L’egoismo della Chiesa aggrava l’anomalia e la crisi dell’Italia. L’incredibile protesta contro la proposta di non lasciar più condannare – spesso alla galera e anche a morte – gli omosessuali nel mondo intero

Pur nella quasi omogeneità della disastrosa crisi finanziaria dell’intero mondo industrializzato, e dell’Occidente in particolare, la cronaca degli avvenimenti ci mostra l’anomalia del caso Italia in molti campi.
La Grecia ha reagito all’uccisione di un dimostrante per mano della polizia in modi purtroppo per noi incredibili. Non solo il poliziotto colpevole è stato arrestato anziché difeso con le solite litanie di rito e contro accuse che da noi si sprecano, ma le proteste sono dilagate fino alla dichiarazione dello sciopero generale. Nel Paese dei guelfi e ghibellini queste sono invece occasioni di eterno rimpallo e di spirale di accuse e capziosità reciproche, spaccare il capello in quattro per dilaniarsi come opinione pubblica è uno dei nostri mali.
Da noi a minacciare di scendere in piazza è la Chiesa: per protesta contro il taglio di parte della greppia di cui abusa nelle nostre tasche, per l’esattezza contro il taglio dei finanziamenti alla scuola privata, cioè di fatto cattolica, finanziamenti che oltretutto sono illegali perché incostituzionali. E’ bastato che si spargesse la voce che il buon Tremonti aveva ottenuto anche dalla ottima Gelmini tagli di oltre 100 milioni di euro alle private che dalla emanazione dello Stato estero Vaticano chiamata Conferenza episcopale italiana è partita la bordata di minacce. Lo stesso clero e gli stessi baciapile che tanto hanno criticato le proteste degli studenti contro i taglia alla scuola pubblica della riforma Gelmini hanno minacciato di protestare e far protestare i “loro” studenti e tirapiedi contro i tagli agli illegali finanziamenti alle loro scuole! Della serie “Quando la faccia è come il culo”. Con tutto il rispetto dovuto anche a quest’ultimo. Da notare anche che lo Stato italiano, cioè le nostre tasse, continuano comunque a pagare nelle sue scuole, cioè in quelle statali, le decine di migliaia di insegnanti di religione, nominati dai prefetti dello Stato estero chiamato Vaticano noti come vescovi. Il papato è da sempre abituato alla botte piena e alla moglie ubriaca, e continua a pretendere tutto ciò a nostre spese. Il problema però non è tanto questo, quanto un altro: l’Italia come capacità scientifiche e numero di ricercatori è molto indietro rispetto gli altri Paesi civili, e se si vuole uscire anche dalla crisi economica forse epocale che ci sta attanagliando non c’è altra strada che investire nella scienza, nella ricerca, nella cultura scientifica, nella tecnologia, per sperare di riuscire a rimodellare l’economia italiana in modo meno antiquato e più produttivo. Ma se una scuola statale insegna da una parte materie scientifiche come la matematica e la fisica, e dall’altra il pensiero da sempre antiscientifico tipico della religione cattolica, allora si perde credibilità di fronte agli studenti per il semplice motivo che si semina confusione nelle loro teste. Gli si inculca di fatto il principio che la religione – e nel nostro caso di fatto solo quella cattolica, perché di fatto solo di questa parlano e “insegnano” i professori di religione, non a caso nominati dai vescovi cattolici e non da rabbini o atei – sia a tutti i livelli importante tanto quanto la scienza. Purtroppo però è dimostrato che solo la scienza ci solleva dalla miseria, dalla fame e dalle malattie, dall’ignoranza e dagli odi “confessionali”, non le preghiere o il blablablà dei pontefici. Tant’è che le recenti statistiche ci dicono che la gente alla fame nel mondo assomma ormai a un miliardo di esseri umani, nonostante Wojtyla avesse più volte tuonato “affida il mondo alla vergine Maria”, compreso il mondo che della religione e cultura dei Wojtyla non ne vuole sapere. E l’Italia rischia di sprofondare ancora di più nonostante le assicurazioni di Ratzinger quando ricevuto – purtroppo – al Quirinale sproloquia di particolari benedizioni alla diletta Italia.
Ma il peggio di sé lo Stato del Vaticano lo ha dato protestando all’Onu contro la proposta francese di abolire in tutto il mondo il reato di omosessualità. Qui siamo semplicemente nel campo dell’infamia, non più “solo” in quello dell’ipocrisia e dell’egoismo antievangelico come nel caso dell’attacco contro i tagli ai contributi incostituzionali alle scuola confessionali. Nel mondo infatti non sono pochi gli stati dove l’omosessualità è punita con la morte, per esempio con l’impiccagione in certi Paesi islamici, e abbondano quelli dove è punita con anni di galera, oltre che col marchio di infamia e l’impossibilità di trovare lavoro in particolare negli uffici pubblici. Ma alla Chiesa, che troppo spesso usa il vangelo a mo’ di rotolo di carta igienica, della sorte di questi figli di Dio non frega assolutamente nulla. Sulla base di discorsi e capziosità decisamente demenziali, ghiottamente fatte proprie dai ghiotti coprofaghi noti come atei devoti, lo Stato della Chiesa se n’è uscita con questo duro attacco all’Onu.
Silenzio sulla tragedia mediorientale, ma strepito contro i “finocchi”. I quali vengono chiamati così perché, è bene saperlo, quando l’orribile tribunale della Chiesa chiamato Inquisizione li mandava al rogo bruciava con i loro corpi anche cumuli di finocchi veri per evitare che le delicate narici del clero e del popolino che assisteva a quella pena di morte fossero troppo disturbate dal lezzo di carne umana bruciata. Il lato ridicolo, o tragico, di questa faccenda è che la Chiesa ha avuto non pochi papi omosessuali, perfino morti mentre facevano sesso con il paggio di turno. Che Ratzinger sia o no un gay anche dal punto di vista pratico sono solo affari suoi, ma che lo sia come struttura della sua persona è evidente a chiunque non sia cieco, il suo modo di vestire, parlare e gesticolare è un outing estetico da manuale.
L’arretratezza dell’Italia la si ricava infine anche dalla vicenda dell’arresto del governatore dell’Illinois, Rod Blagojevich. Altro che lo sdegno di Berlusconi&c o di Uòlter&C per qualche intercettazione telefonica più o meno pecoreccia o comunque invasiva della privacy! Negli Usa Blagojevich è stato arrestato grazie alle intercettazioni. Come sappiamo, è finito in manette con l’accusa di corruzione e frode perché pare proprio volesse vendere il “posto” di senatore lasciato vacante da Barack Obama una volta eletto presidente degli Stati Uniti. Gli investigatori a quanto pare sono stati autorizzati da un magistrato a registrare segretamente alcune sue telefonate. Con lui è stato arrestato anche il suo capo di gabinetto, John Harris. Insomma, è come dire che sono finiti in galera il capo di Stato e il capo del governo dell’Illinois.
Da notare che il primo cittadino di quello Stato degli Usa è stato investigato in silenzio per ben tre anni, durante i quali sono state passate al setaccio tutte le nomine e tutte le assunzioni fatte dal governatore durante il suo mandato. Altro che Clemente Mastella o la tribolata indagine “Why not” del volenteroso De Magistris…. Il tutto senza lo strepito e il prolungato attacco berlusconiano alla magistratura cui assistiamo da anni in Italia solo perché sono finiti in manette personaggini come Cesare Previti e sotto la lente della giustizia vari boss della politica e loro mallevadori della malavita.

744 commenti
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  1. Pietro
    Pietro says:

    @ Vox

    Guardi che sulla necessità di eliminare le ragioni che comportano la miseria e la povertà, sono perfettamente d’accordo con lei. Idem sulla necessità di cambiare il “sistema”. Ha ragione anche quando dice che così la “carità” non esisterebbe, perché non ce ne sarebbe bisogno… Tutto vero e giusto: condivido! Ciò che dico, però, è che la situazione attuale è, purtroppo, differente. E che ci sono molte persone, credenti o meno, che – come dice lei – si impegnano ad aiutare il prossimo. Poche gocce? Probabilmente sì, ma senza quelle poche gocce ci sarebbero più assetati…
    E queste opere sono più meritorie di tante chiacchiere che si possono fare, perché alla fine pochissimi si muovono. Talvolta si può fare filosofia (lei ed io, intendo), ma chi sta sul campo è quello che veramente agisce.
    Lei ha portato l’esempio della Fao e mi sembra che calzi a pennello!
    Sui dati può consultare la Feo-Fivol. Cmq, solo in Italia, nel 1994, il 40,4% delle organizzazioni di volontariato aveva matrice espressamente e dichiaratamente cattolica.

  2. Controcorrente
    Controcorrente says:

    X il “carambolista”psigologo..

    Carissimo,gurda che proprio nel mese di Dicembre di quest’anno, ricorre l’anniversario della Legge 180 che sancì la “chiusura Dei manicomi.

    Quindi la domanda che le pongo è questa : qul’è il confine che delimita l’identità del singolo,ma che non si deve inspessire fino a trasformarsi in barriera di segregazione..

    Per cui a mio avviso il senso della sua “difesa” di Uroburo nei suoi confronti era anche questo..!
    I Blog non devono essere una barriera di “segregazione”..

    Ora che Lei e il suo psicologo vi facciate “passeggiate mattutine” va bene..
    Ma per favore ci risparmi commenti ,valutazioni,diagnosi su Faust…
    Noi Faust lo comprendiamo benissimo fin dai suoi esordi, per cui se lei non lo comprende tragga le dovute “conseguenze”ovvero si chieda chi è l’anomalo, anzi lo chieda al suo psicologo..

    cc

  3. Faust x Pietro e lObelisco
    Faust x Pietro e lObelisco says:

    … caro Pietro, non avevi detto cche le organizzazioni umanitarie fideiste o cattoliche erano la stragrande maggioranza, ora dici cche coprono il 40,2 % cche non mi sembra cche sia la stragrande maggioranza… lei è partito male ed ora sta cercando la via, la smetta di girare intorno allObelisco, abbiamo capito…
    Faust

  4. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro pietro,

    il 40% delle associazioni di volontariato avevena matrice “cattolica”.
    E allora?
    Cosa ne dovremmo dedurre?

    cc

  5. Faust x Pietro e lObelisco... correzione
    Faust x Pietro e lObelisco... correzione says:

    …pietro, scusa se ti ho scritto dandoti prima del tu, eppoi del lei… lho spedito di ggetto e non lho corretto, scusa se ti ho dato del lei…
    Faust

  6. Pietro
    Pietro says:

    @ Faust
    Signore, faccio una breve premessa prima di risponderle. Io ho espresso un parere sul post di Nicotri, esponendo il mio punto di vista. Nicotri ed altri stanno argomentando le loro risposte, io idem. Spero e credo di attenermi al rispetto che si deve ad ognuno che parla e che espone il suo punto di vista. Leggo anche il suo post, cerco di capire il suo punto di vista (che può essere tranquillamente diverso dal mio: dov’è il problema? Non c’è), ma le chiedo di mantenere sempre un atteggiamento corretto, perché mi sembra che la sua facile ironia sia striata di qualche insulto…Non sono plagiato e non sono tanto meno un infermo mentale, il che tra l’altro offende chi, purtroppo, non la stessa fortuna mia e sua di poter leggere, scrivere e pensare.

    Detto questo, divido il mio discorso in più post.
    1) Le dico che lo so che esistono Ong laiche. Lei fa un discorso su finanziamenti spartiti fra chiesa e governi locali… Questo non lo, ma è possibile, forse è come dice lei… Ma, mi dica, è possibile pure che Ong “molto laiche” facciano lo stesso?!? Non lo so, è un dubbio che mi viene.
    Altra cosa: non è vero che tutte le organizzazioni prendono finanziamenti. Glielo dico con coscienza dei fatti, perché sono in contatto con due associazioni di volontariato che operano in Tanzania (la prima nell’area di Makumbako, la seconda ad Itigi): non beccano una lira… un cent… né dalla Chiesa né dallo Stato, italiano o tanzanese che sia.
    Si appoggiano al volontariato, alle donazioni, all’aiuto offerto dai singoli.
    La prima di queste ha creato, a partire dalla seconda metà degli anni ’90, una scuola ed un campo di calcio nella zona di Makumbako. Il punto di partenza è stata la missione, molto povera, di un sacerdote che opera lì da anni… Attorno a questa scuola si sono poi ritrovate tante famiglie, che ne hanno fatto un punto di riferimento. Vi hanno lavorato semplici studenti ventenni ed ingegneri, che hanno spiegato alla popolazione locale come impastare meglio la malta per fare i mattoni… Risultato: dopo tanti sforzi, è stato messo su un forno che produce oggi mattoni e creata una piccola attività commerciale, in quanto le persone del posto oggi fabbricano mattoni e li rivendono… Un po’ quello che si augurava anche Vox, no?

    La seconda di queste ha costruito un ostello della gioventù per sottrarre le giovani ragazze della Tanzania al fenomeno della compravendita; ha messo su una scuola, dove si insegna anche l’inglese; è stata realizzata una casa-famiglia per gli orfani di genitori morti di Aids; è stata realizzata una ludoteca per i bimbi; è stato avviato un progetto tramite il quale una classe italiana ha adottato, con pochi euro, una classe tanzanese; è stato avviato un progetto di formazione per medici oculisti e infermieri…
    A capo di tutto ciò c’è un medico oculista, persona degnissima, che si appoggia a varie organizzazioni missionarie: metà del suo tempo lo trascorre in Africa per la formazione, metà in Italia per raccogliere fondi.
    Fondi che non vengono dallo Stato o dalla Chiesa, ma tramite iniziative di vario genere…

    Vuole i loro indirizzi internet? No problem, se intende controllare… Ma quando dice che “fanno la mezza”, per favore certe considerazioni le tenga per sé. Quando dice che creano degli infermi mentali, “da umano libero a umano fedele”, lo tenga per sé

  7. Pietro
    Pietro says:

    Leggete bene…
    Nel ’94 solo il 40% delle associazioni era DICHIARATAMENTE cattolico.
    Ce ne sono altre, come nel caso delle associazioni di cui parlo a Faust, che pur avendo carattere aconfessionale, sono vicine a movimenti religiosi o alle missioni.
    E questo costituisce un’altra larga fetta che fa superare ben il 50% delle associazioni di volontariato presenti in Italia.
    Spero di essere stato chiaro

  8. Marta
    Marta says:

    x Peter
    caro Peter, io non ho figli ma 3 bellissimi nipotini ancora piccoli figli delle due mie sorelle.E’ pur vero che la stragrande maggioranza delle mamme oggigiorno lavora, affidando i figli ai nonni o alla scuola materna.Ti posso dire quel che succede nella famiglia delle mie sorelle di cui una lavora la mattina, l’altra per il momento ha deciso di dedicarsi alla famiglia.Tutte e due si occupano molto dei bambini, quella che lavora ha un bimbo di tre anni,l’altra uno di 4 e la bimba di due.
    Con le mie sorelle ho un bellissimo rapporto e sia con l’una che con l’altra abbiamo letto insieme qualche libro sul comportamento che dovrebbero tenere i genitori sin dalla nascita. Dopo averne discusso con i rispettivi mariti sono giunte alla conclusione che sentire altri pareri puo’ si aiutare ma i genitori siamo noi e cercheremo di affrontare insieme questo non facile cammino che ci aspetta facendo sentire SEMPRE la nostra presenzaAllevare figli non è cosa semplice, il “mestiere” di genitore è bellissimo, credo, impegnativo e richiede un sacco di tempo, quel tempo che prima era tutto tuo.
    Prima o poi ci provero`anch’io….
    ciao Marta

  9. Marta
    Marta says:

    Ieri sera la nostra televisione ha mandato in onda un film in omaggio al 60° della Dichiarazione sui Diritti umani. Un film altamente drammatico, sulla guerra civile, 1994, che scoppio`in Rwanda fra gli Hutu e i Tutsi e che lascio sul campo piu`di un milione di morti. Un enorme genocidio, una pagina nera della storia dei nostri giorni ,il non rispetto dei diritti umani che ha provocato danni tremendi.
    Ce ne siamo dimenticati…..è triste.

  10. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro Pietro,
    ancora attendo risposta “alla “mia domanda?
    Quindi la ripropongo se anche fossero il 60% cosa ne dovremmo dedurre?
    Normalmente l’abitudine in questo Blog e che a domanda diretta si risponde.

    Attendo risposta

    cc

  11. Pietro
    Pietro says:

    Rispondo sempre a Faust

    2) lei dice: “L’umano libero nasce con la dignità nel Dna… chi gliela toglie? Gli stessi che per ridargliela vogliono essere pagati…”.

    Ha ragione. L’uomo nasce con la dignità. In alcuni casi, però, gli viene tolta. Anche qui le faccio un esempio pratico, basato sulla mia esperienza.
    Porto quindi dati, fatti sui quali, spero, voglia ragionare con me.
    La dignità all’uomo può essere tolta in tanti modi. Lasciandolo appositamente in situazioni di povertà, di miseria, di ignoranza, di sfruttamento, non cambiando il “sistema”, come diceva Vox. La tossicodipendenza, l’alcolismo sono altre piaghe che infettano la dignità umana.
    Da anni sono vicino ad una comunità di recupero x tossicodipendenti, dove ci sono centinaia di ragazzi che arrivano divorati da cocaina, eroina, exstasy e altre porcherie… Arrivano che hanno commesso le cose peggiori che si possa pensare: sono loro che raccontano per primi come hanno perso la loro dignità umana…
    La comunità è gestita da un prete, da qualche anno è anche un ONG, non espressamente cattolica se è questo che si vuol sapere. Questo sacerdote è un’altra persona degnissima. Iniziò per caso, oggi si ritrova a gestire una struttura che, come le dicevo, ospita centinaia di ragazzi: cattolici, ebrei, musulmani, atei, indifferenti alla religione… NON HA IMPORTANZA! Non conta la fede o la mancanza di fede, quando si vive (?) in un certo modo…
    La comunità non becca un soldo, non “fa la mezza” c0n nessuno… CHI ENTRA NON PAGA… La comunità si è retta per anni con donazioni, aiuti di vario genere… Ci sono stati anche momenti difficili. Oggi è autosufficiente in gran parte… Sono state create anche delle aree lavorative. Il riscatto di queste persone passa attraverso la consapevolezza che possono riprendere il loro posto nella società…
    La comunità ha avviato da 6 anni anche un progetto identico in Perù: i metodi adottati sono stati “studiati” anche da altre organizzazioni e Stati. Ci sono state visite di funzionari peruviani, colombiani, di paesi caucasici, persino dalla Cina…

    L’Italia, purtroppo, è stata in grado di produrre solo i Sert, ma lì il tossicodipendente non esce dal problema della tossicodipendenza, si imbottisce di metadone e la cosa termina lì. A quelle persone viene tolta continuamente la dignità, con lo Stato che mantiene e paga strutture e medici, annientando i giovani nel frattempo…
    Questa è la triste realtà… Ben diversa da quella che si cerca di far rinascere dalla comunità che le ho descritto… Anche qui, se vuole, posso dare tutte le info utili.

  12. Pietro
    Pietro says:

    x Controcorrente

    Nulla in particolare. Il dato era soprattutto a beneficio di Vox che mi domandava qualche numero… Di certo, non faccio distinzione tra organizzazioni che hanno una spiccata matrice o meno: era solo un dato statistico, tutto qui.
    Nel mio discorso, che poi ho ripreso anche negli altri post, se ha avuto la pazienza di leggermi, sostenevo che il “progresso” viene portato in aree depresse del mondo anche da queste associazioni che, in determinate zone, sono la maggioranza.
    Ma non è che se tale impegno fosse portato avanti da altri avrebbe meno valore: ci mancherebbe!
    Un saluto

  13. Marta
    Marta says:

    ho dimenticato il titolo del film:”Hotel Rwanda” del 2004
    bravissimi gli attori di colore e nella parte di un graduato americano (caschi blu Onu) Nik Nolte.

  14. Vox
    Vox says:

    @ Peter

    Cioe’, mi faccia capire, se uno non e’ nudista deve per forza essere un bigotto? Esistono solo questi due estremi?

  15. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro pietro,

    attenzione, senza nulla togliere “alle associazioni umanitarie laiche o cattoliche che siano,alle quali credo molti di noi a titolo personale contribuiscano, nutro forti dubbi che “che portino ” il progresso” in quelle aree.
    A meno che ovviamente io e te abbiamo idee diverse sulla parola “progresso”.

    A questo proposito citami un solo” statuto” di queste “organizzazioni” sia laiche che “cattoliche” che contengatra i loro fini di” Portare il progresso”
    Sarei curioso di scoprirne una..

    cc

  16. Faust x Pietro
    Faust x Pietro says:

    Ma quando dice che “fanno la mezza”, per favore certe considerazioni le tenga per sé. Quando dice che creano degli infermi mentali, “da umano libero a umano fedele”, lo tenga per sé

    Caro Pietro, non è da lei cche abbisogno di sapere quel cche devo dire e quel cche no (riprestiniamo il lei… ) ho una esperienza x vissuto personale e non x sentito dire e quando dico cosa ho visto e cosa ho sentito non temo smentite… nel 92, ho assistito ad una riunione con 4 cardinali ( quello di Genova ed altri dei paesi vicini, attorno a un tavolo con la generalessa ex (grazie addio) presidenta della Croce Rossa, non è a lei buon pietro, cche devo spiegarmi, raccontandole cosa si son detti questi pretini e su quante tonnellate di farmaci al mese, in quella occasione han portato una nave di giocattoli x natale ed alimenti donati da fabbriche italiane, quando sono donazioni i pretini li distribuiscono fra i loro adepti… gli altri poveri non esistono se non si convertono e baciano la pantofolina rossa…. Le ddo ragione quando mi parla dell importanza dei San Francesco x una banda di usurai come la cchiesa vaticana, di San Francesco ce ne sono in giro x il mondo, ma dietro gli ingenui ci sono gli squali vaticani cche non distinguono lodore dei soldi e le confermo fanno a mezza…. lei ppuo dire quel cche crede ed io no?¿? sul tema posso raccontarne mille e non basta… sono un ex presidente di una Fundacion…. sin fines de lucro, lho fondata ed ho messo soldi miei… in una scuola di comunicazioni sociali, con 600 alunni cche poi ho laciato ai dominicani… vuole cche le racconti di pretini nelle missioni e nelle carceri, pedofili avvista?¿? non permetto a nessun gruppo di delinquenti sociali mascherati da Angeli benefattori di tapparmi la bocca… certo ppoi ci sono anche i san francesco…
    La saluto
    Faust

  17. Sylvi
    Sylvi says:

    Brava Marta,

    i figli devono sentire sempre la nostra presenza, devo sapere di poter contare nel nostro ascolto.
    Mia madre, mentre lavoravo, era con loro e faceva la nonna…le coccole a lei, le rogne a me e mio marito.
    Ma facevamo squadra; mia madre applicava alla lettera le mie indicazioni. Mio marito…di tanto in tanto sgarrava dagli accordi e allora erano chiarimenti…vivaci!

    Non posso essere d’accordo con Marco che , peggio di Rousseau , ritiene che il bambino tragga insegnamento dalle cose che lo circondano, come se fossero asettiche.
    Educazione alla socialità e libertà hanno fatto discutere filosofi, pedagogisti e sociologi.
    No, non è facile essere genitori; pesa soprattutto la percezione della responsabilità.
    E questa ce l’ha anche una zia o uno zio a cui sono stati affidati i piccoli.

    ciao sylvi

  18. Controcorrente
    Controcorrente says:

    A scanso di equivoci…nel mio post 102 era contenuta la seguente frase

    ..Per cui a mio avviso il senso della sua “difesa” di Uroburo nei suoi confronti era anche questo..!

    correggo..

    il senso della difesa di Uroburo nei di Lei confronti, presumo contenesse anche questa componente..!

    cc

  19. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Piccole “contraddizzioni” crescono…

    Bruxelles, nel nuovo testo della presidenza francese facilitazioni ai paesi dell’est. Anche l’Italia avrebbe ottenuto “maggiore flessibilità”a tutela delle imprese. Ma il premier avverte: “O ci accontentano o blocchiamo tutto”/

    e poi chicchetta tutta nostra…

    Scontro Milano-Roma sul ruolo dei maggiori aeroporti nei piani della nuova compagnia. Secondo il governatore lombardo lo scalo del Nord è “il punto centrale”. Quello del Lazio chiede un incontro col governo su Fiumicino. E il sindaco della capitale si schiera: “Inaccettabile”

    Caro marco prepara un campo a Barletta..

    Così ci divertiamo (naturalmente da spettatori..)

    cc

  20. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Peter,

    lungo la costa dalmata ci sono parecchi campi nudisti.
    Conversada mi pare sia il più grande d’Europa.
    Fin dagli albori erano i tedeschi a frequentarli e dal pargolo all’80enne c’era una naturalezza,una disinvoltura come fossero in frak!

    Poi sono arrivati gli italiani, guardoni e maliziosi, con figli al seguito maleducati e insolenti.
    E i tedeschi si spostavano in siti più piccoli e più tranquilli.

    Non credevo che in UK ci fosse un solo campo nudisti!
    A me non piace troppa promiscuità igienica, ma questo è un problema che c’è anche in certe spiagge di costumati.

    Comunque non è questione di nudi o vestiti, è la solita questione di educazione, e rispetto reciproco!

    Sylvi

  21. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Faust,

    io sono in partenza per Siviglia.
    Devo andare a pregare Gesù Bambino, in spagnolo, per la tua anima!
    Ce l’avrai, in qualche tasca!!!???

    ariviodisi biel
    Sylvi

  22. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Le Organizzazioni del volontariato possono essere serie e impegnate ma ve ne possono essere, come per ogni altra forma di aggregazione, di truffaldine, le organizzazioni sono fatte di uomini.
    Iomilito in una laica Pubblica Assistenza, solo perchè questa c’era nel mio paese cuando ho inizialto a fare volontariato, a livello periferico le cose si mescolano, nella mia associazione ci sono anche molti cattolici credenti e praticanti, alla Misericordia di Volterra 0 a quella di Riparbella, che ho avuto modo di frequentare ci sono molti laici e anche atei, e niente impedisce loro di renderi utili. Al massimo non rispettano la regola di recarsi, a fine servizio, in cappella a ringraziare il signore che ha loro permesso di aiutare il prossimo, (che è cosa concettualmente condivisibile).
    Il mio essere ateo non mi ha mai impedito di valutare le persone per quello che fanno non per cime si dichiarano o si atteggiano, è pacifico che ho molto piu rispetto per il prete di Riparbella che trovavo alle tre di notte ad aspettarmi con la sua ambulanza all’incrocio per accompagnarci ad uno sperduto casolare in mezzo al bosco che non di quel signore laico e di sinistra che quando portiamo la sua madre (acqintalata) giùper le scale, invece di metterci la manina, strilla attenti!!! attenti ai vasi!!!
    Questa lunga (anche troppo) dissertazione per sottolineare che quando si parla di organizzazioni le valutazioni vanno fatte su come concretamente operano non su che cappello portano.
    Antonio antonio. zaimbri @tiscali.it

  23. Uroburo
    Uroburo says:

    Pare, il condizionale è d’obbligo perchè tutta la stampa costaggiù è a libro paga del comando usaegetta, che nel 72% delle provincie afghane ci sia almeno un’azione della guerriglia a settimana. L’anno scorso erano il 56%.
    La guerriglia colpisce e scompare nel nulla, e pare che uno degli obiettivi preferiti siano i grossi convogli di rifornimento per le truppe di occupazione occidentali. I guerriglieri attaccano, non solo di notte, distruggono i pesanti TIR e scompaiono.
    Questo vuol dire una cosa che si sa da sempre: il totale controllo del cielo non è sufficiente a vincere se non è accompagnato da un analogo controllo sul terreno. L’uso degli elicotteri, che si pensava potessero cambiare le cose, in realtà non ha modificato il dato di fondo.
    In queste difficili circostanze i reparti occidentali se ne stanno ben chiusi nelle loro basi, al massimo controllando le zone immediatamente vicine, mente il comando usaegetta (l’unico e vero titolare della guerra) si propone di far affluire quanto prima 20.000 nuovi soldati. Si attendono le decisione del nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America (ouhhyeahhhhhh), che non potranno che confermare la proposta. Solo che 20.000 uomini, l’equivalente di una divisione, sono tragicamente pochi in un terreno più grande della Francia e con un’orografia tra le più tormentate del pianeta.
    D’altra parte questo è, evidentemente, il massimo sforzo che la superpotenza planetaria può mettere in campo attualmente.
    CONCLUSIONI: gli occidentali stanno, lentamente ma progressivamente, perdendo il controllo del territorio e gli Usaegetta non hanno alte risorse umane e materiali da impiegare sul campo.
    Se ne deduce che la guerriglia sta vincendo la sua partita perchè una regola della piccola guerra è che il tempo lavora a suo favore in quanto il solo fatto di poter continuare a sopravvivere rappresenta già una vittoria. L’impegno degli occidentali non potrà diminuire nel tempo, anzi verranno richieste sempre maggiori risorse, che sono sempre più difficili da reperire.
    La mancata vittoria in Afghanistan rende molto più difficile liquidare la partita irakena e quasi impossibile un’azione militare (a parte i soliti bombardamenti) contro l’Iran. Quindi le conseguenze si estendono anche in Palestina rendendo meno forte la situazione complessiva israeliana, che a sua volta deva ancora scontare la sconfitta nella guerra del Libano di due anni fa.
    Insomma pare ormai certo che l’Usaegetta ed Israele hanno fatto il passo un tantino più lungo della gamba e che la vittoria totale sul terrorismo (cioè su quelli che non la pensano come loro e non sono disposti a vivere come loro servi) sia da rinviare a data da destinarsi. Questo darà un po’ di fiato anche alla Russia ed alla Cina nella loro opera di modernizzazione. U.

  24. Vox
    Vox says:

    GOMAFIA

    LA VICENDA DE MAGISTRIS – Parte I

    La sottrazione delle indagini a De Magistris

    De Magistris nel 2006, a seguito di una denuncia, inizia ad indagare sul fenomeno della illecita gestione pubblica, locale e nazionale, di finanziamenti, convenzioni, commesse e appalti nel settore della depurazione delle acque e della emergenza ambientale.
    Il procedimento è il c.d. Poseidone.

    Un altro filone di indagine porta De Magistris ad indagare sul fronte della illecita gestione regionale di commesse, appalti e finanziamenti pubblici nei settori della informatizzazione ed innovazione tecnologica degli uffici pubblici, del lavoro interinale, della sanità, dell’energia eolica. Tale procedimento è il c.d. Why Not

    All’interno della Procura, alcuni magistrati pongo in essere delle attività illecite allo scopo di sottrarre le suddette inchieste a De Magistris, nonché di delegittimarlo ed isolarlo professionalmente. Lo scopo viene raggiunto e a De Magistris vengono tolte le inchieste.

    I procedimenti sottratti a De Magistris, vengono, poi, senza che vi sia una giusta causa, smembrati in tanti procedimenti diversi ed assegnati ad altri procuratori, ovviamente del tutto estranei alle indagini sino a quel momento svolte.
    Tutto ciò porta ad una stagnazione delle indagini e al dissolversi di importanti tracce investigative.

    Il dott. De Magistris, ritenendo illegale quanto successo, inoltra regolare denuncia la Procura della Repubblica di Salerno, ovvero la Procura competente (ex art. 11 c.p.p.) ad indagare sulle ipotesi di reato commesse dai magistrati di Catanzaro.

    A questo punto succede una cosa di gravità assoluta. Il Ministro di Grazia e Giustizia, Clemente Mastella, coinvolto nelle indagini, chiede al CSM il trasferimento cautelare urgente di De Magistris; ovverosia chiede il trasferimento del magistrato che sta indagando su di lui.
    (continua)

  25. Vox
    Vox says:

    LA VICENDA DE MAGISTRIS – Parte II
    (prosegue dal 124)

    Trasferimento di De Magistris

    Il Procuratore Generale promuove, quindi, un’azione disciplinare contro De Magistris, che molti autorevoli giuristi valutano assolutamente infondata.

    Il giorno prima della seduta in cui verrà discusso il caso De Magistris, Letizia Vacca, il Vice Presidente della Prima Commissione del CSM rilascia dichiarazioni alla stampa dove esprime giudizi di disvalore nei confronti di De Magistris e parla chiaramente dell’intento di “colpirlo” (Forleo e De Magistris sono cattivi magistrati”, tengono “condotte devastanti”, “devono fare le inchieste e non gli eroi). In altri termini, anticipa l’esito della seduta ancora prima che questa venga discussa.

    Il CSM, quindi, come anticipato, condanna De Magistris. Si badi bene che De Magistris viene condannato per aspetti disciplinari, ovvero per aspetti che riguardano la “forma” con cui sono state condotte le indagini; non si giudica cioè la fondatezza delle indagini stesse.

    Le motivazioni della sentenza lasciano, ancora una volta, ai giuristi ben più di una perplessità.
    De Magistris decide di impugnare la sentenza davanti alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Il ricorso è ben fatto e, secondo l’opinione di molti giuristi, ha ottime possibilità di venire accolto.

    Però c’è un colpo di scena. L’avvocato di De Magistris si sbaglia e deposita il ricorso in ritardo. Il ricorso viene quindi giudicato inammissibile e non valutato nel merito. In altri termini non vengono esaminate le motivazioni del ricorso, la sentenza del CSM diventa definitiva e De Magistris viene trasferito a Napoli.
    (continua)

  26. Vox
    Vox says:

    LA VICENDA DE MAGISTRIS – Parte III

    Inchiesta della Procura di Salerno

    La Procura della Repubblica di Salerno, intanto, investita delle indagini dalla denuncia presentata da De Magistris (e quindi obbligata ad indagare), a febbraio chiede alla Procura di Catanzaro di trasmettergli gli atti relativi alle indagini di De Magistris, ma questa rifiuta di inoltrare i fascicoli.

    La Procura di Salerno, grazie ad altre prove raccolte, ritiene che siano ravvisabili delle ipotesi di reato nei comportamenti tenuti da alcuni magistrati della Procura di Catanzaro. Dalle indagini, infatti, emerge che gli indagati, da un lato avrebbero indebitamente rifiutato di compiere atti del proprio ufficio non procrastinabili e, dall’altro avrebbero compiuto, invece, diversi atti contrari ai doveri dei propri uffici sulle indagini portate avanti da De Magistris. Sempre secondo la Procura di Salerno tali comportamenti sarebbero stati attuati, sostanzialmente, per favorire, mediante la deviazione del regolare procedimento penale, alcuni indagati.

    A suffragare tale ipotesi investigativa vi sarebbe anche il comportamento tenuto da alcuni indagati dei procedimenti di De Magistris che, una volta sottratte a questo le indagini, avrebbero assicurato a parenti ed affini di coloro che avevano reso possibile la sottrazione, l’ingresso in studi professionali di grande prestigio, quote societarie, e posti di lavoro vari.

    La Procura di Salerno rinnova, quindi, la richiesta di trasmissione degli atti relativi alle indagini di De Magistris alla Procura di Catanzaro. Ma, anche questa volta, la Procura rifiuta di inoltrare i fascicoli. La Procura di Salerno per ben sette volte inoltra la suddetta richiesta ma, per ben sette volte, la Procura di Catanzaro si rifiuta di consegnare gli atti.

    La Procura di Salerno, quindi, dopo aver atteso nove mesi ed inviato ben sette richieste, decide il sequestro degli atti.

    Questo iter, fin troppo corretto, viene dipinto dalla stampa come una guerra tra Procure[…] L’agire della Procura di Salerno è stato assolutamente corretto e legittimo. Perché, allora, la stampa ci vuol far credere falsamente (non si sa per ignoranza o per mala fede), che sia in corso una guerra tra Procure?
    (continua)

  27. Vox
    Vox says:

    LA VICENDA DE MAGISTRIS – Parte IV

    Contenuti delle inchieste Poseidone e Why Not

    Sino ad ora si è parlato tanto della vicenda De Magistris, dello scontro tra Procure, ecc.. ma pochissimo del contenuto delle indagini, perché? Probabilmente perché il contenuto di quelle indagini fa paura ed è meglio non parlarne.

    Infatti gli elementi raccolti indicano l’esistenza di una metodologia criminosa costante e comune riconducibile, attraverso sofisticati reticoli societari, ad esponenti della politica di rilievo delle aree UDC, Forza Italia e DS.

    Scrive De Magistris: […] Le condotte di reato hanno ad oggetto, in estrema sintesi, i seguenti passaggi: la deliberazione del finanziamento a livello nazionale e regionale. Questo è il passaggio in cui determinanti divengono le forti collusioni con esponenti della politica e della burocrazia (in particolare alti funzionari)… per ottenere illecitamente immani risorse pubbliche la criminalità organizzata – quella dei c.d. “colletti bianchi” – che agisce con consolidate convergenze parallele con la ‘ndrangheta, che rappresenta, allo stato, l’organizzazione mafiosa più potente, utilizza in particolare, lo strumento apparentemente lecito, delle società, soprattutto miste pubblico-private che sono proliferate in Calabria, ma non solo, in tutti i settori, soprattutto quelli dove è consistente la presenza di erogazioni pubbliche: l’ambiente, la sanità, i lavori pubblici, l’informatica, il settore interinale, il terziario[…]”

    In altri termini, per assicurarsi l’impunità chi gestisce e ruba queste immani risorse di denaro compra il silenzio di magistrati, prefetti, forze dell’ordine, politici, finanzieri, regalando posti di lavoro ad amici e parenti di questi.

    Grazie a questo collaudato sistema i finanziamenti della Comunità europea per costruire strutture necessarie al paese finiscono nelle mani dei soliti noti. Ma chi sono i soliti noti?

    Agli atti si legge che in questo scandalo “un ruolo centrale assume la c.d. Loggia di San Marino”. Inoltre, una delle società maggiormente coinvolte è ricollegabile ad una persona che non solo era iscritto nella loggia P2, ma era già stato coinvolto nel c.d. processo Enimont.
    In sostanza, ancora una volta, la massoneria.
    Le persone coinvolte, inoltre, sono di primissimo piano e, leggendo le cariche ricoperte, la mente non può che tornare agli anni ’80 a agli elenchi P2:
    Presidente del consiglio,
    Ministri,
    vertici della guardia di finanza
    vescovi
    magistrati
    forze dell’ordine,
    servizi segreti
    imprenditori
    industriali
    ecc…

    Tutti legati da un vincolo di comune appartenenza, probabilmente da un giuramento, che evidentemente, vale ben più di quello fatto alla Repubblica…
    (continua)

  28. Vox
    Vox says:

    LA VICENDA DE MAGISTRIS – Parte V

    Conclusioni.

    Questa in estrema sintesi la vicenda De Magistris. Questa l’opera di disinformazione. Questo l’ennesimo attacco ai magistrati onesti. Questo l’ennesimo aiuto dato all’associazione criminale dei colletti bianchi.
    Il meccanismo che viene usato nelle Procure, quando indagato è un uomo che fa parte del potere occulto, è sempre lo stesso.
    Quanto successo alla Procura di Catanzaro, probabilmente, è successo e continua a succedere nelle Procure di tutta Italia.
    […]con tutti questi atti di intimidazione operati anche in ambito istituzionale, sarà difficile trovare un magistrato che abbia il coraggio di fare il proprio dovere.
    Oggi un magistrato onesto, se non viene ucciso, viene massacrato personalmente e professionalmente….mentre il nostro Presidente del Consiglio, in televisione, elogia il suo stalliere Mangano, condannato all’ergastolo per omicidio.
    [di S. Manfredi]
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5342

  29. Pietro
    Pietro says:

    x Controcorrente.

    Quando parlo di “progresso”, non intendo l’esportare qualcosa dall’alto (noi?) in basso (loro?). Non voglio creare equivoci su questa parola…
    Come negli esempi che ho citato, è stata impiantata una fabbrica per produrre mattoni che in Tanzania prima non c’era, con una tecnica semplice ma sicuramente più avanzata (lì mescolano ancora un po’ di terra e cuociono il tutto, i mattoni cedono alla prima avversità…).
    Oppure, il reparto di oculistica creato all’ospedale di Itingi.
    Mi riferisco, cioé, a cose che prima non c’erano: “progresso” in questo senso. Dare i mezzi, grazie al fatto che noi abbiamo una tecnologia e possibilità maggiori, perché poi le popolazioni locali possano camminare da soli.
    Saluti

  30. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Caro Pino,
    credo di aver trovato il disguido dei post sulla sua posta personale.

    Questa mattina il website Arruotalibera o non si apre o si apre con difficolta’.

    Impazientita ho inserito http://www.arruotalibera.it/ su Google ed ho notato che la sbarra di sotto, fondo pagina del PC c’era scritto: pinonicotri.it

    Io clicco solo sul Icon sul mio desktop, non digito niente.

    Non e’ un problema di connessione in generale, tutti gli altri Icon si aprono subito.

    Saluti, Anita

  31. Pietro
    Pietro says:

    x Faust

    Allora, appunto perché ha esperienza diretta sul campo, perché conosce chi effettivamente, veramente opera per gli altri e chi no, perché sa fare la differenza, dovrebbe considerare che non può dare dell'”infermo mentale” o dell'”umano-fedele” così alla leggera, facendo di tutta un’erba un fascio…
    lei può esprimere, come me e come tutti, il suo pensiero, ma non può offendere sperando di cavarsela… Ho rispetto per il suo pensiero, magari diverso dal mio, ma questo non può portarla a dire “caro il mio pietruzzo nella pantofolina rossa”, accomunandomi magari a loschi figuri (lo capisco ora) che lei disprezza.
    Se lor signori hanno fatto quello che dice lei, la cosa mi rattrista e ferisce, come uomo prima di tutto: ma senza sapere niente di me, mi ha accostato a questa genìa.
    Le ho portato degli esempi, lei mi ha dato i suoi e sono contento dell’esperienza vissuta da lei (l’associazione che ha creato), ma gli insulti al sottoscritto, striscianti non li capisco e non li tollero, se permette.
    E ancora: che ci sia del marcio in tanti settori, compresa la Chiesa, è fuor di dubbio e il suo racconta lo testimonia ampiamente. Mi fanno inorridire i particolari cui fa cenno… Ma anch’io parlo per esperienza vissuta e l’assicuro che come è vero che non è tutto oro quello che luccica, non è tutta merda quello che è marrone…
    La saluto anch’io, sperando di aver chiarito il mio punto di vista correttamente.

  32. Pietro
    Pietro says:

    Per Nicotri

    Le rispondo sulla questione che ho sollevato. Capisco il suo punto di vista (parto dalla sua lettura di Odifreddi), ma le ripeto che, a mio avviso, tutti questi “danni” non mi paiono tremendi… Del resto, un esempio eclatante è proprio lei: ha conoscenze di fisica, ma anche una forte educazione religiosa. Ed una forte capacità critica, maturata grazie alla sua enorme curiosità.
    Anch’io, dal canto mio, come migliaia di ragazzi italiani, sono cresciuto frequentando il catechismo, ma non mi sento plagiato e assoldato… Anzi, mi interrogo e indago ogni giorno su molte cose, provando a sviluppare la mia criticità… Vivo la mia fede con tormento, perché la fede è tormento in gran parte e so che capisce cosa voglio dire…
    Non sopporto tutti quei movimenti che veramente sono fatti da plagiati e integralisti cattolici: i miei più grandi scontri verbali sono con alcuni ragazzi che “militano” in CL o sono neo-catecumeni… Tremendi! Quelli sì che crescono nel modo in cui descrive Faust…

    Per quanto riguarda gli insegnanti di religione, sono perfettamente d’accordo con lei, specie sul fatto che le nomine non competono al Ministero ma dai vescovi. Cmq, sa bene che per sfuggire all’abuso basta rinunciare e scegliere attività alternative. Ricordo che nella mia classe al liceo, c’era un ragazzo che scelse questa opzione: come dice lei, non è che venuto su meno civile… Anzi, è una persona di sanissimi principi e di un’educazione senza pari.

    Per quanto riguarda l’ultimo punto, le dirò che se un ayattollah affidasse la mia anima a Maometto, ad Allah, non mi sconvolgerebbe più di tanto… Non lo so nemmeno io perché la domanda che mi ha posto non mi “scalda” più di tanto…

    Un caro saluto

  33. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro marco tempesta,
    non ho capito bene quali sono le specialità di Giulia. Mi vorrebbe raccontare? …U.
    ———–
    Il ristorante ‘da giulia’ tratta prevalentemente pesce.
    Il sito
    http://www.ristorantedagiulia.it
    è ricco di indicazioni.
    Sarei dovuto salire Domenica, ma sono costretto a rimandare a Gennaio perchè adesso devo stare vicino a una mia amica che sta avendo in questi giorni grossi problemi col lavoro (forse la segano). Ubi maior…
    Salendo a Gennaio potrò anche trattenermi un po’ di più.

  34. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Allora torno a ripetere è solo ipocrisia, quando fa comodo
    parlare di fascia protetta?
    ———-
    Le fasce si deve proteggerle dalle trasmissioni a contenuto violento, ammazzamenti, sparatorie, massacri e robe varie, perchè i piccoli imitano.
    Nel 2005 io ed altri amici di Bisceglie abbiamo tenuto una mostra a Bolsena, che ha fatto scandalo ( ne hanno parlato i giornali del Lazio) perchè era una mostra sull’erotismo, nella città del Miracolo (di Bolsena).
    Era periodo di grande afflusso turistico; si affacciano due genitori a dare uno sguardo, tenendo i figli fuori della porta (bambini dai 5 agli 8 anni, maschi e femmine). Visto di che si trattava (c’erano dei nudi spinti, peni in erezione, accoppiamenti), hanno chiamato i bambini ” komm, komm, schau an!”. I bambini sono entrati e se la ridevano come matti.
    Erano bambini tedeschi, certo. Ma cos’hanno i popoli nordici di diverso da noi nell’ambito del nudo, se non una diversa educazione scevra dalla maniacalità cattolica?

  35. marco tempesta
    marco tempesta says:

    i figli devono sentire sempre la nostra presenza, devo sapere di poter contare nel nostro ascolto.
    —————–
    Ma sapete, care Sylvi e Marta, che siete proprio “interpretative” a modo vostro?
    Chi ha mai detto che i figli debbano essere abbandonati a se stessi?
    Anzi, è proprio un difetto della famiglia attuale, dove marito e moglie lavorano, abbandonare i figli a se stessi, appiccicati alla playstation o al televisore!
    Al contrario, nella nostra ‘famiglia allargata’ di quando ero piccolo io, avevamo non solo l’attenzione dei genitori, ma anche quella dei vicini.
    Io che non avevo nonni, avevo i nonni dei vicini che era come fossero nonni miei.
    Noi bambini, giocavamo sempre con gli altri bambini della zona, il chè ci abituava a capire che esiste anche “l’altro”, mentre i bambini di adesso, nel nucleo famigliare ristretto, sono molto autocentrati e si comportano da autocentrati anche a scuola.
    Io sono zio adoratissimo di 5 nipoti, sono ‘nonno adottivo’ di bambini di mie amiche ( frequento donne prevalentemente nella classe dai 30 ai 40 anni, con figli piccoli), ad uno di loro, 6 anni, sto insegnando a giocare a scacchi proprio in questi giorni ( uno dei miei nipoti giocava a scacchi da quando aveva 4 anni).
    Quando i due figli maschi un mio fratello facevano zapping, uno di loro, 4 anni, voleva guardare sempre ‘Colpo Grosso’ perchè c’erano le donne che si spogliavano, mentre l’altro preferiva i documentari. Io non ho mai impedito al primo di guardare gli spogliarelli ed ora è una ragazzo con la ragazza fissa da più di 10 anni, serio professionista, nonchè arbitro ed allenatore di scherma in una delle Società più importanti d’Italia. Per dire che guardare spogliarelli a 4 anni non ha minimamente inciso in termini negativi, nella sua crescita comportamentale.

  36. Vox
    Vox says:

    MANCHESTER: preservativi a scuola

    A Manchester per i ragazzi dai 13 anni in su. In Europa i condom ammessi solo in alcuni istituti laici privati. Italia grande assente
    (ovviamente)…

    Il Papa sostiene, infatti, che l’AIDS si combatte con le cure, non con gli anticoncezionali. Una delle sue perle migliori.
    Proporrei l’idea di riesportarlo ad Avignone, oppure di promuovere il sistema della rotazione: tot anni per ogni paese cattolico. Non e’ giusto che ce lo dobbiamo tenere sempre noi.
    La proposta piu’ radicale sarebbe di chiudere il Vaticano e gettare le chiavi nel Tevere, ma temo che i tempi non siano ancora maturi (arriveranno, arriveranno un giorno lontano!)

  37. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Marco,

    i tedeschi sono molto più praticanti di noi.
    Non hanno le cerimonie ridondanti, a volte direi medioevali che abbiamo noi, permettimi soprattutto al sud, dove non si capisce dove finisce la fede e comincia la superstizione e hanno i pastori sposati.
    Anche in Baviera, cattolica, frequentano la Chiesa, ma senza tanto clamorte. Fa parte della loro vita familiare e sociale.

    Scusami ma mi sembra molto strano che la mostra fosse oscena. I tedeschi sono naturali nella corporietà e un “nudo spinto” non può che essere un nudo!
    Non hanno “le malizie” che invece abbiamo noi.
    Non so se incorporate nel DNA e se conculcate dal Medioevo o se questo e quello.

    Sylvi

  38. Uroburo
    Uroburo says:

    Per marco tempesta
    Allora a rivederci a gennaio. Speriamo non il 14-16 perchè sono via.
    Ho dato un’occhiata ai menu: interessanti anche se non capisco bene questo miscuglio di cucina pugliese e siciliana.
    Ed i vini?
    Un saluto U.

  39. carlino
    carlino says:

    La domanda è: ma davvero c’è una guerra fra procure? Davvero c’è uno scontro fra PM? Davvero Salerno e Catanzaro stanno sullo stesso piano e si attaccano vicendevolmente, ma abusivamente tanto da giustificare l’intervento del pompiere del Quirinale e dei pompieri del Consiglio Superiore della Magistratura?
    Vediamo. I fatti sono questi.
    Qualche mese fa, De Magistris viene trasferito dalle funzioni che occupa e dalla sede che occupa, cioè da Pubblico Ministero e da Catanzaro, dal Consiglio Superiore che stabilisce come lui non possa più fare il Pubblico Ministero e non possa più fare il magistrato a Catanzaro.
    Quindi viene trasferito alla giudicante a Napoli.
    Nel frattempo arrivano in pellegrinaggio alla procura di Salerno decine di suoi inquisiti o di suoi superiori o colleghi che vogliono denunciarlo per enormi nefandezze da lui commesse durante i tre anni di procura a Catanzaro.
    Soprattutto, si concentrano sulle tre indagini importanti che De Magistris aveva fatto e che, secondo questi denuncianti in processione, sono tutte quante viziate da ogni sorta di nequizia.
    L’indagine Poseidone, sui depuratori che si dovevano fare in Calabria e che sono stati finanziati dall’Unione Europea con 800 milioni di euro e non se n’è mai visto uno, di depuratore.
    L’indagine sulle toghe lucane, per i comitati d’affari che collegano magistrati della Basilicata, sui quali è competente a indagare Catanzaro e per questo se ne stava occupando De Magistris.
    Eppoi l’indagine Why Not, (segue)

    di marco travaglio

    http://www.antoniodipietro.it
    http://www.beppegrillo.it

  40. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro AZ,
    ancora una volta non ho proprio nulla da aggiungere al tuo bel messaggio n. 122. Come tu sai bene io non sono credente, anzi sono convintamente ateo, ma ritengo che molte organizzazioni cattoliche facciano dei bellissimi lavori nei loro rispettivi campi di competenza.
    In effetti conta quel che uno fa, non il cappello che ha in testa. Anche perchè il volontariato assistenziale è quasi tutto di matrice religiosa.

    Leggo poco di questi tempi ma mi pare che Pietro abbia illustrato con grande onestà e serietà il suo punto di vista. Non è il mio ma mi sembra rispettabilissimo. Io penso che il suo contributo al blog potrebbe essere interessante.
    Penso che sia giusto avere con lui la stessa cortesia che mi pare lui abbia mostrato nei nostri confronti.

    Forse si potrebbe suggerire a Pietro di non prender alla lettera quello che scrive il buon Faust: egli è un buon diavolaccio ma a volte è un po’ intemperante. Ma noi che lo conosciamo, anche di persona, lo abbiamo caro perchè è una persona per bene al di là di come scrive e di quel che scrive.
    Un caro saluto U.

  41. Vox
    Vox says:

    CRISI e LAVORO

    […]Il ricatto del posto di lavoro, la precarietà che si diffonde, la paura fanno sì che il lavoratore vada allo sbaraglio nell’organizzazione del lavoro. Ma la responsabilità è sempre
    delle aziende, è sempre di chi guida e alimenta un meccanismo di sfruttamento feroce che con la crisi, invece che attenuarsi, si rafforza. Anche la strage della ThyssenKrupp è avvenuta in
    un’azienda che stava per chiudere tra lavoratori incerti del proprio futuro. La precarietà, l’incertezza del posto di lavoro
    uccidono.

    Sentiamo continuamente discorsi sul fatto che bisognerebbe
    rispettare di più il lavoro che è finita l’epoca dell’economia virtuale e che torna quella dell’economia reale. Tutte
    chiacchiere. La sostanza è che nella crisi le aziende stanno ricorrendo ai metodi più brutali per far lavorare di più e far
    costare di meno le persone.

    E’ proprio nella crisi che il legame estremo tra salario
    e produttività e la flessibilità e la precarietà spinti al massimo, mostrano un profilo criminale. Le imprese italiane e il governo che le sostiene, vogliono uscire dalla crisi con la più brutale
    competizione sulla riduzione dei costi. Di quello del lavoro, di quello della sicurezza, di quello dell’ambiente.

    E’ catastrofico per la nostra salute il messaggio che il governo italiano ha mandato in Europa dicendo assieme alla Confindustria: «C’è la crisi lasciateci inquinare in pace». Ambiente e persone devono essere sfruttate di più se vogliamo
    competere.

    Pochi giorni fa in un’assemblea in un’altra azienda siderurgica la
    Arvedi di Cremona, un operaio ha così riassunto la situazione: dobbiamo scegliere, ha detto, se lavorare come i cinesi o ribellarci come i greci[…]
    di Giorgio Cremaschi

  42. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Scusami ma mi sembra molto strano che la mostra fosse oscena.
    —————-
    Sulla mostra di Bolsena, c’è da raccontare.
    E’ stata regolarmente inaugurata alla presenza degli assessori che l’hanno sponsorizzata, in una serata dove tutto è andato liscio, le opere sono state apprezzate ( eravamo in 5 ad esporre) e nessuno ha avuto niente da ridire.
    Un paio di giorni dopo, un uomo ( lo abbiamo individuato) è andaato dal prete a raccontargli di questa mostra e il prete ha protestato col sindaco che a sua volta ha protestato con gli assessori. L’assessore alla cultura ci ha fatto capire che certe immagini dovevamo toglierle, non perchè davano fastidio a lei o alla gente, ma per ‘ordini superiori’ che non si potevano disattendere. Noi abbiamo fatto un primo esposto al giornale locale e intanto abbiamo coperto le immagini incriminate con della carta da imballaggio. A chi veniva a vedere la mostra, dicevamo che erano state censurate. Intanto, quando il quotidiano col nostro esposto è uscito, apriti cielo! L’assessore comunista si è immediatamente messo in moto in nostra difesa, mentre la popolazione faceva la fila per venire a darci la loro solidarietà e a scrivere sul libro delle presenze i loro commenti. In un piccolo paese, la notizia di una mostra censurata è la miglior pubblicità. Il caso è stato raccolto da un giornale a tiratura regionale, naturalmente a nostra difesa ed anche un commentatore della Radio Rai, non ricordo chi, ma uno importante, ci ha detto che nel caso ci avrebbe ospitati nella sua trasmissione per pubblicare la nostra protesta. Il caso è stato ancora ripreso dal quotidiano locale ed il sindaco è andato su tutte le furie, ordinando all’assessore di risolvere definitivamente il caso. Si sono presentati in tre assessori, col diktat: o togliere del tutto le immagini incriminate o smontare baracca e burattini e chiudere la mostra. In quel momento erano presenti un gruppo di giovani ventenni, di Bolsena, che hanno assistito al diktat. Bene, hanno preso in mezzo gli assessori e glie ne hanno cantate di tutti i colori, dopodicchè si è giunti alla foglia di fico di spostare le immagini incriminate nella parte più arretrata della sala, in modo che non fossero immediatamente evidenti. Noi abbiamo accettato l’accordo, perchè è bene vincere, ma è sbagliato stravincere (chiudere l’avversario da 3 lati, non da 4). Mi ha fatto immensamente piacere che l’appoggio più forte, importante ed efficace ci è venuto proprio dai normali cittadini, nessuno dei quali si è mostrato scandalizzato, anzi.
    Io ho venduto lì un paio di opere, un altro collega ne ha vendute anche lui un paio, proprio di quelle scabrose ( scabrose aagli occhi dei benpensanti). Ci siamo fatti anche degli amici, popolazione molto cordiale ed accogliente.

  43. Vox
    Vox says:

    Shepherd
    Disertore Usa chiede asilo in Germania

    «La guerra in Iraq è illegale» e «mi vergogno di aver preso parte a questo ignobile attacco». Ha le idee chiare, il soldato Shepherd. O meglio, ex soldato, dal momento che il 31enne, ex meccanico di elicotteri Apache è scappato dalla base Nato di Katterbach, in Baviera, e da un anno e mezzo si nasconde in Germania, dove un paio di settimane fa ha fatto domanda per ottenere l’asilo. La prima richiesta presentata in Europa da un disertore della guerra irachena.

    Secondo una direttiva europea del 2004, integrata nella legislazione tedesca, Berlino deve concedere asilo se si riconosce che la guerra per cui si diserta è condotta con metodi che violano il diritto. « Ho ricercato abbastanza per arrivare alla conclusione che quello che sta succedendo in Iraq non ha niente a che vedere con la liberazione della seconda guerra mondiale: è un massacro», ha detto in proposito Shepherd. Già nel 2005 la Corte amministrativa federale tedesca aveva riconosciuto che la guerra irachena viola il diritto internazionale ed è un’aggressione. La Germania non ha mai sostenuto direttamente l’attacco all’Iraq, che fu anzi motivo di scontro tra Bush e l’allora cancelliere socialdemocratico Schröder.[…]

    L’accoglimento della domanda sarebbe infatti un precedente pericoloso per un paese dove sono stazionati più di 66mila militari Usa nelle diverse basi Nato[…]André Shepherd oggi vive in clandestinità, cambiando spesso casa e lavorando illegalmente come muratore, protetto da una rete d’amici e sostenitori tedeschi. La legge tedesca lo proteggerebbe, in linea di principio, fino alla sentenza definitiva, ma se gli statunitensi lo catturassero portandolo in una base Usa – cosa che lo Statuto delle truppe Nato permette anche sul suolo tedesco – ci sarebbe ben poco da fare.

    […]Shepherd si è però appellato anche alla Convenzione di Ginevra per i rifugiati[…]Un motivo in più per concedere l’asilo viene dalla legislazione militare statunitense, per cui i disertori rischiano teoricamente fino alla pena di morte. Anche se finora le corti militari hanno comminato solo pene tra i nove mesi e l’anno e mezzo di reclusione. La maggior parte dei disertori Usa finisce in Canada. Proprio come negli anni della guerra al Vietnam. Ma anche tra gli angeli del vicino nord i posti iniziano a scarseggiare.

    Recentemente il governo conservatore di Stephen Harper – che dal 14 ottobre è nuovamente alla guida di un esecutivo di minoranza ed è uno strenuo sostenitore della guerra dell’amministrazione Bush – ha dato un giro di vite all’accoglimento delle richieste. Solo la scorsa settimana è stato rifiutato l’asilo a Dean Walcott, che ora dovrà lasciare il paese entro il 6 gennaio, pena il rimpatrio forzato[…]

    «Non sono io il criminale. I responsabili sono a Washington», ha detto in conferenza stampa Shepherd, che nella sua battaglia legale è supportato da un organizzazione tedesca dal nome Military Counseling Network. Se la domanda venisse accolta il giovane non potrebbe più mettere piede negli Usa.
    [da Liberazione]

  44. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro U: sui vini può stare tranquillo, vengono scelti con grande accuratezza, non ci si ferma alla prima bottega.
    Il pesce è anch’esso scelto secondo criteri di eccellenza.
    La scelta della cucina siciliana e pugliese, che non viene ‘mischiata’ ma viene mantenuta nella propria identità (o siciliana o pugliese) è dovuta innanzitutto alla ‘storia’ del ristorante, che si è affrancato dalla ‘cucina creativa’ ( nelle mani di uno Chef) per stabilizzarsi nella cucina regionale, molto più apprezzata, nelle mani di Giulia, con cospicui e preziosissimi suggerimenti dati da eccellenti cuochi regionali amici di Giulia.
    Chi non conosce Giulia, può pensare che sia la solita casalinga dalle mani d’oro, che fa al ristorante ciò che farebbe anche a casa.
    Sbagliato. Lei studia in continuazione, sperimenta, corregge e, alla fine della fiera, ottiene un piatto che è sì regionale, ma di livello decisamente più alto dello stesso piatto come era in partenza, ovvero come lo fanno i suoi amici cuochi. Il bello è che sia i cuochi amici dicono i loro segreti a Giulia, sia Giulia spiega loro come ha fatto a migliorare il piatto: sono concorrenti, ma anche amici che collaborano disinteressatamente. Io dovrei salire tra Capodanno e l’Epifania e credo resterò a Milano fino alla metà di Febbraio, anche perchè devo incontrare altre mie amiche che vivono nei paraggi.

  45. marco tempesta
    marco tempesta says:

    xU. a proposito del ristorante: cito dal sito

    Un Illustre Primo Cittadino, nonchè Europarlamentare, una sera a cena nell’ omaggiarmi del suo libro ha scritto: “a GIULIA grato per la squisita cena, e la raffinata delizia di gusto e di vista, con la viva simpatia di un goloso appagato.”
    —–
    Io c’ero.
    L’illustre ex primo cittadino è stato il primo cliente del 2006 a varcare la soglia del ristorante. Dopodicchè è diventato cliente fisso.

  46. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Parlando di religione, c’è un proverbio medioevale inglese che dice: ” If you want to be happy, board with saints and bed with sinners”.
    Alle scuole medie io ero già ateo, ma in religione ero bravissimo, tant’è che vincevo sempre i ‘concorsi Veritas’, che all’epoca avevano come premio una gita di un giorno del tutto a spese della curia.
    Per chi crede nella reincarnazione, sono stato un gesuita all’epoca di Giulio II ( mi è venuto da una seduta spiritica) e questo spiega come mai ero ateo già a 10 anni!
    Ateo convinto, perdippiù.

  47. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Preso da facebook, lungo ma interessante, se non vi va, saltatelo a piè pari.
    PREMESSA:

    Questo gruppo riporta 50 punti che una donna ha voluto riassumere nel suo post. Adesso siamo tutti consapevoli che nel mondo non esiste una donna sola, ma una miriade di donne con le loro idee in proposito. L’obiettivo di questo gruppo non è portare avanti una “guerra santa” contro il genere femminile, ma aprire un dibattito tra uomini e donne sulle situazioni erotiche, comiche e imbarazzanti che si possono creare durante l’atto sessuale. Ognuno di noi, sia uomo sia donna, ha le proprie responsabilità e sa come meglio comportarsi. L’idea fondamentale è sentire le vostre esperienze e i vostri commenti, le vostre idee e le situazioni in cui vi siete venuti a trovare. E ricordatevi che siamo tutti sulla stessa barca, quindi perché non darci una mano a vicenda? (sull’ultima frase pregherei di non fare battute) :-P

    ———————————————————————-

    1. Partire con l’assunzione che lui lo possa avere duro come la roccia esattamente quando lo desideri. Contrariamente alle credenze popolari femminili, gli uomini non hanno un bottoncino come Big Jim sulla schiena che glielo fa rizzare. Tirarlo su è un lavoro difficile, vedi di capirlo.

    2. Pensare che il bacio debba per forza essere sempre dolce e romantico. In alcuni casi un bacio profondo e aggressivo è la cosa più eccitante che c’è. Dipende dalle situazioni.

    3. Lasciare a lui tutta la responsabilità del tuo orgasmo. Sai cosa ti piace, diglielo esplicitamente. Se non lo fai sarà solo colpa tua se lui verrà prima di te mentre tu sei solo a metà .

    4. Aspettarsi che lui si comporti sempre teneramente. Uomini e donne sono fatti in maniera differente. Il fare sesso spesso poi porta le donne a cercare il dialogo, a chiacchierare e tutto il resto che ne conviene. Queste cose fanno addormentare gli uomini. E’ un qualcosa di biologico. Basta litigare su questa cosa, basta pressarlo, non è colpa sua, è la natura.

    5. Assumere che lui si debba sempre addormentare con te fra le sue braccia. Questa posizione, tanto tenera da immaginarsi, è tremendamente scomoda dopo un po’. Un po’ di abbracci dopo l’amore sono una cosa più che accettabile; ma quando è tempo di dormire? Un bel braccio sopra le tue spalle dovrebbe essere più che sufficiente.

    6. Aspettarsi che lui agisca sempre in modo romantico e galante. Ogni tanto è più che giusto. Ogni tanto. Ma aspettarsi che lui agisca sempre da Duca Conte è come se lui si aspettasse da te un comportamento perenne da pornostar. Se tu non sei pronta a cambiare ogni tanto, non aspettarti che lui lo faccia di sua sponte.

    7. Essere egoisti a letto. Nonostante le cazzate che vi hanno rifilato durante la vostra adolescenza, il sesso non è una cosa che riguarda solo noi (donne). Fattene una ragione.

    8. Considerare una rivista come la vostra bibbia dei consigli sul sesso. Non ho la più pallida idea di quali siano le fonti dei giornali per sole donne, ma penso che i giornalisti abbiano bisogno di qualche seduta dallo psicanalista.

    9. Lamentarvi quando invece di accarezzarvi i capelli lui tende a spingere la vostra testa verso il basso.. Bimba, lo sai perchè sta spingendo la tua testa? Perchè stai facendo qualche errore e sembra proprio che tu abbia ignorato alcune indicazioni che lui sta cercando di fornirti. Stai attenta ai segnali che ti manda.

    10. Stare assolutamente immobile. Il missionario non è una scusa per essere passive.

    11. Aspettarsi che lui si spogli come un California Dream Man. Fai conto che nella sua testa sta già pregustando la tua patata. Sii quindi contenta se si toglie i pantaloni in un nanosecondo. Se per te è così importante, spoglialo tu nella maniera che più ti aggrada.

    12. Non depilarti. Se vuoi che il tuo ragazzo sia libero dalla ricrescita è meglio se ti compri un rasoio.

    13. Lasciare che la tua patata diventi la foresta amazzonica. Ok, farsi la ceretta fa male. Ok, alcune di noi non amano rasarsi completamente. Va bene lo stesso. Se ti piace il cespuglietto, è ok. Se hai la pelle sensibile e non puoi depilarti, sinceramente mi spiace per te. Ma, per tutti i numi, taglia un po’ di quel maledetto pelo se vuoi che lui passi un po’ di tempo laggiù!

    14. Partire dall’assunzione che sesso voglia dire relazione. L’unica relazione di cui puoi essere sicura è il fatto che il suo pisello al momento è incastrato nella tua patata. E le cose stanno così a meno che sia stato deciso diversamente da entrambe le parti.

    15. Negare il sesso orale solo perchè ti senti presa in giro. Lui non l’ha fatto! A meno che tu non voglia che lui la smetta col sesso orale perchè è ormonale, ti consiglio di prenderti delle ginocchiere.

    16. Aspettarsi che lui capisca cosa ti piace basandosi solo sui tuoi vocalizzi. Usa le parole, parla. Hai mai sentito cosa dici o come “suoni” quando stai facendo sesso? Se ti sentissi registrata e qualcuno ti chiedesse di spiegare cosa sta causando quei versi il 67% delle donne risponderebbe qualcosa del tipo “Mi hanno pestato un piede”, “Sto salendo le scale” o “Stavo dipingendo i muri in alto”.

    17. Lasciare solo a lui la responsabilità dei preservativi. Se sei sessualmente attiva e insisti perchè lui usi il presenvativo, ti consiglio di comprarne una scatola e tenerla vicina al tuo letto. Non tutti gli uomini se ne portano sempre uno in giro, e la responsabilità non è solo loro, è anche tua. Se pensi che questa cosa ti renda un po’ zoccola allora, seguendo questo ragionamento, non dovresti proprio fare sesso. Torna alla scuola media.

    18. Offenderti se ogni tanto lui usa dei termini forti. Un po’ di fantasia può essere divertente. Se ti tratta sempre con il dovuto rispetto, non dovresti offenderti se ogni tanto capita che lui ti chiami “zoccoletta sporcacciona”. Smetti di fare quella che non capisce.

    19. Rifiutarti di essere spontanea. So che è scioccante per te, ma ogni tanto fare sesso fuori dalla camera da letto è divertente!

    20. Lamentarsi perchè i tempi ogni tanto sono ridotti al minimo. Il sesso è un qualcosa di dinamico. C’e’ una fantastica energia quando hai solo 10 minuti ma desideri così tanto un uomo da farlo mezzi vestiti appoggiati a un muro. Aggiorna un po’ il tuo modo di pensare.

    21. Essere così stupida da non dirgli cosa è permesso e cosa non lo è prima di iniziare. Sii onesta. Se lui ti chiede il secondo canale e la tua reazione è un sorrisino malizioso con un no strascicato, è come se fosse un invito. Non essere sorpresa se poi “accidentalmente” lui fa esattamente quello che aveva intenzione di fare!

    22. Aspettarsi che sia sempre lui a spogliarti Mi metto il reggiseno tuti i giorni. So per esperienza personale che toglierlo spesso non è semplice. Aiuta il giovane nell’impresa.

    23. Spogliarsi al buio. Se sei timida, abbassa le luci ma dai al tuo uomo qualcosa da vedere. Togliere i vestiti alla velocità della luce e buttarsi sotto le coperte è il male assoluto, in tutti i casi.

    24. Rifiutarti di stare sopra. Non c’e’ alcuna motivazione valida per cui lui debba fare tutta la fatica.

    25. Tenerti quella espressione annoiata sul viso. Negli uomini il senso visivo è molto importante. Dagli qualcosa da guardare. Vai sopra, inarca un po’ la schiena indietro e muoviti. Fai qualcosa per fargli capire che: non sei morta, non hai avuto un incidente che ti rende incapace di muoverti.

    26. Partire dall’assunto che se tu sei sopra allora lui deve essere l’unico ad usare le mani su di te E’ il tuo corpo, sei abituata ad averlo e lo conosci. Gioca con tuo seno o col tuo clito, fai qualcosa perchè il “lavoro” sia più facile per entrambi.

    27. Aver paura di guidare le mani del tuo partner quando ti sta toccando. Non ti piace quello che sta facendo? Gentilmente prendi la sua mano e guidalo a fare ciò che ti piace.

    28. Mettersi a letto, spogliarsi, giocare un po’ e poi decidere che vuoi solo un po’ di coccole. Poi offenderti se lui non è d’accordo. E’ una tua scelta quella di fermarti, ma non fare quella faccia sorpresa se lo vedi confuso: siete nudi nel tuo letto, cosa pensavi potesse accadere?

    29. Rifiutarti di lasciargli il controllo della situazione. Quindi sei una femminista. Grandissima stupidaggine. Lasciargli decidere non ti fa apparire meno di un’altra.

    30. Rifiutarti di prendere il controllo. E’ ok camminare a quattro zampe sul letto, spingerlo giù e scivolargli sopra. Non stà sempre a lui iniziare le cose ogni volta.

    31. Dimenticare che ha un corpo a cui piace essere toccato. Gli uomini hanno parti come la schiena, le spalle, l’addome e altre parti che sono divertenti da baciare e toccare. Ti perdi un sacco di bei posti concentrandoti solo sul pene.

    32. Ignorare le palle. Seriamente, sono là! Baciale, leccale, succhiale, instaura una relazione con loro, non ignorarle!

    33. Lasciarlo fare di testa sua. Non c’è niente di peggio che una ragazza che ti toglie praticamente tutto e poi abbandona l’iniziativa perchè non vuole riordinare.

    34. Iniziare un discorso sul non essere un oggetto del sesso quando prova a scoparsi le tette. Cavolicchio, semplicemente schiacciale una contro l’altra e divertiti. E’ un’ottima visuale!

    35. Aspettarsi che vi maneggi come una bambola di porcellana. Odierei essere la portatrice di brutte notizie, ma stai sicura che non ti rompi. Quindi farlo contro un muro ti provoca lividi o escoriazioni sulle spalle? Guardarli poi ti faranno ridacchiare per la situazione.

    36. Rifiutare di provare nel nome del “fare l’amore”. Non stai facendo niente. Sei nuda. Con un’altra persona. Facendo strane smorfie e gemiti. Smettila di fare la romantica.

    37. Prendere le cose troppo seriamente. Il sesso è divertente. E’ spassoso. Da qualche parte qualcuno sta cadendo da un letto, qualcuno sta sbattendo la testa contro una lampada, scalciando accidentalmente un nano da giardino o saltellando su un caprone. E’ come ti poni che veramente importa.

    38. Mandarlo a puttane se ti chiede una cosa a tre. E’ il sogno Americano. (So che il mio ex sta leggendo, quindi una piccola parentesi: una richiesta di un manage a trois (menagiatruà ) va bene. Ogni 5 minuti un po’ meno.).

    39. Continuare un soffocotto anche sapendo che hai la bocca secca. Veramente. Prenditi una bottiglia d’acqua.

    40. Unghie. Una cosa è passarle leggermente sulla schiena del tuo partner. Un’altra è incastrarti con un artiglio sui suoi gioielli.

    41. Lamentarsi se ti viene addosso. Stai facendo sesso. Succede. Succederà ancora. Questo è sesso. Stabilisci dove può e non può venire e finiscila là. Ricordati che stringe i pori della pelle!

    42. Non fare nessun rumore. Fai qualche gemito. Urla il suo nome. Qualcosa che gli faccia capire che è il meglio tu abbia mai avuto, anche se non lo è.

    43. Simulare l’orgasmo. Non farlo. Se fingi (SE ci crede) penserà che sta facendo tutto nel modo corretto. E se non sa che sta sbagliando qualcosa, non farà niente per cambiarlo. Entrando così in un circolo vizioso di sesso non soddisfacente che potrebbe essere dannoso per il suo ego.

    44. Non lavarsi prima del sesso. So che il sesso è spontaneo, è più che una semplice frase. Se non ti sei lavata quel giorno, e la pipina sa un po’ di..pesce..magari chiedendo pure un po’ di sesso orale..è un po’ ridicolo no?

    45. Qualsiasi cosa che implica inserire qualcosa nel suo corpo e che non è stato approvato prima. Non mi interessa cosa si dice in giro..certe cose non sono semplicemente “piacevoli sorprese”.

    46. Rifiutare l’uso di oli, panna montata, altre oleose ma divertenti cose perchè avete un vestito di cotone egiziano creato a mano dall’unica persona vivente capace di creare con quel tessuto. Si lava tutto.

    47. Fare tutte le vostre cose pre-dormita prima del sesso. Sì è vero, dormire col trucco non è la cosa migliore. Ma non è il momento di toglierlo, lo puoi fare dopo. E far sesso con i capelli scompigliati e tenuti insieme da un elastico e con la crema anti-acne sul naso fa cadere a pezzi il desiderio.

    48. Lavarsi dopo il sesso. Lavarsi dal suo sperma è una cosa. Ma cambiare le lenzuola immediatamente in modo da mettere le usate in lavatrice e lavare tutto ciò che può essere stato toccato dai vostri corpi potrebbe non essere il modo giusto per farlo.

    49. Farne una grossa questione se perde l’erezione. Questa non è un’interrogazione, un “20 question”. Succede, probabilmente è mortificato e NON lo stai aiutando. Trattieniti dall’usare frasi come “succede a chiunque” . Semplicemente fai altro finchè non torna duro di nuovo e se non succede prova un’altra cosa con lui. E’ comunque ed ancora capace di (s)montarti. Borbottare “Lascia perdere” e andarsene non va bene.

    50. Fare domande subito dopo. L’equivalente femminile del “ti è piaciuto?”. Non è un buon momento per domandare. Non è il momento di domandare “cosa significa”. Significa che probabilmente necessita un drink, una pisciata e un sonnellino, forse non in quest’ordine.

  48. Rachamim
    Rachamim says:

    Gentile Signor Faust,
    sono molto lieto di aver contribuito e di averLe dato modo di superare se stesso sull ‘esprimere oltraggi. Finchè Lei si attiene alle regole del vivere civile, può dire quello che vuole, non mi passa nemmeno per l’ anticamera, mi sembra di averglielo già detto.
    Oltre ciò mi ha fatto enormemente piacere aver notato che lei ha molto cambiato il suo modo di scrivere, si vede che i miei consigli hanno fatto breccia.
    Vorrei farle notare,quando posta frasi scritte da me, descrivendole come offese, che sarebbe meglio se Lei potesse anche spiegare il perchè.
    Mi rincresce molto, la mancanza di fantasia, da parte Sua e della Signora Fox , che non risponde agli argomenti con argomenti , ma a corto di spiegazioni risponde facendo come sempre il pappagallo, o come Lei solo con affronti.


    x Controcorrente,
    alla sua domanda e al suo post avrei risposto molto volentieri, credo con un argomento che l’avrebbe fatto sobbalzare dal piedistallo o dallo sgabello in cui si siede. Peccato.
    Lei mi ha chiesto giorni fa delle spiegazioni, che io molto gentilmente Le ho dato. Lei dunque mi è debitore di una risposta, , io non desidero colloquiare con Lei finchè non arriva una risposta su quell’argomento.
    Lei non può cominciare e finire una discussione a suo piacimento.
    Lo ha già fatto una volta.

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