Israele caccia un ebreo, inviato dell’Onu. La colpa? Avere detto chiaro e tondo che i metodi israeliani contro i palestinesi somigliano a queli dei nazisti contro gli ebrei. Non è un caso che gli obiettori di coscienza si organizzino
Ecco una storia di ordinaria ferocia, che bene spiega una serie di cose. Compresa la nostra ipocrisia e il nostro voler guardare da un’altra parte quando i soprusi sono ai danni dei palestinesi per mano degli israeliani. Si suona la grancassa ingigantendo gli attriti tra l’Iran e gli Usa fino a inventare espulsioni o blocchi ordinati da Teheran contro gli ispettori dell’Onu, secondo un copione già in scena contro l’Iraq, con le note conseguenze. Ma se si tratta di Israele, la musica cambia. Anzi, cala il silenzio. Questa volta i cialtroni che al grido di “è un antisemita!” lapidano chiunque osi criticare le nequizie israeliane si trovano in difficoltà: la vittima della prepotenza israeliana infatti è un ebreo. Per giunta americano…. Nonché inviato dall’Onu, organismo di cui lo Stato di Israele continua a far parte pur disprezzandolo da molto tempo, da quando cioè a preso a cestinare una dopo l’altra l’ottantina di risoluzioni del Palazzo di Vetro che lo riguardano. Tanto in difficoltà che, soprattutto la stampa italiana – caratterizzata da un servilismo verso Israele molto simile a quello verso il Vaticano – ha fatto finta di niente, ha preferito tacere. Una conseguenza, questo silenzio, dovuta anche al volersi evitare la seccatura di denunce come quella che Leone Paserman, portavoce della comunità ebraica romana, elevò contro Michele Santoro reo do avere mandato in onda nel suo programma televisivo un servizio che mostrava – sia pure in piccola parte – come sono trattati i palestinesi in Israele. Paserman venne condannato a pagare a Santoro varie decine di migliaia di euro di danni morali, ma non tutti hanno voglia di guadagnarsi i quattrini in questo modo…., se non altro perché le scocciature proseguono anche in altri modi. Santoro, per esempio, in occasione mi pare dell’Israel Day fu minacciato di non avvicinarsi alla sinagoga di Roma nel caso avesse voluto fare il suo mestiere di giornalista raccogliendo pareri e dichiarazioni di ebrei romani.
I fatti. Il 10 dicembre, il Consiglio ONU per i Diritti umani ha chiesto a Israele di togliere il blocco che paralizza Gaza e liberare molti dei palestinesi detenuti, inviando sul posto il professore statunitense di Diritto internazionale Richard Falck, ebreo, perché si documentasse e presentasse poi all’Onu una relazione sulla situazione a Gaza. Falk pur essendo ebreo non ha esitato a definire la politica israeliana verso i palestinesi molto simile a un “crimine contro l’umanità”. Non solo. Falk davanti a Ginevra davanti al Consiglio per i diritti umani ha detto chiaro e tondo che “sarebbe obbligatorio per una Corte criminale internazionale investigare sulla situazione e determinare se i leader politici israeliani e i comandanti militari responsabili dell’assedio di Gaza non andrebbero accusati e processati per violazioni contro le leggi criminali internazionali”.
Falk ha chiesto che l’Onu faccia uno sforzo per proteggere la popolazione di Gaza e il suo Consiglio per i Diritti umani, composto da ben 47 membri di varie nazionalità, ha discusso la faccenda per due giorni. La conclusione è stata la consegna al rappresentante israeliano di 99 raccomandazioni “per migliorare il rispetto dei diritti umani verso i palestinesi”. Perché le cose non restino come al solito nella spazzatura del governo israeliano, il Consiglio ha dato tempo fino a marzo dell’anno prossimo a Israele perché risponda spiegando per iscritto come intende attuare le raccomandazioni. Le agenzie di stampa avevano invece, tanto per cambiare, dato in pasto all’opinione pubblica solo la rassicurante versione dell’ambasciatore israeliano all’ONU: “Israele è impegnato a rafforzare le aree in cui stiamo avendo successo e a migliorare i punti che necessitano miglioramenti”, aggiungendo che il dialogo nella Commissione era stato “positivo e produttivo”.
Ma come spesso accade, a rivelare la verità è stato un giornale israeliano. Il quotidiano Haaretz ha reso noto che, senza aspettare marzo, la risposta di Israele alle raccomandazioni dell’ONU è stata l’espulsione dallo Stato ebraico di Falk il 15 dicembre. Il governo ha motivato il suo provvedimento con l’accusa a Falk di avere dichiarato che esistono similitudini fra il trattamento riservato dagli israeliani ai palestinesi e quello che i nazisti riservavano agli ebrei. Come se non bastasse, il governo israeliano ha accusato l’inviato dell’ONU anche di “limitare le sue denunce alle violazioni israeliane dei diritti dei palestinesi e di non includervi le violazioni dei palestinesi verso Israele”.
Ma i nostri mass media non hanno dato spazio neppure a un’altra notizia. Il vice presidente del parlamento europeo, Luisa Morgantini, ha contribuito a fare del 18 dicembre una giornata per ricordare e chiedere la liberazione dei vari giovani obiettori di coscienza, ragazze comprese, che Israele condanna reiteratamente a qualche settimana di galera – con possibili conseguenze negative nella vita civile almeno per quanto riguarda il lavoro – perché si rifiutano di indossare la divisa e prestare servizio nei territori occupati, cioè a dire di usare le armi per angariare ulteriormente la popolazione palestinese. Per sostenere questi detenuti e chiederne la liberazione è nato il movimento degli Shministim, cioè degli obiettori di coscienza. E il 18 dicembre è diventato il giorno della Azione Shministim. Morgantini ha inviato al ministro della Difesa israeliano la seguente lettera, che è anche un appello:
“Io sostengo gli Shministim e il loro diritto a obiettare pacificamente al servizio militare. Lancio un appello per il rilascio di quegli adolescenti che sono stati imprigionati per il loro rifiuto di prestare servizio in un esercito che occupa i Territori Palestinesi. La detenzione di questi obiettori di coscienza e’ una violazione dei loro diritti umani ed è contrario alla Legge Internazionale”.
La vice presidente del parlamento europeo ha anche rivelato e fatto circolare i nomi e le dichiarazioni di alcuni obiettori. Vediamoli:
Tamar Katz
Eta’: 19
Citta’: Tel-Aviv
Perche’ sono uno degli Shministim:
“Io mi rifiuto di arruolarmi nell’esercito israeliano per motivi di coscienza. Non desidero diventare parte di un esercito di occupazione che e’ un invasore di terre straniere da decenni, che perpetua un regime razzista di furto di queste terre, tiranneggia i civili e rende la vita difficile per milioni di persone sotto un falso pretesto di sicurezza”.
Yuval Ophir-Auron
Eta’: 19
“Sono convinto che nessun altro che noi stessi determini il nostro fato e il dover vivere secondo le leggi della spada. Ci sono altre vie, che non sono quelle della guerra. C’e’ la via del dialogo, della comprensione, della concessione, del perdono, della pace. Io credo che ogni persona debba prendersi la responsabilita’ e sentirsi in armonia con la via intrapresa. Ecco perche’ non mi uniro’ a un esercito le cui azioni non posso condividere e il cui comportamento non posso giustificare”.
Raz Bar-David Varon
Eta’: 18
”Non sono nato per essere un soldato che occupa le terre altrui e la lotta contro l’occupazione e’ anche la mia lotta. E’ una battaglia per la speranza, per una realta’ che a volte sembra tanto lontana. Io ho una responsabilita’ verso la societa’. La mia responsabilita’ consiste nel rifiutare”.
Omer Goldman (19)
Tel-Aviv
“Io credo nel servire la societa’ in cui vivo e questo e’ esattamente il motivo per cui rifiuto di prendere parte nei crimini di guerra commessi dal mio paese. La violenza non portera’ ad alcuna soluzione e io non devo fare violenza, sia quel che sia”.
Mia Tamarin (19)
Tel-Aviv
”Non posso diventare parte di un’organizzazione il cui scopo e di frenare la violenza con la violenza,
perche’ e’ contro tutto cio’ in cui credo e alla mia vita. Esistono sempre altre opzioni, non violente, e queste sono quelle che io scelgo”.
Sahar Vardi (18)
Gerusalemme
”Pur rendendomi conto che il soldato al checkpoint non e’ responsabile per l’odiosa politica degli oppressori contro I civili, non posso sollevarlo dalla responsabilita’ per la sua condotta… La responsabilita’ umana di non causare sofferenze a un altro essere umano”.
Udi Nir (19)
Tel-Aviv
”Non daro’ una mano all’occupazione e ad atti che contraddicono i diritti fondamentali: quelli umani, quelli della democrazia e della responsabilita’ personale che ogni essere vivente ha verso altri esseri umani”.
Il movimento Shministin in Israele gode di non poca simpatia e appoggi, e si sta dando da fare per organizzare gruppi che visitino i consolati israeliani negli Usa e altrove. L’attivista Ed Asner ha inviato al giornale Huffington Post la seguente lettera:
“Sono al mondo ormai da un bel po’ ed e’ difficile lasciarmi senza parole. Ma quando ho saputo di Omer Goldman, la sua storia mi ha toccato profondamente.
Se non avete ancora sentito il nome di Omer Goldman, sedetevi e munitevi di Kleenex. Il suo coraggio e il coraggio degli altri “Shministim” d’Israele e’ straordinario e non prendete queste parole alla leggera. Come potete vedere dalla foto, e’ giovane e carina, ha 19 anni. E’ gia’ stata nella prigione militare israeliana due volte, dove ha dovuto portare un’uniforme americana (un regalo agli israeliani), oppure subire l’isolamento. Ora e’ fuori per motivi di salute. Ma mentre leggete tutto questo, molti dei suoi giovani amici sono nelle prigioni israeliane per aver rifiutato di fare la leva. Questa nuova generazione di ragazzi israeliani resiste al governo e vengono chiamati “Shministim.” Gli Shministim, tutti di 17, 18 e 19 anni, stanno resistendo. Essi credono in un futuro migliore, piu’ pacifico per se’ stessi, per gli israeliani e i palestinesi, e rifiutano di prestare servizio nell’esrcito di Israele. Sono in prigione, sopportando enormi pressioni da parte delle loro famiglie, degli amici e del governo. Hanno bisogno di sostegno e ne hanno bisogno adesso. Omer ha mandato una lettera al ministro della Difesa di Israele:
”Mi chiamo Omer Goldman. Sono una degli Shministim. Ho bisogno del suo aiuto. Sono stata arrestata una prima volta il 23 settembre per 35 giorni. Ho avuto fortuna, perche’ dopo due periodi di detenzione sono stata rilasciata per motivi di salute, ma in questo sono l’unica. Molti dei miei amici sono anch’essi in prigione: dentro per tre settimane, fuori per una, poi dentro di nuovo, e cosi’ via, fino a quando avranno 21 anni. Il motivo? Ci rifiutiamo di prestare servizio nell’esercito israeliano a causa dell’occupazione. Io sono cresciuta a contatto con l’esercito. Mio padre era vice-capo del Mossad e ho visto mia sorella, che ha 8 anni piu’ di me, fare la leva. Quando ero una ragazzina, volevo fare il soldato. L’esercito era talmente parte della mia vita, che non l’ho mai messo in dubbio. All’inizio di quest’anno ho partecipato a una manifestazione di pace in Palestina. Mi era sempre stato detto che l’esercito israeliano stava li’ per difenderci, ma durante la manifestazione, i soldati israeliani hanno aperto il fuoco su di me e i miei amici con pallottole di gomma e bombe lacrimogene. Ero shoccata e spaventata. Ho visto la verita’. Ho visto la realta’. Ho visto per la prima volta che la cosa piu’ pericolosa in Palestina e’ il soldato israeliano, ovvero coloro che avrebbero dovuto essere dalla mia parte. Quando sono rientrata in Israele, sapevo di essere cambiata. Cosi’, mi sono unita al novero di giovani che rifiutano la leva. Ci chiamano Shministim. Il 18 dicembre avremo la Giornata di Azione in Israele e siamo determinati a mostrare al paese e al mondo che esiste un vasto sostegno per fermare la cultura della guerra. Vorreste unirvi a noi? Per favore, mettete una firma. E’ quanto basta”.
Omer Goldman. Ora che l’avete incontrata, scommetto che non la dimenticherete. Fate qualcosa per lei, per gli Shministim, per la pace. Jewish Voice for Peace e’ il gruppo Usa che si organizza per loro.
Un’ultima cosa. So che questo e’ un argomento difficile per molti di noi ebrei, ma trovo difficile credere che uno possa guardare Omer dritto negli occhi e dirle che deve rischiare la sua vita e il suo futuro per Israele, che lo voglia o no. Non e’ giusto. Specialmente in questo periodo dell’anno, quando molti di noi si stanno preparando a celebrare una festa dedicata alla liberta’.
Ed Asner”.
Come si vede, siamo lontani anni luce dalle notizie a una sola dimensione che ci vengono ammannite in continuazione. Non credo ci sia bisogno di ulteriori commenti. Chi vuole sostenere gli obiettori di coscienza israeliani può farlo tramite il sito http://december18th.com oppure tramite il sito www.jehwishvoiceforpeace.org . D’ora in poi questi due siti figureranno tra i siti amici nella colonna di destra della home page di Arruotalibera.
… moolto proficuo ano nuovo, anche ha llei!!
Faust
signor nicotri io penso che adesso lei si e’ smascherato, lo sanno anche i sassi che lei e’ stato buttato fuori dall’espresso per il suo antisemitismo. una cosa del genere e’ intollerabile in un paese civile e democratico. sono d’accordo che il suo blog semina solo odio e spero che lo chiudono al piu’ presto. come mi ha detto un suo ex-sostenitore lei e’ una vergogna. e anche se cancellerà il mio post confermo tutto il mio schifo e disprezzo per lei e i suoi collaboratori, nonche quella bruttona stagionata che ha la foto vicino alla sua.
ciccio
In riguardo alle foto sul TIME’s photo gallery
Il Presidente eletto Barack H. Obama non e’ affatto contento per le sue foto giovanili presentate da Lisa Jack/Time.
Anita
ho sentito la conferenza stampa del futuro RE SOLE (alias Buce) mamma mia, questo personaggio è fuori controllo,in un momento difficile per tutto il mondo parla continuamente di riforma della giustizia, di cacciare Di Pietro, di non aver nulla da dire all’opposizione e altre balle che ripete da 15 anni, certe cose gli fan venire l’orticaria, poveretto!! Invita a spendere a piu`non posso, dimentica chi ha perso il lavoro, ma tanto per lui i disoccupati non esistono, lui è quello che ha creato un milione di posti di lavoro, si loda e si imbroda, come del resto ha sempre fatto, sempre e solo per merito suo, .. meno male che silvio c’è dicono i suoi!!!….. (i sondaggi in Europa scrivono che è il peggiore)… e il sogno di questo squallido futuro RE SOLE sta per avverarsi, il presenzialismo. Io quel tale sul balcone a palazzo Venezia non ho avuto” l’onore” di poterlo ammirare, che ci sia un remake?
Qualcuno qualche giorno fa ha detto, B. è il problema e la tragedia per l’Italia.
Spero, ma bisogna far presto, che l’opposizione ritrovi la testa e la volgia di combattere senza tante parole, ma fatti.
buona domenica a tutti M.
Io manderò gli auguri a tutti alla vigilia di Natale, come si usa con le persone che si frequentano quotidianamente U.
a ciccio
Io e lei non siamo stati d’accordo su quasi nulla, anche perchè ho sempre avuto l’impressione che lei facesse riferimento all’estrema destra ed io sono e rimango di sinistra.
Che a Nicotri non sia stato proposto di continuare a collaborare con l’Espresso per le sue posizioni9 non favorevoli alla politica israeliana lo penso anch’io. E’ un piccolo episodio che ci fa ben capire a cosa è ridotta la libertà di stampa, compreso la mia e la sua, in Occidente; ma lei non se ne rende nemmeno conto (come al solito).
Che però qui ci sia una posizione antisemita – cioè razzista, cioè di condanna a qualcuno SOLO a causa della sua razza (nel senso lato del termine) – è una calunnia che lei può elevare solo perchè si copre con l’anonimato.
Io non ho nulla contro gli ebrei in quanto tali, e non ho mai avuto nulla contro chiunque in quanto tale a qualunque razza appartenga. Io giudico le persone per i loro atti ed i paesi per la loro politica, estera o interna secondo i casi.
Ho molto contro la politica israeliana e contro gli ebrei che appoggiano il sionismo della politica israeliana. Cioè il desiderio e le pratica tenenza, ormai secolari, di espellere con qualunque mezzo i palestinesi dalle loro terre.
Questo i filo-israeliani lo chiamano sionismo. Sarebbe come dirmi che sono razzista se pensassi (come penso) che l’Usaegetta dovrebbe restituire ai pellirosse una parte delle terre che hanno loro rapinato con la violenza e con l’inganno.
Solo uno come lei, che non sa quello che dice, può definire questo punto di vista un punto di vista razzista. Il che dimostra non solo che lei è prevenuto (e quindi in senso lato un po” razzista) ma che lei non conosce neppure il significato della parola intaliana “razzista”.
Mi aspetto una sua risposta puntuale alle mie contestazioni. U.
Ogni tanto “spunta ” a Ciccio..
Ciccio chi ? questo qui..
Allora , facciamoci una cantatina
CICCIO FORMAGGIO
Pisano – Cioffi
Te ‘ncuntraje,
te parlaje
e m’innamorai di te…
Mme guardaste,
mme diciste:
“Mi piacete pure a me…”
Ma tutt”o bbene ca hê ditto sempe ‘e mme vulé,
è na buscía ch’è asciuta ‘ncopp”o naso a te…
Si mme vulisse bene overamente,
nun mme facisse ‘ncujetá da ‘a gente,
nun mme tagliasse ‘e pizze d”a paglietta,
nun mme mettisse ‘a vrénna ‘int”a giacchetta…
Si mme vulisse bene, o mia Luisa,
nun mme rumpisse ‘o cuollo d”a cammisa…
Si’ na ‘nfá’…si’ na ‘nfá’…si’ na ‘nfama…
Te n’abù’…te n’abù’…te n’abuse…
te n’abuse ca Ciccio Formaggio,
nun tene ‘o curaggio
nemmeno ‘e parlá!
Si sapisse,
si vedisse,
dint”o core mio che nc’è!
Cumpatisse…
Mme dicisse:
“Puveriello…ma pecché?”
Ma ‘ncopp”o core tu nce tiene ‘e pile ‘o ssá’
ca nu barbiere nun ce abbasta p”e ttagliá!…
Si mme vulisse bene overamente,
nun mme facisse ‘ncujetá da ‘a gente…
Nun mme tirasse ‘e pile ‘a dint”e rrecchie,
nun mme mettisse ‘o dito dint’a ll’uocchie,
nun mme mettisse ‘a neve dint”a sacca,
nun mme squagliasse ‘ncapa ‘a ceralacca!
Si’ na ‘nfá’……..
…………………….
L’altro giorno,
ma che scorno:
Vengo a casa e trovo a te
spettinata,
abbracciata
‘nziem’a n’ommo…Bèh…ched è?!
Mme rispunniste: “Chisto vene a te ‘mpará
comme se vasa quanno tu mm’hê ‘a spusá…”
Si mme vulisse bene overamente,
nun mme facisse ‘ncujetá da ‘a gente…
Nun mme menasse ‘e streppe ‘e rafanielle,
nun mme mettisse ‘a quaglia ‘int”o cappiello,
nun mme facisse stá, pe’ n’ora sana,
cu ‘a pippa ‘mmocca e cu ‘a cannela ‘mmano!
Si mme vulisse bene overamente,
nun mme facisse ‘ncujetá da ‘a gente…
Nun mme pugnisse areto cu ‘o spillone,
nun mme mettisse ‘a colla ‘int”o cazone…
Nun mme screvisse, cu nu piezzo ‘e gesso,
aret”o matinè: “Ciccí’ si’ fesso!”
Si’ na ‘nfá’……..
……………………..
Un pò di allegria sotto le feste ehh dai Ciccio Formaggio..!!
a proposito di cicco (post 52)
Se il cosiddetto ciccio non fosse solo il solito vigliacco, farebbe le sue accuse con nome e cognome, assumendosene le responsabilità davanti al magistrato come è avvenuto per altri suoi compari.
Premesso che di bruttona – se non molto peggio – c’è solo la mammina di ciccio, nonché l’eventuale “mogliera” e “figliolanza”, che si tratti di un vigliacco che puzza di P vivente negli Usa lo dimostrano i suoi dati di posta elettronica, nascosto dietro un proxy anonimizzante:
IP: 166.70.207.2 anon.xmission.com
OrgName: XMission, L.C.
OrgID: XMIS
Address: 51 E 400 S
Address: Suite 200
City: Salt Lake City
StateProv: UT
PostalCode: 84111-2753
Country: US
I poveretti come ciccio non vale neppure la pena bandirli. Farsi ogni tanto due risate per la loro cretinagine, specie sotto Natale, è buona cosa.
Povero ciccio….. Ma che male ha fatto la sua mamma per avere un figlio come lei?
Creda quel che più le piace, che a me non frega nulla. Lei è come un peto nella folla.
caro Faust, non fai che confermare quello che ho detto: se gli USA non vogliono, l’ONU si ferma.
Cos’è, se non debolezza, incapacità di imporre le proprie decisioni?
Caro Pino, anch’io distinguo tra il governo israeliano e palestinese, che condanno entrambi, e le popolazioni israeliane e palestinesi che considero entrambe vittime.
Semplicemente aggiungo che, se il governo israeliano ha sloggiato i coloni da Gaza e i palestinesi ne hanno subito approfittato non per coltivar patate ma per lanciare i missili da più vicino, beh, bisogna ammettere che la voglia di buttare a mare l’altro viene da entrambe le parti, non solo dalla parte di Israele. Da parte di noi blogghisti c’è semplicemente da decidere se Israele deve scomparire dall’area o meno. Nel senso che, se riteniamo che Israele debba sloggiare definitivamente ed andarsene da qualche altra parte, è un conto. Se invece riteniamo che abbia un sia pur “strappato per il rotto della cuffia” diritto a restare, il discorso cambia. Perchè a questo punto si può pensare che, avendo un vicino di casa piuttosto aggressivo ed essendo circondati da stati non proprio tranquilli e comunque islamici, una parte degli israeliani cerchi con mezzi più o meno sporchi di potenziare la propria presenza nella più vasta quantità di territorio possibile. Ora, con la Giordania Israele ha fatto accordi, con l’Egitto ha fatto accordi e ha ceduto territori, mi sembra che anche con la Siria abbia fatto accordi e ceduto territori. Possibile che solo con i palestinesi non riesce a fare accordi? E’ questa situazione che mi piacerebbe capire, prima di andare avanti. Se poi si tratta solo di faida, è un altro discorso: ovvio che nelle faide il più forte fa al contendente una maggior quantità di danni e tenta di annullarne le capacità di contrattacco. Di qui le crudeltà ed i soprusi commessi da Israele verso i palestinesi. Non che io giustifichi un tale copmportamento, ma mi viene il legittimo dubbio che le colpe non siano solo da una parte ed anche il diritto non sia solo da una parte.
Il 50 sarebbe bastato, poi, (e mi dispiace) hai pensato e riflettuto (male) 5 minuti, per ricadere nella viltà del 51. Rodolfo
C’é da sceglire secondo me, tra “peto in mezzo alla folla” o “forunculo sul buco del culo del progresso” visto l?IP con cui si nasconde l’ometto!!
E pensare che avevo sempre scambiato l’ometto per altri…
xControcorrente.62
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
Aggiungo al mio ultimo post che, anche qualora la popolazione israeliana si ribellasse pesantemente al suo governo ed imponesse l’accordo con i palestinesi, quanto credete che durerebbe?
Ci sarà sempre il fanatico o il ‘telecomandato’, che riprenderà con gli attentati, con i kamikaze, e la solfa ricomincerà come prima o peggio di prima. Girano troppi soldi nell’area, perchè si possa eliminare l’avidità di chi con quei soldi ci ruba a man bassa.
C’è chi non vuole che la festa finisca.
Si parla tanto dei palestinesi, ma i curdi ve li siete dimenticati?
Sono una popolazione oppressa non da uno, ma da tutti i confinanti. E non da ora. E’ vero che qualche diritto in più lo hanno strappato, ma resta sempre una popolazione oppressa.
Copio da wikipedia:
“Si stima che i Curdi siano fra 35 e 40 milioni e che quindi costituiscano uno dei più grandi gruppi etnici privi di unità nazionale. Per oltre un secolo molti Curdi hanno cercato di ottenere la creazione di un “Kurdistan” indipendente o perlomeno autonomo, con mezzi sia politici che militari. Tuttavia i governi degli stati che ospitano un numero significativo di Curdi si sono sempre opposti attivamente all’idea di uno stato curdo, ritenendo che la nascita di un tale stato li costringerebbe a cedere parte dei propri territori.”
Il termine ‘opposti attivamente’ è un eufemismo.
ciccio { 21.12.08 alle 2:31 } signor nicotri io penso che adesso lei si e’ smascherato, lo sanno anche i sassi che lei e’ stato buttato fuori dall’espresso per il suo antisemitismo. una cosa del genere e’ intollerabile in un paese civile e democratico. sono d’accordo che il suo blog semina solo odio e spero che lo chiudono al piu’ presto. come mi ha detto un suo ex-sostenitore lei e’ una vergogna. e anche se cancellerà il mio post confermo tutto il mio schifo e disprezzo per lei e i suoi collaboratori, nonche quella bruttona stagionata che ha la foto vicino alla sua.
ciccio
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Chi ha scritto questo post è un pezzo di MERDA !
ciccio ( quello vero )
Cara Marta,
mi fa piacere che qualche persona intelligente c’e’ ancora in questo paese e ha capito la tragedia che stiamo vivendo.
Forse in Italia si e’ seguita poco la vicenda dello Zimbabue,ex rodesia,….e se si ripercorre la storia di quel paese da prospero
e moderno a squallido e cadaverico,…ad opera di un pazzo megalomane,ignorante e presuntuoso,…”il mister tutto sotto
controllo”,…il paragone e’ spontaneo e petinente.
Vende illusioni,…dice Di Pietro,e forse e’ l’unico che ha capito
il personaggio.
Se guardiamo tutti i problemi che ha questo paese,il “resole”non
ne ha risolto uno,e i suoi amministratori,…che lui impone in tutti
gli angoli del paese, hanno fatto altrettato.
Il sindaco che e’ stato interrogato dal magistrato per 5 ore ha
trovato nelle casse del comune di Pe 43000 euro, la stessa cassa vuota che ha trovato Prodi quando e’ andato al governo,
adesso parla di ponti e centrali atomiche…
Alitalia…,docet…
Bisogna svegliarsi,…il capo bastore e’ lui che mette il braccio
sulla spalla del nuovo candidato in segno di protezione.
E’ piu’ pericoloso del Buce,…almeno quello era onesto e non
si e’ arricchito frodando lo stato.
Un caro saluto a tutti,Ber
se gli USA non vogliono, l’ONU si ferma.
…questo non lavevi detto… tutto qqui!!
Faust
Quello di cui non si parla.
I palestinesi a Gaza vivono sotto il terrore degli Hamas e aspirano, anelano il ritorno di Israele. A due giorni dalla fine del cessate il fuoco tra Israele e le milizie di Hamas nella Striscia di Gaza, un ennesimo razzo lanciato dall’enclave palestinese ha colpito un’abitazione civile a Sderot, la reazione di Israele si limita ancora alla distruzione delle rampe di lancio dei razzi.
Ehud Barak, il ministro della difesa mostra nervi saldi e molta pazienza, prerogative proprie del popolo Israeliano.
A Gaza sono sempre più alte le voci, o meglio dire i bisbigli, che sognano un ritorno di Israele, mentre Hamas continua con le minacce
“del bagno di sangue” ,”fuoco che cadrà dal cielo”, “un grido sarà, e la collera di Hamas devastarà, sconvolgerà Israele” , ecc. ecc. ecc.
Al cospetto di questi scenari di orrore, e delle bombe atomiche Iraniane ” che domineranno Israele come un sole sorgente” , Israele ha ricevuto negli ultimi giorni da diverse capitali del mondo Arabo messaggi a riprendere le eliminazioni mirate:- ” Eliminateli” viene citato, (Ben Caspit und Roni Shaked in Jedioth).
Se si domanda a Gaza , all’uomo di strada si ottengono risposte come:-”
:-“Nessuno vuole che si mandino razzi su Israele, ma contro gli Hamas ,nessuno può dire qualcosa, tutti hanno paura”.
Secondo studi, il 70% degli abitanti di Gaza sarebbe contento e lieto, se Israele ritornasse per liberarli dal terrore degli Hamas, se Arik Sharon potesse risvegliarsi per almeno un mese, e rimettere ordine a Gaza.
Questa è la realtà.Lo dicono tutti a Gaza.
Che Israele si faccia convincere è incerto, meglio sarebbe se ci riuscissero da soli a liberarsi dal terrore degli Hamas. Certo è , che delle eliminazioni mirate da parte di Israele sarebbero propizi.
Ahmed Djabri, Ibrahim Gandir, Mohamed Gef,Ismail Haniya,
Said Siam e Mahmud A-Zahar, sono i promotori del terrore nei confronti dei Palestinesi a Gaza. Rodolfo
Caro marco… e allora?¿? visto cche tutte le tue osservazioni intelliggenti… non lo sono poi tanto… quando ammucchi gli uni e gli altri… dimenticando cche gli aggrediti son i palestinesi, Punto.
ppoi ti ricordo cche il post del blogmaster dice:
Israele caccia un ebreo, inviato dell’Onu. La colpa? Avere detto chiaro e tondo che i metodi israeliani contro i palestinesi somigliano a queli dei nazisti contro gli ebrei.
questo è il tema, e di questo, si dovrebbe parlare e cioe la continua prevaricazione da criminali sociali gli israelitici con i gringhitici… assentire tte, hanno ragione i ppiu forti… non è cosi… bravo marco… le vittime sono quelli cche atte, stanno sulle palle… e cche amme di cchi pensa cose del genere… mi fotte meno di uno stracazzo… mi dispiace non poter difendere o vendicare i debboli come i palestinesi e gli aggrediti e sfruttati nel mondo… atte di queste sensibbilita non frega molto… neanche amme di leggere i tuoi luoghi comuni della propaganda ebbraica e ggringa.
Un Prospero anche a te… “prospero”… anche nel fare gli auguri (falsi come la merda di Luttazzi) i sedicenti ebrei, ci vedono linteresse materiale…prospero… eppoi non capisco cosa centra un sedicente ebreo, cche fa gli auguri del natale di cchi…?¿ di un poverochristo cche hanno crocefisso i suoi (?¿) antenati… criminali ieri, oggi, domani…e non hanno ancora finito…. mah!!
Faust
I palestinesi a Gaza vivono sotto il terrore degli Hamas e aspirano, anelano il ritorno di Israele.
… anchio anelo… se ti dicessi cosa… ma non meriti attenzione sei prezzolato o no, uno sporco dentro… sei un propagandista israelitico… non rivolgerti ppiu a mme… sai ggia cosa ti aspetta… parla con Uroburo… lui è paziente… io no!!!
Faust
… Caro Uro, hqai letto cosa dice il propagandista bbibbliofago… Le sue non sono opinioni… sono insulti allintelligenza umana…
I palestinesi a Gaza vivono sotto il terrore degli Hamas e aspirano, anelano il ritorno di Israele.
… infamante è cche “anelano” “aspirano” non solo come ha notato Nicotri, questo pantegana, conosce cosa pensa il governo criminale dei suo soci israelitici, ma conosce anche cosa pensa Hamas… non le opinioni, ma i fatti secondo il bbugiardo con lo strizza cervelletto in testa acoprire le vorgogne in archivio…
se queste sono opinioni da rispettare , hai ragione sulle opinioni… non sulle menzogne e trucchetti da 3ccartisti, dissento e opino, se laltro dice un fatto vero e lo discuti con civilta… ma cosa vuoi discutere con un fondamentalista, bugiardo ed infamatore..?¿? dimmi tu… ripeto auguri blog… visto cche non sono uso a fare auguri finti bbuoni, nei quali non credo… mentre al blog credo e ci tengo acche non sia frequentato da imbroglioni in buona fede… dicono lloro… ciao..
Faust
x marco tempesta
La mia posizione su Israele – come per qualunque altro Stato – è chiara e nota da tempo. Tant’è che mi sono anche un po’ stufato di (ri)parlarne. Oltre all’ovvio diritto di Israele di esistere, se non altro perché esiste già da oltre mezzo secolo, credo debba esserci il dovere di essere – come tutti gli altri Stati democratici – lo Stato di tutti i suoi cittadini, senza distinzione di sesso, colore della pelle, religione ed etnia di appartenenza. Io infatti riconosco, come l’ebreo Einstein, una sola razza: quella umana. E una sola nazionalità ed etnia: quella umana. La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo ci fa tutti laicamente eguali. Punto.
Se negli Usa hanno potuto eleggere un presidente “nero”, non vedo perché in Israele si debba impedire a tutti i costi che un domani possa esserci un presidente palestinese, arabo o musulmano, cioè non ebreo ma comunque cittadino israeliano. I “padani” che vogliono un governo solo “padano”, gli altoatesini che vogliono solo un governo di lingua tedesca, o viceversa di lingua italiana, per me sono razzisti. Così come i sudafricani che volevano il potere fosse tutto e solo bianco, e in futuro i sudafricani che volessero un potere solo di neri.
Se tutte le “razze” e tutti i popoli che l’Occidente ha martoriato dovessero reclamare ciascuno un proprio “sionismo”, inteso come diritto al ritorno nelle “terre degli avi” cacciandone chi nel frattempo ci vive da secoli, capisci bene, caro marco, che il mondo sarebbe un macello permanente, una guerra totale e continua. Io perciò ne faccio solo una questione pratica e logica: Israele c’è, esiste, e quindi ha diritto a continuare a esistere. Ma, ripeto, come qualunque altro Stato, vale a dire Stato di tutti i propri cittadini e non di una sola sua parte. E sopratutto non in nome dei diritti basati sulla bibbia e simili miti o panzane che dir si voglia. Ben Gurion, che fece cacciare con la forza almeno 700 mila palestinesi, incaricò uno dei più noti archeologi – per giunta ebreo – di cercare nei reperti archeologici sparsi in Palestina i “titoli legali” in base ai quali fondare il “diritto al ritorno” degli ebrei. Ebbene, dopo anni di ricerche l’archeologo gli disse che NON c’era nessun “titolo legale” di quel tipo. Come del resto ha dimostrato in seguito anche un altro grande archeologo, ancora vivente, l’ebreo israeliano e docente universitario Filkenstein, non a caso detestato dal potere, dal clero e dai benpensanti del suo Paese. Ma già un altro ebreo, Baruch Spinoza, qualche secolo prima aveva giustamente fatto notare che la bibbia è solo un insieme di miti, che se sono apprezzabili come tutti i miti in quanto tali, come fatti storici sono da buttare nella spazzatura.
Da un punto di vista scientifico, uno Stato con una minoranza superiore al 20% è uno Stato binazionale. Volerlo negare, negando a una tale minoranza il diritto e la pratica dell’eguaglianza, è solo da razzisti e fascisti, che si tratti di israeliani o palestinesi, di alto atesini o di padani, di calmucchi o esquimesi. A meno di voler fermare il mondo, o scatenare una guerra nucleare, dal punto di vista demografico gli israeliani duri e puri hanno già perso: ma anziché puntare a fare un enorme ghetto, cintato con il Muro, meglio farebbero a fare i conti con la realtà. Prima o poi contro i muri e contro i Muri ci si va a sbattere. La posizione di Hamas è particolarmente dannosa, suicida. Non c’è nessun bisogno di lanciare razzi Qassam, basta e avanza il fare figli, cioè la “bomba demografica”. Hamas NON fa gli interessi palestinesi, e infatti non bisogna dimenticare che a farla nascere e crescere ha contribuito molto proprio Israele, così come gli Usa hanno vreato loro sia i taliban che Bin Laden. Hamas serve gli interessi di Stati arabi e mediorientali dal sistema di governo merdoso, ma amici e alleati degli Usa…. cioè nostri fornitori di petrolio! E serve gli interessi anche dei fanatici israeliani. Certo NON quelli palestinesi, almeno se si parla di politica e non di carità (pelosa).
La propaganda anche sul Medio Oriente non solo ci ha raccontato un sacco di balle sulle atomiche irachene, così come ce le racconta ora anche su quelle iraniane, ma ce le ha raccontate e ce le racconta anche sulla Siria e l’Iran nonché sulla Corea del Nord. Leggiti il libro “Inventare l’asse del male”, scritto da tre autori, due dei quali hanno nomi ebraici e uno addirittura insegna in una università americana il cui nome pure è chiaramente ebraico! Noi europei abbiamo lo strano vizio, forse per lavarci la coscienza dei molti mali che abbiamo fatto a tutti un po’, ebrei in testa, di pensare che gli altri siano tutti vogliosi di fare le porcherie che abbiamo fatto noi. Siamo noi che abbiamo rotto i coglioni al mondo, non i pellerossa o gli zulu o gli aborigeni australiani o i russi o gli ebrei, insomma il mondo, ad avere rotto i coglioni a noi. Siamo noi che abbiamo massacrato loro, non viceversa. Siamo noi che abbiamo sganciato le bombe atomiche su città piene di civili, bambini e donne soprattutto, e ne abbiamo costruite demenzialmente a migliaia costringendo criminalmente i sovietici a fare altrettanto, fino a schiantarne l’economia e il sistema politico, non sono gli iraniani o gli iracheni o i nordcoreani che bruciano dal desiderio di sganciare le atomiche su Israele o gli Usa o l’Europa! L’unico motivo per cui forse vogliono le atomiche è evitarsi invasioni come quelle già subite da TUTTO il mondo orientale, dal Vicino all’Estremo Oriente, per mano angloamericana ed euro-giapponese. Tutto il resto sono solo balle. Volgari balle. Utili a farci ballare la solita musica del potere, quello con le mani lorde di sangue e privo di scrupoli, disposto le mani ad affondarle ancora nel sangue. Altrui.
Come è noto, non credo affatto verrà mai permesso che nasca anche uno Stato palestinese, che non sia un bantustan o una riserva indiana succube dei governi israeliani. E’ ormai evidente che si dovrà tornare al sionismo onesto dei Magnes: uno Stato per ebrei, palestinesi, arabi, cristiani, ecc, cioè dei cittadini tutti che vi pagano le tasse. Il sogno di Magnes, che pure era sionista, ma non palestinofobo, è stato ucciso assieme all’uccisione dell’inviato dell’Onu conte Bernadotte, assassinato dal terrorismo ebraico che ha poi espresso i partiti e gli uomini al governo a Tel Aviv. L’Occidente ha fatto il resto in nome del petrolio: divide et impera. Tanto il prezzo lo pagano gli israeliani, i palestinesi, i progressisti e le masse arabe, iraniane, ecc., non lo paghiamo noi, almeno per ora. Temo verrà il giorno in cui pagheremo, Stati Uniti in testa, il prezzo del nostro esserci divertiti a puntare sul fanatismo di tutti – taliban, Bin Laden ed Hamas compresi – anziché sulla moderazione, accettazione e democrazia di tutti. Agli Usa della democrazia altrui in realtà non frega nulla, se non come comoda scusa per fare le guerre che servono alla Casa Bianca. Mossadeq lo hanno abbattuto loro, gli Usa, eppure era stato eletto democraticamente! In Corea sono stati messi al potere dagli Usa i collaborazionisti dei giapponesi, che per una settantina d’anni avevano devastato la Corea, e per tenerli in piedi si è arrivati a spaccare in due un Paese unito da mille anni e prima vittima del feroce imperialismo giapponese, spaccatura che è costata ai coreani qualche milione di norti. Ecco perché ofiano gli Usa, in Corea del Nord come i nquella del Sud, costellata di basi militari da ben PRIMA che nascesse la Cina di Mao. In Iran l’invenzione dell’Asse del Male, partorita da un incapace fallimentare come Bush – debitamente “consigliato” dai teocon armati di bibbia – è servita solo a spingere indietro i progressisti guidati da Khatami, impegnati in un grande piano di riforme anche democratiche, e a fare avere partita vinta ai maniaci e fanatici “religiosi” come quelli al potere oggi. Chi semina vento, prima o poi però raccoglie tenpesta. Intesa non come una cena da Giulia con tenpesta marco.
Non mi piacciono i ghetti. Di qualunque genere. Né quelli imposti né quelli volontari per distinguersi dagli altri. Non mi piacciono le torri d’avorio. Non mi piace la gente che non sa vivere in mezzo ai diversi da loro e che ha bisogno di distinguersi a tutti i costi, per sentirsi migliore degli altri, persino con un vestiario particolare, dagli arancioni agli ortodossi, comprese le divise militari o del clero.
Tutto qui.
Un caro saluto
pino nicotri
… anche se non condivido il tuo qualunquismo familista… devo dire cche le tue sono opinioni rispettabbili… e con te si puo discutere e opinare… So cche sei un profondamente onesto… e non ti accomuno certo al topo di fogna cche stravolge la realta e levidenza dei fatti cche conosciamo tutti… meno llloro gli eletti daddio… fatto alloro immagine e somiglianza… se leggi con attenzione e neanche tanto… il post 70, dove tocca cose e fatti conusciutissimi dai frequentatori del blog e non solo… stravolge le parti e ci prende x il culo come vorrebbe e dobbiamo lasciargli lo spazio x scrivere offese allintelligenza umana?¿? ma si… anche perche se ti opponi sei tu il criminale cche non capisce le loro calunniate… comunque auguri anche atte!!
Faust
…scusa marco, ti prevengo… ggia (penso conoscendoti..) che mi consiglierai e dirai… ma Caro Faust, non ti accorgi cche le tue incazzose reazioni, fanno il gioco di rodolfo??? lui è quello che vuole… (e lha espressamente scritto in un suo post a te diretto..)
Si marco hai ragione ti ringrazio x laffetto dimostratomi con un tuo consiglio fraterno… e allora non rispondero ai post del propagandista ebreo…. lo salto, nevvero… faccio finta cche i suoi post non ci siano…. Mi daomando dunque xcche devo perdere il mio tempo alleggere e scrivere e cazzeggiare in un gruppo di amici e non … tutte persone intelligenti… imparo molto dal blog… ppurtroppo non sono capace di far finta digniente davanti al post 70 x non ricordarmi gli altri… ma non dimentico il linguare sfottente, irritante, infamante… insomma…. sttto mmale ed esco dal blog, ppiu incazzato con me stesso x parteciparci ad un blog dove una persona in mala fede… vuole propagandare un messaggio manipolato dei fatti… sotto gli occhi di tutti… eccosi facendo interrompe il filo dei commenti ed argomenti… sabota il dialogo nel blog… provocando reazioni da deficente, le mie (..cche sarei io … il deficente cche facilita il suo volere… pputtanaeva!!) ci sguazza come gli pare il pantegazzo!!!
Al blog tutti… ma rileggetevi bbene il post 70…. calunnie ed infamie sui palestinesi, mettendogli in bbocca… cche dicono questo… cche bbisbigliano questaltro… LLUI SSA!! QUEL CCHE NOI NON SAPPIAMO… crede llui Offende le ns. conoscenze intellettuali… ( se non conoscessimo i fatti in oggetto… bbeh!! ci crederei pure a quel cche doice e come lo dice… llui è bbuon… llui amme ed ad AZ ci capisce… tutte bbuggie x vivere come una vipera in grembo, visto levidenza del provocatore di fatto lo si lascia ancora scrivere in un blog di ggente civile e x la maggior parte onesta… il new pantegana… sporcando quello cche di sincero vuole uscire da me dentro… bbe!! e allora smettiamo di giocare a leggere e a scrivere post e ci facciamo altro … credo.
…. Mi piacerebbe poter continuare a comunicare con il blog… del tema del gg o di fatti ns… ma è ggia tempo cche non sopporto ppiu di parlare sempre essolo degli israelitici criminali…
Faust
Bellissime queste foto dall’Etiopia:
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/save-the-children/1.html
Faust x marco tempesta { 21.12.08 alle 13:53 )70
ppoi ti ricordo cche il post del blogmaster dice:
Israele caccia un ebreo, inviato dell’Onu. La colpa? Avere detto chiaro e tondo che i metodi israeliani contro i palestinesi somigliano a queli dei nazisti contro gli ebrei.
Questo è il tema, e di questo, si dovrebbe parlare
.
–
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Io ne ho parlato ,e la mia risposta è dettagliata e precisa, con i post Nr.20, 25 ,27 e 41.
Va bene, ma a parte gli insulti, dove sono gli argomenti?
Ci si informi prima, di come pensano i Palestinesi di Gaza.
Io non son qui per fantasticare e per offendere, , ed a stare attento a scrivere doppie vocali e doppie consonanti sconclusionate.
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Poi tutti sono liberi di credere alla mia poca fede nei miei auguri .
–
Quelle persone umane che frequentano questo blog, per le cose che ho raccontato di me, sanno che ciò non è possibile.
E con questo concludo. Rodolfo
Truffe & Truffe
Finché sono operai e pensionati a finire sul marciapiede e a dover condividere le scatolette di Kitekat col gatto, tutto è nella norma. Ma quando a piangere sono i ricchi [e a maledire il sistema che aveva loro garantito corposi profitti fino a qualche mese prima] ecco che all’improvviso la crisi economica torna sulle prime pagine.
Se poi a piangere e maledire il destino sono i ricchi per antonomasia, cioè gli esponenti della plutocratica comunità ebraica americana, allora la situazione diviene non solo preoccupante sul piano economico, ma perfino foriera di nuovi pogrom.
La Madoff Investment gestiva investimenti collettivi per somme assai sostanziose, incassando commissioni sui risultati ottenuti. Si tratta di un tipo di investimento non aperto al pubblico in generale, poiché richiede la disponibilità di cifre rilevanti che l’investitore medio non possiede. Un bel giorno la Madoff si è ritrovata con un buco finanziario di una cinquantina di miliardi di dollari, mandando in fumo le speranze di profitto dei suoi clienti, le loro pensioni, i loro risparmi, oltre al denaro investito da diverse organizzazioni filantropiche ebraiche che avevano avuto fiducia nel gruppo. Si tratta, tutto sommato, di una truffa di proporzioni limitate rispetto a quelle di cui siamo stati spettatori negli ultimi mesi.
Ma il problema è che stavolta i truffati erano in gran parte membri della comunità ebraica americana, ai quali la società di Madoff si rivolgeva preferenzialmente per offrire i suoi servigi. E quando a perdere quattrini è un ebreo, si sa, non siamo più di fronte a uno dei tanti imbrogli finanziari che hanno duramente colpito, negli ultimi anni, la vasta comunità internazionale dei creduloni: siamo di fronte ad un nuovo olocausto.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5375
Poèèèsia.
Ma certo che ci vado a quel paese
ci vado ben contento e senza spese
in quello da cui tu sei arrivato
ci andai ma ne rimasi disgustato
avant’indré vo invece in pompa magna
in quello della bionda tua compagna
ci vado ben felice e pure spesso
ne sono di ritorno proprio adesso
andarci con trasporto non disdegno
purché il ” paese” meta ne sia degno
in quello tuo però ventoso e irsuto
non c’andrei mai al massimo ci sputo.
Libera reinterpretazione ed adattamento da uno stornello toscano.
Antonio
in relazione con il post n°79
Una simpatica notizia sentita alla radio, perdendone, purtroppo, un bel po’.
Una banca o una finanziaria, credo svizzera, sembra che abbia dato come liquidazione ad alcuni dirigenti licenziati dei bei pacchetti di quei titoli spazzatura che loro avevano così solertemente rifilato ai clienti.
Davvero un bel contrappasso.
Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.i
x Marta delle 9.o3
Purtroppo sono pochi ad accorgersi quanto lontani siano gli interessi degli italiani con quelli del “cavaliere nero”. A sentirlo non si può non avere la percezione che a questo figuro gli unici interessi che stanno a cuore sono solamente quelli suoi. I suoi appelli agli italiani a consumare come pure i suoi consigli, sono semplicemente ridicoli. Certo, in conferenza stampa, anche le domande dei giornalisti hanno dato un quadro molto chiaro di come siamo messi. Adesso ha la fissa del Presidenzialismo, per non dover avere più nemmeno la sensazione che al di sopra di “lui” ci possa essere ancora qualcuno. Quanto le Istituzioni gli stiano sulle scatole, lo sta ripetendo fino alla nausea. E questo fa parte della sua collaudata formula, secondo la quale, il martellamento continuo dei cervelli con un preciso slogan, prima o poi dà i suoi frutti. Non per niente fa i miliardi vendendo fumo e propinando tette e culi agli italiani. Ormai l’ultimo scoglio resta la Magistratura. Ma il terreno è già pronto per abbattere anche questo muro. Non ha ribadito più volte che raggiunge sempre gli obiettivi che si prefigge? Dobbiamo sentirci tranquilli o non cominciare invece ad avere una certa paura? Ha tutto uno stuolo di yes man al seguito che fanno a gara per assecondarlo e si farebbero castrare in diretta televisiva piuttosto di contraddirlo. Una delle ultime perle è quella dello “scolaretto di Di Pietro” riferita a Veltroni che si è inventata il disarmante bonaiuti. In realtà Di Pietro rappresenta un reale pericolo perchè è l’unico che parla come pensa e gliele canta in un linguaggio che tutti sono in grado di capire. La “banda” in realtà ha il terrore che l’ex PM possa fare troppi proseliti e questo le potrebbe creare seri problemi. Quindi questi fuocherelli è meglio spegnerli sul nascere, senza aspettare che diventino indomabili. Per quanto riguarda la considerazione che il “nostro” ha fuori d’Italia, chi glielo dovrebbe dire agli italiani che siamo all’ultimo posto?
Caro rachamim,
chissà perchè , tutte le volte che viene Natale , Mi ritorna in mente,la parola “farisei”.
Oggi mi sono voluto leggere il “bignami internazionale ” che alla fine così recita :”….Fallita la ribellione dei giudei ai romani nel I secolo d.C., e distrutta Gerusalemme, i farisei emersero dalla catastrofe che aveva travolto la loro nazione quale unica corrente spirituale vitale, capace di coagularne attorno a sé i resti che non vennero assimilati dalla società romano-ellenica o che non si convertirono al cristianesimo. Dai farisei trae origine l’ebraismo rabbinico o moderno…..!!
Ora prima di lanciarmi in “strane elucubrazioni mentali”vorrei un parere di un esperto come te su questa frase: ” corrisponde sostanzialmente a verità ..o è da modificare quanto affermato da Wilki..?
cc
AZ Cecina Li { 21.12.08 alle 16:59 }
“Poèèèsia.” … geniale Antonio… letto cosiccomè
abbacchi e bbacci… Antonio… alla radio la notizia cche Evo Morales, Presidente di Bolivia ha dichiarato la sconfitta dell analfabetismo… ridotto al 3%… Questi Grandi, costruiscono …. i criminali… distruggono… sti bastardi…
ciao caro ala proxima!!
Faust
Bernard Madoff
La frode e’ ha preso il nome da Charles Ponzi, Ponzi emigro’ negli Stati Uniti dall’ Italia nei primi 1900.
Ecco perche’ si chiama “Ponzi Scheme”
Donald Trump non ci casco’, disse:
“when something sounds too good to be true, it is.”
La mia amica Russa ebrea era sull’orlo di cascarci, premetto che non ha soldi da buttar via.
L’anno scorso presento’ un investimento al 12%, io le dissi esattamente quello dice Donald Trump:
“when something sounds too good to be true, it is.”
Andrea ci raccontava di investimenti al 10% come minimo, lui trafficava in edge funds…
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Sono due giorni che nevica, ieri ne abbiamo preso circa mezzo metro, oggi altrettanto.
Alexander ne gode, io mica tanto……
Anita
x rimanere in tema di ‘farisei':
mi scuserete ma x coerenza non accetto di unirmi al coro dei buon natale, in attesa del 1 gennaio mi limito a un ‘buon solstizio d’inverno a tutti’
x az:
carino lo stornello toscano, me lo segno
caro Pino, sfondi una porta aperta. Tranne qualche particolare, che ora espongo.
Credo che un unico Stato da quelle parti per ora sia un’utopia: l’islam e l’ebraismo hanna caratteristiche troppo diverse per convivere e si sa che entrambi i popoli, a differenza di quelli cristiani che della religione ne fanno solo una manifestazione di facciata, ai loro ‘credi’ ci tengono.
Io sarei per uno stato ebraico, uno palestinese e libera circolazione tra i due stati. Gli ebrei ora vanno in vacanza in Egitto, col quale prima erano in guerra. Mi raccontava una ebrea a Milano una ventina d’anni fa o forse più, che era normale all’epoca fare affari con i palestinesi, in tutta tranquillità. Poi le cose sono degenerate. Di chi la colpa? Lei diceva che era di Arafat ed io non stento a crederle. Perfettamente d’accordo su Hamas, come anche perfettamente d’accordo su una decisa e ferma condanna degli integralisti ebraici.
Il mio unico timore è che da parte palestinese fermare la guerra significa per alcuni di loro che comandano, rinunciare a rubare i soldi mentre, da parte di Israele eliminare le barriere significa prendere ancor più mazzate di quante già ne prendano. Chi deve vivere ogni giorno con la spada di Damocle in testa, non ha nè la serenità nè la benevolenza di chi guarda le cose dall’esterno.
Le soluzioni? Io al momento non ne vedo. Anche perchè di tutta la faccenda conosco solo quello che dicono gli altri. Noto comunque che ormai la gente è giunta ad uno stato di assuefazione. Durante la guerra dei sei giorni ero a Torino, abitavo in via Goito, nei pressi del quartiere ebraico. Torino tifava per Israele e credo tifasse per Israele anche tutto il resto dell’Italia, perchè Israele era la vittima, aggredita dai vicini di casa tutti insieme. Era Davide aggredito da Golia e si sa che la gente fa il tifo per il più debole. Ora, dopo quarant’anni di continuo stillicidio, di infiniti piani di pace sempre sistematicamente disattesi, se si prova ad intavolare il discorso con qualcuno, si viene mandati regolarmente a quel paese.
Certo sarebbe bello svegliarsi una mattina e leggere sul giornale che finalmente è stata stilata la pace tra i due contendenti. Quante volte, all’annuncio di una tregua, abbiamo sentito dire “questa è la volta buona”? Dopodicchè, tempo una quindicina di giorni, tutto è ricominciato come e peggio di prima. Cosa significa? Significa che la buona volontà di alcuni viene sistematicamente vanificata dalla cattiva volontà dei ‘falchi’ o per meglio dire dei ‘ladri’ da una parte e dall’altra.
A fronte di ciò, a cosa serve indignarsi? Lì le cose funzionano a questa maniera. Possiamo fare qualcosa per cambiarle? Io dico di no. Non noi, comunque. Colpa dell’uno? Colpa dell’altro? Sono certo che sia colpa di entrambi, in varia misura. In conclusione, sono affari loro, che se la sbrighino tra loro, visto che tutti i tentativi esterni di pacificarli non hanno mai funzionato.
“when something sounds too good to be true, it is.”
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tempo fa mi è arrivata a casa una busta con ricchi dépliants che magnificavano l’affare di bloccare per due anni il prezzo dell’energia elettrica.
Io mi son detto: se l’affare fosse a mio vantaggio, si sarebbero limitati ad una scarna comunicazione. Poichè spendono una marea di soldi in ricchi pieghevoli, l’affare è a loro vantaggio, quindi vadano a quel paese.
Infatti poco dopo il petrolio è enormemente ribassato e d anche le tariffe elettriche.
Caro controcorrente,
sarebbe stato interessante apprendere, le tue “strane elucubrazioni mentali” in riferimento alla parola “farisei” ecc. ecc.
A dir la verità, caro amico,io me li immagino già. Ma tant’è.
Questa sera abbiamo acceso la prima delle otto candeline di Chanukka.
A cosa si ricollega questa usanza?
E’ attinente alla vittoria militare dei Maccabei sull’impero Ellenistico.
La candela simbolizza lo spirito e la moralità dell’uomo, con questo sarebbe chiarito il termine “Ner Neshama” la candela dell’anima che si accende per i nosstri defunti, simbolo dell’anima senza il corpo.
L’ accensione delle candeline avviene nell’ambito della famiglia, non in strada , non in parate , e si allontana cosi dalla simbologia militare.
Gli Asmonei , con l’accendere la cande
Mi dispiace, caro amico, ma devo smettere, continuerò più tardi o domani. Un saluto
sempre per Pino:
sul comportamento degli Usa e sulla soggezione della politica mondiale alle fonti energetiche, non ci piove. Oggi, le guerre si fanno per il dominio dei territori che hanno il petrolio o ricchezze minerarie.
Ecco perchè io vedo un possibile cambiamento solo nell’eliminazione dei monopoli energetici e nello svincolo dalla soggezione al petrolio. Esistono oggi tecnologie in grado di lasciare al petrolio solo l’utilizzazione per le plastiche.
Però ci si guarda bene dal sostituire il motore a scoppio con motori elettrici e ci si guarda ancor più dal sostituire in massa la generazione di elettricità da petrolio, con quella da fonti rinnovabili. Il nostro amato cav. blatera di centrali nucleari, come dire dalla padella nella brace. Nessuno che spinga per l’eolico offshore, che invece è una soluzione scelta da mezza Europa. Spingere per le energie alternative ha come conseguenza diminuire il valore di territori petroliferi e quindi di aiutare a cambiare gli interesse geopolitici, con gran sollievo della pace mondiale.
Caro Pino,
ti ringrazio molto per il tuo scritto n. 73 che mette veramente il punto sui fatti. Si potrebbe adattare anche a tanti altri episodi che hanno visto coinvolti anche noi italiani: ad esempio la nostra politica nelle colonie e noi paesi occupati durante la II GM, ed in generale la politica estera italiana fino alla fine della II GM.
Prendo l’occasione per mandare due note ai messaggi sul Medioriente che sono comparsi in questi giorni.
1. Sarà anche vero che in occidente tutti se ne infischiano del problema palestinese. Se è solo per quello se ne infischiano anche dei campi di concentramento e degli stermini razziali. Ed in Italia se ne infischiano del conflitto d’interessi, della mafia e delle leggi. Quindi aboliamo le leggi
Tuttavia se noi dopo aver rotto le uova, il sionismo è un’invenzione degl’inglesi, non ci occupiamo più della frittata, con gran gioia del marco tempesta che anche in questo si dimostra un ittagliano da manuale, non è poi detto che sia così anche per gli altri. Un miliardo di musulmani potrebbero pensarla in altro modo. Certo, c’è un conflitto di civiltà, quindi sarebbe giusto farli fuori (e prenderci il loro petrolio come diritto di conquista, che sarebbe poi il programma di Riccardin del ciuffo, di Pearle e dei teocons…. [Ma con che razza di bella gente va d’accordo il marco tempesta!]
Tuttavia perfino qui in occidente c’è un sempre maggior numero di persone che la pensa in altro modo e che sta incominciando a stancarsi delle balle degli israeliani.
2. Mettere sullo stesso piano chi si difende, da almeno un secolo, e chi attacca è immorale ed il marco tempesta ovviamente ci sguazza (come un porco nel brago verrebbe da dire, ma si tratta solo di una battuta proverbiale). Anche i pellirosse torturavano, cosa si per se poco gentile, ma avevano ragione nel difendersi. Lo stesso per i palestinesi. Per il marco tempesta chi combatte per difendere la sua vita ed i suoi beni si può mettere sullo stesso piano di chi minaccia quelle vite e quei beni. E questo non vale solo per il passato (le terre già rubate ed i profughi già scacciati) ma addirittura per quelle future: i Territori Occupati, che Israele vuole annettersi, non si sa bene con quanta altra terra del Medioriente (il mai accantonato progetto della Grande Israele). Tutto va bene al marco tempesta. Chissà se gli andrebbe bene anche se qualcuno andasse a prendersi casa sua.
3. Curioso che in questo confronto israelo-palestinese si fa solo il conto dei razzi ma mai quello delle vittime. I palestinesi lanciano dei razzi (primitivi ed imprecisi) su Sderot (che hanno fatto qualche ferito) e questa è la prova della loro pervicace volontà di distruggere Israele. Gli israeliani hanno fatto almeno mille morti però sono un popppolo democratico e soprattutto pacifico. Minchia, dico io! Chissà se non erano pacifici…. Lo scopo degli israeliani è uno solo ed ormai, tranne il marco tempesta, lo conoscono tutti. Evidentemente va bene così. D’accordo. Però come mai lo stesso non vale per la Georgia e per la Russia? Se è diritto degli israeliani papparsi tutti i territori che vogliono dovrebbe essere diritto anche per i russi. O no?
4. Rodolfo sostiene che gli israeliani hanno diritto di non far entrare in casa loro chi dice che si comportano come i nazisti. La cosa mi fa piacere: quindi non sono solo io a fare questo paragone. Però l’inviato dell’ONU stava andando nella striscia di Gaza, che NON E’ territorio israeliano. O mi sbaglio? Si tratta di un lapsus, vero? Perché quello E’ territorio israeliano, provvisoriamente abitato da palestinesi che Israele sta cercando, da ormai un secolo, di disperdere. Un progetto che è intimamente genocida.
Spiacente ma la cosa importante non è la democrazia di Israele per gli ebrei ma la volontà genocida degli israeliani verso i palestinesi. Il pregevole marco tempesta gira il capoccione e chiede angosciato: Ma quale mai?….
Un saluto a tutti U.
Israele caccia un ebreo, inviato dell’Onu. La colpa? Avere detto chiaro e tondo che i metodi israeliani contro i palestinesi somigliano a queli dei nazisti contro gli ebrei.
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Caro Faust, la diplomazia (Andreotti) insegna che non si deve mai dire ad un interlocutore particolarmente suscettibile, le cose chiaro e tondo così come sono. Si deve dire (ancora Andreotti insegna) si, è vero, hai ragione, ma…e dopo quel ma dire tutto quel che si deve dire, senza toccare la suscettibilità dell’interlocutore.
Questo, se si vogliono ottenere dei risultati.
Se invece si vuol fare i duri e i puri, ce la si prende in saccoccia.
Come infatti è avvenuto.
No, Uro, non ci siamo.
Io non giustifico proprio per niente gli israeliani nè chi li sostiene.
Ritengo però che se le cose sono degenerate fino a questo punto, la colpa non è solo nè tutta degli israeliani.
D’altronde anche Pino è d’accordo sul fatto che Israele deve esistere e che quindi certi estremismi anche dall’altra parte (Hamas) non siano giustificati.
Ormai da entrambe le parti si è innescato un braccio di ferro a chi butta prima in mare l’altro. Essendo più forte, Israele mena di più e fa una politica più aggressiva. Probabilmente fin troppo aggressiva, ma ritengo siano i palestinesi che diano giustificazioni ai falchi israeliani per tanta sproporzionata aggressività. Non per questo i palestinesi devono venir costretti a vivere nel ghetto. Abu Mazen ci ha provato a tentare una pace dignitosa, ma è stato desautorato da Hamas. Israele ha dato Gaza alla Palestina non certo per un sopraggiunto anelito di buon cuore, ma per accordi tra le parti, sloggiando a forza i propri coloni. Come è finita?
Se i palestinesi hanno tutto il diritto di menare mazzate e gli israeliani devono prenderle e starsi zitti, anzi smammare al più presto, beh, allora lo dica chiaro e tondo.
x Marco
Un paio di settimane fa’ commentai sul forum la stessa cosa che hai descritto nel post 88.
Quando si speculava che il petrolio sarebbe andato a $ 200,00 al barile, diversi che riscaldano a petrolio fecero un contratto al prezzo di $ 140,00.
A loro volta alcuni distributori fecero lo stesso.
Adesso che il petrolio e’ in ribasso di piu’ di $ 100,00 al barile, la benzina a $ 1,60 al gallone, non vedo alcun ribasso al supermercato ed anche su spedizioni via UPS, FEDEX ed altri.
Nessun ribasso sulla bolletta elettrica o del gas.
Tanto il gas che l’elettricita’ usano una % di petrolio.
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PS: Mi sono sbagliata sui calcoli della neve.
Ho scritto mezzo metro e un altro mezzo previsto.
No, circa 62 cm in tutto. Cioe’ due piedi.
Anita
EROI PER CASO
Per festeggiare gli “eroici” soldati britannici, e’ stata usata questa bella canzone di Mariah Carey. Ma dal video che segue, a essere eroi sembra siano altri…
http://it.youtube.com/watch?v=bKp_vg99_8g
x marco tempesta e x Uroburo
Ah, il petrolio!!! Sto aiutando un mio amico che ne sa più di tutti a scrivere un libro, che dovrebbe essere pubblicato a metà dell’anno prossimo. In effetti, il bolo velenoso da lì inizia. Lord Balfour la sua dichiarazione (colonialista) sul “focolare per gli ebrei in Palestina”, spedita se non ricordo male a uno sfruttatore finanziario terribile come Rothchild, non la fece certo per disinteressata filantropia. Gli inglesi ma soprattutto gli statunitensi sono rimasti antisemiti fino agli anni ’60, altro che balle! Quello che volevano era ed è il petrolio: il sangue degli israeliani e quello dei palestinesi va benissimo per assicurarcelo! Così come è sempre andato bene anche il sangue degli arabi e degli iraniani, con un pezzo di merda torturatore come Reza Palehvi messo sul trono e un fanatico da Medioevo come i Saud messi sul trono d’Arabia. Per non dire di un parassita come il padrone del Qwait, usato da Bush padre come esca per attirare in trappola Saddam con la scusa di “liberare” il Qwait, Paese al quale col cazzo che è poi stata “data” dagli americani e dall’Onu la tanto strombazzata democrazia.
Che si miri a “spostare” i palestiensi da casa loro lo dimostra non solo il fatto che sono sotto occupazione e amministrazione militare dall’esproprio facile, anzi decisamente spolpatoria, da ormai più di mezzo secolo, ma anche quanto scritto dall’israeliana Tanya Reinhart e le molte condanne dell’Onu per eccesso di forza – cioè di volenza – nella reazioni di Israele agli atti di violenza palestinese. Le vittime palestinesi delle azioni militari israeliane, compresi gli illegalissimi “omicidi mirati”, e dei coloni, gente violenta per vocazione “religiosa”, sono più del triplo delle vittime israeliane del terrorismo palestinese. Con una differenza che NESSUNO, oltre ai giornalisti israeliani nota: i feriti e i mutilati israeliani si possono curare, hanno ospedali, medici, medicine e autombulanze, quelli palestiensi invece no. La loro è una moria continua. Ed è una delle pagine più vergognose della politica di occupazione di Israele. Per carità, certo Israele non ha nulla di simile al nazismo, ma lo abbiamo noi, e molto, bel far finta di niente e fottercene allegramente. In effetti l’inviato dell’Onu ha sbagliato: NON doveva accusare Isaele di possibili somiglianze con il nazismo, doveva invece accusare l’Occidente di avere ancora latebre naziste nel cuore. E nella politica.
Un saluto.
pino nicotri
P.S. Sperando che ai sionisti arabofobi non venga in mente che Abramo è originario di Ur, e che quindi non pretendano di occupare anche la Mesopotamia in quanto terra dei suoi avi….
Ecco bravo marco tempesta, quindi se Cassius Clay si incazza di brutto con un ragazzino e gli dà una man di botte ha ragione lui.
E se il mafioso di turno le fa pagare il pizzo lei pensa che in fondo è giusto così.
E chi mai avrebbe pensato il contrario? U.
Il signor Rachamim dice cazzate. Io sono stato presidente del Parlamento israeliano e ho scritto un libro (Sconfiggere Hitler) che ha scatenato un pandemonio. Perché? Perché sostengo che a furia di essere ottenebrati dal ricordo e dagli odi per la Shoà anche Israele può finire con somigliare ai nazisti. Qualcosa di simile lo ha detto in un discorso ufficiale un presidente della Corte Suprema e lo ha scritto anche Rabkin nel suo libro Una minaccia interna. Lo dicono in continuazione fette non piccole della stessa società israeliana. Il povero inviato dell’Onu non ha neppure scoperto l’acqua calda. Sono i politici israeliani che non sopportano nessuna critica. Loro se ne fregano. E finché sono appoggiati dalla grande finanza di New York continueranno a fregarsene e a fottersene di tutti.
shalom
Mio buon vecchio Faust,
rispondo finalmente alla tua domanda.
Solo che prima della tua domanda (Caro Uro, hqai letto cosa dice il propagandista bbibbliofago… Le sue non sono opinioni… sono insulti allintelligenza umana… ) bisogna farsene un’altra: come deve essere un blog?
1. Un blog deve avere un’ideologia dichiarata? E’ possibile (ad esempio in un blog di partito) ma non è il nostro caso.
2. Un blog deve avere delle posizioni assunte a priori? Anche qui non è il nostro caso.
3. Ci sono idee dichiaratamente inammissibili nel blog?
3.1. Qui le cose sono più chiare: Nicotri, che è il blog master e quindi stabilisce le regole, ha detto che non ammette idee che siano in contrasto con le leggi. Quindi idee esplicitamente razziste, sessiste, violente, illegali o sostenitrici della violenza e dell’illegalità.
3.2. Solo che le idee di Rodolfo non sono con evidenza di questo genere e quando tu dici che le sue idee sono un insulto all’intelligenza dimentichi che la stragrande maggioranza degli europei la pensa come lui.
4. Allora in un blog tutti devono poter esporre i loro punti di vista e l’unica cosa in discussione è il modo come lo si fa: cioè il rispetto per le regole formali della civile convivenza.
5. Da questo punto di vista Rodolfo è impeccabile: raramente perde le staffe. Anche se a volte sostiene delle idee (o almeno usa delle forme) molto poco accettabili come l’ultima polemica sulle donne.
6. Siamo molto peggio noi che spessissimo nei suoi confronti siamo veramente villani e siamo molto più intolleranti di lui.
7. Tieni presente poi che tra tutti i sionisti che ho conosciuto Rodolfo è l’unico che ammette la necessità di un dialogo con i palestinesi ed è l’unico che ammette che gli israeliani hanno dei torti. Insomma è il meglio della sua parte.
8. Tu non sei tenuto a leggere i suoi messaggi ma secondo me sei tenuto a comportarti da persona civile. Ed a volte non lo fai.
9. Nicotri non accetterebbe un blog ideologicamente orientato e neppure io ci starei. Il bello di un blog sta solo nello scambio di idee. Se non ci riesci non leggere certi interventi.
Spero di averti risposto compiutamente. Guarda che il funzionamento di questo blog dipende anche da te, quindi tientelo caro.
E se Rodolfo scrive che ci ritiene tutti, in qualche modo, suoi amici non vedo perchè non gli si dovrebbe credere.
Un saluto affettuoso U.
x pino e uroburo
dice rodolfo:
[…] Che Israele si faccia convincere è incerto, meglio sarebbe se ci riuscissero da soli a liberarsi dal terrore degli Hamas. Certo è , che delle eliminazioni mirate da parte di Israele sarebbero propizi.
Ahmed Djabri, Ibrahim Gandir, Mohamed Gef,Ismail Haniya,
Said Siam e Mahmud A-Zahar, sono i promotori del terrore nei confronti dei Palestinesi a Gaza
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ora, se ho ben capito il senso di questa affermazione, mi chiedo e vi chiedo:
è possibile, è legittimo augurarsi, pur in un blog ‘aperto’ e senza posizioni aprioristiche, la morte di 6 persone accusate (con quali prove? e da quale autorità) di promuovere il terrore a gaza?
uroburo al punto 3.1 ritiene inaccettabili idee esplicitamente razziste, sessiste, violente, illegali o sostenitrici della violenza e dell’illegalità. e queste di rodolfo non promuovono la violenza (e l’ assassinio PREMEDITATO) con forza?
vorrei che si facesse un po’ chiarezza, o che rodolfo mi dicesse esplicitamente che ho capito male