nella black list. Lo dimostra il fatto che questo mio post passa (spero).
    Domani sera Davide mi dedicherà un’oretta. Gli dirò di nuovo del problema, vediamo che dice.
    Un abbraccio.
    pino

  24. Vox
    Vox says:

    @ Uroburo
    L’articolo tocca un nodo nevralgico e mi sembra che indichi il rischio di andare incontro alla “preparazione” di una nuova forma di dittatura. Del resto, sono molteplici i segnali che vanno in questa direzione, io lo penso almeno da otto anni. Questi fenomeni montano (anzi, sono montati) un poco alla volta e vanno a scalfire, una mattonella dopo l’altra, tutto l’edificio democratico, rendendo accettabile o perfino preferibile per buona parte della popolazione (direi non solo italiana, ma addirittura europea) un “governo forte”, centrale, invasivo. Salvo poi odiarlo, quando sara’ ormai troppo tardi.

  25. ségolene
    ségolene says:

    Dal sito di micromega una lunga ma interessante intervista

    Vaticano: intervista esclusiva a David Yallop
    di Liliana Morelli, da Noticias, traduzione a cura della redazione di ANTIMAFIADuemila

    Lo scrittore D. Yallop ha investigato sulla morte di Giovanni Paolo I e dice di avere scoperto una rete di corruzione sotto il pontificato di Giovanni Paolo II. Una volta accertata la sua somiglianza con Gene Hackman (“Le dico un segreto: Sono Gene Hackman! Molti hanno il suo autografo, ma l’ho firmato io”, e ride con arguzia) diventa serio e fa pensare più alla circospezione e al sarcasmo di David Niven.

    Porta con sé l’immagine di San Cristoforo, il Santo protettore dei viaggiatori. E percorre il suo cammino con un cognome inglese di origine molto antica, che è riuscito a far risalire fino al XIII secolo. Sempre David Yallop è stato affascinato dalle parole (“Ho il dono dell’espressione, viene dal sangue irlandese, gente la cui loquacità sfiora la poesia”), al punto che è autore di commedie e drammi per la televisione, ha scritto di crimini non risolti ed è considerato uno dei migliori scrittori di investigazione al mondo.

    Nel suo libro “In nome di Dio”, che ha venduto 6 milioni di copie ed è stato tradotto in 30 lingue, sostiene che Giovanni Paolo I è stato assassinato. Successivamente ha pubblicato “Il Potere e la Gloria”, una biografia esplosiva su Giovanni Paolo II, che non risparmia critiche e fa crollare miti. “Bisogna ripulire il Vaticano. Soltanto un Ercole moderno potrebbe farlo”, dice in sintesi, mentre i suoi occhi verdi scintillano.

    NOTICIAS: Come ha reagito la Chiesa di fronte alla pubblicazione del suo primo libro?

    DAVID YALLOP: Erano furiosi, lo condannarono e dissero che era immondizia offensiva. Sono state intentate vere e proprie rappresaglie contro tutte le fonti che avevo identificato, alcuni sono stati persino trasferiti dai loro posti di lavoro. A un giornalista del “Manchester Guardian”, che era stato il mio interprete in Italia, fu immediatamente revocato l’accredito stampa. Se sei corrispondente a Roma e non puoi entrare in Vaticano… sei finito. Lui non aveva alcuna responsabilità per quello che ho scritto io.

    NOTICIAS: Le sue fonti principali erano inserite nel cuore della Chiesa?

    YALLOP: Quelle che possedevano le informazioni più rilevanti venivano dall’interno del Vaticano, ma non tutte. Ci sono state anche fonti della mafia, cattolici che sono venuti a sapere che stavo investigando e hanno voluto parlare con me. Mi dicevano: “Siamo molto disgustati perché la Banca del Vaticano è invischiata con il crimine organizzato”.

    NOTICIAS: Sta attaccando un’istituzione molto potente, ha ricevuto querele?

    YALLOP: No, e nemmeno con “Il Potere e la Gloria”. Mi criticano perché, appositamente questa volta, di non aver rivelato le mie fonti. Mi sono servito di più fonti extra-vaticane.

    NOTICIAS: Lei sostiene che Giovanni Paolo I fu assassinato, era diventato pericoloso per la Chiesa?

    YALLOP: Si, non era disposto ad accettare lo status quo che aveva trovato, non credeva in una Chiesa ricca. Durante tutti gli incarichi che aveva esercitato, incluso quello di Patriarca di Venezia, si era allontanato da qualunque fonte di ricchezza che fosse giunta nel suo ambito. Desiderava una Chiesa povera, per i poveri.

    NOTICIAS: Avremmo avuto la Chiesa di cui avevamo bisogno?

    YALLOP: Oh, si, ma lo avvelenarono dopo soli 33 giorni. Perché non uccisero anche Wojtyla? Perché era corrotto. Giovanni Paolo I voleva modificare le finanze vaticane, la disciplina interna, l’evangelizzazione, l’ecumenismo, voleva esercitare influenza nel processo di pace mondiale. Ci sono documenti, e io li ho citati, che dimostrano come Woityla ritenesse suo preciso dovere assicurarsi che quelle riforme non venissero attuate.

    La prova cruciale è che i rapporti sulla corruzione finanziaria che Albino Luciani stava studiando al momento della sua morte scomparvero per ordine del cardinale Jean Villot, colui al quale era stato raccomandato di destituire il vescovo Marcinkus dalla presidenza della Banca del Vaticano. Precisamente poche ore dopo, il sanissimo Giovanni Paolo I era morto.

    NOTICIAS: Lei delinea una figura di un Wojtyla opportunista, indifferente, retrogrado, tutto il contrario del Papa tanto amato. La macchina vaticana è così potente da “costruire” un personaggio e sostenerlo per anni?

    YALLOP: Lo fanno da 2000 anni… (sorride).

    NOTICIAS: Secondo la sua opinione, iniziarono col ritoccare la sua biografia?

    YALLOP: Si, non è niente di nuovo. Appena un uomo diventa Papa, la Curia elimina o distrugge qualunque ombra. È beatificazione immediata.

    NOTICIAS: Il primo ritocco è stato sostenere che i nazisti avessero inserito il suo nome nella lista nera perché aveva aiutato gli ebrei?

    YALLOP: Si, è tutto falso. Non ha mai salvato la vita a un solo ebreo e aveva lavorato per la East Chemical Works (prima Solvay) che il Terzo Reich considerava vitale: tutti loro avevano un lasciapassare come personale dedicato a “compiti di vitale importanza per la guerra”. In quegli anni è nata la sua vocazione sacerdotale.

    NOTICIAS: Non ha partecipato nemmeno alla lotta della Chiesa contro il comunismo in Polonia negli anni ’50- ’60?

    YALLOP: Ci sono soltanto due o tre episodi di presa di posizione pubblica rispetto ad un arco di tempo che va dal 1950 al 1978. A conferma di ciò il fatto che quando si liberò un posto nella diocesi di Cracovia il regime comunista polacco, che doveva dare la sua approvazione a chi ricopriva quella carica, rifiutò prima tre nomi, poi altri. Ad un certo punto un personaggio del regime disse al cardinale: “Continueremo a rifiutare tutti finché non nominerete Karol Wojtyla”. Senza quel consenso, non sarebbe mai arrivato a essere eletto Papa. Ciò dimostra che avevano una buona opinione di lui.

    NOTICIAS: Il cardinale Wyszynski aveva un atteggiamento differente?

    YALLOP: Completamente, era un uomo brillante che io ammiro molto, perché lui, e non Wojtyla, fu in gran parte il reale responsabile del successo del sindacato Solidarnosc. Wojtyla lo criticava, era già Papa quando disse: “Questo vecchio non sa cosa sta facendo”. Era un generale che combatteva la guerra seduto su una comoda poltrona.

    NOTICIAS: Perché Giovanni Paolo II si rifiutò di destituire Marcinkus, accusato di gravi delitti finanziari, dalla presidenza della Banca Vaticana?

    YALLOP: La banca riciclava guadagni frutto di attività illecite che giungevano direttamente al Papa, che ne disponeva secondo la sua totale discrezione. Il Vaticano controlla un’immensa ricchezza segreta, che i portavoce negano o sottostimano. Possiede più beni di tutto il pianeta. La chiesa americana e quella tedesca sono le più ricche. E se c’era un laico al corrente della fortuna e dei segreti finanziari del Vaticano questo era Roberto Calvi.

    NOTICIAS: Lei ha parlato con Calvi qualche giorno prima che venisse ucciso. Ci può dire qualcosa al riguardo?

    YALLOP : Era il 9 giugno del 1982. Era tranquillo ma quando gli dissi che il tema del libro era Giovanni Paolo I cambiò completamente. Parlava a scatti: Chi l’ha mandata da me? Sempre pago, sempre. Come conosce Gelli, lei? Cosa vuole? Quanto vuole?” Io gli disse che conoscevo Gelli e si innervosì: “Non scriverà questo libro e non mi chiami mai più”. Otto giorni dopo trovarono il suo cadavere appeso sotto un ponte a Londra. Calvi fu “suicidato” dai suoi amici della P2.

    NOTICIAS: In America Latina un movimento di preti chiedeva le stesse riforme che si proponeva Giovanni Paolo I: una chiesa per i poveri, la riforma della Banca Vaticana, il controllo delle nascite. Wojtyla sosteneva l’alleanza con i potenti, la destra e le dittature?

    YALLOP: Quando Wojtyla fu eletto non conosceva molto dell’America Latina. Ma la combriccola vaticana, conosciuta come “i fascisti”, vedeva con favore molte dittature di destra. Il Papa aveva avvertito il clero di “non mettersi in politica”. Molti sacerdoti e suore furono uccisi per aver appoggiato i poveri; lui rifiutò la Teologia della Liberazione, non la nominava neppure, sosteneva che in questo campo occorresse ricorrere ai “compromessi pastorali”.

    Si affacciò al balcone con Videla, con Pinochet e quando l’arcivescovo Romero di El Salvador lo pregò di manifestare contro gli abusi nel suo Paese, rispose che non era così grave, che cercasse il dialogo con la Giunta Militare. Ho documenti che lo provano. Poco tempo dopo Romero fu assassinato.

    NOTICIAS: Ha contribuito con Ronald Reagan alla caduta del comunismo in Europa?

    YALLOP: Questo è un altro mito. Lui disprezzava il comunismo, ma nemmeno lo affascinò il capitalismo, diffidava degli Stati Uniti e vedeva la maggior parte dei paesi occidentali come decadenti e moralmente inferiori alla Polonia.

    NOTICIAS: A parte il grande fenomeno mediatico di Giovanni Paolo II lei ritiene che i fedeli non seguano la sua dottrina sui temi chiave.

    YALLOP: Persino con i suoi 83 anni, malato e sofferente, intraprendeva lunghi viaggi per attirare moltitudini grazie al suo potente carisma. Tutti ricordano la sua immagine, ma nessuno i suoi discorsi. È stato un esercizio di marketing, da giovane era stato un grande attore. L’uomo era amato, il messaggio ignorato, perché propose una retrocessione su temi come il divorzio, l’aborto, l’anticoncezione, l’aids, la discriminazione e l’omosessualità. La gente non segue i suoi insegnamenti, non ho mai pensato che arrivasse a vedere il collasso del capitalismo.

    NOTICIAS: Quale fu il suo atteggiamento riguardo i tanti casi di abuso sessuale da parte di sacerdoti?

    YALLOP: La pedofilia esiste all’interno della Chiesa dal IIº secolo, il primo riferimento risale al all’anno 147. Non risultano tentativi per sradicare il problema. Quando hanno le prove che un prete è un pedofilo non lo consegnano in mano alle autorità, lo cambiano di diocesi, in modo che possa continuare ad abusare di bambini. Quando Wojtyla era vescovo a Cracovia, il suo atteggiamento di fronte a qualunque scandalo era di nasconderlo e ha continuato ad agire così. Nel 1984 gli fu consegnato da parte del cardinale Krol, nordamericano e suo buon amico, un rapporto di 200 pagine che analizzava gli abusi della Chiesa. Disse che era un buon rapporto ma lo archiviò. Fece lo stesso con gli scandali finanziari di Calvi negli anni ’80.

    NOTICIAS: Ha già preso di mira Benedetto XVI per un altro libro?

    YALLOP: Ratzinger è un carismatico ma un pessimo attore. Ha classificato il rock come un’invenzione del demonio, mentre Wojtyla invitò Bono e Bob Dylan a suonare per lui, però condivide con Wojtyla l’intenzione di sopprimere, per esempio, le teorie della liberazione centroamericane. Però adesso basta, ho bisogno di qualcosa di più leggero, forse scriverò qualche commedia.

    NOTICIAS: Lei è credente?

    YALLOP: Sono cattolico, deluso dalla chiesa. Provengo da una famiglia povera, a 15 anni ho smesso di andare a scuola, l’università era un lusso che non potevo permettermi. Ho studiato in istituti religiosi, ma non ho fobie, posso stare anche cinque minuti senza pensare alla Chiesa Cattolica (sorride).

    NOTICIAS: Sua moglie a cosa si dedica?

    YALLOP: Lavora in Parlamento, è molto più colta di me, ha titoli universitari, parla diverse lingue. Ha insegnato a ragazzi violenti, a tossicodipendenti o a giovani con meno di 15 anni di età che si prostituiscono. La gente che mi circonda sembra avere questo mio stesso senso di giustizia. Uno dei miei cinque figli ha studiato inglese e Legge Penale Internazionale presso l’Università del Sussex e si è specializzato sul genocidio del Ruanda. Ha 25 anni, ci vuole molta forza.

    NOTICIAS: Non teme l’ira di Dio?
    YALLOP: Dovrebbero temerla quelli del Vaticano!
    (28 ottobre 2008)
    ——————-
    Sarà vero? ormai, conoscendo quel covo di vipere che è il vaticano, non mi stupirei più di tanto

  26. Sisko
    Sisko says:

    x Vox
    Ad entrambi i protagonisti bisogna dare atto della loro impeccabile prestazione atletica: la precisione nel lancio del giornalista ed il guizzo fulmineo del “cespuglio” che ne ha impedito l’impatto.

  27. ségolene
    ségolene says:

    dal sito di limes

    Esponenti Israeliani, ebrei ed arabi, arrivano a Bolzano per studiare l’esperienza della minoranza tedesca in Alto Adige. Il riconoscimento della popolazione arabo-israeliana quale minoranza etnica e linguistica come possibile soluzione al problema della convivenza tra i due popoli dello Stato ebraico.

    14 esponenti israeliani, ebrei e arabi, giungeranno a Bolzano per alcuni giorni, per studiare l’esperienza della minoranza tedesca (e di quella ladina) in Italia.

    L’iniziativa è promossa dal Centro Italiano per la pace in Medio Oriente, in collaborazione con l’organizzazione israeliana Sikkuy, finanziata dalla Provincia di Bolzano e supportata della Accademia Europea di Bolzano e della locale Lega Provinciale delle Cooperative.
    Essa si propone di approfondire alcuni specifici aspetti di tale realtà. Quella delle minoranze è infatti una questione di forte spessore e di grande attualità, che sta diventando centrale nella complessa situazione interna del paese.

    La professoressa Ruth Lapidoth, della Università ebraica di Gerusalemme, che ha condotto studi approfonditi sulla esperienza altoatesina, sostiene che l’autonomia può esercitarsi sia in un territorio definito, sia su una popolazione, sui membri di una certa collettività. Per quanto riguarda Israele, si potrebbe quindi, in base a questo approccio, ipotizzare un certo grado di autonomia per la Galilea e/o nel cosiddetto “Triangolo”, su basi territoriali, e uno più diffuso, ma meno forte, a livello di popolazione, per tutti i componenti di quella minoranza (per esempio, in termini di uso della lingua araba, di assunzioni nel pubblico impiego e di accesso ai ruoli più alti, di accesso all’università etc.).
    ——————–

    solo fantapolitica? chissà, magari noi italiani una volta tanto possiamo renderci utili

  28. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Vox { 14.12.08 alle 21:39 } IL LANCIO DELLE SCARPE

    Ho appena assistito magno cum gaudio alla scena in cui Bush viene bombardato con un paio di scarpe.
    ~~
    Dispiace solo per il giornalista irakeno che ora verra’ quasi sicuramente sbattuto in qualche galera con l’accusa di “terrorismo”.
    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Una scarpa misura 10 US.
    Il giornalista era egiziano, l’accusa sara’ di assalto.
    La liberta’ di parola non include lancio di oggetti.
    La Perino fu colpita in faccia, niente di serio, solo un occhio nero.
    Almeno questo e’ quello che ho visto in TV.

    Anita

  29. Peter
    Peter says:

    xUroburo

    grazie della segnalazione, un articolo interessante anche se secondo me drammatizza un po’. La sfiducia nella democrazia in Italia e’ sempre stata molto tangibile, specie nelle vecchie generazioni abituate a regimi molto piu’ autoritari. Mi sorprende che ora venga attribuita soprattutto ai giovanissimi, con meno di 35 anni. Sara’ cominciata da tempo, ma insisto che ora e’ dovuta ad una crisi economica grave, che durera’ per parecchio. Nei periodi di crisi c’e’ sempre stato uno slittamento verso posizioni piu’ o meno autoritarie, xenofobiche, illiberali, etc

    Peter

  30. Peter
    Peter says:

    xVox

    of course you are not gay: you aren’t even happy! conosce questa battuta?
    Infatti se mi rivolgevo a lei al femminile non era certo perche’ pensassi che fosse un maschio gay: mi crede cosi’ volgare?
    Dato che anche Nicotri manda un segnale chiamandola signor Vox, d’ora in poi faro’ lo stesso anch’io, cioe’ non mi rivolgero’ piu’ a lei al femminile. Non uso mai signor o signora davanti ad un nickname, mi sembra inappropriato. Il suo genere rimane affar suo.
    Chiarito questo, le diro’ che a me di fare ‘bella figura’ non frega proprio niente. E se mi va di dare ogni tanto una descrizione ‘della mia persona’ continuero’ a farlo . Del resto, lo abbiamo fatto un po’ tutti nel corso del tempo. Una blogger che ora pare scomparsa ci tenne a far sapere che era bionda con gli occhi verdi. Altri dissero che avevano occhi neri o castani, etc.
    Anche a me da’ noia il tono tragico da fine del mondo imminente dei suoi posts, ma non dico mai nulla in proposito. Perche’ un senso dell’umorismo, chi non ce l’ha, non se lo puo’ dare

    buonanotte

    Peter

  31. Peter
    Peter says:

    xVox

    invece era ovvio che quando mi chiamava lei ‘signora Peter’ lo faceva, oltreche’ per ripicca, proprio per darmi del ‘frocio’, che lei evidentemente considera una qualita’ poco onorevole. O mi sbaglio?

  32. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Non ho la più pallida idea se Vox sia un uomo o una donna. E anche se lo sapessi non potrei dire nulla finchè la persona interessata non mi autorizzasse a esplicitarlo.
    In linea di massima, so con certezza se sono uomini o donna solo i pochissimi forumisti che conosco di persona. Chiunque può usare nomi maschili o femminili “a prescindere”.
    Personalmente, se mi chiamassero “signora” non me ne fregherebbe nulla, ci farebbe una figura da idioti solo chi mi chiamasse così. Non mi turba, neanche un po’, neppure l’eventuale sentirmi appioppare del gay o quant’altro. Finché non mi attribuiscono reati o comportamenti offensivi e non mi indirizzano insulti gratuiti, del tipo “antisemita” e simili amenità, lascio che dicano. Anzi, come direbbe Lapo Elkann, che “dichino”.
    ‘Notte.
    pino

  33. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Ségolene

    Per cortesia, può postare anche il link del sito di Micromega? Magari qualche lettore può volerle contattare la rivista o Yallup.
    Grazie.
    Un saluto.
    pino

  34. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Ha ragione lei.
    Ho visto il televideo intero.
    Le scarpe erano due.

    Good reflexes on the part of the President.

    Anita

  35. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    URGENTE!

    E se lanciasismo una colletta per comprare un nuovo paio di scarpe al giornalista irakeno? Magari chiodate…
    ‘Notte.
    pino nicotri

  36. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Caro Pino,
    come fa a dire che non conosce il sesso dei forumisti del blog?
    Eccetto per gli anonimi, mi sembra che li abbia conosciuti quasi tutti in persona.
    Vediamo, Uroburo, Cerruti Gino, Antonio AZ, Controcorrente, Faust, Ber, Belbo, ………
    Sylvi sicuramente e’ donna, Marta scriveva su Bocca forum, lei mi conosce in foto e non vi e’ dubbio che sono una donna….

    VOX, non ho mai pensato che fosse Elle, Elle era filo-russa ed a volte discuteva come una donna.
    Era fidanzata ed abitava in Irlanda…

    Sul forum di Bocca mi prendevano per un uomo, o anche per Pop-eye, per anni…
    Il piu’ vocifero e’ ancora sul forum, si e’ ripensato, meglio tardi che mai.

    Buona notte,
    Anita

  37. Peter
    Peter says:

    su Yallop: nei suoi libri ci sara’ un fondo di verita’, ma sospetto che lui ci ricami su parecchio. Per esempio, da dove ha preso l’idea di un ‘sanissimo’ Albino Luciani? Il suo stato di salute non era affatto buono, la cosa credo fosse risaputa gia’ allora

  38. Sylvi
    Sylvi says:

    x AZ

    grazie sulla segnalazione di Las Fallas di San Josè.
    Chiederò lumi laggiù.
    Ma il periodo non è favorevole per mio marito.

    Ora che il figlio comincia a “sbrogliarsela” da solo e con alcuni collaboratori veramente in gamba, speriamo che mio marito possa stare via qualche giorno, senza essere perennemente al telefono.
    Chissà! Mio marito assume ancora…e che Dio ce la mandi buona!
    saluti
    Sylvi

  39. Sylvi
    Sylvi says:

    Dopo una giornata campale rispondo pian piano!

    caro cc, 369,

    >>la Sylvi che ne parla (del Marxismo) senza averlo mai letto>>>

    ma non ti pare che gli artigli di Uroburo bastino e avanzino?
    Due marxisti ( che fanno come S.Pietro, rinnegano tre volte!) contro una povera donnetta indifesa…ma non vi vergognate?
    E chiami pure il Sommo Dante a soccorso?
    Non c’è più religione…marxista!

    Sylvi

  40. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Uroburo,

    >>>(la Sylvi) impersonifica alla perfezione alcune caratteristiche dell’ittaglianità (ad esempio non assumersi mai la responsabilità delle proprie azioni o l’abituale tendenza a semplificare problemi complessi>>>

    Io ho caratteristiche ittagliane come lei ottentotte o boscimani, con il dovuto rispetto a popoli naturalmente decimati dalla civiltà occidentale!!!
    Lei parla di una signora della sua fervida fantasia e dei suoi megagalattici pregiudizi, non alla sottoscritta.

    E mi assumo la responsabilità di dirglielo a chiare lettere!

    Quanto a semplificare problemi complessi, è compito delle donne rimandare a sintesi ciò che gli uomini complicano con i disastri che sappiamo.
    Soprattutto uomini con un EGO esageratamente gonfiato!

    Sa che quest’anno vanno di moda, come regalo di Natale, oggettini, ed ego, dentro un pallone gonfiato? Carinissimi!!!!!!

    salutem dicit
    Sylvi

  41. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Ho specificato che posso essere sicuro dei pochi forumisti o ex che ho conosciuto di persona, sei in totale, più lei, sia pure solo via e-mail. E che in ogni caso devo tenere solo per me tutto ciò che eventualmente so o mi risulta se gli interessati non vogliono sia reso pubblico.
    I vari mister P, Andrea o l’innominabile moscone si firmavano al maschile, ma avrebbero potuto anche essere donne.
    Un saluto.
    pino

  42. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Buon pomeriggio Pino,
    le posso assicurare che Mr P e’ padre di 5 figli, il moscone ha la sua foto sul suo website e vari videos, barbuto con moglie e figlio.
    Andrea, non lo so’, eravamo in corrispondenza, limitata, ma da quando e’ sparito dal forum non ho piu’ sentito.
    Non mi e’ mai passato per la testa che potesse essere una donna.
    Dalla foto direi che lei e’ un uomo… ;-)

    Ricambio il bacio, si e’ fatta la barba questa mattina?
    Anita

  43. Vox
    Vox says:

    INVECE DI SVELTIRE I PROCESSI, LI ALLUNGANO
    “riforma della giustizia” a uso e consumo dei criminali:

    Nel ddl più potere agli avvocati difensori,
    norma “utile” per le cause milanesi del premier

    Pronta una legge allunga-processi
    se la Consulta boccia il lodo Alfano

    AVVOCATI più potenti, anzi potentissimi. Capaci di allungare a dismisura i tempi di un processo con un nuovo strumento nelle loro mani: “interrogare” tutte le persone che vogliono e “convocare” i testi a difesa “nelle stesse condizioni dell’accusa”. Non basta: “acquisire” ogni altro mezzo di prova ritenuto necessario. Non più come semplice optional, ma come “obbligo” al quale il giudice non può sottrarsi. È l’ultima trovata degli uomini del Cavaliere per salvare il “capo” comunque vada a finire il lodo Alfano.
    ***

    Ma si fara’ mai uno sciopero nazionale per impedire questo scempio vergognoso? Se non si fa, vuol dire che abbiamo 30 milioni di criminali (quelli che hanno votato il super-criminale) su 60 milioni di abitanti. Confortante.

  44. Vox
    Vox says:

    PS – E complice dei criminali sara’ anche l’opposizione se non organizza una protesta di massa contro questo progetto scellerato.

  45. Vox
    Vox says:

    @ Peter
    Lei, invece, e’ convinto di avere senso dell’umorismo?
    Questa e’ la sua prima battuta che mi abbia fatto ridere.

    Se i miei post le sembrano troppo tragici o gli argomenti poco rilevanti, non li legga. Semplice, no?
    Comunque, se questo la puo’ far stare meglio, le diro’ che abbiamo tutti davanti un futuro pieno di risate sbellicose e un divertimento pazzesco.

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