Buone feste e buon anno a tutti. Sapendo però che il Natale ha almeno 5.000 anni e stando attenti a non buttare via lo spirito critico come vorrebbero invece i vari cleri, a partire da Ratzinger

E’ Natale. Festa che esiste da almeno 5.000 anni, come dimostra tra molto altro anche il libro “Il Natale ha 5.000 anni”. Esiste cioè da quando gli esseri umani si sono accorti non solo che il sole morente al tramonto risorge all’alba successiva, ma anche che dopo il solstizio d’inverno – che nel nostro emisfero accade il 21 dicembre – il sole dopo tre giorni riprende nel suo precorso quotidiano ad alzarsi rispetto la linea dell’orizzonte. Come si suol dire, le notti riprendono ad accorciarsi e i dì ad allungarsi. In quei tre giorni la traiettoria del sole pareva fissata sempre al livello più basso rispetto l’orizzonte, perché quei nostri progenitori non disponevano certo di telescopi o altri attrezzi di precisione. Poiché le osservazioni le facevano ad occhio nudo o con attrezzi rudimentali, in quei tre giorni il sole a loro pareva sconfitto: ovvero, “morto”. Poi l’occhio ne percepiva la nuova ciclica ascesa nel cielo…. E poiché 21 più 3 fa 24, ecco che alla mezzanotte del 24 inizia il Natale, che si festeggia quindi il 25.

Sono decine, se non centinaia, i “Natali” del mondo antico, tutti centrati sul 25 dicembre o nelle immediate vicinanze, a seconda dell’abilità e della precisione degli osservatori “astronomi” antichi. Nell’antica Roma si festeggiava il “dies natalis Solis invictis”, cioè il “giorno del natale del Sole invitto”, dove il sole era un Dio, che la religione mitraica, nata in Medio Oriente, associava al Dio Mitra. E nei giorni delle nostre feste natalizie c’erano le feste dette saturnali, nome che deriva dal Dio Saturno. Per chi vuole saperne di più, direi che questo link va benissimo:
http://209.85.129.132/search?q=cache:QlV2gb7YRAwJ:www.materterra.it/Article44.htm+natalis+solis+invictis&hl=it&ct=clnk&cd=2&gl=it&lr=lang_it

Insomma, nulla di nuovo sotto il Sole invitto, cioè post solstizio. Il cristianesimo – una volta diventato religione di Stato, grazie a Costantino che lo ha sdoganato e a Teodosio che ha cominciato la messa al bando delle altre religioni – non ha fatto altro che impossessarsi dei riti e delle usanze preesistenti. Del mitraismo ha copiato tutto, compreso il termine “missa” della messa (“ite, missa est”), il rito della comunione, la figura del papa e perfino del suo copricapo, che non a caso ancora oggi si chiama appunto mitria. A un certo punto il prefetto di Roma ha confiscato ai legittimi proprietari e regalato al vescovo di Roma – tra molti altri templi e annessi tesori – anche il tempio mitraico che sorgeva sul colle Vaticano, che si chiama così perché i sacerdoti mitraici andavano a “vaticinare” il futuro osservando il volo degli uccelli. I vati osservavano il cielo, poi con la bacchetta chiamata se non ricordo male sistro delimitavano un “tempulum”, cioè una porzione di cielo, e vaticinavano il futuro da come si svolgeva il volo degli uccelli in quel “tempulum”, che non a caso ha poi dato il nome alla parola “tempio” così come del resto anche a “tempo”. Il motivo per cui fino alla scoperta della stele di Rosetta è andata persa, tra molta altra ricchezza culturale, anche la capacità di scrivere, leggere e capire i geroglifici egiziani, è appunto il fatto che le religioni egiziane vennero messe fuori legge al pari di tutte le altre “pagane”, i loro templi distrutti o regalati alla Chiesa, assieme alle ricchezze formate dai “tesori” accumulati con le donazioni dei devoti, e il clero di quelle religioni perseguitato e disperso anche ferocemente. Quindi, nessuno più sapeva nulla dei geroglifici, visto che la parola significa “segni sacri”.
L’origine astronomica del Natale è dimostrata ancora oggi dal rito della messa di mezzanotte. Perché mezzanotte e perché il 25 dicembre, se nessuno sa in che giorno e tanto meno a che ora è nato Gesù detto il Cristo, del quale – pur ammettendo che sia storicamente esistito – non si sa neppure se sia nato a Nazaret o nella “Casa del pane”, cioè a Betlemme. Lo si dice nato a Nazaret perché lui era un “nazireo”, vale a dire un sacerdote di una certa setta ebraica, cosa che però non ha nulla a che spartire con il paese che si chiama Nazaret. E lo si dice nato alla “Casa del pane” solo perché si vuole far finta che si sia avverata la profezia biblica secondo la quale il Messia che avrebbe liberato gli ebrei sarebbe nato dalla stirpe di re Davide, che aveva casa a Betlemme. Il fatto che il padre di Gesù fosse in cielo Iddio e in terra il putativo Giuseppe fa a cazzotti con la discendenza da Davide, ma tant’è….
Di fatto Gesù si può dire sia nato a Roma, tali e tante sono le manipolazioni eseguite a Roma che riguardano lui, i vangeli e le storie annesse connesse. E’ a Roma che si è sempre deciso cosa e come i cristiani devo credere, con dogmi inventati nel Duemila come l’ascesa al cielo della Madonna e il suo essere nata senza “peccato originale” o inventati al concilio di Trento, come l’ostia della comunione che diventa “carne di Cristo in forma di ostia di farina” o inventati prima ancora, come la natura divina di Gesù: una invenzione, questa, che ha permesso alla Chiesa di mettere fuori gioco la concorrenza degli ebrei lanciando contro di loro l’accusa infamante di deicidio, caduta come è noto solo pochissimi anni fa.
Questa faccenda del Sole è più importante di quel che potrebbe parere, perché mostra altre sovrapposizioni forzate che il cristianesimo a fatto a sbafo e a spese di ciò che esisteva prima e da gran tempo. Quella che noi chiamiamo domenica era infatti al tempo dei romani il dies Solis, cioè il giorno del Sole, così come il lunedì è ed era il giorno della Luna, il martedì quello di Marte, il Mercoledì quello di Mercurio, il Giovedì quello di Giove, il venerdì quello di Venere, il sabato quello di  Saturno. Fu Costantino che quando decise di puntare le sue fortune sui cristiani per ingraziarseli ulteriormente adottò la settimana di sette giorni e quello che era il “dies Solis” lo chiamò “dies Domini”, “giorno del Signore”, facendo contenti i cristiani senza però scontentare i mitraici: infatti, se per i cristiani il Signore era Dio, o Gesù, per i mitraici il Signore era Mitra, visto che anche così lo chiamavano. E a credere in Mitra era lo stesso Costantino, che prima dell’apparizione della croce e della scritta “In hoc signo vinces” nella battaglia di ponte Milvio ebbe la stessa apparizione da parte di Mitra in una battaglia precedente, in nord Europa. Costantino oltre che sdoganatore del cristianesimo, che rese “religio licita” mentre prima era illegale, è anche l’inventore del Credo, recitato ancora oggi come professione di fede dei cattolici. Se lo inventò al concilio di Nicea, peraltro convocato da lui – e non idea spontanea della Chiesa – quando cominciò a pensare al cristianesimo come collante dell’impero e perciò “instrumentum regni”, inventando perfino il termine “cattolicesimo”. Anche se ogni tanto spunta l’idea di farlo santo visto anche che, modestamente, si definiva “il tredicesimo apostolo” o “l’apostolo esterno”, a Roma lo hanno ripagato assai male: Lorenzo Valla, che era il segretario di un papa e non un assatanato scoprì infatti che la “donazione di Costantino” non era latro che un testamento falsificato: con il quale però il papato aveva potuto rivendicare alla Chiesa di Roma la proprietà, ricevuta in eredità da Costantino, dell’intera Italia, della parte occidentale dell’impero, vale a dire la futura Europa, e le quattro diocesi più importanti dell’impero, compresa se non ricordo male quella di Alessandria. Non a caso Indro Montanelli ha definito la Donazione di Costantino la truffa più colossale dell’intera Storia del genere umano. Una truffa che il papa agitò sotto il naso di Carlo Magno per convincerlo a invadere l’Italia e battere i longobardi per evitare che unificassero l’Italia lasciando al vescovo di Roma solo la carica di vescovo di Roma e le terre donategli con la Donazione di Sutri, primo piccolo nucleo del futuro Stato pontificio. Da notare che Valla, per evitare di finire al rogo o comunque in galera a vita,  si guardò bene dal pubblicare il libro con il quale dimostrava che la Donazione di Costantino era un falso: il volumetto per venire alla ,luce dovette aspettare quasi un secolo, e un editore tedesco….
Costantino riforma dunque anche i nomi della settimana: tutti contenti, anche gli ebrei con il giorno del “sabato” che prende il nome dal loro Shabbat. Tutti comunque avevano copiato dai babilonesi, e chi ne vuole sapere di più può andare su questo link:

http://209.85.135.132/search?q=cache:J9KcVm-AUtcJ:web.romascuola.net/Giorgieri/calendario/2001/Il%2520giorno,%2520la%2520settimana,%2520i%2520mesi%2520e%2520il%2520capodanno.rtf+il+giorno+del+sabato+i+romani+lo+chiamavano&hl=it&ct=clnk&cd=5&gl=it&lr=lang_it

Se la nascita astronomica del Natale è documentata dal rito della messa di mezzanotte, il fatto che la domenica fosse il giorno del Sole è che il Sabato fosse quello di Saturno è documentato dai nomi in inglese e tedesco di questi due giorni: rispettivamente sunday e saturday in inglese, Sonntag e Samstag in tedesco. Del resto, anche il giorno della Pasqua  è fissato con criteri astronomici, fissati per decreto dell’imperatore Costantino. Nessuno sa quale sia il giorno della asserita resurrezione di  Gesù, se lo si sapesse allora la Pasqua avrebbe un giorno fisso, sempre lo stesso nel calendario. Ecco perciò che come ci si è impadroniti del Natale altri così ci si impadronisce della Pasqua altrui. Non solo di quella ebraica, ma anche e soprattutto di quella “pagana”, che in quel periodo festeggiava la “resurrezione” della natura, cioè l’arrivo della primavera, del tempo delle semine, ecc., tutte cose da fissare con criteri astronomici (ancora oggi i bravi agricoltori tengono d’occhio le fasi lunari e non solo quelle per decidere quando fare alcune cose). Da dove credete che venga l’usanza delle uova pasquali? Da Marte? Dalla bibbia? Dai vangeli? Nossignori! E’ la vecchia usanza degli antichi romani di sotterrare uova per propiziare la fertilità della terra. Anche Madre Natura veniva dotata di ovaie…. Ulteriore antropomorfizzazione del creato. Gli Dei che nell’antichità muoiono e resuscitano sono molti, e quasi tutti dopo tre giorni. Il perché dei tre giorni lo abbiamo visto: sono infatti tre i giorni durante i quali il sole sembra “morto” sul punto più basso della sua traiettoria quotidiana rispetto l’orizzonte. Numeri a parte, non si capisce proprio perché – se non grazie all’ignoranza imposta per secoli dopo avere spazzato via le religioni pagane – la Chiesa insiste a declamare che la morte e la resurrezione di Cristo era per gli antichi “uno scandalo inaudito” perché era “inconcepibile che un Dio morisse”. Nulla di più falso. Tanto per cambiare.

Nulla di più falso quindi anche riguardo le balle sulle “radici cristiane” che si vuol fare credere siano le uniche dell’Europa, per continuare a imporre il potere che è nato dalla distruzione per secoli e secoli delle altre radici: quelle ben più antiche e solide, radicate nella terra e nei ricordi ancestrali. E che pertanto tendono ancora oggi a riemergere nonostante il paganesimo sia stato bandito e lungamente perseguitato, anche con l’Inquisizione visto che non erano bastati i molti secoli di persecuzioni che avevano ridotto le antiche religioni a sopravvivere solo in campagna, nei villaggi, cioè nei “pagus”che pare abbiano dato il nome alla parola “paganesimo”. Se il Natale ha almeno 5.000 anni, poco meno ne ha la figura della Madonna madre di un Dio, a partire da Iside che allatta il piccolo Horus. E del resto proprio Iside con Osiride e uno degli esempi mediterranei di santa trinità. Iside secondo alcuni non era vergine, così come secondo costoro Horus non è davvero risorto perché Iside ne ha sì ricomposto il cadavere fatto a pezzi dal solito congiunta invidioso (versione diventata poi quella di Caino e Abele), ma il fallo non è riuscita a ricomporlo, ha dovuto ripiegare su uno di legno, mentre a me una guida egiziana ha spiegato che Iside il fallo lo ricompose tenendone in bocca i pezzi ritrovati in una palude. Sta di fatto che il mito della resurrezione in area mediterraneo-romana così nasce e da qui si propaga. E del resto nel soffitto di certe tombe dei faraoni si vede come gli egizi si rappresentavano il ciclo del giorno e della notte: il sole tramonta perché ingoiato da una lunga Dea poggiata mani e piedi sulla terra e lunga quanto il cielo stellato, poi al mattino risorge perché rinasce, nuovamente partorito dal sesso della Dea. Un affresco molto ma molto emozionante…. vari metri sotto terra. Da restarne affascinati per sempre soprattutto per ciò che esso sottende riguardo la cultura e la religiosità di quell’epoca.
Il sorprendente libro “Il Natale ha 5.000 anni” dimostra anche che nel cristianesimo la resurrezione era emblematizzata dalla capacità del fallo maschile di avere nella vita molte erezioni, ognuna delle quali è considerabile una sua “resurrezione” post coitum precedente. Il libro mostra statue e dipinti di Cristo, sul trono o in croce, con il Padre o con la Madonna, molto esplicite e significative sotto questo profilo, ma prudentemente fatte sparire o nascoste dalla Chiesa diventata in seguito sessuofoba.
Riguardo il Natale cristiano, non ho mai capito cosa ci sia da gioire per la nascita del Bambinello, visto che è destinato a essere massacrato nella salita al Golgota e sulla croce. Ancor meno lo capisco da quando ho provato cosa sia la paternità. L’aberrazione del  sacrifico umano come necessario per la redenzione, rielaborato con la vicenda di Dio che si fa Gesù, cioè uomo, ed ereditato dalla “teologia del sangue” della bibbia, secondo la quale non c’è perdono divino senza versamento di sangue, sia pure magari “solo” del caprone espiatorio, è una aberrazione che a mio avviso è il peccato originale del monoteismo. Anzi, dei monoteismi. Che tra le varie assurdità annoverano in particolare quella di combattersi a sangue da secoli pur rifacendosi tutti allo stesso identico Dio! Un Dio che  per i musulmani e gli ebrei che si odiano a morte ha addirittura lo stesso nome: la parola ebraica Eloah, singolare di “divinità”, è chiaramente uguale ad Allah, che da quella deriva. Le religioni possono essere una bella cosa, i vari cleri invece sono solo un potere. Terreno e mondano. Repressivo, quindi, e spesso – come ben sappiamo – sanguinario. L’altra assurdità è la pretesa che la bibbia sia stata scritta o ispirata da Dio, ne è insomma la parola. Una pretesa strana, non solo perché offende in primis lo stesso Dio, per quanto quello della bibbia sia lui stesso una offesa, al genere umano, ma perché la bibbia è in gran parte copiata da miti mesopotamici preesistenti. Un Dio quindi che copia a man bassa….. Per giunta dagli Dei pagani! La prima volta che il Dio della bibbia compare viene nominato al plurale – Elohim, cioè “le divinità”, e non al singolare Eloah – chiaro segno “archeologico” che anche la religione nata dalla bibbia era in origine politeista, dato anche che Abramo e i suoi erano solo degli emigrati dalla politeista e mesopotamica città di Ur, ed è diventata monoteista solo per motivi politici, che nulla hanno a che vedere con il divino.
Le stranezze che fanno sorridere sono molte, compresa l’intera narrazione della creazione che è ormai dimostrato essere solo una serie di favole, completamente illogiche come tutte le favole, e compreso il fatto che Dio avrebbe creato solo Adamo, cioè un essere umano di sesso maschile, pur sapendo bene che si sarebbe annoiato a morte, e anzi non si capisce perché mai lo avrebbe dotato di apparto genitale visto che non aveva cerato anche la donna. Se ne dovrebbe dedurre che Dio riteneva che l’uomo dovesse essere dedito alla masturbazione, e chissà come pensava che si sarebbe moltiplicato, come avrebbe fatto per avere figli…..
Ci si interroga da sempre sul perché della durezza e della ferocia del Dio della bibbia. Ma la risposta è semplice: si tratta della trasposizione al divino della figura tipicamente orientale, mesopotamica, del   Gran Re, o Re dei Re, come Ciro il Grande e simili, che dei propri sudditi poteva fare quel che più gli pareva, con un potere assoluto anche feroce. Figura che Abramo e i suoi emigranti, posto che siano esistiti per davvero, si sono evidentemente portati appresso, nel dna. Tant’è che i dieci comandamenti, che in origine erano più di dieci, iniziano con la formula “Io sono il signore Dio tuo, non avrei altro Dio all’infuori di me”, formula che oltre a confermare l’esistenza del politeismo perché sottintende l’esistenza di altri Dei, da ripudiare in blocco, ricalca in pieno la formula dei contratti tra i re e i propri sudditi: “Io sono il signore Re tuo….”. Del resto il cristianesimo ha fatto altrettanto con il mondo pagano romano e mediterraneo: s’è impadronito dei miti e dei riti di quel mondo, oltre che di quasi tutti i templi, tant’è che le principali chiese cristiane sorgono su templi pagani preesistenti, a quanto pare a partire dalla stessa basilica di S. Pietro. Dei tre monoteismi, il cristianesimo è il più politeista: non solo c’è da annoverare divinità come Gesù, lo Spirito Santo e la Madonna, ma c’è anche l’infinita orda di santi, beati e angeli…. Di fatto, migliaia e migliaia di Dei di varia grandezza e importanza, con le varie divinità locali, i santi protettori dei vari paesi e paesini che li celebrano ancora oggi con processioni festose e ricche di folclore, che altro non sono se non il travestimento di antiche divinità pagane, a partire se non ricordo male da S. Tecla.

Nonostante non capissi cosa ci fosse da gioire per la nascita natalizia di Gesù, il presepe ha allietato la mia infanzia. Tant’è che a casa mia lo si è fatto fino a uno o due anni fa. Ora preferiamo l’albero e Babbo Natale. Più festosi, non anticamera di future morti crudeli e privo di madri espropriate e ridotte a barattolo come la povera disgraziata ragazzina di nome Maria. Però, a parte le mie preferenze, ritengo che il presepe possa essere una bella tradizione, a patto di avere ben chiaro e spiegare con chiarezza ai bambini che nessun Dio può essere così sciocco e feroce da avere bisogno di ammazzare qualcuno, sia pure sotto forma di un’altra forma di se stesso, anziché accontentarsi di un mazzo di fiori e – insuperabile meraviglia delle meraviglie – del sorriso dei bambini. O degli adolescenti. O degli anziani, così fragili e indifesi.

Sì, lo so: avevo promesso di parlare del papa, questo strano signore tedesco che accusa la Spagna di “statolatria” e di “inammissibile invasione di campo” perché organizza la scuola per educare i bambini anziché imbottirli di favole, miti e fregnacce varie, cosa che può avvenire tranquillamente tra le mura domestiche, nelle parrocchie, sinagoghe, moschee, ecc., sotto forma di belle tradizioni familiari, belle finché non si sputa sulle tradizioni altrui. Questo strano Ratzinger che scopre coraggiosissimamente l’acqua calda e rigira la frittata: “Galilei non era contro la fede….”. Ma va! Non mi dire! In effetti, era la fede contro Galilei, ma il papa non lo dice. Prudentemente. Così come è sempre stata ed è contro il sapere, il progresso scientifico, medico, anatomico, perfino contro il progresso legislativo, non a caso è stato uno degli ultimi Stati che ha abolito la tortura, la pena di morte, e la diseguaglianza tra gli esseri umani, visto che da S. Paolo al papa che autorizzò lo riduzione in schiavi degli africani è sempre stato tutto un legittimare lo schiavismo, abolito infatti non dalla Chiesa, ma dalla Rivoluzione francese e dalla guerra civile made in Usa. Questo inammissibile pontefice tedesco che vuole resti fuorilegge l’omosessualità, fottendosene del fatto che per i gay e le lesbiche c’è la pena di morte in molti Paesi, che tuona contro il controllo delle nascite e i preservativi, aumentando così la responsabilità della Chiesa nella pandemia africana e nell’epidemia mondiale dell’Aids, oltre che nella nascita di milioni di poveri cristi destinati non a vivere, ma a morire subito di fame, stenti e malattie. Questo strano papa che pare sappia molto di teologia, quanto di più distante dagli esseri umani, ma nulla sa della Natura, dove l’omosessualità è vissuta da decine di migliaia di specie viventi. Questo strano papa che tuona contro le “perversioni” sessuali, senza rendersi conto che la perversione peggiore è il voto di castità cui costringe il suo clero e al quale incita i suoi fedeli. La castità forzata, imposta, che oltre a essere impossibile, tanto da facilitare la pedofilia e altri abusi, è un insulto a Dio: perché mai avrebbe creato il sesso anche dello stesso Ratzinger, oltre che in tutti gli uomini e le donne che scelgono l’abito talare o suoresco, se poi costoro lo umiliano in modo così brutale? Oppure se poi sono costretto a viverlo – papi compresi – in modo ipocrita e clandestino. A parte il fatto che molti papi lo hanno vissuto niente affatto in segreto, a volte morendo tra le braccia del proprio amante. Loro avevano il coraggi odi non limitarsi a indossare le scarpette rosse.

Ma bando alle ciance, alle mie inutili chiacchiere. Auguro a tutti
Buon Natale e Buon Anno
Joyeux Noël et Bonne Année
Merry Christmas and Happy New Year
Frohe Weinachten und gutes neues Jahr
Feliz Navidad y feliz año nuevo
С Рождеством Христовым и с Новым Годом
عيد ميلاد سعيد وسعيد السنة الجديدة

חג מולד שמח ו שנה טובה ו
Καλά Χριστούγεννα και καλή χρονιά
God Jul och ett Gott Nytt År!
Hyvää joulua ja onnellista uutta vuotta!

554 commenti
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  1. Rachamim
    Rachamim says:

    Le parole dell’essere umano, sempre , comunque e nonostante tutto.
    Pietro scrive:-“Ciò non mi impedisce, comunque, di andare alla ricerca (di cosa? Di tante cose…), di interrogare e di interrogarmi, di scoprire”.

  2. marco tempesta
    marco tempesta says:

    caro Vox, poichè sopno convinto che le ‘verità’ che circolano sulla faccenda Palestina Israele sono TUTTE di parte ( sia dall’una che dall’altra parte), preferisco non impicciarmi più in commenti.
    Il segretario dell’ONU, da quel che ho letto stamattina, attribuisce ad Hamas la responsabilità di aver provocato la reazione israeliana, pur riconoscendo che la reazione è stata (ed è sempre) particolarmente esagerata. (da Repubblica: …”Ban ha d’altra parte condannato “gli attacchi da parte dei militanti palestinesi” e si è detto “profondamente turbato che i ripetuti appelli a Hamas per farli cessare siano andati inascoltati”.)
    Tutti i commenti dei capi di stato che ho letto, sono conformi a quello del segretario dell’ONU.
    Potenza della propaganda e del potere israeliani? Può darsi.
    A me sembra che il comportamento di Hamas sia un comportamento suicida, ammenocchè interessi esterni ( vedi movimenti in Egitto) non abbiano responsabilità nell’escalation della violenza.

  3. marco tempesta
    marco tempesta says:

    E’ da pensare anche ad accordi indicibili tra Abu Mazen e Israele, del tipo: ‘voi ci aiutate ad eliminare Hamas e a riprendere il potere, dopodicchè ci mettiamo d’accordo per fare sul serio’.

  4. Rachamim
    Rachamim says:

    xNicotri che scrive:-“In ogni caso, se si volesse cominciare a risolvere il problema basterebbe lasciare che l’Onu schieri i caschi blu. Ma a NON volere mi pare sia il governo israeliano. O no? “Forse” si può pensare che non voglia testimoni. O no?”

    Lo stato Ebraico non è uno stato da burletta.
    All’interno di esso , come lei gia sà, esiste un popolo democratico che sà essere abbastanza critico con il proprio governo e un giornalismo libero.
    I caschi blu e i testimoni dunque sono all’interno dello stato.
    Il non volere i caschi blu, è’ una questione di diplomazia e di una politica intelligente che non può e non deve dare ” al cospetto del passato” alcun motivo di attrito o di risentimento, nei confronti di Israele e viceversa.
    Non ci si vuole nemmero immaginare un Tedesco o un Italiano che magari in un incidente uccida un Israeliano e viceversa.

  5. Rachamim
    Rachamim says:

    Su Repubblica
    LA POESIA. Una ballata di Ceronetti per “il coraggio di Eluana Englaro”
    La ballata dell’angelo ferito
    di GUIDO CERONETTI

    Urlate urlate urlate urlate.
    Non voglio lacrime. Urlate.
    Idolo e vittima di opachi riti
    Nutrita a forza in corpo che giace
    Io Eluana grido per non darvi pace

    Diciassette di coma che m’impietra
    Gli anni di stupro mio che non ha fine.
    Una marea di sangue repentina
    Angelica mi venne e fu menzogna
    Resto attaccata alla loro vergogna

    Ero troppo felice? Mi ha ghermita
    Triste fato una notte e non finita.
    Gloria a te Medicina che mi hai rinata
    Da naso a stomaco una sonda ficcata
    Priva di morte e orfana di vita

    Ho bussato alla porta del Gran Prete
    Benedetto: Santità fammi morire!
    Il papa è immerso in teologica fumata
    Mi ha detto da una finestra un Cardinale
    Bevi il tuo calice finché sia secco
    Ti saluta Sua Santità con tanto affetto

    Ho bussato alla porta del Dalai Lama.
    Tu il Riverito dai gioghi tibetani
    Tu che il male conosci e l’oppressura
    Accendimi Nirvana e i tubi oscura
    Ma gli occhi abbassa muto il Dalai Lama

    Ho bussato alla porta del Tribunale
    E il Giudice mi ha detto sei prosciolta
    La legge oggi ti libera ma tu domani
    Andrai tra di altri giudici le mani.
    Iniquità che predichi io gemo senza gola
    Bandiera persa qui nel gelo sola

    Ho bussato alla porta del Signore
    Se tu ci sei e vedi non mi abbandonare
    Chiamami in cielo o dove mai ti pare
    Soffia questa candela d’innocente
    Ma il Signore non dice e non fa niente

    Ho bussato alla porta del padre mio
    Lui sì risponde! Figlia ti so capire
    Dolcissimo io vorrei darti morire
    Ma c’è una bieca Italia di congiura
    Che mi sentenzia che non è natura

    E il mio papà piangeva da fontana
    Me tra ganasce di sorte puttana.
    Cittadini, di tanta inferta offesa
    Venga alla vostra bocca il sale amaro.
    Pensate a me Eluana Englaro

  6. Rachamim
    Rachamim says:

    Bello e struggente, da strappare le lacrime il
    REPORTAGE. Quelle scarpe insanguinate di M. ANSALDO su Repubblica.
    .

    Chissà se si potesse trovare un giornalista altrettanto bravo che riuscisse a descrivere con un articolo altrettanto bello e struggente,le sofferenze, le tribolazioni, i giorni e le notti, delle madri ,dei bambini e della gente in Israele.
    Perchè si può più che uccidere con il terrore giornaliero, con la paura ad ogni suono sella sirena.

  7. Uroburo
    Uroburo says:

    Minchia! Gli israeliani uccidono con proporzioni in confronto alle quali perfino i nazisti risulterebbero della brava gente e dobbiamo preoccuparci de “le sofferenze, le tribolazioni, i giorni e le notti, delle madri ,dei bambini e della gente in Israele.
    Perchè si può più che uccidere con il terrore giornaliero, con la paura ad ogni suono sella sirena”. Minchia!
    In cambio di un morto accertato ne hanno fatti 400 e dobbiamo occuparci delle sofferenze di questa gente ceh opprime come i nazisti! Epperò efficienti, come proclama ammirato il marco tempesta (gli israeliani essendo di una forza schiacciante…schiacciano). Ehhh sì, difficile negarlo.
    Israele è un paese democratico, certo. Peccato che nessuno dei soldati che quotidianamente violano i diritti umani dei palestinesi sia mai stato processato (come non sono mai stati processati i torturatori e coloro che hanno ucciso a sangue freddo e senza nessuna ragione dei palestinesi disarmati). La ragione è diversa: gli israeliani non vogliono testimoni e la stampa può testimoniare solo i casi eclatanti e non lo stillicidio quotidiano di violenze che hanno tutte l’unico scopo di far partire i palestinesi per rubare la poca terra che è loro rimasta.
    Quanto ad Hamas, che strano concetto della democrazia ha l’unico stato democratico del Medioriente! Le elezioni dei palestinesi vanno bene ma solo quando vincono gli amici di Israele, quelli disposti a mollare tutto in cambio di un po’ di soldi alla famiglia (proprio quello che Arafat non ha mai fatto).
    Israele è uno stato democratico: come l’Usaegetta sono democratici con i loro (i WASP o gli ebrei, con gli altri un po’ meno). Peccato che le leggi non siano uguali per tutti.
    Però su queste basi era democratica anche la Germania hitleriana: con gli ariani nazisti erano democraticissimi.
    Mah ….. U.

  8. Anita
    Anita says:

    Shoplifting Dog – Dog walks into drug/food store in Utah, steals dog bone then walks out.

    http://www.youtube.com/watch?v=6J0SejyDPCo

    Il nostro ladro piu’ famoso di questi giorni, un Husky entra in un negozio, trova il reparto per cani e felicemente ruba un osso di ‘rawhide’ e se ne va tranquillamente a godersi il suo bottino.

    Anita

  9. Che Cavoli
    Che Cavoli says:

    Cosa significa il termine arabo “jihad”?

    Una risposta è stata fornita quando Saddam Hussein aveva lanciato un appello ai leader musulmani del mondo per unirsi alla sua jihad diretta a sconfiggere “i malvagi americani”, se loro avessero dovuto attaccare l’Iraq; più tardi, lo stesso ha minacciato gli Stati Uniti con questo strumento.

    Come si può evincere da ciò, la jihad è “la guerra santa”. O più esattamente: è lo sforzo legale obbligatorio e comune di espansione dei Paesi musulmani, a spese di quelli non-musulmani.

    In altre parole, lo scopo della jihad non è diretto alla diffusione della fede islamica, ma all’estensione della sovranità del potere musulmano (ovviamente la fede segue la bandiera). Pertanto, la jihad è per sua natura intrinsecamente offensiva, e il suo obiettivo finale è quello del dominio musulmano sul mondo intero.

    Nel corso dei secoli la jihad ha assunto due differenti significati: uno più radicale, l’altro meno. Il primo sostiene che i musulmani che interpretano la loro fede in modo differente vengono considerati infedeli e perciò legittimi obiettivi della jihad (Ecco perché algerini, egiziani e afgani, come gli americani e gli israeliani, sono spesso vittime delle aggressioni jihadiste). Il secondo significato, associato ai mistici, rifiuta la definizione legale di jihad, intesa come conflitto armato, e dice ai musulmani di estraniarsi dai problemi terreni per conseguire una più profonda dimensione spirituale.

    La jihad nella sua accezione di espansione territoriale è sempre stata un aspetto centrale della vita musulmana. È così che i musulmani governarono gran parte della penisola arabica fin dalla morte del profeta Maometto, avvenuta nel 632. È così che un secolo dopo, i musulmani conquistarono una regione che andava dall’Afghanistan alla Spagna. Successivamente, la jihad incitò e giustificò le conquiste musulmane di territori come l’India, il Sudan, l’Anatolia e i Balcani.

    Oggi, la jihad è la principale fonte di terrorismo su scala globale, la forza motrice di una campagna di violenza mondiale da parte di gruppi che si sono auto-proclamati jihadisti:

    Il Fronte Islamico Internazionale per la Jihad Contro gli Ebrei e i Crociati: un’organizzazione di Osama bin-Laden:
    Laskar Jihad: responsabile dell’uccisione di oltre 10.000 cristiani in Indonesia;
    Harakat ul-Jihad-i-Islami: una delle principali cause di violenza in Kashmir;
    Jihad Islamica Palestinese: il più pericoloso gruppo terroristico anti-israeliano;
    Jihad Islamica Egiziana: nel 1981 uccise Anwar el-Sadat e molti altri e
    Jihad Islamica Yemenita: lunedì ha ucciso tre missionari americani.
    Ma la più grave realtà jihadista è quella del Sudan, ove di recente il partito al potere ha creato lo slogano “Jihad, Vittoria e Martirio”. Lì, per ben vent’anni, sotto gli auspici del governo, i seguaci della jihad hanno aggredito i non-musulmani, derubandoli dei loro beni e uccidendo gli uomini.

    I jihadisti hanno schiavizzato decine di migliaia di donne e bambini, li hanno costretti a convertirsi all’Islam, li hanno avviati alle marce forzate, li hanno obbligati a subire percosse e a svolgere dei faticosi lavori. Le donne e le giovani ragazze sono state altresì sottoposte a rituali stupri di gruppo, alla mutilazione degli organi genitali e ridotte in schiavitù sessuale.

    La jihad patrocinata dal governo sudanese ha causato all’incirca due milioni di vittime e la scomparsa di altri quattro milioni di persone, facendone la più immane catastrofe umanitaria della nostra epoca.

    Nonostante la jihad sia stata una fonte primaria di conflitto per quattordici secoli, provocando inenarrabili sofferenze umane, studiosi e apologeti islamici affermano che essa tolleri solo delle lotte a scopo difensivo, o altresì che essa sia assolutamente non-violenta. Tre docenti americani di studi islamici rendono in modo pittoresco quest’ultimo punto, illustrando la jihad come:

    Uno “sforzo contro il male in sé e contro ogni manifestazione del male in seno alla società” (Ibrahim Abu-Rabi, Hartford Seminary);
    “Una resistenza all’apartheid o un’opera a favore dei diritti delle donne” (Farid Eseck, Auburn Seminary) e
    “Un aiuto a diventare uno studente migliore, un migliore collega e un migliore partner in affari. Sopratutto, aiuta a tenere sotto controllo la rabbia” (Bruce Lawrence, Duke University).
    Sarebbe meraviglioso se la jihad non si evolvesse in qualcosa di più aggressivo del tenere sotto controllo la rabbia, ma ciò non accadrà semplicemente con l’ignorare una realtà raccapricciante. Al contrario, la pretesa di una jihad benigna impedisce qualsiasi serio tentativo di auto-critica e di re-interpretazione.

    Si potrà battere una strada diversa dal terrorismo, dalla conquista e dalla schiavitù, se i musulmani ammetteranno esplicitamente il ruolo storico della jihad, se si scuseranno con le vittime di quest’ultima, gettando le basi per una jihad pacifica, e se porranno realmente fine (e questa è la parte più difficile) alla jihad violenta.

    Sfortunatamente, un simile processo di redenzione non è imminente; la jihad violenta probabilmente continuerà finché non verrà annientata da una forza militare superiore. Solo quando la jihad sarà sconfitta, i musulmani moderati troveranno davvero la loro voce e daranno definitivamente il via alla dura opera di modernizzazione dell’Islam.

  10. Faust
    Faust says:

    Lo stato Ebraico non è uno stato da burletta.

    …hai ragione è criminale e genocida, e tu sei un propagandista volontario con le treccine, affianco e a spalleggiare crimini contro lUmanita, vergognati con il tuo dio, se uno cosi si puo intendere come dio…!!!
    Faust

  11. Pietro
    Pietro says:

    Per Uroburo
    Capisco il senso iniziale del suo post 160, ma – da quello che capisco io – credo che Rachamim voleva evidenziare che in quella martoriata terra che è il Medio Oriente, la sofferenza è una cosa comune, israeliani e palestinesi soffrono ugualmente. Ognuno per proprio conto. Ma chi può valutare la differenza? E perché farlo, poi? Non pensa che il dolore di una madre palestinese equivalga a quella di una madre israeliana? O quello della seconda vale di meno?!? Le classifiche tra chi soffre di più o meno non mi piacciono e credo non piacciano neanche a lei.

    A mio avviso, poi, non è vero che lo “stillicidio quotidiano” (come lo definisce lei) che i palestinesi non abbia testimoni. Ogni giorno leggo/so delle sofferenze e dei patimenti che si vivono a Gaza e in altre realtà palestinesi. Come leggo/so delle stesse identiche cose che si vivono in città come Ashqelon o Kiriat Shmona, dove la popolazione è terrorizzata dal lancio quotidiano di missili… Terrore lì, terrore là. Sempre terrore è, per me. A prescindere se lo prova un ebreo o un musulmano, un israeliano o un palestinese.

    Detto questo, le aggiungo che capisco meno il suo sostegno (o vicinanza, non so) ad Hamas. MT ha ricordato bene le responsabilità di questa organizzazione in quello che sta accadendo in queste ore. E molto esaustivo, su questo argomento, credo che sia l’articolo di Antonio Ferrari sul CdS di oggi, dove vengono commentate le mire politiche di Hamas, appoggiate dall’Iran, per svuotare di potere Abu Mazen. Il tutto nel completo disinteresse degli abitanti di Gaza, visti come carne da macello per la stessa nomenklatura palestinese. Hamas si è anche spinto a minacciare di ritorsioni i paesi arabi moderati, in primis Egitto e Giordania.

    Personalmente, penso che la “politica” di Hamas non aiuti la Palestina ed i palestinesi, perché intendono soffiare sul fuoco dello scontro, aizzando le parti più estreme dei due attori.
    Quanto sta avvenendo mi colpisce, e molto. Ma guardo le cose anche da un’altra prospettiva. E, non è un caso, lei lo sa anche meglio di me, che in tutti questi anni si è impedito, tra Ramallah e dintorni, che crescesse una vera classe politica palestinese. Farà comodo alle ali estremistiche presenti in Israele? Certo. Ma fa comodo anche a più di qualcuno a Gaza.
    La saluto, buona domenica.
    Pietro

  12. Anita
    Anita says:

    Da tempo leggo questo forum e sono arrivata alla conclusione che molti non differenziano Hamas con il popolo palestinese.

    ~~~~~~~~~~~~~~~

    Passando ad altro; l’attacco a Mumbai.
    I terroristi hanno umiliato sessualmente le loro vittime nel Taj prima di ucciderli.
    Anche il rabbino e sua moglie erano a Nariman House sono stati aggrediti sessualmente ed i loro genitali mutilati.

    Inquietanti fotografie messe a disposizione da parte della polizia indicano che molti degli ospiti presso il Taj Mahal Hotel, durante l’assedio 26 novembre sono stati umiliati sessualmente dai terroristi e poi uccisi.

    (Anche in questa macabra occasione si sono espressi dubbi che ci fosse lo zampino degli US e di Israele.)

    Anita

  13. Vox
    Vox says:

    Io ho sempre pensato che Hamas fosse (tutt’ora) sul libro paga di Israele. Infatti, basta vedere a chi convengono di piu’ le sue sortite: senza recare gravissimo danno a Israele, gli danno la scusa per continuare a bombardare la Palestina.

    @ Pietro
    Mi scusi se dissento su una cosa, o meglio vorrei fare una precisazione attraverso un esempio. Durante la IIGM tutte le madri piansero i propri figli morti: sia i tedeschi che quelli dei paesi invasi (Francesi, Russi, Polacchi, ecc. ecc.). Ora, a prescindere dal fatto che il dolore e la sofferenza di quelle madri era lo stesso in quanto tale, nel contesto storico e geo-politico c’era una differenza notevole ed e’ a questo, credo, che Uro si riferisca.

    Israele e’ stato creato artificialmente in una terra abitata prevalentemente (da centinaia e centinaia di anni) da arabi, (palestinesi) e una minoranza di ebrei che non si erano mai mossi. Fino a quel momento erano vissuti tutti insieme e in pace e questo la dice lunga.
    Ma Israele, fin dall’inizio, non ha voluto creare un unico stato per tutti (e questa non e’ un’opinione, ma un fatto) e ha progressivamente scacciato i Palestinesi dalle loro case, dalle loro terre, colonizzandole e restringendo sempre di piu’ quelle lingue di terra che oggi molti testimoni chiamano i piu’ grandi campi di concentramento a cielo aperto del mondo.

    In altre parole, anche se il dolore delle famiglie, in quanto sentimento umano, e’ lo stesso, non e’ giusto e non e’ egualitario comparare le due situazioni. La sofferenza dell’oppresso e la sofferenza dell’oppressore sono due cose distinte nel loro significato, soprattutto perche’ la sofferenza dell’oppressore e’ causata da lui medesimo. Non facciamo di tutt’erba un fascio.

    Inoltre, un popolo, per quanto ridotto alla miseria, e anzi forse proprio per questo, che continua a resistere e a opporsi merita piu’ comprensione, piu’ rispetto e un po’ meno colpevolizzazioni.
    Questa cosa del “sono tutti egualmente colpevoli” e’ un’emerita sciocchezza che alcuni ripetono per semplice ingoranza dei fatti, e altri a ragion veduta per creare confusione.

    Sarebbe lo stesso che dire che nella IIGM tedeschi, italiani, russi, inglesi, polacchi, francesi, ebrei, americani, erano tutti ugualmente colpevoli. Oppure, diciamo chiaramente che i Palestinesi non hanno il diritto di difendersi e di sopravvivere. Almeno sarebbe piu’ onesto.

  14. Vox
    Vox says:

    Sarkozy è Cattolico.
    @ Rachmin

    Il mio amico ebreo-inglese Abraham Bloom e’ protestante, idem sua moglie. Conosco parecchi ebrei cattolici in Italia e perfino metodisti, battisti, ortodossi e protestanti in altre parti del mondo.
    E allora? Mica si e’ ebrei e filo-israeliani solo se si va in sinagoga?
    Tra l’altro, conosco diversi non-ebrei filoisraeliani, come anche un sacco di ebrei assolutamente contrari alle politiche di Israele che in questi giorni sono incazatissimi per tutto quello che sta succedendo.

  15. Vox
    Vox says:

    Hamas non scomparira’ perche’ serve a Israele.
    Cosi’, quando tutti i palestinesi saranno stati eliminati, si potra’ sempre dire: se la sono voluta loro stessi, piu’ o meno come stanno gia’ facendo adesso.
    Cui prodest, cui prodest!
    E’ sempre li’ che bisogna guardare.

  16. Pietro
    Pietro says:

    “Oppure, diciamo chiaramente che i Palestinesi non hanno il diritto di difendersi e di sopravvivere. Almeno sarebbe piu’ onesto”.

    Hanno il diritto di difendersi. E di sopravvivere. Quanto gli israeliani. Tutto qui.

    Il paragone con la IIGM, per me, è errato, perché le condizioni sono diverse, perché le cose in Medio Oriente sono nate e si stanno svolgendo in maniera differente dal ’40-’45: mette sullo stesso piatto della bilancia cose diverse tra loro.

    La sua opinione, pur rispettabilissima, parte però da presupposti che divide le due parti in colpevoli e vittime già stabilite a priori e senza possibilità di modifica: l’oppressore e il colpevole è SEMPRE, SOLO e COMUNQUE Israele, mentre la vittima è SEMPRE, SOLO e COMUNQUE la Palestina.

    La comprensione, di conseguenza, va da una sola parte, se inizia da qui. Come se i palestinesi, i loro politici non avessero colpe e responsabilità… E, in questo modo, ripeto, non si aiuta effettivamente la causa palestinese.

  17. Faust x Frittate Fresche, Frescaccie Fritte
    Faust x Frittate Fresche, Frescaccie Fritte says:

    … un particolare nei ciarlatani è : Come girare la frittata. parlandogli con fede x convincerla a girarsi da sola in padella. Miracoloo!! Frittate fresche!! Frescacce fritte!!! la parola diddio… etc… ppoi in bbocca ai ciarlatani-plagianti fa di loro gli Eletti
    Faust

  18. Vox
    Vox says:

    da un articolo di Gennaro Carotenuto:

    […] E vediamo la scientifica volontà di torturare un milione e mezzo di persone a Gaza fino a renderle pazze di disperazione, di odio, di fame. E prima ancora abbiamo visto la scientifica delegittimazione di Fatah e Arafat proprio per favorire la consegna dei palestinesi ai loro peggiori umori, rappresentati da Hamas.

    Se riduci un popolo di un milione e mezzo di abitanti a cercare da mangiare nella spazzatura rinchiudendolo nel più rigido embargo della storia per dare una spallata di più alla classe dirigente di questo e renderlo pronto all’esodo, alla diaspora come liberazione, non sei la vittima del lancio di razzi, per quanto folli essi siano, ma sei il carnefice.

    http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2971

  19. Peter
    Peter says:

    xUroburo

    no caro, sulla Germania nazista si sbaglia, credo volutamente. I nazisti non erano affatto democratici con gli altri ariani, a meno che non accettassero le loro regole. Molti ‘ariani’ dissenzienti vennero impiccati, decapitati o mandati a Dachau o campi di concentramento.

    Peter

  20. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Abul Gheit (ministro degli esteri egiziano) annuncia che e’ stato convocato di nuovo, dopo una prima convocazione ieri, l’ambasciatore israeliano al Cairo per esprimere con vigore la protesta contro queste prospettive, ma allo stesso tempo non lesina il rancore verso Hamas, comunicando che nonostante l’attesa ed i servizi medici e di soccorso predisposti al confine tra Egitto e Striscia di Gaza, nessun ferito e’ arrivato da quel territorio per essere curato negli ospedale egiziani, che sono stati appositamente evacuati. A chi gli chiede chi e’ il responsabile di questo impedimento, Abul Gheit, senza nominare direttamente Hamas, risponde: ”Chiedetelo a chi ha il controllo del territorio di Gaza”.
    ————–
    Qualcuno dei nostri esperti mi può spiegare perchè?

  21. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Io do piu’ credibilita’ all’articolo di Daniel Pipes postato da

    Che Cavoli { 28.12.08 alle 14:58 } 163

    Cosa significa il termine arabo “jihad”?

    Anita

  22. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Epperò efficienti, come proclama ammirato il marco tempesta (gli israeliani essendo di una forza schiacciante…schiacciano).
    —————-
    Il senso di questa frase è che se io provoco scientemente la reazione di una forza molto più grande, non posso che aspettarmi una reazione molto più grande della mia.

    Ho ascoltato a BBC News oggi l’intervista al ministro degli esteri di Hamas e ne ho concluso che o quelli sono pazzi o c’è sotto qualcosa di inconfessabile, estraneo all’interesse dei palestinesi.
    Tale conferma me l’ha data il comunicato congiunto, sempre su BBC news, di Abu Mazen e del ministro degli esteri egiziano.
    Sono del parere che ci sia di mezzo la preminenza politica in palestina, ovvero una lotta Hamas contro Abu Mazen, ognuno sponsorizzato dai suoi.

  23. Controcorrente
    Controcorrente says:

    X rachamin

    ..che scrive…Le parole dell’essere umano, sempre , comunque e nonostante tutto.
    Pietro scrive:-”Ciò non mi impedisce, comunque, di andare alla ricerca (di cosa? Di tante cose…), di interrogare e di interrogarmi, di scoprire”.

    Ma penserete mica di avere il copy-right della “ricerca”…
    Andiamo ragazzi , non v’è dubbio che aabiate in tasca la verità..ma per favore non pretendete pure di avere in tasca il metodo della “ricerca”…
    Tanticchia presuontosetti a volte..
    Poi per carità , discutiamo pure di verità”ultime e penultime”, anche se è difficile dialogare con chi parte dal presupposto di avere la “verità ” in tasca!
    Cosa vecchiotta , ma sempre valida…

    cc

  24. Controcorrente
    Controcorrente says:

    X Il cavolo “cappuccio ”

    ma come cazzo fai a dire tante “stronzate storiche” in così poco spazio è un enigma pari al Mistero.

    Leggi meglio , vai alle fonti e scoprirai che di guerre sante è piena la storia per cui smettila di fare propaganda , oltretutto abbastanza malfatta …si può argomentare meglio..

    cc

  25. Pietro
    Pietro says:

    x Controcorrente

    Mi attribuisce, sinceramente, cose e pensieri che non ho detto e pensato.
    Ho fatto cenno alla mia fede traballante, quindi le “verità assolute” appartengono a qualcun’altro, non certo a me.
    Non ho nessun “metodo” in tasca e Rachamim ha compreso in pieno quello che volevo dire. Che, come essere pensante (con tutto i suoi limiti umani e personali), vado ogni giorno alla ricerca di qualche risposta. La trovo, non la trovo, ma non desisto… Non mi sembra che sia presunzione… Tutt’altro.
    La presunzione, la prego, la attribuisca a chi, anche su questo forum, parte da altre “verità assolute”, non per forza attinenti alla fede cristiana…
    La saluto

  26. Controcorrente
    Controcorrente says:

    x Pietro

    Non nascondo di aver “provocato”, ma la tua risposta è proprio quello che aspettavo per porre la “domanda chiave..
    che è questa ..

    Mi citi dove e quando mai su questo sito , qualcuno spaccia per “verità assolute “quelle che sono le sue personali opinioni in merito a qualsiasi argomento.

    Mi sembra però che i “portatori” di verità partano da una pretesa “ontologica”e cioè che ..gli altri” debbano per forza essere in malafede..cosa che non riscontro nei laici , negli agnostici , negli atei…

    Se ci pensi bene , non è una colpa attribuibile a tutti , poichè conoscono molti “credenti” che non hanno di queste prevenzioni,anzi ,si rapportano in modo diverso…

    Però di questa seconda “specie” su questo Blog ,ancora non ne conosco nessuno…
    Chi ha la verità in tasca ha il dovere della Prova…!
    Sennò diventa un discussione , un dialogo …che in fondo è quello che fanno gli uomini e sovente magari si finisce per intendersi…
    Difficile però quando a capo di un qualsiasi discorso che riguardi qualsiasi “aspetto umano” , l’interlocutore che si ha di fronte parte dal presupposto dottrinario che gli deriva dalla fede..

    Poi sai , ci sono tante sottigliezze in argomenti come questi e basta solo non prendersi per i fondelli…

    cc

  27. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Certo che “sovente la “fantasia” non manca anche nelle atrocità

    ,,,17:05 “Piombo fuso”, codice ispirato da filastrocca ebraica

    E’ stato ispirato da una celebre filastrocca ebraica per bambini il codice militare ‘Piombo Fuso’ (in ebraico: Oferet Yezukà) utilizzato ieri in occasione della grande offensiva aerea israeliana contro le strutture di Hamas a Gaza. Lo nota il quotidiano Israel ha-Yom. La filastrocca fu scritta dal poeta nazionale israeliano Haim Nahman Bialik in occasione della ricorrenza ebraica di Hanukà (festa delle luci), che è stata celebrata questa settimana e che si conclude oggi……

    Ci vule sempre un pò di poetica…sennò cosa diventerebbe il Mondo..

    cc

  28. Pietro
    Pietro says:

    x CC

    Sono d’accordo sul dialogo e difatti non mi s0no mai sottratto ad esso… Esprimo le mie opinioni, ma dimmi quando ho avuto la pretesa di convertire qualcuno o di imporre qualcosa.
    Solo per il fatto che ho detto di essere un cristiano (traballante, dubbioso e imperfetto), mi è stato chiesto di portare “prove” dell’esistenza di Dio.
    E molti me lo chiedono partendo dal presupposto che Dio non esista. A priori. A prescindere.
    Allora, questa non è una posizione di verità assoluta che parte da un altro presupposto?!?
    Mi rifaccio a quello che dici tu: affrontiamo il discorso apertamente, su questo ed altri argomenti, con le proprie tesi e le proprie idee… Ma partendo da un punto focale, su Dio ad esempio: che esiste il 50% delle possibilità che esista e il 50% che non esista. Se partiamo tutti alla pari, allora ha senso – come dici anche tu – dialogare.
    Poi ognuno si farà la sua opinione, giusto?
    ciao,

  29. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Caro Controcorente …. per secoli e secoli i matematici hanno cercato “la quadratura del cerchio” con la geometria, verso la fine dell’ottocento è stato dimostrato che il “π” è un numero trascendente e conseguentemente la quadratura e geometricamente impossibile, nonostante questo in molti continuarono a spremersi le inutili meningi ricercando ancora in quel senso. Ci sono persone che provviste di indubbio ingegno costruiscono strani e complessi macchinari nell’inutile tentativo di creare l’impossibile “moto perpetuo”, ogn’uno è libero di usare quel poco o tanto di cervello che ha come meglio crede, che ci possiamo fare!?! Per quelli come per altri solo prenderne atto e rammaricarci per quei neuroni sciupati, per quelle sinapsi in cortocircuito che albergano dietro a quelle “fronti inutilmente spaziose” (Fortebracccio)

    Antonio Zaimbri “- – – “antonio.zaimbri@tiscali.i

    PS.
    Attenti comunque che dalle menmti troppo aperte alle volre il cervello casca per terra.

  30. Faust x Frittate Fresche, Frescaccie Fritte con pancetta affumicata
    Faust x Frittate Fresche, Frescaccie Fritte con pancetta affumicata says:

    su questo ed altri argomenti, con le proprie tesi e le proprie idee… Ma partendo da un punto focale, su Dio ad esempio: che esiste il 50% delle possibilità che esista e il 50% che non esista.

    …dove fate la partita, su cche campo giocate?¿… Si sa, cchi gioca in casa aha il vantaggio curva… comunque giocare contro uno cche non si vede… fossi larbitro annullerei la partita… o xmeglio dire si annulla da sola.
    ttu vuoi instillare il dubbio, cosi mi obblighi a scegliere se si o no, dimentichi cche non gioco contro chi non si vede… eppoi lha detto anche Lo Bello… non vi puo neanche espellere… angeli e martiri vergini con un padre col barbone da barbone cche vive nel cielo… ma dai….. ma lo vedi tutto il calcio minuto x minuto… o tutti quelli cche… il calcio lo darei volentieri in culo… ai Ciarlatani plagianti… dei delinquenti in buona fede…
    Faust
    Faust
    Faust

  31. Faust x Frittate Fresche, Frescaccie Fritte con pancetta affumicata
    Faust x Frittate Fresche, Frescaccie Fritte con pancetta affumicata says:

    … mmè scappata la coda, scusate.. F.

  32. Pietro
    Pietro says:

    Faust, il mio voleva essere un semplice invito a discutere in libertà, con ognuno che poteva e può portare la sua idea…
    La tua ironia è simpatica, ma la tua posizione è quella che volevo far notare a CC alla fine…
    Dov’è il dialogo se parli di Dio come il “barbone col barbone”?
    Altro che istillare il dubbio… Come potrei, caso mai lo volessi fare (e non è mia intenzione), se dubbi dimostri di non averne?!? E io sarei quello delle “verità assolute”? Dei presupposti dogmatici e dottrinari? Delle posizioni preconcette e già decise??? Bah…
    Fai bene a rientrare la coda: fuori fa freddo. BBBBBRRRRR

  33. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Su alcune cose ho, più che delle certezze delle convinzioni consolidate, su moltissime altre ho mille dubbi. Quando alleno un ragazzo e gli faccio fare esercizi per aumentare la forza ho sempre il dubbio di quanto posso “caricare” senza compromettere l’agilità. Al centro di raccolta ho sempre il dubbio se sia meglio consegnare gli alimenti una volta alla settimana o darne meno e più spesso. Certo niente di molto “alto” di “spirituale” ma se mi permettete io preferisco concentrarmi su questi miei dubbi quotidiani, robetta terra terra ma che riguardano la vita, la salute, un minimo di tranquillità per delle persone.

    Nell’ipotesi che proprio mio fossi sbagliato di brutto e che veramente ci guardasse da lassù un Dio creatore signore e quant’altro, spero mi perdoni il non averlo adorato abbastanza e all’esame finale mi valuti come crediti qual poco che ho fatto per aiutare delle sue creature.

    Antonio Zaimbri “- – – “antonio.zaimbri@tiscali.i

  34. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Noto che la faccenda dell’esistenza di Dio la si affronta sempre ‘a spanne’, evitando accuratamente di ragionarci su in maniera stringente.
    Nessuno ha accettato l’invito che ho fatto io, di parlarne sul piano filosofico.
    Troppo difficile? Troppo pericoloso?

  35. Pietro
    Pietro says:

    “ci guardasse da lassù un Dio creatore signore e quant’altro, spero mi perdoni il non averlo adorato abbastanza e all’esame finale mi valuti come crediti qual poco che ho fatto per aiutare delle sue creature”.
    —————–
    Antonio, è lo stesso pensiero mio…

  36. Pietro
    Pietro says:

    @ MT
    Che intendi per piano filosofico? Prima mi sono perso a leggerti e a capirti…. Ah ah ah… Pure io, come Antonio, bado più spesso alle cose spicciole della vita.

  37. giovaschi
    giovaschi says:

    “Israele è uno stato democratico: come l’Usaegetta sono democratici con i loro (i WASP o gli ebrei, con gli altri un po’ meno). Peccato che le leggi non siano uguali per tutti.
    Però su queste basi era democratica anche la Germania hitleriana: con gli ariani nazisti erano democraticissimi.
    Mah ….. U.”

    @peter 173

    credo che il commento di Uroburo fosse ironico, anche se mi sembra una ironia un po’ stiracchiata.
    Non credo che Uroburo ritenga quella germania “democratica e tollerante con gli altri ariani”…spero.
    Il tono mi sembra che suoni ironico. Spero!!!!

    coridalità

    buona serata

  38. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Pietro,

    personalmente accetto il “dialogo” partendo dal presupposto che tu sia in “buona fede” e sai cosa mi fa credere in questo : Il fatto che tu abbia asserito che “la tua fede è traballante”…

    Dovresti sapere però che per un “credente” ,questo non dovrebbe essere per nulla un problema..

    Io personalmente “traballo ” dal mattino alla sera e con con me credo che traballi l’intera umanità , (meno pochi eletti, di cui però bisogna avere una “ragionevole ” e ben “studiata” paura, poichè proprio da coloro che non traballano mai ,arrivano a mio avviso i pericoli più grandi.

    Da un punto di vista agnostico come il mio , non mi pongo il problema del “traballo”, anzi accetto il dubbio, come metro costante con cui affrontare la vita quotidiana.

    Non per questo rinuncio ad affrontare i problemi e tentare di dare delle soluzioni,partendo dai miei limiti.

    Se devo essere sincero, l’unica lettura che che mi abbia “mai” impressionato è quella del Nuovo Testamento ,: sinceramente devo ammettere che se solo “fosse” per il Vecchio”, con quel “loro” Dio che sene sta là( e quando arriva è solo per cazziare) , sarebbe facile rispondere, senza “nessuna presunzione”, che io sto qua , per cui Amici come prima e buonanotte al secchio.

    Il Cristo , qualsiasi valenza si voglia dare a questa “figura” ovvero anche a coloro di cui “hanno scritto”, San Paolo escluso ovviamente,è “figura” storicamente strana nel panorama delle storie delle religioni,per il suo atteggiamento decisamente anacronistico rispetto ai tempi e poi anche , per il solo fatto di aver detto che Lui era Il figlio di Dio e Vero Uomo, pertanto di aver aperto una “crepa” nell’Onnipotenza Divina , quasi a voler dimostrare che anche il Creatore in qualche modo aveva bisogno di capire cosa diavolo fosse mai successo al suo” Creato.

    Decisamente un passo più credibile nei confronti di Noi , poveri mortali……!

    Detto ciò ed escludendo tutto l’armamentario dottrinario messo in piedi nei secoli ed ora nuovamente “dottrinante ” nelle materie più disparate, direi che il dialogo può tranquillamente continuare su ogni singolo fatto umano, storico, attuale, ectecet

    Porre il problema dal punto di vista “filosofico” come dice Marco, non ha veramente alcun senso e non mi interessa,anche se ovviamente non disprezzo di certo gli sforzi dei FILOsofi in materia ..temo però che il campo del religioso non sia mai stata dal loro punto di vista materia di indagine, semmai sempre e soltanto gli “effetti” che le dottrine religiose con il loro “armamentario ” hanno prodotto nella vita di tutti i giorni di questa “umanità” nella storia…

    un saluto
    cc

  39. giovanni vaschi
    giovanni vaschi says:

    Credo personalmente che sia sempre più difficile distinguere la religione (culto di un Dio e sua teologia) dal potere ecclesiastico e dal clero stabilito.

    Personalmente auspico una società tollerante in cui ciascuno veneri il suo dio nel rispetto di leggi e consuetudini accettate da tutti e condivise.
    Spesso si parla di dio per non parlare del potere del clero.
    Che è fatto di uomini. Ispirati? Forse

    Cordialità

  40. Faust x Frittate Fresche, Frescaccie Fritte con pancetta affumicata
    Faust x Frittate Fresche, Frescaccie Fritte con pancetta affumicata says:

    con ognuno che poteva e può portare la sua idea…

    Faust ha scritto la sua, tu scrivi la tua, essi dicono la loro… il problema ti ripeto cche non si puo discutere con uno cche è nei cieli ed in ogni loco… ma non davanti amme… cosicche non gioco, vivo!!!
    Faust

  41. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Pietro:
    ho posto due domande fondamentali, la risposta alle quali influisce in maniera decisiva sul tema della religione monoteista.
    Ho chiesto se, per il credente, Dio è:
    Perfetto
    Assoluto
    Se è perfetto e assoluto, la faccenda comporta delle conseguenze ben precise. Se non è una di queste cose, il discorso prende tutt’altra piega. E’ necessario quindi prima concordare e accettare un preciso punto di partenza, dopodicchè si potrà discutere.

  42. Pietro
    Pietro says:

    Spesso si parla di dio per non parlare del potere del clero.
    Che è fatto di uomini. Ispirati? Forse
    ———————
    Qualcuno sì, qualcuno meno…

  43. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro G. Vaschi, il clero si regge sull’accettazione dell’esistenza di Dio e delle sue qualità come appunto il clero le elenca.
    Abbattendo l’idea ecclesiastica di Dio, si toglie autorevolezza (non autorità, purtroppo) al clero ed è già un passo avanti.

  44. Pietro
    Pietro says:

    x MT.
    Penso che la risposta è: sì.
    Per il credente Dio è Assoluto e Perfetto.
    Vai avanti…

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